ANDROLOGICAL SCIENCES - Jas - Journal of ANDROLOGICAL ...
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P26<br />
Prime diagnosi di patologie andrologiche-urologiche<br />
nei giovani prima e dopo l’abolizione della<br />
visita militare di leva<br />
F. Menchini Fabris1 3 , M. Santi2 , A. Di Benedetto3 ,<br />
G. Morelli1 , F. Menchini Fabris4 , M. Cecchi3 1 2 Università di Pisa, Esercito Italiano Brigata Folgore Livorno,<br />
3 4 UOC Urologia Ospedale Versilia, Studio Medico Menchini<br />
Fabris, Pisa<br />
Introduzione ed obiettivi<br />
Dall’abolizione della leva obbligatoria (2005) è venuta a mancare<br />
anche la visita di leva che si era chiamati a fare al compimento<br />
dei 18 anni circa. Durante tale visita veniva effettuata<br />
da parte dei medici militari anche una visita dei genitali esterni<br />
che portava ad una prima diagnosi di malattie quali varicocele,<br />
testicoli ritenuti, ipospadia, epispadia, fimosi ecc. Da<br />
tale data ai giovani è mancata l’occasione di raffrontarsi davanti<br />
ad un medico con l’obbligo di mostrare anche i genitali<br />
esterni. Questo studio vuole raffrontale le incidenze di prime<br />
diagnosi di patologie andrologiche-urologiche nei giovani di<br />
età compresa tra 18 e 23 anni che aveva effettuato una visita<br />
medica di leva e chi tale visita non l’aveva effettuata.<br />
Materiali e metodi<br />
Presso lo studio medico Menchini Fabris sono stati visitati<br />
157 pazienti (età media 21,2 aa) nel periodo gennaio 2000 -<br />
dicembre 2004 (Gruppo A) e 122 pazienti (età media 20,7 aa)<br />
nel periodo gennaio 2005 - dicembre 2009 (Gruppo B). Quale<br />
outcome dell’analisi sono state valutate l’incidenza e tipologia<br />
delle patologie andrologiche-urologiche.<br />
Risultati<br />
Nel gruppo A vi sono state un totale di 22 (17,19%) prime diagnosi,<br />
nel gruppo B le prime diagnosi sono state 42 (34,42%).<br />
Il varicocele è passato da 12/157 casi (7,8%) nel Gruppo A a<br />
26/122 (21,7%) nel Gruppo B, mentre patologie quali fimosi/<br />
balaniti sono passate da 1/157 casi (0,6%) nel Gruppo A a<br />
3/122 casi (2,4%) nel Gruppo B.<br />
Conclusioni<br />
I risultati dimostrano come vi sia stato un forte aumento<br />
di prime diagnosi di patologie andrologiche-urologiche nei<br />
giovani che non hanno effettuato la visita medica di leva.<br />
Con l’abolizione della visita di leva si è perso uno strumento<br />
fondamentale per una precoce diagnosi di massa e per una<br />
successiva eventuale precoce terapia. A nostro avviso una<br />
visita medica generale, comprendente un controllo dei genitali<br />
esterni, dovrebbe essere reintrodotta a livello scolastico alla<br />
fine del percorso degli studi obbligatori.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
P27<br />
Studio retrospettivo del trattamento farmacologico<br />
dell’eiaculazione precoce: nostra esperienza<br />
D.M. Mendoza, M. Casilio, M. Florio, M. Scarfini,<br />
E. Spera<br />
Università Tor Vergata di Roma<br />
Introduzione ed obiettivi<br />
Valutazione retrospettiva di 53 pazienti affetti da eiaculazione<br />
precoce secondaria divisi in 3 differenti gruppi terapeutici<br />
Materiali e metodi<br />
È stata eseguita un’analisi osservazionale retrospettiva di 53<br />
pazienti, con età compresa tra i 18 e 57 anni, sottoposti a<br />
diversi trattamenti farmacologici, arruolati tra maggio 2009 e<br />
dicembre 2010; 8 di loro hanno utilizzato crema anestetica per<br />
26<br />
uso topico prima del rapporto sessuale; 13 Paroxetina 20 mg<br />
1 cp/die, 32 pazienti sono stati trattati con Dapoxetina 30 mg<br />
1 cp on demand. Il follow-up è stato condotto per 6 mesi,<br />
tramite questionari (PEP e PEDT) ripetuti a 1, 3 e 6 mesi. In<br />
particolare abbiamo posto attenzione al controllo dell’eiaculazione,<br />
la soddisfazione del rapporto sessuale e la presenza<br />
di effetti avversi.<br />
Risultati<br />
Del gruppo 1 il 25% presentava come effetto avverso eiaculazione<br />
ritardata; il 2,5% eiaculazione impossibile; un altro<br />
25% Disfunzione Erettile; il restante 37,5% era soddisfatto<br />
del rapporto sessuale con un miglioramento medio di 3 punti<br />
nel questionario PEP e di 4 punti nel questionario PEDT. Del<br />
gruppo 2 abbiamo riscontrato lievi effetti avversi durante la<br />
fase iniziale del trattamento, regrediti spontaneamente in<br />
media dopo i primi 10 giorni: sonnolenza nel 77%; secchezza<br />
delle fauci nel 30,7%; sudorazione nel 46,1%; nausea nel<br />
38,4%. 1 paziente (7,7%) ha presentato tremori e di conseguenza<br />
ha sospeso il trattamento. In merito alla soddisfazione<br />
del rapporto sessuale e al controllo dell’eiaculazione<br />
il miglioramento è risultato sostanziale rispetto al gruppo 1<br />
con un aumento medio di 6 punti nel questionario PEDT e 4<br />
punti nel PEP.<br />
Nel gruppo 3 il 67% lamentava come effetto avverso transitorio<br />
nausea e il 27% vertigini oggettive; entrambi i sintomi sono<br />
regrediti mediamente dopo l’assunzione delle prime due compresse.<br />
La soddisfazione del rapporto sessuale e il controllo<br />
dell’eiaculazione presentavano un miglioramento leggermente<br />
superiore alla Paroxetina con un aumento di 7 punti al PEDT<br />
e di 6 punti alla PEP.<br />
Conclusioni<br />
L’uso di crema anestetica per uso topico rappresenta la scelta<br />
più sicura tra i tre farmaci, ma risulta mal gestibile dal paziente<br />
per inappropriato dosaggio che comporta un’eccessiva<br />
ipoestesia.<br />
La paroxetina presenta l’inconveniente di dover essere assunta<br />
tutti i giorni e un maggior disagio per la presenza di effetti<br />
avversi nei primi giorni. La dapoxetina è più maneggevole,<br />
presenta meno effetti avversi, maggior successo terapeutico<br />
e perciò induce una maggior compliance col paziente.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
P28<br />
Valore dello studio ecografico transrettale<br />
nell’aumento d’efficacia in termini diagnostici e<br />
di evoluzione prognostica in pazienti affetti da<br />
emospermia<br />
L. Dell’Atti, G. Ughi, G.R. Russo<br />
UO Urologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale<br />
“S. Anna”, Ferrara<br />
Introduzione<br />
L’emospermia (Es) è una condizione patologica non frequente,<br />
generalmente benigna nel giovane adulto, ma che a volte<br />
può celare problematiche patogenetiche importanti soprattutto<br />
in età più avanzate.<br />
Per tale motivo si rende necessario riconoscere i diversi meccanismi<br />
eziopatogenetici che la generano: lesioni infiammatorie<br />
prostato-vescicolari, micro litiasi, patologia neoplastica,<br />
lesioni vascolari, sistemiche, anomalie congenite del carrefour<br />
uro-genitale, cause iatrogene, anticoagulanti e idiopatiche. Lo<br />
scopo di questo lavoro è quello di verificare quanto l’approccio<br />
ecografico transrettale (TRUS) possa esser di supporto nel<br />
definire l’inquadramento clinico e distinguere aspetti diversi in<br />
termine evolutivi e prognostici di tale affezione.