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Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni

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ata monografia» dà più ampia notizia, lodando «questo lavoro di un<br />

giovane italiano che mostra qualità mirabili di acume e di ponderazione e<br />

una soda erudizione filologica e letteraria», Nicola Turchi, Bollettino di<br />

storia delle religioni, ibidem, 944-971, e precisamente 967-968; un'altra<br />

segnalazione darà due anni dopo Richard Wünsch nel suo Bericht<br />

Griechische und römische Religion 1906-1910, Archiv für<br />

Religionswissenschaft, 14 (1911), 517-602, e precisamente 575-576.<br />

Le prime due pubblicazioni di <strong>Pettazzoni</strong> vengono citate come<br />

«wertvollen Abhandlungen» nel Roscher's Ausführliches Lexicon der<br />

griechischen und römischen Mythologie. Nachträge und Berichtigungen zu<br />

Band II, Leipzig, ..., 2522.<br />

Come abbiamo già avuto occasione di dichiarare, esula dai modesti<br />

intenti del nostro lavoro esaminare, a distanza di alcuni decenni, la validità<br />

dei risultati raggiunti da <strong>Pettazzoni</strong> nelle sue ricerche e stabilire quali siano<br />

ancora fecondi di ulteriori conquiste scientifiche e quali meno.<br />

Desideriamo tuttavia ricordare che dopo la memoria di <strong>Pettazzoni</strong>, fatta<br />

eccezione per le voci di qualche enciclopedia specializzata, per parecchi<br />

anni non saranno più tentate indagini organiche su questo complesso<br />

argomento; su di esso si impegnerà per vent'anni Bengt Hemberg e<br />

pubblicherà un grosso volume, Die Kabiren, Uppsala, 1950 (con alcuni<br />

richiami anche a <strong>Pettazzoni</strong>), contenente una raccolta aggiornata dei<br />

materiali e una amplissima bibliografia, «uno strumento per l'indagine<br />

futura», ma da non «considerarsi come una nuova tappa» secondo<br />

l'autorevole giudizio di Angelo Brelich (44).<br />

Gli studi di paletnologia (e non solo di paletnologia) per l'esame<br />

di concorso (e non solo per l'esame) intorno al 1909<br />

Pur preso dagli impegni scolastici, <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> non trascura i<br />

suoi studi; come abbiamo visto, egli rinuncia a partecipare anche alla<br />

campagna elettorale del febbraio-marzo 1909.<br />

In particolare deve prepararsi per l'esame di concorso; il programma è<br />

vastissimo:<br />

Esperimento scritto (Durata massima sei ore).<br />

Svolgimento di un tema di archeologia (storia dell'arte classica, epigrafia antica,<br />

geografia e topografia antica, paleontologia) con speciale riguardo alle collezioni contenute<br />

nel museo o alle peculiarità della regione, cui il concorrente aspira.<br />

Esperimenti orali. A. (Durata massima quaranta minuti).<br />

Le stesse materie dell'esperimento scritto.<br />

L'esperimento sarà accompagnato da prove pratiche su fotografie o altre riproduzioni<br />

di monumenti e di opere dell'antichità classica.<br />

B. (Durata trenta minuti).<br />

Argomenti tecnici relativi alla conservazione dei monumenti archeologici, alla esecuzione ed il-<br />

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