15.06.2013 Views

Un incontro importante - PGS Italia

Un incontro importante - PGS Italia

Un incontro importante - PGS Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!

Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.

LLettera del Presidente<br />

Gianni Gallo<br />

<strong>Un</strong> <strong>incontro</strong> <strong>importante</strong><br />

S<br />

abato 19 maggio la Giunta Nazionale <strong>PGS</strong> ha incontrato i vertici<br />

delle congregazioni salesiane in <strong>Italia</strong>:<br />

Suor Gabriella Scarpa, Presidente delle Ispettrici salesiane italiane<br />

e Don Pierfausto Frisoli, Presidente degli Ispettori Salesiani italiani.<br />

<strong>Un</strong> <strong>incontro</strong> molto positivo che ha messo sul tavolo due attenzioni<br />

determinanti che diventeranno anche gli obiettivi di un percorso<br />

di rinnovamento.<br />

Innanzitutto si è ribadito con forza il desiderio di rilanciare l’Associazione<br />

garantendole una decisa ispirazione carismatica, anche attraverso<br />

una maggiore condivisione e coinvolgimento dei delegati<br />

sdb e delle delegate fma.<br />

In secondo luogo si è concordato di prendere la parola per incidere con forza<br />

sulle politiche sportive nazionali, in modo tale da renderle più attente ai valori,<br />

da sempre patrimonio della nostra Associazione. L’impegno è di insistere<br />

insieme presso tutti gli organi competenti affinchè lo sport di cittadinanza<br />

passi dalle parole, dalle teorie, dai pensieri, ai fatti, ai progetti, alla realtà.<br />

Nell’<strong>incontro</strong> di Valdocco si è più volte ricordato Don Gino Borgogno che<br />

pensiamo sia stato certamente contento di vedere,<br />

a quarant’anni dalla nascita delle <strong>PGS</strong>, una rinnnovata volontà di assunzione<br />

di responsabilità per l’Associazione, da parte delle due congregazioni.<br />

A nome dell’Associazione <strong>PGS</strong> la Giunta Nazionale ha espresso riconoscenza a<br />

Suor Gabriella e Don Pierfausto, assicurando loro che ad ogni livello ci sarà il<br />

massimo impegno per realizzare insieme le decisioni prese a Torino.<br />

juvenilia 1 3-2007


Cinque anni fa ci lasciava il nostro<br />

In ricordo di<br />

Il 20 aprile scorso, nella Basilica<br />

di Maria Ausiliatrice a Torino,<br />

abbiamo celebrato la Messa in ricordo di<br />

Don Gino, a cinque anni dalla sua morte<br />

avvenuta il 21 aprile 2002.<br />

Riportiamo l’omelia di Don Aldo Rabino,<br />

presidente regionale <strong>PGS</strong> Piemonte.<br />

«<br />

R<br />

icordare Don Gino significa<br />

anzitutto aver paura: paura<br />

di guastare una storia di cui ognuno<br />

di noi è un po’ partecipe. Tuttavia,<br />

mai come oggi che ne siamo<br />

orfani, sentiamo forte il bisogno di<br />

riscoprirlo, riproporlo e ricordarlo!<br />

Don Gino era astigiano di origine,<br />

come me, successivamente trapiantato<br />

a Torino, in Barriera di<br />

Milano. Era licenziato in filosofia<br />

e teologia, ma era troppo innamorato<br />

dei giovani e dello sport,<br />

per rimanere fermo dietro una<br />

cattedra scolastica.<br />

I miei primi ricordi sono datati<br />

cinquant’anni fa… <strong>Un</strong> prete piccolo,<br />

con la sottana, giocava a calcio<br />

con i ragazzi, e bene! Arrivava<br />

al Reba con la vespa e radunava le<br />

prime selezioni oratoriane dal Reba,<br />

Monterosa, Valdocco e San<br />

Paolo… Allora si parlava di calcio,<br />

il basket sarebbe arrivato poi…<br />

Oggi vien da chiedersi: “Ma gli era<br />

tutto permesso?!”.<br />

Nella sua biblioteca privata ho trovato<br />

gli Atti del Primo Convegno<br />

per gli Oratori Festivi Salesiani, anno<br />

1920. A pagina 60 si legge:<br />

Magnificare lo sport che, disciplinando<br />

i giovani,li fa crescere sani,<br />

forti,robusti? Non occorre.Lo sappiamo<br />

tutti che oggi lo sport è entrato<br />

nelle abitudini comuni, anzi<br />

nei bisogni della vita moderna…<br />

Sfruttiamo questa tendenza; evi-


caro Don Gino Borgogno<br />

Don Gino…<br />

tando gli eccessi, arginiamo lo<br />

sport con prudenti norme di saggezza,<br />

facendolo servire a strumento<br />

di profitto non solo per i<br />

muscoli del corpo,ma anche per le<br />

facoltà dell’anima.<br />

Le nostre associazioni sportive abbiano<br />

l’impronta di sana modernità,<br />

ma di vera cristianità…<br />

Ai giovani del nostro sport insegniamo<br />

con i movimenti ginnastici<br />

l’amore al dovere,il rispetto della<br />

moralità personale privata e<br />

pubblica, e, avvicinandoli a Gesù<br />

Eucaristia, rendiamoli – oltre che<br />

forti nel corpo – vigorosi nello spirito<br />

e nella volontà.<br />

Benedetti saranno allora i nostri<br />

circoli sportivi, le nostre squadre<br />

ginnastiche, i nostri clubs di football,<br />

i nostri piccoli esploratori o<br />

boyscout, perché saranno il mezzo<br />

– e non il fine, ricordiamolo sempre<br />

– con cui a via di sacrifici e di<br />

lavoro porteremo alle virtù religiose<br />

e civili i nostri giovinetti.<br />

E così non stupisce se Don Gino<br />

raccattava la mala di piazza Sassari,<br />

delle Tre Tampe e di Stura<br />

per farla giocare e poi portarla in<br />

oratorio!<br />

Allo studentato filosofico di Foglizzo<br />

Don Gino, negli anni Sessanta,<br />

fu il primo a parlare ai chierici<br />

salesiani di sport e del progetto<br />

Auxillium. <strong>Un</strong>a storica sfida a<br />

calcio tra chierici ed Auxilium (oggi<br />

C1) si concluse sei a zero; due<br />

giorni dopo, chiamava due di noi,<br />

convocati per la partita a Galliate.<br />

Saremmo finiti a Catania, se fossimo<br />

andati!<br />

Don Gino era lungimirante, guardava<br />

lontano. Quale fondatore del<br />

CSI Torinese e membro del nazionale,<br />

avviò i primi chierici sa-<br />

lesiani ai campi scuola del CSI.<br />

Siamo nel 1963, in pieno Concilio<br />

Vaticano…<br />

Il suo progetto era già iniziato:<br />

per formare i futuri allenatori e<br />

dirigenti, occorreva formare i<br />

salesiani!<br />

Attenzione: Don Gino non ebbe<br />

vita facile! Da Valdocco fu mandato<br />

a Lombriasco, poi a Cuneo,<br />

dove fondò comunque l’Auxilium<br />

esistente tuttora, poi tornò a Torino.<br />

Qui iniziò il cammino <strong>PGS</strong>: i<br />

tempi erano maturi!<br />

1967 il primo statuto e l’atto di<br />

nascita ufficiale delle <strong>PGS</strong><br />

1972 i primi campi scuola<br />

1979 il riconoscimento del CONI<br />

come Ente di Promozione<br />

Sportiva<br />

1988 centenario di Don Bosco il<br />

primo Papa entra in uno stadio<br />

inizia la <strong>PGS</strong> europea in<br />

Polonia e così la <strong>PGS</strong> international<br />

fino ad arrivare ad<br />

oggi<br />

2007 40 anni di storia!<br />

una storia che continua, a<br />

cinque anni dalla scomparsa<br />

di Don Gino<br />

Sorge spontanea una domanda:<br />

perché Don Gino – nonostante<br />

CSI, ACLI… – pensò ad un ente<br />

tutto salesiano? Così salesiano che<br />

don Vecchi, nel suo documento<br />

Pastorale e sport, più di vent’anni<br />

fa ebbe a dire:<br />

Quando mi trovo di fronte alla sigla<br />

Polisportive Giovanili Salesiane,<br />

la prima reazione è chiedermi:<br />

come mai sono sorte polisportive<br />

che portano l’appellativo di “salesiane”?<br />

Esistono forse polisportive<br />

giovanili gesuite, francescane, domenicane<br />

o certosine? Capite? “Sa-<br />

juvenilia 3 3-2007<br />


lesiane” come la nostra università,<br />

come la casa generalizia,come l’archivio<br />

generale, come le scuole!<br />

C’è un legame antico e naturale,<br />

ma anche coscientemente voluto e<br />

sovente riaffermato tra i salesiani<br />

ed il gioco; un legame che non è<br />

semplicemente conseguenza del loro<br />

trovarsi tra i giovani, ma scaturisce<br />

dalla loro originale presenza<br />

tra essi.È difficile pensare i salesiani<br />

o Don Bosco e non immaginarli<br />

partecipando al gioco dei ragazzi.<br />

Ne danno fede non poche immagini<br />

dove lo stesso Don Bosco, o<br />

l’accenno simbolico alla sua congregazione,viene<br />

rappresentato in<br />

mezzo ad un cortile pieno di ragazzi<br />

che scorrazzano.<br />

Don Gino voleva bene al CSI, ma<br />

chiedeva:<br />

• una dichiarata vocazione al carisma<br />

salesiano;<br />

• una scelta preferenziale che<br />

privilegiasse la gioventù povera<br />

e abbandonata;<br />

• che non fosse smarrita l’identità<br />

salesiana;<br />

• che non ci fosse scippato<br />

l’educativo dallo sport.<br />

E sono ancora sue le parole:<br />

La chiave di lettura per la <strong>PGS</strong> deve<br />

essere sempre Don Bosco e, dinanzi<br />

ad ogni situazione, domandarsi:<br />

“Come agirebbe Don Bosco<br />

ora?”.Èsulla propria identità e sulla<br />

formazione più attenta e minuziosa<br />

di tutti i nostri operatori (quadri,dirigenti,allenatori,arbitri)<br />

che<br />

la <strong>PGS</strong> si gioca il futuro per i giovani<br />

del Terzo Millennio.<br />

Ecco perché Don Gino ha voluto<br />

ed inventato la <strong>PGS</strong>: un argine a difesa<br />

del sistema educativo preventivo<br />

di Don Bosco!<br />

Non so perché hanno chiamato<br />

me a parlare, ma non posso rivedere<br />

Don Gino senza sottolineare<br />

le sue passioni…<br />

Ha amato i giovani. “Mi sono fat-<br />

Cinque anni fa ci lasciava il nostro<br />

In ricordo di Don Gino…<br />

to salesiano per stare con i giovani”,<br />

soleva ripetere… Vecchie fotografie<br />

lo ritraggono in tuta, in divisa,<br />

a giocare con loro…<br />

Di lui è stato scritto:<br />

Don Gino: una vita spesa per i giovani,<br />

soprattutto i più poveri, nella<br />

pastorale dello sport; amico e<br />

guida in un settore che i giovani<br />

amano; un salesiano che ha saputo<br />

dare una visione umana e cristiana<br />

allo sport per la formazione<br />

integrale della persona già dagli<br />

anni Quaranta.<br />

Don Gino ha voluto bene a<br />

Don Bosco:<br />

Don Gino ha sempre offerto un modello<br />

di salesiano e di sacerdote capace<br />

di confrontarsi con la società<br />

in movimento con una straordinaria<br />

intuizione pastorale; un salesiano<br />

sempre pronto a collaborare<br />

ed a rendere protagonisti i carissimi<br />

laici che, anche grazie alla<br />

sua amicizia ed alla loro generosità,fanno<br />

crescere e maturare la <strong>PGS</strong><br />

per i cristiani e per la società.<br />

Alto di statura come Don Bosco,<br />

come lui sapeva battere i pugni,<br />

far sentire le sue ragioni nelle opportune<br />

stanze. Come lui sapeva<br />

sorridere, e sono tante le foto a dimostrarlo…<br />

Di Don Bosco ha ricopiato<br />

il voler bene ai giovani.<br />

Il suo regalo a Don Bosco? Il Papa<br />

a Torino allo stadio!<br />

Don Gino era devoto di Maria Ausiliatrice.<br />

Era consuetudine, in<br />

macchina con lui, recitare il rosario,<br />

o trovarlo in chiesa con la corona<br />

tra le mani. So che era fedele<br />

alle tre Ave Maria suggerite da<br />

Don Bosco ed ho ben presente<br />

una stupenda fotografia di lui ai<br />

piedi della Madonna del Rocciamelone:<br />

non era vetta alpina conquistata,<br />

ma bisogno di protezione<br />

ed aiuto!<br />

juvenilia 4 3-2007<br />

Infine, Don Gino si sentiva dentro<br />

la Chiesa, ed era ossessionato<br />

per ritrovare l’identità <strong>PGS</strong> dentro<br />

la Chiesa:<br />

Approfondiamo il grande tema<br />

proposto dal Documento preparato<br />

dalla Consulta dei Laici:Condizione<br />

giovanile e Chiesa, il difficile<br />

tema i giovani e la Chiesa, le<br />

attese dei giovani nei riguardi della<br />

Chiesa,le attese della Chiesa nei<br />

riguardi dei giovani d’oggi.<strong>Un</strong>a tematica<br />

ricchissima ed essenziale a<br />

definire la nostra identità come<br />

persone e come comunità, come<br />

costruzione di vita e come testimonianza<br />

sociale. <strong>Un</strong>a ricerca liberante,a<br />

volte faticosa,a volte sofferta,<br />

ma sempre stimolante.<br />

Ho negli occhi alcuni incontri avuti<br />

con Don Gino: erano invito ed<br />

implorazione a non mollare!<br />

Il suo testamento?<br />

• Stare dalla parte dei giovani,<br />

quelli poveri, quelli abbandonati.<br />

La <strong>PGS</strong> vada a proporre attività<br />

dove nessuno arriva, o perché<br />

non esiste nulla, o perché<br />

non rende, o perché sono carenti<br />

strutture e presenze. Se ci<br />

sono giovani, bisogna arrivi una<br />

<strong>PGS</strong>! La <strong>PGS</strong> non è allevacampioni<br />

o conquista di titoli, ma<br />

occasione per strappare i giovani<br />

alla noia, al disagio, alla solitudine.<br />

• Mai dimenticare i percorsi formativi,<br />

puntando alla formazione<br />

ed alla qualificazione degli<br />

operatori quali veri animatori<br />

ed educatori dentro una precisa<br />

scelta di vocazione (parliamone<br />

di più!) al volontariato, nel<br />

senso del dono e della gratuità.<br />

• <strong>Un</strong>a quotidiana ed attenta rilettura<br />

di Don Bosco per non<br />

smarrire carisma e passione<br />

educativa, così da saper stare<br />

non solo con i giovani, ma per i


caro Don Gino Borgogno<br />

giovani, facendo loro capire che<br />

gli si vuol bene!<br />

Concluderei così: se oggi Don Gino<br />

mi incontrasse, che cosa<br />

avrebbe da dirmi? Se oggi Don<br />

Gino fosse al mio posto, che cosa<br />

farebbe per questi giovani, per<br />

questa <strong>PGS</strong>?<br />

Come sempre, nella vita non<br />

conta nessuna risposta, se non<br />

c’è la mia risposta!<br />

E la più bella risposta, questa sera,<br />

è rinnovare il nostro sì a Don<br />

Gino! Farlo qui, a Maria Ausiliatrice,<br />

è come dirlo a Don Bosco!».<br />

Don Aldo Rabino<br />

Come fuoco vivo s’accende in noi una immensa felicità...<br />

I giovani cantano e noi, più grandi, amici di Don Gino vediamo nel<br />

nostro cuore, quel fuoco vivo, quel calore che sprigionava gioia nelle<br />

nostre vite, nei nostri cortili.<br />

La Messa comincia così.<br />

C’è qualcosa di particolare nella Basilica di Maria Ausiliatrice questa<br />

sera.<br />

Per esserci qualcuno ha fatto molti chilometri. Gli abbracci avevano già<br />

colmato le distanze geografiche e ricomposto quell’amicizia vera, costruita<br />

giorno per giorno prima da giovani, poi da dirigenti, poi nella scelta<br />

di stare accanto ai ragazzi.<br />

A tutti Don Gino o sr. Giuliana, un giorno di tanti anni fa, avevano rivolto<br />

la domanda fatidica: «Non ci staresti a darci una mano?».<br />

liturgia di questa sera, Dio l’ha preparata per aiutarci a rileggere la<br />

L a<br />

storia.<br />

«Se è opera di Dio…» quello in cui abbiamo creduto, quello per cui abbiamo<br />

speso forze, tempo… Noi crediamo che Dio se ne prende cura,<br />

oggi. Perché in lui è la speranza.<br />

Il Vangelo ripropone la storia dei cinque pani e di quel ragazzo che non<br />

ha esitato a dare il pranzo che aveva in saccoccia.<br />

È la storia di tanti, qui, con gli occhi umidi. Ripensano a quando, ragazzi,<br />

hanno deciso di tirar dal proprio cuore la scelta di stare tra i giovani, di<br />

fare dei cortili la palestra della vita.<br />

celebrante, don Aldo Rabino, quasi decifrando i pensieri segreti del<br />

I l<br />

cuore, racconta.<br />

Non è un’omelia la sua. È il racconto di una storia condivisa.<br />

Ha sfogliato per tutti l’album. Non ci sono foto sbiadite dal tempo.<br />

Sono tutte vive, scattate oggi, per noi.<br />

Sono passati cinque anni dalla morte di Don Gino… e abbiamo nelle<br />

orecchie, nel cuore, negli occhi, la sua passione per i ragazzi, per<br />

l’educazione, per la chiesa e la dolcissima Madre, Maria.<br />

Abbiamo raccolto questa sua eredità, sapendo che per noi, Don Bosco<br />

ha il volto di Don Gino, il sorriso di Don Gino, la stessa passione che lo<br />

faceva mendicare e salire e scendere i palazzi del potere<br />

coro continua a cantare: «Ecco quel che abbiamo… nulla ci<br />

appartiene ormai».<br />

I l<br />

CELEBRIAMO LA VITA,<br />

LA STORIA, L’AMORE<br />

juvenilia 5 3-2007<br />


Cinque anni fa ci lasciava il nostro<br />

caro Don Gino Borgogno<br />

CELEBRIAMO LA VITA, LA STORIA, L’AMORE<br />

Siamo in una preghiera silenziosa, intensa. E sentiamo che la vita è dentro<br />

le parole di Gesù: «Fate questo in memoria di me».<br />

Che in giro per l’<strong>Italia</strong>, in questo stesso momento, c’è tanta altra gente.<br />

In fondo questa Eucaristia ha la stessa intensità di quelle celebrate dopo<br />

le partite, ai campiscuola, là dove tanti di noi giovani e meno giovani,<br />

hanno imparato cosa vuol dire servire i giovani, nella gioia.<br />

che hanno tra le mani e nel cuore Carla, Giuseppe, Patrizia,<br />

È questo<br />

Giovanni, Piero, Marina, Paolo, Biagio, Fabrizio, Emilio, Piera,<br />

Ferruccio, Carlo, Marco, Enrico, Gabriella, Gianpiero… e tutti gli altri:<br />

una piccola goccia che nel corso degli anni – 40 anni sono tanti – si è<br />

trasformata in un piccolo fiume di gente che si è messa a servizio dei<br />

giovani, nel nome di Don Bosco, accanto a Salesiani e Figlie di Maria<br />

Ausiliatrice.<br />

Per questo questa Eucaristia è una festa.<br />

Don Gino l’avrebbe voluta così: l’amicizia è sempre stata la strada<br />

dell’annuncio per lui, come per noi è sempre stato il primo passo, che<br />

apre il cuore, scatena la familiarità…<br />

è così: «quello che abbiamo udito, quello che abbiamo vissuto…<br />

E d<br />

quello che abbiamo visto» questo annunciamo anche oggi per la vi-<br />

ta e la felicità dei giovani, mentre il coro canta: «Salve Don Bosco Santo…<br />

vedi quanti giovani smarriti… vieni, torna in mezzo a noi».<br />

E ridesta gioia e speranza.<br />

Le parole di Suor Margherita Dal Lago<br />

Grazie di essere venuti, così in tanti!<br />

Anch’io, dopo don Aldo, vorrei sfogliare qualche immagine di famiglia.<br />

Lo faccio con due click soltanto, perché a voce alta dico le immagini<br />

che sono nel cuore di tanti di noi.<br />

Ecco la prima.<br />

Don Gino, sorridente, un po’ spettinato, con il ciuffo per traverso, in<br />

maniche di camicia. Maniche rimboccate – come diceva Don Bosco –<br />

Don Gino disposto ad andare su e giù per l’<strong>Italia</strong> tanto quanto Don<br />

Bosco voleva andare fino a Superga pur di salvare un giovane.<br />

Don Gino che dice: lavoriamo! Diamoci da fare. C’è tanto da fare oggi,<br />

perché nella vita dei giovani ci sia gioia. Perché i giovani possano<br />

incontrare adulti credibili.<br />

Lui sapeva che la domanda di un ragazzo era: fammi giocare. Tanto<br />

quanto sapeva che la domanda più profonda, ben oltre e il pallone era:<br />

«dammi amicizia e dimmi come trovare il senso della mia vita».<br />

Il secondo click è questo: Don Gino che si china su un ragazzo e lo<br />

mette in piedi.<br />

Non avrebbe mai accettato uno sport che escludeva il meno bravo.<br />

Non ha mai voluto uno sport che per vincere schiacciava qualcuno.<br />

Lui voleva rimettere in piedi tutti, dare dignità a tutti, restituire a ognuno<br />

il coraggio: «Dai, che ce la fai!».<br />

Con le ginocchia sbucciate, con qualche ammaccatura… ce la fai!<br />

So che di queste istantanee tutti noi ne abbiamo tante nell’anima. Per<br />

questo siamo tornati oggi, in tanti. Non per una semplice nostalgia.<br />

Piuttosto per pregare ancora insieme: «Rendici testimoni appassionati,<br />

Signore, perché parleremo di te nei cortili e nelle palestre, dove i ragazzi<br />

possono anche oggi, imparare a essere buoni cittadini e onesti cristiani.<br />

Ce n’è tanto bisogno, Signore!».<br />

juvenilia 6 3-2007


18 MI<br />

Giochi intern<br />

GIOCHI SPORTIVI INTERNAZIONALI SALESIANI A DU<br />

Duisburg 2007<br />

Anche quest’anno i Giochi internazionali della Gioventù Salesiana<br />

sono stati un’esperienza unica e indimenticabile per tutti.<br />

È stato con noi anche Don Antonio Domenech, Consigliere SDB<br />

per la Pastorale Giovanile, che ha incoraggiato tutti a dare il<br />

meglio di sè in ogni momento di questa magnifica avventura.<br />

Grazie a Georg Leibold per le foto e i testi; ad Alessandro di Roma e Attilio<br />

di Sondrio per le foto e a tutte le squadre <strong>Italia</strong>ne per la collaborazione


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

UISBURG – UNA FESTA DELLA GIOVENTÙ<br />

Riportiamo gli articoli pubblicati dalla giornalista<br />

tedesca dei Giochi, il benvenuto del Presidente<br />

di <strong>PGS</strong> international, l’omelia del Vescovo<br />

di Duisburg, la testimonianza di una delle squadre<br />

italiane e tante tante foto…<br />

Sarà come riviverli!<br />

LO SPORT<br />

UNISCE<br />

PERSONE<br />

CHE<br />

RIMARREBBERO<br />

ALTRIMENTI<br />

SCONOSCIUTE<br />

TRA DI LORO<br />

“Non siamo arrivati noi in finale, ma incitiamo le altre squadre!”<br />

Anna (15enne) del liceo Don Bosco di Essen è entusiasta. Insieme alle<br />

sue compagne di Basket ha dato il meglio di se stessa nella partita<br />

contro le spagnole di Salamanca. In finale si siede insieme con le amiche<br />

fra il pubblico e applaude vigorosamente. “Non mi dispiace tantissimo<br />

che non abbiamo vinto”, dice un ragazzino del team calcistico<br />

belga. “Comunque siamo sicuramente la squadra che canta più<br />

forte di tutte!”, aggiunge astutamente e comincia a verseggiare con i<br />

suoi compagni il canto belga. ➜<br />

juvenilia 9 3-2007


18 MI<br />

Don Bosco e lo sport<br />

Giochi intern<br />

Don Bosco è il patrono dello sport. Non<br />

ufficialmente, ma secondo la sua volontà,<br />

poiché Don Bosco vide sia nelle preghiere<br />

sia anche nello sport una buona<br />

possibilità di aiutare i giovani ad aprirsi a<br />

valori superiori.<br />

Nei centri giovanili, scuole e centri di addestramento<br />

dei Salesiani di Don Bosco di<br />

tutto il mondo lo sport ha una grande importanza.<br />

Gioco e sport, vincere e perdere,<br />

coinvolgersi e misurare le proprie forze<br />

hanno un valore peculiare. Questi elementi<br />

rappresentano i valori umani necessari<br />

per vivere insieme nella comunità.<br />

L’ideale sportivo di Don Bosco è privo della<br />

ricerca della crescita esasperata del rendimento<br />

sportivo. Vuole trasmettere gioia<br />

e divertimento e elogia la rivincita della libertà<br />

umana dalle condizioni d’essere.<br />

Inoltre lo sport come lo intende Don Bosco,<br />

ha un effetto positivo su tutta la persona.<br />

Il giovane capisce come distribuire bene le<br />

proprie forze, rinuncia agli alimenti inutili,<br />

impara ad utilizzare le proprie capacità e a<br />

saper gestire il tempo.<br />

Chi sceglie la “scuola sportiva” di Don Bosco,<br />

può imparare a valorizzare se stesso<br />

e a conoscere bene le proprie forze.<br />

Può per di più imparare che un bambino<br />

che vive per strada o una persona debole<br />

vale per Dio quanto un campione sportivo.<br />

juvenilia 10 3-2007<br />

Più di 1.300 giovani provenienti da tredici paesi diversi<br />

hanno avuto cinque giorni di tempo per conoscersi.<br />

Giorno per giorno cresceva l’euforia. Sul<br />

terreno di gioco del campo sportivo di Duisburg le<br />

maglie delle squadre risplendevano in tutti i colori.<br />

Le Nazioni hanno avuto la possibilità di misurarsi<br />

sul campo da calcio, basket, a pallavolo e a pingpong.<br />

I ragazzi, anche durante il tempo libero trovavano<br />

l’entusiasmo per cantare e giocare insieme.<br />

“Non possiamo comunicare tanto con gli altri, perché<br />

non parliamo bene l’Inglese. Ma tutte le sere<br />

facciamo due tiri insieme, ci intendiamo anche così”,<br />

racconta Max. Ha diciassette anni e segue un<br />

corso di formazione professionale per diventare falegname<br />

al centro giovanile Don Bosco di Burgstädt.<br />

Don Otto Nosbisch, direttore dello stabilimento salesiano<br />

di Essen, è soddisfatto del buon esito dei<br />

giochi. “I giovani si incontrano e fanno attività insieme<br />

continuamente. Si può vederlo qui ovunque.<br />

Lo spirito salesiano qui ha un effetto totale”. Lui e il<br />

suo team organizzativo composto da 32 persone sono<br />

soddisfatti dell’andamento pacifico e leale dei<br />

giochi. Da due anni sono coinvolti nell’organizzazione<br />

dei giochi sportivi. <strong>Un</strong>a sfida particolare, visto<br />

che i giochi hanno luogo per la prima volta in<br />

Germania.<br />

I giochi sono durati dal 26 Aprile al 1° Maggio e hanno<br />

impegnato più di 250 volontari. Studenti e professori<br />

del liceo Don Bosco di Essen e del collegio<br />

Sant’Antonio di Neunkirchen davano una mano<br />

ovunque. Di raro si vedono facce stressate, tutti sono<br />

coinvolti nella dinamica dei giochi.


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

Giocare, fare festa, credere insieme<br />

Il motto dei diciottesimi Giochi Europei della Gioventù<br />

Salesiana è stato vissuto in ogni dimensione.<br />

La lealtà e il rispetto reciproco hanno rappresentato<br />

il punto più <strong>importante</strong> in tutti gli sport. È chiaramente<br />

visibile che i giochi sportivi salesiani non<br />

siano una manifestazione qualsiasi. I giovani si incontravano<br />

regolarmente a pregare insieme, la squadra<br />

di calcio slovena dopo una partita si riuniva<br />

spontaneamente sul prato a celebrare la Messa insieme<br />

al suo sacerdote.<br />

“Qui tutti sentono chiaramente lo spirito salesiano,<br />

lo stare insieme”, racconta il sedicenne Marius.<br />

Lo studente del collegio Sant’Antonio di Neunkirchen<br />

è una delle 120 guide che seguono le squadre,<br />

tutte frequentanti la scuola superiore. Ha un compito<br />

particolarmente difficile: assiste la squadra di<br />

calcio di Betlemme. “All’inizio ero un po’ sconvolto<br />

perché non ero tanto sicuro di come sarebbe andata<br />

a finire con questo gruppo proveniente dalla<br />

Palestina. Ma ora non potrei immaginare squadra<br />

migliore. Raccontano tanto della loro patria, e di<br />

quanto sia difficile lì la situazione per i giovani.<br />

Questo mi ha colpito molto”.<br />

Il prossimo anno vuole partecipare un’altra volta<br />

ai Giochi Europei della Gioventù Salesiana, però<br />

forse come sportivo.<br />

Anche oggi dopo la Messa finale, il fuoco dei<br />

giochi è stato spento e la bandiera delle <strong>PGS</strong><br />

(Polisportive Giovanili Salesiane) è stata consegnata<br />

al paese ospitante 2008 (Slovenia,<br />

Lubiana) secondo la tradizione dei giochi<br />

salesiani.<br />

Il Vescovo della zona del Ruhr, Monsignor Felix<br />

Genn, ha espresso la sua gioia per la presenza di<br />

tutti questi giovani nella sua predica. “Lo sport e<br />

il gioco sono una grande possibilità per unire le<br />

persone che rimarrebbero altrimenti sconosciute<br />

tra di loro”, ha detto durante il suo discorso<br />

ringraziando i Salesiani di Don Bosco per il loro<br />

impegno e lavoro costante rivolto ai ragazzi.<br />

I giovani di tutte le Nazioni hanno portato<br />

durante l’Eucaristia regali provenienti dal loro<br />

Paese all’altare. Don Josef Grünner, Ispettore dei<br />

Salesiani della Germania, puntualizzava così:<br />

“Don Bosco sarebbe stato molto contento di<br />

vedervi qui oggi”!<br />

Gabriele Merk


18 MI<br />

Giochi intern<br />

Lo sport che unisce<br />

di Gabriele Merk<br />

I ragazzi sudati e allo stremo delle loro forze con le maglie blu abbandonano il campo da<br />

calcio e si gettano felici sulle bottiglie d’acqua. Dall’altra parte del campo la squadra slovacca esulta.<br />

“No, non siamo delusi”, spiega Jasser, mentre continua a divertirsi con i suoi compagni di squadra.<br />

“L’essere qui è per noi già una vittoria!”, spiega Don Andre. Lui è Salesiano di Don Bosco e viene con<br />

la sua squadra da Betlemme. Grazie alle Polisportive Giovanili Salesiane che si sono operate a raccogliere<br />

il denaro necessario, i ragazzi hanno potuto sostenere il costo del viaggio a Duisburg per i XVIII<br />

Giochi Internazionali.<br />

“Per i miei ragazzi questa è una vera vacanza. Nel nostro Paese è tutto molto diverso.<br />

Betlemme per i ragazzi è come una piccola prigione. Senza autorizzazione non possono oltrepassare<br />

le mura che circondano la città. Per strada ci sono soldati armati, e i genitori hanno paura per i loro<br />

bambini, quando vanno a scuola”.<br />

George ha 17 anni. Che cosa vuole fare da grande? “Vorrei diventare insegnante di educazione<br />

fisica, ma non so che cosa mi riserva il futuro. Vale a dire, non so ancora che cosa farò”.<br />

Don Andre conosce i problemi dei suoi giovani. È contento di tutto cuore del fatto<br />

che riesca a rendere possibile quest’esperienza per i dodici ragazzi del suo centro giovanile.


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

“Possono dimenticare per un po’ di tempo la pressione psicologica, che sentono ogni giorno a casa.<br />

Quando siamo arrivati in Germania, mi hanno chiesto dove fosse tutta la gente, finché hanno capito<br />

che le persone in Germania hanno un lavoro e perciò le strade il pomeriggio sono vuote”. Chiaramente<br />

si nota l’impegno profondo di Don Andre per i suoi ragazzi, quando dice: “Noi Salesiani vogliamo<br />

comunicare ai bambini, che siamo tutti uomini, non importa a quale religione apparteniamo”.<br />

Jasser e George sono entrambi musulmani. Giocano nella loro squadra insieme ai cristiani.<br />

Nel centro giovanile salesiano a Betlemme imparano, giocano e vivono musulmani e cristiani fianco<br />

a fianco. Pregano anche insieme. “Crediamo tutti nello stesso Dio”, dice Don Andre, “Noi siamo fratelli,<br />

siamo tutti uomini con mani e piedi. Perché ci dovrebbe dividere la religione? Questo è ciò che<br />

fanno i Salesiani in tutto il mondo in missione per conto di Don Bosco: portare insieme gli uomini”.<br />

Don Otto Nosbisch, direttore dell’istituto salesiano di Essen, è soddisfatto soprattutto<br />

del fatto che “lo spirito salesiano sia stato espresso fortemente in questi giorni”. Gli si nota la stanchezza<br />

dovuta ai giorni scorsi. Dal 26 Aprile fino al 1° Maggio vanno assistiti 1.300 ragazzi dalla mattina<br />

alla sera. 120 squadre provenienti da 13 Nazioni. Il liceo Don Bosco di Essen Borbeck si è occupato<br />

dell’organizzazione completa. <strong>Un</strong> team organizzativo sotto la direzione di Georg Leibold, professore<br />

del liceo, si dedica da due anni alla preparazione. Tutti volontari. Durante i giochi aiutavano<br />

inoltre 250 genitori e studenti.<br />

Nonostante la voce rauca, Don Nosbisch è felice rivolgendo lo sguardo verso il campo<br />

sportivo dove i giovani si sdraiano sotto l’ombra e si riprendono dalle gare. Cantano e festeggiano.<br />

“L’<strong>incontro</strong> dei giovani è in lungo e in largo, il dinamismo dei Giochi ha un effetto totale. Questo<br />

volevamo raggiungere!”.<br />

Giocare, fare festa, credere insieme – questo è il motto dato ai diciottesimi<br />

Giochi Europei della Gioventù Salesiana, che hanno luogo in Germania per la prima volta. Ovunque<br />

sul terreno del parco sportivo di Duisburg si percepiscono queste parole. “La nostra squadra celebra<br />

ogni giorno la Messa. Ieri dopo la partita si sono riuniti sul prato e hanno celebrato la Messa con il loro<br />

sacerdote”, raccontano Marco e Sophia. I due studenti della scuola superiore del liceo Don Bosco<br />

di Essen sono le guide della squadra slovacca. Sostengono il team durante i Giochi. In totale ci sono<br />

più di 100 studenti occupati come guida. Vengono a prendere i loro “ragazzi” alla stazione, li accompagnono<br />

ai campi sportivi e li supportano sino alla sera. “La comunicazione funziona sempre – all’occorrenza<br />

anche con mani e piedi – ”, dice ridendo Sophia. Si è già affezionata ai “suoi” slovacchi.<br />

➜<br />

juvenilia 13 3-2007


18 MI<br />

Polisportive Giovanili<br />

Salesiane <strong>PGS</strong><br />

Nel 1989 le <strong>PGS</strong> Europee sono<br />

state fondate in occasione del<br />

centesimo anniversario della morte<br />

di Don Bosco. In <strong>Italia</strong>, gli eventi<br />

sportivi salesiani hanno una lunga<br />

tradizione, con le <strong>PGS</strong> Europee<br />

quest’idea si è estesa a tutta<br />

l´Europa. Dal 1990 ogni anno vengono<br />

organizzati i Giochi Europei<br />

della Gioventù Salesiana in metropoli<br />

europee diverse.<br />

La comunità europea nata negli<br />

anni ’90 è rappresentata negli avvenimenti<br />

sportivi dei Giochi a<br />

Lubiana (Slovenia) nel 1993, a Varsavia<br />

(Polonia) nel 2001 e a<br />

Zagreb (Croatia) nel 2003.<br />

Quest’anno i Giochi hanno avuto<br />

luogo per la prima volta in Germania.<br />

Durante la Messa finale, la<br />

fiaccola dei giochi è stata spenta,<br />

la bandiera delle <strong>PGS</strong> è stata consegnata<br />

al prossimo Paese ospitante.<br />

I giochi si svolgeranno il<br />

prossimo anno a Lubiana, che è<br />

stata scelta per la seconda volta<br />

città ospitante.<br />

Giochi intern<br />

Dal lato sportivo le squadre non giocano<br />

tutte allo stesso livello. Gli allenatori polacchi e<br />

croati hanno mandato le loro squadre di calcio e basket<br />

anche a letto alle dieci di sera con l’intento di farli essere<br />

in forma subito il giorno dopo. Il dottor Manfred Albus,<br />

insegnate di educazione fisica per le classi superiori al<br />

collegio di Sant’Antonio a Neunkirchen la vede in modo<br />

diverso: “La notte non giro per le camere con il bastone, i<br />

ragazzi sanno controllarsi da soli”. In modo simile la<br />

pensa pure il diciottenne Thomas dal centro giovanile<br />

Don Bosco a Sannerz. “L’<strong>importante</strong> è partecipare!”, dice<br />

ridendo dopo la seconda sconfitta della sua squadra.<br />

La sua squadra è stata messa assieme all’ultimo momento<br />

per i Giochi. Thomas e i suoi compagni di squadra<br />

prendono parte a un corso di formazione per pittori e<br />

verniciatori a Sannerz. Giocare a Duisburg li diverte.<br />

I Giochi Sportivi a Duisburg sono per<br />

i tanti giovani di tutta l’Europa giorni d’<strong>incontro</strong> e di<br />

gioia. Lo sport li connette nello spirito di Don Bosco, ma<br />

le esperienze che possono fare qui superano lo sport.<br />

Lealtà, rispetto reciproco e comprensione fra i popoli<br />

descrivono il programma dei Giochi Europei della<br />

Gioventù Salesiana.<br />

Per Jasser c’è pure un’altra cosa<br />

che non dimenticherà presto: “Abbiamo giocato a calcio<br />

per la prima volta su un prato. Sull’erba verde! È stato<br />

bellissimo!”. <br />

juvenilia 14 3-2007


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

Il Saluto del Presidente<br />

di <strong>PGS</strong> International<br />

B<br />

envenuti a tutti i ragazzi degli ambienti salesiani d’Europa e non solo.<br />

Sono molto contento del gran numero di squadre e atleti che hanno aderito alla diciottesima edizione<br />

dei Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana.<br />

Il 2007 è un anno particolare per il mondo salesiano e per l’Europa, infatti ricorre il 150° anno della morte<br />

di San Domenico Savio, che è un grande frutto della pedagogia salesiana.<br />

Ricorre anche il cinquantesimo anno dell’inizio dell’<strong>Un</strong>ione Europea.<br />

A fine marzo ci sono stati festeggiamenti speciali proprio a Berlino, in Germania, ed è una felicissima coincidenza<br />

che i nostri giochi si tengano in terra tedesca. Il logo dei festeggiamenti per l’Europa è molto<br />

bello, riporta la scritta “insieme” dal 1957 e ogni lettera ha un carattere e un colore diverso. La diversità è<br />

anche una caratteristica dei partecipanti ai nostri giochi, ma è una diversità che si compone in un<br />

INSIEME festoso, giovane e tutto salesiano.<br />

Auguro a tutti di poter vivere questi Giochi Internazionali con la consapevolezza di partecipare a un pezzo<br />

di storia dell’<strong>Un</strong>ione Europea! I giochi siano quindi un’esperienza su tre livelli: di cultura e intercultura<br />

in cui sperimentare la bellezza e la ricchezza delle varie provenienze, un’esperienza di sport corretto<br />

e di qualità capace di diventare luogo di educazione in cui vivere da “Buoni cristiani e Onesti cittadini”<br />

e un’esperienza di salesianità, cioè di festa di allegria e di spiritualità. Ringrazio il Professor Leibold e la<br />

comunità salesiana di Essen per l’organizzazione e a nome del Consiglio di Amministrazione di <strong>PGS</strong><br />

International auguro a tutti di poter dare il meglio di sé. Giuseppe Bracco, Presidente <strong>PGS</strong> International


18 MI<br />

Cronaca di un’esperienza<br />

indimenticabile<br />

Il<br />

Giochi intern<br />

26 aprile 2007 è iniziata la nostra avventura.<br />

<strong>Un</strong> gruppo della squadra maschile <strong>Un</strong>der 16 di<br />

Basket della Società <strong>PGS</strong> Folgore di Via Dalmazia – Roma,<br />

ha desiderato e realizzato di partecipare a questa<br />

manifestazione che da 20 anni oramai riunisce il mondo<br />

sportivo salesiano di tutta Europa e Medio Oriente.<br />

<strong>Un</strong>’esperienza unica, fatta di incontri, scontri sportivi,<br />

gioia salesiana, cori dei propri inni nazionali, canti<br />

a Don Bosco ognuno nelle proprie lingue, un solo<br />

spirito che ha fatto ancora una volta risaltare la grandezza<br />

di Don Bosco, Padre di tutti i giovani del mondo.<br />

Lo stare insieme con ragazzi di lingue e tradizioni<br />

diverse è stato realizzato attraverso una lingua che<br />

tutti i nostri giovani di oggi parlano: quella dello sport.<br />

<strong>Un</strong>o sport che il mondo salesiano dimostra come<br />

possa essere strumento di pace, di <strong>incontro</strong>, di fratellanza<br />

e di solidarietà. Si perdeva o si vinceva, si rimaneva<br />

amici delle squadre incontrate anche durante le<br />

feste finali, e se erano nate amicizie… quasi si aveva<br />

paura di sconfiggere la squadra con cui si era creato<br />

legame. Quale migliore testimonianza proprio quando<br />

lo sport sembra essere minato da tanti “disvalo-<br />

juvenilia 16 3-2007<br />

ri”? Era impressionante poi vedere che i giovani<br />

coinvolti andassero dai 14 ai 19 anni, l’età che a volte<br />

risulta essere la più difficile da coinvolgere nei nostri<br />

ambienti ma che lo sport riesce ancora ad aggregare.<br />

Avevano avuto una grande intuizione i nostri<br />

salesiani don Valentini, Don Gino Borgogno quando<br />

hanno dato vita all’associazionismo salesiano ed all’attività<br />

sportiva. Il tutto organizzato alla perfezione<br />

dai laici delle nostre scuole SDB di Essen che non<br />

possiamo non ringraziare. La presenza, poi, della<br />

squadra proveniente dalla Palestina ha commosso<br />

tutti noi perché pensando alla sofferenza di quella<br />

gente, non si poteva non pensare che basterebbe<br />

davvero poco per costruire la pace tra i popoli.<br />

Nel grande spazio dove abbiamo celebrato l’Eucaristia<br />

conclusiva della manifestazione, i giovani erano<br />

accolti da una scritta “GIOVANE TU PUOI CAMBIA-<br />

RE IL MONDO”. Ed il nostro compito e missione<br />

continua ad essere quello di aiutare i nostri giovani<br />

a crescere da buoni cristiani ed onesti cittadini… per<br />

poter cambiare il mondo.<br />

Sr. Francesca Barbanera, <strong>PGS</strong> Folgore – Roma


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

C’eravamo anche<br />

NOI!<br />

I Giochi Internazionali, tenutisi a Duisburg, in Germania, sono ufficialmente iniziati il 27 aprile<br />

quando con tutte le altre squadre abbiamo sfilato, in rappresentanza delle nostre Nazioni di<br />

provenienza, nella cerimonia di apertura al palaghiaccio della città.<br />

<strong>Un</strong> bellissimo momento per rincontrare “vecchi” amici e per conoscerne di nuovi.<br />

Le giornate si svolgevano all’insegna dello sport e del “furore” agonistico e della gioia di condividere<br />

insieme un’esperienza troppo bella da trovare le parole per poterla descrivere.<br />

Ma il momento più bello in cui abbiamo colto tutto il significato di ciò che stavamo vivendo è<br />

stata la cerimonia di chiusura quando, tutti insieme, di tutte le Nazioni, eravamo riuniti per la<br />

Celebrazione Eucaristica, sotto il nome di un solo uomo, Don Bosco! E anche se appartenenti a<br />

discipline diverse, ci siamo salutati sotto un unico ideale: quello dell’amicizia, quella che una vittoria<br />

o una sconfitta non possono cancellare, che è il vero trofeo di ogni competizione.<br />

Evan e Ciccio, <strong>PGS</strong> Folgore - Roma


18 MI<br />

Giochi intern<br />

L’omelia del Vescovo di Duisburg<br />

Cari giovani amici di tutto il Mondo,<br />

in questo tardo pomeriggio qui a Duisburg saluto<br />

in maniera particolare i ragazzi che sono giunti qui<br />

dal luogo di nascita del nostro Signore. Sono molto<br />

commosso che voi siate qui, voi che siete nati a<br />

Betlemme o che in quelle terre vivete.<br />

Mi ricordo volentieri della mia visita di qualche settimana<br />

fa nella Terra Santa e a Betlemme. Conosco<br />

attraverso la mia visita il bisogno nel quale voi vi<br />

trovate e so come voi bramiate pace e riconciliazione.<br />

Per noi in Germania è molto difficile dire<br />

grandi parole perché il nostro popolo è oppresso<br />

dalla sua storia. Nessun essere umano deve poter<br />

volere la cancellazione di un altro essere umano.<br />

Nessun popolo deve poter volere la cancellazione<br />

di un altro popolo. Questo è valido ancora oggi.<br />

La paura per la propria esistenza è il motivo<br />

profondo per il quale in questo momento c’è così<br />

poca pace anche in Terra Santa.<br />

Oggi si sono radunati qui così tanti giovani: dall’<strong>Italia</strong>,<br />

dal Portogallo, dalla Spagna, dal Belgio, dall’Austria,<br />

dalla Slovenia, dalla Croazia, dalla Repubblica<br />

Ceca, dalla Polonia, dall’Ucraina e dalla<br />

nostra patria. Essi vogliono con voi, cari ragazzi di<br />

Betlemme, incontrare lo spirito di San Giovanni<br />

juvenilia 18 3-2007<br />

Bosco e ristabilirsi in comunità. Ringrazio quindi<br />

soprattutto la comunità dei Salesiani per questo<br />

progetto e per l’iniziativa. Come Vescovo della Chiesa<br />

di Essen, saluto tutti nel nome di tutti i cristiani<br />

e dei cattolici, nel nome dei sacerdoti, dei diaconi<br />

e dei tanti collaboratori pastorali.<br />

Sport e gioco offrono la possibilità di incontrarsi, a<br />

persone che altrimenti resterebbero tra di loro estranee.<br />

Inoltre ci conduce insieme al nostro Credo.<br />

Esso dà la possibilità di capirci l’un l’altro, anche<br />

quando parliamo lingue completamente diverse e<br />

proveniamo da culture completamente diverse.<br />

Non è questa una meraviglia e un dono del Signore<br />

risorto? Se ci riuniamo per il calcio e lo sport e viviamo<br />

un’esperienza molto bella, allora possiamo<br />

essere ancora più essere felici come Cristiani.<br />

I testi, che ci sono presentati dalle Sacre Scritture,<br />

sono una fonte sempre nuova per rinforzare la pace<br />

e la riconciliazione. Oggi abbiamo ricevuto dalla<br />

lettera di San Paolo Apostolo alla comunità dei<br />

Corinzi un incoraggiamento. Questa era una comunità<br />

difficile per la quale l’Apostolo ha sempre<br />

lottato e fatto di tutto. C’era il pericolo nel sepa- ➜


nazionali <strong>PGS</strong>i


18 MI<br />

Giochi intern<br />

juvenilia 20 3-2007


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

L’omelia del Vescovo di Duisburg<br />

rarsi, perché ciascuno con i suoi doni, con le proprie<br />

forze e con il suo servizio pensava di essere il<br />

più <strong>importante</strong>. Paolo li chiama quindi doni, quelli<br />

che sono di per sé già grandiosi: comunicazione<br />

di saggezza, trasmissione di conoscenza, forza nella<br />

fede, persino la cura delle malattie e altre meravigliose<br />

capacità da provare – questo è molto bello!<br />

– Possiamo fare un paragone con lo sport: c’è<br />

un eccellente giocatore, un altro è un fantastico<br />

corridore e il terzo non è in grado di offrire niente<br />

più che la sua forza, per fare un lungo salto e molto<br />

altro. Voi lo sapete meglio di me. Se l’individuo<br />

non si inserisce in una squadra e in una comunità,<br />

rimane solo.<br />

Così è anche con quello che lo Spirito Santo dà.<br />

I doni che ciascuno ha ricevuto servono a questo,<br />

dice l’Apostolo Paolo, ad aiutare gli altri. Perché?<br />

Perché essi sono un regalo dello Spirito Santo. Ci<br />

potrebbero essere svariati doni, ma è solo uno spirito<br />

che può dare e distribuire doni. Ci potrebbero<br />

essere svariati compiti e servizi ma essi hanno la<br />

loro origine nel Signore Gesù Cristo. Ci potrebbero<br />

essere differenti forze. Ma alla fine tutte le cose<br />

buone vengono dal Signore, che ci ha dato la forza<br />

in Gesù Cristo, lo Spirito Santo. In greco, forza si<br />

chiama Dynamis. In tedesco quindi, noi adoperiamo<br />

una parola straniera che si chiama Dynamik.<br />

juvenilia 21 3-2007<br />

La dinamica dello spirito è qualcosa di assolutamente<br />

grandioso. Ci è stata conferita attraverso il<br />

Battesimo e rafforzata con la Cresima. È la forza di<br />

vivere dei cristiani. Essa viene da Dio, dallo spirito<br />

che Gesù ha animato, dallo spirito che così tante<br />

forze ha avuto da riuscire persino a svegliare Gesù<br />

dalla morte. È lo stesso spirito che ci riunisce come<br />

cristiani di diverse lingue e nazioni. Ed è su questo<br />

spirito che conto anche io, quando penso alla riconciliazione<br />

e alla pace nella terra di Gesù.<br />

Cari giovani cristiani, vorrei ancora ricordarvi una<br />

parola di Gesù che per Lui era molto <strong>importante</strong>.<br />

L’abbiamo appena ascoltata. Deriva dal grande discorso<br />

che l’Evangelista Matteo ha narrato. Gesù si<br />

trova sulla montagna. I giovani vanno a Lui. Lui insegna<br />

loro. Egli indica loro che sono il sale della terra<br />

(Mt 5, 13). Egli non disse che lo sarebbero dovuto<br />

essere. Lui disse: “Voi siete il sale della terra”<br />

(ibid.). Allo stesso modo ha ricordato loro che essi<br />

sono la luce del mondo (ibid. 14). Aveva egli un’idea<br />

delle difficoltà dei discepoli nel farsi strada nel<br />

mondo? Ma questa non era la sua domanda, cari<br />

giovani. Egli sapeva quanta forza sarebbe stata necessaria<br />

per portare nelle tenebre la luce. Sulla croce<br />

egli ha persino dovuto vedere come la luce si spegneva,<br />

tanto forte quanto essa risplendeva nella resurrezione.<br />

Da questo ricevono la forza i cristiani ➜


18 MI<br />

Giochi intern<br />

Il Consiglio <strong>PGS</strong> i<br />

per essere la luce in questo Mondo. Da questo ricevono<br />

anche la forza per essere il sale.<br />

Cosa significa essere sale? Il sale serve per condire.<br />

Con questo paragone Gesù indica che anche una<br />

piccola schiera di cristiani basterebbe per condire e<br />

dare sapore al mondo, un sapore di amore, giustizia<br />

e pace. Ogni tanto penso, a proposito di questo paragone,<br />

a un’espressione di un poeta francese. Egli ha<br />

ricordato ai cristiani che Gesù non ha detto loro di<br />

essere miele ma sale. Sale da spargere sulle piaghe,<br />

che fa straordinariamente male.<br />

Ma proprio per questo i cristiani dovrebbero farlo<br />

in maniera particolare. Dovrebbero scoprire le piaghe<br />

di questo mondo, anche quando la gente comincia<br />

a gridare perché non vogliono vederle. Quanta<br />

povertà, bisogno e miseria c’è! Ma oggi i cristiani<br />

posano il dito su queste piaghe e indicano un mondo<br />

nel quale si pensa solo al fitness, alla salute e all’apparenza.<br />

Essi portano con il loro sale la fede in<br />

Dio in una maniera assolutamente grandiosa. Essi<br />

La Germania (il prof. Leibold e Don Otto) consegna la bandiera dei Giochi<br />

Internazionali alla Slovacchia (Don Metod). Appuntamento a Lubiana 2008.<br />

L’omelia del Vescovo di Duisburg<br />

muovono le masse in questo mondo perché non si<br />

fermano nel parlare di Dio.<br />

Chi cioè non parla più di Dio, chi si stacca da Dio, serve<br />

pochissimo alla terra. Per questo è <strong>importante</strong> che<br />

noi come sale restiamo forti e che non diventiamo insipidi.<br />

Gesù indica questa come una tentazione molto<br />

forte. Non funziona senza la preghiera. Non funziona<br />

senza la celebrazione dell’Eucaristia. Perciò vi<br />

prego, cari ragazzi, di non lasciar spezzare il contatto<br />

con Gesù.<br />

Quello che Gesù ha detto del sale, lo ha inteso dire anche<br />

per l’Eucaristia. Lui vuole che la nostra luce illumini<br />

il mondo. È <strong>importante</strong> che le persone vedano<br />

che noi siamo cristiani. Con l’immagine del sale Gesù<br />

ha più che altro mostrato il lato interiore. Con l’immagine<br />

della luce egli mostra che noi abbiamo la forza<br />

e che essa può farsi vedere. Ma noi possiamo ora<br />

essere questa luce, se restiamo veramente in contatto<br />

con il Signore che è la luce del mondo. Io sono di<br />

questo fermamente convinto: che le persone che oggi<br />

desiderano ardentemente questa luce possono accorgersi,<br />

attraverso di noi, di Dio che è il nostro buon<br />

Padre.<br />

Cari ragazzi, nel vostro cuore vive il profondo desiderio<br />

di essere giusti e di costruire un mondo giusto. Non<br />

lasciate che questo desiderio semplicemente svanisca<br />

bensì rafforzate, tramite il vostro contatto con Gesù<br />

luce del mondo, la forza e la dinamica della vita.<br />

Oggi noi festeggiamo tanto quanto Lui si è dato per<br />

noi. Qui Lui ci regala la sua grande forza, il suo spirito,<br />

la sua luce. Ci rinforza nella nostra fede, affinché<br />

possa essere condimento per questo mondo. Amen.


nazionali <strong>PGS</strong>i<br />

Classifiche Duisburg 2007<br />

CALCIO<br />

CALCIO a 5<br />

categoria A<br />

1. Valencia, Spagna<br />

2. Neunkirchen, Germania<br />

3. Suwalki, Polonia<br />

categoria B<br />

1. Valencia, Spagna<br />

2. Haacht, Belgio<br />

3. DBG Essen, Germania<br />

4. Ilok – Vukovar, Croazia<br />

categoria A<br />

1. Hechtel 1, Belgio<br />

2. Remouchamps, Belgio<br />

3. “Kman” Split, Croazia<br />

4. Hoboken, Belgio<br />

5. Hechtel 2, Belgio<br />

Hechtel 3, Belgio<br />

Sint-Denijs-Westrem/Gent, Belgio<br />

Helchteren, Belgio<br />

Burgstädt, Germania<br />

Sannerz, Germania<br />

Ostrava, Rep. Ceca<br />

Zlín, Rep. Ceca<br />

Siviglia, Spagna<br />

Reggio Calabria, <strong>Italia</strong><br />

“Duh Sveti” Jarun Zagreb, Croazia<br />

Bratislava, Slovacchia<br />

Betlemme, Palestina<br />

categoria B<br />

1. “Don Bosco” Zagabria, Croazia<br />

2. <strong>Un</strong>terwaldersdorf, Austria<br />

3. Neunkirchen, Germania<br />

4. Helchteren, Belgio<br />

5. Sint-Denijs-Westrem / Gent, Belgio<br />

Siviglia, Spagna<br />

Sosnowiec, Polonia<br />

“Sveta Mati Slobode” Jarun Zagreb,<br />

Croazia<br />

Bratislava, Slovacchia<br />

Buxheim, Germania<br />

VOLLEY<br />

juvenilia 23 3-2007<br />

maschile<br />

VOLLEY femminile<br />

categoria A<br />

1. Kielce, Polonia<br />

2. Neunkirchen, Germania<br />

categoria B<br />

1. Zwijnaarde, Belgio<br />

2. Lubin, Polonia<br />

3. “Lauda” Parma, <strong>Italia</strong><br />

categoria A<br />

1. Sondrio, <strong>Italia</strong><br />

2. Szczecin, Polonia<br />

3. “Don Bosco” Zagabria, Croazia<br />

4. Lublin, Polonia<br />

5. “OR.SAL” Ancona, <strong>Italia</strong><br />

6. IMA Vallecrosia, <strong>Italia</strong><br />

7. “Vetta” Chieri, <strong>Italia</strong><br />

8. “Lasalliano” Torino, <strong>Italia</strong><br />

9. Ljubljana, Slovenia<br />

10. “Sveta Mati Slobode”<br />

Jarun Zagreb, Croazia<br />

11. “Atocha” Madrid, Spagna<br />

categoria B<br />

1. DBG Essen, Germania<br />

2. “San Mauro Torinese“ Torino, <strong>Italia</strong><br />

3. L⁄ ódz´, Polonia<br />

4. “Florentia” Firenze, <strong>Italia</strong><br />

5. “I Gabbiani” Novara, <strong>Italia</strong><br />

Lisbona, Portogallo<br />

7. “S. Francesco” Cesate, <strong>Italia</strong><br />

Haacht, Belgio<br />

9. <strong>Un</strong>terwaldersdorf, Austria<br />

10. “Marija Pomoćnica” Zagabria, Croazia<br />

11. “Don Bosco” Zagabria, Croazia<br />

12. Siviglia, Spagna


18 MI<br />

TENNISTAVOLO femminile Classifiche Duisburg 2007<br />

BASKET maschile<br />

Giochi internazionali <strong>PGS</strong> i<br />

categoria A<br />

1. “D. B. Crocetta” Torino, <strong>Italia</strong><br />

2. DBG Essen, Germania<br />

3. “Bosco” Zagabria, Croazia<br />

4. Pieszyce, Polonia<br />

5. “Borgo D.B.” Roma, <strong>Italia</strong><br />

6. Valencia, Spagna<br />

7. “Sales” Catania, <strong>Italia</strong><br />

“OR.SAL” Ancona, <strong>Italia</strong><br />

Neunkirchen, Germania<br />

Remouchamps, Belgio<br />

categoria B<br />

1. “Sales” Catania, <strong>Italia</strong><br />

2. “Bosco” Zagabria, Croazia<br />

3. “D. B. Crocetta” Torino, <strong>Italia</strong><br />

4. “Atocha” Madrid, Spagna<br />

5. “OR.SAL” Ancona, <strong>Italia</strong><br />

6. “Folgore” Roma, <strong>Italia</strong><br />

7. “TAM TAM” Torino, <strong>Italia</strong><br />

Aranjuez, Spagna<br />

Siviglia, Spagna<br />

categoria A - Singolo<br />

1. Inka Süllwold (Neunkirchen, Germania)<br />

2. Martina Kalinová (Praga, Rep. Ceca)<br />

3. Monika Krzyz´ anowska (Lublin, Polonia)<br />

categoria B - Singolo<br />

1. Monika Pultorak (Szczecin, Polonia)<br />

2. Paulina Opanowska (Suwal⁄ki, Polonia)<br />

3. Barbara Kalenczuk (Szczecin, Polonia)<br />

4. Paulina Remiszko (Suwal⁄ki, Polonia)<br />

categoria B - Doppio<br />

1. Martyna Stanisl⁄awska –<br />

Weronika Waldoch (Chojnice, Polonia)<br />

2. Paulina Remiszko - Paulina Opanowska<br />

(Suwal⁄ki, Polonia)<br />

3. Katha Juricová – Amezna Kotrboya<br />

(Praga, Rep. Ceca)<br />

4. Monika Pultorak – Kamila Olek<br />

(Szczecin, Polonia)<br />

BASKET<br />

femminile<br />

TENNISTAVOLO maschile<br />

juvenilia 24 3-2007<br />

categoria A<br />

1. “Astro” Cagliari, <strong>Italia</strong><br />

2. “San José” Madrid, Spagna<br />

3. Valencia, Spagna<br />

4. DBG Essen, Germania<br />

categoria B<br />

1. Salamanca, Spagna<br />

2. Sl⁄upsk, Polonia<br />

categoria A - Singolo<br />

1. Christian Hintze (DBC Essen, Germania)<br />

2. Martin Schneider (<strong>Un</strong>terwaldersdorf, Austria)<br />

3. Ivo Loska (Praga, Rep. Ceca)<br />

4. Bartosz Wójcik (Chojnice, Polonia)<br />

categoria B - Singolo<br />

1. Oldr˘ich Václahovsky´ (Praga, Rep. Ceca)<br />

2. Lukawski (Szczecin, Polonia)<br />

3. Blazej Stanil⁄awski (Chojnice, Polonia)<br />

4. Lukás˘ Hrabec (Praga, Rep. Ceca)<br />

categoria A - Doppio<br />

1. Ivo Loska – Marek Sedlác˘ ek (Praga, Rep. Ceca)<br />

2. Christian Hintze – Vincent Kuhnke<br />

(DBC Essen, Germania)<br />

3. Mario van Vuuren – Kevin Wesselburg<br />

(DBG Essen, Germania)<br />

4. Pavel Terc˘ – Miroslav Mrkvan (Praga, Rep. Ceca)<br />

categoria B - Doppio<br />

1. Pawel Podgórski - Blazej Stanil⁄awski<br />

(Chojnice, Polonia)<br />

2. Kevin Weinert – Maximilian Funken<br />

(Neunkirchen, Germania)<br />

3. Oldr˘ich Václahovsky´ – Michal S ˘ up<br />

(Praga, Rep. Ceca)<br />

4. Khanh Nguuyen Nam - Lukás˘ Hrabec<br />

(Praga, Rep. Ceca)


Campania - Napoli<br />

juvenilia 25 3-2007<br />

dal territorio<br />

COLORIAMO LA<br />

VITA CON LO SPORT <br />

D<br />

omenica, 11 marzo 2007<br />

si è svolta la 4 a festa mini<br />

del girone B: l’appuntamento<br />

nella casa salesiana di Via Don<br />

Bosco a Napoli. Alle ore 9.00<br />

nel cortile vi è già un fermento<br />

di bambini che arrivano, lasciano<br />

le proprie cose nelle sale<br />

dell’Oratorio messe a disposizione<br />

da Don Pierluigi e mentre<br />

si preparano alla celebrazione<br />

Eucaristica, all’équipe<br />

animatori viene presentata la<br />

giornata sotto il profilo tecnico-sportivo<br />

e formativo.<br />

Durante la S. Messa si presenta<br />

il quarto tassello del puzzle<br />

“Coloriamo la vita con lo sport”<br />

che ricorda la SINCERITÀ, la<br />

LEALTÀ, la TRASPARENZA con<br />

cui dobbiamo la nostra attività<br />

sportiva per rendere la vita<br />

più bella.<br />

Le squadre provenienti da sei<br />

<strong>PGS</strong>: Salvo D’Acquisto Napoli,<br />

D. Bosco Neapolis, Vis Terzino,<br />

Stabia Castellammare, Peter<br />

Pan Marano, Oragiò Scosciano<br />

Quarta giornata MINI<br />

si confrontano dapprima nel<br />

circuito motorio condotto da<br />

Simona e poi disputano le gare<br />

di calcio e volley secondo il<br />

calendario delle partite, arbitrate<br />

da Pasquale e Francesca.<br />

È una giornata solare sia a livello<br />

meteorologico che a livello<br />

di clima festoso stabilito-<br />

si tra i partecipanti, tanto che<br />

Maria Vittoria (tutto fare in<br />

<strong>PGS</strong>, nonché presidente dei revisori<br />

dei conti), si aggira tra le<br />

squadre alla ricerca di qualche<br />

gesto tecnico o di animazione<br />

espressiva da fotografare. Infine<br />

dispone tutte le <strong>PGS</strong> per la<br />

foto di gruppo che sarà dona-<br />


dal territorio<br />

(segue da pag. 25)<br />

Campania - Napoli<br />

juvenilia 26 3-2007<br />

<br />

COLORIAMO LA VIT<br />

ta alla prossima festa del 22<br />

aprile prossimo… Intanto Maria<br />

Rosaria (in qualità di presidente)<br />

si sofferma a intervistare<br />

qualche atleta, dirigente,<br />

animatore, delegata… Leggete<br />

cosa pensano delle feste <strong>PGS</strong><br />

alcuni di loro:<br />

• Andrea, atleta della <strong>PGS</strong> Salvo<br />

D’Acquisto dice: “Le feste<br />

mini mi piacciono perché<br />

rappresentano un modo diverso<br />

di stare insieme attraverso<br />

lo sport, mi diverto, faccio<br />

amicizia e nel momento<br />

espressivo ho modo di esprimermi”;<br />

• Francesco, atleta della <strong>PGS</strong><br />

Peter Pan di Marano, famoso<br />

per le sue poesie… che racconta,<br />

dice: Mi piacciono le<br />

feste mini perché oltre a giocare<br />

molto e nel momento<br />

espressivo posso cantare e dire<br />

poesie»;<br />

• Adele, animatrice di pallavolo<br />

della <strong>PGS</strong> Stabia, ribadisce:<br />

Quarta giornata MINI<br />

“Condivido lo stile educativo<br />

e socializzante delle feste mini,<br />

le diverse provenienze, il<br />

conoscersi, lo stare insieme,<br />

il confrontarsi nello sport sono<br />

segni importanti per la<br />

crescita dei ragazzi”!;<br />

• Sr Angela, delegata della<br />

<strong>PGS</strong> Peter Pan di Marano,<br />

dice: “È il primo anno che<br />

sono in Campania, mi piace<br />

la struttura delle Feste, con i<br />

suoi momenti sportivi e formativi,<br />

un momento di <strong>incontro</strong><br />

e di confronto tra le<br />

Polisportive che condividono<br />

lo stile educativo di fare<br />

Sport”!;<br />

• Giovanni, animatore della<br />

<strong>PGS</strong> Oragiò di Scosciano:<br />

“Condivido lo stile delle feste<br />

come momento di espressione<br />

corporea nel gioco e nello<br />

sport di squadra ed il momento<br />

formativo che se preparato<br />

durante il mese nella<br />

propria Polisportiva è un bel<br />

momento di crescita per i ragazzi”.<br />

Al termine della giornata dopo<br />

le espressioni dei vari gruppi,<br />

l’équipe ha dato lettura di un<br />

inno alla vita e ha consegnato<br />

ad ogni <strong>PGS</strong> un madonnina<br />

dal manto “azzurro” quale segno<br />

della festa, e dopo la lettura<br />

dei risultati si è congedata<br />

dai partecipanti porgendo gli<br />

Auguri di Buona Pasqua e arrivederci<br />

alla festa del 22 aprile<br />

al Vomero…Ciao a tutti “gli<br />

animatori della équipe Mini<br />

Girone B”.


Quinta giornata MINI<br />

Campania - Salerno<br />

TA CON LO SPORT <br />

L a<br />

5a Festa Mini Regionale (girone C), si è svolta<br />

a Salerno domenica 22 Aprile. È stata una festa<br />

splendida per tanti motivi:<br />

• perché vi hanno partecipato 220 pigiessini;<br />

• perché abbiamo accolto in questa festa la <strong>PGS</strong><br />

“Raggio di sole” di Anzi, che in pochissimo<br />

tempo hanno unito i loro ingredienti (di gioia,<br />

allegria, sorriso…) ai nostri e insieme abbiamo<br />

colorato la festa di entusiasmo e gioia di stare<br />

insieme;<br />

• perché di festa in festa abbiamo visto crescere<br />

questi piccoli atleti nello stare insieme, stabilendo<br />

tra loro amicizie, scambiandosi gesti di generosità,<br />

di affetto, di solidarietà.<br />

Tutti i momenti della festa (accoglienza – Celebrazione<br />

Eucaristica – attività sportiva – momento<br />

espressivo) si sono svolti in un clima sereno e di<br />

juvenilia 27 3-2007<br />

partecipazione da parte di tutti: atleti, alleducatori<br />

e dirigenti .<br />

Durante la Celebrazione Eucaristica abbiamo aggiunto<br />

al “puzzle della Vita” il tassello viola della<br />

“Generosità” e così festa dopo festa stiamo colorando<br />

la nostra vita impegnandoci a crescere nel<br />

rispetto, nell’amore, nella sincerità, nella responsabilità<br />

e nella generosità reciproca.<br />

Anche i genitori che hanno accompagnato i loro figli,<br />

hanno vissuto una giornata all’insegna della serenità,<br />

godendo nel vedere sui volti dei loro figli il<br />

sorriso e la gioia di stare insieme.<br />

Al termine della festa è stata donata ad ogni <strong>PGS</strong> una<br />

foto-ricordo con la preghiera “<strong>Un</strong> arcobaleno di pace”<br />

per ricordare a tutti che insieme è sempre più<br />

bello ed è più facile vincere in campo e nella vita.<br />

<strong>PGS</strong> SERENITAS (Salerno)


dal territorio<br />

Finali Regionali Propagan<br />

Q<br />

uest’anno il comitato regionale <strong>PGS</strong> ha<br />

voluto organizzare un weekend per le finali<br />

regionali propaganda calcio-volley presso un<br />

centro sportivo, per dare la possibilità ai ragazzi<br />

di questa categoria non solo di confrontarsi a<br />

livello tecnico-sportivo ma anche di vivere<br />

momenti di confronto, di scambio e di amicizia.<br />

La manifestazione che si è svolta il 24-25 marzo<br />

presso il Centro Sportivo di San Gregorio Magno<br />

(SA) è stata un vero successo… Le squadre partecipanti<br />

(per il calcio: <strong>PGS</strong> Salvo D’Acquisto<br />

Napoli, <strong>PGS</strong> Stabia Napoli, <strong>PGS</strong> Enzo Raso<br />

Salerno, <strong>PGS</strong> Michele Magone Portici, per il volley:<br />

<strong>PGS</strong> Don Rua Caserta “A”, <strong>PGS</strong> Don Rua<br />

Caserta “B”, <strong>PGS</strong> Enzo Raso Salerno, <strong>PGS</strong> Stella<br />

D. Sud Somigliano) hanno vissuto un fine settimana<br />

favoloso, per il clima accogliente, sereno e<br />

festoso che si è stabilito tra atleti, alleducatori,


Campania - COMITATO REGIONALE<br />

anda... “UNA FESTA”<br />

dirigenti ed organizzatori. Anche se il tempo dal<br />

punto di vista meteorologico, non è stato molto<br />

favorevole, tutti gli atleti hanno avuto modo non<br />

solo di giocare ma di sperimentare la “gioia salesiana”<br />

che scaturisce dallo stare bene insieme.<br />

La palestra si è trasformata nei vari momenti da<br />

campo da gioco, in sala ricreativa, in cappella, e<br />

i vari incontri sono stati vissuti da tutti con<br />

impegno ed entusiasmo.<br />

juvenilia 29 3-2007<br />

È vero che le due squadre che hanno vinto le<br />

finali e che parteciperanno alle nazionali sono<br />

state: <strong>PGS</strong> Stabia Napoli per il calcio e <strong>PGS</strong> Don<br />

Rua Caserta per il volley; ma possiamo affermare<br />

che tutte le squadre hanno vinto qualcosa,<br />

perché integrandosi tra di loro hanno vissuto<br />

una bella esperienza di gioco, di gioia, di amicizia,<br />

di “vita salesiana”.<br />

L’équipe comitato organizzativo


dal territorio<br />

Coloriamo la v<br />

Il<br />

giorno 31 marzo 2007, presso la casa salesiana<br />

FMA di Ottaviano, si è svolta la festa<br />

regionale <strong>PGS</strong> di Danza. È stata una “serata magica”,<br />

ricca di colori, di gioia e serenità, che ha<br />

permesso ad ogni gruppo di esprimersi nella<br />

semplicità e originalità. Alle esibizioni dei gruppi<br />

in gara appartenenti alle <strong>PGS</strong>: Michele Magone-<br />

Portici; Sonar-Ottaviano; Stabia-Castellamare;<br />

Neapolis-Napoli Don Bosco, si sono alternati<br />

gruppi fuori concorso di ragazzi dai 18 anni in su.<br />

La manifestazione è stata un vero “inno alla<br />

vita”, perché tutti dai più piccoli ai più grandi<br />

hanno avuto modo di esprimersi liberamente,<br />

proprio nello spirito di festa.<br />

Pur essendo stata fatta una classifica tecnica, da


Campania - COMITATO REGIONALE<br />

vita con la danza<br />

un’apposita giuria, che ha tenuto conto della<br />

coreografia, dell’originalità del brano e del<br />

costume, a tutte le <strong>PGS</strong> partecipanti è stata consegnata<br />

una Targa-ricordo, e a tutti gli atleti una<br />

medaglia, proprio per sottolineare il carattere<br />

della festa di questa manifestazione.<br />

<strong>Un</strong> grazie sentito va alla comunità FMA di<br />

Ottaviano e alla <strong>PGS</strong> Sonar per l’accoglienza e<br />

l’ospitalità calorosa che ci hanno fatto sentire a<br />

casa. Ringraziamo anche tutte le <strong>PGS</strong> che hanno<br />

aderito alla manifestazione e che ci hanno permesso<br />

di rilanciare la danza nei nostri ambienti.<br />

Con l’augurio e l’impegno d’incrementare quest’attività<br />

sportiva vi saluto.<br />

DT regionale


juvenilia 32 3-2007<br />

TIZIANA<br />

Tiziana Commandatore era nata a Torino il 9/11/88<br />

frequentava la 5 a liceo viveva con la mamma Rosanna<br />

e la sorella di 13 anni Roberta. Due anni fa la<br />

famiglia fu provata per la perdita del papà. Appassionata<br />

della Pallavolo due anni fa entrò a far parte<br />

della società <strong>PGS</strong> “A.S.D. Borgata Lesna” di Torino.<br />

L’Allenatore Pino Coratella dice di lei. “Tiziana era<br />

una ragazza che non si arrendeva mai. Si adattava a<br />

tutte le situazioni. Con le compagne di squadra aveva<br />

un buon rapporto di amicizia e di confidenza.<br />

Tiziana era una ragazza radiosa, solare, con una grande<br />

passione per la pallavolo, una voglia di giocare incredibile,<br />

che trasmetteva a tutte noi.<br />

Il suo volto sorridente rimarrà per sempre nel mio cuore.<br />

Vanessa<br />

Ciao Tizy,<br />

so che ora stai meglio, saremo amiche per sempre.<br />

Ti voglio bene, non dimenticherò mai il tuo sorriso.<br />

È vero avevamo avuto problemi, ero arrabbiata con te e<br />

non volevo sentire ragioni. Avevi sbagliato e io vedevo solo<br />

quello. A volte, nella vita, si pensa di avere tutto il tempo<br />

del mondo per aggiustare le cose, per migliorarle e si<br />

danno molte cose per scontate.<br />

Avevamo litigato, come capita tra tutte le grandi amiche.<br />

Sì, perché per me eri una grande amica; solo non<br />

avrei mai immaginato che te ne saresti andata via così.<br />

Ora mi rendo conto che era una sciocchezza e se solo avessimo<br />

avuto più tempo saremmo tornate a parlare, a scherzare<br />

come prima. Ma la vita non ce l’ha permesso e te ne<br />

sei andata senza sapere tutto il bene che ti volevo.


per sempre<br />

<strong>Un</strong>a leucemia fulminante l’ha stroncata in due giorni.<br />

È mancata il 13 aprile 2007. Il 15 aprile al suo funerale<br />

hanno partecipato molti compagni di scuola e<br />

tutta la squadra di Pallavolo.<br />

Ognuno aveva una rosa bianca in mano.<br />

Quella bara bianca, la maglietta con il suo numero 5<br />

diceva a tutti che è <strong>importante</strong> arrivare al traguardo<br />

vincendo la partita della vita!<br />

La testimonianza delle sue amiche.<br />

Adesso ripenso a tutte quelle risate che ci siamo fatte,<br />

quando facevamo le cretine e vorrei tornare indietro.<br />

Mi chiedo perché proprio a te… perché è stato deciso di<br />

portar via una ragazza splendida, piena di vita …<br />

L’unica risposta possibile è che lassù qualcuno aveva bisogno<br />

di un angelo.<br />

Beh! Ora, angelo stupendo, mi raccomando: veglia su di<br />

noi, aiutaci a superare questo dolore e stai vicino alla tua<br />

mamma e alla tua sorellina.<br />

Qui tutti mi dicono che lo sapevi che ti voglio bene. Per<br />

sicurezza te lo ripeto… resti nel mio cuore e vivrò la mia<br />

vita anche per te, amica mia.…<br />

Tizy era un’amica con la A maiuscola:<br />

in qualsiasi momento io avessi bisogno, lei era pronta<br />

ad ascoltarmi e a starmi vicina, senza mai chiedere nulla<br />

in cambio.<br />

Era dolce, allegra, polemica, lunatica… e si batteva sempre<br />

per difendere le sue idee e i suoi principi.<br />

Qualunque cosa facesse, ci metteva tutta se stessa, non<br />

mollava mai!<br />

Tizy, grazie di avermi permesso di essere tua amica,<br />

grazie per ogni momento che mi hai donato.<br />

Grazie di tutto, piccolina. Ti voglio un bene immenso,<br />

angioletto mio, non dimenticarlo mai.<br />

Tua Filips<br />

Due anni fa sei entrata a far parte della nostra squadra<br />

e subito sei riuscita a farti voler bene da tutte.<br />

La tua voglia di imparare e la tua grinta ti permettevano<br />

di non mollare mai e anche nei momenti difficili<br />

sapevi tirarti su e riprovare sempre.<br />

Il tuo carattere, all’apparenza forte, però nascondeva<br />

quell’anima fragile e sensibile che ti rendeva davvero<br />

speciale.<br />

Solo chi ti ha conosciuta davvero può dire quanto<br />

siamo state fortunate ad avere un’amica come te,<br />

sempre pronta ad ascoltare chi ne aveva bisogno,<br />

senza chiedere nulla in cambio.<br />

Ora ci hai lasciato. Ma quel numero 5 nessuno potrà<br />

mai togliertelo.<br />

Sarai sempre dentro di noi e ti ricorderemo con il sorriso<br />

sulle labbra, perché quando ti si era accanto, con<br />

ogni tuo piccolo gesto, con un abbraccio, riuscivi a<br />

trasmetterci la tua allegria e la tua voglia di vivere.<br />

Ora in palestra senza di te non sarà più lo stesso, ma<br />

ogni volta che scenderemo in campo sapremo che sei<br />

lì a tifare per noi!<br />

Resterai per sempre nei nostri cuori, perché lì è l’unico<br />

posto dove nessuno potrà portarti via.<br />

Ora sei il nostro angioletto, veglia su di noi.<br />

La tua squadra!


dal territorio<br />

Puglia<br />

Assemblea Ordinaria <strong>PGS</strong> Regionale<br />

Con i ragazzi<br />

e<br />

con Don Bosco<br />

L a<br />

juvenilia 34 3-2007<br />

“ricca esperienza” e il senso di appartenenza<br />

dei presenti, ha dato calore e colore<br />

all’Assemblea Ordinaria <strong>PGS</strong> Regionale,<br />

svoltasi a Bari il 31 marzo 2007.<br />

Dopo un attento ascolto e l’approvazione,<br />

del bilancio del tesoriere e della relazione<br />

del Presidente, sono iniziati i laboratori.<br />

I partecipanti, nei vari laboratori,<br />

hanno simulato alcune responsabilità<br />

e ruoli e guidati da una griglia di domande,<br />

preparate precedentemente<br />

dal Consiglio Regionale, hanno condotto<br />

un serio dibattito. Con maturità<br />

e responsabilità, in un sereno confronto<br />

hanno evidenziato problemi e<br />

speranze.<br />

È emersa una volontà comune<br />

di rilancio dell’Associazione<br />

ed anche una sfida per gli SDB<br />

e le FMA: “Chiediamo più presenza…<br />

più simpatia… più<br />

dialogo…”.<br />

<strong>Un</strong> gruppo in particolare così si<br />

è espresso: noi crediamo che,<br />

nonostante le “difficoltà”, la<br />

<strong>PGS</strong> è nel nostro oratorio un<br />

mezzo per rispondere al sogno<br />

di “GRANDE GIOCATORE”dei<br />

nostri ragazzi, soprattutto<br />

quelli meno fortunati.<br />

Abbiamo la certezza che stando<br />

nei campi con i ragazzi stiamo<br />

con Don Bosco e se stiamo con Don<br />

Bosco, rimaniamo con Gesù Cristo”.<br />

Ciliegina sulla torta è stato alla fine, il<br />

saluto di Don Antonio Martinelli, attuale<br />

Direttore dell’Istituto del Redentore<br />

di Bari dove siamo stati ospitati.<br />

Con la sua grande esperienza ha rivolto<br />

all’Assemblea parole di gratitudine,<br />

di fiducia e di incoraggiamento.<br />

Sr. Caterina Mellace


I N B R E V E ...<br />

STRALESSANDRIA 2007<br />

Il comitato provinciale <strong>PGS</strong> di Alessandria, insieme con l’Istituto<br />

Cooperazione allo sviluppo e in collaborazione con il CONI ha organizzato<br />

l’undicesima edizione della stralessandria. È diventato<br />

ormai un appuntamento atteso e tradizionale della primavera sportiva<br />

di Alessandria, l’<strong>incontro</strong> serale di oltre 5000 appassionati che<br />

su un circuito di 6 chilometri del centro cittadino, vanno a riscoprire<br />

una città e il piacere di viverla in un’atmosfera di festa e condivisione.<br />

Sì, perché il ricavato delle iscrizioni alla gara andrà all’ospedale<br />

infantile VILEDA di Rosario in Argentina. Dopo aver raccolto fondi<br />

per Cuba, Mozambico, Thailandia, Marocco, Afghanistan, Bulgaria, per iniziative di tutela dei bambini<br />

e delle mamme (con la costruzione di ospedali, sale parto, dighe…) ancora una volta, chi correndo (i 5000<br />

agonisti) e chi trotterellando o passeggiando (tutti gli altri) si cercherà di vivere un momento di gioia e di<br />

felice appartenenza alla propria comunità e nel contempo, di impegno verso chi ha di meno.<br />

Testimonial prestigiosi: due campioni alessandrini dell’atletica e delle <strong>PGS</strong>: Edoardo Guaschino, campione<br />

nazionale 2006 under 20 dei 400 m a ostacoli e Luca Zecchin, miglior prestazione assoluta under 18<br />

dei 110 a ostacoli. Carlo Vergagni<br />

<strong>Un</strong>a “Stella” di classe<br />

Dal vivaio sportivo scolastico delle <strong>PGS</strong> Alessandrine, dopo le belle prestazioni<br />

in atletica “Staffetta di San Baudolino” e nel calcio a 7 di Fuoriclasse cup,<br />

Stella Novelli Litta Parodi in provincia di Alessandria trova conferme anche nel<br />

tennis.<br />

Guidati dal maestro Ivo Moroni, Stella ha vinto i tornei under 12 di Settimo<br />

torinese e di Casale Monferrato, riuscendo a passare al livello superiore.<br />

Le sue compagne di classe (Sara, Anastasia, Giulia, Martina, Federica, Alessia,<br />

Martina e Melissa) si sono invece impegnate a Lignano Sabbiadoro alla Don<br />

Bosco cup di Ginnastica artistica e ritmica. C.V.<br />

FESTA<br />

DELLO SPORT<br />

DEI BAMBINI,<br />

SABATO 2 GIUGNO<br />

ALL’ORATORIO<br />

SALESIANO DON<br />

BOSCO DI CUNEO<br />

Torna sabato 2 giugno la FESTA<br />

DELLO SPORT DEI BAMBINI,<br />

una giornata interamente dedicata<br />

ai più piccoli con tornei e giochi.<br />

<strong>Un</strong> evento che da alcuni anni<br />

la Pgs Auxilium Cuneo propone<br />

nell’ambito della manifestazione<br />

“Giovani, Sport & Solida-<br />

rietà” per coinvolgere, in attesa<br />

della grande “24 ore di sport” anche<br />

i bambini.<br />

È una festa sorprendente con tornei<br />

di calcio e mini volley sui campi<br />

allestiti per l’occasione all’Oratorio<br />

Salesiano di Cuneo, con<br />

oltre 400 bambini e con le loro famiglie.<br />

I tornei sono rivolti ai<br />

bambini della fascia elementare<br />

e si svolgeranno per tutto il giorno,<br />

con premi per i partecipanti.<br />

Il pranzo sarà offerto dalla <strong>PGS</strong><br />

Auxilium Cuneo a tutti i bambini<br />

ed agli allenatori, ma anche i genitori<br />

e gli amici intervenuti<br />

avranno la possibilità di pranzare<br />

assieme. <strong>Un</strong>a festa di sport e<br />

amicizia, semplicità e grande allegria.<br />

Le squadre che si sfidano<br />

juvenilia 35 3-2007<br />

sono tante e appartengono alla<br />

categoria Primi Calci. A conclusione<br />

della giornata saranno offerti<br />

premi e omaggi a tutti i giovani<br />

partecipanti, senza distinzioni<br />

di classifiche o punteggi.<br />

“Per tutto il giorno tantissimi giovanissimi<br />

atleti giocano, si divertono,<br />

corrono dietro ad un pallone<br />

esclusivamente con quella voglia<br />

di divertirsi e di festa tipica<br />

solamente dei più piccoli”, racconta<br />

Dario Enrici, presidente del<br />

Comitato Organizzatore . “Per noi<br />

il 2 giugno è veramente la festa<br />

dei bambini, continuiamo da<br />

quattro anni ad organizzare un<br />

appuntamento dedicato esclusivamente<br />

ai loro ed alle famiglie”.<br />

Ufficio Stampa 24 Ore di Sport


CONTRO CAMPO<br />

ALVARO MORETTI<br />

ROMA. Nella sala dedicata a<br />

Pio X, la sala in cui si firmano trattati<br />

e si siglano gli accordi politici<br />

più importanti, mezz’ora insieme<br />

al neo segretario di Stato (cioè il<br />

premier e il ministro degli esteri)<br />

dello Stato della Città del Vaticano,<br />

il cardinale Tarcisio Bertone,<br />

e Gianni Petrucci. Trenta minuti<br />

trascorsi tra cattolici, salesiani, uomini<br />

di sport e persino (a distanza<br />

di anni) colleghi di università<br />

(quella salesiana di Via Marsala a<br />

Roma): trenta minuti che Bertone,<br />

da poco nominato braccio destro di<br />

Papa Ratzinger, trascorre a fare il<br />

suo mestiere di segretario di Stato,<br />

ma anche a discutere di ciò che lo<br />

appassiona da sempre, lo sport.<br />

Antico lettore e anche opinionista<br />

di questi giorni, ai tempi dell’Arcivescovado<br />

genovese, Bertone è<br />

entrato ben presto nel merito; il colore<br />

lo si fa parlando della nazionale<br />

del Vaticano, ma la sostanza<br />

stavolta è un’altra.<br />

Il Vaticano potrebbe chiedere al<br />

CONI un aiuto per l’entrata come<br />

stato autonomo, che grazie a Bertone<br />

rinnova un forte spirito sportivo,<br />

prima nel COE, il Comitato<br />

dei Comitati Olimpici Europei, (il<br />

segretario è Lello Pagnozzi, numero<br />

2 del Palazzo H), ma l’approdo<br />

cui si potrebbe puntare è<br />

quello del Cio.<br />

<strong>Un</strong> cardinale a Losanna per<br />

svolgere, anche nel tempio un po’<br />

adulterato da sponsor e globalizzazione<br />

selvaggia, una mansione<br />

Da “Tuttosport” del 25/04/2007<br />

“SPORT E FEDE”<br />

Bertone-Petrucci,<br />

santa alleanza<br />

“Abbiamo qualche<br />

progetto in comune”<br />

ha spiegato il Segretario<br />

di Stato Pontificio dopo un<br />

<strong>incontro</strong> nella Sala Pio X.<br />

Il Vaticano potrebbe<br />

chiedere aiuto al CONI<br />

per entrare negli organismi<br />

mondiali dello Sport.<br />

evangelica, dottrinalmente ineccepibile.<br />

<strong>Un</strong> progetto, questo, che di<br />

tanto in tanto torna all’ordine del<br />

giorno, che trova adesione entusiastica<br />

nel cattolicissimo Petrucci,<br />

che una pacca sulla spalla dall’alto<br />

prelato se l’è meritata per<br />

l’impegno e la puntualità con cui<br />

ha istituito la tradizionale Messa<br />

degli sportivi, nei giorni di Natale.<br />

“Ieri ho incontrato il Presidente<br />

del Coni Gianni Petrucci. Abbiamo<br />

anche fatto qualche progetto<br />

insieme”, così riferiva dell’<strong>incontro</strong><br />

nella sala Pio x, Bertone, mentre<br />

inaugurava la mostra dedicata<br />

all’archivio fotografico dell’Osservatore<br />

Romano, nel Braccio di<br />

Carlo Magno al Vaticano. Tra i<br />

progetti c’è anche quello dell’appoggio<br />

che il Coni può fornire allo<br />

sport negli oratori salesiani: entrambi<br />

di formazione salesiana, il<br />

juvenilia 36 3-2007<br />

Cardinale e il Presidente guardano<br />

all’esempio della <strong>PGS</strong> (Ente di<br />

Promozione Sportiva riconosciuto<br />

dal Coni) insomma progetti di alta<br />

politica internazionale (il Vaticano<br />

nel Cio – Comitato Internazionale<br />

Olimpico è un segnale politico<br />

universale fortissimo) ma anche<br />

attenzione alla missione ricoperta<br />

dallo sport sociale. Il sogno di una<br />

squadra in A coi suoi prelati, ma<br />

anche con quei (tanti) giocatori avvinti<br />

al football negli oratori salesiani<br />

resta tale, tutto il resto si<br />

muove attorno alla grande passione<br />

del numero 2 del Vaticano.<br />

Per il momento ci si accontenta<br />

del successo di Clericus Cup e di<br />

un posto nell’Onu dello sport. “Se,<br />

ad esempio – aveva suggerito nei<br />

mesi scorsi Bertone , da improvvisato<br />

ds di una squadra futuribile-,<br />

prendessimo tutti gli studenti brasiliani<br />

delle nostre <strong>Un</strong>iversità Pontificie<br />

potremmo fare una magnifica<br />

squadra eppoi vorrei puntare sui ragazzi<br />

cresciuti negli oratori: ai<br />

mondiali del novanta contai 42 giocatori<br />

delle nazionali che erano giocatori<br />

in oratori o centri salesiani”.<br />

<strong>Un</strong>a competenza da esperto vero,<br />

per la lettura di Tuttosport e degli<br />

altri giornali sportivi, la simpatia<br />

forte per la Juve che – a quanto pare<br />

– condivide anche Papa Ratzinger<br />

“Sua Santità mi chiede sempre<br />

della Juve” – ha detto il Cardinale<br />

una settimana fa, ma va ricordato<br />

il tifo per i bavaresi del Bayern di<br />

Benedetto XVI).<br />

La radiocronaca di un Samp-Juve<br />

dell’11 gennaio 2004: 1-2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!