artena, piano della civita. conoscenze archeologiche (1978-2010) 107 Fig. 9. Civita di Artena: villa, con evidenziato il monumento altomedievale. all’estensione tarda della villa. Così saranno effettuati saggi stratigrafici mirati sul margine della terrazza artificiale mentre l’ampliamento dello scavo dovrebbe portare a nuove scoperte legate non solo alla pars rustica della villa d’età imperiale ma anche ai nuovi tipi di occupazione del luogo in epoca tardoantica e altomedievale. Conclusione Prendendo in considerazione i risultati degli scavi della città d’epoca repubblicana e della villa romana possiamo dunque rilevare che la vasta area recinta dalle mura poligonali è stata usata per più di mille anni, dal iv sec. a.C. fino al vii sec. d.C. Aggiungendo i dati più discreti forniti dal materiale residuale o fuori contesto, è molto probabile che quest’arco di tempo possa rivelarsi ancora più ampio con il proseguire degli scavi. Post-Scriptum Salendo la pendice per la stessa strada che da oltre 2300 anni porta in cima alla collina per godere di un panorama rimasto quasi del tutto immutato, si percepisce il potenziale archeologico unico e il ruolo fondamentale che questa zona ha avuto nella storia di Artena. Il sito è protetto dal 1972 dal Piano Regolatore del Comune di Artena e vincolato dal 1979, mentre l’idea di un parco archeologico risale al 1985. Una parte dei resti in situ è stata restaurata nel periodo 2005- 2006 mentre nel 2009 fu inaugurato il Fig. 10. Civita di Artena: villa, monumento altomedievale. Fig. 11. Civita di Artena: villa, tesoro monetale scoperto a lato del monumento altomedievale.
108 cécile brouillard · jan gadeyne Fig. 12. Civita di Artena: risultati grafici della prospezione geofisica del 2010. nuovo Museo Civico Archeologico ‘Roger Lambrechts’, ancora non aperto al pubblico per mancanza di fondi.19 Purtroppo, nonostante le iniziative private e pubbliche di promozione, il sito non sempre si presenta nel migliore dei modi ai visitatori, locali o forestieri che siano, quando per caso ne conoscono semplicemente l’esistenza. La manutenzione è sporadica e urgono lavori di consolidamento, di restauro e di protezione di alcuni ambienti. Si ricorda che dopo le prime indagini nella villa (1995), fu chiesto a Lambrechts di estendere lo scavo a tutta l’area della villa. L’avvio fu reso possibile grazie al progetto ‘Cinte murarie di antiche città del Lazio’, finanziato dall’Unione Europea e dal Comu- 19 Offriamo qui una bibliografia essenziale del sito: Th. Ashby, G. J. Pfeiffer, La Civita near Artena in the Province of Rome, «Supplementary Papers of the American School of Classical Studies in Rome», i, 1904, pp. 87- 107; M.R. de la Blanchère, Villes disparues. La Cività, «mefra», i, 1881, pp. 161-180; C. Brouillard, J. Gadeyne, La villa romana del Piano della Civita ad Artena, in Lazio e Sabina 1, Atti del Primo Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, Roma, 2003, pp. 61-64; Iidem, Gli scavi della villa romana sul Piano della Civita in Artena. Nuovi dati delle campagne di scavo del 2002- 2004, in Lazio e Sabina 3, Atti del Terzo Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, Roma, 2006, pp. 223-226; IIdem, La villa romana del Piano della Civita ad Artena. Le campagne di scavo 2006- 2009, in Lazio e Sabina 7, Atti del Settimo Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, Roma, 2011, pp. 339-343; C. Brouillard, J. Gadeyne, A. Rovelli, La villa romana del Piano della Civita di Artena (Rm). Campagna di scavo 2010. Una struttura alto-medievale ed un tesoretto monetale bizantino, in Lazio e Sabina 8. Atti del Ottavo Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, Roma, 2012, pp. 99-105; J. Gadeyne, Artena. Piano della Civita, in Cinte Murarie di antiche città del Lazio. Progetto di conservazione e valorizzazione della cinta muraria e dei monumenti della città di ne di Artena a patto che i resti rimanessero visibili in vista di un futuro ‘parco archeologico’. La questione preoccupava seriamente R. Lambrechts, in quanto timoroso che le autorità locali non garantissero una buona conservazione dei resti. Da un lato si pentì più volte di aver accettato, dall’altro contava sull’intelligenza e il buon senso: un patrimonio come questo, per forza, deve essere fruito e preso in considerazione. Diceva ancora Roger Lambrechts con affetto: ‘bisogna essere un po’ pazzo per tenere duro ad Artena’. Aveva ragione e forse in questo senso un po’ pazzi lo siamo tutti noi che prendiamo a cuore la salvaguardia del sito archeologico e del paesaggio naturale che lo circonda, spe- Ferentino e della Civita di Artena, Roma, 2000, pp. 30-37; R. Lambrechts, Scavi belgi ad Artena, «Archeologia laziale», vii, 1, 1985, pp. 119- 126; Idem, Préromains et Romains sur le plateau d’Artena?. Introduction à l’exposition consacrée aux fouilles d’Artena, in Comunità indigene e problemi della romanizzazione nell’Italia Centro-meridionale (iv-iii sec. av.C.). Actes du Colloque International, Bruxelles-Roma, 1991, pp. 65-73; Idem, Il Piano della Civita all’inizio del ’700, in Della Terra di Montefortino, feudo dell’Ecc.ma Casa Borghese. Il “notaro publico” Stefano Serangeli, storico e letterato (1654-1730), Artena, 2000, pp. 146-151; Idem, Artena 3. Un “mundus” sur le Piano della Civita? Bruxelles-Rome, 1996 («Etudes de philologie, d’archéologie et d’histoire anciennes», xxxiii); Idem, Les fouilles belges d’Artena, «Bulletin de la Classe des lettres, Académie Royale de Belgique», s. vi, xiv, 2003, pp. 117-147; Idem, Latium antique et archéologie belge, «Revue des Archéologues, Historiens d’art et Musicologues de l’ucl», 2, 2004, pp. 16-23; R. Lambrechts et alii, Artena 1, Bruxelles-Rome, 1983 («Etudes» citati, xxiii); R. Lambrechts et alii, Artena 2, Bruxelles-Rome, 1989 («Etudes» citati, xxvi); R. Lambrechts, P. Fontaine, Artena (Roma). Rapporto sommario sugli scavi effettuati dalla missione belga sul Piano della Civita (campagne rando in un coordinamento delle risorse e in una volontà pubblica convinta di partecipare sia al finanziamento degli scavi che alla manutenzione del sito. È assolutamente necessario avviare un dibattito pubblico su una vera protezione della collina sulla quale si trova il sito archeologico, posto di fronte alla cava che minaccia seriamente di danneggiare non solo il paesaggio, ma anche l’integrità del sito archeologico e delle sue risorse naturali. Si spera che questa situazione venga presa in considerazione in senso globale, cioè dal punto di vista scientifico, culturale, ambientale e sociale. I risultati appena presentati e quelli futuri giustificherebbero pienamente l’investimento. del 1979, 1980 e 1981), «ns», s. viii, xxxvii, 1986, pp. 183-213; R. Lambrechts, P. Fontaine, E. De Waele, La Civita di Artena. Scavi belgi 1979-1989, Rome, 1989; R. Lambrechts, H. Rix, Artena, Piano della Civita. Une inscription inédite / Eine unveröffentlichte Inschrift, «Revue Belge de Philologie et d’Histoire», 74, 1, 1996, pp. 131-142; J. Poucet, Notice sur Roger Lambrechts, «Académie Royale de Belgique. Annuaire», 2008, pp. 67-101; L. Quilici, Artena. Campagna di saggi nella Civita di Artena, «ns», s. viii, xxii, 1968, pp. 30-74; Idem, Artena (RM). Saggi di scavo alla Civita, «ns», s. viii, xxviii, 1974, pp. 56-87; Idem, La Civita di Artena, in Latium Vetus, iv, Roma, 1982; Idem, Parchi archeologici e ambiente. Riflessioni in margine all’esperienza in atto alla Civita di Artena, «Ocnus», 15, 2007, pp. 201-208; M. Valenti, Il rapporto tra la città e il territorio: strutture dell’economia e della residenza, in Atlante del Lazio Antico. Un approfondimento critico delle conoscenze archeologiche, Roma, 2003, pp. 141-180. Referenze grafiche e fotografiche: le immagini pubblicate sono state riprese nell’ambito delle Missioni (1978-2010) (C. Brouillard, N. Crabb, G. Foglia, J. Gadeyne, R. Lambrechts, E. Mariette, M. Papale).