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Claudio Rocchi, Musica & Spirito - Spirito Libero Magazine

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Il Personaggio<br />

<strong>Claudio</strong> <strong>Rocchi</strong>, <strong>Musica</strong> & <strong>Spirito</strong><br />

Mi parli un po’ della tua<br />

infanzia e dei primi approcci<br />

con la musica?<br />

A 5 anni mia nonna mi aveva<br />

insegnato a scrivere e scrissi una<br />

poesia con negli occhi una sterminata<br />

distesa di monti visti da una<br />

cima più alta: “Nulla mi attende al di<br />

la dei monti / nulla mi attende al di là<br />

del mare. Nulla, sempre nulla”. I miei<br />

s’inquietarono; come poteva un bimbetto<br />

così piccolo esprimere tanto sterminato<br />

nichilismo, senso del vuoto,<br />

disincanto? Per me era una visione, forse<br />

uno straccio di memoria rimbalzato tra<br />

neuroni e vite. A 11 circa vidi i Beatles in televisione,<br />

mi piacquero molto e mi piacque anche di più quell’oceano<br />

di screaming girls super teen che piangeva<br />

in deliquio, lacrime calde di eccitazione e passione.<br />

Decisi al volo: avrei voluto fare quello nella vita.<br />

Erano i tempi di Volo Magico. Ricordo che i<br />

miei fratelli mi portarono sui Bastioni di San<br />

Zen a Verona (la mia città natale) a vedere un<br />

tuo concerto. Ma ero un bimbetto e ricordo<br />

quasi niente... Ci parli di quegli anni?<br />

Tutto iniziò a metà anni 60 e tutto finì a metà 70.<br />

In musica le avanguardie (tralasciando i laboratori<br />

esoterici di Maderna e Berio) abitavano nei testi di<br />

certi autori cantanti post esistenzialisti. Solo i circoli<br />

dell’ottima Fernanda riverberavano le varie Coney<br />

Islands della Mente, e solo certe “Stelle (M.S.)” nei<br />

cieli pop dicevano qualcosa nell’arte contempora-<br />

2 spirito<strong>Libero</strong> n-13<br />

di Pietro Giarola<br />

«Abiti e maschere<br />

ridotti a microtanga<br />

dell’anima»<br />

nea.<br />

Qualcuno si<br />

muoveva sottoterra nei<br />

teatrini di Trastevere. I più dormivano<br />

sonni di beata ignoranza cullati da anestetici<br />

in bianco e nero televisivo, epidermidi celate,<br />

democrazie cattoliche, sogni di plastica narcotizzanti.<br />

Poi, all’improvviso, l’onda lunga di uno tsunami trasversale<br />

ha travolto e inondato, spazzato via e distrutto,<br />

ucciso e trasformato il Vecchio Mondo.<br />

Nella confusa desolazione lasciata dal mare rientrato<br />

in se stesso, era difficile capire dove fossero le<br />

case e i campi, gli steccati e i garage, i frullatori e i<br />

frullati. Un mondo ricompattato mai come prima tentava<br />

il riscatto dicendosi non-è-successo-nulla-qualeonda-quale-rivoluzione.<br />

Solo incubi o sogni. Non<br />

vedete rifiorire brillanti le villette a schiera e i lager<br />

per le batterie di polli allevati all’inferno, era una fantasmagoria,<br />

where are all the flowers gone?<br />

Niente è più stato come prima. Pubblico e privato<br />

mai più separati nelle analisi dei tempi. Abiti e maschere<br />

ridotti a microtanga dell’anima. Nudi, finalmente<br />

nudi. Conquiste sociali, mentalità diverse,


costumi e modi metabolizzati così profondamente da<br />

essere fraintesi come strutturali ai sistemi, apparentemente<br />

traditori, in realtà infiltrati. Aeronavi atterrate<br />

senza biglietti di sosta scambiate per operazioni<br />

di marketing, alieni tra noi mistaken per gente comune,<br />

terroristi in cattedra e professori in armi. Imprenditori<br />

in politica e politici on stage. Giudici in<br />

carriera e artisti maestri di pensiero. A parte la <strong>Musica</strong>,<br />

l’Acqua, l’Amore e il Pane che ancora ci salvano<br />

la vita, per il resto davvero di tutto quello che c’è non<br />

manca niente. Grazie a quegli anni, a quegli anni.<br />

Il tuo incontro con l’India e i movimenti spirituali<br />

degli anni 80?...<br />

Un’altra vita successiva. Le vie dell’Oriente, dello<br />

Zen, dell’Induismo, del Buddhismo, del Taoismo si<br />

erano aperte in quel decennio a milioni di giovani<br />

che da tutto il mondo con i sacchi a pelo della mente<br />

esercitavano lucide follie liberatorie su improbabili<br />

cammini di santità lisergica. Ancora i Beatles, ancora<br />

Harrison a sdoganare con Roger McGuinn il sitar,<br />

Ravi Shankar, i tabla, suoni così altri, così evoluti,<br />

così potenti da essere sottesi evidentemente da una<br />

grande Cultura.<br />

Declinata in ogni campo dello scibile, la via dell’Oriente<br />

importava Maestri e dottrine già da tempo.<br />

Swami Vivekananda a New York prima di tutti, poi<br />

Swami Prabhupada, Sri Chinmoy, Rajneesh, Maher<br />

Baba, Maharishi Mahesh Yogi, Swami Satchidananda,<br />

Baba Ji, Baba Bedi; di colpo una grande offerta<br />

sul mercato fuori dal Tempio. Qualcuno ha<br />

approfondito qualcosa, qualcuno lo fa anche ora.<br />

Qualcuno continuerà farlo.<br />

Hai condotto una famosa trasmissione ra-<br />

“<br />

Il Personaggio<br />

I patetici vagiti spirituali di ogni<br />

neofita a qualunque latitudine<br />

dell’essere, testimoniano con<br />

chiarezza quanta ignoranza<br />

”<br />

si<br />

alimenti nel nome dello spirito.<br />

diofonica alla Rai e comunque hai fatto tanta<br />

radio. Cosa mi dici della radio o delle radio di<br />

oggi? ... della televisione?<br />

Amo la radio ai massimi livelli, ho iniziato a farne<br />

con la RAI nel 1969 nella storica “Per Voi Giovani”,<br />

poi tanta altra negli anni, e poi le radio libere (Radio<br />

MilanoCentrale, Radio Krshna centrale), e poi l’Himalayan<br />

Broadcasting Company in Nepal. Ora faccio<br />

Radio1Rai da Cagliari e progetto nuovi format<br />

che auspico possano partire a breve. La radio chiede<br />

l’ascolto come la Conoscenza, la radio è molto potente<br />

e come tutti gli strumenti può essere usata impropriamente.<br />

Càpita di sentirla scorrere nel nulla assoluto per ore<br />

e ore di quello che certi professionisti chiamano radio<br />

di flusso. Io potrei dire cazzeggio puro. La Televisione<br />

è spesso ancora peggio, ma ovviamente suggestiva<br />

spirito<strong>Libero</strong> n-13<br />

3


Il Personaggio<br />

e tossica. Da usare con cautela.<br />

Ho smesso da alcuni anni di farmi le canne<br />

e ho trovato in questo un notevole beneficio<br />

(ah ah ah!). A mio avviso comunque va fatta<br />

chiarezza in questo ambito.<br />

Non è giusto che uno si ritrovi<br />

nei guai o si debba sentire un<br />

delinquente solo perché si<br />

vuol fare una canna in santa<br />

pace. Cosa ne pensi al riguardo?<br />

Sono da sempre garantista e<br />

difendo le culture delle genti. Le<br />

sensibilità indotte dalle cosiddette<br />

droghe leggere possono<br />

avere caratteristiche riferibili a<br />

domini edonistici, ma anche<br />

spirituali o addirittura religiosi.<br />

È storia che tra gli anni<br />

60 e 70 ci siano state intere<br />

generazioni di umani che<br />

hanno avvicinato le sostanze<br />

psicotrope con<br />

grande serietà esistenziale<br />

e conoscitiva.<br />

È anche storia<br />

che tutto ciò si sia<br />

trasformato dagli<br />

anni 80, per i più,<br />

nella cultura<br />

dello “sballo”<br />

bumbum discoteca<br />

prima, rav<br />

e h a r d c o r e<br />

sintetico in seguito.<br />

La cocaina<br />

è da<br />

s e m p r e<br />

droga per lo<br />

più di “potere”<br />

e di<br />

ricchezza.<br />

Ci sono sostanze che hanno valenze decisamente<br />

medicali e terapeutiche. Il campo è vasto ed<br />

ogni giudizio superficiale ovviamente riduttivo. Del<br />

resto la stretta proibizionistica in atto comincia ad assimilare<br />

l’alcool alle cosiddette droghe altre. Non<br />

credo che qualcuno possa affermare il successo<br />

delle politiche repressive. Verrebbe invece da chiedersi<br />

come mai dopo decenni di guerre nel settore<br />

geografico nessuno abbia mai pensato seriamente e<br />

togliere, ad esempio, le piantagioni di papavero da<br />

oppio in Afghanistan che non solo finanziano la guerriglia<br />

ma con tutta probabilità riciclano nel mondo<br />

“business” altri e vari con la benedizione di certi settori<br />

dell’establishment.<br />

4 spirito<strong>Libero</strong> n-13<br />

Qual è secondo te la differenza tra essere<br />

parte di un movimento pseudo-spirituale e la<br />

vera ricerca spirituale... per giungere (forse un<br />

bel giorno) all’illuminazione di cui si fa un<br />

gran parlare? Sembra quasi che ci siano delle<br />

tappe obbligate non trovi?<br />

Direi che le “chiese” tutte sono<br />

le vere nemiche<br />

della spiritualità.<br />

Nessuna esclusa,<br />

quando tende a<br />

privilegiare un<br />

metodo su altri,<br />

una tradizione su<br />

altre, un’icona su<br />

altre. I patetici vagiti<br />

spirituali di ogni neofita<br />

a qualunque latitudine<br />

dell’essere,<br />

testimoniano con<br />

chiarezza quanta ignoranza<br />

si alimenti nel<br />

nome dello spirito. Vero<br />

anche d’altro canto che<br />

camminare a gattoni, di<br />

solito, prelude a conquistare<br />

la “posizione eretta”.<br />

Domanda di<br />

rito: Cosa ne<br />

pensi della reincarnazione?<br />

So per certo che<br />

“il principio vitale”<br />

lascia il corpo all’istante<br />

della cosiddetta<br />

morte. La<br />

differenza in un secondo<br />

tra un corpo<br />

animato ed un corpo<br />

inanimato toglie ogni<br />

dubbio sulla capacità del<br />

corpo di bastare in se<br />

La morte, la porta<br />

Prendila bene, cambi vestito, entri nel nuovo:<br />

morte sì, ma solo di quello che è usato.<br />

Prendila bene, sai, tutto muta, pensaci adesso:<br />

muore uno col tuo nome e tu cambi vita.<br />

La morte è la porta che guida all’uscita,<br />

l’entrata è la vita.<br />

Entrata e uscita.<br />

<strong>Claudio</strong> <strong>Rocchi</strong>


stesso alla vita. Che ne sia di quelle energie a quel punto<br />

scatena la fiera delle ipotesi più fantasiose e varie. Persino<br />

grandi scuole come il Buddhismo e l’Induismo hanno teorie<br />

sensibilmente differenti in merito. Da secoli esistono trasversalmente<br />

in tutte le culture riti e modi per comunicare<br />

con altre entità da altre dimensioni. I linguaggi della scienza<br />

occidentale hanno crescente attenzione verso le esperienze<br />

al confine della vita. Presumere una risposta certa significa<br />

sposare tesi incerte. Cercasi Fiducia certamente, sconsigliasi<br />

Fede assolutamente, anche se “funziona” negli equilibri<br />

della cosiddetta Ignoranza.<br />

Presente e futuro?<br />

Il primo esiste, il secondo è un’astrazione. Battutaccia non<br />

priva di qualche Verità. Se intendi nel mio personale sto scrivendo<br />

rocksongs forse per la penultima volta in questa vita.<br />

Lavoro ad un nuovo disco di studio dopo quasi 15 anni dall’ultimo<br />

(<strong>Claudio</strong> <strong>Rocchi</strong>/Lo Scopo della Luna, ©Polygram<br />

La tua prima luna<br />

Questa è la tua prima luna che vedi fuori di casa<br />

sapendo di non tornare.<br />

Oggi sei uscito e ti sei domandato<br />

ma dove sto andando e che cosa farò.<br />

Sei finito in un prato, mangiando una mela<br />

comprata passando dal centro,<br />

dove i tuoi amici parlavano di donne e di moto<br />

e tu ti fumavi<br />

la gioia di esser riuscito a fuggire di casa<br />

portandoti dietro soltanto<br />

la voglia di non tornar.<br />

Ah ah ah<br />

Hai pochi soldi sai bene domani<br />

nessuno ti aiuta<br />

se hai voglia di chiedere aiuto<br />

vai in quella prigione<br />

dove ti hanno insegnato ad amare<br />

poche persone alla volta<br />

e non vuoi ritornare, vuoi amare più gente,<br />

vuoi vivere in mezzo alla gente.<br />

E mentre dormi su un prato, sentendo un po’ freddo<br />

tu vedi passare una macchina<br />

verde della polizia,<br />

non ti vedono neanche,<br />

capisci di colpo che il loro discorso<br />

è diverso dal tuo.<br />

Lascia Gesů<br />

Il Personaggio<br />

Lascia Gesù, lascialo andare<br />

se Gesù per te è qualcosa da pregare.<br />

Lascia Gesù, lascialo andare<br />

se Gesù per te è qualcosa in cui sperare.<br />

Ehi, io credo in te.<br />

Lascia Gesù, lascialo andare,<br />

puoi seguirlo nell’abbraccio del tuo<br />

cuore...<br />

Metti Gesù dentro il tuo amore<br />

per accorgerti che niente è da adorare.<br />

Ehi, io credo in te.<br />

Lascia Gesù, lascialo andare,<br />

con chi credi di parlare quando preghi...<br />

Ama Gesù, ama il tuo amore, parli a te,<br />

sei tu che hai scritto la tua storia<br />

giusto da sempre.<br />

1994). Seguirei con concerti live se il Divenire<br />

lo consente. Di Radio ho già detto. Sto scrivendo<br />

un poema a quattro mani (quasi ultimato)<br />

con Susanna Schimperna.<br />

Ultima: la fai tu?<br />

Mais oui! Pourquoi le petit poisson fait des<br />

boules dans l’eau? Raccolta da una mia giovane<br />

amica francese, anni 4.<br />

spirito<strong>Libero</strong> n-13<br />

5


Il Personaggio<br />

• 1966 - Gli sconosciuti: <strong>Claudio</strong> ha 15 anni e suona il basso.<br />

• 1968 - Con gli stormy six: Le idee di oggi per la musica di<br />

domani è realizzato in parte con sue composizioni. il rapporto<br />

con la band si chiude per altri modi musicali, filosofici<br />

ed umani.<br />

• 1970 - Viaggio (Ariston), il primo disco, si muove in queste<br />

tendenze. Gli viene affidata una rubrica nella trasmissione<br />

Radio2Rai “Per voi giovani” ed è ospite importante in varie<br />

manifestazioni musicali.<br />

• 1971 - Premio della critica discografica italiana per Viaggio.<br />

Esce la suite di Volo magico (Ariston). Suoni e testi sviluppano<br />

la ricerca che gli aveva segnato il primo lavoro.<br />

• 1972 - La seconda parte non pubblicata delle session di Volo<br />

magico diventa La Norma del Cielo (Volo magico n.2, Ariston).<br />

I temi sono i rapporti fra nuove generazioni e filosofie<br />

orientali, la liberazione dell’uomo, psicologia umana sottile<br />

e sociale.<br />

• 1973 - Essenza (Ariston), parole di sintesi elementale e musica<br />

largamente improvvisata. Sono con lui Mino De Martino<br />

(dei Giganti) ed Elio d’Anna (Osanna, Uno).<br />

• 1974 - ll miele dei pianeti, le isole, le api (Ariston), natura<br />

esoterica, vita ed esistenza alternative. Prima rassegna della<br />

canzone d’autore del Club Tenco<br />

di Sanremo<br />

• 1975 - <strong>Rocchi</strong> (Ariston), ricerca e studio nel mondo della<br />

musica elettronica.<br />

- È un o degli animatori di Radio Milano Centrale prima Fm<br />

non commerciale italiana in seguito Radio Popolare.<br />

• 1976 - Il 1° seminario di “<strong>Musica</strong> psichica” ad Arona anticipa<br />

la pubblicazione di Suoni di frontiera (Ariston). A Settefonti<br />

il congresso “Ricercatori sperimentalisti del suono”.<br />

• 1977 - Mirage, performace audiovisiva con filmati, musica<br />

elettronica,<br />

didascalie mimate e recitate . Colonna sonora del lungometraggio<br />

35mm. di Fabrizio Fiumi Minotauros . A fuoco<br />

(Cramps)<br />

• 1978 - Intensa attività di concerti.<br />

- Produce per il doppio album live tributo a Demetrio Stratos<br />

il Concerto (Cramps).<br />

• 1979- 1993 - Esperienza legata alla filosofia bhakti in West<br />

Bengal ed Uttar Pradesh (India), dirige la comunità di Villa<br />

Vrindavana a San Casciano in Val di Pesa nel cuore della Toscana.<br />

Crea per il movimento Hare Krishna il network radiofonico<br />

RKC (Radio Krishna Centrale) producendo con<br />

Paolo Tofani (Area) Un gusto superiore (ISKCON), Ras<br />

mandal reggae, I maestri della musica indiana (<strong>Musica</strong> Divina).<br />

• 1994 - Margherite storia e sogni, spazio quotidiano in per<br />

“Voi giovani” Radio 2 RAI.<br />

- <strong>Claudio</strong> <strong>Rocchi</strong> (Polygram) è il rientro nella vita professionale<br />

con la partecipazione di numerosi artisti e amici tra i<br />

quali Paolo Tofani, Lucio “violino” Fabbri, Mauro Pagani<br />

(PFM), Fabio Treves, Alberto Camerini, Vincenzo Zitello,<br />

Eugenio Finardi, Walter Maioli, Alice e Donatella Bardi.<br />

• 1995 - con Franco Bolelli, Umberto Mosca e Manuela Mantegazza<br />

il programma quadrisettimanale di cultura, attualità,<br />

informazione musicale e scienze umane Radio Starship.<br />

Radio 2 RAI.<br />

- con Franco Bolelli, Andrea Zingoni e Matteo Guarnaccia<br />

all’Iperspazio di Milano, la rassegna Starship, viaggio nella<br />

cultura psichedelica, contenitore di eventi tra musica, filosofia,<br />

video, cinema, design e nuove tecnologie.<br />

6 spirito<strong>Libero</strong> n-13<br />

CLAUDIO ROCCHI - SCHEDA BIOGRAFICA<br />

- Starship è anche un cd antologico di<br />

musica psichedelica (PolyGram)<br />

- Ognidove (percorsi tra musica epresente).<br />

Radio1 RAI .<br />

• 1996 - I think you heard me right (Vinyl<br />

magic), dall’archivio personale tra movimenti<br />

orchestrali, minimalismo e<br />

demo/rock.<br />

- con Cinzia Defendenti cura la redazione musica di Re<br />

Nudo.<br />

• 1997 - Visioni prima (BMG), selezione rimasterizzata dai<br />

primi 7 album.<br />

- produce Sacred Planet (Amiata) e Sulla soglia (Vinyl<br />

Magic), versioni<br />

rivisitate di pezzi del suo repertorio.<br />

• 1998 - scrive di sciamanesimo sul periodico Olis .<br />

- in inglese, con Cinzia Defendenti, l’opera musicale di<br />

video/danza The Cosmic Party (inedita).<br />

• 1999 - a Kathmandu (Nepal), project manager l’Himalayan<br />

Broadcasting Company (HBC 94 fm), emittente/laboratorio<br />

mediatico di cultura creativa con magazine di rete. live on<br />

line at www.hbc.com.np<br />

• 2002 - inizia il progetto www.claudiorocchi.com e riprende<br />

l’attività concertistica. In scena con lo spettacolo di songs,<br />

dance & visuals claudiorocchi.com<br />

• 2003 - produce per RAIsat/show il settimanale video milano<br />

Music magazine/mmm3<br />

- pubblica il libro Le sorprese non amano annunciarsi sono<br />

un gruppo rock di fanciulle suonano nude e sono bellissime<br />

(Jubal Editore-Trieste)<br />

- nuove edizioni BMG/Ricordi (rock progressive) di Viaggio<br />

e Volo Magico n. 1<br />

- produce e dirige Pedra mendalza a Digital tale with music.<br />

• 2004 – Modena, intervento nell’ambito del festival della filosofia<br />

nella sezione Suoni e visioni della psichedelia.<br />

• 2005 - dirige e prepostproduce Psychodoors & flowers,<br />

corto digitale con fotografie di Gabriele Di Bartolo.<br />

- è corrispondente di Rolling Stone e Il giornale di Sardegna.<br />

Pubblica numerosi articoli e interviste esclusive tra le quali,<br />

Tori Amos, Alejandro Jodorowski, Kraftwerk, Franco Battiato.<br />

- partecipa con un suo testo da attore al 2° film di Franco Battiato:<br />

Musikanten<br />

- Jam session di La realtà non esiste ed un inedito nel DVD<br />

Un biglietto per L’inferno con Patrizio Fariselli (area), Toni<br />

pagliuca (orme) Rodolfo Maltese (banco).<br />

- partecipa al blog on rimbaud al castello di Rivara (To) con<br />

un corto digitale omaggio al poeta: La première soirée<br />

• 2006 – nuova attività concertistica con www.claudiorocchi.com<br />

- Venezia, 10° Biennale di Architettura/ eventi collaterali.<br />

Highlights da pedra mendalza©, a digital tale with music.<br />

• 2007 – escono per AMS/BTF DVD & colonna Sonora del<br />

lungometraggio “Pedra Mendalza”. Soundtrack con nuove<br />

musiche originali e contributi di Jont, Paolo Tofani, Walter<br />

Maioli, Sandro Mussida, Andrea Tich, Feldmann, Terje Nordgarden,<br />

Marco Lucchi, Luigi Lai, Roby Dellera, Synaulia,<br />

Massimo Zamboni, Fabrizio Coppola.<br />

• 2009- riedizione di Suoni di Frontiera con inediti (Die<br />

Schachtel)<br />

- in onda da Cagliari “Dicono di noi”, settimanale radiofonico<br />

RADIO1 RAI/Sardegna.

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