le idee di sei famosi executive chef per valorizzare i diversi momenti ...

MANAGEMENT
n o r m e & fi s c o
pianetahotel 52
Slitta alla seconda metà dell’anno il pagamento dell’acconto del nuovo tributo unico sui rifiuti e sui servizi comunali.
Previsto un aggravio di costi fino al 50% per gli alberghi situati nei comuni che applicano le vecchia Tarsu
La Tares viene spostata
un po’ più in là, ma i
dubbi delle imprese rimangono
e anzi si infittiscono.
Con l’approvazione della
conversione in legge del Dl
1/2013, si posticipa al mese
di luglio - ma solo per il 2013
- il termine di versamento
della prima rata del nuovo
tributo unico sui rifiuti e i
servizi. Prima rata che era
stata fissata inizialmente
a gennaio, e poi spostata al
mese di aprile dalla legge di
stabilità 2013 (228/2012).
A regime, dal prossimo anno,
il pagamento avverrà in
quattro rate trimestrali (con
scadenze in gennaio, aprile,
luglio e ottobre).
Per Giorgio Palmucci, presidente
dell’Associazione
Italiana Confindustria Al-
Il nuovo tributo
va a sostituire
Tarsu, Tia e Tia2
berghi, lo slittamento della
prima rata per il 2013 «rappresenta
una deludente constatazione
rispetto all’attenzione
che pensavamo fosse
dedicata alle imprese».
Il rinvio, legato certo all’appuntamento
elettorale, è
ufficialmente motivato dalla
possibilità che il nuovo
Governo riveda l’impianto
della Tares stessa. È quello
che si augurano le aziende
alberghiere: che ribadiscono,
nelle parole di Palmucci,
«l’esigenza di una comples-
di Dario Aquaro
Tares: debutto
rinviato a luglio
siva revisione dell’imposta
rifiuti, così come dell’Imu.
Il posticipo dell’imposta,
infatti, procrastina di poco
un’ulteriore imposizione
fiscale che grava sull’immobile
e come tale incide
sull’azienda a prescindere
dalla produzione del reddito
d’impresa».
Il nuovo tributo, disciplinato
dal Dl 201/2011 “Salva-Italia”,
sostituisce i tre prelie-
07/2013
il debutto della nuova
Tares dopo il posticipo
4
le rate trimestrali in cui
si dividerà la tassa
dal prossimo anno
0,30 euro/mq
la quota variabile,
elevabile fino a 0,40
vi alternativi oggi esistenti
(Tarsu, Tia e Tia2) e comprende
sia la tassa rifiuti,
sia una maggiorazione stabilita
per finanziare i servizi
indivisibili forniti dalle
amministrazioni comunali
(manutenzione del verde e
delle strade, illuminazione
pubblica, polizia locale,
anagrafe).
Fisso e variabile
La nuova tassa si compone
di due elementi: una quota
fissa, rappresentativa dei
costi fissi e delle spese generali,
e una variabile, legata
alla fruizione teorica
del servizio pubblico. Questa
quota variabile è pari a
0,30 euro al metro quadrato,
ma può essere elevata dal
Comune fino a 0,40 euro,
eventualmente graduandola
“in ragione della tipologia
dell’immobile e della zona
ove è ubicato”.
VIA CON L’ACCONTO
Ogni Comune deve
adottare regolamento
applicativo, piano
fi nanziario (per calcolare
la copertura integrale
del costo del servizio)
e delibera tariffaria.
Quest’anno il sistema
di acconto sarà
commisurato all’importo
“versato” nel 2012 per
Tarsu, Tia o Tia2. Il
conguaglio avverrà dopo
l’indicazione delle tariffe
da parte dei comuni, che
possono modifi carle fi no
al 30 settembre.
Per gli alberghi si prevede
un conto salato, in particolare
nei comuni che applicano
la “vecchia” Tarsu (sono ben
l’84% del totale), dove si potrà
arrivare a pagare anche il
50% in più: molto dipenderà
dall’efficienza di gestione
del singolo ente.
La base imponibile, per il
momento, non sarà calcolata
sull’80% della superficie
catastale, come invece
previsto dal “Salva-Italia”.
La legge di stabilità 2013 ha
previsto infatti che, fino al
definitivo allineamento dei
dati catastali degli immobili
con la toponomastica
e la numerazione civica, la
superficie di riferimento per
l’applicazione del tributo sarà
quella “calpestabile”, visto
che si tratta di un dato già
in possesso degli enti locali.
Si tratta infatti delle superfici
dichiarate ai fini di Tarsu,
Tia o Tia2. //