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6 <strong>Panorama</strong><br />
Attualitá<br />
La contestazione contadina si placa, ma la crisi va avanti approfondendo<br />
Salsicce e politica: gli agricoltori per or<br />
di Diana Pirjavec Rameša<br />
Il braccio di ferro tra il Governo<br />
croato ed i rappresentanti degli<br />
agricoltori e allevatori si è concluso<br />
con un accordo che salva la faccia<br />
al Ministero ma non accontenta del<br />
tutto i contadini. Un modo questo per<br />
fermare (ma fino a quando?) la feroce<br />
diatriba politica in cui l’esecutivo<br />
Kosor è confrontato con proteste di<br />
strada e blocchi delle viabili in Slavonia.<br />
A Zagabria, questa volta, i trattori<br />
non sono arrivati, ma il problema è<br />
lungi dall’essere risolto.<br />
Con i contadini è stato concordato<br />
il pagamento di una parte degli<br />
incentivi tramite materie prime<br />
per un controvalore di 600 kune per<br />
ettaro (che rappresenta un ulteriore<br />
26 p.c. in aggiunta al 60 per cento<br />
di incentivi che verrà corrisposto<br />
in contanti). Il versamento dovrebbe<br />
venir realizzato in due tranche: la<br />
prima entro il 31 marzo, la seconda<br />
entro il 15 aprile. Questo è il massimo<br />
che il Ministro dell’Agricoltura,<br />
Petar Čobanković, ha detto di poter<br />
offrire dopo estenuanti trattative<br />
condotte con i rappresentanti delle<br />
associazioni degli agricoltori. “Non<br />
possiamo dare di più senza mettere<br />
a repentaglio la Finanziaria”, ha<br />
spiegato ricordando che tra i benefit<br />
concessi figura pure l’esenzione dal<br />
pagamento dell’affitto dei terreni<br />
statali per l’anno in corso. L’accordo<br />
riguarda gli incentivi per la semina<br />
primaverile 2009/2010 e comunque<br />
dal provvedimento sono state esentate<br />
le fattorie con più di 300 ettari.<br />
Il nodo da risolvere riguarda anche<br />
gli incentivi per la semina primaverile<br />
del 2008/09 che dovrebbero<br />
venir corrisposti entro la fine di<br />
giugno.<br />
La protesta si è consumata sotto l’occhio vigile della polizia<br />
Estenuante confronto: il Ministro dell’Agricoltura, Petar Čobanković, ha<br />
avuto una serie d’incontri con le delegazioni dei produttori agricoli<br />
Ma la “questione contadina” va<br />
oltre il mero aspetto tecnico legato<br />
agli incentivi o alle manifestazioni di<br />
piazza ed il blocco delle viabili con<br />
i trattori, essa sfocia inevitabilmente<br />
nella politica testimoniando ancora<br />
una volta le grandi difficoltà da cui<br />
l’attuale leadership tenta di uscire.<br />
Sul problema si è soffermato il leader<br />
dell’opposizione Zoran Milanović.<br />
“Gli impegni presi nei confronti degli<br />
agricoltori vanno rispettati” - ha<br />
infatti rilevato il capo dell’SDP. A<br />
suo avviso le manifestazioni di piazza<br />
si sarebbero potute evitare se il<br />
Governo avesse informato in tempo i<br />
contadini del fatto che non era in grado<br />
di far fronte agli obblighi nei confronti<br />
del settore agricolo.<br />
In campo è sceso pure il Capo dello<br />
Stato, Ivo Josipović, il quale si è<br />
dichiarato solidale con i contadini e<br />
ha voluto pure sentire le testimonianze<br />
di alcuni rappresentanti di categoria.<br />
Con questo gesto ha però irritato<br />
parecchio la premier Kosor la quale<br />
ha subito controbattuto a tutti coloro<br />
che hanno criticato il Governo e aiutato<br />
la protesta aiutando i dimostranti<br />
a coprire le spese per il gasolio o con<br />
aiuti alimentari, sostenendo: “Non è<br />
che offrendo salsicce si risolvono i<br />
problemi”.