le Associazioni - Comune di Cislago

Pigozzi Abbondanzio
Un piccolo omaggio
all’indimenticabile “bundanzi”
Confesso che mai , come questa volta , ho avuto
parecchie difficoltà nello scrivere questa rubri
ca . Il mio imbarazzo nasceva da una mancanza
di “prospettiva” e dalla naturale complessità di riassumere
in poche righe le numerose sfaccettature di un
carattere e di una vita così fuori dagli schemi, dai nostri
schemi .
Guardavo e riguardavo i dati in mio possesso , le foto
che immortalavano Abbondanzio nelle sue abituali
mansioni di sacrista .
Ma non capivo .
Non capivo e le parole
si rincorrevano
stanche nel riassumere
una serie arida di
date , di nomi e di immagine
oramai sbiadite
di un passato che
non riusciva a riemergere
.
Questo distacco è stato
improvvisamente
annullato quando ,
sbirciando tra i suoi
dipinti , non mi imbattei
in una sua tela
molto particolare .
L’oggetto era semplice
: una stradina di
campagna che serpeggiava
in una boscaglia
scarna, i cui
rari arbusti sembrava-
no digradarsi man
mano che lo sguardo
cercava la fine di quel
misero sentiero . La luce appariva come un estraneo in
quel paesaggio : una presenza impalpabile e non definita
, come di immagine riflessa nell’acqua increspata.
Mi tornavano alla memoria i versi quasi dimenticati di
un celebre poeta statunitense : “ > “.
L’elogio delle scelte coraggiose , fuori dagli schemi , per
assaporare meglio l’unicità della vita.
Pensavo a questi due sentieri da scegliere e quel viottolo
del quadro e mi domandavo se veramente ogni uomo
ha la possibilità di scegliere , di plasmare il proprio destino
o se il nostro futuro non sia già stato scritto e deciso
da una volontà che non riusciamo a comprendere .
Una finestra sul passato
RUBRICA
Pensavo a quel viottolo del quadro e mi chiedevo se
Abbondanzio non avesse voluto descrivere così la sua
vita e se quella faticosa camminata che si indovina nei
colori a tempera non sia in realtà la metafora della sua
vita , spesa nel sacrificio e nell’abbandono a Dio .
- la giovinezza -
Pigozzi Abbondanzio , da tutti conosciuto
a Cislago come “ Bundanzi”
nacque nell’oramai lontano
1913 . I suoi genitori , contadini
come la stragrande maggioranza
degli abitanti di Cislago all’epoca
, conducevano una tranquilla
vita di paese.
Col passare degli anni però Abbondanzio
impara una professione
all’epoca molto ricercata , quella
dello stuccatore .
La sua specialità erano gli stucchi
lucidi quelli che , tanto per dare
un idea , creano l’effetto “ finto
marmo”.
All’epoca erano ben pochi quelli
che potevano vantarsi di padroneggiare
con la dovuta abilità un
mestiere del genere , tant’è vero
che al nostro il lavoro davvero non
mancava.
Opera di Pigozzi Abbondanzio
Insomma la sua fu una giovinezza
come quella di molti altri : lavoro
, divertimento e anche l’amore di una ragazza .
Tutto questo era destinato però a subire un brusco cambiamento.
Sul finire degli anni ’30 la Germania , sconfitta la tremenda
crisi economica degli anni precedenti , era oramai
una nazione ricca e temuta .
Il boom economico aveva portato con se una notevole
domanda dei cosiddetti “ beni di lusso “ e gli stucchi
lucidi rientravano a pieno titolo in questa categoria .
Fu così che , assieme ad altri compagni , Abbondanzio
fu chiamato a lavorare nella Germania nazista . Il committente
di tale lavori era addirittura Hermann Goring ,
uno dei piu’ potenti gerarchi dell’entourage hitleriano.
Sembra che Abbondanzio lavorò per diverso tempo
CISLAGO - N. 13 MAGGIO 2005
15