Notizie 20 - Centro missionario diocesano Belluno-Feltre - Diocesi

camminando con calma, sui suoi
passi mentre gli inseguitori lo incrociavano
senza riconoscerlo.
Questo giochetto lo faceva, preferibilmente,
all’aeroporto internazionale
di Lima in Perù, sua città,
poiché, essendo molto frequentato,
gli riusciva più facile mascherarsi
tra la gente.
Un giorno, però, accadde una
cosa che gli cambiò la vita. Tornando
indietro, seguendo la solita
prassi, vide la sua vittima, un uomo
piuttosto anziano, seduto per terra
che piangeva a dirotto. Stette in
disparte ad osservare
la scena per un
po’ di tempo e provò
una gran pena:
gli sembrava suo
padre, morto da
poco. Istintivamente
estrasse dalla plastica
la borsetta che
aveva appena rubato,
si avvicinò all’uomo
dicendo: «Deve
essere sua, l’ho trovata
per terra qui
dietro». L’uomo,
freneticamente, la
prese in mano, controllò
il contenuto;
c’era tutto. Poi, con
voce rotta ancora
dal pianto disse:
«Sono i miei ultimi
soldi che mi devono
servire per curare
la mia sposa, molto
ammalata…grazie…
Piccoli missionari
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grazie!». Antonio non aggiunse
parola e, andandosene, provò vergogna
sentendo, contemporaneamente,
il bisogno di parlare con
qualcuno.
Gli venne in mente Padre Giuseppe
che tante volte, incontrandolo,
lo aveva invitato ad andare
a trovarlo promettendogli, tra l’altro,
di aiutarlo a trovare la via per
una vita onesta. Lui si era sempre
schernito, a volte con parole molto
irriguardose ma in quel momento
si sentì chiamato e s’incamminò.
Mario Bottegal - Perù