NESSUNA IMPRESA È UN'ISOLA - Trentino Sviluppo
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BIM della Valle del Chiese <strong>Trentino</strong> <strong>Sviluppo</strong> SpA<br />
• imprese virtuali, anche artigiane, che operano come general contractor;<br />
• imprese artigiane subfornitrici che operano anche su reti internazionali;<br />
• microimprese e tante forme di lavoro autonomo che operano nel ciclo dei servizi e della<br />
consulenza.<br />
La figura idealtipica dell’ “imprenditore mediocre” che, partendo dal sottoscala, ha dato origine<br />
allo sviluppo delle nostre economie distrettuali ha perso la sua centralità. Chi ce l’ha fatta è<br />
cresciuto ed oggi è una media impresa aperta alla competizione sui mercati internazionali, ben<br />
oltre quindi lo spazio del distretto o del mercato locale. Sono questi imprenditori che hanno fatto<br />
esplodere il distretto verso l’alto, facendo globalizzazione a medio e lungo raggio, ampliando la<br />
rete delle relazioni produttive al di fuori del contesto locale.<br />
2.1 Le medie imprese committenti<br />
Le medie imprese sono però anche il catalizzatore attorno cui oggi si “ricondensa” il nostro capitalismo<br />
molecolare e si ridisegnano le nuove filiere di produzione. Queste medie imprese fungono<br />
da “porta di sistema” tra locale e globale, sono un meta-organizzatore capace di fare evolvere, di<br />
innovare e di internazionalizzare, il loro retroterra di relazioni produttive. Partendo dalle strategie<br />
evolutive delle medie imprese committenti (leader di filiera) si può capire come i processi di<br />
innovazione si diffondono sul territorio, lungo i percorsi della subfornitura, e come possono essere<br />
ulteriormente sostenuti ed incrementati.<br />
La media impresa si presta molto bene a studiare l’economia della filiera entro cui l’impresa di<br />
media dimensione è quasi sempre attiva e partecipe:<br />
• in qualche caso, in un sistema frammentato come quello italiano, la media impresa è un’impresa<br />
leader, che organizza o influenza un segmento di filiera fatto da molti subfornitori e da molti<br />
autonomi centri di decisione;<br />
• in altri casi, la media impresa costituisce il terminale italiano di una rete transnazionale di<br />
grande scala e di grande ampiezza, dando luogo a quella dialettica tra locale e globale che<br />
caratterizza le grandi reti di divisione del lavoro;<br />
• infine, la media impresa è spesso un meta-organizzatore del territorio in cui è insediata, perché<br />
il suo successo competitivo è strategicamente legato alla capacità di fare evolvere il retroterra<br />
territoriale della subfornitura, nel senso e nei tempi richiesti dalla concorrenza.<br />
A fronte della crisi, vera o presunta, delle economie distrettuali di piccola impresa sono molti<br />
gli analisti che affidano le sorti evolutive del capitalismo italiano al ruolo che le medie imprese<br />
saranno capaci di svolgere nello scenario internazionale. L’elenco di queste medie imprese è<br />
fortunatamente lungo.<br />
Un recente rapporto Mediobanca – Unioncamere 4 sottolinea il ruolo svolto da 3.925 medie<br />
imprese italiane che vanno per il mondo, pur mantenendo un forte radicamento nei distretti<br />
e nei settori storici del capitalismo manifatturiero italiano: meccanica, beni per la persona e la<br />
casa, alimentare, gomma e plastica. Duemila di queste imprese si concentrano in 11 province da<br />
Torino a Vicenza, passando per Milano, Brescia, Bergamo, lungo la Via Emilia arrivando sino alla<br />
città adriatica. Delineano una geografia territoriale che coincide con il Club dei 15 che riunisce le<br />
associazioni confindustriali più esposte e votate all’export.<br />
4 “Le medie imprese industriali italiane” Unioncamere – Mediobanca 2006 (www.unioncamere.it)