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in realtà proprietà dei Reich tedesco. Il solitario viandante che va da ...

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della facciata erano <strong>in</strong>terrotte a circa metà della loro altezza <strong>da</strong> piccoli<br />

capitelli con gli animali simbolici degli e<strong>va</strong>ngelisti Luca e Gio<strong>va</strong>nni.<br />

La fascia basamentale del prospetto era <strong>in</strong> marmi, tutto il resto <strong>in</strong><br />

laterizi.<br />

Ma nemmeno il progetto dell'autore <strong>dei</strong> propilei di villa Borghese<br />

fu preso <strong>in</strong> considerazione.<br />

Volle tentar la pro<strong>va</strong> an<strong>che</strong> l'architetto Antonio Sarti. Non cono-<br />

sco le l<strong>in</strong>ee della sua progettazione; ma so <strong>che</strong> piacque al conte Pari-<br />

sani e ai Conser<strong>va</strong>tori di Roma <strong>che</strong> l'appro<strong>va</strong>rono con dispaccio del<br />

28 settembre 1841. Fortunatamente <strong>in</strong>tervenne il card<strong>in</strong>al Riario Sforza,<br />

Camer/engo di S. R. Chiesa il quale pose il veto «nell'<strong>in</strong>teresse _ scrive<strong>va</strong><br />

- <strong>che</strong> deve egli prendere per la conser<strong>va</strong>zione di monumenti di<br />

antichità e be<strong>Il</strong>e arti ».<br />

Non essendosi adempiuta la volontà del Consalvi, i fondi dest<strong>in</strong>ati<br />

alla costruzione della facciata dovettero esser utilizzati <strong>in</strong> benefi-<br />

cenza, secondo il testamento. Ma l'idea fu ripresa <strong>da</strong> don Alessandro<br />

Tor/onia <strong>che</strong> sembrò ben disposto a <strong>da</strong>re i mezzi per decorare l'Aracoeli<br />

con una « splendi<strong>da</strong> facciata», ponendo però come condizione<br />

- a quanto si disse - <strong>che</strong> al posto d'onore figurasse l'arma <strong>da</strong>lla<br />

cometa e <strong>da</strong>lle rose della sua Casata. <strong>Il</strong> <strong>che</strong> non pote<strong>va</strong> esser consentito<br />

trattandosi della chiesa del Senato e del Popolo di Roma <strong>che</strong> ave<strong>va</strong>no<br />

l'esclusi<strong>va</strong> per alzarvi il loro emblema.<br />

A<strong>va</strong>nzata nuo<strong>va</strong>mente, per il su ricor<strong>da</strong>to centenario, <strong>da</strong> monsi-<br />

gnor Ca<strong>va</strong>zzi la proposta, Antonio Munoz nel dicembre del 1923 prospetta<strong>va</strong><br />

sul « Bollett<strong>in</strong>o dell'Associazione Ar<strong>che</strong>ologica Romana», i<br />

seguenti quesiti: « è opportuno modificare lo stato attuale della fac-<br />

ciata di Santa Maria <strong>in</strong> Aracoeli? In caso affermativo, <strong>in</strong> qual modo<br />

dovrebbe decorarsi la .facciata attuale, o <strong>in</strong> quale forma e stile eseguirsi<br />

la .nuo<strong>va</strong>? A chi dovrebbe affi<strong>da</strong>rsi il lavoro? ».<br />

AI referendum risposero numerosi cultori d'arte e d'architettura;<br />

fu semplice accademia, <strong>che</strong>, naturalmente, lasciò il tempo <strong>che</strong> trovò<br />

e, grazie al cielo e al Santo, la facciata rimase <strong>in</strong>tatta nella nu<strong>da</strong> sem-<br />

plicità di sempre, <strong>in</strong>tonata allo spirito francescano, per quanto non si<br />

ignori <strong>che</strong> un tempo, almeno f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del Trecento - se ne scor-<br />

gono ancora le tracce - era adorna di musaici <strong>che</strong>, a quanto pare,<br />

nella parte mediana superiore del prospetto rappresenta<strong>va</strong>no la visione<br />

d'Innocenzo III; la stessa <strong>che</strong> il Can<strong>in</strong>a avrebbe voluto riprodurre nel<br />

suo progetto.<br />

Ai primi del Quattrocento, a s<strong>in</strong>istra della porta d'<strong>in</strong>gresso fu<br />

collocato l'orologio detto del Popolo Romano, perché regola<strong>va</strong> la vita<br />

cittad<strong>in</strong>a. Nel Settecento fu spostato nel centro della facciata, sulla<br />

quale ancor oggi si scorge il luogo <strong>in</strong> cui era. Nel 1804 l'orologio<br />

lasciò l'Aracoeli e passò alla torre capitol<strong>in</strong>a.<br />

In tal modo la facciata tornò a quella caratteristica nudità <strong>che</strong> a<br />

noi tanto piace, ma <strong>che</strong> secondo il Ca<strong>va</strong>zzi non fu <strong>in</strong>tenzionale nei<br />

fon<strong>da</strong> tori del tempio, ma pr<strong>in</strong>cipio d'un lavoro rimasto <strong>in</strong>terrotto sia<br />

per le discordie <strong>che</strong> nei primordi divisero l'Ord<strong>in</strong>e francescano, sia per<br />

l'abbandono <strong>in</strong> cui Roma era rimasta durante l'esilio d'Avignone.<br />

Comunque, oggi non sarebbe possibile immag<strong>in</strong>are e tollerare un<br />

qualsiasi rifacimento decorativo del prospetto di Santa Maria <strong>in</strong> Aracoeli<br />

e perciò suona a vuoto l'appassionata <strong>in</strong>vocazione di Mariano<br />

ArmelI<strong>in</strong>i, lo storico delle chiese di Roma, il quale ricor<strong>da</strong>ndo come<br />

si fosse com<strong>in</strong>ciata ad ornare di musaici la fronte del tempio, « opera<br />

magnificentissima e <strong>che</strong> avrebbe aggiunto al Campido~Iio s<strong>in</strong>golare<br />

bellezza e maestà se fosse stata compiuta », ma <strong>che</strong> rimase imperfetta,<br />

esclama<strong>va</strong> retoricamente: «egli sarebbe certamente cosa degna di Roma<br />

<strong>che</strong> il lavoro <strong>in</strong>iziato <strong>da</strong>gli antichi fosse compiuto <strong>da</strong>i moderni! ».<br />

Casi l'Armell<strong>in</strong>i nel ~'891.Pochi anni dopo, l'Accademia <strong>dei</strong> Vir-<br />

tuosi al Pantheon bandi<strong>va</strong> un concorso per la decorazione esterna<br />

dell' Aracoeli. Lo v<strong>in</strong>ce<strong>va</strong> il bolognese Collamar<strong>in</strong>i. Ma - e non pote<strong>va</strong><br />

esser altrimenti _ il progetto passò agli atti, an<strong>da</strong>ndo a tener compa-<br />

gnia a quelli del Cacchiatelli, del Can<strong>in</strong>a e del Sarti.<br />

CECCARIVS<br />

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