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Emigrazione italiana in Olanda - COMITES-Olanda

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anche l’<strong>in</strong>tera gamma di associazioni volontarie, culturali, ricreative, sportive, giovanili, e<br />

caritatevoli. Con poche eccezioni, le separazioni sulla base religiosa e di classe apparivano <strong>in</strong><br />

tutti gli aspetti di vita organizzata. Nell’ambito dell’istruzione, nel 1957 solo il 28% degli<br />

olandesi frequentava le scuole pubbliche mentre il 72% era nelle scuole private che<br />

rispecchiavano i diversi blocchi. Questa divisione non si limitava alle scuole primarie 72 . A livello<br />

universitario le scuole pubbliche erano predom<strong>in</strong>anti, ma perf<strong>in</strong>o nelle università pubbliche la<br />

vita extrascolastica (ad esempio la maggior parte delle associazioni studentesche) era organizzata<br />

separatamente sulla base di un blocco specifico. L’istruzione era di vitale importanza per la<br />

perpetuazione del modello delle zuilen nella vita olandese. La divisione f<strong>in</strong> dalle scuole<br />

elementari non solo separava fisicamente i bamb<strong>in</strong>i appartenenti a differenti blocchi, ma<br />

<strong>in</strong>culcava loro anche differenti valori <strong>in</strong> base alle differenti credenze religiose. Le norme<br />

enfatizzate nelle scuole elementari erano quelle della separata sub-cultura del blocco di<br />

appartenenza piuttosto che di una cultura nazionale <strong>in</strong>tegrata. La storia nazionale <strong>in</strong>segnata nelle<br />

scuole elementari era f<strong>in</strong>o agli anni sessanta semplicemente il passato del paese <strong>in</strong>terpretato dal<br />

punto di vista di ogni blocco piuttosto che una vera storia nazionale sentita come un background<br />

comunemente condiviso 73 . Questo modello sociale avrà poi delle conseguenze negative sulla<br />

formazione di un’identità nazionale olandese. Quando la necessità di creare un’identità nazionale<br />

forte si fece urgente, la società olandese fece pressione proprio sull’istruzione. Non è un caso che<br />

oggi tutte le università olandesi prevedono un corso di “cultura olandese”. Altro <strong>in</strong>dicatore della<br />

forza dei conf<strong>in</strong>i tra i diversi blocchi sono i legami matrimoniali. Gli olandesi preferivano<br />

contrarre matrimonio all’<strong>in</strong>terno del blocco di appartenenza. Il censimento del 1960 mostra che il<br />

94.7 % di tutti i cattolici sposati aveva un coniuge cattolico. Le percentuali per gli altri gruppi<br />

sono solo leggermente più basse. L’ “apartheid” sociale probabilmente era più alta tra i cattolici<br />

poiché quasi la metà di essi viveva nelle due prov<strong>in</strong>ce del sud, dove la presenza dei non-cattolici<br />

era rara. Vi era perf<strong>in</strong>o un proverbio olandese che diceva: “due fedi su un cusc<strong>in</strong>o, tra loro dorme<br />

il diavolo” 74 . Pare che questo comportamento relativo alle scelte matrimoniali abbia <strong>in</strong>fluenzato<br />

anche gli immigrati italiani che si stabilirono <strong>in</strong> <strong>Olanda</strong> negli anni sessanta, la maggior parte di<br />

loro <strong>in</strong>fatti scelse una moglie di famiglia cattolica e iscrisse i propri figli ad una scuola cattolica.<br />

72<br />

Tra le università private c’erano due università cattoliche a Nijmegen e Tilburg, e un’università protestante ad<br />

Amsterdam. Non c’erano università socialiste o liberali, a meno che non si consideri l’università municipale di<br />

Amsterdam amm<strong>in</strong>istrata dal governo municipale di Amsterdam guidato dalla s<strong>in</strong>istra. Le università statali erano ad<br />

Utrecht, Leyden e Gron<strong>in</strong>gen, cfr. R. B. Andeweg, G. A. Irw<strong>in</strong>, Governance and politics of the Netherlans, Palgrave<br />

Macmillan, Bas<strong>in</strong>gstoke 2005, p. 22.<br />

73<br />

A. Lijphart, The politics of accomodation. Pluralism and Democracy <strong>in</strong> the Netherlands, Berkeley 1968, pp. 40-<br />

53.<br />

74<br />

R. B. Andeweg, G. A. Irw<strong>in</strong>, Governance and politics of the Netherlans, Palgrave Macmillan, Bas<strong>in</strong>gstoke 2005,<br />

p. 23.<br />

34

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