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Versione PDF (1,7Mb) - Unione Ex Allievi del Don Bosco di ...

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PROBLEMI SOCIALI<br />

Non esistono civiltà superiori<br />

Occidente, Islam e opposti estremismi<br />

<strong>di</strong> Franco Car<strong>di</strong>ni - Docente <strong>di</strong> Storia Me<strong>di</strong>evale all’Università <strong>di</strong> Firenze<br />

Ifondamentalisti, anche quando appartengono<br />

a opposti estremismi, si incontrano<br />

sempre: e si sostengono a vicenda;<br />

e trovano l’uno sostegno e conferma<br />

nella tesi <strong>del</strong>l’altro. L’orgogliosa affermazione<br />

relativa alla “superiorità” <strong>del</strong>l’Occidente<br />

risale, nella sua formulazione più<br />

matura, a Hegel; e ha trovato fino ad oggi<br />

molti e convinti sostenitori.<br />

D’altronde, come ha ricordato Berlusconi,<br />

uno degli ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> tale superiorità sta<br />

proprio nello spirito <strong>di</strong> tolleranza. Uno spirito<br />

che, nella sua essenza più profonda, contrad<strong>di</strong>ce<br />

l’idea che possano davvero esistere<br />

civiltà “superiori” (e quin<strong>di</strong> civiltà “inferiori”).<br />

L’Occidente ha perfino fondato una scienza,<br />

l’antropologia culturale, per stu<strong>di</strong>are le<br />

strutture mentali <strong>del</strong>le civiltà <strong>di</strong>verse dalla<br />

nostra ed esorcizzare una volta per tutte<br />

l’etnocentrismo, presupposto e anticamera<br />

<strong>del</strong> razzismo.<br />

Oggi, pertanto, tornare sul tema <strong>del</strong>la “superiorità<br />

<strong>del</strong>l’Occidente”, sembra ad<strong>di</strong>rittura<br />

una contrad<strong>di</strong>zione in termini, proprio<br />

in quanto, e nella misura in cui, una componente<br />

<strong>di</strong> tale “superiorità” sembra essere<br />

proprio la capacità, assente nelle altre<br />

culture, <strong>di</strong> comprendere, valorizzare e rispettare<br />

il “<strong>di</strong>verso da sé”.<br />

6<br />

Parlare <strong>di</strong> superiorità <strong>di</strong> una cultura su un’altra è una contrad<strong>di</strong>zione:<br />

se uno è “superiore”, è anche tollerante. Questa è l’alternativa:<br />

fare crociate contro il terrorismo o ascoltare le voci amiche <strong>del</strong> mondo musulmano.<br />

In questo senso, l’affermazione <strong>del</strong>la<br />

superiorità <strong>del</strong>l’Occidente, espressione<br />

<strong>di</strong> un “fondamentalismo occidentalista”<br />

che ha oggi esponenti laicisti e cattolici,<br />

fa il gioco dei fondamentalisti islamici,<br />

occupati a <strong>di</strong>mostrare l’incompatibilità<br />

<strong>di</strong> Occidente e Islam e la superiorità<br />

spirituale <strong>di</strong> questo su quello. Contro<br />

questi opposti estremisti è necessario<br />

tornare a insistere su dei fatti obiettivi.<br />

Primo: l’Occidente e la “civiltà occidentale”<br />

non esistono nella concreta <strong>di</strong>namica <strong>del</strong><br />

processo storico <strong>del</strong> genere umano. Essi<br />

sono un’astrazione ideologica che senza<br />

dubbio si fonda su mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> pensiero ellenici,<br />

ma che è stata profondamente rivisitata<br />

nell’età moderna in contrapposizione all’altra<br />

simmetrica astrazione, quella, ancora più<br />

ambigua, <strong>di</strong> “Oriente” e <strong>di</strong> “civiltà orientale”.<br />

Secondo: l’Occidente e l’Islam sono in<br />

realtà strettamente correlati e connessi. Fra<br />

XII e XIII secolo sono stati i testi greci, persiani,<br />

in<strong>di</strong>ani, tradotti in arabo (o in ebraico)<br />

e ritradotti quin<strong>di</strong> in latino e nelle lingue moderne,<br />

a consentire all’Europa cristiana <strong>di</strong><br />

fondare il decollo vigoroso e vorticoso <strong>del</strong>la<br />

sua economia, <strong>del</strong>la sua finanza, <strong>del</strong>la sua<br />

scienza, <strong>del</strong>la sua filosofia, <strong>del</strong>la sua tecnologia.<br />

Il punto è che dal XVI secolo l’Occi-<br />

dente ha avviato, con le scoperte e le invenzioni,<br />

un processo <strong>di</strong> globalizzazione, oggi<br />

maturo, che ha emarginato le culture islamiche;<br />

e che ha a lungo ingannato e <strong>del</strong>uso i<br />

popoli musulmani promettendo libertà e sviluppo,<br />

ma praticando colonialismo prima,<br />

sfruttamento turbocapitalistico poi. Fondamentalismo<br />

e terrorismo sono il risultato <strong>di</strong><br />

questi inganni e <strong>di</strong> queste <strong>del</strong>usioni.<br />

L’Occidente ha per lungo tempo enunciato<br />

il principio dei <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>l’uomo, ma realizzandoli<br />

solo a casa propria e a suo vantaggio.<br />

Oggi i quattro quinti <strong>del</strong>l’umanità,<br />

<strong>di</strong> cui l’Islam è portavoce potente, gli<br />

chiedono conto <strong>di</strong> questa inadempienza.<br />

Manteniamo le nostre promesse, e la base<br />

su cui si fondano i presupposti <strong>del</strong>la<br />

simpatia per il terrorismo sparirà d’incanto.<br />

E avremo vinto la nostra guerra.<br />

Ma ostiniamoci nelle nostre pretese <strong>di</strong> superiorità;<br />

chiu<strong>di</strong>amoci alle voci amichevoli<br />

che possono venirci dallo stesso Islam e<br />

rispon<strong>di</strong>amo al terrorismo pseudoreligioso<br />

con la crociata laica. Allora ci apriremo<br />

sotto i pie<strong>di</strong> l’abisso <strong>del</strong>la “guerra contro<br />

ignoti”, la guerra ai poveri che la nostra<br />

tracotanza avrà obbligato, contro le loro<br />

intenzioni, a simpatizzare coi terroristi.<br />

Sarà una guerra lunga. Che perderemo,<br />

perché le guerre le perdono tutti. ■<br />

da Famiglia Cristiana, n. 40/2001

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