notiziario n.5.2008 - Collegio dei Geometri della provincia di Trento

Pubblicazione mensile | Registrata al Tribunale di Trento al n. 568 del 17.03.1990 | Spedizione in abb. post. 70% | Filiale di Trento | Settembre Ottobre 2008 nr. 5 | Anno XXI
P R O S P E T T I V E G E O M E T R I
P E R S P E K T I V E N G E O M E T E R
IN QUESTO NUMERO
Addio Presidente Antoniacomi
Rumore: case svalutate del 20%
Cassa: cosa cambia, come cambia
Distanze legali: irrinunciabili e imprescrivibili
52008
NOTIZIE DAI COLLEGI GEOMETRI DI TRENTO E BOLZANO
NACHRICHTEN DER KOLLEGIEN BOZEN UND TRIENT

Nuove Arti Grafiche
Trento
RIVISTA TECNICA
DI INFORMAZIONE
DEI COLLEGI GEOMETRI
DELLA PROVINCIA
DI TRENTO E BOLZANO
TECHNISCHE INFORMA-
TIONSZEITSCHRIFT
DER GEOMETERKOLLEGIEN
VON BOZEN UND TRIENT
IN QUESTO NUMERO / IN DIESER AUSGABE:
DAL DIRETTORE/VON DIREKTOR
Rumori pubblici e privati .................................................................................................... 4
NOTIZIE/NOTIZEN
NOTIZIE IN BREVE .............................................................................................................. 6
Rumore e valore degli immobili: il Giudice ha sentenziato che…. ............................... 10
DURC – art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 ..................................................................................... 15
CATEGORIA/KATEGORIE
RIMARRÀ "scritto" L’AUTENTICO VALORE DI UN IMPEGNO? ..................................... 16
Addio Presidente Antoniacomi ........................................................................................ 19
Riconoscimento crediti formativi per iniziative non promosse da Collegio ............... 21
CASSA DI PREVIDENZA/PENSIONSKASSE
La presidenza Savoldi vista dai nostri due delegati ...................................................... 22
Die Präsidentschaft Savoldi aus der Sicht unserer beauftragten Delegierten ............ 24
FISCO/FISKUS
La “manovra estiva”: principali novità ............................................................................ 26
Die “Manovra Estiva”: Wichtigste Neuigkeiten .............................................................. 30
LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA/GESETZGEBUNG UND RECHTSPRECHUNG
Distanze legali ................................................................................................................... 35
Gesetzliche Abstände ....................................................................................................... 37
5Settembre / Ottobre
Foto di copertina: Castelbello
September / Oktober
2008

DAL DIRETTORE
VOM DIREKTOR
Rumori pubblici e privati
Quando un Presidente del Collegio
abbandona il suo campo di battaglia
per il suo ultimo viaggio e le persone
che lo hanno frequentato ed apprezzato
si ritrovano per l’ultimo saluto,
quanti colleghi saranno tra di loro?
Forse duecento?
No.
Forse cento?
No.
Una decina?
Lasciamo perdere...
Lui, Arturo Antoniacomi non
sarebbe sicuramente stato deluso
perché non cercava consensi, non
ne aveva bisogno e non lo interessavano.
La sua sicurezza ed il suo pragmatismo
erano tali che se in chiesa lui
avesse potuto vedere i sette-otto
colleghi che si erano ricordati di
lui, sicuramente avrebbe sorriso
e sentenziato: "Cosa ti aspettavi?
Anche troppi!"
Ma lo "zio Arturo" come lo chiama
affettuosamente Erre Bi. nel suo
ricordo ricostruito attraverso le sue
frasi dialettali ricorrenti, non ha
mai risparmiato sé stesso lavorando
per la Categoria, essendone stato il
capitano coraggioso per trent’anni,
dopo che nella vita di collegio, nelle
riunioni pubbliche e nelle assemblee
il motore era stato lui e quasi solo
lui.
Super-presidente.
Forse troppo presidente?
Non solo, perché egli aveva anche
una carica umana ed una energia
eccezionali.
Pronto alla battuta, sorridente,
arguto e disincantato: con lui la
conversazione non cadeva mai in
4
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
argomenti banali. Grandissimo
appassionato di montagna, preferiva
affrontarla in solitaria. La affrontava
con tutti i mezzi possibili: sci da
fondo, sci da discesa, racchette da
neve, ramponi.
Lui, piccolo di statura ma incredibilmente
tenace come sempre nella
vita, non si arrendeva mai, continuava
a salire nelle valli silenziose
del suo Lagorai ed un giorno mi
confidò che morire tra le sue montagne
sarebbe stato il suo sogno.
Non è stato così.
Vi lascio quindi ad alcuni ricordi e
testimonianze che in questo notiziario
mi sembrano doverosi per
quanto tutti noi abbiamo ricevuto da
Antoniacomi e per l’arricchimento
che ha sicuramente dato al nostro
Collegio.
Ma questo numero non è solo un
riconoscente ricordo per lo "zio
Arturo", proprio perché la vita
continua anche con la nostra attività
quotidiana dove tutto viene ormai
programmato, codificato e stabilito
per legge.
Tutti noi abbiamo sentito che il
ministro Calderoli sta lavorando per
abrogare 6.000 leggi di cui la burocrazia
non aveva potuto fare a meno,
però sicuramente i vuoti saranno
riempiti da altre norme, come quelle
sull’acustica al cui proposito pubblichiamo
un interessante resoconto
sulle sentenze dell’argomento.
Tra poco avremo un mondo dove i
suoni della natura sovrasteranno il
chiasso dei martelli pneumatici e
del rock sparato a tutto volume dai
nottambuli davanti ai pub? Forse no
perché ci sono sempre nuovi suoni
di Silvano Contrini
che trovano il modo di riempire
prepotentemente i vuoti lasciati dai
silenziatori o dalle isole a traffico
limitato.
Stavolta sono proprio i "rumori
pubblici" a farla da padroni.
Se fino a qualche tempo fa, la sveglia
del mattino era un ritmico e
moderato "ssst, sst" del netturbino
che puliva i marciapiedi della città,
adesso si preannuncia da lontano
una sorta di marziano dotato di
casco, tuta rossa e motori a scoppio
sulle spalle.
Mentre dallo zaino esce uno scoppiettare
di pistoni ed un fumetto
grigio, dal tubo che regge in mano
un energico soffio rincorre per
tutta la strada alcune foglie cadute
dagli alberi.
Per la sveglia in città non sempre
si deve ringraziare il rumoroso
marziano che insegue le foglie per
strada.
C’è anche un marchingegno ben più
rumoroso che esce nel buio, precede
l’alba e fende la notte cittadina con
fari potenti.
È un grosso autocarro appositamente
progettato per fare molto rumore: di
solito riesce nel suo intento, che è
quello di svegliare tutti i cittadini
dormienti della viabilità a sud del
corso Rosmini nei giorni dispari ed
a nord nei giorni pari.
Dimenticavo... siccome non è possibile
mandare in giro un moderno
macchinario solo con il dichiarato
intento di fare rumore, l’automezzo
pubblico è anche dotato di uno spazzolone
con il quale ingoia di tutto.
L’esperienza più esasperante a proposito
di rumore la vivo ogni anno

nel viaggio per le ferie.
A Viareggio c’è una pensioncina di
due anziani molto gentili ed anche
simpatici perché non sono molto
esosi nel prezzo.
La serata è piacevole, la notte sta
arrivando con la promessa un lungo
sonno ristoratore ma immancabilmente...
non ho fatto i conti con gli
ululati delle sirene.
Non ho mai fatto caso se si tratti di
ambulanze o di pantere che inseguono
qualche ladro ma la scena
Si svolge pressappoco in questo
modo.
Sarà l’ una, forse di notte. Il cantante
dell’albergo vicino ha preso l’ultima
stecca proprio sulle note di "O sole
mio" e ripone il suo mandolino.
Torna il silenzio, l’aria è cheta.
Si dà un’occhiata all’orologio:
davanti ci sono ancora due-tre ore
di buio.
Piano piano il sonno arriva, sembra
di galleggiare nell’aria, oppure di
essere dondolato nel cesto di una
mongolfiera: dormire è solo questione
di minuti.
Ma ecco che dal fondo della strada
sbuca un mostro notturno ululante.
Il suono è penetrante, lacera l’aria,
fora i muri, infrange le finestre,
passa anche il cuscino sotto il quale
qualcuno si era infilato per non
sentire.
Il suono è straziante: non si capisce
quando arriva e quando passa, perché
il rumore è pazzesco: proviene
dappertutto.
Se si tratta di un ambulanza il povero
infermo sicuramente morirà di
spavento prima di arrivare a Forte
dei Marmi.
Se invece si tratta di una pantera che
insegue i ladri, a quella velocità a
Marina di Pietra Santa sicuramente
li avrà raggiunti ma per strada
potrebbe lasciare quattro o cinque
cadaveri di passanti smarriti che non
sanno in quale direzione fuggire.
DAL DIRETTORE
VOM DIREKTOR
Una cosa è certa: ogni notte, ho
calcolato, dai 10 ai 15 chilometri di
turisti si svegliano e sono colti dal
cardiopalma.
Se si calcola che un chilometro di
turisti corrisponde a circa tremila
persone, la stima è di 30-35.000
turisti che sobbalzano dal letto ogni
notte.
Sono in vacanza. Prima di finire
queste righe "balneari" vado a prendere
un caffè al bar.
Lo schermo sopra la parete trasmette
un video clip assordante. Il
mio casuale interlocutore conversa
con me ed io sento soltanto un gran
frastuono che sovrasta ogni cosa.
Annuisco anche se vorrei dirgli
che non capisco nulla di ciò che
dice; non sento le sue parole ma
guardando il movimento delle sue
labbra mute mi chiedo: "Sembra un
film muto ma perché non ci sono i
sottotitoli?"
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
5

NOTIZIE
NOTIZEN
NOTIZIE IN BREVE
Le ultime proroghe - Norme tecniche sul legno
Accertamenti vendite immobili - Software pirata
Direttore Lavori: responsabilità
CONVERTITO IN LEGGE IL
D.L. 97/2008 - IMPORTANTI
PROPROGHE DI TERMINI
Il Senato ha approvato con modificazioni
e trasmesso alla Camera per
l’approvazione definitiva la legge di
conversione del D.L. 97/2008, recante
disposizioni in materia fiscale, di proroga
di termini e di allocazione della
spesa pubblica. Dal testo esaminato
risultano confermate le disposizioni,
concernenti la responsabilità solidale
appaltatore-subappaltatore (art. 3,
comma 8), la proroga dell’obbligo di
comunicazione dei dati di infortunio
sul lavoro (art. 4, comma 2) e l’abrogazione
delle norme in materia di appalti
pubblici (art. 4, comma 5).
Nel nuovo articolato della norma
sono state inserite alcune importanti
disposizioni:
Proroga disposizioni inerenti la valutazione
dei rischi
Secondo il nuovo comma 2-bis
dell’art. 4, le disposizioni inerenti
la valutazione dei rischi previste dal
D. Leg.vo 81/2008 (T.U. Sicurezza),
nonché le relative sanzioni, saranno
efficaci a decorrere dall’ 1.1.2009,
e non più dal 29.7.2008, come originariamente
previsto dal comma 2
dell’art. 306 dello stesso D. Leg.vo
81/2008.
Proroga dei termini per la rivalutazione
dei terreni edificabili
In riferimento alla rivalutazione dei
terreni edificabili, il nuovo comma
9-ter dell’art. 4, oltre a prorogare ulteriormente
dal 20.7.2008 al 31.10.2008
il termine per la redazione e il giuramento
della perizia, proroga anche il
termine per il versamento rateizzato
dell’imposta sostitutiva, ora anch’esso
fissato al 31.10 di ciascun anno del
triennio 2008-2010.
6
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
Ulteriori proroghe termini
La norma riproduce inoltre alcune
disposizioni già inserite nell’articolato
del D.L. 113/2008, concernente la
proroga di termini vari. In particolare,
nel nuovo art. 4- bis sono inserite le
seguenti proroghe:
Antincendio strutture ricettive
Prorogato al 30 giugno 2009 il termine
entro il quale le attività ricettive esistenti
con oltre venticinque posti letto
devono completare l’adeguamento
alle disposizione di prevenzione
incendi ( lettere b) e c) del punto 21.2
della regola tecnica di prevenzione
incendi per le attività ricettivo turistiche
di cui al D.M. 9/4/1994 e successivo
aggiornamento D.M. 6/10/2003.
Requisito per poter usufruire della
proroga è aver già presentato entro il
30/06/2005 la richiesta di nulla osta ai
Vigili del Fuoco.
Arbitrato negli appalti pubblici
Prorogato al 31.12.2008 il termine di
cui all’art. 15 della L. 31/2008, precedentemente
in scadenza il 30.6.2008,
per l’applicazione delle disposizioni
concernenti l’abolizione dell’istituto
dell’arbitrato negli appalti pubblici di
lavori, servizi e forniture, introdotte
dall’art. 3, commi 19-25 della L.
244/2007 - Legge finanziaria 2008.
In altri termini è ancora possibile il
ricorso alla clausola arbitrale fino alla
suddetta data del 31.12.2008.
Riordino consorzi di bonifica
Prorogato al 31.12.2008, del termine
di cui all’art. 27 della citata L. 31/2008
concernente il riordino dei Consorzi di
bonifica e di miglioramento fondiario,
di cui al Capo I del Titolo V del
R.D. 215/1933, da effettuarsi anche
mediante accorpamento o soppressione
degli stessi.
PUBBLICATE LE NORME
TECNICHE SUL LEGNO
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 153 del 2 luglio scorso, il Decreto
Ministeriale del 6 maggio 2008 del
Ministero delle Infrastrutture, recante
l’Integrazione al decreto 14 gennaio
2008 di approvazione delle nuove
Norme tecniche per le costruzioni
con cui si approva il capitolo 11.7 e le
tabelle 4.4.III e 4.4.IV delle stesse.
Le norme interessate della suddetta
integrazione sono quelle riguardanti
il legno, escluse a suo tempo dall’approvazione
generale per il parere
circostanziato emesso dall’Austria
nel dicembre 2007 ai sensi dell’art.
9.2 della direttiva 98/34/CE, secondo
il quale la misura proposta presenterebbe
aspetti che avrebbero potuto
eventualmente creare ostacoli alla
libera circolazione dei servizi o alla
libertà di stabilimento degli operatori
di servizi nell’ambito del mercato
interno. Il parere dell’Austria aveva
lasciato in sospeso le norme del capitolo
legno. Il Ministero, “considerato”
che è trascorso il termine fissato del
20 marzo 2008 e che, altresì, nessun
ulteriore seguito è pervenuto da parte
della Commissione europea in merito
alla suddetta risposta, e ritenuto che
è urgente ed indefettibile procedere
all’approvazione completa del testo
normativo di cui al citato decreto
ministeriale 14 gennaio 2008 e quindi
delle richiamate tabelle 4.4.III e 4.4.IV
e del Capitolo 11.7, ha proceduto
all’approvazione. Sarà ora possibile,
a norma del Decreto Ministeriale del
6 maggio 2008 del Ministero delle
Infrastrutture, applicare il capitolo
11.7 che riguarda i materiali ed i prodotti
a base di legno ed in particolare
il legno massiccio, il legno strutturale

con giunta a dita ed il legno lamellare
incollato senza dover più ricorrere
a norme estere. Il capitolo contiene
anche l’indicazione delle procedure di
qualificazione e accettazione con indicazioni
specifiche per l’identificazione
e rintracciabilità dei prodotti qualificati,
le forniture e la documentazione
di accompagnamento ed i prodotti
provenienti dall’estero.
STUDI DI SETTORE:
Pronto il software per i “contribuenti
anomali”
I contribuenti e gli intermediari che
nel mese di giugno 2008 hanno
ricevuto da parte dell’Agenzia una
segnalazione di anomalie sui dati del
triennio 2004-2006 relativi agli studi
di settore, da oggi hanno la possibilità
di comunicare a loro volta al Fisco
gli errori riscontrati nella lettera o di
indicare i motivi dell’anomalia, nel
caso in cui questa non dipenda da
omessa o non corretta indicazione dei
dati rilevanti ai fini dell’applicazione
degli studi stessi. Il software messo
a punto dall’Agenzia consentirà ai
soggetti interessati di inviare in via
telematica la propria risposta, contribuendo
allo scambio di informazioni
e alla semplificazione dei rapporti. Il
prodotto informatico è stato predisposto
a seguito delle lettere trasmesse
dall’Agenzia nello scorso mese di
giugno per segnalare a contribuenti
e intermediari anomalie riscontrate
nelle dichiarazioni per gli anni 2004-
2006. Si tratta di incoerenze relative
alla gestione del magazzino e ai beni
strumentali, di discrepanze fra rimanenze
finali ed esistenze iniziali, di
incongruenze tra dati indicati negli
studi di settore e nel modello Unico,
di mancata indicazione di dati fondamentali,
di indicazione di cause
di esclusione dall’applicazione degli
studi per tre periodi d’imposta consecutivi.
Scopo dell’iniziativa, scoraggiare
eventuali comportamenti fiscali
non corretti attraverso un’azione
preventiva: in caso di persistenza delle
anomalie anche nella dichiarazione
relativa al periodo d’imposta 2007,
infatti, il contribuente sarà inserito in
apposite liste selettive per i controlli
fiscali. Per poter utilizzare il software,
è necessario essere in possesso del
pincode che consente di fruire dei
servizi Internet dell’Agenzia ovvero
aver ottenuto l’abilitazione al servizio
Entrate. Il programma informatico,
con le relative istruzioni di utilizzo,
è disponibile gratuitamente sul sito
dell’Agenzia.
L’ALTO RENDIMENTO NON
BASTA PER IL BONUS
ENERGETICO
Agenzia delle Entrate - Risoluzione
n. 283/E del 7 luglio 2008
Se pur ad alto rendimento, solamente
gli impianti di climatizzazione invernale
espressamente previsti dalla
legge usufruiscono della detrazione
del 55% per le spese relative a interventi
di risparmio energetico; mentre
per le spese connesse (a partire dallo
smaltimento dei materiali fino alla tinteggiatura
delle pareti se danneggiate
dalla posa in opera dell’impianto)
dovrà essere il tecnico abilitato a stabilire
quali sono strettamente inerenti
all’intervento e quali invece possono
rientrare nelle più generali spese di
ristrutturazione edilizia che sono
invece agevolate al 36 per cento.
NOTIZIE
NOTIZEN
BONUS ENERGIA, OK ANCHE
PER I “LAVORI IN CORSO”
Agenzia delle Entrate - Risoluzione
n. 295/E del 11 luglio 2008
Sì all’eco-bonus anche se l’iter procedurale
non è stato completato. È
possibile usufruire della detrazione
del 55% per le spese, sostenute nel
2007, per interventi di climatizzazione
invernale, iniziati lo scorso anno e
non ancora portati a termine; basta
attestare che i lavori sono ancora in
corso. Inoltre, nel calcolo del tetto di
detrazione spettante (100mila euro),
le spese sostenute in anni diversi per
lo stesso intervento vanno considerate
cumulativamente.
PANNELLI SOLARI
Il 55% solo per l’acqua calda a
uso sanitario
Agenzia delle Entrate - Risoluzione
n. 299/E del 14 luglio 2008
Non può essere riconosciuta la detrazione
d’imposta del 55% per l’intero
costo sostenuto a chi sostituisce il vecchio
impianto di riscaldamento con
pannelli solari che, oltre a integrare il
riscaldamento invernale, permettono
di generare acqua fredda per la climatizzazione
estiva e che integrano solo
in parte il riscaldamento dell’acqua
calda per uso sanitario.
IL BONIFICO INCOMPLETO
NON SEMPRE PREGIUDICA
IL 36 PER CENTO
Agenzia delle Entrate - Risoluzione
n. 300/E del 15 luglio 2008
Detrazione accordata anche se il pagamento
dei lavori di ristrutturazione
edilizia è disposto dal giudice. Non
ha importanza il fatto che l’importo
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
7

NOTIZIE
NOTIZEN
dovuto da un condominio alla ditta
esecutrice del restyling della facciata
di un immobile sia stato corrisposto
soltanto dopo una controversia in
tribunale. Anche se i dati indicati
nel bonifico sono incompleti, infatti,
è possibile riscontrare l’effettiva
relazione tra versamento, emissione
della fattura ed esecuzione dei lavori.
Nessun pregiudizio per l’attività di
controllo delle Entrate.
ACCERTAMENTO FISCALE
SULLE COMPRAVENDITE
IMMOBILIARI
Agenzia delle Entrate - Risoluzione
n. 285/E del 07 luglio 2008
L’Agenzia delle Entrate torna sul tema
delle modalità per l’accertamento di
valore nelle compravendite immobiliari,
materia oggetto di recenti ed
importanti innovazioni normative, con
la risoluzione n. 285/E del 7.7.2008,
della quale sono di seguito illustrate
brevemente le conclusioni.
La regola generale per l’imposta di
registro:
La regola generale per l’imposta di
registro prevede che per gli atti a titolo
oneroso che hanno ad oggetto beni
immobili e diritti reali immobiliari
la base imponibile è costituita dal
valore dei beni e dei diritti dichiarato
dalle parti nell’atto, ed in mancanza
o se superiore, dal corrispettivo pattuito.
Peraltro ai sensi dei commi 4 e
5 dell’art. 52 del D.P.R. 131/1986 il
potere di rettifica dei valori dichiarati
risulta inibito agli uffici tributari qualora
detti valori siano indicati in atto in
misura non inferiore al valore catastale
dell’immobile, ottenuto moltiplicando
per specifici coefficienti - i cosiddetti
«moltiplicatori catastali» - la rendita
8
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
catastale (rivalutata del 5%) o il reddito
dominicale per i terreni (rivalutato del
25%). Successivamente, con decorrenza
dall’1.1.2006, il comma 497
della L. 266/2005, come modificata
dalla L. 248/2006 e dalla L. 296/2006,
ha introdotto la regola del cosiddetto
«prezzo-valore», secondo la quale la
base imponibile per le cessioni di beni
immobili ad uso abitativo e relative
pertinenze effettuate nei confronti di
persone fisiche è determinata in base
al valore catastale, sulla base cioè del
valore determinato con l’applicazione
dei moltiplicatori catastali come sopra
indicato, e senza possibilità di alcun
tipo di rettifica. La suddetta regola del
«prezzo-valore» deve essere espressamente
richiesta al notaio, all’atto
della cessione, dalla parte acquirente.
Infine l’art. 35, comma 23-ter, della
citata L. 248/2006, ha stabilito, per
le compravendite immobiliari non
rientranti nell’applicazione della
regola sopra illustrata, la possibilità
per l’amministrazione finanziaria di
procedere all’accertamento sulla base
del valore di mercato.
I chiarimenti dell’Agenzia delle
Entrate:
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione
in commento, ha chiarito l’ambito
temporale di applicazione delle
disposizioni di cui sopra, specificando
che l’accertamento in base al valore
di mercato per tutte le compravendite
per le quali non sia stata richiesta
l’applicazione del «prezzo-valore»
riguarda le compravendite stipulate a
far data dall’11.8.2006, data di entrata
in vigore della citata L. 248/2006. Da
ciò consegue che per gli atti stipulati
nel periodo antecedente l’11.8.2006,
anche se successivo all’1.1.2006,
data di entrata in vigore della L.
266/2005 che ha introdotto la regola
del «prezzo-valore», trova comunque
vigenza la tassazione in base
al valore catastale ottenuto tramite
l’applicazione dei moltiplicatori
catastali, con la relativa inibizione
del potere di accertamento in capo
all’amministrazione finanziaria per
le compravendite che rispettino detti
requisiti. Per ulteriori chiarimenti in
merito alla materia dell’accertamento
fiscale sulle compravendite immobiliari,
oltre che alla già citata analisi
redazionale, si rimanda alle circolari
dell’Agenzia delle Entrate n. 6/E del
6.2.2007 e n. 28/E del 4.8.2006.
ISTAT - Indice prezzi al consumo
GIUGNO 2008
L’Istat ha comunicato il dato definitivo
sull’incremento dell’Indice dei prezzi
al consumo nel mese di giugno 2008
L’indice dei prezzi al consumo per
le famiglie di operai e impiegati si è
dunque attestato per il mese di giugno
2008 sul valore di 134,8. L’indice ha
registrato, rispetto al precedente mese
di maggio, una variazione di +0,4%,
mentre nel confronto con il corrispondente
mese di giugno dell’anno
precedente una variazione di +3,8%.
DIRETTORE DEI LAVORI -
RESPONSABILITÀ
Art. 29, c. 2°, D.P.R. n. 380/2001
Corte di Cassazione, Sez. III Penale,
Sentenza n. 23129 del 14 giugno
2007
In tema di reati edilizi, il direttore dei
lavori riveste una posizione di garanzia
circa la regolare esecuzione delle
opere, con la conseguente responsabilità
per le ipotesi di reato configurate,

dalla quale può andare esente solo
ottemperando agli obblighi di comunicazione
e rinuncia all’incarico previsti
dall’art. 29, comma secondo, D.P.R.
n. 380/2001, sempre che il recesso
dalla direzione dei lavori sia stato
tempestivo, ossia sia intervenuto non
appena l’illecito edilizio si sia evidenziato
in modo obiettivo, ovvero non
appena abbia avuto conoscenza che le
direttive impartite erano state disattese
o violate (cfr., ex multis, Cass. Sez. 3,
10/5/2005 n. 34376, Scimone ed altri).
Proprio per la posizione di “garante”
assunta dal direttore dei lavori e per
il suo precipuo obbligo di vigilare
sulla corretta esecuzione delle opere,
questi risponde penalmente anche
allorché si disinteressi dei lavori, pur
senza formalizzare o formalizzandole
in ritardo, le proprie dimissioni (cfr.
Sez. 3, 7/11/2006 n.38924, Pignatelli).
Alcuna efficacia liberatoria
può riconoscersi ad una rinuncia
comunicata mediante lettera diretta
ai committenti, posto che tale atto è
ontologicamente inidoneo a fornire
la prova che vi sia stata reale rinuncia
nella data indicata.
CASSAZIONE:
Uso dei software pirata in studio?
È reato
Corte di Cassazione,
Sentenza n. 25104 del 2008
La Terza Sezione Penale della Corte
di Cassazione ha stabilito che è reato
usare negli studi professionali
programmi software pirata e che,
della violazione, ne risponde personalmente
il titolare dell’attività.
In particolare la Corte ha evidenziato
che “per la configurabilità del reato di
cui all’art. 171 bis non è richiesto […],
che la riproduzione dei software sia
finalizzata al commercio, essendo sufficiente
il fine di profitto, come contestato,
né il dolo specifico del fine di
lucro”. Nell’impianto motivazionale
della Sentenza si legge che la Corte
ha più volte affermato che “a seguito
della modifica del primo comma
dell’art. 171 bis L. 27 aprile 1941 n.
633 (apportata dall’art. 13 L. 18 agosto
2000 n. 248), non è più previsto il
dolo specifico del “fine di lucro” ma
quello del “fine di trarne profitto”; si
è, quindi, determinata un’accezione
più vasta che non richiede necessariamente
una finalità direttamente patrimoniale
ed amplia quindi i confini
della responsabilità dell’autore e che
la detenzione e l’utilizzo di numerosi
programmi software, illecitamente
riprodotti, nello studio professionale
rende manifesta la sussistenza del
reato contestato, sotto il profilo
oggettivo e soggettivo”.
REGOLAMENTO DI
CONDOMINIO
Illegittime le sanzioni che superano
i 5 centesimi di euro (100l.)
Corte di Cassazione,
Sentenza n 10329 del 21aprile 2008
La Cassazion e con sentenza n. 10329
del 21/04/2008 ha ritenuto nuovamente
nulla la sanzione superiore a 5
centesimi di euro (100 L.) prevista dal
regolamento condominiale. (Art.70
disp.att. C.C.) In questi termini, si
era già espressa con la sentenza n.
948 del 1995: “Il regolamento di
condominio non può prevedere, per
l’infrazione alle sue disposizioni, sanzioni
pecuniarie di importo superiore
a lire cento”.
NOTIZIE
NOTIZEN
DELIBERA ANNULLABILE SE
L’AMMINISTRATORE NEGA
LA DOCUMENTAZIONE
AL CONDOMINO PRIMA
DELL’ASSEMBLEA
Cassazione civile, Sez. II, Sentenza
n. 12650 del 19 maggio 2008
La violazione del diritto di ciascun
condomino di esaminare a sua richiesta
secondo adeguate modalità di
tempo e di luogo la documentazione
attinente ad argomenti posti all’ordine
del giorno di una successiva
assemblea condominiale determina
l’annullabilità delle delibere ivi
successivamente approvate, riguardanti
la suddetta documentazione,
in quanto la lesione del suddetto
diritto all’informazione incide sul
procedimento di formazione delle
maggioranze assembleari. In tema
di approvazione del bilancio da parte
dell’assemblea condominiale, benché
l’amministratore del condominio non
abbia l’obbligo di depositare la documentazione
giustificativa del bilancio
negli edifici, egli è tuttavia tenuto a
permettere ai condomini che ne facciano
richiesta di prendere visione
ed estrarre copia, a loro spese, della
documentazione contabile, gravando
sui condomini l’onere di dimostrare
che l’amministratore non ha loro
consentito di esercitare tale facoltà.
Nel caso di specie, ne consegue che
erroneamente la sentenza impugnata
ha affermato che l’eventuale rifiuto
dell’amministratore di consentire
all’attuale ricorrente di estrarre copia
della documentazione contabile
non avrebbe influito sulla validità
della assemblea di approvazione del
bilancio.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
9

NOTIZIE
NOTIZEN
Rumore e valore degli immobili:
il Giudice ha sentenziato che….
Il rumore è parte di noi, della nostra
vita, cadenza i nostri ritmi al punto
che per molti soggetti si crea una
sorta di conflitto a livello di personalità.
Gli opposti si toccano: bisogno di
frastuono e ricerca spasmodica del
silenzio convivono e confliggono
nell’uomo di oggi.
Si passa dal desiderio di riempire i
vuoti del vivere quotidiano, vuoti
che emergono nel momento del
silenzio che i più vedono come
manifestazione della solitudine e
non come rigenerazione di equilibrio
psicofisico, per cui si corre in discoteca,
all’ipermercato pur di stare nel
rumore che è espressione di bagno
di folla, per poi passare alla pretesa
di assoluto silenzio quando si è in
casa con un approccio ancora differenziato
tra il rumore che ognuno
genera e quello che invece riceve
dall’abitazione o attività del vicino.
Rumore è sempre quello che generano
gli altri.
L’hobby del “fai da te” del vicino,
la musica rock del ragazzo del
piano di sopra, la televisione a tutto
volume ed altre situazioni analoghe,
sono classificati dal ricettore rumori
disturbanti, senza considerazione
alcuna del fatto che molto spesso il
ricettore stesso si diletta di ascoltare
musica, con la televisione accesa
passa da livelli accettabili a livelli
proibitivi nel momento degli spot
pubblicitari o dei cambi canale, si
appassiona al proprio bricolage con
l’uso di attrezzature più o meno
rumorose.
10
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
di Mario Novo, Samantha Novo, Franco Pacini, Francesco Ferrari,
Massimo Donzellini, Roberto Bettari
È l’approccio che determina la sensazione
e la reazione.
Camminare attraverso un bosco, che
è pieno di rumori, riarmonizza il
nostro modo di sentire e di percepire,
al pari del rumore di un ruscello in
montagna o del rumore della risacca
ascoltato sulla spiaggia durante un
tramonto in uno scenario di stupendi
morbidi colori (si giunge al
punto di riclassificare tutti i suddetti
rumori con la definizione “suoni della
natura”).
Certi rumori della natura fanno
pensare alla musica, perché il loro
contributo d’informazione, per il
ricettore, è rassicurante.
Molti suoni generati dall’uomo, dalle
sue attività quotidiane e produttive
vengono recepiti come “rumori”,
perché il loro contributo d’informazione
mette in allarme: la reazione
è ostile.
Alla naturale richiesta di silenzio,
che per molte ragioni resta inevasa, si
aggiunge la negatività dell’approccio
e delle condizioni al contorno.
Quando il “rumore” invade il nostro
ambiente abitativo viene generalmente
classificato “intrusivo” cioè
interferente con il pieno e placido
godimento del bene.
Da sempre l’uomo ha considerato la
“casa” come un bene da tutelare con
ogni mezzo; su questa tutela nessuno
è disposto a transigere.
L’aneddotica è variopinta ma, di
recente, pensiamo si sia giunti alla
massima espressione di colorita
descrizione della situazione:
Al CTU, l’Attore, per descrivere la
sua condizione di disturbo, riferisce
che: “Calpestio?….. Questa casa è
un disastro, si sente tutto. Quando
camminano mi trapanano il cervello.
Pensi che sento il gatto camminare al
piano di sopra …”.
In “casa” (nell’ambiente abitativo),
tutti vogliono la massima tutela dal
rumore cioè vogliono che “l’immissione”
sia ridotta al minimo.
Da queste considerazioni deriva che
è sempre più attuale la problematica
legata alla qualità acustica degli
immobili.
Il “guscio” abitativo deve dare la
giusta protezione all’invadenza del
rumore che proviene dall’esterno e
deve ovviamente anche assolvere al
compito di evitare l’effetto reciproco
di arrecare fastidio al vicino.
Su questo aspetto di reciprocità, in
molti casi, l’approccio si è notevolmente
evoluto: rispettare per essere
rispettati.
Non è una pretesa assurda: è un semplice
riconoscimento di diritti.
Quando la dovuta efficienza del
“guscio” abitativo viene a mancare o
è disattesa, la reazione è commisurata
alla gravità della insoddisfazione.
L’ordinamento nazionale si è fatto
carico, nel contesto di tutela del
cittadino dall’inquinamento acustico
(Legge quadro 447/95), di fissare
dei limiti minimi di qualità acustica
degli edifici. La disposizione regolamentare
vigente in tema di requisiti
acustici passivi degli edifici è il
DPCM 05.12.97. (Pubblicata in G.U
del 22.12.97 e quindi in vigore dal
20.02.1998).
Quando nasce il problema del disturbo
da rumore si prendono in considerazione
almeno tre aspetti:

- Comportamento del vicinato
- Vocazione dei luoghi
- Qualità dei requisiti degli edifici
(l’unità abitativa vista come emittente
e ricevente).
In relazione agli aspetti dei requisiti
acustici passivi degli edifici è evidente
che questi incidono sull’apprezzamento
che il ricettore ha nei confronti
del comportamento del vicinato.
Normalmente accade che il soggetto
ricettore denuncia una grave condizione
di disturbo, ma ancora non
focalizza la causa; la prima reazione
è quella di prendere in considerazione
il comportamento del vicino. Solo in
un secondo tempo si va a considerare
la qualità acustica dell’edificio
che, all’inizio, si dà quasi per scontata
come rispondente “alla norma
vigente”, anche perché l’informazione
in materia è carente e spesso la comunicazione
è subdola e sfuggente.
Il guaio è che sempre più spesso si
deve invece ammettere che l’approccio
è sbagliato e che prima di tutto si
dovrebbe verificare se il “bene casa”
è rispondente alla disposizione regolamentare
di riferimento.
La prima analisi va fatta al momento
dell’acquisto coinvolgendo tutti i partecipanti
alla trattativa a cominciare
dalle agenzie di intermediazione o
dalle aziende immobiliari nel caso di
compravendita diretta.
La qualità dei requisiti acustici degli
edifici è legata a verifiche sul costruito
cioè in opera con attenzione a:
- isolamento acustico delle facciate
- isolamento acustico delle pareti divisorie
tra unità immobiliari
- isolamento acustico dai livelli di
calpestio
- rumorosità degli impianti a funzionamento
continuo e discontinuo.
Mancando un esplicito preventivo
obbligo di dichiarare le caratteristiche
di comfort acustico, ed alla presenza
di ancora limitata azione di controllo
da parte delle P.A. in fase di rilascio
delle agibilità, allo stato attuale, anche
se sono passati ormai dieci anni, la
scoperta della carenza avviene ad
immobile abitato ed obbliga il titolare
del bene ad attivarsi con la tipica
azione legale in sede civile, finalizzata
al riconoscimento del vizio (grave)
e delle responsabilità per ottenere,
ove possibile, risoluzioni di contratto
non piuttosto che opere di ripristino
o declaratorie di minor valore di
acquisto.
In ogni caso resta pressoché irrisolta
la questione legata alla conformità
amministrativa.
In questi dieci anni di vigenza della
disposizione regolamentare (DPCM
05.12.97) la situazione non è di molto
migliorata si continua a costruire in
difformità alla disposizione; molte
P.A. neppure chiedono la documentazione
prevista in fase di rilascio del
permesso di costruire e/o di inizio
attività e tanto meno si preoccupano
di richiedere la certificazione coerente
per il rilascio delle agibilità.
Al cittadino non resta altra via che
rivolgersi al Giudice.
Le pronunce, viste le difficoltà operative
di ripristino, vanno quasi sempre
a considerare il minor valore dell’immobile
in presenza di accertata condizione
di esistenza di inquinamento
acustico o di carenza del requisito
acustico passivo dell’edificio stesso.
Così, ad esempio un po’ da tutto il
NOTIZIE
NOTIZEN
territorio nazionale, si ha notizia di:
- villetta, in presenza di immissioni
da tessitura: valore dell’immobile
ridotto del 20%
- appartamento, in presenza di immissioni
da un parcheggio: danno esistenziale
+ svalutazione immobile
del 20%
- appartamento, in presenza di rumore
da traffico superstrada: interventi su
serramenti ed infissi, impianto di
condizionamento con quantificazione
costi esercizio, mancata fruibilità
delle terrazze, quantificazione
delle spese per un importo pari al
20% del valore
I Giudici di Pace, già da tempo,
hanno dovuto occuparsi della eccessiva
rumorosità generata da servizi a
funzionamento continuo (impianti di
riscaldamento - centrali termiche –
rumore da canne fumarie - impianti di
aerazione e condizionamento).
Valutata la tollerabilità dell’immissione
con riferimento al criterio comparativo
di estrazione giurisprudenziale
di incremento di 3 dB sul rumore
di fondo che resta l’unico criterio di
riferimento in coerenza della costanza
giurisprudenziale in tema, i G. di P.
hanno dovuto occuparsi del limite
per servizi a funzionamento continuo
riportato nel DPCM 05.12.97 per
dirimere la questione dei limiti di
fornitura.
L’opera dei G. di P. è meritoria per
il fatto che si sono presi in carico di
dirimere la questione del limite riportato
nel decreto che potrebbe essere
equivocato. L’incongruenza del limite
citato nel decreto, con riferimento ad
impianti sta nel fatto che nell’Allegato
A del DPCM 05.12.97 detto limite, da
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
11

NOTIZIE
NOTIZEN
non superare, è indicato nella parte di
testo con LAeq = 25 dB, mentre nella
tabella B dello stesso Allegato A per
identico riferimento viene indicato
con LAeq = 35 dB.
Sia il G. di P. di Bologna – Sezione III
civile – in data 20.10.2003, che il G.
di P. di Milano – Sezione V civile, in
data 13.02.2007, hanno sentenziato
che il limite da considerare corretto
per i servizi a funzionamento continuo
ai fini dell’applicazione dei
limiti previsti dal DPCM 05.12.97 è
LAeq = 25 dB rilevato, con impianto
in funzione, all’interno dell’ambiente
abitativo nel quale il livello di
rumore è più elevato, ambiente che
deve essere diverso da quello in cui
il rumore si origina.
Dunque ancora il Giudice che sopperisce
a carenza legislativa o distrazione
di trascrizione.
Riportando l’attenzione all’aspetto
della carenza dei requisiti acustici
passivi degli edifici è il caso di
segnalare l’attualissima sentenza del
Tribunale di Torino che va ad affiancarsi
ad altre pubblicate nel recente
passato, per le quali si erano espressi
dubbi sui riferimenti di disposizione
regolamentare citati.
In sintonia con il lavoro dei G. di P.
anche il Tribunale ordinario da conferma
di un dato di fatto: secondo i
Giudici il DPCM 05.12.97 è pienamente
vigente ed è norma regolante
in materia di requisiti acustici passivi
degli edifici, regolante dunque in ter-
12
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
mini contrattuali per compravendita
immobiliare.
La sentenza del Tribunale di Torino,
sezione VIII civile, depositata in
aprile 2007, decide in tema di inadempimento
contrattuale, ripristino
dei vizi e riduzione del prezzo.
La domanda degli attori acquirenti
B.G. e G.M., avanzata contro SG C.
spa, impresa costruttrice dante causa,
è riferita ad immobile concessionato
ed edificato in data posteriore al febbraio
1998 e consegnato nel settembre
2002.
È disposta CTU, con riferimento,
come da quesito, alle norme contenute
nel DPCM 05.12.97, dalla quale è
emerso che:
- le partizioni interne di separazione
tra le unità abitative diverse presentano
un indice di valutazione del
potere fonoisolante apparente di
R’w = 51dB, superiore al limite di
requisito minimo richiesto (R’w =
50 dB) previsto dalla norma invocata
e pertanto risultano conformi
- i soffitti di separazione tra le unità
abitative diverse sovrapposte presentano
un indice di valutazione del
rumore di calpestio di L’n,w = 70
dB, superiore al limite di requisito
minimo richiesto (L’n,w = 63 dB)
previsto dalla norma invocata e pertanto
risultano “fuori norma”.
- Il CTU, rimarcando di non aver
potuto accedere a tutte le porzioni
di fabbricato di proprietà di terzi,
ha poi concluso che “.. o non è stato
realizzato un pavimento galleg-
giante oppure l’esecuzione è stata
inficiata da errori materiali di posa
in opera”.
In esito alla CTU, il Giudice, condividendo
le risultanze tecniche,
decide che:
“Risulta da quanto esposto l’esistenza
di vizi nel bene compravenduto,
vizi imputabili al venditore
costruttore.
La struttura dell’alloggio (altezze dei
locali) e le soluzioni tecnologiche utilizzate
(pavimenti galleggianti) non
consentono, tuttavia di condannare
la SG C. spa alla eliminazione del
difetto riscontrato dal CTU. Infatti
l’intervento di ripristino sarebbe da
eseguire all’interno dell’alloggio
soprastante quello degli attori, di
proprietà di terzi, con demolizione e
rimozione di tutta la pavimentazione
sino alla soletta, posizionamento di
un nuovo pavimento di tipo galleggiante,
costruzione del massetto e del
nuovo pavimento di finitura.
La domanda di eliminazione del
difetto indicato non può quindi essere
accolta, stante l’ineseguibilità della
stessa, e va di conseguenza accolta
la domanda subordinata formulata
dai Sigg.ri B.G e G.M di riduzione
del prezzo di acquisto. Infatti, l’inadeguatezza
dell’isolamento acustico
dell’alloggio ne diminuisce considerevolmente
il valore ai sensi dell’art.
1490 1 c.c. e dovrà essere resa nota
agli eventuali successivi acquirenti
del bene.
L’incidenza del vizio, in mancanza di
1 Art. 1490 – C.C.. GARANZIA PER I VIZI DELLA COSA VENDUTA
1. Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano
in modo apprezzabile il valore.
2. Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa.

elementi utili ad una quantificazione
matematica va determinata in via
equitativa nel 20 % del prezzo pagato
pari a € 255.372,46 come risultante
a pag. 15 dal rogito notarile prodotto
in atti.
Va quindi ridotto il prezzo di acquisito
ex art. 1492 2 c.c. nella misura
del 20% e la SG C. spa va conseguentemente
condannata a versare
ai Sigg.ri B.G e G.M l’importo di €
51.074,49, oltre ad interessi dalla
domanda al saldo. Quanto alla
domanda di risarcimento del danno
gli attori non hanno provato la natura
e consistenza del danno richiesto
genericamente quale conseguenza
dei vizi dell’alloggio. Tale domanda
non può essere accolta in difetto
di prova sulla natura ed entità del
danno.”
Le spese di causa seguono la soccombenza
(Spese di giudizio, spese di
CTU ecc.) per circa € 8.000,00
La lettura della sentenza porta in evidenza
oltre alle carenze dell’edificio,
anche le difficoltà operative incontrate
dal CTU, la resistenza dei vicini
che temono che dall’azione possano
emergere cause nei loro confronti,
l’impossibilità ad intervenire con
opere definitive d’inserimento dei
pavimenti galleggianti soprattutto in
relazione all’altezza dei locali.
Per non dimenticare inoltre come,
in alcuni casi, la vertenza coinvolga
altri soggetti apparentemente, ma
solo apparentemente, estranei alla
controversia.
È appena il caso di ricordare quanto
emerge dagli atti causa con la chiamata
dei terzi.
Ultimo caso a noi noto, presso il
Tribunale di Verona (maggio 2007).
Ad avvenuto deposito da parte del
ricorrente (disturbato) dell’atto con
cui si faceva richiesta di ATP per
verifica della conformità dei requisiti
acustici passivi di cui al DPCM
5/12/1997, la controparte (costruttore
e venditore), nella propria comparsa
di costituzione, ha chiamato in causa
il progettista e direttore lavori dallo
stesso ritenuto responsabile di tutta la
parte progettuale e realizzativa.
Il giudice accolte le richieste istruttorie,
in particolare quella della parte
convenuta, nel quesito formulato al
CTU ha inserito il punto che segue
“…. valuti il CTU l’attività svolta dal
progettista e direttore lavori sia alla
luce del disciplinare di incarico sia
alla luce delle vigenti disposizioni in
materia”.
A questo punto quindi, il progettista
e direttore lavori, nell’ambito delle
proprie competenze oggetto di incarico,
qualora fosse accertato che nulla
ha fatto in tema di studio progettuale
sull’isolamento acustico dell’opera di
progetto e conseguentemente non ha
provveduto a fornire alle maestranze
interessate le giuste indicazioni tec-
NOTIZIE
NOTIZEN
niche in merito a scelte costruttive,
materiali da impiegare e loro modalità
di posa, non può essere escluso dal
percorso del giudizio che porta ad
individuare i responsabili del vizio
acustico ove questo venga accertato.
In questo caso quindi le conseguenze
(risarcimento, svalutazione del bene,
obbligo di fare, ecc.) coinvolgeranno
tutta la filiera progettuale e realizzativa.
Anche alla categoria dei progettisti,
quindi, è richiesto un maggior coinvolgimento
sul tema: non è più tempo
per approcci disarticolati.
Ancora, in fase di progetto e previsione
si affronta il problema approcciando
con la tipica frase al consulente
tecnico in acustica “…che materiale
devo mettere nella parete per non
avere problemi?”. Il modo con il
quale il progettista si rivolge al tecnico
esperto in acustica edilizia denota
chiaramente quanto sono poco chiari i
concetti legati all’isolamento acustico
di un edificio.
Con un approccio al problema di
questo tipo, il progettista ritiene che
il raggiungimento di un determinato
grado di comfort acustico (che può
andare anche oltre il rispetto dei limiti
di cui al DPCM 5/12/1997) sia legato,
solo ed esclusivamente, al materiale
utilizzato dimenticando invece che
l’isolamento acustico si ottiene con
una “miscela” di concetti e di scelte
operative più complessa e articolata
2 Art. 1492 – C.C.. EFFETTI DELLA GARANZIA
1. Nei casi indicati dall’art. 1490 il compratore può domandare a sua scelta la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo,
salvo, che, per determinati vizi, gli usi escludano la risoluzione.
2. La scelta è irrevocabile quando è fatta con la domanda giudiziale.
3. Se la cosa consegnata è perita in conseguenza dei vizi, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto; se invece è perita per caso
fortuito o per colpa del compratore, o se questi l’ha alienata o trasformata, egli non può domandare che la riduzione del prezzo.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
13

NOTIZIE
NOTIZEN
nel quale la scelta del materiale è solo
un momento del percorso ma non può
essere la risoluzione del problema.
“Miscela” che il progettista dovrebbe
cominciare a considerare addirittura
nella parte che a lui compete in modo
prevalente, ovvero la collocazione e
destinazione d’uso dei vani, ed ancor
prima nella scelta e collocazione degli
orientamenti degli edifici rispetto alle
sorgenti.
Quando si giunge a considerare la
c.d. previsione sui requisiti acustici
passivi, molte di queste decisioni
sono già state prese, e si pensa di
dover “solo” valutare sulla carta la
rispondenza dell’impiego di materiali,
forse si è già in presenza di sottostima
del problema.
Nello studio di previsione dei requisiti
acustici passivi, come di norma
avviene, si fa riferimento alle caratteristiche
dei materiali divulgate
dalla case produttrici. Un minimo di
approfondimento è auspicabile.
Normalmente la concorrenza si
dovrebbe battere sui prezzi, invece si
è spesso verificato che, pur di battere
la concorrenza, non si esita a “confezionare”
i dati tecnici dei prodotti; è
quanto mai opportuno che anche le
ditte produttrici si attengano, nella
reclamizzazione pubblicitaria dei
loro prodotti, a concetti tecnici molto
rigorosi e scientificamente riscontrabili.
Ciò al fine di evitare situazioni
che possono generare false aspettative
nell’utente che giudica sempre,
almeno in prima analisi, ad orecchio.
È dunque opportuno ricordare che il
requisito indicato nel DPCM 05.12.97
ha nel mirino il contenimento dell’inquinamento
acustico, ma non può
14
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
certo risolvere tutte le condizioni di
disturbo e di propagazione di rumore
dall’esterno o di rumore antropico
interno. A quello contribuiscono buon
senso, rapporto di vicinato e soprattutto
buona educazione. In mancanza
di queste condizioni, che regolano
il comportamento, anche i requisiti
acustici migliori, nulla possono: ecco
che si riaccendono le vertenze, ma in
questo caso l’aspetto edilizio non è più
oggetto di contestazione e di causa.
Per ovviare a queste liti sempre onerose
bisogna far evolvere la cultura del
controllo in fase di acquisto: la casa va
scelta per il livello di qualità totale.
La casa oltre che piacere deve rispondere,
con adeguata certificazione, ai
requisiti di contenimento energetico
ed ai requisiti minimi di isolamento
acustico. Il promissario acquirente
ha quindi tutti i diritti di richiedere
al proprio venditore adeguata documentazione
tecnica che dimostri
i requisisti acustici, ma non solo,
dell’immobile.
Il punto ora è chiarire cosa si deve
intendere per “adeguata certificazione”.
Per “adeguata certificazione” non
si può intendere di certo il classico
foglietto pubblicitario o la pubblicità
radiofonica e/o televisiva che promette
oasi silenziose, ma si intende solo ed
esclusivamente la produzione di una
certificazione di verifica in opera
del rispetto dei limiti sui requisiti
acustici passivi in base al DPCM
05.12.97. Tale certificazione deve
essere redatta da Tecnico esperto
in acustica, competente in acustica
ambientale, secondo le procedure
previste nelle norme di riferimento,
possibilmente terzo rispetto al venditore
e/o impresa costruttrice, ed anche
terzo rispetto al fornitore dei materiali
c.d. termoacustici, impiegati nella
costruzione oggetto di compravendita,
in modo da salvaguardare il principio
(sano) riportato nell’art 2 comma 9
della Legge quadro di riferimento
L.q. 447/95 che testualmente recita:
“I soggetti che effettuano i controlli
devono essere diversi da quelli che
svolgono le attività sulle quali deve
essere effettuato il controllo”.
Particolarmente accurate devono
essere sia la fase di osservazione e
acquisizione dei dati fonometrici sul
campo, sia la fase di elaborazione
degli stessi dati allo scopo di determinare
in modo corretto e riproducibile
gli Indici di valutazione da rapportare
ai valori di riferimento. Sono da censurare,
in questa fase, accertamenti
tecnici fatti al risparmio, ovvero
accertamenti strumentali in cui, per
risparmiare tempo e denaro, non si
procede a seguire in modo rigoroso
e scrupoloso le indicazioni tecniche
previste dalle norme di riferimento
(serie UNI EN ISO 140 e serie UNI
EN ISO 717). Ciò diventa quanto
mai opportuno anche in previsione di
possibili e potenziali contenziosi: una
verifica in opera dei requisiti acustici
passivi, propedeutica all’eventuale
ricorso giudiziario, deve consentire al
soggetto che promuove l’azione di non
temere l’eventuale rilievo del CTU e,
soprattutto, di disporre di elementi
certi ed oggettivi che possono risultare
determinati nell’impostazione della
strategia processuale da percorrere.

NOTIZIE
NOTIZEN
DURC – art. 9 D.Lgs. n. 124/2004
Attestazioni di pagamento coincidenti con il periodo
di regolarità certificato
MINISTERO DEL LAVORO,
DELLA SALUTE
E DELLE POLITICHE
SOCIALI
Direzione generale
per l’attività ispettiva
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Consulenti del Lavoro
ha avanzato richiesta d’interpello
per conoscere il parere di questa
Direzione generale riguardo alla
valenza del Documento Unico di
Regolarità Contributiva (DURC)
ed in particolare alla possibilità di
esibire, agli organi di vigilanza,
il suddetto Documento, ancorché
scaduto, in luogo delle attestazioni
di pagamento coincidenti
con il periodo di regolarità dallo
stesso certificato, al fine di provare
la “correttezza” contributiva
dell’impresa.
Com’è noto il DURC è un atto
certificativo a carattere ricognitivo
rilasciato, a richiesta dell’interessato,
dall’INPS, dall’INAIL
e, previa apposita convenzione
con i predetti, da “altri istituti che
gestiscono forme di assicurazione
obbligatoria” nonché, nel settore
dell’edilizia, dalle Casse edili in
possesso dei requisiti richiesti dal
D.M. 24 ottobre 2007.
Ai sensi dell’art. 5 del predetto
D.M., attraverso il DURC è attestata
la regolarità contributiva,
dell’impresa qualora vi sia correttezza
degli adempimenti mensili
o comunque periodici, corrispondenza
tra versamenti effettuati e
versamenti accertati dagli Istituti
come dovuti, nonché inesistenza
di inadempienze in atto.
In caso di richiesta di rateizzazione
per la quale l’Istituto
competente abbia espresso parere
favorevole, la regolarità contributiva
risulta attestata dalla data
indicata nella richiesta e, ove
questa manchi, dalla data in cui si
effettua la verifica, nel rispetto dei
termini stabiliti per il rilascio del
documento o per la formazione
del silenzio assenso.
Alla luce di quanto sopra e in
risposta al quesito avanzato, si
deve ritenere che il rilascio del
DURC valga ad attestare la regolarità
della contribuzione, per il
periodo di validità del Documento
2 stesso, con riguardo sia alla correttezza
sia alla correttezza delle
denunce periodiche e dei relativi
versamenti.
Ne consegue che l’azienda in possesso
di DURC, al fine di comprovare
la correttezza dei pagamenti
dovuti, possa produrre agli organi
di vigilanza il Documento stesso
in sostituzione delle attestazioni
di pagamento coincidenti con il
periodo di regolarità certificato.
Va sottolineato, peraltro, che
il DURC non ha effetti liberatori
per l’impresa riguardo agli
obblighi contributivi, restando
impregiudicata l’azione degli Enti
previdenziali per l’accertamento
ed il recupero di eventuali somme
che successivamente dovessero
risultare dovute.
Si evidenzia, infine, che l’utilizzo
della dichiarazione di regolarità
non rispondente a verità integra la
fattispecie penalmente rilevante
di uso di atto falso.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
15

RIMARRÀ "scritto" L’AUTENTICO
VALORE DI UN IMPEGNO?
Alcuni di noi percorrono strade che "marcano" un tratto del
percorso comune. Forse in parte inconsapevolmente.
Ma "il fare" non sempre ottiene riconoscenza.
Quei pochi che mi conoscono sanno
bene che rifuggo come la peste qualsiasi
tono o accenno anche vagamente
retorico.
Al fondo, io credo siano pochi i
fondamentali valori capaci di dare
senso ad un’esistenza, e soprattutto,
personalissimi.
Dal punto di vista squisitamente
umano ogni esistenza si conclude
senza suono di parole, eppure queste
servono ancora ai vivi . Semmai la
famiglia e gli amici più cari potrebbero
aver colto l’essenza d’una vita,
non altri, ed io meno ancora.
Forse pure il ricordo appartiene alla
stretta cerchia degli affetti più cari.
Per gli altri sono bastevoli i brevi fuggevoli
momenti in cui vite, esperienze
e sensibilità diverse, percorrono un
pezzo comune di strada.
Un tratto di questo percorso ha
interessato anche la vita del nostro
Collegio.
Lo “zio” Arturo è morto!
Con quanti di noi ha colloquiato,
discusso, telefonato, scritto, s’è persino
scontrato?
Quanti consigli, quanti da Presidente,
espressi in maniera forte, spesso
passionale mai compromissoria o
ipocrita ma protesa sempre verso una
soluzione, “pratica”, meglio ancora
se rapida.
“Zio”; non sono certo lui conoscesse
tale appellativo.
Ne avrebbe fatto spallucce, forse, ne
avrebbe riso, forse, comunque io, personalmente,
non avrei osato farglielo
sapere… L’uomo era dotato d’un
temperamento che dir forte è riduttivo,
e che poteva divenire esplosivo, qualora
stuzzicato. Dunque, l’appellativo
“zio” era una sorta di “gergo” tra
16
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
addetti, evocativo e scaramantico.
Ci riferiva alla “bestia” senza un riferimento
diretto che poteva risultare
pericoloso…
Tanto per essere chiaro, subito dico
che da lui mi separavano:
una generazione, esperienze e sensibilità
diverse (non poche) e taluni aspetti
(non tutti) caratteriali.
Con lui, Presidente del nostro Collegio
(“nostro”: il termine mi suona in
questo momento assai strano), ebbi
modo di collaborare.
Il venerdì, nella sede di Via Perini,
era il giorno “canonico” per l’incontro
con gli iscritti, anzi per meglio
dire, per il Visto sulle parcelle dei
medesimi. Il primo giorno, sapendo
della sua puntualità volli giungere in
anticipo.
Al suo arrivo notai la soddisfazione
nell’esser stato preceduto.
Stupore no dato non era uso al facile
entusiasmo.
Eppure sarebbe erroneo definirlo
cinico, direi piuttosto “disincantato”,
come soleva ripetere “il mio è il pessimismo
della ragione”.
Era uso, s’era abituato a fare da Solo.
Tutto o quasi.
Ed a fidarsi poco, salvo prova, verifica
e… controprova!
Per questo, piuttosto che chiedere
aiuto procedeva, dritto, inarrestabile,
e... da solo.
Sarebbe bastato seguirlo, assecondarlo
un poco; anticiparlo davvero risultava
difficile.
Tanto per dire, il venerdì successivo
telefona e mi lascia tutto solo con la
rituale revisione. Mai successo!
Ad ogni buon conto, prima dell’arrivo
dei colleghi, si dovevano sbrigare le
incombenze d’obbligo, ma avanzava
CATEGORIA
KATEGORIE
Erre.Bi
qualche minuto per la rituale apertura
del giornale.
Non v’era tempo neppure per una
breve scorsa degli articoli e comunque,
la lettura vera e seria, doveva avvenire
a casa con il giornale ben steso sul
tavolo.
“Mi piace leggere tutto dall’inizio,
senza fretta, senza tagli, perché la
sintesi voglio farla io, non il giornalista!”
Ecco, il suo sguardo subitamente
correva verso la pagina dei necrologi.
“Dovén pur contarne”- ecco la sua
giustificazione.
Allora non capivo, mi sembrava un
rito scaramantico, ora ne comprendo
il senso, quasi un rito d’appartenenza.
Vediamo quanti siamo rimasti a combattere!
(rozàr)
“Rendete cont che l’è véra quel che
te digo sèmper:
I giometri noi arriva quasi mai alla
pensiòn! I mòre prima! Varda chi! Mi
digo che sarìa mejo tòr via la pension,
almén per quei che sta ben!”
Conosceva la stragrande maggioranza
degli iscritti, uno per uno, città e valli
comprese. Ed anche troppo bene ne
conosceva i difetti. Nelle controversie
tra clienti e professionista non
parteggiava mai acriticamente per
quest’ultimo. La cosa non sempre era
gradita, anzi!
“Non siamo solo un’organizzazione
di categoria. Dobbiamo rispondere nei
confronti dell’esterno - se sà ben!”come
dire: ovvio. Sempre procedere
e mai tirarsi indietro e partecipare
sempre, ma preparati non per solo
“atto di presenza”.
Ecco una cosa che lo faceva inviperire:
il pressappochismo espresso con
“facile” chiacchiera.

CATEGORIA
KATEGORIE
Non era tagliato per le mezze misure,
desiderava arrivare al dunque senza
troppi sofismi e per l’appunto senza
accenti inutilmente retorici. Ah le
parole! Sosteneva ne servissero poche
ove supportate da validi argomenti,
meglio se scritti.
Ricordo lo scontro con un collega sui
limiti delle nostre competenze professionali.
Costui con petulante insistenza
(dopo tre incontri) sosteneva
le proprie tesi con infervorate parole
senza aver mostrato una documentazione
o una memoria scritta. “Scrivi
le tue ragioni, quelle che sono, buone
o discutibili ma scrivile!” E questo,
con logorroica noncuranza a parlare
e parlare…
“Ma ti rendi conto che di tutto quello
che hai detto non ricordo già nulla?
Ma perché non scrivi? Scrivi ti dico!
Scrivi!
Ma scriviii…!”
Ad ogni incontro, non solo in sede
locale ma pure in luoghi e città dei
diversi Collegi d’Italia (ove era assai
conosciuto e stimato) prendeva la
parola sempre, ed era ascoltato.
Mai parole “a braccio” perché soleva
prepararsi la sera prima circa l’argomento
in questione.
Forse si preparava con maggior anticipo
di quanto affermava con una
certa civetteria, (altro che la sera
prima- dico io).
É da dire che certe questioni le
frequentava da lunga pezza (troppo
lunga secondo lui). Arrivava con una
“scaletta” per non perdere e non far
perdere tempo.
Molti lo avversavano per una supposta
intolleranza al dialogo. Dicevano
che prevaricava l’interlocutore.
Falso! Se portavi buoni argomenti
ti ascoltava, certo non concedeva
abbuoni alle contraddizioni. Le ragioni
dovevano essere conquistate, difese,
ma non solo con comode parole.
Per l’appunto: meglio scrivere, lasciare
memoria scritta (verba volant).
Ecco che allora abbandonava ogni
aggressività e si scioglieva in un
particolare sorriso con l’angolo della
bocca un poco piegato.
Annuendo: “Ma se sà ben!”
Diceva (e condivido); “ma quanti
colleghi ritrovi a teatro, ad una rappresentazione
musicale o culturale?
Per trovarci numerosi si deve sempre
parlare di Commissioni ed incarichi?”
Era sua abitudine scrivere “di getto”
senza “brutta” ed incredibilmente
non commetteva errori, neanche di
battitura.
Ho conservato un suo scritto di risposta
ad una mia lettera che testimonia
un momento particolare e difficile del
suo impegno collegiale.
La prosa è asciutta e precisa ed arriva
immediatamente allo scopo; è scevra
da inutili piagnistei eppure è umanissima
nel bilancio d’una sconfitta(?).
Il rammarico personale non pre-
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
17

varica il fortissimo sentimento di
collegialità e non è disgiunto dalla
“razionalità” del pensiero.
Si evidenzia l’essenza d’un dovere,
d’un compito, e un “ruolo”, che non
può essere eluso.
Non celebro nessuno, non lo voglio
fare.
Nel bilancio finale di noi tutti
dovremmo includere anche tanti errori
e debolezze, ma fortunatamente non è
compito mio.
Ecco, possiamo dire che lui fu adeguato
al suo “ruolo” nei confronti
degli altri, vale a dire di noi tutti.
18
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
La cerimonia funebre, sobriamente
adattata all’uomo, avrebbe di certo
meritato una nostra maggiore partecipazione.
Quanti erano presenti hanno considerato
la folta schiera di colleghi che
quest’uomo ha avvicinato in modi
diversi e per lungo tempo.
Ancora un’occasione persa e la
prova della debolezza dei sentimenti
umani.
Qualcuno ha scritto:
“L’ingratitudine nasce forse dall’impossibilità
di sdebitarsi.”
CATEGORIA
KATEGORIE
É certo che si è chiusa un’epoca della
nostra vita, e non solamente professionale.
L’organo espande nelle volte della
chiesa due brani bachiani che mi evocano
un testo:
“Es ist vollbracht - tutto è compiuto”.
Solo questo, e addio caro Presidente.
Erre.Bi

CATEGORIA
KATEGORIE
Addio Presidente Antoniacomi
Giovedì 19 giugno, l’amico e collega
Antoniacomi è deceduto nella sua
casa di Pergine assistito dai suoi
cari.
Non è possibile parlare di lui senza
ripercorrere un lungo periodo della
storia del nostro Collegio.
Era un’epoca in cui la nostra categoria,
da un piccolo collegio con meno
di cento iscritti, è passata ad alcune
centinaia di iscrizioni.
Il direttore del notiziario, SILVANO CONTRINI
Egli fu il nostro Presidente, apprezzato
e rispettato anche dalle altre
categorie professionali per la sua
concretezza e la voglia di andare al
nocciolo dei problemi.
Fu lui a tenere aperto un dialogo,
tuttora costruttivo, anche sui temi
più scottanti delle competenze professionali.
Celebri sono rimasti i suoi modi di
condurre le assemblee generali.
Dopo una relazione a tutto campo
dove non risparmiava feroci bordate
contro l’invadente burocrazia, contro
il tempo perso da inutili commissioni
che discutevano di aria fritta e contro
le tasse pagate per non ricevere i giusti
servizi pubblici, passava velocemente
alle votazioni ed alle operazioni di
scrutinio che sovrintendeva con una
indiscussa competenza su ogni recondita
riga del regolamento.
Era sì un accentratore pragmatico e
ma otteneva molti consensi. Non gli
mancavano però avversari che non
digerivano la sua sicurezza ed i toni
decisi, privi di diplomazia.
Fu il nostro presidente fino al 1987
per essere poi eletto nel Consiglio
Nazionale.
L’aria di Roma non gli era confacente:
le interminabili sedute inconcludenti,
gli spostamenti in taxi, le sonnolenti
pause pranzo ed i bucatini all’amatriciana
erano cose che disprezzava al
confronto delle cose che riempivano
la sua giornata nella città di Trento:
i brevi incontri dove ognuno interveniva
con concretezza di argomenti, gli
appuntamenti urbani sempre rispettati
grazie alla sua veloce in bicicletta,
un’insalata nella pausa pranzo e poi la
lettura dei quotidiani perché doveva
sempre essere informato su tutto.
Cosa dire ancora di lui?
Lo lasciamo dire a tre testimoni che
lo conobbero e fecero un tratto di
cammino assieme a lui.
Era un uomo vulcanico e sorprendente.
Incontrandolo ricevevo sempre una emozione particolare perché correva con i suoi discorsi più velocemente di
quanto i miei ritmi mentali fossero in grado di seguirlo. Anche ultimamente manteneva un prontezza di riflessi
invidiabile: ricordo che sui tornanti per salire a Pinè faticavo per non perderlo di vista davanti a me con la sua
guida sportiva da "Trento-Bondone".
Quando gli chiesi la ricetta per mantenersi così attivo ed infaticabile rispose: "Lavorare molto e mangiare poco".
In montagna non rinunciava mai ad andarci con qualsiasi tempo: le arrampicate non lo spaventavano e se era
solo non disdegnava la ricerca di nuovi percorsi: provare sentieri ed avventurarsi in itinerari inesplorati. Non
era tagliato per le mezze misure e quando gli ho chiesto il senso dei suoi molti anni spesi per la Categoria, la
risposta fu inattesa e mi lasciò sconcertato: "Tempo perso. Cosa mi è rimasto di tanti anni spesi per gli altri?
Nulla. Adesso almeno sono soddisfatto, vivo per me e per la mia famiglia".
Era fatto così: non aveva tempo per i sentimentalismi.
Un personaggio che ho sempre trovato interessante, forse imprevedibile ed un po’ aggressivo proprio perché
non voleva mai trovarsi spiazzato: dove non arrivava la sua preparazione c’era sempre la sua analisi critica e
la sua intelligenza.
Silvano Contrini
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
19

20
UMBERTO FUMAI, succeduto alla lunga presidenza Antoniacomi
FRANCESCO FOLLADOR, compagno di scuola
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
CATEGORIA
KATEGORIE
Ero diplomato da alcuni mesi (anno 1957) e l’opportunità del primo lavoro presso uno studio tecnico di Trento
mi venne offerta dal fatto che Arturo si era licenziato da quello stesso ufficio per esercitare unicamente la
professione.
Il caso volle che, molti anni dopo, come lo avevo sostituito nel posto di lavoro, subentrai ad Arturo nell’incarico
di presidente del Collegio di Trento, quando lui assunse la carica di Consigliere nazionale.
Nei due anni trascorsi quale consigliere durante la presidenza Antoniacomi, ho avuto modo di imparare parecchio
da lui, apprezzandone in particolare - oltre alle doti di sintesi il pragmatismo e la determinazione nell’affrontare
e risolvere i problemi, tutte qualità che in Consiglio nazionale invero non gli hanno giocato molto a favore.
"Accentratore" nato quale era, ricordo con soddisfazione quando mi affidò la responsabilità di predisporre la
circolare per gli iscritti; altrettanto soddisfatto fu Ruggero Boni, al quale assegnò la revisione delle parcelle.
Grazie Arturo, per l’impegno ed il tempo che hai dedicato alla Categoria.
Umberto Fumai
Caro Arturo,
si avvicinava il 22 Aprile 2008, giorno in cui si sarebbe
festeggiato il sessantesimo anno di professione dei
due compagni di scuola Follador e Mezzi.
Già da tempo ti avevo parlato di tale ricorrenza
invitandoti a partecipare e alcuni giorni prima dell’
avvenimento più volte ti ho cercato telefonicamente
nel tuo ufficio di Pergine in via Tegazzo 10, ma solo
la segreteria rispondeva e nessuna altra voce si
sentiva.
Venni allora di persona, ma purtroppo tu non eri presente;
mi ricevette tua figlia. Con le lacrime agli occhi
mi disse che eri ricoverato nell’ospedale Borgo Valsugana,
ove ti avrebbero operato quanto prima...
Il giorno dopo dell’ intervento venni a vedere come stavi, ma tu eri ancora sotto l’effetto della morfina e parlavi
solo del tuo lavoro. Anche quando ritornai, dormivi. Finalmente, la terza volta, “S.Pero Benedis” ti sei svegliato,
mi hai riconosciuto, mi hai parlato di te... E io per farti sorridere ti ho sussurrato: “Beato fra le donne”, poiché
eri ricoverato nel reparto femminile.
Ti ha fatto visita anche l’amico Mezzi. Finalmente sei tornato a casa, ma subito dopo, da là te ne sei andato
per sempre. Così, ho cercato una vecchia fotografia dei bei tempi della nostra giovinezza, scattata prima degli
esami di stato proprio nella nostra scuola. Siamo un bel gruppo, purtroppo oggi non più così numeroso. Tu sei
al centro, ai piedi delle due stadie.
Io e Mezzi siamo presenti uno all’estrema destra (immagina tu chi è) e l’altro all’estrema sinistra. Molti sono i
ricordi dei giorni trascorsi insieme per lavoro o con il consiglio del Collegio Geometri, ma ti rammento solo che,
appena diplomati, in uno dei primi lavori in cui collaboravamo, visto che Tu eri un “Padre Eterno della Topografia”
e io l’aiutante, qualcuno ci disse: “Vardé che gavé la stagia reversa”!
Caro Arturo, sei sempre vicino a me e nel mio cuore e - sono certo -a tutti coloro che ti hanno conosciuto.
Tuo amico, Francesco Follador

CATEGORIA
KATEGORIE
da Trento
von Trient
Riconoscimento crediti formativi
per iniziative non promosse da Collegio
Il sistema di riconoscimento dei crediti formativi per gli iscritti all’Albo è incentrato principalmente
sulle iniziative promosse dagli organismi rappresentativi della categoria.
Il Collegio di Trento non esclude la possibilità di un riconoscimento anche per corsi organizzati
da soggetti esterni ma, in tale ipotesi, è prevista una procedura di verifica sui contenuti e sulla
certificazione delle presenze.
Si invitano pertanto gli iscritti a porre attenzione alle proposte formative formulate da soggetti
esterni in quanto spesso indicano una possibilità di maturare crediti formativi che non è affatto
automatica.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
21

La presidenza Savoldi vista dai nostri
due delegati
22
I nostri due delegati regionali,
Gianfranco Morocutti
ed Armando Versini hanno
voluto ripercorrere un periodo
di intensi cambiamenti vissuti
dalla Cassa cioè quelli che
hanno segnato gli ultimi 10
anni della presidenza Savoldi.
Sicuramente le aspettative
future si profilano meno allettanti
per i giovani iscritti,
ma la Cassa ha impiegato
molti sforzi per garantire la
sostenibilità finanziaria che
al momento è assicurata fino
al 2023.
Il resoconto dei due delegati
si svolge in due parti.
In questo numero viene pubblicata
la prima parte.
La seconda verrà pubblicata
sul prossimo numero e
riguarderà il meccanismo per
il calcolo di pensione ed in
particolare le condizioni per
accedere alla totalizzazione,
un importante soluzione per
garantire la pensione a quelli
che hanno versato i propri
contributo in più enti previdenziali.
Con la recente elezione di Fausto
SAVOLDI alla Presidenza del Consiglio
nazionale Geometri si è concluso
un lungo e positivo ciclo durato oltre
dieci anni in cui la Cassa di Previdenza
Geometri ha ampliato e migliorato i
servizi in favore degli associati con
un complessivo riassetto del sistema
previdenziale centrando così l’importante
obbiettivo di garantire la
sostenibilità economica della nostra
Cassa di Previdenza.
Per la realizzazione di tale progetto, è
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
di geom. Gianfranco Morocutti e geom. Armando Versini
stato necessario procedere con rigore
e fermezza che hanno richiesto un
grande senso di responsabilità da parte
del Presidente Savoldi, dei Consiglieri
d’Amministrazione ed in particolare
– è proprio il caso di affermarlo – da
parte dei Delegati i quali hanno dovuto
ricercare di volta in volta nell’ambito
dei Collegi e dei propri iscritti quel
necessario consenso.
Attraverso una serie di provvedimenti
si è giunti per tempo ad una riforma
complessiva del sistema previdenziale
che a prescindere dalla severità imposta
dai provvedimenti garantirà per i
prossimi anni il mantenimento della
adeguatezza delle prestazioni pensionistiche
ma soprattutto garantirà la
suscettibilità economica della Cassa di
Previdenza con un saldo previdenziale
positivo proiettato al 2023. Il risultato
è tanto più apprezzabile se confrontato
con le proiezioni precedentemente elaborate
con riferimento alla situazione
del sistema previdenziale vigente al
31.12.1996.
L’evidenza dei risultati ottenuti
conferma la bontà e l’efficacia
dell’ azione svolta sul versante contributivo-previdenziale
sulla base
di poteri normativi riconosciuti alla
CASSA DI PREVIDENZA
PENSIONSKASSE
Cassa Previdenza Geometri e dalla
mutata politica di investimento, tesa
ad implementare la redditività degli
impieghi con metodi innovativi non
impiegati in passato.
Investimenti mobiliari
Dal 1996 ad oggi la strategia di
investimento del patrimonio della
Cassa Geometri è stata ampiamente
modificata. In particolare, la gestione
patrimoniale ha evidenziato un carattere
dinamico teso alla costante ricerca
di investimenti ottimali capaci di
cogliere le opportunità offerte dal
mercato, soprattutto in un momento
difficile e incerto come l’attuale.
Nel periodo compreso fra il 2001 ed
il 2007 gli impieghi mobiliari hanno
fatto registrare un rendimento medio
annuo del 5,34%.
Vanno ricordate le recenti iniziative
di investimento ai fondi “F2i” per
40 milioni di euro e ad “Abitare
sociale” per 10 milioni di euro.
Il fondo Infrastrutture, “F2i” si propone
di effettuare investimenti riguardanti
le infrastrutture strategiche del
Paese con particolare riferimento alle
energie rinnovabili e alle reti infrastrutturali.
Un rappresentante della Cassa Geo-

CASSA DI PREVIDENZA
PENSIONSKASSE
metri è stato eletto membro del
Consiglio di Amministrazione della
Società di Gestione del Risparmio
che amministra il fondo. Il fondo
“Abitare sociale” ha l’obiettivo di
promuovere la realizzazione di abitazioni
in locazione a canoni calmierati
a favore delle categorie di cittadini in
condizioni svantaggiate.
Anche per questo fondo un rappresentante
della Cassa Geometri è stato
inserito quale membro del Consiglio
d’Amministrazione che gestisce il
fondo nonché nel Comitato Tecnico
di Gestione.
La gestione del patrimonio immobiliare
Nell’aprile 1999 la Cassa Geometri
ha acquisito a titolo gratuito un ramo
d’azienda della controllata “Groma
Srl” società di gestione del patrimonio
immobiliare di proprietà della Cassa
Geometri.
Dal 2001, il mutato indirizzo politico,
ha ridotto l’attività di acquisizione
d’immobili, limitandosi all’acquisto
solo delle sedi dei Collegi provinciali
e circondariali. Il patrimonio immobiliare
della Cassa Geometri scontava
un valore di mercato di 426 milioni
di euro nel 2001 per assestarsi ad un
valore intorno ai 560 milioni di euro
nel 2007.
Innovazione tecnologica della Cassa
Geometri
La nuova organizzazione si sostiene
da un lato con una definizione strutturale
degli uffici più efficace ed efficiente,
dall’altra rendendo il sistema
informativo della Cassa Geometri lo
strumento di interfaccia di tutte le procedure
amministrative semplificando i
processi di lavoro, sia all’interno dell’
Ente che con i Collegi e gli associati.
Gli obiettivi di fondo di questo intervento
sono rivolti ad ottenere un
miglioramento dei servizi istituzionali
e quindi del livello di soddisfazione
degli iscritti, fine fondamentale per
un Ente di Previdenza il cui compito
è quello di garantire i diritti costituzionalmente
riconosciuti. Le direttrici
fondamentali della attività informatica
della Cassa Geometri sono state:
- revisione della banca dati e adeguamento
tecnologico
- gestione documentale e dematerializzazione
della documentazione
- archiviazione elettronica dei documenti
- gestione elettronica della modulistica
della Cassa.
Attività di decentramento
L’attività di decentramento dei Collegi
è strettamente connessa alla innovazione
tecnologica della Cassa di
Previdenza.
Per potenziare il rapporto di interscambio
tra i Collegi e la Cassa è
stato concepito un apposito “database”
nel quale confluiscono e sono
contemporaneamente gestite tutte le
informazioni riguardanti l’iscrizione
e la cancellazione dei Geometri.
La sede centrale di Roma, in passato
cosi lontana da noi, si è quindi avvicinata
ai Collegi periferici responsabilizzando
e valorizzando la loro
preziosa opera che svolgono sul
territorio.
Ampliamento e miglioramento dei
servizi in favore degli associati
Nel ottica di un miglioramento dei
servizi a favore degli associati sono
state apportate le seguenti innovazioni:
- Nuovi sistemi di riscossione dei
contributi.
- Comunicazione dei dati reddituali:
modello 17 on-line.
- Estratto conto assicurativo che verrà
inviato entro il 2008 ad ogni iscritto.
- Workflow Pensioni, applicativo che
consente di controllare in tempo reale
lo stato di una determinata pratica
relativa ad una domanda di pensione
presentata.
- Servizio “call center”.
- La carta geometri, quale linea di
credito con la Banca popolare di
Sondrio.
- Finanziamenti a favore di pensionati
e pensionandi.
- La polizza sanitaria ed integrativa per
gli iscritti stipulato tramite l’EMAPI
con la compagnia “Assicurazioni
Generali”, finalizzata alla copertura
di garanzia per grandi interventi chirurgici
e gravi eventi morbosi.
Gli apprezzabili risultati dell’ ultimo
decennio sono stati senza dubbio frutto
della capacità e delle intuizioni del
Presidente della Cassa Geom. Fausto
Savoldi ma anche – come tiene a sottolineare
lo stesso Savoldi – opera del
vivace fermento che ha attraversato la
categoria negli ultimi anni.
Si è vissuto un periodo, durato undici
anni, di grande impegno nella consapevolezza
che era necessario partecipare
attivamente alle riforme, con accresciuto
senso di responsabilità orientati
al rispetto del principio di solidarietà di
categoria, che hanno necessariamente
obbligato l’Ente previdenziale a fare
scelte severe quanto necessarie.
L’appuntamento è per il prossimo
numero di Prospettive Geometri nel
quale verrà data informazione delle
modifiche statutarie che hanno riguardato
il sistema previdenziale dell’ultimo
periodo.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
23

CASSA DI PREVIDENZA
PENSIONSKASSE
Die Präsidentschaft Savoldi aus der
Sicht unserer beauftragten Delegierten
Mit der jüngst erfolgten Wahl von
Fausto SAVOLDI zum Präsidenten
des Nationalrates der Geometer
fand ein langer und positiver Zyklus
seinen Abschluss, der über zehn
Jahre gedauert hat und in dem die
Geometerfürsorgekasse ihre Dienstleistungen
für die Mitglieder durch
eine umfassende Neuordnung des
Fürsorgesystems ausgeweitet und
verbessert und so das wichtige Ziel
angepeilt hat, die wirtschaftliche
Nachhaltigkeit unserer Fürsorgekasse
zu gewährleisten.
Für die Verwirklichung dieses
Vorhabens war es notwendig, mit
Strenge und Festigkeit vorzugehen,
was vom Präsidenten Savoldi,
von den Verwaltungsräte und insbesondere
– und es ist wirklich
angebracht, dies zu sagen – von
den Delegierten großes Verantwortungsbewusstsein
erfordert hat,
mussten diese doch von Fall zu Fall
im Rahmen ihrer Kollegien und bei
ihren Mitgliedern diese notwendige
Zustimmung suchen.
Durch eine Reihe von Maßnahmen
gelangte man rechtzeitig zu einer
umfassenden Reform des Fürsorgesystems,
welche abgesehen von
der von den Maßnahmen aufer-
24
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
von Geom. Gianfranco Morocutti und Geom. Armando Versini
legten Strenge für die nächsten
Jahre die Aufrechterhaltung der
Angemessenheit der Rentenleistung
gewährleisten wird, vor allem aber
die wirtschaftliche Nachhaltigkeit
der Fürsorgekasse mit einem bis
2023 in Aussicht genommenen
positiven Fürsorgesaldo garantieren
wird. Dieses Ergebnis ist um
so schätzenswerter, wenn es mit
den Projektionen verglichen wird,
die zuvor im Zusammenhang mit
dem Fürsorgesystem, das zum
31.12.1996 in Kraft war, ausgearbeitet
wurden.
Die Evidenz der erzielten Ergebnisse
bestätigt die Güte und Wirksamkeit
der Tätigkeit, die im Beitrags- und
Fürsorgebereich aufgrund von
der Geometerfürsorgekasse zuerkannten
normativen Befugnissen
ausgeübt wird, und der geänderten
Investitionspolitik, welche darauf
abzielt, die Einträglichkeit der Verwendungsweisen
durch innovative
Methoden zu verbessern, die in
der Vergangenheit nicht angewandt
wurden.
Investitionen in bewegliche
Güter
Von 1996 bis heute wurde die Strategie
zur Investierung des Vermögens
der Geometerkasse weitgehend
geändert. Insbesondere hat die Vermögensgebarung
ein dynamisches
Gepräge angenommen, das auf
die ständige Suche nach optimalen
Investitionen abzielt, die geeignet
sind, die vom Markt gebotenen
Gelegenheiten zu nutzen, besonders
in einem schwierigen und unsicheren
Moment wie dem jetzigen.
Im Zeitraum zwischen 2001 und
2007 verzeichneten die Investitionen
in bewegliche Güter einen
durchschnittlichen Jahresertrag von
5,34%.
Zu erinnern ist an die jüngsten Initiativen
der Investition in die Fonds
“F2i” für 40 Millionen Euro und
“Abitare sociale” für 10 Millionen
Euro.
Der Infrastrukturfonds “F2i” setzt
sich zum Ziel, Investitionen zu
tätigen, welche strategische Infrastrukturen
des Landes betreffen,
mit besonderer Bezugnahme auf die
erneuerbaren Energien und auf die
Infrastrukturnetze.
Ein Vertreter der Geometerkasse
wurde zum Mitglied des Verwaltungsrates
der Gesellschaft für die
Verwaltung der Ersparnisse, welche
den Fonds verwaltet, gewählt.
Ziel des Fonds “Abitare sociale” ist
die Förderung der Realisierung von
Mietwohnungen zu Mietzinsen, die
zugunsten von Bürgern in benachteiligten
Verhältnissen ein festgelegtes
Höchstausmaß nicht überschreiten
dürfen.
Auf für diesen Fonds wurde ein
Vertreter der Geometerkasse als
Mitglied in den Verwaltungsrat, der
den Fonds verwaltet, sowie in den
Technischen Verwaltungsausschuss
aufgenommen.
Die Verwaltung des Immobilienvermögens
Im Aprile 1999 erwarb Geometerkasse
unentgeltlich einen Betriebszweig
der beherrschten Gesellschaft
“Groma Srl”, die eine Gesellschaft
zur Verwaltung des Immobilienvermögens
der Geometerkasse ist.
Seit 2001 hat die veränderte politi-

sche Ausrichtung die Tätigkeit des
Immobilienerwerbs eingeschränkt,
man beschränkte sich seither auf den
Erwerb der bloßen Sitze der Provinz-
und Bezirkskollegien.
Das Immobilienvermögen der Geometerkasse
hatte eine Marktwert
von 426 Millionen Euro im Jahr
2001 und setzte sich im Jahr 2007
bei einem Wert von ungefähr 560
Millionen Euro fest.
Technologische Innovation der
Geometerkasse
Die neue Organisation stützt sich
einerseits auf eine wirksamere
und leistungsfähigere strukturelle
Abgrenzung der Büros und macht
andererseits das Informationssystem
der Geometerkasse zu einem
Schnittstelleninstrument für alle Verwaltungsprozeduren,
indem sie die
Arbeitsprozesse sowohl innerhalb der
Körperschaft als auch mit den Kollegien
und Mitgliedern vereinfacht.
Die grundlegenden Ziele dieser
Maßnahme bestehen darin, eine Verbesserung
der institutionellen Dienstleistungen
und somit des Niveaus der
Mitgliederzufriedenheit zu erzielen,
ist diese doch der grundlegende
Zweck einer Fürsorgekörperschaft,
deren Aufgabe es ist, die von der
Verfassung anerkannten Rechte zu
gewährleisten.
Die grundlegenden Leitlinien der
Informatiktätigkeit der Geometerkasse
waren folgende:
- Revision der Datenbank und technologische
Anpassung.
- Unterlagenverwaltung und Entmaterialisierung
der Unterlagen.
- Elektronische Archivierung der
Unterlagen.
- Elektronische Verwaltung der
Vordrucke der Kasse.
Dezentralisierungstätigkeit
Die Dezentralisierungstätigkeit
der Kollegien hängt eng mit der
technologischen Innovation der
Fürsorgekasse zusammen.
Um das Verhältnis des wechselseitigen
Austauschs zwischen Kollegien
und Kasse auszubauen, wurde eine
eigene Datenbank entworfen, in
der alle Informationen zusammenfließen
und gleichzeitig verwaltet
werden, welche die Eintragung
und Streichung der Mitglieder
betreffen.
Der Zentralsitz in Rom, der uns in
der Vergangenheit so fern war, hat
sich also den peripheren Kollegien
genähert und die wertvolle Tätigkeit,
die diese vor Ort leisten, aufgewertet
und sie dafür verantwortlich
gemacht.
Erweiterung und Verbesserung
der Dienstleistungen zugunsten
der Mitglieder
Im Hinblick auf eine Verbesserung
der Dienstleistungen zugunsten der
Mitglieder wurden folgende Innovationen
vorgenommen:
- Neue Beitragseinhebungssysteme.
- Mitteilung der Einkommensdaten:
Formular 17 on-line.
- Versicherungskontoauszug, der
binnen 2008 jedem Mitglied zugesandt
wird.
- Workflow Pension, Anwendersoftware,
welche es gestattet,
den Stand einer bestimmten Akte
bezüglich eines eingereichten
Rentengesuchs in Echtzeit zu
überprüfen.
CASSA DI PREVIDENZA
PENSIONSKASSE
- “Call center” - Dienst
- Die “Carta geometri” als Kreditlinie
mit der Banca popolare di
Sondrio
- Finanzierungen zugunsten von
Rentnern und Rentenanwärtern
- Die ergänzende Gesundheitspolice,
welche vermittels des EMAPI
mit der Versicherungsgesellschaft
“Assicurazioni Generali” abgeschlossen
wurde und auf die
Versicherungsdeckung bei großen
chirurgischen Eingriffen und beim
Auftreten schwerer Krankheiten
abzielt.
Die schätzenswerten Ergebnisse des
letzten Jahrzehnts sind ohne Zweifel
der Fähigkeit und Intuitionsgabe des
Präsidenten der Kasse, Geom. Fausto
Savoldi, zu verdanken, aber auch
– wie Savoldi selbst unterstreicht –
dem belebenden Ferment, das in den
letzten Jahren diese Berufskategorie
durchzogen hat.
Elf Jahre dauerte dieser Zeitraum
starken Engagements im Bewusstsein,
dass es notwendig war, aktiv
an den Reformen teilzunehmen,
mit vermehrtem Verantwortungsbewusstsein
und unter Beachtung
des Grundsatzes der Solidarität
innerhalb der Berufskategorie, so
dass diese Fürsorgekörperschaft
gezwungen war, ebenso strenge
wie notwendige Entscheidungen
zu treffen.
In der nächsten Nummer von “Perspektiven
Geometer” wird über die
Satzungsänderungen aufgeklärt
werden, welche das Fürsorgesystem
der letzten Zeit betrafen.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
25

La “manovra estiva”: principali novità
26
Come una consuetudine or-
mai consolidata degli ultimi
anni, l’inizio dell’estate coincide
con l’emanazione, da parte
dell’esecutivo, della c.d. “manovra
estiva”, che quest’anno ha
preso forma e sostanza con il
D.L. 25.6.2008, n. 112, entrato
in vigore lo stesso giorno.
Con tale Decreto sono state
emanate alcune disposizioni
urgenti in materia di imposte
(dirette e indirette), antiriciclaggio,
accertamento e riscossione,
disciplina della privacy e
semplificazione documentale.
Di seguito si analizzano le principali
novità.
NOVITÀ IN MATERIA DI
IMPOSTE
Esenzione delle plusvalenze su
partecipazioni reinvestite
È stata prevista una disposizione agevolativa
finalizzata al reinvestimento
delle plusvalenze realizzate a seguito
della cessione di quote di partecipazione
da parte dei soggetti IRPEF non
imprenditori (persone fisiche, società
semplici, ecc.). L’agevolazione consiste
nella detassazione totale di tali
plusvalenze, nel momento in cui:
- vengano cedute le partecipazioni in
società di persone (escluse le società
semplici) o di capitali detenute da
almeno tre anni e relative a società
costituite da non più di sette anni;
- le plusvalenze siano reinvestite,
entro il biennio successivo, in azioni
o quote di società che svolgono la
stessa attività di quella esercitata
dalla società le cui partecipazioni
sono state cedute e che sono state
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
costituite da non più di tre anni.
L’agevolazione compete, ad esempio,
se una persona fisica cede nel
settembre 2008 una partecipazione
posseduta dal 2004 relativa ad una
società costituita nel 2003, e reinveste
le plusvalenze acquisendo una nuova
partecipazione nel corso del 2009,
relativa ad una società costituita nel
2008 che svolge la stessa attività di
quella ceduta.
Ammontare massimo della plusvalenza
esente: L’ammontare massimo
della plusvalenza esente è quantificato
nel quintuplo del costo sostenuto
dalla società ceduta per l’acquisizione
di beni materiali diversi dagli immobili,
di beni immateriali o di spese di
ricerca nei cinque anni antecedenti
alla cessione.
Aumento della tassazione per le
cooperative di consumo
Nei confronti delle società cooperative
di consumo e loro consorzi,
considerate a “mutualità prevalente”,
l’ammontare soggetto a tassazione
degli utili netti annuali destinati a
riserva indivisibile aumenta dal 30%
al 55%. Resta fermo che la quota tassata
degli utili netti annuali destinati a
riserva indivisibile è pari al:
- 20%, per le cooperative agricole o
della piccola pesca e loro consorzi,
considerate a “mutualità prevalente”;
- 30%, per le altre cooperative a
“mutualità prevalente” e loro consorzi;
- 70%, per le cooperative “non a
mutualità prevalente” e loro consorzi.
Resta altresì ferma l’esenzione totale
da tassazione degli utili destinati a
riserva indivisibile dalle cooperative
FISCO
FISKUS
Studio Commerciale e Tributario Ghidoni
dott. Lorenzo Savorelli
sociali e loro consorzi.
Decorrenza: La nuova percentuale
di tassazione si applica a decorrere
dal periodo d’imposta in corso
al 25.6.2008 (2008, per i soggetti
“solari”).
Acconto IRES 2008
Nella determinazione dell’acconto
IRES dovuto per il periodo d’imposta
2008, in sede di versamento
della seconda o unica rata, si assume,
quale imposta del periodo precedente,
quella che si sarebbe determinata
applicando le nuove disposizioni.
Contributo di solidarietà del 5%
sugli utili delle cooperative “maggiori”
Viene previsto l’obbligo di destinare
il 5% dell’utile netto annuale al Fondo
di solidarietà per i cittadini meno
abbienti, istituito dallo stesso DL
112/2008, in capo alle cooperative:
- a “mutualità prevalente”;
- che presentano in bilancio un debito
per finanziamento contratto con
i soci superiore a 50 milioni di
euro;
- a condizione che tale debito sia superiore
al patrimonio netto contabile,
comprensivo dell’utile d’esercizio,
come risultante alla data di approvazione
del bilancio d’esercizio.
Provvedimento attuativo
Le modalità e i termini per effettuare
tale versamento saranno stabiliti con
un successivo DM.
Ambito temporale di applicazione
La disciplina in esame ha carattere
temporaneo, in quanto si applica in
relazione agli utili evidenziati nei
bilanci relativi all’esercizio in corso
al 25.6.2008 e a quello successivo
(esercizi 2008 e 2009, per i soggetti
“solari”).

FISCO
FISKUS
Abolizione degli elenchi clienti e
fornitori
È stato abolito sia l’obbligo di presentazione
degli elenchi clienti e fornitori,
sia il relativo regime sanzionatorio.
Pertanto, risultano non punibili anche
le violazioni commesse in passato.
IVA delle prestazioni rese dai consorzi
Dall’1.7.2008 sono, invece, esenti da
IVA, ai sensi dell’art. 10 co. 2 del DPR
633/72, le prestazioni rese da consorzi,
società consortili e società cooperative
con funzioni consortili (costituiti da
soggetti per i quali, nei tre anni precedenti,
il pro rata di detrazione non
abbia superato il 10%):
- nei confronti dei loro membri;
- a condizione che i corrispettivi dovuti
da tali soggetti non superino i costi
imputabili alle prestazioni.
Il regime di esenzione in oggetto, in
recepimento della normativa IVA
comunitaria:
- non è più limitato alle prestazioni di
servizi rese nell’ambito delle predette
attività ausiliarie;
- non si applica ai gruppi bancari ed
assicurativi, ma alle sole prestazioni
rese dai consorzi (anche in forma
societaria) nei confronti dei consorziati
(e non già alle prestazioni tra i
membri dell’associazione).
Imposta di registro sulle locazioni di
fabbricati esenti da IVA
Le locazioni di fabbricati operate
all’interno di gruppi bancari ed assicurativi
ed esenti da IVA ai sensi
dell’art. 6 della L. 133/99, nonché le
locazioni poste in essere tra consorzi
e consorziati e tra società consortili e
soci (esenti da IVA ex art. 10 co. 2 del
DPR 633/72), sono soggette:
- a registrazione in termine fisso;
- ad imposta di registro in misura
proporzionale.
L’imposta di registro si applicherà
con le aliquote ordinarie previste per
le locazioni. Pertanto, ad esempio, le
locazioni di immobili abitativi, esenti
da IVA ex art. 6 della L. 133/99, sconteranno
l’imposta di registro al 2%.
Decorrenza: Poiché l’esenzione per i
contratti di locazione posti in essere tra
consorzi, ai sensi dell’art. 10 co. 2 del
DPR 633/72, entra in vigore l’1.7.2008,
solo da tale data questi contratti sono
soggetti alla nuova disciplina relativamente
all’imposta di registro. Inoltre,
poiché l’esenzione di cui all’art. 6 della
L. 133/99 sarà abrogata con effetto
dall’1.1.2009, dal 25.6.2008 e fino al
31.12.2008 i contratti rientranti in tale
esenzione sono soggetti a registrazione
in termine fisso e ad imposta di registro
proporzionale, mentre, dall’1.1.2009,
ad essi si applicherà la disciplina
ordinaria delle locazioni, a meno che
non si rientri nella nuova ipotesi di
esenzione prevista dall’art. 10 co. 2
del DPR 633/72.
Provvedimento attuativo
Con successivo provvedimento
dell’Agenzia delle Entrate saranno
stabilite le modalità ed i termini per gli
adempimenti e il versamento dell’imposta
di registro commisurata ai canoni
di locazione maturati a decorrere dal
25.6.2008.
NOVITÀ IN MATERIA DI ANTI-
RICICLAGGIO
Il DL 112/2008 ha modificato la disciplina
prevista dal DLgs. 231/2007,
entrata in vigore il 30.4.2008, in
materia di:
- limitazioni all’utilizzo del denaro
contante e dei titoli al portatore;
- assegni bancari e postali;
- assegni circolari, vaglia postali e
cambiari;
- libretti di deposito bancari o postali
al portatore.
Utilizzo di denaro contante e titoli
al portatore
È stato elevato da 5.000,00 a 12.500,00
euro il limite a partire dal quale è
vietato il trasferimento di denaro
contante o di libretti di deposito bancari
o postali al portatore o di titoli al
portatore tra soggetti diversi e senza
il tramite di banche, istituti di moneta
elettronica o Poste Italiane spa.
Assegni bancari e postali
È stato elevato da 5.000,00 a 12.500,00
euro il limite a partire dal quale gli
assegni bancari e postali devono recare
l’indicazione del nome o della ragione
sociale del beneficiario e la clausola di
non trasferibilità.
Abolizione dell’indicazione del codice
fiscale del girante
È stato, inoltre, abrogato l’obbligo di
indicare, a pena di nullità, nella girata
degli assegni trasferibili, di importo
inferiore al suddetto limite, il codice
fiscale del girante.
Imposta di bollo
Resta fermo l’obbligo di corrispondere,
da parte del richiedente, per
ciascun modulo di assegno bancario
o postale richiesto in forma libera
(trasferibile), la somma di 1,50 euro
per imposta di bollo.
Assegni circolari, vaglia postali e
cambiari
È stato elevato da 5.000,00 a 12.500,00
euro il limite entro il quale può essere
richiesto, per iscritto, il rilascio di assegni
circolari (nonché di vaglia postali
e cambiari) senza la clausola di non
trasferibilità.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
27

Abolizione dell’indicazione del codice
fiscale del girante
Anche in relazione a questi assegni
è stato abrogato l’obbligo di indicare
nella girata, a pena di nullità, il codice
fiscale del girante.
Imposta di bollo
Resta fermo l’obbligo di corrispondere,
da parte del richiedente, per
ciascun modulo di assegno circolare o
vaglia postale o cambiario emesso in
forma libera (trasferibile), la somma di
1,50 euro per imposta di bollo.
Libretti al portatore
È stato elevato da 5.000,00 a 12.500,00
euro il limite entro il quale deve essere
contenuto il saldo dei libretti di deposito
bancari o postali al portatore.
NOVITÀ IN MATERIA DI
ACCERTAMENTO E RISCOS-
SIONE
Abolizione degli obblighi di tracciabilità
per i professionisti
Gli esercenti arti e professioni non
sono più obbligati a:
- tenere uno o più conti correnti bancari
o postali ai quali affluiscono, obbligatoriamente,
le somme riscosse per
effetto dell’attività professionale e
dai quali sono effettuati i prelevamenti
per il pagamento delle spese;
nonostante tale semplificazione, si
evidenzia che i professionisti devono
comunque fare attenzione ai propri
movimenti finanziari: resta infatti
operativa la norma per cui eventuali
prelevamenti dai conti, che non
risultano giustificabili (con esclusione
dei prelievi ragionevolmente
riconducibili alle esigenze private),
sono equiparati ai compensi;
- riscuotere i compensi in denaro d’importo
eccedente determinate soglie
28
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
(1.000,00 euro fino al 30.6.2008)
esclusivamente mediante assegni
non trasferibili, bonifici ovvero altre
modalità di pagamento bancario
o postale, nonché sistemi di pagamento
elettronico.
Adesione ai verbali di constatazione
Il DL 112/2008 ha introdotto una
nuova forma di deflazione del contenzioso,
simile, per certi versi, all’accertamento
con adesione.
Viene infatti previsto che il contribuente
possa aderire ai processi verbali
di constatazione:
- redatti dai verificatori al termine
della verifica fiscale;
- in materia di imposte sui redditi e
di IVA.
La particolarità dell’istituto consiste
nel fatto che le sanzioni previste per
la procedura di accertamento con adesione
(un quarto del minimo) vengono
ridotte alla metà; quindi, in ipotesi di
adesione totale al processo verbale di
constatazione, l’entità delle sanzioni
sarà pari a un ottavo del minimo. A
tali fini:
- l’adesione del contribuente deve
avvenire entro i 30 giorni successivi
alla data di notifica del verbale,
mediante comunicazione all’Ufficio
delle Entrate e alla Guardia di
Finanza;
- entro i 60 giorni successivi alla comunicazione
da parte del contribuente,
l’Ufficio deve notificare l’atto di
definizione dell’accertamento.
L’adesione ai processi verbali di constatazione
consente di definire le sole
sanzioni amministrative, a differenza
dell’accertamento con adesione, che
consente anche la definizione delle
imposte.
FISCO
FISKUS
Aumento della ritenuta sugli interessi
corrisposti dalle società cooperative
ai soci finanziatori
La misura della ritenuta a titolo
d’imposta sugli interessi corrisposti
dalle società cooperative e dai loro
consorzi ai propri soci finanziatori
sale dal 12,50% al 20%.
La ritenuta si applica agli interessi sui
prestiti dei soci erogati alle seguenti
condizioni:
- i versamenti devono essere effettuati
esclusivamente per il conseguimento
dell’oggetto sociale e non
devono superare, per ciascun socio,
la somma di 30.031,58 euro (limite
elevato a 60.063,16 euro per le cooperative
agricole e di produzione e
lavoro);
- gli interessi non devono superare
la misura massima degli interessi
spettanti ai detentori dei buoni
postali fruttiferi, aumentata di 2,5
punti percentuali.
Decorrenza: La ritenuta del 20% si
applica agli interessi corrisposti dal
25.6.2008.
Abolizione della garanzia per la
rateizzazione delle somme iscritte
a ruolo
È stato abolito l’obbligo di prestare
garanzia (mediante fideiussione
o ipoteca su beni immobili) in
caso di rateizzazione delle somme
iscritte a ruolo di importo superiore
a 50.000,00 euro. Restano tuttavia
valide le garanzie già prestate.
Potenziamento dell’utilizzo del
“redditometro”
Nell’ambito delle attività di verifica
da svolgere nel triennio 2009 -
2011, è previsto un potenziamento
dell’accertamento basato sul c.d.
“redditometro”. In particolare, ver-

FISCO
FISKUS
ranno sottoposti a controllo i contribuenti
che non hanno indicato nella
dichiarazione dei redditi alcun debito
d’imposta e per i quali sussistono
elementi significativi di capacità
contributiva.
Controlli sull’iscrizione all’anagrafe
degli italiani residenti
all’estero
Per potenziare il contrasto all’evasione
fiscale, i Comuni devono confermare
all’Agenzia delle Entrate, entro i sei
mesi successivi alla richiesta dei contribuenti
di iscrizione all’AIRE (Anagrafe
italiani residenti all’estero), che
il richiedente ha cessato di risiedere
nel territorio nazionale. Per il triennio
successivo alla richiesta di iscrizione
alla suddetta anagrafe, l’effettività
della cessazione di residenza in Italia
è sottoposta a vigilanza da parte dei
Comuni e dell’Agenzia delle Entrate.
Tale vigilanza è svolta anche con
riferimento alle persone fisiche che
hanno chiesto l’iscrizione all’AIRE
a partire dall’1.1.2006.
NOVITÀ IN MATERIA DI
TUTELA DELLA PRIVACY
Semplificazioni per il documento
programmatico sulla sicurezza
(DPS)
Per i soggetti che trattano con strumenti
elettronici soltanto dati personali
“non sensibili” e gli unici dati
“sensibili” sono costituiti dallo stato
di salute o di malattia dei propri
dipendenti senza indicazione della
relativa diagnosi, l’obbligo di redigere
e aggiornare il documento programmatico
sulla sicurezza (DPS) è
sostituito da un’autocertificazione:
- in cui si attesta di trattare tali dati
“sensibili” in osservanza delle pre-
viste misure di sicurezza;
- resa dal titolare del trattamento.
Viene inoltre stabilito che, con un
successivo DM, saranno previste
modalità semplificate di redazione
del DPS per le correnti finalità amministrative
e contabili. Qualora il suddetto
DM non venga adottato entro
il termine previsto, la sostituzione
del DPS con un’autocertificazione si
applica a tutti i soggetti che trattano
“dati sensibili”:
- con strumenti elettronici;
- per le correnti finalità amministrative
e contabili.
Semplificazioni per la notificazione
dei trattamenti al Garante
La notificazione al Garante della
privacy dei trattamenti di dati personali
(ove prevista) deve essere
trasmessa:
- attraverso il sito del Garante, in
luogo della trasmissione telematica
mediante firma digitale;
- utilizzando l’apposito modello.
Contenuto della notificazione
La notificazione deve contenere soltanto
le seguenti informazioni:
- le coordinate identificative del
titolare del trattamento ed, eventualmente,
del suo rappresentante,
nonché di un responsabile del trattamento
se designato;
- la o le finalità del trattamento;
- una descrizione della o delle categorie
di persone interessate e dei dati
o delle categorie di dati relativi alle
medesime;
- i destinatari o le categorie di destinatari
a cui i dati possono essere
comunicati;
- i trasferimenti di dati previsti verso
Paesi terzi;
- una descrizione generale che per-
metta di valutare in via preliminare
l’adeguatezza delle misure adottate
per garantire la sicurezza del trattamento.
Il Garante provvederà ad adeguare il
modello di notificazione alle nuove
disposizioni.
CERTIFICAZIONE DELLA
REGOLARITÀ DEGLI
IMPIANTI DI EDIFICI
È stato abrogato l’art. 13 del DM
22.1.2008 n. 37 (c.d. “decreto
impianti”). Pertanto, sebbene restino
in vigore le nuove norme sulla conformità
degli impianti degli edifici,
vengono meno gli obblighi:
- di conservare la documentazione
amministrativa e tecnica, nonché
il libretto di uso e manutenzione
relativo agli impianti;
- di consegnare tale documentazione
all’acquirente in caso di alienazione
dell’immobile;
- di consegnare copia della suddetta
documentazione al soggetto che
utilizza, a qualsiasi titolo, l’immobile
(es. inquilino o comodatario);
- per il venditore, di prestare, nell’atto
di trasferimento, la garanzia in
ordine alla conformità degli
impianti alle norme vigenti in
materia di sicurezza;
- di allegare all’atto di trasferimento
la dichiarazione di conformità o la
dichiarazione di rispondenza degli
impianti.
Per i contratti posti in essere dal
25.6.2008 non è quindi più necessario
fornire la garanzia della conformità
degli impianti, né la documentazione
che la provi.
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
29

FISCO
FISKUS
Die “Manovra Estiva”:
Wichtigste Neuigkeiten
30
Nach einer mittlerweile in den
letzten Jahren konsolidierten
Gewohnheit fällt der Sommerbeginn
mit dem Erlass – seitens
der Regierung – der sog.
„Manovra estiva“zusammen,
die heuer durch das Gesetzdekret
vom 25.6.2008, Nr.112,
erfolgte, das am selben Tag in
Kraft trat. Mit diesem Dekret
wurden einige dringliche
Bestimmungen bezüglich Steuern
(direkte und indirekte),
Bekämpfung der Geldwäsche,
Steuerfeststellung und -einhebung,
Regelung des Datenschutzes
und Vereinfachung
der Unterlagen erlassen. Im Folgenden
sollen die wichtigsten
Neuigkeit untersucht werden.
NEUIGKEITEN IM SACHBE-
REICH STEUERN
Befreiung der mehrerlöse aus
wieder investierten beteiligungen
Vorgesehen wurde eine Vergünstigungsbestimmung,
die auf das
Wiederinvestieren der Mehrerlöse
abzielt, die infolge der Abtretung
von Beteiligungsquoten durch
IRPEF-Steuersubjekte, die nicht
Unternehmer sind (natürliche Personen,
einfache Gesellschaften
usw.), erzielt wurden. Die Vergünstigung
besteht in der gänzlichen
Steuerfreiheit dieser Mehrerlöse im
Augenblick, in dem:
- die Beteiligungen an Personengesellschaften
(ausgenommen die
einfachen Gesellschaften) oder
an Kapitalgesellschaften, die man
seit mindestens drei Jahren innehatte
und die sich auf Gesellschaf-
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
Wirtschafts - und Steuerberatungsbüro Ghidoni
dott. Lorenzo Savorelli
ten beziehen, die vor höchstens
sieben Jahren gegründet wurden,
abgetreten werden;
- die Mehrerlöse innerhalb des
darauf folgenden Zweijahreszeitraums
wieder in Aktien oder
Anteile von Gesellschaften investiert
werden, welche dieselbe
Tätigkeit ausüben wie die Gesellschaft,
deren Beteiligungen abgetreten
wurden, und vor höchstens
drei Jahren gegründet wurden.
Die Vergünstigung steht z.B. zu,
wenn eine natürliche Person im
September 2008 eine Beteiligung
abtritt, die sie seit 2004 besitzt und
die sich auf eine 2003 gegründete
Gesellschaft bezieht, und die Mehrerlöse
dadurch wieder investiert,
dass sie im Laufe des Jahres 2009
eine neue Beteiligung erwirbt,
die sich auf eine 2008 gegründete
Gesellschaft bezieht, welche
dieselbe Tätigkeit ausübt wie die
abgetretene Gesellschaft.
Höchstbetrag des befreiten Mehrerlöses
Der Höchstbetrag des befreiten
Mehrerlöses beläuft sich auf das
Fünffache der Kosten, die von der
abgetretenen Gesellschaft für den
Ankauf von materiellen Gütern,
die nicht Immobilien sind, oder
von immateriellen Gütern getragen
wurden, oder der Forschungsausgaben
in den fünf Jahren vor der
Abtretung.
Erhöhung der besteuerung von
konsumgenossenschaften
Bei Konsumgenossenschaften
und deren Verbänden, welche als
Genossenschaften mit “vorwiegender
Wechselseitigkeit” gelten,
nimmt der Betrag, welcher der
Besteuerung des Nettojahresgewinns,
der als unteilbare Rücklage
zweckbestimmt ist, von 30% auf
55% zu. Weiterhin gültig bleibt,
dass der Anteil am Nettojahresgewinns,
der als unteilbare Rücklage
zweckbestimmt ist, sich beläuft
auf:
- 20% bei landwirtschaftlichen
und kleinen Fischereigenossenschaften
und deren Verbänden,
die als Genossenschaften mit
“vorwiegender Wechselseitigkeit”
gelten;
- 30% bei den anderen Genossenschaften
mit “vorwiegender
Wechselseitigkeit” und ihren
Verbänden;
- 70% bei Genossenschaften “mit
nicht vorwiegender Wechselseitigkeit”
und ihren Verbänden.
Aufrecht bleibt ebenso die gänzliche
Steuerfreiheit der Gewinne, die
von den Sozialgenossenschaften
und ihren Verbänden als unteilbare
Rücklage zweckbestimmt werden.
Ablaufsdatum
Der neue Besteuerungssatz findet
ab dem Besteuerungszeitraum,
der am 25.6.2008 im Gange ist,
Anwendung (für Steuersubjekte mit
Sonnenjahr-Besteuerung ist es das
Jahr 2008).
IRES-Anzahlung 2008
Bei der Bestimmung der IRES-
Anzahlung, die für den Besteuerungszeitraum
2008 geschuldet
wird, wird bei der Einzahlung der
zweiten oder der einzigen Rate als
Steuer des vorhergehenden Zeitraums
jene zugrunde gelegt, die
sich ergeben hätte, wenn man die
neuen Bestimmungen angewandt
hätte.

5%-Iger solidaritätsbeitrag im
ausmass von 5% des gewinns der
“grösseren” genossenschaften
Vorgesehen ist die Pflicht, 5% des
Jahresnettogewinns für den Solidaritätsfonds
für minderbemittelte
Bürger zweckzubestimmen, der
mit demselben Gesetzesdekret
112/2008 eingerichtet wurde, zu
Lasten folgender Genossenschaften:
- jener mit “vorwiegender Wechselseitigkeit”;
- welche in der Bilanz eine Verbindlichkeit
aufgrund einer Finanzierung
durch die Genossenschafter
von mehr als 50 Millionen Euro
ausweisen;
- unter der Bedingung, dass diese
Verbindlichkeit das Buchhaltungs-
Nettovermögen einschließlich des
Überschusses übersteigt, wie es
sich am Tag der Genehmigung
der Betriebsbilanz ergibt
Durchführungsmaßnahme
Die Modalitäten und Fristen für
die Vornahme dieser Einzahlung
werden mit einem späteren MD
festgelegt.
Zeitlicher Anwendungsbereich
Die in Rede stehende Regelung hat
vorübergehenden Charakter, da sie
auf die Gewinne Anwendung findet,
die in den Bilanzen bezüglich des
am 25.6.2008 laufenden und des
darauf folgenden Haushaltsjahres
(Haushaltsjahre 2008 und 2009
bei Steuersubjekten mit Sonnenjahr-Besteuerung)
ausgewiesen
werden.
Abschaffung der kunden - und
lieferantenlisten
Abgeschafft wurde sowohl die
Pflicht zur Vorlegung der Kunden-
und Lieferantenlisten als auch die
betreffenden Strafmaßnahmen. aher
sind auch die in der Vergangenheit
begangenen Übertretungen nicht
mehr strafbar.
Mwst. Bezüglich der von konsortien
erbrachten leistungen
Seit dem 1.7.2008 sind hingegen
– gemäß Art.10 Abs. 2 des DPR
633/72 – von der MwSt. befreit die
von Konsortien, Konsortialgesellschaften
und Genossenschaften mit
Konsortialfunktionen (welche aus
Subjekten bestehen, deren Absetzungsanteil
in den drei vergangenen
Jahren höchstens 10% betrug)
erbrachten Leistungen:
- gegenüber ihren Mitgliedern;
- unter der Bedingung, dass die von
diesen Subjekten geschuldeten
Entgelte nicht die Kosten überschreiten,
welche den Leistungen
zuzurechnen sind.
Gegenständliche Befreiungsregelung,
welche die MwSt.-Regelung
der EU übernimmt:
- ist nicht mehr auf Dienstleistungen
beschränkt, die im Rahmen
vorgenannter Hilfstätigkeiten
erbracht werden;
- findet nicht auf Bank- oder Versicherungsgruppen,
sondern nur
auf die von Konsortien (auch in
Gesellschaftsform) gegenüber
den im Konsortium Zusammengeschlossenen
erbrachten Leistungen
Anwendung (nicht aber
auf Leistungen, die zwischen den
Mitgliedern des Vereins erbracht
werden).
Registersteuer auf mwst.-Befreite
gebäudevermietungen
Gebäudevermietungen, die innerhalb
von Bank- und Versicherungs-
FISCO
FISKUS
gruppen getätigt werden und gemäß
Art.6 des Gesetzes 133/99 von der
MwSt. befreit sind, sowie Vermietungen,
die zwischen Konsortien
und im Konsortium Zusammengeschlossenen
und zwischen Konsortialgesellschaften
und Gesellschaftern
(aufgrund Art.10 Abs.2 des
DPR 633/72 von der MwSt. befreit)
getätigt werden, unterliegen:
- der Pflicht zur Registrierung binnen
einer fixen Frist;
- der proportionalen Registersteuer.
Die Registersteuer findet mit den
gewöhnlichen für Vermietungen
vorgesehenen Hebesätzen Anwendung.
Daher unterliegen z.B. Vermietungen
von Wohnliegenschaften,
die aufgrund Art.6 des Gesetzes
133/99 von der MwSt. befreit sind,
der 2%-igen Registersteuer.
Ablaufdatum
Da die Befreiung für Mietverträge,
welche gemäß Art.10 Abs.2 des
DPR 633/72 zwischen Konsortien
abgeschlossen werden, am 1.7.2008
in Kraft tritt, unterliegen diese
Verträge erst ab diesem Datum
der neuen Regelung bezüglich der
Registersteuer.
Da außerdem die Befreiung laut
Art.6 des Gesetzes 133/99 mit
Wirkung ab dem 1.1.2009 abgeschafft
sein wird, unterliegen vom
25.6.2008 bis zum 31.12.2008 die
unter diese Befreiung fallenden
Verträge der Registrierung binnen
der fixen Frist und der proportionalen
Registersteuer, während ab dem
1.1.2009 auf sie die gewöhnliche
Regelung der Mietverhältnisse
Anwendung findet, es sei denn,
man fällt unter den neuen Fall von
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
31

FISCO
FISKUS
Anwendung der von Art.10 Abs.2
des DPR 633/72 vorgesehenen
Befreiung.
Durchführungsmaßnahme
Mit späterer Maßnahme der Einnahmenagentur
werden die Modalitäten
und Fristen für die Verpflichtungen
und für die Einzahlung der
Registersteuer festgelegt, welche
im Verhältnis zu den Mietzinsen,
die ab dem 25.6.2008 anreifen,
berechnet wird.
NEUIGKEITEN IM BEREICH
BEKÄMPFUNG DER GELD-
WÄSCHE
Das Gesetzesdekret 112/2008 hat
die vom GvD 231/2007, das am
30.4.2008 in Kraft getreten war,
vorgesehene Regelung abgeändert,
und zwar in Bezug auf:
- Einschränkungen der Verwendung
von Bargeld und Inhaberpapieren;
- Bank- und Postschecks;
- Zirkularschecks, Postanweisungen
und Eigenwechsel;
- Bank- und Postsparbüchern, die
auf den Inhaber lauten.
Verwendung von bargeld und
inhaberpapieren
Die Obergrenze, ab welcher die
Eigentumsübertragung von Bargeld
oder von Bank- oder Postsparbüchern,
die auf den Inhaber lauten,
und von Inhaberpapieren zwischen
verschiedenen Subjekten und ohne
Vermittlung von Banken, E-Geldinstituten
oder der Poste Italiane SpA
verboten ist, wurde von 5.000,00
auf 12.500,00 Euro angehoben.
Bank- und postschecks
Die Obergrenze, ab welcher Bank-
und Postschecks die Angabe des
32
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
Namens oder der Firmenbezeichnung
des Begünstigten und die
Klausel der Nicht-Übertragbarkeit
enthalten müssen, wurde von
5.000,00 auf 12.500,00 Euro angehoben.
Abschaffung der Pflicht zur Angabe
der Steuernummer des Indossanten
Abgeschafft wurde außerdem die
Pflicht, beim Indossament von
übertragbaren Schecks über einen
Betrag unterhalb der obgenannten
Obergrenze bei sonstiger Nichtigkeit
die Steuernummer des Indossanten
anzugeben.
Stempelsteuer
Aufrecht bleibt die Pflicht des
Gesuchstellers, für jeden einzelnen
Vordruck eines Bank- oder Postschecks,
der in freier Form (übertragbar)
beantragt wird, den Betrag
von 1,50 Euro als Stempelsteuer zu
entrichten.
Zirkularschecks, postanweisungen
und eigenwechsel
Die Obergrenze, bis zu welcher in
schriftlicher Form die Ausstellung
von Zirkularschecks (sowie von
Postanweisungen und Eigenwechseln)
ohne die Klausel der Nicht-
Übertragbarkeit beantragt werden
kann, wurde von 5.000,00 auf
12.500,00 Euro angehoben.
Abschaffung der Pflicht zur Angabe
der Steuernummer des Indossanten
Auch bezüglich dieser Anweisungen
wurde die Pflicht, im Indossament
bei sonstiger Nichtigkeit die
Steuernummer des Indossanten
anzugeben, abgeschafft.
Stempelsteuer
Aufrecht bleibt die Pflicht des
Gesuchstellers, für jeden einzelnen
Vordruck eines Zirkularschecks
oder einer Postanweisung oder
eines Eigenwechsels, die in freier
Form (übertragbar) ausgestellt werden,
den Betrag von 1,50 Euro als
Stempelsteuer zu entrichten.
Inhabersparbücher
Die Obergrenze für den Saldo
der Bank- und Postsparbücher,
die auf den Inhaber lauten, wurde
von 5.000,00 auf 12.500,00 Euro
angehoben.
NEUIGKEITEN HINSICHT-
LICH STEUERFESTSTEL-
LUNG UND -EINHEBUNG
Abschaffung der nachprüfbarkeitspflichten
der freiberufler
Wer Künste oder freie Berufe ausübt,
ist nicht mehr verpflichtet:
- ein oder mehrere Bank- oder Postkonten
zu unterhalten, auf welche
die durch die freiberufliche Tätigkeit
eingehobenen Beträge obligatorisch
eingehen und von denen
die Abhebungen zur Bezahlung
der Spesen vorgenommen werden;
trotz dieser Vereinfachung
müssen Freiberufler jedoch auf
jeden Fall auf ihre Geldbewegungen
Obacht geben: denn weiterhin
gültig bleibt die Vorschrift,
wonach allfällige Abhebungen
vom Konto, die nicht rechtfertigbar
sind (abgesehen von den
Abhebungen, die vernünftigerweise
auf private Bedürfnisse
zurückführbar sind), den Entgelten
gleichgestellt sind;
- die Geldentgelte, deren Betrag
bestimmte Schwellenwerte
(1.000,00 Euro bis zum 30.6.2008)
überschreitet, ausschließlich mit-

tels nicht übertragbarer Schecks,
Überweisungen oder anderer
Zahlungsmodalitäten über Bank
oder Post sowie elektronischer
Zahlungssysteme einzuheben.
Zustimmung zu den feststellungsniederschriften
Das Gesetzesdekret 112/2008 hat
eine neue Form der Eindämmung
der Steuerstreitigkeiten eingeführt,
die in gewisser Hinsicht der Steuerfeststellung
mit Zustimmung
ähnlich ist.
Es wird nämlich vorgesehen, dass
der Steuerpflichtige den Feststellungsniederschriften
zustimmen
kann:
- die von der Überprüfern nach
Abschluss der Steuerüberprüfung
abgefasst werden;
- bezüglich der Einkommensteuern
und der MwSt.
Die Besonderheit dieses Rechtsinstituts
besteht in der Tatsache,
dass die beim Verfahren der Steuerfeststellung
mit Zustimmung
vorgesehenen Geldstrafen (ein
Viertel des Minimums) auf die
Hälfte verringert werden, somit
betragen die Geldstrafen bei einer
vollständigen Zustimmung zur
Feststellungsniederschrift ein Achtel
des Minimums.
Zu diesem Zweck:
- muss die Zustimmung des Steuerpflichtigen
binnen 30 Tagen
ab dem Datum der Zustellung
der Niederschrift durch eine
Mitteilung an das Amt für Einnahmen
und an die Finanzwache
erfolgen;
- muss das Amt binnen der auf die
Mitteilung seitens des Steuerpflichtigen
folgenden 60 Tage den
Akt des Abschlusses der Feststellung
zustellen.
Die Zustimmung zu den Feststellungsniederschriften
gestattet die
Bereinigung der bloßen Verwaltungsstrafen,
zum Unterschied von
der Feststellung mit Zustimmung,
die auch die Bereinigung der Steuern
ermöglicht.
Erhöhung des einbehalts bei den
zinsen, die von genossenschaften
an finanzierende mitglieder
gezahlt werden
Das Ausmaß des Steuereinbehalts
bezüglich der Zinsen, die von
Genossenschaften und deren Verbänden
an die eigenen finanzierenden
Mitglieder gezahlt werden,
steigt von 12,50% auf 20%. Der
Einbehalt findet auch auf die Zinsen
für die Darlehen von Mitgliedern
Anwendung, die zu folgenden
Bedingungen ausgezahlt werden:
- die Einzahlungen dürfen ausschließlich
zur Erreichung des
Gesellschaftsgegenstandes vorgenommen
werden und je Mitglied
nicht mehr als 30.031,58 Euro
ausmachen (diese Obergrenze
wurde bei landwirtschaftlichen
Genossenschaften und bei Produktions-
und Arbeitsgenossenschaften
auf 60.063,16 Euro
angehoben);
- die Zinsen dürfen das um 2,5 Prozentpunkte
vermehrte Höchstausmaß
der Zinsen, die den Inhabern
von Postsparzertifikaten zustehen,
nicht überschreiten.
Ablaufdatum
Der 20%-Einbehalt findet auf die
ab dem 25.6.2008 gezahlten Zinsen
Anwendung.
FISCO
FISKUS
Abschaffung der gewährleistungspflicht
für die ratenaufteilung
der in die steuerrolle
eingetragenen beträge
Die Gewährleistungspflicht (durch
Bürgschaft oder Hypothek auf
unbeweglichen Gütern) im Falle
der Ratenaufteilung der in die
Steuerrolle eingetragenen Beträge,
die mehr als 50.000,00 Euro ausmachen,
wurde abgeschafft. Die
bereits geleisteten Garantien bleiben
jedoch gültig.
Verstärkung der nutzungs des
“redditometro”
Im Rahmen der Überprüfungstätigkeiten,
die im Dreijahreszeitraum
2009-2011 abzuwickeln sind, ist
eine Verstärkung der auf dem sog.
„redditometro“beruhenden Feststellung
vorgesehen. Insbesondere
werden jene Steuerpflichtigen
der Kontrolle unterworfen, welche
in der Steuererklärung keine
Steuerschuld ausgewiesen haben,
bei denen aber aussagekräftige
Elemente für ihre Steuerkapazität
sprechen.
Kontrollen über die meldeamtliche
eintragung der im ausland
wohnenden italienischen staatsbürger
Um die Bekämpfung der Steuerhinterziehung
zu verstärken, müssen
die Gemeinden der Einnahmenagentur
binnen sechs Monaten ab
dem Antrag der Steuerpflichtigen
auf Eintragung in die AIRE (Verzeichnis
der im Ausland wohnenden
italienischen Staatsbürger)
bestätigen, dass der Antragsteller
aufgehört hat, im Staatsgebiet zu
wohnen. Für den Dreijahreszeitraum,
der auf den Antrag auf Ein-
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
33

FISCO
FISKUS
tragung in obgenanntes Verzeichnis
folgt, unterliegt die Tatsächlichkeit
des Aufhörens des Wohnens in
Italien der Überwachung seitens
der Gemeinden und der Einnahmenagentur.
Diese Überwachung
wird auch bezüglich der natürlichen
Personen ausgeübt, welche die
Eintragung in die AIRE ab dem
1.1.2006 beantragt haben.
NEUIGKEITEN IM BEREICH
DATENSCHUTZ
Vereinfachungen für das programmatischesicherheitsdokument
(PSD)
Bei Subjekten, welche nur “nichtsensible”
personenbezogene Daten
mit elektronischen Geräten verarbeiten
und bei denen die einzigen
“sensiblen” Daten im Gesundheits-
oder Krankheitszustand der eigenen
Bediensteten ohne Angabe der
betreffenden Diagnose bestehen,
wird die Pflicht zur Abfassung und
Aktualisierung des programmatischen
Sicherheitsdokuments (PSD)
durch die Selbstbescheinigung
ersetzt:
- in der man bescheinigt, dass man
die “sensiblen” Daten unter Einhaltung
der vorgesehenen Sicherheitsmaßnahmen
verarbeitet;
- die vom Träger der Verarbeitung
ausgestellt wird.
Außerdem wird festgelegt, dass mit
späterem MD vereinfachte Verfahren
für die Abfassung des PSD für
die laufenden Verwaltungs- und
Buchhaltungszwecke vorgesehen
werden. Falls obgenanntes MD
nicht binnen der vorgesehenen Frist
erlassen wird, findet die Ersetzung
des PSD durch eine Selbstbeschei-
34
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
nigung auf alle Subjekte Anwendung,
welche “sensible Daten”
verarbeiten:
- mit elektronischen Geräten;
- für die laufenden Verwaltungs-
und Buchhaltungszwecke.
Vereinfachungen bei der zustellung
der datenverarbeitungen an
den garanten
Die Zustellung (sofern vorgesehen)
der Verarbeitungen personenbezogener
Daten an den Datenschutzgaranten
muss übermittelt werden:
- über die Internetseite des Garanten,
an Stelle der telematischen
Übermittlung mittels digitaler
Unterschrift;
- unter Verwendung des eigens
dafür vorgesehenen Formulars.
Inhalt der Zustellung
Die Zustellung darf nur folgende
Informationen enthalten:
- die Identifizierungskoordinaten
des Trägers der Verarbeitung und
ggf. seines Vertreters sowie eines
Verantwortlichen für die Verarbeitung,
falls ernannt;
- den Zweck oder die Zwecke der
Verarbeitung;
- eine Beschreibung der betroffenen
Personenkategorie(n) und der sich
auf diese beziehenden Daten oder
Datenkategorien;
- die Empfänger oder Empfängerkategorien,
denen die Daten
mitgeteilt werden dürfen;
- die vorgesehenen Datenübermittlungen
in Drittländer;
- eine allgemeine Beschreibung,
die es gestattet, im Voraus die
Angemessenheit der angewandten
Maßnahmen im Hinblick auf die
Gewährleistung der Sicherheit der
Verarbeitung zu bewerten.
Der Datenschutzgarant sorgt dafür,
dass das Zustellungsformular den
neuen Bestimmungen angepasst
wird.
Bescheinigung über die vorschriftsmässigkeit
der gebäudeanlagen
Art.13 des MD vom 22.1.2008,
Nr.37 (sog. „Anlagendekret“)
wurde aufgehoben. Daher bleiben
zwar die neuen Bestimmungen
über die Vorschriftsmäßigkeit der
Gebäudeanlagen in Kraft, doch
besteht nicht mehr die Pflicht::
- die Verwaltungs- und technischen
Unterlagen sowie die Bedienungs-
und Wartungsanleitung bezüglich
der Anlagen aufzubewahren;
- diese Unterlagen bei Veräußerung
der Liegenschaft dem Käufer
auszuhändigen;
- eine Kopie obgenannter Unterlagen
dem Subjekt auszuhändigen,
das die Liegenschaft unter einem
beliebigen Rechtstitel nutzt (z.B.
als Mieter oder Entlehner);
- (für den Verkäufer) bei der Übertragung
Garantie zu leisten für die
Entsprechung der Anlagen gegenüber
den im Bereich Sicherheit
geltenden Vorschriften;
- dem Übertragungsakt die Konformitätserklärung
oder die Erklärung
über die Entsprechung der
Anlagen beizulegen.
Bei Verträgen, die ab dem 25.6.2008
abgeschlossen werden, ist es somit
nicht mehr notwendig, die Garantieleistung
für die Vorschriftsmäßigkeit
der Anlagen noch die
diesbezüglichen Beweisunterlagen
zu erbringen bzw. zu liefern.

LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA
GESETZGEBUNG UND RECHTSPRECHTUNG
Distanze legali
L’argomento in esame è di
quelli costantemente oggetto
di pareri e cause e merita
quindi una nuova trattazione
per sviscerare un aspetto di
tutto interesse.
Il punto di partenza della
nostra disquisizione odierna
è l’unico articolo che tratta di
distanze tra fabbricati (invero
“costruzioni” che è cosa
parzialmente diversa) e che
recita:
ART. 873 C.C.
Le costruzioni su fondi finitimi,
se non sono unite o aderenti,
devono essere tenute a distanza
non minore di tre metri. Nei regolamenti
locali può essere stabilita
una distanza maggiore.
L’articolo di cui trattasi costituisce
indubbiamente un “limite” allo sfruttamento
della proprietà privata e
discende dal principio per cui il diritto
di proprietà, lungi dall’essere assoluto,
è invece circoscritto -ai sensi dell’art.
832 c.c.- “entro i limiti e con l’osservanza
degli obblighi stabiliti dall’ordinamento
giuridico”.
Tra i limiti di cui all’art. 832 che gravano
sulla proprietà privata rientrano
dunque anche le norme che regolano i
rapporti tra proprietà contigue, rinvenibili
agli artt. 873 e ss. c.c. e, come ben
sapete tutti, anche nella subordinata
legislazione urbanistica che può essere
più severa delle previsioni del codice
imponendo limiti maggiori.
La funzione della normativa sulle
distanze legali è in generale quella
di regolare i rapporti tra le diverse
proprietà finitime onde consentire a
ciascun proprietario l’uso del proprio
fondo (nella presente trattazione si avrà
riguardo ai soli fondi cd. edilizi), senza
impedirlo ai confinanti, contemperando
così le opposte esigenze di ciascun proprietario.
Invero, approfondendo tale
concetto e per capirne l’essenza, la dottrina
e la giurisprudenza hanno chiarito
poi che la ratio specifica dell’art. 873
c.c. è da rinvenire nella tutela dell’interesse
privato e collettivo finalizzato
ad evitare che i bisogni di igiene e di
sicurezza degli abitanti possano essere
posti in pericolo (intercapedini troppo
vicine -sotto i tre metri- sono ritenute
infatti dannose in quanto si configurerebbero
come pertugi in cui difficilmente
si riuscirebbe a penetrare e
laddove si potrebbero accumulare rifiuti
non rimossi ove l’aria ristagnerebbe
con effetti insalubri), ma -soprattutto
e forse solo nella legislazione urbanistica
- anche nel bisogno ed interesse
pubblico diffuso di soddisfare esigenze
pubbliche e collettive riconducibili al
mantenimento dell’assetto urbanistico
ed ambientale e quindi relative all’incremento
architettonico dello sviluppo
del tessuto edilizio ed urbano (Cass.
11280/1998, Cass. 5831/1996).
Importante argomento in materia è
quello relativo alla “derogabilità” o
meno di detti limiti e quindi al regime,
che oggi vedremo diverso e distinto,
tra le distanze codicistiche e quelle
urbanistiche.
L’interpretazione giurisprudenziale
dell’art. 873 ha infatti sempre previsto
come consentiti e legittimi patti in
deroga stipulati tra privati confinanti,
qualora questi prevedessero distanze
inferiori a quella codicisticamente
prescritta (con la forma ammessa del
avv. Massimiliano Debiasi
contratto di servitù). Conseguenza
di questa apertura del sistema alla
libera volontà e derogabilità in capo ai
privati è la possibilità di acquisto per
usucapione a favore del proprietario,
del diritto reale di servitù a mantenere
la sua costruzione a distanza inferiore
a quella prescritta dal codice (si veda
in proposito Cass. Sez. II 14 febbraio
1997 n. 1372) e quindi per il permanere
dell’opera a distanza inferiore per più di
20 anni ed un tanto a prescindere dalla
legittimità o meno amministrativa della
costruzione. Questo, è bene specificare
ancora, nel caso di trasgredito limite
dei 3 metri di cui al Codice Civile e
quando detta usucapione possa dirsi
operante e quindi con il rispetto di tutti
presupposti ed i limiti di detto istituto,
che qui non affrontiamo (ad esempio
sull’inapplicabilità nel sistema tavolare
dell’istituto dell’accessione nel
possesso tra dante ed avente causa a
titolo particolare e quindi di impossibilità
nella continuazione del periodo
valido per usucapire tra venditore ed
acquirente dell’immobile).
Nel caso però di trasgrediti limiti di
carattere urbanistico (quindi non di
norme codicistiche ma di norme integrative
di PRG od altra norma regolamentare
integrativa) la Cassazione
ha però parzialmente e recentemente
cambiato il proprio orientamento stabilendo
che l’acquisto per usucapione
della servitù di mantenere il proprio
immobile a distanza inferiore da quella
legale (dove con legale qui si intende
quella urbanistica di zona e non il
codice civile in se) non è consentito
ed un tanto quando si è in presenza di
costruzioni edificate a distanza inferiore
da quella prescritta dalle norme
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
35

integrative quando queste sono sancite
quali inderogabili (come ad esempio
la distanza tra le costruzioni che molto
spesso ed anzi sempre è inderogabile in
tutti i PRG). In questo caso dunque al
privato proprietario del fondo finitimo
alla costruzione edificata in violazione
dei piani regolatori generali o dei
regolamenti edilizi viene pacificamente
riconosciuto il diritto di chiedere, ed
ottenere, la rimessione in pristino ed
il risarcimento del danno in qualsiasi
tempo, anche oltre i venti anni.
In base alla stragrande maggioranza dei
PRG, potrò invece derogare per contratto
(che bisognerebbe sempre farsi
con forma contrattuale ed intavolata,
anche se certi PRG erroneamente non
lo richiedono) e dunque anche usucapire
la distanza dai confini, ma sempre
e solo quando la stessa è indicata quale
derogabile.
La sentenza innovatrice alla quale ci
si riferisce è la Cass. Sez. II numero
20769 del 3 ottobre 2007. La decisione
in esame prescrive che deve
ritenersi inammissibile l’acquisto per
usucapione, a favore del costruttore,
del diritto reale di servitù a mantenere
la costruzione a distanza inferiore a
quella prescritta inderogabilmente
dagli strumenti urbanistici locali. La
Cassazione ha così statuito conside-
36
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA
GESETZGEBUNG UND RECHTSPRECHTUNG
rando prevalente l’interesse pubblico
sotteso alla norma sulle distanze legali
rispetto agli interessi e diritti privati
ed altresì statuito come improponibile
l’aggiramento delle disposizioni dettate
in materia urbanistica al quale condurrebbe
un simile acquisto per usucapione
(ma anche per contratto che, se fatto ed
anche intavolato, sarebbe comunque
nullo).
Nel caso concreto venivano costituiti in
giudizio i proprietari di un box costruito
a distanza inferiore a quella prescritta
dallo strumento urbanistico (norma
integrativa della norma codicistica)
dal confine di proprietà dell’attore (ma
attenzione in questo PRG la distanza dei
confini era statuito come inderogabile),
il quale appunto li citava in giudizio per
sentirli condannare all’arretramento del
manufatto od in subordine alla demolizione
dello stesso ed al risarcimento
del danno. I convenuti nel costituirsi
sostennero di aver usucapito il diritto
a mantenere la costruzione a distanza
inferiore a quella legale.
La Cassazione ha dapprima precisato
che nella fattispecie l’azione proposta è
imprescrittibile, considerando la natura
di “actio negatoria servitutis” della
stessa, dunque nulla quaestio sulla tempestività
della chiamata in giudizio.
Per quanto riguarda poi gli ulteriori
motivi che hanno spinto la Cassazione
a decidere in maniera concorde al Tribunale
di Forlì ed alla Corte d’Appello
di Bologna va detto che la Corte fa riferimento
alla natura delle norme degli
strumenti urbanistici locali, che sono
norme a tutela dell’interesse pubblico
che trascende da quello dei privati.
Attenzione quindi che, vista la finalità
delle norme e proprio per la natura
pubblicistica di garantire in ogni caso
un certo distacco tra fabbricati così
che si versa nell’ambito dei diritti
indisponibili dai proprietari dei fondi
confinanti, la conseguenza è che una
eventuale convenzione tra costoro in
violazione delle norme sulle distanze
legali sarebbe nulla per contrasto con
una norma inderogabile posta a tutela
del pubblico interesse. Il PRG, quindi,
o prescrive la derogabilità della distanza
(come per noi spesso quella dai confini)
ovvero si prevede la sua inderogabilità
automatica.
Va infine chiarito che la possibilità di
chiedere la remissione in pristino sembra
riservata al cittadino che agisce a
tutela della propria proprietà in quanto
per ottenere lo stesso provvedimento
in maniera amministrativa altre sono
le strade e altre le conclusioni e conseguenze
che qui non affrontiamo.

LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA
GESETZGEBUNG UND RECHTSPRECHTUNG
Gesetzliche Abstände
Das in Rede stehende Thema
ist eines von jenen, die ständig
Gegenstand von Gutachten
und Rechtsstreitigkeiten sind,
und verdient daher eine neue
Behandlung, um einen sehr
interessanten Aspekt herauszuarbeiten.
Der Ausgangspunkt unserer
heutigen Untersuchung
ist der einzige Artikel, der
von den Abständen zwischen
Gebäuden handelt (eigentlich
„Bauten“, was zum Teil etwas
anderes ist) und folgendermaßen
lautet:
ART. 873 ZGB
Bauten auf aneinander grenzenden
Grundstücken müssen, wenn
sie nicht eine Einheit bilden oder
Anbauten sind, in einem Abstand
von nicht weniger als drei Metern
gehalten werden. In den örtlichen
Verordnungen kann ein größerer
Abstand festgesetzt werden.
Der in Rede stehende Artikel bildet
zweifellos ein “Limit” für die Nutzung
des Privateigentums und leitet sich
vom Grundsatz her, dass das Eigentumsrecht
keineswegs unbeschränkt
ist, sondern – gemäß Art.832 ZGB
– nur „innerhalb der von der Rechtsordnung
gezogenen Grenzen und unter
Beachtung der von dieser festgelegten
Pflichten“ausgeübt werden kann.
Zu den in Art.832 vorgesehenen
Einschränkungen, welche auf dem
Privateigentum lasten, gehören also
auch die Vorschriften, welche die
Rechtsverhältnisse zwischen angrenzenden
Grundstücken regeln; diese
Vorschriften finden sich in den Art.
873 ff. ZGB und, wie Ihr alle wisst,
auch in der untergeordneten Raumordnungsgesetzgebung,
welche strenger
sein kann als die Bestimmungen des
Gesetzbuchs und noch stärkere Einschränkungen
auferlegen kann.
Der Zweck der Bestimmungen über
die gesetzlichen Abstände besteht
im Allgemeinen darin, die Rechtsverhältnisse
zwischen verschiedenen
angrenzenden Eigentumsgrundstükken
zu regeln, um jedem Eigentümer
(in dieser Abhandlung werden nur die
sog. Baugrundstücke berücksichtigt)
die Nutzung seines Grundstücks zu
ermöglichen, ohne die Anrainer an
der Nutzung ihres Grundstücks zu
hindern, und so die Interessensgegensätze
aller Eigentümer auszugleichen.
Zwar haben Rechtslehre und Rechtsprechung,
um diesen Gedankengang
zu vertiefen und seinen wesentlichen
Inhalt herauszuschälen, dann klargestellt,
dass der besondere Sinn und
Zweck des Art.873 ZGB im Schutz
des privaten und kollektiven Interesses
besteht, zu verhindern, dass die
Hygiene- und Sicherheitsbedürfnisse
der Einwohner beeinträchtigt
werden (zu enge Zwischenräume
– von weniger als drei Metern Breite
– werden nämlich als schädlich angesehen,
da sie sich als schmale Korridore
erweisen würden, in die man
nur schwer eindringen könnte und
wo sich nicht weggeräumter Müll
ansammeln und die Luft stauen könnte
- mit negativen Auswirkungen auf die
Gesundheit), aber – vor allem und
vielleicht nur in der Raumordnungsgesetzgebung
– auch im verbreiteten
öffentlichen Bedürfnis und Interesse,
öffentliche und kollektive Erfordernisse
zu befriedigen, welche auf die
Erhaltung der Raumordnung und der
Umwelt abzielen und sich somit auf
den architektonischen Zuwachs in
der Siedlungs- und Stadtentwicklung
beziehen (Kass. 11280/1998, Kass.
5831/1996).
Ein wichtiges Thema in diesem
Zusammenhang ist die Frage, ob man
von diesen Einschränkungen abweichen
darf oder nicht, und somit auch
die unterschiedliche Regelung der
Abstände im Zivilgesetzbuch und in
der Raumordnungsgesetzgebung.
Nach der Auslegung, welche die
Rechtsprechung dem Art. 873 gegeben
hat, sind nämlich abweichende
Abmachungen, die zwischen privaten
Anrainern abgeschlossen werden,
immer gestattet und rechtmäßig,
falls sie geringere Abstände als die
im ZGB vorgeschriebenen vorsehen
(in der zulässigen Form des Dienstbarkeitsvertrags).
Die Folge dieser
Öffnung des Systems gegenüber
dem freien Willensentscheid und der
Abweichungsmöglichkeit von Seiten
der Privateigentümer ist die Möglichkeit
der Ersitzung – zugunsten
des Eigentümers – des dinglichen
Dienstbarkeitsrechts auf die Beibehaltung
seines Bauwerks in einem
geringeren Abstand als dem vom ZGB
vorgeschriebenen (siehe diesbezüglich
Kass., II. Sektion, 14. Februar 1997,
Nr.1372) und somit wegen des mehr
als 20-jährigen Fortbestehens des
Bauwerks im geringeren Abstand, und
all das abgesehen von dessen verwaltungsrechtlicher
Rechtmäßigkeit. Dies
– das sei noch einmal klar gesagt – für
den Fall, dass das vom ZGB vorgesehene
3-m-Limit unterschritten wird
und diese Ersitzung als wirksam angesehen
werden kann, und somit unter
Einhaltung aller Voraussetzungen und
Einschränkungen dieses Rechtsinstitutes,
die wir hier nicht behandeln
(z.B. die Nichtanwendbarkeit im
Grundbuchssystem des Rechtsinstituts
der Anrechnung des Besitzes
zwischen Einzelrechtsvorgänger und
Einzelrechtsnachfolger und somit die
Unmöglichkeit der Fortsetzung des
für die Ersitzung gültigen Zeitraums
zwischen Verkäufer und Käufer der
Liegenschaft).
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
37

Falls jedoch Grenzen raumordnerischer
Art (also nicht die vom ZGB,
sondern die von den ergänzenden
Bestimmungen des BLP oder anderer
ergänzender Verordnungsbestimmungen
vorgesehenen) überschritten
werden, hat der Kassationsgerichtshof
jüngst seine Haltung teilweise geändert
und festgelegt, dass die Ersitzung der
Dienstbarkeit, das eigene Bauwerk in
einem geringeren als dem gesetzlichen
Abstand beizubehalten (wobei
unter gesetzlichem Abstand jener zu
verstehen ist, der von der Raumordnungsgesetzgebung
vorgesehen ist,
nicht jener, der im ZGB vorgesehen
ist) nicht gestattet ist, und zwar dann,
wenn es sich um Bauwerke handelt,
die in einem geringeren als dem von
den Ergänzungsvorschriften vorgesehenen
Abstand errichtet werden, wenn
diese als unabdingbar festgelegt
sind (wie z.B. der Abstand zwischen
Bauten, der sehr oft, ja sogar immer in
allen BLP unabdingbar ist). In diesem
Fall wird also dem privaten Eigentümer
des Grundstückes, das dem unter
Verletzung der Bauleitpläne oder der
Bauordnungen errichteten Bauwerk
benachbart ist, unbestritten das Recht
zuerkannt, zu jeder Zeit, auch nach
Ablauf der zwanzig Jahre, die Wiederherstellung
des ursprünglichen
Zustands und den Schadenersatz zu
beantragen und zu erreichen.
Aufgrund der übergroßen Mehrheit
der BLP kann ich aber durch Vertrag
(der immer in vertraglicher Form
gemacht und grundbücherlich eingetragen
werden müsste, auch wenn
gewisse BLP irrtümlicherweise dies
nicht fordern) eine abweichende
Regelung treffen und somit auch den
Grenzabstand ersitzen, aber immer nur
dann, wenn die amtliche Regelung als
abdingbar angegeben ist.
Das innovative Urteil, auf das hier
Bezug genommen wird, ist jenes
38
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA
GESETZGEBUNG UND RECHTSPRECHTUNG
der Kass., Sekt. II, Nr. 20769, vom
3.Oktober 2007. Diese Entscheidung
schreibt vor, dass die Ersitzung – seitens
des Erbauers – des dinglichen
Dienstbarkeitsrechts auf die Beibehaltung
eines Bauwerks in einem geringeren
Grenzabstand als dem von den örtlichen
urbanistischen Planungsinstrumenten
unabdingbar vorgeschriebenen
nicht als zulässig gelten kann. Der
Kassationshof hat so entschieden, da
er das öffentliche Interesse, das durch
die Vorschrift über die Grenzabstände
geschützt werden soll, gegenüber den
privaten Interessen und Rechten als
vorrangig betrachtet, und er hat ebenso
die Umgehung der Bestimmungen
im Bereich Urbanistik verworfen,
zu der eine solche Ersitzung führen
würde (aber sie wäre auch nichtig,
wenn sie mittels eines Vertrags, auch
eines grundbücherlich eingetragenen,
vorgenommen würde).
Im konkreten Fall wurden die Eigentümer
einer Box vor Gericht zitiert,
die in einem geringeren als dem vom
urbanistischen Planungsinstrument
(Ergänzungsvorschrift zur Vorschrift
des ZGB) vorgesehenen Grenzabstand
gegenüber dem Grundstück des
Klägers errichtet worden war (aber
Achtung, im betreffenden BLP war
der Grenzabstand als unabdingbar
festgelegt), und dieser letztere beantragte
eben gerade die Verurteilung
der Beklagten zur Rückversetzung
des Kunstbaus oder - in nachrangiger
Weise – zu dessen Abbruch und zum
Schadenersatz. Die Beklagten machten
bei ihrer Streiteinlassung geltend, sie
hätten das Recht auf die Beibehaltung
des Bauwerks in einem geringeren als
dem gesetzlichen Abstand ersessen.
Der Kassationshof hat zunächst klargestellt,
dass bei vorliegendem Tatbestand
das Klagerecht nicht der
Verjährung unterliegt, da es sich der
Art nach um eine “actio negatoria
servitutis” handelt, somit stand die
Rechtzeitigkeit der Klageerhebung
außer Frage.
Hinsichtlich der weiteren Gründe,
welche den Kassationshof veranlasst
haben, in gleicher Weise wie das
Landesgericht Forlì und das Oberlandesgericht
Bologna zu entscheiden,
ist zu sagen, dass der Gerichtshof sich
auf die Natur der Bestimmungen der
örtlichen urbanistischen Planungsinstrumente
bezieht, handelt es sich doch
um Bestimmungen zum Schutze des
öffentlichen Interesses, das gegenüber
jenem der Privatbürger vorrangig ist.
Also Vorsicht, denn angesichts des
Zwecks der Vorschriften und gerade
wegen der öffentlichrechtlichen
Beschaffenheit derselben, um auf
jeden Fall einen gewissen Zwischenraum
zwischen Gebäuden sicherzustellen,
so dass es hier um Rechte
geht, über welche die Eigentümer
angrenzender Grundstücke keine
Verfügungsgewalt haben, folgt, dass
eine etwaige Abmachung zwischen
diesen Eigentümern unter Verletzung
der Vorschriften über die gesetzlichen
Grenzabstände wegen ihres Verstoßes
gegen eine unabdingbare Vorschrift
zum Schutze des öffentlichen Interesses
null und nichtig wäre. Entweder
schreibt also der BLP die Abdingbarkeit
des Abstandes (wie bei uns häufig
des Grenzabstandes) vor, oder es wird
dessen automatische Unabdingbarkeit
vorgesehen.
Schließlich muss klargestellt werden,
dass die Möglichkeit, die Wiederherstellung
des ursprünglichen Zustandes
zu verlangen, dem Bürger vorbehalten
scheint, der zum Schutze des eigenen
Eigentumsrechts klagt, denn zur
Erzielung derselben Maßnahme in verwaltungsrechtlicher
Weise sind andere
Wege und andere Schlussfolgerungen
und Folgen vorgesehen, die hier nicht
behandelt werden sollen.

INDIRIZZO SEDE COLLEGIO
TELEFONO
FAX
E-mail
Sito internet
COLLEGIO di TRENTO - NOTIZIE UTILI
38100 TRENTO - Via Brennero, 52
0461 826796
0461 428532
sede@collegio.geometri.tn.it
www.collegio.geometri.tn.it
ORARIO SEGRETERIA dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle ore 8.00 alle ore 13.00
UDIENZA PRESIDENTE
RESPONSABILI COMMISSIONI:
previo appuntamento
CATASTO - LIBRO FONDIARIO - ESTIMO
PRATICANTI - SCUOLA ED ESAMI -
geom. REMO CRAMEROTTI
- CORSI DI AGGIORNAMENTO
geom. GRAZIANO PIZZINI
STAMPA - NOTIZIARIO
geom. SILVANO CONTRINI
PARCELLE - TARIFFA - COMPETENZE
geom. ARMANDO VERSINI
COMMISSIONE SITO INTERNET COLLEGIO
geom. CLAUDIO MIMIOLA
COMMISSIONE SICUREZZA
geom. ELVIO BUSATTI
COMMISSIONE URBANISTICA
dott. ANDREA PUECHER (Direttore)
CONSULENZA LEGALE
CASSA ITALIANA PREVIDENZA ASSISTENZA GEOMETRI
avv. MASSIMILIANO DEBIASI
MERCOLEDÌ MATTINA dalle ore 11.00 alle ore 12.00
(previo appuntamento da confermare entro le ore 13.00 del lunedì)
Indirizzo
00196 ROMA - Lungotevere A. da Brescia, 4
Call center gratuito (h. 9.00 - 18.00)
800 - 655873
Sito internet C.I.P.A.G.
www.cassageometri.it
Delegato Cassa Geometri
geom. ARMANDO VERSINI
INDIRIZZO SEDE COLLEGIO
ADRESSE SITZ KOLLEGIUM
TELEFONO - TELEFON
FAX
E-mail
Sito internet
ORARIO SEGRETERIA
BÜROZEIT
UDIENZA PRESIDENTE
SPRECHSTUNDE PRÄSIDENTIN
COLLEGIO di BOLZANO - INFORMAZIONI UTILI
GEOMETERKOLLEGIUM BOZEN - NÜTZLICHE INFORMATIONEN
RESPONSABILI COMMISSIONI:
CATASTO E TAVOLARE
SCUOLA ED ESAMI
STAMPA NOTIZIARIO
COMPETENZE - DIFESA LEGALE
FORMAZIONE - AGGIORNAMENTO PROF.
SITO INTERNET COLLEGIO
COMMISSIONE LIQUIDAZIONE PARCELLE
HONORARLIQUIDIERUNGSKOMMISSION
CASSA ITALIANA PREVIDENZA
ASSISTENZA GEOMETRI
Indirizzo
Call center gratuito (h. 9.00 - 18.00)
Sito internet C.I.P.A.G.
Delegato Cassa Geometri
39100 BOLZANO - Piazza Walter, 28
39100 BOZEN - Waltherplatz, 28
0471 974359
0471 976865
sede@collegio.geometri.bz.it / sitz@geometerkollegium.bz.it
www.collegio.geometri.bz.it / www.geometerkollegium.bz.it
da LUNEDÌ a VENERDÌ dalle ore 9.00 alle 12.00
von MONTAG bis FREITAG von 9.00 bis 12.00 Uhr
previo appuntamento
nach Vereinbarung
Geom. FRANCESCO BORDINI
Geomm. HERBERT SEEBER, RENZO ANDREASI
Geom. MASSIMO SUSTO
Geom. GERT FISCHNALLER
Geom. RENZO ANDREASI
Geom. FABIO CALIFANO
Membri/Mitglieder: Geomm. FRANCESCO BORDINI, GERT FISCHNAL-
LER, ANTONIO ERROI, MAURIZIO FRANCHI, ERICH GRUBER
00196 ROMA - Lungotevere A. da Brescia, 4
800 - 655873
www.cassageometri.it
geom. GIANFRANCO MOROCUTTI
COMUNICAZIONI
L’adeguamento ISTAT del tariffario TPG per l’anno 2008 è pari al 35,80 %
PROSPETTIVE GEOMETRI
5/2008
39