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Farmaci e genoma - Università degli Studi di Verona

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In relazione all’azione <strong>di</strong> questi<br />

due farmaci, si prenderanno in<br />

considerazione due geni che co<strong>di</strong>ficano<br />

per enzimi necessari alla<br />

sintesi dei leucotrieni – la 5-lipossigenasi<br />

(ALOX5) e la leucotriene<br />

C4 sintasi (LTC4S) – e due polimorfismi<br />

<strong>di</strong> questi geni che determinano<br />

un’alterazione della risposta<br />

agli antileucotrieni.<br />

In particolare, per quanto riguarda<br />

la 5-lipossigenasi, uno stu<strong>di</strong>o<br />

pubblicato su Nature Genetics nel<br />

1999 ha indagato l’associazione<br />

tra il polimorfismo -147Sp1 e la<br />

risposta all’inibitore ABT-761, un<br />

derivato del farmaco zileuton (4).<br />

Nella tabella 3 in questa pagina<br />

sono in<strong>di</strong>cati i risultati della ricerca.<br />

Si consideri che il polimorfismo<br />

consiste nella variazione del<br />

numero <strong>di</strong> ripetizioni <strong>di</strong> una<br />

sequenza <strong>di</strong> sei nucleoti<strong>di</strong> localizzati<br />

nel promotore (la regione che<br />

si trova a monte <strong>di</strong> ogni gene e che<br />

ne regola la trascrizione cioè, in<br />

pratica, la quantità <strong>di</strong> proteina<br />

prodotta), e che l’allele più comune<br />

ha cinque ripetizioni. Come si<br />

può osservare gli in<strong>di</strong>vidui che<br />

hanno un genotipo 5/5 (in<strong>di</strong>ca il<br />

numero <strong>di</strong> ripetizioni), hanno una<br />

risposta migliore <strong>di</strong> quelli che<br />

invece hanno le varianti polimorfiche<br />

(qualsiasi altro numero <strong>di</strong><br />

ripetizioni: 3, 4, o 6). In questo<br />

caso, a <strong>di</strong>fferenza dei due precedenti,<br />

l’eterozigote non dà risposta<br />

interme<strong>di</strong>a, quin<strong>di</strong> basta una<br />

dose del gene normale per ottenere<br />

la risposta desiderata. Inoltre,<br />

mentre nei casi precedenti la percentuale<br />

dei soggetti che non<br />

rispondevano alla terapia era<br />

piuttosto alta, in questo caso solo<br />

il 9 per cento <strong>degli</strong> esaminati si<br />

trova in questa situazione.<br />

Passando all’ultimo esempio <strong>di</strong> un<br />

polimorfismo che influenza la<br />

risposta agli antileucotrieni,<br />

anche in questo caso si tratta <strong>di</strong><br />

una mutazione nel promotore <strong>di</strong><br />

un gene, la leucotriene C4 sintasi<br />

o LTC4S (5). Il polimorfismo,<br />

meno noto dei precedenti, provoca<br />

il cambiamento <strong>di</strong> una base<br />

nucleoti<strong>di</strong>ca, da un’adenina a una<br />

citosina, e viene in<strong>di</strong>cato come<br />

-444 A/C. I ricercatori hanno analizzato<br />

un campione <strong>di</strong> 68 in<strong>di</strong>vi-<br />

tabella 3<br />

Associazione tra il gene della 5-lipossigenasi (polimorfismo -147Sp1) e la risposta all’ABT-761<br />

genotipo numero <strong>di</strong> pazienti risposta<br />

(variazione del FEV1)<br />

5/5 64 (56%) + 19%<br />

5/3, 4, 6 40 (35%) + 23%<br />

3, 4, 6/3, 4, 6 10 (9%) - 1%<br />

tabella 4<br />

Associazione tra il gene della leucotriene C 4 sintasi (polimorfismo -444A/C) e il zafirlukast<br />

genotipo numero <strong>di</strong> pazienti risposta<br />

(variazione del FEV1)<br />

A/A 34 (50%) + 9%<br />

A/C 30 (44%) + 9%<br />

C/C 4 (6%) - 3%<br />

IN PRATICA<br />

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