121228-vicario - Udine Cultura

PREmEssA
si presentano, in questa sede, i repertori lessicali e onomastici relativi ai
manoscritti in volgare friulano delle origini pubblicati a partire dal 1999
nella serie “Fonti e documenti” della Biblioteca Civica di Udine. Un’accurata
ricognizione dei fondi manoscritti della Biblioteca ha portato in questi
anni alla segnalazione, alla trascrizione e alla pubblicazione dei principali
testimoni della scripta friulana delle origini custoditi presso la nostra istituzione,
un impegnativo lavoro che giunge, con la pubblicazione di questi
repertori, alla conclusione.
In questa sede si presentano, quindi, i repertori riguardanti gli elementi
lessicali, antroponimici e toponomastici – o quanto meno una loro ampia
scelta – registrati nei volumi delle pubblicati fnora. Il Repertorio lessicale,
ricco di centinaia di lemmi, segue all’elenco delle Sigle e abbreviazioni, che
rubrica le fonti utilizzate per l’allestimento dello stesso; molte tra le voci
registrate in questi documenti, come si vedrà, rappresentano testimonianze
davvero importanti per lo studio del lessico antico del friulano e della sua
storia linguistica, elementi che consentono di attestare forme e fenomeni
che trovano precisi corrispondenti nelle varietà moderne, illustrandone usi
e valori. nel Repertorio lessicale sono discusse brevemente le singole forme,
con essenziali rimandi alla bibliografia specialistica e di consultazione, e sono
presentati i principali contesti che contribuiscono a chiarirne il significato;
alcuni confronti sono proposti anche con ulteriori documenti friulani
antichi, appartenenti alle collezioni di enti diversi dalla Biblioteca Civica..
Il Repertorio antroponimico offre una raccolta di migliaia di voci, con i
rinvii ai documenti dove sono registrati i singoli tipi. molti appellativi personali,
come di consueto, continuano elementi appartenenti al linguaggio
comune, contribuendo anch’essi ad una migliore descrizione del patrimonio
lessicale del friulano antico; tali appellativi potranno risultare preziosi
riferimenti, per altro, in vista della redazione di quel dizionario storico dei
nomi friulani che, da più parti sollecitato, pare pronto per essere avviato. Il
Repertorio toponomastico, anch’esso di dimensioni piuttosto cospicue, rappresenta
ulteriore prova dell’utilità della lettura delle carte tardomedievali
per la descrizione del territorio e degli antecedenti dei tipi moderni.
Rinnovo, a chiusura di questa breve Premessa, il mio sentito ringraziamento
a Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca Civica, e all’Amministrazione