14.06.2013 Views

NUMERO 21 INVERNO 2006 / COPIA GRATUITA ... - Beautiful Freaks

NUMERO 21 INVERNO 2006 / COPIA GRATUITA ... - Beautiful Freaks

NUMERO 21 INVERNO 2006 / COPIA GRATUITA ... - Beautiful Freaks

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fiona Apple<br />

Extraordinary Machine<br />

Sembrava stesse attendendo la prossima delusione amorosa<br />

per pubblicare un nuovo disco e così è stato, il che<br />

lascia fastidiosamente intendere quanto poco le importi di<br />

donare al mondo le sue creazioni e quanto siano maledettamente<br />

reali i sentimenti che mette a nudo con la sua<br />

bellissima voce. Passati sei anni da “When the Pawn...” e<br />

dopo essere stata lasciata dal giovane e bravissimo regista<br />

P.T.Anderson, Fiona torna con Extraordinary Machine, un<br />

album dalle vicende travagliate, che la casa discografica<br />

teneva bloccato trovandolo poco accessibile e che infine<br />

ci è giunto soltanto leggermente manipolato, grazie ad un<br />

accorato appello di migliaia di fan che in segno di protesta hanno spedito altrettante mele alla Sony<br />

con su scritto ‘Free Fiona’ (visto quanto il mondo ti vuole?). Laddove i primi due lavori trattavano<br />

diversamente lo stesso argomento, i suoi tormenti amorosi e i suoi sentimenti, uno con malinconia<br />

e l’altro con rabbia, quest’ultimo lavoro, segnato profondamente dalla vicenda appena trascorsa,<br />

parla in entrambi i modi lasciando però intravedere la maturità raggiunta di una ragazza che ha<br />

perso molto, ma che ormai sa che bisogna andare avanti, come afferma in Oh Well (What wasted<br />

unconditional love on somebody who doesn’t believe in the stuff - Oh, well). E la sua maturità si<br />

sente anche nella composizione e nei testi, in quello che risulta un lavoro molto ben arrangiato e<br />

non troppo omogeneo (merito anche dei due-tre produttori ai quali si è affidata), che mi ha ricordato<br />

Songs In The Key Of Life di Stevie Wonder in canzoni come Tymps (The Sick In The Head Song) e<br />

Window e che mi ha incredibilmente emozionato con canzoni come la conclusiva Waltz (Better Than<br />

Fine) e la già citata Oh Well. Su tutto, regna la splendida voce di Fiona, quasi sommessa, eppure<br />

vibrante e violenta per quanto tocca da vicino la sua anima.<br />

[ Emanuele Mancini ]<br />

Tenia<br />

Pareti di Lana<br />

Liberamente scaricabili dal sito del gruppo (www.tenia.it) i<br />

tre brani che compongono “Pareti di Lana” presentano una<br />

band facilmente inseribile nel filone indie-rock in italiano debitore<br />

nell’ispirazione sonora a band del calibro di Marlene<br />

Kuntz, Afterhours e Tiromancino e influenzati nei testi dallo<br />

stile di Cristiano Godano. Nonostante le influenze sopra<br />

elencate si facciano sentire parecchio, soprattutto nello<br />

stile canoro, almeno nel sound proposto la band sembra<br />

capace di avere qualche guizzo di creatività davvero niente<br />

male. Soprattutto la conclusiva “Dossi Artificiali”, che alterna<br />

un mood rock più classico ad improvvise ed energiche<br />

acidità sonore ben alternate alla melodia portante, lascia intravedere delle buone capacità compositive.<br />

Insomma le doti sembrano esserci e la lezione dei “gruppi-guida” sembra sia stata appresa appieno.<br />

Ora non resta che liberare completamente la vena creativa e lasciare andare definitivamente<br />

le chitarre che sembrano capaci di dar vita ad atmosfere davvero interessanti.<br />

Per contatti: www.tenia.it<br />

[ a.pollastro@libero.it ]

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!