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luglio - Da Leggere

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6 PRIMO PIANO <strong>Da</strong> leggere - LUGLIO 2011<br />

120.000 Iraniani con il Presidente Rajavi<br />

Nel più grande raduno di esuli<br />

iraniani avvenuto a Villepinte<br />

di Parigi Rajavi inizia<br />

il suo discorso In nome di Dio, dell’Iran,<br />

della Libertà ed Ashraf, la città<br />

dell’onore e della speranza, nella lotta<br />

per rovesciare la dittatura teocratica<br />

al potere in Iran. Cari sostenitori della<br />

Resistenza, 71 anni fa come oggi,<br />

il generale de Gaulle, leader della<br />

Resistenza francese, ha annunciato,<br />

mentre era in esilio: “Qualunque cosa<br />

accada, la fi amma della resistenza<br />

non deve essere e non sarà estinta”.<br />

Infatti, la Resistenza non si spegne<br />

ed è intenta a realizzare l’ideale della<br />

libertà. Quindi, rendiamo onore alle<br />

donne ed agli uomini della rivolta in<br />

Iran, rendiamo omaggio agli attivisti<br />

della Resistenza ed ai prigionieri<br />

politici in Iran. Mi congratulo con<br />

La storia delle intercettazioni<br />

nasce praticamente insieme<br />

all’invenzione della telefonia.<br />

Già il fascismo ne faceva largo uso<br />

con allegro e spensierato impiego<br />

di risorse (vedi L’ORECCHIO DEL<br />

REGIME - LE INTERCETTAZIO-<br />

NI TELEFONICHE AL TEMPO<br />

DEL FASCISMO, Ugo Guspini,<br />

Mursia 1973). Anche al sottoscritto<br />

è successo una volta di essere protagonista<br />

involontario di una intercettazione<br />

telefonica. Se non ricordo<br />

male, sono passati più di vent’anni<br />

da quando presi in mano la cornetta<br />

dell’apparecchio di casa per fare una<br />

chiamata qualunque e invece ascoltare<br />

immediatamente la voce inconfondibile<br />

del Sindaco dell’epoca che,<br />

in perfetto stile buonasera dottore di<br />

Alberto Lupo, cercava di smollare la<br />

voi per il 30° anniversario della resistenza,<br />

la resistenza più grande e<br />

più durevole nella storia della nostra<br />

nazione. In questi lunghi anni è<br />

stato dimostrato:<br />

- Che il regime è privo di qualsiasi legittimità<br />

sociale, storica e politica.<br />

- Che non può rimanere al potere senza<br />

commettere torture, esecuzioni ed<br />

impiccagioni, senza guerra ed esportazione<br />

di crisi e di terrorismo.<br />

- Che, mentre la politica di accondiscendenza<br />

ha prolungato il dominio<br />

del regime per due decenni, non riesce<br />

a fornirgli la legittimità e l’instabilità,<br />

che non potrà mai ottenere.<br />

Infatti, le false speranze sono svanite<br />

e la nostra società insieme alla Resistenza<br />

dicono “NO” alla pacifi cazione,<br />

“NO” alla sottomissione alla costituzione<br />

del velayat-e faqih, e “NO”<br />

alla totalità del fascismo religioso.<br />

Al contrario, noi diciamo “SI” alla<br />

libertà, alla democrazia e all’uguaglianza,<br />

“SI” alla separazione tra stato<br />

e religione. E onore ad un leader<br />

Massud Rajavi che ci ha insegnato<br />

come perseverare, nutrendolo con valori<br />

quali la pietà, l’onestà e umiltà.<br />

sua focosa amante di turno, nel pieno<br />

della seduta di una Giunta Comunale.<br />

L’episodio non l’ho raccontato mai<br />

a nessuno, tranne che a una ristretta<br />

cerchia di amici, giusto per farci insieme<br />

qualche innocente risata.<br />

Oggi però i tempi sono evidentemente<br />

cambiati: se dici al cellulare qualcosa<br />

di sconveniente fi nisci direttamente<br />

su giornali e telegiornali il giorno<br />

dopo.<br />

E qui la questione si complica non<br />

poco. Secondo la mia opinione le intercettazioni<br />

dovrebbero essere libere,<br />

non limitate ai VIP, e affanculo la legge<br />

sulla privacy. A me personalmente<br />

piacerebbe essere intercettato mentre<br />

chiamo Sonia o Carmela per salvare<br />

un cagnolino (a volte ci riusciamo)<br />

per poi leggere il giorno successivo<br />

a caratteri cubitali “SALVATO UN<br />

Questa generazione è il vero tesoro<br />

del popolo iraniano nella sua lotta per<br />

raggiungere la libertà. L’assalto di<br />

Ashraf ha anche portato alla luce una<br />

realtà importante: la necessità di proteggere<br />

Ashraf come un dovere e una<br />

responsabilità nazionale e internazionale<br />

soprattutto dalle Nazioni Unite e<br />

gli Stati Uniti. Vi ricordo le parole di<br />

Abraham Lincoln, che disse: “Il governo,<br />

con le sue istituzioni, appartiene<br />

al popolo che lo abita. Ogni volta<br />

che si stanchi del governo esistente,<br />

può esercitare il suo diritto costituzionale<br />

di modifi ca dello stesso, o il suo<br />

diritto rivoluzionario di smembrarlo o<br />

rovesciarlo». Ora, è tempo di affrontare<br />

il dossier sui crimini dei mullah.<br />

Ècompito del Consiglio di Sicurezza<br />

dell’ONU di preparare dossier ed inviarlo<br />

alla Corte Penale Internaziona-<br />

le a L’Aia per un mandato di arresto<br />

di Ali Khamenei. Finalmente porre<br />

fi ne alla dittatura religiosa. Non stiamo<br />

combattendo e facendo sacrifi ci<br />

per essere in grado di afferrare il potere.<br />

Il nostro più grande obiettivo è<br />

l’istituzione della sovranità popolare<br />

e della democrazia. Avendo appreso<br />

CAGNOLINO A SILVI”. Oppure mi<br />

piacerebbe essere ascoltato da tutti<br />

quando chiamo il direttore di qualche<br />

giornale per offrire i miei articoli a<br />

costo zero o se chiamo i miei alunni<br />

per aiutarli a fare i compiti. Ho usato<br />

solo alcune metafore per dire una<br />

cosa semplicissima: se hai la coscienza<br />

a posto non devi temere nulla, soprattutto<br />

se sei un politico onesto o ti<br />

spacci per tale. Se poi le cose che dici<br />

abbiano più o meno rilevanza giuridica<br />

diventa affare esclusivo della<br />

magistratura che viene ben pagata da<br />

tutti noi per assolvere a tale ingrato<br />

compito.<br />

E invece succede che dalle intercettazioni<br />

di cui tanto si parla emerge<br />

un verminaio morale da far impallidire<br />

Sodoma e Gomorra e secondo la<br />

casta politica di maggioranza è tutta<br />

dal nostro leader Massoud, saremmo<br />

contenti di rimanere all’opposizione<br />

e saremmo onorati di sacrifi carci per<br />

il bene di dare al popolo iraniano la<br />

possibilità di scegliere liberamente.<br />

Siamo fi duciosi, con ogni fi bra del<br />

nostro essere, che la libertà prevarrà.<br />

Il percorso di cambiamento e di rivoluzione,<br />

sta ardendo brillantemente.<br />

E in virtù della sua gloriosa perseve-<br />

ranza, Ashraf si pone come la prova<br />

della vittoria. Viva la Libertà, Viva il<br />

popolo iraniano, Viva Ashraf.<br />

Associazione Medici Italo Iraniani<br />

in Italia<br />

Dr. Jamshid Ashough<br />

Voglio essere intercettato anch’io<br />

Oggi se non sei sotto controllo non sei nessuno!<br />

colpa dei giudici e della stampa. Una<br />

volta si parlava di trasparenza, rettitudine,<br />

moralità. Ricordate i referendum<br />

contro il fi nanziamento pubblico<br />

dei partiti? Oppure quando fu abolita<br />

l’immunità parlamentare? Dov’è fi nito<br />

tutto ciò? Oggi pare che le ruberie,<br />

i complotti, le sconcezze di alcuni politici<br />

siano quasi equiparati a inevitabili<br />

fenomeni meteorologici naturali<br />

a cui rassegnarsi, come la pioggia, la<br />

neve, la nebbia… Anzi, dai loro discorsi<br />

a volte sembra che la colpa sia<br />

tutta nostra…<br />

E forse non hanno tutti i torti, in fi n<br />

dei conti siamo stati noi a votarli, a<br />

cominciare dalla vecchia volpe che<br />

abbiamo messo incautamente a guardia<br />

del pollaio…<br />

Roberto Costantini

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