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aprile - giugno - (Domenicani) - Provincia San Domenico in Italia

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I punto<br />

Il Capitolo Generale dei <strong>Domenicani</strong><br />

BOLOGNA, LUGLIO-AGOSTO 1998<br />

Gli amici dei <strong>Domenicani</strong> di Bologna sanno che nei mesi di luglio e agosto 1998 si<br />

tiene, nel Convento di S. <strong>Domenico</strong>, 1'assemblea generale - o Capitolo Generale - dei<br />

rappresentanti dei settemila Frati Predicatori sparsi <strong>in</strong> tutto il mondo.<br />

Il programma di vita dei <strong>Domenicani</strong>, e di tutti gli altri religiosi, uom<strong>in</strong>i e donne,<br />

deve proprio sembrare utopistico e bizzarro agli uom<strong>in</strong>i del nostro tempo. Da una<br />

parte un mondo materialista, tutto protesto verso "valori" terreni, quali l'affermazione,<br />

la personalità, il piacere, la posizione sociale, il denaro; dall' altra una schiera compatta<br />

- anche se numericamente <strong>in</strong>fima rispetto a quelli che ricercano una vita facile - che<br />

faticosamente, ma con tanto coraggio, si sforza di predicare beni spirituali, cioè impalpabili,<br />

e futuri.<br />

Questi religiosi sono proprio dei coraggiosi. Per Cristo hanno lasciato tutto (case,<br />

genitori, una loro famiglia) per predicare la Buona Novella. E qu<strong>in</strong>di, <strong>in</strong> nome del loro<br />

Maestro crocifisso, essi parlano d'amore quando c'è odio, <strong>in</strong>vitano alla povertà terrena<br />

<strong>in</strong> cambio di ricchezze soprannaturali, <strong>in</strong>dicano la castità come mezzo per consacrarsi<br />

completamente al Dio <strong>in</strong>visibile, predicano 1'obbedienza per arrivare a una totale liberazione<br />

e accolgono la sofferenza <strong>in</strong> vista della glorificazione.<br />

Ma il loro coraggio si sp<strong>in</strong>ge anche oltre. Ogni tre anni essi si radunano <strong>in</strong> Capitolo<br />

(la parola Capitolo è il dim<strong>in</strong>utivo del lat<strong>in</strong>o "caput", cioè capo, testa) per eleggere i<br />

superiori maggiori dell'Ord<strong>in</strong>e, ma sopratutto per esam<strong>in</strong>arsi, <strong>in</strong>terrogarsi, r<strong>in</strong>novarsi<br />

e aggiornarsi. Il compito primario del Capitolo qu<strong>in</strong>di consiste nel predisporre uom<strong>in</strong>i,<br />

leggi e strumenti per un' azione più efficace, una testimonianza più vera, rispecchiandosi<br />

nel modello Gesù Cristo e confrontandosi con le esigenze della società di oggi.<br />

Ci vuole coraggio, e molto, anche per quest'opera di r<strong>in</strong>novamento. Si tratta di riconoscere<br />

eventuali manchevolezze, di r<strong>in</strong>unciare ad alcune sicurezze del passato, di<br />

aprire nuove vie che non sono mai prive di rischi. Uniça e sola garanzia la parola di<br />

Gesù: "lo sono con voi tutti i giorni, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del mondo" (Mt 28,20).<br />

I <strong>Domenicani</strong> si consolano anche ricordando le parole del loro. Fondatore il quale,<br />

proprio qui a Bologna, prima di morire ha promesso loro: "Vi sarò più utile dal cielo di<br />

quanto non lo sia stato <strong>in</strong> terra".<br />

3<br />

P. VINCENZO BENETOLLO O.P.


Frati <strong>Domenicani</strong><br />

U n nuovo<br />

Capitolo Generale<br />

a Bologna<br />

Nei prossimi mesi di luglio e di agosto<br />

si celebrerà nel nostro Convento di<br />

<strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> il 284 0 Capitolo Generale<br />

dell'Ord<strong>in</strong>e Domenicano, che sarà il<br />

trentaduesimo celebrato a Bologna.<br />

La decisione di far svolgere il Capitolo<br />

nella città <strong>in</strong> cui è morto <strong>San</strong> Domelùco<br />

è stata presa nel 1995 dal precedente<br />

Capitolo, che si è tenuto a Caleruega, <strong>in</strong><br />

Spagna, il piccolo paese <strong>in</strong> cui <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

è nato.<br />

"Dalla nascita alla Gloria" o, se si<br />

preferisce, "La memoria delle due nascite":<br />

questa sembra essere stata l'idea che<br />

si è voluto suggerire, riprendendo forse<br />

l'<strong>in</strong>tuizione che già aveva guidato i Frati<br />

Capitolari negli anni 1958 e1961, anni <strong>in</strong><br />

cui i Capitoli si svolsero con la stessa<br />

successione: cioè Caleruega prima e Bologna<br />

poi.<br />

In questo secolo qu<strong>in</strong>di due Capitoli<br />

Generali si sono svolti a Bologna, dopo<br />

un tempo lunghissimo, più di due secoli,<br />

di "dimenticanza".<br />

I Capitoli Generali a Bologna<br />

Nel XIII secolo <strong>in</strong>fatti a Bologna vennero<br />

celebrati ben diciotto Capitoli, altri<br />

quattro nel XIV, tre nel XV, solo uno nel<br />

XVI e XVII, due nel XVIII; dal 1748 al<br />

.1961 viè stata, come si diceva, una lunga<br />

<strong>in</strong>terruzione.<br />

La pr<strong>in</strong>cipale ragione storica di questa"<br />

dimenticanza", oltre allo sviluppo<br />

dell'Ord<strong>in</strong>e <strong>in</strong> tutte le parti del mondo e,<br />

di conseguenza, alla possibilità di. una<br />

più ampia scelta tra le città dove <strong>in</strong>dire i<br />

Capitoli, è stata la duplice soppressione<br />

degli Ord<strong>in</strong>i religiosi avvenuta <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.<br />

4<br />

La prima soppressione del Convento<br />

di Bologna è stata decretata dal Senato<br />

cittad<strong>in</strong>o il 6 <strong>giugno</strong> 1798: ai 103 Frati<br />

viene vietato di vivere <strong>in</strong> comune, viene<br />

proibito di portare l'abito religioso e<br />

viene imposto di abbandonare <strong>in</strong> brevissimo<br />

tempo (dieci giorni) il Convento.<br />

Era questa una conseguenza dell' occupazione<br />

napoleonica: l'entrata <strong>in</strong> città delle<br />

truppe francesi era <strong>in</strong>fatti avvenuta il lO<br />

<strong>giugno</strong> 1796. Il Convento è dest<strong>in</strong>ato <strong>in</strong><br />

parte a caserma, a biblioteca municipale,<br />

a scuole pubbliche e ad abitazioni civili.<br />

Solo ilIo gennaio 1826 i Frati, che<br />

avevano ricostituito una comunità a<br />

Bologna dal 3 febbraio 1824, <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciarono<br />

a entrare <strong>in</strong> possesso, con gravi difficoltà,<br />

della chiesa e del Convento.<br />

Quando il 7 luglio 1866 il Parlamento<br />

italiano approvò la legge che sancì una<br />

seconda soppressione degli Ord<strong>in</strong>i religiosi,<br />

i Frati non erano ancora riusciti a<br />

riappropriarsi completamente dei locali<br />

del Convento.<br />

Poi nel 1904 riottennero l'uso della<br />

chiesa e di altri ambienti vic<strong>in</strong>i, e solo<br />

dal 1924 furono restituiti "<strong>in</strong> uso" il<br />

primo chiostro e alculÙ locali adiacenti.<br />

Altre restituziolÙ -' sempre "<strong>in</strong> uso" -<br />

concesse verso il 1955 hanno permesso,<br />

tra l'altro, il riprist<strong>in</strong>o della biblioteca<br />

monumentale ... e anche la possibilità di<br />

ospitare nuovamente i Frati Capitolari!<br />

Che cosa è e che cosa fa<br />

un Capitolo Generale<br />

Nell'Ord<strong>in</strong>e Domenicano il Capitolo<br />

Generale è l'organo più alto di governo<br />

e dell'esercizio dell'autorità. Infatti è<br />

compito del Capitolo Generale trattare e


def<strong>in</strong>ire quanto riguarda il bene di tutto<br />

l'Ord<strong>in</strong>e ed eleggere, quando necessita,<br />

il Maestro Generale.<br />

Ci sono tre tipi di Capitolo Generale:<br />

il Capitolo elettivo, che nom<strong>in</strong>a il nuovo<br />

Maestro Generale dell'Ord<strong>in</strong>e, quello dei<br />

Def<strong>in</strong>itori (sono i rappresentanti eletti<br />

che non ricoprono la carica di superiore)<br />

e quello dei Priori <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li (cioè i Frati<br />

che hanno responsabilità di governo nelle<br />

Prov<strong>in</strong>ce religiose). L'autorità delle tre<br />

assemblee è <strong>in</strong> pratica la stessa, perché<br />

ognuna può rivolgere esortazioni, decidere<br />

di apportare variazioni nella legislazione,<br />

<strong>in</strong>trodurre cambiamenti immediatamente<br />

operativi (quasi dei decreti<br />

L'organizzazione<br />

Lo svolgimento di un Capitolo Generale<br />

è piuttosto complesso. Sono veramente<br />

passati i tempi <strong>in</strong> cui il Capitolo<br />

doveva durare solo una settimana (l'ottava<br />

di Pentecoste), oppure dieci giorni,<br />

e i cui partecipanti erano normalmente<br />

ventic<strong>in</strong>que o al massimo una trent<strong>in</strong>a e<br />

tutti parlavano soltanto <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o ...<br />

La preparazione immediata del Capitolo<br />

avviene, oggi, almeno a tre livelli.<br />

Prima di tutto si svolgono gli <strong>in</strong>contri<br />

dei futuri Capitolari, che <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciano a<br />

conoscersi, almeno per regioni l<strong>in</strong>guistiche,<br />

<strong>in</strong> modo da abbozzare i contenuti e<br />

metodi di lavoro.<br />

5<br />

Frati <strong>Domenicani</strong><br />

legge che hanno valore f<strong>in</strong>o al Capitolo<br />

successivo), stabilire ord<strong>in</strong>azioni per tutto<br />

l'Ord<strong>in</strong>e, aprire nuove case, chiedere<br />

al Maestro Generale di farsi carico dell' esecuzione<br />

di alcune decisioni ...<br />

Perché un cambiamento delle leggi<br />

dell'Ord<strong>in</strong>e (le Costituzioni) diventi stabile,<br />

è necessaria l'approvazione di tre<br />

Capitoli uno di seguito all' altro.<br />

L'alternanza di un Capitolo di Def<strong>in</strong>itori<br />

e di un Capitolo di Priori <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li,<br />

dopo il Capitolo elettivo, serve a mantenere<br />

un buon equilibrio e un consenso<br />

generalizzato nello sviluppo della legislazione,<br />

<strong>in</strong> relazione alle esigenze sempre<br />

nuove della vita concreta dei Frati .<br />

. Il Salone fatto costruire<br />

nel 1497 dal giurista<br />

Lodovico Bologn<strong>in</strong>i<br />

per ospitare la biblioteca.<br />

In questa sala si terranno<br />

le sedute<br />

. del Capitolo Generale.<br />

C'è poi il compito di coord<strong>in</strong>are tutti<br />

questi <strong>in</strong>contri e di preparare (con traduzione<br />

<strong>in</strong> più l<strong>in</strong>gue) tutti i documenti<br />

prodotti (la relazione del Maestro<br />

Generale e degli altri ufficiali suoi collaboratori,<br />

le diverse relazioni dei Priori<br />

<strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li, le numerose richieste e<br />

<strong>in</strong>terrogazioni rivolte al Capitolo), che<br />

viene svolto con la consueta competenza,<br />

data la lunga esperienza, dai confratelli<br />

e consorelle che lavorano nella<br />

segreteria generale dell'Ord<strong>in</strong>e.<br />

Vi è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il lavoro di organizzazione<br />

più concreta, che è svolto da una segreteria<br />

apposita del Capitolo, per garantire<br />

il buon funzionamento di tutto ciò che


Frati <strong>Domenicani</strong><br />

serve alle attività dell' assemblea: la traduzione<br />

simultanea, la votazione elettronica,<br />

i computer, i collegamenti<br />

Internet, i viaggi culturali di relax, il<br />

contatto con le Autorità locali (ecclesiastiche,<br />

ma anche civili: amm<strong>in</strong>istrative,<br />

culturali, f<strong>in</strong>anziarie, associative e di<br />

categoria ... ), i rapporti con i mass media,<br />

l'<strong>in</strong>dicazione degli it<strong>in</strong>erari per giungere<br />

al Convento, la fraterna accoglienza e la<br />

serena convivenza di tutti i partecipanti.<br />

In pratica, dalla matita al modem ... all'aereo.<br />

Partecipanti, commissioni<br />

e svolgimento<br />

Al Capitolo Generale "Bologna 98"<br />

saranno presenti <strong>in</strong> tutto 125 partecipanti<br />

così suddivisi: sessanta sono i Frati Capitolari<br />

con diritto di voto: il Maestro dell'Ord<strong>in</strong>e,<br />

trentasette Priori <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li, tre<br />

Vicepriori <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li, nove Vicari Generali,<br />

otto delegati di Vicariati Regionali o<br />

<strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li e due delegati dei Conventi<br />

sotto la diretta giurisdizione del Maestro<br />

dell'Ord<strong>in</strong>e .<br />

. Otto saranno gli <strong>in</strong>vitati: tre Monache,<br />

due Suore e tre Laici.<br />

Inoltre, quali aiuti per il concreto 1/ funzionamento"<br />

delle attività capitolari, vi<br />

saranno: diciassette traduttori e <strong>in</strong>terpreti<br />

(due Suore e qu<strong>in</strong>dici Frati), quattro Frati<br />

studenti per la stesura dei verbali, due<br />

Frati che cureranno gli Atti (i documenti<br />

f<strong>in</strong>ali), un esperto di Internet e diciotto<br />

religiosi e due religiose che assicureranno<br />

i vari servizi, soprattutto l'organizzazione<br />

delle celebrazioni liturgiche.<br />

Inoltre vi sarà una Segreteria, composta<br />

da quattro Frati, che avrà il compito<br />

di coord<strong>in</strong>are tutte le attività.<br />

I primi quattro giorni del Capitolo<br />

sono dedicati a favorire la conoscenza<br />

reciproca dei Capitolari mediante discussioni<br />

su temi generali, ovviamente<br />

di <strong>in</strong>teresse comune, e <strong>in</strong>contri di preghiera:<br />

nei primi tre giorni molti dibatti-<br />

6<br />

ti, nel quarto silenzio e preghiera.<br />

I temi prescelti sono i seguenti: Missione<br />

e Cultura; l'Ord<strong>in</strong>e <strong>in</strong> Asia; la Donna<br />

nell'Ord<strong>in</strong>e e nella Chiesa; la Famiglia<br />

Domenicana: affettività e formazione;<br />

Governo domenicano: democrazia e collaborazione.<br />

Alcuni esperti presenteranno<br />

una breve relazione e i Capitolari, prima<br />

<strong>in</strong> piccoli gruppi l<strong>in</strong>guistici poi <strong>in</strong> assemblea<br />

plenaria, si conosceranno ... discutendo.<br />

Dal qu<strong>in</strong>to giorno <strong>in</strong> poi <strong>in</strong>izieranno i<br />

lavori delle commissioni. Tutti i Capitolari<br />

sono già stati, anche se <strong>in</strong> modo<br />

solo provvisorio, assegnati ad apposite<br />

commissioni (Comunità e formazione;<br />

Famiglia Domenicana; Economia; Governo;<br />

Costituzioni; Missione dell'Ord<strong>in</strong>e) <strong>in</strong><br />

ragione delle loro richieste e anche delle<br />

l<strong>in</strong>gue conosciute.<br />

Quando ogni commissione avrà elaborato<br />

le sue proposte le presenterà all'assemblea<br />

plenaria che le voterà. Se non<br />

saranno approvate verranno r<strong>in</strong>viate alla<br />

commissione perché le rielabori secondo<br />

i criteri suggeriti dall' assemblea.<br />

Realizzazioni avvenute<br />

e <strong>in</strong> divenire<br />

Il Convento di Bologna, con l'aiuto di<br />

tanti amici (sono stati costituiti un Comitato<br />

d'Onore, presieduto dal Card<strong>in</strong>ale<br />

Arcivescovo e dal Prefetto, e un Comitato<br />

Operativo), si sta preparando all'<strong>in</strong>contro<br />

anche con una serie di lavori<br />

di restauro e miglioramento dell' edificio<br />

e degli ambienti.<br />

La completa ristrutturazione del Collegio<br />

Universitario adiacente al Convento,<br />

il restauro del reliquiario del "Capo di<br />

<strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>", la ripulitura dell'<strong>in</strong>terno<br />

della Basilica, di alcuni dip<strong>in</strong>ti, di gruppi<br />

scultorei significativi e del coro, la sistemazione<br />

del chiostro d'<strong>in</strong>gresso con il fissaggio<br />

di tutte le lapidi, l'illum<strong>in</strong>azione<br />

della Piazza <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>, la ripulitura<br />

della cappella dell' Arca di <strong>San</strong> Domeni-


Frati <strong>Domenicani</strong><br />

Il Savonarola a Bologna<br />

Parlando di Girolamo Savonarola,<br />

viene immediato collegare le vicende del<br />

grande domenicano alla città di Firenze,<br />

teatro delle sue più celebri predicazioni e<br />

dei suoi <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> campo politico, f<strong>in</strong>o<br />

all'impiccagione e al rogo, avvenuti <strong>in</strong><br />

piazza della Signoria il 23 maggio 1498.<br />

Molto meno conosciuta è la presenza<br />

del Savonarola a Bologna: otto anni <strong>in</strong> totale,<br />

e di fondamentale importanza nella<br />

sua formazione.<br />

Non è questa la sede per trattare i complessi<br />

problemi relativi alla scomuhica,<br />

ampiamente esam<strong>in</strong>ati da vari studiosi,<br />

fra i quali i domenicani Centi e Scaltriti,<br />

come pure dall' ormai" classica" biografia<br />

scritta dal marchese Ridolfi. Padre Centi<br />

sta attualmente curando una serie di<br />

pubblicazioni dal titolo Quaderni del qu<strong>in</strong>to<br />

centenario (vedi pago lO).<br />

Qui si vogliono <strong>in</strong>vece considerare gli<br />

anni giovanili del Savonarola, trascorsi<br />

<strong>in</strong> modo significativo anche nel Convento<br />

domenicano di Bologna.<br />

Nato nella vic<strong>in</strong>a Ferrara nel 1452, f<strong>in</strong><br />

dalla sua agiata giov<strong>in</strong>ezza Savonarola<br />

si dedica allo studio delle opere di <strong>San</strong><br />

Tommaso d'Aqu<strong>in</strong>o, del quale <strong>in</strong> seguito<br />

diverrà confratello; ancora lontano<br />

dalla vocazione religiosa, già pone le<br />

basi filosofiche, sviluppate più tardi a<br />

Bologna, della sua vigorosa testimonianza<br />

profeti ca.<br />

La sua giovanile <strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>e di fronte<br />

alla corruzione morale della società e<br />

della Chiesa stessa si accompagna alla<br />

ricerca della propria vocazione. Durante<br />

una gita a Faenza, il giovane Girolamo è<br />

scosso da una frase della Genesi, ascoltata<br />

durante una predica: vàttene dal tuo<br />

paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo<br />

padre (Gen 12, 1). Dopo un <strong>in</strong>tero anno di<br />

tormento <strong>in</strong>teriore, all' età di ventitrè<br />

8<br />

anni egli risponde a quel grido lasciando<br />

improvvisamente la casa paterna: il 24<br />

<strong>aprile</strong> 1475, senza dir nulla ai familiari,<br />

parte a piedi per Bologna, dove, il giorno<br />

stesso, bussa alla porta del Convento patriarcale<br />

di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>.<br />

Il giorno dopo scrive al padre: ... Non<br />

sarà stata una grande <strong>in</strong>gratitud<strong>in</strong>e la mia,<br />

ad aver pregato Iddio che mi mostri la via<br />

dritta per la quale io ho a camm<strong>in</strong>are, e lui<br />

essendosi degnato di mostrannela, e poi che<br />

io non l'avesse accettata? E poco tempo<br />

dopo ai familiari, che lo volevano medico<br />

come il nonno, scrive:rà ancora di rallegrarsi<br />

perché Dio lo ha fatto medico di<br />

anime, anziché medico di corpi.<br />

Il 26 <strong>aprile</strong> Savonarola riceve l'abito<br />

domenicano dal Priore di Bologna, Fra<br />

Giorgio da Vercelli ed un anno dopo, nel<br />

1476, fa la professione nell'Ord<strong>in</strong>e dei<br />

Frati Predicatori.<br />

Nel Convento bolognese, presso l'arca<br />

del <strong>San</strong>to Padre <strong>Domenico</strong>, fra Girolamo<br />

trascorre gli anni della sua formazione<br />

<strong>in</strong>iziale; l'anno di noviziato sarà sempre<br />

da lui ricordato "con parole di desiderio,<br />

come un perduto bene" (R. Ridolfi): trovai<br />

la libertà, e quivi facevo tutto quello che io<br />

volevo, né altro desideravo, se non fare tutto<br />

quello che mi era detto e comandato (Prediche<br />

sopra Aggeo). Dispensato dalle lezioni<br />

di grammatica grazie agli studi precedenti,<br />

egli può dedicare tutto il suo noviziato<br />

alla preghiera e alla contemplçtz:ione.<br />

Il Convento patriarcale è <strong>in</strong> quegli anni<br />

considerato un modello di osservanza,<br />

eppure al giovane ferrarese quell' osservanza<br />

appare una mera ipocrisia: tornare<br />

alla purezza delle orig<strong>in</strong>i domenicane<br />

è già allora uno dei suoi primi pensieri,<br />

ed egli cerca di viverla personalmente,<br />

muovendo altri a fare altrettanto con<br />

l'esempio.


Dopo la professione i superiori, conoscendo<br />

il suo <strong>in</strong>gegno e la sua cultura, lo<br />

sp<strong>in</strong>gono a impegnarsi a pieno nello studio.<br />

Sulle cattedre dello Studium dei <strong>Domenicani</strong><br />

bolognesi siedono famosi professori,<br />

fra i quali i reggenti Fra <strong>Domenico</strong><br />

da Perpignano e Fra Pietro da Bergamo;<br />

quest'ultimo, grande teologo, è l'autore<br />

della celebre Tabula Aurea. Durante<br />

lo studentato di Fra Girolamo è maestro<br />

degli studi Fra Niccolò da Pisa, dotto<br />

predicatore e autore di scritti ascetici.<br />

I già approfònditi studi filosofici svolti<br />

dal Savonarola a Ferrara trovano <strong>in</strong><br />

quest' ambiente il loro coronamento: a<br />

Bologna, guidato da così illustri maestri,<br />

egli si dedica soprattutto alla teologia.<br />

Qui le meditate letture della Sacra Scrittura,<br />

di cui egli raggiunge una conoscenza<br />

straord<strong>in</strong>aria, gli fanno "lievitare nella<br />

mente" le immag<strong>in</strong>i profetiche che, amu<br />

dopo, scuoteranno l'uditorio durante le<br />

sue predicazioni.<br />

Qui, nella nuova e solenne biblioteca<br />

conventuale costruita pochi anni prima,<br />

Fra Girolamo cont<strong>in</strong>ua la sua <strong>in</strong><strong>in</strong>terrotta<br />

9<br />

Frati <strong>Domenicani</strong><br />

Dip<strong>in</strong>to su tavola<br />

del XV secolo,<br />

conservato<br />

nel Convento<br />

di <strong>San</strong> Marco<br />

a Firenze,<br />

raffigurante<br />

l'impiccagione<br />

t di Savonarola<br />

e dei suoi due<br />

compagni<br />

<strong>in</strong> piazza<br />

della Signoria.<br />

consuetud<strong>in</strong>e con gli scritti di <strong>San</strong> Tommaso.<br />

Vent' aIU1Ì più tardi egli parlerà dell'Aqu<strong>in</strong>ate<br />

<strong>in</strong> questi term<strong>in</strong>i: lo gli volsi<br />

sempre grande bene et ebbilo <strong>in</strong> riverenza ... lo<br />

non so nulla; pur quel poco che io so, l'ho perché<br />

sono stato sempre nella sua dottr<strong>in</strong>a. Lui<br />

fu veramente profondo; e quando voglio<br />

diventare piccol<strong>in</strong>o, lo leggo, e parmi che lui<br />

sia un gigante et io nulla (Predica XI sull'Esodo).<br />

Studia anche la retorica sotto la guida<br />

dell'umanista Giovanni Garzoni, docente<br />

all'università, amico dei Frati e devotissimo<br />

verso l'Ord<strong>in</strong>e.<br />

In seguito il Savonarola fa ritorno a<br />

Ferrara, probabilmente per un corso di<br />

perfezionamento. Term<strong>in</strong>ati gli anni della<br />

formazione <strong>in</strong>iziale con l'ord<strong>in</strong>azione<br />

presbiterale ed assegnato al Convento di<br />

<strong>San</strong>ta Maria degli Angeli <strong>in</strong> Ferrara, egli<br />

<strong>in</strong>izia a predicare, non solo nella città natia,<br />

ma anche nelle città vic<strong>in</strong>e; nel 1482<br />

viene nom<strong>in</strong>ato "lettore" del Convento<br />

di <strong>San</strong> Marco <strong>in</strong> Firenze, con l'ufficio di<br />

<strong>in</strong>segnare la Scrittura; negli éllU1Ì seguenti<br />

alterna l'<strong>in</strong>segnamento e la predicazione.


A teneo Domenicano<br />

F ilosofia:<br />

il piacere di pensare<br />

Che cosa è la filosofia?<br />

Si potrebbe rispondere che la filosofia<br />

è quella cosa con la quale o senza la quale<br />

uno rimane tale e quale.<br />

Troppo facile liquidare la questione<br />

<strong>in</strong> questo modo.<br />

Adesso la dico grossa: Ma tu lo sai<br />

che per filosofare occorre saper pregare e<br />

per pregare occorre saper filosofare?<br />

Lo so che sembra una cosa strana, molto<br />

strana: sembra proprio di dirla grossa ...<br />

Forse però questa stranezza dipende<br />

dal nostro immag<strong>in</strong>ario. Noi immag<strong>in</strong>iamo<br />

che la preghiera sia un qualcosa che<br />

ha a che fare con il cuore, mentre la filosofia<br />

avrebbe a che fare con la ragione.<br />

Per questo motivo opponiamo pregare a<br />

filosofare.<br />

Ma se considerassimo la cosa <strong>in</strong> modo<br />

più realistico, l'opposizione si rivelerebbe<br />

nulla. Nulla perché sia il pregare<br />

che il filosofare sono attività del pensiero<br />

al suo livello più alto.<br />

Ho la vaga impressione che comunemente<br />

non si sappia che cosa voglia dire<br />

pensare, che cosa sia il pensare. Figuriamoci<br />

se si è capaci di riconoscere il grado<br />

più alto o profondo del pensare ...<br />

E se c'è tanta ambiguità su che cosa<br />

sia il pensare, non deve stupire il fatto<br />

che non si apprezzi la filosofia.<br />

Eppure il pensare dovrebbe essere 1'esperienza<br />

più normale che ci sia.<br />

Sì, voglio, dire che l'uomo <strong>in</strong> quanto<br />

uomo pensa. E vero che l'uomo è un animale,<br />

e qu<strong>in</strong>di vive una vita nell' ord<strong>in</strong>e<br />

della sensibilità.<br />

In quanto animale, io mangio, bevo,<br />

donno, posso riprodurmi, percepisco colori,<br />

suoni, odori, sapori, soffro e godo,<br />

amo e aggredisco, immag<strong>in</strong>o e ricordo ...<br />

11<br />

Ma l'uomo è un animale particolare.<br />

È un animale che pensa. E se la filosofia è<br />

il modo più profondo di pensare, l'uomo<br />

che r<strong>in</strong>unciasse a filosofare r<strong>in</strong>uncerebbe<br />

al piacere che più gli è connaturale.<br />

D'accordo, filosofare sarà pure un piacere,<br />

ma ancora non si è detto che cosa è<br />

la filosofia e che cosa significhi filosofare.<br />

La prima tentazione è quella di dire<br />

che la filosofia è un determ<strong>in</strong>ato tipo di<br />

sapere, magari eccellente o particolarmente<br />

rigoroso, ma sempre settoriale e<br />

posto accanto ad altri tipi di sapere.<br />

Si potrebbe però anche dire che la<br />

filosofia, dato che si occupa di tutto, anzi<br />

del tutto, non è semplicemente un settore<br />

del sapere, ma è un sapere totale, un<br />

sapere esagerato: un sapere tutto di tutto,<br />

capendo tutto.<br />

Ma si dà anche la possibilità di una<br />

posizione assolutamente opposta, cioè<br />

quella per la quale la filosofia è una pura<br />

ricerca per la ricerca: una ricerca senza<br />

sbocchi e che non si prefigge scoperte<br />

decisive, perché sa che non può scoprire<br />

niente di def<strong>in</strong>itivo.<br />

Non si potrebbe poi sostenere che la<br />

filosofia, più che un sapere, sia una saggezza<br />

pratica? Quando comunemente si<br />

dice: "Ma prendi la vita con filosofia!",<br />

non si <strong>in</strong>tende forse dire proprio questo?<br />

E con questa espressione si vuole dire<br />

che nella pratica quotidiana non bisogna<br />

caricarsi <strong>in</strong>utilmente di preoccupazioni.<br />

Qu<strong>in</strong>di la filosofia, più che un sapere<br />

teorico, sarebbe un modo di vivere.<br />

Allora, <strong>in</strong> che cosa consiste la filosofia?<br />

Beh, si potrebbe dire che la filosofia,<br />

nella sua dimensione di ricerca, è <strong>in</strong> modo<br />

complessivo un po' tutte queste descrizioni.<br />

Evidentemente però solo se


L'ultima conferenza del 1997/98: "A<br />

proposito d'Africa, conoscere per rispettare",<br />

<strong>in</strong>tende evidenziare l'importanza<br />

di conoscere le culture africane e manifestarne<br />

la ricchezza, nell'<strong>in</strong>tento di <strong>in</strong>staurare<br />

un rapporto paritario con l'occidente<br />

europeo.<br />

La tradizionale conclusione delle attività<br />

co<strong>in</strong>cide con l'assemblea dei soci e<br />

gli appuntamenti riprenderanno ai pri-<br />

Centro <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

mi di ottobre con la conferenza di <strong>in</strong>augurazione<br />

del nuovo Anno Sociale, per<br />

celebrare la ricorrenza del ventennale<br />

dei tre pontefici che si sono succeduti<br />

nell'arco di tre mesi nel 1978.<br />

A tutti voi, un augurio di serenità<br />

nella certezza di rivedervi presto.<br />

LA SEGRETERIA DEL CENTRO SAN DOMENICO<br />

La Presidente del Centro, Valeria Cicala,<br />

conferisce l'associazione "ad honorem" a Sergio Zavoli<br />

Assemblea dei Soci del Centro <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

Martedì 9 <strong>giugno</strong> 1998 alle ore 20,30<br />

Sala della Traslazione - Convento di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

Piazza <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>, 13 - Bologna<br />

I Soci sono <strong>in</strong>vitati a partecipare per esercitare<br />

il loro diritto di voto (Parcheggio possibile nella piazza).<br />

15


Si effettueranno registrazioni delle<br />

produzioni musicali e vocali eseguite dai<br />

bamb<strong>in</strong>i, con successivo riascolto e analisi,<br />

ovviamente guidati dall'<strong>in</strong>segnante.<br />

Inoltre, la proposta di compagnie di<br />

spettacoli musicali per bamb<strong>in</strong>i è molto<br />

vasta. Anche grazie a questo verrà proposta<br />

una uscita per far partecipare i<br />

bamb<strong>in</strong>i a una o più rappresentazioni di<br />

questo tipo.<br />

Inoltre si potrà partecipare a laboratori<br />

strutturati, sempre proposti dalle com-<br />

Suore' Missionarie di <strong>San</strong> Sisto<br />

pagnie presenti <strong>in</strong> città, da cont<strong>in</strong>uare e<br />

prolungare anche presso la scuola.<br />

Sarà possibile preparare una esibizione<br />

canoro-musicale, dove i bamb<strong>in</strong>i<br />

potranno dimostrare anche ai genitori,<br />

parenti e amici tutto ciò che hanno<br />

appreso dall' esperienza proposta.<br />

Tutto il nuovo progetto è stato approvato,<br />

con la soddisfazione di tutte noi.<br />

Rendiamo Grazie al <strong>San</strong>to Padre Domeruco.<br />

SUORE DOMENlCANE MISSIONARlE DI S. SISTO<br />

Alcuni bamb<strong>in</strong>i della Scuola Materna S. Giuseppe con i loro strumenti musicali<br />

Quand'io più non sarò,<br />

le mie opere fioriranno<br />

Dagli scritti di SUOR M. ANTONIA LAl.lA<br />

Fondatrice delle Suore Domenicane di S. Sisto<br />

17<br />

La vita e le attività di Su or M. Antonia Lalia<br />

sono presentate nel volume:<br />

Cron A cII e e fioretti<br />

del mOtlRstero di {In Sisto all'Appia,<br />

a cura di P. RAIMONDO SP1AUl, ESD, 1993.


Suore Domenicane della Beata Imelda<br />

Imelda Lambert<strong>in</strong>i 1320 -1333<br />

Il 12 maggio si celebra la festa della<br />

Beata Imelda, giovane domenicana vissuta<br />

nei primi anni del 1300. La vita di<br />

Imelda Lambert<strong>in</strong>i si svolge tutta attorno<br />

al desiderio ardente di <strong>in</strong>contrare e<br />

ricevere Gesù nell'Eucaristia. Tutto <strong>in</strong> lei<br />

è proteso a questo grande evento. "Ho<br />

desiderato ardentemente di mangiare questa<br />

Pasqua con voi ... " (Le 22, 15) aveva detto<br />

Gesù e Imelda ha realizzato quello stesso<br />

ardente desiderio.<br />

L'avvenimento<br />

A 13 anni, Imelda ha già lasciato la<br />

famiglia per consacrarsi a Dio, è novizia<br />

nel monastero domenicano di Valdipietra<br />

<strong>in</strong> Bologna, ma nori. ha ancora potuto<br />

fare la sua prima Comunione. Perché?<br />

Le leggi della Chiesa del tempo non<br />

permettevano di ricevere l'Eucarìstia<br />

prima di compiere 14 anni; Imelda però<br />

non cessa di chiedere di essere ammessa<br />

al banchetto eucaristico e, <strong>in</strong> tale richiesta<br />

<strong>in</strong>cessante, si sviluppa la sua <strong>in</strong>tensa<br />

spiritualità eucaristica.<br />

Desiderio, amore, preghiera, perdono,<br />

donazione <strong>in</strong>condizionata di sé, lode,<br />

adorazione, gioia, supplica ... : tutto il suo<br />

essere è proteso a Gesù, non c'è più nes':<br />

suna voce della terra che superi quella<br />

<strong>in</strong>teriore che chiama <strong>in</strong>cessantemente<br />

Colui da cui Imelda si sente amata, scelta,<br />

chiamata a vivere senza riserve:<br />

"Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,<br />

bussate e vi sarà aperto ... " (Le 11, 9).<br />

Conv<strong>in</strong>ta che la Parola di Gesù è vera<br />

ed efficace, Imelda la trasforma <strong>in</strong> preghiera<br />

e Gesù questa volta risponde e<br />

viene a lei nell'Eucaristia.<br />

18<br />

"Miracolosamente un'Ostia si posò sopra<br />

Imelda ... Tutto era <strong>in</strong>ondato di luce ... Il<br />

sacerdote prese l'Ostia e comunicò Imelda".<br />

(Cf. T. CENTI, La Beata Imelda Lambert<strong>in</strong>i,<br />

Firenze 1955; e I santi della Chiesa bolognese,<br />

a cura di E. Lodi, Bologna 1987).<br />

F<strong>in</strong>almente il Cielo ha risposto e il desiderio<br />

ardente di Imelda è divenuto<br />

realtà: l'amore ha v<strong>in</strong>to tutte le resistenze<br />

umane; ella ha <strong>in</strong>contrato, accolto Gesù<br />

nella sua vita per sempre. Quello stesso<br />

giorno, 12 maggio 1333, Imelda morì. La<br />

sua vita si è veramente trasformata <strong>in</strong> un<br />

cantico perenne d'amore a Gesù. Imelda,<br />

giovanissima, visse e morì d'amore!<br />

La storia<br />

Lambert<strong>in</strong>i è un nome illustre nella<br />

storia bolognese, specialmente dopo che<br />

un Lambert<strong>in</strong>i - Benedetto XIV - è salito<br />

alla Cattedra di Pietro nel 1740.<br />

Ma già qualche secolo prima, tale<br />

nome spicca accanto a quello di altre importanti<br />

famiglie bolognesi: i Pepoli, i<br />

Malvezzi, i Bentivoglio ... Egano Lambert<strong>in</strong>i,<br />

il padre di Imelda, si fa conoscere<br />

nel 1329 come capitano difensore del Comune<br />

e del popolo; la sorella di lui è fondatrice<br />

di un Monastero; Guido, il figlio<br />

primogenito, si arruola nelle milizie cittad<strong>in</strong>e<br />

e si segnala nelle imprese militari.<br />

Dalle seconde nozze di Egano con la<br />

nobile Castora de' Galluzzi, nasce Imelda.<br />

Le notizie biografiche di colei che è la<br />

protagonista di un episodio straord<strong>in</strong>ario<br />

sono scarse; <strong>in</strong>certa la data di nascita,<br />

forse il 1320.<br />

Il 12 maggio 1333, vigilia dell' Ascensione,<br />

è ricordata la sua morte dopo l'<strong>in</strong>contro<br />

prodigioso con Gesù Eucaristia.


te <strong>in</strong>valicabile di ogni visione mortale,<br />

permette al genere umano di agire e di<br />

operare. Tuttavia, l'uomo classico non<br />

spera mai la salvezza dal suo essere<br />

mortale: la speranza può avere <strong>in</strong> sé un<br />

valore ma mai un fondamento. Gli dei<br />

ellenici non sono "salvatori", vivono nella<br />

pace di una suprema beatitud<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>curanti<br />

della felicità e della sofferenza del<br />

mondo. Sulla enorme difficoltà umana<br />

nel trovare dimostrazioni logiche, rigorose<br />

o almeno persuasive al problema<br />

escatologico, già Platone aveva avuto<br />

una profeti ca <strong>in</strong>tuizione:<br />

"Su questo problema non c'è che una<br />

cosa da fare di queste tre: o apprendere<br />

da altri come stanno le cose; o scoprirlo<br />

da sé; o, se ciò è impossibile, accogliere<br />

la migliore e meno contestabile delle<br />

idee umane, e su questa lasciarsi trasportare<br />

come su una zattera, arrischiando<br />

così la traversata della vita;<br />

salvo che uno non possa fare il tragitto,<br />

con maggior sicurezza e con m<strong>in</strong>or pericolo,<br />

su una più solida barca, cioè con<br />

qualche div<strong>in</strong>a rivelazione" (Fedone) .<br />

La religione cristiana con la Risurrezione<br />

di Cristo va oltre la soglia della .<br />

morte, supera l'<strong>in</strong>eluttabile, ci fa sperare<br />

oltre e contro ogni limite visibile.<br />

La speranza nella tradizione giudaicocristiana<br />

assume, qu<strong>in</strong>di, un significato<br />

assolutamente positivo; essa si collega<br />

al term<strong>in</strong>e salvezza: è speranza di salvezza<br />

dal nostro essere semplicemente<br />

mortali e, soprattutto, è una Speranza<br />

con un fondamento chiaro e def<strong>in</strong>ito: la<br />

fede <strong>in</strong> Gesù Cristo, nella Verità della<br />

Sua Persona.<br />

23<br />

Diversa, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, è la radice della speranza<br />

laica <strong>in</strong> senso moderno, una speranza,<br />

cioè, che si fonda sulla forza della<br />

razionalità umana <strong>in</strong> costante conflitto<br />

con l'imprevedibile <strong>in</strong>contro con il futuro.<br />

È una speranza che si dispone nella previsione<br />

di un progetto sulla base di un<br />

sapere personale: <strong>in</strong> questo caso la speranza<br />

si riduce al nostro tentativo di raggiungere<br />

<strong>in</strong> un momento a venire ciò che<br />

abbiamo progettato perché lo riteniamo<br />

realizzabile.<br />

La speranza laica si muove sul piano<br />

della natura umana e, proprio per questo,<br />

non è di grande aiuto nel sollevare<br />

l'uomo dalla condizione che genera la<br />

necessità di sperare. Il progetto da realizzare<br />

è una proiezione dell'uomo nel<br />

futuro; sotto un certo aspetto si potrebbe<br />

affermare che la speranza, per essere<br />

veramente utile, deve valere più dell'uomo<br />

stesso, <strong>in</strong> quanto arriva dove l'uomo<br />

non ha la certezza di poter arrivare.<br />

Dal punto di vista cristiano, <strong>in</strong>vece, la<br />

natura dell'uomo, pur essendo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente<br />

distante dalla l\Jatura div<strong>in</strong>a, nella<br />

pienezza dei tempi viene da Essa "attraversata":<br />

l'uomo raggiunge la coscienza<br />

della dignità della propria natura così<br />

permeata e da qui è messo <strong>in</strong> grado di .<br />

partecipare a una Speranza che non<br />

<strong>in</strong>ganna e che, pur essendo dono soprannaturale,<br />

trova dimora nell'animo<br />

umano, diviene tensione fiduciosa, fonte<br />

.di gioia, consolazione e libertà.<br />

MARIA PAOLA SACCANI


Istituto T<strong>in</strong>cani<br />

ome è nata la biblioteca<br />

• • •<br />

per l glovanl<br />

La Biblioteca per i giovani è nata <strong>in</strong><br />

quegli anni sessanta quando altrove montavano<br />

aspre contestazioni giovanili,<br />

spesso difficili da gestire.<br />

Si trattava di una di quelle realtà fiorite<br />

quasi per germ<strong>in</strong>azione spontanea.<br />

La domanda sul come andrebbe forse<br />

più logicamente rivolta alla Provvidenza<br />

- che <strong>in</strong> questi lunghi anni non si è mai<br />

smentita - e alle segrete e mai sopite forze<br />

<strong>in</strong>ventive della prof. Maria Teresa Pascucci,<br />

Missionaria della Scuola, Insegnante<br />

di Matematica e Fisica.<br />

Al suo coraggio, alla sua geniale capacità<br />

di attuazioni concrete si deve la nascita,<br />

e qu<strong>in</strong>di lo sviluppo, di tutte quelle<br />

<strong>in</strong>iziative che oggi fioriscono nella fervida<br />

realtà dell'Istituto T<strong>in</strong>cani di Bologna.<br />

Dunque: COME È NATA? Direi ... fuori<br />

di lì. Se per "Biblioteca" <strong>in</strong>tendiamo non<br />

soltanto la disponibilità di libri e strutture,<br />

ma anche la realtà di un "centro di<br />

<strong>in</strong>contro" per e con i giovani, come momento<br />

forte per confrontarsi e approfon- .<br />

dire argomenti comunque formativi, per<br />

creare comunicazione e partecipare esperienze,<br />

si può dire che il nucleo <strong>in</strong>iziale<br />

della Biblioteca per i Giovani era un lievito<br />

che fermentava già da alcuni' anni e<br />

aveva preso consistenza tra gli allievi del<br />

vic<strong>in</strong>o Istituto Pier Crescenzi, dove Maria<br />

Teresa Pascucci svolgeva il corso pilota<br />

per la Fisica (metodo PSSC). Dal Pier<br />

Crescenzi alla campagna modenese, a<br />

Gaggio di Piano, dove Maria Teresa Pascucci<br />

andava periodicamente con gruppi<br />

di allievi, ospiti di una villa rustica<br />

("La Calonga") messa a disposizione dai<br />

coniugi Mario Felice e Vittoria Bianchi.<br />

24<br />

Lì trascorrevano alcune giornate (<strong>in</strong><br />

media una volta al mese) <strong>in</strong> discussioni<br />

formative, ore di spiritualità, svaghi.<br />

N egli annali si <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciano ad annotare<br />

le date: 28 novembre 1965, ultima<br />

riunione a Gaggio di Piano. Lo stesso<br />

giorno si spegneva, al primo piano di<br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> 3, Francesca Tabanelli,<br />

una delle due sorelle proprietarie<br />

dello stabile.<br />

Immediatamente dopo, al pianterreno<br />

dello stesso palazzetto ottocentesco <strong>in</strong><br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> si liberavano, uno<br />

dopo l'altro, i due appartamenti occupati<br />

dagli studi legali. Non ci volle molto -<br />

per la lungimiranza della prof. Pascucci<br />

e della fondatrice delle Missionarie della<br />

Scuola, la Madre Luigia T<strong>in</strong>cani, che da<br />

Roma consigliava e precorreva i tempi -<br />

a <strong>in</strong>dividuare <strong>in</strong> quei locali ora liberi una<br />

sede ideale per avviare una biblioteca<br />

con strutture stabili, per quei giovani che<br />

a mano a mano aumentavano.<br />

La superstite delle sorelle Tabanelli ,<br />

Ester - che ricordiamo qui con viva gratitud<strong>in</strong>e<br />

per aver reso possibile l'attuazione<br />

di un sogno! - si dimostrò sensibile<br />

al problema e acconsentì ai primi<br />

lavori di ripulitura del pianterreno; che<br />

la loro casa, ubicata <strong>in</strong> zona così privilegiata<br />

della città, potesse diventare col<br />

tempo centro di apostolato e di cultura<br />

non le era certo cosa sgradita.<br />

Da allora, tra operai, picconi e calc<strong>in</strong>acci<br />

si aprì un cantiere <strong>in</strong> Piazza S. <strong>Domenico</strong><br />

3, che per qualche anno non si è<br />

quasi più fermato.<br />

lO febbraio 1966: prima riunione dei<br />

giovani <strong>in</strong> Piazza S. <strong>Domenico</strong>; 17 febbraio<br />

1966: <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia il prestito dei


primi libri. Pochi, pochissimi libri, i primi<br />

che era stato possibile mettere <strong>in</strong>sieme.<br />

Poi <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciarono le donazioni da<br />

varie parti.<br />

Intanto Ester Tabanelli donava alla<br />

biblioteca la sua "Enciclopedia Treccani",<br />

una delle prime 5000 copie del 1929.<br />

Con 1'arredamento proveniente dalla<br />

"Calonga" di Gaggio di Piano, nel frattempo<br />

venduta, fu possibile arredare i<br />

nuovi locali e lentamente - lentamente<br />

solo a causa dello spazio che scarseggiava<br />

- la Biblioteca diventa un piacevole<br />

luogo di <strong>in</strong>contro per i giovani che 1'avevano<br />

eletta a loro seconda casa. Ormai i<br />

giovani non provenivano più soltanto<br />

dal vic<strong>in</strong>o Pier Crescenzi, ma anche dal<br />

Liceo Righi, dal M<strong>in</strong>ghetti, dal Galvani,<br />

dall'Istituto Marconi e da àltre scuole<br />

superiori di Bologna. La Biblioteca si<br />

qualificò subito come luogo di libertà,<br />

luogo di aperto confronto, luogo di formazione<br />

e di accoglienza senza barriere. E non è<br />

poco per quei tempi, dato che trent' anni<br />

or sono le cose non stavano esattamente<br />

come oggi. Ciò che sa di cristiano si<br />

coniuga sempre, e ovunque, con ciò che<br />

sa di libertà.<br />

Ho detto senza barriere: il selciato della<br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> (allora non ancora<br />

zona pedonale) "avvertiva" i passi<br />

forti e spediti dei giovani conv<strong>in</strong>ti, che<br />

correvano verso la biblioteca, ma ascoltava<br />

- vorrei dire "pesava" - anche il<br />

passo <strong>in</strong>certo e spesso restio dei nuovi,<br />

esitanti e perplessi, amici di amici, sp<strong>in</strong>ti<br />

forse solo dalla curiosità di vedere; ci si<br />

andava anche perché quel luogo poteva<br />

essere utile, o per non abbandonare l'amico<br />

diventato assiduo frequentatore.<br />

Poi, a mano a mano,la cerchia si allarga;<br />

chi arriva <strong>in</strong>certo e un po' sospettoso ne<br />

riparte sempre con qualche <strong>in</strong>terrogativo<br />

<strong>in</strong> più, e generalmente più disposto<br />

all' amicizia e al confronto: una nuova<br />

porta si era aperta.<br />

25<br />

Istituto T<strong>in</strong>cani<br />

Migliorava <strong>in</strong>tanto l'arredamento,<br />

aumentavano le strutture, si raddoppiavano<br />

le attività parallele. Vi erano anche<br />

alcune attrattive concrete: dalla "Calonga"<br />

erano giunte raccolte di giornali e<br />

riviste importanti, di grande curiosità<br />

storica per i giovani: giornali del 1920-21,<br />

alcune riviste relative alla Prima guerra<br />

mondiale e agli anni immediatamente<br />

successivi, perf<strong>in</strong>o alcuni cimeli relativi<br />

alla battaglia di Solfer<strong>in</strong>o e S.Mart<strong>in</strong>o.<br />

E poi - occorre sottol<strong>in</strong>earlo con forte<br />

senso di gratitud<strong>in</strong>e - nella Biblioteca erano<br />

disponibili molti docenti delle scuole<br />

cittad<strong>in</strong>e, sempre pronti a spendere il<br />

proprio tempo libero per quei giovani.<br />

Il fervore organizzativo cresceva, le<br />

esigenze dei giovani altrettanto.<br />

21 settembre 1967: donazione di 200<br />

volumi, con relative scaffalature, da parte<br />

dell'Ente N azionale per le Biblioteche popolari<br />

e scolastiche. Cont<strong>in</strong>uavano <strong>in</strong>tanto<br />

i doni di amici affezionati: 60 classici<br />

UTET dalla maestra Casal<strong>in</strong>i, numerosi<br />

volumi dalla signora Giorgi, dalla signora<br />

Fontana, dalla signora Cesira Taroni.<br />

La rete della collaborazione si allargava.<br />

Nel 1967 i volumi schedati erano circa<br />

1.500. Anche i giovani aumentavano. Al<br />

decimo anno di vita i giovani registrati <strong>in</strong><br />

biblioteca erano circa 1.500.<br />

Leggiamo negli annali redatti dalla<br />

Pascucci: "<strong>in</strong> biblioteca non c'era nessuno<br />

oggi'; (perché gli studenti non arrivavano<br />

a 30); e poi altrove: "il numero dei<br />

ragazzi è talmente alto che la sera sembra<br />

di essere pazze!".<br />

I lavori proseguono. Leggiamo dalle<br />

cronache: /I demolizione muro nella sala<br />

grande";" demolizione pareti nelle salette";<br />

/I dalla cant<strong>in</strong>a, che non serve più per<br />

il carbone, può venire una magnifica sala!<br />

C'è un soffitto a botte, anteriore al 1200".<br />

Il tempo non ha smentito i pronostici<br />

di Maria Teresa Pascucci: la "magnifica<br />

sala" è nata, ed è sotto gli occhi di tutti.


Istituto T<strong>in</strong>cani<br />

Il6 marzo 1973 muore Ester Tabanelli,<br />

con la consolazione di aver già visto la<br />

propria casa diventata fuc<strong>in</strong>a di attività.<br />

Le ATTIVITÀ, <strong>in</strong>fatti, si sviluppavano e<br />

cosÌ anche le collaborazioni più belle e<br />

fruttuose: nel dicembre 1966 la prof. Lia<br />

Roveda aveva <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciato le sue magistrali<br />

lezioni di filosofia e nel dicembre<br />

1967 la prof. Vera Passeri Pignoni <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciava<br />

la preziosa collaborazione che<br />

dura tuttora, con grande soddisfazione<br />

di tutti. Non penso vi sia argomento che<br />

non sia stato trattato negli <strong>in</strong>contri della<br />

Biblioteca: letteratura, arte, filosofia, teologia<br />

- con la preziosa collaborazione dei<br />

<strong>Domenicani</strong> del vic<strong>in</strong>o studio bolognese -<br />

narrativa, musica, mistica, storia, didattica<br />

... qualunque possibile esigenza trovava<br />

una risposta adeguata e puntuale.<br />

Il 3 <strong>giugno</strong> 1976, dopo una cena, preceduta<br />

da una tavola rotonda e da una<br />

Messa, presenti M. Teresa Pascucci, Vera<br />

Passeri Pignoni, Valeria Rubbi Telmon e<br />

alcuni Padri <strong>Domenicani</strong> del vic<strong>in</strong>o convento<br />

di S. <strong>Domenico</strong>, nasce un'idea:<br />

"Tutta l'attività collaterale alla Biblioteca<br />

è stata spunto per darci l'idea di <strong>in</strong>iziare<br />

l'anno prossimo un lavoro di <strong>in</strong>contri<br />

26<br />

con gli adulti, per portare un nostro piccolo<br />

tassello, data l'asserita accusa di<br />

I disorganizzazione della cultura cattolica'<br />

che piove da parte di tanti, non si sa<br />

quanto giustamente".<br />

Nasceva il FUTURO del "T<strong>in</strong>cani"! La<br />

"Biblioteca dei giovani" aveva compiuto<br />

il suo proprio camm<strong>in</strong>o, ma dalle esigenze<br />

emerse era nato il futuro del "T<strong>in</strong>cani".<br />

Ciò stava a dimostrare che la fame<br />

della mente umana non conosce età, come<br />

non conosce età l'esigenza di cercare<br />

e creare luoghi di <strong>in</strong>contro e di s<strong>in</strong>cero<br />

dialogo. E anche questo ha cercato di offrire<br />

il "Centro" di Piazza S. <strong>Domenico</strong> 3.<br />

Cosa può esservi di più necessario <strong>in</strong><br />

un' epoca tecnicizzata e meramente produttiva,<br />

quale la nostra, <strong>in</strong> cui spesso non<br />

rimane tempo per il rapporto umano?<br />

I GIOVANI di allora - diciamo i "fondatori"<br />

- sono oggi professionisti affermati<br />

nella società, ma il camm<strong>in</strong>o da essi<br />

aperto - con grande entusiasmo, anche<br />

se con fatica; come accade per ogni fase<br />

pionieristica - non si è più arrestato.<br />

NICOLINA IORIO<br />

Sala per sem<strong>in</strong>ari<br />

: l


Opera <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

per i figli della Div<strong>in</strong>a Provvidenza<br />

L I Istituto delle Farlott<strong>in</strong>e<br />

«Signore, io credo al Tuo amore per noi,<br />

alla materna Tua bontà e Provvidenza che<br />

regge il mondo e le anime, all'<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita Tua<br />

giustizia e misericordia».<br />

Queste parole, tratte dalla prefazione a<br />

un suo scritto, rivelano quale spirito di<br />

fede e di carità animasse Assunta Viscardi,<br />

che ha <strong>in</strong>iziato e guidato per tanti anni<br />

l'Opera di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> per i Figli della<br />

Div<strong>in</strong>a Provvidenza.<br />

Se tutte le creature, specialmente le<br />

più misere ed emarg<strong>in</strong>ate erano oggetto<br />

delle attenzioni e preoccupazioni di Assunta<br />

Viscardi, certamente fu l'<strong>in</strong>fanzia il<br />

centro della sua attività e di quella di<br />

coloro che le furono accanto nella costituzione<br />

dell'Opera. Infatti lo spirito<br />

materno e la formazione di <strong>in</strong>segnante<br />

ed educatrice sp<strong>in</strong>sero "la maestr<strong>in</strong>a",<br />

come veniva chiamata f<strong>in</strong> dal 1932, a<br />

<strong>in</strong>teressarsi dei fanciulli sbandati che -<br />

raccolti sui viali di S. Michele <strong>in</strong> Bosco e<br />

riuniti nel cortile dei Frati (cioè a <strong>San</strong><br />

<strong>Domenico</strong>) da lei e dalle sue consorelle,<br />

soprattutto Clotilde Lelli - venivano sostenuti<br />

materialmente e spiritualmente e<br />

aiutati a <strong>in</strong>serirsi presso Enti o Istituti già<br />

attivi <strong>in</strong> città.<br />

Questa "opera senza muri" trovò una<br />

propria sede quando, grazie a due diverse<br />

donazioni (la prima nel 1950 e l'altra<br />

nel 1954), si poterono accogliere le fanciulle<br />

<strong>in</strong> un edificio di via della Battaglia<br />

e i fanciulli presso uno stabile della campagna<br />

di Colunga.<br />

Sorsero così gli Istituti dei Farlotti e delle<br />

Farlott<strong>in</strong>e. "Farlotto" <strong>in</strong> dialetto romagnolo<br />

è il piccolo dell' averla, un m<strong>in</strong>uscolo<br />

uccell<strong>in</strong>o che immediatamente evoca l'idea<br />

del bimbo <strong>in</strong>erme, bisognoso di cure<br />

e di attenzioni.<br />

27<br />

Nei primi anni del secondo dopoguerra<br />

i bamb<strong>in</strong>i orfani o lasciati a se stessi<br />

erano numerosi. Per questi fanciulli<br />

. occorreva provvedere non solo al nutrimento,<br />

ma anche a un' adeguata educazione<br />

umana e cristiana. Ad essi si sono<br />

dedicate con umile ma coraggiosa energia<br />

le Terziarie Domenicane, <strong>in</strong> particolare<br />

appunto Assunta Viscardi, Angela<br />

M<strong>in</strong>gazzi, Valent<strong>in</strong>a Turchi e molte altre,<br />

sotto la guida del P. Ludovico Cibotti e<br />

poi del P. Anton<strong>in</strong>o Berizzi. Molte naturalmente<br />

sono state le persone che con la<br />

loro generosa opera e le loro offerte hanno<br />

permesso a tanti bamb<strong>in</strong>i di essere<br />

accuditi ed educati.<br />

Ancor oggi l'Opera di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong><br />

cont<strong>in</strong>ua nella sua missione a favore del­<br />

!'<strong>in</strong>fanzia <strong>in</strong> difficoltà, grazie anche alla<br />

preziosa collaborazione della Congregazione<br />

delle Suore dell'Immacolata. Sono<br />

<strong>in</strong>fatti le "Sorelle" dell'Immacolata<br />

che, aiutate da alcuni volontari, seguono<br />

con amore e dedizione i bamb<strong>in</strong>i, svolgendo<br />

il loro apostolato secondo le l<strong>in</strong>ee<br />

<strong>in</strong>dicate dal loro fondatore, il sacerdote<br />

<strong>Domenico</strong> Masi: «L'educazione dei fanciulli<br />

e dei giovani, per formare personalità<br />

umane e cristiane capaci di affrontare<br />

responsabilmente la vita, di usare e valorizzare<br />

le realtà terrene, illum<strong>in</strong>andole<br />

con la certezza della fede». Attualmente<br />

la comunità delle Sorelle dell'Immacolata<br />

è costituita da otto Suore, sotto la guida<br />

della superiora Sr. Silvana Purificati. Di<br />

queste otto, due sono presenti f<strong>in</strong> dal Sorgere<br />

dell'Istituto: Sr. Roberta e Sr. Eugenia.<br />

Gli Istituti dei Farlotti e delle Farlott<strong>in</strong>e<br />

sono ora riuniti <strong>in</strong> un solo Istituto<br />

(quello di via della Battaglia IO), che accoglie<br />

<strong>in</strong>sieme maschi e femm<strong>in</strong>e. Esso· è


Opera <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> per i figli della Div<strong>in</strong>a Provvidenza<br />

dotato di ampi e lum<strong>in</strong>osi locali e di un<br />

vasto parco attrezzato; <strong>in</strong> questi anni ha<br />

ospitato tantissimi bamb<strong>in</strong>i, molti dei<br />

quali vi hanno trascorso tutto il periodo<br />

della loro formazione, aiutati a cogliere i<br />

valori positivi della vita, preparati a operare<br />

scelte libere e responsabili, educati a<br />

maturare atteggiamenti di tolleranza,<br />

condivisione e solidarietà.<br />

L'Istituto cont<strong>in</strong>ua naturalmente anche<br />

a far fronte alle situazioni d'emergenza:<br />

sono i casi <strong>in</strong> cui i piccoli, tempo- .<br />

raneamente privi di uno o di entrambi i<br />

genitori o appartenenti a famiglie di<br />

nomadi o immigrati <strong>in</strong> difficoltà, vengono<br />

accolti nell'Istituto anche per periodi<br />

molto lunghi, <strong>in</strong> attesa che gli Enti pubblici<br />

responsabili trov<strong>in</strong>o il modo di <strong>in</strong>serirli<br />

<strong>in</strong> famiglie affidatarie o adottive, o<br />

magari di re<strong>in</strong>serirli nella famiglia d'orig<strong>in</strong>e<br />

che si fosse ricompattata.<br />

Oltre a questo servizio l'Istituto svolge<br />

oggi un' opera che risponde a una esigenza<br />

fortemente sentita nel territorio: 1'assistenza,<br />

l'<strong>in</strong>segnamento e 1'educazione di<br />

bimbi dai 3 ai 13 anni appartenenti a<br />

famiglie che, prevalentemente per esigenze<br />

di lavoro, non possono seguire i<br />

loro figli nell' arco della giornata e qu<strong>in</strong>di<br />

ricorrono all' aiuto delle Suore.<br />

28<br />

Nell'Istituto c'è una classe di scuola<br />

materna (34 bimbi), un' attività di doposcuola<br />

(50 ragazzi circa) per alunni di<br />

scuola elementare e media, un servizio<br />

di assistenza nell' orario di pre- e <strong>in</strong>terscuola,<br />

e anche durante il tragitto tra le<br />

scuole pubbliche (che hanno orari differenziati)<br />

e l'Istituto, e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un servizio<br />

mensa per tutti.<br />

Le prospettive per il futuro sono piuttosto<br />

impegnative perché le esigenze<br />

sono sempre più pressanti: richieste di<br />

potenziamento della scuola materna che<br />

già si prepara a istituire un' altra classe;<br />

necessità di un ambiente per il doposcuola<br />

che sia più attento ai bisogni dei m<strong>in</strong>o­<br />

.ri (eventuali disagi scolastici, malessere<br />

nelle relazioni e nell'apprendimento ... );<br />

opportunità di collegamento con le altre<br />

strutture educative del territorio; organizzazione<br />

di <strong>in</strong>contri formativi per aiutare<br />

i genitori nel loro ruolo di educatori.<br />

L'Opera di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> per i Figli<br />

della Div<strong>in</strong>a Provvidenza si propone di<br />

cercare modalità sempre più consone per<br />

compiere <strong>in</strong> modo efficace il suo servizio<br />

a favore dell'<strong>in</strong>fanzia, seguendo il carisma<br />

di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> e l'<strong>in</strong>segnamento<br />

di Gesù Cristo.<br />

ANNA PAOLA MARTELLI


FIVET:<br />

i figli <strong>in</strong> provetta<br />

"Perché la Chiesa, che si proclama custode<br />

della vita e della famiglia, giudica moralmente<br />

illecita la fecondazione artificiale, non<br />

considerando illegittimo desiderio delle coppie<br />

sterili di avere un figlio?".<br />

Il Sig. Bentivoglio di Bologna, nella lettera<br />

che ha fatto pervenire alla nostra redazione,<br />

ci chiede di dare una risposta a un problema<br />

molto attuale ai nostri giorni. Noi rispondiamo<br />

molto volentieri, seguendo soprattutto ·<br />

quelle che sono le <strong>in</strong>dicazioni della Chiesa<br />

Cattolica, attraverso il Magistero, <strong>in</strong> materia<br />

di fecondazione artificiale.<br />

"Far West", "Provetta Selvaggia" sono<br />

soltanto due delle colorite espressioni con le<br />

quali i quotidiani descrivono 1'assenza, <strong>in</strong><br />

<strong>Italia</strong>, di leggi che regol<strong>in</strong>o la "Fecondazione<br />

Artificiale". La Chiesa Cattolica <strong>in</strong>vece, già<br />

nel 1987 con un documento della Congregazione<br />

per la Dottl<strong>in</strong>a della Fede dal titolo<br />

Il rispetto della vita umana nascente e la dignità<br />

della procreazione (documento meglio<br />

conosciuto come Donum Vitae) , ha dato delle<br />

risposte precise e specifiche ai pr<strong>in</strong>cipali<br />

<strong>in</strong>terrogativi sollevati a: proposito delle tecniche<br />

di fecondazione artificiale.<br />

Seguendo le <strong>in</strong>dicazioni del documento,<br />

per procreazione artificiale o fecondazione<br />

artificiale (comunemente chiamata FIVET:<br />

Fecondazione In Vitro Embrio-Transfer) si<br />

<strong>in</strong>tendono le diverse procedure tecniche<br />

dirette a ottenere un concepimento umano <strong>in</strong><br />

maniera di versa dall' unione sessuale dell' uomo<br />

e della donna.<br />

Prima di tutto bisogna fare una dist<strong>in</strong>zione<br />

eticamente rilevante tra fecondazione artificiale<br />

omologa ed eterologa.<br />

La fecondazione artificiale omologa è la<br />

tecnica diretta ad ottenere un concepimento<br />

umano a partire dai gameti (spermatozoo e<br />

. ovulo) di due sposi uniti <strong>in</strong> matrimonio: l'<strong>in</strong>contro<br />

dei gameti avviene <strong>in</strong> provetta, cioè<br />

fuori del rapporto sessuale.<br />

Opera <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> per ì figli della Divìna Provvidenza<br />

29<br />

La fecondazione artificiale eterologa<br />

<strong>in</strong>vece è la tecnica usata per ottenere un concepimento<br />

a partire dai gameti provenienti da<br />

un donatore o da donatori esterni alla coppia<br />

unita <strong>in</strong> matrimonio: anche <strong>in</strong> questo caso<br />

l'<strong>in</strong>contro dei gameti si attua <strong>in</strong> provetta.<br />

La fecondazione "<strong>in</strong> vitro" prevede una<br />

serie di atti, il primo dei quali è il reperimento<br />

dell' ovulo femm<strong>in</strong>ile. A questo scopo la<br />

donna assume degli Olmoni per produrre un<br />

numero di ovuli supeliore alla norma. Questi<br />

ovuli vengono prelevati e fecondati per ottenere<br />

embrioni che per alcuni giorni sono coltivati<br />

<strong>in</strong> vitro (cioè <strong>in</strong> provetta). Successivamente<br />

solo alcuni di questi embrioni sono<br />

trasferiti nelle vie genitali della donna; i<br />

rimanenti, chiamati embrioni soprannumerari,<br />

vengono congelati (crioconservazione)<br />

oppure distmtti.<br />

La percentuale di successo di queste tecniche<br />

è pari al 4-5% rispetto alle fecondazioni<br />

messe <strong>in</strong> atto: cioè per ogni bamb<strong>in</strong>o nato,<br />

20-25 embrioni vengono sacrificati; è evidente<br />

perciò che la nascita di un bamb<strong>in</strong>o<br />

concepito <strong>in</strong> provetta costi un numero elevato<br />

di esseri umani che vengono soppressi appena<br />

concepiti.<br />

Tuttavia questo altissimo pedaggio non è<br />

il criterio pr<strong>in</strong>cipale per la valutazione morale<br />

negativa della fecondazione artificiale.<br />

Infatti il Magistero, nel documento che<br />

abbiamo citato all'<strong>in</strong>izio, sottol<strong>in</strong>ea <strong>in</strong> particolare<br />

che 1'atto procreativo non può essere<br />

separato dall'atto coniugale: <strong>in</strong> altre parole si<br />

afferma che per sua natura l'atto sessuale è<br />

<strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibilmente unitivo (cioè dono d'amore)<br />

e procreativo (cioè aperto alla vita). Si tratta<br />

qu<strong>in</strong>di dell'atto d'amore che unendo <strong>in</strong> modo<br />

<strong>in</strong>timo, esclusivo e strettamente personale i<br />

coniugi, li rende capaci di generare la vita<br />

umana. È nel loro corpo e solo per mezzo del<br />

loro corpo che gli sposi possono diventare<br />

padre e madre. Perciò non si può separare<br />

l'<strong>in</strong>tenzione procreativa e il rapporto coniugale,<br />

e qu<strong>in</strong>di non è ammissibile un atto sessuale<br />

che non sia aperto alla vita, o il concepimento<br />

di una vita che presc<strong>in</strong>da dall'atto<br />

sessuale.


La fecondazione artificiale implica i seguenti<br />

passaggi: il prelievo dei gameti (e ciò<br />

crea molto spesso notevoli disagi), la loro<br />

preparazione, la collocazione <strong>in</strong> vitro ecc.<br />

Tutti questi atti si verificano al di fuori del<br />

corpo dei coniugi, mediante l'<strong>in</strong>tervento di<br />

terze persone, la cui competenza e attività<br />

tecnica determ<strong>in</strong>ano il successo o il fallimento<br />

dell' <strong>in</strong>tervento; la vita e l'identità del<br />

nascituro viene perciò delegata alle capacità<br />

dei medici e dei biologi.<br />

Come può un figlio che viene "concepito"<br />

a queste condizioni essere il frutto dell' amore<br />

dei suoi genitori? Il desiderio di un<br />

figlio è un fatto naturale, tuttavia il figlio non<br />

è un diritto ma un dono del matrimonio. Un<br />

figlio deve essere desiderato per se stesso e<br />

non può essere visto come "qualcosa" che<br />

colma un vuoto o che serve per gratificare i<br />

genitori. Volere un figlio a "tutti i costi"cioè<br />

a costo di sacrificare vite umane, a costo<br />

di fare violenza alle leggi della natura e di<br />

offendere la dignità della persona e la sacralità<br />

della procreazione - non può essere considerato<br />

un segno di amore e di donazione.<br />

Un figlio - <strong>in</strong> quanto tale - non deve essere<br />

il prodotto di un <strong>in</strong>tervento di tecniche<br />

mediche e biologiche; con la fecondazione<br />

artificiale <strong>in</strong>vece si considera il "frutto del<br />

L'ID egDamento<br />

della ble a<br />

ulla e. lIulllltè<br />

Opera <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong> per i figli della Div<strong>in</strong>a Provvidenza<br />

concepimento" come una cosa, il risultato di<br />

un <strong>in</strong>tervento di avanzata tecnologia scientifica.<br />

L'utilizzo di tecniche mediche per facilitare<br />

il concepimento non è un fatto per se<br />

stesso cattivo. L'<strong>in</strong>tervento medico è lecito<br />

quando però non si sostituisce all'atto coniugale,<br />

ma lo facilita nel raggiungimento dei<br />

suoi obiettivi naturali.<br />

Sono queste le ragioni che permettono di<br />

comprendere perché solo l'atto di amore<br />

coniugale sia considerato, nell'<strong>in</strong>segnamento<br />

della Chiesa Cattolica, degno della procreazione<br />

umana. Non si può ammettere di conseguenza,<br />

che la preoccupazione esclusiva e<br />

prevalente nella procreazione artificiale<br />

umana sia quella di dare una risposta ai pur<br />

comprensibili desideri degli adulti; il legittimo<br />

e lodevole desiderio di avere un figlio<br />

non può trasformarsi nel presunto diritto di<br />

ottenerlo a ogni costo. Per questo motivo il<br />

Magistero, <strong>in</strong> quest' epoca di massima confusione<br />

circa la fecondazione artificiale, non si<br />

stanca di ripetere che <strong>in</strong> primo luogo devono<br />

essere garantiti i diritti del figlio concepito:<br />

diritto alla vita, alla famiglia, ma soprattutto<br />

alla dignità di persona.<br />

FRA FABRIZIO MARIA ZORZAN O.P.<br />

L'<strong>in</strong>segnamento della Chiesa sulla sessualità<br />

a cura di M. COLOMBO KAPSA (pp. 160, L. 15.000)<br />

Il testo raccoglie alcuni documenti Magisteriali su una<br />

tematica cosi importante e attuale come quella della<br />

sessualità, a cui è connesso anche il problema della<br />

difesa della vita e della dignità della persona .<br />

I documenti , presentati <strong>in</strong> modo schematico, SOI1O :<br />

Humanae vitae (del 1968), Persona Humana (del 1975),<br />

Donum vitae (del 1987), Sessualita umana: verità e<br />

significato (del 1995).<br />

La presentazione schematica facilita la lettura e l'<strong>in</strong>dividuazione<br />

dei passi particolarmente significativi, e favorisce<br />

la riflessione, anche comunitaria, sulle tematiche<br />

fondamentali sviluppate dai documenti.<br />

30


Padri <strong>Domenicani</strong><br />

Convento S. <strong>Domenico</strong><br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> 13 - 40124 - Bologna<br />

TeI. 051/64.00.411<br />

Hanno sede presso il Convento:<br />

- Ateneo Domenicano<br />

. TeI. 051/58.21.76 - 58.16.83<br />

- Centro S. <strong>Domenico</strong><br />

TeI. 051/58.17.18<br />

- Edizioni Studio Domenicano<br />

Te!. 051/58.20.34<br />

Laici <strong>Domenicani</strong><br />

TeI. 051/64.00.500<br />

Monastero S. Agnese<br />

Via Pianoro 14 - 40134 Bologna<br />

Tel. 051/44.30.50<br />

Suore Domenicane del SS. Sacramen to<br />

Via Mascarella 62 .. 40126 Bologna<br />

TeI. 051/24.14.35<br />

Suore Domenicane di S. Cater<strong>in</strong>a da Siena<br />

Via Palestro 6 - 40123 Bologna<br />

Tel. 051/58.22.02<br />

Suore Domenicane Missionarie di S. Sisto<br />

Via Clelia Barbieri·2 - 40132 Bologna<br />

TeI. 051/56.15.01<br />

Suore Domenicane della Beata Imelda<br />

Via di Barbiano 14 - 40136 Bologna<br />

TeI. 051/33.23.38<br />

Suore Domenicane Opera S. Maria di Nazaret<br />

Via Capramozza 6 - 40123 Bologna<br />

TeI. 051/58.36.54 .<br />

Istituto T<strong>in</strong>cani<br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> 3 - 40124 Bologna<br />

TeI. 051/26.98.27<br />

Opera di S. <strong>Domenico</strong> per i figli della Div<strong>in</strong>a Provvidenza<br />

Piazza S. <strong>Domenico</strong> 5 - 40124 Bologna '\.<br />

TeI. 051/22.61.70<br />

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