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Coppa GrandiAmerica/gli viaggi/Fantasticaaa... scenari<br />
Fantamon<br />
Il giro del globo su uno Swan 100? Facile, direte voi, ma è l’opportunità che lo skipper Stefano<br />
Raspadori e sua moglie Paola hanno avuto grazie agli armatori di Fantasticaaa... E l’hanno colta<br />
di MICHELE TOGNOZZI e PAOLA SURACI foto STEFANO RASPADORI<br />
Ci sono molti modi di girare il mondo in barca a vela. Farlo con<br />
uno Swan 100 non è proprio cosa che capiti tutti i giorni.<br />
Quando a Stefano Raspadori, ravennate, velista e skipper professionista<br />
tra i migliori della nostra vela, e la sua compagna, Paola<br />
Suraci, si è presentata tale opportunità non ci hanno messo molto a<br />
coglierla al volo. Lanfranco Cirillo, architetto lombardo con studio a<br />
Mosca, e il suo socio russo, cercavano un comandante per la loro Fantasticaaa...,<br />
Swan 100 dalle linee che tengono fede al nome. Programma,<br />
il giro del mondo in due anni e mezzo. La barca che va con il suo<br />
equipaggio e gli armatori che, a turno, la raggiungono qua e là.Appassionato<br />
velista, anima di un sailing team (che vi presentiamo più avanti),<br />
Cirillo prediligeva le tratte a vela, il socio russo le immersioni. Passioni<br />
che il nostro skipper romagnolo e Paola non faticavano certo a<br />
38 FARE VELA SETTEMBRE 09<br />
digerire. Così è la vita degli equipaggi professionisti.A disposizione 24<br />
ore al giorno, ma anche tante tratte dove, anche per il codice della<br />
navigazione, si è i responsabili dell’imbarcazione su delega dell’armatore.<br />
E così si può girare il mondo, come hanno fatto i due protagonisti<br />
di questa storia. Con loro altri due membri dell’equipaggio, con vari<br />
cambi. Quattro persone fisse a bordo, a cui si sono aggiunte vari amici<br />
per i trasferimenti. All’arrivo c’era anche una persona in più... visto<br />
che proprio a metà del giro, a Bali, Stefano e Paolo concepivano Linda,<br />
la loro figlia che, puntuale, è nata proprio quando il papà riportava<br />
Fantasticaaa... a Marina di Ravenna, il 31 marzo 2009, a conclusione di<br />
28 mesi attorno al globo. «La comunità dei nomadi del mare, che<br />
abbiamo incontrato nei posti classici della navigazione a lungo raggio»,<br />
ci dice lo skipper, «all’inizio ci guardava un po’ sospettosa, immaginan-
do<br />
Paola Suraci sull’enorme albero dello<br />
Swan 100. A sinistra: Stefano Raspadori<br />
sott’acqua alle Figi. In apertura:<br />
Fantasticaaa... all’ancora a Bora Bora<br />
SETTEMBRE 09 FARE VELA 39
Grandi viaggi/Fantasticaaa...<br />
dosi che saremmo stati lo yacht inavvicinabile ed esclusivo. Invece, con un po’ di marineria e umiltà, andando<br />
sempre per primi a presentarci alle barche vicine, invitando a bordo i nuovi amici, abbiamo fatto tante<br />
conoscenze che non dimenticheremo mai, scambiandoci esperienze e consigli di navigazione, come è prassi<br />
tra i naviganti». Sono state esattamente 39.870 miglia, con alcune tratte dure, come la risalita del Sud Africa<br />
nella corrente di Agulhas, lunghi soggiorni a Bali, in Nuova Zelanda e Cape Town. Una barca che pesca<br />
5 metri, con un timone di 4, con 2.000 litri d’acqua, due desalinizzatori da 180 e 150 l/h, 2.650 litri di<br />
gasolio, capace di medie di 10-11 nodi a vela e 7,5 a motore (quasi mai) è una bella villa galleggiante, ma la<br />
sua gestione è complessa: esige professionisti, in tutti i settori. «Un boma che pesa 500 kg, una randa di 250,<br />
carichi enormi, esigenze di cantiere, equipaggio, servizi, anche la semplice necessità di fare gasolio, con quel<br />
CARAIBI, DICEMBRE 2006-FEBBRAIO 2007 SAN BLAS, MARZO 2007<br />
PANAMA, 16-17 APRILE 2007<br />
Fantasticaaa... parte il 6 novembre 2006 da<br />
Genova. Arriva alle Canarie, poi l’ARC fino a<br />
Saint Lucia. Poi Venezuela con Testigos e Los<br />
Roques, Colombia (pericolosa a parte i marina<br />
di Cartagena), Boca Chica e poi Panama...<br />
40 FARE VELA SETTEMBRE 09<br />
1 2 3<br />
...A San Blas un mese di sosta, prendendo parte<br />
alla vita degli indigeni Kuna e facendo<br />
conoscenze con la flotta di barche stanziali,<br />
tra cui ben 14 italiane. La rotta prosegue per<br />
Colòn, ingresso orientale del Canale...<br />
Lo Swan 100 nella corrente della passe<br />
in uscita dalle Chagos. A pieno<br />
motore neanche due nodi contro 7 di<br />
marea. In senso orario: traguardo di<br />
relitti sulla pericolosa costa da Durban<br />
a East London, in Sud Africa; un<br />
idolo alle Marchesi; a sedere sull’enorme<br />
bulbo dello Swan 100, a 5<br />
metri di profondità; alle Galàpagos<br />
...Il passaggio del Canale occupa due giorni.<br />
1500 dollari di pedaggio. Pilota a bordo e<br />
Fantasticaaa... che fa da barca guida con altre<br />
due ai fianchi tra le chiuse. Poi Panama City,<br />
Las Perlas e traversata fino alle Galàpagos...
pescaggio, diventa un problema nelle rotte tropicali», specifica Raspadori.<br />
Fantasticaaa... va, naviga in una rotta equatoriale, che ripercorriamo<br />
nella sequenza di foto qui sotto. Tante esperienze, alcune molto<br />
utili per i futuri navigatori intorno al globo. Luoghi splendidi come le<br />
Marchesi, Chagos, le Figi, San Blas. Bella gente, emozioni autentiche,<br />
come Buona Speranza o Panama. La Grande Barriera Australiana. I<br />
sorrisi dell’Indonesia. La povertà del Mozambico e la semplice dignità<br />
del Madagascar. Molti ricordi che il nostro skipper è lieto di raccontarci,<br />
mentre l’armatore e il suo sailing team di ottimi velisti gardesani<br />
sono impegnati sul Melges 32 qui a Cagliari. La rotta è aperta, visto<br />
che, dopo questo primo giro, Fantasticaaa... ne farà probabilmente un<br />
altro, con rotta di nuovo sui Caraibi, poi Bahamas, Florida, di nuovo<br />
Panama, Baja California, Polinesia, Hawaii fino a San Francisco, per<br />
accompagnare il suo equipaggio al prossimo Mondiale dei 32. Ce ne<br />
saranno di miglia, con il nuovo secondo imbarcato a Tahiti, la bravissima<br />
cuoca napoletana e la hostess romagnola. Paola è diventata mamma<br />
ed è a Ravenna, pronta per ripartire. Per il momento, lasciamo a lei la<br />
penna per alcune emozioni da viaggiatrice colte al mercato di Bali.<br />
4 5 6<br />
GALAPAGOS, APRILE 2007 TRAVERSATA PACIFICO, MAGGIO 2007<br />
MARCHESI, GIUGNO 2007<br />
...alle Islas Encantadas di Darwin, restano 20<br />
giorni: “splendide per la natura, un po’ brulle<br />
e difficili per una barca, e care, 100 dollari al<br />
giorno a persona di tassa di soggiorno”. Inizia<br />
la lunga traversata del Pacifico...<br />
...Il più grande degli oceani tiene fede alla sua<br />
fama, grande ma tranquillo con lunghe veleggiate.<br />
Si rompe la trozza del boma e si<br />
improvvisano varie configurazioni veliche, con<br />
randa di cappa, tormentine e fiocchi gemelli...<br />
...Il paradiso appare a Fatu Hiwa, Isole Marchesi.<br />
La Baia delle Vergini è il classico approdo<br />
della transpacifica. Meravigliose, le Marchesi<br />
sono un mondo a parte che ammalia il<br />
nostro equipaggio per due settimane...<br />
SETTEMBRE 09 FARE VELA 41
Grandi viaggi/Fantasticaaa...<br />
Ordinato caos a Bali (21 luglio 2008)<br />
Caos ordinato è una contraddizione, ma ripensando al mercato di Denpasar<br />
di Bali mi pare una buona definizione. Proprio il mercato, infatti,<br />
riassume tutto ciò che ho assorbito in un mese su quest’isola. Più<br />
che un riassunto è un concentrato. Il tempo è dilatato, le contrattazioni<br />
per un acquisto sono lunghe, il traffico è complicato - apparentemente<br />
- ci vuole tempo per qualsiasi cosa. La fretta non aiuta in posti<br />
come questo. Bisogna adattarsi al loro ritmo, se provi a combatterlo, ne<br />
esci sconfitto. Se vuoi portare a casa il punto vincente devi cercare di<br />
lasciarti coinvolgere, non devi combattere, ma assecondare. Ogni sforzo<br />
contrario è controproducente. Un luogo che può dare molto, ma<br />
assorbe tanta energia. Sembrerà strano ma è così. Un conto è venire<br />
qui in vacanza in un Resort ricco di confort, dove ogni giorno, sapienti<br />
mani distendono le tensioni, e un conto è affrontare la vita quotidiana<br />
di Bali per conquistare le piccole cose necessarie a organizzare e<br />
completare il nostro lavoro: comprare il cibo, un pezzo di ricambio,<br />
caricare la bombola del gas, cambiare denaro, portare i panni i lavanderia...<br />
tutto, credetemi, tutto, assorbe energie.<br />
Il mercato di Denpasar è il posto dove abbiamo incontrato meno turisti,<br />
per lo meno non c’erano quelli che affittano le moto d’acqua, o<br />
che si fanno tirare per aria con una specie di materassino matrimoniale,<br />
da un motoscafo di 5 metri, nel porto di Benoa, dove in mare c’è<br />
più immondizia che in una discarica di Napoli. Denpasar è brulicante<br />
di balinesi.Al mercato di Denpasar ci vanno le donne per comprare la<br />
... Poi Rangiroa alle Tuamotu, le Isole della<br />
Società con Tahiti e Bora Bora, le Cook, le Tonga<br />
con una nuova isola vulcanica e la traversata<br />
fino alle Isole Figi, dove Fantasticaaa... resta<br />
un mese, tra immersioni e vita serena...<br />
42 FARE VELA SETTEMBRE 09<br />
... Questo Arcipelago, di una bellezza scolvolgete,<br />
conquista l’equipaggio. Bella gente, la<br />
lenta e rituale conoscenza con la popolazione<br />
della piccola Kunawo, dove lo skipper ripara il<br />
generatore e diventa quasi un dio...<br />
frutta e la verdura. Contrattano il prezzo per ogni singola banana o<br />
mazzo di coriandolo. Comprano fiori e cestini di foglie di palma, per<br />
preparare le offerte ai loro dei, o le lenzuola e le trapunte per i loro<br />
familiari. Sulla strada che da Benoa porta al mercato, ho visto cose che<br />
per me avevano dell’incredibile, o per le quali non riuscivo a trovare<br />
una spiegazione nella mia testa, per cui, in seguito, ho cercato in tutti i<br />
modi di scoprire cosa fossero, cosa significassero per loro.<br />
Immettersi nel traffico è stato il primo shock. I tassisti, tutte le macchine,<br />
i bus, i pullman e un miliardo di motorini s’infilano nelle strade<br />
principali da stradine laterali senza mai guardare, sembra che nessuno<br />
dia la precedenza all’altro, ma per questo inspiegabile “ordinato caos”,<br />
mai, dico mai, ho visto scontrarsi due macchine o motorini.Tutti viaggiano<br />
alla propria velocità e s’incastrano senza toccarsi, magari sfiorandosi,<br />
ma senza mai sbattere.Tutte le volte io sussulto, loro no. Guardano<br />
avanti, vanno per la loro strada. Sui motorini viaggiano anche in<br />
quattro, soprattutto famiglie, due adulti e due bambini. Capita spesso<br />
di vedere prima due adulti e poi sbucare fra la schiena del guidatore e<br />
la pancia del passeggero, un piedino microscopico. Un neonato o poco<br />
più. La prima volta, al momento del sorpasso, ho guardato incuriosita<br />
dal finestrino e ho potuto vedere un faccino pacifico che dormiva i<br />
sonni più sereni, protetto da mamma e papà. Nel rumore del traffico,<br />
fra la puzza dei gas di scarico, eppure così sereno e tranquillo da fare<br />
invidia a chiunque. Il casco è un optional. Si possono vedere motorini<br />
carichi di merce, di qualunque genere. Uova, a centinaia, scope, piumini<br />
per pulire la polvere, cibo crudo e cotto, gabbie con uccellini, qualunque<br />
cosa, sandali, batik, bottiglie. Riuscite a immagine uno scooter<br />
50 che su entrambi i lati ha una struttura in bambù o metallo, in grado<br />
di sorreggere centinaia di uova? Beh, io l’ho visto. E potete immaginare<br />
il lavoro d’equilibrio che chi lo guida deve fare. Il trasportatore<br />
di uova e un vecchietto in bicicletta che portava, non esagero, una<br />
quarantina di gabbiette con dentro uccellini colorati sono state le due<br />
cose che mi hanno colpito maggiormente. Il vecchietto in bicicletta è<br />
comparso dal nulla, all’improvviso, davanti al nostro taxi. Portava queste<br />
gabbiette grandi venti centimetri per venti, ognuna con un uccellino<br />
colorato. Sopra alle gabbiette erano distribuite, come i colori di un<br />
arcobaleno, tanti nastri di raso. Pedalava con energia e portava a spasso<br />
queste piccole bestiole, da vendere, a chissà chi... La strada è sempre<br />
piena di gente, tutti sembrano indaffarati, impegnati, occupati. Ogni<br />
7 8 9<br />
POLINESIA, ESTATE 2007 FIGI, SETTEMBRE 2007<br />
INDONESIA, LUGLIO 2008<br />
... dopo una dura traversata fino ad Auckland<br />
e sei mesi di cantiere (arrivano le nuove vele<br />
One Sails), si riparte per la Grande Barriera<br />
Australiana (attenti agli animali) e poi Torres,<br />
e Indonesia con due coinvolgenti mesi a Bali...
tanto il tassista suonava il clacson, all’inizio credevo per avvisare le altre<br />
macchine o i motorini del suo passaggio o per protestare per una mancata<br />
precedenza; ma poi mi sono resa conto che non era possibile, perché<br />
suonava il clacson anche quando non avevamo nessuno ai lati.Alla<br />
quinta volta ho tentato di chiedere perché lo facesse. Dico ho tentato<br />
perché spesso non parlano inglese, anche se, a qualunque domanda,<br />
rispondono sempre:”Yes, yes, yes!”Tra qualche parola in inglese e molti<br />
gesti, non sono riuscita a farmi capire, così ho rivolto la domanda in<br />
un secondo momento a Wayan, il nostro agente. Lui mi ha spiegato<br />
che suonano perché passano davanti a templi hindu o buddisti, salutano<br />
e chiedono scusa per il disturbo che arrecano.<br />
Una volta arrivati al mercato di Denpasar, ecco subito i fiori colorati.<br />
Lungo il perimetro delle mura esterne al mercato sono distribuite<br />
decine di donne; davanti a loro, sacchi di iuta colmi di fiori, petali di<br />
fiori, cestini di foglie di palma.Vendono i cestini e i fiori per le offerte<br />
religiose. Le offerte si possono vedere ovunque: oltre che nei templi,<br />
vengono sparse per la strada, davanti alle porte dei negozi, delle case,<br />
sui marciapiedi, sulla strada, nei giardini; insomma, proprio dappertutto.<br />
Credono fermamente che tutte queste offerte li proteggano, e visto<br />
il traffico e la totale mancanza di incidenti, perché dubitarne? Solitamente<br />
i cestini sono abbastanza piccoli, circa cinque centimetri per<br />
cinque, dentro ci sono fiori secchi, pezzi di cibo, incensi, foglie. I colori<br />
sono forti, come i profumi. I fiori sono celesti, rosa tenue, fucsia, rossi,<br />
giallo intenso, giallo chiaro, e il profumo che spicca è quello del<br />
40.000 miglia<br />
Fantasticaaa... ha scelto una rotta<br />
tropicale, passando per Panama,<br />
lo Stretto di Torres ma evitando<br />
Il Golfo di Aden e Suez<br />
(pirateria), transitando dal Capo<br />
di Buona Speranza per rientrare<br />
in Atlantico. Il prossimo giro porterà<br />
lo Swan 100 fino alle Hawaii<br />
e a San Francisco.<br />
...Le Chagos, territorio inglese dell’Oceano<br />
Indiano, sono tra le isole più incontaminate<br />
che tocca Fantasticaaa... Un vero paradiso, tra<br />
immersioni e lunghe giornate di relax a Salomon<br />
Island. Poi le Seychelles...<br />
8<br />
PARTENZA: Genova 6 novembre 2006 - ARRIVO: Marina di Ravenna 28 marzo 2009<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1<br />
2 3<br />
frangipane, nelle sue tre diverse intensità di profumo e tonalità di colore:<br />
rosa, panna e bianco. Oltrepassate le donne avvolte da fiori e colori,<br />
si entra nel cortile del mercato. Il profumo cambia. Odore di cibo,<br />
riso, direi, e spezie. Uomini e donne ovunque. Gli uomini discutono<br />
fumando, ma sono le donne le proprietarie dei carretti che vendono<br />
cibo. Apparentemente le donne lavorano e gli uomini passano il tempo<br />
a parlare... Sarà un’impressione o l’effettiva realtà? Non ho incontrato<br />
donne tassiste, ma venditrici di sarong (pareo) e batik, cuoche<br />
ambulanti, massaggiatrici, sarte, pittrici di stoffe, cameriere. Gli uomini<br />
guidano i taxi, a volte fanno i cuochi ambulanti e i camerieri, ma raramente<br />
si vedono al mercato a vendere stoffe e abbigliamento. Quando<br />
si entra nel mercato, un edificio quadrato fatto a più piani, è come<br />
mettere piede in un’altra dimensione. Tutti cercano di attirare la tua<br />
attenzione, per vendere ciò che hanno e a volte anche quello che non<br />
hanno; sparano parole in inglese, le poche che conoscono. Confusione,<br />
rumore, puzza mista a odori piacevoli, incenso profumato, cannella.<br />
Visi di donne ovunque, in un susseguirsi caotico vedo le ceste colorate<br />
di tutte le dimensioni, le stoffe colorate dei batik, oppure i colori<br />
caldi delle spezie, o quelli più forti della frutta e della verdura. Rosso,<br />
verde chiaro e scuro, giallo, arancione, marrone, bianco, viola, blu. Le<br />
persone ti toccano in continuazione, ti stringono le braccia, cercano di<br />
mostrarti ciò che hanno, sorridono, ridono forte mentre provano qualche<br />
parola d’inglese. Le risa sono contagiose: loro ridono, tu ridi e<br />
all’improvviso il suono delle risa aumenta, frenetico. Sono insistenti e,<br />
se anche fossi entrata solo per<br />
guardare e non comprare nulla,<br />
cercano in tutti i modi di trovare<br />
ciò che cerchi, anche niente, possono<br />
trovare anche “niente”. Io<br />
stavo cercando delle lenzuola di<br />
cotone bianche per l’equipaggio,<br />
mi avevano suggerito il mercato<br />
10<br />
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9 di Denpasar perché nei negozi<br />
“normali” non avevano molti<br />
12<br />
pezzi tutti uguali, ed effettivamente<br />
c’erano. Ma le misure non<br />
andavano bene per i nostri letti,<br />
avevano molte lenzuola matrimo-<br />
10 11 12<br />
CHAGOS, AGOSTO 2008 MADAGASCAR, AUTUNNO 2008<br />
CAPO BUONA SPERANZA, DICEMBRE 2008<br />
...Altra sosta assai coinvolgente è il Madagascar,<br />
a Nosy Be, popolo autentico, poco turismo<br />
e tante avventure... provate voi a far<br />
gasolio a uno Swan 100 con le taniche e una<br />
jeep scassata. Poi sosta meteo in Mozambico...<br />
...inizia la tratta più dura: la discesa lungo le<br />
coste del Sud Africa nella corrente di Agulhas<br />
tra i pericolosi e Southwesterly. Il 2 dicembre<br />
sono a Cape Town, poi 3.000 mg sotto gennaker<br />
fino all’Equatore e poi il 28 marzo a casa<br />
SETTEMBRE 09 FARE VELA 43
Grandi viaggi/Fantasticaaa...<br />
niali, e noi le cercavano singole. È stato difficilissimo<br />
convincerli che non andavano bene a causa delle<br />
misure, secondo loro potevamo comprarle lo stesso<br />
e una soluzione l’avremmo trovata noi successivamente.<br />
Oppure quando mi mostravano lenzuola<br />
multicolori e io dicevo che le cercavo di colore unico<br />
e possibilmente chiaro, mi guardavano come fossi<br />
un’aliena. Perché rifiutavo di comperare lenzuola<br />
colorate? Ho tentato di spiegare il perché della mia<br />
scelta, che avevo bisogno di stoffe semplici da lavare<br />
in barca, che non perdano il colore, che a un marinaio<br />
non piace dormire fra lenzuola decorate; ma<br />
provate voi a spiegare a gente che vive per tutta la<br />
vita su un’isola di circa 5600 metri quadrati, che<br />
nasce e muore senza aver mai visto null’altro che la<br />
propria terra, la propria città, che state facendo un<br />
giro del Mondo, per di più in barca a vela. Complicatissimo.<br />
Stupendo è il tentativo di capire da parte<br />
loro e di spiegare da parte nostra, stupendo è capire<br />
che davvero vorrebbero comunicare, vorrebbero<br />
capire chi sei, dove vai, cosa hai da raccontare. Stupendo<br />
è lo scambio finale, in qualche modo accade<br />
che qualcosa passa, si trasmette, qualcosa ci si dice;<br />
anche cose banali, come “Ah! Italia, football” Per<br />
loro, capire che vieni da quel paese che si chiama<br />
Italia è già una conquista, per noi vedere la gioia nei<br />
loro occhi quando capiscono di aver catturato qualcosa<br />
in questo confuso dialogo fra sordomuti è la<br />
nostra conquista. Già la mia pelle, piuttosto chiara, è<br />
motivo di curiosità. Le donne ti sfiorano le braccia e<br />
le mani, ti guardano e dicono che hai una pelle bellissima,<br />
soffice. Anche loro hanno una pelle molto<br />
soffice e solitamente profumata. Ho intravisto spesso<br />
dietro le rughe e la stanchezza di una vita vissuta<br />
così al mercato, la bellezza della loro gioventù.Tutto<br />
questo guardarsi, parlare, studiarsi, ridere, toccare,<br />
odorare, toglie e regala energia. Questo camminare<br />
fra le bancarelle, salire e scendere le scale, passare fra<br />
le spezie e le stoffe, annusare spezie e incensi, districarsi<br />
in una sorta di labirinto di merci e persone, è<br />
carico di vitalità. Ecco. Il caos che mi sembrava di<br />
aver attraversato mi è apparso improvvisamente<br />
ordinato.Tutto aveva un senso, frutta e verdura erano<br />
in ordine, così le spezie, le stoffe, le ceste; tutto<br />
era incastrato a dovere. Tutto aveva un senso, un<br />
ordine che all’inizio non avevo colto. Sapevano perfettamente<br />
cosa fare. Straordinario. Un puzzle perfetto,<br />
di una bellezza straordinaria.<br />
Non abbiamo comprato niente. Noi, maledettamente<br />
occidentali, non abbiamo trovato quello che cercavamo.<br />
Assurdo oppure buffo. Siamo usciti dal mercato,<br />
il nostro tassista ci aspettava sorridente, ha fermato<br />
il traffico per farci attraversare. Ho chiuso gli<br />
occhi e li ho riaperti. Era tutto reale. Ho sorriso e<br />
mi sono lasciata inghiottire un’altra volta dal traffico,<br />
stringendo la mano di Stefano, per essere sicura che<br />
non stessi sognando. (Paola Suraci)<br />
44 FARE VELA SETTEMBRE 09<br />
... e poi c’è il Sailing Team<br />
Non solo crociera, anche regate: Fantastica è un gruppo di<br />
velisti gardesani impegnato su tanti fronti con passione<br />
Lanfranco Cirillo ha conosciuto la vela agonistica sul Garda, iniziando a regatare nella<br />
classe Dolphin 81. I primi risultati non erano, com’è normale, di prima fascia. Poi, un<br />
giorno arriva un Campionato Italiano, in cui a bordo sale Nicola Celon, azzurro di<br />
Soling a Sydney 2000, ottimo velista destinato a vincere il Mondiale Melges 24. Cirillo<br />
vince quel titolo e da allora decide di non fermarsi più. Le classi si succedono, così come i<br />
buoni velisti e i risultati. Una passione travolgente la sua, inseguita da pendolare tra Mosca,<br />
dove svolge la professione di architetto, Milano e l’amato Benaco. Una Middle Sea Race<br />
quasi vinta nel 2005 sul mitico Steinlager 2, nuove barche si susseguono: uno Swan 45, un<br />
Melges 24, due Melges 32 (uno in Italia e l’altro negli Stati Uniti), il Melges 20 si aggiungono<br />
all’amato Dolphin 81, con cui nel curriculum entra anche un Trofeo Gorla. Poi arriva<br />
lo Swan 100, con cui regata alla Rolex Swan Cup e alla Rolex Maxi, prima di partecipare<br />
all’ARC e dedicarsi alla crociera a lungo raggio. Sulla coperta dello Swan 100, c’è<br />
posto anche per due Laser, con cui Cirillo si allena non perdendo neanche un giorno di<br />
brezza. Comun denominatore a tutte, il nome: Fantastica, in varie desinenze, riprendendo la<br />
prorompente risata tipica dell’appassionato armatore. «Ma ciò che più conta», dice Cirillo,<br />
«è il team, sono i programmi di questi ragazzi che navigano con me. Programmi olimpici,
che aiutiamo al meglio come è giusto per quelle classi,<br />
come il programma di Nicola Celon e Dado<br />
Natucci in Star o Umberto De Luca in Laser. C’è<br />
poi il Moth volante di Raimondo Tonelli, il 49er<br />
austriaco di Nico Delle Karth e Niko Resch, il Melges<br />
32 e il 20». Cirillo è socio anche delloYacht Club<br />
Costa Smeralda, ma tutto ruota intorno allo Yacht<br />
ClubTorri del Benaco (quello del grande Fabio Albarelli,<br />
bronzo nei Finn ad Acapulco), vero cuore di<br />
questo team di purosangue gardesani, originali o<br />
acquisiti, che conferma come il lago tra bresciana e<br />
veronese sia una splendida realtà tecnica della vela italiana.<br />
Un “tubo” velico che grazie al Pelèr del mattino<br />
e all’Ora del pomeriggio continua a formare<br />
generazioni di ottimi velisti. Nicola Celon è il tattico<br />
ufficiale del team, Dede De Luca e Stefano Rizzi i<br />
tailer, poi spesso Ciccio Celon, e ancora Raimondo<br />
Tonelli, Eros Paghera, Manuel Giubellini ed Enrico<br />
Verdinelli. Nel prossimo biennio Nico Celon cercherà<br />
di dedicarsi il più possibile alla Star, per una campagna<br />
olimpica appoggiata in toto dal Fantastica Sailing<br />
Team e dall’altro sponsor storico, Gianluca Rana<br />
(il “San Luca” dei tempi del Soling Celon-De Luca-<br />
Il Fantastica Sailing Team sul Melges 32: si riconoscono da<br />
destra, Nicola Celon, Lanfranco Cirillo, Dede De Luca,<br />
Stefano Rizzi e Raimondo Tonelli<br />
Paoletti, fortissimo nel match race). Ci sono poi giovani<br />
da formare, per una squadra che vuole far vela a<br />
360°. Il team ha una sua contabilità, i suoi mezzi e la<br />
volontà di far crescere i giovani nella vela che conta.<br />
«L’armatore è un vero appassionato e sta imparando<br />
in fretta, con umiltà», spiega Nicola Celon, «nel team<br />
ognuno ha il suo ruolo e abbiamo vari gruppi che si<br />
integrano sulle varie barche, per coadiuvare l’armatore».<br />
La veleria di riferimento è la One Sails, con Dede<br />
De Luca che approfitta delle classi per sviluppare<br />
sempre nuovi tagli e nuove idee, come spieghiamo<br />
nel box qui a lato.<br />
Questa dei sailing team è una realtà che sta venendo<br />
prepotentemente fuori nella nostra vela.Soprattutto nel<br />
settore dei monotipi,vi sono armatori lungimiranti che,<br />
da veri mecenati velici, aiutano volentieri i loro tattici<br />
di punta nelle loro campagne olimpiche. Questo è solo<br />
il primo di una serie di articoli che dedicheremo ai<br />
team.Vi invitiamo a scriverci, inviandoci foto e tutte le<br />
informazioni che vi riguardano. Nella consapevolezza<br />
che un approccio professionale alla vela, nel rispetto<br />
delle regole, sia il modo migliore per imparare, divertirsi<br />
e ottenere, come tutti vogliono, dei buoni risultati.<br />
Vele da Giro<br />
Nella seconda parte del suo<br />
giro del mondo, da Auckland in<br />
poi, Fantasticaaa... ha usato un<br />
gioco di vele One Sails in Millenium:<br />
randa, genoa avvolgibile<br />
e gennaker. «Si sono rivelate<br />
eccellenti, robuste e performanti»,<br />
dice lo skipper. All’arrivo<br />
in Mediterraneo, la randa<br />
(dotata di tre mani di terzaroli)<br />
era intatta, pronta a fare almeno<br />
un altro giro del mondo, a<br />
detta del velaio Dede De Luca,<br />
anche lui membro del Sailing<br />
Team. Il Millenium con carbonio<br />
e senza acciaio nelle bugne<br />
si è dimostrato una vela gestibile<br />
in navigazione, nonostante<br />
i carichi enormi. Il gennaker<br />
con calza è stato tenuto a riva,<br />
nell’Aliseo dell’Atlantico Meridionale,<br />
per 3.000 miglia consecutive.<br />
Con la tecnologia Millenium<br />
in monopezzo, One Sails<br />
si sta ricavando un’ottima nicchia<br />
di mercato nel settore delle<br />
big boat, dove ha invelato<br />
anche il J Class Shamrock e il<br />
Wally 143 Essense.<br />
SETTEMBRE 09 FARE VELA 45