Patologia Clinica - Docente.unicas.it
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<strong>Patologia</strong> <strong>Clinica</strong><br />
Lezione 3<br />
Dott.ssa Samantha Messina<br />
Modulo: <strong>Patologia</strong> clinica<br />
Anno accademico 2011/2012<br />
II° anno, I° semestre<br />
CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />
Univers<strong>it</strong>à degli Studi del Molise
Introduzione ai gruppi<br />
sanguigni
I GLOBULI ROSSI<br />
• Piccoli dischi biconcavi<br />
• Si privano di nucleo quando raggiungono completa<br />
matur<strong>it</strong>à<br />
• L'emoglobina (Hb):<br />
– proteina complessa contenuta nel c<strong>it</strong>oplasma<br />
– funzione e sintesi legate alla presenza di un radicale di Fe<br />
– necessaria per il trasporto dell'ossigeno e dell'anidride<br />
carbonica<br />
• Quant<strong>it</strong>à media di globuli rossi:<br />
– sesso femminile: 4.500.000/ml<br />
– sesso maschile: 5.000.000/ml
I gruppi sanguigni<br />
I gruppi sanguigni vengono distinti in<br />
base alla presenza o meno, sul globulo<br />
rosso, di determinate sostanze dette<br />
antigeni e di determinate agglutinine<br />
plasmatiche
Le agglutinine<br />
Le agglutinine sono anticorpi capaci di<br />
distruggere in v<strong>it</strong>ro e in vivo i globuli<br />
rossi contenenti antigeni di gruppo<br />
diverso tram<strong>it</strong>e una reazione di<br />
aggregazione detta agglutinazione
Gruppi AB0<br />
I primi gruppi sanguigni identificati sono quelli del sistema noto<br />
come sistema AB0 (A, B, Zero)<br />
Ciascun globulo rosso può contenere:<br />
• l'antigene A (gruppo A)<br />
• oppure quello B (gruppo B)<br />
• oppure entrambi (gruppo AB)<br />
• oppure nessuno (chiamato per questo gruppo Zero)
Gruppi AB0<br />
Inoltre il plasma sanguigno degli individui di:<br />
• gruppo A contiene l'agglutinina beta (anti-B) capace di<br />
distruggere i globuli rossi del sangue dei gruppi B e AB;<br />
• gruppo B contiene l'agglutinina alfa (anti-A) capace di<br />
distruggere i globuli rossi dei gruppi A e AB;<br />
• gruppo 0 sono presenti entrambe le agglutinine;<br />
• gruppo AB nessuna.
Gruppi AB0<br />
Ciò ha enorme importanza nella pratica della<br />
trasfusione:<br />
il ricevente non deve avere anticorpi rivolti<br />
contro i globuli rossi del donatore poichè<br />
se ciò si verificasse, la v<strong>it</strong>a stessa del<br />
ricevente, sarebbe in pericolo.
Gruppi AB0<br />
Il genere umano si differenzia in 4<br />
gruppi in base alla presenza o<br />
all'assenza di antigeni A e/o B nei<br />
globuli rossi e degli anticorpi<br />
contenuti nel siero
Il sangue viene<br />
esaminato con reagenti<br />
detti:<br />
• “siero anti A”<br />
• “siero anti B”<br />
•Se non si verifica<br />
nessuna reazione il<br />
sangue in esame<br />
appartiene al "gruppo<br />
Zero" (0) donatore<br />
universale<br />
Gruppo 0
Se invece si ha reazione<br />
solo col siero "anti A" il<br />
sangue esaminato<br />
appartiene al "gruppo A".<br />
Gruppo A
Se la reazione si verifica<br />
solo col siero "anti B" il<br />
sangue esaminato<br />
appartiene al "gruppo B".<br />
Gruppo B
In presenza di reazione<br />
sia con il siero "anti A"<br />
che col siero "anti B" il<br />
sangue esaminato<br />
appartiene al "gruppo<br />
AB". Ricevente universale<br />
Gruppo AB
0<br />
A<br />
B<br />
AB<br />
Gli alleli multipli dei gruppi sanguigni del sistema AB0<br />
Gruppi<br />
sanguigni<br />
(fenotipo)<br />
Genotipi<br />
ii<br />
I A I A<br />
I A i<br />
I B I B<br />
I B i<br />
I A I B<br />
Anticorpi<br />
nel sangue<br />
Anti-A<br />
Anti-B<br />
Anti-B<br />
Anti-A<br />
-<br />
Reazione di<br />
agglutinazione<br />
O A B AB
Gruppo Rh<br />
• Nel 1941 viene scoperto nei globuli rossi di una scimmia,<br />
Macacus Rhesus, un nuovo antigene<br />
• Dopo avere inoculato in alcune cavie e conigli campioni di<br />
sangue della scimmia Macacus rhesus osservarono che il<br />
siero dei conigli e delle cavie cosi immunizzati era in<br />
grado di agglutinare l’85% dei globuli rossi umani<br />
• Questo fattore agglutinogeno è presente sulle emazie<br />
umane, "Rh" deriva dal nome della scimmia
Gruppo Rh<br />
• Il gruppo Rh in realtà consta di tre distinte frazioni<br />
• Rh0<br />
• Rh‘<br />
• Rh“<br />
• Il gruppo Rh è capace di determinare la comparsa di agglutinine<br />
specifiche nel sangue di altri individui
Gruppo Rh<br />
• Come per gli antigeni del sistema AB0, la presenza o<br />
l'assenza del fattore Rh è ered<strong>it</strong>aria ed in base ad<br />
essa la popolazione viene suddivisa in due gruppi:<br />
• Rh+ in cui è presente<br />
• Rh- in cui manca
Gruppo Rh<br />
• Tra gli altri sistemi trasmessi<br />
geneticamente vi sono quindi:<br />
– il fattore Rh<br />
– i gruppi M e N; questi ultimi svolgono, talvolta, un<br />
ruolo importante nelle controversie legali<br />
relative all'accertamento della patern<strong>it</strong>à
Gruppo Rh<br />
• Gli antigeni che vengono genericamente denominati in<br />
questo modo sono, in realtà, circa trenta<br />
• Tra questi, il più importante risulta quello indicato<br />
come antigene D<br />
– in base alla sua presenza o assenza, permette di distinguere il<br />
sangue rispettivamente in Rh-pos<strong>it</strong>ivo e Rh-negativo<br />
– è un antigene formato da una molecola di natura proteica
Incompatibil<strong>it</strong>à Rh: MEN<br />
• Il fattore Rh ha importanti riflessi in medicina. Un eventuale feto Rh+<br />
avente madre Rh- e padre Rh+, provoca nel sangue della madre la<br />
comparsa di anticorpi capaci di agglutinare le emazie Rh+<br />
• Si parla di incompatibil<strong>it</strong>à materno-fetale che si verifica in genere al<br />
secondo parto o nei successivi<br />
• Questa incompatibil<strong>it</strong>à provoca la malattia emol<strong>it</strong>ica del neonato (MEN)<br />
(anche detta er<strong>it</strong>roblastosi fetale perché nel sangue del feto sono<br />
presenti gli er<strong>it</strong>roblasti che sono i precursori midollari degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i)
Incompatibil<strong>it</strong>à Rh: trasfusioni<br />
• nel caso di eventuale trasfusione sanguigna, la<br />
compatibil<strong>it</strong>à del fattore Rh segue un andamento<br />
analogo a quello del sistema AB0 poichè il ricevente<br />
non deve sviluppare anticorpi contro il donatore<br />
• Nei lim<strong>it</strong>i del possibile, nella pratica clinica, al<br />
ricevente viene trasfuso sangue di gruppo identico<br />
al suo
Natura degli antigeni<br />
L’attiv<strong>it</strong>à antigenica A, B, H è determinata da<br />
catene oligosaccaridiche presenti su due tipi di<br />
molecole:<br />
glicoproteine, nelle quali le catene<br />
oligosaccaridiche sono legate mediante una<br />
molecola di galattosamina<br />
glicosfingolipidi nei quali le catene glicidiche sono<br />
legate, mediante una catena di glucosio, ad un<br />
lipide
Metodiche per la determinazione<br />
del gruppo ABO<br />
La determinazione del gruppo ABO deve necessariamente includere sia un<br />
test esegu<strong>it</strong>o sugli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i che un’indagine sul siero dello stesso<br />
soggetto; ciascuna delle due indagini rappresenta il controllo dell’altro.<br />
I test vengono esegu<strong>it</strong>i a temperatura ambiente.<br />
Le emazie devono essere cimentate con sieri anti-A e anti-B ed osservate<br />
per rilevare la presenza o l’assenza di agglutinazione<br />
I reagenti vengono sol<strong>it</strong>amente preparati dal siero di soggetti immunizzati<br />
con sostanze gruppo specifiche A o B in modo da indurre la produzione<br />
di anticorpi ad alto t<strong>it</strong>olo
Metodiche per la determinazione<br />
del gruppo ABO<br />
I test per la determinazione del gruppo ABO condotti<br />
sugli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i vengono defin<strong>it</strong>i “test diretti”, e<br />
possono essere esegu<strong>it</strong>i su vetrino, in provetta o su<br />
micropiastre (ELISA).<br />
I test esegu<strong>it</strong>i sul siero, che viene cimentato con emazie<br />
di gruppo A e B, vengono defin<strong>it</strong>i “test indiretti” o<br />
“inversi”.
L’emocromo emocromo
IL SANGUE<br />
Il sangue è formato da una sospensione di cellule (elementi<br />
figurati) in un liquido chiamato plasma<br />
Le cellule del sangue sono prodotte nel midollo osseo e negli<br />
organi linfatici secondari (milza e linfonodi)<br />
Il sangue svolge numerose ed importanti funzioni:<br />
• trasporta l'ossigeno ai vari tessuti<br />
• ne preleva l'anidride carbonica (CO 2 )<br />
• trasporta sostanze nutr<strong>it</strong>ive (aminoacidi, zuccheri, sali<br />
minerali) raccoglie le particelle escrete<br />
• trasporta inoltre ormoni, enzimi e v<strong>it</strong>amine<br />
• difesa dell'organismo
IL PLASMA<br />
Il siero libero da cellule (plasma) può essere ottenuto per<br />
centrifugazione. Il plasma (privato del fibrinogeno):<br />
• è un fluido leggermente alcalino<br />
• colore giallino<br />
• cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o per il 90% da acqua<br />
• Nove parti di questa sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e da sostanze organiche<br />
(glucidi, lipidi (colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi, lec<strong>it</strong>ina,<br />
grassi), proteine (globuline, albumine, fibrinogeno),<br />
glicoproteine, ormoni (gonadotropine, er<strong>it</strong>ropoietina,<br />
trombopoietina), aminoacidi e v<strong>it</strong>amine<br />
• Una parte è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da minerali (dissolte sotto forma<br />
ionica, cioè dissociate in ioni pos<strong>it</strong>ivi e negativi)
TIPI DI CELLULE CIRCOLANTI NEL<br />
SANGUE<br />
• ERITROCITI (GR)<br />
• GRANULOCITI (WBC)<br />
• LINFOCITI<br />
• PIASTRINE (PLT)
Il sangue: 45% cellule; 55% plasma !
Emocromo<br />
L'esame emocromoc<strong>it</strong>ometrico è, in realtà, un insieme di<br />
test per valutare la parte corpuscolata del sangue e il<br />
suo rapporto con la parte liquida<br />
• Ci informa sulla quant<strong>it</strong>à degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i e sulla loro<br />
dimensione, forma e contenuto di emoglobina<br />
• Sulla quant<strong>it</strong>à totale e sui vari tipi di globuli bianchi o<br />
leucoc<strong>it</strong>i<br />
• Sulla quant<strong>it</strong>à delle piastrine<br />
• Sull'ematocr<strong>it</strong>o, ovvero il rapporto tra la massa di<br />
tutte queste cellule e il volume della parte liquida
Normal Hct Values:<br />
adult man 42% - 52% *<br />
adult woman 36% - 48% *<br />
infant (3m) 30% - 36%<br />
child (10y) 36% - 40%<br />
* known approximate range<br />
The Hct varies w<strong>it</strong>h age and sex.
Emocromo: Emocromo:<br />
valori normali<br />
Fornisce informazioni circa le tre filiere circolanti: circolanti:<br />
Quant<strong>it</strong>ative (numeriche) Morfologiche<br />
CELLULE DIMENSIONI VALORE ASSOLUTO FORMULA<br />
%<br />
Er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i<br />
Leucoc<strong>it</strong>i<br />
PMN neutrofili<br />
PMN eosinofili<br />
PMN basofili<br />
Monoc<strong>it</strong>i<br />
Linfoc<strong>it</strong>i<br />
7 – 8 µm 4.200.000-<br />
5.400.000/mm 3<br />
10-15 µm<br />
10-15 µm<br />
10-15 µm<br />
10-15 µm<br />
10-15 µm<br />
4500 – 8500/mm3<br />
2700-6000/mm3<br />
45-260/mm3<br />
20-85/mm3<br />
135-510/mm3<br />
900-3000/mm3<br />
Piastrine 2-3 µm 200.000 – 400.000/mm3<br />
55-70%<br />
1-3%<br />
0.5-1%<br />
5-8%<br />
20-35%
Emocromo VN<br />
maschio femmina<br />
Ematocr<strong>it</strong>o (Hct Hct) 39-50% 39-5<br />
36-47% -47%<br />
Emoglobina<br />
Er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i/µl<br />
Er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i/<br />
Leucoc<strong>it</strong>i /µl /<br />
Piastrine/µl<br />
Piastrine/<br />
Vol corp medio (MCV)<br />
Hb corp media (MCH)<br />
13,5-18 g/dL g/dL<br />
4,6-6,2 .10 3<br />
4,5-11.10 3<br />
150-450.10 3<br />
83-9 -97 7 µm3 26-32 pg/cellula<br />
12-16 g/dL<br />
4,2-5,4.10 3<br />
4,2-5,4.10<br />
4,5-11.10 3<br />
150-450.10 3<br />
83-9 -97 7 µm3 26-32 pg/cellula
ERITROCITI:<br />
ERITROCITI:<br />
sono senza nucleo perché lo hanno espulso nei<br />
processi maturativi midollari (hanno una emiv<strong>it</strong>a di 120 giorni)<br />
GRANULOCITI:<br />
GRANULOCITI:<br />
hanno il nucleo, nucleo,<br />
non si dividono e quindi non si<br />
moltiplicano (spendono 10-12 ore in circolo poi passano ai tessuti<br />
dove vivono da alcune ore ad alcuni giorni, svolgendo una funzione<br />
antibatterica, senza più tornare nel torrente ematico (sono<br />
compartimentalizzati)<br />
compartimentalizzati<br />
LINFOCITI:<br />
LINFOCITI:<br />
hanno il nucleo e si moltiplicano intensamente, vivono<br />
da pochi giorni a molti anni, sono nel sangue, linfa e organi linfoidi. linfoidi<br />
La permanenza in circolo è solo una parte della loro v<strong>it</strong>a (sono<br />
responsabili della competenza immun<strong>it</strong>aria)<br />
PIASTRINE:<br />
PIASTRINE:<br />
sono senza nucleo e risultano dalla frammentazione<br />
c<strong>it</strong>oplasmatica dei precursori (hanno una emiv<strong>it</strong>a di 8-10 giorni e<br />
sono nel circolo)
Er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i: cellule della respirazione (ematosi) in<br />
quanto trasportano O 2 -Hb<br />
Leucoc<strong>it</strong>i: cellule della difesa aspecifica e specifica:<br />
•Granuloc<strong>it</strong>i: neutrofili, eosinofili, basofili<br />
•Monoc<strong>it</strong>i (macrofagi)<br />
•Linfoc<strong>it</strong>i B 15% con stimolo Ag si trasformano in<br />
plasmacellule e producono Ig (Ab)<br />
•Linfoc<strong>it</strong>i T 85% con stimolo Ag producono<br />
mediatori dell’immun<strong>it</strong>à cellulare<br />
Piastrine: cellule del sistema emostatico-coagulativo<br />
che funzionano in connessione con il sistema<br />
endoteliale
ALTERAZIONI<br />
1. Quant<strong>it</strong>ative: aumento o diminuzione delle popolazioni<br />
cellulari<br />
2. Morfologiche<br />
ALTERAZIONI QUANTITATIVE<br />
VERE FALSE<br />
Aumento= c<strong>it</strong>osi -Errore di conta<br />
-Mobilizzazione<br />
compartimentale<br />
Diminuzione=penia -Errore di conta<br />
-da patologie o<br />
meccanismi<br />
interferenti
EMOCROMO ED ERITROCITI<br />
• Numero degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i circolanti (GR)<br />
• Emoglobina (Hb)<br />
• Ematocr<strong>it</strong>o (HCT)<br />
• Parametri Corpuscolari Derivati:<br />
– Volume corpuscolare medio (MCV)<br />
– Emoglobina corpuscolare media (MCH)<br />
– Concentrazione emoglobinica<br />
corpuscolare media (MCHC).<br />
• Variazioni quant<strong>it</strong>ative:<br />
– Riduzione Hb > ANEMIA<br />
– Aumento Hb ed Hct >ERITROCITOSI<br />
• Alterazioni morfologiche<br />
– osservazione al microscopio ottico
EMATOCRITO (Hct)
EMATOCRITO (Hct)<br />
L’esame dell’ematocr<strong>it</strong>o misura il volume dei globuli rossi<br />
(GR) centrifugati in un campione di sangue intero.<br />
Per esempio, un Hct del 40% indica che un campione di<br />
100 ml di sangue contiene 40 ml di GR concentrati<br />
La concentrazione si ottiene centrifugando il sangue intero<br />
trattato con anticoagulanti in un tubo capillare, in modo<br />
che i GR siano ammassati strettamente senza che ci sia<br />
emolisi<br />
Scopo: aiutare nella diagnosi di polic<strong>it</strong>emia, d’anemia, o di<br />
stati anormali di idratazione
EMATOCRITO (Hct)<br />
Un Hct basso suggerisce anemia, emodiluizione, o una<br />
perd<strong>it</strong>a importante di sangue<br />
Un Hct alto indica polic<strong>it</strong>emia od emoconcentrazione,<br />
causata da disidratazione
INDICI ERITROCITARI<br />
Gli indici dei globuli rossi (indici er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>ari) ottenuti<br />
usando i risultati del conteggio dei globuli rossi (GR)<br />
e delle determinazioni dell’ematocr<strong>it</strong>o (Hct),<br />
forniscono informazioni importanti sulle dimensioni di<br />
un GR medio e sul peso della sua Hb<br />
MCV mean corpuscolar volume<br />
MCH mean corpuscolar hemoglobin<br />
MCHC mean corpuscolar hemoglobin concentration<br />
Scopo: aiutare nella diagnosi e nella classificazione<br />
delle anemie
INDICI ERITROCITARI<br />
MCV rapporto tra Hct (volume delle cellule<br />
ammassate) e numero dei GR, esprime le dimensioni<br />
medie degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i ed indica se essi, rispetto alla<br />
norma, hanno dimensioni minori (microc<strong>it</strong>i), maggiori<br />
(macroc<strong>it</strong>i), o normali (normoc<strong>it</strong>i)<br />
MCH rapporto tra Hb e GR, indica il peso<br />
dell’emoglobina di un globulo rosso medio<br />
MCHC rapporto tra peso dell’emoglobina e Hct,<br />
definisce la concentrazione di Hb in 100 ml di GR<br />
concentrati. Essa aiuta a distinguere i GR colorati<br />
normalmente (normocromici) da quelli più pallidi<br />
(ipocromici)
LE ANEMIE<br />
RIDOTTA CONCENTRAZIONE DI Hb NEL SANGUE PERIFERICO<br />
Hb < 12.5 g/dl NEL MASCHIO<br />
< 11.5 g/dl NELLA FEMMINA<br />
IL LIVELLO DI Hb DEFINISCE IL GRADO DI ANEMIA<br />
> 10 g / dL 8-10 g / dL < 8 g / dL<br />
EMATOCRITO, CONTA ERITROCITI, CONTA RETICOLOCITI E VOLUME<br />
CORPUSCOLARE MEDIO (MCV) SERVONO PER IDENTIFICARE IL TIPO DI<br />
ANEMIA.<br />
Hct/GR =MCV 45%/ 5x10 6 =90 µm 3<br />
MCV < 80 µm 3 MICROCITOSI<br />
MCV > 95 µm 3 MACROCITOSI
MCV<br />
MCH<br />
MCHC<br />
Confronto degli indici er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>ari<br />
Valori normali<br />
(normoc<strong>it</strong>ica,<br />
normocromica)<br />
84-99 µm 3<br />
26-32 pg/cellula<br />
30-36 g/dl<br />
nelle anemie<br />
Anemia<br />
sideropenica<br />
(microc<strong>it</strong>ica,<br />
ipocromica)<br />
60-80 µm 3<br />
5-25 pg/cellula<br />
20-30 g/dl<br />
Anemia<br />
perniciosa<br />
(macroc<strong>it</strong>ica,<br />
normocromica)<br />
96-150 µm 3<br />
33-53 pg/cellula<br />
33-38 g/dl
Osservazione di uno striscio di sangue<br />
Un ingrandimento di 200 volte è sufficiente per<br />
osservare e identificare i differenti tipi di cellula.<br />
Tuttavia, un ingrandimento superiore vi permette di<br />
osservare meglio le cellule nei loro dettagli. Potete<br />
osservare sub<strong>it</strong>o lo striscio usando sia obiettivi a secco<br />
che ad immersione.
ALTERAZIONI MORFOLOGICHE<br />
da patologia extraematologica<br />
(sferoc<strong>it</strong>i, drepanoc<strong>it</strong>i,ellissoc<strong>it</strong>i)<br />
ALTERAZIONI MORFOLOGICHE<br />
da patologia ematologica<br />
(cheratoc<strong>it</strong>ie<br />
cheratoc<strong>it</strong>ie e schistoc<strong>it</strong>i)<br />
schistoc<strong>it</strong>i
ECHINOCITI<br />
ACANTOCITI<br />
STOMATOCITI<br />
LEPTOCITI<br />
SFEROCITI<br />
ELLISSOCITI<br />
DREPANOCITI<br />
ALTERAZIONI MORFOLOGICHE<br />
da patologia extraematologica<br />
numerose spicule<br />
regolari.<br />
poche spicule grandi ed<br />
irregolari<br />
fissurazione centrale<br />
Cellule sottili<br />
Microc<strong>it</strong>i iperemici<br />
(cellule preemol<strong>it</strong>iche)<br />
Ovali a sigaro<br />
Cellule falciformi<br />
(IRC, alcalosi, ipoalbuminemia,<br />
ipokaliemia)<br />
(epatopatia alcoolica, s. da<br />
malassorbimento)<br />
(epatopatia alcoolica)<br />
A. Talassemiche<br />
Sferoc<strong>it</strong>osi ered<strong>it</strong>aria,<br />
a. Emol<strong>it</strong>iche<br />
Ellissoc<strong>it</strong>osi ered<strong>it</strong>aria,<br />
a. talassemiche,<br />
a. megaloblastiche<br />
drepanoc<strong>it</strong>osi
Acantoc<strong>it</strong>i: le forme crenate dei GR dipendono dalla osmolar<strong>it</strong>à<br />
elevata del plasma che estrae acqua dalle cellule
CHERATOCITI E<br />
SCHISTOCITI<br />
DACRIOCITI<br />
CODOCITI<br />
ALTERAZIONI MORFOLOGICHE<br />
da patologia ematologica<br />
er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i<br />
frammentati<br />
a lacrima<br />
a bersaglio<br />
A. Emol<strong>it</strong>iche<br />
A. Megaloblastiche<br />
A. Talassemiche<br />
A. Sideropeniche<br />
Mielofibrosi<br />
A. Talassemiche<br />
Splenectomia<br />
A. Sideropeniche<br />
A. Talassemiche<br />
Espressione<br />
dier<strong>it</strong>ropoiesi<br />
inefficace<br />
(fragil<strong>it</strong>à<br />
er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>aria)
FORMA<br />
L’er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>a normale ha forma rotondeggiante. La<br />
variabil<strong>it</strong>à di forma degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i definisce la<br />
poichiloc<strong>it</strong>osi che generalmente è espressione di<br />
er<strong>it</strong>ropoiesi “inefficace e fragile”<br />
In genere si rileva che tanto maggiore è<br />
l’anisoc<strong>it</strong>osi tanto più è frequente la poichiloc<strong>it</strong>osi<br />
(aniso-poichiloc<strong>it</strong>osi)<br />
Quasi sempre nelle anemie vi è riscontro di un<br />
certo grado di aniso-poichiloc<strong>it</strong>osi.
COLORABILITA’<br />
Generalmente esprime la quant<strong>it</strong>à di Hb contenuta negli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i.<br />
Parametri da valutare<br />
MCH = contenuto medio di Hb (VN 27 – 32 pg)<br />
MCHC = concentrazione media di Hb (VN 33 – 38%)<br />
HDW = indice di variabil<strong>it</strong>à di cromia (emoglobinizzazione) (VN1.99 –<br />
2.88 g/dl)<br />
Anisocromia: disomogenea colorabil<strong>it</strong>à della popolazione er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>aria<br />
per differente contenuto di Hb negli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i.<br />
Ipocromia: diminu<strong>it</strong>a colorabil<strong>it</strong>à per riduzione di sintesi di Hb<br />
Ipercromia ?<br />
Policromatofilia: er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i con granulazioni basofile (residui di RNA)<br />
che distinguono gli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i più giovani (reticoloc<strong>it</strong>i). Esprime una<br />
buona risposta midollare.
INCLUSIONI ERITROCITARIE<br />
Sono visibili con colorazioni routinarie.<br />
•Punteggiati Punteggiati basofili (sideroc<strong>it</strong>i): (<br />
er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i con piccole punteggiature blu<br />
c<strong>it</strong>oplasmatiche (Fe++ non incorporato nell’Hb)<br />
•Anelli di Cabot: residui del nucleo er<strong>it</strong>roblastico (fuso m<strong>it</strong>otico)<br />
•Corpi di Howell-Jolly: granuli blu intenso (frammenti nucleari)<br />
•Corpi di Heinz: inclusioni rosso-violetto riferibili ad aggregati di<br />
Hb denaturata adesi alla membrana er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>aria.
DIAGNOSTICA DELLE ANEMIE<br />
La classificazione cinetica delle anemie:<br />
1° gruppo: ridotta formazione di er<strong>it</strong>roblasti<br />
2° gruppo: ridotta formazione di er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i<br />
3° gruppo: ridotta sintesi di Hb<br />
4° gruppo: ridotta sopravvivenza degli er<strong>it</strong>roc<strong>it</strong>i<br />
Utile è associare a tali parametri i seguenti cr<strong>it</strong>eri:<br />
Emoglobina Hb (g/100 ml) esprime l’ent<strong>it</strong>à dell’anemia<br />
MCV < 80 µm 3 anemie microc<strong>it</strong>iche<br />
> 80 µm 3 anemie non microc<strong>it</strong>iche
Anemia da carenza di B12
Anemia a cellule falciformi
Anemia da carenza di ferro
Queste diapos<strong>it</strong>ive sono state realizzate per il Corso Integrato di Farmacologia e<br />
diagnostica di laboratorio, Modulo di <strong>Patologia</strong> clinica, CdL Infermieristica, Facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia, Univers<strong>it</strong>à del Molise<br />
Nel caso riscontraste errori o inesattezze potete inviare una e-mail all’indirizzo<br />
s.messina@<strong>unicas</strong>.<strong>it</strong> Nel caso voleste utilizzare queste diapos<strong>it</strong>ive per i vostri corsi vi<br />
saremmo molto grati se lo segnalaste allo stesso indirizzo di posta