15.06.2013 Views

Un nuovo testimone trecentesco di rime volgari - StEFI

Un nuovo testimone trecentesco di rime volgari - StEFI

Un nuovo testimone trecentesco di rime volgari - StEFI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Vanne, sonetto mio, pin d’alegrezza,<br />

umile e cortese sì te ’nchina<br />

davante a quella stella matotina<br />

da cui, con bel piacer ed in dolcezza,<br />

5 <strong>di</strong>’ che m’ha ferito de tal frezza<br />

che ’namorato sto sera e matina:<br />

puoi ch’i’ ebbi la rosa de sua spina,<br />

onni altro ben voler mi’ cor <strong>di</strong>sprezza.<br />

E puoi che gionto li sirai davanti,<br />

10 cortesemente <strong>di</strong>’ queste parole,<br />

non scostumate, ma con bei sembianti:<br />

che li suoi occhi lucon più che ’l sole;<br />

per loro sto nel numer deli amanti,<br />

del bel partir molto me ne dole.<br />

15 Con salute e grazia a chi te manda,<br />

com’io so’ servo me li arecomanda.<br />

5. frezza] friçça<br />

1. pin: con riduzione del <strong>di</strong>ttongo <strong>di</strong>ffusa in Toscana orientale (cfr. CASTELLANI 2000, pp.<br />

368 e 507). 3. matotina: nella banca dati dell’OVI occorrenze per lo più centro-italiane.<br />

5. Il v. ha accenti <strong>di</strong> 1ª e 5ª. 8. ‘il mio cuore <strong>di</strong>sprezza il desiderare qualunque altro bene’.<br />

9. gionto: come rilevato in sede <strong>di</strong> analisi linguistica dei testi <strong>di</strong> SG, la forma è priva<br />

<strong>di</strong> anafonesi secondaria. – sirai: il tipo con i protonica davanti a r nel futuro del verbo essere<br />

si trova alla periferia <strong>di</strong> Siena, a Cortona, Sansepolcro, Città <strong>di</strong> Castello, Perugia (cfr. CA-<br />

STELLANI 2000, p. 361). 14. Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> un testo <strong>di</strong> lontananza. 15. Per ottenere<br />

la misura del v. occorre postulare una <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>alefe tra «salute» ed «e». – a... manda: ‘da<br />

parte <strong>di</strong> chi ti manda’. 16. ‘raccomandami a lei come suo servo’. La forma «arecomanda»<br />

è largamente attestata, salvo che tra Firenze e Pisa, nei <strong>volgari</strong> italiani: cfr. GAVI, s.v. aracomandare<br />

e aricomandare.<br />

3.<br />

DANIELE PICCINI<br />

Sonetto <strong>di</strong> schema ABBA, ABBA, CDC, DCD. Le con<strong>di</strong>zioni in cui il testo<br />

è trasmesso sono <strong>di</strong> grave corruzione, con la per<strong>di</strong>ta del v. 6 e almeno un punto<br />

sostanzialmente irricevibile. Il tono è gnomico-popolaresco, vertendo sulla<br />

proverbiale cattiva fede e propensione alla menzogna dei barattieri, condannata<br />

in forma <strong>di</strong> satira risentita.<br />

116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!