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NESSUNA IMPRESA È UN'ISOLA - Trentino Sviluppo

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BIM della Valle del Chiese <strong>Trentino</strong> <strong>Sviluppo</strong> SpA<br />

considerare il modo con cui ciascuna relazione di subfornitura contribuisce con la sua peculiarità<br />

(di dipendenza, cooperazione, concorrenza) al risultato complessivo del sistema. Lo studio della<br />

subfornitura come “anello” di una catena produttiva estesa, è oggi particolarmente rilevante se si<br />

tiene conto che il rapporto di subfornitura costituisce, in molti sistemi, uno degli epicentri della<br />

crisi che interessa il sistema più ampio.<br />

Mettere sotto “controllo” il sistema della subfornitura significa monitorare un campo ad<br />

elevata criticità. Si tratta, in sostanza di registrare, per ogni sistema della subfornitura, i cambiamenti<br />

nell’organizzazione dei cicli produttivi e nelle relazioni tra committenti e sub-contractors, i processi<br />

di selezione dei fornitori, le spinte verso la qualificazione della fornitura (standard, certificazione<br />

di qualità, sistemi di comunicazione, interattività), le strategie di ricerca di sbocchi alternativi a<br />

quelli tradizionali.<br />

Il problema di un monitoraggio e di una trasformazione governata dei sistemi di relazione tra<br />

imprese si pone in modo urgente, tenuto conto del fatto che l’evoluzione competitiva in corso<br />

genera rilevanti effetti di spiazzamento di intere fasce di piccole imprese, artigiane in particolare. La<br />

subfornitura costituisce, da questo punto di vista, il punto critico su cui concentrarsi per misurare<br />

i ritmi e le direzioni delle trasformazioni in corso e tarare gli interventi da compiere.<br />

La globalizzazione ha rimescolato in profondità le carte del gioco competitivo, non perchè<br />

penalizza i sistemi locali (come si diceva fino a poco tempo fa), ma perchè impone ai sistemi locali<br />

e alle piccole imprese la ricerca di formule imprenditoriali nuove, di nuovi “modelli di business”.<br />

Quelle formule o quei modelli che mettono in grado la piccola impresa e il sistema produttivo<br />

locale di utilizzare a proprio vantaggio le risorse della globalizzazione, in modo da non limitarsi a<br />

subire, ma da assumere come proprio il nuovo terreno della competizione.<br />

I nostri sistemi produttivi locali hanno sviluppato soprattutto una competenza manifatturiera:<br />

la loro forza sta nel saper produrre a costi bassi beni materiali di buona qualità e in piccola serie,<br />

adattandosi velocemente alla richiesta del committente o del mercato finale. La loro capacità di<br />

governare le fasi a valle della catena del valore – commercializzazione, distribuzione, pubblicità,<br />

moda, servizio al cliente finale – è estremamente limitata.<br />

Oggi, con l’emergere di concorrenti a basso costo che si situano proprio nella manifattura, e<br />

con l’estensione globale dei mercati, che allontana e diversifica i potenziali clienti, la manifattura<br />

rischia di essere l’osso che lascia agli altri – ai produttori dei significati immateriali – per così dire,<br />

la polpa del business.<br />

La smaterializzazione della produzione deriva dal fatto che i prodotti acquistano una quota<br />

crescente di valore in funzione delle loro qualità “immateriali” come il disegno, il significato,<br />

il livello di servizio, l’affidabilità che esse hanno per l’utilizzatore. Nella catena del valore sta<br />

crescendo la quota del valore che è attribuita a chi fornisce questi tipi di servizi (ideativi, estetici,<br />

comunicativi, di garanzia, ecc.) rispetto a chi svolge un puro ruolo manifatturiero.<br />

Sempre più le funzioni di manifattura standard hanno margini decrescenti; mentre il valore si<br />

concentra nelle funzioni di servizio (produrre piccole serie, per impieghi ad hoc, dare un prodotto/<br />

servizio personalizzato, fornire una prestazione just in time, garantire una certa qualità o un<br />

certo risultato) e in funzioni cognitive (ideazione, progettazione, design, moda, comunicazione,<br />

commercializzazione, controllo, ecc.) In ambedue i casi, l’immateriale conta più del materiale,<br />

l’uomo più della macchina.<br />

Dietro questi fenomeni non stanno solo circostanze di breve termine (instabilità, apertura di<br />

certi mercati prima chiusi ecc.), ma tendenze a lungo termine che si rafforzeranno col passare del<br />

tempo. In particolare spingono nelle direzioni sopra indicate alcune caratteristiche della domanda

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