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N° 6 - gen/feb 2008 - Lega Nord - Sezione di Carmagnola

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L’iniquo accetta<br />

regali <strong>di</strong> sotto<br />

il mantello per deviare<br />

il corso della storia.<br />

Salomone<br />

(sec X a.c.)<br />

Consigli,<br />

aiuto ed informazioni<br />

UNO SPORTELLO<br />

AL SERVIZIO<br />

DELLE FAMIGLIE<br />

Fabrizio Ottenga<br />

Assessore alle politiche sociali<br />

Il 29 novembre scorso ha aperto in Via<br />

Bobba 8, presso l'Informagiovani/Informahan<strong>di</strong>cap,<br />

un nuovo servizio: lo Sportello<br />

Famiglia. Nato dall'esi<strong>gen</strong>za <strong>di</strong> valorizzare il<br />

nucleo fondamentale della nostra società,<br />

sarà a <strong>di</strong>sposizione il lunedì pomeriggio ed il<br />

giovedì mattina per offrire informazioni ed<br />

orientamento sui servizi del territorio de<strong>di</strong>cati<br />

alle famiglie. Spesso, a causa <strong>di</strong> notizie<br />

errate o insufficienti, non si riesce ad usufruire<br />

d'opportunità che potrebbero rivelarsi<br />

fondamentali per una migliore qualità della<br />

vita, soprattutto per i soggetti più deboli.<br />

Aiutare a superare queste mancanze sarà<br />

compito del nuovo sportello.<br />

Accanto alla funzione informativa vi saranno<br />

altri due importanti obiettivi, monitorare<br />

il grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione delle esi<strong>gen</strong>ze delle<br />

famiglie e promuovere <strong>di</strong>battiti e incontri.<br />

Il monitoraggio avverrà tramite questionari<br />

ed altri strumenti d'indagine e cercherà <strong>di</strong><br />

verificare quale risposta viene data alle<br />

richieste delle famiglie. Per quanto riguarda<br />

gli incontri, il primo, dal titolo "La famiglia<br />

come progetto", si è tenuto il 13 <strong>di</strong>cembre ed<br />

è stata l'occasione per presentare lo sportello<br />

ufficialmente.<br />

L'attenzione alle tematiche familiari, come<br />

detto, è la ragione dello sviluppo <strong>di</strong> quest'iniziativa,<br />

che avrà anche come compito <strong>di</strong><br />

agevolare il cammino verso una forma<br />

migliore <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> tutte le attività<br />

del territorio, cioè la Consulta per la Famiglia.<br />

L'Assessorato alle Politiche Sociali con<br />

questa nuova proposta, e gli sviluppi che ne<br />

seguiranno, intende ridare centralità alla<br />

famiglia naturale, cellula essenziale della<br />

collettività.<br />

La VOCE del Piemonte<br />

CARMAGNOLA<br />

Dir. Resp. Oreste Rossi - Tribunale <strong>di</strong> Torino - Reg. n. 5889 del 28/06/05 - Anno IV n. 6 - Gennaio - Febbraio <strong>2008</strong><br />

<strong>Carmagnola</strong> maglia nera nel circondario<br />

LA TANGENZIALE CHE NON ARRIVA MAI<br />

<strong>di</strong> Massimiliano Pampaloni<br />

Il problema più pressante e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile soluzione per <strong>Carmagnola</strong> è<br />

la mancanza <strong>di</strong> una strada che sposti<br />

il traffico intercomunale all'esterno<br />

del centro abitato. Questa mancanza<br />

comporta un serio abbassamento<br />

della qualità della vita dei citta<strong>di</strong>ni<br />

per via delle varie forme <strong>di</strong> inquinamento<br />

create dal traffico non solo in<br />

via Torino ma in tutta la città. La<br />

biancheria stesa ad asciugare che si<br />

sporca e la tosse provocata dalle<br />

polveri sono il fasti<strong>di</strong>o minore se<br />

confrontato con i danni seri alla<br />

salute delle micro-polveri,meglio<br />

conosciute come PM10, <strong>di</strong> cui molto<br />

si è parlato negli ultimi anni. Per<br />

constatare l'inquinamento acustico<br />

basta farsi un giro per le arterie viarie<br />

principali mentre la pericolosità<br />

Un appello ai politici<br />

NON SERVE LITIGARE<br />

<strong>di</strong> Dino Gunetti<br />

Le famiglie non ce la fanno più ad arrivare a fine<br />

mese, gli stipen<strong>di</strong> e le pensioni sono troppo basse,la<br />

crisi dei mutui americani a messo in ginocchio<br />

la classe me<strong>di</strong>a, la speculazione sul petrolio<br />

ha fatto il resto.<br />

Bisogna fare qualche cosa per aumentare il potere<br />

d'acquisto delle famiglie, bisogna intervenire<br />

sul territorio per renderlo più sicuro, bisogna<br />

parlare con le compagnie petrolifere per contenere<br />

i costi dei carburanti (perché non si ha il<br />

coraggio <strong>di</strong> intervenire sulle accise degli stessi?).<br />

Questo è quello che si sente blaterare da tutte le<br />

forze politiche, <strong>di</strong> centro,<strong>di</strong> destra e <strong>di</strong> sinistra.<br />

C'è chi <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aumentare gli stipen<strong>di</strong> e le pensioni,c'è<br />

chi grida <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire la pressione<br />

fiscale troppo alta per i red<strong>di</strong>ti me<strong>di</strong>o bassi.<br />

Il citta<strong>di</strong>no è smarrito <strong>di</strong> fronte a questi professionisti<br />

della parola, egli si gira prima a sinistra,<br />

poi a destra quin<strong>di</strong> guarda verso il centro, sente<br />

parole inconsistenti,voci che si sovrappongono<br />

per cercare <strong>di</strong> non far parlare l'interlocutore per<br />

poter imporre il proprio pensiero, il tutto per non<br />

far comprendere a nessuno i loro propositi e<br />

come fare per risolvere i problemi <strong>di</strong>battuti.<br />

Questo tipo <strong>di</strong> comportamento che rasenta la<br />

cattiva educazione è fatto per cercare <strong>di</strong> portare<br />

in confusione l'interlocutore, portare la <strong>di</strong>scussione<br />

in rissa dove non se ne capisce niente e<br />

dove non si risolve niente, questo tutto a scapito<br />

dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Però cari politici <strong>di</strong> tutte le compagini, sappiate<br />

che non è in questo modo che si <strong>di</strong>aloga e ci si<br />

confronta per cercar <strong>di</strong> risolvere i problemi, a<br />

meno che non abbiate interesse <strong>di</strong> lasciare le<br />

cose come stanno.<br />

Credo che andando avanti <strong>di</strong> questo passo, già<br />

stufo <strong>di</strong> questa situazione <strong>gen</strong>erale <strong>di</strong> insicurezza<br />

(<strong>di</strong> valori,economica,d'identità e <strong>di</strong> sicurezza<br />

territoriale), il citta<strong>di</strong>no me<strong>di</strong>o non risponderà<br />

più ai vostri appelli, ed al posto <strong>di</strong> partecipare<br />

alle sorti del paese si <strong>di</strong>sinteresserà ulteriormente<br />

della politica.<br />

Chissà! Che non sia magari proprio quello che<br />

desiderate?<br />

delle nostre strade è testimoniata<br />

purtroppo anche dagli incidenti che<br />

coinvolgono persino i pedoni. Per<br />

cercare <strong>di</strong> risolvere il problema la<br />

classe politica carmagnolese <strong>di</strong> ogni<br />

colore politico si è data molto da<br />

fare con gli enti superiori,sono nati<br />

comitati <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, si è fatta ogni<br />

tipo <strong>di</strong> pressione a tutti i livelli possibili.Ma<br />

la tan<strong>gen</strong>ziale non si vede.<br />

Spesso si è avuta l'impressione <strong>di</strong><br />

essere ad un passo dalla soluzione<br />

ma poi tutto si è perso nel limbo della<br />

mancanza <strong>di</strong> una data precisa , <strong>di</strong><br />

un comunicato ufficiale. Tutti i paesi<br />

più o meno vicini hanno avuto la<br />

propria tan<strong>gen</strong>ziale ma <strong>Carmagnola</strong><br />

no. Abbiamo visto nascere nel tempo<br />

circonvallazioni un po’ ovunque<br />

come a Carignano, La Loggia Montà<br />

d’Alba, Poirino, Santena, Trofarello,in<br />

ultimo a Racconigi e tra<br />

poco arriverà anche a Villastellone<br />

ma <strong>Carmagnola</strong> aspetta. Il perché<br />

non si capisce. Magari non esiste<br />

nessun mistero"arcano", magari siamo<br />

gli ultimi della lista semplicemente<br />

per caso. Si, magari è cosi.<br />

Vogliamo crederlo. Però adesso<br />

basta. La tan<strong>gen</strong>ziale è rimasto uno<br />

dei pochi argomenti che a <strong>Carmagnola</strong><br />

è "bipartisan",sostenuto da<br />

Giovan Battista Pautasso fece le sue cinquanta<br />

flessioni mattutine, i soliti trenta<br />

piegamenti sulle braccia, il consueto<br />

numero <strong>di</strong> torsioni e salti in alto a pie pari<br />

e quin<strong>di</strong>, con i muscoli cal<strong>di</strong>, si sentì in<br />

grado <strong>di</strong> uscire ad affrontare la sua giornata.<br />

Con passo ginnico uscì dal portone saltando<br />

il solito barbone che dormiva ancora<br />

lì davanti e quin<strong>di</strong>, con scatto da puro<br />

centometrista staccò il ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> tappeti<br />

che non fece in tempo a raggiungerlo<br />

prima che, con un<br />

tuffo a pesce, entrasse in<br />

auto e partisse sgommando.<br />

Al primo semaforo riuscì,<br />

con uno spettacolare testacoda,<br />

ad evitare la torma <strong>di</strong><br />

clandestini che gli si erano<br />

avventati addosso gettandosi anche dagli<br />

alberi, per pulirgli il parabrezza, fanali,<br />

occhiali da sole e bottoni delle mutande.<br />

Con una curva su due ruote riuscì a far<br />

fesso il solito gruppo multietnico <strong>di</strong> men<strong>di</strong>canti,<br />

immettendosi a tutto gas nel contro-viale<br />

dove le solite trecentosessanta<br />

prostitute variamente colorate e desiderose<br />

d'affetto, intasavano i due chilometri che<br />

mancavano per arrivare in ufficio. Scalando<br />

abilmente terza-seconda ed imballando<br />

il motore, riuscì a schivarle con una gimcana<br />

degna del rally <strong>di</strong> <strong>Carmagnola</strong>. Si infilò<br />

quin<strong>di</strong> nel solito parcheggio fin<strong>gen</strong>do <strong>di</strong><br />

non vedere il ragazzetto che per un euro gli<br />

tutte le forze politiche ma soprattutto<br />

da chi le strade le vive tutti i giorni.<br />

In questi anni sono successi<br />

<strong>di</strong>versi incidenti stradali ,alcuni dei<br />

quali hanno avuto gravi conseguenze<br />

per i citta<strong>di</strong>ni. La responsabilità,<br />

se non civile almeno morale, ce l'ha<br />

anche chi non costruisce le strade<br />

che servono. Il progetto è pronto, si<br />

partira dalla statale 20 all'altezza<br />

della vecchia fornace per agganciarsi<br />

alla strada che da <strong>Carmagnola</strong><br />

porta a Racconigi passando per il<br />

casello della Torino-Savona vicino<br />

alla Teksid,creando un nuovo casello<br />

<strong>di</strong> accesso ed uscita dall'autostrada<br />

all'altezza delle "due province".<br />

La Regione ha già previsto la spesa<br />

per finanziare l'opera, tecnicamente<br />

si potrebbe <strong>di</strong>re che siamo ad un<br />

passo dall'appalto dei lavori necessari<br />

però non possiamo stare tranquilli<br />

perché il limbo è sempre in<br />

agguato. Certo è che se la tan<strong>gen</strong>ziale<br />

continuerà a non arrivare occorrerà<br />

stu<strong>di</strong>are nuove forme <strong>di</strong> lotta. Se<br />

non bastano le manifestazioni,le<br />

petizioni e l’azione politica bisognerà<br />

trovare soluzioni anche drastiche<br />

come quelle adottate ad esempio dai<br />

camionisti nel loro ultimo sciopero.<br />

Una normale giornata nel 2010<br />

IL NOSTRO FUTURO…PRESENTE<br />

storia <strong>di</strong> chi si sente<br />

oppresso ma non lo <strong>di</strong>ce a<br />

nessuno per non sentirsi<br />

accusato ingiustamente<br />

<strong>di</strong> essere razzista<br />

offriva la scheda magnetica, si buttò dalla<br />

macchina e strisciando con il passo del leopardo,<br />

riuscii ad eludere il ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> cassette<br />

me<strong>di</strong>cinali, carta igienica e saponette,<br />

ma si trovò la strada sbarrata da quattro<br />

zingare con poppante incorporato che ululando<br />

volevano leggergli la mano.<br />

La evitò con doppio salto mortale ma<br />

cadde proprio <strong>di</strong> fronte al posteggiatore<br />

abusivo che aveva astutamente seguito le<br />

sue mosse. Lo lasciò in<strong>di</strong>etro con agilissi-<br />

mo dribbling, scattando quin<strong>di</strong>,<br />

solo, verso la porta tra gli<br />

incitamenti della folla, ma fu<br />

bloccato in scivolata da un<br />

drogato armato <strong>di</strong> siringa che<br />

voleva la sua parte.<br />

Rialzandosi prontamente si<br />

buttò dall'altra parte della<br />

strada rotolando sotto le macchine con perfetta<br />

tecnica da assaltatore <strong>di</strong> carri armati,<br />

scattando quin<strong>di</strong> oltre i cancelli dell'azienda.<br />

Ormai rilassato fece <strong>di</strong> corsa le scale<br />

che lo portavano al suo ufficio, dove inaspettatamente<br />

si ritrovò faccia a faccia con<br />

due suore in<strong>di</strong>ane che sollecitavano il suo<br />

obolo per i lebbrosi <strong>di</strong> Marituba, Impreparato,<br />

cercò <strong>di</strong> fuggire tuffandosi dalla finestra.<br />

Però <strong>di</strong>menticò i vetri antiproiettile,<br />

contro i quali si fracassò il cranio. I colleghi<br />

non ebbero pietà. Era la meritata fine <strong>di</strong><br />

un razzista!!!<br />

M.P.


Un orgoglio<br />

non sempre visibile<br />

A CHI FA PAURA<br />

LA BANDIERA<br />

DEL PIEMONTE?<br />

Fabrizio Ottenga<br />

Assessore al patrimonio culturale piemontese<br />

Sono ormai anni che sull'ingresso della<br />

scuola me<strong>di</strong>a Manzoni, in Corso Sacchirone,<br />

manca la ban<strong>di</strong>era del Piemonte. Accanto alla<br />

ban<strong>di</strong>era italiana ed a quella europea c'è un<br />

vuoto. Non si capisce perché, mentre le altre<br />

scuole carmagnolesi espongono regolarmente<br />

il vessillo piemontese, questa non lo fa;<br />

eppure esiste una legge regionale che tutela<br />

la nostra ban<strong>di</strong>era, ma qual è la ragione per<br />

cui è stata ignorata?<br />

Francamente ho delle <strong>di</strong>fficoltà a capire<br />

questa omissione; che fasti<strong>di</strong>o può dare la<br />

visione della ban<strong>di</strong>era della nostra regione?<br />

Forse qualcuno vuole negare l'evidenza che<br />

viviamo in Piemonte? Rifiutare la propria o<br />

l'altrui identità penso sia uno degli atti più<br />

abominevoli che si possano compiere.<br />

Qualcuno pensa che con la globalizzazione<br />

le culture saranno cancellate e ne nascerà una<br />

nuova, mon<strong>di</strong>ale. Essa sarà la sintesi <strong>di</strong> tutte<br />

ed appiattirà ogni <strong>di</strong>fferenza. Contro questo<br />

progetto aberrante tutelare le identità ed i<br />

simboli locali, quin<strong>di</strong> anche la ban<strong>di</strong>era del<br />

Piemonte, <strong>di</strong>venta <strong>di</strong> fondamentale importanza.<br />

Per questo motivo penso sia dovere d'ogni<br />

citta<strong>di</strong>no manifestare <strong>di</strong>ssenso quando<br />

sono negate le proprie ra<strong>di</strong>ci. Questo nell'attesa<br />

<strong>di</strong> vedere sventolare la nostra ban<strong>di</strong>era.<br />

Suggeriamo umilmente alla Bresso<br />

<strong>di</strong> offrire il cortile <strong>di</strong> casa sua<br />

ABBIAMO FINITO LE GUANCE<br />

<strong>di</strong> Massimiliano Pampaloni<br />

La presidente Bresso ha dato la <strong>di</strong>spo-<br />

nibilità ad accogliere i<br />

rifiuti della regione Campania<br />

per il superamento<br />

dell'ennesima fase <strong>di</strong> emer<strong>gen</strong>za.<br />

Già nel 2001 la<br />

regione amministrata da Bassolino<br />

chiese aiuto e lo ottenne, come del resto<br />

fece nel 2003. Anche nel 2004 la Campania<br />

chiese aiuto ma l'allora presidente<br />

Ghigo non potè accettare per la ferma<br />

opposizione <strong>di</strong> un partito della sua<br />

maggioranza. Nel 2006 la giunta Bresso<br />

accettò <strong>di</strong> accogliere l'immon<strong>di</strong>zia<br />

che venne smaltita in provincia <strong>di</strong> Asti,<br />

nelle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> Valterza e Cerro<br />

Tanaro.<br />

La regione Campania ha acquistato<br />

1000 automezzi per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

al costo <strong>di</strong> circa 160 miliar<strong>di</strong> delle<br />

vecchie lire, mezzi che sono rimasti<br />

inutilizzati, così come i 2300 (duemilatrecento)addetti<br />

, che non hanno mai<br />

lavorato pur in presenza <strong>di</strong> un contratto<br />

a tempo indeterminato e <strong>di</strong> uno stipen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> 1700 euro al mese per 14 mensilità.<br />

Non c'è mai stata, in anni <strong>di</strong> gestione<br />

commissariata dell'emer<strong>gen</strong>za rifiuti<br />

campani, alcuna volontà <strong>di</strong> risolvere il<br />

problema preferendo arrivare sempre al<br />

Il prossimo carico <strong>di</strong><br />

rifiuti accettato<br />

solo se ci saranno le<br />

<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Bassolino<br />

limite <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> emer<strong>gen</strong>za sanitaria<br />

per "obbligare" altre regioni a farsi<br />

carico <strong>di</strong> tamponare l'e-<br />

mer<strong>gen</strong>za. Il problema è<br />

cronico dovuto ad una<br />

pessima gestione della<br />

situazione da parte della<br />

politica e non un'emer<strong>gen</strong>za<br />

per la quale chiamare in ballo la<br />

"solidarietà". Senza contare il fatto che<br />

i citta<strong>di</strong>ni napoletani pagano la tassa<br />

rifiuti così come la paghiamo noi e<br />

quin<strong>di</strong> per loro al danno si aggiunge la<br />

beffa.Qualsiasi azienda privata che fosse<br />

stata gestita allo stesso modo della<br />

regione Campania avrebbe licenziato il<br />

presidente con tutto il consiglio <strong>di</strong><br />

amministrazione, mentre invece Bassolino<br />

va in televisione a spiegare che la<br />

colpa è <strong>di</strong> tutto il mondo tranne che sua.<br />

Gesù ci ha insegnato a porgere l'altra<br />

guancia ed il Piemonte lo ha fatto nel<br />

2003 e si è pure inventato una terza<br />

guancia <strong>di</strong>li<strong>gen</strong>temente porta nel 2006<br />

ma adesso basta. Le guancie sono finite.<br />

Il prossimo carico <strong>di</strong> rifiuti in arrivo da<br />

Napoli nella nostra regione dovrà essere<br />

accettato solo se come "Bolla <strong>di</strong><br />

Accompagnamento" ci saranno ,nero su<br />

bianco, le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Bassolino, Jervolino<br />

e tutta la compagnia cantante.<br />

Adess basta, né !<br />

LA LENGA PADAN-A ËD L'ETÀ ËD MES - SCONDA PART<br />

Com a l'é scrivusse ant la prima part, ant ël<br />

Me<strong>di</strong>o Ev a l'é esistuje na lenga padan-a che jë<br />

stu<strong>di</strong>os a conosso com "koiné lombard-véneta".<br />

Coj (pòchi) che ant ël Me<strong>di</strong>o Ev a scrivìo, a<br />

consideravo la lenga padan-a a la pari con j'àutri<br />

volgar ëd l'época, a la pari con ël Toscan, ël<br />

Fransèis, lë Spagneul.<br />

D'apress che l'àuta Italia a l'era stàita dominà<br />

daj Longobard, l'àuta Italia a vnisìa ciamà<br />

"Lombar<strong>di</strong>a" e la <strong>gen</strong>te dl'àuta Italia a l'ero ciamà<br />

"ij Lombard".<br />

La lenga comun-a padan-a a l'era alora ciamà<br />

"Lombard".<br />

A-i é motobin d'esempi an doa jë scritor dël<br />

Me<strong>di</strong>o Ev a buto a confront Lombard e Toscan.<br />

Për esempi, ant j'anviron dël 1280, ant la "Cronica"<br />

ëd Salimbene de Adam, a l'é nominà un<br />

Fra Barnaba che "optime loquebatur Gallice,<br />

Tuscice et Lombar<strong>di</strong>ce", val a <strong>di</strong> "a parlava pròpi<br />

bin Fransèis, Tuscan e Lombard".<br />

N'àutr esempi a l'é ant ël cant che a fa XXII ëd<br />

l'Infern ëd Dante. Lì Virgili a ciama a un danà:<br />

"It conòssës-to cheicun ch'a sia Latin?" e apress<br />

d'un pòch a-i riva l'arspòsta: "Se voiàutri i veu-<br />

le vëdde o sentì / a arcominciava peui lë sbaruvà<br />

/ ëd Toscan o ëd Lombard, mi i na fareu vnì".<br />

Fig. : Dante, testimòni dla Lenga Padan-a<br />

N'àutr personagi motobin avosà che a testimònia<br />

ël contrast che a-i era aj sò temp tra Toscan<br />

e Lombard a l'é ël Machiavelli. Machiavelli, ant<br />

soa euvra "Discors antorn a nòsta lenga", an<br />

doa a parla ëd lenga Lombarda, ansema a cola<br />

"spagnuola" e a cola "franzese", a fa costo<br />

esempi: "Përché it <strong>di</strong>sës-to com ij<br />

fiorentin e nen com ij lombard …?".<br />

E ancora a la fin dël Sinsent, ël piemontèis Steo<br />

Guazzo a scrivìa, ant la "Sivil conversassion"<br />

(1574): "I dareu ocasion ëd rije a coj che a scoto,<br />

mës-ciand cosse con ciairin, val a dì paròle<br />

Lombarde con Toscan-e".<br />

Scond Paola Benincà, dl'Università ëd Padoa,<br />

Dante a l'avìa parlà dla koiné padan-a a la fin<br />

dël Im lìber dël "De Vulgari Eloquentia". La<br />

Benincà a definiss Dante "un lenghista dl'época"<br />

e a scriv: "a la përcession ëd lë stat lenghìstich<br />

<strong>di</strong>j sò temp, aj arzultava che an Italia a esistèissa<br />

un Volgar, che i pensoma a jë smijèissa<br />

avèj d'unitarietà. Chiel a lo ciamava , ël volgar che a dovrava la metà<br />

setentrional d'Italia".<br />

Ant ël 1987 a l'é tnusse a Milan e a Pavia un<br />

Convegn antërnassional an sla koiné padan-a e,<br />

an col ocasion, a son stu<strong>di</strong>asse tute coste evidense<br />

e a l'é ciamasse d'ancaminé na revision<br />

storiogràfica, con ël but ëd nen perde un bel<br />

tòch ëd nòsta stòria.<br />

(sconda part - a continua)<br />

Bepe Sanè(Dragonòt)<br />

ESPOSIZIONE:<br />

Via Avvocato Ferrero, 80 - Tel. 011.9778673 -<br />

011.9729021<br />

PER CONTATTARCI: lavoce<strong>di</strong>carmagnola@libero.it<br />

PROVERBI<br />

PIEMONTESI<br />

Ij interesse a deurmo maj<br />

e lasso nen deurme<br />

Gli interessi non dormono mai<br />

e non lasciano dormire<br />

El mond a l'è sempre mes<br />

da caté e mes da vende<br />

Il mondo è sempre mezzo<br />

da comprare e mezzo da vendere<br />

MAGAZZINO:<br />

Via Carignano, 2 - Tel. 011.9722670 - Fax 011.9721525<br />

CARMAGNOLA (TO)<br />

Il vino nobile<br />

BAROLO<br />

DOCG<br />

(1°parte)<br />

MARCO FERRAGUT<br />

Il Barolo è il più celebre dei vini piemontesi,<br />

conosciuto e apprezzato in tutto<br />

il mondo.<br />

Questo pregiato vino prende il nome dal<br />

comune langarolo <strong>di</strong> Barolo, paese <strong>di</strong> origine<br />

celtica il cui nome significa "luogo<br />

basso".<br />

L'area <strong>di</strong> coltivazione delle uve Nebbiolo<br />

delle sottovarietà Lampia,Michet e<br />

Rosè ,da cui si<br />

ricava questo vino, è racchiusa in 11<br />

comuni a sud-est <strong>di</strong> Alba: Barolo,Serralungad'Alba,Castiglione<br />

Falletto,La Morra,Rod<strong>di</strong>,Verduno,Novello,Monforte<br />

d'alba,Grinzane<br />

Cavour,Diano d'alba e Cherasco.La produzione<br />

<strong>di</strong> uva Nebbiolo da Barolo è estesa<br />

su 1200 ettari,con limite <strong>di</strong> 80 quintali<br />

per ogni ettaro,da cui si ricavano 94000 q<br />

<strong>di</strong> uva, con resa in vino <strong>di</strong> 64000 ettolitri,pari<br />

a circa 853000<br />

bottiglie.<br />

Prima <strong>di</strong> essere messo in commercio, il<br />

Barolo,deve invecchiare 3 anni,<strong>di</strong> cui 2 in<br />

botti <strong>di</strong> rovere o <strong>di</strong> castagno;sono necessari<br />

5 anni <strong>di</strong> invecchiamento per ottenere<br />

la tipologia "Riserva".La gradazione<br />

alcolica non può essere inferiore a 13°.<br />

Il Barolo ha avuto nobili origini,infatti<br />

su queste terre dal periodo me<strong>di</strong>oevale<br />

fino alla fine del 1800, ha dominato la<br />

potente famiglia dei marchesi Falletti <strong>di</strong><br />

Barolo.Molti sono i castelli che lasciarono<br />

in Langa,ma i Falletti possedevano<br />

vigneti,che gia nel 1300 erano cotivati a<br />

Nebbiolo,da cui ricavavano vino,sia per il<br />

proprio consumo,sia per la ven<strong>di</strong>ta alle<br />

corti euoropee dell' epoca.<br />

Ma sicuramente l'affermazione del barolo<br />

come lo conosciamo oggi,lo si deve<br />

agli ultimi due<br />

marchesi,Costanzo Tancre<strong>di</strong> Falletti <strong>di</strong><br />

Barolo e alla consorte Giulia Colbert <strong>di</strong><br />

Mont Levrier.<br />

Essi inoltre furono importanti anche nell'ambito<br />

sociale dell'epoca,perché fondarono<br />

l'Opera Pia Barolo, è furono i cofondatori<br />

delle Suore <strong>di</strong> S.Anna.<br />

(continua)<br />

elle<strong>di</strong> - Arti Grafiche - <strong>Carmagnola</strong>

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