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Ingegneri e Costruttori 2012-08-09.pdf - Associazione Industriali ...

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PrimoPiano/10<br />

all’estero, un gruppo di giovani architetti provenienti<br />

da Trento.<br />

“A questa prima edizione del festival dell’architettura<br />

- afferma il presidente del VAGA, Giovanni Barban -<br />

guardiamo con con grande entusiasmo, convinti che<br />

possa essere un’ autorevole opportunità per i professionisti<br />

più giovani, spesso penalizzati dal mercato<br />

nazionale”.<br />

Anche per questo VAGA affronterà, attraverso una<br />

conferenza, il tema dei giovani architetti italiani all’estero;<br />

esperienze di professionalità concrete, dove i<br />

giovani portano contributi determinanti sia sotto<br />

l’aspetto tecnico che culturale.<br />

Inoltre con la mostra “Progetti di giovani architetti<br />

italiani” proseguirà il tour itinerante che riunisce 44<br />

progetti realizzati da architetti under 40 sul territorio<br />

nazionale, raccolti attraverso un bando, selezionati<br />

da una giuria nazionale e contenuti nella monografia<br />

della collana LineaGiarch, progetto di collaborazione<br />

tra GiArch e UTET Scienze Tecniche® per la promozione<br />

dell’architettura contemporanea realizzata dai<br />

giovani in Italia”.<br />

Va anche ricordato che all’esterno dell’edificio, nelle ore<br />

serali, verrà realizzata una particolare illuminazione<br />

secondo un progetto curato da Giovanni Traverso con<br />

un workshop degli studenti dell’ISAI. Inoltre è prevista<br />

una performance di Food Design collegata all’omonima<br />

mostra che si terrà a Casa Cogollo.<br />

Tra le attività collaterali si annovera anche la mostra<br />

personale dell’artista Tessarollo ad AB23 a cura di<br />

Julia Draganovich, che indaga tematiche inerenti l’ecologia<br />

e il trascorrere del tempo. Nella definizione e<br />

nella realizzazione delle iniziative saranno coinvolti<br />

direttamente la rivista internazionale di architettura<br />

Casabella e l’Accademia di Architettura di Mendrisio-<br />

Università della Svizzera Italiana.<br />

ALA promuove il lavoro e la creatività degli architetti<br />

e degli ingegneri italiani e di conseguenza la<br />

qualità dell’architettura, principalmente attraverso<br />

il confronto internazionale del Premio Dedalo<br />

Minosse: una vetrina che da quindici anni mette<br />

in relazione il modo di fare architettura nel nostro<br />

Paese con il resto del mondo.<br />

Nell’occasione della rassegna “Città dell’architettura”,<br />

Dedalo Minosse presenta una sintesi dei<br />

più interessanti lavori progettati da architetti under<br />

40, nelle otto edizioni del Premio, suddivisi per<br />

categoria (luoghi della residenza, del lavoro, della<br />

cultura, della funzione pubblica) e riserva per la<br />

prima volta anche una particolare attenzione agli<br />

episodi di cui sono stati protagonisti i giovani<br />

progettisti vicentini. Questo perché l’esposizione<br />

è allestita a Vicenza, che per cinque secoli è stata<br />

un luogo eccellente dell’architettura e dell’urbanistica:<br />

le opere di Palladio, Scamozzi, Muttoni, per<br />

citare soltanto i nomi più famosi, non sarebbero<br />

state possibili senza una committenza colta e illuminata,<br />

che seppe identificare la propria stessa<br />

immagine con la forma della Città e con il decoro<br />

dei palazzi e delle case, realizzando una qualità<br />

diffusa che costituisce un piccolo miracolo italiano<br />

dei secoli scorsi.<br />

Dal dopoguerra tuttavia questo stato di grazia s’è<br />

interrotto, la forma urbana è stata intorbidita e gli<br />

episodi di qualità architettonica sono diventati<br />

rari. Nell’ultimo periodo, anche a causa della crisi<br />

economica, del patto di stabilità e di altri fattori,<br />

talvolta è addirittura la pubblica amministrazione<br />

a considerare il progetto come una lungaggine costosa,<br />

della quale si può fare impunemente a meno.<br />

Sappiamo invece che non è così e che la bassa<br />

qualità delle opere e dei luoghi pubblici, che deriva<br />

dall’insufficienza progettuale, è un incisivo fattore<br />

di disgregazione sociale.<br />

Per questo i fiorellini sbocciati dalla faticosa semina<br />

dei giovani architetti vicentini, devono essere<br />

tenuti nella giusta considerazione, come un patrimonio<br />

e una speranza dell’intera comunità<br />

cittadina.<br />

Bruno Gabbiani<br />

Presidente ALA Assoarchitetti

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