Edizione 20 - Dicembre 2010 - Collegiomondragone.it
Edizione 20 - Dicembre 2010 - Collegiomondragone.it
Edizione 20 - Dicembre 2010 - Collegiomondragone.it
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
A Associazione ex Alunni Nobile Collegio Mondragone<br />
Fondata il 2 febbraio 1922<br />
_______________________________________________________________________________________________________________________<br />
N° <strong>20</strong> DICEMBRE <strong>20</strong>10<br />
_____________________________________________________________________________________________<br />
Primo numero redatto il 14 luglio 1866 - Nuova edizione semestrale dal <strong>20</strong>01<br />
On-line, a colori, sul s<strong>it</strong>o www.collegiomondragone.com
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Indice degli articoli<br />
PRESENTI A MONDRAGONE PER LA GIORNATA DEGLI EX – 13 giugno <strong>20</strong>10……….………..pag.3<br />
L’ATTIVITA’ EDITORIALE DEL COLLEGIO…………………………………………..………….....….pagg.4-6<br />
GEORG SAND –Il suo libro “La DANIELLA”……………………………………………..………....…..pagg.7÷8<br />
IL 2 FEBBRAIO 1865- Nasce il Collegio…..………………………………………………………..….…pag.9<br />
UN COLLEGIO CHIUDE I BATTENTI…………………………………………………………….……....pagg.10-13<br />
DISCORSO DELLE SIG.RA CELESTE PAVONCELLO….………………………………………..….…pag.14<br />
.<br />
RICORDO DELLO STORICO DOMENICO SEGHETTI………………….…………………………..…pag.15-17<br />
L’ILLUSTRAZIONE ITALIANA………………………………………………….…………………..……….pagg18÷<strong>20</strong><br />
CARLO CUPINI……………………………………………………………..…………………………...…….pagg.<strong>20</strong>-21<br />
IL MANOSCRITTO VOYNICH………………………………………………………..….………….………pagg.22÷23<br />
RICORDI……………………………………………………………………………………………….………..pag. 24<br />
RICORDI-Le Associazioni; le squadre di calcio……………………………..…………………………….pagg. 25-26<br />
LORENZO GIGOTTI…………………………………………………………………………………………..pagg. 27-29<br />
LA RETTA per l’anno scolastico 1946-1947………………………………..………………………………pag. 30<br />
ELENCO NOMINATIVI che hanno pagato la quota per l’anno in corso………………………………pag. 31<br />
**************<br />
_____________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.2 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Padre Cristoforo Sironi S.J.<br />
Padre Tiziano Repetto S.J.<br />
Prof. Franco e Clara Giannini<br />
PRESENTI A MONDRAGONE “GIORNATA DEGLI EX”<br />
13 GIUGNO <strong>20</strong>10<br />
Giuliano e Paola Mauro<br />
Francesco Autuori<br />
Giorgio Barillari<br />
Paolo Binaco<br />
Pierantonio ed Elisabetta Bonnet<br />
Sandro Bontempi<br />
Antonio Burzacca<br />
Felice Cafiero<br />
Luigi Cafiero<br />
Luisa Pio di Savoia Canale<br />
Bartolomeo Capocchiani<br />
Francesco Casini<br />
Filippo Cipp<strong>it</strong>elli<br />
Carlo e Maria Conforti<br />
Enrico ed Isabella Corsetti Antonini<br />
Ennio Cortese<br />
Luca Cortese<br />
Giovanna De Ghantuz Cubbe<br />
Franco e Roberta Cusmano<br />
Mario De Carli<br />
Giuseppe De Corato<br />
Luigi Devoti<br />
Domenico ed Annie di Paola Consolini<br />
Vincenzo Falzacappa<br />
Franco Farascioni<br />
Paolo e Marisela Federici<br />
Luigi ed Olga Filograsso<br />
Mario Garofoli<br />
Duccio e Maria Pia Gaslini<br />
Antonio e Franca Gnoni Mavarelli<br />
Carlo Maria e Chicchi Gregoretti<br />
Prof. Rodolfo Maria e Roberta Strollo<br />
Prof. Diego e Mimma Maestri<br />
Roberto ed Emma Buonasorte<br />
Luigi Imperato<br />
Agostino Ippol<strong>it</strong>i e consorte<br />
Luigi Lucangeli<br />
Sandro Lucci e consorte<br />
Enrico ed Antonella Luzi<br />
Franco ed Angela Mancinelli Scotti<br />
Piero ed Helene Marchetti<br />
Ugo Marchetti<br />
Ferdinando e Maresti Massimo<br />
Ugo Massari<br />
Ruggero Messere<br />
Giuseppe Moroni Fiori<br />
Giuseppe e Maria Gabriella Munno<br />
Masino e Nenè Pacifici<br />
Marco, Claudia, Celeste Pavoncello e Dora Piperno<br />
Luciana Pellicano<br />
Manfredi e Margaret Pio di Savoia<br />
Antonino ed Ada Rizzo Galimi<br />
Claudio Sabatini e figlio<br />
Alessio, Giovanna e Maria Pia Sabatini Sciarroni<br />
Carlo e Malì Sabatucci Frisciotti Stendardi<br />
Guido Salce<br />
Lidia ed Alessandro Sciolari<br />
Tommaso Sinibaldi<br />
Alberto e Letizia Sol<strong>it</strong>o<br />
V<strong>it</strong>torio e Nilla Spadorcia<br />
Fabio Valerj<br />
Giuseppe Ventura<br />
Giuliano e Mimmi Zincone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° 19 – giugno <strong>20</strong>10 pag.3 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
L’ATTIVITA’ EDITORIALE DEL COLLEGIO<br />
Il testo riguardante la storia delle pubblicazioni dei nostri giornali è stato tratto da:<br />
LA VILLA SPEDITA a cura di Diego Maestri e Rodolfo Strollo (<strong>20</strong>02)<br />
I componenti della Direzione e Redazione del “Mondragone” nell’anno 1906<br />
Da sinistra a destra - 1ª fila a sedere – Francesco Gaetani di Bastiglia (Cyclops), P.Gennaro Pennacchio (Direttore),<br />
Guido Antici-Mattei (Guy), P. Carlo Ravel.<br />
2ª fila in piedi – Giovanni Ciampa (John), Vincenzo Fani (Sphinx), P. V<strong>it</strong>torio Bovini<br />
Negli Anni Trenta, in almeno due terzi dei collegi<br />
gest<strong>it</strong>i dai Gesu<strong>it</strong>i era presente un periodico locale.<br />
In Latium, n. 9, 1992, pp. <strong>20</strong>7-231. Gli esemplari<br />
pervenutici hanno come intestazione la scr<strong>it</strong>ta:<br />
Mondragone Giomale Storico Pol<strong>it</strong>ico Letterario<br />
Pubblicazione settimanale, Anno 1, 1866, Luglio<br />
14, N. 1 e Luglio 21, N. 2.<br />
ln un articolo dal t<strong>it</strong>olo Giornali a<br />
Mondragone, apparso su Il Mondragone, A.<br />
XXXIV, maggio 1940, p. 22, riportante alcuni<br />
cenni storici sull’ed<strong>it</strong>oria interna del Collegio e a<br />
firma dell’allora redattore capo Luciano Salce, si<br />
parla anche di esemplari del 1869. Non si può<br />
escludere che si sia fatta confusione — per<br />
assonanza del t<strong>it</strong>olo e uguaglianza del formato e<br />
ugualmente manoscr<strong>it</strong>to — con un solo numero,<br />
da noi individuato ne1l’Archivio de Gesu<strong>it</strong>i, de<br />
l’Eco di Mondragone — Giornale Pol<strong>it</strong>ico<br />
Letterario — pubblicazione settimanale, Anno 1°<br />
N. 1 Lunedi 4 gennaio 1869.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.4 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Cfr. Felice Grossi Gondi S.J, Le Ville Tuscolane<br />
..., op. c<strong>it</strong>., p. ll Conforto, “giornale che esce<br />
quando gli pare”, esordì in marzo con cadenza<br />
quasi quotidiana (il n. 2 e del 23. 111, il n. 4 del<br />
30.111, il n. 5 del 31.111, il n. 6 del 1°.1V, i nn.<br />
7,8,9 del 3,4,5.IV rispettivamente ...) ed era ricco<br />
di Vignette illustrate rifer<strong>it</strong>e, per la maggior parte,<br />
alla v<strong>it</strong>a dei malati. Altri esemplari rintracciati<br />
sono del 1880, anno in cui terminò la stampa,<br />
come risulta segnalato dalla Gazzetta di<br />
Mondragone, n. 3, giovedi 19 febbraio, 1880, p.<br />
1.<br />
I1 Draco, quindicinale ("Periodico bimensile")<br />
dai contenuti meno graffianti de ll Pavone ma<br />
sempre carico d’umorismo e goliardia, visse la<br />
stagione scolastica del 1902. Anche Il Pavone -<br />
Canta ogni Lunedì, durò soltanto un anno<br />
scolastico (il 1897). forse anche per il continuo<br />
intervento censorio dei Religiosi causato<br />
dall’eccessiva salac<strong>it</strong>à del Testasecca. La storia di<br />
questa avventura ed<strong>it</strong>oriale fu poi riassunta in un<br />
libretto dello stesso Vincenzo Testasecca Ricordi<br />
del Pavone – Giornaletto del Conv<strong>it</strong>to di<br />
Mondragone, Roma 1898, nel quale si dà<br />
giustificazione anche del nome, scelto in onore dei<br />
numerosi pavoni che fin da quel tempo vagavano<br />
Il maschio sotto le finestre della stamperia ci fa<br />
di continuo sentire la sua flebile voce come per<br />
ringraziarci e annunciarci la prole” (cfr. Il<br />
Mondragone, A. I, n. 8, 28 maggio 1905, p. 2) e<br />
quindi la notizia dei cinque nati con dettagli sul<br />
comportamento dell’intera famigliola (cfr. La<br />
La Ricreazione, “foglio” di quattro pagine<br />
domenicale che uscì per la prima volta la<br />
domenica 4 aprile del 1880, conteneva<br />
esclusivamente argomenti a carattere “ricreativo”,<br />
con giochi e brevi racconti; terminò le sue<br />
pubblicazioni con il n. 31 di domenica 31 ottobre<br />
“... dovendosi ora dai nostri giovani a cui e<br />
principalmente dedicato, attendere ai loro studi”<br />
(ivi). La Gazzctta di Mondragone, settimanale,<br />
sorse nel febbraio del 1880 ad opera di alcuni PP;<br />
usciva ogni giovedì; dal numero 3 fu l<strong>it</strong>ografato.<br />
liberi nel parco della Villa. Anche su questa<br />
colonia di volatili venivano spesso date notizie sui<br />
periodici del Collegio, poiché erano,<br />
evidentemente, molto amati. Ad esempio nella<br />
Cronaca del Drago del 9 aprile 1902, A.1, n. 5, p.<br />
2, si legge: “25 (marzo) – La morte di un pavone.<br />
Questa notte fu ucciso dai cani uno dei pochi<br />
pavoni rimasti nella villa. Speriamo che si<br />
provvedano presto dei compagni al misero<br />
superst<strong>it</strong>e»; quindi fin dai primi numeri de Il<br />
Mondragone del 1905 e 1906 le vicende dei<br />
pavoni trovano posto: “Un felice annunzio .. [i<br />
pavoni] si sono acconti al paziente lavoro di una<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.5 di 32<br />
cova.<br />
famiglia dei pavoni, ne Il Mondragone, A, 1, n.11,<br />
18 luglio 1905, p. 4), comprese le aggressioni<br />
sub<strong>it</strong>e dai piccoli (cfr. I pavoni, ne Il Mondragone,<br />
A. I, n. 14, 30 settembre 1905, p. 3), o la sorte dei<br />
grandi “…il P Ministro ci annunciava Ia<br />
improvvisa morte di una pavonessa. A
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
compensare questa perd<strong>it</strong>a sono giunti opportuni<br />
quattro giovani pavoni che il duca di Gallese<br />
gentilmente inviava in dono al nostro Collegio.<br />
Cosi la schiera di questi poetici animali è cresciuta<br />
di numero con nostro piacere” cfr. la Cronaca, A.<br />
11, 24 maggio 1906, n. 10, p.,5) o ancora: “Di<br />
vecchiaia è morto il bel pavone bianco.<br />
Ammiratissimo da tutti i vis<strong>it</strong>atori di Mondragone.<br />
Il pavone, con la sua consorte fu regalato,<br />
quindici anni addietro, al P.Pasqualini dal Barone<br />
Maiorana, di Catania.<br />
La.femmina.morì dopo tre anni… Il<br />
rarissimo esemplare, da tutti ammirato, è stato<br />
con cura imbalsamato dal P. Cannella” (cfr. le<br />
Notizie in fascio ne Il Mondragone, A. XVI, n.<br />
3, marzo 1923, p. <strong>20</strong>) fino a giungere ad un<br />
lungo articolo di “difesa” dei volatili, irr cui si<br />
sottolinea che arrivarono in Villa con i primi<br />
cinque conv<strong>it</strong>tori (cfr. Su e giù per<br />
Strumenti che possono essere considerati<br />
antesignani del ciclostile. Del poligrafo, dà una<br />
sommaria descrizione il Testasecca Ricordi<br />
del…,op.c<strong>it</strong>., p. 15: “…invenzione meschina,<br />
perché sudicietto anzi che no, alquanto faticoso,<br />
capace di riprodurre solo poche copie, per<br />
l’ordinario sbiad<strong>it</strong>e. Consiste esso in una latta<br />
rettangolare contornata da piccoli ripari, dove: si<br />
contiene una specie di gelatina o pasta<br />
mucillaginosa, detta comunemente colla ...».<br />
Queste caratteristiche emergono, oltre che<br />
dall'analisi delle raccolte, anche dalla lettura<br />
dell’articolo di Sphinx [Vincenzo Fani]} Sul<br />
giornale di collegio, ne Il Mondragone, A. ll, n.<br />
21, 8 dicembre 1906, p. 2. Un taglio<br />
maggiormente culturale era presente in altre<br />
"testate"., non locali, ad esempio ne Il Collegiale<br />
periodico redatto nel Collegio di Strada, nel<br />
Casentino (Arezzo), sempre gest<strong>it</strong>o dai Gesu<strong>it</strong>i,<br />
così come per l’Omnibus, durato quattro anni al<br />
principio del secolo, redatto dall’ Ist<strong>it</strong>uto<br />
Massimiliano Massimo di Roma.<br />
Mondragone… e i pavoni?!, ne Il Mondragone,<br />
A. X, n. 6, 1 aprile 1919, p.4). Unico brano<br />
controcorrente lo si legge nell’articolo di Giulio<br />
Bilancioni I pavoni, ne Il Mondragone, A.<br />
XXXIV, marzo 1940, p. 8, in cui si biasima<br />
l’usanza di tenere in un “hab<strong>it</strong>at” a loro<br />
estraneo i pavoni che quando “…Un<br />
automobile sale sferragliando per la gola nera<br />
del viale, spandendo lancinante la luce dei suoi<br />
fari. Tra gli elci scuri si alza un coro di grida<br />
roche e stride: ti sembrano singhiozzi”. In<br />
realtà la v<strong>it</strong>a nella Villa dei pennuti non doveva<br />
essere così tragica, tanto che essi erano spesso<br />
fotografati in tranquilla libertà e infatti<br />
risultano immortalati anche in piu cartoline<br />
(non solo da vivi, ma anche imbalsamati).<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.6 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
George Sand<br />
Nel 1858 la scr<strong>it</strong>trice George Sand fu osp<strong>it</strong>e di villa Mondragone, (il collegio fu aperto nel 1865)<br />
trovandovi una speciale ambientazione che riportò nel suo romanzo La Daniella.<br />
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:<br />
.<br />
Auguste Charpentier: George Sand nel 1964<br />
George Sand, pseudonimo di Amantine<br />
Aurore Lucile Dupin, scr<strong>it</strong>trice francese,<br />
nacque il primo luglio 1804 a Parigi, ossia il 6<br />
messidoro dell’anno XII della Repubblica, e<br />
morì, dopo una v<strong>it</strong>a avventurosa e<br />
anticonformista, l’otto giugno 1876 nel suo<br />
castello di Nohant.<br />
George Sand, bambina<br />
La nonna, Marie-Aurore de Saxe (1748-<br />
1821), sposò in seconde nozze il<br />
sessantunenne Luois-Claude Dupin,<br />
ricchissimo ricev<strong>it</strong>ore generale delle finanze<br />
di Metz e di Alsazia. Nel 1793 Marie-Aurore,<br />
comprò la tenuta di Nohant, comprendente un<br />
castello, un bosco e una grande estensione di<br />
terra.<br />
Il padre di George Sand, Maurice Dupin<br />
(1778-1808), seguì la carriera mil<strong>it</strong>are, come<br />
semplice soldato durante il Direttorio e come<br />
ufficiale durante la campagna d’Italia di<br />
Napoleone.<br />
È autrice di romanzi, di novelle, di<br />
opere teatrali, di un'autobiografia, di cr<strong>it</strong>iche<br />
letterarie e di testi pol<strong>it</strong>ici. Femminista molto<br />
moderata, fu attiva nel dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico e<br />
partecipò, senza assumere una posizione di<br />
primo piano, al governo provvisorio del 1848,<br />
esprimendo posizioni vicine al socialismo,<br />
che abbandonò alla fine della sua v<strong>it</strong>a per un<br />
moderato repubblicanesimo.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.7 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
La sua opposizione alla pol<strong>it</strong>ica temporalistica<br />
e illiberale del papato le costò la messa<br />
all'Indice di tutti i suoi scr<strong>it</strong>ti nel dicembre<br />
del 1863.<br />
È ricordata anche per i suoi comportamenti<br />
anticonformistici e per le relazioni<br />
sentimentali avute con lo scr<strong>it</strong>tore Alfred de<br />
Musset e con il musicista Frederyk Chopin.<br />
“La Daniella” un libro di George Sand<br />
APPELLO AGLI EX<br />
Di impronta fortemente anticlericale, l'opera<br />
fu pubblicata nel 1856 provocando scandalo<br />
in patria e una dura polemica tra<br />
Francia e Italia. Ne è protagonista il giovane<br />
p<strong>it</strong>tore Jean Valreg, il quale spera di trarre<br />
ispirazione viaggiando attraverso l'Italia. Ma<br />
quello che trova lo delude profondamente e,<br />
giunto a Roma, rimane disgustato per le<br />
condizioni in cui versa la c<strong>it</strong>tà, affl<strong>it</strong>ta da<br />
pestilenze e sporcizia. Durante una g<strong>it</strong>a in<br />
compagnia di una coppia inglese e della loro<br />
giovane figlia, Jean sbaraglia una banda di<br />
briganti che tenta di rapinarli, susc<strong>it</strong>ando<br />
l'amore appassionato della ragazza. Ma Jean<br />
non ricambia e si innamora della cameriera,<br />
Daniella. Un amore ostacolato che sfocerà nel<br />
matrimonio e nell'arrivo di un figlio.<br />
La Associazione ha in animo di ampliare la videoteca riguardante la v<strong>it</strong>a del Nobile Collegio.<br />
Gli Ex Alunni che hanno conservato filmati riguardanti g<strong>it</strong>e, part<strong>it</strong>e di calcio, feste di<br />
camerata, viaggi all’estero ed altro ( 8mm., super8, videocassette, cd o dvd ), sono<br />
cortesemente inv<strong>it</strong>ati ad inviarli, in originale od in copia, alla nostra sede di Via del Corso<br />
160 - 00186 Roma o direttamente al segretario V<strong>it</strong>torio Spadorcia Via Michele Mercati 22 –<br />
00197 Roma.<br />
(Assicuriamo che i filmati originali, dopo averne fatto copia, Vi verranno rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i)<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.8 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
IL 2 FEBBRAIO 1865 : NASCE IL COLLEGIO<br />
Testo di Padre V<strong>it</strong>o Bondani S.J.A Mondragone dal 1947 al 1953<br />
L’idea prima della fondazione di Mondragone<br />
fu tutta del Principe Don Marcantonio<br />
Borghese, per suggerimento, si dice, sia della<br />
Marcantonio Borghese Teresa della Rocheiocault<br />
prima che della seconda consorte, Donna<br />
Guandalina Talbot e Donna Teresa della<br />
Rocheiocault. Fu lui che nella sua splendida<br />
generos<strong>it</strong>à di vero signore romano e cristiano,<br />
nell`estate del 1864, presentatosi al P.<br />
Alessandro Ponza di S.Martino, Provinciale<br />
dei Gesu<strong>it</strong>i in Roma, “Allo scopo di riuuire un<br />
numero di giovani in luogo ameno e salubre<br />
per essere educati dai padri della Compagnia<br />
di Gesù...”, metteva a disposizione il suo<br />
“castello di Mondragone” presso Frascati.<br />
Padre Alessandro Ponza S.J.<br />
La proposta fu accolta ben volentieri dal P.<br />
Ponza, che forse nutriva in sé qualche disegno<br />
del genere, ed approvata in pieno dal Generale<br />
P. Pietro Beckx, e sopra tutto da Pio IX. In tal<br />
modo, esegu<strong>it</strong>i celermente i necessari lavori di<br />
restauro e di adattamento, il 2 febbraio 1865,<br />
festa della candelora, il progetto del munifico<br />
Principe poté esser attuato coll’inizio del<br />
funzionamento del Collegio, con un gruppetto<br />
di cinque alunni, tre dei quali figli dello stesso<br />
Fondatore, Don Marcantonio Borghese. E la<br />
data del 2 febbraio e rimasta poi sempre cara<br />
nella storia di mondragone, considerata come<br />
il vero natale del Collegio. Ed era bello, in<br />
quella ricorrenza, vedere gli antichi alunni<br />
accorrere numerosi, anche di lontano, per<br />
r<strong>it</strong>rovarsi insieme in Cappella, nel refettorio,<br />
nel piazzale, per rivivere nostalgicamente, in<br />
dolce compagnia, almeno per poche ore, la<br />
serena v<strong>it</strong>a degli anni migliori. Immancabili in<br />
questa circostanza, con molti e molti altri,<br />
l’avvocato Carlo Rocchi, da Roma, uno dei<br />
primi cinque del 2 febbraio 1865, il Sig.<br />
Nicola Santovetti, dalla vicina Grottaferrata, il<br />
Conte Augusto Cattaneo di S. Nicandro ed i<br />
fratelli Marchesi Augusto e Giuseppe<br />
Sanfelice di Monteforte da Napoli, il P.<br />
Domenico Palermo Lazzarini, dell’Univers<strong>it</strong>à<br />
Gregoriana, il Principe Don Francesco<br />
Massimo, il primo presidente della<br />
Associazione degli Ex, quando fu cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a il<br />
2 febbraio del 1922.<br />
“La fondazione di questo Conv<strong>it</strong>to<br />
incontrò l’aggradimento di tante famiglie<br />
facoltose, non solo di Roma, ma di tutta quasi<br />
l’Italia”, e l’Ist<strong>it</strong>uto, aperto con una<br />
convenzione della durata di due anni,<br />
rinnovabile però, e difatti rinnovata nel 1868,<br />
vide i suoi alunni aumentare notevolmente di<br />
anno in anno. I cinque del 2 febbraio 1865 nel<br />
1866 erano gia 31; nel 1867 essi salirono a<br />
50, nel 1868 a circa 80, fino a raggiungere<br />
assai presto il centinaio; il qual numero poi si<br />
manterme costante per un certo tempo, salvo<br />
le piccole oscillaziorii sol<strong>it</strong>e verificarsi da un<br />
anno all’altro.<br />
Un balzo notevole si ebbe nell’immediato<br />
primo dopoguerra, intorno al 19<strong>20</strong>, quando la<br />
famiglia mondragoniana salì ad oltre 150<br />
alunni, numero che poté sembrare eccessivo<br />
per le reali capac<strong>it</strong>à della fondazione. Questo<br />
aumento pero dimostrava la stima che<br />
circondava il Collegio e la fiducia delle<br />
famiglie nell`opera educativa della ist<strong>it</strong>uzione.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.9 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
UN COLLEGIO CHIUDE I BATTENTI<br />
Dal libro “Roma non basta una v<strong>it</strong>a”<br />
di Silvio Negro (1897-1959) giornalista, saggista e vaticanista<br />
(Articolo pubblicato nel 1953 sulla chiusura di Mondragone inviatoci da Francesco Zerbi in collegio 1946/47)<br />
A Mondragone non sono rimasti, in questi<br />
giorni di vacanze pasquali, che i custodi e i<br />
pavoni, i quali sono perfettamente in carattere<br />
con le fastose mura di una residenza che fu<br />
papale e con le peculiar<strong>it</strong>à di un collegio che<br />
permette al suo nome la qualifica di "nobile".<br />
Gli allievi sono tutti presso le famiglie, dove<br />
sono rientrati accompagnati da una lettera che<br />
comincia così: "Con vera angoscia debbo<br />
comunicarle la notizia, avuta ieri, che è stata<br />
decisa dai superiori maggiori la chiusura del<br />
collegio al termine del presente anno<br />
scolastico. Non mi poteva essere affidato<br />
incarico più doloroso...”.<br />
La sorpresa e il dolore devono essere stati<br />
grossi per il rettore, se si è lasciato andare a<br />
simili espressioni di personale rammarico, lui<br />
che, come gesu<strong>it</strong>a, deve essere pronto ad<br />
eseguire lietamente l’ordine dei superiori,<br />
qualunque esso sia. La sorpresa è stata tanto<br />
più grossa in quanto niente poteva far<br />
presagire una simile misura. Contrariamente a<br />
quanto si può pensare al primo momento, il<br />
nobile collegio di Mondragone non è affatto<br />
in crisi, ha il sol<strong>it</strong>o numero di alunni che non<br />
dovevano mai arrivare alla cifra di duecento,<br />
provenienti tutti dalle famiglie del patriziato o<br />
della borghesia <strong>it</strong>aliana, l’amministrazione è<br />
in pareggio, i risultati sempre eccellenti, quali<br />
si convengono a un ist<strong>it</strong>uto di qual<strong>it</strong>à e di gran<br />
nome, retto per di più da una pattuglia scelta<br />
di gesu<strong>it</strong>i i quali hanno fama di sever<strong>it</strong>à in<br />
fatto di scuole.<br />
Anche a Roma la sorpresa è stata grande.<br />
Mondragone è una di quelle ist<strong>it</strong>uzioni sulle<br />
quali pochi possiedono cognizioni precise, ma<br />
di cui tutti hanno un altissimo concetto per<br />
quel pochissimo che ne hanno sent<strong>it</strong>o dire,<br />
casualmente, una volta. Ad esempio che vi<br />
Padre Rocci<br />
insegnava il greco padre Rocci, autore di una<br />
grammatica sulla quale hanno studiato tutti gli<br />
<strong>it</strong>aliani di una certa età; che la Regina Elena<br />
vi andava spesso a far vis<strong>it</strong>a a un figlioccio;<br />
che il giorno della premiazione il parco si<br />
riempiva di automobili di lusso, e il salone dei<br />
più bei nomi dell’aristocrazia <strong>it</strong>aliana; che in<br />
quello stesso salone Papa Gregorio XIII ha<br />
firmato, quattro secoli addietro, la bolla per la<br />
riforma del calendario giuliano, per cui il<br />
modo di computare la durata dell’anno che<br />
oggi si pratica in tutto il mondo è part<strong>it</strong>o da<br />
Mondragone.<br />
Se lo chiudono, si son detti i romani, vuol<br />
dire che ne vogliono aprire un altro, anche più<br />
bello e moderno, qui a Roma. E sub<strong>it</strong>o è corsa<br />
ed ha trovato cred<strong>it</strong>o la voce che il collegio si<br />
trasferiva nella villa Torlonia di via<br />
Nomentana, quella di Mussolini, che già<br />
erano in corso grandiosi lavori di<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.10 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
adattamento, che l’ist<strong>it</strong>uto che ne sarebbe<br />
venuto fuori non avrebbe conosciuto rivali. I<br />
gesu<strong>it</strong>i si mostrarono molto infastid<strong>it</strong>i di<br />
quella diceria e la smentirono seccamente. In<br />
“nobile collegio” finirà con quest’anno la sua<br />
v<strong>it</strong>a, e non c’è nessuna intenzione di riaprirlo<br />
altrove. “Ella certamente troverà un’altra<br />
scuola o un altro collegio che saprà<br />
completare la formazione di suo figlio – è<br />
detto nella lettera con la quale è stata data la<br />
notizia ai gen<strong>it</strong>ori degli allievi – ed io mi<br />
auguro che voglia conservare il più caro<br />
ricordo di questo vecchio castello dove<br />
abbiamo dato, per i figli delle migliori<br />
famiglie d’Italia, la nostra intelligenza e il<br />
nostro cuore” conclude pateticamente il<br />
desolato rettore.<br />
Mondragone in realtà non è un castello, ma<br />
una gigantesca villa patrizia dell’ultimo<br />
Cinquecento, quello che annuncia già i fasti<br />
del barocco. Papa Boncompagni che aveva la<br />
passione dei colli di Frascati, e vi andava<br />
spesso a villeggiare in residenze di fortuna,<br />
cap<strong>it</strong>ato un giorno su questo poggio, disse che<br />
il panorama che vi si godeva era il più bello<br />
che gli fosse occorso di vedere e che quello<br />
era il s<strong>it</strong>o ideale per una villa. Tra coloro che<br />
l’accompagnavano vi era il vecchio cardinale<br />
Altemps, noto per strano carattere più che per<br />
pietà e coscienza, che si propose di far<br />
trovare, per le prossime vacanze, la villa che il<br />
Papa aveva auspicato già iniziata se non<br />
compiuta, e vi riuscì con l’aiuto di Giovanni<br />
Vasanzio e del Vignola.<br />
Quella superba residenza, cinta da distese<br />
di ulivi, ricca di giuochi d’acqua, di giardini<br />
pensili, di fontane e di ninfei, serv<strong>it</strong>a da viali<br />
dove i lecci sono tanto f<strong>it</strong>ti che non vi penetra<br />
mai il sole, nella prima metà del secolo scorso<br />
era ridotta a una rovina, a una cava di<br />
materiali. Nel 1828, i frascatani insorsero nel<br />
veder passare una fila di carri carichi di<br />
ferramenta e di infissi strappati agli edifici di<br />
Mondragone con il beneplac<strong>it</strong>o dei<br />
proprietari, e dovette intervenire il cardinale<br />
Pacca a far cessare il sacrilegio.<br />
George Sand che soggiornò a Villa Mondragone e ne ambientò il<br />
romanzo epistolare “La Daniella”.<br />
Quarant’anni dopo, George Sand,<br />
raccontando la v<strong>it</strong>a immaginaria a<br />
Mondragone dell’eroe di uno dei suoi<br />
romanzi, sciorina avventure e sorprese da c<strong>it</strong>tà<br />
sepolta nella selva, cadente e dimenticata.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.11 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
In quelle condizioni era la grande villa<br />
cinquecentesca dalla quale era part<strong>it</strong>a la<br />
riforma del calendario, quando Marcantonio<br />
Borghese, nel 1865, la donò più che venderla<br />
ai gesu<strong>it</strong>i, perché vi creassero un collegio per i<br />
ragazzi di nobile famiglia, un collegio che il<br />
Camillo Borghese<br />
primo anno ebbe cinque allievi, tre Borghese<br />
figli di Marcantonio, un Gallarati Scotti ed<br />
un altro nobile romano.<br />
Giovanbattista Borghese<br />
Felice Borghese<br />
Carlo Rocchi<br />
I gesu<strong>it</strong>i ripulirono, adattarono, restaurarono<br />
anche del nuovo per permettere agli allievi<br />
più grandi di avere ciascuno la sua stanza, ma<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.12 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
il gran collegio è pur sempre un edificio del<br />
Cinquecento, storico e monumentale anche<br />
troppo per essere la sede ideale di un ist<strong>it</strong>uto<br />
di cultura modernamente esemplare.<br />
La prima ragione per la quale lo chiudono<br />
è questa. Un collegio per signori, dove la v<strong>it</strong>a<br />
ha il tono di una casa patrizia, dove tutti i libri<br />
di tutti gli allievi sono rilegati nella stessa<br />
maniera, dove per gli spettacoli di carnevale,<br />
nei quali gli allievi figurano come attori,<br />
vengono chiamati da Roma registi e<br />
professori d’orchestra, dev’essere in tutto al<br />
passo coi tempi, e a Mondragone un<br />
rinnovamento razionale ed adeguato sarebbe<br />
stato difficile e costosissimo.<br />
Questa è la prima ragione, ma quella<br />
determinante, quella decisiva è un’altra, ed è<br />
piuttosto inattesa. Anche il rettore vi accenna<br />
discretamente nella sua lettera alle famiglie,<br />
parlando di “esigenze presenti che richiamano<br />
ad altri campi di lavoro r<strong>it</strong>enuti più urgenti”.<br />
In altre parole, quando si aprì il collegio, i<br />
gesu<strong>it</strong>i potevano pensare ai figli dei nobili ed i<br />
figli del ceto borghese più potente che sub<strong>it</strong>o<br />
vi si affiancarono, e per i quali Mondragone<br />
era una specie di introduzione al gran mondo,<br />
avrebbero espresso la classe dirigente di<br />
domani, che valeva quindi la pena di dedicare<br />
l’opera di una loro pattuglia sceltissima alla<br />
formazione di quei ragazzi, la quale era<br />
rigorosa e liberare nello stesso tempo,<br />
impostata sulla formula di lasciar fare<br />
sorvegliando. Oggi i gesu<strong>it</strong>i sanno che la<br />
società si è spostata, che i suoi dirigenti<br />
vengono dai più diversi ceti, e ne prendono<br />
atto. Perciò quella pattuglia scelta trovano<br />
utile indirizzarla altrove.<br />
Bella cosa avere allineate nel salone detto<br />
degli Svizzeri le fotografie di tutti gli allievi<br />
di quasi un secolo, e vedere alternarsi negli<br />
elenchi dell’annuario tanti nomi sonanti:<br />
Lante della Rovere, del Drago, Pallavicini,<br />
Massimo, Ruspoli, poi Morosini, Leopardi,<br />
Borromeo, Amat di San Filippo, Pio di<br />
Savoia, e poi ancora Capece, Caracciolo e<br />
Paternò a non finire, e Del Balzo, Di Rudinì,<br />
Sanfelice, Maresca, e poi ancora Badoglio,<br />
Scalera, Cosulich, Matarazzo, sempre per<br />
stare ai nomi più noto delle famiglie nuove,<br />
ma oggi lavorare nel ceto indiscriminato delle<br />
Univers<strong>it</strong>à è più utile, ai fini della Compagnia,<br />
che attendere all’educazione dei figli del libro<br />
d’oro della nobiltà, della finanza e delle<br />
professioni.<br />
Bella cosa avere sulla lapide dei caduti<br />
della prima guerra mondiale, tra molti altri<br />
prestigiosi, il nome di Decio Raggi, e quello<br />
del generale Ferrante Gonzaga ucciso dai<br />
tedeschi nella seconda (anche il figlio di Don<br />
Ferrante è qui a Mondragone), ma oggi<br />
l’anticlericalismo è passato di moda tra i<br />
nobili, ed è più attuale combatterlo altrove.<br />
Bella cosa avere tra i propri allievi i figli di<br />
buona parte del Corpo Diplomatico che sta a<br />
Roma, ma ci sono a Roma anche i tranvieri e<br />
gli spazzini, ed i gesu<strong>it</strong>i ci pensano. Perciò<br />
chiudono il nobile collegio, perché l’opera di<br />
quella pattuglia scelta che vi si dedica, se<br />
poteva sempre essere utilmente impiegata a<br />
Mondragone, oggi che le classi elevate non<br />
hanno più socialmente la importanza di un<br />
tempo, è r<strong>it</strong>enuta più urgente e fruttuosa<br />
altrove.<br />
“Ma chi si dedicherà ora all’importante<br />
funzione sociale di dirozzare gli arricch<strong>it</strong>i che<br />
qui imparavano a vivere come signori?”<br />
chiese un laicista di nome nazionale, che ci<br />
aveva accompagnato nella vis<strong>it</strong>a perché era<br />
stato allievo di Mondragone. “Ci sono altri<br />
collegi – replicò il gesu<strong>it</strong>a col quale<br />
parlavamo – comunque questo che lei dice<br />
non è comp<strong>it</strong>o della Compagnia”. “Ma<br />
Mondragone rischia di tornare ad essere una<br />
rovina – dicemmo noi – se non ci mettete<br />
qualche altra ist<strong>it</strong>uzione”. Il gesu<strong>it</strong>a non<br />
sapeva niente circa il futuro, si lim<strong>it</strong>ò ad<br />
osservare, quietamente, che neanche la<br />
conservazione delle ville monumentali è tra i<br />
comp<strong>it</strong>i della Compagnia.<br />
(anno 1953)<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.13 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Discorso della Sig.ra Celeste, figlia di Marco Pavoncello (in<br />
collegio dal 1943 al 1948) cugino di Mario Sonnino, in occasione<br />
della Giornata degli Ex a Mondragone<br />
Mario Sonnino ci ha lasciato la sera del 12<br />
luglio <strong>20</strong>10<br />
(in collegio dal 1943 al 1947)<br />
Gentili convenuti,<br />
ho chiesto di prendere la parola per un duplice<br />
motivo.<br />
Il primo, poichè sento di esprimere il mio<br />
ringraziamento a quei "giovani" del collegio<br />
Mondragone che condivisero con mio padre e<br />
con alcuni suoi famigliari la drammatica<br />
esperienza dell'occupazione nazista.<br />
Il secondo, riguarda il mio desiderio di<br />
ribadire, in un momento in cui il mondo<br />
sembra chiudersi al dialogo, l'importanza del<br />
confronto e della comunicazione pur nella<br />
consapevolezza delle reciproche divers<strong>it</strong>à.<br />
Naturalmente, si tratta di due motivi<br />
strettamente connessi fra loro.<br />
E' in questo luogo che, sotto l'ala protettiva<br />
sopratutto di padre Raffaele Cubbe S.J., ed<br />
anche grazie alla lungimiranza di quegli<br />
alunni che capirono ma seppero tacere, che<br />
mio padre, Marco Pavoncello, e i suoi<br />
cugini, Mario e Graziano Sonnino (in<br />
collegio dal 1943 al 1948), sono sfugg<strong>it</strong>i alla<br />
cieca ottus<strong>it</strong>à dell'olocausto.<br />
Che queste mie parole possano essere di<br />
augurio ad un mondo in cui non ci siano nè<br />
più v<strong>it</strong>time, nè più carnefici.<br />
Vi ringrazio per la cortese attenzione.<br />
In ultimo, un pensiero affettuoso va ai miei<br />
amici e sosten<strong>it</strong>ori V<strong>it</strong>torio Spadorcia ed<br />
Enrico Giacobazzi.<br />
Celeste Pavoncello<br />
Giornata degli Ex a Mondragone, 13 giugno<br />
<strong>20</strong>10<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.14 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Un ricordo dell'illustre storico tuscolano Dottor Domenico Seghetti<br />
“Il Mondragone” è il periodico mensile<br />
illustrato pubblicato, a partire dal 1905 (non è<br />
esatto perché il I° numero è del luglio 1866<br />
n.d.d), dal Nobile Collegio Mondragone allora<br />
tenuto dai Padri Gesu<strong>it</strong>i.<br />
Dal BLOG di Achille Nobiloni su internet<br />
Sul numero 4 giugno-agosto 1928, è pubblicato<br />
un ricordo dello illustre storico frascatano<br />
Dottor Domenico Seghetti, morto nel luglio di<br />
quell’anno: “Il giorno 3 luglio rendeva a Dio<br />
l’anima sua elettissima, in età di anni 85, il<br />
Dott. Prof. Domenico Gr. Uff. Seghetti,<br />
Commendatore dell’Ordine di San Gregorio<br />
Magno Cavaliere Mauriziano, mun<strong>it</strong>o dei<br />
Sacramenti della Chiesa e di speciale<br />
Benedizione del S. Padre. La scomparsa del<br />
Dott. Seghetti si può dire un lutto della nostra<br />
Famiglia Mondragoniana per le lunghe<br />
relazioni da lui avute col Collegio, non solo<br />
nella qual<strong>it</strong>à di medico curante, ma anche<br />
quella di professore di storia naturale: uffici<br />
che Egli disimpegnò sempre con quell’amore e<br />
passione che solo i suoi nobili ideali cristiani e<br />
l’anima sua grande potevano ispirargli:<br />
Della morte del Seghetti molto si sono occupati<br />
i giornali della Cap<strong>it</strong>ale tessendo elogi e<br />
narrando la v<strong>it</strong>a dell’illustre scomparso. Tra gli<br />
altri stralciamo dal“Messaggero” del 5 luglio:<br />
“…. Colla morte del Dott. Seghetti scompare<br />
dalla nostra c<strong>it</strong>tà uno dei migliori e apprezzati<br />
suoi figli. Era nato a Frascati il 26<br />
settembre1842, aveva quindi 86 anni. Iniziò gli<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.15 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
studi nel Seminario Tuscolano ed a soli 23 anni<br />
fu laureato in medicina.<br />
Lavoratore indefesso seppe accoppiare lo studio<br />
severo della medicina a pro dell’uman<strong>it</strong>à<br />
sofferente con quello geniale dell’archeologia e<br />
della storia patria. I primi anni della sua opera di<br />
medico li dedicò al volontario esercizio nel<br />
lazzaretto dei colerosi presso l’ospedale di S.<br />
Spir<strong>it</strong>o in Roma e quindi a Subiaco, e furono<br />
tante e tali le benemerenze che egli seppe<br />
acquistarsi in quell’ultima c<strong>it</strong>tadina, che gli<br />
ab<strong>it</strong>anti e per essi il Consiglio comunale,<br />
derogando dalla formal<strong>it</strong>à del concorso,<br />
ottennero che con un rescr<strong>it</strong>to di Pio IX egli<br />
fosse nominato stabile in quel Comune, ove<br />
restò fino all’aprile 1878, fino a quando cioè,<br />
reclamato dai suoi conc<strong>it</strong>tadini, egli venne<br />
nominato medico condotto di Frascati. Egli non<br />
volle cercare nello studio e nella scienza<br />
solamente la soddisfazione dell’animo proprio,<br />
premio dovuto a chi compie con coscienza il<br />
suo dovere, ma volle ancore che nel profondere<br />
il tesoro delle sue vaste cognizioni a beneficio<br />
dei malati, si ammirasse in lui l’altezza<br />
dell’animo, l’abnegazione di se stesso, il più<br />
completo disinteresse e la scrupolosa esattezza<br />
nell’esercizio della professione. Egli, tutti<br />
possono testimoniarlo, non badò né a sale dorate<br />
né ad affumicate stamberghe, badò solo che<br />
nelle une e nelle altre v’erano dolori da lenire,<br />
lacrime da asciugare e volenteroso corse a<br />
portare l’aiuto della sua scienza al ricco ed al<br />
povero, senza pensare a soddisfazioni materiali<br />
o vane, ma soltanto vedendo nei sofferenti<br />
persone da beneficare e r<strong>it</strong>enendo massimo<br />
compenso la certezza di avere compiuta con<br />
scrupolo e sapienza un’opera buona. E ben disse<br />
il senatore Valenzani al Pol<strong>it</strong>eama Tuscolano, il<br />
30 luglio 1922, tessendo l’elogio delle di lui<br />
virtù allorquando un com<strong>it</strong>ato di c<strong>it</strong>tadini volle<br />
onorare l’illustre vegliardo nell’80° anno di<br />
età: “Egli, disse allora il Valenzani, tutto ha<br />
dato ma nulla ha domandato”. Era la ver<strong>it</strong>à. Fu<br />
un apprezzatissimo storico e archeologo ed in<br />
questo campo consacrò quasi tutta la sua<br />
operos<strong>it</strong>à al bene ed alla gloria della sua<br />
Frascati.<br />
Si ricordano con piacere le sue note pubblicate<br />
nel giornale “Il Messaggero del Lazio<br />
illustrato”, nonché le pubblicazioni: “Tuscolo e<br />
la Badia Sublacense” e le due ultime ed<br />
interessanti<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.16 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
pubblicazioni:“Memorie storiche di Tuscolo” e<br />
“Frascati nella Natura, nella Storia e<br />
nell’Arte”. Alieno da competizioni di parte,<br />
pure fu in più occasioni eletto consigliere<br />
comunale e per circa dieci anni fu<br />
pure assessore. Aveva fatto parte di numerosi<br />
com<strong>it</strong>ati di beneficienza, quale fu presidente, e<br />
fu uno dei benemer<strong>it</strong>i fondatori dell’Asilo<br />
infantile Tuscolano, della quale filantropica<br />
ist<strong>it</strong>uzione, che egli aveva sempre prediletto, fu<br />
per molti anni presidente. Grande estimazione<br />
hanno avuto per il Seghetti uomini insigni ed<br />
illustri, come Terenzio Mamiani, G. Battista De<br />
Rossi, il principe dell’Archeologia cristiana,<br />
Giuseppe Ponzi, il Tomassetti, il Lanciani,<br />
Baccelli, Guidi, Monaci, Woss, Marucchi e<br />
molti altri. Egli era affezionatissimo a tutti i<br />
componenti la famiglia dai quali era<br />
contraccambiato con un affetto che aveva del<br />
culto. Molto ancora si potrebbe dire dell’uomo<br />
benefico scomparso, ma la sua opera si può<br />
compendiare nel grande, costante e profondo<br />
amore per l’uman<strong>it</strong>à, per la Patria, per la<br />
famiglia, per il Tuscolo ed in special modo per<br />
la sua diletta Frascati”. I funerali celebrati il<br />
giorno 5 sono riusc<strong>it</strong>i quanto mai solenni sia<br />
per il concorso di popolo come per l’intervento<br />
di tuttele autor<strong>it</strong>à e Rappresentanze di<br />
Associazioni e Ist<strong>it</strong>uzioni locali. Del Collegio è<br />
intervenuto il R.P. Rettore, una buona<br />
rappresentanza del Corpo insegnante e di<br />
Conv<strong>it</strong>tori dei rimasti in collegio. Mentre<br />
porgiamo alla famiglia del caro estinto le<br />
nostre più vive condoglianze raccomandiamo ai<br />
nostri lettori di suffragarne l’anima benedetta”.<br />
Nelle foto qui sopra il Dottor Seghetti è<br />
r<strong>it</strong>ratto con la moglie all'epoca del loro<br />
matrimonio, sempre con la moglie nel maggio<br />
del 1915, nel 1922 all'Hotel Tusculum di<br />
Frascati insieme ai membri del com<strong>it</strong>ato<br />
c<strong>it</strong>tadino che organizzò i festeggiamenti per il<br />
suo ottantesimo compleanno, in alcuni r<strong>it</strong>ratti e<br />
istantanee occasionali e sono inoltre riprodotte<br />
le copertine di alcune sue pubblicazioni.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.17 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Da “ L’ILLUSTRAZIONE ITALIANA” del 22 gennaio 1899<br />
Dorm<strong>it</strong>orio dei grandi: camerette separa Gabinetto di fisica (foto originali)<br />
Di questo famoso collegio dei Gesu<strong>it</strong>i<br />
presso Frascati, sul quale si è fatto e si fa<br />
tanto baccano allo scopo di pareggiarlo e<br />
vietare così che tra quelle mura si scordino di<br />
insegnare ai giovani la storia della liberta<br />
<strong>it</strong>aliana, abbiamo parlato nel Corriere del<br />
numero scorso; cosi abbiamo parlato della<br />
questione che fu ingrossata fino al punto da<br />
farne quasi un affare di Stato!<br />
Il Portico del “Vignola” (disegno di Dante Paolocci)<br />
Qui presentiamo il disegno del collegio: il<br />
corpo del del<strong>it</strong>to! Come si vede, é un bel<br />
IL COLLEGIO DI MONDRAGONE.<br />
collegio. Ha l’aspetto d’una villa imperiale.<br />
Quel doppio loggiato dà alla facciata.<br />
un’imponenza lieta, che una volta non si<br />
riscontrava nei collegi dei Gesu<strong>it</strong>i, per<br />
esempio, a Novellara, dove tutto inspira<br />
raccoglimento severo e tenebroso.<br />
Camerata da studio<br />
Il palazzo (uno dei più vasti), con 374<br />
finestre, è opera dell’arch<strong>it</strong>etto Marco<br />
Vasanzio detto il Fiammingo; forse, è il suo<br />
capolavoro. Un portico e una 1oggia sul<br />
giardino sono attribu<strong>it</strong>i al Vignola; e voi<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.18 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
vedete nel nostro disegno quel portico<br />
slanciato e maestoso, degno veramente di<br />
quel Jacopo Barozzi di Vignola., seppell<strong>it</strong>o<br />
nel Pantheon come Raffaello; autore del<br />
palazzo di Caprarola (il suo capo d’opera)<br />
commessogli dal cardinale Alessandro<br />
Farnese in cima d’un colle precip<strong>it</strong>e;<br />
successore di Michelangelo quale arch<strong>it</strong>etto di<br />
San Pietro; e autore dei disegni<br />
dell’Escuriale anteposti a tutti gli altri. Nei<br />
nostri disegni si vedono pure varie altra parti<br />
del collegio: il lungo, ben illuminato e<br />
ordinatissimo salone da studio, il cortile, il<br />
Il cortile<br />
terrazzo, dove i padri gesu<strong>it</strong>i vanno a leggere<br />
il breviario .... E si trovano anche i conv<strong>it</strong>tori,<br />
bei giovanotti, in tenuta di studio e in tenuta<br />
da passeggio nel1’estate e nell’inverno, ch’è<br />
laggiù sempre assai m<strong>it</strong>e come adesso (caso<br />
miracoloso!) é a Milano.<br />
L’affare di Mondragone non è punto<br />
terminato con la revoca dal decreto di<br />
pareggiamento. Molti deputati che<br />
sottoscrissero la domanda giustificano il loro<br />
operato, dicendo che non potendo il collegio<br />
essere abol<strong>it</strong>o, conviene sottoporlo alla<br />
vigilanza governativa.<br />
Conv<strong>it</strong>tori in tenuta di passeggio<br />
Il Crispi ha scr<strong>it</strong>to una seconda lettera<br />
ribattendo i commenti fatti alla prima, e<br />
dicendo che, se mancavano le condizioni per<br />
il pareggiamento, il Baccelli doveva<br />
respingere sub<strong>it</strong>o la domanda; non accordare<br />
il pareggiamento per poi r<strong>it</strong>irarlo:<br />
aggiungendo che se vi si insegnano massime<br />
contrarie alla ist<strong>it</strong>uzioni nazionali, il collegio<br />
si deve chiudere. Sono state presentate alla<br />
Camera due domanda d’interpe1lanza dal<br />
Bovio a dal Riccio, per sapere quale é<br />
realmente la posizione giuridica dei Gesu<strong>it</strong>i in<br />
Italia e per proporre che tutti i loro ist<strong>it</strong>uti<br />
vangano soppressi, ad eccezione della casa<br />
generalizia.<br />
Conv<strong>it</strong>tori in tenuta di studio<br />
(Ricerca a cura di V<strong>it</strong>torio Spadorcia)<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.19 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
CARLO CUPINI (a Mondragone dal 1940 al 1951)<br />
Figlio del Prof. Oscar Cupini è nato a<br />
Frascati, dove ha vissuto fino all’età di <strong>20</strong><br />
anni, ha studiato presso il Nobile Collegio<br />
Mondragone ed attualmente residente a<br />
Roma.<br />
Pur dimostrando, fin da giovane, particolari<br />
doti per il disegno e la p<strong>it</strong>tura, Carlo Cupini si<br />
laurea in medicina e si dedica alla professione<br />
con un impegno e una serietà non comuni.<br />
Solo verso la fine degli anni ’80 egli decide di<br />
dedicarsi alla p<strong>it</strong>tura.<br />
Le più importanti mostre:<br />
1990 - Galleria Spazio Visivo - Roma -<br />
“Premio Ripetta” (premio speciale) - 1991 -<br />
Galleria Studio del Canova - Roma -<br />
personale - 1993- Palazzo dei Cap<strong>it</strong>ani Ascoli<br />
Piceno -personale (con patrocinio dell’Asses=<br />
sorato alla Cultura del Comune) - 1994 -<br />
Galleria studio del Canova - Roma - personale<br />
- 1994 - Castello Aragonese - Taranto -<br />
personale (con il patrocinio dell’Assessorato<br />
alla Cultura della Provincia) - 1994 -<br />
Presentato da Ferdinando Anselmetti tra gli<br />
artisti del libro “Quelli che contano” (Marsilio<br />
Ed<strong>it</strong>ore) - Galleria Ca’ D’oro - Roma - 1995 –<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.<strong>20</strong> di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Dressage Ball-Saratoga Spring New York -<br />
Collettiva - 1995 - Conv<strong>it</strong>to Nazionale -<br />
Teramo - personale (con il patrocinio del<br />
Comune e della Provincia - inser<strong>it</strong>a nel<br />
programma del X Premio Tercas-Arch<strong>it</strong>ettura<br />
della Fondazione Tetraktis) - 1996 – Galleria<br />
Miniaci - Pos<strong>it</strong>ano - personale (con il<br />
patrocinio della Comun<strong>it</strong>à Montana<br />
Amalf<strong>it</strong>ana) - 1997 - Palazzo della Provincia<br />
Macerata – personale (con il patrocinio della<br />
Provincia) - 1998 - Rassegna Nazionale Arte<br />
Contemporanea C<strong>it</strong>tà di Ascoli Piceno -<br />
Palazzo dei Cap<strong>it</strong>ani – Pescara - Museo<br />
Cascella - collettiva (organizzata da<br />
Fondazione Ignazio Silone - Comune di<br />
Ascoli Piceno - Comune di Pescara) - 1998 –<br />
Galleria Vialarga - Firenze - personale (con il<br />
patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della<br />
Provincia di Firenze) - 1999 - Palazzo<br />
Comunale - Acquasanta Terme - personale<br />
(con patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e<br />
dell’Associazione Turistica Pro Acquasanta<br />
Terame) – <strong>20</strong>00 - Palazzo dei Cap<strong>it</strong>ani Ascoli<br />
Piceno - personale (con patrocinio<br />
dell’Assessorato alla Cultura del Comune) -<br />
<strong>20</strong>00 - Sulmona – Confer<strong>it</strong>o Premio<br />
Nazionale Ignazio Silone <strong>20</strong>00 <strong>20</strong>01 - Art<br />
Gallery Banchi Nuovi - Roma - personale –<br />
<strong>20</strong>02 - Palazzetto dei Nobili - L’Aquila -<br />
personale (con patrocinio dell’Assessorato<br />
alla Cultura del Comune) - <strong>20</strong>03 - Galleria<br />
Imperatori - Porto S. Giorgio - <strong>20</strong>04 - Castello<br />
di Duino - Trieste - personale - <strong>20</strong>05 -<br />
l’Osservatorio Parlamentare in Roma gli<br />
conferisce il t<strong>it</strong>olo “Accademico di Mer<strong>it</strong>o” -<br />
<strong>20</strong>05 - Osservatorio Parlamentare - Roma -<br />
personale - <strong>20</strong>07 - Esposizione Castello di<br />
Duino in occasione della presentazione<br />
dell’Accademia Torre & Tasso - <strong>20</strong>10 -<br />
Basilica di Santa Maria in Montesanto -<br />
Chiesa degli Artisti - Roma personale.<br />
Hanno scr<strong>it</strong>to di lui:<br />
F. Anselmetti - E. Bilardello - L. Bonini -<br />
M.C. Calvaresi - R. Civello - A. Forlini - R.<br />
Gervaso - G. Iovine - G. Lago -<br />
A. Lemma - F. Maroni - C. Melloni - S.<br />
Misiano - M. Nardi - P. Palanca - S. Papetti -<br />
M. Rossi Spada - G. Selvaggi - S. Severi - V.<br />
Sgarbi.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.21 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Il manoscr<strong>it</strong>to di Voynich; 500 anni di misteri.<br />
“Novembre <strong>20</strong>09, io Richard Rogers, informatico ho decr<strong>it</strong>tato il Manoscr<strong>it</strong>to<br />
Voynich. Lo giuro!”<br />
Da: www.enricobaccarini.com<br />
11 novembre <strong>20</strong>09 – Richard Rogers. Esperto informatico. Lui giura di avere una soluzione.<br />
Fonte – Gialli.<strong>it</strong>, 27 novembre <strong>20</strong>09<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.22 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Il manoscr<strong>it</strong>to di Voynich sembra sia stato<br />
finalmente tradotto. Dopo 500 anni di misteri,<br />
di un linguaggio incomprensibile, di<br />
immagini mai r<strong>it</strong>rovate nella storia, Richard<br />
Rogers, informatico e specialista nella<br />
gestione dei dati al Fleet Readiness Center<br />
East at Cherry Point (Nord Carolina) sostiene<br />
di aver “craccato” il codice e ci tuffa in un<br />
mondo fantastico fatto di misteri, scacchiere,<br />
codici segreti, algor<strong>it</strong>mi e matematica. In cui<br />
gli <strong>it</strong>aliani sembrano aver contribu<strong>it</strong>o<br />
significativamente.<br />
di CLAUDIA MIGLIORE<br />
Fa mostra di sé alla Beinecke Rare Book<br />
and Manuscript Library dell’Univers<strong>it</strong>à di<br />
Yale. 16x 22×4. 102 fogli, per un totale di<br />
<strong>20</strong>4 pagine. Un concentrato di mistero.<br />
Questo è il manoscr<strong>it</strong>to di Voynich. L’enigma<br />
letterario più sorprendente di tutti i tempi. Il<br />
libro più misterioso della storia. Quello che<br />
nessuno è mai stato in grado di leggere. Fino<br />
ad oggi. Fino all’11 novembre. Quando un<br />
s<strong>it</strong>o americano pubblica le dichiarazioni di un<br />
uomo che sostiene di esserci riusc<strong>it</strong>o.<br />
La scoperta.<br />
Richard Rogers, 58 anni, di cui 37 dedicati<br />
al governo americano sostiene di aver tradotto<br />
le prime pagine del manoscr<strong>it</strong>to.<br />
Assolutamente per caso. Stava lavorando ad<br />
un nuovo algor<strong>it</strong>mo per il Dipartimento di<br />
Stato americano e aveva utilizzato una parte<br />
casuale del testo del manoscr<strong>it</strong>to per fare un<br />
test. Il software ha fall<strong>it</strong>o per due volte prima<br />
di rest<strong>it</strong>uire i dati. Dati in codice macchina in<br />
cui Richard Rogers ha letto la incredibile<br />
scoperta.<br />
Il manoscr<strong>it</strong>to non contiene lettere, parole.<br />
Per anni tutti gli studiosi hanno pensato si<br />
trattasse di un linguaggio misterioso. In realtà<br />
il testo rappresenterebbe il primo foglio di<br />
calcolo della storia. Si tratterebbe non di<br />
lettere ma di numeri. Algebra simbolica.<br />
Roger non poteva credere a questa possibil<strong>it</strong>à.<br />
Ha passato 10.000 ore davanti al computer<br />
per tradurre le prime tre pagine del<br />
manoscr<strong>it</strong>to. Ha persino utilizzato un software<br />
satell<strong>it</strong>are, creato per rilevare le crepe su<br />
Marte, per analizzare il vello su cui<br />
il manoscr<strong>it</strong>to è stato redatto e le crepe nella<br />
carta. Rogers ha concluso che il manoscr<strong>it</strong>to<br />
contiene un messaggio segreto nascosto nelle<br />
figure. Alla base del documento c’è una<br />
griglia 8×8. Come quella delle scacchiere.<br />
Simbolo massonico.<br />
La griglia ha numeri nella parte bassa e<br />
lettere nella parte alta. Il documento è algebra<br />
ma è anche un sistema per spiegare come<br />
navigare sulla scacchiera per leggere o<br />
scoprire i messaggi segreti, le immagini e i<br />
simboli. La prima pagina non rappresenta<br />
altro che le istruzioni su come leggere<br />
il manoscr<strong>it</strong>to.<br />
Attraverso una serie di studi e ricerche<br />
Rogers ha concluso che il manoscr<strong>it</strong>to è stato<br />
redatto a più mani dalla famiglia proprio in<br />
Italia. Martino Longhi (1534-1591), Onorio<br />
Longhi e Martino Longhi il giovane (1602-<br />
1660) sarebbero gli autori. Datato intorno al<br />
1578 prendendo come riferimento l’anno di<br />
costruzione di Villa Mondragone a Frascati<br />
dove il libro era conservato dai gesu<strong>it</strong>i.<br />
Rogers sostiene che proprio il giardino della<br />
villa, sia la chiave. Che la griglia<br />
rappresentata nel giardino si integri con il<br />
documento che conterrebbe importanti segreti<br />
commerciali nascosti alla chiesa.<br />
Richard Rogers non ha terminato la sua<br />
ricerca. Ormai nella sua mente e nella sua v<strong>it</strong>a<br />
non esiste altro. Scoprire quella chiave e<br />
svelare il segreto. Dopo 37 anni di attiv<strong>it</strong>à sta<br />
per andare in pensione. E questo potrebbe<br />
essere il modo migliore per uscire di scena.<br />
Fonte - Gialli.<strong>it</strong>, 27 novembre <strong>20</strong>09<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.23 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
…L’altro amb<strong>it</strong>o di contatto con 1a popolazione<br />
e il terr<strong>it</strong>orio erano le occasioni sportive:<br />
principalmente per gli incontri di calcio con 1e<br />
squadre dei vicini paesi (Frascati, Monte Porzio<br />
Catone, Monte Compatri) ma anche in occasione<br />
di gare rnotoristiche sia ufficia1i, come que11a<br />
automobilistica “Vermicino-Rocca di Papa" che<br />
vedeva ogni anno 1a partecipazione di frotte di<br />
conv<strong>it</strong>tori tra g1i spettatori (e la puntuale cronaca<br />
ne Il Mondragone), sia "interne”, organizzate dai<br />
conv<strong>it</strong>tori, come 1a "VillaVecchia-Monteporzio",<br />
per Vespa 125.<br />
La coppia Fortini-Franco nella grande curva prima di<br />
Giovannella. (Coll. Autuori)<br />
Vis<strong>it</strong>a in collegio di Amedeo Amadei (Coll. Moroni<br />
Fiori)<br />
L’amministrazione del Collegio promuoveva<br />
ino1tre 1e vis<strong>it</strong>e - arnpiamente grad<strong>it</strong>e e<br />
pubb1icizzate dalla starnpa interna – di campioni<br />
1oca1i, come il centravanti della Roma e della<br />
Naziona1e Amedeo Amadei di Frascati, o di<br />
squadre famose casualrnente presenti in zona,<br />
Estratto da: “La Villa Sped<strong>it</strong>a”.<br />
Testi di Roberto Eroli e Rodolfo Maria Strollo<br />
come avvenne per 1a Juventus. nel 1931, quando<br />
si trovava in r<strong>it</strong>iro nella stessa c<strong>it</strong>ta.<br />
Le g<strong>it</strong>e di un giorno, 1e scampagnate, 1e<br />
“somarate”, 1e escursioni, insomma, che venivano<br />
effettuate in ogni periodo (anche inverna1e) dai<br />
conv<strong>it</strong>tori accompagnati dai Padri, possono essere<br />
considerate come segno di una vera e propria<br />
osmosi fra il Collegio e il terr<strong>it</strong>orio.<br />
Foto d’epoca: partenza di una “somarata” in calesse<br />
(Coll. Ass.ne Ex Alunni)<br />
lnizialmente a piedi e poi anche in bicicletta,<br />
con i muli, con le automobili, con le motociclette,<br />
con i mezzi pubblii, gli ab<strong>it</strong>anti di Mondragone<br />
hanno battuto ogni luogo: principalmente quelli<br />
attorno alla Villa, successivamente anche altri più<br />
lontani. Delle stesse escursioni, nella cronaca de<br />
Il Mondragone veniva data puntuale notizia,<br />
quando non il dettagliato resoconto<br />
dell’avvenimento. Il Barco, il Quadrato dei Pini, il<br />
Tuscolo, le varie Ville, l’Eremo di Camaldoli,<br />
l’Abbazia o Badia Greca, i c<strong>it</strong>ati paesi vicini<br />
(compresi Colonna e Rocca Priora), o local<strong>it</strong>à più<br />
o meno amene: Torre Gaia, San Silvestro, Fontana<br />
dell’olio, Monte Cavo, Monte Algido, Madonna<br />
del Tufo, Galloro, Fontana delle Tempeste erano<br />
tra le mete ricorrenti, spesso raggiunte non con la<br />
viabil<strong>it</strong>à ordinaria ma con percorsi fuoristrada.<br />
Con l’ausilio della linea tranviaria ecco che i<br />
conv<strong>it</strong>tori giunsero fino a Rocca di Papa, Ariccia,<br />
Castelgandolfo, Albano, Genzano, Velletri, od<br />
anche a Ciampino e Roma, con la ferrovia da<br />
Frascati o con appos<strong>it</strong>i “torpedoni” noleggiati; non<br />
appena arrivo la linea tranviaria Fraseati-San<br />
Cesareo comparvero anche Zagarolo, Genazzano<br />
e Palestrina”.<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.24 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
RICORDI:<br />
Le AssociAzioni, Le squAdre di cALcio<br />
Da “La Villa Sped<strong>it</strong>a”Testo del Prof. Rodolfo Maria Strollo dell’Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Roma Tor Vegata<br />
La v<strong>it</strong>a all’interno del Collegio, oltre ad<br />
essere scand<strong>it</strong>a dalle attiv<strong>it</strong>à legate<br />
all’ist<strong>it</strong>uzione, e quindi didattiche e di studio,<br />
aveva anche altri momenti di aggregazione,<br />
connessi principalmente ad attiv<strong>it</strong>à religiose e<br />
sportivo-escursionistiche.<br />
All’interno del corpo studentesco — sin<br />
quasi dalla fondazione suddiviso in piccoli,<br />
mezzani e grandi, cui si aggiunsero, con lo<br />
sviluppo demografico del Collegio, i<br />
piccolissimi e i mezzanelli — si formarono<br />
delle Congregazioni religiose (anch’esse<br />
spesso suddivise secondo le fasce d’età):<br />
quelle degli Angeli Custodi e Mariana, la<br />
Conferenza di San Vncenzo de’ Paoli, la<br />
sezione della Lega Missionaria Studenti<br />
(L.M.S.), la Crociata Eucaristica, il Circolo<br />
Giovanile Cattolico “Mondragone”,<br />
raggruppamento locale di riferimento<br />
all’Azione Cattolica.<br />
Queste associazioni, oltre ai momenti di<br />
natura spir<strong>it</strong>uale e di preghiera collettiva,<br />
prevedevano giornate di specifiche attiv<strong>it</strong>à<br />
legate principalmente alle ricorrenze di<br />
fondazione, alle festiv<strong>it</strong>à di consacrazione e<br />
all’organizzazione di attiv<strong>it</strong>à benefiche”.<br />
Chiaramente la regia — piu o meno manifesta<br />
— dei Gesu<strong>it</strong>i era particolarmente favorevole;<br />
non a caso l’Ist<strong>it</strong>uto osp<strong>it</strong>ò, nel 1930, il I°<br />
Congresso Nazionale della L.M.S., e<br />
nell’agosto del 1949 i Congressi Nazionali<br />
G.I.A.C. / G.I.O.C. — Gioventù Italiana<br />
Agricoltori/Operai Cattolici, che videro la<br />
partecipazione dell’allora ministro Antonio<br />
Segni.<br />
Ma dove l’aggregazione in gruppi trovò la<br />
sua massima espressione fu nell’arnb<strong>it</strong>o delle<br />
attiv<strong>it</strong>à sportive che, certamente facil<strong>it</strong>ate<br />
dagli spazi offerti dalla struttura, nonché dalle<br />
favorevoli condizioni del s<strong>it</strong>o, permisero lo<br />
svolgimento di numerosi sport, anche “el<strong>it</strong>ari”<br />
(intendendo questo termine nell’accezione piu<br />
vasta, connessa alla conoscenza, diffusione e<br />
costo). Il tennis (Lawn-Tennis), la scherma, il<br />
ciclismo, l’equ<strong>it</strong>azione, oltre alla ginnastica e<br />
alle discipline de1l’atletica sono documentati<br />
sin dai primissimi anni del Novecento; ma a<br />
questi sport si aggiunse presto il calcio (Foot<br />
Ball), che divenne quello più segu<strong>it</strong>o; rnentre,<br />
in maniera piu saltuaria, furono anche<br />
praticati lo sci (di cui esistono<br />
documentazioni fotografiche relative alle rare<br />
occasioni di innevamento della zona ed a<br />
specifiche g<strong>it</strong>e nei vicini campi appenninici),<br />
fino agli sport motoristici e al tiro a segno.<br />
E forse non è un caso che, già in occasione<br />
della querelle di fine secolo, relativa alla<br />
parificazione, alcuni giornali, come lo stesso<br />
Domenico Seghetti poi riportò, insinuavano<br />
che a Mondragone si studiava poco e si<br />
faceva, invece, troppo sport.<br />
Il calcio, in quanto massirna espressione di<br />
gioco di squadra, fu, ovviamente, da sub<strong>it</strong>o<br />
recep<strong>it</strong>o e compreso tra le principali e<br />
ricorrenti attiv<strong>it</strong>à sportive del Collegio;<br />
numerose furono le squadre, ognuna con una<br />
sua diversa divisa, e dai nomi connessi al s<strong>it</strong>o<br />
o ai conv<strong>it</strong>tori, che costellano le cronache<br />
sportive dei giornali del Collegio: principali e<br />
piu frequenti (e in un probabile ordine<br />
d’importanza) sono: S. Giorgio /<br />
Mondragone, Quintilia, S. Claudio, Primula,<br />
Dragoncina, ma anche Senectus, Skiapping, a<br />
volte espressioni di formazioni temporanee od<br />
anche strutturate su più fasce d’età, in<br />
associazione alle diverse camerate e — per la<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.25 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Senectus — agli ex allievi. Le occasioni di<br />
gara si verificavano così tra squadre interne<br />
allo stesso Collegio, o con altri ist<strong>it</strong>uti di<br />
Roma e provincia o anche contro formazioni<br />
dei vicini Comuni.<br />
La presenza dell’invaso del Giardino della<br />
Girandola, nel tempo d’uso del Collegio<br />
utilizzato sempre per attiv<strong>it</strong>à all’aperto,<br />
permetteva alla struttura di poter disporre di<br />
un campo di calcio quasi regolamentare,<br />
addir<strong>it</strong>tura dotato di “spalti" con i lavori<br />
condotti nel 1929, semplificando – anche dal<br />
punto di vista logistico - lo svolgimento degli<br />
incontri e di veri e propri tornei. Lo spir<strong>it</strong>o di<br />
corpo, che con diverse esp1essioni permeava<br />
la condotta dei conv<strong>it</strong>tori durante gli studi,<br />
trovava spazio anche dopo, una volta usc<strong>it</strong>i<br />
dal Collegio, nell’Associazione degli ex<br />
allievi, fondata nel 1922 e tuttora viva ed<br />
operante. Inizialmente era denominata<br />
Federazione Antichi Conv<strong>it</strong>tori (FAC.), poco<br />
dopo il nome fu cambiato in Associazione tra<br />
gli Antichi Conv<strong>it</strong>tori del Collegio<br />
Mondragone (A.TA.C.) per diventare, infine,<br />
l’attuale Associazicme Ex Alunni Nobile<br />
Collegio Mondragone. Il gruppo di ex allievi<br />
si è dotato di uno statuto e tutti gli anni, da<br />
allora, salvo il periodo della guerra, festeggia<br />
con una riunione commemorativa presso la<br />
Villa, denominata Giornata di Mondragone.<br />
Oggi il sodalizio detiene uno dei più<br />
importanti archivi di riferimento sulla Villa e<br />
certamente il principale sul Collegio,<br />
cost<strong>it</strong>uendone una memoria storicodocumentale<br />
ed umana considerevole. La<br />
v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à della fase operativa del Collegio, un<strong>it</strong>a<br />
al permanente spir<strong>it</strong>o di corpo esistente tra i<br />
suoi conv<strong>it</strong>tori, anche a distanza di anni,<br />
dimostrano come gli allievi svolgessero una<br />
v<strong>it</strong>a che, pur con le lim<strong>it</strong>azioni proprie di un<br />
collegio, certo non negava momenti piacevoli,<br />
come traspare dai numerosi articoli pubblicati<br />
da Il Mondragone, nonché dalla presenza,<br />
negli elenchi, di interi gruppi familiari che<br />
hanno usufru<strong>it</strong>o del servizio, coinvolgendo<br />
spesso più generazioni, a dimostrazione<br />
dell’apprezzamento dello specifico mondo,<br />
tale da indurre a riproporlo per i propri figli.<br />
Pochi sembrano i segni controcorrente a<br />
tale visione. Uno affiorerebbe dalla lettura di<br />
un romanzo (ambientato genericamente in un<br />
collegio ma del quale si possono riscontrare le<br />
“sembianze" di Mondragone) scr<strong>it</strong>te da un ex<br />
conv<strong>it</strong>tore degli Anni ‘30: Giuseppe Gironda;<br />
mentre recentemente, Giuliano Zincone<br />
(anch’egli ex-conv<strong>it</strong>tore), sulle pagine di<br />
Sette, parlava della presenza nel Collegio di<br />
una appos<strong>it</strong>a cassetta per le delazioni: in<br />
realtà, da informazioni avute a riguardo<br />
presso altri ex conv<strong>it</strong>tori, non risulta che la<br />
s<strong>it</strong>uazione fosse proprio come quella descr<strong>it</strong>ta<br />
mentre è probabile, invece, che qualche<br />
“spione" utilizzasse la cassetta della posta che<br />
i PP avevano appesa, ognuno, accanto alla<br />
porta della propria camera. Alcune voci da noi<br />
raccolte tra altri studenti della Compagnia di<br />
Gesù — ad esempio dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />
Massimiliano Massimo di Roma — ci<br />
segnalano che, talvolta, l`eventual<strong>it</strong>à di un<br />
trasferimento a Mondragone era considerata<br />
una specie di deportazione perché la struttura<br />
era isolata (certamente più restr<strong>it</strong>tiva di<br />
quell’Ist<strong>it</strong>uto posto nella Cap<strong>it</strong>ale) e — di più<br />
— vi faceva freddo. Certo, su quasi tremila<br />
persone che hanno trascorso gli anni così<br />
particolari e delicati della propria adolescenza<br />
in un simile luogo, è possibile che qualche<br />
malcontento si sia verificato. Dalla lettura del<br />
periodico del Collegio si è potuto constatare<br />
che i provvedimenti “pun<strong>it</strong>ivi” nei confronti<br />
dei conv<strong>it</strong>tori erano sicuramente legati alla<br />
loro condotta e al prof<strong>it</strong>to nello studio, e<br />
lim<strong>it</strong>ati al divieto di partecipare alle usc<strong>it</strong>e e/o<br />
alle attiv<strong>it</strong>à di svago interne (sport, teatro,<br />
proiezioni cinematografiche ...). Una curiosa<br />
pena sembrava essere quella della privazione,<br />
ai pasti, del vino; bevanda che risulta venisse<br />
serv<strong>it</strong>a anche ai piccoli. Certamente casi di<br />
castigo più gravi, nell’ampio arco temporale<br />
di funzionamento del Collegio, si saranno<br />
pure verificati: uno dei pochi noti (ed<br />
emblematico), è quello di Corrado Alvaro,<br />
espulso perché sorpreso in possesso di un<br />
volume di Giosuè Carducci contenente — tra<br />
l’altro l’Inno a Satana.<br />
*********<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.26 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
LORENZO GIGOTTI (in collegio dal 1917 al 1921)<br />
Lorenzo Gigotti (1908 - 1994)<br />
Lorenzo Micheli Gigotti nasce a Roma il 10<br />
febbraio 1908, da Gaetano e da Giovanna<br />
Lazzarini, in una famiglia colta di estrazione<br />
nobile. L'istruzione superiore, all'epoca assai<br />
poco diffusa è invece già una consuetudine<br />
per la famiglia Micheli Gigotti; all'amore per<br />
la cultura e per lo studio vige per il rigore per<br />
scelte professionali tradizionali. Forte è<br />
dunque il contrasto che sorge fra il padre ed il<br />
futuro p<strong>it</strong>tore in segu<strong>it</strong>o alla ferma decisione<br />
presa da quest'ultimo di intraprendere un<br />
percorso artistico. Lorenzo Gigotti lascia così<br />
la casa paterna per trasferirsi dalla nonna,<br />
Teresa Blasetti, che ne sovvenzionerà gli<br />
studi. A segu<strong>it</strong>o del non facile periodo<br />
trascorso a cavallo tra gli anni '10 e '<strong>20</strong><br />
presso il Reale Collegio di Mondragone,<br />
inizia a frequentare il Liceo Artistico di<br />
Roma, mostrando una precoce inclinazione<br />
per le tecniche p<strong>it</strong>toriche. Negli anni del<br />
servizio mil<strong>it</strong>are, svolto a Salerno, la v<strong>it</strong>a<br />
familiare è segnata da due dolorosi lutti: la<br />
prematura perd<strong>it</strong>a della madre e della sorella,<br />
Giulia. Terminato il Liceo inizia a frequentare<br />
i corsi presso l'Accademia di Belle Arti di<br />
Roma dove, allievo di Ferruccio Ferrazzi, nel<br />
1932 si diplomerà nel corso di Decorazione.<br />
E' il momento non solo della formazione<br />
artistica ma anche della frequentazione di un<br />
ambiente culturale, quello romano, in veloce<br />
fermento. Di questo periodo i primi lavori nel<br />
settore della grafica e della cartellonistica, ma<br />
la p<strong>it</strong>tura si impone da sub<strong>it</strong>o come mezzo<br />
d'elezione. Le prime tele nascono nel segno di<br />
un raffinato e personalissimo tonalismo, ciò<br />
che in segu<strong>it</strong>o sarà riconosciuto sotto il nome<br />
di Scuola Romana... Foto tratte da<br />
www.archiviolorenzogigotti.<strong>it</strong><br />
Nella Chiesa di Don Bosco sono esposte le<br />
otto vetrate di Lorenzo Gigotti: Eden e<br />
Redenzione, Saul e David, Davide e<br />
Salomone, Elia ed Eliseo, Giona, Giud<strong>it</strong>ta,<br />
Ester e Maccabei.<br />
L’artista ha lasciato, testimonianze riun<strong>it</strong>e in<br />
parte nell’Archivio Lorenzo Gigotti, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
nel decennale della morte, che comprende<br />
dipinti, disegni, bozzetti. Vetrate, mosaici ed<br />
affreschi sono conservati in importanti chiese<br />
(S. Paolo del Brasile, S. Gottardo in Corte di<br />
Milano, S. Giovanni Bosco e di S. Eugenio a<br />
Roma) e presso enti pubblici (come il CTO<br />
Garbatella di Roma, di Firenze e di Padova).<br />
L. Gigotti 1949<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.27 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Lorenzo Gigotti e i figli: Laura,<br />
Stefano e Carlo (da sx), 1950<br />
Lorenzo Gigotti e il progetto per la vetrata della<br />
Basilica di San Paolo del Brasile, 1951-1952<br />
Lorenzo Gigotti con la moglie<br />
ed i figli, 1955<br />
Giorgio de Chirico, Lorenzo Gigotti<br />
e signora, 1963<br />
Lorenzo Gigotti e il gatto Kebro,<br />
1973<br />
Lorenzo Gigotti, 1979<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.28 di 32
Il Mondragone<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
Alcune opere di Lorenzo Gigotti:<br />
, Roma - feb. 1950<br />
Nudo e gabbia, 1965 Composizione, 1953<br />
Inv<strong>it</strong>o al “Gran Ballo degliArtisti<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n° <strong>20</strong> –dicembre <strong>20</strong>10 pag.29 di 32
Il Mondragone<br />
__________________________________________________________________________________________________<br />
La RETTA ( per l’anno scolastico 1946-47 )<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.30 di 32
Il Mondragone<br />
__________________________________________________________________________________________________<br />
Quote pagate alla Associazione per l’anno in corso<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.31 di 32
Il Mondragone<br />
__________________________________________________________________________________________________<br />
Re d a z i o n e e d e di t i n g a c u r a d i Vi t t o r i o S pa d o r c i a e Ro l a n do To n a r e l l i<br />
_______________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Edizione</strong> n°<strong>20</strong> – dicembre <strong>20</strong>10 pag.32 di 32