Villa Reale - Monza Club
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Quella<br />
bella occasione<br />
La ricchezza del nostro<br />
patrimonio culturale è una<br />
delle (poche) cose che abbiamo<br />
di veramente straordinario e<br />
che dovrebbe contribuire in<br />
modo fondamentale a dare un importante<br />
slancio al Sistema Italia. Per chi ci vive<br />
e per chi viene a visitarlo. Per quello che<br />
vorremmo che fosse l’Italia fra trenta o<br />
quarant’anni. Per il ruolo che potrà assumere<br />
in un contesto internazionale sempre più<br />
competitivo, anche a livello culturale. Sono<br />
convinto che un’adeguata valorizzazione<br />
strategica delle nostre ricchezze naturali<br />
contribuirà ad aiutarci a passare dall’essere<br />
un paese scarsamente innovativo ad altamente<br />
innovativo. Una nazione che, comunque,<br />
vanta importanti esempi di eccellenza<br />
nelle diverse realtà imprenditoriali, non<br />
solamente culturali. Penso ad esempio all’alta<br />
tecnologia, per definizione in continua<br />
evoluzione, che offre delle capacità di<br />
ricerca e divulgazione fino a ieri ritenute<br />
impensabili. O ad alcune scuole di restauro,<br />
esempio di eccellenza acclamato in tutto il<br />
mondo. Penso alle potenzialità del capitale<br />
umano di cui l’Italia dispone e a quello che<br />
potrebbe ospitare proveniente da ogni parte<br />
del mondo, risorsa essenziale per qualsiasi<br />
sviluppo e senza la quale non si può pensare<br />
veramente di immaginare il futuro.<br />
Insomma, penso prima di tutto ad un<br />
cambiamento culturale in ciascuno di noi.<br />
Bisogna cessare di credere che fare cultura<br />
significhi quasi sempre perdere soldi, dello<br />
Stato e dei contribuenti. Dove è scritto?<br />
Significa che qualcosa non ha funzionato.<br />
Che non abbiamo ottimizzato persone e<br />
risorse. Che non abbiamo avuto idee vincenti<br />
e innovative. Non vi è dubbio, infatti, che<br />
oggi dobbiamo constatare quanto la politica<br />
culturale degli ultimi decenni non abbia<br />
promosso cambiamenti strutturali nel nostro<br />
Paese e renderci finalmente conto, una<br />
volta per tutte, che mai come ora c´è un<br />
impellente bisogno di valorizzare sempre più<br />
il patrimonio artistico, storico, scientifico e<br />
culturale italiano e, nel contempo, inserirlo<br />
in una crescita economica più strutturata e<br />
aggregata di quella attuale. Non esistono<br />
settori distanti l’uno dall’altro: sviluppo<br />
economico, culturale, alta formazione,<br />
infrastrutture, ricerca e diffusione<br />
tecnologica, integrazione sociale sono<br />
segmenti di una sola faccia. È guardandoli<br />
tutti insieme che si costruisce il futuro.<br />
In occasione del Primo Forum Mondiale<br />
dell’Unesco dedicato all’industria della<br />
cultura e della creatività che avrà luogo nella<br />
<strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> di <strong>Monza</strong>, ricco di prestigiosi<br />
relatori e di interventi, anche internazionali,<br />
ci faremo un’idea ancora più precisa di<br />
quanto e come sia importante per l’umanità<br />
che le differenze culturali di ciascuno<br />
rappresentino non un ostacolo, ma sempre più<br />
un arricchimento, nel difficile e inesauribile<br />
cammino della ricerca di una pacifica<br />
convivenza fra i popoli.<br />
EDITORIALE<br />
di Toni Liguori<br />
N.47<br />
CM 1
Letti, Coordinati, Complementi d’arredo, Oggettistica, Tende<br />
Progettazione interni<br />
Arredamenti su misura<br />
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BRIANZA CLUB<br />
Dopo anni di governo del<br />
centrosinistra, a Cesano<br />
Maderno è arrivata a<br />
ricoprire la carica di<br />
sindaco la leghista<br />
Marina Romanò.<br />
Con simpatia e<br />
determinazione ha<br />
conquistato anche<br />
l’elettorato femminile.<br />
78<br />
MARINA ROMANÒ<br />
Il suo programma punta<br />
sulla sicurezza e sulla<br />
tutela della famiglia;<br />
il suo punto di forza<br />
è la determinazione a<br />
risolvere i problemi<br />
della città. Proprio come<br />
fanno le donne in ogni<br />
casa. Sarà questa, dice, la<br />
strategia vincente.<br />
MONZACLUB<br />
www.monzaclub.it<br />
PERIODICO REALIZZATO DA<br />
<strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> Edizioni srl<br />
Piazza Carrobiolo, 5 - <strong>Monza</strong><br />
Tel. 039/5961872<br />
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Prezzo di copertina: 5 euro<br />
DIRETTORE<br />
EDITORIALE<br />
Pietro Fortunato<br />
DIRETTORE<br />
RESPONSABILE<br />
Toni Liguori<br />
SEGRETERIA<br />
DI REDAZIONE<br />
Chiara Bramati<br />
REDAZIONE<br />
Sara Re (caporedattore)<br />
Francesca Barzaghi<br />
Chiara Bramati<br />
Sara Franchini<br />
Greta La Rocca<br />
Laura Marinaro<br />
Francesco Pozzi<br />
Elisa Tosi<br />
Andrea Trentini<br />
GRAFICA<br />
Ilaria Nigro<br />
Alessio Santamaria<br />
FOTOGRAFIE<br />
Marco Brioschi<br />
Antonio Mastrangelo<br />
Fabrizio Redaelli<br />
PUBBLICITÀ<br />
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Paolo Marchettini<br />
Tel. 039/2315288<br />
e-mail p.marchettini@hubnet.it<br />
STAMPA<br />
Vamaprint - Melzo<br />
Periodico registrato presso il<br />
Tribunale di Milano al n.242 -<br />
Registro stampa periodica<br />
N.47<br />
CM 3
SOMMARIO<br />
WHAT’S ON<br />
8 - Flash<br />
12 - Le notti in musica dell’estate<br />
20 - Un convegno per capire il<br />
mondo delle donne<br />
24 - Un calcio in aiuto dell’Abruzzo<br />
25 - Il recupero dell’antico<br />
27 - Un Consorzio per la <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
28 - Massimo Zanello, la Lombardia<br />
al centro del mondo<br />
34 - Aimb: passaggio di testimone<br />
40 - Briancar: dove il cliente è al<br />
centro dell’attenzione<br />
44 - Volti e programmi della nuova<br />
4 N.47 CM<br />
TEMPO LIBERO<br />
Provincia<br />
48 - Gp/1: il parere di Sandro<br />
Donato Grosso<br />
50 - Gp/2: Sebastian Vettel,<br />
campioni si nasce<br />
54 - Gp/3: l’incognita sul futuro<br />
56 - Gp/4: le immagini più<br />
belle degli ultimi 40 anni<br />
62 - Roberto Formigoni: vita<br />
da presidente<br />
66 - Quando Michael Jackson<br />
fece ballare la Brianza<br />
MONZA YOUNG<br />
70 - Alex: la mia vita su due<br />
ruote<br />
Grande successo per i concerti estivi in <strong>Villa</strong><br />
<strong>Reale</strong>. Prima fra tutti Laura Pausini che il 3 luglio<br />
ha riempito i giardini, ma anche Enrico Ruggeri,<br />
Massimo Ranieri, Giovanni Allevi e i Negrita<br />
Alex Petersen,<br />
31 anni, segni particolari: una<br />
vita dedicata ai motori<br />
70<br />
12<br />
73 - L’acqua dei desideri<br />
74 - La fabbrica delle idee<br />
76 - Una bevanda fatta in casa<br />
78<br />
Marina Romanò, neosindaco di Cesano Maderno,<br />
insieme al suo leader Umberto Bossi<br />
BRIANZA CLUB<br />
78 - Cesano Maderno: una donna al<br />
potere<br />
82 - Le imprese eccellenze vengono<br />
premiate<br />
88 - Monticello Brianza: concorso<br />
in noir<br />
90 - “La Tempesta” perfetta<br />
PASSIONI<br />
92 - Il Calcio <strong>Monza</strong> si rinnova<br />
96 - Oriali, una vita in neroazzurro<br />
98 - Golf <strong>Club</strong> Milano, tra tradizione<br />
e novità<br />
100 - Un cavaliere dei nostri giorni<br />
34<br />
Renato Cerioli succede a Carlo Edoardo Valli alla<br />
presidenza di Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza<br />
102 - 500 Cabrio: l’auto<br />
dei sogni<br />
106 - Il mal d’Africa in un libro<br />
FASHION<br />
108 - L’autunno si colora d’oro<br />
110 - Le gambe si fanno gioiello<br />
IL CONSULENTE<br />
113 - Dentista<br />
114 - Legale<br />
115 - Assicurazioni<br />
117 - Lavoro<br />
TEMPO LIBERO<br />
6 - Chi sale<br />
118 - Dove&Come<br />
119 - Mostre&Eventi<br />
120 - Oroscopo<br />
106<br />
Simona Ghezzi, musicista e<br />
scrittirice, ha pubblicato un<br />
libro che racconta i suoi viaggi<br />
in Sierra Leone<br />
TEMPO LIBERO<br />
50<br />
Sebastian Vettel,<br />
vincitore della scorsa<br />
edizione del Gp di<br />
<strong>Monza</strong>, ci riprova e si<br />
racconta<br />
108<br />
Ricercatezza<br />
delle forme<br />
e forti contrasti<br />
cromatici:<br />
due highlights<br />
delle tendenze<br />
per l’autunno<br />
N.47<br />
CM 5
Chi sale<br />
Il capolavoro del Piermarini, fiore all’occhiello del territorio brianzolo, torna a<br />
risplendere... così come brilla la medaglia di bronzo di una giovane nuotatrice lissonese<br />
di Sara Franchini<br />
V illa<br />
<strong>Reale</strong><br />
Salgono le quotazioni della<br />
dimora del Piermarini.<br />
Finalmente, dopo anni di abbandono,<br />
la speranza di vederla rivivere è<br />
vicina. Grazie alla firma posta in<br />
calce al Consorzio per la Tutela e la<br />
Gestione, ma soprattutto grazie a chi,<br />
con tenacia, ha creduto nel progetto.<br />
Primo tra tutti Marco Mariani, sindaco<br />
di <strong>Monza</strong>, che insieme all’assessore alla <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> Pierfranco Maffè è riuscito a far<br />
approvare, in Giunta Comunale, il Consorzio. Grazie a Roberto Formigoni, governatore<br />
della Lombardia e al Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi che - in meno di un anno -<br />
hanno fatto sì che un’idea divenisse realtà, credendo fermamente nell’importanza di questo<br />
bene architettonico anche in vista dell’Expo 2015. E grazie al viceministro e assessore<br />
all’Urbanistica, Paolo Romani, che si è impegnato a Roma per aiutare la sua <strong>Monza</strong>.<br />
6 N.47 CM<br />
TEMPO LIBERO<br />
Beatrice Adelizzi<br />
Ha 19 anni, è lissonese di nascita e monzese d’adozione<br />
e ha conquistato la prima medaglia mondiale della<br />
storia italiana del nuoto sincronizzato. È successo lo scorso<br />
25 luglio durante i Campionati del Mondo di nuoto a Roma.<br />
Beatrice Adelizzi si è piazzata dopo la russa Natalia Ishchenko<br />
e la spagnola Gemma Mengual. L’atleta ha incantato il pubblico<br />
ottenendo il voto di 9,7. «Mi alleno 9-10 ore al giorno per 5<br />
giorni la settimana: 6-7 ore in acqua e 2-3 ore di palestra, pesi e<br />
danza - ha spiegato - Mi sembra un sogno. Ho dato davvero tutto<br />
in questi Mondiali». Grande soddisfazione per il suo risultato è<br />
stata espressa da Dario Allevi, presidente della Provincia, grande<br />
amante dello sport. «Non posso fare altro che manifestare la mia<br />
grande gioia per questo risultato d’eccellenza raggiunto da una<br />
nostra concittadina, frutto di impegno e di una grande passione<br />
- ha dichiarato - <strong>Monza</strong>, ancora una volta, si è rivelata fucina di<br />
grandi atleti pluriridati nelle più grandi competizioni sportive».<br />
B
La Mia è più eco<br />
Tutto è pronto per la sessantaquattresima Mostra<br />
Internazionale dell'Arredamento di <strong>Monza</strong> e Brianza.<br />
E quella che si terrà dal 19 al 27 settembre potrebbe<br />
essere una delle ultime nei vecchi padiglioni della fiera.<br />
Il Comune, infatti, si prepara a far partire i lavori per la<br />
nuova fiera provinciale a gennaio 2010, con conclusione<br />
prevista dopo 18 mesi. Sono attesi 70 espositori e<br />
molte novità legate ad ambiente ed ecosostenibilità<br />
che legheranno la Mia ad Habitat Clima, l'evento di<br />
approfondimento che si terrà al Palacandy.<br />
8 M C<br />
La città non va in vacanza<br />
Numerosi gli eventi dedicati alla solidarietà e all'ambiente nel periodo estivo:<br />
così la nuova Provincia, reduce dalle sue prime elezioni, si prepara a crescere<br />
a cura della redazione<br />
La Bocconi in Brianza<br />
L'Università Bocconi sbarca in Brianza. Partono i corsi della Scuola per Dirigenti d'Azienda, organizzati dal<br />
prestigioso ateneo per gli imprenditori e aspiranti tali della nuova Provincia. Un progetto nato grazie a Formab,<br />
fondazione per la formazione manageriale specialistica, creata con una collaborazione tra aziende, Centro Studi<br />
Liberi nell'Agorà, il Comune di <strong>Monza</strong>, la Provincia, l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di <strong>Monza</strong><br />
e Brianza. In testa Rottapharm Madaus, colosso della farmaceutica che, per due anni, metterà a disposizione le<br />
aule in cui tenere i corsi nella sede di San<br />
Fruttuoso. Anche gli artigiani e le banche<br />
si sono impegnati a creare borse di studio<br />
per i giovani destinatari dei corsi. Il fiore<br />
all'occhiello della cultura brianzola ha<br />
come obiettivo l'alta formazione dei suoi<br />
futuri manager e l'inserimento di giovani<br />
di talento nelle aziende del territorio.<br />
Il progetto, insieme alla Fondazione<br />
per il Polo Universitario Brianteo,<br />
approvato in Consiglio comunale, sta<br />
particolarmente a cuore al sindaco Marco<br />
Mariani, che ha promesso di inserire<br />
la scuola della Bocconi all'interno del<br />
Polo Universitario approvato in luglio in<br />
consiglio comunale. I due corsi della Sda<br />
Bocconi si concentreranno su "crescere"<br />
in azienda (dedicato a giovani laureati<br />
senza esperienza lavorativa), e sullo<br />
sviluppo manageriale per alti potenziali,<br />
coordinato dal professor Raffaele Secchi,<br />
(destinato ai talenti della managerialità).<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
Seveso per l'ambiente<br />
Era il 10 luglio del 1976 quando uno dei reattori dell'Icmesa,<br />
fabbrica chimica di Seveso, esplose producendo una nube<br />
tossica di diossina che uccise centinaia di persone e animali.<br />
Non se ne seppe nulla fino a una settimana dopo e, da<br />
allora, la vita di quella città è cambiata. Oggi, a 30 anni<br />
dall’incidente, sulle ceneri della tragedia, nasce il Centro<br />
Studi e Documentazione della Fondazione Lombardia per<br />
l’Ambiente per non dimenticare le conseguenze che la diossina<br />
ha avuto sul territorio e sulla sua comunità. Alla posa della<br />
prima pietra è intervenuto il presidente della Regione Roberto<br />
Formigoni, quello della nuova Provincia Dario Allevi, il sindaco<br />
di Seveso Massimo Donati e il presidente onorario della<br />
Fondazione Giovanni Bottari, che da poco ha lasciato il posto<br />
a Paolo Colombani. «La Fondazione e i progetti sull'ambiente<br />
devono proporsi insieme, nell’ambito di Expo 2015, come<br />
vetrina mondiale<br />
della capacità<br />
lombarda di<br />
portare avanti<br />
un modello<br />
di sviluppo<br />
consapevole dei<br />
rischi, legato<br />
alla conoscenza<br />
e al progredire<br />
della scienza»,<br />
ha dichiarato il<br />
sindaco Donati.<br />
Lavorando con i pedali<br />
Il fotografo, l'arrotino,<br />
il cappellaio, lo<br />
scrivano e tanti altri<br />
antichi mestieri in<br />
bicicletta. Questo il<br />
senso della mostra<br />
itinerante "Lavorando<br />
pedalando" tenutasi<br />
a Seregno, Vimercate,<br />
<strong>Monza</strong> e Lissone<br />
nel luglio scorso.<br />
Un evento che ha<br />
riscoperto la tradizione<br />
dei mestieri su due<br />
ruote organizzato da<br />
El Capel e Ab&Com,<br />
patrocinato da Comune,<br />
Regione Lombardia,<br />
Provincia.<br />
Metro rossa<br />
studio<br />
fattibilità<br />
WHAT’S ON<br />
Il sogno della città e del sindaco<br />
Marco Mariani potrebbe avverarsi:<br />
la linea rossa della metropolitana<br />
potrebbe arrivare nelle adiacenze<br />
della <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong>. Infatti, nel<br />
prolungamento della metro da<br />
Bettola al cuore della città è stata<br />
inserita, nell’intesa con Regione<br />
Lombardia, Provincia di Milano e<br />
i Comuni di Sesto San Giovanni e<br />
Cinisello Balsamo, una clausola<br />
che impegna tutte le parti a<br />
«verificare la fattibilità» del tratto<br />
fino al Rondò dei Pini. La stazione<br />
sarà di fronte all’ingresso della<br />
reggia piermariniana e a poche<br />
decine di metri dalla futura<br />
sede della Provincia di <strong>Monza</strong>.<br />
«Vogliamo evitare il traffico dalla<br />
città verso i parcheggi di Bettola<br />
che sono più vicini a Cinisello<br />
- ha detto il sindaco - Abbiamo<br />
avuto rassicurazioni dal Ministro<br />
Roberto Castelli, ma per ora è<br />
solo uno studio e non possiamo<br />
fare previsioni su costi e tempi.<br />
Attendiamo fiduciosi e, di certo,<br />
non abbandoneremo la battaglia».<br />
N.47<br />
M C<br />
9
<strong>Monza</strong> aperta per ferie<br />
In agosto idraulici e fabbri con tariffe da gioiellieri? La città di Teodolinda durante la classica serrata<br />
estiva non ha riscontrato questo problema. Il tutto grazie a <strong>Monza</strong> aperta per ferie, iniziativa realizzata<br />
dall'assessorato alle Attività produttive e da quello alla Famiglia e alle Politiche sociali, in collaborazione<br />
con Confartigianato. Una novità che si è rivelata un sollievo per chi è stato costretto a ricorrere al lavoro<br />
di idraulici, imbianchini, elettricisti, fabbri durante il periodo di ferie senza trovarsi di fronte a tariffe<br />
esagerate e a personale non qualificato. Bastava, infatti, chiamare l'APA e dal call center veniva offerto il<br />
numero dell'artigiano di riferimento che, in base all'accordo con i due enti, non ha proposto tariffe diverse<br />
da quelle normali e si è occupato del lavoro nei tempi e nei modi pattuiti con il cliente. «Quest'anno, come<br />
lo scorso, sono state molte le imprese artigiane a noi associate a mettersi a disposizione dei cittadini - ha<br />
commentato il Presidente di APA Confartigianato Imprese di <strong>Monza</strong> e Brianza Giovanni Barzaghi - Viene<br />
confermata la volontà delle aziende di formulare preventivi gratuiti e di proporre tariffe agevolate».<br />
Un'iniziativa che ha aiutato i cittadini in un periodo di crisi così come gli stessi artigiani, reduci da un<br />
difficile inverno dovuto alla crisi economica.<br />
Badanti a ore, le prime in Italia<br />
10 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
Le badanti per gli anziani costano più della casa<br />
di riposo. Per ovviare a questo crescente problema<br />
sociale, messo in evidenza da uno studio della<br />
Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza, il Comune<br />
ha trovato una soluzione unica in Italia: le badanti ad<br />
ore disponibili a prestare servizio anche in maniera<br />
non continuativa. Si tratta di personale qualificato<br />
che segue un corso di formazione, in regola con<br />
eventuali permessi di soggiorno, reperibile allo<br />
Sportello Badanti recentemente aperto presso il<br />
Municipio. «Questo è un servizio – spiega l’Assessore<br />
alla Famiglia Stefano Carugo - che abbiamo pensato<br />
di creare in relazione al costante aumento della<br />
popolazione anziana nella nostra città, che ogni anno<br />
cresce di circa il 2,5%».<br />
Ok al Polo universitario<br />
Il Consiglio Comunale di <strong>Monza</strong> ha approvato il 23 luglio<br />
scorso la delibera sulla Fondazione Polo Universitario <strong>Monza</strong><br />
e Brianza. Il nuovo ente ha il compito di implementare il<br />
patrimonio universitario presente nel territorio brianzolo<br />
dando particolare attenzione all’integrazione tra il pubblico e il<br />
privato al fine di sostenere progetti di ricerca e di formazione<br />
attraverso l’interazione con le aziende del territorio e altri<br />
ambiti. I settori universitari maggiormente interessati saranno,<br />
inizialmente, quelli di grande tradizione nell’area brianzola<br />
(medicina, sociologia, scienze economiche, cultura), con<br />
possibili nuovi sviluppi che riguardano in particolare peculiarità<br />
del territorio come il design collegato al settore del legno e<br />
dei complementi d’arredo. «Il Polo Universitario nasce con<br />
l'obiettivo di diventare uno strumento capace di intercettare<br />
tutte le risorse e le prospettive offerte dal territorio - ha<br />
sottolineato il sindaco Marco Mariani - La nascita della<br />
Fondazione Polo Universitario rappresenta un traguardo<br />
epocale per tutta la città di <strong>Monza</strong> e per l’intera Brianza. Si<br />
tratta di un’opportunità di sviluppo e di crescita sia per il<br />
settore dell’istruzione che per quello economico e industriale.<br />
<strong>Monza</strong> ha la grande occasione di diventare una città europea<br />
a tutti gli effetti, facendo crescere i propri giovani in un<br />
ambiente stimolante e di qualificata formazione. Il capoluogo<br />
e il suo Polo saranno l’anello di congiunzione tra le offerte<br />
formative e le aziende del territorio».<br />
Cineasti<br />
in erba<br />
WHAT’S ON<br />
"Perché mi guardi così?" :<br />
questo il titolo del cortometraggio<br />
realizzato dai giovani del Centro<br />
di Aggregazione Giovanile Primo<br />
Piano e dall'Ipsia nell'ambito del<br />
progetto "Ciak, crescere insieme<br />
attraverso la cultura". Con questa<br />
pellicola gli aspiranti cineasti<br />
parteciperanno al Festival del Cinema<br />
per ragazzi di Beirut, in programma<br />
ad ottobre, insieme a Marco Arosio,<br />
coordinatore del Cag e Giorgio<br />
Caccamo, docente dell'Ipsia. Un<br />
viaggio all'insegna della cultura ma<br />
anche della solidarietà, dato che gli<br />
attori monzesi visiteranno i campi<br />
profughi palestinesi del Libano<br />
dove realizzeranno progetti artistici<br />
comuni. Con la collaborazione<br />
dell'organizzazione non governativa<br />
libanese Al Jana, è stato possibile<br />
realizzare il progetto dell'associazione<br />
Africa 70. «Grazie all'aiuto di Afrca<br />
70 stiamo raccogliendo fondi per<br />
realizzare al meglio questo progetto»,<br />
ha spiegato Martina Sassoli, assessore<br />
alle Politiche Giovanili facendo<br />
riferimento alla campagna<br />
dell'Ong "Lavatene le mani" che<br />
raccoglie fondi attraverso la vendita<br />
di un sapone realizzato<br />
da donne libanesi.<br />
N.47<br />
M C<br />
11
Estate<br />
Notti di note<br />
Da qualche anno le serate nel capoluogo si animano grazie alle note<br />
degli artisti più diversi, che decidono di portare a <strong>Monza</strong> i propri<br />
successi. Così, tra nomi internazionali, musica classica, maestri e<br />
canzoni senza tempo, l’estate 2009 non sarà facile da dimenticare<br />
Laura Pausini<br />
12 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
“<br />
It’s the air that I breathe<br />
it’s my fall at your feet<br />
it is my song<br />
I sing when you are gone<br />
“Primavera in anticipo<br />
(It is my song)”<br />
WHAT’S ON<br />
Il 3 luglio scorso ha infiammato gli animi e<br />
i cuori di circa 5 mila spettatori. La Laura<br />
nazionale non si è risparmiata,<br />
esibendosi nelle canzoni degli esordi fino<br />
a quelle tratte dall’ultimo album. Nel finale il<br />
tributo all’amico Michael Jackson<br />
N.47<br />
M C<br />
13
14 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
Il 10 luglio il pubblico ha potuto ammirare le dita di<br />
Giovanni Allevi scorrere magicamente sul pianoforte<br />
e i suoi riccissimi capelli neri inseguire le note<br />
“<br />
Stiamo tornando nel<br />
Rinascimento italiano, dove<br />
l’artista deve essere un po’<br />
filosofo, un po’ inventore,<br />
un po’ folle, deve uscire dalla<br />
torre d’avorio e avvicinarsi al<br />
sentire comune<br />
WHAT’S ON<br />
Giovanni Allevi<br />
N.47<br />
M C<br />
15
Enrico Ruggeri<br />
16 M C<br />
mare, qui non viene mai<br />
nessuno “Mare<br />
a trascinarmi via.<br />
Mare mare, qui non viene mai<br />
nessuno a farci compagnia.<br />
Mare mare, non ti posso<br />
guardare così perché<br />
questo vento agita anche me,<br />
questo vento agita anche me<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
Sarà perchè il suo sangue brianzolo ha fatto scattare<br />
il feeling con il pubblico (la mamma è monzese);<br />
sarà per la magia della cornice; sarà perchè i suoi<br />
successi non stancano mai o, forse, sarà solo<br />
perchè lui è un grande artista. Enrico Ruggeri,<br />
il 1° luglio, ha fatto ballare proprio tutti<br />
WHAT’S ON<br />
L’Helldorado tour dei Negrita ha fatto tappa a<br />
<strong>Monza</strong> alla metà di luglio, quando la rock band<br />
si è esibita in un applauditissimo concerto<br />
“<br />
È in onda Radio Conga<br />
dal centro della jungla…<br />
C’è qualcuno là sopra?<br />
(May-day, may-day!)<br />
No Victoria… ma vana Gloria…<br />
(And the Party is over )<br />
Negrita<br />
N.47<br />
M C<br />
17
“<br />
Perdere l’amore<br />
quando si fa sera<br />
quando sopra il viso<br />
c’è una ruga che non c’era<br />
Provi a ragionare<br />
fai l’indifferente<br />
fino a che ti accorgi<br />
che non sei servito a niente<br />
“Perdere l’amore”<br />
Massimo Ranieri<br />
18 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
Musica, cinema, teatro, Tv: c’erano tutte le<br />
esperienze artistiche nella performance di<br />
Massimo Ranieri del 6 luglio scorso. Gli<br />
amanti della canzone all’italiana ringraziano
Al femminile<br />
Le donne<br />
sposano la <strong>Villa</strong><br />
La dimora reale si vestirà con l’abito lungo<br />
per due giorni dedicati esclusivamente alle<br />
donne durante la prima edizione degli Stati<br />
Generali dell’Imprenditoria Femminile<br />
20 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
di Chiara Bramati<br />
Sarà un evento di respiro internazionale,<br />
che abbraccerà i diversi settori che ruotano<br />
intorno al mondo della donna, dal lavoro<br />
all’imprenditoria, alla maternità e a tutte le sfere<br />
che coinvolgono la femminilità. Promotrice e<br />
ideatrice degli Stati Generali dell’imprenditoria<br />
femminile è Mina Pirovano, presidente del<br />
Comitato per l’Imprenditoria femminile della<br />
Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza,<br />
imprenditrice ma soprattutto mamma e moglie.<br />
Come nasce questo ambizioso progetto?<br />
«Da un mio sogno nel cassetto. Credo che questo<br />
sia il momento di dare una risposta ai bisogni delle<br />
persone e del territorio; ho notato, soprattutto da<br />
quando presiedo il Comitato per l’imprenditoria<br />
femminile da luglio 2008, che le donne, vere<br />
e proprie api operaie, hanno una forte volontà<br />
di fronteggiare questo momento congiunturale<br />
difficile. Non si arrendono di fronte alle difficoltà e<br />
perseguono i loro obiettivi, che vanno dal costruire<br />
il futuro dei loro figli al non abbandonare le<br />
aziende di famiglia, create dai loro padri o nonni,<br />
per dedicarsi con passione a quello che le rende<br />
felici: la famiglia e l’azienda, che viene considerata<br />
quasi come un figlio. C’è il desiderio di fare bene,<br />
ma il mondo femminile non è ancora valorizzato<br />
nel modo corretto. Con questa iniziativa vogliamo<br />
mettere in luce le eccellenze e dare visibilità a<br />
queste realtà».<br />
In che modo?<br />
«Con il Comitato e la giunta della Camera di<br />
Commercio <strong>Monza</strong> e Brianza abbiamo deciso di<br />
realizzare un evento istituzionale la cui eco vada<br />
al di là dei confini italiani. A livello internazionale,<br />
infatti, non esiste un momento di riflessione<br />
dedicato esclusivamente all’imprenditoria<br />
femminile. Abbiamo pensato ad un momento<br />
in cui verranno coinvolte le donne in modo<br />
eterogeneo».<br />
Come è avvenuta la scelta della location?<br />
«Il bene più importante che vanta il territorio<br />
di <strong>Monza</strong> e Brianza è il grande polmone verde<br />
del Parco e la magica <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong>, non ancora<br />
><br />
WHAT’S ON<br />
N.47<br />
M C<br />
21
apprezzata come meriterebbe. La mia intenzione<br />
è quella di fare qualcosa di concreto anche in vista<br />
dell’Expo 2015, di cui tutti parlano ma di cui in<br />
realtà se ne ancora poco. Siamo alle porte del<br />
2010 e abbiamo il difficile compito di uscire dalla<br />
tenaglia della crisi... ma come? Ho chiesto a tutti<br />
i partner di questa filiera – istituzioni, Comune,<br />
Camera di Commercio, imprese, cultura, società<br />
civile – di essere coesi e vivere questa <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong><br />
in modo da elaborare idee adeguate per il 2015 e<br />
a far sì che con l’Expo, il Parco e la <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong><br />
possano essere non solo visitate ma diventare<br />
anche sedi di business».<br />
Un evento dalle molteplici finalità…<br />
«L’idea è di attirare l’attenzione sia sul mondo<br />
dell’imprenditoria femminile che sulla <strong>Villa</strong><br />
<strong>Reale</strong>. Sarà un evento trasversale che coinvolgerà<br />
gli attori economici ma anche politica, ricerca,<br />
medicina, sport, arte, cultura e famiglia.<br />
Metteremo la <strong>Villa</strong> in condizione di avere una<br />
visibilità internazionale».<br />
Come è stato concepito e quali saranno le<br />
tematiche?<br />
«Si svolgerà su due giornate. Per la prima,<br />
abbiamo pensato alla formula del talk show, in<br />
modo da permettere la partecipazione attiva del<br />
pubblico, per sviluppare un feedback immediato<br />
tra gli ospiti e le relatrici testimonial dell’evento<br />
che affronteranno temi eterogenei legati<br />
principalmente al mondo femminile. Faremo<br />
una fotografia della situazione delle donne nei<br />
diversi settori. La seconda fase sarà più operativa;<br />
vedrà momenti di discussione e confronto tra<br />
le presidenti dei comitati dell’imprenditoria<br />
femminile nazionale. Affronteremo tematiche<br />
sociali utilizzando come riferimento l’evoluzione<br />
della donna nella società, nell’impresa per arrivare<br />
ad un’analisi sul posizionamento nel mercato.<br />
Verranno considerati tutti gli aspetti del vissuto<br />
della donna, puntando sulla conciliazione dei<br />
tempi di vita e di lavoro. Andremo a scrutare nella<br />
loro vita per capire come è possibile la gestione<br />
e se le esigenze di conciliare la vita lavorativa e<br />
familiare nel modo più adeguato è trasversalmente<br />
uguale per tutte le donne del mondo. Vogliamo<br />
evidenziare anche la mancanza di infrastrutture<br />
che possano garantire uno standard qualitativo<br />
adeguato come asili nidi, trasporti, dopo scuola<br />
e servizi pubblici. È prevista, inoltre, una parte<br />
dedicata al mondo del sociale, con la presenza di<br />
22 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
associazioni no profit, di volontariato in difesa<br />
delle donne che affronteranno temi attuali come lo<br />
stalking e le discriminazioni in ambito lavorativo».<br />
Chi sono le personalità del mondo femminile<br />
che interverranno?<br />
«Per il mondo dell’imprenditoria abbiamo invitato<br />
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria,<br />
per la parte scientifica la dottoressa Diana<br />
Bracco Presidente e Amministratore Delegato<br />
del Gruppo Bracco e Presidente della Fondazione<br />
Milano per Expo 2015, Letizia Moratti sindaco<br />
di Milano e Commissario Straordinario di Expo<br />
“<br />
Non sono femminista ma<br />
femminile, e sono convinta<br />
che la donna, se giustamente<br />
valorizzata, con la sua energia<br />
può smuovere qualunque cosa<br />
Milano 2015. Per la quanto riguarda la politica,<br />
inviteremo il Ministro delle Pari opportunità,<br />
Mara Carfagna e la sua omologa di <strong>Monza</strong><br />
Martina Sassoli, Giorgia Meloni, Ministro<br />
della Gioventù Mariastella Gelmini ministro<br />
dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania<br />
Prestigiacomo, Ministero dell’Ambiente e della<br />
Tutela del Territorio e del Mare e tanti altri nomi<br />
del panorama nazionale».<br />
Cosa si aspetta da questo appuntamento?<br />
«La volontà è quella di creare un evento che<br />
possa essere lasciato in eredità a chi, dopo di<br />
me, presiederà il Comitato per l’imprenditoria<br />
femminile, che possa fare ogni anno il punto della<br />
situazione con dati alla mano per monitorare in<br />
modo trasversale l’evoluzione della donna nel<br />
mondo. Mi auguro che si crei una situazione di<br />
confronto utile, misurabile, che metta in condizioni<br />
anche la <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> di essere partner del mondo<br />
femminile. Non sono femminista, ma femminile,<br />
e sono convinta che la donna, se valorizzata<br />
giustamente, può smuovere qualunque cosa, con<br />
la sua energia sempre propositiva e con l’istinto<br />
materno che le è proprio».<br />
Nella pagina precedente<br />
Mina Pirovano posa<br />
per <strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> davanti<br />
alla <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong>, che per<br />
l’evento sarà vestita a<br />
festa con un allestimento<br />
studiato su misura<br />
Adr Studio Arbitrale<br />
Risoluzione Alternativa delle Controversie.<br />
A Vimercate il primo Studio Professionale interamente dedicato alla<br />
risoluzione stragiudiziale delle controversie civili e commerciali<br />
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unico nel suo genere, che propone a imprese,<br />
professionisti e privati la possibilità di scegliere<br />
un’alternativa al processo civile per la risoluzione<br />
delle controversie civili e commerciali. Attraverso<br />
i servizi di Arbitrato e Conciliazione, l’Adr Studio<br />
Arbitrale offre alle parti in lite una via certa,<br />
rapida ed economica per arrivare alla soluzione<br />
del proprio contenzioso. I soci dello Studio, il<br />
dott. Martino Redaelli e il dott. Alessandro<br />
Geddo, sono professionisti di estrazione<br />
giuridica che hanno ricevuto una specifica<br />
formazione teorica e pratica nell’ambito della<br />
Risoluzione Alternativa delle Contoversie.<br />
La partecipazione periodica ad incontri,<br />
seminari e convegni nazionali ed internazionali<br />
garantisce ai clienti dello Studio la massima<br />
professionalità e competenza nell’affrontare<br />
le proprie controversie. La collaborazione con<br />
due importanti studi legali di Milano e Zurigo<br />
permette, inoltre, allo Studio di avere sempre<br />
a disposizione esperti del diritto italiano ed<br />
internazionale con cui cooperare.<br />
L’ARBITRATO<br />
L’Arbitrato è uno strumento che permette di<br />
risolvere controversie civili e commerciali senza<br />
ricorrere al tribunale. È un processo privato<br />
che consente di risparmiare tempo e denaro<br />
e che ha una caratteristica fondamentale:<br />
sono i soggetti in lite a scegliere gli arbitri<br />
(neutrali ed imparziali). La scelta di affidare ad<br />
un arbitro privato la decisione della lite, può<br />
essere fatta dalle parti già alla redazione del<br />
contratto con l’inserimento di una apposita<br />
clausola compromissoria o, successivamente,<br />
dopo l’insorgere della controversia, con la<br />
sottoscrizione di un apposito accordo: il<br />
compromesso arbitrale.<br />
LA CONCILIAZIONE<br />
La Conciliazione è un metodo di risoluzione<br />
alternativa delle controversie che si caratterizza<br />
per l’intervento di un professionista (soggetto<br />
neutrale ed imparziale) il cui compito non è<br />
decidere la lite ma favorire l’accordo delle parti.<br />
Se le parti riescono con l’aiuto del conciliatore a<br />
trovare una soluzione, firmano un accordo che<br />
tra loro ha la medesima efficacia di un contratto;<br />
in caso contrario possono abbandonare il<br />
procedimento in ogni momento.<br />
Semplicità del procedimento<br />
Il processo civile è rigido e predisposto, nel<br />
giudizio arbitrale invece viene scelta la procedura<br />
più idonea alla questione trattata.<br />
Rapidità di risoluzione<br />
La durata media di un processo civile in Italia<br />
è di 13 anni; di un Arbitrato 90 gg, di una<br />
conciliazione 7 gg. La lunghezza massima di un<br />
Arbitrato è di 240 giorni (art. 820 c.p.c).<br />
Riservatezza<br />
L’Arbitrato e la Conciliazione rispetto al processo<br />
ordinario (pubblico per legge) consentono la<br />
massima riservatezza.<br />
Costi ridotti e predeterminati<br />
Le parti che decidono di risolvere una<br />
controversia ricorrendo ad un Arbitrato o ad<br />
una Conciliazione conoscono preventivamente il<br />
costo che dovranno sostenere.<br />
Adr Studio Arbitrale<br />
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I.P.
Brianzacuoresport<br />
Un calcio per l’Abruzzo<br />
Quest’anno la partita benefica che precede il Gp d’Italia vedrà in prima<br />
linea il pilota abruzzese Jarno Trulli e molte associazioni di volontariato<br />
di Sara Franchini<br />
In città, nei giorni precedenti il Gran Premio,<br />
batterà un grande cuore per l’Abruzzo. È<br />
ad uno dei progetti di ricostruzione della<br />
regione terremotata (che verrà individuato con il<br />
commissario Guido Bertolaso) che viene dedicata<br />
l’iniziativa di Brianzacuoresport. Non solo una<br />
partita benefica tra la Nazionale Piloti e la Scuderia<br />
Ferrari <strong>Club</strong>, ma anche tanti eventi di contorno<br />
all’appuntamento del 9 settembre allo Stadio<br />
Brianteo di <strong>Monza</strong>. Quest’anno sono state coinvolte,<br />
infatti, associazioni di volontariato cittadine che si<br />
sono occupate di veicolare l’iniziativa e distribuire<br />
gadget e magliette con il cuore già dallo scorso<br />
luglio. Tra queste, l’Associazione Papà Separati<br />
Lombardia onlus, per la tutela dei minori nelle<br />
separazioni, che gli scorsi 18 e 25 luglio e 29 agosto<br />
ha allestito gazebo in centro città dove, insieme ai<br />
biglietti della partita, sono state consegnate a tutti i<br />
bambini le magliette compact a forma di cuore con<br />
24 M C<br />
N.47<br />
WHAT’S ON<br />
il logo dell’evento da indossare durante il match. Il<br />
programma della giornata del 9 settembre è molto<br />
nutrito: si parte dalle prime ore del pomeriggio<br />
con un torneo di calcio tra club di società<br />
professionistiche lombarde, tra cui L’AC <strong>Monza</strong><br />
Brianza 1912 e una rappresentativa calcistica<br />
giovanile abruzzese: le fasi finali si terranno prima<br />
della partita serale in cui si sfideranno la Nazionale<br />
Piloti e la formazione composta da una selezione di<br />
giocatori della Scuderia Ferrari <strong>Club</strong>.<br />
L’animazione di personaggi dello spettacolo, inoltre,<br />
renderà tutti partecipi e creerà una cornice per una<br />
bella sfida di fine estate. Tra gli ospiti Aldo Baglio,<br />
alcuni ragazzi del talent show “Amici” e tanti altri.<br />
Grande mattatore dell’evento il pilota di Formula<br />
1, Jarno Trulli, abruzzese, che farà da garante<br />
per la raccolta dei fondi e verificherà che i fondi<br />
raccolti vengano utilizzati per i progetti indicati dalla<br />
Protezione Civile.<br />
Jarno Trulli<br />
alla presentazione<br />
dell’evento nelle sale<br />
del Comune di <strong>Monza</strong><br />
Regione Lombardia<br />
Ritorno allo splendore<br />
Il restauro di un edificio è una pratica complessa, che ha come<br />
fine la valorizzazione e la rifunzionalizzazione degli spazi<br />
di Francesco Pozzi<br />
Sono numerosi, in Lombardia, gli edifici e i<br />
beni artistici che necessitano di un efficace<br />
intervento di recupero. Ognuno con la sua<br />
storia e con i suoi tesori, cela al suo interno un<br />
inestimabile patrimonio artistico che Massimo<br />
Zanello e il suo Assessorato alle Culture, Identità<br />
e Autonomie della Regione Lombardia, intende<br />
recuperare interamente.<br />
Quale ruolo svolge la Regione Lombardia nella<br />
delicata fase di recupero e in quali forme si<br />
manifesta?<br />
«Il mio Assessorato si è fortemente impegnato nel<br />
ripristino del patrimonio immobiliare storico della<br />
Regione. Si tratta, certo, di un impegno notevole,<br />
che presuppone una continua operazione di<br />
sostegno, di supporto e di monitoraggio delle attività<br />
di recupero, perché questo grande tesoro possa<br />
continuare a stupire e incantare i visitatori. Questi<br />
ultimi, infatti, sono numerosi e vengono da ben oltre<br />
i confini della Lombardia».<br />
Che cosa comporta restaurare un edificio?<br />
«Il primo passo da compiere è quello di individuare<br />
sul territorio le realtà che necessitano del nostro<br />
intervento. Poi vengono coinvolte le numerose e<br />
specialistiche figure professionali interessate che,<br />
grazie alle loro competenze, sono in grado di offrire<br />
un servizio qualificato e altamente professionale.<br />
Terminati i lavori, inizia una fase che spesso si<br />
rivela ancora più complessa e che prevede la<br />
valorizzazione e la rifunzionalizzazione degli spazi<br />
e dei luoghi restaurati. Lasciare a sé il bene appena<br />
recuperato sarebbe come vanificare in un attimo<br />
tutta la fatica e gli sforzi compiuti nel tempo».<br />
Esistono modelli precostituiti di valorizzazione e<br />
recupero dei beni storici?<br />
«Ogni spazio e ogni edificio nasce con una precisa<br />
funzione e per un determinato scopo; pertanto non<br />
esistono dei modelli precostituiti che possono essere<br />
adottati sempre, un modo di agire che sarebbe la<br />
causa di una forte standardizzazione nell’utilizzo<br />
dei beni con conseguente perdita della loro precipua<br />
identità.<br />
La difficoltà sta proprio nell’individuare la giusta<br />
funzione da destinare ad ogni edificio, perché possa<br />
così ritornare a vivere e a fregiarsi del suo antico<br />
splendore abbracciando nuove funzionalità».<br />
WHAT’S ON<br />
La Regione Lombardia<br />
ha contribuito al restauro<br />
delle ottocentesche<br />
Scuderie (in alto) di <strong>Villa</strong><br />
Borromeo ad Arcore<br />
(a sinistra), dove oggi<br />
si tengono mostre ed<br />
esposizioni.<br />
Sotto, l’assessore<br />
Massimo Zanello<br />
N.47<br />
M C<br />
25
<strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong><br />
La firma per la rinascita<br />
Sancita, lo scorso 19 luglio, la nascita del Consorzio tra Governo,<br />
Comune di <strong>Monza</strong> e Regione Lombardia. Presto il via ai lavori<br />
di Laura Marinaro<br />
C’era il parterre al completo dei politici e<br />
degli imprenditori locali, ma soprattutto<br />
il pubblico delle grandi occasioni lo<br />
scorso 19 luglio in <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> per la firma di<br />
costituzione del Consorzio <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> e Parco<br />
di <strong>Monza</strong>, l’istituzione che dovrà garantire i<br />
lavori di recupero della reggia piermariniana<br />
e poi la gestione della magione e del Parco<br />
<strong>Reale</strong>. Sul palco del Teatrino, il ministro per i<br />
Beni Culturali Sandro Bondi, il sindaco Marco<br />
Mariani e l’assessore Pierfranco Maffè per<br />
il Comune di <strong>Monza</strong>, Roberto Formigoni,<br />
Governatore della Lombardia insieme<br />
all’assessore alla Cultura Massimo Zanello.<br />
Presente anche il vicepresidente della Provincia<br />
di <strong>Monza</strong> e Brianza Antonino Brambilla.<br />
«La <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> restaurata diverrà anche<br />
il volano dell’economia della Brianza - ha<br />
commentato Mariani - per questo, dalla visita<br />
un anno fa del ministro Bondi, ci siamo messi al<br />
lavoro per deliberare, prima in Giunta e poi in<br />
Consiglio Comunale, la nascita del Consorzio».<br />
«In Italia si disperdono troppi fondi destinati<br />
alla cultura per eventi e manifestazioni - ha<br />
aggiunto Sandro Bondi - per questo motivo ho<br />
creduto fermamente nel progetto di recupero<br />
di questa splendida Reggia. Inoltre il Governo<br />
ha destinato un milione di euro per il Forum<br />
dell’Unesco; fondamentale è la cooperazione tra<br />
gli enti locali, il Governo e i privati e questo è il<br />
senso del Consorzio». La Regione Lombardia,<br />
uno dei tre soci fondatori, ha già stanziato 5<br />
milioni di euro ai quali verranno aggiunti 12<br />
milioni dei fondi Fas per il restauro. «La <strong>Villa</strong><br />
<strong>Reale</strong> di <strong>Monza</strong> è un tesoro da preservare e da<br />
rendere vivo - ha sottolineato Formigoni - non<br />
possiamo lasciare che venga abbandonata a<br />
se stessa, tanto più in vista dell’Expo». Anche<br />
la Provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza rientra nel<br />
progetto. «Il consorzio sarà lo strumento<br />
principe per governare questi beni, simbolo<br />
dell’identità storica e culturale della Brianza - ha<br />
concluso il vicepresidente Antonino Brambilla -<br />
La Provincia entrerà nel Consorzio nelle forme e<br />
nei tempi che verranno a breve concordati con il<br />
Comune di <strong>Monza</strong> e la Regione Lombardia».<br />
WHAT’S ON<br />
Da sinistra, il presidente<br />
Roberto Formigoni, il<br />
ministro Sandro Bondi e<br />
il sindaco Marco Mariani<br />
N.47<br />
M C<br />
27
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Massimo Zanello<br />
La cultura nel Dna<br />
Assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, leghista,<br />
sportivo, ma soprattutto innamorato del suo lavoro e della sua regione,<br />
la Lombardia. Il giovane lumbard ha una certezza: lavorare a casa<br />
è molto più gratificante che andare a Roma<br />
28 N.47 CM<br />
È<br />
nato a Milano il 14 settembre 1965 e<br />
dal 2006 ricopre la carica di Assessore<br />
alle Culture, Identità e Autonomie della<br />
Lombardia. Milita nella Lega Nord sin da ragazzino<br />
e lo sport è uno dei suoi più grandi amori, anche se<br />
dimostrato con grande eleganza e un aplomb quasi<br />
british. Massimo Zanello vive in centro a <strong>Monza</strong><br />
e non la lascerebbe mai. Grazie al suo impegno, la<br />
<strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> sarà la sede del primo Forum Mondiale<br />
dell’Unesco dedicato all’industria della cultura e<br />
della creatività.<br />
Che cosa ha provato quando nella conferenza di<br />
Parigi del luglio scorso è stato siglato l’accordo<br />
definitivo?<br />
«Una grande emozione. Questo risultato premia<br />
il lavoro del mio assessorato e di tutti coloro che<br />
per anni ci hanno creduto. È un traguardo che<br />
caratterizza positivamente un’intera legislatura e<br />
segna la differenza tra successo e insuccesso».<br />
Di Expo si è parlato tanto, di questo Forum<br />
molto meno: perché?<br />
«Probabilmente perché da noi la stampa si<br />
comporta in maniera bizzarra privilegiando<br />
eventi più mediatici come l’Expo 2015 e il G8,<br />
trascurando un appuntamento che non è solo un<br />
fiore all’occhiello per <strong>Monza</strong> e la Brianza, ma<br />
rappresenta una tappa fondamentale per la rinascita<br />
di Toni Liguori<br />
e il prestigio del nostro patrimonio culturale<br />
nazionale. Il fatto che si svolga a <strong>Monza</strong> può<br />
sembrare riduttivo e creare qualche invidia tra quei<br />
detrattori che speravano in un fallimento, perché<br />
non vedono di buon occhio i successi dalla nostra<br />
regione».<br />
Durante il Forum, si parlerà di design, cultura,<br />
economia: ma come si svolgerà e chi parteciperà<br />
a questo incontro?<br />
«Il tema l’ha scelto l’Unesco e a noi va<br />
benissimo; i 192 Paesi sono quelli che aderiscono<br />
all’organizzazione mondiale, inoltre i partecipanti<br />
saranno esponenti della cultura di tutto il<br />
mondo. Non ci sono delegazioni vere e proprie,<br />
ma non mancheranno tutte le culture e tutti<br />
quelli che hanno saputo trasformare la cultura<br />
anche in prodotto industriale. Il tema è proprio<br />
questo: come l’industria ha saputo valorizzare il<br />
patrimonio culturale del proprio popolo e cosa ne<br />
è scaturito. Per quest’anno l’Unesco ci ha chiesto<br />
di concentrarci sui settori del design e della moda,<br />
in una prospettiva che va ben oltre i singoli ambiti,<br />
perché la cultura ha ispirato designer, architetti,<br />
stilisti, ma anche molte altre attività. È un modo per<br />
affermare come il progresso dell’umanità avvenga<br />
su due fronti: quello della ricerca scientifica e<br />
quello della ricerca sull’immateriale, sul pensiero,<br />
sulla cultura, sulla filosofia, sulla letteratura, ><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
N.47<br />
CM 29
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
sulla parola e su molti altri fronti. L’uomo non<br />
progredisce soltanto perché scopre la sostanza della<br />
materia, ma perché il pensiero e la filosofia lo fanno<br />
progredire. La scienza, infatti, è una branca della<br />
filosofia».<br />
Ha già pensato ad una seconda edizione<br />
monzese?<br />
«Abbiamo firmato per l’edizione 2009, con<br />
un impegno da parte dell’Unesco, dopo una<br />
valutazione sulla riuscita di questo Forum, a<br />
ripeterlo nel 2011: la programmazione Unesco<br />
è realizzata su una prospettiva biennale, quindi<br />
noi stiamo già lavorando su una pianificazione<br />
successiva».<br />
Mi ha incuriosito una sua recente dichiarazione<br />
in un convegno tenutosi ad Arese: «L’identità di<br />
un territorio non è una cosa morta, ma significa<br />
guardare al presente e al futuro sapendo da<br />
dove partiamo, perché lo sviluppo di civiltà<br />
straordinarie in passato è partito proprio<br />
dalla volontà di preservare il presente». Crede<br />
davvero in questi concetti?<br />
«Assolutamente sì, tanto è vero che sono<br />
dichiarazioni spontanee, perché non leggo e non<br />
preparo mai i miei interventi».<br />
Ricordava di averlo detto?<br />
«Certo, perché è un pensiero che condivido da<br />
sempre. La cultura è, comunque e sempre, un<br />
percorso costante e continuo. Gli storici inseriscono<br />
30 N.47 CM<br />
date e periodi, però in realtà la storia è fatta di<br />
trasformazioni profondissime, di cui non si rende<br />
conto nemmeno chi le vive. È con il senno di poi<br />
che si ricostruisce tutto. Anche nella politica o<br />
nell’arte, ogni novità trova tracce nell’antichità e<br />
nella storia. E non si tratta solo di ciclicità, ma di un<br />
filo conduttore che unisce tutto».<br />
Come è vissuta la cultura in Italia? Non siamo<br />
un po’ indietro, nonostante la ricchezza che<br />
abbiamo, anche di uomini e mezzi?<br />
«Assolutamente sì, ma è indietro l’Italia, non<br />
la cultura italiana. Molti intellettuali del nostro<br />
Paese, oggi come in passato, sono leader a livello<br />
intellettuale ma l’Italia non ha saputo e non sa<br />
valorizzarli come dovrebbe. Lo Stato italiano non<br />
ha mai compreso fino in fondo l’importanza della<br />
propria cultura e quindi non riesce a valorizzarla<br />
nel modo corretto. Spesso mi piace fare un test e<br />
chiedere ai miei interlocutori il nome di tre grandi<br />
esponenti del pensiero italiano. Il più delle volte<br />
i personaggi citati sono Michelangelo, Dante,<br />
Leonardo: allora mi permetto di far notare che<br />
sono sicuramente grandi uomini di cultura, ma<br />
che sono vissuti prima della fondazione dello<br />
Stato Italiano. La vera ricchezza culturale del<br />
Paese sta nella diversità e nelle identità territoriali.<br />
Ci sono tratti comuni in tutti i luoghi, ma ad<br />
esempio, la Venezia del ’500, del ’600 o del ’700 fu<br />
culturalmente straordinaria proprio perchè diversa<br />
da Napoli, Palermo, Roma, Torino, Milano. A sua<br />
Massimo Zanello con<br />
Pierfranco Maffè e<br />
Sara Fumagalli durante<br />
l’evento “Guerrieri per la<br />
pace” organizzato in <strong>Villa</strong><br />
<strong>Reale</strong> nell’ottobre 2008<br />
volta il Rinascimento toscano fu diverso da quello<br />
lombardo. Un altro caso: abbiamo celebrato l’anno<br />
scorso il riconoscimento di Mantova nel patrimonio<br />
Unesco: Mantova è figlia dei Gonzaga, i quali<br />
hanno realizzato un capolavoro di città attraendo<br />
i più grandi artisti di quel tempo. Era un piccolo<br />
staterello che sviluppò una politica economica,<br />
commerciale, militare, diplomatica incredibile,<br />
riuscendo a sopravvivere pur essendo schiacciata<br />
da Venezia e da Milano a nord e dallo Stato<br />
Pontificio a sud. Quindi è chiaro che, se Mantova<br />
fosse stata una provincia italiana come è oggi,<br />
non sarebbe mai diventata quella che è. Partire da<br />
questo significa capire la straordinarietà, la vitalità<br />
e la forza della cultura italiana. Se si pensa a questa<br />
sul modello francese dei grandi enti, si sbaglia. Noi<br />
non siamo la Francia che si identifica solo in Parigi,<br />
noi rappresentiamo ben altro».<br />
Poco tempo fa ha ricordato il suo predecessore<br />
Marzio Tremaglia e come abbia contribuito alla<br />
crescita della cultura della regione: che cosa è<br />
cambiato dopo otto anni dalla sua scomparsa e<br />
che cosa ha lasciato?<br />
«Tremaglia è stato un grande assessore. La cosa<br />
che spiace di più è che non sia riuscito a trasmettere<br />
totalmente il suo potenziale umano nella vita e nel<br />
lavoro, in particolare come assessore regionale<br />
alla Cultura, perché di fatto ha potuto esprimersi<br />
pienamente solo nei primi tre anni; poi, purtroppo,<br />
è stato travolto dalla malattia. Sicuramente<br />
l’aspetto che apprezzo di più è il ricordo, la stima<br />
e l’esempio che ha lasciato alla futura classe<br />
dirigente di questa regione».<br />
Lei è giovanissimo, ma è entrato in politica tanto<br />
tempo fa, sempre interessandosi di Regione<br />
Lombardia...<br />
«Sto cercando di “portare Roma qui” perché è<br />
molto più gratificante la politica a livello locale o<br />
regionale. Inoltre, personalmente, adoro dormire<br />
nel mio letto, anche se torno a casa tardi dal<br />
lavoro. Questa è una conquista per la qualità della<br />
vita, ma anche per la qualità dell’azione politica,<br />
perché prendere la macchina, fare un certo tratto<br />
di autostrada, incontrare al mattino al bar o al<br />
ristorante le persone che ti hanno votato e alle<br />
quali richiederai di nuovo il voto, ti mette in gioco<br />
quotidianamente e dà un senso reale al tuo lavoro.<br />
È la differenza in termini di qualità della politica e<br />
anche di gratificazione personale. Quindi non ho<br />
nessun desiderio di andare a Roma. Il mio sogno<br />
è permettere alla Regione Lombardia e ai cittadini<br />
di avere a disposizione tutti gli strumenti per<br />
realizzare una politica vera, profonda e importante:<br />
oggi continuiamo ad essere condizionati da una<br />
politica nazionale che non è mai stata veramente<br />
un valore aggiunto quanto piuttosto un disvalore,<br />
perché quello che ci costa è scandaloso. I cittadini<br />
lombardi, per quanto ci si sforzi di spiegarlo, non<br />
sanno quanto tutto ciò pesi sullo sviluppo del<br />
nostro territorio e sulla loro stessa vita. Il tema<br />
della solidarietà, che spesso viene tirato in ballo da<br />
chi non vuole un paese moderno, è giusto, però è<br />
anche un alibi: solidarietà, infatti, non equivale ad<br />
assistenzialismo».<br />
Perché gli imprenditori brianzoli sono così<br />
diversi da tutti gli altri? La vicinanza con<br />
Milano potrebbe averli condizionati?<br />
«I brianzoli incarnano i pregi e i difetti dei milanesi,<br />
forse radicati in essi in maniera ancora più forte.<br />
Storicamente la Brianza non ha sviluppato una<br />
cultura di potere, nonostante sia un territorio ben<br />
identificato, perché è stata contesa dal Ducato<br />
di Milano e non ha mai goduto di una reale ><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Massimo Zanello<br />
adora vivere a <strong>Monza</strong><br />
e lavorare a Milano<br />
N.47<br />
CM 31
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
autonomia lungo tutto il corso della sua storia. La<br />
Brianza, a differenza di Milano, vanta una classe<br />
imprenditoriale straordinaria, ma più proletaria<br />
che borghese. L’imprenditoria milanese, invece,<br />
nasce dalla borghesia agricola, terriera. La Brianza<br />
nasce da operai e piccoli artigiani che crescono, si<br />
mettono in proprio e che in ogni cosa che fanno<br />
ci mettono sempre qualcosa in più. Questa è una<br />
specificità della Brianza e fa sì che essa non abbia<br />
una tradizione di potere. Inoltre <strong>Monza</strong> è una città<br />
che ha una storia particolare di antagonismo con<br />
Milano, antica e profonda. Odio e amore. La Chiesa<br />
monzese, ad esempio, segue il rito romano e non<br />
quello ambrosiano. Il desiderio della città di essere<br />
altro rispetto a Milano, è qualcosa di molto più<br />
antico, che affonda le radici in un’identità secolare<br />
che torna ad emergere».<br />
E i giovani brianzoli, sono come i loro genitori o<br />
li trova diversi?<br />
«Incarnano i valori e le tradizioni di chi li ha<br />
preceduti; inoltre, dispongono di una preparazione<br />
culturale e professionale che in parte mancava ai<br />
loro genitori. È fondamentale creare una classe<br />
dirigente locale e su questo la Brianza deve<br />
investire. Mi auguro che la cosiddetta società<br />
civile cominci a credere davvero in una nuova<br />
classe dirigente fatta da imprenditori, professori<br />
universitari, ricercatori e politici. Un gruppo di<br />
leader che sarà alla guida delle industrie, che farà<br />
politica, che diventerà protagonista assoluto del<br />
cambiamento in atto e di quelli che verranno. Se<br />
io fossi il Presidente della nuova Provincia, mi<br />
impegnerei prima di tutto nella formazione di alto<br />
profilo delle nuove leve: quei giovani che oggi<br />
stanno uscendo dal liceo per entrare in università,<br />
ma che devono essere formati perché tra vent’anni<br />
la Brianza possa continuare ad eccellere come ha<br />
fatto in passato, ma con un modello inevitabilmente<br />
diverso».<br />
Un uomo di cultura come lei... è vero che ascolta<br />
Vasco Rossi e rivede film come “Il Gladiatore” e<br />
“Le vite degli altri”?<br />
«C´è un trucco: in realtà il gladiatore nel film<br />
si chiama Massimo, come me, quindi scatta un<br />
meccanismo di identificazione facile. Al di là di<br />
questo, comunque, non amo dividere cultura e<br />
intrattenimento con rigore. Non credo che la musica<br />
sia solo classica e che quella pop sia solo rumore<br />
o che il cinema sia solo quello d’autore o che<br />
quello di intrattenimento non valga nulla. Non amo<br />
32 N.47 CM<br />
questi confini, per di più non sono un intellettuale,<br />
ma un politico, il che vuol dire avere “pensiero”<br />
pur essendo una persona comune. L’errore più<br />
grande che può fare un politico è innamorarsi delle<br />
sue idee, come talvolta fanno gli intellettuali o i<br />
professori che fanno analisi e approfondimenti<br />
straordinari ma perdono la praticità e la concretezza<br />
fondamentali per avere una visione realistica».<br />
La Tv è il vero mattatore dei nostri tempi, pur<br />
essendo sempre più scadente e diseducativa...<br />
“<br />
Si pensa che il sapere, il pensiero e<br />
l’elaborazione personale siano una<br />
pratica elitaria: vorrei sottolineare<br />
che in Lombardia si staccano più<br />
biglietti a teatro che allo stadio<br />
L’assessore Zanello<br />
insieme ai politici<br />
monzesi (il sindaco<br />
Mariani e l’assessore<br />
Maffè in testa)<br />
accompagna il ministro<br />
dei Beni culturali Sandro<br />
Bondi in <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong>,<br />
lo scorso settembre<br />
«Personalmente guardo poca televisione, non per<br />
scelta ideologica, ma per mancanza di tempo.<br />
Credo che abbia fallito la sua missione e perso<br />
di vista la grande opportunità che le è propria,<br />
ovvero produrre cultura. Probabilmente la scelta di<br />
proporre programmi di facile consumo e l’idea di<br />
essere popolare è stata scambiata con la banalità:<br />
questo mi spiace molto. Credo che una Tv capace<br />
di produrre cultura sarebbe molto apprezzata<br />
dalla gente. Si pensa che il sapere, il pensiero e<br />
l’elaborazione personale siano una pratica elitaria:<br />
vorrei sottolineare che in Lombardia si staccano<br />
più biglietti a teatro che allo stadio. Se anche chi<br />
fa Tv, comunicazione e stampa partisse da questo<br />
dato, probabilmente farebbe un prodotto diverso e<br />
più apprezzabile».<br />
I suoi figli Lorenzo e Beatrice cosa le<br />
hanno detto di questo anno scolastico sotto<br />
l’imprimatur Gelmini?<br />
«Dal loro punto di vista non è cambiato molto.<br />
Credo che il ministro Gelmini faccia bene<br />
a chiedere un miglioramento della scuola.<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Purtroppo oggi ci sono istituti dove occorre<br />
applicare più rigore e serietà mentre in altri c’è<br />
anche troppa rigidità. I miei figli mi raccontano<br />
di studenti arrivati a inizio o metà anno da altre<br />
scuole, soprattutto dal Sud, che hanno un livello di<br />
preparazione molto diverso dal nostro. Del resto<br />
anche i professori universitari affermano che tra uno<br />
studente che ha frequentato il liceo da noi e uno che<br />
lo ha frequentato al Sud c’è un abisso. Sono tre i<br />
problemi molto seri che riguardano la scuola e che<br />
vanno affrontati con determinazione: il primo è la<br />
qualità degli insegnanti, che è mediamente buona<br />
ma deve comunque migliorare; l’altro problema<br />
riguarda la carenza delle infrastrutture, in molti casi<br />
obsolete e fatiscenti; il terzo punto critico è che sulla<br />
scuola gravano oggi una serie di problemi che in<br />
realtà sono la conseguenza dello sgretolamento delle<br />
famiglie. Non si può pensare che la scuola risolva<br />
questioni irrisolte nei nuclei familiari: scaricarle<br />
sulla scuola è gravissimo e pericoloso».<br />
Quali sono i progetti che riguardano il suo<br />
futuro politico?<br />
«La mia ambizione è di continuare a fare<br />
l’Assessore alla Cultura in Regione Lombardia<br />
e contribuire a rendere il nostro territorio<br />
protagonista di un cambiamento sul ruolo<br />
delle regioni, che ci sarà a breve con la<br />
delocalizzazione di molti enti, non solo in Italia,<br />
ma in Europa e nel mondo. Soprattutto visto il<br />
fallimento del processo di unificazione europea<br />
e di creazione di un’Europa politica, che tuttavia<br />
rimane un progetto imprescindibile e da cui<br />
bisogna ripartire. È oggettivo ormai il fatto che<br />
la competizione a livello mondiale si realizzi tra<br />
macro aree, ovvero quella dell’euro e quella del<br />
dollaro. Senza contare che in Asia si affermerà<br />
una sola moneta e la Cina ha addirittura<br />
proposto di creare una moneta mondiale.<br />
Ma al di là di questo, ci sono macro e micro aree<br />
che competono tra loro: Milano e la Lombardia,<br />
Torino, Venezia, ma anche Parigi e Londra,<br />
città che contano mediamente 20 milioni di<br />
abitanti, le grandi aree metropolitane del mondo.<br />
Non dimentichiamo che il nostro capoluogo si<br />
confronta con Londra, Shangai, Tokyo, non con<br />
Roma o Napoli e ora in vista dell’Expo questo<br />
concetto vale ancora di più».<br />
A parte la cultura, ha un’altra passione?<br />
«Sono uno sportivo e mi piace sciare...<br />
soprattutto sulle nostre montagne lombarde».<br />
N.47<br />
CM 33
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Renato Cerioli<br />
Una marcia in più<br />
Giovane, con le idee chiare e la passione per l’associazionismo. Ecco il ritratto<br />
del nuovo presidente di Confindustria di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />
34 N.47 CM<br />
R<br />
enato , Cerioli, 39 anni, bocconiano,<br />
commercialista, nonché presidente e<br />
amministratore delegato degli Istituti<br />
Clinici Zucchi di <strong>Monza</strong>, è il nuovo presidente<br />
di Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza,<br />
in seno alla quale è stato vicepresidente dei<br />
giovani. Sposato con l’eurodeputato<br />
azzurro Licia Ronzulli e milanista convinto,<br />
Cerioli vive a Milano, ma il suo lavoro lo lega<br />
a <strong>Monza</strong> e alla Brianza da anni.<br />
Lei è stato eletto presidente<br />
dell’Associazione Industriali <strong>Monza</strong> e<br />
Brianza in un momento molto delicato che<br />
vede il perdurare di una crisi che non si sa<br />
quando avrà fine.<br />
Qual è il suo stato d’animo?<br />
«Questa è una crisi molto delicata, soprattutto<br />
per il territorio di <strong>Monza</strong> e Brianza perché la<br />
nostra associazione è formata da 800 aziende<br />
di cui l’80 per cento di dimensioni<br />
piccole e medie.<br />
Inoltre, il 70 per cento dei nostri iscritti sono<br />
esportatori abituali e per loro competere sul<br />
mercato internazionale diventa ogni giorno<br />
più difficile e problematico.<br />
Proprio per queste imprese non vedo al<br />
momento segnali di ripresa significativi, un<br />
timore che è stato evidenziato anche<br />
a livello nazionale. Anzi, la situazione a<br />
breve termine risulta<br />
ancora molto compromessa».<br />
di Toni Liguori di Toni Liguori<br />
Carlo Edoardo Valli<br />
Grazie Presidente<br />
Il noto imprenditore di Renate traccia un bilancio di 12 anni passati alla<br />
guida dell’Associazione Industriali di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />
Carlo Edoardo Valli, leader della Valli<br />
& Valli, storica azienda di Veduggio<br />
fondata dal padre negli Anni 30, dopo<br />
più di un decennio ha lasciato la presidenza di<br />
Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza, la più antica<br />
assocazione di categoria in Italia.<br />
Presidente Valli, da poche settimane ha<br />
passato il il testimone a Renato Cerioli: come<br />
ha vissuto quel momento?<br />
«Non ho vergogna ad ammettere che durante<br />
l’assemblea mi sono commosso e ho versato<br />
anche qualche lacrima. Dodici anni non sono<br />
pochi: anni bellissimi, ricchi di avvenimenti<br />
straordinari vissuti ai vertici di un’Associazione<br />
che ha contribuito in maniera determinante a<br />
cambiare la storia del nostro territorio. Prima<br />
che arrivassi mi avevano preceduto personaggi<br />
carismatici come Bautiero, Casanova, Martinetti,<br />
poi Walter Fontana e Giulio Fumagalli. Ho<br />
cercato di seguire il loro esempio e di essere<br />
alla loro altezza, nei limiti delle mie possibilità.<br />
Credo di esserci riuscito e di questo ne vado<br />
fiero. Al momento dell’insediamento di Cerioli<br />
ho chiesto all’Assemblea di votarlo con alzata di<br />
mano e l’approvazione è arrivata con un applauso<br />
calorosissimo. Una bella soddisfazione per me e<br />
per il nuovo Presidente che per i prossimi quattro<br />
anni potrà governare l’Associazione con serenità<br />
potendo contare sull’appoggio di tutti».<br />
Quali sono i problemi maggiori che<br />
Lei è stato anche sindaco di Renate e, proprio<br />
qualche giorno fa, il Cardinale Tettamanzi,<br />
suo conterraneo, mi ricordava che Valli è<br />
(prosegue a pag.36) > (prosegue a pag.37) ><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
N.47<br />
CM 35
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
denunciano gli imprenditori brianzoli?<br />
«Ai problemi causati dalla crisi internazionale<br />
vanno aggiunti quelli strutturali del nostro<br />
Paese: una tassazione eccessiva, l’elevato<br />
costo del lavoro, il cuneo fiscale che è uno<br />
tra i più alti del mondo. Quando le cose<br />
vanno bene, questi problemi riescono ad<br />
essere superati dall’intuito, dalla capacità<br />
e dall’imprenditorialità tipiche del nostro<br />
territorio, ma in questo momento questi limiti<br />
si vanno a sommare agli ulteriori<br />
problemi di un mercato internazionale in forte<br />
tensione in cui i singoli paesi tendono<br />
a tutelare le proprie imprese.<br />
Noi stiamo cercando di monitorare<br />
attentamente la situazione. Sono d’accordo<br />
con il ministro Tremonti quando afferma<br />
che questa “non è la fine del mondo, ma la<br />
fine di un mondo”. È proprio vero: questa è<br />
la fine di un mondo che comporterà grossi<br />
cambiamenti; un momento molto delicato in<br />
cui il coraggio, l’abnegazione e l’intelligenza<br />
imprenditoriale che fanno parte del Dna dei<br />
nostri associati, sono messe a dura prova dalla<br />
difficoltà di sopravvivere a questa terribile<br />
crisi che non è dipesa certamente da loro».<br />
Le associazioni come la vostra hanno la<br />
funzione di essere da anni un vero e proprio<br />
punto di riferimento per gli imprenditori:<br />
oggi che i giochi sono cambiati,<br />
come dovranno modificarsi le<br />
organizzazioni del mondo associazionistico<br />
e quale sarà il loro ruolo specifico?<br />
«Sarà necessario rendere i nostri servizi<br />
più economici ed efficienti, adeguandoli ai<br />
nuovi bisogni che emergono dalle imprese<br />
e cercando di riorganizzare la struttura dal<br />
punto di vista delle competenze interne e da<br />
quello della priorità dei servizi erogati, per<br />
andare incontro alle mutate esigenze delle<br />
imprese. Questo è fondamentale.<br />
Tra l’altro, si sta lentamente avviando<br />
un sistema verso ciò che inizia ad essere<br />
chiamato il “quarto capitalismo”, quello delle<br />
reti. In questa nuova forma di fare impresa<br />
e di relazionarsi tra aziende, l’associazione<br />
ha un ruolo fondamentale. I distretti sono<br />
importanti, ma la sfida è quella di creare una<br />
rete di attività, a prescindere da quello che<br />
producono e dalla dimensione, che permetta<br />
loro di dar vita ad una collaborazione e ad una<br />
36 N.47 CM<br />
integrazione per essere più competitive e per<br />
salvaguardare le competenze».<br />
Un suo parere sulla nuova Provincia, che<br />
tra l’altro è in cerca di una sede definitiva<br />
e non ha ancora un’autonomia gestionale:<br />
che cosa cambierà veramente?<br />
«La Provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza è una<br />
grandissima opportunità, perché ci permette<br />
di avere un interlocutore istituzionale in una<br />
realtà molto particolare, in uno dei territori<br />
Renato Cerioli e<br />
Carlo Edoardo Valli,<br />
due generazioni di<br />
imprenditori a confronto<br />
“proprio un bravo ragazzo”. Le fa piacere<br />
questo giudizio?<br />
«Sono molto legato a Tettamanzi e non solo<br />
perché siamo entrambi di Renate. Lo considero<br />
un grande pastore, con le idee molto chiare e<br />
determinato a lasciare un ricordo tangibile della<br />
sua missione.<br />
Sta lanciando molti segnali, come la raccolta<br />
di fondi da distribuire ai disoccupati che<br />
sto mutuando e che ho lanciato in Camera<br />
di Commercio con le banche del Credito<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Barlassina. Lo scopo è aiutare fattivamente le<br />
microimprese, quelle che hanno 1 o 2 dipendenti,<br />
le botteghe, i piccoli artigiani che necessitano dai<br />
mille ai 10 mila euro e che rischiano davvero di<br />
chiudere perché questa crisi sta distruggendo in<br />
poco tempo quello che è stato costruito in anni di<br />
duro lavoro e di sacrifici».<br />
Negli ultimi anni l’ho intervistata decine di<br />
volte ma non l’ho mai sentita parlare di crisi:<br />
lei non ci ha mai creduto a questa crisi, vero?<br />
«Ha ragione, io non credevo a questa crisi e<br />
anche nelle mie dichiarazioni ufficiali c’è sempre<br />
stato un messaggio di ottimismo, forse un po’<br />
esagerato…Oggi mi sono dovuto ricredere e non<br />
mi sono pentito di avere venduto in tempo una<br />
parte della mia azienda, quella delle maniglie,<br />
che essendo monoprodotto attraversava una fase<br />
di grande difficoltà. Comunque, questa rimane<br />
sempre una crisi finanziaria, con connotati diversi<br />
da quelle precedenti perché provocata dagli<br />
speculatori internazionali che hanno raggirato un<br />
numero incredibile di risparmiatori con sistemi<br />
fraudolenti che nulla hanno a che vedere con<br />
le più elementari regole della finanza. Difficile<br />
quindi da prevedere, impossibile da evitare. Però,<br />
io continuo ad essere ottimista e colgo qualche<br />
segnale, debole ma concreto, che mi fa ben<br />
sperare in una piccola ripresa, anche se i tempi<br />
non saranno certamente brevi».<br />
Qualche ricetta?<br />
«Innanzitutto dare più soldi ai lavoratori che,<br />
specialmente con la cassa integrazione, vedono<br />
le loro entrate ridotte all’osso. Questo Governo<br />
di provvedimenti ne ha presi, ma forse una<br />
defiscalizzazione degli stipendi, senza penalizzare<br />
le imprese che sono già pressate, potrebbe<br />
fare ripartire i consumi e dare un po’ di fiato<br />
all’economia».<br />
In questi anni vissuti al timone dell’Aimb quali<br />
sono stati i momenti più difficili?<br />
«Non pochi, come la crisi del ’93-94 o la lotta<br />
estenuante per ottenere la provincia quando<br />
con gli amici del Comitato ci dovevamo battere<br />
contro chi ci osteggiava e non voleva capire<br />
quanto sarebbe stato importante crearla per un<br />
territorio come il nostro.<br />
Ora la Provincia c’è e sono certo che il presidente<br />
Dario Allevi, a cui auguro ogni bene, potrà fare<br />
><br />
(prosegue a pag.38) ><br />
Cooperativo di Carate, Lesmo, Triuggio e<br />
(prosegue a pag.39)<br />
N.47<br />
CM 37
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
“La Provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza è una<br />
grandissima opportunità, perché ci<br />
permette di avere un interlocutore<br />
istituzionale per uno dei territori<br />
produttivi più importanti in Europa<br />
Renato Cerioli e Raffaele<br />
Cascella, direttore<br />
generale dell’AIMB<br />
38 N.47 CM<br />
produttivi più importanti in Europa. Lei<br />
ha messo in evidenza alcuni problemi che<br />
esistono e io mi auguro che verranno presto<br />
risolti. L’opportunità diventa ancora più<br />
straordinaria perché ci permetterà di affrontare<br />
alcuni temi, proprio di competenza delle<br />
province, come la scuola, le infrastrutture e la<br />
formazione che per noi sono<br />
di vitale importanza.<br />
Da parte nostra, offriremo il massimo<br />
contributo affinché questa Provincia, che<br />
abbiamo fortemente voluto, diventi un<br />
modello di organizzazione e di trasparenza in<br />
grado di aiutare tutti i cittadini a vivere questo<br />
territorio meraviglioso in maniera più civile<br />
e più dignitosa, con uno sguardo sereno ed<br />
ottimistico rivolto al futuro».<br />
Perché la Brianza non ha qualcuno che la<br />
rappresenti nelle istituzioni nazionali?<br />
«Sicuramente aver fatto parte della provincia<br />
di Milano non ha ci ha aiutati, perché avere<br />
una provincia tanto importante e rilevante<br />
dal punto di vista istituzionale e politico<br />
soffocava molto le iniziative locali. Io<br />
credo che con la nuova istituzione si possa<br />
instaurare un circuito virtuoso e forse il<br />
piccolo imprenditore, che prima si vedeva<br />
così distante dalla politica e in generale dalle<br />
situazioni milanesi, lombarde e nazionali,<br />
ora che deve amministrare la “sua” provincia<br />
in prima persona, dovrà assumersi anche la<br />
responsabilità di quello che fa.<br />
Questo, forse, motiverà un cambio di visione<br />
da parte di tutti, sia delle persone, che dei<br />
cittadini, che delle imprese stesse».<br />
Lei è un imprenditore che ha<br />
molteplici attività e pochissimo tempo<br />
a disposizione… Chi gliel’ha fatto<br />
fare di assumersi anche questa nuova<br />
responsabilità che non è certamente<br />
un passatempo?<br />
«Credo molto<br />
nell’associazione, nel gioco<br />
di squadra, nel valore che<br />
un’istituzione come questa<br />
può dare a beneficio dei<br />
propri associati. Ho avuto<br />
un’esperienza straordinaria<br />
con il gruppo dei giovani, di<br />
cui sono stato vicepresidente<br />
e con cui abbiamo fatto<br />
tantissimo anche grazie alle<br />
deleghe di Carlo Edoardo<br />
Valli che ha sempre creduto<br />
molto nel gruppo giovani.<br />
Insieme ad un team di<br />
persone che mi hanno<br />
stimolato ad accettare questa<br />
nuova sfida metterò tutto il<br />
mio impegno per assicurare<br />
il mio contributo al fine<br />
di consolidare il valore<br />
dell’associazione in un<br />
momento di cambiamento<br />
che definirei epocale».<br />
un ottimo lavoro operando, per il<br />
bene dei cittadini e delle imprese<br />
con lo spirito che ci ha sempre<br />
contraddistinti».<br />
E i momenti belli?<br />
«Tanti, tantissimi, soprattutto<br />
quelli vissuti all’interno<br />
dell’Associazione, al<br />
fianco dei miei colleghi e<br />
di un efficientissimo staff<br />
di collaboratori guidato<br />
dall’infaticabile e preziosissimo<br />
Raffaele Cascella. Con loro<br />
abbiamo affrontato e spesso<br />
anche risolto una serie infinita di<br />
problemi come le controversie<br />
con i sindacati, che quasi sempre<br />
si risolvevano con successo<br />
nel reciproco rispetto delle<br />
competenze e dei singoli ruoli».<br />
Lei non è certamente la persona che, finito il<br />
suo mandato, si ritira in pensione. Quali sono<br />
gli incarichi che ha mantenuto?<br />
«Sono presidente della Camera di Commercio<br />
<strong>Monza</strong> e Brianza, che è partita con un anno<br />
e mezzo di anticipo dalla nascita della nuova<br />
Provincia, grazie ad una grande intuizione del<br />
presidente Sangalli. Questo incarico mi gratifica<br />
enormemente e devo confessare che l’entusiasmo<br />
di tutti i componenti della giunta, imprenditori,<br />
artigiani, commercianti, agricoltori e sindacati è<br />
coinvolgente e consente di affrontare i problemi<br />
con molta serenità e spirito collaborativo».<br />
In tutti questi anni ha sempre dimostrato<br />
affabilità, carisma, stile e classe: da dove nasce<br />
questa sua ricercatezza?<br />
«Credo da mia moglie e dalla mia famiglia, i<br />
capisaldi della mia esistenza. E poi, da quello<br />
che mi ha insegnato mio padre: il gusto del<br />
bello e dell’estetica, l’amore per la scultura e<br />
per l’arte, la ricerca armonica per gli spazi e le<br />
forme, la magia che si nasconde in ogni oggetto<br />
creato dall’artista, anche in una semplice, piccola<br />
maniglia».<br />
Un sassolino che si vuole togliere dalla<br />
scarpa?<br />
«Più che un sassolino, qualche delusione per<br />
chi ha remato contro la nascita della nostra<br />
ad essere ottimista e colgo<br />
qualche “Continuo<br />
segnale, debole ma concreto,<br />
che mi fa ben sperare in una piccola<br />
ripresa, anche se i tempi non saranno<br />
certamente brevi<br />
Provincia, qualcuno che risiede a Milano, non<br />
a Roma… Ancora oggi, noto con dispiacere<br />
che i brianzoli qualche volta sono trattati come<br />
i famosi contadini con le scarpe grosse e il<br />
cervello fine: una sensazione che ho avvertito<br />
in diverse occasioni nella mia lunga carriera<br />
pubblica e privata. Forse dipende dal fatto che<br />
i nostri avi erano contadini o artigiani. Gente<br />
semplice e timida, abituata a lavorare sodo e<br />
a parlare poco ma che è riuscita a costruire un<br />
modello industriale che tutto il mondo ancora<br />
oggi ci invidia. Da parte mia, sono orgoglioso di<br />
essere brianzolo e rivendico il diritto di credere<br />
nei valori più sani della nostra terra che, in una<br />
società come la nostra, andrebbero presi come<br />
esempio di virtù e di operosità. Vorrei che i<br />
giovani continuassero a valorizzare questo<br />
passato e non buttassero al vento le nostre<br />
migliori tradizioni e le mantenessero vive per le<br />
generazioni che verranno».<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Carlo Edoardo Valli<br />
durante un intervento<br />
in occasione degli Stati<br />
Generali della Mobilità<br />
tenutosi nel maggio<br />
scorso, con il ministro<br />
Roberto Castelli e il<br />
sindaco Marco Mariani<br />
N.47<br />
CM 39
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
40 N.47 CM<br />
Una marcia<br />
in più Giancarlo<br />
Briancar<br />
C’è chi, non lasciandosi<br />
vincere dalla crisi e dal segno<br />
meno nelle vendite, risponde<br />
puntando tutto sull’assistenza<br />
di Toni Liguori<br />
Fundoni è titolare di<br />
Briancar, una delle concessionarie<br />
BMW più importanti della Lombardia.<br />
Ragionier Fundoni, il mercato<br />
automobilistico europeo è in profonda<br />
difficoltà, eppure lei, a differenza di molti<br />
altri suoi colleghi, continua ad investire e ad<br />
avere fiducia nel futuro: a cosa deve tanto<br />
ottimismo?<br />
«Nella mia azienda lavorano circa 60 persone e<br />
dietro di loro ce ne sono almeno il doppio che<br />
ogni mese vivono con lo stipendio che queste<br />
portano a casa. Il mio dovere di imprenditore è<br />
quello di fare il possibile affinché il loro posto<br />
di lavoro venga salvaguardato e la loro esistenza<br />
non venga travolta dal vento di una recessione<br />
che è sotto gli occhi di tutti».<br />
Ma lei non demorde, anzi ha ingranato una<br />
marcia in più: qual è la ricetta che le ha<br />
consentito questa inversione di tendenza?<br />
«È il frutto di una strategia dettata da anni e anni<br />
di esperienza e che oggi sto mettendo in pratica<br />
con un buon margine di successo».<br />
Ce la svela?<br />
«Pensavo da tempo che la sostituzione di una<br />
macchina per molte persone avrebbe prima<br />
o poi rappresentato un problema. Quindi ho<br />
puntato molto sull’assistenza ed ho potenziato<br />
questo servizio, investendo in uomini e mezzi,<br />
ampliando l’officina che già esisteva qui a<br />
Desio e creandone una nuova, modernissima e<br />
tecnologicamente molto avanzata, a Mariano<br />
Comense. Entrambe coprono una superficie<br />
di circa 9 mila metri quadrati e sono in grado<br />
di soddisfare ampiamente le esigenze di una<br />
clientela in continua crescita proveniente da<br />
tutta la Lombardia e anche oltre. Nelle officine<br />
ci occupiamo di auto che non sono state vendute<br />
soltanto da Briancar, ma il 46% di queste sono<br />
state acquistate in altre concessionarie.<br />
A tuttoggi, la sede di Desio può fornire<br />
l’assistenza ad una quarantina di macchine<br />
al giorno mentre quella di Mariano Comense<br />
“<br />
Briancar ha puntato molto<br />
sull’assistenza, ampliando<br />
l’officina che già esisteva a Desio<br />
e creandone una modernissima e<br />
tecnologicamente molto avanzata<br />
a Mariano Comense<br />
può accoglierne altre 30. Di più non sarebbe<br />
possibile perché diventerebbe un problema di<br />
spazio difficilmente risolvibile. Per arrivare a<br />
questo punto ho dovuto sostenere uno sforzo che<br />
ha comportato notevoli investimenti».<br />
Che cosa offre in particolare ai clienti che si<br />
rivolgono alle sue officine?<br />
«Un servizio rapido, efficiente, accurato: la<br />
sicurezza di un lavoro eseguito alla perfezione ><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Sopra, due immagini<br />
dell’avveniristica officina<br />
di Mariano Comense<br />
N.47<br />
CM 41
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
e con grande professionalità. Quando gli Atd<br />
(persone preposte da BMW per il controllo<br />
elettronico delle vetture, ndr) effettuano i<br />
necessari controlli rimangono molto soddisfatti<br />
di quello che vedono anche perchè gli operai<br />
che svolgono questo lavoro frequentano<br />
periodicamente i corsi di specializzazione<br />
organizzati dalla casa madre. Anche questa è<br />
una forma di investimento, di tempo e di denaro,<br />
che affronto volentieri perché è una garanzia in<br />
più per i clienti che frequentano la Briancar».<br />
È vero che ai clienti che si rivolgono ai<br />
vostri centri di assistenza viene riservata<br />
un’accoglienza particolare?<br />
«Noi cerchiamo di far sentire i clienti a casa<br />
loro. Li accogliamo con molta cordialità,<br />
cercando di rendere meno noiosi i tempi di<br />
attesa. Possono guardare la televisione, leggere<br />
un giornale, bere una buona tazza di caffè. Il<br />
tutto, in ambienti sobri e rilassanti dove i minuti<br />
scorrono piacevolmente, lontani dallo stress e<br />
dai rumori. Per noi, il cliente è un bene prezioso<br />
che va curato, “coccolato”, fidelizzato con un<br />
42 N.47 CM<br />
servizio efficiente assolutamente ineccepibile,<br />
ma anche con un “pacchetto cortesia” che gli<br />
viene offerto in qualità di ospite gradito, sempre,<br />
indipendentemente dalla cifra che spende».<br />
Come avete affrontato il problema dei pezzi<br />
di ricambio? Anche in questo caso, grandi<br />
spazi e notevoli investimenti…<br />
«Oltre naturalmente a soddisfare le esigenze<br />
dei nostri due centri di assistenza, abbiamo<br />
creato un’organizzazione vendita che si rivolge<br />
alle officine di riparazione e alle carrozzerie<br />
del territorio in grado di fornire loro in tempi<br />
velocissimi tutto il materiale che necessitano.<br />
Questo servizio funziona benissimo e le aziende<br />
che acquistano da noi i pezzi di ricambio BMW<br />
sono in continuo aumento. Con i responsabili<br />
di queste strutture abbiamo instaurato un<br />
rapporto di collaborazione particolarmente<br />
proficuo: da parte nostra li riforniamo dei pezzi<br />
di ricambio occorrenti e loro possono usufruire<br />
gratuitamente dei nostri macchinari per<br />
effettuare i controlli sulle macchine sulle quali<br />
sono intervenuti».<br />
La sede di Desio<br />
offre assistenza a una<br />
quarantina di<br />
auto al giorno<br />
Il suo ottimismo è contagioso: lei continua a<br />
credere nel suo lavoro e ad investire quando,<br />
invece, potrebbe benissimo tirare i remi in<br />
barca e godersi un lungo e meritato riposo.<br />
Qual è la molla che la spinge a continuare<br />
imperterrito per la sua strada, giorno dopo<br />
giorno?<br />
«Quando mi alzo la mattina e mi reco in<br />
azienda, spesso mi domando chi me lo fa fare di<br />
continuare a lavorare dieci ore al giorno quando,<br />
magari, potrei rallentare i ritmi della mia attività<br />
e dedicarmi con più attenzione ai miei hobbies,<br />
alla mia famiglia, a mia moglie che amo da<br />
sempre, a tutte quelle cose che fanno parte della<br />
mia natura. Mi considero un buon maratoneta<br />
e, come tale, quando più di mezzo secolo fa<br />
iniziai la mia corsa, decisi di dividere il percorso<br />
a tappe: una per raggiungere un traguardo,<br />
un’altra per raggiungerne un altro, e così via,<br />
alla ricerca di un traguardo sempre più lontano,<br />
spesso al di là dell’orizzonte che mi appariva<br />
davanti, ma sempre con i piedi ben piantati per<br />
terra».<br />
E con i piedi ben saldi a terra la sua azienda<br />
ha continuato a crescere...<br />
«Sì, e spero che anche i miei figli e i miei nipoti<br />
perseguano nella volontà di vederla crescere<br />
e prosperare e si impegnino a ricercare nuovi<br />
orizzonti, non dimenticando mai che nella<br />
vita nulla si conquista se non con la fatica e il<br />
sacrificio, investendo in maniera intelligente<br />
e oculata, amando il proprio lavoro più di se<br />
stessi. Per adesso, e fino a che il buon Dio lo<br />
vorrà, continuo a tenere saldo nelle mie mani il<br />
timone dell’azienda cercando di farla navigare<br />
anche in questo mare che proprio tranquillo<br />
non è… Certo, stiamo attraversando un periodo<br />
molto difficile e nessuno può prevedere quando<br />
finirà. È il momento delle incertezze, delle<br />
riflessioni, dell’attesa. Niente sarà più come<br />
prima, ma sono certo che tutto si risolverà per<br />
il meglio e si potrà progredire su una strada<br />
di sviluppo che non sarà rovinata nemmeno<br />
dalla cecità e dalla stupidità degli uomini che<br />
antepongono i loro interessi personali alla<br />
serenità e al benessere di intere popolazioni».<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Il personale dedito<br />
all’assistenza in Briancar<br />
è continuamente<br />
aggiornato attraverso<br />
corsi di formazione<br />
organizzati dalla<br />
casa madre<br />
N.47<br />
CM 43
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Provincia<br />
Una squadra vincente<br />
Alcuni arrivano da altre esperienze amministrative, altri da anni di<br />
militanza nel proprio partito politico. Sono comunque tutti determinati<br />
e decisi a rendere la nuova istituzione locale efficiente e snella. I dieci<br />
assessori della prima giunta, targata Dario Allevi, si presentano e spiegano<br />
quali sono i loro obiettivi<br />
44 N.47 CM<br />
di Laura Marinaro<br />
ANTONINO BRAMBILLA (PDL), nato a Carate nel 1946, assessore<br />
all’Urbanistica nel Comune di Desio e politico di lungo corso in FI.<br />
Vicepresidente; deleghe: Pianificazione Territoriale e Parchi<br />
Lei è un amministratore di grande esperienza, ma cosa comporta<br />
la sfida per la nuova Provincia, sia in veste di assessore che di<br />
vicepresidente?<br />
«La sensazione che provo oggi come amministratore di una neonata<br />
istituzione è inedita anche per me che faccio politica da anni. È affascinante<br />
l’idea di far nascere una realtà nei fatti e non solo politicamente, perché si<br />
ha l’impressione di poter influire sulla sua stessa creazione. Ovviamente<br />
bisognerà esserne all’altezza e spero che ci riusciremo. Come vicepresidente<br />
ho una veduta ad ampio spettro del panorama della nuova Provincia e tutto<br />
verrà fatto seguendo le direttive del presidente Allevi».<br />
Cosa farà per i brianzoli attraverso i suoi due assessorati?<br />
«Oltre alla Pianificazione Territoriale, mi occupo anche dei Parchi.<br />
Quando stilerò il Piano di Governo del Territorio della Provincia terrò<br />
conto, proprio come prima istanza, dell’ambiente. La nostra Provincia<br />
fortemente urbanizzata deve, infatti, essere ripensata passando<br />
attraverso il concetto di recupero di quell’ambiente che deve<br />
comunque rimanere vivo e che va valorizzato».<br />
GIULIANA COLOMBO (PDL), nata a Seregno nel 1949, è preside<br />
dell’Istituto Primo Levi della sua città.<br />
Deleghe: Istruzione – Lavoro – Politiche Sociali – Politiche Familiari Rapporti<br />
con il Volontariato ed Associazioni – Pari Opportunità<br />
Cosa significa per lei amministrare una nuova Provincia?<br />
«Affrontare i problemi del territorio tenendo i legami con tutte le realtà presenti,<br />
dare risalto alle esperienze positive e indirizzare le scelte in un’ottica di<br />
valorizzazione delle risorse umane, economiche e strutturali».<br />
Quali le sue priorità?<br />
«Per la scuola, la formulazione di un piano dell’offerta formativa rispettoso<br />
della complessità delle esigenze del territorio. Per il lavoro, far fronte alla crisi<br />
economica. Per quanto riguarda le politiche sociali e familiari, ascoltare e<br />
sostenere chi lavora nel settore e il mondo del volontariato. Infine la creazione di<br />
una rete per le pari opportunità fra i comuni».<br />
FRANCESCO GIORDANO (PDL), nato a Santa Caterina Valfurva<br />
il 22 luglio 1963, abita a Muggiò. Presidente di Asml e Gelsia.<br />
Deleghe: Opere Pubbliche – Viabilità e Trasporti<br />
Ha una grande esperienza politica ma come si sente nella nuova<br />
Provincia?<br />
«È problematico costituire una provincia a costi zero, ma credo che ce la<br />
faremo e devo dare atto a Gigi Ponti di aver lavorato bene».<br />
Le sue priorità?<br />
«Prima di tutto la Pedemontana e soprattutto la messa a punto delle<br />
osservazioni che la riguardano. Mi sto impegnando per attuare una<br />
mediazione tra i vari comuni e la Regione. E poi c’è da lavorare sul<br />
progetto Strade Sicure».<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
ENRICO ELLI (Lega Nord) nato il 1 gennaio 1941 a Giussano.<br />
Di professione fa il fisico.<br />
Deleghe: Beni Culturali – Cultura – Formazione Professionale<br />
Cosa significa per lei questo incarico?<br />
«È una sfida stimolante soprattutto perché devo impegnarmi a rilanciare<br />
la cultura e ad eliminare il luogo comune di chi pensa che i brianzoli si<br />
occupino solo del lavoro: il lavoro è cultura e viceversa».<br />
Quali sono le sue priorità?<br />
«Per la cultura, inserire i progetti nel tessuto sociale ed economico, perciò<br />
sto incontrando le associazioni imprenditoriali e culturali. Inoltre potenziare<br />
dei progetti come quello di Ville Aperte: in proposito abbiamo raggiunto un<br />
accordo con il Museo dell’Alfa per mettere in mostra auto d’epoca nelle<br />
ville. Senza dimenticare l’alta formazione professionale».<br />
N.47<br />
CM 45<br />
Sla<br />
su<br />
fre<br />
ci<br />
«I
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
FABIO MERONI (Lega Nord), nato a Lissone il 30 aprie 1957, dove<br />
vive e lavora come imprenditore nel settore delle pelli d’arredamento.<br />
Deleghe: Patrimonio – Demanio – Edilizia Scolastica<br />
Già consigliere provinciale a Milano ora assessore a <strong>Monza</strong>. Cosa vuol<br />
dire per lei?<br />
«Per me è un punto di arrivo imporante della carriera politica perché sono<br />
assessore della Provincia che ho fortemente voluto costruire sin dall’inzio».<br />
Quali sono le priorità per il suo assessorato?<br />
«La prima cosa è dare un ufficio e un luogo degno per lavorare agli assessori<br />
e ci stiamo già riuscendo. Le risorse non sono molte, ovvio, ma contiamo di<br />
avviare subito il cantiere del Centro Rondò dei Pini e poi di occuparci delle<br />
scuole che mancano: prima di tutto a Brugherio».<br />
46 N.47 CM<br />
ALBERTO GRISI (PDL), nato a Milano il 15 luglio 1970 ma da<br />
sempre brianzolo. Si occupa di finanza in un istituto bancario.<br />
Deleghe: Finanze – Bilancio – Sistemi Informativi – Politiche Giovanili<br />
In Provincia si occuperà di quello che ha sempre fatto nel privato...<br />
«Sì, ed è davvero entusiasmante anche perché non ho mai esplorato i temi<br />
dei bilanci e delle finanze nel settore pubblico. Ma sono pronto a lavorare<br />
per la mia Provincia e la mia terra».<br />
Primo bilancio: i conti tornano?<br />
«Ho rinunciato alle vacanze estive per compilare un “bilancino” di<br />
previsione per fare in modo che gli assessori monzesi possano contare su<br />
qualche somma per le loro necessità, anche se oggi è ancora Milano che,<br />
attraverso la sua ragioneria, elargisce i fondi».<br />
ANDREA MONTI (Lega Nord), nato a Lecco il 28 giugno 1978 vive a<br />
Lazzate ed è leghista da sempre.<br />
Deleghe: Attività Produttive – Turismo – Sport e Tempo Libero – Caccia e<br />
Pesca – Autodromo<br />
Un assessore giovane per un assessorato giovane...<br />
«È difficile amministrare un ente nuovo perché è tutto da costruire, ma è una<br />
sfida stimolante soprattutto per quanto riguarda la delega all’Autodromo».<br />
Cosa ha in mente riguardo le sue competenze?<br />
«Prima di tutto non dobbiamo accumulare ritardi nei pagamenti dei fondi<br />
alle attività produttive, è fondamentale! Lavorerò per rilanciare il turismo,<br />
ma anche la caccia e la pesca che contano molti associati e ovviamente<br />
difenderemo a spada tratta il GP di <strong>Monza</strong>».<br />
ROSARIO PERRI (PDL), nato 67 anni fa in Calabria. Già direttore tecnico<br />
del Comune di Desio ed ex presidente del Parco delle Groane.<br />
Deleghe: Personale – Affari Generali – Società Partecipate<br />
Uno dei primi problemi emersi dopo le elezioni è il fatto che il personale sia<br />
sparso tra Milano, <strong>Monza</strong> e altri centri della Brianza. Quali le vostre reazioni?<br />
«Abbiamo risposto con una prima delibera di ricognizione al fine di prendere atto<br />
del numero esatto e delle qualifiche del personale che ci è stato assegnato. Inoltre<br />
stiamo trattando con la provincia di Milano per il definitivo trasferimento di tutto il<br />
personale di competenza della nuova Provincia».<br />
Quali i primi provvedimenti in merito alle società partecipate?<br />
«La provincia di Milano è stata sollecitata affinché trasferisca in Brianza,<br />
formalmente, con atto notarile, le quote di appartenenza e l’intestazione<br />
di alcune di esse».<br />
LUCA TALICE (Lega Nord), nato il 13 dicembre 1970 a Milano, è<br />
ottico a Seregno.<br />
Deleghe: Sicurezza – Polizia Provinciale – Protezione Civile<br />
Da consigliere comunale ad assessore, cosa cambia?<br />
«Da una parte è una grande responsabilità perché c’è tanto da fare, dall’altra<br />
anche una grande soddisfazione».<br />
Le sue deleghe sono importanti, ma cosa intende fare per la Brianza?<br />
«Esiste un forte bisogno di sicurezza e la Provincia può occuparsi del<br />
coordinamento delle forze dell’ordine nei vari comuni; sto iniziando<br />
a conoscere le varie realtà e ho intenzione di potenziare la Polizia<br />
provinciale».<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
FABRIZIO SALA (PDL), nato il 13 giugno 1971 a Milano ma residente da<br />
sempre a Misinto dove è stato più volte sindaco e oggi è vicesindaco.<br />
Deleghe: Ambiente –Risorse Naturali - Rifiuti - Agenda 21<br />
Cosa vuol dire per lei lavorare in una nuova realtà locale?<br />
«Ho realizzato un sogno ed è entusiasmante, infatti ho sempre dichiarato di voler fare<br />
l’assessore all’Ambiente. Credo che riusciremo a plasmare la nuova Provincia come<br />
vogliamo, pur con le difficoltà che incontriamo ogni giorno».<br />
Ci può dare qualche anticipazione sul suo programma?<br />
«Prima di tutto lavoreremo sul piano delle autorizzazioni, una competenza tipica<br />
delle province e in questo saremo rigidissimi dato che parliamo di rifiuti. In<br />
secondo luogo, sto incontrando i comitati, le associazioni e poi vedrò le aziende<br />
per arrivare a comporre un piano di lavoro ottimale».<br />
N.47<br />
CM 47
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Formula 1<br />
<strong>Monza</strong> tra dubbi,<br />
incertezze e speranze<br />
Alla vigilia del Gran Premio d’Italia un commentatore<br />
d’eccezione avverte: attenti alle sorprese<br />
di Sandro Donato Grosso (per gentile concessione di Sky Sport)<br />
Le bandiere della Ferrari le vedremo<br />
ugualmente e questo perché al cuore,<br />
soprattutto quando è rosso, non si<br />
comanda; ma le sensazioni degli ultimi anni<br />
sembrano irripetibili, almeno sulla carta.<br />
Mentre scrivo queste note siamo nella calda<br />
estate della F1 e le domande che si pongono<br />
gli addetti ai lavori sono sostanzialmente due.<br />
Prima: è davvero chiusa la querelle che voleva<br />
un campionato alternativo? Seconda: vincerà<br />
la Brawn GP o la Red Bull? E poi c’è una terza<br />
domanda che vi riguarda direttamente: ma i<br />
temi che giocoforza vi proponiamo dalle pagine<br />
dei giornali o dagli schermi tv, vi interessano<br />
48 N.47 CM<br />
davvero? È evidente che questo lascia un po’<br />
indifferenti il grande pubblico e i monzesi,<br />
che sono cresciuti con i grandi campioni che<br />
si davano battaglia sulla parabolica. Patriottici<br />
convinti, dopo l’incidente del 25 luglio durante<br />
il Gp d’Ungheria, che ha colpito Felipe Massa,<br />
non possimo far altro che augurare la piena<br />
guarigione al pilota brasiliano e poi tornare a<br />
sperare che la nostra “nazionale rossa” ricominci<br />
sul serio. Insomma, non smettiamo di tifare i<br />
colori di Maranello. Riguardo le battaglie in seno<br />
alla Federazione con i team da una parte della<br />
barricata e chi detiene il potere sportivo dall’altra,<br />
penso si sia davvero esagerato.<br />
E, soprattutto, in pochi hanno pensato a quella<br />
parte lesa che si chiama “pubblico”. Alla gente<br />
che vuole vedere la massima tecnologia in<br />
pista e piloti con la P maiuscola darsi battaglia<br />
a 300 chilometri all’ora; perché la F1 è questo,<br />
null’altro. Hanno ragione i team a difendersi e a<br />
garantirsi un futuro in linea con quello che è il<br />
background storico-sportivo-economico di ogni<br />
scuderia, ma i chiarimenti politico-organizzativi<br />
di una disciplina sportiva devono essere conclusi<br />
prima che inizi la stagione e non a campionato<br />
in corso. Fare le regole, discuterle, poi si gioca e<br />
che vinca il migliore: così si fa. Azzardando un<br />
parallelismo con il calcio, possiamo affermare<br />
che stiamo assistendo ad un campionato nel quale<br />
la Reggina e il Catania lottano per lo scudetto<br />
mentre il Milan e la Juventus pensano all’anno<br />
prossimo. Nel chiedere scusa agli appassionati<br />
delle squadre citate, mi sento di dire che così<br />
proprio non va bene.<br />
E per il Gran Premio del circuito più veloce<br />
del mondo, cosa aspettarsi? <strong>Monza</strong> è sempre<br />
<strong>Monza</strong> e vive anche di luce propria, vista la<br />
qualità dell’organizzazione della gara. Questo<br />
ci conforta. Personalmente, però, vorrei essere<br />
smentito e vedere il Gp d’Italia più bello di<br />
tutti i tempi, ma i dubbi di questa calda estate<br />
rimangono. Ma attenzione perché questa corsa<br />
potrebbe avere comunque qualcosa di magico….<br />
Magari l’ufficializzazione di un nuovo matador<br />
rosso. Un pilota che ha vinto due mondiali<br />
e che con la Ferrari ha sempre amoreggiato.<br />
Parlo di Fernando Alonso e penso ad un<br />
annuncio destinato a riaccendere il fuoco che<br />
atteggiamenti troppo nordici hanno un po’ spento.<br />
Se conosco un po’ la lungimiranza del presidente<br />
Luca Cordero di Montezemolo e di Stefano<br />
Domenicali, capo della Ges, la sorpresa può<br />
essere servita…e l’emozione riaccendersi.<br />
3<br />
1<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
1 - Da sinistra,<br />
Sebastian Vettel,<br />
Mark Webber e<br />
Rubens Barrichello<br />
2 - Sandro<br />
Donato Grosso.<br />
3 - Kimi Raikkonen<br />
N.47<br />
2<br />
CM 49
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
50 N.47 CM<br />
Sebastian Vettel<br />
Baby Schumi<br />
crescono I<br />
In comune con il grande Schumacher ha<br />
la nazionalità, ma anche un passato di<br />
campione di go kart. E chissà che il suo<br />
destino non sia quello di incarnare, prima o<br />
poi, il mito del Cavallino Rampante<br />
di Sara Re<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
suoi occhi guardano lontano, ma la sua bocca<br />
continua a ripetere che è bene «stare con i piedi<br />
per terra». Forse perché, dice, «non siamo noi i<br />
favoriti» o semplicemente perché «vince chi fa più<br />
punti. Basta». Vero. Verissimo. Incontrovertibile.<br />
Peccato che lo sguardo di Sebastian Vettel, pilota<br />
della Red Bull, non dia cenno di rilassarsi un<br />
attimo, chissà, forse al pensiero della prossima<br />
gara, della macchina che è ancora da perfezionare<br />
o dello staff, oltre 500 persone, a cui vorrebbe<br />
regalare l’emozione di un’altra vittoria come quella<br />
di <strong>Monza</strong> 2008. Non un successo qualunque, visto<br />
che lo scorso 14 settembre ha conquistato il Gran<br />
Premio d’Italia con la Toro Rosso, qualificandosi<br />
come il più giovane pilota di Formula 1 a centrare<br />
quest’obiettivo nelle competizioni mondiali.<br />
Un anno dopo lo incontriamo mentre si appresta<br />
ad affrontare nuovamente il circuito che l’ha reso<br />
celebre con nuovi colori e una nuova maglia: quella<br />
della Red Bull Racing, la scuderia che ha deciso<br />
di puntare tutto su di lui dopo una brillante stagione<br />
che l’ha visto arrivare quarto a Singapore.<br />
Com’è cambiata la sua vita dopo la vittoria di<br />
<strong>Monza</strong>?<br />
«In realtà non è cambiata molto. Sono sempre la<br />
stessa persona che ero prima del Gp d’Italia e vivo<br />
esattamente nello stesso modo. Certo, vincere un<br />
Gran Premio contribuisce a rafforzare la fiducia in<br />
se stessi e nelle possibilità di vincere altre corse…e,<br />
perché no, anche il titolo mondiale che è il vero<br />
obiettivo di ogni pilota».<br />
Bernie Ecclestone ha dichiarato che lei dovrebbe<br />
correre per la Ferrari. Qual è la sua opinione in<br />
proposito?<br />
«Leggere che una personalità come Bernie faccia<br />
dei commenti come questo sulle mie capacità<br />
è fantastico. Tuttavia non penso che questo mi<br />
aiuti ad andare più veloce nel mio prossimo giro;<br />
devo continuare a spingere e dare il massimo per<br />
raggiungere risultati che non ho ancora ottenuto.<br />
Inoltre, per il momento, sono contento di correre<br />
con la Red Bull Racing». ><br />
N.47<br />
CM 51
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Michael Shumacher, altro nome capitale nella<br />
storia dell’automobilismo, dice che Sebastian<br />
Vettel ha i geni del campione. Del resto sono in<br />
molti a definirla “Baby Shumi”… Le fa piacere<br />
essere soprannominato in questo modo o invece<br />
è una pressione eccessiva?<br />
«Sinceramente non sono molto interessato a cosa<br />
si aspettano gli altri, se ripongono le loro speranze<br />
in me oppure no. Sono molto concentrato, perché<br />
cerco di ottenere il massimo da me stesso e vorrei<br />
solo portare a casa la macchina prima di tutti…».<br />
Niente distrazioni, solo lavoro dunque?<br />
«Sì, spero di imparare ancora molto, anche perché<br />
il contrario significherebbe non evolvere».<br />
Hamilton è molto bravo sul bagnato… ma non<br />
è che dopo il Gp d’Italia del 2008 si è messo in<br />
mente di diventare lei il “signore della pioggia”?<br />
«Non mi interessa chi è il migliore sotto questo<br />
punto di vista, mi interessa vincere e basta. Io<br />
penso che chi, a fine giornata, alza il trofeo al cielo<br />
lo meriti semplicemente perché lui e il suo team<br />
hanno fatto il lavoro migliore».<br />
52 N.47 CM<br />
Lei è stato il più giovane pilota in Formula 1<br />
a conquistare una pole. Vuole diventare il più<br />
giovane anche a vincere un campionato?<br />
«Ovviamente vorrei vincerlo il prima possibile,<br />
ma dobbiamo mantenere i piedi ben saldi a terra<br />
e tenere d’occhio la nostra posizione in classifica.<br />
Non siamo i favoriti, che sono invece Ferrari e<br />
McLaren-Mercedes; è una lunga strada quella<br />
che ci può portare in alto, ma stiamo lavorando<br />
molto duramente: sono convinto che abbiamo un<br />
grande potenziale, la macchina sembra a posto…<br />
vedremo».<br />
Qual è il miglior consiglio che le ha dato la sua<br />
famiglia a seguito dei tuoi successi?<br />
«Non cambiare quello che sono».<br />
Come si sente prima di una gara? Ascolta la<br />
musica o fa meditazioni zen… un sonnellino… o<br />
visualizza la partenza e lei che sorpassa tutti?<br />
«Ascolto la musica perché mi aiuta a focalizzare.<br />
Una volta sulla macchina chiudo gli occhi, cerco di<br />
visualizzare il percorso o la prima curva e faccio in<br />
modo di entrare nel ritmo».<br />
Sotto, il pilota con<br />
Mark Webber sulla<br />
spiaggia di Melbourne<br />
con la Red Bull modellata<br />
nella sabbia<br />
Ducati Streetfighter<br />
Una moto, uno stile di vita<br />
Storia, corse, piste: dall’anno della sua<br />
nascita, 1926, la Ducati ha sempre prodotto<br />
motociclette ispirate e derivate direttamente<br />
dalle corse, caratterizzate da motori unici,<br />
design innovativo, ingegneria avanzata ed<br />
eccellenza tecnica. La “nuova di casa”, la<br />
Streetfighter, è spoglia fino all’essenziale e<br />
rappresenta un’eccezionale combinazione<br />
tra la più evoluta tecnologia racing e la<br />
massima espressione di stile e design: un<br />
risultato strabiliante che proietta questa perfetta<br />
esecuzione Ducati del concetto naked al vertice<br />
della categoria fighter.<br />
In versione normale o con il “trattamento S” di<br />
Ducati, che garantisce livelli di componentistica<br />
oltre ogni aspettativa, la Streetfighter è nata<br />
per le massime prestazioni con una potenza<br />
stupefacente. Concepita e costruita con la<br />
massima cura e una grandissima attenzione<br />
alla qualità è destinata a diventare un nuovo<br />
punto di riferimento tra gli appassionati e si<br />
presta ad una grande versatilità di utilizzo.<br />
E dato che a Borgo Panigale, storica sede<br />
della Ducati, nulla è lasciato al caso, anche i<br />
colori sono studiati per esaltare ancora di più<br />
l’adrenalina che trasmette: se la Streetfighter<br />
è semplicemente magnifica nel classico rosso<br />
Ducati o nel raffinato bianco perla, messi<br />
ancora più in risalto dal telaio nero e dagli<br />
eleganti cerchi a 5 razze a Y grigio grafite,<br />
la Streetfighter S diventa irresistibile nella<br />
tradizionale colorazione rossa o accattivante<br />
nella colorazione midnight black, ulteriormente<br />
caratterizzata dalle cartelle copricinghia e dal<br />
parafango anteriore in carbonio, che creano<br />
un contrasto elegantissimo e al tempo stesso<br />
aggressivo con il sofisticato color bronzo del<br />
telaio e dei cerchi a 5 razze a Y.<br />
Viale <strong>Monza</strong>, 1 - 20058 <strong>Villa</strong>santa - Tel. 039 2054062
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Il futuro del Gp<br />
Parola d’ordine:<br />
non abbassare<br />
la guardia<br />
54 N.47 CM<br />
Non si sono placate le lotte<br />
dei brianzoli per impedire che<br />
il Gp di Roma, programmato<br />
per il 2012, rovini quello di <strong>Monza</strong><br />
di Sara Franchini<br />
«Ormai possono fermare il Gp<br />
di Roma solo per cause di forza<br />
maggiore». Questa affermazione di<br />
Maurizio Flammini, ideatore e promotore<br />
del progetto di una gara automobilistica ad<br />
agosto 2012 nel quartiere dell’Eur, continua<br />
a far tremare <strong>Monza</strong> e la Brianza.<br />
E rincuora ben poco che a Roma lo stesso<br />
Flammini e Gianni Alemanno continuino<br />
ad affermare che non si tratterà di una gara<br />
concorrente, solo un’alternativa a <strong>Monza</strong>...<br />
Per questioni di budget, infatti, è probabile<br />
che, nel caso in cui ci fossero due gare,<br />
gli sponsor spendano di più per una nuova<br />
competizione nella Capitale.<br />
È questo che non vuole, primo fra tutti, il<br />
sindaco di <strong>Monza</strong>, Marco Mariani, che ha<br />
continuato a ribadire la volontà di difendere<br />
il Gp made in Brianza dallo scippo romano,<br />
ma anche Dario Allevi, primo presidente<br />
della neonata Provincia e di tutti i politici<br />
che si sono espressi a favore del Gran<br />
Premio di <strong>Monza</strong> durante la campagna<br />
elettorale (tra questi Roberto Formigoni e<br />
numerosi onorevoli e ministri).<br />
Sull’argomento Paolo Grimoldi,<br />
coordinatore federale del Movimento<br />
Giovani Padani e deputato della Lega<br />
Nord commenta: «Se la Brianza e il Nord<br />
si stancassero di pagare l’assistenzialismo<br />
romano, la Capitale andrebbe in bancarotta.<br />
Ecco una causa di forza maggiore. Sarebbe<br />
meglio che sotto la Lupa imparassero a<br />
usare i soldi diversamente, l’epoca dei<br />
circus e dei circhi deve finire...».<br />
Adesso, a pochi giorni dal Gran<br />
Premio, sono scesi in piazza gli Amici<br />
dell’Autodromo, associazione storica che<br />
si batte per la difesa del circuito brianzolo.<br />
Loro hanno trovato come alleati, nella<br />
battaglia contro Roma, i residenti del<br />
quartiere dell’Eur riuniti in un comitato e<br />
insieme a loro hanno presentato un piano<br />
d’attacco. «Il fatto che non se ne sia più<br />
parlato dopo la campagna elettorale non<br />
deve far stare tranquillo nessuno - ha detto<br />
Enrico Redaelli presidente del sodalizio<br />
monzese-romano - Non possono convivere<br />
due gran premi in Italia e questo dovrebbe<br />
essere chiaro per tutti, sia perché gli<br />
sponsor non aiuteranno due circuiti per più<br />
di due anni e poi perché non ha senso; non<br />
credo che Ecclestone depennerà mai <strong>Monza</strong><br />
dal calendario del Mondiale, tuttavia il<br />
pericolo c’è. L’appello che noi lanciamo alle<br />
istituzioni è di non abbassare la guardia e di<br />
fare squadra tutti insieme perché <strong>Monza</strong> è<br />
sinonimo di gare e di motori, da sempre è la<br />
storia dell’automobilismo». Intanto, anche<br />
la nuova Provincia è pronta a schierarsi<br />
in difesa di una delle sue istituzioni più<br />
importanti e blasonate.<br />
E per questo sia Dario Allevi, che<br />
l’assessore Andrea Monti, per il quale è<br />
stata creata la delega all’Autodromo, sono<br />
sul piede di guerra contro la Città Eterna.<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
A lato, il tracciato di<br />
<strong>Monza</strong> e, sotto, una foto<br />
aerea della zona dove<br />
sarà realizzato il circuito<br />
di Roma.<br />
A difendere il circuito<br />
più veloce del mondo<br />
(sopra) Andrea Ronchi,<br />
il ministro alle Politiche<br />
comunitarie con Dario<br />
Allevi e il senatore<br />
Alfredo Mantica durante<br />
la recente campagna<br />
elettorale<br />
N.47<br />
CM 55
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Autodromo<br />
La velocità in uno scatto<br />
Cinquant’anni di fotografia. Cinquant’anni di scatti di automobili, corse,<br />
Gran Premi. La vita di Erminio Ferranti, Giovannino d’oro 2009, è legata<br />
a quella dell’Autodromo più antico e blasonato d’Italia. Ogni immagine<br />
racconta una storia nella storia, mentre l’autore, davanti a scatti unici, si<br />
schermisce: «Non è bravura... sono soltanto fortunato»<br />
Foto Erminio Ferranti<br />
56 N.47 CM<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Il fortunale che nel giorno delle prove libere del Gp 2008 funestò il Parco e l’Autodromo. L’immagine ha fatto il giro del mondo<br />
N.47<br />
CM 57
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Erminio Ferranti, Bernie Ecclestone e Enrico Ferrari<br />
58 N.47 CM<br />
Marco Mariani sventola la bandiera a scacchi all’arrivo del GP ’08<br />
James Garner e Yves Montand durante il film “Grand Prix” del 1966, girato in Autodromo<br />
1970: uno scatto fulmineo dell’incidente di Pino Pica alla prima variante. Un volo ripetuto sia in prova che in gara<br />
Niki Lauda in concentrazione prima di una<br />
gara a <strong>Monza</strong> nel ’77 dopo l’incidente di<br />
Nurburgring avvenuto l’anno prima e ad un<br />
anno dal divorzio da Ferrari<br />
Michael Schumacher alla guida della Ferrari<br />
Gilles Villeneuve, indimenticato mito Ferrari, ripreso in curva a Montecarlo<br />
1978: incidente mortale per Ronnie Peterson, pilota svedese alla guida della Lotus. Vinse Niki Lauda.<br />
Ferranti fu l’unico a riprendere la tragedia dalla Torre Milano e a diffondere la foto in tutto il globo<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Valentino Rossi con l’assessore Pierfranco Maffè<br />
e Alfredo Grandi mentre scherzano dopo una gara<br />
Schumi con Nuccia Ferranti<br />
N.47<br />
CM 59
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Una veduta dell’Autodromo dall’elicottero<br />
60 N.47 CM<br />
Veduta aerea del centro di <strong>Monza</strong><br />
I box prima della ristrutturazione del 1980<br />
Una veduta dell’Autodromo dall’elicottero<br />
Un incidente spettacolare in una gara del <strong>Club</strong> Ferrari, fortunatamente senza conseguenze<br />
Lo spettacolare volo delle moto in<br />
corsa durante il Superbike 2009<br />
Giovanni Paolo II in Autodromo il 21 maggio 1983<br />
Incendio ai box due anni fa, ferito un meccanico<br />
Premio Confartigianato Motori 2006 a Erminio Ferranti<br />
(nella foto insieme ad Alfredo Grandi e a Michael Schumacher)<br />
Griglia di partenza Gp 2008<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
N.47<br />
CM 61
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Roberto Formigoni<br />
Un Governatore vincente<br />
Da due legislature lavora per esportare il “modello Lombardia” nel mondo<br />
e - anche grazie alla grande opportunità dell’Expo - ci sta riuscendo.<br />
Al punto che si ricandiderà per la terza volta alla carica di Presidente<br />
della Regione più avanzata del Paese<br />
62 N.47 CM<br />
Ha sempre improntato il suo impegno<br />
politico sul valore della sussidiarietà tra<br />
le istituzioni pubbliche e le imprese sul<br />
territorio, ma anche nei rapporti con i vari paesi.<br />
Per Roberto Formigoni la cultura è un’arma<br />
vincente per lo sviluppo e per questo Regione<br />
Lombardia ha ottenuto di ospitare in <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> il<br />
primo Forum dell’Unesco dedicato al rapporto tra<br />
culture industriali e territorio.<br />
Da Governatore della nostra Regione è stato<br />
il primo a portare nel mondo il “modello”<br />
Lombardia, un modello che molti ci invidiano<br />
e che spesso è stato preso come esempio di un<br />
sistema in grado di rendere la vita dei cittadini<br />
degna di un paese civile in continua evoluzione.<br />
In quale contesto internazionale ha avuto la<br />
maggiore conferma di questo riconoscimento?<br />
«Nell’area europea, oltre al consolidamento dei<br />
legami politico-istituzionali, abbiamo sviluppato<br />
relazioni in tema di energia, infrastrutture, mobilità<br />
e grandi reti di trasporto. Inoltre, per attivare<br />
relazioni economico-commerciali, abbiamo<br />
promosso il nostro sistema imprenditoriale,<br />
costituito per la maggior parte da piccole e medie<br />
imprese. Nell’area Nord africana, nell’Africa<br />
Subsahariana e nel Medio Oriente, Regione<br />
Lombardia ha investito molto nella cooperazione<br />
allo sviluppo, in particolare in materia sanitaria. Per<br />
di Toni Liguori<br />
quanto riguarda il Nord America, abbiamo puntato<br />
soprattutto sui temi della ricerca, dell’innovazione<br />
tecnologica, della collaborazione tra istituti<br />
universitari di eccellenza, nell’ottica di uno<br />
scambio reciproco di ricercatori. In tutto il Centro<br />
e il Sudamerica, l’attenzione è stata focalizzata<br />
soprattutto sullo sviluppo della cooperazione<br />
internazionale e su tematiche di natura più<br />
spiccatamente sociali, attivando collaborazioni<br />
volte a sviluppare innovative forme di cooperazione<br />
internazionale. Le missioni organizzate da Regione<br />
Lombardia in Asia sono state molto significative<br />
per l’apertura o il consolidamento di relazioni<br />
commerciali a vantaggio del nostro sistema<br />
imprenditoriale e per radicare in loco la presenza<br />
delle nostre aziende: tessile, biotecnologie,<br />
meccanica, moda e design, agroalimentare,<br />
costruzioni ed edilizia, cinema e spettacolo sono<br />
solamente alcuni dei settori di mercato interessati<br />
da questi rapporti».<br />
Milano e la Lombardia potranno essere<br />
ancora un modello da esportare in un contesto<br />
internazionale più ampio e competitivo come<br />
quello che si configura per i prossimi venti,<br />
trent’anni?<br />
«Sono convinto che le iniziative internazionali<br />
delle istituzioni subnazionali debbano continuare<br />
ad affiancarsi a quelle degli stati nazionali, dato<br />
che i governi regionali sono in grado di intercettare<br />
in modo più flessibile ed efficace i bisogni e le<br />
opportunità che provengono dai propri territori,<br />
valorizzando, in un’ottica sussidiaria, le istanze<br />
della società civile. Proprio per rendere ancora<br />
più incisiva l’azione delle istituzioni regionali<br />
in ambito internazionale, ho accolto con grande<br />
favore l’Intesa sottoscritta il 10 giugno tra le<br />
Regioni ed i Ministeri degli Affari Esteri e dello<br />
Sviluppo Economico: un accordo che riconosce<br />
e rilancia in maniera nuova il ruolo delle regioni<br />
nelle attività di cooperazione internazionale e di<br />
commercio internazionale, impostando un nuovo<br />
metodo di collaborazione istituzionale e definendo<br />
delle regole condivise. In questo scenario, appare<br />
sempre più evidente che, negli anni, il ruolo dei<br />
sistemi regionali nella competizione internazionale<br />
è destinato ad aumentare, trainando in alcuni casi le<br />
economie dei rispettivi paesi».<br />
Che ruolo avrà la cultura in questo processo?<br />
Il nostro Paese ha la più alta concentrazione<br />
di opere d’arte sul territorio: potrebbe<br />
“<br />
Nella visione di Regione<br />
Lombardia, la cultura è<br />
l’elemento chiave attraverso il<br />
quale un territorio raggiunge<br />
la massima attrattività<br />
Milano, con le sue eccellenze nell’alta<br />
tecnologia, rappresentare un modello nuovo di<br />
valorizzazione del patrimonio culturale italiano<br />
e renderlo “strumento” più efficace di una<br />
crescita economica e sociale più strutturata e<br />
adeguata di quella attuale?<br />
«Nella visione di Regione Lombardia, la cultura<br />
in tutte le sue forme è l’elemento chiave attraverso<br />
il quale un territorio può raggiungere la massima<br />
visibilità e attrattività. Siamo consapevoli infatti<br />
che la cultura rappresenta una dimensione in ><br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Da sinistra,<br />
l’amministratore delegato<br />
di Expo 2015, Lucio<br />
Stanca, il commissario,<br />
Letizia Moratti, e il<br />
presidente della Regione,<br />
Roberto Formigoni alla<br />
presentazione degli Stati<br />
Generali del 9 luglio<br />
N.47<br />
CM 63
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
grado di integrare arte, conoscenza, formazione,<br />
turismo, marketing territoriale, tutto ciò che è<br />
derivazione della fantasia e dell’ingegno delle<br />
persone. A settembre, <strong>Monza</strong> sarà la capitale<br />
mondiale della cultura e dell’industria: la <strong>Villa</strong><br />
<strong>Reale</strong> ospiterà in quei giorni il primo Forum<br />
internazionale, promosso dall’Unesco, dedicato ai<br />
vari settori dell’industria che, oltre ad essere pilastri<br />
dell’economia, hanno saputo creare cultura».<br />
Innovazione, ricerca, sviluppo: da Paese<br />
scarsamente competitivo a Paese altamente<br />
competitivo. Come si configura la crisi che<br />
stiamo attraversando con questi elementi che<br />
risultano determinanti per vincere le sfide<br />
globali del futuro?<br />
«Siamo consapevoli che la crescita, anche e<br />
soprattutto in un momento di difficoltà economica,<br />
è legata al coraggio di investire sull’innalzamento<br />
qualitativo e quantitativo del capitale umano.<br />
Per questo motivo stiamo cercando di creare le<br />
condizioni perché si insedino nel nostro territorio<br />
i migliori talenti della ricerca. I settori su cui<br />
abbiamo deciso di puntare sono alta formazione,<br />
ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico,<br />
con particolare attenzione ad alcune macroaree<br />
tematiche prioritarie per Regione Lombardia<br />
(agroalimentare, energia, ambiente, salute,<br />
manifatturiero avanzato), che si intersecano con i<br />
tre distretti tecnologici delle biotecnologie, nuovi<br />
materiali e ICT. Il primo compito di un’istituzione,<br />
infatti, deve essere quello di orientare e<br />
accompagnare il sistema nell’individuazione<br />
delle filiere di ricerca e sviluppo prioritarie per la<br />
competitività, privilegiando l’investimento sulle<br />
eccellenze come traino per tutta la rete territoriale.<br />
Occasione importantissima in questo senso sarà<br />
l’Expo 2015, che darà visibilità alla tradizione, alla<br />
creatività e all’innovazione lombarda».<br />
A proposito di Expo 2015: siamo ancora in<br />
tempo per rispondere alle attese dell’opinione<br />
pubblica internazionale e presentarci a questo<br />
importantissimo appuntamento con tutte le<br />
carte in regola? Che cosa resterà a Milano e agli<br />
italiani dal 2016 in poi?<br />
«Il tempo delle difficoltà è alle nostre spalle, questo<br />
è il tempo delle realizzazioni. C’è un rapporto<br />
quotidiano con il Bie (Bureau International Expo,<br />
Ndr), che ha condiviso e approvato il lavoro<br />
fatto da Milano, non riscontrando alcun ritardo.<br />
Le principali infrastrutture che fanno parte del<br />
64 N.47 CM<br />
dossier Expo sono in realtà opere alle quali<br />
Regione Lombardia lavora da anni, ben prima<br />
quindi che l’esposizione fosse assegnata a Milano.<br />
L’Expo 2015 è sicuramente un evento in grado<br />
di produrre un effettivo e consistente sviluppo,<br />
sia grazie all’indotto che sarà in grado di portare,<br />
sia per i profondi cambiamenti infrastrutturali e<br />
urbanistici che incrementeranno significativamente<br />
l’attrattività del territorio milanese e lombardo.<br />
Credo che la prima sfida da vincere sia quella<br />
culturale e che questa occasione vada colta per fare<br />
di Milano, da qui al 2015, un punto di riferimento<br />
mondiale del dibattito, confronto e ricerca di<br />
soluzioni innovative sui temi propri dell’Expo,<br />
ovvero quelli dell’agricoltura, dell’alimentazione e<br />
più in generale dello sviluppo sostenibile. Passando<br />
invece al tema dello sviluppo del territorio, la mole<br />
delle risorse movimentate per la manifestazione è<br />
di grande rilievo, dato che richiederà investimenti<br />
diretti sul sito espositivo per oltre 4 miliardi di<br />
euro e indurrà ulteriori finanziamenti per grandi<br />
infrastrutture per un valore complessivo di altri 11<br />
miliardi di euro».<br />
Comune, Provincia, Regione: la Lombardia<br />
è governata dal centrodestra in ogni sua<br />
componente istituzionale. Pensa che ora sarà<br />
più facile amministrare il territorio e rispondere<br />
alle istanze dei cittadini con più tempestività e<br />
rigore in modo particolare sui temi della sanità,<br />
della scuola, dei servizi sociali e della sicurezza?<br />
«Di qualunque colore siano, le istituzioni hanno<br />
il dovere di collaborare: da quattordici anni mi<br />
faccio come punto d’onore di governare con la<br />
La firma dell’accordo<br />
con le università<br />
lombarde per la ricerca,<br />
1 luglio 2009.<br />
Da destra, il presidente<br />
della Regione, Roberto<br />
Formigoni e il<br />
vice presidente e<br />
assessore all’Istruzione,<br />
Gianni Rossoni<br />
massima fluidità di rapporti con i presidenti di tutte<br />
le province della Lombardia e con i sindaci, al di<br />
là della loro appartenenza politica. Tuttavia sono<br />
lietissimo che 11 presidenti di provincia su 12 in<br />
Lombardia siano di centrodestra. Questo renderà<br />
tutto più veloce. È chiaro che su questi temi, il fatto<br />
di avere linee guida di governo simili facilita la<br />
collaborazione».<br />
Lei ha proposto un nuovo modello lombardo di<br />
sussidiarietà, un nuovo sistema di welfare in cui<br />
si supera il concetto di “primato dello Stato”:<br />
quali sono i punti più importanti di questo<br />
cambiamento?<br />
«La sussidiarietà è un’innovazione straordinaria<br />
sul piano dell’amministrazione e in Lombardia<br />
ha portato a positivi cambiamenti. Dopo secoli di<br />
affermazione del primato dello Stato, questo nuovo<br />
modo di fare politica riporta concretamente la<br />
persona al centro dell’azione. Abbiamo applicato<br />
la sussidiarietà nella sua dimensione orizzontale,<br />
rivoluzionando l’impianto universalistico dei<br />
servizi sociali, della sanità, della formazione<br />
professionale e della scuola, scommettendo sulla<br />
centralità e sul protagonismo delle persone, delle<br />
famiglie, del mondo dell’associazionismo e del<br />
volontariato. La nostra esperienza di governo non<br />
si è limitata però solo a valorizzare la dimensione<br />
orizzontale della sussidiarietà, ma ha visto anche<br />
una positiva attuazione del principio di sussidiarietà<br />
verticale: la devoluzione di competenze agli<br />
enti locali e la responsabilizzazione di altri<br />
soggetti istituzionali. In questo percorso la<br />
nuova governance, per affermarsi e realizzarsi<br />
compiutamente, ha bisogno di uno strumento<br />
strategico come il federalismo, capace di favorire la<br />
concorrenza virtuosa fra le regioni e gli enti locali<br />
che, con il buon governo, potranno attrarre capitali,<br />
imprenditori e altre risorse».<br />
Lei è sulla scena politica da diversi anni, eppure<br />
continua a riscuotere un grande consenso<br />
tra la gente che la considera un punto di<br />
riferimento sicuro e affidabile a cui delegare<br />
l’amministrazione della Regione più avanzata<br />
d’Italia. Tra l’altro, ha da poco annunciato che<br />
si ricandiderà per la terza volta alla carica di<br />
Governatore. Qual è il segreto del suo successo e<br />
quali i motivi che la rendono così popolare tra i<br />
suoi elettori?<br />
«I voti si conquistano assumendo impegni<br />
e mantenendoli, parlando dei programmi e<br />
realizzandoli, andando di persona a trovare la gente.<br />
In questo senso è importante volere e saper sempre<br />
migliorare nel mettere al centro della nostra azione<br />
i bisogni, le necessità e le speranze dei cittadini.<br />
Questo ho sempre fatto e continuo a fare con<br />
grande piacere perché la sfida della politica è questa<br />
ed è molto bello affrontarla».<br />
In diverse occasioni ha avuto la possibilità di<br />
ricoprire cariche istituzionali a livello nazionale,<br />
eppure ha preferito continuare a lavorare per<br />
la “sua” Lombardia. Arriverà prima o poi il<br />
momento di mettere la sua grande esperienza,<br />
umana e politica, al servizio dell’intero Paese?<br />
«Sono felice di continuare a fare il presidente di<br />
Regione. Sono convinto che essere presidente della<br />
Lombardia sia uno dei posti più importanti in Italia.<br />
C’è un solo incarico di governo più importante di<br />
questo e lo sta svolgendo ottimamente il presidente<br />
Berlusconi».<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Formigoni con<br />
Stockwell Day,<br />
vicepremier e<br />
ministro federale<br />
comminternazionale<br />
del Canada<br />
N.47<br />
CM 65
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
Michael Jackson<br />
1992, si accende il Brianteo<br />
Oltre 90 mila fan avevano applaudito, nelle serate del 6 e 7 luglio,<br />
il Dangerous Tour della pop star scomparsa il 25 giugno scorso a Los Angeles<br />
dalla redazione - foto Erminio Ferranti<br />
C’è chi ricorda come se fossero ieri le<br />
calde serate del 6 e 7 luglio di 17 anni<br />
fa quando Michael Jackson venne<br />
in città ad esibirsi. Un evento colossale per lo<br />
Stadio Brianteo, da poco rimesso a nuovo e per<br />
tutto il Nord Italia. Quarantasei mila a serata i<br />
biglietti (da 40 a 70 mila lire l’uno) venduti per<br />
assistere al celebre Dangerous Tour.<br />
Chi c’era, ballò sulle note di una<br />
scaletta studiata tra vecchi e nuovi (in<br />
66 N.47 CM<br />
quell’anno) successi: da “Human Nature” a<br />
“Smooth criminal”, passando per “Thriller”,<br />
“Billie Jean”, “Bad” e “Black or white”.<br />
Era un Jacko diverso da quello che abbiamo<br />
visto negli ultimi anni, ancora smagliante e<br />
talmente amato da far impazzire il pubblico<br />
monzese come quello di tutto il mondo. C’è<br />
chi ricorda di essersi arrampicato sugli alberi<br />
intorno allo Stadio per guardare e ascoltare e chi<br />
sul tetto della vecchia cascina Cantalupo.<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
La gran richiesta di biglietti per il<br />
concerto della popstar costrinse<br />
gli organizzatori ad aggiungere<br />
la data del 7 luglio,<br />
inizialmente non prevista<br />
N.47<br />
CM 67
cocktail bar, live music & business events<br />
Soho Lounge nights: solo prodotti di alta qualità per offrire cocktail eccellenti e grande attenzione<br />
all’offerta musicale, sempre live, che spazia dal jazz al rock al revival per serate indimenticabili.<br />
Nulla è lasciato al caso nell’atmosfera soft ed elegante per donarvi:<br />
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MONZA<br />
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L’oggetto<br />
del desiderio<br />
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L’azienda<br />
nel cassetto<br />
BIRRIFICIO<br />
Il nettare<br />
dei frati<br />
young<br />
ALEX<br />
In sella... si parte!
70 N.47 CM<br />
MONZA YOUNG<br />
Alex<br />
Motori a<br />
tutta birra<br />
Appassionato di moto e auto fin da<br />
bambino, ha trasformato l’amore<br />
per le due ruote nel suo lavoro<br />
di Francesco Pozzi<br />
Un giovane audace e determinato, con le<br />
idee ben chiare in testa. Così si descrive<br />
Alessandro Petersen, 31 anni, per gli<br />
amici semplicemente Alex, socio fondatore della<br />
concessionaria Ducati <strong>Monza</strong> e una vita trascorsa -<br />
come afferma lui stesso - «a pane e motori».<br />
Quando è nata la tua passione per cerchioni e<br />
carburatori?<br />
«Fin da piccolissimo sognavo di diventare un<br />
grande pilota. Ho sempre amato le moto e le<br />
auto più di ogni altra cosa, seguivo con grande<br />
attenzione le competizioni e non perdevo mai<br />
l’occasione per vedere i miei idoli sfrecciare sui<br />
tracciati. Mi ricordo anche quando i miei genitori<br />
mi portarono ad assistere ad un’edizione della<br />
Parigi-Dakar, un’emozione davvero indescrivibile,<br />
che provo ancora oggi, ogni volta che sento il<br />
rombo di un motore».<br />
Da appassionato di motori a titolare della Ducati<br />
<strong>Monza</strong>. Come è avvenuto questo salto?<br />
«Il tutto, ovviamente, è avvenuto per gradi: dopo<br />
aver seguito alcuni master in comunicazione presso<br />
l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano,<br />
mi sono laureato in comunicazione, gestione e<br />
promozione di eventi. Nel 2002, poi, ho fondato la<br />
Double A Promotion, società che organizza eventi<br />
esclusivamente rivolti al mondo dei motori, in<br />
particolare delle due ruote. Grazie a questa attività,<br />
sono riuscito a farmi conoscere in questo settore e,<br />
tre anni fa, è nata la collaborazione con Ducati, per<br />
la quale gestivo l’agenzia eventi. L’anno scorso,<br />
infine, è nata la prima concessionaria Ducati che<br />
opera sul territorio di <strong>Monza</strong> e Brianza, della quale<br />
sono uno dei tre soci, insieme ai colleghi Lorenzo<br />
De Angeli e Gerardo Cappellini. Fra i tre, io sono<br />
il più grande: un team giovane, quindi, quello della<br />
Ducati <strong>Monza</strong>, altamente preparato e in grado di<br />
cogliere le sfumature e le tendenze di mercato,<br />
proponendo eventi sempre nuovi e iniziative<br />
accattivanti, costantemente in linea con le richieste<br />
e le necessità anche del cliente più esigente».<br />
Che cosa comporta organizzare un evento<br />
per un marchio così blasonato? In che cosa si<br />
concretizza il tuo lavoro?<br />
«Innanzitutto bisogna avere sempre ben chiaro<br />
il punto da cui si parte e dove si vuole arrivare.<br />
Attorno ad un evento Ducati ruotano un gran<br />
numero di professionisti, tecnici ed esperti pronti a<br />
mettere in gioco le loro conoscenze e competenze<br />
per la buona riuscita del progetto: la difficoltà più<br />
grande, infatti, sta proprio nel riuscire a coordinare<br />
il lavoro di tutte queste persone. Ogni evento,<br />
poi, è differente da un altro per natura e finalità.<br />
Si parte dalla presentazione di un nuovo modello<br />
per arrivare alle prove su pista e a vere e proprie ><br />
MONZA YOUNG<br />
Alla Ducati <strong>Monza</strong><br />
non solo moto, ma<br />
anche abbigliamento e<br />
accessori griffati<br />
N.47<br />
CM 71
competizioni, pensate per mostrare, e in alcuni<br />
casi far provare a tutti gli appassionati di motori, le<br />
potenzialità e le peculiarità di ogni modello Ducati.<br />
Il nostro, dunque, è un impegno serio, che ha<br />
come fine ultimo la promozione e la diffusione del<br />
marchio sia sullo scenario europeo che su quello<br />
mondiale».<br />
Immagino che il tuo lavoro ti porti via parecchio<br />
tempo. Come organizzi i momenti di libertà?<br />
«In effetti è così, sono sempre di corsa. Da un<br />
lato c’è il lavoro, che non lascia molto spazio<br />
per coltivare altre passioni o hobbies. Dall’altro<br />
c’è il mio incolmabile amore per i motori che mi<br />
spinge ad impiegare il tempo libero in officina:<br />
adoro studiare i vari modelli, scoprire le loro<br />
caratteristiche e provare personalmente su strada le<br />
segno zodiacale<br />
CANCRO<br />
cibo preferito<br />
SUSHI<br />
72 N.47 CM<br />
MONZA YOUNG<br />
sensazioni e le emozioni che solo un motore acceso<br />
è in grado di dare.<br />
In passato, inoltre, ho avuto anche l’occasione di<br />
partecipare a numerosi trofei nazionali monomarca,<br />
nei quali ho corso per la categoria Volkswagen<br />
Lupo e Citröen Saxo. È stata una bellissima<br />
esperienza che mi porterò dentro per tutta la vita:<br />
peccato che col tempo abbia dovuto abbandonare le<br />
corse, per dedicarmi interamente al lavoro».<br />
Qual è il tuo sogno nel cassetto?<br />
«È quello di poter vedere la concessionaria Ducati<br />
<strong>Monza</strong> tra le migliori d’Italia. Forse un progetto<br />
un po’ ambizioso, ma sicuramente coronerebbe nel<br />
migliore dei modi la mia carriera nel mondo dei<br />
motori e, alla fine, sarebbe per me la soddisfazione<br />
di una vita intera».<br />
pilota preferito<br />
TROY BAYLISS per il MotoGp e<br />
MICHAEL SCHUMACHER per la F1<br />
un viaggio<br />
da fare in moto<br />
CAPO NORD o la<br />
classica traversata<br />
COAST TO COAST in<br />
USA<br />
La nuova collezione<br />
Ducati Monster Art è<br />
disponibile<br />
in dieci varianti<br />
Oggetto del desiderio<br />
CalSpas Galaxy 49<br />
Acqua da Hollywood<br />
La coccola perfetta per gli amanti delle follie e del lusso sfrenato<br />
è l’esclusiva vasca da bagno con Tv al plasma e lettore DVD<br />
CalSpas Galaxy 49 è una vasca da bagno<br />
con sistema home cinema, Tv al plasma<br />
gigante, dolby sorround e lettore DVD<br />
incorporato. Un vero e proprio gioiello utile per<br />
dare un tocco di classe alla casa e permettere di<br />
trascorrere serate tranquille, in un’atmosfera di<br />
assoluto relax, in compagnia del film preferito.<br />
Alcuno dati tecnici: Tv al plasma da 42’’ con<br />
DVD player, sistema dolby sorround con CD,<br />
casse laterali, posteriori e subwoofer, luci LED,<br />
divanetti, cascate al LED e altri piccoli gustosi<br />
extra come accessori per il benessere. CalSpas<br />
permette di creare intorno alla piscina un vero e<br />
MONZA YOUNG<br />
proprio mini centro di benessere con 20 colori<br />
disponibili e personalizzabile al massimo.<br />
E la vasca da bagno? 49 getti potenti per il<br />
massaggio, Adjustable Therapy System, ovvero<br />
un mini idromassaggio espressamente dedicato<br />
al collo, schiena e gambe con 14 getti; avanzate<br />
tecnologie per operazioni di filtro, pompaggio,<br />
ozono e rifiniture.<br />
Il prezzo si aggira intorno ai 30.000 euro; forse<br />
un po’ troppo, ma si sa che il lusso non ha<br />
limiti!<br />
Per ulteriori informazioni visitare il sito<br />
www.calspa.com<br />
N.47<br />
CM 73
74 N.47 CM<br />
MONZA YOUNG<br />
Hub Young<br />
Un’impresa<br />
in cambio<br />
di un’idea<br />
È partito il concorso pensato<br />
per giovani e futuri imprenditori<br />
di Laura Marinaro<br />
Dacci un’idea, noi ti regaliamo<br />
un’impresa. Questo il titolo del<br />
concorso per giovani imprenditori<br />
lanciato dall’assessorato alle Politiche Giovanili<br />
del Comune di <strong>Monza</strong> nell’ambito del Progetto<br />
HubYoung. Una nuova realtà all’interno della<br />
piattaforma sussidiaria di valorizzazione del<br />
capitale umano dei giovani del territorio, per<br />
creare azioni innovative nelle reti della provincia<br />
di <strong>Monza</strong> e Brianza; un progetto finanziato<br />
dal Ministero della Gioventù e da Regione<br />
Lombardia, attraverso il Bando Pogas Politiche<br />
Giovanili “Nuova generazione di idee. Le<br />
politiche e le linee di intervento per i giovani di<br />
Regione Lombardia”.<br />
In particolare il concorso rientra nel Business<br />
Angels, una delle cinque azioni di cui il progetto<br />
si compone e che ha come obiettivo quello di<br />
sviluppare la creatività e il talento dei giovani<br />
della provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza.<br />
Il Business Angels risponde concretamente ai<br />
bisogni e alle esigenze dei giovani, individuate<br />
attraverso rilevazioni ad hoc, circa la necessità<br />
di un servizio integrato di informazione mirata<br />
e puntuale di orientamento e accompagnamento<br />
verso un percorso imprenditoriale.<br />
Nel dettaglio il concorso nasce dalla<br />
collaborazione tra Comune di <strong>Monza</strong>-<br />
Assessorato alle Politiche Giovanili, Camera<br />
di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza, Formaper,<br />
Confindustria, Brianza Solidale e Università<br />
Bicocca. Verranno premiate le 50 migliori idee<br />
e ai vincitori verrà riconosciuta una “dote”<br />
(denaro, bonus formativo, progettazioni gratuite,<br />
consulenze specialistiche). Si parte con la<br />
proposta di idee innovative e con il sostegno di<br />
progetti imprenditoriali in ambiti diversi come<br />
l’arte, la moda e l’arredo.<br />
L’obiettivo è quello di incentivare la creatività<br />
e la capacità imprenditoriale dei giovani dai<br />
17 ai 30 anni, sviluppandone autonomia e<br />
responsabilità. Ma è anche quello di venire<br />
incontro a uno dei problemi più sentiti nei<br />
distretti industriali, rappresentato dal ricambio<br />
generazionale e dalla scarsa disponibilità di<br />
personale qualificato. A tal proposito risulta<br />
determinante un intervento attivo delle<br />
istituzioni locali per sostenere, accompagnare<br />
ed eventualmente reindirizzare verso percorsi<br />
formativi alternativi, i giovani della Brianza. Al<br />
concorso, promosso a fine giugno, hanno già<br />
aderito, mostrando la volontà di collaborazione,<br />
parecchi giovani imprenditori e aspiranti tali.<br />
Sarà l’ufficio Nuova Impresa di Formaper -<br />
“<br />
Vogliamo premiare il talento<br />
e l’eccellenza, trovare veri<br />
imprenditori per dare nuova<br />
aria alle imprese della<br />
“nuova” Brianza<br />
Azienda speciale della Camera di Commercio<br />
- a fornire informazioni per l’individuazione<br />
di spazi adeguati in cui svolgere le attività e<br />
ad occuparsi del reperimento di informazioni<br />
riguardanti l’ambito operativo. Tutti i partner<br />
coinvolti hanno comunque attivato percorsi di<br />
sensibilizzazione paralleli rivolti ad un’ampia<br />
platea di giovani interessati a conoscere le<br />
opportunità e le modalità di avvio di un lavoro<br />
autonomo-imprenditoriale. «Abbiamo istituito<br />
questo concorso per far capire ai giovani che ci<br />
sono delle istituzioni che credono in loro - ha<br />
sottolineato Martina Sassoli, assessore alle<br />
Politiche Giovanili del Comune di <strong>Monza</strong> -<br />
Vogliamo premiare il talento e l’eccellenza,<br />
trovare veri imprenditori per dare una nuova aria<br />
alle imprese della “nuova” Brianza».<br />
MONZA YOUNG<br />
Tra i giovani che<br />
parteciperanno al<br />
concorso i primi dieci<br />
classificati verranno<br />
beneficiati con beni e<br />
servizi<br />
N.47<br />
CM 75
76 N.47 CM<br />
MONZA YOUNG<br />
Brianza doc<br />
Una birra<br />
benedetta<br />
Una bevanda sinonimo di passione,<br />
dedizione e cultura del “buon bere”.<br />
La prima bionda della città di <strong>Monza</strong> è<br />
prodotta anche con un frumento locale<br />
di Francesco Pozzi<br />
Il mastro birraio Pietro Fontana<br />
segue personalmente ogni fase<br />
della produzione, dalla lavorazione<br />
degli ingredienti fino alla spillatura<br />
della bevanda bionda<br />
Quando l’hobby si trasforma in un<br />
lavoro, è tempo di fare le cose per<br />
bene. Ne sa qualcosa un gruppo di<br />
amici capitanato dal mastro birraio Pietro<br />
Fontana, che ha avuto l’occasione e la fortuna<br />
di incontrare Davide Brasca, un padre barnabita<br />
accomunato dalla stessa passione e interessato,<br />
come lui, ad avviare una produzione di birra<br />
artigianale. Infatti, grazie alla collaborazione<br />
dei frati, che hanno messo a disposizione un<br />
locale all’interno del Convento del Carrobiolo<br />
a <strong>Monza</strong>, è stato possibile realizzare un piccolo<br />
laboratorio per la produzione della bionda<br />
made in Brianza. Qui, infatti, si fa tutto: dalla<br />
lavorazione del mosto, alla cottura, dalla<br />
fermentazione, all’imbottigliamento. «Per<br />
il momento si tratta ancora di una piccola<br />
produzione – spiega Fontana – Grazie al<br />
contributo e al tempo che ognuno di noi è stato<br />
in grado di offrire, siamo riusciti ad acquistare<br />
le strumentazioni e i macchinari necessari ad<br />
avviare l’attività; ora dobbiamo puntare sulla<br />
promozione, per fare in modo che, prima di tutti,<br />
i monzesi conoscano l’esistenza di una birra<br />
MONZA YOUNG<br />
realizzata completamente in città». Attualmente,<br />
infatti, è già possibile trovare la Birra del<br />
Carrobiolo presso alcuni locali della città e nel<br />
Rifugio Capanna <strong>Monza</strong>, sul monte Resegone,<br />
in Valsassina, tappa finale della storica corsa<br />
<strong>Monza</strong>-Resegone.<br />
Tre sono le varianti in cui è prodotta la Birra<br />
del Carrobiolo: chiara a bassa fermentazione,<br />
bruna ad alta fermentazione e la varietà triple,<br />
che riprende le caratteristiche delle tradizionali<br />
birre belghe, dal gusto forte e dalla gradazione<br />
alcolica leggermente superiore. «Curiamo<br />
attentamente ogni fase della produzione –<br />
continua Fontana – Principalmente i malti e<br />
i luppoli che utilizziamo provengono dalla<br />
Germania, dall’Inghilterra e dal Belgio; in più,<br />
però, abbiamo deciso di impiegare un particolare<br />
frumento biologico chiamato Spiga e Madia,<br />
proveniente dai campi della Brianza».<br />
Progetti per il futuro? Il mastro birraio del<br />
Carrobiolo un desiderio l’avrebbe: «Sarebbe bello<br />
che i brindisi per i festeggiamenti e le cerimonie<br />
delle istituzioni locali si facessero con un boccale<br />
di birra prodotta in città».<br />
N.47<br />
CM 77
Marina Romanò<br />
Occhi di ragazza<br />
Da poco eletta sindaco di Cesano Maderno,<br />
ha dedicato gli ultimi sedici anni della sua<br />
vita al partito di Bossi e ora ha realizzato il<br />
sogno di restituire la città ai cesanesi<br />
78 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
di Laura Marinaro<br />
Umberto Bossi, quando è salito<br />
sul palco con lei durante i<br />
festeggiamenti per la vittoria<br />
della coalizione di centrodestra, nelle<br />
comunali e provinciali della Brianza, l’ha<br />
abbracciata e chiamata come tanti «la mia<br />
ragazza della Lega». E lei stessa, che ama<br />
questa definizione, osa di più chiamandosi<br />
“pasionaria”.<br />
Marina Romanò, nata 48 anni fa a Cesano<br />
Maderno sotto il segno della Bilancia,<br />
sposata con due figli, è dal 21 giugno scorso<br />
l’unico sindaco donna eletto durante le<br />
amministrative in Brianza e uno dei tanti<br />
della Lega Nord.<br />
Nella vita ha sempre fatto politica; infatti non<br />
solo è tra i dirigenti della Lega in provincia,<br />
ma è anche segretario del coordinamento<br />
provinciale del partito lumbard.<br />
Come e quando è iniziato il suo impegno in<br />
politica e nella Lega Nord?<br />
«Per caso: era il 1993 quando mi sono<br />
avvicinata ad un gazebo della Lega a Cesano<br />
e ho firmato. Allora ci si batteva contro<br />
l’immigrazione selvaggia e molte delle<br />
idee proposte mi piacquero; in seguito mi<br />
conquistò anche l’organizzazione del partito<br />
e mi sono iscritta alla sezione della mia città.<br />
Proseguii in questo percorso e ogni cosa è<br />
stata una conquista soprattutto quando, da<br />
consigliere comunale della Lega in una città<br />
di sinistra come Cesano, eravamo visti come<br />
extraterrestri».<br />
Marina Romanò è anche assessore alla<br />
sicurezza a Desio, altra grande città della<br />
provincia. Come riesce a gestire due<br />
incarichi così importanti?<br />
«Sono stata scelta dal sindaco di Desio,<br />
“<br />
La gente mi ha scelto perché,<br />
in passato, le promesse fatte<br />
non erano state mantenute. In<br />
questo modo ho conquistato<br />
anche l’elettorato femminile<br />
Giampiero Mariani, tre anni fa quando c’era<br />
stata una sorta di rimpasto di giunta e si<br />
voleva una persona di fiducia del partito.<br />
Ho accettato ed è una splendida esperienza,<br />
anche se difficile, se si pensa che fino a ieri<br />
ero contemporaneamente in maggioranza<br />
a Desio e in opposizione, come consigliere<br />
comunale, a Cesano Maderno.<br />
Ero vista male sia nella mia città perché li<br />
avevo “traditi” per Desio, sia di là perché<br />
cesanese... Ma ce l’ho fatta, con la forza e la<br />
determinazione che mi contraddistinguono!».<br />
><br />
BRIANZA CLUB<br />
Sopra, Marina con<br />
Umberto Bossi, il suo<br />
maestro di politica.<br />
Nell’altra pagina, insieme<br />
a Massimo Ponzoni dopo<br />
il successo nelle scorse<br />
elezioni amministrative<br />
N.47<br />
CM 79
Essere candidata sindaco a Cesano<br />
Maderno, la città di Gigi Ponti, ex<br />
candidato alla presidenza della provincia<br />
di centrosinistra, con una lunghissima<br />
tradizione “rossa” è stato difficile, ma ce<br />
l’ha fatta, come?<br />
«La campagna elettorale è stata dura ed è<br />
stata davvero un’impresa ardua conquistare<br />
gli elettori di una città dove, oltretutto, il<br />
sindaco in carica si ricandidava. Credo,<br />
tuttavia, che la gente mi abbia scelto perché<br />
le promesse fatte in passato non sono state<br />
mantenute. In questo modo sono riuscita a<br />
conquistare anche l’elettorato femminile, da<br />
cui è molto difficoltoso farsi amare».<br />
Quali sono i punti di forza del suo<br />
programma?<br />
«La sicurezza e la famiglia prima di tutto<br />
e poi la determinazione a risolvere anche i<br />
piccoli problemi della città e dei quartieri.<br />
Proprio come fanno le donne in casa, questo<br />
sarà vincente...».<br />
Ha cambiato qualcosa quando è arrivata<br />
nell’ufficio del suo predecessore?<br />
«No, a parte aggiungere un quadro della Lega<br />
Nord e ottenere il permesso di imbiancare,<br />
anche se mi hanno chiesto di non colorare<br />
tutto di verde! Comunque siamo fortunati<br />
perché questo Palazzo Comunale è davvero<br />
gradevole».<br />
Passioni particolari oltre la politica?<br />
«Il nuoto, possibilmente al mare e d’estate,<br />
ma anche in piscina, appena posso».<br />
Lei è una Bilancia, il segno dello stile e del<br />
glamour: cosa le piace indossare?<br />
«Mi piace molto il colore e adeguare<br />
l’abbigliamento alle situazioni. Quando<br />
lavoro indosso i tacchi e magari completi<br />
più formali come tailleur, ma se sono in giro<br />
adoro anche le sneakers sotto i jeans».<br />
Quale è stata la prima patata bollente da<br />
risolvere?<br />
«Sicuramente il problema della legionella<br />
che continua a riproporsi in città e quello<br />
della sicurezza: ho chiesto subito di verificare<br />
personalmente ogni domanda di residenza<br />
presentata da qualsiasi straniero».<br />
80 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
The Natural Spa<br />
Uno spazio naturale dove bagni di vapore,<br />
docce scozzesi, doccia vicky e cromoterapia<br />
nascono da tecnologie multifunzionali<br />
che consentono di entrare nella moderna<br />
dimensione del benessere psicofisico e<br />
dell’esperienza polisensoriale e olistica.<br />
I trattamenti estetici specifici viso e corpo<br />
trovano in questa tecnologia il perfetto<br />
connubio che ne potenzia la valenza tecnica e<br />
psicofisica.<br />
Dall’estetica tradizionale alla moderna<br />
concezione di cabine benessere, i benefici<br />
dell’acqua, in tutte le sue forme, trovano<br />
massima espressione associati a trattamenti<br />
specifici e manualità avvolgenti che ridonano al<br />
corpo bellezza e salute.<br />
La qualificata professionalità ed esperienza<br />
delle consulenti di The Natural Spa<br />
presentano, inoltre, le grandi novità<br />
dell’autunno, con la proposta di analisi<br />
gratuita e senza impegno:<br />
Cavitazione: trattamento permanente volto<br />
alla riduzione delle adiposità localizzate<br />
che assicura un risultato finale identico ai<br />
trattamenti di lipoaspirazione, con il vantaggio<br />
di essere indolore e non invasivo.<br />
Fotoepilazione: energia luminosa che<br />
trasformata in energia termica permette di<br />
ottenere un’epilazione permanente ed efficace.<br />
Fotoaging: ringiovanimento e rivitalizzazione<br />
dei tessuti cutanei attraverso l’utilizzo di flash<br />
luminosi che riattivano le funzioni della pelle,<br />
come un vero e proprio lifting.<br />
Macchie: stimolazione in profondità della pelle<br />
che rivitalizza e migliora le condizioni cutanee<br />
di viso e corpo eliminandone le imperfezioni.<br />
Via Carlo Porta, 21 - Centro <strong>Monza</strong> - Tel. 039 3900528
Brianza Economica<br />
Un aiuto alle imprese<br />
Un premio per le eccellenze della Brianza e un servizio di assistenza<br />
pensato per le aziende in difficoltà. Ecco come la Camera di Commercio<br />
di <strong>Monza</strong> e Brianza affronta la crisi<br />
di Francesco Pozzi<br />
In un periodo di difficoltà, in cui tutto<br />
sembra essere incerto, c’è bisogno più che<br />
mai di qualcuno che si schieri dalla parte<br />
delle imprese, che ponga maggior attenzione<br />
nel promuovere iniziative e progetti volti<br />
a valorizzare e potenziare l’economia del<br />
territorio. Partendo da questo presupposto, si<br />
è tenuta, lo scorso 2 luglio, presso l’antica e<br />
pittoresca Chiesa di Santo Stefano a Cesano<br />
Maderno, la seconda edizione del concorso<br />
Brianza Economica, iniziativa promossa<br />
dalla Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e<br />
Brianza che, in collaborazione con l’azienda<br />
speciale Formaper, intende premiare le<br />
aziende che meglio si sono contraddistinte per<br />
operosità e impegno nel diffondere nel mondo<br />
82 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
il modello economico brianzolo. Nel corso<br />
della premiazione sono stati riconosciuti gli<br />
sforzi di 73 dipendenti e 109 aziende che in<br />
venticinque anni di attività hanno contribuito a<br />
mantenere alto il livello della produzione locale:<br />
un riconoscimento che va oltre il premio in sé e<br />
celebra un impegno costante e portato avanti nel<br />
tempo.<br />
Quattro, poi, i premi speciali, assegnati alle<br />
imprese che, meglio di tutte le altre, sono<br />
riuscite ad esportare con successo i loro prodotti<br />
e a diffondere nel mondo il marchio “made in<br />
Brianza”.<br />
Antologia, Caimi Brevetti, Fontana Luigi e<br />
Gruppo Meregalli sono le aziende considerate<br />
vere e proprie eccellenze del territorio, realtà ><br />
ANTOLOGIA<br />
FONTANA LUIGI Spa<br />
Main business: Bulloneria, viteria<br />
Data fondazione: 1952<br />
Fatturato: Non disp.<br />
N° dipendenti: Non disp.<br />
N° sedi: 5<br />
Sede operativa: via Fontana, 9 - 20050<br />
Veduggio (MB) - www.fontanaluigi.com<br />
Carlo Edoardo<br />
Valli e Dario Allevi<br />
premiano l’azienda<br />
Fontana Luigi Spa<br />
CAIMI BREVETTI Spa<br />
Main business: Design e Arredamento<br />
Data fondazione: 1949<br />
Fatturato: 16 milioni di Euro<br />
N° sedi: 2<br />
N° dipendenti: 34<br />
Sede operativa: via Brodolini, 25/27 - 20054<br />
Nova Milanese (MB) - www.caimi.com<br />
Renato Caimi, fondatore della Caimi Brevetti, ritira<br />
il premio insieme ai suoi quattro figli, tutti impegnati<br />
nell’azienda di famiglia<br />
BRIANZA CLUB<br />
Il sindaco di Cesano<br />
Maderno Marina<br />
Romanò premia l’azienda<br />
florovivaistica Antologia<br />
Main business: Azienda florovivaistica<br />
Data fondazione: 1977<br />
Fatturato: non disp.<br />
N° sedi: 1<br />
N° dipendenti: 100<br />
Sede operativa: Strada prov. per Ornago, 11<br />
20040 - Burago Molgora (MB)<br />
N.47<br />
CM 83
che hanno saputo crescere fortemente nel settore<br />
di appartenenza fino ad imporre la loro identità<br />
nel panorama internazionale. «Assistere alla<br />
nomina della propria azienda come eccellenza<br />
della Brianza, non può che essere un’enorme<br />
soddisfazione – ha dichiarato Franco Caimi,<br />
amministratore delegato della Caimi Brevetti –<br />
È forse il modo migliore che ci sia per vedere<br />
riconosciuti e premiati gli sforzi e i sacrifici di<br />
una vita».<br />
Operosità, innovazione e amore per il proprio<br />
lavoro non possono certo mancare in un’impresa<br />
brianzola: «Sono gli elementi che da sempre<br />
caratterizzano la nostra produzione – prosegue<br />
Giuseppe Meregalli, titolare del Gruppo<br />
Meregalli – Il segreto del successo sta nel non<br />
accontentarsi mai: considerare sempre i risultati<br />
ottenuti come un nuovo punto di partenza e mai<br />
84 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
“<br />
Sportello Help Impresa è un<br />
servizio umano, con persone<br />
che staranno vicino alle piccole<br />
e grandi imprese che, da oggi,<br />
non dovranno più sentirsi sole<br />
come un punto d’arrivo. Solo così è possibile<br />
rinnovare costantemente la propria proposta<br />
commerciale e risultare competitivi e aggiornati<br />
sulle evoluzioni del mercato».<br />
Durante le premiazioni, inoltre, è stato<br />
presentato un nuovo servizio della Camera di<br />
Commercio, volto a sostenere le imprese che si<br />
trovano in difficoltà. Sportello Help Impresa è<br />
un team di esperti, consulenti e psicologi, pronti<br />
a seguire gli imprenditori nel lungo e difficile<br />
percorso di riqualificazione e potenziamento<br />
della loro attività. «Abbiamo voluto rafforzare il<br />
sostegno alle imprese e al mercato del lavoro –<br />
ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente<br />
della Camera di Commercio di <strong>Monza</strong> e Brianza<br />
– Sportello Help Impresa è un servizio“umano”,<br />
con persone che staranno vicino alle piccole e<br />
grandi imprese che, da oggi, non dovranno più<br />
sentirsi sole».<br />
In alto a sinistra, la Chiesa di Santo Stefano a Cesano<br />
Maderno, teatro dell’evento.<br />
A lato,Giuseppe Meregalli, titolare del Gruppo<br />
Meregalli, ritira il premio dal sindaco Romanò<br />
GRUPPO MEREGALLI<br />
Main business: Commercio<br />
Data fondazione: 1856<br />
Fatturato: 34 milioni di Euro<br />
N° sedi: 7 sedi in tutto il mondo.<br />
N° dipendenti: 100 dipendenti e oltre 200 agenti di<br />
commercio<br />
Sede operativa: via Visconti, 43 - 20052 - <strong>Monza</strong> (MB)<br />
www.gruppomeregalli.it<br />
Gabetti Franchising Agency <strong>Monza</strong>...<br />
L’Italia che resiste alla crisi - e che ha ancora<br />
voglia di spendere - riparte dalla casa<br />
È<br />
il segnale che giunge da più parti, negli ambienti degli “addetti ai lavori”: dal Cosmit (il Salone<br />
del Mobile di Milano), all’Expo Italia Real Estate a cui, anche quest’anno, il Gruppo Gabetti era<br />
presente con un proprio stand espositivo. Se gli italiani non hanno tagliato le spese per la casa<br />
(come sta succedendo in altri settori), il merito andrebbe alla percezione – oggi più viva che mai – del<br />
bisogno di un focolare protettivo ed accogliente in cui ripararsi dai venti della crisi. Infatti, secondo recenti<br />
studi, pare che il grado di soddisfazione degli italiani rispetto alla casa sia il più elevato in tutta Europa,<br />
superando quello di inglesi, spagnoli, tedeschi e francesi. Anche se, tanto la crisi quanto l’evoluzione<br />
dei consumi e delle abitudini dei nostri connazionali, stanno in parte modificando lo stile dell’abitare.<br />
Ciò emerge sia dall’utilizzo sempre più diffuso della domotica e delle nuove tecnologie applicate alle<br />
comunicazioni (i sistemi wireless per i pc di casa, che rendono la zona studio pressoché superflua; i<br />
televisori ultrasottili come quadri che entrano più facilmente in ogni locale, rendendo possibile anche il<br />
collegamento ad internet, etc.), sia nella valorizzazione sempre maggiore di due nuovi spazi: il bagno<br />
e la cucina. Si conferma, infatti, la tendenza a sale da bagno in piena regola, con particolare attenzione<br />
alle tecnologie applicate al wellness, mentre il secondo bagno è sempre più richiesto. La zona cucina<br />
torna ad essere il centro focale della casa: la sala da pranzo va lentamente scomparendo e intorno ai<br />
fornelli si ricevono gli ospiti in modo informale e conviviale. Anche il cosiddetto lighting design va sempre<br />
più assumendo la veste di protagonista: sistemi di illuminazione che variano gradualmente, giorno per<br />
giorno, la tonalità della luce da calda, in inverno, a fredda, in estate; lampade che sfruttano i principi della<br />
cromoterapia; scenografie luminose in grado di arredare gli spazi, etc. Insomma, il focolare domestico<br />
non perde né smalto né attrattiva. E si conferma come “l’investimento per definizione” degli italiani.<br />
ad.ze Parco<br />
Nella foto,<br />
Roberto Brioschi, Responsabile<br />
Territoriale Gabetti <strong>Monza</strong><br />
<strong>Villa</strong>santa<br />
Per info su questi ed altri immobili<br />
039/365383<br />
I.P.
L’arte della leggerezza di vivere<br />
È<br />
bella, intelligente, ma<br />
soprattutto adora il suo<br />
lavoro. Marilù Cattaneo,<br />
50 anni portati splendidamente,<br />
è nata a <strong>Monza</strong> e opera come<br />
scultrice e pittrice nello studio di<br />
via Montegrappa 4, in zona San<br />
Rocco. Dopo un passato prima<br />
da grafica pubblicitaria e poi da<br />
indossatrice, ha iniziato ad occuparsi<br />
di arte disegnando gioielli. Ma la sua<br />
passione, mutuata da Paolo Maggi,<br />
il nonno architetto e insegnante a<br />
Brera, era l’arte figurativa. E grazie<br />
alla sua caparbietà ce l’ha fatta.<br />
Ha partecipato a numerose mostre<br />
importanti, tra le quali la Biennale<br />
di Venezia nel giugno 2007, con un<br />
progetto di Ruggero Maggi, La<br />
Camera 312 per Paul Restany e lo<br />
scorso inverno al Museum of Modern<br />
Art di Shangai e ora si prepara ad<br />
una fitta stagione di esposizioni nella<br />
sua città e in giro per l’Europa.<br />
Il 2 settembre l’artista ha partecipato<br />
all’Open di Venezia, rassegna artistica<br />
a latere del Festival del Cinema,<br />
curata da Anna Caterina Bellati,<br />
con le opere della serie “Rifugi”,<br />
sculture in smalto e acciaio.<br />
Il primo appuntamento sarà il 17<br />
settembre a <strong>Monza</strong> nella Galleria<br />
Leo’s di Valeria Mosca e Daniela<br />
Porta. La mostra, che si intitolerà<br />
Distico, racconterà le opere di Marilù<br />
insieme a quelle dell’amico scultore<br />
del ferro Stefano Soddu a cura<br />
di Giorgio Bonomi. Il 22 ottobre la<br />
stessa mostra si sposterà a Lugano<br />
nella Galleria Tao.<br />
In programma a novembre la<br />
partecipazione di Marilù Cattaneo<br />
all’evento milanese in ricordo dei<br />
vent’anni dalla Caduta del Muro di<br />
Berlino con una scultura a tema che<br />
verrà posizionata tra via Dante e<br />
piazza Duomo.<br />
In cosa consiste la sua arte?<br />
«Abbiamo bisogno di sapere che<br />
ora è, dove siamo, abbiamo bisogno<br />
di tante certezze. C’è bisogno di<br />
credere in qualcosa di superiore,<br />
ma tutto questo lo trovo un po’<br />
ingombrante. Cerco di aprire il<br />
pensiero per far fluire forme e colori<br />
e così visualizzare il mio mondo<br />
surreale e metafisico. Ricamare con<br />
senso ritmico traiettorie per creare<br />
giochi armonici di sapore Zen».<br />
Come è la sua pittura?<br />
«Io utilizzo materiali semplici: tele<br />
fatte di stracci morbidi, cenere,<br />
colori acrilici e cera d’api. Il disegno<br />
è tratteggiato sempre a matita e il<br />
colore molto diluito e assume un<br />
aspetto morbido e impalpabile.<br />
Tendo a svuotare le mie opere,<br />
non a riempirle. La nostra società<br />
ha bisogno di questo, non del<br />
superfluo».<br />
Ogni artista racconta se stesso<br />
nelle sue opere. Anche lei?<br />
«Io cerco di accettarmi e di<br />
sopportarmi e a volte mi sento<br />
poveramente umana. Ogni opera<br />
deve avere in sé la tecnica e<br />
trasmettere il pensiero dell’artista<br />
cell. +39 393 78 13 185 - www.marilucattaneo.com - mari.cattaneo@libero.it<br />
I.P.<br />
e buone vibrazioni<br />
a chi l’ammira. Se<br />
tutto ciò non succede<br />
“guardando”, l’arte non<br />
serve a nulla».<br />
Chi sono i suoi artisti<br />
preferiti?<br />
«Tra i contemporanei<br />
Pierantonio Verga, un<br />
maestro che vive a Desio<br />
e che ha collaborato con<br />
Fontana e Crippa, poi lo<br />
stesso Fontana, Manzoni<br />
e altri. Del passato adoro i<br />
fiamminghi, la ricerca della<br />
luce, la prospettiva, i colori».<br />
Quanto lavora al giorno?<br />
«Dalle 7 alle 10 ore, ma non mi<br />
pesa, perchè per me questo<br />
lavoro è la vita. E lo sanno bene<br />
i miei tre figli, tutti maschi, che<br />
mi rimproverano bonariamente<br />
di pensare e parlare solo d’arte.<br />
Pazienza, io vado avanti».<br />
I.P.
Festival<br />
La Brianza si<br />
tinge di giallo<br />
Ritorna il 27 settembre a Monticello Brianza<br />
la “Passione per il Delitto”, importante<br />
kermesse dedicata alla letteratura noir<br />
88 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
di Laura Marinaro<br />
Giallo che passione! Era nato<br />
in sordina, otto anni fa, dalla<br />
determinazione di una cronista de<br />
“Il Giorno”, Paola Pioppi, come incontro e<br />
confronto tra gli scrittori più o meno conosciuti<br />
del genere noir e oggi è diventato un vero must<br />
tra i festival letterari italiani.<br />
Hugues Pagan, Dominique Manotti, Marc<br />
Pastor dall’estero. Valerio Varesi, Patrick<br />
Fogli, Elisabetta Bucciarelli, Gianfranco<br />
Nerozzi, Alfredo Colitto, Marco Vichi,<br />
Leonardo Gori, Fulvio Ervas, Marco Polillo<br />
dall’Italia: questi sono soltanto alcuni degli<br />
ospiti dell’ottava edizione del festival di<br />
narrativa poliziesca, che si svolgerà dal 27<br />
settembre all’11 ottobre 2009 a <strong>Villa</strong> Greppi,<br />
storica dimora di Monticello Brianza in<br />
provincia di Lecco. Un fitto calendario di due<br />
settimane di incontri tra scrittori e pubblico<br />
arricchiti da laboratori per bambini, colazioni<br />
e aperitivi con autori, mostre d’arte collettive<br />
sul tema, esposizioni di libri articolate lungo<br />
percorsi bibliografici, serate di musica e<br />
spettacolo, reading di lettura e poesia, corsi di<br />
scrittura creativa.<br />
Tra i settanta autori italiani e stranieri, legati<br />
alla narrativa e saggistica di genere, per adulti<br />
e bambini ci saranno, domenica 4 ottobre, i<br />
cinque finalisti del Premio Azzeccagarbugli al<br />
Romanzo Poliziesco di Lecco, il cui vincitore<br />
sarà proclamato al Teatro della Società di<br />
Lecco il 2 ottobre.<br />
Quest’anno sono stati consegnati al vaglio<br />
dei 100 lettori della giuria popolare i volum<br />
di: Luca Poldelmengo con “Odia il prossimo<br />
tuo” (Kowalski, 186 pag., 9,60 euro), Bruno<br />
Morchi con “Rossoamaro” (Garzanti, 300 pag.,<br />
16,60 euro), Arturo Bongiovanni con “Intendo<br />
1 - Andrea Vitali mentre<br />
firma le copie del suo<br />
libro<br />
2 - Chiara Bonfanti, ex<br />
assessore alla Cultura<br />
della Provincia di Lecco<br />
rispondere” (Donzelli,<br />
101 pag., 15 euro),<br />
Elisabetta Bucciarelli<br />
con “Femmina de luxe”<br />
(Perdisa, 120 pag., 9 euro)<br />
e Marco Videtta con “Un<br />
2 bell’avvenire” (Edizioni<br />
e/o, 192 pag., 16,50 euro).<br />
A “Misteri per piccoli<br />
lettori”, incontro con autori di gialli per<br />
bambini che si svolgeranno la domenica<br />
pomeriggio, quest’anno parteciperanno Luca<br />
De Boni, Peter Coolbak e la serie di “Mukka<br />
Emma”, Mathilde Bonetti e Gianluca Alzati.<br />
Lo spirito che anima da sempre il festival è la<br />
volontà di proporre al pubblico una narrativa di<br />
QUANDO E DOVE<br />
Da domenica 27 settembre a domenica 11 ottobre 2009 a <strong>Villa</strong> Greppi, Via Monte<br />
Grappa 21, Monticello Brianza (LC)<br />
INCONTRI IN CALENDARIO<br />
Domenica pomeriggio a partire dalle 15.00<br />
Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera alle 21.00<br />
Domenica: colazione con l’autore alle 11.00<br />
Sabato: aperitivo con l’autore alle 18.00<br />
LABORATORI PER BAMBINI E MISTERI PER PICCOLI LETTORI<br />
Domenica pomeriggio a partire dalle 15.30<br />
EVENTI COLLATERALI<br />
Collettiva di artisti sul tema del festival: mistero, giallo, poliziesco, inquietudine e<br />
rappresentazione della violenza. Percorso bibliografico e bibliografia tematica allestiti dai sistemi<br />
territoriali, ogni anno su un argomento differente. Reading di poesia “nera”<br />
INFO<br />
Inbgresso gratuito, compresa la partecipazione a laboratori e corsi.<br />
Tel. 039.9207160 - redazione@lapassioneperildelitto.it - www.lapassioneperildelitto.it<br />
1<br />
BRIANZA CLUB<br />
qualità, capace di guidare anche alla scoperta<br />
di nuove voci del mondo editoriale. La lettura<br />
diventa così - soprattutto tra i giovani, da<br />
sempre presenti in gran numero agli incontri<br />
- una solida alternativa ad altre forme di<br />
divertimento. Inoltre conoscere gli autori,<br />
ascoltarli mentre parlano e si raccontano,<br />
avvicinarli anche per pochi minuti, non solo<br />
contribuisce fortemente a differenziare la<br />
loro identità rispetto alle migliaia di titoli che<br />
arrivano ogni anno nelle librerie, ma anche a<br />
guidare il lettore nella personale costruzione<br />
di criteri di scelta, indipendenti e non viziati<br />
da logiche commerciali. In termini numerici,<br />
dal 2002 al 2008, nelle sette edizioni passate,<br />
il festival ha accolto quasi 400 ospiti, di cui<br />
350 narratori e presentato circa 300 libri, con<br />
alcune anteprime nazionali. I nomi di 168 case<br />
editrici sono sfilati accanto agli scrittori in 142<br />
incontri, comprensivi di 13 serate musicali,<br />
5 eventi teatrali, 40 laboratori per bambini,<br />
8 collettive d’arte e 2 corsi di scrittura. La<br />
presenza di pubblico complessiva è stata<br />
di circa 30 mila persone. Ogni iniziativa<br />
organizzata all’interno della manifestazione è<br />
a partecipazione gratuita e basata sul lavoro<br />
di un gruppo di volontari che si occupa<br />
dell’ideazione e della realizzazione di ogni<br />
contenut o dell’evento.<br />
Per avere informazioni aggiornate è possibile<br />
iscriversi alla newsletter del sito<br />
www.lapassioneperildelitto.it.<br />
N.47<br />
CM 89
Al centro de<br />
“La Tempesta”<br />
90 N.47 CM<br />
BRIANZA CLUB<br />
Teatro<br />
Licinium<br />
Il successo dell’autore più famoso<br />
di tutti i tempi e un testo polisemico<br />
reinterpretato da un grande regista<br />
in una versione sorprendente<br />
di Sara Re<br />
Fulmini, tuoni, il cielo che minaccia<br />
continuamente pioggia e le gocce che<br />
finalmente cadono sul viso e sul palco;<br />
e, intanto, la trama che si snoda in un torrente<br />
di pioggia che scioglie i conflitti e libera i<br />
protagonisti da un amaro destino. Nessun effetto<br />
speciale, nessun artificio, è solo il finale de<br />
“La Tempesta” secondo il regista Gianlorenzo<br />
Brambilla e il Teatro Licinium, luogo come<br />
pochi, in grado di incarnare, nella magia di<br />
una serata “baciata” da un temporale estivo, il<br />
genio del teatro di William Shakesperare. Noi di<br />
<strong>Monza</strong> <strong>Club</strong> abbiamo avuto la fortuna di viverla<br />
così la stagione 2009 di uno dei teatri all’aperto<br />
più suggestivi. Una stagione, del resto «che è<br />
stata all’altezza delle più rosee aspettative»,<br />
secondo Luisa Rovida De Sanctis, presidente<br />
dell’Accademia dei Licini, l’associazione che<br />
gestisce il teatro. Gli spettacoli, infatti, hanno<br />
registrato il tutto esaurito praticamente ogni<br />
sera, ma, continua Rovida De Sanctis, «a dare<br />
grande soddisfazione a tutto l’affiatatissimo cast<br />
e allo staff che opera dietro le quinte sono stati<br />
i numerosi applausi a scena aperta del pubblico<br />
che ha “salutato” con entusiasmo i tanti coup de<br />
théâtre di questa emozionante edizione de “La<br />
Tempesta”». A incantare gli spettatori, infatti,<br />
sono stati alcuni accorgimenti scenici che hanno<br />
proposto una rilettura del tutto nuova dell’evento<br />
meteorologico da cui scaturisce la vicenda e che<br />
– ora si può dire! – ha coinvolto anche la platea:<br />
coperta per intero da un enorme telo azzurro<br />
ondeggiante, annaspava nel mare in burrasca<br />
sconvolto dagli spiriti di Ariel....<br />
Un 2009 da incorniciare, dunque, per il Licinium,<br />
anche dal punto di vista dell’innovazione: molto<br />
apprezzato è stato infatti l’impianto sperimentale<br />
di traduzione simultanea in inglese, per cui<br />
già si prevede di lavorare per il prossimo anno<br />
sull’inclusione di altre lingue. «Per un’ulteriore<br />
valorizzazione e crescita del Teatro – anticipa il<br />
presidente – abbiamo già avviato i primi contatti<br />
con l’Expo 2015, in vista di una potenziale<br />
collaborazione». Nell’attesa aspettiamo con ansia<br />
che arrivi la prossima estate per vivere un’altra<br />
serata di incanto.<br />
BRIANZA CLUB<br />
Per le fotografie si<br />
ringrazia l’Accademia<br />
dei Licini.<br />
Sopra Luisa Rovida<br />
De Sanctis, presidente<br />
dell’Accademia<br />
N.47<br />
CM 91
AC <strong>Monza</strong> Brianza 1912<br />
Si riparte da qui<br />
Due i nomi di spicco nella nuova società, quello del milanista Clarence<br />
Seedorf e dell’interista Beppe Bergomi. La Holding punta sui giovani<br />
e sul nuovo centro per la salute sportiva<br />
di Andrea Trentini - foto Marco Brioschi e Antonio Mastrangelo<br />
Vento di novità all’AC <strong>Monza</strong> Brianza<br />
1912. Archiviata la gestione Begnini,<br />
la squadra calcistica cittadina passa<br />
sotto il controllo della Holding PaSport,<br />
società nata dalla convergenza di due cordate<br />
che hanno messo a punto un complesso<br />
progetto di rilancio dei colori biancorossi.<br />
PaSport, infatti, è costituita per il 51 per cento<br />
da On Champions, che ha come riferimento<br />
principale il calciatore milanista Clarence<br />
Seedorf e alcuni imprenditori internazionali,<br />
mentre la restante parte vede la discesa in<br />
campo di altre due società azioniste, tra le<br />
quali figurano anche imprenditori del territorio<br />
di cui il nerazzurro Beppe Bergomi è il<br />
frontman; anche il calciatore Marco Ferrante<br />
è coinvolto nell’operazione e riveste la carica<br />
92 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
La dirigenza del nuovo <strong>Monza</strong> si è<br />
presentata alla città: terzo da sinistra,<br />
Pier Angelo Mainini, Stefano Salaroli e<br />
Massimiliano Rossi<br />
“<br />
Il nostro modello prevede una<br />
gestione dell’atleta che va ben<br />
oltre l’aspetto sportivo e che<br />
comprende anche la sfera<br />
psico-medico e formativa<br />
di membro del comitato tecnico. La nuova<br />
dirigenza sarà guidata da Stefano Salaroli<br />
in qualità di presidente, Massimiliano Rossi<br />
come amministratore delegato e Salvo Zangari,<br />
Giuseppe Rizzello e Pierangelo Mainini con il<br />
ruolo di consiglieri.<br />
«Grazie al determinante intervento<br />
dell’Amministrazione comunale – spiega Salvo<br />
Zangari, che oltre ad essere consigliere delegato<br />
è anche socio di PaSport – le due cordate hanno<br />
trovato un punto di incontro per la creazione di<br />
un piano d’azione che punta al raggiungimento<br />
di obiettivi chiari e definiti: questo non solo dal<br />
punto di vista calcistico, ma anche e soprattutto<br />
per ciò che riguarda le opportunità di business».<br />
Gli attori coinvolti, infatti, non perdono di vista<br />
il loro Dna imprenditoriale e la sostenibilità del<br />
progetto risulta uno dei capisaldi su cui il nuovo<br />
Calcio <strong>Monza</strong> intende basare il nuovo corso.<br />
Se, infatti, da una parte si punta a recuperare<br />
la tradizione di una società fortemente votata<br />
alla scoperta e valorizzazione dei giovani<br />
talenti, dall’altra già dal prossimo anno sarà<br />
attivo al Monzello un centro di prevenzione<br />
medico sportiva di altissimo livello, attività<br />
che contribuirà in maniera determinante<br />
al finanziamento dell’intero progetto. «La<br />
combinazione di una “tradizionale” gestione<br />
sportiva e l’applicazione di business innovativi<br />
ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi che ci siamo<br />
prefissi, il tutto in un orizzonte temporale di<br />
cinque anni», precisa Zangari, che prosegue<br />
spiegando: «Il modello a cui facciamo<br />
riferimento prevede una gestione dell’atleta che<br />
va ben oltre l’aspetto sportivo e che comprende<br />
interamente la sfera psico-medico e formativa<br />
del soggetto: il sistema è costruito sul ciclo di<br />
vita dello sportivo che, a seguito della fase di<br />
selezione, passa per<br />
la scuola calcio,<br />
poi per il settore<br />
giovanile e, nel<br />
caso in cui negli<br />
anni confermi il suo<br />
talento, approda<br />
all’ambito del calcio<br />
professionistico;<br />
terminata la carriera<br />
sportiva, infine,<br />
si aprono per lui ><br />
Da sinistra,<br />
Salvo Zangari,<br />
Renato Grassini,<br />
Bruno Santamaria,<br />
Stefano Salaroli e<br />
Massimiliano Rossi.<br />
Sotto, il sindaco di<br />
<strong>Monza</strong> Marco Mariani e il<br />
neo presidente Salaroli<br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 93
le porte del coaching e del management». Il<br />
centro, inoltre, creerà percorsi di assistenza<br />
e formazione focalizzati su gestione dello<br />
stress, raggiungimento obiettivi, coaching<br />
e team building. Parole che certamente non<br />
risultano nuove per manager e imprenditori, dal<br />
momento che la gran parte delle dinamiche che<br />
coinvolgono il mondo sportivo possono essere<br />
applicate alle aziende: non a caso saranno studiati<br />
dei pacchetti sulla base delle specifiche esigenze<br />
dei “team aziendali”, pur rimanendo la frequenza<br />
aperta anche a terzi.<br />
Tra le novità che riguardano il settore giovanile<br />
anche i try-out, ovvero provini organizzati sul<br />
modello americano in cui la selezione viene<br />
aperta a tutti coloro che vogliono partecipare<br />
e che lo scorso luglio ha consentito allo staff<br />
del <strong>Monza</strong> di visionare 49 giovani talenti<br />
provenienti da tutto il mondo. Un’attenzione,<br />
quella riservata alle nuove promesse e alla<br />
formazione della persona oltre che dell’atleta, che<br />
è stata particolarmente apprezzata anche dal neo<br />
presidente della Provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza,<br />
Dario Allevi, che già in qualità di vicesindaco<br />
del capoluogo si era molto speso per una positiva<br />
chiusura dell’operazione. Allevi ha dichiarato<br />
che trattandosi di un progetto che coinvolge<br />
l’intera realtà provinciale, la neonata istituzione<br />
ha deciso di inserire il proprio logo sulle<br />
94 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
maglie. Analogo interesse<br />
e curiosità da parte degli<br />
sponsor, tra cui spiccano i<br />
nomi dell’Impresa Sangalli<br />
(che si conferma primo<br />
sponsor) e di Adidas<br />
(partner tecnico).<br />
E i tifosi? «Inizialmente<br />
erano sospettosi, mentre<br />
ora stanno cominciando a<br />
guardare con fiducia alla<br />
nuova dirigenza e alle idee<br />
che stiamo proponendo»,<br />
commenta Salvo Zangari,<br />
che spende anche parole<br />
di elogio per i sostenitori<br />
biancorossi, con i cui rappresentanti sono già<br />
stati avviati contatti. I supporter, soprattutto,<br />
guardano con attenzione alla campagna acquisti e<br />
alle prime mosse del nuovo allenatore, Roberto<br />
Cevoli, ex giocatore di numerose squadre di<br />
serie A che proviene da un’esperienza analoga<br />
a Foligno. L’obiettivo dichiarato per la stagione<br />
2009-2010 è giocare un campionato dignitoso,<br />
senza troppe pretese, anche se i monzesi sono<br />
ambiziosi, guardano lontano e per il futuro<br />
sognano già che grazie alle novità di questa estate<br />
di cambiamenti, si possa far tornare a sognare<br />
palcoscenici più prestigiosi.<br />
Il direttore sportivo<br />
Vincenzo Tridico con il<br />
mister Roberto Cevoli.<br />
Sotto, la divisa griffata<br />
Adidas, partner tecnico<br />
della squadra e con il<br />
logo della Provincia di<br />
<strong>Monza</strong> e Brianza<br />
Dal 1950 è il tradizionale punto di riferimento di <strong>Monza</strong> per l’ottica associata alla<br />
professionalità: con la massima attenzione alle esigenze, sono soddisfatti tutti i gusti e le<br />
necessità del cliente con l’offerta di occhiali tecnologicamente all’avanguardia, classici e<br />
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96 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
Gabriele Oriali<br />
Una vita da<br />
mediano<br />
Giovanissimo ha esordito nell’Inter; oggi,<br />
a 57 anni, è ancora un punto di riferimento<br />
importante per il club neroazzurro. Da<br />
calciatore a dirigente, passando per<br />
successi, traguardi e grandi soddisfazioni<br />
di Greta La Rocca<br />
Ha esordito giovanissimo nella storica<br />
e blasonata squadra milanese e, dopo<br />
aver appeso le scarpette al chiodo, è<br />
entrato nella dirigenza della società, dove ancora<br />
oggi ricopre il ruolo di consulente. È la favola di<br />
Gabriele Oriali, uomo semplice e schivo, come<br />
lo descrive la celebre canzone di Luciano Ligabue<br />
“Una vita da mediano”, che ha preferito al clamore<br />
della Metropoli la tranquillità della Brianza.<br />
Quando capì che un gioco come quello del calcio<br />
si sarebbe trasformato per lei in una professione?<br />
«Sin da piccolo coltivavo la passione per tutti gli<br />
sport, in particolare per il calcio, ma ho capito che<br />
sarebbe diventata una professione a 18 anni, quando<br />
stipulai il primo contratto a livello professionistico<br />
con l’Inter, società nella quale giocavo nel settore<br />
giovanile già dall’età di 14 anni».<br />
Quali sono i ricordi e le soddisfazioni più belle<br />
legate a questo sport? Ha dei rimpianti?<br />
«Uno dei momenti più belli è stato quando ho<br />
esordito nel campionato italiano di serie A nel ’70<br />
allo stadio Olimpico contro la Roma e nella stessa<br />
stagione è arrivato anche il primo scudetto. Altri<br />
ricordi indimenticabili sono legati all’esperienza<br />
vissuta indossando la maglia azzurra della<br />
Nell’altra pagina, in alto,<br />
Oriali negli Anni 70.<br />
Sotto, da sinistra,<br />
Gabriele Oriali, Sinisa<br />
Mihajlovic e Roberto<br />
Mancini, alla finale del<br />
girone di andata tra<br />
Roma e Inter nel 2007<br />
Nazionale durante i mondiali di Spagna 1982,<br />
quando abbiamo vinto il titolo di campioni del<br />
mondo.<br />
Di rimpianti non ne ho, anzi, sono soddisfatto<br />
della mia carriera calcistica e dei traguardi che ho<br />
raggiunto».<br />
Quali progetti ha per il futuro professionale?<br />
«Un mio sogno era quello di ricoprire un ruolo<br />
dirigenziale nella società dove sono nato e cresciuto<br />
non solo come calciatore, ma anche come uomo;<br />
si è già avverato anni fa».<br />
È nato a Como, ora vive in Brianza: come è<br />
arrivato a Desio? Quali pensa che siano i pregi<br />
e i difetti di una piccola realtà brianzola?<br />
«A causa del lavoro di mio padre ci siamo<br />
trasferiti da Como quando ero molto piccolo.<br />
Uno dei pregi di questa provincia è che non è<br />
caotica e, nonostante sia una piccola realtà, è<br />
organizzata e gestita come una grande città: senza<br />
dover andare a Milano, in zona si riesce a trovare<br />
quasi tutto ciò di cui si ha bisogno. L’unico<br />
difetto è legato al fatto che alcune persone, a<br />
volte, peccano un po’ di provincialismo e si<br />
intromettono negli affari altrui».<br />
Lascerebbe Desio per …<br />
«Non lascerei Desio perché mi trovo bene e sono<br />
legato emotivamente a questa cittadina, nella<br />
quale ho trascorso la maggior parte della mia vita.<br />
Potrei andarmene solamente per motivi lavorativi<br />
o riguardanti la mia famiglia».<br />
Quindi, oltre che abitarci, la Brianza la vive...<br />
«Sì, certo, mi piace rivedere i luoghi dove ho<br />
trascorso la mia gioventù. E poi amo andare in<br />
bicicletta nel parco e girare per i vari paesini<br />
nell’hinterland brianzolo.<br />
Mi piace molto la Brianza perché non è caotica e si<br />
può ancora respirare aria pulita».<br />
Cosa manca, dal punto di vista sportivo, alla<br />
nuova Provincia?<br />
«Non si può paragonare la realtà provinciale con<br />
quella delle grandi metropoli, dove ovviamente è<br />
più facile fare calcio a certi livelli. Non mi sento,<br />
comunque, di giudicare una realtà che non conosco<br />
molto, avendo avuto la fortuna di frequentare<br />
sempre realtà calcistiche di livello superiore».<br />
Che cosa può insegnare il calcio ai più giovani?<br />
Quali rischi o difetti ha<br />
questo sport?<br />
«Il calcio, come qualsiasi altro<br />
sport, insegna innanzitutto lo spirito<br />
di sacrificio, la collaborazione con<br />
compagni e superiori e la determinazione nel<br />
seguire uno scopo prefissato.<br />
È una disciplina che, se portata avanti con passione,<br />
può inculcare valori che prescindono dallo sport e<br />
aiutano a crescere e maturare la persona.<br />
I rischi sono quelli di illudere i ragazzi che pensano<br />
di poter diventare campioni e che spesso non hanno<br />
né i mezzi tecnici né il fisico adatti.<br />
A volte sono spinti dai genitori, che vedono nel<br />
figlio la possibilità di un facile guadagno ed è<br />
proprio l’ultima cosa alla quale un ragazzo deve<br />
pensare. L’aspetto è fondamentale è che i ragazzi<br />
siano sempre spinti dal motore della passione».<br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 97
Golf <strong>Club</strong> Milano<br />
Una vita per lo swing<br />
Il neo presidente del Golf <strong>Club</strong> racconta il futuro del più antico<br />
green d’Italia e i progetti per farlo tornare nella top ten<br />
di Andrea Trentini<br />
Il Golf <strong>Club</strong> Milano ha un nuovo<br />
presidente, ricco di idee e obiettivi per<br />
il futuro. Ad un anno dal rogo che ha<br />
distrutto la club house di Porta San Giorgio,<br />
il 29 agosto 2008, Armando Borghi è oggi<br />
chiamato a risollevare le sorti del green.<br />
Borghi, che succede ad Angelo Zanchi, ha<br />
una lunga esperienza lavorativa nel campo<br />
della finanza; insegna all’Università Bocconi<br />
e al momento delle elezioni per la carica di<br />
presidente, l’11 maggio scorso, ha saputo<br />
mettere d’accordo la quasi totalità dei soci.<br />
Lui stesso è membro del Golf <strong>Club</strong> Milano<br />
da 35 anni e gioca da sempre; la sua passione<br />
per questo sport è totale: ogni sabato alle 7<br />
di mattina il neo presidente visita la sede del<br />
club per controllare le condizioni del campo e<br />
l’andamento dei lavori di ristrutturazione. «Ho<br />
pensato di candidarmi perché si era creata una<br />
certa tensione all’interno dell’associazione –<br />
ha raccontato – La mia scelta è stata vincente,<br />
visto che sono stato votato dall’80 per cento<br />
degli elettori».<br />
Di certo questo cambio al vertice ha portato<br />
una ventata di novità per l’esclusivo club di<br />
golfisti. «L’intento con cui mi appresto ad<br />
affrontare il mio mandato è quello di tornare<br />
alle tradizioni del golf - ha aggiunto - ma non<br />
voglio che si pensi che il nostro sia un circolo<br />
chiuso e ci tengo a sottolineare che chiunque<br />
può venire a giocare da noi; è sufficiente che<br />
abbia una tessera della Federazione e che<br />
abbia rispetto per il campo e per i giocatori».<br />
Questa è una vera rivoluzione nel Golf <strong>Club</strong><br />
98 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
nostro campo, che ha<br />
compiuto “Il<br />
l’anno scorso 80 anni,<br />
è come una vecchia signora<br />
che va pettinata e truccata ogni<br />
mattina: bisogna curare ogni<br />
pezzo d’erba e ogni pianta per<br />
mantenerlo al meglio<br />
Milano finora forse «poco permeabile», come<br />
lui stesso lo ha definito.<br />
I golfisti che vorranno mettersi alla prova nel<br />
campo all’interno del Parco di <strong>Monza</strong>, quindi,<br />
pagheranno la green fee e potranno giocare<br />
come negli altri green (prima era obbligatorio<br />
essere soci). Resta chiaro, comunque, che la<br />
precedenza sarà sempre dei soci e gli ingressi<br />
saranno regolati in base alle disponibilità del<br />
campo nelle diverse stagioni dell’anno.<br />
Dopo l’incendio, il Golf <strong>Club</strong> Milano ha<br />
vissuto un anno complesso, ma oggi tutto<br />
sembra tornato alla normalità. «Devo<br />
ringraziare chi mi ha preceduto se oggi tutto è<br />
tornato in ordine e perfettamente funzionante<br />
– ha continuato Borghi – il nostro staff e<br />
prima di tutti il nostro direttore, Arnaldo<br />
Cocuzza, svolgono sempre al meglio il loro<br />
compito». I lavori da fare non mancano mai<br />
se si deve mantenere un campo da golf come<br />
questo. «Il nostro campo, che ha compiuto<br />
l’anno scorso 80 anni, è come una vecchia<br />
signora che va pettinata e truccata ogni<br />
mattina: bisogna curare ogni pezzo d’erba<br />
e ogni pianta per mantenerlo al meglio»,<br />
ha aggiunto con una vena di commozione<br />
negli occhi. Ad oggi il club conta più di<br />
cinquecento soci distribuiti equamente tra<br />
monzesi e milanesi. «Quest’anno, dopo tanto<br />
tempo, siamo usciti dalla classifica dei primi<br />
10 campi di golf italiani - ha aggiunto - il mio<br />
obiettivo è quello di rientrare nei primi posti<br />
in pochi anni».<br />
E sul fronte personale? C’è spazio<br />
anche per quella nella vita del<br />
presidente che vive a Milano con la<br />
fidanzata Laura (che, svela, «gioca<br />
da poco tempo ma è già più fanatica<br />
di me») e con il suo labrador<br />
Warren (così chiamato in<br />
omaggio al guru della<br />
finanza Warren Buffet).<br />
L’accesso del Golf<br />
<strong>Club</strong> Milano nel<br />
Parco di <strong>Monza</strong> da<br />
Porta San Giorgio a<br />
Biassono.<br />
Il green occupa una<br />
delle più belle zone<br />
verdi dell’area.<br />
A lato<br />
il neo presidente<br />
Borghi, 41 anni<br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 99
Solidarietà<br />
Un cavaliere<br />
dal cuore nobile<br />
È stato nominato, lo scorso 18 aprile a Ginevra, Cavaliere dell’Ordine<br />
dei Santi Maurizio e Lazzaro, un titolo di grande prestigio che comporta<br />
anche un forte impegno nell’ambito del sociale<br />
di Francesco Pozzi<br />
«Appartenere ad un Ordine Cavalleresco,<br />
non implica solo ricevere un<br />
riconoscimento puramente onorifico,<br />
ma comporta un impegno forte e serio, da<br />
attuare in difesa dei bisognosi e dei più<br />
deboli». Esordisce così Michele Buccella,<br />
neo Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio<br />
e Lazzaro, monzese con una brillante carriera<br />
militare alle spalle (ha prestato servizio per<br />
oltre quarant’anni nel Corpo della Guardia di<br />
Finanza, dall’aprile 1961 al 2007, ed è stato<br />
congedato con il grado di Tenente Colonnello)<br />
e un gran numero di titoli e medaglie che<br />
coronano una vita piena di soddisfazioni e di<br />
riconoscimenti. Nato a Montebello di Bertona,<br />
pittoresca località dell’abruzzese, situata sulle<br />
100 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
I BLASONI DELLA FEDE<br />
L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, di proprietà di Casa Savoia, fu istituito nel lontano 1572 con una Bolla papale<br />
emanata da Papa Gregorio XIII, che intendeva così unificare i due ordini in un sola grande realtà che si prodigasse al<br />
sevizio dell’intera umanità e, in particolare, di tutta la comunità cristiana.<br />
Il primo si ispira a San Maurizio, generale romano che si lasciò uccidere insieme alla sua legione pur di non rinnegare<br />
la sua fede; il secondo fa riferimento a San Lazzaro, il fratello di Marta e Maria di Magdala resuscitato da Gesù, da<br />
sempre considerato il protettore dei lebbrosi e degli emarginati. Sono due, durante l’anno, i momenti in cui l’Ordine ha<br />
occasione di riunirsi: il primo ha luogo in Francia, nell’Abbazia di Altacomba, per la commemorazione dei Principi di<br />
Savoia deceduti; mentre il secondo, che si tiene in Svizzera, nell’Abbazia di San Maurizio di Aguano, è la cerimonia in cui<br />
vengono nominati i nuovi cavalieri.<br />
pendici del Gran Sasso, si è trasferito a <strong>Monza</strong><br />
nel 1975, dove attualmente vive con la moglie e<br />
uno dei tre figli. «Essere nobile oggi – continua<br />
Buccella – non significa più appartenere ad un<br />
club riservato a pochi, una lobby costituita da<br />
persone che curano esclusivamente i propri<br />
interessi e pensano solo alle loro ricchezze;<br />
è, invece, uno status che, in una società<br />
moderna, comporta un costante impegno e<br />
grandi responsabilità. Ricoprire una carica di<br />
tale rilievo, è un forte stimolo ad impiegare<br />
sempre le mie energie e il mio tempo al servizio<br />
dei poveri e degli ammalati, mettendoli nella<br />
condizione di condurre una vita serena e<br />
dignitosa».<br />
Gli ordini cavallereschi, infatti, furono istituiti<br />
nel periodo delle Crociate, con lo scopo di<br />
proteggere ed assistere tutti i pellegrini e i fedeli<br />
“<br />
Essere nobile oggi non vuol<br />
dire appartenere ad un club o<br />
ad una lobby, ma impegnarsi<br />
anche per aiutare gli altri<br />
che si trovavano in Terra Santa, nonché per<br />
difendere la Fede dai soprusi e dalle numerose<br />
ingiustizie. «In particolare, quello dei Santi<br />
Maurizio e Lazzaro, - continua Buccella - è un<br />
ordine in cui i principi fondamentali sono la<br />
Fede, l’Assistenza e la Militanza».<br />
La cerimonia di investitura si è svolta lo scorso<br />
18 aprile a Ginevra, alla presenza del Gran<br />
Maestro Sua Altezza <strong>Reale</strong>, il Principe Vittorio<br />
Emanuele, Duca di Savoia e Principe di<br />
Napoli e di numerosi membri dell’Ordine che,<br />
appartenenti alla nobiltà italiana ed europea e<br />
sparsi in più di trenta paesi, contano in tutto<br />
4000 tra cavalieri e dame. «Essere nominato<br />
cavaliere dal principe Vittorio Emanuele in<br />
persona è stata un’emozione indescrivibile –<br />
ha raccontato Buccella – Fra i riconoscimenti<br />
ricevuti nel corso della mia vita, questo è forse<br />
uno dei più prestigiosi e di sicuro uno dei più<br />
significativi; una carica di massimo rispetto<br />
che sancisce la mia intensa attività in numerose<br />
opere di volontariato». Tra i titoli ricevuti<br />
in passato da Buccella, bisogna ricordare,<br />
inoltre, la nomina a Cavaliere dell’Ordine al<br />
Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia<br />
Mauriziana al Merito dei dieci lustri di carriera<br />
militare, la carica di Cavaliere dell’Ordine<br />
Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e<br />
il titolo di Cavaliere dei Diritti Umani, riservato<br />
a chiunque si sia impegnato in azioni ispirate<br />
ai valori della fratellanza e della solidarietà<br />
universale.<br />
Il Cavaliere in<br />
abito da cerimonia.<br />
Nell’altra pagina, Michele<br />
Buccella mostra<br />
il documento di nomina<br />
a Cavaliere dei Santi<br />
Maurizio e Lazzaro<br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 101
500 Cabrio<br />
L’auto che vorrei<br />
Per Massimiliano Romeo è comoda, facile da guidare e bella, proprio<br />
come quella 500 blu cabrio del 1971 che tiene in garage<br />
di Laura Marinaro<br />
A<br />
nche lui, come tanti quarantenni,<br />
ha imparato a guidare facendo la<br />
“doppietta” con una 500. E qualche anno<br />
fa è riuscito a coronare un sogno, acquistando una<br />
Fiat 500 cabrio blu, classe 1971, proprio come<br />
lui. Adesso Massimiliano Romeo, assessore alla<br />
Viabilità e alla Sicurezza del Comune di <strong>Monza</strong>,<br />
ha provato la nuova 500 Cabrio, per molti l’auto<br />
dei sogni .<br />
«È davvero il mio ideale di auto - ha raccontato<br />
durante la gita nei luoghi più suggestivi della sua<br />
Brianza - Prima di tutto perché nel design è simile<br />
alla prima 500 e poi perché è comoda, facile da<br />
parcheggiare e da guidare; insomma proprio come<br />
deve essere una vettura». Massimiliano, Max per<br />
gli amici, possiede infatti un’utilitaria che lo porta<br />
ovunque in sicurezza. «La sicurezza di un’auto<br />
è fondamentale e la 500 è dotata di tutto quello<br />
che è necessario per guidare senza timori». Ma<br />
102 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
anche l’occhio vuole la sua parte... «Eh sì, devo<br />
dire che anche se non è un plus fondamentale<br />
- ha continuato l’Assessore - credo che se si<br />
considerano sia le qualità tecniche e di sicurezza,<br />
che il design, la 500 vinca su tutti i fronti».<br />
Il parcheggio è un problema nelle città come<br />
<strong>Monza</strong> e lui, da assessore alla viabilità, ne sa<br />
qualcosa. «Prima di tutto voglio precisare che non<br />
è vero che a <strong>Monza</strong> non ci sono parcheggi - ha<br />
raccontato - ma sono sottoutilizzati; ad esempio<br />
in via Pellettier, la strada collegata con<br />
la passerella pedonale al centro,<br />
c’è un parcheggio che<br />
costa solo 0,80 euro<br />
all’ora ed è<br />
sempre vuoto; la verità è che i monzesi vogliono<br />
parcheggiare davanti al negozio in pieno centro...<br />
beh in quel caso solo con la 500 hanno una<br />
chance in più di trovare un posto!».<br />
E nel traffico? «In questa passeggiata abbiamo<br />
evitato le strade troppo trafficate - ha proseguito<br />
- ma devo dire che la 500 si comporta alla<br />
perfezione nelle code, grazie alla facilità di guida.<br />
Insomma non ha difetti». Come la mettiamo<br />
con l’alcol? Capita di metterti alla guida dopo<br />
che hai bevuto un bicchiere? «Mai, e se dovesse<br />
accadere, farei guidare la fidanzata - ha concluso<br />
l’Assessore, ideatore dell’ordinanza di divieto<br />
dell’alcol agli under 16 - E dico ai giovani che<br />
non c’è bisogno di bere per divertirsi e, se accade,<br />
non bisogna assolutamente mettersi alla guida».<br />
Il giro è finito. Cosa fai, la compri? «Una ce l’ho<br />
già, ma non si sa mai...».<br />
Massimiliano Romeo in<br />
giro per la Brianza alla<br />
guida di una 500 bianca.<br />
Sotto con Matteo <strong>Villa</strong><br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 103
Con attenzione per ogni aspetto della bellezza, il Salone Giada, per impreziosire<br />
il proprio centro, si avvale delle opere del pittore Nando Chiappa<br />
La bellezza è sempre Giada<br />
sceglie<br />
Parte dello staff del Salone Giada: da sinistra, Gigi, Samantha,<br />
Nanda, Daniela, Marco, Laura, Deborah, Giuli, Marzia e Antonio<br />
Gigi, leader da sempre<br />
del Salone Giada<br />
Daniela, la regina dell’estetica<br />
per la bellezza delle donne<br />
GIADA - Salone di bellezza<br />
Via S. G. Bosco - <strong>Monza</strong> 20052 - Tel. 039 2300431 - 039 322552 - info@salonegiada.it - www.salonegiada.it
Simona Ghezzi<br />
106 N.47 CM<br />
PASSIONI<br />
La musica<br />
che guarisce<br />
l’Africa<br />
Quattro viaggi in Sierra Leone, tra<br />
emozioni e difficoltà. Il libro è il diario di<br />
un’avventura ricca sotto il profilo umano<br />
e professionale, dove tutto ha avuto inizio<br />
dalla musica e dai bambini<br />
di Greta La Rocca<br />
Innamorata dell’Africa e della musica.<br />
Simona Ghezzi è musicista, sposata con<br />
un musicista (il marito Ivan è un batterista),<br />
con una laurea in filosofia: due ambiti in<br />
apparenza così distanti, ma in lei un binomio<br />
tanto inscindibile da sfociare in un lavoro<br />
impegnativo e molto gratificante.<br />
Lei è musicoterapeuta, che cosa significa?<br />
«Lavoro con bambini affetti soprattutto da<br />
disabilità d’apprendimento, la musica è il fulcro<br />
della terapia. È limitato e fuorviante pensare<br />
che un bambino entri in una stanza e si limiti ad<br />
ascoltarmi mentre suono il piano. Da quando si<br />
chiude la porta, inizia un percorso più profondo,<br />
fatto anche di improvvisazione clinica. La<br />
musica è insieme un mezzo per giocare, per<br />
muoversi, per esprimersi e comunicare».<br />
Come ha maturato l’idea di coniugare l’amore<br />
per la musica al lavoro con persone così<br />
delicate e complesse?<br />
«Ho iniziato ad amare la musica fin da<br />
piccolissima; già alle scuole elementari la<br />
maestra disse a mia mamma di farmi studiare<br />
pianoforte perché ero molto portata. Durante gli<br />
anni del liceo e dell’università ho frequentato il<br />
Conservatorio. Mi sono laureata in Filosofia e in<br />
quel periodo ho maturato l’idea di applicare la<br />
musica all’uomo e di sfruttarne le sue capacità<br />
terapeutiche. Scrissi anche la mia tesi di laurea<br />
in musicoterapia, grazie alla collaborazione di<br />
Giulia Cremassi Troversi, la fondatrice della<br />
musicoterapia in Italia».<br />
Nel 2008 è stato pubblicato il suo<br />
libro “Mama Africa”, ancora oggi<br />
pubblicizzato e molto amato in Brianza:<br />
nel suo percorso professionale che<br />
importanza ha avuto?<br />
«Era il 2003, avevo finito gli studi ed ero<br />
alla ricerca di un obiettivo, ponendomi<br />
molte domande. Avevo voglia di viaggiare,<br />
di riscoprire le origini. Ebbi poi la possibilità<br />
di partire per la Sierra Leone. Pensai che<br />
potesse essere un’esperienza curriculare<br />
importante per la mia professione. Andai,<br />
infatti, con una borsa piena di strumenti,<br />
molti dei quali rimasero lì: i bambini africani<br />
suonano e cantano soprattutto con il corpo e,<br />
a differenza degli italiani, sono più liberi e<br />
naturali».<br />
Il libro è il diario di quei giorni?<br />
«Sì, ma non solo. Pensai a un libro solo la<br />
terza volta che tornai in Africa. Nacque proprio<br />
in Sierra Leone, quando alla sera, al buio,<br />
scrivevo le mie giornate, le sensazioni, ma<br />
anche i momenti difficili. Era per me uno sfogo<br />
necessario: “Mama Africa” racconta, infatti,<br />
quell’ esperienza, bellissima, positiva e insieme<br />
faticosa».<br />
Simona Ghezzi è musicista diplomata in pianoforte,<br />
musicoterapeuta. Lavora con bambini e le loro famiglie,<br />
e in particolare con persone con disabilità.<br />
L’amore per la fi losofi a (si è laureata in fi losofi a con una tesi<br />
sulla fenomenologia dell’esperienza sonora) l’ha motivata<br />
ad approfondire sempre di più il valore della musica dentro l’uomo.<br />
I suoi viaggi in Africa sono l’espressione di una ricerca<br />
personale e professionale.<br />
Che cosa pensa possa insegnare il suo libro a<br />
chi non conosce la magia dell’Africa?<br />
«Gli africani non sono per nulla da compatire.<br />
Hanno pochi soldi, ma un’anima molto ricca.<br />
La loro terra è piena di risorse che per noi<br />
possono essere motivo di crescita».<br />
Tornerà in Sierra Leone?<br />
«Sicuramente. Sono legata a quella terra di<br />
emozioni da un filo diretto. Sto lavorando,<br />
infatti, a un progetto importante, nel quale<br />
confluisce anche il ricavato del libro: la Sierra<br />
Leone produce stoffe molto belle e particolari,<br />
vorrei riuscire a venderle in Italia attraverso la<br />
nascita di una cooperativa o un microcredito.<br />
E qualcuno sembra già essere interessato!».<br />
Mama Africa S i m o n a G h e z z i<br />
Simona Ghezzi<br />
Mama Africa<br />
BELLAVITE<br />
Editore in Missaglia<br />
“Mama Africa”, Edizioni<br />
Bellavite, 144 pagine,<br />
9 euro<br />
Simona Ghezzi<br />
in Sierra Leone. Qui<br />
sopra con due bambini;<br />
ora è felicemente in<br />
attesa del suo<br />
primo figlio<br />
N.47<br />
PASSIONI<br />
CM 107
i love peep toe<br />
Linee classiche abbinate a un tacco da capogiro, colori cupi che sposano<br />
l’esuberanza dell’oro. L’estate non è ancora archiviata, ma la moda<br />
autunnale è già nelle vetrine<br />
Tra le tendenze più hot della prossima<br />
stagione, si accreditano con maggior<br />
insistenza due must imperdibili: il<br />
color oro e la peep toe shoe, ossia la scarpa<br />
“spuntata” che lascia intravedere le dita dei<br />
piedi. Se poi questi due aspetti sono combinati<br />
tra loro, il risultato è davvero da copertina.<br />
L’oro infatti sarà il colore protagonista<br />
dell’autunno, specialmente di sera (di giorno è<br />
forse un po’ eccessivo, anche se non totalmente<br />
da escludere), ed è destinato a contaminare<br />
l’universo di accessori che impareremo ad<br />
esibire con un outfit piuttosto sottotono, in<br />
ogni senso. Se, infatti, i colori sgargianti<br />
torneranno a trovare pace nei nostri armadi<br />
dopo la kermesse estiva, vorrà dire che<br />
dovremo adeguarci alla sobrietà di mise dalle<br />
cromie cupe e dai tessuti caldi. Un carosello<br />
di grigi, antracite, fumo, piombo e di nero ci<br />
accompagneranno per i prossimi mesi, ma<br />
niente paura: questi stessi colori faranno la<br />
nostra gioia se accompagnati dal luccichio di<br />
una minibag, maxi collane e bangles ma, ça va<br />
sans dire, solo se dorati.<br />
E quale accessorio può mai vantare il primato<br />
di rendere l’effetto scenico un vero concentrato<br />
di perfezione, se non le scarpe? E allora largo<br />
ai veri e propri gioielli del 2010, a calzature<br />
di grandissimo impatto che rivendicano il<br />
posto in prima fila. Caratteristica dominante di<br />
queste meraviglie sarà la quasi totale assenza<br />
di applicazioni di quei cristalli o pietre che<br />
108 N.47 CM<br />
FASHION<br />
Shoes<br />
di Francesca Barzaghi<br />
Diego Dolcini<br />
Luella Bartly<br />
Mary Norton<br />
tanto hanno dominato negli ultimi anni a<br />
favore di una maggior ricercatezza nelle forme,<br />
sempre più inusuali e innovative, sempre<br />
più simii a vere e proprie microsculture che<br />
accompagnano con stile e carattere il nostro<br />
passo. Re indiscusso di questa tendenza –<br />
anche se la interpreta in modo abbastanza<br />
eccessivo – è John Galliano, il quale ormai<br />
ci ha abituate da anni alle metamorfosi di cui<br />
è pioniere e che subito fanno scuola. La sua<br />
ultima invenzione è una scarpa maestosa,<br />
interamente in pelle dorata con applicazioni<br />
di borchie, con un importante e morbido<br />
tacco da 11,5 centimetri e platform (must<br />
immancabile anche per il prossimo autunno) da<br />
3, che, proprio grazie alla sua linea eccentrica,<br />
diventerà un vero cult in tutto il mondo.<br />
A proposito di novità, non ci si lasci scappare<br />
un altro modello decisamente cool. Disegnata<br />
e realizzata da Diego Dolcini, la Peep Toe<br />
rappresenta in pieno la perfezione e lo spirito<br />
del prossimo autunno: una linea elegante,<br />
iperfemminile, dotata di sensualità e di<br />
carattere. La scelta del contrasto cromatico<br />
le dona stile e quel tocco di sfacciataggine<br />
ed eccentricità che si richiede alla donna del<br />
2010. Una scarpa che sdogana nuovamente il<br />
cinturino alla caviglia, ma reinterpretandolo,<br />
abbandonando ogni reminiscenza del passato<br />
e connotandolo di quel pizzico di sensualità<br />
necessaria, e che soprattutto accompagna lo<br />
sguardo invitandolo a osservare senza timore.<br />
Versace<br />
John<br />
Galliano<br />
Miu Miu<br />
John Galliano, indiscusso<br />
stilista inglese, è<br />
diventato famoso grazie<br />
alla collaborazione con<br />
Christian Dior<br />
N.47<br />
FASHION<br />
CM 109
ANKLE BOOT<br />
DA NON PERDERE DI VISTA<br />
Se anche tu fai parte di quella<br />
silenziosa maggioranza che l’anno<br />
scorso ha liquidato il fenomeno ankle<br />
boots come qualcosa di passeggero destinato<br />
a scomparire senza far troppo chiasso e sei<br />
riuscita a dribblarne con maestria l’acquisto,<br />
sappi che quest’anno la tentazione tornerà e<br />
sarà fortissima. Perché tutte le vere addicted<br />
dovranno possederne almeno un paio. Ebbene<br />
sì, il 2010 vedrà lo stivaletto come una delle<br />
sue punte di diamante in fatto di stile e<br />
Must have<br />
per Gambe da sogno<br />
Tra le tendenze che proprio non ne vogliono sapere di passare inosservate,<br />
lo stivaletto a mezza gamba e le calze che, più che coprire, impreziosiscono<br />
le gambe. Nel prossimo inverno se ne vedranno di ogni colore e modello<br />
di Francesca Barzaghi<br />
CALZE GIOIELLO<br />
SE LA GAMBA È PREZIOSA<br />
L’avevamo già decretato accessorio<br />
cool della stagione passata, ma ora<br />
stiamo parlando di un accessorio<br />
che è diventato un vero e proprio cult.<br />
Impossibile non possederne almeno un paio.<br />
Semplicemente irrinunciabili. Sono le calze<br />
gioiello. I riflettori da strada del prossimo<br />
autunno-inverno saranno puntati soprattutto su<br />
queste meravigliose creazioni, che fanno della<br />
calza sempre più un oggetto del desiderio, parte<br />
integrante dell’intero outfit e sempre meno<br />
110 N.47 CM<br />
FASHION<br />
Per esaltare l’ankle boot<br />
sfilano le calze gioiello di<br />
Miuccia Prada e altri<br />
siamo pronti a scommettere che sarà la vera<br />
“It shoe” del prossimo inverno a conquistare<br />
anche chi continua a considerarla qualcosa<br />
di stravagante che non dona grazia, ma che,<br />
al contrario, “uccide” le gambe.<br />
In effetti, pur essendo in generale poco<br />
amato, il polacchino avrà modo di riscuotere<br />
enorme successo grazie alla varietà di scelte<br />
proposte dagli stilisti che, compatti, hanno<br />
puntato tutto su questa forma garantendo<br />
a tutte le fashionistas la possibilità di<br />
trovare il modello che più le ispira. Il<br />
cambiamento, come sempre, sarà graduale;<br />
non ci saranno veri e propri strappi con il<br />
dettaglio di contesto. Modelli spettacolari,<br />
arricchiti da meravigliosi giochi di luce di<br />
paillettes, pietre e cristalli che hanno illuminato<br />
le passerelle dei designer più spassosi e<br />
divertenti e che speriamo di incrociare al più<br />
presto nelle nostre strade. Un’idea geniale,<br />
frutto della mente ispirata di Miuccia Prada,<br />
paladina di questo nuovo trend che punta tutto<br />
sulla ricercatezza dei pizzi e di tessuti caldi e<br />
pesanti abbinandoli al lusso di applicazionigioielli<br />
da indossare sulle gambe. La stilista è<br />
stata seguita a ruota da Doo.ri Chung che ha<br />
dato vita a decori vistosi ma anche virtuosi di<br />
contrasti.<br />
passato, ma saremo indotte a guardare<br />
con occhi diversi le vetrine dove fanno<br />
sfoggio di sé i modelli più svariati<br />
di ankle boots, semplicemente<br />
perché ci saremo già abituate a<br />
vederle in strada, negli uffici e al<br />
ristorante la sera. Il bello di questa<br />
soluzione è proprio dato dalla<br />
molteplice varietà di utilizzi,<br />
essendo indicata sia per il giorno<br />
che per la sera e si accompagna<br />
con audacia con tutto, dagli<br />
skinny jeans alle gonne, meglio se<br />
cortissime e un po’ dark.<br />
N.47<br />
FASHION<br />
CM 111
Un sorriso smagliante<br />
per sentirsi bene<br />
Attraverso la disciplina dell’estetica dei settori frontali<br />
è possibile curare piccole o grandi imperfezioni<br />
Tutti desiderano mostrare un bel sorriso. Nessuno<br />
vuole avere denti scuri, macchiati, con forme alterate,<br />
asimmetriche, o addirittura mancanti e rotti.<br />
Questo disturba in ogni parte della bocca, diventa insopportabile<br />
o imbarazzante se la parte “rovinata” è nella zona frontale e<br />
quindi fondamentale per l’estetica del viso.<br />
Ma cosa si può fare per avere un bel sorriso naturale? I livelli<br />
d’azione sono vari e sicuri, se applicati nei modi e nei casi<br />
corretti. La prima considerazione da<br />
fare è valutare i desideri e le aspettative<br />
dei singoli pazienti. Se i denti sono tutti<br />
presenti, la posizione e la forma sono<br />
buone e non ci sono otturazioni o corone,<br />
ma il solo problema è il colore, la cura<br />
più indicata è un semplice intervento<br />
di “sbiancamento”. Normalmente è<br />
possibile ottenere dei buoni risultati<br />
usando dei prodotti specifici a base di<br />
perossido di idrogeno o perossido di<br />
carbamide, che vengono posizionati<br />
sui denti direttamente in studio o a casa<br />
con apposite mascherine personalizzate.<br />
Sono tecniche ampiamente testate, non<br />
danneggiano i denti e spesso danno dei<br />
risultati più che soddisfacenti. Certo non<br />
fanno miracoli come molti credono e come molti fanno credere.<br />
È il primo livello di cura, il più facile e il più economico<br />
e quindi il primo trattamento da eseguire. Se il problema è<br />
invece dovuto a piccole irregolarità nella forma dei denti, a<br />
vecchie otturazioni decolorate o mal fatte, ci si deve affidare<br />
alle cure di Conservativa, che è la branca dell’odontoiatria<br />
che si occupa della ricostruzione dei denti con l’uso di<br />
a cura di Filiberto Vago<br />
otturazioni in materiali estetici compositi. In questo caso è<br />
possibile fare prima lo sbiancamento dei denti, qualora fosse<br />
necessario migliorare il colore, e poi fare le otturazioni. E<br />
questo è il secondo livello di cura possibile. Il terzo livello<br />
utilizza “faccette” di rivestimento in ceramica, realizzate in<br />
laboratorio, che possono cambiare in modo importante alcune<br />
forme e colori non più ripristinabili con altri metodi.<br />
Sono tecniche un po’ più invasive, perché è necessario eseguire<br />
delle “limature” dei denti abbastanza<br />
leggere, per asportare piccole quantità<br />
di smalto per permettere il corretto<br />
alloggiamento di queste ricostruzioni.<br />
A volte le modifiche sono lievi, altre<br />
volte sono più impegnative. In questi<br />
casi è quindi buona norma eseguire<br />
prima delle prove estetiche utilizzando<br />
delle ricostruzioni rimovibili in resina<br />
da appoggiare sopra i denti da trattare.<br />
Così facendo il paziente si rende conto<br />
di come potrà essere il risultato finale,<br />
può provare ad “indossarle” per qualche<br />
giorno, concordare con il dentista<br />
eventuali modifiche e poi, raggiunto il<br />
risultato ottimale, eseguire l’intervento<br />
necessario. In genere sono soluzioni<br />
molto apprezzate dai pazienti perché spesso si ottengono dei<br />
risultati molto belli con relativa poca fatica. Hanno in oltre il<br />
vantaggio di essere azioni rapide che, se ben programmate,<br />
si possono fare in soli due appuntamenti a distanza di<br />
una settimana. Sono tecniche molto utilizzate che hanno<br />
sicuramente un rapporto costi/benefici ottimale. Ottimale sia<br />
come “costo” economico che come “costo” biologico.<br />
Dottor Filiberto Vago<br />
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’ Università Statale di Milano nel 1979 e specializzato in Odontostomatologia<br />
presso la stessa università nel 1983. Nei primi anni di attività si è occupato prevalentemente di chirurgia parodontale<br />
seguendo corsi in Italia e all’estero. Si è poi dedicato all’implantologia e ha tenuto vari corsi come relatore. Da oltre 20<br />
anni si dedica alla protesi e ha perfezionato le sue conoscenze con corsi specialistici avanzati. Dal 1991 è titolare dello<br />
“Studio Dentistico Dottor FilibertoVago” in <strong>Monza</strong>.<br />
Studio Dentistico Dr. Filiberto Vago - Via Anita Garibaldi, 1 20052 - <strong>Monza</strong><br />
Tel. 039/386654 - Fax 039/386725 - info@vago.it - www.vago.it<br />
DENTISTA<br />
N.47<br />
CM 113
Quando il giorno più bello<br />
si festeggia all’estero<br />
Numerosi sono i nostri connazionali che, trovandosi all’estero<br />
per motivi di lavoro o per diletto, decidono di contrarre<br />
matrimonio in paesi stranieri.<br />
Altri casi frequenti sono quelli in cui cittadini italiani si recano all’estero<br />
insieme a parenti ed amici al solo scopo di contrarre matrimonio in un<br />
luogo esotico, spesso nel paese di origine del coniuge straniero.<br />
In tutti questi casi si pone il problema di verificare se un matrimonio<br />
contratto all’estero potrà reputarsi valido al rientro in Italia e se esso sia<br />
o meno equiparabile ad un matrimonio celebrato secondo gli schemi<br />
a noi più tradizionali.<br />
L’art. 16 del DPR 396/2000 (nuovo ordinamento dello stato civile)<br />
prevede che il matrimonio celebrato all’estero, quando gli sposi siano<br />
entrambi cittadini italiani ovvero quando solo uno di essi sia cittadino<br />
italiano e l’altro cittadino straniero, può essere celebrato innanzi<br />
all’autorità diplomatica o consolare competente, oppure innanzi<br />
all’autorità locale secondo le leggi del luogo.<br />
Nel caso di celebrazione dinanzi all’autorità consolare italiana, la<br />
procedura è regolata dall’ art 107 del Codice Civile secondo cui “nel<br />
giorno indicato dalle parti, l’ufficiale dello stato civile, alla presenza di<br />
due testimoni, anche se parenti, dà lettura agli sposi degli art. 143, 144 e<br />
147; riceve da ciascuna delle parti personalmente, l’una dopo l’altra, la<br />
dichiarazione che esse si vogliono prendere rispettivamente in marito<br />
e in moglie e di seguito dichiara che esse sono unite in matrimonio.<br />
L’atto di matrimonio deve essere compilato immediatamente dopo<br />
la celebrazione”. Nel caso in cui il matrimonio sia celebrato davanti<br />
all’autorità locale, troveranno invece applicazione le leggi del luogo<br />
(art 16 D.P.R. 396 del 2000) che ne regoleranno in toto la celebrazione,<br />
con il solo onere a carico degli interessati di rimettere una copia<br />
dell’atto all’autorità diplomatica o consolare.<br />
Quanto alla forma, ai sensi dell’art. 28 della L. 218/1995 (diritto<br />
internazionale privato), il matrimonio contratto all’estero è valido se<br />
è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione o dalla legge<br />
nazionale di almeno uno dei coniugi al momento della celebrazione o<br />
dalla legge dello Stato di comune residenza in tale momento.<br />
114 N.47 CM<br />
CONSULENTE LEGALE<br />
La trascrizione in Italia di un matrimonio contratto in un altro stato<br />
ha solo natura solamente certificativa<br />
a cura di Giorgio Galbiati<br />
Una volta che il matrimonio sia stato validamente contratto, tale<br />
validità potrà essere negata con l’esperimento dell’azione di nullità<br />
o annullamento di cui all’art 117 del Codice Civile, sì che in difetto il<br />
matrimonio produrrà i propri effetti, tra cui l’attribuzione al coniuge<br />
straniero del relativo status anche ai fini dell’ottenimento di un titolo<br />
di soggiorno in Italia o a fini successori.<br />
Unico limite è l’osservanza del requisito del necessario rispetto<br />
dell’ordine pubblico laddove la legge straniera non è applicata se i<br />
suoi effetti sono contrari all’ordine pubblico: a tale previsione di legge<br />
deve essere quindi ricollegata l’invalidità per il nostro ordinamento<br />
del matrimonio contratto tra due soggetti, benché tale matrimonio<br />
risulti validamente contratto secondo le legge locali del paese di<br />
celebrazione. Certamente tra i casi più noti vi sono i matrimoni<br />
celebrati a Las Vegas: in tal caso se il matrimonio risulta validamente<br />
contratto secondo le leggi locali della città di Las Vegas e dello Stato<br />
del Nevada, esso sarà valido anche in Italia indipendentemente dalla<br />
sua trascrizione poiché tale adempimento sarà validamente contratto<br />
anche in assenza di trascrizione.<br />
Sul punto la Corte di Cassazione ha, infatti, ripetutamente affermato<br />
che le norme di diritto internazionale privato attribuiscono ai matrimoni<br />
celebrati all’estero tra cittadini italiani immediata validità e rilevanza<br />
nel nostro ordinamento, sempre che essi risultino celebrati secondo<br />
le forme previste dalla legge straniera - e sempre che sussistano i<br />
requisiti sostanziali relativi allo stato ed alla capacità delle persone<br />
previsti dalla legge italiana.<br />
Né il principio di immediata rilevanza può essere condizionato dalla<br />
osservanza delle norme italiane relative alla trascrizione (art. 51<br />
ordinamento dello stato civile), atteso che la trascrizione non ha natura<br />
costitutiva, ma meramente certificativa e scopo di pubblicità di un atto<br />
già di per sé valido sulla base del principio locus regit actum, in quanto<br />
diretta unicamente a rendere pubblico che il cittadino ha contratto<br />
all’estero un matrimonio ritenuto valido dall’ordinamento locale, e<br />
quindi anche da quello italiano ai sensi dell’art. 115 del Codice<br />
Civile.<br />
Avv. Giorgio Galbiati<br />
Avvocato civilista, iscritto all’Albo degli Avvocati di <strong>Monza</strong> dal 2001. Esperto in diritto commerciale,<br />
societario e fallimentare, attualmente si sta occupando dell’introduzione e dello sviluppo del processo<br />
civile telematico.<br />
Azienda assicurata,<br />
realtà sana e produttiva<br />
I beni delle imprese devono essere tutelati per garantire<br />
continuità nella produzione e nella resa<br />
a cura di Vittorio Massardi<br />
Ogni buon imprenditore e manager esperto è consapevole<br />
che gli investimenti in tecnologia e manutenzione<br />
ordinaria possono non essere sufficienti per garantire<br />
il buon andamento dell’azienda. Questo soprattutto a causa<br />
dell’aumento della complessità delle procedure produttive,<br />
dell’introduzione nel mercato di nuovi<br />
macchinari e del sempre maggiore<br />
impiego dell’informatica gestionale.<br />
Perciò esistono le polizze per Danni<br />
indiretti da guasti macchine, forme di<br />
assicurazione create per tutelare proprio<br />
macchinari ed impianti industriali<br />
e che coprono i danni che possono<br />
derivare da ogni evento accidentale non<br />
espressamente escluso, quali: rotture e<br />
guasti accidentali dovuti a deficienza<br />
dei materiali impiegati o conseguenti<br />
ad eventi naturali ma anche imputabili<br />
ad errori umani (ad esempio imperizia,<br />
errori di utilizzo o negligenza) o a<br />
incidenti d’esercizio (sovratensioni,<br />
fenomeni elettrici, mancata erogazione<br />
d’acqua o di energia). Questa forma<br />
di copertura costituisce un’importante<br />
integrazione delle normali garanzie<br />
property relativamente alla sezione<br />
“macchinari ed impianti”. Di ampiezza notevole la formulazione<br />
su base all risks, che comprende perdite o danni accidentali<br />
derivanti da una causa interna ai beni assicurati quali difetti di<br />
materiale, progettazione, lavorazioni difettose, fenomeni elettrici,<br />
scoppi e implosioni, nonché errori di manovra, introduzione<br />
di corpi estranei, fenomeni di impatto e qualsiasi evento non<br />
specificatamente escluso in polizza. In concreto, la copertura<br />
guasti macchine costituisce un irrinunciabile complemento<br />
alle normali assicurazioni contro l’incendio in tutti quei casi in<br />
cui esistono componenti significative di macchinari con forti<br />
concentrazioni di valori ed esposizioni rilevanti al rischio di<br />
guasti (tra questi turbine, alternatori, laminatoi, compressori,<br />
trasformatori commutabili sotto carico,<br />
forni fusori, macchine continue nelle<br />
cartiere, presse, catene robotizzate di<br />
produzione ecc.). Esistono, inoltre,<br />
diversi livelli di franchigia e limiti di<br />
risarcimento che possono consentire<br />
sensibili risparmi nei costi assicurativi.<br />
Lo scopo principale dell’assicurazione<br />
guasti macchine è la stabilizzazione nel<br />
tempo del costo medio di produzione,<br />
che consente di eliminare dalla gestione<br />
aziendale l’onere di alcuni eventi<br />
negativi di natura straordinaria ed<br />
eccezionale.<br />
Due sono i vantaggi più evidenti di<br />
questa copertura: la disponibilità<br />
dei mezzi finanziari (indennizzo<br />
assicurativo) necessari alla riparazione<br />
delle macchine danneggiate e<br />
l’eliminazione dell’impiego imprevisto<br />
di capitali e riserve per fronteggiare le<br />
perdite economiche conseguenti all’eventuale sinistro. Per quanto<br />
riguarda, infine, la copertura Danni indiretti da guasti macchine,<br />
in analogia alla polizza Danni indiretti da incendio, ha il grande<br />
vantaggio di indennizzare l’azienda assicurata rispetto alle<br />
conseguenze subite da interruzione parziale o totale dell’attività<br />
aziendale, rendendo di fatto meno oneroso sul bilancio aziendale<br />
il danno derivante dal fermo della produzione.<br />
Vittorio Massardi<br />
Ha iniziato l’attività assicurativa nel 1968 come agente di città della Toro Assicurazioni. Nel 1980 passa<br />
al brokeraggio assicurativo entrando come partner in una società del Gruppo GPA. Dal 1995 è partner ed<br />
amministratore delegato della GPG, gruppo Puricelli & Ghezzi.<br />
Gruppo Puricelli & Ghezzi - Via Camperio, 9 - 20123 - Milano<br />
Tel. 02 30322700 - Fax. 02 30322722 - www.gpg-broker.it<br />
CONSULENTE ASSICURATIVO<br />
N.47<br />
CM 115
116 N.37 CM<br />
TEMPO LIBERO<br />
Malattia, integrazione<br />
o immunità?<br />
L’Inps ha emanato una direttiva che chiarisce i rapporti tra il<br />
periodo di cassa integrazione e lo stato di malattia<br />
L’Insp, con la circolare n. 82 del 16/06/2009,<br />
rivisitando le vecchie circolari emesse e gli ultimi<br />
orientamenti giurisprudenziali, fornisce alle aziende<br />
e ai lavoratori un quadro<br />
riassuntivo e completo su<br />
come interpretare e gestire<br />
gli eventi di malattia insorti<br />
in concorso con i periodi di<br />
cassa integrazione.<br />
Innanzitutto è necessario<br />
chiarire che nel caso<br />
di utilizzo della cassa<br />
integrazione mediante<br />
riduzioni settimanali di<br />
orario, qualora subentrasse<br />
un evento di malattia,<br />
l’integrazione salariale<br />
si sospende a favore<br />
dell’indennità di malattia.<br />
Differentemente, nei casi<br />
di sospensione settimanale<br />
a zero ore, va verificato il<br />
momento in cui si forma<br />
l’evento morboso, ovvero se<br />
la malattia insorge durante<br />
un periodo di sospensione dal<br />
lavoro, essa non si sostituisce<br />
alla cassa integrazione, per<br />
cui il lavoratore continua<br />
a percepire l’integrazione<br />
salariale e non ha nessun<br />
obbligo di comunicare la malattia all’Istituto e all’azienda.<br />
a cura dello Studio Leoni<br />
Qualora invece l’evento morboso sia iniziato prima della<br />
sospensione per cassa integrazione, bisognerà procedere<br />
con la seguente analisi: se la sospensione dal lavoro per<br />
cassa integrazione riguarda<br />
l’intero reparto, ufficio<br />
o squadra del lavoratore<br />
ammalato, l’indennità di<br />
malattia si sospende a<br />
favore dell’integrazione<br />
salariale. Se invece la<br />
sospensione dal lavoro<br />
per cassa integrazione non<br />
riguarda l’intero reparto,<br />
ufficio o squadra di cui fa<br />
parte il lavoratore, l’evento<br />
di malattia proseguirà ed<br />
il lavoratore continuerà<br />
a percepire la relativa<br />
indennità. Le modalità di<br />
gestione sopra descritte sono<br />
valide sia per le sospensioni<br />
straordinarie che per quelle<br />
ordinarie e limitatamente<br />
agli eventi di malattia.<br />
L’Istituto sottolinea che i<br />
contenuti della circolare<br />
in argomento non sono<br />
estendibili agli eventi di<br />
infortunio sul lavoro e/o<br />
malattia professionale, per<br />
i quali sussiste il diritto ad<br />
un’indennità a carico di un altro istituto.<br />
Eugenio Leoni<br />
Consulente del lavoro, esperto in materie sindacali e rapporti con gli enti pubblici, case editrici, società<br />
sportive e dello spettacolo. È titolare dello Studio Leoni, attività con 30 dipendenti e 10000 paghe mensili<br />
elaborate.<br />
Studio Leoni - Via Statuto, 4 - 20121 - Milano<br />
Tel. 02 36573500 - Fax. 02 62910074 - info@studioleoni.it - www.studioleoni.it<br />
CONSULENTE DEL LAVORO<br />
N.47<br />
CM 117
TEMPO LIBERO<br />
Comune di <strong>Monza</strong>:<br />
Piazza Trento e Trieste<br />
<strong>Monza</strong> – T. 039/ 2372309<br />
www.comune.monza.mi.it<br />
Ottica Barzaghi:<br />
Via Vittorio Emanuele, 20<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039/324997<br />
www.otticabarzaghi.it<br />
M.R. snc:<br />
v. Zucchi,10/12 – <strong>Monza</strong><br />
T. 039/2209221<br />
www.mrcollezioni.com<br />
Ristorante<br />
Saint Georges Premier:<br />
Via Vedano, 7 – <strong>Monza</strong><br />
T. 039/320600<br />
www.saintgeorges.it<br />
WHAT’S ON<br />
Aimb:<br />
Viale Petrarca, 10<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039/36381<br />
www.aimb.it<br />
<br />
Assessorato alle Politiche<br />
Giovanili e Pari<br />
Opportunità:<br />
Piazza Trento e Trieste<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039/2372544<br />
www.monzagiovani.it<br />
Brianza Cuore Sport:<br />
www.brianzacuoresport.it<br />
Camera di Commercio<br />
di <strong>Monza</strong> e Brianza:<br />
Piazza Cambiaghi, 9<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039/28071<br />
www.mb.camcom.it<br />
Centro di Aggregazione<br />
Giovanile Primo Piano:<br />
Via Bellini, 10 - <strong>Monza</strong><br />
T. 039/3949307<br />
cagprimopiano@coopdiapason.it<br />
Centro Studi Liberi<br />
nell’Agorà:<br />
Via Moncenisio, 4 - 20052<br />
<strong>Monza</strong> - T.334/3852575<br />
www.liberinellagora.it<br />
Fondazione Lombardia<br />
per l’Ambiente:<br />
118 N.47 CM<br />
TEMPO LIBERO<br />
www.flanet.org<br />
Formab:<br />
c/oRottapharm Madaus<br />
Via Valosa di Sopra, 9<br />
<strong>Monza</strong> – T. 039/73901<br />
www.rottapharm.it<br />
Ipsia <strong>Monza</strong>:<br />
Via Monte Grappa,1 –<br />
<strong>Monza</strong> - T.039/2003476<br />
www.ipsiamonza.it<br />
Mia: Viale Stucchi, 64 –<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039/2842310<br />
www.miaentemostre.com<br />
Università Bocconi:<br />
Via Sarfatti, 25 – Milano<br />
T. 02/58362070<br />
www.unibocconi.it<br />
PROTAGONISTI<br />
Adr Studio Arbitrale:<br />
Via Garibaldi, 14<br />
Vimercate<br />
T.039/5966087<br />
www.adrstudioarbitrale.<br />
com<br />
Autodromo Nazionale di<br />
<strong>Monza</strong>:<br />
Via Vedano, 5<br />
Parco di <strong>Monza</strong><br />
www.monzanet.it<br />
Briancar:<br />
Via Milano, 33 - Desio<br />
T. 0362/3981<br />
Via Como, 68 - Mariano<br />
Comense<br />
T. 031/3551808<br />
www.briancar.it<br />
Fondazione Meeting per<br />
l’amicizia fra i popoli:<br />
Via Flaminia, 18 – Rimini<br />
T. 0541/786422<br />
www.meetingrimini.org<br />
Foto Ferranti Erminio:<br />
Via Pesa del Lino, 17<br />
<strong>Monza</strong> – T. 039/366962<br />
Gabetti Franchising<br />
Agency <strong>Monza</strong>:<br />
Sede legale e operativa:<br />
Via XX Settembre, 2<br />
<strong>Monza</strong> - T. 039-365383<br />
monza@gabetti.it<br />
Sede operativa: via<br />
Romagna, angolo via V.<br />
Giulia, 1 - <strong>Monza</strong><br />
T. 039-2726184<br />
monza2@gabetti.it<br />
www.gabetti.it<br />
Provincia di <strong>Monza</strong> e<br />
Brianza:<br />
Piazza Diaz 1, 20052<br />
<strong>Monza</strong> T. 039/9756723<br />
www.provincia.mb.it<br />
Regione Lombardia, assessorato<br />
alle Culture,<br />
Identità e Autonomie<br />
della Lombardia:<br />
Via Pola, 12/14 - Milano<br />
T. 02/67652292<br />
Regione Lombardia:<br />
www.regione.lombardia.it<br />
MONZA YOUNG<br />
Ducati <strong>Monza</strong>:<br />
Viale <strong>Monza</strong>, 1<br />
<strong>Villa</strong>santa<br />
T. 039/2054062<br />
Giada Salone di Bellezza:<br />
Via S.G.Bosco, 6<br />
<strong>Monza</strong><br />
T.039/2300431<br />
039/322552<br />
www.salonegiada.it<br />
SoHo Lounge ::<br />
Via Carnia, 1 - <strong>Monza</strong><br />
T. 333/4163898<br />
www.soholounge.it<br />
BRIANZA CLUB<br />
Comune di Cesano<br />
Maderno:<br />
Piazza Arese, 12<br />
Cesano Maderno<br />
T. 0362/5131<br />
www.comune.cesanomaderno.mi.it<br />
Comune di Monticello<br />
Brianza:<br />
Via Sirtori, 14 - Monticello<br />
Brianza<br />
T. 039/923161<br />
www.comune.monticellobrianza.lc.it<br />
Teatro Licinium:<br />
Via Crotto Rosa - Erba<br />
www.licinium.it<br />
The Natural Spa di<br />
Alessi G.:<br />
Via Carlo Porta, 21<br />
<strong>Monza</strong> T. 039/3900528<br />
PASSIONI<br />
AC <strong>Monza</strong> Brianza 1912:<br />
Via Ragazzi del ’99, 14<br />
<strong>Monza</strong> – T. 039/2020308<br />
www.acmonzabrianza.it<br />
G.<strong>Villa</strong> Concessionaria<br />
Fiat e Lancia:<br />
Viale Sicilia, 104 - <strong>Monza</strong><br />
T. 039/283911<br />
www.gvilla.com<br />
Golf <strong>Club</strong> Milano:<br />
Viale Mulini S. Giorgio, 7<br />
Parco <strong>Reale</strong> di <strong>Monza</strong><br />
T. 039/303081<br />
www.golfclubmilano.it<br />
Marilù Cattaneo:<br />
T. 393/7813185<br />
www.marilucattaneo.com<br />
CONSULENTI<br />
Galbiati Pozzoli Radaelli<br />
avvocati associati:<br />
Via Marengo, 22 - Carate<br />
Brianza. Via Tiziano 9/a,<br />
20145 Milano MI T.<br />
0362/804105<br />
avvocati@tin.it<br />
G. Granetto:<br />
Viale Repubblica, 42 -<br />
Lissone T. 039/2459777<br />
www.ggranetto.it<br />
Gruppo Puricelli &<br />
Ghezzi Srl:<br />
Via Camperio, 9 –Milano<br />
T. 02/ 30322700<br />
www.gpg-broker.it<br />
Studio Dentistico dr.<br />
Filiberto Vago:<br />
Via Anita Garibaldi, 1<br />
<strong>Monza</strong> – T. 039/386654<br />
www.vago.it<br />
Studio Leoni:<br />
Via Statuto, 4 – Milano<br />
T. 02/36573500<br />
www.studioleoni.it<br />
Stainless Products<br />
S.r.l.:<br />
Viale delle Industrie, 9<br />
20040 Cambiago<br />
T. 02/959499640<br />
www.stainlessproducts.it<br />
Venus S.p.a.:<br />
Viale Sicilia, 98 – <strong>Monza</strong><br />
T. 039/283010<br />
www.venus-spa.it<br />
settembre VIMERCATE<br />
- tutto il mese<br />
IAHMED ASKALANY<br />
“Leggermente monumentale”<br />
In mostra le opera di uno degli artisti egiziani<br />
più originali delle ultime generazioni che non<br />
ha mai perduto il contatto con le sue radici.<br />
Tel. 039/660768<br />
www.magenta52.it<br />
LISSONE<br />
ALBERTO GHINZANI<br />
SCULTURE<br />
Mostra antologica allestita in due luoghi<br />
importanti per l’arte contemporanea, il<br />
Museo d’arte contemporanea di Lissone<br />
e la Fondazione Stelline di Milano.<br />
www.comune.lissone.mi.it<br />
T. 039/2145174<br />
MONZA<br />
FORUM UNESCO<br />
In <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> il Forum della cultura,<br />
promosso dall’Unesco. Il tema scelto per<br />
la prima edizione: il matrimonio tra ragione<br />
e creazione che unisce oggi l’industria del<br />
design, della moda, dell’artigianato.<br />
www.unesco.it<br />
MONZA<br />
HABITAT CLIMA<br />
Quarta edizione della mostra-convegno<br />
dedicata al tema del risparmio energetico<br />
e della bio-architettura organizzata in<br />
collaborazione con MIA.<br />
T. 039/2458413<br />
www.habitatclima.it<br />
a cura di Chiara Bramati<br />
TEMPO LIBERO<br />
MONZA<br />
GRAN PREMIO D’ITALIA 2009<br />
Si comincia il venerdì per una due giorni di prove in<br />
pista per guadagnarsi la pole più veloce, ma il clou<br />
dell’evento è il Gp di domenica 13, Sull’asciutto o<br />
sul bagnato, la parola d’ordine è vincere.<br />
www.monzanet.it<br />
ARCORE<br />
FIERA DI SANT’EUSTORGIO<br />
Tre giorni ricchi di musica, tradizioni,<br />
cultura e divertimento presso il parco<br />
di <strong>Villa</strong> Borromeo durante la 82esima<br />
edizione della fiera.<br />
www.comune.arcore.mi.it<br />
MONZA<br />
MEZZA DI MONZA<br />
Iscrizioni aperte fino al 16 settembre per la<br />
maratona promossa dal Comune di <strong>Monza</strong>,<br />
Assessorato allo Sport e Assessorato<br />
all’Educazione, Parchi e <strong>Villa</strong> <strong>Reale</strong> e<br />
dall’Autodromo Nazionale di <strong>Monza</strong>.<br />
Tel. 0532/242174<br />
www.mezzadimonza.it<br />
MONZA<br />
GIORNATA MONDIALE<br />
DEL CUORE<br />
Due giorni dedicati ad informare i<br />
cittadini sui comportamenti corretti per<br />
prevenire e curare le malattie del cuore<br />
con la presenza dell’associazione<br />
Brianza per il Cuore che presenta le<br />
proprie iniziative.<br />
T. 039/2333487<br />
www.brianzaperilcuore.org<br />
MONZA<br />
PRIMO RADUNO VESPA<br />
MONZA E BRIANZA<br />
Organizzata da Carmelo Cappello e<br />
Francesco Foti del Vespa <strong>Club</strong> Sordio, la<br />
giornata prevede un tour di 34 km in Brianza<br />
con partenza e arrivo in Piazza Trento e<br />
Trieste.<br />
T. 335/1260834<br />
www.vespaclubsordio.it<br />
N.47<br />
CM 119
OROSCOPO<br />
ARIETE - 21 Marzo - 20 Aprile<br />
Avete tanti grilli per la testa, ma cantano alla grande e<br />
vi viene voglia di fare le cicale. Nessuna tendenza al<br />
sacrificio, nessuno sforzo per risparmiare, nessuna volontà<br />
di mettere un po’ d’ordine nelle vostre finanze e nella vostra vita affettiva.<br />
Eppure, le vacanze sono finite ed è arrivato il momento di riprendere in<br />
mano la situazione prima che vi sfugga. Venere vi sorride, vi protegge e<br />
stimola nuove amicizie nell’ambito dello stretto entourage consigliandovi<br />
di considerare con più attenzione chi può esservi utile nel lavoro.<br />
TORO - 21 Aprile - 20 Maggio<br />
Venere e Marte nella casa dei soldi, continuano a favorire<br />
gli interessi e consigliano di puntare su investimenti sicuri.<br />
In amore, c’è chi vuole vendervi una favola ma voi non<br />
cascherete nella trappola e scoprirete l’inganno. Non perdetevi d’animo<br />
perché, comunque, sono in arrivo giornate e momenti spensierati. Evitate<br />
con cura di prendere impegni professionali che forse poi non sarete in grado<br />
di assolvere e anche di impuntarvi per questioni di principio o di pestare i<br />
piedi a qualcuno.<br />
GEMELLI - 21 Maggio - 21 Giugno<br />
Quasi arcaici e primitivi nella vostra tranquillità, ma ispidi<br />
quando qualcosa vi disturba, non vi schermate, né celate<br />
le emozioni, ciò che provate non lo mandate a dire. I legami<br />
d’amore andranno nella maniera migliore. Non pochi saranno i rapporti che<br />
dimostreranno di essere ben più di un’avventura estiva. Per molti di voi è un<br />
periodo nuovo e beneaugurante. Nel lavoro, non potrete evitare momenti di<br />
grande impegno. Comunque, Giove premierà le vostre scelte e le iniziative<br />
pragmatiche.<br />
CANCRO - 22 Giugno - 22 Luglio<br />
Per alcuni di voi le vacanze sono state un po’ stressanti:<br />
vi siete riposati pochissimo e fate fatica a riprendere<br />
i ritmi di tutti i giorni. Cercate di non prendere troppi<br />
impegni e, almeno per questo mese, limitatevi a svolgere il vostro lavoro<br />
sforzandovi il meno possibile. Tra poco Giove entrerà nel vostro segno<br />
e vi darà la carica necessaria per recuperare il tempo perduto. Senza<br />
fare faville, il lato affettivo porterà buone notizie per tutti: in alcuni casi si<br />
tratterà di relazioni passeggere, in altri di qualcosa di più serio.<br />
LEONE - 23 Luglio - 23 Agosto<br />
L’atmosfera attorno a voi si fa più distesa e rilassata.<br />
Marte, Venere e Giove continuano a favorirvi e l’esuberante<br />
azione di Marte vi farà vivere momenti splendidi dal punto<br />
di vista delle relazioni affettive. Nuovi incontri significativi<br />
per alcuni di voi che da tempo attendono di incontrare la persona giusta.<br />
La situazione astrale è favorevole ai viaggi di lavoro che consentiranno di<br />
conquistare più libertà d’azione. Disegnate cerchi magici in ogni genere<br />
di relazione dove voi rappresentate la luce che sta al centro di ogni cosa.<br />
VERGINE - 24 Agosto - 22 Settembre<br />
Distribuite meglio le energie perché Saturno nella casa<br />
dei valori tende a farvi faticare per le cose pratiche.<br />
Parecchi di voi saranno indotti ad eliminare senza<br />
esitazioni tutto ciò che è marginale, frutto di vecchi condizionamenti<br />
per costruire rapporti più maturi. Impegnatevi a dimostrare una volta<br />
per tutte chi siete e quanto valete sul lavoro. Qualche restrizione<br />
dal punto di vista economico vi indurrà a decidere di adottare<br />
un’amministrazione più razionale. Venere in Gemelli vuole disimpegno.<br />
120 N.47 CM<br />
TEMPO LIBERO<br />
di Antoninus<br />
BILANCIA - 23 Settembre - 22 Ottobre<br />
Sostenuti da Sole e Mercurio darete concretezza ai vostri<br />
progetti. Non tutti, naturalmente, si realizzeranno come<br />
avreste desiderato ma la maggiore parte di essi contribuirà<br />
a migliorare il tenore della vostra vita e vi renderà più sereni. Le coppie<br />
di lunga data attraverseranno momenti di buona intesa e reciproca<br />
comprensione. I nuovi amori partiranno sull’onda di un’attrazione fulminea.<br />
Diplomazia e senso pratico vi aiuteranno ad uscire da qualche situazione<br />
complicata ricostruendo un clima di serenità tra i vostri colleghi di lavoro.<br />
SCORPIONE - 23 Ottobre - 22 Novembre<br />
Il vostro gioco planetario è dinamico ma l’aspetto<br />
poco favorevole di Giove e Mercurio vi vedono incerti<br />
e diffidenti verso alcuni cambiamenti che sono nell’aria.<br />
In amore, senza fare faville, vivrete momenti belli e meno belli: nei<br />
primi, siate voi stessi e non nascondetevi dietro timidezze e incertezze;<br />
nei secondi, fate buon viso a cattivo gioco. Tra poco tutto volgerà al<br />
meglio e ritornerete ad essere vincenti sia nelle faccende di cuore<br />
che in quelle professionali. Per queste ultime, ottime novità in arrivo.<br />
SAGITTARIO - 23 Novembre - 21 Dicembre<br />
Le vacanze per voi non sono ancora finite anzi, in un certo<br />
senso, è come se non fossero nemmeno iniziate. Sì, perché<br />
il Sagittario è abituato a sognare e ad immaginare mete<br />
lontane anche quando gli impegni lavorativi lo hanno riassorbito dopo il<br />
periodo estivo. Quindi, state già programmando il vostro prossimo viaggio<br />
e appena potrete, salirete su un aereo che vi porterà nell’incanto di qualche<br />
isola esotica oppure in qualche meravigliosa città d’arte. Continuate a<br />
sognare perché l’amore, i soldi e la salute non vi mancheranno proprio!<br />
CAPRICORNO - 22 Dicembre - 20 Gennaio<br />
Siate essenziali, franchi, diretti. Ciò esalterà meglio le<br />
vostre qualità. È un mese prezioso per organizzarvi meglio<br />
sia nella vita privata, sia in quella lavorativa. In amore,<br />
nuove conoscenze vi apriranno un ventaglio di possibilità<br />
che vi daranno la misura del vostro fascino. Cercate di vivere ogni evento<br />
con grande partecipazione. Nel lavoro, situazione fluida e stimolante<br />
in cui potrete dare l’avvio a nuove iniziative. Sarete propositivi, rapidi<br />
nell’avanzare proposte e brillanti nel sostenere le vostre argomentazioni.<br />
ACQUARIO - 21 Gennaio - 19 Febbraio<br />
Sono favorite le iniziative finanziarie, ma prima di buttarvi<br />
in imprese rischiose, fatevi consigliare da chi è vicino<br />
e gode della vostra più completa fiducia. L’amore è semplicemente<br />
fantastico e vi regalerà momenti bellissimi in cui romanticismo ed erotismo<br />
si fondono in un gioco assolutamente coinvolgente. Siate pronti a<br />
scendere in campo perché la vita vi sorride e Venere, con Marte e Giove<br />
vi proteggono e vi stimolano a dare il meglio di voi stessi. Insomma, per<br />
voi le stelle non stanno solo a guardare ma si danno un gran da fare…<br />
PESCI - 20 Febbraio - 20 Marzo<br />
Le ostilità di Marte e Venere ridimensionano la vostra<br />
libertà d’azione. Non angosciatevi ma reagite con<br />
dolcezza e diplomazia, doti che a voi non sono mai<br />
mancate. Soprattutto, non lasciate ad altri il potere di decidere per voi.<br />
In amore, attenti a non fare diventare alcuni piccoli conflitti dei veri e<br />
propri duelli. Cercate di rinnovare le promesse fatte al partner per farvi<br />
perdonare certi vostri atteggiamenti nei suoi confronti non proprio carini…<br />
Si prevede un periodo straordinario, anche abbastanza turbolento.