2° parte - Udine Cultura
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mobilità (es. grandi decapodi, misidacei)<br />
è stata molto utilizzata anche la<br />
gangamella (una piccola rete a strascico,<br />
conosciuta anche come gangamo,<br />
o con il termine francese di “chalut”) e<br />
la slitta epibentica. Per la fauna associata<br />
ai rizomi e al fondo, la tecnica della<br />
sorbona o aspiratore subacqueo è la<br />
più utilizzata e sicuramente la meno<br />
distruttiva. Questo metodo, inoltre, se<br />
La stella marina Ophidiaster ophidianus<br />
effettuato su superfici fisse, permette di<br />
ottenere campioni quantitativi. Altre tecniche, infine, come i carotatori, le benne<br />
o il taglio diretto di pezzi di “matte” con seghe, coltelli o pale, sono metodi decisamente<br />
distruttivi e più impattanti. In generale si deve far presente che non esiste<br />
un metodo di campionamento univoco per la fauna vagile e che in rapporto<br />
al tipo di organismi di studio, alla loro mobilità, cripticità, comportamento ed<br />
ecologia, si dovrebbe elaborare un sistema di campionamento ad hoc.<br />
Da un punto di vista tassonomico i principali gruppi della fauna vagile associati<br />
ai sistemi a fanerogame ap<strong>parte</strong>ngono soprattutto a molluschi, crostacei, e<br />
anellidi policheti, e in misura minore a nematodi, platelminti ed echinodermi.<br />
Platelminti, o vermi piatti, e nematodi sono rappresentati soprattutto da animali<br />
di dimensioni molto ridotte, i nematodi in particolare fanno <strong>parte</strong> di quella<br />
che è definita come “meiofauna” (animali al di sotto di 0,5 mm di lunghezza) e<br />
sono altamente criptici nei sistemi a fanerogame anche se presentano livelli<br />
elevati di diversità. I policheti, o vermi segmentati, sono molto diversificati e<br />
ben rappresentati nella fauna associata a posidonia, soprattutto nello strato<br />
dei rizomi e nella “matte”, dove costituiscono il gruppo di invertebrati dominante.<br />
I policheti presentano una organizzazione del corpo di tipo metamerico,<br />
cioè una ripetizione seriale di segmenti uguali lungo l’asse antero-posteriore,<br />
struttura che si osserva anche negli artropodi, e che viene riproposta nel corso<br />
dell’evoluzione nei vertebrati.<br />
I molluschi, che rappresentano un phylum molto ampio di organismi e comprendono<br />
anche numerose specie terrestri e d’acqua dolce, sono caratterizzati<br />
nella maggioranza delle forme da un involucro calcareo esterno, la conchiglia,<br />
che racchiude il corpo dell’animale e che può essere formato da un solo<br />
pezzo, spesso avvolto a spirale come in molti gasteropodi, o da due o più pezzi<br />
articolati (come nei bivalvi e poliplacofori). Sono invece privi di conchiglia<br />
esterna i nudibranchi, tra i gasteropodi, e i cefalopodi (seppie, polpi e calamari)<br />
molti dei quali hanno però un sostegno interno (il famoso “osso di seppia”).<br />
Nei sistemi a fanerogame sono particolarmente diversificati i gasteropodi,<br />
inclusi diversi nudibranchi, e alcuni cefalopodi.<br />
I crostacei (phylum Artropodi) sono uno dei gruppi più diversificati della fauna<br />
vagile, e per molti aspetti svolgono un ruolo simile a quello degli insetti (loro<br />
parenti prossimi) nei sistemi terrestri e d’acqua dolce. I crostacei associati<br />
alle fanerogame sono soprattutto peracaridi, un gruppo che comprende forme<br />
di piccole dimensioni (anfipodi, isopodi, tanaidacei, cumacei e misidacei)<br />
e con una morfologia peculiare dei pezzi boccali; sono inoltre tutti a sviluppo<br />
diretto (incubano le uova in sacche esterne, dette marsupi, da cui escono<br />
direttamente i piccoli).<br />
Molto diffusi e abbondanti anche i crostacei decapodi, che presentano invece<br />
dimensioni più grandi, 5 paia di zampe ambulatorie (da cui il nome), e forme<br />
che sono sia natanti, quali gamberi e gamberetti, che reptanti sul substrato,<br />
quali granchi e i comuni paguri. Fanno infine <strong>parte</strong> della fauna vagile anche i<br />
crostacei copepodi arpatticoidi, ap<strong>parte</strong>nenti alla meiofauna e gli unici a vita<br />
bentonica, rispetto alla maggior <strong>parte</strong> degli altri copepodi che sono invece<br />
tipicamente planctonici.<br />
Gli echinodermi sono infine un gruppo piuttosto frequente nei sistemi a fanerogame<br />
anche se con poche specie tutte però molto caratteristiche e ben conosciute;<br />
fanno <strong>parte</strong> infatti di questo phylum le popolari stelle marine e i ricci,<br />
nonché le ofiure (o stelle serpentine), le oloturie e i crinoidi (gigli di mare). Nel<br />
complesso gli echinodermi hanno una simmetria raggiata del corpo, uno scheletro<br />
esterno caratteristico, che nei ricci è il popolare guscio e che si riduce a<br />
piccole placche o scleriti nelle stelle marine e nelle oloturie.<br />
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Il gasteropode Gibbula ardens, tipico pascolatore sulle foglie di Posidonia oceanica