Il boom di Terrasini - Provincia di Palermo

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Il boom di Terrasini
Antonio
Randazzo
TURISMO
C
hissà che
orgoglio
per quelle
migliaia di siciliani
originari di
Terrasini che hanno
lasciato sole,
mare e cielo limpido
per le nebbie
post-industriali
di Detroit, e che
ogni primavera si riuniscono per celebrare
la tradizionale “festa degli schietti”,
nostalgia e strapaese, alla faccia del
grande sogno americano. Chissà che palpito
di campanile, da una sponda all’altra
dell’oceano, quando hanno saputo che
il loro paese natale, quest’anno, ha fatto
il botto. Un furore, un successo oltre ogni
aspettativa, tutti a Terrasini, palermitani
e milanesi, meridionali e padani, e tedeschi,
francesi, russi, tantissimi russi, un’invasione
che neanche le villone della Versilia
sono riuscite a stare al passo. Il bilancio
di fine stagione è uno squillo di
trombe: duecentomila presenze e spiccioli,
da giugno ad agosto, tutto esaurito
negli alberghi, serate in piazza affollate
come uno stadio per il derby, neanche un
posto libero ai tavolini dei bar all’aperto.
Un’estate d’oro, e soprattutto decisamente
più lunga dei diktat dell’alta stagione,
perché quest’anno i turisti di Terrasini
non hanno premiato solo il mare,
cornice ideale per le più classiche vacanze
d’agosto, ma si sono fiondati anche sul
ghiotto cartellone di appuntamenti messo
a punto dall’amministrazione municipale
(più di cinquanta in due mesi), per
non parlare del pienone del Rtl Tour Omnitel,
che ha convinto anche i palermitani
più pigri a fare trenta chilometri in auto,
senza colpo ferire.
“Ci siamo dati parecchio da fare – dice il
sindaco Antonio Randazzo – la prima edi-
zione del festival di jazz d’autore, organizzato
da un fuoriclasse come Enzo Randisi,
le manifestazioni sportive come la
settimana di cicloturismo a tappe, il torneo
di tennis e quello di ping-pong, in
collaborazione con l’Unicef, il campionato
di bridge in piazza, le serate di cultura
a Palazzo d’Aumale, bellissimo e
suggestivo, i concerti e il teatro, ogni giorno
una proposta, e il pubblico non si è
fatto attendere. In più abbiamo avuto dalla
nostra la fortuna che ci ha assistito
quando abbiamo deciso di rischiare: la
programmazione estiva non aveva ancora
date definite ma noi abbiamo comunque
avviato una campagna pubblicitaria
in grande, puntando soprattutto su Palermo
e sugli spazi promozionali dell’aeroporto.
Il resto l’hanno fatto i contatti
che gli imprenditori turistici della
I comuni
Un’estate magica per la cittadina costiera che ha fatto
registrare tre mesi da tutto esaurito, grazie anche ad un ricco
e variegato programma di spettacoli e di proposte culturali
zona tengono con molti tour operator”.
L’azzardo ha dato i suoi frutti: diciottomila
le presenze all’hotel Perla del Gol-

I comuni
fo, novemila a Calarossa, 141mila a Città
del mare, che è anche un traino potente
per tutto l’indotto, 31mila all’hotel Flo-
rio. A conti fatti, non solo è aumentato il
numero degli ospiti, ma le settimane di
punta si sono succedute sin da giugno.
TURISMO
Bene anche le soluzioni casalinghe, ovvero
residence e case vacanze, preferite
soprattutto dai corregionali. Per il 2004,
dunque, non resta che rilanciare. “I fatti
dimostrano che destagionalizzare il settore
non è più una chimera. Terrasini è
uno dei centri che si presta meglio ad una
politica di promozione del prodotto turistico
da maggio a novembre. Il clima mediterraneo
è nostro alleato, agli amministratori
il compito di valorizzare le altre
risorse, con iniziative originali che incontrino
il favore dei visitatori”. Nel periodo
di Pasqua, per esempio, con la famosa
“festa degli schietti”, di cui sopra,
che paradossalmente è un must più a Detroit
che nella sua culla d’origine. Ma anche
con interventi strutturali, il risanamento
della spiaggia della Praiola innanzitutto.
“La prima parte dei lavori è
stata finanziata con 500mila euro, ma non
è che uno dei progetti sui quali stiamo investendo.
Le opere per la messa in sicurezza
del porto, per esempio, gioveranno
alle attività di vela e diving di tutto il
golfo di Castellammare. Si parla inoltre
della costruzione di uno yachting club,
mentre sono in corso le trattative con l’assessorato
regionale per allungare la tratta
degli aliscafi che collegano Napoli a
Ustica, inserendo Terrasini come terza
tappa”.
Non ci sono ricette sicure per tutti, che
come le formule magiche trasformano il
ranocchio in principe, il piccolo centro
di mare nel salotto buono della movida
estiva. Ma è stragarantito che una bella
tavola blu apparecchiata lungo la linea
dell’orizzonte non può bastare. “Ci vuole
la qualità dei servizi, che nasce prima
di tutto dalla valorizzazione delle peculiarità
del luogo.
I piccoli e grandi esercenti vanno invogliati
a tenere alto lo standard in modo
costante, sfruttando la competitività e proprio
favore, e non cercando di evitarla”.
Un consiglio agli altri sindaci ? “Più che
altro un auspicio: che possano cadere le
barriere tra pubblico e privato, tra addetti
ai lavori e amministratori. Le idee e la
voglia di fare vanno sostenute, indipendentemente
dal colore politico di chi opera
sul territorio”.
F.C.
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