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pc - Associazione Mantovana Allevatori

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M A N T O V A A L L E V A & P R O D U C E - W W W . A P A . M N . I T<br />

40<br />

Discussione e conclusioni<br />

La produzione di granella nelle colture primaverili-estive ed in particolare nel mais in aree a scarsa piovosità<br />

estiva, su suoli sciolti o di medio impasto è fortemente dipendente dall’acqua, e le modalità di apporto<br />

idrico ed il numero di interventi ne condizionano fortemente la sostenibilità.<br />

In relazione a queste variabili la prova ha consentito l’acquisizione delle seguenti osservazioni, dati e<br />

misure:<br />

• l’irrigazione a goccia ha mostrato in questo 3° anno di prova una maggiore produzione di granella<br />

rispetto all’irrigazione a pioggia (13,0±1,0 vs 11,1±1,4 t/ha 13% U), un maggiore stay green della<br />

pianta e una umidità percentuale superiore dei semi, tutte espressioni queste di pianta più attive<br />

nel sequestro dell’energia luminosa;<br />

• tuttavia la tabella 1, in termini di trinciato integrale evidenzia una risposta produttiva<br />

tendenzialmente contraria (21,3±1,6 vs 22,9±1,5 t/ha ss), e ciò è ragionevolmente attribuibile<br />

ad un parziale incompleto soddisfacimento dei fabbisogni idrici nella tesi a pioggia con rotoala,<br />

nella fase finale di riempimento del seme, oppure, più probabilmente, ad un leggero ritardo<br />

nell’effettuazione dell’ultimo intervento irriguo;<br />

• una conferma di ciò deriva dai risultati acquisiti nella prova del 2008, condotta sempre su mais, ma<br />

in assenza di stress idrico nella tesi irrigata a pioggia con rotoala, nella quale non è stata rilevata<br />

alcuna differenza tra i due sistemi irrigui;<br />

• il mais irrigato a pioggia quest’anno, aveva peraltro investimenti leggermente più elevati rispetto<br />

al mais a goccia, ed aveva ricevuto tutta la concimazione azotata in pre-emergenza; in fase di<br />

riempimento del seme le piante erano più sviluppate (dati non riportati) e ciò avrebbe dovuto<br />

comportare un maggiore apporto idrico in fase finale del ciclo, anziché una tendenziale riduzione;<br />

• la risposta produttiva di ogni singola tesi irrigua a goccia (tab. 2) è, ragionevolmente, da correlare<br />

anche alla modalità di distribuzione della concimazione azotata che è stata somministrata nelle<br />

tesi a goccia fino ai primi giorni di agosto e nella prima ora circa di ognuna delle n. 7 distribuzioni<br />

irrigue, con apporti idrici in luglio per ogni intervento in A1 che sono arrivati fino a 15,8 litri per<br />

ogni microirrigatore distanziato di 30 cm l’uno dall’altro sulla manichetta; calati a 10,4 litri per<br />

microirrigatore in A2 e a 5,2 litri in A3;<br />

• è molto probabile che in A1 e in A2 vi sia stato dilavamento dell’azoto apportato con il concime<br />

liquido, con riferimento soprattutto, alla componente nitrica che era pari a ¼ dell’azoto totale del<br />

concime liquido 28-0-0;<br />

• non è escluso che a questo probabile effetto di dilavamento si sia aggiunto il danno da crepacciatura<br />

del terreno, sebbene non particolarmente evidente alla dose A1;

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