Relazione Geologica e Sismica - Comune di Trenzano

COMUNE DI TRENZANO - Studio geologico del territorio comunale
La Media pianura è quindi caratterizzata da depositi alluvionali sabbiosi e
ghiaiosi passanti a limoso-sabbiosi. Sono presenti aree caratterizzate da depositi più
fini, leggermente ribassate rispetto al livello fondamentale della pianura, che un
tempo erano occupate da paludi successivamente bonificate; in tali zone sono
presenti suoli poco profondi, grigio-nerastri, torbosi.
Infine la “Bassa pianura”, che si trova oltre i confini meridionali del territorio in
esame; è caratterizzata dalla prevalenza di depositi a granulometria più fine, come
sabbie e limi argillosi. In corrispondenza delle alluvioni recenti dei corsi d’acqua
principali si hanno materiali più grossolani. I suoli sono in genere ben sviluppati e
fertili.
La litologia e la morfologia della zona sono quindi derivanti dall’attività
deposizionale ed in subordine erosiva dei corsi d’acqua fluvioglaciali e di quelli
recenti. In profondità si trovano depositi continentali e marini, prevalentemente
limoso-argillosi, del Pleistocene Inferiore.
I depositi quaternari sono impostati su un basamento, costituito dalle formazioni
mesozoiche e terziarie, con una superficie che immerge tendenzialmente verso Sud,
interrotta dalla presenza di strutture anticlinaliche e sinclinaliche sepolte che hanno
effetti sulla struttura geologica di superficie di alcune zone della pianura bresciana.
La successione stratigrafica comprende in superficie potenti depositi di origine
fluvioglaciale collegati agli scaricatori glaciali wurmiani e alluvioni recenti. Sono
costituiti da depositi ghiaioso-sabbiosi originati dalla selezione idraulica operata dall’
ambiente fluvio-glaciale connesso allo scioglimento dei ghiacciai e sono ricoperti da
uno strato argilloso di alterazione. Più in profondità si hanno i depositi fluvioglaciali
più antichi (Pleistocene medio), passanti a conglomerati. La litologia varia da
conglomerati a sabbie, ghiaie e argille, attribuibili alle diverse fasi glaciali del
Pleistocene medio. Al di sotto si hanno i depositi continentali e marini del Peistocene
inferiore, con Iitologie prevalentemente limoso-argillose, a tratti torbose (unità
villafranchiana). L’unità risulta costituita da depositi continentali Iimi, Iimi-sabbiosi e
argillosi, a tratti depositi torbosi, con intercalazioni di sabbie e rare ghiaie. Alla base
si hanno i sedimenti di origine marina, prevalentemente argillosi.
3.1 Unita’ litostratigrafiche
La successione stratigrafica delle unità presenti nel territorio in oggetto è
rappresentata da terreni riferibili al Quaternario che possono essere cosi
schematizzati (dai più antichi ai più recenti):
Depositi fluvioglaciali grossolani dell’Alta pianura (ghiaie e sabbie) - GH
Occupano essenzialmente il territorio a Nord dell’abitato.
Sono contraddistinti da materiali grossolani di norma in potenti sequenze,
essenzialmente ghiaioso-sabbiose in cui è stata operata una selezione
granulometrica dall’ambiente alluvionale. Talora possono comparire lenti o tasche di
sequenze più fini, sabbioso-limose, collegate a diminuzioni di energia.
Depositi fluvioglaciali medio grossolani passanti a fini della media pianura
(sabbie e ghiaie) - Sg
Occupano gran parte del territorio a Sud dell’abitato di Trenzano.
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