Moto.it N° 47
Moto.it N° 47
Moto.it N° 47
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
Numero <strong>47</strong><br />
07 Febbraio 2012<br />
115 Pagine<br />
All’Interno<br />
Speciale <strong>Moto</strong>GP<br />
Test Sepang 2012:<br />
le foto, i risultati e i<br />
commenti dei piloti<br />
| prova naked |<br />
Triumph<br />
Speed Triple<br />
1050 R<br />
da Pag. 2 a Pag. 15<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Guarda il video<br />
della nostra prova<br />
a Jerez<br />
Mercato<br />
KTM 1290 Adventure<br />
e Super Duke foto spia<br />
Aprilia Caponord 1200<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Interviste<br />
Cyril Despres: “La mia<br />
quarta v<strong>it</strong>toria alla<br />
Dakar” | Franco Picco:<br />
“la mia caduta”<br />
PROVE<br />
Yamaha<br />
Xenter 125<br />
Lo Yamaha che<br />
mancava - Part II<br />
NEWS: H-D Seventy-Two e Softail Slim | MV Agusta inizia la produzione della F3 | N. Cereghini “Quando il cambio<br />
ballava da destra a sinistra” | SBK: Presentati i Team Althea e BMW Italia | MX: Intervista a Laurens Klein Koerkamp<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong>
trIumPh SPEED TRIPLE 1050 R PreGI Guidabil<strong>it</strong>à e Look dIFettI Aspettiamo un traction control<br />
Prova naked<br />
PreZZo € N.d<br />
La Speed<br />
che ci voleva!<br />
di Francesco Paolillo | triumph allestisce una versione dotata di tutti gli accessori<br />
tecnici che fanno la felic<strong>it</strong>à degli appassionati e presenta la versione “r” della fortunata<br />
Speed triple 1050. In pista (a Jerez) va davvero forte<br />
2 3
4<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
A<br />
circa un anno di distanza dal primo test della Triumph<br />
Speed Triple 1050, ci r<strong>it</strong>roviamo catapultati sul Circu<strong>it</strong>o<br />
di Jerez de la Fronteira, per mettere alla prova la versione<br />
“ricca” della naked di Hincley. Quanti sono i motociclisti che amano<br />
o amerebbero mettere le mani sulla propria amata due ruote?<br />
Sono, anzi siamo in tanti, e proprio per questo motivo in Inghilterra<br />
hanno voluto allestire una versione con una raffinata dotazione<br />
tecnica.<br />
Sospensioni<br />
Partendo dalla versione che probabilmente, definire base è riduttivo,<br />
diciamo Standard, sono intervenuti su quei comparti che fanno<br />
la differenza ai fini delle prestazioni dinamiche, soprattutto in<br />
pista, ma che anche su strada innalzano notevolmente il piacere<br />
di guida. Iniziamo dalle sospensioni, elemento fondamentale per<br />
“sentire” la moto, ed entrarci in sintonia. Il feeling con quella della<br />
Speed che provammo lo scorso anno era già di categoria, ma quella<br />
Öhlins NIX30 dorata con steli da 43 mm promette un bel salto<br />
di qual<strong>it</strong>à. E non sia mai che la forcella sia orfana di un monoammortizzatore<br />
di livello superiore, ecco allora un bel TTX36 sempre<br />
griffato Öhlins che ammicca alla base del monobraccio. Il miglioramento<br />
della dinamica di una moderna naked, quale la Speed Triple<br />
R, non può prescindere dal montaggio di due cerchi allegger<strong>it</strong>i, in<br />
questo specifico caso due splendidi PVM in alluminio forgiato, che<br />
fanno guadagnare... scusate, fanno perdere la bellezza di 1,7 kg<br />
rispetto a quelli della Speed “senza R” (che erano già dimagr<strong>it</strong>i di<br />
3 kg rispetto alla precedente versione... -4,7 kg totali sulle ruote<br />
sono roba da stravolgere le prestazioni!).<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»»<br />
» Prove<br />
Freni<br />
Sospensioni che promettono di<br />
leggere e interpretare meglio<br />
l’asfalto, ruote allegger<strong>it</strong>e per<br />
rendere la naked inglese più<br />
reattiva nei cambi di direzione<br />
e più rapida in accelerazione<br />
(meno peso della ruota posteriore<br />
significa meno inerzia),<br />
ma come rec<strong>it</strong>ava un vecchio<br />
spot pubblic<strong>it</strong>ario “ma qui<br />
manca qualcosa!”. Ma cosa?<br />
Ma un impianto frenante con<br />
gli attributi. A questo ci ha<br />
5
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
pensato Brembo, un marchio che è sempre più sinonimo di prestazioni<br />
elevate al top. A prescindere che l’ABS è sempre disponibile<br />
come optional (600 €) e che la versione Standard è dotata di<br />
pinze Brembo, le nuove pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini<br />
forn<strong>it</strong>e dall’<strong>it</strong>alico produttore in accoppiata con la pinza radiale,<br />
promettono, e non c’è motivo di dub<strong>it</strong>arne, un accorciamento<br />
degli spazi di frenata del 5% rispetto all’impianto “base”.<br />
motore<br />
Il tre cilindri da 1050 cc raffreddato a liquido, con i suoi 135 CV (99<br />
Kw) a 9.400 giri/min e la coppiona da 111 Nm a 7.750 giri/min non<br />
necess<strong>it</strong>ava certo di una iniezione di cavalli, anche perché ricordiamoci<br />
che su una naked seppur votata anche all’uso pistaiolo<br />
come la “R”, la potenza non è tutto, ma è la sfruttabil<strong>it</strong>à che fa la<br />
differenza e da questo punto di vista la Speed Triple R sembra ben<br />
messa.<br />
cambio<br />
Durante la prova della Speed sul tracciato di Ronda, era emersa<br />
una certa insofferenza del cambio all’utilizzo senza guanti bianchi.<br />
In Inghilterra non sono stati a dormire e hanno cap<strong>it</strong>o che le migliorate<br />
prestazioni della versione “R” dovevano passare anche da<br />
un miglior feeling con la trasmissione. Nuovo disegno degli ingranaggi,<br />
tolleranze ridotte dovrebbero aver migliorato la s<strong>it</strong>uazione.<br />
civetteria<br />
L’accessorio tecnico si accompagna a una moderata civetteria,<br />
sottolineata dai deflettori sul parafango anteriore, i convogliatori<br />
dell’aria e dalla cover del serbatoio in fibra di carbonio. Il telaietto<br />
reggisella è dipinto di rosso (particolare comune a tutte le Triumph<br />
“R”) così come i filetti, sempre rossi, che ornano le fiancatine<br />
e i cerchi PVM. Anche la piastra di sterzo e il manubrio nero con<br />
il logo “R” fanno la loro parte e rendono più accattivante il ponte<br />
6 7<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»»<br />
» Prove
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
“<br />
Partendo dalla versione che<br />
probabilmente definire base è<br />
riduttivo, diciamo Standard, sono<br />
intervenuti su quei comparti che<br />
fanno la differenza ai fini delle<br />
prestazioni dinamiche,<br />
soprattutto in pista, ma che<br />
anche su strada innalzano<br />
notevolmente il piacere di guida<br />
8<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
“<br />
di comando. Nel complesso la Speed Triple R si presenta davvero<br />
bene, curata e ben rifin<strong>it</strong>a e con un allestimento e degli accessori<br />
del valore complessivo di circa 6.800 Euro (!), mentre il prezzo<br />
rispetto alla Standard cresce di “soli” 2.800 € (14.495 € - 15.095<br />
con ABS). Se poi siete veramente incontentabili, allora il k<strong>it</strong> Lancio<br />
è tagliato su misura per voi. Questo è prettamente estetico e<br />
comprende un cupolino (valore 237 €), puntale (253 €), sella in<br />
gel (218 €), copri sella (190 €), faro posteriore con catadiottro<br />
bianco (73 €) sensori pressione pneumatici (174 €). Ebbene fatevi<br />
uno sconto del 20% e ve lo portate a casa insieme alla moto, che vi<br />
ricordo si può scegliere in due differenti colorazioni, bianca o nera,<br />
Crystal Wh<strong>it</strong>e e Phantom Black.<br />
In pista<br />
Premettiamo che un tracciato come quello di Jerez è un banco di<br />
prova decisamente impegnativo per una sportiva, se poi la moto<br />
in questione è sì sportiva, ma nuda, e per di più con quote ciclistiche<br />
e caratteristiche meccaniche più da misto che da cordolo,<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»» » Prove<br />
allora la sfida su un tracciato veloce è di quelle improbe. Memore,<br />
però, delle ottime impressioni ricavate dal test dello scorso anno<br />
in sella alla versione Standard, non posso che essere ottimista sugli<br />
obbiettivi che può raggiungere questa versione R forte di una<br />
dotazione tecnica da prima della classe. In sella ci si trova immediatamente<br />
a proprio agio, la postura è ergonomicamente perfetta,<br />
raccolta con il manubrio ravvicinato e i comandi (entrambe le<br />
leve sono regolabili) al posto giusto. La strumentazione leggibile<br />
e ricca di informazioni (in questo frangente possono sicuramente<br />
tornare utili le funzioni cronometro e i led sequenziali che avvertono<br />
dell’approssimarsi del lim<strong>it</strong>atore di giri), mentre la reattiv<strong>it</strong>à<br />
e la voce del motore tre cilindri sono sempre un piacere, che<br />
diventa libidine nel caso in cui si montino i leggeri scarichi Arrow<br />
(omologati) che tra le altre cose regalano qualche cavallo, oppure<br />
il tromboncino basso, che però di omologato per uso stradale<br />
ha al massimo la fascetta dei collettori, visto il rumore che fa. Via<br />
le termocoperte dalle Pirelli Diablo Supercorsa SP di primo equipaggiamento<br />
(120/70 ZR17 e 190/55 ZR17), che per dovere di<br />
cronaca verranno utilizzate nella Superstock1000 FIM Cup, e che<br />
rappresentano una nov<strong>it</strong>à nella gamma Pirelli (stesso disegno e<br />
profilo delle Supercorsa SC in mescola). Tre giri dietro al collaudatore<br />
Triumph, che di nome fa Lopez, mantenendo un passo brillante,<br />
mi fanno apprezzare immediatamente le modifiche al cambio.<br />
Nessuna rivoluzione, ma la scorrevolezza e la precisione degli<br />
innesti appare decisamente migliorata. Lopez si fa da parte... ed<br />
il polso destro si posiziona fisso sui 90°. Il tre cilindri spinge, senza<br />
particolare cattiveria, ma in maniera lineare e consistente fino<br />
al “taglio” del lim<strong>it</strong>atore poco oltre i 10.000 giri. I cavalli ci sono<br />
9
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
e sono tutti ampiamente sfruttabili, così come la coppia ai medi<br />
regimi, che permette di uscire dalla curva Dry Sack e dal tornantino<br />
che immette sul rettilineo di partenza (Ducados) con carattere<br />
ed immediatezza, anche nel caso in cui si spalanchi il gas con un<br />
rapporto più alto di quello ottimale. Di tutte le nov<strong>it</strong>à tecniche che<br />
equipaggiano la Speed Triple 1050 R, quella che personalmente<br />
r<strong>it</strong>engo la più importante, e la più evidente dal punto di vista del<br />
miglioramento della guidabil<strong>it</strong>à, è la coppia di cerchi PVM. I chili in<br />
meno su due componenti così delicati per la dinamica della moto,<br />
rendono la Speederre decisamente più rapida della Standard nei<br />
cambi di direzione, così come nel prendere la corda di una curva,<br />
veloce o lenta che sia. Affrontando le curve Criville e Ferrari, due<br />
curve velocissime in sequenza, da pelo mochettato sullo stomaco,<br />
la possibil<strong>it</strong>à di chiudere la traiettoria a piacimento è di tutto<br />
rispetto, mentre la precisione direzionale e l’avantreno gran<strong>it</strong>ico<br />
della Speed Standard sono enfatizzati in questa versione k<strong>it</strong>tata.<br />
Altro che cercare potenza e cavalli in più con scarichi e centraline,<br />
i tempi scendono maggiormente, ed il divertimento cresce<br />
in maniera esponenziale, montando dei cerchi di questo tipo. Le<br />
sospensioni Öhlins sono una certezza, pur ricordando con piacere<br />
e soddisfazione anche quelle della Standard, e permettono regolazioni<br />
e personalizzazioni infin<strong>it</strong>e. La forcella appare più sostenuta,<br />
e permette di godersi la potenza del nuovo impianto frenante<br />
Brembo che si è dimostrato oltre che estremamente potente,<br />
10<br />
anche particolarmente modulabile. Nessun sintomo di fading (allungamenti<br />
della corsa della leva) anche dopo svariati giri a r<strong>it</strong>mo,<br />
che definire sostenuto sarebbe un eufemismo. Controllato e stabile<br />
il comportamento della Speed in fase di staccata, con il posteriore<br />
che difficilmente preoccupa il pilota, mentre la mancanza dell’<br />
antisaltellamento non pregiudica la fase di inserimento. Nel caso<br />
in cui ci si r<strong>it</strong>rovi con il coltello tra i denti, nel bel mezzo di sfide<br />
all’ultima staccata, il cambio, che avevo lodato ad inizio prova, mostra<br />
qualche tentennamento. Alle cambiate senza frizione pelando<br />
solo il gas, preferisce lo stile crossistico, che prevede una leggera<br />
e rapida pressione sulla leva della frizione, mantenendo il gas<br />
aperto mentre si innesta il rapporto superiore. In questa maniera<br />
difficilmente vi tradirà. Il grande grip offerto dalle Pirelli Diablo Supercorsa<br />
SP, e di conseguenza il notevole angolo di piega raggiungibile,<br />
mette in evidenza anche un lim<strong>it</strong>e nella luce a terra offerta<br />
dalle pedane che grattano sull’asfalto in più di una curva. Siamo<br />
in pista, e quello che qui può sembrare un lim<strong>it</strong>e difficilmente<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»»<br />
» Prove<br />
11
Zoom<br />
Zoom<br />
Zoom<br />
12 13
1 Strumentazione leggibile e ricca di<br />
informazioni.<br />
2 Pinze Brembo radiali monoblocco<br />
a quattro pistoncini forn<strong>it</strong>e dall’<strong>it</strong>alico<br />
produttore in accoppiata con la pinza<br />
radiale.<br />
3 Quella Öhlins NIX30 dorata con<br />
steli da 43 mm promette un bel salto<br />
di qual<strong>it</strong>à.<br />
1<br />
2<br />
3<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
sarebbe riscontrabile su strada, e in ogni caso è tale la leggerezza<br />
e l’agil<strong>it</strong>à della Speed, che porvi rimedio, raddrizzando leggermente<br />
la moto, è una manovra facile ed intu<strong>it</strong>iva. L’ABS è stato disinser<strong>it</strong>o<br />
per l’occasione, ma sulla bontà di tale dispos<strong>it</strong>ivo non c’è più<br />
niente da scrivere, mentre la mancanza di un controllo di trazione,<br />
che addir<strong>it</strong>tura si sta affacciando anche al mondo degli scooter, è<br />
da interpretare come un difetto (a cui peraltro le Diablo Supercorsa<br />
SP riescono a porre rimedio grazie al loro grip esagerato). Oltre<br />
15.000 € sono una cifra di tutto rispetto, e non è poi così difficile<br />
fare liev<strong>it</strong>are il prezzo ben oltre i 16.000 € giusto barrando due o<br />
tre caselle nel listino degli optional. Però va riconosciuto a questa<br />
naked inglese che è difficile che si possa desiderare altro, in quanto<br />
ha già tutto il necessario per ben figurare sia al bar che in pista,<br />
o semplicemente sul Passo della Futa. Insomma è appagante sia<br />
per il feticista che per l’appassionato. Che dire, alla Triumph una<br />
moto così mancava, e hanno fatto bene farla.<br />
14 15<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»» » Prove<br />
Bellissima inglese di<br />
razza!<br />
Finalmente si cominciano a fare<br />
delle R con roba di qual<strong>it</strong>à<br />
altissima e fin<strong>it</strong>ure di pregio!<br />
Ottima moto,credo la mia<br />
prossima!<br />
paolo.pavarini - 30/01/2012<br />
Bella!!!<br />
La naked più bella sul<br />
mercato!!!<br />
roberto2855 - 30/01/2012<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Leggi e partecipa ai commenti »<br />
TRIUMPH<br />
Speed Triple<br />
Tempi: 4<br />
1050 R<br />
Cilindri: 3<br />
€ n.d<br />
Cilindrata: 1050 cc<br />
Disposizione cilindri: in linea<br />
Raffreddamento: a liquido<br />
Avviamento: E<br />
Potenza: 131 cv / 9250 giri<br />
Coppia: nM / 7500 giri<br />
Marce: 6<br />
Freni: DD-D<br />
Misure freni: 320-220 mm<br />
Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’<br />
Normativa antinquinamento: Euro 3<br />
Peso: 219 kg<br />
Lunghezza: 2086 mm<br />
Larghezza: 728 mm<br />
Altezza: 828 mm<br />
Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 17.5 l<br />
Segmento: Naked
Yamaha XENTER 125 PreGI Maneggevolezza dIFettI Scarsa visibil<strong>it</strong>à specchietti retrovisori<br />
Prova Scooter<br />
Lo Yamaha<br />
che mancava - Part II<br />
di Cristina Bacchetti | dopo lo Xenter 150 ecco il gemello da 125 cc: ora la gamma è<br />
davvero completa. Xenter 125 arriva sul mercato forte di una grande agil<strong>it</strong>à, stabil<strong>it</strong>à e<br />
di un prezzo particolarmente inv<strong>it</strong>ante: 2.890 euro compresi bauletto e parabrezza<br />
PreZZo € 2.890<br />
16 17
18<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Scooter bagnato, scooter collaudato<br />
Il meteo non è dalla nostra, a Barcellona: freddo, pioggia e<br />
traffico congestionato ci accompagnano per tutta la giornata<br />
in sella al nuovo ruota alta di Iwata. Quale condizione migliore<br />
per testare a modo il nuovo nato Yamaha? Visto l’utilizzo quotidiano<br />
urbano per cui si propone, quindi in qualsiasi condizione meteo,<br />
la giornata non proprio tipicamente spagnola ci ha sicuramente<br />
aiutato nella valutazione. Nel suo nome, Xenter, è racchiuso tutto<br />
quello che Yamaha vuole trasmettere: la X, ormai simbolo di riconoscimento<br />
degli scooter dei tre diapason, la parola centro, luogo<br />
in cui si sente più a suo agio ed entry level, che va a sottolineare il<br />
pubblico a cui maggiormente si rivolge.<br />
com’è?<br />
La linea di Xenter 125 è fresca e filante, come richiesto dal mercato<br />
per il target in cui va ad inserirsi; il doppio faro anteriore gli dà<br />
un’impronta decisamente “Made in Iwata” e le accortezze estetiche<br />
quali una bella coda slanciata - che osp<strong>it</strong>a un portapacchi integrato<br />
e i maniglioni per il passeggero, e si completa con un faro<br />
a LED - e il parabrezza con paramani (decisamente efficace sotto<br />
al diluvio spagnolo!) ne evidenziano la ricercatezza. Il bauletto in<br />
tinta da 39 l<strong>it</strong>ri, appos<strong>it</strong>amente disegnato da Yamaha per Xenter,<br />
è di serie e va a sopperire la mancanza di spazio nel sottosella<br />
dove difficilmente potrete alloggiare qualcosa più di qualche effetto<br />
personale, pecca non rara sugli scooter a ruota alta, ma parametro<br />
importante per chi cerca un mezzo da sost<strong>it</strong>uire all’auto<br />
in c<strong>it</strong>tà. Borsa interna e cuscino poggiaschiena per il bauletto<br />
sono optional, così come il telo copri gambe dedicato. Un vano<br />
con apertura “push” sul cruscotto permette di riporre gli oggetti<br />
di uso frequente come chiavi, Telepass o un piccolo cellulare<br />
(no, l’iPhone non ci sta). La pedana piatta è più ampia della media,<br />
mer<strong>it</strong>o del telaio a doppia trave, nov<strong>it</strong>à importante su questo<br />
tipo di scooter, che va a favorire anche la stabil<strong>it</strong>à del mezzo e la<br />
riduzione delle vibrazioni. I cerchi da 16” a cinque razze calzano<br />
pneumatici dal battistrada appos<strong>it</strong>amente disegnato, che hanno<br />
sofferto un po’ solo nelle frenate sulle scivolose strisce bianche<br />
bagnate. Il pannello della strumentazione è a cristalli liquidi<br />
(non siamo riusc<strong>it</strong>i a testarlo controsole, ma nella nostra prova<br />
della versione da 150 cc il collega Maurizio Tanca riporta: “Come<br />
per tutte le strumentazioni lcd, però, controsole può diventare<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»»<br />
» Prove<br />
difficile leggerne le informazioni,<br />
a maggior ragione usando<br />
occhiali o visiera scura”), e<br />
osp<strong>it</strong>a tutte le informazioni di<br />
routine, tra cui la veloc<strong>it</strong>à ben<br />
visibile al centro, oltre all’orologio,<br />
la temperatura esterna<br />
e, nella parte alta, cinque spie<br />
per avere sempre tutto sotto<br />
controllo.<br />
come va?<br />
Una volta in sella emerge sub<strong>it</strong>o<br />
il lavoro svolto dai tecnici<br />
dei tre diapason per rendere<br />
Xenter facile e confortevole per<br />
i piloti di ogni stazza e capac<strong>it</strong>à<br />
di guida: la sella è bassa (a<br />
785 mm da terra), con la parte<br />
anteriore molto stretta che<br />
19
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
permette un appoggio sicuro a terra anche ai meno alti. Le ginocchia<br />
non toccano lo scudo e la posizione, anche se un po’ obbligata<br />
(come su buona parte dei ruote alte del resto), è comunque comoda.<br />
Un po’ più sacrificata l’ab<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à per chi supera il metro e<br />
settanta. Il piccolo Yamaha è leggero (142 kg in ordine di marcia) e<br />
si lascia spostare con nonchalance anche a motore spento. Stupisce<br />
anche la semplic<strong>it</strong>à con cui si lascia accomodare sul cavalletto<br />
centrale: dell’assente stampella laterale non si sente quindi più di<br />
tanto la mancanza e questo è stato reso possibile semplicemente<br />
avvicinando il cavalletto al baricentro dello scooter, per la felic<strong>it</strong>à<br />
di molte fanciulle che (ammettiamolo!), si trovano spesso in difficoltà<br />
con questa angusta manovra. Si va, un colpo di acceleratore<br />
e Xenter parte dolce ma deciso e con un’ottima risposta del gas<br />
anche in ripresa: il propulsore da 125 cc raffreddato a liquido che<br />
lo equipaggia è stato pensato e progettato appos<strong>it</strong>amente per lui,<br />
20<br />
“<br />
Il comparto sospensioni<br />
passa l’esame a pieni voti,<br />
ricalcando perfettamente<br />
la strada anche sulle<br />
sconnessioni, e si rivela<br />
probabilmente il maggior<br />
punto di forza di Xenter<br />
“<br />
con la chiara intenzione di non mettere mai in crisi il guidatore,<br />
garantendogli sicurezza anche nei sorpassi più impegnativi. Sono<br />
state inoltre ridotte le vibrazioni, grazie ad accorgimenti quali l’impiego<br />
di pistoni forgiati in alluminio, riporto ceramico sui cilindri e<br />
contralbero di bilanciamento. Il motore offre una potenza di 9,2<br />
kW a 7.500 giri (poco più di 12 cv) e una coppia di 11,9 Nm a 7.200<br />
giri. Visto il meteo avverso non abbiamo certo toccato veloc<strong>it</strong>à da<br />
superbike, ma nonostante tutto abbiamo potuto apprezzare le<br />
doti di stabil<strong>it</strong>à offerte dal mono posteriore “di ispirazione TMax”,<br />
che personalmente ho molto apprezzato anche per la linea pul<strong>it</strong>a<br />
che lascia tra la coda e la ruota posteriore. L’ammortizzatore è posizionato<br />
all’interno del telaio, vicino al baricentro in modo da centralizzare<br />
le masse e aumentare la maneggevolezza. Due i livelli<br />
d’intervento: in primis la molla ammortizza l’impatto iniziale, poi<br />
gli sbalzi più forti. L’azione di assorbimento risulta quindi molto<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»» » Prove<br />
21
Zoom<br />
Zoom<br />
22 23
1 Il doppio faro anteriore gli dà<br />
un’impronta decisamente “Made in<br />
Iwata”.<br />
2 I cerchi da 16” a cinque razze<br />
calzano pneumatici dal battistrada<br />
appos<strong>it</strong>amente disegnato.<br />
3<br />
Il pannello della strumentazione è a<br />
cristalli liquidi di qual<strong>it</strong>à e osp<strong>it</strong>a tutte<br />
le informazioni di routine.<br />
24<br />
1<br />
2<br />
3<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
efficace, cosa sol<strong>it</strong>amente rara sugli scooter di piccole dimensioni,<br />
ma non solo... Disposta long<strong>it</strong>udinalmente nel telaio, la molla converte<br />
il movimento della ruota da verticale a orizzontale, ev<strong>it</strong>ando<br />
torsioni e con un’escursione di 92 mm. Il comparto sospensioni,<br />
quindi anche la forcella, passa dunque l’esame a pieni voti, ricalcando<br />
perfettamente la strada anche sulle sconnessioni, e si rivela<br />
probabilmente il maggior punto di forza di Xenter. La frenata è<br />
buona e modulabile. Nonostante il tamburo posteriore da 150 mm<br />
faccia storcere un po’ il naso, può contare sull’aiuto del disco da<br />
267 mm (contro i 240 mm del concorrente più diretto, leggi SH,<br />
che però è dotato di pinza anteriore a 3 pistoncini e disco anche<br />
al posteriore). Nelle fermate d’emergenza è necessario forzare<br />
un po’ sulle leve per fermarsi in spazi contenuti, ma comunque in<br />
sicurezza grazie al sistema di frenata combinata UBS, già collaudata<br />
sul Neo’s: agendo sulla leva destra si attiva esclusivamente il<br />
disco anteriore, agendo sulla leva di sinistra lo scooter ripartisce<br />
la potenza frenante tra il disco anteriore ed il tamburo, in modo<br />
da ev<strong>it</strong>are bloccaggi indesiderati. Il fatto di aver debuttato con un<br />
certo r<strong>it</strong>ardo rispetto alla (forte) concorrenza su un mercato importante<br />
come quello dei ruota alta di piccola cilindrata, ha logicamente<br />
“costretto” Yamaha a proporre un prodotto forte e ben<br />
studiato, al quale effettivamente è difficile trovare difetti, anche a<br />
livello di fin<strong>it</strong>ure e particolari.<br />
A voler cercare il pelo nell’uovo: gli specchietti retrovisori non offrono<br />
una visibil<strong>it</strong>à ottimale e le colorazioni attualmente proposte<br />
sono solo tre, e non spiccano certo per personal<strong>it</strong>à: particolari di<br />
sicuro facilmente migliorabili.<br />
Per quanto riguarda i consumi, Yamaha non rilascia dichiarazioni<br />
“in numeri” ma si lim<strong>it</strong>a a promettere un parsimonioso consumo<br />
di carburante, garantendo che questo aspetto è stato tenuto tra<br />
le prior<strong>it</strong>à in fase di progettazione e sviluppo del suo piccolo centoventicinque.<br />
Xenter è nelle concessionarie dai primi di febbraio<br />
a 2.890 euro, dotato di parabrezza con paramani integrati e bauletto<br />
in tinta di serie, nelle colorazioni Sky Blue, Avalanche Wh<strong>it</strong>e,<br />
Midnight Black. E’ ovviamente guidabile a partire dai 16 anni, o con<br />
la patente B.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
»» » Prove<br />
YAMAHA<br />
Xenter 125<br />
Tempi: 4<br />
€ 2.890<br />
Cilindri: 1<br />
Cilindrata: 125 cc<br />
Raffreddamento: a liquido<br />
Avviamento: E<br />
Potenza: 9.2 kW / 7500 giri<br />
Coppia: nM / 7200 giri<br />
Marce: AV<br />
Freni: D-T<br />
Misure freni: 267-150 mm<br />
Misure cerchi (ant./post.): 16’’ / 16’’<br />
Normativa antinquinamento: Euro 3<br />
Peso: 142 kg<br />
Segmento: Scooter Ruote alte<br />
25
SPecIaLe motoGP<br />
TEST SEPanG<br />
2012<br />
26 27
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Le prime foto della Honda RC213V<br />
di Stoner e Pedrosa<br />
Honda ha presentato all’Hotel Pan Pacific di Kuala Lumpur il Repsol<br />
Honda Team. Sul palco, accanto ai piloti, anche il top Management di<br />
HRC: Shuhei Nakamoto, Shinichi Kokubu (Direttore Tecnico) e Livio<br />
Suppo (Direttore Marketing e Comunicazione)<br />
28 29<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
La Yamaha M1 2012 di Jorge Lorenzo<br />
Dal Web trapelano le prime immagini delle moto ai box:<br />
ecco anche la Yamaha M1 di Jorge Lorenzo<br />
30 31<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Test a Sepang 2012.<br />
Stoner sempre davanti<br />
di Giovanni Zamagni | Casey Stoner fa un altro sport e chiude i test<br />
con 0”591 di vantaggio su Jorge Lorenzo, 0”649 su Dani Pedrosa, 0”888<br />
su Ben Spies e 1”217 su Valentino Rossi, quinto e in progressione<br />
Terza giornata<br />
Casey Stoner fa un altro sport e chiude i test con 0”591<br />
di vantaggio su Jorge Lorenzo, 0”649 su Dani Pedrosa,<br />
0”888 su Ben Spies e 1”217 su Valentino Rossi, quinto e in progressione.<br />
Solo ottavo Andrea Dovizioso, staccato di 1”650. La<br />
prima CRT (Colin Edwards) prende 5”115 in una giornata chiusa in<br />
anticipo per l’arrivo della pioggia poco dopo le 17 locali.<br />
Stoner: SemPLIcemente ImPreSSIonante<br />
Costretto a saltare la prima giornata di prove per un dolore muscolore<br />
alla schiena, Stoner ha poi dominato sia il secondo sia il terzo<br />
giorno, rifilando distacchi pesantissimi ai rivali. L’1’59”607 con il<br />
quale ha dominato i test l’ha realizzato al secondo giro, quando<br />
la temperatura era più fresca, poi ha compiuto altri tre passaggi<br />
sotto i 2’01”. Come al sol<strong>it</strong>o, Stoner ha girato poco – 21 giri totali,<br />
contro i 35 di Lorenzo, i 26 di Pedrosa e i 42 di Rossi, il primo a<br />
scendere in pista -, ma sempre con grande costanza e veloc<strong>it</strong>à.<br />
Insomma, il futuro papà è già in forma e la Honda è sicuramente<br />
compet<strong>it</strong>iva anche in versione 1000 cc.<br />
LorenZo: Se La Puo’ GIocare<br />
Ma se il distacco sul singolo giro indica una netta supremazia<br />
della coppia Stoner-Honda, l’analisi dettagliata dei tempi dice<br />
che Jorge Lorenzo è molto più vicino di quel che appare. Anzi,<br />
sul passo gara, lo spagnolo della Yamaha è perfino messo meglio<br />
del rivale australiano: Lorenzo ha totalizzato ben 13 passaggi in<br />
2’00”, confermandosi ancora una volta un autentico “martello”.<br />
Jorge, insomma, è andato decisamente forte e la sua prestazione<br />
è ancora più significativa se si pensa che non saliva in moto dallo<br />
scorso ottobre, quando si infortunò alla mano sinistra nel warm<br />
up del GP d’Australia. La M1 non è stata stravolta rispetto al 2011<br />
(nemmeno la Honda, per la ver<strong>it</strong>à), continua a essere equilibrata,<br />
molto stabile in inserimento, ma con ancora qualche problema in<br />
accelerazione. Una buona moto, che Lorenzo guida alla grande.<br />
32<br />
Anche Ben Spies non è andato piano, ma una innocua scivolata<br />
alla curva numero sei ha chiuso anticipatamente i suoi test: come<br />
al sol<strong>it</strong>o, l’americano della Yamaha è veloce, ma non convince<br />
completamente. Rimanendo in casa Yamaha, rispetto ai giorni<br />
precedenti ha fatto un passo indietro Cal Crutchlow, settimo a<br />
1”501, mentre Andrea Dovizioso si deve accontentare dell’ottavo<br />
posto a 1”650: il pilota <strong>it</strong>aliano si sta ancora adattando alla M1 e,<br />
soprattutto, è pesantemente condizionato dall’infortunio alla clavicola<br />
destra, fratturata nemmeno un mese fa mentre si allenava<br />
con la moto da cross.<br />
roSSI-ducatI: ProGreSSI evIdentI<br />
La grande attesa per il debutto della nuova Ducati, non è andata<br />
delusa, anche se il distacco (1”217) sub<strong>it</strong>o da Valentino Rossi potrebbe<br />
far pensare il contrario. Ma se si toglie Stoner, ecco che<br />
la differenza si dimezza e, soprattutto, Valentino ha migliorato<br />
sessione dopo sessione (oggi<br />
ha tolto un secondo), come<br />
non gli era praticamente mai<br />
successo nel 2011. «Valentino<br />
– ha spiegato l’ingegner Filippo<br />
Preziosi, direttore tecnico<br />
di Ducati Corse – ha trovato<br />
la confidenza che gli mancava<br />
con l’anteriore: questo significa<br />
che abbiamo lavorato<br />
nella giusta direzione. Adesso<br />
dobbiamo migliorare la prima<br />
parte dell’accelerazione, intervenendo<br />
su ciclistica, elettronica<br />
e motore». Dal 20 al<br />
22 febbraio, prima quindi della<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
33
34<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
prossima sessione malese (28 e 29 febbraio, 1 marzo) il test team<br />
Ducati sarà in pista a Jerez e, condizioni permettendo, ci sarà anche<br />
Nicky Hayden, che anche oggi ha chiuso le prove con ampio<br />
anticipo per i dolori alla spalla. Rossi, invece, aspetterà Sepang<br />
per tornare in sella alla Desmosedici, sicuramente soddisfatto per<br />
i progressi fatti. Naturalmente c’è ancora moltissimo da fare e in<br />
questo momento non sarebbe in grado di lottare per la v<strong>it</strong>toria,<br />
ma il salto in avanti rispetto all’anno scorso è evidente, anche se<br />
oggi nel passo-gara Valentino non è stato troppo incisivo. Ma, non<br />
dimentichiamolo, siamo solo all’inizio di un cammino molto lungo,<br />
iniziato però bene. Sesto Hector Barbera, che ha chiuso a un decimo<br />
da Rossi con la Ducati GP0.<br />
PedroSa e GLI aLtrI<br />
Per quanto riguarda Dani Pedrosa, il suo terzo tempo non può essere<br />
considerato soddisfacente: l’anno scorso, lo spagnolo aveva<br />
chiuso i test di Sepang molto più vicino allo scomodo compagno<br />
di squadra. Dani non ha entusiasmato nemmeno sul passo, ma è<br />
anche giusto ricordare che lo spagnolo non è mai stato uno troppo<br />
regolare in prova, specie durante le sessioni di test. Vediamo a fine<br />
febbraio, quando sarà interessante verificare anche gli eventuali<br />
miglioramenti di Alvaro Bautista, al debutto con la Honda del team<br />
Gresini, e Stefan Bradl, con la RCV del team LCR: per il momento,<br />
entrambi non hanno entusiasmato, tutt’altro. Deludente, secondo<br />
le aspettative, il primo confronto diretto tra <strong>Moto</strong>GP e CRT, con<br />
Colin Edwards che ha chiuso al 15esimo posto a 5”115 da Stoner e<br />
a 2”5 dall’ultima <strong>Moto</strong>GP, la Ducati GP0 di Karel Abraham. Distacchi<br />
elevati che diventano abissali nel caso dei quasi sconosciuti<br />
Silva, Petri e Torres, perché, come si è detto più volte, il problema<br />
delle CRT non è solo nelle moto, ma anche nei piloti.<br />
Seconda giornata<br />
E’ stata una giornata intensa la seconda delle tre in Malesia, con<br />
tutti i piloti in pista, compreso il campione del mondo Stoner, bloccato<br />
ieri dal mal di schiena. E, come al sol<strong>it</strong>o, c’è voluto poco a Casey<br />
per rimettere le cose a posto: al terzo giro (!) aveva già realizzato<br />
2’01”811, all’ottavo 2’01”245, al 19esimo 2’00”895, tempo che<br />
poi nessuno riuscirà più a battere. Così, l’indemoniato australiano<br />
ha rifilato 0”157 a Spies, 0”173 a Lorenzo, 0”613 a Pedrosa, 0”670<br />
Crutchlow, 0”893 a Barbera e 0”991 Rossi.<br />
Stoner: PILota da Battere<br />
Insomma, è bastato poco per avere la conferma che è sempre Stoner<br />
il punto di riferimento, il pilota da battere, capace di realizzare<br />
ben 12 giri (su 29 totali) sotto i 2’02”. Rimane l’incogn<strong>it</strong>a della<br />
sua tenuta fisica, perché il problema di ieri alla schiena può essere<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
considerato allarmante, ma se<br />
è a posto, diventa dura stare davanti<br />
alla coppia Stoner-Honda.<br />
Yamaha comPetItIva<br />
Anche se la Yamaha sembra<br />
compet<strong>it</strong>iva, con tre piloti nei<br />
primi cinque posti e Andrea<br />
Dovizioso nono, rallentato dai<br />
problemi fisici: la spalla destra,<br />
fratturata solo 26 giorni fa, non<br />
gli permette naturalmente di<br />
spingere a dovere e di sfruttare<br />
al meglio la M1. Lo ha invece fatto<br />
Ben Spies, rigenerato rispetto<br />
alle difficoltà di fine 2011. Ben<br />
è arrivato a soli 157 millesimi<br />
da Stoner, totalizzando nove<br />
giri sotto i 2’02”: non male, ma<br />
bisogna ricordare che anche<br />
nel 2011, nei test invernali, era<br />
stato velocissimo a Sepang,<br />
più del compagno di squadra.<br />
35
Esattamente come è successo<br />
oggi, ma se si guarda il cronologico<br />
si vede che Jorge Lorenzo<br />
è decisamente più costante (15<br />
giri sotto i 2’02”): insomma, al<br />
momento è sempre lui il punto<br />
di riferimento del team. Ieri<br />
Lorenzo aveva dichiarato che<br />
la Yamaha ha potenziale e un<br />
buon margine di miglioramento,<br />
ma l’aspetto più importante<br />
è che Jorge sembra aver<br />
r<strong>it</strong>rovato veloc<strong>it</strong>à e costanza.<br />
Buono il quinto tempo di Cal<br />
Crutchlow, sicuramente in cresc<strong>it</strong>a,<br />
anche se il pilota del team<br />
Tech3 è ancora troppo altalenante<br />
nelle sue prestazioni.<br />
roSSI: un Sacco dI Lavoro<br />
Rispetto a ieri, Lorenzo si è<br />
36<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
migliorato di sei decimi, più o meno come è riusc<strong>it</strong>o a fare Valentino<br />
Rossi, sceso da 2’02”392 a 2’01”886: una conferma che<br />
la GP12 ha margine di miglioramento. Oggi, Jeremy Burgess, capotecnico<br />
di Rossi, si è “scatenato” a provare assetti e soluzioni,<br />
sfruttando al massimo le ore a disposizione. «Test pos<strong>it</strong>ivi, si stanno<br />
provando un sacco di cose… La moto ragazzi è ancora giovane<br />
ma secondo me ha un bel potenziale» ha commentato Uccio su<br />
Tw<strong>it</strong>ter un attimo dopo la fine della sessione, a conferma che c’è<br />
molto lavoro da fare sulla nuova Desmosedici. Inev<strong>it</strong>abile: Honda<br />
e Yamaha possono sfruttare un’esperienza di molti anni sul telaio<br />
perimetrale, che per la Ducati, al contrario, è una nov<strong>it</strong>à assoluta.<br />
Siamo quindi in linea con quanto preventivato e la giornata di domani<br />
sarà forse più significativa per il tempo sul giro, mentre oggi<br />
si è pensato soprattutto alla messa a punto, con Burgess desideroso<br />
di verificare più strade possibili. Valentino è sempre stato il più<br />
veloce dei piloti Ducati, fino all’ultimo giro, quando Hector Barbera,<br />
in scia proprio a Rossi, è riusc<strong>it</strong>o a portare la sua GP0 – la versione<br />
utilizzata da Rossi a Valencia – davanti alla GP12 ufficiale per un<br />
decimo, facendo infuriare Uccio e chi sta vicino a Valentino. Nicky<br />
Hayden ha invece chiuso decimo a 1”459, ma il pilota americano<br />
ha dovuto smettere in anticipo, perché troppo dolorante alla spalla<br />
destra infortunata quest’inverno in allenamento. Discreto passo in<br />
avanti per Alvaro Bautista, ottavo in 2’01”933, mentre Stefan Bradl<br />
(11°) è incappato nella prima scivolata, fortunatamente senza conseguenze.<br />
Futuro PIu’ chIaro<br />
Mentre le CRT continuano a confermarsi un fallimento assoluto –<br />
Colin Edwards, con la Suter-BMW in versione 2011, perché con la<br />
2012 ha avuto problemi elettronici, si è beccato 4”7 – si delinea<br />
il futuro della <strong>Moto</strong>GP: i costruttori avrebbero trovato un accordo<br />
perché le moto satell<strong>it</strong>e non costino più di un milione di euro dal<br />
2013, mentre le Case ufficiali non schiereranno più di due piloti,<br />
con un tetto massimo di spesa.<br />
Prima giornata<br />
La nuova Ducati GP12 di Rossi, la Yamaha di Lorenzo e la Honda di<br />
Stoner sul filo dei centesimi di secondo, a misurarsi per la prima<br />
volta sull’asfalto della Malesia. Il primo test 2012 è importante per<br />
tutti i team per comprendere meglio le prestazioni della nuova cilindrata<br />
(da 800 cc a 1000 cc) e dell’incogn<strong>it</strong>a CRT. C’era grande<br />
attesa per il r<strong>it</strong>orno in pista della <strong>Moto</strong>GP, ma l’acqua caduta nella<br />
notte ha, di fatto, r<strong>it</strong>ardato l’inizio delle prove, che poi però si sono<br />
svolte in modo regolare. I tempi, però, non sono stati eccezionali,<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
37
38<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
comunque più alti delle aspettative: bisogna quindi stare attenti<br />
nelle valutazioni.<br />
LorenZo ok, Stoner ko<br />
Non si fa a tempo a scendere in pista, che c’è già una sorpresa,<br />
purtroppo negativa: mentre si infila la tuta, il campione del mondo<br />
Casey Stoner si blocca con la schiena ed è costretto a r<strong>it</strong>ornare in<br />
albergo, senza nemmeno salire sulla moto. Non è una nov<strong>it</strong>à: anche<br />
nel 2011 e in passato, l’australiano ha sofferto per dolori alla<br />
schiena, ma certo è un segnale preoccupante, che potrebbe anche<br />
condizionarne la stagione. Inizia invece molto bene, meglio delle<br />
aspettative, Jorge Lorenzo, che non saliva in sella da quasi cinque<br />
mesi, dal wurm up del GP d’Australia, quando si infortunò alla mano<br />
destra. Ma il campione della Yamaha non ci ha messo molto a r<strong>it</strong>rovare<br />
r<strong>it</strong>mo e veloc<strong>it</strong>à, conquistando nettamente il miglior tempo,<br />
con 0”346 di vantaggio su Dani Pedrosa, 0”564 su Cal Crutchlow,<br />
0”577 su Ben Spies, 0”735 su Valentino Rossi e 1”094 su Andrea<br />
Dovizioso. Per Lorenzo, è stata sicuramente una buona prima giornata<br />
di prove, per diversi motivi: è stato l’unico a scendere sotto i<br />
2’02”, riuscendoci per ben cinque volte, a conferma che, come al<br />
sol<strong>it</strong>o, lo spagnolo riesce a essere costantemente rapido. La Yamaha<br />
sembra aver lavorato bene durante l’inverno e aver fatto tesoro<br />
delle difficoltà emerse a novembre a Valencia, ma è comunque presto<br />
per dare un giudizio, perché i tempi sono ancora alti – a ottobre<br />
Pedrosa aveva ottenuto la pole in 2’01”462, naturalmente ancora<br />
con la 800 – e in pista non c’era Stoner, il punto di riferimento della<br />
<strong>Moto</strong>GP. In ogni caso, Jorge può r<strong>it</strong>enersi giustamente soddisfatto<br />
per il suo r<strong>it</strong>orno in sella.<br />
roSSI: deButto IntereSSante<br />
Il quinto tempo di Valentino Rossi a 0”735 da Lorenzo non è male,<br />
considerando che la GP12 era al debutto assoluto. Al termine della<br />
giornata, Valentino, scendendo dalla moto, ha fatto una piccola<br />
carezza al serbatoio, a conferma che le prime sensazioni sono<br />
pos<strong>it</strong>ive. Calma, però, con gli entusiasmi: nel 2011 si è visto più<br />
volte come il fenomeno di Tavullia riuscisse sub<strong>it</strong>o a portare la<br />
Ducati a un certo lim<strong>it</strong>e, senza poi però migliorarsi nei test successivi.<br />
Insomma, va tutto verificato anche se, naturalmente, questa<br />
è una moto completamente differente, quindi con possibil<strong>it</strong>à<br />
di regolazioni molto più ampie rispetto a quelle della GP11, ormai<br />
arrivata al lim<strong>it</strong>e. Insomma, si può dire che, come prima giornata,<br />
non ci si poteva aspettare di più. “Ancora la bimba è molto nuova,<br />
ma già sembra comportarsi meglio” ha scr<strong>it</strong>to Uccio, l’inseparabile<br />
amico di Valentino, su Tw<strong>it</strong>ter poco dopo la fine dei test.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
Insomma, c’è moderato ottimismo<br />
all’interno del box Ducati,<br />
ma bisogna aspettare che<br />
i tempi si abbassino per avere<br />
un’idea più precisa. Rispetto<br />
alle qualifiche del GP della Malesia<br />
dello scorso ottobre, Rossi<br />
ha girato 3 millesimi più veloce<br />
e questo è sicuramente un<br />
buon segno, considerando che<br />
Pedrosa oggi è stato più lento<br />
di sei decimi rispetto ad allora.<br />
Con Nicky Hayden ancora convalescente<br />
per i postumi all’infortunio<br />
alla spalla destra, la<br />
seconda Ducati più veloce in<br />
pista è stata quella di Hector<br />
Barbera, che utilizza, è bene<br />
ricordarlo, la GP0, ovvero la<br />
Desmosedici provata da Rossi<br />
nei test di novembre a Valencia:<br />
lo spagnolo ha chiuso settimo<br />
39
a 1”116 da Lorenzo e a quattro<br />
decimi dal compagno di marca<br />
in sella alla GP12.<br />
Bravo dovIZIoSo, Bene La<br />
Yamaha<br />
A soli 25 giorni dalla frattura<br />
della clavicola destra, Andrea<br />
Dovizioso ha ben impressionato,<br />
conquistando il sesto tempo<br />
assoluto a 1”094 da Lorenzo.<br />
Il Dovi ha messo insieme una<br />
ventina di giri, stando ben attento<br />
a non forzare più di tanto<br />
e a non prendere rischi: ecco<br />
perché la sua prestazione deve<br />
essere considerata pos<strong>it</strong>iva.<br />
Così come quella della Yamaha,<br />
che ha quattro piloti ai primi sei<br />
posti, con Cal Crutchlow sorprendentemente<br />
terzo (il br<strong>it</strong>annico<br />
è efficace nel giro secco,<br />
meno sulla distanza) e Ben<br />
Spies quarto.<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
honda aLL’InSeGuImento<br />
Dopo aver dominato il 2011, compresi i test di Valencia, la Honda,<br />
senza il suo pilota di riferimento, si trova inaspettatamente a inseguire.<br />
Ma anche in questo caso, calma con i giudizi: Pedrosa ci mette<br />
sempre un po’ a r<strong>it</strong>rovare il r<strong>it</strong>mo, mentre Alvaro Bautista, che<br />
utilizza sospensioni Showa, e Stefan Bradl devono ancora prendere<br />
le misure alla RC213V: lo spagnolo ha chiuso nono a 1”212, il<br />
tedesco campione del mondo della <strong>Moto</strong>2 11esimo a 2”011.<br />
crt LontanISSIme<br />
Il primo confronto ufficiale tra <strong>Moto</strong>GP e CRT ha avuto un es<strong>it</strong>o<br />
sconfortante: Colin Edwards, che a ottobre aveva ottenuto il quarto<br />
tempo in qualifica, ha chiuso 15esimo a 6”583 (!), mentre Jordi<br />
Torres e Ivan Silva, con le Kawasaki-FTR, hanno beccato oltre nove<br />
secondi.<br />
Ora, è vero che stiamo parlando di piloti praticamente sconosciuti<br />
– il riferimento, naturalmente, è a Torres e Silva, non certo ad<br />
Edwards -, ma la differenza è veramente abissale. “La CRT non è<br />
una formula che ci interessa” ha detto alla vigilia dei test il numero<br />
due della HRC Shuhei Nakamoto, annunciando, di fatto, uno scontro<br />
con Carmelo Ezpeleta sul futuro regolamentare. Alcune CRT<br />
stanno girando anche a Valencia e nella giornata di ieri, Randy De<br />
Puniet, con l’Aprilia del team Martinez, non è andato malissimo,<br />
ma, è ovvio, le <strong>Moto</strong>GP sono un’altra cosa.<br />
<strong>Moto</strong>GP Test Sepang<br />
40 41<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
classifica GP di San Marino<br />
Pos. Pilota team Fastest lap Laps<br />
1 Casey Stoner Repsol Honda Team 1:59.607 21<br />
2 Jorge Lorenzo Yamaha Factory Racing 2:00.198 35<br />
3 Dani Pedrosa Repsol Honda Team 2:00.256 26<br />
4 Ben Spies Yamaha Factory Racing 2:00.495 16<br />
5 Valentino Rossi Ducati Team 2:00.824 42<br />
6 Hector Barbera Pramac Racing Team 2:00.929 40<br />
7 Cal Crutchlow Monster Yamaha Tech 3 2:01.108 26<br />
8 Andrea Dovizioso Monster Yamaha Tech 3 2:01.257 40<br />
9 Alvaro Bautista San Carlo Honda Gresini 2:01.384 34<br />
10 Nicky Hayden Ducati Team 2:01.729 19<br />
11 Stefan Bradl LCR Honda 2:01.894 38<br />
12 Karel Abraham Cardion AB <strong>Moto</strong>racing 2:02.218 38<br />
13 Katsuyuki Nakasuga Yamaha Factory 2:02.334 27<br />
14 Franco Battaini Ducati Team 2:03.033 35<br />
15 Colin Edwards NGM Mobile Forward Racing 2:04.722 36
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Rossi: “La moto è bellissima”<br />
di Giovanni Zamagni | L’espressione è soddisfatta, lo sguardo<br />
sereno e convinto: nel 2011 non si era mai visto Valentino Rossi così.<br />
Soddisfatto anche Lorenzo<br />
L’espressione è soddisfatta,<br />
lo sguardo sereno e<br />
convinto: nel 2011 non si<br />
era mai visto Valentino Rossi<br />
così. «Abbiamo risolto più problemi<br />
oggi, in una sola giornata<br />
di test, che in tutto il 2011»<br />
commenta il nove volte iridato,<br />
a conferma che, finalmente, è<br />
stata intrapresa la giusta direzione.<br />
«La moto è bellissima<br />
– sono le prime valutazioni di<br />
Valentino -: in Ducati hanno<br />
fatto un gran lavoro in pochissimo<br />
tempo. Finalmente riesco a<br />
42<br />
guidarla e a divertirmi: è la Desmosedici giusta e rispetto a Valencia<br />
ho dimezzato il distacco. Alla vigilia di questo test, solo con il massimo<br />
ottimismo potevi immaginarti un debutto così della GP12». E’<br />
vero che è solo il primo giorno di test, è vero che i tempi non sono<br />
strabilianti, ma, in ogni caso, mai Valentino, da quando è in sella<br />
alla Ducati, era stato così pos<strong>it</strong>ivo. «La moto rappresenta un’ottima<br />
base sulla quale lavorare: mi trovo meglio in sella e abbiamo<br />
fatto un grande passo in avanti in frenata e inserimento curva. Ma<br />
anche nei cambi di direzione ci sono dei miglioramenti e riusciamo<br />
a far lavorare meglio le gomme, anche se bisognerà aspettare piste<br />
più fredde della Malesia per avere un responso sotto questo aspetto.<br />
Dobbiamo invece migliorare un po’ in accelerazione: non è una<br />
questione di potenza, ma di erogazione e di elettronica, perché,<br />
soprattutto la Honda, riesce a scaricare meglio a terra i cavalli».<br />
Valentino non entra nel dettaglio tecnico, ma preferisce continuare<br />
con le sensazioni. «La moto è tutta diversa da prima, inutile stare a<br />
spiegare dove è cambiata! Adesso mi sento più sicuro, posso finalmente<br />
frenare come mi piace e impostare le mie traiettorie: non a<br />
caso ho fatto più di 40 giri senza commettere nemmeno un errore.<br />
Inoltre, è molto sensibile alle regolazioni. Credo che quando provi<br />
una nuova moto, il buon giorno si veda dal mattino: è stata una<br />
bella mattinata. Bisogna naturalmente lavorare sodo perché manca<br />
ancora qualcosa per puntare alla v<strong>it</strong>toria: giovedì sera (quando<br />
finiranno i test, nda) la s<strong>it</strong>uazione sarà più chiara. Anche perché i<br />
tempi si abbasseranno e, quindi, si potrà capire meglio il nostro<br />
potenziale». L’ultima battuta la dice lunga sull’ottimismo di Rossi.<br />
Domanda: «Da qui al Qatar (primo GP stagionale), quanti dei sette<br />
decimi di oggi pensi di poter recuperare?». Risposta: «Sette».<br />
LorenZo: “Buon deButto”<br />
Anche Jorge Lorenzo, naturalmente, è piuttosto soddisfatto al termine<br />
della prima giornata di test. «Sì – conferma – sono contento,<br />
soprattutto considerando che era tanto tempo che non guidavo<br />
una moto. Durante l’inverno, la Yamaha ha lavorato molto (secondo<br />
gli altri piloti, però, la M1 sarebbe rimasta uguale a Valencia…<br />
nda): il potenziale è elevato. Possiamo migliorare in molte aree<br />
e, anche per questo, sono ottimista: c’è margine per essere più<br />
veloci. Anche fisicamente sto bene: l’infortunio alla mano destra<br />
sembra solo essere un brutto ricordo».<br />
Stoner: “InutILe rISchIare”<br />
Tornato in albergo dolorante alla schiena, il campione del mondo<br />
Casey Stoner ha “parlato” solo attraverso il comunicato stampa<br />
ufficiale della HRC. «Questa mattina, -sono le parole di Casey riportate<br />
sul foglio di carta- mentre facevo stretching da una ventina<br />
di minuti per prepararmi a uscire in pista per la prima volta,<br />
mi si è bloccata la schiena. Non potevo muovermi o fare qualsiasi<br />
altra cosa, così ho dovuto chiamare qualcuno per aiutarmi a trovare<br />
una posizione meno dolorosa. Mi sono sottoposto sub<strong>it</strong>o ad una<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Credo che quando provi una nuova moto,<br />
il buon giorno si veda dal mattino: è stata una<br />
bella mattinata<br />
““<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
sessione di fisioterapia per<br />
cercare di stare meglio nel pomeriggio,<br />
ma la s<strong>it</strong>uazione non<br />
è migliorata molto. Dopo pranzo<br />
ho fatto nuovamente della<br />
fisioterapia, ma avevo ancora<br />
molto dolore. Forse sarei potuto<br />
scendere in pista nel pomeriggio,<br />
ma tutti insieme abbiamo<br />
deciso che questo avrebbe<br />
potuto peggiorare la s<strong>it</strong>uazione.<br />
Abbiamo ancora due giorni<br />
di test qui a Sepang, una pista<br />
che conosciamo bene, stiamo<br />
studiando la moto e dobbiamo<br />
provare solo alcune parti<br />
nuove per dare un feedback<br />
a HRC, quindi non era il caso<br />
di rischiare. Domani le condizioni<br />
della pista dovrebbero<br />
essere migliori e, sperando di<br />
stare meglio con la schiena,<br />
potremmo riprendere il lavoro<br />
come da programma». Per<br />
quanto riguarda Dani Pedrosa,<br />
la giornata è serv<strong>it</strong>a soprattutto<br />
per riprendere gli automatismi<br />
sulla moto. «Sono in forma fisicamente<br />
ma il primo giorno sei<br />
sempre un po’ rigido e ci vuole<br />
un po’ per riprendere confidenza.<br />
In generale, è stato un buon<br />
esordio: ci sono ampi margini<br />
di miglioramento».<br />
43
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Rossi: “abbiamo risolto<br />
la metà dei problemi”<br />
di Giovanni Zamagni | Calano i tempi, aumentano i problemi.<br />
Un’equazione logica che, per il momento, sembra non preoccupare<br />
più di tanto gli uomini Ducati<br />
Dall’interno del box, tram<strong>it</strong>e<br />
Tw<strong>it</strong>ter, si scopre<br />
che la GP12 reagisce<br />
bene alle regolazioni, che ci<br />
sono moltissimi sensori nuovi<br />
per raccogliere i dati e ci vuole<br />
quindi tempo per analizzarli<br />
tutti, che il distacco dal primo<br />
è evidente, ma, per il momento,<br />
non viene considerato “drammatico”.<br />
In sintonia Valentino<br />
Rossi, che dopo i grandi<br />
sorrisi di martedì, continua a<br />
rimanere ottimista. «Il nostro<br />
44<br />
obiettivo – dichiara – era scendere sotto i 2’02”: ce l’abbiamo<br />
fatta e non per un solo giro (tre, NDA). Anche oggi, quindi, sono<br />
stati test pos<strong>it</strong>ivi: non bisogna dimenticare che guido questa moto<br />
solo da ieri, mentre Honda e Yamaha hanno almeno un anno di<br />
vantaggio sulla 1000. Nel confronto diretto, però, posso confermare<br />
quanto emerso martedì: siamo migliorati in staccata e in inserimento<br />
curva. Naturalmente, avendo tante cose da provare, ho<br />
fatto usc<strong>it</strong>e di pochi giri: rispetto al 2011 abbiamo risolto la metà<br />
dei problemi, per l’altro 50% serve più tempo, ma alla prima gara<br />
mancano ancora due mesi. Per il momento va bene così, vediamo<br />
domani quale sarà il nostro distacco».<br />
Stoner: “ImPortante eSSere In PISta oGGI”<br />
Dopo i guai muscolari di ieri, che lo avevano costretto a saltare la<br />
prima giornata di test, Casey Stoner è tornato in pista. Alla sua<br />
maniera: pochi giri, ma tutti velocissimi. «E’ stato bello poter tornare<br />
a guidare – afferma tranquillo -. Abbiamo usato principalmente<br />
il nuovo telaio, procedendo con un lavoro di comparazione<br />
con quello che avevamo a Valencia: adesso abbiamo le idee più<br />
chiare sulla strada da seguire.<br />
Continuiamo a soffrire un po’ di chattering ed è quindi su questo<br />
aspetto che ci dobbiamo concentrare». Dal’altra parte del box,<br />
Dani Pedrosa ha lavorato principalmente sugli assetti, prendendosi<br />
613 millesimi dal compagno di squadra. «Abbiamo lavorato<br />
sul setting della moto sono le parole di Dani - concentrandoci sulla<br />
frenata, per ridurre il chattering e migliorare la stabil<strong>it</strong>à in ingresso<br />
di curva. Questo al momento è la nostra prior<strong>it</strong>à. Abbiamo comparato<br />
inoltre due telai leggermente diversi, ma dobbiamo ancora<br />
lavorare sulla moto prima di prendere una decisione». Pedrosa<br />
ha anche utilizzato le nuove gomme Bridgestone (“mi sembrano<br />
buone”), mentre sia Stoner sia Rossi le proveranno solamente domani.<br />
SoddISFaZIone In caSa Yamaha<br />
Il lavoro procede piuttosto bene anche in Casa Yamaha, con il<br />
solo Andrea Dovizioso inev<strong>it</strong>abilmente un po’ in difficoltà. «Non ho<br />
troppo dolore – puntualizza il Dovi -, ma non ho forza, anche perché<br />
sono messo male sulla moto. Come da tradizione, la Yamaha<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
è ottima in ingresso curva, ma<br />
la Honda ha qualcosa in più in<br />
usc<strong>it</strong>a”.<br />
Per quanto riguarda i piloti ufficiali,<br />
Jorge Lorenzo ha fin<strong>it</strong>o affaticato,<br />
inev<strong>it</strong>abilmente poco<br />
allenato. “Sì – ammette – sono<br />
molto stanco ed è stata dura<br />
chiudere la giornata con un<br />
buon passo. Ma ci sono riusc<strong>it</strong>o<br />
e per questo sono soddisfatto.<br />
Abbiamo migliorato il tempo<br />
sul giro, grazie a piccoli dettagli,<br />
ma non è stato fatto un<br />
netto passo in avanti: speriamo<br />
di sfruttare al meglio l’ultimo<br />
giorno».<br />
Piuttosto sereno Ben Spies.<br />
«Abbiamo lavorato bene –<br />
spiega – riuscendo a girare con<br />
un buon passo anche quando<br />
le condizioni della pista erano<br />
peggiorate. Siamo sulla buona<br />
strada».<br />
45
I<br />
messaggi che Valentino<br />
Rossi lascia su Tw<strong>it</strong>ter prima<br />
di prendere l’aereo per<br />
tornare in Italia sono incoraggianti.<br />
“Il terzo giorno è andato<br />
piuttosto bene, ho fin<strong>it</strong>o quinto<br />
dietro le due Honda e le due<br />
Yamaha factory” è il primo<br />
post. Al quale segue. “2.00”8<br />
comincia a essere un tempo<br />
interessante, ci avrei messo<br />
la firma prima di venire qua!”.<br />
E ancora. “C’è tanto lavoro da<br />
fare e qualche problema da risolvere,<br />
ma abbiamo una buona<br />
base. Il morale della truppa è<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Rossi: “abbiamo una buona base”<br />
di Giovanni Zamagni | I messaggi che Valentino Rossi lascia su Tw<strong>it</strong>ter<br />
prima di prendere l’aereo per tornare in Italia sono incoraggianti. Tanta<br />
soddisfazione, ma anche la consapevolezza che non bisogna illudersi<br />
46<br />
alto”. Lo è anche quello di Valentino, mai così convinto di potercela<br />
fare da quando è sal<strong>it</strong>o in sella alla Ducati. Il distacco dal primo è<br />
ancora elevato (1”217), ma secondo Rossi c’è un buon margine di<br />
miglioramento. «In effetti, Stoner è lontano, ma solo lui - conferma<br />
-. Lorenzo è a sei decimi e, aspetto fondamentale, la differenza è rimasta<br />
invariata nei tre giorni: è migliorato lui, ma l’ho fatto anch’io,<br />
costantemente. Ogni regolazione fatta sulla moto ha portato dei<br />
benefici, mentre nel 2011 ci scontravamo con dei lim<strong>it</strong>i che impedivano<br />
qualsiasi progresso. Naturalmente dobbiamo ancora lavorare<br />
molto, ma dopo questi test sappiamo cosa ci manca: in Ducati<br />
hanno già delle idee e qualcos’altro verrà realizzato secondo i dati<br />
raccolti in questi tre giorni». Insomma, c’è tanta soddisfazione, ma<br />
anche la consapevolezza che non bisogna illudersi. «Con questi risultati<br />
si lavora meglio, ma bisogna rimanere con i piedi ben piantati<br />
per terra: ci sono un po’ di problemi da risolvere, in particolare<br />
in accelerazione».<br />
Stoner: “un ottimo lavoro”<br />
Dopo i problemi fisici di martedì, erano in molti a sollevare dubbi,<br />
ma Casey Stoner li ha spazzati via alla sua maniera, facendo impazzire<br />
gli avversari con tempi stratosferici. «Sarebbe il più veloce<br />
anche in bicicletta» si complimenta Jorge Lorenzo, a conferma<br />
che Stoner sta guidando in maniera incredibile. «In generale è stato<br />
un buon test – sono le sue parole -, anche se, purtroppo, abbiamo<br />
girato solo due giorni invece di tre: siamo comunque riusc<strong>it</strong>i<br />
a svolgere un ottimo lavoro e a completare tutto il programma<br />
previsto alla vigilia. Abbiamo fatto progressi riuscendo a ridurre<br />
un po’ il chattering, abbiamo provato varie cose, alcune soluzioni<br />
di setting dell’ammortizzatore, che non avevamo avuto occasione<br />
di testare prima. Adesso non vedo l’ora di tornare in Svizzera da<br />
Adriana e aspettare la nasc<strong>it</strong>a della nostra bambina!».<br />
moderatamente su di giri anche dani Pedrosa<br />
«Si è trattato del test più completo fatto su questa moto fino ad<br />
oggi – spiega Dani -: abbiamo raccolto dati interessanti che verranno<br />
analizzati in vista del secondo test della stagione. Come<br />
avevo detto ieri, la prior<strong>it</strong>à resta la frenata; stiamo lavorando<br />
inoltre sull’elettronica per migliorare l’erogazione della potenza<br />
e il grip. C’è ancora del chattering, ma Honda sta lavorando<br />
sodo. In generale si è trattato di un buon test, torneremo qui fra<br />
tre settimane con nuove idee. Fisicamente questa moto è più<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
impegnativa, senti più potenza<br />
nelle accelerazioni, la maggior<br />
veloc<strong>it</strong>à nelle frenate violente<br />
e anche il maggior peso. Continuerò<br />
ad allenarmi per affrontare<br />
al meglio il secondo test».<br />
Lorenzo: “Il potenziale è grande”<br />
Meglio di Pedrosa è andato<br />
Jorge Lorenzo, non solo sul<br />
singolo giro, ma anche sul passo.<br />
«Abbiamo fatto tantissime<br />
prove – dice Lorenzo -, alcune<br />
davvero interessanti. Questa<br />
moto ha un grande potenziale,<br />
in Yamaha hanno lavorato<br />
bene. Tra l’altro, ho fatto il<br />
mio miglior tempo attorno a<br />
mezzogiorno, quando la pista<br />
è più lenta rispetto al mattino.<br />
Insomma, sono state prove pos<strong>it</strong>ive,<br />
anche per la verifica delle<br />
mie condizioni fisiche».<br />
<strong>47</strong>
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Test Sepang. Rossi: disastro o miracolo?<br />
di Giovanni Zamagni | Quinto a 1”217: è stato pos<strong>it</strong>ivo o negativo il<br />
primo test di Valentino Rossi con la Ducati rivoluzionata secondo le<br />
sue richieste?<br />
Quinto a 1”217: è stato<br />
pos<strong>it</strong>ivo o negativo il<br />
primo test di Valentino<br />
Rossi con la Ducati rivoluzionata<br />
secondo le sue<br />
richieste? Le opinioni sono<br />
molteplici: si va dal “disastro<br />
assoluto, una replica del 2011”<br />
al “miracolo o quasi”. Riporto,<br />
come esempio, due commenti<br />
tra i tanti alle dichiarazioni di<br />
Valentino di ieri.<br />
dampyr7289 ha scr<strong>it</strong>to su<br />
moto.<strong>it</strong>:<br />
L’anno scorso (2011) durante il<br />
primo test a Sepang:<br />
Primo giorno: 2.03.365<br />
Secondo giorno: 2.02.597<br />
Terzo giorno: 2.01.842<br />
Dopo un mese (nei secondi<br />
test) il tempo è sceso di altri 4<br />
decimi, ma poi sappiamo tutti<br />
com’è andata a finire.<br />
Anche l’anno scorso il miglioramento<br />
(durante i primi test)<br />
è stato costante, per cui non è<br />
vero che non migliorava.<br />
Secondo me bisogna tirare<br />
le somme durante il secondo<br />
test, per valutare al meglio tutti<br />
i mezzi, anche perché ripeto<br />
che Barbera ad 1 decimo da<br />
Rossi non mi convince...<br />
Ciao<br />
48<br />
a dampyr7289 risponde Stiducatti:<br />
Ma come fai a paragonare gli es<strong>it</strong>i dei test dell’anno scorso con<br />
quelli di quest’anno e trarne delle conclusioni negative?<br />
Questa era la classifica finale dell’anno scorso:<br />
1 Marco Simoncelli San Carlo Honda Gresini 2:00.757 – 42 (giri)<br />
2 Casey Stoner Repsol Honda Team 2:00.811 +0.054 42 (giri)<br />
3 Jorge Lorenzo Yamaha Racing 2:00.845 +0.088 46 (giri)<br />
4 Andrea Dovizioso Repsol Honda Team 2:00.945 +0.188 51 (giri)<br />
5 Ben Spies Yamaha Factory Racing 2:01.002 +0.245 60 (giri)<br />
6 Dani Pedrosa Repsol Honda Team 2:01.241 +0.484 44 (giri)<br />
7 Hiroshi Aoyama San Carlo Honda 2:01.353 +0.596 63 (giri)<br />
8 Nicky Hayden Ducati Marlboro Team 2:01.534 +0.777 60 (giri)<br />
9 Colin Edwards Monster Yamaha Tech 3 2:01.651 +0.894 32 (giri)<br />
10 Valentino Rossi Ducati Marlboro Team 2:01.842 +1.085 52<br />
(giri) Si vede che Valentino aveva sì 1.085 dal primo, ma il 4° posto<br />
era a 0.8<strong>47</strong>, il 3° a 0.997 e il 2° a 1.031, che vuol dire che il gruppo<br />
dei migliori era tutto compatto a 1 secondo da lui... insomma, era<br />
già chiaro che avrebbero fatto un altro campionato rispetto al pesarese.<br />
chi ha ragione? Proviamo a capirci qualcosa.<br />
Il distacco sul giro è effettivamente importante, ma ha ragione<br />
Stiducatti quando afferma che l’anno scorso il gruppo dei migliori<br />
era compatto a un secondo, mentre questa volta, se si toglie Stoner,<br />
il distacco di Rossi e della Ducati cala sensibilmente. Certo,<br />
ha ragione chi scrive che “Stoner c’è e non lo si può eliminare”,<br />
ma Casey è sempre stato un fenomeno assoluto nel singolo giro<br />
(e non solo…) e i sei decimi rifilati a Jorge Lorenzo e a Dani Pedrosa<br />
(a quest’ultimo con la stessa moto) confermano che quel<br />
tempo è dovuto esclusivamente alle capac<strong>it</strong>à del pilota australiano.<br />
Qui, invece, bisogna capire se la nuova Ducati sia più o meno<br />
compet<strong>it</strong>iva: ecco perché diventa più significativo confrontare il<br />
tempo di Rossi con quelli dal secondo posto in giù. Come ha scr<strong>it</strong>to<br />
Stiducatti, nel 2011, Valentino aveva chiuso la prima sessione<br />
di prove a 1”085 dal primo (Simoncelli), a nove decimi dal quinto<br />
(Dovizioso), a otto decimi dal sesto (Spies), mentre stavolta è a sei<br />
decimi da Lorenzo (l’anno scorso era a un secondo) e da Pedrosa<br />
e a sei decimi da Spies. Il miglioramento, quindi, c’è stato non<br />
solo nella posizione (da 11esimo a quinto), ma anche nel distacco.<br />
E questo è sicuramente un dato inconfutabile e certamente pos<strong>it</strong>ivo.<br />
Altra considerazione: è vero, come dice Dampyr, che anche nel<br />
2011 Rossi si era migliorato nei tre giorni, ma quello di quest’anno<br />
è un incremento ben più consistente e significativo. Intanto,<br />
perché nella passata stagione Valentino partiva da un tempo altissimo,<br />
2’03”365 a 1”791 dal primo: come dire, che era praticamente<br />
impossibile non abbassarlo! Nel secondo giorno, Rossi si<br />
era migliorato di sette decimi, nel terzo di otto; nel 2012 Valentino<br />
ha chiuso la prima giornata a 0”735 da Lorenzo, migliorandosi di<br />
0”5 il secondo giorno e di 1 secondo il terzo, con un miglioramento<br />
complessivo di 1”5, più o meno come nel 2011, ma partendo da un<br />
tempo decisamente più compet<strong>it</strong>ivo. Un altro dato che conferma<br />
come i test di quest’anno siano stati sicuramente più efficaci di<br />
quelli della passata stagione. Oltre alle importantissime sensazioni<br />
pos<strong>it</strong>ive dei piloti – Nicky Hayden ha dichiarato: «E’ la miglior Ducati<br />
che abbia mai guidato» -, c’è anche più concretezza: la moto risponde<br />
alle regolazioni e sembra che non si proceda più per tentativi<br />
o azzardi, come accadeva con la GP11, ma secondo una logica:<br />
se faccio un certo tipo di intervento, ho un certo tipo di reazione.<br />
Nella sua analisi, Dampyr aggiunge: “Barbera a un decimo non mi<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
convince”. In termini assoluti<br />
può anche aver ragione, ma il<br />
singolo giro conta poco: il passo<br />
di Valentino è nettamente<br />
più consistente e nemmeno<br />
paragonabile a quello dello spagnolo.<br />
Certo, si potrebbe ipotizzare<br />
che Rossi non sia più velocissimo,<br />
ma, per la ver<strong>it</strong>à, non<br />
lo è mai stato sul singolo giro:<br />
in <strong>Moto</strong>GP Valentino ha conquistato<br />
79 v<strong>it</strong>torie, ma “solo”<br />
(si fa per dire,) 49 pole, mentre<br />
Stoner, ha ottenuto più pole<br />
(34) che successi (33). Naturalmente,<br />
però, come hanno<br />
detto in Ducati, c’è ancora molto<br />
da fare, perché se il mondiale<br />
iniziasse domani, Valentino<br />
non lotterebbe per la v<strong>it</strong>toria e,<br />
probabilmente, nemmeno per<br />
il podio, ma l’inizio è stato sicuramente<br />
più promettente di<br />
quello dell’anno scorso.<br />
49
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Lin Jarvis: “abbiamo iniziato bene,<br />
siamo ottimisti e pos<strong>it</strong>ivi”<br />
di Maurizio Tanca | Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha <strong>Moto</strong>r<br />
Racing, parla in questo video dei tre giorni di test in Malesia. Jarvis si<br />
dice soddisfatto e fiducioso di poter far bene anche nella stagione 2012<br />
“Salve, sono Lin Jarvis,<br />
Managing Director di<br />
Yamaha <strong>Moto</strong>r Racing,<br />
e vorrei salutare i nostri fan in<br />
paziente attesa dell’inizio della<br />
stagione <strong>Moto</strong>GP 2012. Abbiamo<br />
iniziato a girare ieri (31<br />
gennaio, ndr), e al momento<br />
siamo praticamente a metà<br />
di questi tre giorni di test in<br />
50<br />
Malesia: mentre in Europa siete al freddo e sotto la neve, qui ci<br />
sono più di 30 gradi e parecchia umid<strong>it</strong>à, clima perfetto, quindi,<br />
per dei test invernali. Devo dire che abbiamo iniziato bene, siamo<br />
abbastanza ottimisti e pos<strong>it</strong>ivi, e mentre parlo Ben e Jorge sono<br />
primo e secondo, siamo ancora agli inizi, ma sono lieto di affermare<br />
che crediamo di essere compet<strong>it</strong>ivi anche quest’anno. Sono<br />
anche felice di vedere in pista anche i nostri piloti reduci da infortuni,<br />
in particolare Jorge, che ha saltato i tre ultimi GP dell’anno<br />
scorso: le sue d<strong>it</strong>a sono a posto, e lui è sereno, perché nonostante<br />
fosse un pochino preoccupato per essere stato cinque mesi senza<br />
salire in sella, sta comunque dimostrando di essere ugualmente in<br />
forma, e molto veloce. Ma anche Ben è in forma smagliante, fisicamente<br />
e mentalmente pronto per l’inizio stagione: si è preparato<br />
duramente durante quest’inverno, dopo aver terminato con una<br />
grande prestazione nell’ultima gara del 2011 (secondo a Valencia<br />
a 15 millesimi da da Stoner, dopo aver condotto quasi tutta la gara,<br />
ndr)), quindi qui sta ricominciando praticamente da dove aveva<br />
fin<strong>it</strong>o l’anno scorso. Anche Cal (Crutchlow) è in buona forma,<br />
mentre Andrea Dovizioso ha bisogno logicamente di tempo per riprendersi<br />
dopo l’incidente in motocross che gli ha causato la frattura<br />
alla spalla. Insomma, credo che ci attenda una buona stagione.<br />
Quanto ai nostri avversari, anche Stoner mi sembra in ottima<br />
forma: anche se ieri non ha girato, oggi si è mostrato comunque<br />
velocissimo come sempre; e anche le Ducati sembrano nuovamente<br />
compet<strong>it</strong>ive: hanno invest<strong>it</strong>o e lavorato duro quest’inverno,<br />
e sembrano aver fatto un grande passo in avanti, tant’è che Valentino<br />
ieri è ricomparso nella zona alta della classifica. In defin<strong>it</strong>iva,<br />
credo che se riusciamo ad avere i tre maggiori costruttori in grado<br />
di combattere più o meno ad armi pari, vivremo senz’altro un<br />
mondiale molto ecc<strong>it</strong>ante”.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
51
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
nuove KTM 1290: adventure<br />
e Super Duke spiate a Tenerife<br />
di Maurizio Tanca | Il mondo è piccolo, e farsi i fatti propri è sempre<br />
più difficile. Ecco infatti due nuove KTM beccate in vacanza al caldo sole<br />
della Spagna<br />
Spetta a <strong>Moto</strong>r Cycle<br />
News questo scoop a<br />
spesa di KTM, che ha<br />
mandato alcuni collaudatori a<br />
provare un paio di nuovi modelli<br />
alle isole Canarie, nella<br />
fattispecie a Tenerife, dove in<br />
questa stagione sol<strong>it</strong>amente il<br />
clima è m<strong>it</strong>e e c’è poca gente.<br />
Ma basta che tra quei pochi ci<br />
sia almeno un appassionato<br />
motociclista, magari anche<br />
52<br />
lettore dell’importante quindicinale br<strong>it</strong>annico, oppure un collega<br />
molto bene informato sui movimenti motociclistici in quel di<br />
Mattighofen, ed ecco che come per incanto salta fuori l’inev<strong>it</strong>abile<br />
scoop.<br />
ktm adventure 1290<br />
Spetta a <strong>Moto</strong>r Cycle News questo scoop a spesa di KTM, che ha<br />
mandato alcuni collaudatori a provare un paio di nuovi modelli alle<br />
isole Canarie, nella fattispecie a Tenerife, dove in questa stagione<br />
sol<strong>it</strong>amente il clima è m<strong>it</strong>e e c’è poca gente. Ma basta che tra<br />
quei pochi ci sia almeno un appassionato motociclista, magari<br />
anche lettore dell’importante quindicinale br<strong>it</strong>annico, oppure un<br />
collega molto bene informato sui movimenti motociclistici in quel<br />
di Mattighofen, ed ecco che come per incanto salta fuori l’inev<strong>it</strong>abile<br />
scoop. MCN ci racconta dunque della nuova Adventure 1290,<br />
dalla quale ci si aspetterebbero più o meno 130 cv, quindi una<br />
quindicina più dell’attuale BMW R1200GS, riferimento canonico<br />
della categoria.<br />
La moto fotografata mostra notevoli cambiamenti di carrozzeria,<br />
ma per quanto ci riguarda speriamo proprio che lo scarico basso<br />
che campeggia in primo piano non sia quello defin<strong>it</strong>ivo. Evidentemente<br />
si tratta di una moto-laboratorio, status che, secondo<br />
quanto asseriscono i colleghi br<strong>it</strong>annici, precederebbe le versioni<br />
defin<strong>it</strong>ive perlomeno di 18 mesi. Insomma, la vera nuova Adventure<br />
arriverebbe a 2013 inoltrato.<br />
ktm Super duke 1290<br />
Quanto alla SuperDuke 1290, fotografata su un carrello, e quindi<br />
impossibil<strong>it</strong>ata a maggior ragione a fuggire a “ruote levate” dalle<br />
grinfie dell’impertinente fotografo, si tratta anche in questo caso<br />
di un esemplare da battaglia, di quelli che devono macinare chilometri<br />
e chilometri, e basilarmente appare molto vicina tecnicamente<br />
alla Adventure stessa. Anche se in effetti l’estetica di questi<br />
prototipi è parecchio differente rispetto a quella degli omologhi<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
990, tant’è che la stessa Super<br />
Duke ora monta uno scarico<br />
laterale.<br />
È altresì evidente che le due<br />
nuove Kappa abbiano un nuovo<br />
telaio - sempre a traliccio - diversamente<br />
strutturato e irrobust<strong>it</strong>o.<br />
Come, peraltro, sulla naked è<br />
completamente diverso anche<br />
lo stesso forcellone, che ora è<br />
un massiccio monobraccio in<br />
sost<strong>it</strong>uzione del tradizionale<br />
del 990, che invece compare<br />
ancora sulla Adventure.<br />
Nonostante la pessima s<strong>it</strong>uazione<br />
economica planetaria,<br />
insomma, anche in KTM si continua<br />
a lavorare sodo sui modelli<br />
del prossimo futuro, che in<br />
questo caso parrebbe portarci<br />
in prossim<strong>it</strong>à del 2014.<br />
53
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Sorpresa aprilia: ecco la Caponord 1200,<br />
con sospensioni attive!<br />
di Maurizio Tanca | Vernissage a Montecarlo, per la nuova maxi-Aprilia<br />
derivata dalla Dorsoduro, ma che sfoggia tecnologicissime sospensioni<br />
attive governate autonomamente dall’elettronica. C’era anche una<br />
versione aggiornata della California 1400<br />
L’annuale Convention di<br />
inizio anno dei concessionari<br />
del Gruppo Piaggio a<br />
Montecarlo è ormai nota per<br />
riservare delle sorprese. Perlomeno<br />
fu così giusto un anno fa,<br />
quando iniziarono a circolare<br />
fotografie – “rubate” usando i<br />
telefonini, quindi di non eccelsa<br />
qual<strong>it</strong>à – di una nuova <strong>Moto</strong><br />
Guzzi Calofornia 1400 e di una<br />
versione Scrambler della V7.<br />
Quindi modelli assolutamente<br />
ined<strong>it</strong>i, che all’Eicma precedente<br />
non si erano visti e dei quali<br />
si iniziava così a ipotizzare l’arrivo<br />
in tempi più o meno brevi; o<br />
quantomeno di vedere dal vivo<br />
prima all’evento GMG, tenutosi<br />
a Mandello il luglio successivo,<br />
e poi, logicamente, al successivo<br />
Eicma novembrino. Invece,<br />
ciccia…<br />
discendente della caponord<br />
Ed oggi, ecco comparire altre<br />
foto di un nuovo modello, questa<br />
volta proveniente da Aprilia,<br />
affiancato però da una versione<br />
un po’ r<strong>it</strong>occata della stessa<br />
California 1400. Si tratta della<br />
discendente della Caponord,<br />
54<br />
logicamente estrapolata dalla Dorsoduro 1200 e dotata di un sofisticatissimo<br />
sistema di sospensioni attive governato in completa<br />
autonomia dall’elettronica gestionale: un sistema che praticamente<br />
modifica le tarature di forcella ed ammortizzatore a seconda del<br />
carico, del tipo di guida e del tipo di fondo stradale. Non è dato di<br />
sapere altro, nemmeno se il sistema sia escludibile o meno, ma la<br />
cosa è certamente intrigante, e fa naturalmente scattare il paragone<br />
con il nuovo sistema DDC che vedremo sulle prossime BMW<br />
(http://www.moto.<strong>it</strong>/news/ddc-bmw.html). La Caponord 1200 è<br />
dotata di una bella semicarena (fortunatamente senza “becco”,<br />
così ci ev<strong>it</strong>iamo la sol<strong>it</strong>a sfilza di inutili “è uguale di qua, è identica<br />
di là, è copiata da…” e via dicendo), il cui musetto sfoggia l’ormai<br />
inequivocabile “family feeling” della Casa di Noale, ovvero quello<br />
stile particolare nato anni addietro con le ultime versioni delle bicilindriche<br />
RSV e Tuono 1000, e in segu<strong>it</strong>o elaborato con l’avvento<br />
delle formidabili RSV4 e Tuono a 4 cilindri, e della stessa piccola<br />
RS4 125. E ancor più recentemente, trasfer<strong>it</strong>o sul maxiscooter più<br />
potente del mondo: ovvero quell’SVR 850 bicilindrico ottenuto<br />
declinato in versione Aprilia il cugino Gilera GP800. Ma anche il<br />
posteriore della nuova maxi Aprilia è evidentemente diverso da<br />
quello della Dorsoduro “grande”, e mostra tutto quello che ci si<br />
deve attendere da una moto del genere: ovvero un sontuoso sellone<br />
biposto, con tanto di struttura portapacchi con maniglioni per il<br />
passeggero. Da notare anche il parasassi “alla tedesca”, montato<br />
sulla ruota motrice a beneficio di chi segue. Anche perché questa<br />
Aprilia è evidentemente destinata a confrontarsi con pezzi del calibro<br />
della Ducati Multistrada 1200 e della nuova Kawasaki Versys<br />
1000, se dovessimo considerare solamente le concorrenti dotate<br />
di ruote da 17 pollici; ma vien da sé che la “Caponord degli anni<br />
2000” dovrà logicamente vedersela anche con un’altra nutr<strong>it</strong>a<br />
pletora di 1200, a partire dall’eterna BMW GS (oltretutto con la<br />
nuova versione raffreddata a liquido, model year 2013), segu<strong>it</strong>a<br />
dalle attese Honda Crosstourer V4 e Triumph Tiger, dalle stesse<br />
<strong>Moto</strong> Guzzi Stelvio/NTX e dalla Yamaha Superténéré. E vogliamo<br />
metterci anche con le Benelli Trek 1130, aggiornate giusto<br />
quest’anno. Non solo: si fa sempre più insistente anche la voce<br />
dell’arrivo di una nuova Suzuki V-Strom 1000 (la vecchio è ancora<br />
in vend<strong>it</strong>a su alcuni mercati, USA in primis).<br />
Già all’eIcma 2012?<br />
A questo punto c’è da chiedersi se questa bella Apriliona comparirà<br />
ufficialmente al prossimo Eicma, oppure avremo il piacere di<br />
vederla anche prima. Ma viene anche spontaneo chiedersi se, e<br />
quando, vedremo anche una Dorsoduro – o meglio ancora, una<br />
più versatile Tuareg – motorizzata con il gustoso bicilindrico da<br />
750 cc di Shiver e Dorsoduro. Quanto alla California 1400, questa<br />
volta è stata presentata in livrea scura metallizzata, e rispetto allo<br />
scorso anno mostra una sella “a un posto e mezzo”, più da cruise<br />
sbarazzina che da GT. E dietro sono evidenti i nuovi ammortizzatori<br />
oleopneumatici, quindi senza molle, e con il serbatoio dell’azoto<br />
separato.9-2012, presentazione in California, a Pasadena (nuovo<br />
centro stile) Sospensioni attive azionabili elettronicamente: prima<br />
moto al modo.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
55
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
MV agusta: inizia la produzione della F3<br />
La Casa <strong>it</strong>aliana avvia la produzione della tre cilindri F3 sulle moderne<br />
linee di montaggio realizzate da Porsche Consulting AG. Gli ordini dei<br />
clienti sono già alle stelle<br />
Nonostante il momento<br />
economico globale<br />
difficile e la continua<br />
flessione negativa del mercato<br />
delle sportive, MV Agusta ha<br />
chiuso il 2011 con un +12% di<br />
vend<strong>it</strong>e rispetto l’esercizio precedente.<br />
Per il 2012 l’azienda<br />
ha ricevuto ordini che superano<br />
il +100% rispetto al 2011,<br />
questo grazie ai nuovi modelli<br />
3 cilindri di media cilindrata:<br />
F3 675 e BRUTALE 675 e alla<br />
56<br />
continua cresc<strong>it</strong>a della famiglia BRUTALE di maxi cilindrata. Le<br />
modernissime linee di produzione, progettate per la casa varesina<br />
da Porsche Consulting AG, già da questo mese lavorano a doppio<br />
regime. Nei prossimi giorni anche <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> scenderà in pista per<br />
provare la nuova F3, restate sintonizzati!<br />
mv aGuSta F3. ecco come naSce<br />
Ogni MV Agusta è la combinazione ideale di migliaia di pezzi. Assemblati<br />
con passione, abil<strong>it</strong>à e precisione. Così nasce F3, la tre<br />
cilindri che ha cambiato il concetto di media sportiva. Immaginate<br />
uno spazio ordinato, rigoroso, modellato secondo un progetto<br />
razionale e allo stesso tempo creativo: è la linea di montaggio<br />
di MV Agusta F3. Metallo. Materiali compos<strong>it</strong>i. Leghe leggere.<br />
La linea di montaggio è il cuore dell’azienda. Per garantire qual<strong>it</strong>à<br />
e tempi certi, è necessaria una precisa strategia d’azione. Ogni F3<br />
è composta da circa 1.200 pezzi, controllati uno per uno prima,<br />
durante e dopo il montaggio, per assicurarne la conform<strong>it</strong>à iniziale,<br />
la precisione dell’assemblaggio, l’efficacia. Il motore: tre cilindri<br />
in linea, 675 cc, adotta la soluzione esclusiva dell’albero controrotante,<br />
che neutralizza le forze d’inerzia nella guida, esaltando la<br />
maneggevolezza tra le curve.<br />
Durante l’assemblaggio è oggetto di continui test, che comprendono,<br />
ad esempio, la verifica elettronica di tutti gli accoppiamenti.<br />
Al termine del montaggio ciascun esemplare di questo tre cilindri<br />
unico per potenza e compattezza è sottoposto alla più completa<br />
delle verifiche, quella del banco prova: avviato, portato in temperatura,<br />
verificato nella conform<strong>it</strong>à alle specifiche di potenza, coppia,<br />
regolar<strong>it</strong>à d’erogazione. Per trenta minuti. E soltanto dopo questo<br />
test può essere trasfer<strong>it</strong>o alla postazione di montaggio nel telaio,<br />
per essere fissato al traliccio in tubi completato da leggere piastre<br />
in lega di alluminio. Il serraggio di dadi, v<strong>it</strong>i e bulloni è registrato da<br />
sistemi di gestione dati che archiviano e codificano le informazioni<br />
relative a ciascun esemplare, in modo da permettere la tracciabil<strong>it</strong>à<br />
di ogni singola F3 prodotta. Tutto si muove lungo la linea di<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
montaggio in base al principio<br />
del “just in time”, che diventa<br />
realtà sotto forma di carrelli<br />
k<strong>it</strong> che vengono agganciati alla<br />
linea stessa e la percorrono<br />
interamente, mettendo a disposizione<br />
degli operatori tutti<br />
i pezzi necessari, al momento<br />
giusto.<br />
La F3 è finalmente assemblata.<br />
1.200 pezzi trasformati in un<br />
esemplare unico Made in Italy.<br />
Non è fin<strong>it</strong>a: prima di essere<br />
preparata per la spedizione,<br />
la F3 è sottoposta a un ultimo<br />
test, sul banco a rulli, che permette<br />
di verificare il corretto<br />
assemblaggio e l’impeccabile<br />
funzional<strong>it</strong>à delle ruote, del<br />
motore, dei freni e di ogni componente.<br />
57
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Seventy-Two e Softail Slim.<br />
Due nuovi modelli per Harley-Davidson<br />
Un tributo all’epoca d’oro dei chopper e un r<strong>it</strong>orno all’essenzial<strong>it</strong>à degli<br />
anni Cinquanta. Sono le ultime arrivate nella gamma H-D, la Sportster<br />
Seventy-Two e Softail Slim<br />
Il Seventy-Two è un nuovo<br />
Sportster caratterizzato da<br />
linee essenziali e verniciatura<br />
Metal Flake. Un tributo al più<br />
puro spir<strong>it</strong>o dell’epoca chopper:<br />
tempi in cui le moto erano<br />
contraddistinte da linee snelle<br />
ed allungate, da ricche cromature<br />
che scintillavano sotto il<br />
sole e da carrozze in tonal<strong>it</strong>à<br />
apple-candy. Dalla verniciatura<br />
Hard Candy Big Red Flake, al<br />
manubrio Mini Ape, fino agli pneumatici con sottile spalla bianca, il<br />
Seventy-Two cost<strong>it</strong>uisce un chiaro richiamo a quell’epoca. A partire<br />
dallo snello retrotreno fino all’elegante e corto parafango anteriore,<br />
lo Slim rappresenta la sintesi dell’essenzial<strong>it</strong>à: pochi coperchi,<br />
sella monoposto, cerchi e pneumatici di dimensioni inferiori e<br />
cromature ridotte all’osso. Ciò che resta del modello di partenza<br />
è solo il profilo originario tipico dei Softail e l’iconico stile Harley-<br />
Davidson che richiama le classiche custom bobber degli anni ‘50.<br />
Le nov<strong>it</strong>à saranno disponibili presso le concessionarie Harley-<br />
Davidson® ufficiali da metà Febbraio circa. Prezzo Iva inclusa del<br />
modello Sportster Seventy-Two: a partire da 11.500 Euro Prezzo<br />
Iva inclusa del modello Softail Slim: a partire da 19.500 Euro<br />
58 59<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Mercato a gennaio: stabili gli scooter,<br />
in flessione le moto<br />
Dati contrastanti per le immatricolazioni di gennaio con gli scooter che<br />
confermano i volumi del 2011, con 8.006 pezzi venduti, pari al -0,1%<br />
rispetto allo stesso mese dello scorso anno; mentre le moto con 4.166<br />
un<strong>it</strong>à mostrano un calo del -22,9%<br />
Dati contrastanti per<br />
le immatricolazioni di<br />
gennaio (veicoli maggiori<br />
di 50 cc) con gli scooter<br />
che confermano i volumi del<br />
2011, con 8.006 pezzi venduti,<br />
pari al -0,1% rispetto allo stesso<br />
mese dello scorso anno;<br />
mentre le moto con 4.166 un<strong>it</strong>à<br />
mostrano un consistente calo<br />
del -22,9%. Complessivamente<br />
l’immatricolato con 12.172<br />
veicoli segna un -9,3%. Questo<br />
periodo vale in media sul<br />
totale anno circa il 5%. Per i<br />
60<br />
“cinquantini” non si modifica il<br />
trend in calo con 3.021 consegne<br />
pari al -15,2%. “Non possiamo<br />
dichiararci soddisfatti di<br />
un mercato che mostra ancora<br />
una flessione, tuttavia alcuni<br />
segnali pos<strong>it</strong>ivi emergono dai<br />
dati relativi agli scooter. Grazie<br />
ad alcuni nuovi modelli, particolarmente<br />
attesi dai clienti,<br />
si nota una tenuta delle vend<strong>it</strong>e<br />
e un rinnovato interesse per la<br />
categoria. Purtroppo sono in<br />
sofferenza le moto che si erano<br />
difese meglio l’anno scorso.<br />
Particolarmente significativo<br />
l’incremento degli scooter a Milano<br />
e provincia, da 545 a 738<br />
vend<strong>it</strong>e +35,4%, dato da correlare<br />
alla congestion charge introdotta<br />
nell’area C del centro<br />
storico. In mer<strong>it</strong>o all’andamento<br />
del totale Italia, almeno non<br />
leggiamo solo cali a due cifre<br />
come l’anno scorso.” - afferma<br />
Corrado Capelli, Presidente di<br />
Confindustria ANCMA (Associazione<br />
Nazionale Ciclo <strong>Moto</strong>ciclo<br />
Accessori) – “La s<strong>it</strong>uazione<br />
economica generale resta<br />
ancora molto incerta e il calo<br />
dell’occupazione penalizza sia<br />
il redd<strong>it</strong>o disponibile delle famiglie<br />
che il livello di fiducia dei<br />
consumatori. Se le misure per<br />
la cresc<strong>it</strong>a approvate dal governo<br />
e quelle annunciate avranno<br />
un r<strong>it</strong>orno concreto, soprattutto<br />
per favorire l’occupazione<br />
giovanile, possiamo confidare<br />
che anche il nostro settore ne<br />
trarrà beneficio. Nel frattempo<br />
occorre rimuovere gli ostacoli<br />
che scoraggiano l’acquisto<br />
delle 2 ruote, come le condizioni<br />
onerose del cred<strong>it</strong>o al<br />
consumo e le tariffe assicurative<br />
inaccessibili, in particolare<br />
in alcune aree metropol<strong>it</strong>ane<br />
del centro e del meridione. Ci<br />
sembra interessante la proposta,<br />
inclusa nel decreto sulle<br />
liberalizzazioni, della black box<br />
per ev<strong>it</strong>are le truffe e diminuire<br />
i premi assicurativi, a patto che<br />
il costo dello strumento non<br />
vada a penalizzare i clienti o il<br />
prezzo dei veicoli. Il nostro impegno<br />
sarà quello di convincere<br />
sempre più utenti a passare<br />
alle 2 ruote che rappresentano<br />
comunque una soluzione ideale<br />
per la mobil<strong>it</strong>à.” L’analisi per<br />
cilindrata evidenzia un deciso<br />
recupero degli scooter di 125cc<br />
con 2.369 veicoli e un +9,3%<br />
che oggi si rivelano uno dei<br />
segmenti più importanti. Analoga<br />
la cresc<strong>it</strong>a dei 150-200cc<br />
con 1.920 pezzi +9,2%. In calo<br />
i 250cc con 539 veicoli -34,2%,<br />
ma anche i 300-500cc scendono<br />
con 2.386 un<strong>it</strong>à -25%. Impennata<br />
dei maxiscooter oltre<br />
500cc, con 792 vend<strong>it</strong>e rispetto<br />
alle 91 dell’anno scorso, un<br />
incremento di 8 volte superiore,<br />
risultato di un nuovo modello<br />
di successo che ha aumentato<br />
la cilindrata. Per le moto<br />
lo scenario di gennaio è deludente,<br />
dopo un anno di continui<br />
progressi subiscono una battuta<br />
d’arresto quelle superiori ai<br />
1000cc: 1.102 pezzi pari ad un<br />
-30,9%. Seguono come volumi<br />
le moto tra 800 e 1000cc con<br />
977 un<strong>it</strong>à, e un -21,5% rispetto<br />
al 2010. Le medie cilindrate tra<br />
650 e 750cc con 627 moto -<br />
20,8%, le 600cc con solo 224<br />
vend<strong>it</strong>e -42,1%. Ancora le 300-<br />
500cc con 522 pezzi -19,7%,<br />
le 250cc con 227 -11,3% e le<br />
125cc con 6.628 -13,3%. Solo<br />
le 125cc sono in cresc<strong>it</strong>a con<br />
461 moto e un +2,4%. L’andamento<br />
dei segmenti, in ordine<br />
di importanza, presenta sempre<br />
dati negativi: in discesa le<br />
enduro stradali con 1.343 pezzi<br />
-25,1%, le naked con 1.050<br />
un<strong>it</strong>à -24,3, le sportive con<br />
446 moto -27,5%; le moto da<br />
turismo mostrano una tenuta<br />
maggiore con 409 immatricolazioni<br />
e un -8,3%, mentre in<br />
linea con il mercato sono le supermotard<br />
con 329 moto e un<br />
-19,6%.<br />
In totale nel primo mese<br />
dell’anno sono state vendute<br />
15.193 due ruote a motore (immatricolazioni<br />
+ 50 cc), pari<br />
al -10,6% rispetto al gennaio<br />
dell’anno scorso.<br />
Le 100 moto più vendute di<br />
gennaio<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
61
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
nuova targa per i ciclomotori<br />
entro il 13 febbraio 2012<br />
I ciclomotori, in circolazione prima del 14 luglio 2006 e dotati del<br />
“targhino”, devono munirsi della nuova targa per motorini e del<br />
certificato di circolazione. Pena una multa fino a 519,67 euro<br />
Scadenza<br />
Entro il 13 febbraio<br />
2012 i cinquantini posti<br />
in circolazione prima del 14<br />
luglio 2006, e quindi dotati di<br />
certificato di idone<strong>it</strong>à tecnica e<br />
del vecchio “targhino”, devono<br />
munirsi del certificato di circolazione<br />
e della targa per motorini.<br />
Chi non rispetta le nuove<br />
disposizioni rischia una multa<br />
fino a 519,67 euro.<br />
cosa fare<br />
E’ necessario recarsi presso<br />
gli uffici della motorizzazione o<br />
in un’agenzia a essa connessa<br />
telematicamente per avviare la<br />
pratica di registrazione del ciclomotore.<br />
Una volta r<strong>it</strong>argato<br />
il veicolo, la nuova targa potrà<br />
essere rimossa dal ciclomotore<br />
solo in caso di vend<strong>it</strong>a o demolizione.<br />
Perché si cambia<br />
Cambia così il regime dei ciclomotori “non targati” su cui chiunque,<br />
per assurdo anche un ladro, può apporre il proprio targhino<br />
personale.<br />
La nuova legge interrompe il doppio regime instaurato dal 14 luglio<br />
2006, quando per i nuovi ciclomotori è stata introdotta l’immatricolazione:<br />
si registra l’abbinamento veicolo-proprietario, ottenendo<br />
il certificato di circolazione e una targa di nuovo tipo (meglio<br />
leggibile), che rimane fissa sul ciclomotore (può essere rimossa<br />
solo in caso di rivend<strong>it</strong>a o di demolizione). È personale anche la<br />
nuova targa, ma non può mai essere abbinata a più di un mezzo.<br />
Il nuovo sistema dà più sicurezza sia sui furti e sull’individuazione<br />
del proprietario (ai fini della riscossione del bollo, in caso di incidenti<br />
e per la corretta demolizione).<br />
La r<strong>it</strong>argatura riguarda<br />
Ciclomotori e quadricicli leggeri (le microcar di categoria L6e, che<br />
sono equiparate ai motorini, hanno massa complessiva fino a 350<br />
chili e motore fino a 50 centimetri cubici se a benzina e di potenza<br />
fino a 4 kW se alimentati in altro modo).<br />
62 63<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong>
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbb<br />
64<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
Intervista. Cyril Despres:<br />
“La mia quarta v<strong>it</strong>toria alla Dakar”<br />
di Andrea Perfetti | Suo il poker di v<strong>it</strong>torie che lo proietta<br />
tra i grandi dei rally. Cyril ci racconta il suo incidente nella<br />
trappola di fango (guarda il video), la sua v<strong>it</strong>a privata e<br />
l’eterna sfida col rivale Coma. E ci spiega il segreto della<br />
sua forza<br />
65
66<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Le interviste ai protagonisti della dakar<br />
Apriamo il ciclo di interviste ai protagonisti della Dakar appena<br />
conclusa con Cyril Despres, il vinc<strong>it</strong>ore. Il pilota francese,<br />
in sella alla sua KTM 450 Rally, ha conquistato il quarto<br />
successo (prima aveva vinto nel 2005, 2007 e 2010). Cyril rappresenta<br />
il pilota professionista, un vero specialista dei rally che<br />
vive e si allena con l’obiettivo di vincere la Dakar. E quest’anno ha<br />
centrato ancora il bersaglio. Oltre a lui daremo voce a un’altra leggenda<br />
di questa gara, Franco Picco, che ha corso la sua 19esima<br />
Dakar nella categoria Marathon, sfiorando il successo nonostante<br />
una doppia frattura a piede e costola. Un vero mastino, che a 56<br />
anni incarna alla perfezione lo spir<strong>it</strong>o di questa competizione, e<br />
che rappresenta la nutr<strong>it</strong>a schiera di piloti semi-professionisti in<br />
gara. Ascolteremo poi il racconto di due esordienti. Il primo, Alessandro<br />
Botturi, ha fatto tesoro dell’esperienza maturata in tanti<br />
mondiali di enduro ed è stato il rookie of the year (miglior esordiente<br />
al debutto), ottavo al traguardo con l’<strong>it</strong>alianissimo team<br />
Bordone Ferrari. Il secondo, Manuel Lucchese, si è dovuto r<strong>it</strong>irare<br />
per noie meccaniche, ma ha delle incredibili avventure da raccontarci.<br />
Notti trascorse nel deserto, perso tra le dune e con la moto<br />
in panne: cose che solo alla Dakar possono accadere.<br />
cyril, dove ci eravamo lasciati?<br />
Il campione parigino ha 38 anni (è nato il 24 gennaio del 1974 a<br />
Fontainbleu) e può vantare in bacheca la bellezza di quattro v<strong>it</strong>torie<br />
e un serie infin<strong>it</strong>a di podi alla Dakar (cinque volte secondo,<br />
due volte terzo). Cyril ha corso 12 edizioni, vincendone 4.<br />
Una media impressionante che fa di lui un autentico fuoriclasse<br />
dei rally. Ricordiamo ai lettori di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> che in passato Despres<br />
ha vinto tanto nei rally quanto nell’enduro estremo: primo<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
67
nell’Erzbergrodeo del 2002 e<br />
2003, vinc<strong>it</strong>ore del Romaniacs<br />
nel 2004 e nel 2005, negli stessi<br />
anni è sua l’Holeshot sul velocissimo<br />
tracciato del Touquet,<br />
nel 2007 rivince il durissimo<br />
Romaniacs, nel 2008 e nel<br />
2009 vince il Rally di Sardegna.<br />
Domina la scena rallistica internazionale<br />
ed è spesso tra i primi<br />
anche negli enduro indoor<br />
europei (clicca qui per scoprire<br />
il suo palmares). Lo avevo intervistato<br />
l’ultima volta nell’ottobre<br />
del 2006, nella sua bella<br />
68<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
casa nel principato di Andorra. Cyril aveva già vinto una Dakar (ma<br />
di lì a poco avrebbe dominato anche l’edizione 2007), e posava<br />
felice tra i trofei dakariani e la sua prima motocicletta (una fantastica<br />
Fantic <strong>Moto</strong>r Trial 80, esposta all’ingresso di casa). Allora<br />
Cyril s’era mer<strong>it</strong>ato l’appellativo di Bon Vivant. Viveva in un posto<br />
da urlo e girava voce che fosse uno dei single più amb<strong>it</strong>i del ricco<br />
principato di montagna.<br />
Sei anni dopo vive ancora nella sua villa-chalet, è diventato papà<br />
di una bella bambina e i trofei occupano ora mezza sala! Casa Despres<br />
si affaccia sulle piste da sci dei Pirenei e osp<strong>it</strong>a il personale<br />
“reparto corse” del campione dakariano. Al piano terra dell’ab<strong>it</strong>azione<br />
si trova infatti l’attrezzatissima officina, che cura le diverse<br />
moto che Cyril usa durante l’anno per tenersi in allenamento. La<br />
sua è una v<strong>it</strong>a da professionista al 100%, scand<strong>it</strong>a dagli allenamenti<br />
in piscina e in palestra, dalle usc<strong>it</strong>e in bici e con la moto.<br />
Undici mesi di sacrifici e di concentrazione di cui si vedono i<br />
risultati al termine dei 15 giorni di gare in Sud America.<br />
La storia di despres, giovane apprendista con un sogno<br />
nel cassetto<br />
Cyril ha esord<strong>it</strong>o in moto a 14 anni, in sella a una Fantic <strong>Moto</strong>r 80<br />
Trial. Da sempre appassionato di motori, lavora come meccanico<br />
nel negozio Challange 75 di Parigi e nel 1998 inizia a correre con<br />
la moto da enduro. Nel 2000 avviene la svolta: insieme all’amico<br />
Michel Gau decide di correre la Dakar in sella a una Honda XR 400.<br />
Termina 16esimo assoluto, una prestazione così convincente che<br />
la BMW lo mette sotto contratto per l’anno successivo, inserendolo<br />
nella squadra ufficiale con Lewis, Roma e Deacon. Nel 2002 c’è<br />
il passaggio alla KTM, ottenuto grazie anche al risultato dell’Erzbergrodeo<br />
di quell’anno (Cyril partecipa alla gara estrema da<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
69
70<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
privato, in sella a una Honda, e si mette dietro tutto lo squadrone<br />
KTM). In quella stagione Kinigadner lo inserisce nel team ufficiale,<br />
dando il via agli incredibili successi dakariani di Cyril Despres:<br />
autentico mattatore delle Dakar, africane prima, sudamericane<br />
poi, e protagonista di incredibili duelli che lo vedono alternarsi sul<br />
gradino più alto del podio con lo storico avversario, Marc Coma. Il<br />
2012 ha visto il francese battere lo spagnolo con un sonoro 4 a 3.<br />
E siamo certi che non è ancora fin<strong>it</strong>a, l’eterna sfida tra i due giganti<br />
dei rally proseguirà nel 2013.<br />
L’intervista. cyril racconta il suo quarto trionfo<br />
congratulazioni cyril per questo fantastico poker. Il 2012 è<br />
sembrato a molti l’anno della matur<strong>it</strong>à agonistica di despres.<br />
concentrato, determinato e freddo. e’ così?<br />
«Grazie mille. Sì, ero davvero molto determinato. Volevo la v<strong>it</strong>toria<br />
e ho spinto dall’inizio alla fine per ottenerla, ho dato il 100% sia<br />
fisicamente che a livello di concentrazione».<br />
hai sent<strong>it</strong>o il peso d’essere diventato papà?<br />
«Certo, tante cose cambiano quando diventi padre, per me sono<br />
state tutte pos<strong>it</strong>ive. Mi sento più equilibrato e comprendo meglio<br />
quali sono le cose importanti nella v<strong>it</strong>a. La gente spesso dice che i<br />
piloti diventano più lenti quando diventano gen<strong>it</strong>ori, ma i rally sono<br />
gare di endurance, di durata e io non ho mai avuto l’impressione<br />
di prendere troppi rischi. Essere diventato papà ha accresciuto la<br />
mia concentrazione e non ha avuto alcun impatto sulla mia veloc<strong>it</strong>à!».<br />
raccontaci del tuo incidente nel fango, che ha rischiato di farti<br />
perdere la gara. La direzione di gara si è mossa correttamente<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
abbonando il tempo che hai<br />
perso? avrebbero dovuto segnalare<br />
meglio la “trappola”?<br />
«Bene, ti racconto com’è andata.<br />
Stavo procedendo lungo<br />
la pista, nel posto indicato dal<br />
road book e a un certo punto<br />
è come se mi avessero frenato<br />
di colpo la ruota davanti e<br />
sono volato oltre il manubrio.<br />
Quando fai enduro estremo,<br />
sei ab<strong>it</strong>uato ad avere a che fare<br />
col fango, ma io non avevo mai<br />
visto nulla del genere prima!<br />
Era come se fossi fin<strong>it</strong>o in un<br />
71
72<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Era come se fossi fin<strong>it</strong>o in un barattolo gigante<br />
di Nutella! Pensavo di poter incappare nelle<br />
classiche pozze di fango tipiche di un temporale,<br />
ma non in un lago vero e proprio...<br />
““<br />
barattolo gigante di Nutella! Pensavo di poter incappare nelle classiche<br />
pozze di fango tipiche di un temporale, ma non in un lago di<br />
fango vero e proprio. Ovviamente quando gli organizzatori hanno<br />
visto che tutti i piloti finivano bloccati nel fango, non hanno avuto<br />
altra scelta e hanno deviato la speciale. Altrimenti avrebbero dovuto<br />
interrompere la gara anche per ragioni di sicurezza. E, una<br />
volta cambiata la tappa, i commissari della FIM non hanno potuto<br />
fare altro che rest<strong>it</strong>uire il tempo perso ai piloti che erano stati penalizzati<br />
dal cambio di percorso. Per me non si tratta di dire se i<br />
commissari hanno lavorato correttamente o meno, semplicemente<br />
hanno fatto quello che dovevano fare. Non c’era altra scelta».<br />
dall’esterno è sembrata una dakar molto dura rispetto<br />
alle passate edizioni. ce lo confermi?<br />
«E’ vero che da quando la Dakar si è spostata in Sud America,<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
da quando David Castera fa il<br />
road book e da quando siamo<br />
passati alle 450, il tracciato è<br />
diventato molto più tecnico.<br />
Le distanze si possono essere<br />
accorciate un po’, ma le giornate<br />
non sono affatto più corte!<br />
Ovviamente tutto ciò rende le<br />
giornate belle toste, ma la Dakar<br />
è sempre stata la gara più<br />
dura al mondo e tutti noi lo sappiamo<br />
prima dello start. Sono<br />
un pilota professionista che<br />
parte per vincere, per questo<br />
mi alleno davvero tanto prima<br />
73
della gara. Non tanto in moto,<br />
quanto piuttosto in palestra,<br />
in bici e in piscina. Questo non<br />
rende più facile la Dakar, ma<br />
fortifica il fisico, che sopporta<br />
meglio la mancanza di riposo,<br />
la fatica, il dolore. Poi quando<br />
tutto è fin<strong>it</strong>o, l’adrenalina cala e<br />
di colpo senti tutta la stanchezza<br />
accumulata!».<br />
tu e marc fate il vuoto alle<br />
vostre spalle. Senza di voi,<br />
verrebbe meno l’interesse per<br />
questa gara, le sue sfide. cosa<br />
vi distingue dagli altri?<br />
«Bella domanda, un sacco di<br />
piloti vorrebberlo scoprirlo!<br />
Chiaramente si tratta di una<br />
combinazione di tante cose.<br />
Come ti ho appena detto, mi<br />
alleno tantissimo prima della<br />
gara e so per certo che Marc<br />
fa lo stesso. Siamo fortunati ad<br />
essere dei piloti professionisti,<br />
74<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
che si possono concentrare tutto l’anno solo su questa gara. Già<br />
questo vuol dire tanto. Poi abbiamo una moto fantastica e possiamo<br />
svilupparla col solo obiettivo di vincere la Dakar. La KTM Rally<br />
non è una moto da enduro adattata, ma una moto costru<strong>it</strong>a da<br />
zero per gareggiare nei rally-raid. E siamo supportati da un team di<br />
grandissima esperienza. Tutti i componenti delle nostre squadre<br />
hanno corso tante Dakar e sanno esattamente cosa devono fare.<br />
In più possiamo godere dell’appoggio di piloti che corrono la Dakar<br />
per aiutarci a vincere: non hanno ambizioni di classifica e sono pagati<br />
dalla KTM per fornirci il loro supporto, e fanno un ottimo lavoro.<br />
Anche l’esperienza è un fattore cruciale. Ho fatto la mia prima<br />
Dakar nel 2000 e da allora ho corso circa 90 rally. In questi giorni<br />
ho compiuto 38 anni, quindi non sono il pilota più giovane al bivacco,<br />
ma il mio stato di forma e la mia esperienza – così come quelle<br />
di Marc – fanno sì che non sia facile batterci! Non voglio sembrarti<br />
presuntuoso, ma credo sia corretto dire che solo Marc e io iniziamo<br />
la gara credendo di poterla vincere. E se non parti credendo di<br />
vincere, hai davvero poche chance di poterla vincere davvero!».<br />
ora correte con le 450. ti manca l’esuberanza del vecchio 690?<br />
ti diverti ancora come una volta o sei troppo concentrato a salvaguardare<br />
la meccanica del motore “piccolo”?<br />
«Non nego che mi piaceva davvero tanto la guida del 690, era una<br />
moto potentissima che regala tanto divertimento. Comunque il<br />
450 è molto più leggero e questo, un<strong>it</strong>o al cambiamento sub<strong>it</strong>o dal<br />
tracciato negli ultimi anni, aiuta molto noi piloti. Certo, devi guidare<br />
la moto rispettandone la meccanica, senza inutili eccessi. Fortunatamente<br />
il mio background, sia di meccanico che di trialista,<br />
mi porta a non maltrattare mai il motore. Non mi devo sforzare<br />
molto per preservare il propulsore, mi viene naturale».<br />
La dakar africana era durissima. ora invece il bivacco è accogliente,<br />
con tanto di camper e furgoni. com’è la v<strong>it</strong>a del pilota<br />
ufficiale? Si è perso lo spir<strong>it</strong>o delle prime edizioni?<br />
«Ho tanta nostalgia della Dakar corsa in Africa, aveva un’atmosfera<br />
speciale, davvero unica. Vado ancora spesso in Africa perché<br />
sono coinvolto nella Fondazione Fabrizio Meoni. Ma a parte<br />
questo, tutto cambia nella v<strong>it</strong>a e ci dobbiamo adeguare. Bisogna<br />
ricordarsi che la gara è fatta al 90% da piloti privati che corrono<br />
per il piacere di farlo e, anche se vogliono una gara impegnativa,<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
75
chiedono anche un minimo<br />
comfort, cibo decente e una<br />
bella doccia la sera. Credo che<br />
pochi di loro sarebbero disposti<br />
ad accettare le condizioni di 10<br />
anni fa! Questo significa che la<br />
Dakar è più comoda anche per<br />
noi ufficiali e ora per la prima<br />
volta sono ammessi i camper al<br />
bivacco: questo allontana ancora<br />
di più la Dakar dall’Africa.<br />
Ma più comfort non significa<br />
necessariamente che la gara<br />
sia più facile. Dormire bene ci<br />
permette di essere ancora più<br />
veloci il giorno dopo in corsa. Il<br />
fatto di non dover preparare il<br />
road book all’aperto, sotto una<br />
tempesta di sabbia, mi consente<br />
di prestare più attenzione<br />
a quello che sto facendo, ma<br />
questo non vale solo per me! In<br />
un certo senso, il fatto che ci sia<br />
più comfort fa meno differenza<br />
a noi ufficiali rispetto ai piloti<br />
privati. Loro possono godersi<br />
un po’ di riposo in più, mentre<br />
noi dobbiamo sfruttare ogni<br />
minimo miglioramento nelle<br />
condizioni di v<strong>it</strong>a per essere ancora<br />
più compet<strong>it</strong>ivi».<br />
nel 2006 sono stato a casa<br />
tua ad andorra, ho visto quanto<br />
sia duro l’allenamento in<br />
moto, in palestra e in piscina.<br />
tutto è finalizzato alla v<strong>it</strong>toria<br />
nella dakar. È cambiato qualcosa<br />
nel tuo approccio alla<br />
gara in questi 6 anni?<br />
«Bene, mi alleno ancora così<br />
duramente. Anzi, perfino più<br />
di quanto facessi quando sei<br />
venuto a trovarmi. È cambiato<br />
76<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
l’approccio, che oggi è un po’ più scientifico.<br />
Trascorro molto tempo in un centro di allenamento specialistico, a<br />
Perpignan, si chiama Presport.<br />
E una volta all’anno mi reco nel centro sportivo della Red Bull in<br />
Austria, è davvero hi-tech. E sembra che funzioni, dato che durante<br />
il mio ultimo controllo nel centro Red Bull, appena prima di partire<br />
per la Dakar, mi hanno trovato in condizioni fisiche eccellenti,<br />
come mai prima d’ora».<br />
ora ti puoi godere il successo. andrai in vacanza o ti godrai la<br />
famiglia?<br />
«Un po’ tutte e due. Quando vinci la Dakar, un sacco di persone ti<br />
vuole incontrare e così vivi un periodo in cui sei davvero impegnato.<br />
Ora potrò riposarmi un po’, cercherò di stare un po’ a casa con<br />
la mia fidanzata e mia figlia. Poi andremo in vacanza».<br />
nel tempo libero, lontano dagli impegni della moto,<br />
cosa ti piace fare?<br />
«Tempo libero… che cos’è?! Non ne ho davvero in questi giorni! I<br />
miei hobby sono andare in bici, fare trial, sciare e così via… ed è un<br />
bene perché sono attiv<strong>it</strong>à perfette per la preparazione atletica. A<br />
parte questo, mi piace moltissimo stare a casa con la mia famiglia,<br />
cosa che per me è davvero un lusso. Sogno di poter andare a prendere<br />
la mia bambina all’asilo. Cose semplici, come tutti».<br />
Parlaci delle tue passioni a motore. Se entrassimo nel tuo<br />
garage, cosa troveremmo?<br />
«Ammetto di avere un po’ di giocattoli, ma non ne sono ossessionato.<br />
Ho la KTM Xbow, che mi hanno regalato quando ho vinto<br />
la Dakar 2010. Ho anche la stessa moto con cui ho iniziato a<br />
fare trial, una Fantic 80 a 2 tempi del 1980, che fa bella mostra in<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
soggiorno. Poi ovviamente ho<br />
le moto con cui mi alleno, una<br />
450 Rally Replica, una 350 SX-<br />
F, una EXC 250 a due tempi,<br />
una moderna moto da trial e le<br />
3 moto con cui ho vinto la Dakar<br />
( 660 LC4 Rally 2005, 690<br />
LC4 Rally 2007 e 2010 ). Mi<br />
piacerebbe molto avere anche<br />
la nuova KTM Freeride 350. Ne<br />
ho guidata una per poco tempo,<br />
e mi è piaciuta un sacco. La<br />
sfida sarebbe prendere parte a<br />
una gara di trial con lei e vedere<br />
cosa potrei fare».<br />
77
torniamo alla dakar. dopo<br />
quattro v<strong>it</strong>torie, non pensi di<br />
smettere?<br />
Hai già dimostrato di essere<br />
uno dei migliori di sempre.<br />
Perché andare avanti? «Ovviamente<br />
sono orgoglioso delle<br />
mie quattro v<strong>it</strong>torie, ma non<br />
rincorro alcun record. Continuo<br />
a correre la Dakar perché amo<br />
questa gara. E finché la amo e<br />
finché mi sento in grado di vincerla,<br />
continuo a correre. Certo,<br />
il giorno in cui non mi divertissi<br />
più, smetterei. Non so dirti<br />
ora quando questo accadrà!».<br />
da quando riprenderai la preparazione<br />
per la prossima dakar?<br />
«Quando sei un professionista,<br />
inizi a preparare la Dakar<br />
successiva nel giorno in cui hai<br />
concluso quella corrente. Il lavoro<br />
duro inizia però a settembre.<br />
Non puoi essere al 100%<br />
della condizione fisica tutto<br />
l’anno, così inizio la preparazione<br />
intensiva a settembre in<br />
modo di arrivare al primo gennaio<br />
nel pieno della mia condizione<br />
fisica. Riguardo alla mia<br />
partecipazione, non ci sono<br />
dubbi… ho un contratto di altri<br />
due anni con la KTM e Red Bull,<br />
li ringrazio tantissimo».<br />
cosa cambieresti nella gara?<br />
«Nei miei sogni vorrei una gara<br />
più semplice. Ci sono così tante<br />
regole a cui fare attenzione<br />
e devi stare davvero attento a<br />
non violarle anche inavvert<strong>it</strong>amente,<br />
altrimenti incorri in una<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
penal<strong>it</strong>à. Talvolta tutto ciò ti fa perdere di vista la gara stessa. Ogni<br />
anno ci sono polemiche intorno alla corsa e persone che creano<br />
casi attorno a queste polemiche. Se si potesse ev<strong>it</strong>are tutto questo,<br />
ne sarei proprio felice. Ma realisticamente non è possibile. La<br />
Dakar è difficilissima da organizzare e molto complicata da gestire<br />
per i commissari di gara. Tutto ciò comporta regolamenti e complicazioni<br />
e credo sia il prezzo da pagare per avere qualcosa di così<br />
incredibile. Mi piacerebbe poi che altre Case e altri piloti venissero<br />
a sfidare Marc, la KTM e me. So che tanta gente trova che i nostri<br />
“duelli” – come li hai chiamati prima tu – siano esaltanti, ma sono<br />
convinto che se ci fossero più sfidanti con possibil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>toria, la<br />
gara sarebbe ancora più bella».<br />
Quando sei un professionista,<br />
inizi a preparare la Dakar<br />
successiva nel giorno in cui<br />
hai concluso quella corrente<br />
non credi che le tappe fossero troppo lunghe, soprattutto per<br />
i piloti privati?<br />
«No, credo che Castera abbia ag<strong>it</strong>o bene. Sono certo che non sia<br />
facile creare un percorso abbastanza selettivo per i piloti ufficiali<br />
ma non impossibile per gli amatori.<br />
Quest’anno forse era un po’ più duro del previsto a causa della<br />
pioggia, ma ASO non controlla anche il meteo!».<br />
ti vedremo impegnato in qualche altra gara oltre ai rally? Sino a<br />
pochi anni fa era un piacere vederti impegnato nelle gare di enduro<br />
estremo. «Non ho smesso del tutto di fare queste gare. Ho corso<br />
un paio di gare in Sud America per la Red Bull l’anno scorso e sono<br />
state molto belle. Il fatto è che oggi hai piloti che si allenano e fanno<br />
solo enduro estremo, e non è facile essere compet<strong>it</strong>ivi con loro.<br />
Per me il compromesso perfetto è il Rally di Sardegna e di certo<br />
non mancherò di correrlo. È un perfetto mix di enduro e rally, non<br />
ci sono auto in gara così il percorso può essere stretto e tecnico,<br />
ma come un vero rally ha anche tanta navigazione.<br />
È una bella via di mezzo che mi consente di perfezionare la mia<br />
abil<strong>it</strong>à nella navigazione e la mia tecnica di guida, mentre guido<br />
su una splendida isola, su sentieri molto belli. Oggi forse, a causa<br />
dell’età e dell’esperienza, sono un po’ più difficile da accontentare,<br />
ma adoro ancora guidare la moto nei posti giusti!».<br />
““<br />
78 79<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Intervista. Franco Picco: “Ecco il video del<br />
mio incidente alla Dakar!”<br />
di Andrea Perfetti | Il campione veneto ci mostra in esclusiva i video<br />
che documentano la sua caduta durante la terza tappa. Franco però<br />
non cede e, con due ossa rotte, termina la Dakar al terzo posto nella<br />
Marathon<br />
80<br />
Il pilota veneto Franco Picco è stato uno dei grandi protagonisti<br />
della 33esima edizione del Rally Dakar (Argentina-Cile-Peru).<br />
Se Cyril Despres ha conquistato gli onori della cronaca con un<br />
fantastico poker di v<strong>it</strong>torie, il centauro <strong>it</strong>aliano ha fatto sognare il<br />
pubblico grazie a un’impresa degna dei tempi epici della Dakar<br />
africana. Paragonabile a quella di Hubert Auriol del 1987, quando<br />
il francese concluse la gara con entrambe le caviglie rotte. A ventisette<br />
anni dalla sua prima partecipazione, Franco ha preso il via<br />
alla Dakar in sella alla Yamaha WR450F dotata del k<strong>it</strong> da lui realizzato<br />
e ha conquistato il 45esimo posto nella classifica finale e<br />
la 3a piazza nella classe Marathon, riservata alle moto derivate di<br />
serie. Picco probabilmente avrebbe vinto la classe, se non si fosse<br />
seriamente infortunato nel corso della terza tappa. Caduto su una<br />
pietraia, si è rotto una costola e un d<strong>it</strong>o del piede, ma non ha mollato.<br />
Ed è arrivato sino alla fine.<br />
Il video esclusivo. Picco riparte con due ossa rotte<br />
Franco è un personaggio umile, tanto che siamo venuti a conoscenza<br />
quasi per caso della sua impresa epica. Durante il <strong>Moto</strong>r<br />
Bike Expo di Verona, il pilota <strong>it</strong>aliano mi ha infatti mostrato sul suo<br />
PC il video della caduta ripresa dalla sua telecamera Midland posta<br />
sul casco. Un video ined<strong>it</strong>o, che vi mostriamo in esclusiva e che<br />
documenta in modo davvero realistico la grande botta presa da<br />
Franco. Che, lo ricordiamo, ha 56 anni, ma questo per lui è solo un<br />
dettaglio. Di segu<strong>it</strong>o vi mostriamo un video da non perdere, una<br />
sintesi della gara di Franco Picco, con la terribile caduta del terzo<br />
giorno:<br />
Lo spir<strong>it</strong>o cavalleresco sopravvive nella dakar di oggi<br />
Chiacchierando con lui, è emerso un altro lato romantico della Dakar<br />
“vecchia maniera”. Vale a dire la cavalleria tra motociclisti, che<br />
ti spinge ad aiutare il rivale in difficoltà. Picco ha infatti attraversato<br />
il guado maledetto che ha affogato la moto di Filippo Ciotti sub<strong>it</strong>o<br />
dopo quest’ultimo (vedi il video di Peterhansel che in auto tampona<br />
la moto di Ciotti, mandandola sott’acqua). Ma non ha prosegu<strong>it</strong>o<br />
la sua corsa, si è fermato e ha prestato il suo aiuto a un Ciotti in<br />
palese difficoltà.<br />
Franco è ripart<strong>it</strong>o dopo diversi minuti (il tutto è documentato dal<br />
nostro video, un’altra esclusiva che ci ha regalato il simpatico campione<br />
veneto), solo quando la moto di Filippo Ciotti ha ripreso a<br />
funzionare.<br />
Le dakar di Franco Picco<br />
Picco ha corso la Dakar 2012 anche nella veste di guida del<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
Franco Picco Racing Team. Ha<br />
cioè guidato sei clienti <strong>it</strong>aliani<br />
appassionati di off-road che<br />
hanno potuto fare affidamento<br />
sull’assistenza tecnica della<br />
sua squadra, appoggiata tra<br />
l’altro da Yamaha <strong>Moto</strong>r Italia.<br />
Franco Picco ha terminato nel<br />
2012 la sua 19esima Dakar (in<br />
precedenza ha corso 10 edizioni<br />
su due ruote, 6 in auto e 2 su<br />
camion assistenza).<br />
Franco ha esord<strong>it</strong>o nella Parigi-<br />
Dakar del 1985 quando conquistò<br />
un eccellente terzo posto<br />
assoluto finale in sella a una<br />
Yamaha TT 600. Il pilota veneto<br />
ha ottenuto anche due secondi<br />
posti assoluti alla Dakar sempre<br />
con la Yamaha Ténéré 750.<br />
Sue anche due v<strong>it</strong>torie al Rally<br />
dei Faraoni.<br />
81
La nostra intervista<br />
45esimo assoluto, davanti a<br />
tanti avversari motivati e allenati.<br />
Franco, ma la tua non doveva<br />
essere una passeggiata?<br />
Sei tornato a correre, ottenendo<br />
un risultato strep<strong>it</strong>oso!<br />
«E’ una gara in cui, se vai piano,<br />
fai più fatica. Devi avere un bel<br />
passo e l’esperienza gioca a tuo<br />
favore.<br />
Ho fatto una caduta in cui mi<br />
sono fratturato un piede e le<br />
costole. Questo mi ha imped<strong>it</strong>o<br />
di migliorare il risultato dello<br />
scorso anno. Mi sono dovuto<br />
accontentare del terzo posto<br />
nella Marathon, quando invece<br />
puntavo a vincere la categoria.<br />
Due anni fa avevo vinto infatti.<br />
Comunque è importante arrivare<br />
in fondo».<br />
82<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
che allenamento hai fatto a casa?<br />
«Sono sempre sulla moto anche a casa grazie al mio lavoro. Faccio<br />
poi tanta bicicletta. Ma non ho più fatto un allenamento particolare<br />
come 20 anni fa, quando partivo per vincere. Partire tranquilli ti fa<br />
consumare meno energia».<br />
raccontaci questa edizione, da molti descr<strong>it</strong>ta come durissima.<br />
«Abbiamo attraversato tre nazioni e ogni paese ha voluto dimostrare<br />
di essere all’altezza con tappe durissime, non abbiamo mai<br />
avuto momenti in cui tirare un po’ il fiato in gara. È stata molto faticosa».<br />
che tipo di assistenza hai avuto in gara?<br />
«Nella Marathon parti con la moto di serie, che viene punzonata.<br />
Il punto di domanda grosso è il motore: ogni giorno ho cambiato<br />
olio motore e filtro dell’aria, che nel mio k<strong>it</strong> è ben riparato. Quindi<br />
direi che è andato tutto bene e la WR-F 450 si è confermata una<br />
gran moto».<br />
Il budget per la dakar è impegnativo. come hai coperto tutte<br />
le spese?<br />
«E’ sempre questione di sponsor. La Dakar fa notizia e tra amici<br />
e conoscenti riesci a raccogliere i soldi per correre. La moto poi<br />
ti resta e la usi per altre gare. In totale 30.000 euro ci vogliono tra<br />
iscrizione e spese vive».<br />
ti piace correre in Sud america? cosa ti manca della vecchia<br />
dakar?<br />
«Le gare africane le ho fatte 20 anni fa e le ho segu<strong>it</strong>e anche in auto.<br />
C’era molto più deserto, i posti erano da navigazione aperta. Oggi<br />
la gara è completamente diversa, nelle prime edizioni i percorsi<br />
erano monotoni e poco selettivi. Oggi si conoscono meglio i tracciati,<br />
è diventato un enduro estremo di 14 giorni! Una volta si partiva<br />
piano e poi a metà corsa arrivavano le difficoltà. Quest’anno<br />
la gara è stata dura dal primo all’ultimo giorno, con enduro anche<br />
estremo, e meno navigazione. In certe zone guardavi poco il road<br />
book e ti affidavi alle tracce in terra. Una volta c’era più navigazione,<br />
oggi più difficoltà tecnica».<br />
cambieresti il nome alla dakar?<br />
«No, oggi è m<strong>it</strong>ica e va bene così. Le gare estreme durano mezza<br />
giornata (Erzberg, Hell’s gate eccetera), la Dakar sono 14 giorni di<br />
fatica e navigazione. Oggi in Sud America c’è tanto segu<strong>it</strong>o, i paesi<br />
pagano pur di avere la gara e quindi ci sono dei vantaggi a correre<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
“<br />
La Dakar<br />
è diventata un<br />
enduro estremo<br />
di 14 giorni! Una<br />
volta si partiva<br />
piano e poi<br />
a metà corsa<br />
arrivavano le<br />
difficoltà.<br />
Quest’anno la gara<br />
è stata dura dal<br />
primo all’ultimo<br />
giorno<br />
“<br />
83
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
in questi paesi, dove il pubblico è davvero numeroso».<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
che effetto ti fa vedere i camper e tante comod<strong>it</strong>à per gli ufficiali<br />
ai bivacchi?<br />
«E’ vero, sono cambiate tante cose. Io sono ancora in tenda, per<br />
questioni di budget. Io corro anche per portare i miei clienti e per<br />
sperimentare il k<strong>it</strong> da rally che produco. Quindi cerco il lato economico<br />
migliore: il minimo indispensabile per avere assistenza. Non<br />
propongo il camper, le cifre andrebbero alle stelle. Ogni cosa in<br />
questa gara costa e tanto. Persino mandare un fax».<br />
Il parere di un esperto come te su coma e despres: come riescono<br />
a fare il vuoto dietro di loro? nessuno pare in grado di<br />
competere con questi campioni.<br />
«Capirlo è difficile! Hanno un r<strong>it</strong>mo alto, alimentato dalla loro rival<strong>it</strong>à.<br />
Sono i più bravi a leggere e andare forte. Anche quando non<br />
vincono sono sempre tra i primi e vincono pure partendo per primi,<br />
senza seguire le tracce. È una dote incredibile, colpo d’occhio sulla<br />
strumentazione e via a gas aperto. Oggi sono 4 a 3 per Despres,<br />
forse Coma l’ha persa per avere cambiato un motore in più».<br />
non credi che sarebbe bello vedere in corsa moto di serie?<br />
come i G/S, le Xt e le africa twin di una volta. moto meno esasperate<br />
e più robuste. cosa ne pensi? non crescerebbe ancora<br />
l’interesse delle case e degli appassionati?<br />
«Non sarebbero adatte per i terreni che ci fanno fare. Pensa che<br />
oggi i percorsi sarebbero inadatti anche alle agili 690. Il 450 è perfetto,<br />
leggero, agile da girare. C’è stato il 50% di r<strong>it</strong>iri quest’anno, e<br />
sono ancora pochi. <strong>Moto</strong> più pesanti non andrebbero da nessuna<br />
parte».<br />
I tuoi coscr<strong>it</strong>ti passano alle auto e tu “giochi” ancora con le<br />
moto?<br />
«Ho trovato le auto più affaticanti, dico sul serio. In moto sopperisci<br />
col fisico allenato, in auto no. Certe discese in moto le faccio<br />
con una certa paura, in auto o camion sarebbe ancora peggio, non<br />
le farei proprio».<br />
raccontaci un episodio.<br />
«Partiamo dal presupposto che in gara io cerco di dare una mano<br />
agli altri, sperando che al momento del bisogno ti torni indietro. Ho<br />
aiutato Ciotti in un paio di occasioni. La sua moto perdeva qualche<br />
colpo di motore, gli ho fatto cenno di spegnere le luci e dopo lui mi<br />
ha ripassato a cannone. La batteria si stava scaricando e togliendo<br />
84<br />
i fanali, la moto è ripart<strong>it</strong>a sub<strong>it</strong>o. Sono i segreti del mestiere di uno<br />
come me, che ha fatto tante Dakar. Un altro episodio riguarda la<br />
mia caduta, su un sasso non visto. Mi sono rotto una costola sugli<br />
strumenti e il piede sulle pietre. Ma la moto non si è fatta nulla e<br />
sono potuto ripartire. Devo ringraziare anche la Gaerne, dato che<br />
lo stivale ha protetto davvero bene il piede!».<br />
conta di più la testa o il fisico?<br />
«La testa è importante, oggi comincia a mancarmi un po’ il fisico.<br />
Bisogna tener duro e andare avanti. Mi sono riemp<strong>it</strong>o di antidolorifici<br />
per proseguire dopo l’incidente. È importante anche mangiare<br />
bene e tanto!».<br />
Segui una dieta particolare?<br />
«Tanta pastasciutta e poi moltissime barrette energetiche. Avevo<br />
fatto una bella scorta in Italia prima di partire, e mi sono serv<strong>it</strong>e<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
tutte! Bere e mangiare in gare è importante».<br />
Anno<br />
02<br />
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbb<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Franco, di cosa ti occupi ora?<br />
«Di viaggi e moto. Preparo le moto per affrontare i rally. E organizzo<br />
viaggi nel deserto. Do una mano ai miei clienti. Se uno vuole andare<br />
sul sicuro, gli offro tutto il mio supporto nei rally. A 45 anni avevo<br />
mollato, ma oggi a 56 anni i rally mi tengono vivo e sono felice di<br />
correre ancora».<br />
L’anno prossimo tornerai a correre?<br />
«Durante la gara dicevo basta, basta, basta. Ma la prossima sarà la<br />
mia 20esima Dakar, come faccio a dir di no? Devo trovare i classici<br />
aiutini e poi vedrò di esserci».<br />
Grazie!<br />
«Grazie a voi, alla prossima!».<br />
»»<br />
» Prove News<br />
85
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
“Quando il cambio ballava<br />
da destra a sinistra”<br />
di Nico Cereghini | Il vero motociclista il cambio lo vuole, ma anni<br />
fa persino il più appassionato di noi poteva anche odiarlo: europei<br />
e giapponesi ci l<strong>it</strong>igarono sopra, e noi rischiammo la pelle<br />
Ciao a tutti! Adesso che<br />
stanno arrivando numerose<br />
proposte di<br />
nuove moto con il cambio automatico,<br />
sempre più gli appassionati<br />
prendono le distanze.<br />
“Il vero motociclista il cambio<br />
lo vuole”, si dice, e io concordo:<br />
l’automatico è perfetto per chi<br />
si avvicina alla moto per necess<strong>it</strong>à,<br />
più che per passione,<br />
perché magari proviene dallo<br />
scooter e non ha mai usato il<br />
pedale, o perché semplicemente non si sente capace di imparare.<br />
Ma a noi il cambio piace, anzi di più: per noi è parte integrante<br />
della bellezza della guida. Eppure c’è stato un momento, neanche<br />
tanto in là, in cui il comando del cambio stava sullo stomaco a tutti.<br />
E a momenti anche a me. Mi riferisco ai primi anni Settanta: tutti<br />
eravamo ab<strong>it</strong>uati al cambio destra con la prima in alto, perché le<br />
moto <strong>it</strong>aliane, come del resto tutte le europee, erano attrezzate<br />
così fin dalla notte dei tempi. E invece arrivarono i giapponesi a far<br />
casino. Cambio a sinistra e prima in basso, così funzionavano le<br />
prime Kawasaki 500 tre cilindri (che avevano il folle sotto la prima!<br />
Scalavi scalavi e finivi in folle) e le Honda 750 Four, cioè le prime<br />
giapponesi arrivate qui in grandi quant<strong>it</strong>à. Per un po’ di anni la s<strong>it</strong>uazione<br />
restò molto confusa: gli europei segu<strong>it</strong>arono imperterr<strong>it</strong>i<br />
a tenere il cambio a destra e i giapponesi non mollarono perché<br />
sapevano di avere ragione: “In macchina con qualche piede freni?<br />
Col destro! Perché far diversamente?”. Noi tester eravamo un po’<br />
ag<strong>it</strong>ati: scendere da una moto <strong>it</strong>aliana con il cambio a destra e la<br />
prima in alto, per montare sulla giapponese con il cambio a sinistra<br />
e a rovescio era inquietante. Ricordo una comparativa delle<br />
750 a Monza, su e giù con sei o sette moto diverse con la paura<br />
di sbagliare piede in tutte le staccate. Ma la s<strong>it</strong>uazione peggiorò<br />
addir<strong>it</strong>tura quando qualche casa nostrana, per adeguarsi, spostò<br />
il cambio da un lato all’altro con un semplice alberino trasversale,<br />
con il risultato finale di avere il cambio a sinistra come sulle nippo,<br />
però con la prima in alto! Ricordo che un famoso giornalista riuscì<br />
a bruciare la frizione di una Benelli 250 così sistemata in dieci metri;<br />
avviò il motore, naturalmente in folle, e poi, per imboccare la<br />
rampa in sal<strong>it</strong>a fuori dal box, premette sul pedale per inserire quella<br />
che pensava fosse la prima come sulle giapponesi. Era la seconda,<br />
il motore stentava, allora pensò “ho sbagliato, devo premere<br />
ancora” e trovò la terza con la quale provò a salire frizionando alla<br />
disperata. Per fortuna anche la Benelli, come le altre case europee,<br />
alla fine cap<strong>it</strong>olò. E progressivamente tutte le moto ebbero il<br />
loro bel cambio a sinistra come succede oggi. Pensateci, tutte le<br />
volte che fate clic inserendo la prima in basso senza nemmeno dover<br />
ragionare, pensate a noi vecchi motociclisti che abbiamo tanto<br />
sofferto per voi.<br />
86 87<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Scendere da una moto <strong>it</strong>aliana con il cambio<br />
a destra e la prima in alto, per montare sulla<br />
giapponese con il cambio a sinistra e<br />
a rovescio era inquietante<br />
““<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Massimo Clarke: “BSa, ricordo<br />
di una grande Casa”<br />
di Massimo Clarke | Un doveroso omaggio a un nome da tempo<br />
entrato nella leggenda e a una serie di moto della più classica scuola<br />
inglese, che hanno fatto sognare intere generazioni di appassionati<br />
Poco più di quaranta anni<br />
fa, alla fine del 1971,<br />
chiudeva i battenti il<br />
reparto corse di uno dei più<br />
grandi e famosi costruttori<br />
inglesi, le cui splendide moto<br />
erano state grandi protagoniste<br />
di un’epoca irripetibile. Era<br />
l’inizio della fine per il glorioso<br />
marchio BSA. Il 1972 è stato<br />
l’ultimo anno di piena attiv<strong>it</strong>à,<br />
per questa casa. La commercializzazione<br />
di alcuni modelli<br />
di serie, quasi sempre assemblati<br />
utilizzando parti giacenti<br />
in magazzino, è continuata, a<br />
r<strong>it</strong>mi e con volumi via via decrescenti,<br />
fino quasi al termine del<br />
1973. In segu<strong>it</strong>o ci sono stati alcuni<br />
tentativi di far rinascere il<br />
88<br />
marchio, realizzando delle<br />
moto con motore di fabbricazione<br />
altrui ma si è trattato soltanto<br />
di fuochi di paglia.<br />
Gli inizi<br />
La BSA aveva iniziato la sua attiv<strong>it</strong>à<br />
nel 1861 producendo armi<br />
leggere (e infatti l’acronimo sta<br />
per Birmingham Small Arms),<br />
tanto è vero che per lungo tempo<br />
lo stemma è stato cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
da tre fucili incrociati. Poi sono<br />
arrivate le biciclette e, nei primi<br />
anni del XX secolo, le moto<br />
(con motore di propria fabbricazione<br />
dal 1910). L’azienda<br />
è gradualmente diventata un<br />
grande gruppo industriale, attivo<br />
in svariati settori. Durante<br />
la seconda guerra mondiale<br />
ha prodotto per le forze armate<br />
br<strong>it</strong>anniche oltre 120.000<br />
esemplari della monocilindrica<br />
M 20 a valvole laterali di 500<br />
cm3. Punto di forza della produzione<br />
prebellica erano delle<br />
belle e performanti monocilindriche<br />
di 350 e 500 cm3, alle<br />
quali si aggiungevano alcune<br />
grosse bicilindriche a V. Diversamente<br />
dalle altre grandi<br />
case inglesi, la BSA non si è mai<br />
impegnata ufficialmente nei<br />
gran premi e quindi non ha mai<br />
vinto al Tourist Trophy né nelle<br />
gare del campionato mondiale<br />
di veloc<strong>it</strong>à, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o nel 1949.<br />
Ha però ottenuto importanti<br />
successi nelle competizioni<br />
per le moto derivate dalla serie<br />
e nel campionato mondiale<br />
di Cross, con due t<strong>it</strong>oli vinti dal<br />
grande Jeff Sm<strong>it</strong>h in sella a una<br />
moto con motore direttamente<br />
estrapolato da un modello stradale.<br />
Gli anni cinquanta<br />
Nel 1951 la casa di Birmingham<br />
ha acquis<strong>it</strong>o la Triumph, che<br />
già possedeva l’Ariel e la New<br />
Hudson, formando un gruppo<br />
che per un certo tempo è stato<br />
il più grande costruttore di<br />
moto del mondo. La gamma<br />
BSA comprendeva delle semplici<br />
e robuste monocilindriche<br />
a due tempi denominate Bantam,<br />
direttamente copiate dalle<br />
tedesche DKW RT, delle ottime<br />
monocilindriche a quattro tempi<br />
con distribuzione ad aste e<br />
bilancieri di 350 e 500 cm3 e<br />
delle bicilindriche di 500 e 650<br />
cm3 , in produzione rispettivamente<br />
dal 19<strong>47</strong> (con riprogettazione<br />
del motore, sempre a<br />
due cilindri paralleli, nel 1949) e<br />
dal 1950. Si trattava delle A7 e<br />
delle A 10, dotate di cambio separato,<br />
che sono state costru<strong>it</strong>e<br />
in più versioni e che sono<br />
state grandi protagoniste della<br />
scena motociclistica mondiale<br />
fino all’inizio degli anni Sessanta.<br />
Il principale mercato estero<br />
per queste BSA era quello americano,<br />
con numeri di vend<strong>it</strong>a<br />
molto cospicui. Si trattava di<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
moto dalle prestazioni elevate,<br />
con uno styling che ha fatto<br />
epoca e ottime doti di robustezza<br />
e affidabil<strong>it</strong>à. Non per<br />
nulla quando ha deciso di realizzare<br />
una grossa cilindrata,<br />
all’inizio degli anni Sessanta, la<br />
giapponese Meguro ha copiato<br />
direttamente un motore bicilindrico<br />
BSA.<br />
Gold Star<br />
Tra le monocilindriche, un posto<br />
di rilievo spetta alla Gold<br />
Star, una moto giustamente<br />
entrata nella leggenda per le<br />
sue prestazioni, la sua robustezza<br />
e la sua versatil<strong>it</strong>à, oltre<br />
che per la meravigliosa estetica<br />
di alcune versioni. Il motore,<br />
89
che derivava da un progetto di<br />
Val Page del 1937, deb<strong>it</strong>amente<br />
riveduto e sviluppato nel corso<br />
degli anni Cinquanta da Doug<br />
Hele, aveva la distribuzione<br />
ad aste e bilancieri e la lubrificazione<br />
a carter secco, ed era<br />
collegato al cambio separato<br />
da una trasmissione primaria<br />
a catena posta sul lato sinistro.<br />
La versione più famosa è stata<br />
la DBD 34 di 500 cm3 (alesaggio<br />
e corsa = 85x 88 mm),<br />
prodotta dal 1956 al 1963, che<br />
è arrivata ad erogare una potenza<br />
dell’ordine di 39 cavalli<br />
a circa 7000 giri/min. Minore<br />
diffusione hanno avuto le 350<br />
(B 32, DB 32).<br />
La Gold Star è stata prodotta<br />
in versioni sportive stradali, da<br />
cross, da enduro e da deserto;<br />
queste ultime erano destinate<br />
al mercato USA, dove hanno<br />
vinto molto.<br />
90<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Gli anni Sessanta<br />
Il posto di queste ottime monocilindriche<br />
è stato preso dai<br />
modelli con cambio in blocco,<br />
derivate come arch<strong>it</strong>ettura<br />
d’assieme dalla C 15 di 250<br />
cm3 del 1958. Nel 1960 è apparsa<br />
così la B 40 di 350 cm3,<br />
che si è evoluta nelle famose<br />
441 Victor, realizzate in versioni<br />
Enduro, Roadster (poi divenuta<br />
Shooting Star) e da cross,<br />
entrate in produzione attorno<br />
alla metà degli anni Sessanta.<br />
Grazie ad esse la BSA ha vinto<br />
il mondiale di cross nel 1964 e<br />
1965, ed è arrivata seconda nel<br />
’68 e ’69. L’ultima, sfortunata<br />
discendente di questa linea<br />
evolutiva è stata la B 50, con<br />
cilindrata portata a 500 cm3. È<br />
stata prodotta nel 1971 e 72 in<br />
tre versioni. Un esemplare, elaborato<br />
da Mead e Tomkinson e<br />
condotto da Brown e Rollason,<br />
arrivò primo della classe 500 e<br />
secondo assoluto (dietro la Laverda<br />
750 di Brettoni e Angiolini)<br />
nella 24 ore di Barcellona<br />
del 1971. Le bicilindriche con<br />
cambio in blocco (ma sempre<br />
con primaria a catena, due<br />
soli cuscinetti di banco, cilindri<br />
in ghisa e albero a camme<br />
piazzato nella parte superiore<br />
del basamento, sub<strong>it</strong>o dietro il<br />
piano di appoggio dei cilindri)<br />
sono comparse nel 1962 e sono<br />
state prodotte nelle versioni di<br />
500 e 650 cm3. Tra i modelli<br />
di maggiore successo, tutti<br />
650, vanno ricordati il Thunderbolt<br />
(monocarburatore) e<br />
il Lightning (bicarburatore).<br />
Prima della comparsa della tricilindrica<br />
Rocket Three la BSA<br />
di prestazioni più elevate era<br />
la Sp<strong>it</strong>fire, prodotta in quattro<br />
versioni successive, dal 1964<br />
al 1969. Disponeva di poco più<br />
di 50 cavalli (a detta della casa)<br />
e superava i 180 km/h. Meno<br />
popolare ma bellissima e divertente<br />
era la Firebird Scrambler,<br />
studiata principalmente per il<br />
mercato americano. Purtroppo,<br />
con una decisione sciagurata,<br />
nel 1971 le bicilindriche BSA<br />
sono state completamente rivedute<br />
a livello estetico e di ciclistica.<br />
Sono così state dotate<br />
di un nuovo telaio, nel quale era<br />
ricavato il serbatoio dell’olio,<br />
di orribili mozzi conici e hanno<br />
perso tutto il loro fascino.<br />
Per quanto riguarda lo styling,<br />
basta dire che sono diventate<br />
davvero brutte. Inoltre, erano<br />
oramai superate tecnicamente.<br />
E infatti l’insuccesso commerciale<br />
delle ultime versioni è<br />
stato clamoroso.<br />
La a 75 r rocket<br />
La BSA ha affidato alla A 75 R<br />
Rocket Three, praticamente<br />
gemella della Triumph Trident<br />
(il motore differiva solo per<br />
la leggera inclinazione della<br />
bancata dei tre cilindri e per i<br />
coperchi laterali) le ultime speranze<br />
di risollevare le sorti della<br />
azienda. Questa moto disponeva<br />
di 58 cavalli a 7250 giri/min,<br />
che le consentivano una veloc<strong>it</strong>à<br />
di punta prossima ai 200<br />
chilometri orari. In un certo<br />
senso il motore poteva essere<br />
considerato, come schema costruttivo,<br />
un Triumph 500 con<br />
l’aggiunta di un cilindro. La A<br />
75 R è stata lanciata nel 1968,<br />
anche se in effetti la produzione<br />
avrebbe potuto iniziare un<br />
paio di anni prima. Le prestazioni<br />
erano ottime, e il motore<br />
era robusto, ma oramai abbastanza<br />
datato come soluzioni<br />
e come layout complessivo.<br />
Le esigenze di manutenzione<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
erano considerevoli e l’estetica<br />
non proprio entusiasmante.<br />
Se a questo si aggiunge che<br />
all’inizio degli anni Settanta la<br />
concorrenza proponeva moto<br />
molto più moderne, con avviamento<br />
elettrico, freni a disco<br />
e prestazioni esaltanti, appare<br />
chiaro per quale ragione la<br />
Rocket Three non è riusc<strong>it</strong>a a<br />
salvare la BSA, nonostante gli<br />
importanti successi ottenuti in<br />
gare prestigiose come la 200<br />
miglia di Daytona del 1971. Proprio<br />
le tricilindriche da competizione,<br />
dotate di uno splendido<br />
telaio realizzato da Rob North,<br />
sono state il vero canto del cigno<br />
della casa di Birmingham.<br />
Ricercatissime, sono tra le<br />
grandi protagoniste delle odierne<br />
gare per moto storiche, nelle<br />
quali per la ver<strong>it</strong>à si impiegano<br />
quasi sempre delle bellissime<br />
repliche.<br />
91
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
I racconti di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong>:<br />
“Zero chilometri l’ora”<br />
di A. Priv<strong>it</strong>era | Possiedo dei gesti che hanno un significato, tipo fare il<br />
caffè: chiudere il pranzo e prepararmi al pomeriggio. Togliermi le cose<br />
dalle tasche quando arrivo a casa: liberarmi dalle inutil<strong>it</strong>à per rimanere<br />
finalmente e autenticamente me stesso...<br />
Possiedo dei gesti che<br />
hanno un significato,<br />
tipo fare il caffè: chiudere<br />
il pranzo e prepararmi al pomeriggio.<br />
Togliermi le cose dalle<br />
tasche quando arrivo a casa:<br />
liberarmi dalle inutil<strong>it</strong>à per<br />
rimanere finalmente e autenticamente<br />
me stesso. Levarmi il<br />
casco solo dopo che ho posato<br />
la moto nel box di casa, invece,<br />
significa emozioni fin<strong>it</strong>e: si torna<br />
sulla terra. Magari ero andato<br />
solo a comprare il pesce. Mi<br />
gira la testa. Oggi non avvierò<br />
il motore della mia motocicletta.<br />
Non credo. Ab<strong>it</strong>o al terzo ed<br />
ultimo piano di un palazzo di<br />
fronte alla biblioteca comunale,<br />
nel cui giardino credo vi sia un<br />
piccolo postribolo per felini: insomma<br />
questi gatti si moltiplicano<br />
e noi del vicinato ci sentiamo<br />
in dovere di mantenerli tutti<br />
a pasta e acqua. Molti di questi<br />
micetti, quando entro nel mio<br />
cortile per prendere la moto,<br />
mi seguono. Forse sperano che<br />
mi cada dalle mani qualcosa da<br />
mangiare, forse sono incurios<strong>it</strong>i<br />
dal mio zampettare a motore<br />
spento per non disturbare il<br />
vicinato col mio bombardone<br />
92<br />
1200, forse faccio un odore che a loro piace. Vallo a sapere. Ecco,<br />
io non bevo tanto. No. Però ogni tanto mi scappa il bicchierino. Poi<br />
metti che il tuo umore ha deciso che oggi è il momento di fare il bis<br />
con la grappa e quando scendi in garage per montare sulla moto<br />
capisci che è il caso di buttare le chiavi nel gabinetto da come ti<br />
senti euforico e privo di freni inib<strong>it</strong>ori: il prodromo di un bell’incidente<br />
da incoscienti. Quindi, come dicevo prima, ho deciso di non<br />
accendere la moto che già vedevo i t<strong>it</strong>oli dei giornali: “La tracotanza<br />
della mafia non ha lim<strong>it</strong>i: centauro sfonda ingresso del palazzo<br />
di giustizia in vile attentato notturno”; invece sarei stato io, alticcio,<br />
sbagliando riferimento per la staccata, distruggendo inoltre la mia<br />
moto in primavera. Ma la voglia di fare un giro è tanta. Troppa. Ne<br />
ho bisogno. Metto il casco, tanto fino a qui nessun rischio, anzi.<br />
Metti che cado in garage. Faccio uscire la moto a marcia indietro<br />
dal box. La posiziono in direzione usc<strong>it</strong>a. Cavolo, è mezzanotte; se<br />
avvio il motore faccio saltare il pacemaker alla signora del primo<br />
piano. Faccio un favore all’Inps? Magari domani, oggi avevo promesso<br />
a me stesso che avrei fatto il bravo. <strong>Moto</strong>re spento. I gatti<br />
invece rispettano pienamente la procedura che abbiamo verificato<br />
mille volte: si piazzano di fronte alla moto e aspettano che io salga<br />
in sella per rompere le righe e andarsi a fare i fatti propri. Gesù, mi<br />
gira la testa. Non so se vi ho già detto che sono astemio. Io con i<br />
soli vapori dell’alcol denaturato vado in coma etilico, fate voi. Voglio<br />
salire in moto, basta! E ci salgo, manca poco per scaraventarla dal<br />
lato opposto ma la mia esperienza ha la meglio sul tasso alcolemico<br />
e sono saldamente in sella, mani sul manubrio, pollice tentato<br />
dal tasto “start”; nel frattempo ho già girato la chiave nel quadro.<br />
I gatti si dileguano: se ne va “Senzacoda”, scappano “Tai-lung”,<br />
“Monocchio” e pure gli altri a cui non ho mai dato un nome. Ne<br />
rimane uno, bellissimo. Bianco. A dire la ver<strong>it</strong>à sembra un soprammobile<br />
che irto sulle zampe mi osserva con gli occhietti indagatori.<br />
Non dico che non lo avevo mai visto prima d’ora ma non so<br />
perché lo abbinavo a tutt’altro luogo. Tipo che mi sembra un gatto<br />
d’appartamento piuttosto che un randagio. E’ anche troppo pul<strong>it</strong>o.<br />
Micetto spostati che qui ho 120 cavalli che stanno per uscire dal<br />
recinto.<br />
- lo stai per fare sul serio?<br />
- Eh??<br />
- Hai sent<strong>it</strong>o benissimo, imbecille. Una voce sottile di ragazza mi<br />
ha appena dato dell’imbecille. Ma qui siamo solo io e lui, il micio.<br />
- sono una lei, cretino.<br />
- Ah, sei tu. Non sono stup<strong>it</strong>o.<br />
- Sì, sono io. Se accendi quel motore e vai a fare un giro notturno<br />
da ubriaco rischi di non tornare a casa intero. E magari lo rischia<br />
anche qualcuno che non c’entra niente. Ma a me importa di te, cerca<br />
di capirlo!<br />
- No, di me non credo possa importarti granché. Lo so che sei solo<br />
nei miei pensieri alcolici, lo so che chissà dove sei veramente, lo so<br />
che è più forte il dolore per averti perso che l’amara soddisfazione<br />
di sapere che avevo ragione io sui fragili motivi che ci tenevano ancora<br />
insieme, so tutto.<br />
- io non voglio che tu accenda quella moto.<br />
- E cosa vorresti, ancora? Ci faccio solo un giretto. Mi rilassa, mi<br />
aiuta a pensare, mi aiuta a prendere le cose dal loro verso, è…<br />
Continua su moto.<strong>it</strong><br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
93
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
I racconti di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong>: Debutto in pista<br />
di Marco Marangoni | La prima volta non si scorda mai… Quel debutto<br />
rimane nella mia memoria con un sapore di unic<strong>it</strong>à forse irrepetibile, ma<br />
si tratta in fondo di un sogno alla portata di molti di noi<br />
Una sera di aprile, sul divano<br />
di casa, immerso<br />
come sempre in letture<br />
di spessore… motociclistico,<br />
odo distrattamente: “Hai<br />
qualche desiderio per i nostri<br />
10 anni di matrimonio?”. Trasecolo:<br />
“Come? 10 anni!? Un<br />
regalo!?”. Ab<strong>it</strong>uatissimo a<br />
fantasticare a due ruote, non<br />
mi lascio cogliere di sorpresa<br />
e rilancio senza tergiversare:<br />
“Una giornata in pista, anzi,<br />
debutto in pista !”. Giulia accetta,<br />
è fatta! Inizia la fase della<br />
ricerca spasmodica su web di<br />
proposte, blog e prezzi, non<br />
senza qualche calo di rendimento<br />
sul lavoro... Mi lascio<br />
presto convincere dalla proposta<br />
di corsidiguida.<strong>it</strong>: il circu<strong>it</strong>o<br />
innanz<strong>it</strong>utto, Castelletto di<br />
Branduzzo, adatto a chi non ha<br />
esperienze precedenti di guida<br />
veloce in pista e a chi, come il<br />
sottoscr<strong>it</strong>to, da possessore di<br />
supermotard – una KTM 690<br />
SMC – vuole più di tutto curve,<br />
curve e ancora curve. E poi lo<br />
staff, da leccarsi i baffi: Meda,<br />
Locatelli, Luzzi, Temporali,<br />
Corsi, un certo Gasolio e altri<br />
ancora, insomma un’abbuffata<br />
di quel motociclismo che seguo<br />
da quasi 30 anni su ogni<br />
tipo di supporto, TV, stampa<br />
94<br />
e più recentemente web. Aspettando il grande giorno realizzo di<br />
non essermi ancora tolto la ruggine dell’inverno. Devo cercare di<br />
rimediare: mi angustia l’idea di arrivare in pista, al debutto in pista,<br />
rigido e impacciato nella guida. Avendo poco tempo per staccare<br />
la spina dal lavoro, decido di allungare il trag<strong>it</strong>to in moto di una<br />
noiosa Milano-Lecco con una dose concentrata di curve. Scelgo<br />
poco furbamente la strada che porta a Morterone, il comune più<br />
piccolo d’Italia, sperduto nelle prealpi che attorniano il gruppo del<br />
Resegone. E’ la strada più stretta che mi sia mai toccata in sorte e<br />
mi r<strong>it</strong>rovo spontaneamente con la gamba interna tesa all’interno<br />
di ogni tornante...Buono forse per togliersi la ruggine, molto meno<br />
come training alle curve ben più ampie della pista…<br />
e il grande giorno, finalmente, arriva. Appuntamento alle 8.30<br />
a Castelletto. Là mi aspettano il circu<strong>it</strong>o, la tuta in pelle (che noleggio<br />
non avendone una mia), l’incontro con quella pletora di invidiatissimi<br />
tester/piloti/commentatori della passione più bella<br />
del mondo, e naturalmente l’eccezionale richiamo al divertimento.<br />
Mi alzo felice come solo da bambino il giorno di Natale precedendo<br />
la sveglia di un’ora secca, e mi r<strong>it</strong>rovo sul posto con un’ora e<br />
mezza di anticipo quando ancora tutto langue. Giungono le prime<br />
persone dello staff: qualche battuta, un saluto, e poi fuori le<br />
moto d’ordinanza: alcune Harley XR 1200 con scarico Termignoni<br />
e k<strong>it</strong> pedane rialzate, un paio di Brutale da leccarsi i baffi e una<br />
splendida MV F4. L’ordine non è casuale: le prime sono destinate<br />
ai tester impegnati con i neof<strong>it</strong>i, le seconde al corso avanzato e la<br />
F4 niente meno che ai PRO. Arrivano anche i primi allievi, che già<br />
scruto con una certa diffidenza per cercare di capire se trattasi<br />
di manici incall<strong>it</strong>i o di turisti come più o meno mi sento interiormente.<br />
La maggior parte vanta tuta in pelle di proprietà. Le moto<br />
della concorrenza, ancorché non supermotard, non sono però temibili<br />
GSXXXXR, ZXXR, EVO SSSSP, bensì prevalentemente jap<br />
di media cilindrata. Spicca un’impeccabile Multistrada 1200 con<br />
destriero in tinta, rivelatosi però più tardi poco incline a esporre<br />
al suolo cotanta livrea… Si comincia con le lezioni teoriche. I temi<br />
sono casco, tuta, gomme, sospensioni, sicurezza, traumatologia,<br />
comportamento in pista. Le lezioni sono ben fatte, ma più di tutto<br />
apprezzo il clima scherzoso e cameratesco che si instaura ben<br />
presto, complice l’affiatamento tra i componenti del nostro dream<br />
team. Non riesco a non pensare che costoro si divertano in<br />
continuazione, anche - sì ! - durante il lavoro. Il tempo però passa,<br />
e inizio a diventare insofferente alle domande dei sol<strong>it</strong>i secchioni<br />
che tirano in lungo le lezioni. Ho voglia, più di tutto, di montare in<br />
sella, dare gas, e cominciare l’esplorazione del fantastico mondo<br />
della pista. Finalmente, dopo un paio di ore, giunge l’agognato<br />
“rompete le righe !”. Usciamo all’aperto, a gruppi di 4/5 allievi per<br />
istruttore, sgonfiamo le gomme al punto giusto, e accendiamo la<br />
musica… dei motori si intende! Al mattino gireremo con l’istruttore<br />
sempre in testa al gruppo, avvicendandoci ai suoi scarichi per<br />
meglio coglierne i movimenti in sella e naturalmente le traiettorie.<br />
Di pomeriggio invece prenderemo a turno la testa del gruppo,<br />
segu<strong>it</strong>i dall’istruttore, così da dargli al termine della sessione sani<br />
argomenti di correzione e/o inc<strong>it</strong>amento.<br />
Si parte! Come segugi dietro ad una preda succulenta, ci mettiamo<br />
alla ruota del nostro istruttore, sua maestà Roberto<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
» Prove News<br />
Locatelli. Il numero 1 circondato<br />
da alloro che campeggia<br />
sulla sua tuta dinnanzi a noi,<br />
con tanto di scr<strong>it</strong>ta 2000 World<br />
Champion, è semplicemente<br />
irresistibile. Si inizia trotterellando.<br />
Il Loca enfatizza in staccata<br />
gli spostamenti sulla sella,<br />
a mostrarci il corretto trasferimento<br />
di peso verso l’interno<br />
curva e il gioco di piedi sulle<br />
pedane. Nello stesso tempo,<br />
voltandosi ripetutamente verso<br />
di noi, controlla che seguiamo<br />
fedelmente le sue traiettorie.<br />
Il r<strong>it</strong>mo progressivamente aumenta,<br />
e il divertimento anche.<br />
Spaziare da un cordolo all’altro<br />
su un asfalto perfetto, dare…<br />
Continua su moto.<strong>it</strong><br />
95
Squadra che vince non<br />
si cambia ma se possibile<br />
si potenzia. A Civ<strong>it</strong>a<br />
Castellana il team Althea ha<br />
presentato la nuova livrea delle<br />
sue moto ed ha confermato<br />
la ferma volontà di restare sul<br />
gradino più alto del mondiale<br />
Superbike con Checa e di puntare<br />
in alto anche con Giugliano.<br />
Genesio Bevilacqua raccoglie<br />
la sfida lanciatagli dai team<br />
ufficiali e affianca al cavaliere<br />
Checa lo scudiero Giugliano.<br />
Uno scudiero che si potrebbe<br />
rivelare una scomoda presenza<br />
sia per lo spagnolo che per<br />
gli avversari. La presentazione<br />
della formazione Althea 2012 è<br />
avvenuta nella sede dell’azeinda<br />
di ceramiche di Genesio che<br />
è anche sede della squadra e<br />
della sua stupenda collezione<br />
di moto da corsa (leggi il nostro<br />
articolo sulla collezione di<br />
Bevilacqua). Oltre alla stampa<br />
erano presenti anche Paolo<br />
Flammini e Paolo Ciabatti, rispettivamente<br />
CEO e General<br />
manager di Infront <strong>Moto</strong>r<br />
Sports, Ernesto Marinelli, Direttore<br />
del Progetto SBK per<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Il team althea affronta la nuova<br />
stagione per confermarsi e stupire<br />
di Carlo Baldi | Le v<strong>it</strong>torie del 2011 non hanno certamente appagato<br />
Genesio Bevilacqua che ha presentato un team forte di nuovi sponsor,<br />
con Giugliano pronto a stupire e Checa preoccupato per i chili di troppo<br />
della sua Ducati<br />
96<br />
Ducati e numerosi sponsor tra i quali Tim e Snai che affiancheranno<br />
Unibat ed Althea in questa nuova avventura. Unibat, nota<br />
azienda produttrice di batterie per moto ed auto ha creduto sin<br />
dall’inizio nelle potenzial<strong>it</strong>à della squadra <strong>it</strong>aliana, ed il suo Amministratore<br />
Delegato Antonio Annoscia ha confidato di aver di fatto<br />
rinnovato il contratto per il 2012 già a Portimao, al termine di una<br />
stagione trionfale.<br />
Le due nuove aziende che faranno compagnia ad Althea e Unibat<br />
saranno Tim e Snai. Legandosi al team Althea Racing, TIM, brand<br />
per la telefonia mobile di Telecom Italia, amplia la propria partnership<br />
con Ducati estendendo al mondiale Superbike l’intesa di<br />
sponsorship che già lega le due aziende nella <strong>Moto</strong>GP. Snai è invece<br />
leader in Italia nella gestione delle scommesse e dei concorsi<br />
a pronostici ed il suo Amministratore Delegato Stefano Bortoli ha<br />
affermato che la squadra di Civ<strong>it</strong>a Castellana incarna alla perfezione<br />
passione, energia e sport, valori in cui Snai si riconosce e che<br />
vuole portare all’attenzione del grande pubblico.<br />
L’intervista a davide Giuliano<br />
Al termine della presentazione abbiamo posto alcune domande a<br />
Carlos Checa (ascolta l’audio della sua intervista) e a Genesio Bevilacqua<br />
(ascolta l’audio della sua intervista) mentre con Davide<br />
Giugliano abbiamo fatto una chiacchierata che vi riportiamo qui<br />
di segu<strong>it</strong>o.<br />
davide ormai ci siamo. tra poco inizierà il mondiale Superbike.<br />
ti senti emozionato?<br />
«Per ora no, ma sono sicuro che l’emozione mi assalirà quando si<br />
accenderà il semaforo ed io mi troverò a partire vicino a Checa, a<br />
Biaggi, e Rea e a tutti gli altri. Però sono anche molto ansioso di<br />
partire, di andare in Australia e di buttarmi a capof<strong>it</strong>to in questo<br />
campionato».<br />
e il debutto avverrà a Phillip Island. una pista affascinante.<br />
«Hai ragione. Ci ho corso in Supersport nel 2007 e me la ricordo<br />
molto bene. Io poi sono innamorato dell’Australia per cui il mio debutto<br />
non poteva avvenire in un luogo migliore. A dire il vero ho già<br />
debuttato in Superbike lo scorso anno a Portimao, ma l’ho considerato<br />
più che altro un assaggio e non un debutto vero e proprio.<br />
Ora sarà tutto diverso. Però sono pronto e vado in Australia felice,<br />
forte delle mie convinzioni ma anche curioso di vedere cosa posso<br />
fare».<br />
vedo che sei sereno, segno che la tua squadra non ti sta mettendo<br />
troppe pressioni.<br />
«Il team sa benissimo che questo sarà il mio primo anno in Superbike<br />
e non mi sta creando nessuna pressione. Sono io che però mi<br />
rendo conto di far parte di quello che da molti viene considerato il<br />
migliore team del mondiale e potrò guidare la moto campione del<br />
mondo. Per questo pretenderò molto da me stesso pur sapendo<br />
che avrò avversari fortissimi ed esperti. Voglio imparare da loro,<br />
accumulare esperienza specialmente nelle prime gare per poi iniziare<br />
a puntare a qualche risultato che possa soddisfare sia me<br />
che la mia squadra ed i nostri sponsor».<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Superbike » Prove<br />
Sei il campione uscente della<br />
Stock 1000 e corri da qualche<br />
anno. Pur non essendo certo<br />
un novellino quando sarai in<br />
pista non ti impressionerà il<br />
fatto di trovarti magari fianco<br />
a fianco con Biaggi, melandri<br />
o magari carlos?<br />
«Se pensassi solo al loro nome<br />
forse preferirei lasciar perdere<br />
e non uscire nemmeno dal box.<br />
Trovandomi in una curva con<br />
piloti pluri campioni del mondo<br />
forse mi metterei a guardarli<br />
ed andrei fuori pista. A parte gli<br />
scherzi io li guarderò davvero,<br />
perché penso che mi possano<br />
insegnare molto, però non mi<br />
fermerò al loro nome. Sono uomini<br />
come me e come me hanno<br />
voglia di correre e di vincere.<br />
97
Io sono certo che nel mondiale<br />
Superbike ci sia ancora la possibil<strong>it</strong>à<br />
di emergere a patto di tirare<br />
fuori tutto il proprio talento<br />
e di lavorare sempre con molta<br />
professional<strong>it</strong>à. Inoltre ho la<br />
fortuna di avere in squadra uno<br />
di questi campioni e sono convinto<br />
che questo per me sarà<br />
importante e mi potrà portare<br />
dei grandi insegnamenti».<br />
L’anno scorso hai fatto una<br />
grande stagione, ma alcuni gli<br />
anni precedenti sono stati invece<br />
più difficili. Potendo tornare<br />
indietro c’è qualcosa che<br />
non rifaresti?<br />
«No. Non c’è nulla del mio<br />
passato che cancellerei. Tutto<br />
quello che mi è successo è<br />
serv<strong>it</strong>o a farmi crescere e maturare.<br />
Ho avuto qualche esperienza<br />
negativa, ma proprio<br />
quelle forse mi hanno aiutato a<br />
comprendere meglio il mondo<br />
delle corse e a capire meglio<br />
le persone con le quali mi devo<br />
raffrontare. E non è un mondo<br />
facile».<br />
ora poi con la crisi economica<br />
è ancora più difficile, con molti<br />
piloti a piedi.<br />
«Di questi tempi un pilota si<br />
deve r<strong>it</strong>enere fortunato solo<br />
per il fatto di riuscire a correre.<br />
Io sono doppiamente fortunato<br />
perché non solo posso correre,<br />
ma lo faccio in un team che rappresenta<br />
il sogno per molti dei<br />
miei colleghi. Godo della fiducia<br />
della squadra e della Ducati che<br />
mi hanno dato questa grande<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
possibil<strong>it</strong>à. Sono un privilegiato e ora sta a me sfruttare tutto questo».<br />
visto che hai provato la Superbike a Portimao, quali sono le differenze<br />
più rilevanti con una moto Stock?<br />
«Le differenze sono notevoli. L’elettronica è stata per me una<br />
grande nov<strong>it</strong>à e mi sono trovato a sfruttare dei controlli che non<br />
conoscevo per niente. Ma l’elettronica non è la sola differenza rilevante.<br />
Basti pensare ai cerchi che sono diversi così come le gomme<br />
che sono slick e che ti fanno guidare in modo completamente<br />
diverso. Sono tante le cose che messe assieme fanno una notevole<br />
differenza. Poi per quanto ho potuto vedere a Portimao non<br />
è tanto difficile fare qualche giro buono, ma è difficilissimo farne<br />
molti. Bisogna correre sempre al lim<strong>it</strong>e e visto che i miei avversari<br />
lo fanno lo dovrò fare anche io».<br />
Sembri in perfetta forma. ti sei allenato molto?<br />
«Mi alleno tutti i giorni in palestra e cerco di rispettare una dieta<br />
alimentare corretta. E’ indispensabile fare così se vuoi arrivare nel<br />
modo giusto ad un campionato e ad un’occasione così importanti».<br />
tra i tuoi avversari chi r<strong>it</strong>ieni sia favor<strong>it</strong>o nella corsa al t<strong>it</strong>olo?<br />
«Oltre ai senatori Checa e Biaggi, vedo favor<strong>it</strong>i quei piloti che sono<br />
ancora giovani ma hanno già molta esperienza. Mi riferisco a Rea<br />
e Laverty ma anche a Melandri. Personalmente mi è sempre piaciuto<br />
molto Leon Haslam e quindi, visti anche i miglioramenti della<br />
BMW, lo reputo in grado di lottare per il mondiale. Ovviamente noi<br />
daremo il massimo per fare meglio di loro».<br />
Qual è il risultato che vorresti ottenere in questo tuo primo<br />
mondiale Superbike?<br />
«L’obiettivo è quello di stare spesso nei primi dieci almeno nella<br />
prima metà del campionato. Nella seconda invece vorrei scalare<br />
qualche posizione per entrare anche nella top five. Questa è la mia<br />
ambizione ed è il mio obiettivo.<br />
Tra qualche settimana ti dirò se è anche attuabile». Giugliano ci<br />
è sembrato molto maturo e sicuro di se e questo fa ben sperare<br />
la sua squadra ed i suoi tifosi. Certamente Genesio Bevilacqua ci<br />
ha visto giusto ed ha fatto bene a puntare su di lui. Siamo davvero<br />
curiosi di vedere cosa potrà fare già a partire dalle prime gare,<br />
nella speranza che gli sia dato il tempo necessario per ambientarsi<br />
nel più difficile campionato del mondo e per esprimere tutto il suo<br />
talento.<br />
98 99<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Superbike » Prove
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Il team BMW Italia punta in alto<br />
con Fabrizio e Badovini<br />
di Carlo Baldi | Presentazione ufficiale per la squadra <strong>it</strong>aliana che con<br />
Ayrton Badovini e Michel Fabrizio punta ad entrare nella top five del<br />
mondiale Superbike. Baroni e Barrier i piloti della Stock 1000<br />
Un team ambizioso e tecnicamente competente, una moto<br />
dal grande potenziale e due piloti smaniosi di confermarsi<br />
ai massimi livelli. Se a tutto questo aggiungiamo un t<strong>it</strong>le<br />
sponsor (merce alquanto rara di questi tempi) abbiamo la fotografia<br />
ben chiara del team BMW <strong>Moto</strong>rrad Italia GoldBet che ieri<br />
è stato presentato alla stampa in una delle sale dello storico autodromo<br />
di Monza. Non si può certo dire che la squadra di Andrea<br />
Buzzoni, Direttore di BMW <strong>Moto</strong>rrad Italia, non abbia bruciato le<br />
tappe. Dopo aver debuttato nel 2010 nei campionati delle derivate<br />
dalla serie dominando la Superstock 1000 FIM Cup con Ayrton<br />
Badovini, lo scorso anno il team ha fatto il grande salto nel mondiale<br />
Superbike, ottenendo ottimi risultati nonostante il fatto che il<br />
compagno di Badovini, il due volte campione mondiale Superbike<br />
James Toseland, abbia disputato solo poche gare, v<strong>it</strong>tima di un<br />
infortunio talmente grave da indurlo al r<strong>it</strong>iro. Ayrton ha concluso<br />
il campionato al decimo posto della classifica piloti con 165 punti,<br />
sfiorando il podio a Misano, quarto dietro ad Haga per pochi decimi<br />
di secondo. Forte della squadra cap<strong>it</strong>anata da Serafino Foti,<br />
che tanto bene aveva fatto in precedenza con Ducati, il debuttante<br />
team BMW <strong>Moto</strong>rrad Italia lo scorso anno ha lavorato così bene<br />
da trovare soluzioni per la S1000RR talmente valide che la squadra<br />
ufficiale della Casa madre, che era invece al suo terzo anno<br />
in Superbike, le ha utilizzate per i propri piloti. Prendendo spunto<br />
da questo abbiamo provato a mettere (bonariamente) in difficoltà<br />
Buzzoni chiedendogli se fosse stata la sua squadra a mostrare alla<br />
BMW che per vincere ci vogliono gli <strong>it</strong>aliani.<br />
andrea Buzzoni<br />
«BMW ha una grande tradizione nelle corse automobilistiche, ma<br />
a fare la storia delle corse in moto sono da sempre <strong>it</strong>aliani e spagnoli.<br />
Ciò non toglie che la nostra moto sia frutto della tecnologia<br />
tedesca e che la nostra azienda stia acquisendo in pochi anni quel<br />
know how nelle corse motociclistiche che altri hanno impiegato<br />
molto più tempo a fare proprio».<br />
100<br />
come prevedi possa essere il campionato mondiale che sta per<br />
iniziare?<br />
«Sarà un campionato difficilissimo e molto combattuto, con sei,<br />
sette piloti in grado di aggiudicarsi il t<strong>it</strong>olo e dieci, dodici in grado di<br />
vincere le gare. Quasi impossibile fare un pronostico».<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Superbike » Prove<br />
e quali sono le ambizioni della<br />
tua squadra? Quali obiettivi vi<br />
siete posti?<br />
«Il nostro target è quello di stare<br />
stabilmente nella top five.<br />
101
Al debutto in Superbike siamo<br />
entrati nei primi dieci e quindi<br />
ora vorremmo fare un ulteriore<br />
decisivo passo in avanti».<br />
Siete stati ad un passo da<br />
carlos checa<br />
«Sì, abbiamo avuto la lucida<br />
follia di fare una proposta al<br />
campione del mondo pur sapendo<br />
che probabilmente per<br />
noi sarebbe stato un azzardo<br />
schierare un pilota come Carlos<br />
nel nostro secondo anno in<br />
Superbike. La possibil<strong>it</strong>à era<br />
allettante, ci abbiamo provato<br />
e il sabato sera a Portimao<br />
102<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
sembrava che il progetto potesse realizzarsi. Poi invece la domenica<br />
mattina è cambiato tutto, ma non abbiamo rimpianti».<br />
ayrton Badovini e michel Fabrizio<br />
Dimenticato Checa, i piloti scelti per il 2012 sono stati Ayrton Badovini<br />
e Michel Fabrizio. Gemelli diversi. Gemelli perché entrambi<br />
hanno vinto e si sono messi in evidenza nella Superstock 1000.<br />
Gemelli perché entrambi hanno avuto una carriera caratterizzata<br />
da alti e bassi, da momenti fortunati e da altri che lo sono stati molto<br />
meno. Michel è stato per alcuni anni nel team ufficiale Ducati ai<br />
tempi di Tardozzi, ma lo scorso anno ha fatto molta fatica nel team<br />
Alstare Suzuki, tanto da confidarci di aver addir<strong>it</strong>tura pensato al<br />
r<strong>it</strong>iro.<br />
Ayrton una squadra ufficiale l’ha solo sfiorata, visto che il team<br />
PSG1 Kawasaki, che avrebbe dovuto lanciarlo in Superbike dopo<br />
una buona annata trascorsa in prest<strong>it</strong>o al team Pedercini, ha chiuso<br />
i battenti lasciandolo tragicamente a piedi.<br />
diversi come il diavolo e l’acqua Santa<br />
Serio, riservato e sempre pacato il “polentone” Ayrton da Biella,<br />
estroso, imprevedibile e guascone il “romanaccio” Michel da Frascati.<br />
Diversi, ma accomunati dalla fortuna di essere stati ingaggiati<br />
dal team BMW Italia che offre loro su un piatto d’argento la<br />
possibil<strong>it</strong>à di dimostrare le rispettive doti e di consacrarsi tra i top<br />
rider della Superbike. «Innanz<strong>it</strong>utto sono contento di essere ancora<br />
qui con il team BMW <strong>Moto</strong>rrad Italia perché di questi tempi poter<br />
far parte di una squadra così seria e compet<strong>it</strong>iva la considero<br />
una grande fortuna». Queste sono state le prime parole di Badovini,<br />
di chi ha conosciuto la fame (dal punto di vista motociclistico)<br />
e quindi sa apprezzare il pane. «Il mondiale Superbike è forse il<br />
campionato più difficile, ma sono fiducioso in quanto la moto è migliorata<br />
molto – ha prosegu<strong>it</strong>o Ayrton – e noi abbiamo un anno di<br />
esperienza in più. Spero di acciuffare quel podio che nel 2011 mi è<br />
sfugg<strong>it</strong>o per un soffio». Il Badovini visto a Monza ci è apparso conscio<br />
dei propri mezzi e forte della fiducia di tutta la sua squadra.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Superbike » Prove<br />
Questo sarà un anno importante<br />
per lui, un anno da “dentro o<br />
fuori”. Dentro o fuori la ristretta<br />
schiera dei top rider. Discorso<br />
molto simile per Michel. «Negli<br />
anni passati ho fatto molti errori<br />
– ha detto il pilota romano<br />
durante la presentazione- ogni<br />
tanto anche noi piloti ci fermiamo<br />
a ragionare, a fare un consuntivo<br />
del nostro passato ed<br />
io ho cap<strong>it</strong>o che di errori non<br />
ne posso più fare. Qui ci sono<br />
tutte le possibil<strong>it</strong>à per far bene<br />
ed io dovrò essere più costante<br />
e sbagliare di meno. Ho un<br />
nuovo manager ed un nuovo<br />
103
preparatore atletico e sono in<br />
piena forma sia del punto di<br />
vista fisico che psicologico.<br />
A Dicembre mi sono operato<br />
alle braccia per risolvere alcuni<br />
problemi fisici che negli ultimi<br />
anni mi avevano lim<strong>it</strong>ato.<br />
L’operazione è andata bene e<br />
domenica a Vallelunga ho percorso<br />
una decina di giri proprio<br />
per mettere alla prova le braccia<br />
sotto sforzo. L’es<strong>it</strong>o è stato<br />
molto pos<strong>it</strong>ivo e questo mi da<br />
ulteriore morale per la stagione<br />
ormai alle porte». Michel ci<br />
è sembrato sereno e sicuro di<br />
sé. Conosciamo da anni il pilota<br />
di Frascati e anche se sta cercando<br />
di mantenere un profilo<br />
basso, lo abbiamo visto felice<br />
e consapevole della fiducia che<br />
lo circonda. Assieme a Serafino<br />
104<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Foti Fabrizio troverà anche molti dei tecnici con i quali ha lavorato<br />
nel team Ducati Xerox. Persone che conoscono i tasti giusti per<br />
scatenare l’indubbio talento di Michel che, se come sembra ha<br />
trovato le giuste motivazioni ed il giusto ambiente, può ottenere<br />
qualsiasi risultato.<br />
test in vista<br />
In Australia la squadra di Andrea Buzzoni disputerà cinque giornate<br />
di prove (il 13,14 e 15 prove libere, il 20 e 21 prove Infront) prima<br />
di affrontare il primo round del mondiale 2012 nel weekend del 24,<br />
25 e 26 Febbraio. Il tempo delle presentazioni sta lasciando spazio<br />
alla pista ed al cronometro.<br />
Stock 1000<br />
Per quanto riguarda invece il team Stock 1000, il difficile comp<strong>it</strong>o<br />
di ripetere la fantastica stagione 2010 che ha portato il team<br />
BMW Italia alla v<strong>it</strong>toria del t<strong>it</strong>olo è quest’anno sulle spalle di Lorenzo<br />
Baroni e del confermato Sylvain Barrier. Il primo è reduce<br />
da una stagione altalenante trascorsa nel team Althea all’ombra di<br />
Davide Giugliano, mentre il secondo ha mostrato talento, coraggio<br />
e un’irruenza che lo ha portato a commettere qualche errore, ma<br />
quest’anno sarà certamente uno dei piloti da battere.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbb<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Superbike » Prove<br />
105
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Internazionali d’Italia:<br />
parla il team Yamaha Monster Energy<br />
di Massimo Zanzani | Ad una ventina di giorni dall’apertura del<br />
campionato il team manager Michele Rinaldi e i piloti Philippaerts,<br />
Frossard e Charlier fanno il punto della s<strong>it</strong>uazione<br />
106<br />
Il conto alla rovescia degli Internazionali d’Italia è iniziato e l’aspettativa<br />
si fa sempre più coinvolgente grazie alle nov<strong>it</strong>à della<br />
formula di gara e alla nutr<strong>it</strong>a lista piloti prevista per l’edizione<br />
2012. Questa volta è il team Yamaha ufficiale a commentare quello<br />
che si preannuncia essere un campionato appassionante per gli<br />
spettatori e utile ai piloti per affilare le armi in previsione del debutto<br />
iridato di Valkenswaard del prossimo 9 aprile. Il primo commento<br />
spetta a Michele Rinaldi, responsabile del team vice campione<br />
MX1 Yamaha Monster Energy.<br />
michele rinaldi<br />
Sono momenti difficili in cui anche le squadre ufficiali sono costrette<br />
ad ridurre i budget a causa della recessione economica<br />
generale, quanto ha condizionato tutto questo la vostra preparazione<br />
tecnica e logistica per la stagione 2012?<br />
«In parte siamo negativamente influenzati ed i programmi non<br />
possono seguire esattamente quello che era stato a suo tempo<br />
pianificato, ma comunque stiamo facendo un lavoro soddisfacente<br />
e mi auguro i risultati lo confermino».<br />
cosa si potrebbe fare per affrontare “corporativamente” la ristrettezza<br />
economica in cui ci troviamo?<br />
«La cosa migliore sarebbe incontrarci e discuterne assieme, ma la<br />
richiesta di questo confronto deve partire dalle ist<strong>it</strong>uzioni e non dai<br />
singoli».<br />
Gli Internazionali d’Italia sono una buona occasione per calibrare<br />
il tiro sul mondiale anche a livello tecnico, qualche anticipazione<br />
sulle nov<strong>it</strong>à che porterete al debutto di montevarchi?<br />
«Le gare che anticipano la stagione iridata sono indispensabili per<br />
provare alcune specifiche tecniche sia per quanto riguarda la parte<br />
ciclistica che quella motoristica oltre che per verificare che il pilota<br />
confermi quanto scelto precedentemente nei test di fine anno, per<br />
cui fino al primo GP non sempre ci sono anticipazioni che si possono<br />
dare perché’ nulla è ancora defin<strong>it</strong>ivo. Comunque abbiamo<br />
lavorato sia sulla parte termica che sulle sospensioni».<br />
Il tuo passato di ex pilota e di grande campione è sicuramente<br />
una componente importante per il tuo ruolo di manager,<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
quanto è rilevante per individuare<br />
e risolvere le esigenze<br />
della tua squadra?<br />
«L’esperienza insegna tante<br />
cose e a volte gioca un ruolo<br />
fondamentale per raggiungere<br />
il successo, indubbiamente il<br />
fatto di aver fatto 14 anni di gare<br />
mi ha aiutato enormemente nel<br />
mio lavoro».<br />
Quali prospettive per la stagione<br />
2012?<br />
«I favor<strong>it</strong>i sono i sol<strong>it</strong>i della<br />
scorsa stagione, ma è possibile<br />
che arrivino delle sorprese.<br />
Posso dire che abbiamo piloti e<br />
moto molto compet<strong>it</strong>ivi, per cui<br />
ambiamo a risultati ai vertici».<br />
107
L’europa e l’america sono separate<br />
geograficamente da un<br />
oceano e in molti pensano che<br />
nel motocross la distanza sia<br />
siderale, sia in termini sportivi<br />
che organizzativi, secondo<br />
te è così, il gap è diminu<strong>it</strong>o o<br />
addir<strong>it</strong>tura abbiamo superato<br />
gli statun<strong>it</strong>ensi?<br />
«Sono due mondi diversi e con<br />
mental<strong>it</strong>à all’opposto, per cui<br />
è ovvio che la stessa disciplina<br />
non venga interpretata allo<br />
stesso modo. R<strong>it</strong>engo che la<br />
distanza che ci separa non sia<br />
così lontana, probabilmente negli<br />
Stati Un<strong>it</strong>i ci sono solo 2 o 3<br />
piloti che corrono ad un livello<br />
superiore agli europei».<br />
108<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Il fatto che ancora oggi in europa, francesi a parte, i giovani pratichino<br />
poco e poco volentieri il supercross può essere considerato<br />
un fattore di handicap nel momento in cui ci confrontiamo<br />
con gli americani?<br />
«Sicuramente, perché l’allenamento al supercross spinge il pilota<br />
a migliorare la propria tecnica di guida, e negli anni ciò può fare la<br />
differenza».<br />
L’utilizzo delle 125 2 tempi è davvero così determinante per la<br />
formazione tecnica dei nostri giovani, o la si può considerare<br />
una moda del momento?<br />
«Nessuna moda, penso che sia le 85 che le 125 2 tempi non possano<br />
essere sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e da moto di altre cilindrate».<br />
Steven Frossard<br />
dopo la stagione 2011 che ti ha visto inaspettato protagonista<br />
nella classe mX1 quest’anno sei atteso al via di montevarchi da<br />
tutti coloro che ti vedono tra i favor<strong>it</strong>i sia per la v<strong>it</strong>toria degli<br />
Internazionali che per il t<strong>it</strong>olo mondiale. Le aspettative sui tuoi<br />
risultati ti danno più determinazione oppure cerchi di ev<strong>it</strong>arle<br />
per non sentirne la pressione?<br />
«All’inizio dell’anno fisicamente non ero molto a posto, ma poi mi<br />
sono ripreso e mi sono potuto allenare correttamente in Sardegna<br />
assieme al mio team, così ho cominciato a sentirmi molto bene<br />
sulla moto. Per quanto riguarda la mia condizione psicologica non<br />
sento più pressione rispetto allo scorso anno, e il mio obiettivo<br />
principale rimane il campionato del mondo MX1 ma mi piacerebbe<br />
vincere anche quest’anno il t<strong>it</strong>olo degli Internazionali d’Italia».<br />
Il tuo stile sembra essere perfetto per guidare la Yamaha 450, in<br />
cosa senti più compet<strong>it</strong>iva la tua YZ 2012 rispetto a quella della<br />
scorsa stagione?<br />
«Dopo il mio infortunio alla fine del 2011 abbiamo fatto un sacco di<br />
test in Germania sia in piste dure che sulla sabbia, lavorando molto<br />
sulla facil<strong>it</strong>à e maneggevolezza della moto.<br />
Abbiamo già raggiunto degli ottimi livelli, ma continueremo a lavorare<br />
anche durante gli Internazionali d’Italia per arrivare pronti<br />
in Olanda».<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
un tuo pregio e un tuo difetto<br />
per quanto riguarda la tua<br />
guida.<br />
«Per quanto riguarda la prima è<br />
che non mollo mai, una lacuna<br />
è che qualche volta voglio essere<br />
troppo veloce».<br />
david Philippaerts<br />
cinque mesi di stop dovuti al<br />
tuo infortunio sono tanti, in<br />
che condizione fisica ti presenterai<br />
al via degli Internazionali<br />
d’Italia?<br />
«Spero di essere pronto, mi sto<br />
allenando tanto per rientrare<br />
più in forma possibile credo<br />
che questa pausa mi abbia fatto<br />
molto bene, speriamo in un<br />
109
uon campionato sia per quanto<br />
riguarda gli Internazionali<br />
che per il Mondiale».<br />
La tua grinta ha fatto sì che i<br />
tuoi Fans ti soprannominassero<br />
“guerriero”, ma quanto si<br />
può sopperire con la sola determinazione<br />
alla mancanza<br />
di condizione fisica?<br />
«Tantissimo, a volte si vince<br />
solo con la testa».<br />
Le prove di questi Internazionali<br />
d’Italia saranno il primo<br />
vero banco di prova su cui vi<br />
confronterete e prenderete le<br />
110<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
misure con gli altri protagonisti del mondiale, chi sarà secondo<br />
te nel mondiale mX1 il rookie da tenere d’occhio?<br />
«Sono un termine di paragone importante anche se alcuni piloti<br />
manterranno un certo margine in queste prime gare. Solo al debutto<br />
iridato si capirà veramente il valore delle forze in campo, ma<br />
sono sicuro che quest’anno ci saranno molti pretendenti al t<strong>it</strong>olo<br />
MX1».<br />
Pregi e difetti della tua guida?<br />
«Difficile valutarlo, anche perché non guido sempre nello stesso<br />
modo. A volte sono più aggressivo, altre riesco a guidare molto rilassato,<br />
dipende da diversi fattori tra cui il tipo di pista».<br />
christophe charlier<br />
Il 2012 ti vede in mX2 nuovamente in sella a Yamaha ma con<br />
una nuova squadra, il team rinaldi: quali sono le differenze<br />
principali tra le due strutture? Qualche anticipazione sulla tua<br />
YZ250F di casa rinaldi?<br />
«Sono davvero felice di essere di nuovo su una Yamaha e soprattutto<br />
in un team ufficiale.<br />
Ho già imparato a conoscere questa nuova squadra e posso dirvi<br />
che mi sento alla grande!<br />
E’ una struttura molto professionale, attenta e ambiziosa che mi da<br />
una grande motivazione.<br />
La mia nuova moto è davvero formidabile, che ho perfezionato nei<br />
dettagli secondo i miei gusti grazie ai numerosi test che abbiamo<br />
effettuato, e ora è veramente un piacere quando guido».<br />
Quanto ha inciso la pratica del supercross con il tuo stile di guida<br />
così bello da vedere?<br />
«Ho corso sulle piste supercross fin da piccolo, questa disciplina<br />
mi piace molto e la tecnica che ho assimilato mi ha permesso di<br />
acquisire il mio modo di condurre la moto anche nel motocross<br />
tradizionale».<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
Pensando agli Internazionali,<br />
e in prospettiva al mondiale,<br />
chi vedi come pilota da battere<br />
nella mX2?<br />
«Vorrei rivivere il duello che ho<br />
avuto con Herlings nel 2009<br />
quando correvamo nel campionato<br />
europeo. Ora che mi trovo<br />
in una squadra ufficiale posso<br />
sfruttare tutte le possibil<strong>it</strong>à che<br />
mi vengono date per realizzare<br />
questo desiderio, le persone<br />
che mi circondano sono fondamentali<br />
e oggi finalmente ho<br />
r<strong>it</strong>rovato la forma mentale che<br />
avevo quando ero protagonista<br />
nel campionato europeo».<br />
111
Tra gli anni ‘70 e la fine<br />
dei ‘90 Maggiora era<br />
in Italia il simbolo del<br />
<strong>Moto</strong>cross. Una gara attesissima<br />
del calendario, sinonimo di<br />
spettacolo ed emozioni. Il culmine<br />
è stato nel 1986, quando<br />
Maggiora osp<strong>it</strong>ò il <strong>Moto</strong>cross<br />
delle Nazioni. Nel 2016, trenta<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Il Mondiale e il <strong>Moto</strong>cross delle nazioni<br />
tornano a Maggiora<br />
La pista di <strong>Moto</strong>cross <strong>it</strong>aliana r<strong>it</strong>orna agli antichi splendori e dal<br />
prossimo anno osp<strong>it</strong>erà gare del Modiale. Nel 2016 sarà teatro<br />
del <strong>Moto</strong>cross delle Nazioni<br />
112<br />
anni dopo, l’MXoN tornerà a calcare la stessa pista. Uno storico<br />
accordo tra Youthstream e Schava (la società che organizza il GP<br />
a Maggiora) ha deciso il r<strong>it</strong>orno del grande <strong>Moto</strong>cross internazionale<br />
nella pista di Maggiora. Dal 2013 al 2020 saranno organizzati<br />
i Grand Prix del Mondiale e nel 2016 e 2021 lo storico circu<strong>it</strong>o<br />
osp<strong>it</strong>erà il <strong>Moto</strong>cross delle Nazioni. La pista e il paddock verranno<br />
modernizzati e dotati di tutte quelle infrastrutture necessarie allo<br />
svolgimento delle gare, ma anche indispensabili e per accogliere<br />
pubblico, piloti e media.<br />
Giuseppe Luongo<br />
«Per noi è un sogno che diventa realtà - ha dichiarato Giuseppe<br />
Luongo, presidente Youthstream-. Ringrazio Stefano Avandero e<br />
Paolo Schneider per aver creduto nel potenziale di Maggiora. Io<br />
Sono affezionato in modo particolare a questo circu<strong>it</strong>o, perché ho<br />
organizzato il Famoso <strong>Moto</strong>cross delle Nazioni del 1986 che fu vinto<br />
dal team americano e ancora oggi è ricordato come il più grande<br />
evento nella storia del <strong>Moto</strong>cross. Il circu<strong>it</strong>o di Maggiora insieme<br />
a quello di Glen Helen (USA) sono le migliori piste del mondo,<br />
sono tracciati in vero stile tradizionale e sono sicuro che una volta<br />
apportate le necessarie modernizzationi sarà qualcosa di eccezionale.<br />
Lo scopo, non è solo quello di creare un grande appuntamento,<br />
ma anche quello di creare una sede che osp<strong>it</strong>i altri grandi eventi<br />
sportivi. Il nostro progetto non vuole chiudere le porte ad altri GP<br />
in Italia - ha precisato Luongo in conclusione - perché sappiamo<br />
che l’Italia è una nazione sportivamente forte e che ci sono altri<br />
organizzatori interessati ad un eventuale secondo GP d’Italia».<br />
Wolfgang Srb<br />
«Wolfgang Srb, FIM CMS Director, ha dichiarato: «La storia del<br />
<strong>Moto</strong>cross delle Nazioni è molto ricca e colorata. Ci sono state<br />
gare entusiasmanti, grandi battaglie e momenti indimenticabili.<br />
Ma un’edizione della manifestazione più importante del mondo<br />
<strong>Moto</strong>cross sta sopra a tutte le altre: la leggendaria gara del<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />
bbbbbbbbbbbbbbb<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
1986 a Maggiora. Il dream<br />
team americano, composto da<br />
David Bailey, Ricky Johnson e<br />
Johnny O’Mara, è ricordato per<br />
una delle più grandi prestazioni<br />
che lo sport del <strong>Moto</strong>cross<br />
abbia mai visto. Il momento in<br />
cui Johnny O’Mara sulla moto<br />
125 ha passato la 500 del Campione<br />
del Mondo David Thorpe<br />
rimarrà per sempre nella memoria<br />
e nel cuore di ogni fan in<br />
tutto il mondo».<br />
«Il r<strong>it</strong>orno del Mondiale e del<br />
<strong>Moto</strong>cross delle Nazioni a Maggiora<br />
- ha concluso Srb - è una<br />
delle migliori notizie che abbia<br />
mai sent<strong>it</strong>o.<br />
Il luogo è magico, unico, e attirerà<br />
appassionati provenienti<br />
da tutto il mondo. Un grande<br />
grazie e complimenti a tutti<br />
coloro che hanno reso questo<br />
sogno possibile!».<br />
113
Gli appassionati di corse<br />
su asfalto seguiranno<br />
certamente il mercato<br />
piloti non solo per quel che<br />
riguarda i campionati di punta<br />
– leggi <strong>Moto</strong>GP/<strong>Moto</strong>2/<br />
<strong>Moto</strong>3 e Superbike/Supersport<br />
e annessi – ma anche<br />
challenge appassionanti come<br />
il BSB (ovvero il campionato<br />
Superbike br<strong>it</strong>annico), oltre<br />
che i movimenti degli assi delle<br />
corse su strada, vedi Tourist<br />
Trophy, Nord West 200 e<br />
via dicendo. In effetti c’è del<br />
movimento nel mondo dei piloti.<br />
C’è chi si sposta, magari<br />
cambiando aria, e chi si muove<br />
Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Chi va e chi viene<br />
di Maurizio Tanca | Per un Haga che sta per trasferirsi nel Regno Un<strong>it</strong>o<br />
(su Ducati Panigale?), c’è un West che se ne torna tristemente in<br />
Australia. Anche Ke<strong>it</strong>h Amor lascia il suo adorato TT<br />
114<br />
defin<strong>it</strong>ivamente verso…casa sua perché, volente o nolente. Negli<br />
ultimi giorni, per esempio, abbiamo appreso (e pubblicato) che<br />
Mattia Pasini, ex <strong>Moto</strong>2 con il team Ioda di Giampiero Sacchi e in<br />
predicato di passare alla compagine spagnola Stop&Go, è invece<br />
approdato alla nuova categoria CRT per guidare l’Aprilia Speedmaster<br />
della famiglia Iannone. Per contro, un paio di australiani mollano<br />
il colpo. Del due volte iridato in Supersport, il 35enne Andrew<br />
P<strong>it</strong>t, abbiamo già detto nei giorni scorsi. Ora tocca ad Anthony<br />
West, che non è riusc<strong>it</strong>o a trovare il budget richiesto dallo stesso<br />
team Speedmaster per correre la stagione 2012, ha dovuto arrendersi<br />
, e purtroppo sarà costretto a tornarsene a Maryborough, nel<br />
Queensland, e “trovarsi un lavoro normale”, come ha postato su<br />
Facebook. Aggiungendo: “Tutti i team chiedono soldi ai piloti per<br />
correre, e solo chi è ricco può farlo in <strong>Moto</strong>GP, <strong>Moto</strong>2 e <strong>Moto</strong>3. Io<br />
non posso permettermi di correre gratis, anche perché non sono<br />
ancora stato pagato dal mio ex-team, l’MZ Germany <strong>Moto</strong>2. Ho<br />
messo in vend<strong>it</strong>a la mia auto, la mia moto da cross e pure la casa<br />
per trovare i soldi per correre, e ho anche offerto la casa come<br />
garanzia nel caso non fossi riusc<strong>it</strong>o a trovare la cifra necessaria,<br />
ma non è stato comunque sufficiente”.<br />
Anche un campione del calibro di Nori Haga, peraltro, è rimasto<br />
fuori dal giro del mondiale (Superbike, ovviamente), ma a quanto<br />
pare il m<strong>it</strong>ico Norichan sarebbe davvero ad un passo dal piombare<br />
nel vivacissimo BSB, con un ingaggio in parte procuratogli<br />
da Jonathan Palmer, ex pilota di F1 negli anni 80 e attualmente<br />
amministratore delegato della MSV (<strong>Moto</strong>r SportVision), società<br />
organizzatrice del Campionato inglese.<br />
E ci sono ottime possibil<strong>it</strong>à che il funambolo di Aichi si presenti in<br />
Inghilterra in sella ad una Ducati Panigale. Ma un altro pilota sta<br />
per r<strong>it</strong>irarsi, sebbene a malincuore.<br />
Si tratta di uno degli idoli del TT, cioè il 39enne scozzese Ke<strong>it</strong>h<br />
Amor, che non è riusc<strong>it</strong>o a riprendersi completamente dai due incidenti<br />
(prima in prova, a Quarter Bridge, poi in Gara 2 Supersport,<br />
alla “esse” di Union Mills) occorsigli lo scorso giugno all’Isola di<br />
Man, e dalla terza caduta rimediata al successivo Ulster Grand<br />
Prix irlandese.<br />
La sua spalla destra, gravemente compromessa, gli è stata infatti<br />
letteralmente ricostru<strong>it</strong>a lo scorso novembre, ma l’operazione non<br />
è stata sufficiente per recuperare la mobil<strong>it</strong>à necessaria per correre,<br />
così Ke<strong>it</strong>h ha deciso di lasciare il team TT Legends e l’Honda<br />
Europe, dopo 11 anni dal su debutto in gara: una carriera che gli ha<br />
fruttato 5 podi al TT (incluso il 2° posto in Supersport, lo scorso<br />
anno), e due v<strong>it</strong>torie nel 2010, rispettivamente in Superstock, alla<br />
North West 200, e ancora in Supersport all’Ulster GP.<br />
07 Febbraio<br />
2012<br />
»» »<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>47</strong><br />
Sport<br />
ed<strong>it</strong>ore:<br />
CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano<br />
P. Iva 11921100159<br />
responsabile ed<strong>it</strong>oriale<br />
Ippol<strong>it</strong>o Fassati<br />
capo redattore<br />
Andrea Perfetti<br />
redazione<br />
Maurizio Tanca<br />
Cristina Bacchetti<br />
Marco Berti<br />
Francesco Paolillo<br />
Aimone dal Pozzo<br />
Grafica<br />
Thomas Bressani<br />
collaboratori<br />
Nico Cereghini<br />
Massimo Clarke<br />
Giovanni Zamagni<br />
Carlo Baldi<br />
Massimo Zanzani<br />
Lorenzo Boldrini<br />
coPYrIGht<br />
Tutto il materiale contenuto in <strong>Moto</strong>.<br />
<strong>it</strong> Magazine è oggetto di dir<strong>it</strong>ti esclusivi<br />
di CRM S.r.l. con sede in Milano,<br />
Via Melzo 9. Ne è vietata quindi ogni<br />
riproduzione, anche parziale, senza<br />
l’autorizzazione scr<strong>it</strong>ta di CRM S.r.l.<br />
moto.<strong>it</strong><br />
Via Melzo 9- 20129 Milano<br />
Reg. trib. Mi Num. 680 del 26/11/2003<br />
Cap<strong>it</strong>ale Sociale Euro 10.000 i.v.<br />
Email: staffmoto@moto.<strong>it</strong><br />
115