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Le Cronache - Rotary Club Torino Polaris

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Anno Rotariano<br />

2009-2010<br />

Presidente<br />

Otello Bianchin<br />

Vice Presidente<br />

Bernardino Chiaia<br />

Prefetto<br />

Vincenzo Guarino<br />

Segretario<br />

Piera Bossi<br />

Tesoriere<br />

Pier Cesare Carcheri<br />

Consiglieri<br />

Alberto Bassignana<br />

<strong>Le</strong>tizia Maria Ferraris<br />

Claudio Gentile<br />

Laura Qualtorto<br />

Valeriano Visconti<br />

Presidente Uscente<br />

Franca Audisio<br />

Presidente Eletto<br />

Vincenzo Guarino<br />

<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong><br />

<strong>Torino</strong> <strong>Polaris</strong> Distretto 2030<br />

Bollettino 2 - Ottobre 2009<br />

Redazione a cura del Segretario, Piera Bossi<br />

e della Commissione Amministrazione del <strong>Club</strong><br />

Sommario<br />

<strong>Le</strong> <strong>Cronache</strong> … ………………. Pagina 2<br />

I Programmi ………………….. Pagina 7<br />

I nostri fanno bene……………. Pagina 8


<strong>Le</strong> <strong>Cronache</strong><br />

“QUATTRO PASSI IN UMBRIA”<br />

Assisi Spello Perugia Città di Castello<br />

La gita di esordio della stagione Rotariana si avvale del programma, ritmato ma non assillante,<br />

elaborato da Otello Bianchin e dell’affettuosa ospitalità dei Rotariani di Città di Castello. Via le<br />

macchine e tutti su un pulmino dalle giuste dimensioni. Partono Bianchin con Rosi e con i coniugi<br />

Ravetto, Berardino con Silvia, Bossi con l’amica Ilva Martin, Cervetti, Guarino con Tina,<br />

Gambarana, Gentile (Vittoria ci raggiunge ad Assisi), Pepe, Pittaluga.<br />

Assisi, la città di pietra rosa posta alle pendici del Monte Subasio, patria della<br />

spiritualità umbra è il punto di partenza. La storia dei suoi grandi santi, Francesco<br />

e Chiara si unisce all’opera dei più famosi pittori del Medioevo. Dalla Basilica di<br />

Santa Chiara scendiamo verso la Piazza del Comune: Palazzo dei Priori, il Palazzo<br />

del Capitano, il Palazzo del Capitano del Popolo e la Torre del Popolo. Incastonato<br />

tra questi, un interessante tempio romano detto della Minervala. Un cammino che<br />

ci prepara al mistico incontro con la Basilica di San Francesco, centro della<br />

spiritualità francescana e culla dell’arte medievale europea, costruita sopra la<br />

tomba del Santo di Assisi.<br />

Cena e Pernottamento a Spello e poi via per la mattina del Sabato a Perugia a<br />

cui accediamo attraverso la Rocca Paolina, la fortezza voluta da Paolo III<br />

Farnese, in un inatteso e suggestivo percorso sotterraneo che si apre tra<br />

antiche case nobiliari e tecnologie moderne. E da qui la nostra guida ci porta<br />

sulle ali del suo racconto alla Fontana Maggiore capolavoro di scultura gotica,<br />

al Palazzo dei Priori, attraverso una passeggiata nella città che vive il suo<br />

sabato.<br />

Il Pomeriggio è dedicato a Città di Castello dove i soci del RC locale hanno predisposto una visita<br />

guidata ad uno degli orgogli cittadini: il grande artista Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza<br />

1995), uno dei maggiori esponenti dell'arte informale italiana. Noi abbiamo la possibilità di<br />

visitare la parte della “Collezione Burri” gestita dalla Fondazione Palazzo Albizzini, istituita nel<br />

1978 per volontà dello stesso Burri, esposta nella sede<br />

degli Ex Seccatoi del Tabacco, che ospita i cicli di<br />

grande formato dell’artista. Gli edifici che ospitano la<br />

collezione sono quelli di un complesso industriale<br />

della Fattoria Autonoma Tabacchi sorto fra la fine<br />

degli anni '50 e la metà degli anni ‘60 per<br />

l'essiccazione del tabacco tropicale, ricreando in<br />

modo artificioso le condizioni di clima caldo-umido<br />

in cui le piante avevano modo di vegetare.<br />

Nel 1966, a seguito dell'alluvione di Firenze, evento<br />

disastroso che comportò la perdita di documenti<br />

fondamentali per la storia della civiltà europea, le attrezzature tecniche e il personale dello<br />

stabilimento furono impiegati, con l’assistenza di tecnici specializzati, per il prosciugamento dei<br />

preziosi libri danneggiati della Biblioteca Nazionale Centrale, del materiale cartaceo del Tribunale


Civile e Penale e della società editoriale "La Nazione".<br />

Negli anni '70 la coltivazione, non più redditizia, venne cessata e con essa anche l'uso dei seccatoi.<br />

Nel 1978 venne concesso in uso gratuito a Burri uno dei seccatoi, che nel 1979 fu aperto per la<br />

presentazione alla critica ed al pubblico del primo vasto ciclo pittorico denominato "Il Viaggio".<br />

L'acquisizione di tutto il complesso da parte della Fondazione Palazzo Albizzini, resa possibile nel<br />

1989, ha dato l'avvio al progetto generale di recupero ed adattamento museale. L'uso di immobili<br />

così singolari ha consentito l'esposizione di dipinti altrettanto singolari, anche nella dimensione,<br />

recente ulteriore donazione del pittore alla sua città, vivace luogo di incontro di antiche culture che<br />

ha prodotto nel tempo originali testimonianze di grande civiltà. Lo spazio espositivo, inaugurato nel<br />

1990, ospita 128 opere realizzate dal 1974 al 1992/'93.<br />

La sera, molto suggestiva, si svolge a Villa Garavelle, abitazione del<br />

defunto Marchese Gioacchino Capelletti. Oltre al suggestivo<br />

contesto naturale la villa è un prezioso scrigno che custodisce il<br />

Museo delle Tradizioni Popolari e delle Arti Contadine dove gli<br />

utensili e le macchine continuano a vivere in una vera ricostruzione<br />

della vita rurale, ambiente della veglia intorno al fuoco che ci<br />

coinvolgerà dopo una cena anch’essa lezione di vita e sapori della<br />

campagna di un tempo.<br />

La casa del marchese Capelletti fu donata alla condizione di mantenere vivo<br />

il Museo Fermodellistico, impressionante raccolta di 150 riproduzioni in<br />

scala 1:20 – 1:40, testimonianza della passione e della perizia tecnica di una<br />

vita del proprietario.<br />

La domenica mattina è dedicata alla visita guidata di<br />

Palazzo Vitelli alla Cannoniera (sede rinascimentale della<br />

Pinacoteca), così chiamato perché sul luogo sorgeva un<br />

deposito (o una fonderia) di cannoni. Si tratta di uno dei<br />

cinque Palazzi che la famiglia Vitelli eresse a Città di<br />

Castello tra la fine del ‘400 e la seconda metà del ‘500. La<br />

facciata principale è decorata a graffito su disegno del<br />

Vasari e si affaccia su un giardino che nel XVI secolo era<br />

famoso in Europa per la raccolta di piante esotiche.<br />

A San Sepolcro, presso la Pinacoteca Comunale, ci tratteniamo estasiati davanti alla Resurrezione<br />

di Piero della Francesca (1463-65) - Murale in affresco e tempera, giudicato<br />

uno dei più grandi capolavori di Piero, dipinto per la sua città natale<br />

probabilmente prima del suo soggiorno a Roma nel 1458. Mostra l'abilità di<br />

Piero nell'uso di elementi iconografici arcaici, tratti dal repertorio popolare di<br />

immagini sacre e inseriti in un contesto culturale e stilistico assolutamente<br />

nuovo. La composizione è divisa in due parti prospetticamente separate. La<br />

zona inferiore, dove ci sono le guardie dormienti, ha un punto di vista molto<br />

basso conferendo così alle figure una solidità monumentale. Sopra le<br />

sentinelle dormienti Piero pone la figura del Cristo, non più vista dal basso,


ma perfettamente frontale. Il Cristo risorto è senza dubbio una perfetta rappresentazione dell'ideale<br />

umano di Piero: concreto, misurato e solenne nello stesso tempo. Anche lo splendido paesaggio si<br />

rifà al repertorio popolare: Piero lo ha simbolicamente dipinto per metà ancora immerso<br />

nell'inverno e metà che riprende vita - risorge - nella primavera.<br />

Il pranzo del commiato si tiene in località Anghiari (siamo in Toscana, sul suolo della battaglia combattuta il<br />

29 giugno 1440 tra le truppe milanesi ed una coalizione guidata dalla Repubblica di Firenze.La battaglia, dove secondo<br />

il Machiavelli “…ed in tanta rotta e in sì lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un<br />

uomo, il quale non di ferite né d'altro virtuoso colpo ma caduto da cavallo e calpesto spirò”, deve la sua notorietà alla<br />

sua rappresentazione realizzata in uno dei più importanti affreschi di <strong>Le</strong>onardo da Vinci, dipinto nel Salone dei<br />

Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Purtroppo a tutt'oggi si ignora se sia stata completamente distrutta o solo<br />

ricoperta da un altro dipinto. In realtà, nonostante i disastri, l'opera era stata in gran parte completata, infatti, <strong>Le</strong>onardo<br />

ci aveva lavorato per ben un anno con sei assistenti. Malgrado i danni nella parte alta, quindi, questa "Battaglia di<br />

Anghiari" rimase esposta a Palazzo Vecchio per diversi anni; molti la videro, molti la riprodussero anche, e tra questi<br />

Rubens, che ne ricopiò la parte centrale: quindi grazie a questo dipinto di Rubens, si è oggi in grado di avere un'idea<br />

abbastanza chiara di cosa era l'affresco di <strong>Le</strong>onardo.)<br />

Il Castello dei Sorci è stato abitato da due grandi e potenti<br />

famiglie tra il 1200 e il 1530: I TARLATI di Pietramala (1234-<br />

1388), I BALDACCIO (1388-1441) e I PICHI (1443-1650).<br />

Trasformato in fattoria, oggi il Castello di Sorci ospita uno dei<br />

ristoranti più tipici d'Italia. A tale proposito si ricorda che le<br />

sue stanze hanno fornito l’ispirazione della sceneggiatura del<br />

film Non ci resta che piangere di e con Roberto Benigni e<br />

Massimo Troisi, all’epoca ospiti del castellano di Sorci. Nelle sere estive, sotto il cielo stellato,<br />

ancora a qualcuno sembra di sentire lo sferragliante rumore dell'armatura di Baldaccio, il cui<br />

fantasma anima la vita del suo antico castello.<br />

5 Ottobre 2009<br />

“La Sindone nella storia della Città di <strong>Torino</strong>:<br />

dal suo trasferimento da Chambery nel 1578 fino ai giorni nostri”<br />

La conviviale, tenutasi presso la nostra sede del NH<br />

Jolly Ambasciatori, ha avuto come relatore il dott.<br />

Gian Maria Zaccone, Vicedirettore del Centro<br />

Internazionale di Sindonologia e direttore scientifico<br />

del Museo della Sindone. Egli si occupa della Sindone<br />

da oltre trent’anni, interessandosi particolarmente della<br />

ricerca storica. Ha individuato e pubblicato documenti<br />

riguardanti il passaggio della Sindone agli Charny, il<br />

trasferimento della Sindone ai Savoia e la cronologia<br />

delle operazioni fotografiche eseguite da Secondo Pia,<br />

primo fotografo ufficiale della Sindone, nel maggio del<br />

1898. È autore di libri e numerosi articoli di carattere storico, ha tenuto centinaia di conferenze in<br />

Italia e all’estero.<br />

Presenti (ospiti): Bianchin, Audisio, Bassignana, Berardino, Bossi, Cammara, Carcheri (Paola<br />

Donato, Oscar Orla, Pippo Franco e Signora) Cervetti, Garnero, Guarino, Pepe (Elvira Termini),<br />

Pittaluga, Qualtorto, Ruscalla, Verdi, Visconti, Zito. Visitatore Rotariano Giorgio Gagna (RC<br />

<strong>Torino</strong> Est).


15 Ottobre 2009<br />

Visita del Governatore Alessandro Pastorini<br />

Preceduta dalle sessioni di lavoro pomeridiano con il<br />

Presidente, il Segretario ed i membri del Consiglio<br />

Direttivo ed i Presidenti delle Commissioni, la<br />

conviviale si è tenuta in un clima cordiale. Il<br />

Governatore, accompagnato dalla Sig.ra Gianna ci ha<br />

ricordato i temi guida dell’anno rotariano. Ci ha invitato<br />

ad una maggior comunicazione e coesione tra i <strong>Club</strong>, al<br />

fine di produrre progetti significativi. Importante poi<br />

documentare quanto fatto nell’anno sia alla redazione<br />

Distrettuale sia presentando dei posters presso la sezione<br />

che verrà allestita al Congresso Distrettuale.<br />

Una nota giunta dall’Assistente del Governatore (Verdi): il Governatore sta continuando la sua opera da solo, senza<br />

l’aiuto del Segretario Distrettuale, a quanto pare dimessosi in corsa. Un esempio di dedizione su cui meditare.<br />

Presenti Bianchin, Audisio, Bassignana, Berardino, don Bonsignori, Bossi, Callari-Bennati,<br />

Cammara, Colli, Digilio, Gambarana, Garnero, Gentile, Guarino con Tina, Morra, Mussi, Pecchio,<br />

Pittaluga, Verdi, Vinciguerra con Luisa, Visconti.<br />

16,17,18 Ottobre 2009<br />

Visita a Piacenza e dintorni<br />

Per non perdere il gusto delle gite insieme i coniugi Viana hanno proposto questo prelibato<br />

appuntamento per visitare questa discreta città che ha saputo comunque stupire.<br />

All’appello hanno questa volta risposto Bianchin (Rosi), Audisio (A.Rangoni ), Bassignana, Bossi,<br />

Callari-Bennati, Gambarana (Cristina, Emma e Bianca), Guarino (Tina), Pepe, Tabacchi (Viviana),<br />

Vinciguerra (Luisa), Visconti. Del RC Stupinigi Domenico Lops con signora<br />

Dopo l’accoglienza del Venerdì sera, il sabato è<br />

dedicato alla città di Piacenza<br />

con la visita a Palazzo<br />

Farnese, costruzione iniziata<br />

nel 1559 su progetto di<br />

Francesco Paciotto. Qui dopo<br />

aver ammirato l'opera più<br />

celebre del Museo, il tondo di<br />

Alessandro Botticelli<br />

raffigurante la "Madonna<br />

adorante il Bambino con San Giovannino" ci si è<br />

dedicati alla visita del Museo delle Carrozze che si sviluppa nei<br />

1100 mq dei sotterranei. La ricca collezione ha tra i suoi prezzi<br />

pregiati due sontuose Berline di Gala della metà del settecento.<br />

Quella riprodotto in foto, è una berlina di Gran Gala realizzata<br />

dal celebre carrozziere milanese Cesare Sala per il re d'Italia nel<br />

1879. Gli altri esemplari appartengono per la maggior parte<br />

all'ottocento, secolo in cui si assiste ad una continua evoluzione<br />

della meccanica, volta a rendere più comoda, più veloce e più<br />

sicura la carrozza: Berline da viaggio con eleganti rifiniture e molle di sospensione di due tipi,<br />

Stage con posti per 12 passeggeri e con ampio vano per bagagli e rifornimenti alimentari, l'


Hansom-Cab, il taxi nelle metropoli inglesi, il classico Landau per tutte le stagioni, il Brougham,<br />

vettura a due posti, agile e comoda per il traffico urbano, con elegante tappezzeria e fanali, carrozze<br />

scoperte per le passeggiate in città e in campagna o per altri usi (caccia, trasporto di merce). I<br />

carrozzieri, dalle cui officine uscirono gli esemplari della collezione, sono tra i più importanti<br />

conosciuti: Cesare Sala, Francesco Belloni, Enrico Orsaniga e i Fratelli Tagliabue di Milano,<br />

Locati-Torretta e Boccardi-Alessio di <strong>Torino</strong>, Ferretti di Roma; non mancano le presenze di<br />

stranieri molto noti (Forder Bros, Holland & Holland, Thomas Baptiste ecc.).<br />

Il valore della collezione, rispetto ad altre italiane e straniere, consiste nel fatto che tutti gli<br />

esemplari sono pressoché intatti, perché non hanno subito trasformazioni o adattamenti, ed<br />

evidenziano l'evoluzione della tecnica e della meccanica prima dell'era dell'automobile.<br />

Poi un rapido giro ad ammirare il Duomo e le Basiliche di Sant’Antonino e San Giovanni in Canale.<br />

Un giro così intenso è stato premiato con una sontuosa colazione in Prefettura, ospiti di Luigi e<br />

<strong>Le</strong>tizia Viana.<br />

Nel pomeriggio visita guidata alla Galleria d’Arte moderna<br />

Ricci Oddi raccolta di opere collezionate a partire dal 1897.<br />

Inaugurata nel 1931 costituisce un importante documento<br />

dello sviluppo dell'arte italiana del XIX e del XX secolo.<br />

Possiede inoltre alcuni autentici capolavori come Piazza<br />

d'Anversa di Zandomeneghi (1880) dove sono rivissute in<br />

maniera personalissima le lezioni di Degas (per certi tagli<br />

prospettici) e di Renoir (negli accordi cromatici); Ecce Puer<br />

di Medardo Rosso, che ruppe l'involucro chiuso della forma<br />

scultorea preannunciando le nuove tendenze novecentiste; il<br />

bellissimo Ritratto di Bruno Barilli, dipinto da Massimo Campigli nel 1928; I pagliai di Carrà o la<br />

straordinaria Mezza figura di donna (1916-1917), opera di Gustav Klimt, fautore della sessione<br />

viennese.<br />

Nella serata, grazie all’ospitalità del padrone di casa Orazio Gianardi Landi, la visita al castello di<br />

Castello di Rivalta, in Val Trebbia databile intorno all’XI secolo. La cena si è svolta nel suggestivo<br />

borgo presso la Locanda del Falco.<br />

La domenica mattina è stata dedicata alla visita del Collegio Alberoni, vasto complesso<br />

architettonico, attualmente sede del seminario; è dotato di una pinacoteca, dell’osservatorio<br />

astronomico, di un museo di scienze naturali. Deve il suo nome al Cardinal Giulio Alberoni che<br />

dopo il sostegno fornito a Clemente XII, fu nominato amministratore dell'ospedale di San Lazzaro<br />

di Piacenza, nel 1740. L'ospedale era una fondazione medioevale a beneficio dei lebbrosi.<br />

Di particolare valore la sala degli arazzi, un’autentica<br />

e singolare passione per il cardinale. La raccolta, così<br />

come fu costituita un tempo dall’Alberoni, consta di<br />

18 superbi esemplari, suddivisi in tre serie diverse: la<br />

serie di Enea e Didone, che consta di 8 pezzi, tessuti<br />

dall’arazziere Michiel Wauters di Anversa su cartoni<br />

di Giovan Francesco Romanelli; la serie di<br />

Alessandro Magno, anch’essa di otto pezzi, tessuti da<br />

un arazziere fiammingo ignoto, che operò a Bruxelles<br />

nella seconda metà del ‘600, basandosi su cartoni di<br />

Jacob Jordaens dipinti verso il 1630-35 e, infine, la<br />

serie di Priamo. Quest’ultima, la più antica e preziosa, è costituita da 2 arazzi strepitosi, tessuti a


Bruxelles al principio del XVI secolo (1515-1520 circa), che raffigurano le nozze di Priamo ed<br />

Ecuba e, precisamente, il Corteo regale e il Ricevimento con banchetto di nozze.<br />

Ultima tappa è stata la visita di Castell’Arquato borgo medioevale e città<br />

d'arte. Strategicamente situato sulle prime alture della Val d’Arda, il borgo<br />

medioevale e’ arroccato lungo la collina, e domina il passaggio. Il centro<br />

storico si é sviluppato sulla riva sinistra del torrente Arda. Il borgo è<br />

costruito secondo la struttura dei borghi medioevali e non ha subito negli<br />

anni modifiche degne di nota. Un borgo in cui cultura, storia, ricchezze<br />

naturalistiche , si fondono in una perfetta armonia<br />

I Programmi del <strong>Club</strong><br />

9 Novembre 2009<br />

Lunedì 9 Novembre 2009 ore 19:00<br />

Aperitivo presso NH Jolly Ambasciatori, Corso Vittorio<br />

Emanuele 104 <strong>Torino</strong><br />

Lunedì 16 Novembre 2009 ore 20:00<br />

Conviviale con ospiti - NH Jolly Ambasciatori, Corso Vittorio<br />

Emanuele 104 <strong>Torino</strong><br />

Relatore l’architetto Carlo Viano sul tema: “ Palazzo Madama, la storia di <strong>Torino</strong> è dentro le sue mura “.<br />

La serata è preceduta, alle 18:30, dal Consiglio Direttivo<br />

Martedì 24 novembre 2009 ore 20:00<br />

Conviviale con ospiti – Ristorante Villa Sassi , Strada al Traforo di Pino 47 – <strong>Torino</strong> tel 0118980556<br />

Interclub organizzato dal RC Settimo Torinese<br />

Relatore il Prof. Aldo A. Mola sul tema “Massoneria e <strong>Rotary</strong>”<br />

Lunedì 30 novembre 2009 ore 20:00<br />

Conviviale – NH Jolly Ambasciatori, Corso Vittorio Emanuele 104 <strong>Torino</strong><br />

Assemblea dei Soci con elezioni Consiglio Direttivo anno 2010-2011 e Presidente 2011-2012<br />

Sono al momento candidati i soci:<br />

Per il Consiglio Direttivo 2010-2011 (Enzo Guarino Presidente): Bernardino Chiaia (per la<br />

Vicepresidenza), Piera Bossi (per la Segreteria), Piergiacomo Garnero (come Prefetto), Francesco Zito<br />

(come Tesoriere), Alberto Bassignana, Rocco Digilio, Francesco Saverio Bozzanca , Laura Qualtorto,<br />

Valeriano Visconti (come Consiglieri).<br />

Per la Presidenza 2011-2012: Piergiacomo Garnero.<br />

Lunedì 14 Dicembre 2009 ore 20:00<br />

Conviviale con ospiti – NH Jolly Ambasciatori, C.so Vittorio Emanuele 104, <strong>Torino</strong><br />

Conviviale Natalizia.


Segnaliamo inoltre…<br />

Sabato 14 novembre 2009<br />

Il RC Canelli-Nizza Monferrato organizza la consueta Grande Bagna Cauda, un evento distrettuale<br />

piacevole e di grande adesione (in genere 300 - 400 soci). Il Programma prevede, dopo il check-in<br />

presso il foro Boario di Piazza Garibaldi in Nizza Monferrato, delle visite presso la Cantina sociale di<br />

Vinchio e Vaglio, presso la sede della Distilleria Beccaris, del Museo della “Bustina di zucchero” e del<br />

Museo delle Contadinerie alle Cantine Bersano.<br />

Alle 20:00 poi appuntamento presso la Locanda Gancia di Santo Stefano Belbo.<br />

Martedì 24 novembre 2009<br />

Il RC Cuneo organizza una conviviale con ospiti. Il relatore è il nostro socio Bernardino Chiaia sul tema<br />

"Il Politecnico di <strong>Torino</strong>: un Ateneo nel III millennio".<br />

I nostri fanno bene<br />

La Stampa del 28 u.s. ci ha riferito delle iniziative del nostro socio onorario, don Andrea Bonsignore,<br />

direttore scolastico del Cottolengo, che insieme agli animatori della Piazza dei Mestieri, collabora con<br />

Giovanni Scalabrini, un prete comboniano che da 45 anni si dedica allo sviluppo degli adolescenti in<br />

Uganda. Un grosso laboratorio di lavoro e solidarietà per condividere le esperienze di chi ha costruito un<br />

collegio che accoglie 2200 studenti, del nostro don Andrea, direttore di una scuola per 200 studenti di<br />

cui il 60% straniero, e di un consorzio che organizza corsi di formazione per l’avvio a diversi mestieri.<br />

Sfruttando queste esperienze si porterà alla costituzione di una scuola professionale a Kampala.<br />

Con il suo stile da “battitore libero” il prode Alfredo Cammara ci ricorda che esiste la possibilità di un<br />

interessante service da proporre al gruppo dei 5: offrire supporto a giovani di famiglie torinesi in<br />

difficoltà che rischiamo, per necessità, di abbandonare gli studi superiori ponendo quindi un<br />

condizionamento grave sul loro futuro. In Italia la probabilità che un giovane con padre non diplomato si<br />

laurei è solo del 10%, contro oltre il 40% dell'Inghilterra e il 35% della Francia, per fare un esempio.<br />

La modalità del service è quindi che ogni <strong>Club</strong> (o gruppo di <strong>Club</strong>) arrivi a finanziare una borsa di studio<br />

a favore di giovani meritevoli e appartenenti alla fascia di famiglie a basso o minimo reddito.<br />

Egli propone l’istituzione di una borsa di studio in nome del nostro compianto socio Fulvio Pastorini che<br />

della conoscenza ha fatto il perno della propria vita mettendola e, con costante affettuosa semplicità, per<br />

molti anni al servizio del nostro <strong>Club</strong>.) Esiste già un modello di tale service, individuato dalla nostra<br />

Commissione Distrettuale cercando di riproporlo, ed è quello del <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Pinerolo che con tale<br />

duplice impostazione, borsa di studio del <strong>Club</strong> e dei singoli soci, arriva ad erogare in un anno ben 22<br />

borse di studio più 4 borse di studio erogate dal loro stesso <strong>Club</strong> Rotaract. Siamo ancora in tempo per<br />

quest’anno scolastico.

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