editoriale - Guardia Costiera
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CRONACHE<br />
DI<br />
MARE<br />
Sabato 23 settembre tutto il personale dell’Ufficio<br />
Circondariale marittimo di Ischia<br />
era pronto a ricevere il Ministro dei Trasporti,<br />
prof. Alessandro Bianchi, che<br />
accompagnato dal Contrammiraglio (Cp)<br />
Pierluigi Cacioppo, sarebbe giunto in serata nel<br />
porto di Forio per presenziare ad uno dei tanti<br />
eventi culturali promossi sull’isola verde nel periodo<br />
estivo. La macchina organizzativa era già in<br />
moto da alcuni giorni ed i contatti tra Roma,<br />
Napoli ed Ischia lasciavano ritenere che tutto si<br />
sarebbe svolto secondo il programma da tempo<br />
definito. Ma da qualche parte era scritto che quel<br />
sabato sarebbe passato agli onori della cronaca<br />
nazionale per altri eventi. Infatti, intorno alle<br />
16.00 perveniva alla Sala operativa del Circomare<br />
la segnalazione del titolare dell’Ufficio Locale<br />
Marittimo di Casamicciola Terme, 1° M.llo Luogotenente<br />
Np Claudio Vuoso, che aveva da poco<br />
raccolto le preoccupazioni dei genitori di tre<br />
ragazzi Casamicciolesi, poco più che ventenni,<br />
dei quali non si riusciva più ad avere notizie. L’ultimo<br />
contatto con i ragazzi risaliva alle ore 13.30<br />
quando questi, approfittando del telefono cellulare<br />
di uno dei tre, avevano fatto sapere di trovarsi ad<br />
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NOTIZIARIO DELLA<br />
GUARDIA COSTIERA<br />
DI GIUSEPPE GIOVETTI<br />
alcune miglia da Punta Imperatore e che avrebbero<br />
ritardato il loro rientro a casa, programmato<br />
per le ore 14.00, poiché la battuta di pesca stava<br />
finalmente dando i primi frutti. Da allora nessun<br />
altro contatto.<br />
Le poche notizie recuperate erano vaghe:<br />
Mirko, Alessandro e Salvatore, questi i nomi dei<br />
tre ragazzi dispersi, avevano da poco acquistato<br />
in società un piccolo natante di circa sei metri, di<br />
colore bianco e con una striscia rossa, una prora<br />
parzialmente cabinata ed un motore fuoribordo di<br />
40 cv, e quel giorno si erano dati appuntamento<br />
in porto alle prime luci dell’alba per una nuova<br />
battuta di pesca. Invero, senza rendersene conto,<br />
presi dall’adrenalina della pesca, i tre sventurati si<br />
ritrovano improvvisamente soli, avvolti nella<br />
foschia che aveva caratterizzato tutta la mattinata<br />
proprio quel tratto di mare; si sforzano di scorgere<br />
un punto della costa che gli indicasse la rotta<br />
per il rientro, ma tutto è invano: ormai avevano<br />
perso il senso dell’orientamento, provano a navigare<br />
con la rotta che, secondo loro, li avrebbe<br />
ricondotti verso l’isola d’Ischia, ma dopo poco,<br />
non vedendo terra, desistono, anche per non sprecare<br />
inutilmente le ultime scorte di carburante, e<br />
ANNO VIII N°6 - DICEMBRE 2006