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Febbraio - Federazione Trentina della Cooperazione

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4<br />

IN PRIMO PIANO nuove tendenze nel consumo<br />

Dove vanno le<br />

Famiglie Cooperative<br />

di Walter Liber<br />

Il sistema <strong>della</strong> cooperazione di consumo trentina avvia un percorso di riflessione<br />

che porterà, in autunno, a tracciare le linee strategiche per il prossimo<br />

decennio. Cambia il consumatore, cambiano i negozi. Quali risposte può dare<br />

il modello cooperativo? I contributi di Stefano Zamagni (economista,<br />

università di Bologna), Francesco Cecere (direttore pianificazione e controllo<br />

Coop Italia), Giorgio Fiorini (Sait) e Diego Schelfi (<strong>Cooperazione</strong> <strong>Trentina</strong>)<br />

Sono cambiate molte cose dal convegno<br />

di dodici anni fa a Susà<br />

quando, fresco dell’accordo con<br />

Coop Italia, il sistema <strong>della</strong> cooperazione<br />

di consumo trentina scommetteva<br />

sul proprio futuro. Erano i<br />

tempi in cui il Sait – consorzio cui<br />

spetta il merito di aver spinto sull’acceleratore<br />

degli investimenti –<br />

COOPERAZIONE TRENTINA n° 2 febbraio 2006<br />

veniva ancora considerato dalle<br />

Famiglie Cooperative un fornitore<br />

importante ma non l’unico, con una<br />

fedeltà che viaggiava sul 30%.<br />

Troppo poco per essere competitivi,<br />

una velleità considerarsi un sistema.<br />

Ma la “svolta di Susà”, come<br />

poi fu chiamata, diede una scossa<br />

fortissima al movimento <strong>della</strong> coo-<br />

perazione di consumo. Da quella<br />

data ad oggi sono diminuite di<br />

numero le Famiglie Cooperative,<br />

aumentati i punti vendita e anche il<br />

fatturato, costruiti dal nulla due<br />

superstore. Stabile la quota di mercato<br />

attorno al 35%, fuori dalla<br />

porta le grandi multinazionali <strong>della</strong><br />

distribuzione alimentare.

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