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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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prendersi il tempo necessario per "investigare" e<br />

stu<strong>di</strong>are attentamente le Scritture, come Marta, è<br />

troppo occupata per "servire", lo rimanda sempre,<br />

o è troppo occupata con le cose <strong>di</strong> questo mondo!<br />

Se poi si chiedesse ancora: "In che modo, chi<br />

legge le Scritture, potrà sapere quale fra quei<br />

sette significati, sia il significato esatto <strong>di</strong> 'mondo'<br />

nel testo in esame?". <strong>La</strong> risposta è: lo potrà<br />

conoscere stu<strong>di</strong>ando attentamente, in spirito <strong>di</strong><br />

preghiera, il contesto in cui si trova il brano,<br />

notando, per ognuno dei casi, ciò che si<br />

attribuisce a "mondo" e consultando tutti i brani<br />

paralleli dei testi in esame.<br />

Il soggetto principale <strong>di</strong> Giovanni 3:16 è Cristo,<br />

come Dono <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. <strong>La</strong> prima affermazione ci parla<br />

della motivazione che ha spinto <strong>Dio</strong> a "dare" il Suo<br />

unigenito Figlio, ed essa è il Suo grande "amore";<br />

la seconda affermazione ci informa sull'oggetto<br />

per il quale <strong>Dio</strong> "ha dato" Suo Figlio, cioè per<br />

"chiunque (o meglio "tutti coloro") che credono;<br />

mentre l'ultima affermazione rende noto il perché<br />

<strong>Dio</strong> abbia "dato" Suo Figlio (il Suo proposito), cioè<br />

che tutti coloro che credono "non periscano, ma<br />

abbiano vita eterna".<br />

Che la parola "il mondo" in Giovanni 3:16 si<br />

riferisca al mondo dei credenti (gli eletti <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>), in<br />

contrapposizione al "mondo degli increduli" (2<br />

Pietro 2:5) è stabilito inequivocabilmente<br />

confrontando questo brano con altri che parlano<br />

de "l'amore" <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. "<strong>Dio</strong> invece mostra la<br />

grandezza del proprio amore per NOI" (Romani<br />

5:8); "il Signore corregge QUELLI che egli ama, e<br />

punisce tutti coloro che riconosce come figli"<br />

(Ebrei 12:6); "Noi amiamo perché egli CI ha amati<br />

per primo" (1 Giovanni 4:19). <strong>Dio</strong> "ha pietà" degli<br />

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