Villaggio della Speranza - Gruppo Missionario Muratello

scippare in modo particolare i pochi turisti) alle gambe o sul collo.
(Brutta esperienza per il malcapitato…)
Durante la S .Messa serale, questa sera pre-festiva, don Vincenzo
ha chiesto tre grazie:
1) Per gli sponsor e per tutte le persone che ci hanno aiutato,
perché senza il loro contributo non avremmo potuto fare tutto
quello che abbiamo fatto;
2) Per le nostre famiglie che, con non poco sacrificio, hanno
consentito la nostra presenza;
3) Per chi ci è stato vicino e di aiuto durante il periodo della
missione.
Ha poi continuato “…La fiamma dell’amore e della generosità,
continui altrove e sia un passaggio per espandersi sempre di più,
se si espande il villaggio continuerà e quei bambini e tanti altri
avranno un futuro di speranza….”
29 maggio 2005 – Domenica
Sveglia molto presto, c’era ancora buio, la luna padroneggiava nel
cielo illuminando le nuvole che la circondavano, i 6 lupi di guardia
della missione (la Procura) ci facevano compagnia, mentre si
caricavano le valige sulla macchina di don Vincenzo. Dopo la
colazione, tutti sul pulmino e via all’aeroporto (distante 40 Km.):
lungo la strada, scene strane, per noi assurde, ma normali per
l’indigeno, non vi sono tabù in Africa.
Don Vincenzo e suor Rosaria ci accompagnano fino all’entrata: un
saluto, un caloroso abbraccio, un arrivederci… alle ore 08.55
locali, al grosso e possente aereo vengono accesi i motori e via
per Londra.
L’ aereo che parte da D.A.Salaal diretto a Londra è un Boing 761,
a bordo ci sono 252 persone.
Da Londra alla Malpensa: l’aereo è un Airbus A320 con a bordo
149 persone.
Arrivati alla Malpensa troviamo la sorpresa: mancano tre valige,
quella di Vittorio, Dario e la mia. Fatta regolare denuncia, siamo
33