L'equipaggiamento vegetazionale nella pianificazione urbanistica in ...

I valori medi dell’indicatore IEV per fascia altimetrica riportati in fig. 6, evidenziano la dipendenza
dell’indicatore dalla densità di superficie boscata; l’IEV ha un valore medio di 0.10 (10%) in
pianura, compreso tra 0.01 e 0.31 e dunque abbastanza raggruppato attorno alla media; è pari a 0.24
in collina, compreso tra 0.01 e 0.52; ed infine ha un valore medio di 0.51 in montagna, compreso tra
0.01 e 0.88 e pertanto notevolmente disperso attorno alla media (deviazione standard = 0.25).
IEV Pianura Collina Montagna
media 0.10 0.24 0.51
max 0.31 0.52 0.88
min 0.01 0.01 0.01
dev.st. 0.09 0.14 0.25
Fig. 6 – Valori medi ed estremi di IEV per fascia altimetrica secondo Istat.
Le principali anomalie rispetto a questo andamento altimetrico dell’indicatore possono essere
evidenziate semplicemente attraverso gli scarti dei singoli valori rispetto alla media della relativa
fascia altimetrica di appartenenza, come è stato riportato nella tabella di fig. 1 e nella carta tematica
di fig. 3.
Nelle fasce di montagna e collina l’equipaggiamento vegetazionale è nettamente dominato dalla
presenza di territorio boscato; in montagna è pertanto normale che i Comuni ad altitudine maggiore
e più prossimi al crinale ligure (Zerba, Ottone, Ferriere), con maggiore dotazione forestale o con
maggiori aree protette ed emergenze naturali tutelate dal PTCP, presentino i valori di IEV più
elevati rispetto alla media della fascia, e viceversa per i Comuni a quote più basse; un caso anomalo
è costituito da Coli, il cui IEV è quasi nullo (1%) a causa dell’assenza di destinazioni d’uso a bosco
su di un territorio che ha invece vaste superfici boscate, destinate però ad un uso agricolo normale
nel PRG vigente al 1999 e di adozione molto datata (1978); lo stesso caso, ma in misura inferiore, si
presenta per Morfasso (IEV=0.22, sensibilmente inferiore alla media della montagna), per il quale
gran parte del territorio realmente boscato è stato classificato con destinazione d’uso agricola; un
caso anomalo opposto è invece dato da Bettola, che pur trovandosi al margine più basso della fascia
di montagna ha però un IEV superiore alla media, in virtù della presenza di oltre 5000 Ha di
destinazione d’uso a bosco, ai quali si aggiungono circa 1500 Ha di zone con valore ambientale e
paesistico.
Anche i Comuni della fascia di collina evidenziano la relazione tra il valore dell’indicatore e la
densità del territorio boscato, con valori mediamente più elevati alle altitudini maggiori e viceversa.
In questa fascia i valori più alti si ritrovano a Piozzano, Ponte dell’Olio e Gropparello in virtù della
presenza di una quota di zone di valore ambientale e paesistico di entità confrontabile a quella delle
zone boscate; i valori più bassi si ritrovano in modo simmetrico alle altitudini inferiori, nei Comuni
di S. Giorgio, Gazzola, Agazzano, Borgonovo, Castel S. Giovanni, già in parte appartenenti alla
pianura piacentina. In questa fascia il valore più basso dell’indicatore è presentato dal Comune di
Nibbiano (IEV=0.01), poiché, come per il Comune di Coli, pur disponendo di una non trascurabile
estensione di bosco, tutto il territorio non urbanizzato di Nibbiano è stato destinato ad uso agricolo
normale nel PRG vigente al 1999 ed approvato nel lontano 1973.
Nella fascia di pianura infine i valori dell’indicatore risultano mediamente più bassi e più
raggruppati attorno alla media, in quanto qui predomina l’agromosaico ed il bosco è totalmente
assente: in questa fascia del territorio provinciale la dotazione vegetazionale deriva essenzialmente
dalla vegetazione ripariale dei corsi d’acqua (compresa nelle fasce di tutela TC), dalle siepi, filari e
reliquati stradali (comprese in parte nelle zone di rispetto TM), dalle aree a verde urbano e dalle
(scarse) zone protette o di valore ambientale e paesistico. Il valore più elevato dell’indicatore in
questa fascia spetta a Calendasco (IEV=0.31) che, su circa 3700 Ha di territorio comunale, presenta
quasi 1000 Ha di emergenze naturali, zone protette e zone di interesse ambientale e paesistico;
superiori alla media sono anche Piacenza, Rottofreno, Caorso, Castelvetro, S. Pietro in Cerro,
Gossolengo; i valori più bassi sono invece ottenuti da Besenzone, Cadeo, Fiorenzuola, Monticelli,
Sarmato (IEV=0.01-0.02): nessuno di questi Comuni ha compreso nei propri PRG aree significative
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