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ADMO: tra il donatore e il paziente per salvare una vita

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editoriale<br />

<strong>ADMO</strong>: <strong>tra</strong> <strong>il</strong> <strong>donatore</strong> e <strong>il</strong> <strong>paziente</strong><br />

<strong>per</strong> <strong>salvare</strong> <strong>una</strong> <strong>vita</strong><br />

Qualche mese fa alle Cinque Terre, si è svolto un test di massa <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto di Midollo Osseo a favore di un<br />

bambino di origine italo-greca, colpito da <strong>una</strong> rara patologia cromosomica chiamata Nemo, <strong>per</strong>icolosa <strong>per</strong> le<br />

femmine, mortale <strong>per</strong> i maschi, <strong>per</strong> i quali l’unica soluzione è un <strong>tra</strong>pianto di midollo osseo. Questo avvenimento<br />

deve far rifl ettere sulla necessità di ribadire <strong>il</strong> punto cardine del nostro impegno: garantire sempre e comunque<br />

un’ottima informazione e sensib<strong>il</strong>izzazione anche in presenza di enormi spinte emotive. Chi non conosce <strong>il</strong> mondo<br />

dei <strong>tra</strong>pianti magari non sa che fi no a oggi 84 italiani hanno donato <strong>il</strong> proprio midollo osseo a malati americani<br />

e 496 statunitensi hanno dato <strong>il</strong> loro a cittadini italiani. La bellezza dei donatori è che<br />

sono disponib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> tutti e quindi non è necessario lanciare appelli <strong>per</strong> singoli casi.<br />

Bisogna ricordare che <strong>il</strong> Registro Italiano Donatori Midollo Osseo cerca <strong>per</strong> ogni <strong>paziente</strong> un <strong>donatore</strong><br />

compatib<strong>il</strong>e fra circa 350.000 iscritti e, solo se non lo trova, la ricerca si estende agli oltre 11 m<strong>il</strong>ioni di <strong>per</strong>sone<br />

nel mondo che hanno dato la propria disponib<strong>il</strong>ità a donare le cellule staminali emopoietiche.<br />

Questo scambio internazionale dovrebbe essere di sollievo, anche se parziale, ai pazienti e alle loro famiglie.<br />

Il clamore destato dalla vicenda del bambino italo-greco ha creato<br />

un moto spontaneo di cittadini che hanno aderito in massa con <strong>il</strong> desiderio di risultare compatib<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> piccolo<br />

anche se ciò aveva <strong>una</strong> possib<strong>il</strong>ità di successo prossima allo zero. Perché? In primo luogo la compatib<strong>il</strong>ità<br />

genetica è meno diffi c<strong>il</strong>mente riscon<strong>tra</strong>b<strong>il</strong>e nelle aree omogenee, quindi in questo caso, nell’ambito di <strong>una</strong><br />

popolazione italo-greca; in secondo luogo dai dati statistici risulta evidente <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> <strong>donatore</strong> compatib<strong>il</strong>e<br />

deve già trovarsi all’interno del registro mondiale al momento della richiesta.<br />

Nuovi apporti di donatori sono importanti, soprattutto se<br />

giovani, <strong>per</strong>ché la loro disponib<strong>il</strong>ità a donare rimane a lungo nel tempo.<br />

<strong>ADMO</strong> deve quindi investire energie <strong>per</strong> la ricerca di potenziali donatori giovani.<br />

Grazie all’impegno di <strong>ADMO</strong>, ormai da diversi anni, l’Italia è la quarta nazione al mondo come numero di donatori<br />

disponib<strong>il</strong>i.<br />

Tutto ciò è stato possib<strong>il</strong>e grazie alla grande forza di volontà dei volontari dell’Associazione.<br />

Purtroppo, non sempre <strong>ADMO</strong> ha avuto al suo fi anco le istituzioni: da anni, infatti, non viene<br />

concluso <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso di <strong>una</strong> legge approvata dal Parlamento, che<br />

consentirebbe <strong>una</strong> diffusione più cap<strong>il</strong>lare del messaggio sulla donazione del midollo osseo e delle cellule<br />

staminali emopoietiche.<br />

Roberto Congedi<br />

Presidente <strong>ADMO</strong> Federazione Italiana ONLUS<br />

Un nuovo direttore<br />

<strong>per</strong> <strong>ADMO</strong>Notizie<br />

Q<br />

uando ho ripreso la direzione<br />

del nostro notizia-<br />

rio, avevo chiarito che<br />

avrei assunto l’incarico<br />

con spirito di servizio, nell’attesa<br />

<strong>per</strong>ò di trovare un direttore<br />

responsab<strong>il</strong>e “di professione”.<br />

Sono contento che fi nalmente<br />

quel momento sia arrivato e<br />

sono contento, quindi, di passare<br />

la mano dal prossimo numero<br />

a <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona validissima<br />

e di grande es<strong>per</strong>ienza giornalistica<br />

che molti di noi conoscono<br />

già <strong>per</strong> <strong>il</strong> suo ultimo libro Io<br />

viva di tumore. Una storia vera: Loredana Ranni<br />

Loredana Ranni.<br />

Abruzzese d’origine, Loredana Ranni vive a M<strong>il</strong>ano<br />

dove lavora come giornalista professionista<br />

e, attualmente, è caporedattore dell’edizione<br />

dal mondo<br />

Donatori di cellule staminali emopoietiche nel mondo........ 11.043.906<br />

– potenziali donatori volontari ................................................................................. 10.796.840<br />

– unità di sangue cordonale ........................................................................................ 247.066<br />

Donatori italiani ..................................................................... 320.709<br />

Registri Donatori nel mondo ............................................................. 58<br />

situati in 43 nazioni<br />

Banche Cordonali nel mondo ........................................................... 39<br />

situate in 21 nazioni<br />

Donatori italiani giunti al TMO ..................................................... 1.733<br />

1.182 <strong>per</strong> pazienti italiani – 551 <strong>per</strong> pazienti esteri<br />

Pazienti italiani giunti al TMO ...................................................... 2.833<br />

1.182 da donatori italiani – 1.651 da donatori esteri<br />

dati aggiornati al 31 dicembre 2006<br />

italiana di “Numéro”, uno <strong>tra</strong> i<br />

più prestigiosi mens<strong>il</strong>i a livello<br />

internazionale.<br />

Gli studi storici e la laurea in<br />

materie letterarie con indirizzo<br />

storico presso l’Università degli<br />

Studi di Urbino l’hanno portata<br />

ad approfondire la storia<br />

del costume. Ha maturato la<br />

sua es<strong>per</strong>ienza professionale in<br />

diversi mezzi d’informazione:<br />

quotidiani, televisione, radio,<br />

agenzie stampa e <strong>per</strong>iodici specializzati<br />

nel settore moda.<br />

A Loredana Ranni, a nome di tutta<br />

<strong>ADMO</strong>, porgo i miei più sinceri<br />

auguri di buon lavoro, sicuro che saprà reggere<br />

con mano es<strong>per</strong>ta la guida di <strong>ADMO</strong>Notizie.<br />

Renato Picardi<br />

<strong>ADMO</strong> Federazione Italiana<br />

<strong>ADMO</strong> ringrazia <strong>per</strong>ché la raccolta di fondi<br />

dei velivoli NEOS AIR ha, al momento, su<strong>per</strong>ato<br />

la somma di 55.000 Euro.<br />

<strong>ADMO</strong> ringrazia tutti i suoi<br />

indispensab<strong>il</strong>i volontari che,<br />

nei giorni 17 e 18 marzo 2007,<br />

sono stati presenti<br />

nelle principali piazze italiane<br />

<strong>per</strong> fornire informazioni<br />

sulla donazione di midollo osseo<br />

e distribuire le Colombe <strong>ADMO</strong>.<br />

Anno XV – n. 28 – giugno 2007<br />

Editore: <strong>ADMO</strong> Federazione Italiana ONLUS<br />

Via Aldini 72, 20157 M<strong>il</strong>ano – Telefono 02 39000855<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e: Renato Picardi<br />

Direttore editoriale: Roberto Congedi<br />

Iconografia: Giorgio Dini<br />

Walter Pescara, Striscia la Notizia, NEOS,<br />

Arti Gra che Friulane / Imoco SpA, Marco Troiani<br />

Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione<br />

Stampa: G. Canale & C. – Arese (M<strong>il</strong>ano)<br />

Regis<strong>tra</strong>to presso <strong>il</strong> Trib<strong>una</strong>le di M<strong>il</strong>ano<br />

n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA<br />

Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03<br />

(conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2<br />

DCB M<strong>il</strong>ano<br />

<strong>ADMO</strong> Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in<br />

ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal Decreto<br />

Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li<br />

riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro<br />

ut<strong>il</strong>izzo scrivendo a:<br />

<strong>ADMO</strong> Federazione Italiana ONLUS – Via Aldini, 72 – 20157 M<strong>il</strong>ano<br />

Tiratura: 113.000 copie<br />

www.admo.it 3


intervista<br />

Il “prima” e <strong>il</strong> “dopo”:<br />

un <strong>per</strong>corso verso la guarigione<br />

S<br />

ono passati molti anni, ricorda ancora <strong>il</strong><br />

giorno in cui scoprì di essere gravemente<br />

ammalato?<br />

«Sì, decisamente sì, lo ricordo <strong>per</strong>fettamente.<br />

Credo sia uno di quei momenti che nella <strong>vita</strong> rappresentano<br />

<strong>una</strong> sorta di crinale, un punto che ti<br />

fa poi dividere gli accadimenti in un “prima” e in<br />

un “dopo”.<br />

Anche <strong>per</strong>ché a me è capitato proprio in quel <strong>per</strong>iodo<br />

della <strong>vita</strong> di ciascuno di noi in cui <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

serie di circostanze ti ritrovi (ma lo comprendi<br />

solo dopo, quando sei già oltre) al centro di scelte<br />

destinate a condizionare in maniera decisa <strong>il</strong><br />

tuo <strong>per</strong>corso. È un <strong>per</strong>iodo che non dura più di 10<br />

anni, credo, ma nei quali succede di tutto: fi nisci<br />

di studiare, inizi a lavorare, ti sposi, fai fi gli,<br />

cambi casa, cambi lavoro, fai carriera… insomma<br />

prendi <strong>una</strong> serie di decisioni, bivii, di “sliding<br />

doors” <strong>per</strong> citare un famoso fi lm, che tu <strong>per</strong>corri<br />

cercando di andare avanti senza sbagliare mai,<br />

con grande, grandissima fi ducia in te stesso e<br />

nel futuro, che <strong>per</strong> quanto diffi c<strong>il</strong>e ti possa apparire<br />

senti che stai davvero ponendo la basi di<br />

qualcosa di veramente “tuo”, nel mondo.<br />

Ecco, in quel <strong>per</strong>iodo così frenetico, ma vivo,<br />

l’idea di essere meno che invulnerab<strong>il</strong>e non<br />

ti sfi ora proprio. E non è presunzione; è quella<br />

sana ambizione che ti consente di realizzare<br />

quello che vuoi, o quantomeno di provarci senza<br />

paura. L’ultima cosa che ti puoi aspettare e<br />

verso la quale sei completamente impreparato è<br />

di scoprirti malato. Ma malato seriamente, mica<br />

scherzi. Non ti fa paura, che so, rom<strong>per</strong>ti un<br />

braccio se fai sport. Sai che sarà <strong>una</strong> cosa <strong>tra</strong>n-<br />

4 www.admo.it<br />

La diagnosi improvvisa della malattia, l’attesa del<br />

<strong>tra</strong>pianto di midollo osseo e <strong>il</strong> cammino verso la<br />

ripresa: es<strong>per</strong>ienza di un <strong>paziente</strong><br />

Un’immagine di Walter Pescara durante <strong>il</strong> suo ricovero ospedaliero<br />

sitoria e in qualche modo l’hai messa in conto. È<br />

un rischio accettab<strong>il</strong>e. Ma <strong>una</strong> cosa così no, non<br />

pensi che possa succedere proprio a te.<br />

Stavo male già da tempo, forse addirittura un<br />

anno, non so di preciso. In quel <strong>per</strong>iodo lavoravo<br />

all’Isola d’Elba, e la stagione turistica terminava<br />

in ottobre. Mi sentivo sempre stanco, sudavo e<br />

avevo spesso <strong>una</strong> febbriciattola. Ero anche dimagrito<br />

parecchio e mi faceva male la m<strong>il</strong>za. Siccome<br />

mi capitava spesso di essere particolarmente<br />

stanco alla fi ne di ogni stagione di lavoro intenso,<br />

testardamente ho voluto portare a temine <strong>il</strong> lavoro.<br />

Non solo, dopo siamo anche partiti con gli<br />

amici <strong>per</strong> un viaggio “On the Road” in Spagna!<br />

Però stavo sempre male, non potevo più ignorarlo.<br />

Al ritorno mi sono fatto vedere dal mio<br />

medico. Il mio medico è fort<strong>una</strong>tamente ancora<br />

uno di quelli che… ti mette le mani addosso! Nel<br />

senso che non ha paura di toccarti e di <strong>per</strong>cepire<br />

dal tuo corpo i segnali che <strong>il</strong> corpo stesso <strong>tra</strong>smette<br />

a chi li sa leggere. Un orecchio del medico<br />

sulla schiena sente i tuoi polmoni, così come<br />

lui sa leggere <strong>il</strong> colore della tua lingua, l’umidità<br />

della tua pelle, la frequenza del tuo respiro, la<br />

tua postura, la tua agitazione, <strong>il</strong> bianco dei tuoi<br />

occhi e così via. Insomma, lui un’idea già se l’era<br />

fatta e da lì le cose sono andate piuttosto velocemente:<br />

esami, poi ancora esami, poi ricovero<br />

immediato a Padova e nemmeno 24 ore dopo <strong>il</strong><br />

<strong>tra</strong>sferimento a Vicenza, nel Centro specializzato<br />

<strong>per</strong> le malattie ematologiche del Veneto.<br />

Ematologia? Che ci faccio qui? E cosa diavolo<br />

vuol dire “ematologia”?<br />

Ecco, quello è stato <strong>il</strong> momento in cui ho capito<br />

che la mia <strong>vita</strong> non sarebbe più stata la stessa,<br />

che stavo en<strong>tra</strong>ndo in <strong>una</strong> nuova condizione sconosciuta<br />

e totalmente incerta. Se devo focalizzare<br />

<strong>il</strong> momento esatto in cui l’ho capito (non saputo,<br />

quello è accaduto solo poche ore dopo da<br />

parte dei medici), è stato la prima sera di ricovero<br />

a Vicenza. Sono en<strong>tra</strong>to all’ora della cena, e<br />

<strong>il</strong> mio compagno di stanza stava mangiando <strong>una</strong><br />

tristissima minestrina. L’ho guardato bene, era<br />

magrissimo, pallido e senza capelli. Curvo sopra<br />

<strong>il</strong> piatto sembrava un vecchio di cent’anni, e la<br />

grigia luce del neon faceva <strong>il</strong> resto. Da un palo<br />

pendevano due o tre fl ebo colorate, i cui tubicini<br />

gli fi nivano in un punto imprecisato sotto al<br />

pigiama. Parlava a fatica, ma si sforzava di essere<br />

cordiale. Dopo i primi convenevoli <strong>per</strong>ò mi<br />

piazzò lì con un misto di ingenuità e noncuranza<br />

<strong>una</strong> domanda che, davvero, rappresenta <strong>il</strong> mio<br />

crinale: “Ma lei, ha la leucemia?” BANG! Se fi no<br />

a quel momento avevo voluto negare l’evidenza,<br />

avevo s<strong>per</strong>ato di aver capito male le mezze frasi<br />

che sentivo, avevo voluto credere alle parole<br />

prudenti e rassicuranti di chi mi stava vicino,<br />

ora non potevo più farlo, dovevo rendermi conto<br />

della realtà. Prima o poi mi sarei <strong>tra</strong>sformato<br />

anch’io in un vecchio di cent’anni curvo sulla minestrina<br />

e pieno di fl ebo.<br />

Ma non ho mai pensato che sarebbe stata <strong>una</strong><br />

condizione defi nitiva. Fra le tante fortune che ho<br />

avuto nella mia <strong>vita</strong> c’è anche quella di aver ereditato<br />

<strong>il</strong> carattere lieve e positivo di mio padre,<br />

che mi ha consentito di immaginarmi sempre<br />

proiettato nel futuro dando <strong>per</strong> scontato che lo<br />

status di malato, prima o poi, cessasse. In altre<br />

parole ho sempre pensato a un “dopo” la malattia.<br />

Credo che questo abbia aiutato parecchio<br />

me e chi mi stava intorno, mia moglie Nicoletta<br />

<strong>per</strong> prima.»<br />

Da quel giorno quanto tempo passò prima di arrivare<br />

al <strong>tra</strong>pianto di midollo osseo?<br />

«Sette anni. Sette lunghi anni nei quali la malattia<br />

mi ha concesso di vivere <strong>una</strong> <strong>vita</strong> pressoché<br />

normale. Chiaramente ho dovuto rinunciare<br />

alle mie ambizioni di carriera, almeno <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

momento, ma ho trovato sul lavoro un ambiente<br />

davvero amichevole e comprensivo. Sono stato<br />

fort<strong>una</strong>to.<br />

In quegli anni <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto non era la terapia elettiva<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> tipo di leucemia che avevo io. Ne erano<br />

stati fatti pochi nel modo e pochissimi in Italia.<br />

Genova era all’avanguardia ma non esisteva <strong>una</strong><br />

banca dati di donatori italiani suffi cientemente<br />

fornita da poter alimentare un’ipotesi di terapia<br />

credib<strong>il</strong>e. Tra l’esiguo ventaglio di soluzioni che<br />

i medici quella sera a Vicenza mi avevano prospettato,<br />

quella del <strong>tra</strong>pianto era da considerarsi<br />

più che altro un’ipotesi quanto mai vaga.<br />

Mancavano certezze, mancavano es<strong>per</strong>ienze,<br />

mancavano i numeri. Io <strong>tra</strong> l’altro non avevo<br />

fratelli che potevano donare <strong>il</strong> midollo <strong>per</strong> cui<br />

avrei dovuto trovarne uno compatib<strong>il</strong>e esterno.<br />

C’era sì <strong>una</strong> banca dati in America, credo… forse…<br />

chissà!<br />

intervista<br />

Breve storia del nostro intervistato<br />

Walter Pescara, 47 anni, è nato a Padova. Sposato,<br />

senza fi gli, con Nicoletta, conosciuta l’anno della maturità.<br />

Il padre sottuffi ciale dell’ Aeronautica, la madre<br />

casalinga. Un solo fratello, più grande, mancato<br />

all’età di 33 anni. Consegue <strong>il</strong> diploma delle medie<br />

su<strong>per</strong>iori, si iscrive all’università ma non si laurea.<br />

Fin da ragazzo, durante le vacanze estive, inizia a<br />

lavorare nel campo alberghiero presso le aziende di<br />

alcuni parenti. Quel mondo lo at<strong>tra</strong>e, e dopo <strong>il</strong> diploma<br />

decide che ne farà la sua professione. Inizia la<br />

gavetta e, oggi, è direttore in <strong>una</strong> grande compagnia<br />

alberghiera italiana. Lavora a M<strong>il</strong>ano ma continua a<br />

vivere a Padova.<br />

Io sono stato fort<strong>una</strong>to <strong>per</strong>ché ho potuto aspettare.<br />

La malattia mi ha lasciato <strong>il</strong> tempo di vedere<br />

<strong>tra</strong>sformare quella che sembrava la meno<br />

credib<strong>il</strong>e delle soluzioni in <strong>una</strong> possib<strong>il</strong>ità concreta<br />

<strong>per</strong> molti, me compreso. Ho potuto vedere<br />

<strong>ADMO</strong> che faceva crescere la banca dati, <strong>il</strong> mitico<br />

“Registro”. Io avevo un midollo piuttosto<br />

diffi c<strong>il</strong>e, pare, ma sono stato così fort<strong>una</strong>to che<br />

ho potuto aspettare fi no a quando <strong>il</strong> numero<br />

di donatori è cresciuto così tanto che anch’io,<br />

dopo sette anni ho trovato <strong>il</strong> <strong>donatore</strong> giusto. E<br />

italiano <strong>per</strong> giunta.»<br />

Come si sente ora, a distanza di anni ormai dal<br />

<strong>tra</strong>pianto? Ha disturbi collaterali?<br />

«Bene, nessun disturbo serio fort<strong>una</strong>tamente.<br />

Mi è rimasta <strong>una</strong> certa tendenza ad avere i trigliceridi<br />

un po’ alti e a volte ho la pelle troppo<br />

secca, specialmente in inverno. Direi <strong>per</strong>ò che<br />

<strong>una</strong> p<strong>il</strong>lola al giorno e un tubo di Nivea all’anno<br />

sono un prezzo piuttosto conveniente <strong>per</strong> essere<br />

guariti, no? Secondo me è un affarone. C’è gente<br />

costretta a prendere molte più medicine di me<br />

<strong>per</strong> patologie ben più leggere e non si lamenta.<br />

Non è proprio <strong>il</strong> caso che lo faccia io, mi pare.<br />

Devo dire che <strong>per</strong>ò non svolgo nemmeno un’attività<br />

pesante dal punto di vista fi sico. Ho un<br />

amico “collega di fl ebo” che era imbianchino e<br />

ha dovuto cessare l’attività <strong>per</strong>ché non si sentiva<br />

più di averne la forza. Ma ognuno è un caso a<br />

se, non si può generalizzare.<br />

Però quando vado ai controlli (<strong>per</strong>ché sebbene<br />

www.admo.it 5


intervista<br />

d<strong>il</strong>atati nel tempo i controlli si continuano a<br />

fare, che diamine!) mi pare ancora di cogliere<br />

<strong>una</strong> certa soddisfazione nei medici. Credo che<br />

pensino di aver fatto un buon lavoro, con me.<br />

Magari è solo <strong>una</strong> sensazione mia, ma io sono<br />

d’accordo, gli sono riuscito bene.»<br />

So che la domanda è indiscreta, ma in tutto questo<br />

tempo come si sono sv<strong>il</strong>uppati i suoi affetti?<br />

«Le situazioni estreme estremizzano. Nel senso<br />

che questi accadimenti della <strong>vita</strong> espongono a<br />

<strong>una</strong> tensione estrema tutto <strong>il</strong> tessuto dei rapporti<br />

in cui noi viviamo. E in un tessuto sotto<br />

tensione emergono tutti i punti deboli, se ce ne<br />

sono. Abbiamo at<strong>tra</strong>versato momenti diffi c<strong>il</strong>i.<br />

Quando sei ammalato sei unicamente concen<strong>tra</strong>to<br />

su te stesso, devi affrontare la <strong>vita</strong> giorno <strong>per</strong><br />

giorno con tutte le forze che ti rimangono. Non<br />

c’è spazio <strong>per</strong> niente altro. E purtroppo chi ne<br />

subisce l’impatto<br />

maggiore è proprio<br />

la <strong>per</strong>sona più vicina<br />

a te, quella che<br />

ami. In quel momento<br />

<strong>il</strong> rapporto si<br />

<strong>tra</strong>sforma e diventa<br />

unidirezionale: puoi<br />

solo ricevere, non<br />

puoi dare nulla. E<br />

tutto questo logora.<br />

Mette alla prova<br />

e logora.<br />

E poi con la malattia<br />

del tuo compagno salta completamente la<br />

progettualità, che è <strong>una</strong> delle basi implicite di<br />

un rapporto stab<strong>il</strong>e. Il proprio futuro di coppia<br />

non sarà più come ce lo si era immaginato.<br />

Mi è capitato varie volte di assistere a matrimoni<br />

o fi danzamenti fi niti <strong>per</strong>ché la pressione era<br />

diventata insostenib<strong>il</strong>e. La malattia spaventa, e<br />

non è certo fac<strong>il</strong>e veder soffrire, de<strong>per</strong>ire e rischiare<br />

continuamente di <strong>per</strong>dere la <strong>per</strong>sona che<br />

ami. Non me la sento di biasimare coloro che non<br />

hanno retto.<br />

Noi abbiamo avuto la fort<strong>una</strong> che ci siamo sempre<br />

voluti bene. Quando è arrivata la malattia<br />

eravamo insieme già da tempo, da ragazzi. Credo<br />

che le fondamenta del nostro rapporto si siano<br />

in qualche modo salvate e abbiano retto non<br />

tanto a un forte impatto, nel nostro caso, ma a<br />

<strong>una</strong> altrettanto <strong>per</strong>icolosa corrosione. In qualche<br />

modo ne siamo usciti rafforzati. Credo che<br />

questo sia dovuto all’aver vissuto assieme <strong>una</strong><br />

situazione diffi c<strong>il</strong>issima, dopo ci si sente di aver<br />

condiviso <strong>una</strong> parte importante della propria<br />

<strong>vita</strong>, ci si sente davvero legati l’uno all’al<strong>tra</strong>.<br />

Certo, <strong>il</strong> fatto di averla su<strong>per</strong>ata è essenziale.<br />

Non si potrebbe sentire di avere fatto fronte comune<br />

ad un evento che ti ha <strong>tra</strong>volto, non avrebbe<br />

senso.<br />

E la sua attività lavorativa?<br />

«Io ero proprio nel <strong>per</strong>iodo che ho descritto prima,<br />

stavo davvero ponendo le basi <strong>per</strong> la mia<br />

crescita professionale. Addirittura stavamo valutando<br />

seriamente la possib<strong>il</strong>ità di <strong>tra</strong>sferirci<br />

defi nitivamente all’Elba.<br />

In fretta e furia abbiamo accantonato tutto e<br />

siamo rien<strong>tra</strong>ti a Padova, la nos<strong>tra</strong> città.<br />

Anche qui sono stato fort<strong>una</strong>to, sono riuscito a<br />

rimanere nel ramo alberghiero, anche se ho dovuto<br />

fare un passo<br />

Probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> malato<br />

compatib<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> vostro<br />

midollo c’è già, da qualche<br />

parte. Sta a voi rendervi<br />

disponib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> dargli <strong>una</strong><br />

possib<strong>il</strong>ità, proprio voi<br />

e nessun altro<br />

(forse due) indietro.<br />

Ho cercato di avere<br />

un lavoro forse un<br />

po’ meno impegnativo,<br />

ma sicuro, che<br />

mi garantisse maggiormente<br />

verso la<br />

totale incertezza del<br />

futuro al quale sarei<br />

andato incontro. Ho<br />

trovato un datore di<br />

lavoro davvero comprensivo,<br />

che non si è<br />

spaventato dalla mia situazione e mi ha dato fi -<br />

ducia, sempre. Si pensi che <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto sono<br />

rimasto assente dal lavoro 14 mesi. Chiunque<br />

altro avrebbe approfi ttato della situazione <strong>per</strong><br />

licenziarmi, e a pieno diritto anche. Invece mi<br />

hanno conservato <strong>il</strong> posto. Non erano obbligati,<br />

davvero bravi, grazie.<br />

Con <strong>il</strong> <strong>tra</strong>scorrere del tempo <strong>per</strong>ò, dopo <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto,<br />

man mano che le cose continuavano a<br />

migliorare, parallelamente ha iniziato a tornare<br />

la fi ducia in me stesso, e insieme a essa si riaffacciava<br />

quella voglia di migliorare, di andare<br />

avanti, quel “motorino” che, evidentemente,<br />

non si era mai del tutto spento, dentro di me,<br />

nemmeno nei momenti più bui.<br />

Buffo che le occasioni a volte ti si presentino<br />

solo (o forse proprio <strong>per</strong> questo) nei momenti<br />

nei quali tu ti sentiresti disponib<strong>il</strong>e a rischiare.<br />

Ricordo che da giorni mi interrogavo sull’oppor-<br />

tunità o meno di cogliere <strong>una</strong> occasione che mi<br />

si era presentata, che mi avrebbe dato modo di<br />

riprendere in mano <strong>il</strong> mio <strong>per</strong>corso lavorativo<br />

dopo 10 anni (tanto è durata la mia pausa professionale)<br />

di stop! In quei giorni avevo la visita<br />

di controllo a Genova. Ne parlai con la “mia”<br />

dottoressa e le chiesi di dirmi in sincerità che<br />

cosa sarebbe stato lecito attendere da me stesso,<br />

in futuro.<br />

“Il massimo” fu la semplice e <strong>il</strong>luminante risposta<br />

che mi diede.<br />

Mi si aprì un mondo, ero tornato a essere me<br />

stesso. La presi in parola… ed eccomi qua!<br />

Cosa le ha lasciato dentro tutta la vicenda?<br />

«Me lo sono chiesto tante volte, e anche parlando<br />

con gli amici questo argomento salta fuori<br />

sovente.<br />

Sembra paradossale ma credo di averci guadagnato<br />

qualcosa, alla fi ne. Anzi, parecchio.<br />

Sicuramente ho imparato a mettere in giusta<br />

prospettiva le cose. La scuola è dura, ma dopo<br />

ti rendi subito conto cosa è importante e di cosa<br />

sono solo fi sime. Non so spiegarmi meglio, ma<br />

questa capacità di discernere, di cogliere con<br />

più fac<strong>il</strong>ità l’essenza delle situazioni, prima non<br />

l’avevo. E nemmeno mia moglie, devo dire.<br />

E poi ho molta più comprensione di prima. Mi<br />

viene più naturale pormi in maniera comprensiva<br />

rispetto alle <strong>per</strong>sone. Anche nei momenti<br />

confl ittuali (e ce ne sono sempre!) non mi trovo<br />

mai a infi erire, cerco sempre di concedere <strong>una</strong><br />

via d’uscita “onorevole”.<br />

E mi sono sco<strong>per</strong>to <strong>paziente</strong> e tollerante. Nel<br />

senso che sono disposto a tollerare negli altri<br />

molte più “sbavature” di quanto non pensassi.<br />

A patto che io colga <strong>una</strong> sincerità di fondo, naturalmente.<br />

Devo dire che questa serie di sfaccettature,<br />

questa sorta di maturità empatica mi ha aiutato<br />

parecchio, visto <strong>il</strong> particolare lavoro che<br />

svolgo.»<br />

Vuole aggiungere qualcosa di suo ai lettori?<br />

«Sì, ma cito e faccio mia l’esortazione di un amico:<br />

“probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> malato compatib<strong>il</strong>e con <strong>il</strong><br />

vostro midollo c’è già, da qualche parte. Sta a<br />

voi rendervi disponib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> dargli <strong>una</strong> possib<strong>il</strong>ità,<br />

proprio voi e nessun altro.”» <br />

A cura della redazione<br />

Risultati e s<strong>per</strong>anze<br />

nell’ematologia pediatrica<br />

6 www.admo.it www.admo.it 7<br />

D<br />

ottor Dini, ora lei è <strong>il</strong> primario dell’Ematologia<br />

Pediatrica e quindi anche respon-<br />

sab<strong>il</strong>e dell’attività di <strong>tra</strong>pianto di Cellule<br />

Staminali Emopoietiche, ma ha iniziato tanti anni<br />

fa, quanti <strong>per</strong> l’esattezza? E quale è stato <strong>il</strong> suo<br />

cammino all’interno del Gaslini?<br />

«Ho iniziato <strong>per</strong> caso a occuparmi di Ematologia<br />

e Oncologia pediatrica nel 1977, sostituendo <strong>una</strong><br />

collega in maternità. Il mio primo interesse sono<br />

state le talassemie; successivamente mi sono occupato<br />

di leucemia e poi di neuroblastoma e nel<br />

1984 ho iniziato <strong>il</strong> programma di <strong>tra</strong>pianto di midollo<br />

osseo nei tumori solidi.<br />

Ho iniziato al Gaslini <strong>il</strong> programma di <strong>tra</strong>pianto da<br />

<strong>donatore</strong> volontario nel 1989, dopo <strong>una</strong> es<strong>per</strong>ienza<br />

nel centro di Seattle.»<br />

Secondo lei, facendo riferimento al solo ambito<br />

pediatrico, i donatori saranno ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> ancora<br />

molti anni o nuove terapie si profi lano all’orizzonte?<br />

Le cellule cordo-<br />

nali sostituiranno le<br />

cellule da sangue <strong>per</strong>iferico<br />

o da sangue<br />

midollare?<br />

«Nel campo della<br />

pediatria <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto<br />

di Cellule Staminali<br />

Emopoietiche ha<br />

dato un contributo importante nel <strong>tra</strong>ttamento e<br />

nella guarigione non solo di patologie ematologiche,<br />

come la leucemia linfoblastica acuta ad alto<br />

rischio o la leucemia mieloblastica acuta, ma anche<br />

in malattie congenite quali l’osteopetrosi, la<br />

talassemia, le malattie d’accumulo, e molte altre.<br />

Io ritengo che anche nel campo pediatrico i dona-<br />

tori di midollo osseo occu<strong>per</strong>anno sempre un posto<br />

di r<strong>il</strong>ievo <strong>per</strong> tutta <strong>una</strong> serie di motivi. Ritengo<br />

improbab<strong>il</strong>e che le cellule cordonali possano sostituire<br />

le cellule di sangue midollare. In pediaria<br />

l’ut<strong>il</strong>izzo di cellule da sangue <strong>per</strong>iferico non sembra<br />

giustifi cato.»<br />

Io ritengo che anche nel<br />

campo pediatrico i donatori<br />

di midollo osseo occu<strong>per</strong>anno<br />

sempre un posto di r<strong>il</strong>ievo<br />

Che cosa ha consentito<br />

di migliorare<br />

negli ultimi anni i risultati<br />

del <strong>tra</strong>pianto<br />

da <strong>donatore</strong> volontario?<br />

«Nel corso degli<br />

ultimi anni i pazienti sottoposti a <strong>tra</strong>pianto da<br />

<strong>donatore</strong> volontario hanno ottenuto risultati sovrapponib<strong>il</strong>i<br />

ai pazienti sottoposti a <strong>tra</strong>pianto da<br />

fam<strong>il</strong>iare compatib<strong>il</strong>e, grazie alla miglior selezione<br />

del <strong>donatore</strong>, alla migliore terapia di supporto<br />

antivirale e a <strong>una</strong> piu razionale profi lassi e<br />

terapia alla GVH. Estremamente promettente nel<br />

Breve storia del nostro intervistato<br />

intervista<br />

Giorgio Dini, Primario del Gaslini di Genova, racconta<br />

la sua es<strong>per</strong>ienza e <strong>tra</strong>ccia gli orizzonti<br />

futuri<br />

Giorgio Dini, nato a Camogli <strong>il</strong> 24 marzo 1950. Dal 1997 svolge<br />

le mansioni di Primario dell’UO di Ematologia e Oncologia<br />

al Gaslini di Genova e dal 2000 è Direttore del Dipartimento<br />

di Ematologia e Oncologia presso lo stesso ospedale. Grazie<br />

alla sua es<strong>per</strong>ienza maturata anche all’estero (Londra nel<br />

1980, Bethesta nel 1982 e Seattle nel ’90) ha rico<strong>per</strong>to diverse<br />

cariche fra le quali Coordinatore del gruppo AIEOP, Coordinatore<br />

della Commissione GITMO e attualmente è Chair<strong>per</strong>son del Pediatric Disease del<br />

EBMT. Ha curato circa 150 pubblicazioni scientifi che internazionali <strong>tra</strong> <strong>il</strong> 1981 e <strong>il</strong> 2007.<br />

corso degli ultimi anni sembra essere l’uso delle<br />

cellule mesenchimali stromali <strong>per</strong> <strong>tra</strong>ttare la<br />

GVHD refrattaria.»<br />

Vuole raccontarci uno dei suoi ricordi più belli?<br />

«Uno dei miei ricordi più belli è la partecipazione<br />

alla festa di laurea in medicina di uno studente<br />

toscano che aveva ricevuto anni prima presso <strong>il</strong><br />

nostro centro un <strong>tra</strong>pianto di midollo osseo da<br />

<strong>donatore</strong> non consanguineo. In quella occasione<br />

abbiamo <strong>tra</strong>scorso <strong>una</strong> magnifi ca serata con lui,<br />

la sua fi danzata, la sua donatrice proveniente<br />

dagli Stati Uniti e tutta la sua famiglia. »<br />

Avrebbe un suggerimento da dare ai volontari di<br />

<strong>ADMO</strong>?<br />

«I volontari di <strong>ADMO</strong> sono certamente <strong>tra</strong> i “più<br />

adeguati” nel mondo. Il suggerimento è di rifl ettere<br />

a lungo prima di accettare di essere iscritti nel<br />

registro e, di conseguenza, di e<strong>vita</strong>re, <strong>per</strong> quanto<br />

possib<strong>il</strong>e, rifi uti nel momento della richiesta.»


Valle d’Aosta<br />

VIII Trofeo <strong>ADMO</strong><br />

Sul campo del Golf Club Aosta in località Arsanières<br />

di Gignod (AO) è stata disputata la gara<br />

con scopo benefi co denominata “VIII Trofeo<br />

<strong>ADMO</strong>” con formula PRO.AM, competizione <strong>per</strong><br />

squadre di 4 elementi.<br />

A vincere è stato <strong>il</strong> quartetto composto da Antonio<br />

Napoli, Giuseppe Borbey, Raffaele Napoli e<br />

Ivan Cottino nel netto e un poker di golfi sti formato<br />

da Renato Borre, Fiorenzo Santoro, Giampaolo<br />

Aluigi, Elisa Vitton Mea nel lordo.<br />

S<strong>per</strong>ando che <strong>il</strong> sodalizio sport-solidarietà continui<br />

così fattivamente anche in futuro, un arrivederci<br />

sui campi da golf <strong>per</strong> <strong>il</strong> “IX Trofeo <strong>ADMO</strong>”.<br />

Assemblea<br />

<strong>ADMO</strong> Valle d’Aosta informa i propri soci che l’Assemblea<br />

ordinaria <strong>per</strong> <strong>il</strong> rinnovo delle cariche associative<br />

2007-2010 avverrà nel mese di ottobre 2007.<br />

Il relativo avviso con l’indicazione della sede e della<br />

data sarà reso pubblico nei tempi e modi previsti<br />

dallo Statuto e dal Regolamento associativo.<br />

Piemonte<br />

B<strong>il</strong>ancio attività 2006<br />

in Piemonte<br />

Di seguito alcune cifre relative all’attività di<br />

<strong>ADMO</strong> Piemonte durante lo scorso anno.<br />

Iscritti al 31 dicembre 2006: 29.300 (nuovi<br />

iscritti nel 2006: 1.708).<br />

Donazioni effettuate nell’anno a favore di pazienti<br />

italiani e s<strong>tra</strong>nieri: 22.<br />

Incontri divulgativi organizzati sul territorio<br />

regionale <strong>per</strong> informare sul tema della donazione:<br />

383.<br />

Contributi erogati: euro 20.000 a favore dell’Ospedale<br />

Santa Croce e Carle di Cuneo <strong>per</strong><br />

<strong>una</strong> borsa di studio (grazie all’attività di raccolta<br />

fondi svolta dalle Sezioni <strong>ADMO</strong> di Fossano<br />

e del cuneese).<br />

Nuove sezioni: due nuove sezioni sono en<strong>tra</strong>te<br />

nella famiglia di <strong>ADMO</strong> Piemonte, <strong>il</strong> comitato<br />

di Asti Val R<strong>il</strong>ate e <strong>il</strong> Gruppo di Gattinara.<br />

I risultati raggiunti sono frutto dell’appassionato<br />

lavoro dei volontari delle 19 sezioni,<br />

comitati e referenti piemontesi, ai quali va <strong>il</strong><br />

ringraziamento del Direttivo <strong>ADMO</strong> Piemonte.<br />

Altre attività di <strong>ADMO</strong> Piemonte nell’anno in corso<br />

Due coniugi calabresi in serie diffi coltà, giunti a<br />

Torino <strong>per</strong> seguire la fi glia di 8 anni ammalatasi di<br />

leucemia e ricoverata da settembre 2006 presso<br />

l’Ospedale Infant<strong>il</strong>e Regina Margherita, sono attualmente<br />

supportati economicamente e moralmente<br />

dalla sede di V<strong>il</strong>lar Perosa.<br />

A seguito di alcuni casi di ammalati, che hanno<br />

scosso l’opinione pubblica piemontese, si sono<br />

iscritti nei primi 3 mesi del 2007 circa 1.500 nuovi<br />

potenziali donatori di Midollo Osseo-Cellule Staminali.<br />

Grazie a quanti hanno collaborato <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

raggiungimento di questo risultato e aderito al<br />

nostro messaggio di solidarietà.<br />

Torino: assessori e consiglieri<br />

regionali iscritti all’IBMDR<br />

Un’emoteca di AVIS si è fermata martedì 3 apr<strong>il</strong>e<br />

2007 nel cort<strong>il</strong>e di Palazzo Lascaris, sede della<br />

Regione Piemonte, <strong>per</strong> effettuare ad assessori,<br />

consiglieri e dipendenti, <strong>il</strong> prelievo necessario <strong>per</strong><br />

l’iscrizione al registro IBMDR. “L’iniziativa a sostegno<br />

di <strong>ADMO</strong> – spiega la presidente della Regione<br />

Mercedes Bresso – nasce a seguito del nostro incontro<br />

con <strong>una</strong> giovane donna di Asti alla ricerca<br />

del <strong>donatore</strong> compatib<strong>il</strong>e. In<strong>vita</strong>re i Consiglieri ad<br />

aderire al suo appello di solidarietà è un gesto di<br />

impegno <strong>per</strong>sonale delle istituzioni ed anche un<br />

gesto simbolico <strong>per</strong> spingere altri cittadini a fare<br />

altrettanto”.<br />

IN ITALIA<br />

Il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide<br />

Gariglio, lieto di aver appena effettuato <strong>il</strong> prelievo di sangue<br />

<strong>per</strong> l’iscrizione alla banca dati dei potenziali donatori<br />

di Midollo Osseo-Cellule Staminali<br />

Premio San Giovanni<br />

ad Anna Mirone<br />

Il 26 gennaio scorso l’Associassion Piemontèisa<br />

(nata nel 1957 <strong>per</strong> sostenere lo studio e la diffusione<br />

delle <strong>tra</strong>dizioni popolari e la promozione di<br />

attività internazionali in riferimento ai piemontesi<br />

nel mondo), ha consegnato alla dottoressa<br />

Anna Mirone, attivissima collaboratrice di <strong>ADMO</strong><br />

e di molte associazioni di volontariato, <strong>il</strong> Premio<br />

San Giovanni, un simbolico medaglione raffi -<br />

gurante <strong>il</strong> Piemonte. L’ambìto riconoscimento è<br />

conferito alle <strong>per</strong>sonalità che “con <strong>il</strong> proprio lavoro<br />

hanno contribuito a rendere grande <strong>il</strong> nome<br />

di Torino e del Piemonte in Italia e nel mondo nei<br />

La dottoressa Anna Mirone riceve <strong>il</strong> premio San Giovanni dal Presidente del Consiglio Regionale e da Gianduja<br />

campi della cultura, dell’arte, delle libere professioni<br />

e della scienza”. La dottoressa Anna Mirone,<br />

come volontaria, si è distinta nello sv<strong>il</strong>uppo di<br />

progetti di assistenza all’infanzia, alle <strong>per</strong>sone<br />

colpite da malattie invalidanti che necessitano di<br />

un <strong>tra</strong>pianto di organi o tessuti <strong>per</strong> continuare a<br />

vivere o che si trovano in <strong>una</strong> situazione di disagio<br />

generale.<br />

Il premio è stato consegnato da Andrea Flamini,<br />

torinese DOC, nei panni di Gianduja, maschera<br />

simbolo della Mole. Congratulazioni Anna <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> riconoscimento e un vivo apprezzamento <strong>per</strong><br />

l’esempio che quotidianamente ci offre, nella<br />

diffusione della cultura della solidarietà e della<br />

donazione!<br />

Basalini e Bonomi<br />

testimonial <strong>ADMO</strong><br />

Campioni nello sport e campioni anche nella solidarietà.<br />

Alle tante medaglie vinte sui campi di<br />

gara di tutto <strong>il</strong> mondo, Stefano Basalini – campione<br />

del mondo di canottaggio – e Beniamino<br />

Bonomi – campione olimpico di kayak ad Atene<br />

2004 – aggiungono un gesto che ha s<strong>tra</strong>ppato<br />

applausi anche a chi non ha mai messo mano a<br />

un remo. I due grandi campioni hanno scelto di<br />

en<strong>tra</strong>re a far parte del Registro IBMDR e di di-<br />

ventare testimonial <strong>ADMO</strong>, <strong>per</strong> diffondere <strong>tra</strong> i<br />

giovani appassionati di questi sport la cultura<br />

della donazione e palesando, con la loro decisione,<br />

l’assenza di rischi correlati a questo importante<br />

gesto di solidarietà.<br />

Trasferta a V<strong>il</strong>lar Perosa<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> coro di V<strong>il</strong>lanovetta<br />

Domenica 19 novembre, <strong>il</strong> coro polifonico liturgico<br />

Sant’Andrea di V<strong>il</strong>lanovettta, nel saluzzese (CN),<br />

ha animato la celebrazione della Santa Messa<br />

delle ore 11 a V<strong>il</strong>lar Perosa in memoria di Rossano<br />

Bella. Il coro “testimonial <strong>ADMO</strong>” ha voluto essere<br />

presente nella comunità dove Rossano è vissuto e<br />

dove è nata <strong>ADMO</strong>.<br />

<strong>ADMO</strong> e ping pong<br />

Il G.S. Splendor Cossato Tennis Tavolo, seguendo<br />

l’esempio dei cugini della Splendor Volley Cossato,<br />

ha scelto di promuovere la causa di <strong>ADMO</strong>. Sulle<br />

maglie di tutti i giocatori m<strong>il</strong>itanti nei vari campionati<br />

primeggeranno <strong>il</strong> logo e la scritta dell’Associazione,<br />

questo con l’intento di sensib<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong><br />

mondo pongistico e l’opinione pubblica su questa<br />

grande opportunità di solidarietà. La responsab<strong>il</strong>e<br />

del comitato <strong>ADMO</strong> di Cossato, Mariacristina<br />

Rondon, intervenendo alla presentazione delle<br />

8 www.admo.it www.admo.it 9<br />

in Italia<br />

divise uffi ciali, ha infatti spiegato ai giocatori <strong>il</strong><br />

signifi cato del messaggio che portano sulla divisa<br />

e ha ringraziato calorosamente <strong>il</strong> G.S. Splendor<br />

Cossato <strong>per</strong> l’opportunità offerta. I responsab<strong>il</strong>i<br />

del settore tennis tavolo del gruppo sono orgogliosi<br />

dei loro atleti, che hanno accettato con entusiasmo<br />

l’iniziativa, comprendendo l’importanza<br />

di abbinare lo sport agonistico alla solidarietà e<br />

di comunicare valori tanto importanti.<br />

A<strong>per</strong>tura s<strong>tra</strong>ordinaria<br />

di AVIS Bra<br />

Il 24 dicembre 2006 è stata lanciata <strong>una</strong> sfi da ai<br />

braidesi: la Sezione AVIS di Bra (CN) è stata infatti<br />

s<strong>tra</strong>ordinariamente a<strong>per</strong>ta <strong>per</strong> consentire le<br />

donazioni di sangue e i prelievi <strong>per</strong> le tipizzazioni.<br />

Il Presidente AVIS Verrua ha commentato: “Il più<br />

bel regalo di Natale che possiamo fare è proprio<br />

quello di <strong>una</strong> donazione di sangue e l’iscrizione<br />

alla banca dati dei potenziali donatori di Midollo<br />

Osseo-Cellule Staminali. L’iniziativa serve a ricordare<br />

che la solidarietà e la disponib<strong>il</strong>ità verso<br />

gli altri va manifestata ogni giorno dell’anno”. La<br />

collaborazione con l’AVIS di Bra ha fatto sì che,<br />

nell’arco di due anni, 200 nuovi potenziali donatori<br />

siano stati inseriti nella banca dati.<br />

Grazie Presidente Verrua!<br />

I piccoli calciatori della Virtus<br />

Canelli ambasciatori <strong>ADMO</strong><br />

L’Associazione sportiva Virtus Canelli è diventata<br />

sponsor <strong>ADMO</strong>: grandi scritte con <strong>il</strong> logo della<br />

nos<strong>tra</strong> Associazione campeggiano sulle maglie<br />

dei giocatori e sulle loro borse. Girando <strong>per</strong> tutta<br />

la provincia i ragazzi diventeranno promotori<br />

del messaggio dell’importanza della donazione<br />

di midollo osseo, diffondendo l’idea della solidarietà<br />

<strong>per</strong> chi soffre e della salvaguardia della<br />

<strong>vita</strong>. Un modo semplice e immediato di lanciare<br />

<strong>una</strong> sfi da non solo sportiva, come semplici sono<br />

i cuori di questi ragazzi che muovono i loro primi<br />

passi nel mondo del calcio. “Abbiamo fatto<br />

questa scelta con convinzione ed un pizzico di<br />

orgoglio – dice <strong>il</strong> Presidente Virtus Aldo Prazzo<br />

– <strong>per</strong>ché siamo convinti che lo sport debba dialogare<br />

con la società civ<strong>il</strong>e, sostenere le es<strong>per</strong>ienze<br />

sane che nella società cercano, come noi<br />

con i nostri ragazzi, di far crescere i valori forti<br />

della convivenza civ<strong>il</strong>e”. La collaborazione <strong>tra</strong><br />

<strong>ADMO</strong> e Virtus continuerà cercando di promuovere<br />

in vario modo la donazione nel mondo dello<br />

sport locale.


10 www.admo.it<br />

in Italia<br />

Lombardia<br />

La giornata del sor… riso<br />

A fi ne settembre in tutta la Lombardia si svolgerà<br />

<strong>per</strong> la prima volta a livello regionale “La giornata<br />

del sor… riso”.<br />

La manifestazione che viene organizzata da qualche<br />

anno nell’hinterland m<strong>il</strong>anese ha lo scopo di<br />

sensib<strong>il</strong>izzare l’opinione pubblica e di raccogliere<br />

fondi offrendo ai cittadini 1 kg di riso in sacchettini<br />

di diverso colore.<br />

Negli anni tale manifestazione ha avuto sempre<br />

più successo e nel 2006 sono stati distribuiti 6.500<br />

kg di riso. Ciò ha consentito di diffondere <strong>il</strong> nostro<br />

messaggio con almeno altrettanti volantini<br />

informativi e forse anche grazie all’accattivante<br />

confezione qualcuno ha deciso di unirsi a noi nell’ambizioso<br />

tentativo di… poter <strong>salvare</strong> <strong>una</strong> <strong>vita</strong>!<br />

Contribuendo a ottenere un importante risultato.<br />

Da qui l’idea di estendere l’iniziativa <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e<br />

su tutto <strong>il</strong> territorio lombardo, in aggiunta<br />

alle due manifestazioni di carattere nazionale,<br />

con lo scopo di raccogliere fondi che ci consentano<br />

di riprendere <strong>il</strong> più presto possib<strong>il</strong>e l’impegno<br />

di inviare a tutti i nostri soci <strong>ADMO</strong> Notizie.<br />

<strong>ADMO</strong> Lombardia sta at<strong>tra</strong>versando un <strong>per</strong>iodo di<br />

diffi coltà economiche, al punto che <strong>il</strong> Direttivo ha<br />

dovuto chiedere all’Assemblea la ratifi ca di impopolari<br />

decisioni: ridurre di circa 60.000 euro le<br />

proprie spese. E quel che più spiace di ciò è che<br />

ine<strong>vita</strong>b<strong>il</strong>mente ne soffrirà l’azione di diffusione<br />

della cultura della donazione di CSE.<br />

Infatti, uno degli obiettivi principali di <strong>ADMO</strong><br />

Lombardia è la presenza sempre più cap<strong>il</strong>lare sul<br />

territorio, come è stato esposto nel corso dell’ultima<br />

assemblea generale dei soci svoltasi a Lodi<br />

lo scorso 31 marzo.<br />

L’assemblea è stata dedicata alla fi gura di Natale<br />

Giandini, scomparso la scorsa estate, <strong>il</strong> cui<br />

impegno nel diffondere <strong>il</strong> messaggio di s<strong>per</strong>anza<br />

proprio di <strong>ADMO</strong> nella zona di Lodi, ma non solo,<br />

è visib<strong>il</strong>issimo dai dati inerenti la <strong>per</strong>centuale di<br />

potenziali donatori rispetto al numero di abitanti:<br />

16‰ nella provincia di Lodi, ben al di sopra della<br />

media regionale (7,7‰) e di quella nazionale<br />

(5,5‰).<br />

L’obiettivo di questa iniziativa è chiaro: cercare<br />

di invertire <strong>il</strong> trend negativo che si è evidenziato<br />

nel corso degli ultimi anni sia dal punto di vista<br />

economico ma, soprattutto, dal punto di vista<br />

dei nuovi potenziali donatori. Per realizzare<br />

I volontari di <strong>ADMO</strong> Lombardia alla giornata del sor... riso<br />

ciò è fondamentale l’aiuto di tutti. At<strong>tra</strong>verso <strong>il</strong><br />

servizio di messaggistica e le ma<strong>il</strong> s<strong>per</strong>iamo che<br />

possiamo riscon<strong>tra</strong>re <strong>per</strong> questa manifestazione,<br />

ma non solo, la stessa disponib<strong>il</strong>ità che abbiamo<br />

riscon<strong>tra</strong>to nel corso delle precedenti occasioni,<br />

<strong>per</strong> ultima la manifestazione “Una Colomba <strong>per</strong> la<br />

Vita”, motivo <strong>per</strong> <strong>il</strong> quale ringraziamo moltissimo<br />

tutti i volontari <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro impegno e la loro insostituib<strong>il</strong>e<br />

testimonianza.<br />

Con “La giornata del sor… riso” e la successiva<br />

campagna natalizia, assieme alle numerose<br />

manifestazioni che si svolgono a livello locale,<br />

vogliamo sensib<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> maggior numero di <strong>per</strong>sone<br />

<strong>per</strong> dare s<strong>per</strong>anza al sempre maggior numero<br />

di <strong>per</strong>sone che <strong>per</strong> guarire dalla malattia<br />

hanno bisogno di un midollo nuovo, donato con<br />

gratuità.<br />

Il vino di <strong>ADMO</strong>... è <strong>vita</strong>!<br />

Sono ormai circa 10 anni, che la sezione <strong>ADMO</strong> San<br />

Colombano al Lambro è impegnata sul territorio,<br />

nella diffusione della cultura della donazione di<br />

midollo osseo e nella raccolta fondi, grazie al<br />

supporto e alla piena collaborazione della sede di<br />

Lodi di cui facciamo parte. San Colombano è <strong>una</strong><br />

località turistica collinare, in provincia di M<strong>il</strong>ano,<br />

in cui <strong>il</strong> vino e la vite hanno segnato la cultura e la<br />

storia del paese. Questo legame, che nasce lontano<br />

nel tempo, è consolidato dalla qualità del<br />

vino, frutto della vocazione e della laboriosa professionalità<br />

dei produttori.<br />

Abbiamo deciso di “creare” questo vino, con la<br />

piena collaborazione della sede di Lodi e di quella<br />

regionale, <strong>per</strong>ché crediamo molto nella qualità<br />

del prodotto. Pensiamo che sia <strong>una</strong> nuova occasione<br />

<strong>per</strong> diffondere <strong>il</strong> nome <strong>ADMO</strong> e avvicinarsi ai<br />

giovani, i quali sono i principali potenziali donatori<br />

di midollo osseo.<br />

Il vino viene prodotto e imbottigliato dall’Azienda<br />

Agricola Riccardi “Nettare dei Santi”, sita in San<br />

Colombano al Lambro e ubicata proprio in cima ai<br />

Colli Banini, contorniata da rigogliosi vigneti, in<br />

due qualità: Rosso del Santo (vino rosso) e Verdea<br />

della Tonsa (vino bianco).<br />

I fondi raccolti verranno ut<strong>il</strong>izzati da <strong>ADMO</strong> Lombardia<br />

<strong>per</strong> portare avanti l’o<strong>per</strong>a di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

su tutto <strong>il</strong> territorio regionale e <strong>per</strong> fi nanziare<br />

<strong>il</strong> “Progetto Tipizzazioni” (consultab<strong>il</strong>e sul<br />

sito www.admolombardia.org alla pagina <strong>ADMO</strong>-<br />

INFORMA).<br />

S<strong>per</strong>iamo che l’iniziativa abbia successo e che tale<br />

prodotto si riesca ad accompagnare degnamente<br />

alle manifestazioni natalizie e pasquali.<br />

Tutti coloro che fossero interessati al vino <strong>ADMO</strong><br />

possono contattare <strong>ADMO</strong> Lombardia.<br />

Chi vi scrive ha ricevuto un dono grandissimo, <strong>il</strong><br />

Midollo Osseo, donato da <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona fantastica<br />

iscritta ad <strong>ADMO</strong>.<br />

Marco, un <strong>tra</strong>piantato<br />

<strong>ADMO</strong> San Colombano al Lambro<br />

Il vino <strong>ADMO</strong> prodotto a S. Colombano<br />

al Lambro (Mi)<br />

Alto Adige Südtirol<br />

I nostri Testimonial e p<strong>il</strong>lole<br />

di iniziative<br />

Peter F<strong>il</strong>l è un Testimonial che ha molto a cuore<br />

<strong>ADMO</strong>, infatti lo vediamo nella foto a lato con<br />

alcuni ragazzi del suo Fan Club, insieme alla dottoressa<br />

Cinzia Vecchiato <strong>il</strong> giorno in cui li ha portati<br />

a farsi tipizzare all’Ospedale di Bolzano. È un<br />

gesto molto signifi cativo di come un Testimonial<br />

possa coinvolgere con <strong>il</strong> suo esempio i giovani,<br />

che seguono <strong>il</strong> proprio beniamino, e dà spessore<br />

al campione che, pur oberato da impegni sportivi,<br />

dedica parte del suo tempo al reclutamento<br />

di nuovi donatori. Grazie Peter, sei un campione<br />

e Testimonial <strong>per</strong>fetto! Nei tre giorni dei Campionati<br />

Europei di Pattinaggio di velocità a Collalbo<br />

(BZ), dove la star era Enrico Fabbris, c’eravamo<br />

anche noi di <strong>ADMO</strong> con <strong>il</strong> nostro stand di informazione.<br />

Come ogni anno a “Gardenissima”, la gara<br />

di slalom gigante più lunga delle Dolomiti svoltasi<br />

<strong>il</strong> 1 apr<strong>il</strong>e scorso, <strong>il</strong> nostro stand è stato <strong>il</strong> punto di<br />

ritrovo dei Testimonial <strong>ADMO</strong>, vediamo nella foto<br />

in basso Peter F<strong>il</strong>l, ma ci sono venute a trovare<br />

anche Chiara Costazza, Verena Stuffer e Daniela<br />

Merighetti che ha vinto l’11 a edizione di questa<br />

magnifi ca competizione sugli sci.<br />

Gregorio<br />

Unsere Werbeträger und<br />

Unternehmungsgeist<br />

Peter F<strong>il</strong>l ist ein Werbeträger dem die <strong>ADMO</strong> sehr<br />

am Herzen liegt. Wir sehen ihn nämlich in dem<br />

oberen Foto mit der Ärztin Dr. Cinzia Vecchiato, an<br />

den Tag, wo er einige Jugendliche seines Fan Clubs<br />

zur Typisierung ins Bozner Krankenhaus brachte. Es<br />

ist eine bedeutungsvolle Geste, wie ein Werbeträger<br />

mit seinem Beispiel Jugendliche, die ihren Idol<br />

folgen, involvieren kann und das gibt Bedeutung<br />

dem Champion der, obwohl überlastet von sportlichen<br />

Verpfl ichtungen, ein Te<strong>il</strong> seiner Freizeit widmet<br />

um neue Spender zu fi nden. Danke Peter, du<br />

bist ein <strong>per</strong>fekter Champion und Werbeträger!<br />

In den drei Tagen der Europameisterschaft des<br />

Eisschnelllaufes in Klobenstein (BZ) wo der Star<br />

Enrico Fabbris war, waren auch wir von <strong>ADMO</strong> mit<br />

unserem Informationsstand dabei.<br />

Wie jedes Jahr bei der Gardenissima, das Skirennen<br />

in Riesenslalom, die längste der Dolomiten, die<br />

am 01. Apr<strong>il</strong> stattgefunden hat, war unser Stand<br />

ein Treffpunkt unserer Werbeträger. Wir sehen in<br />

den Fotos Peter F<strong>il</strong>l aber es sind uns auch Chiara<br />

Costazza, Verena Stuffer und Daniela Merighetti<br />

besuchen gekommen, die die elfte Veranstaltung<br />

dieses großartigen Skirennens gewonnen hat.<br />

Gregorio<br />

Ancora danza <strong>per</strong> <strong>ADMO</strong><br />

Il giorno 17 marzo presso <strong>il</strong> teatro Haus der Kultur<br />

di Bolzano si è tenuta l’ottava edizione della Rassegna<br />

della Danza della Città di Bolzano<br />

Organizzato puntualmente come ogni anno dal<br />

ballerino albanese Enkel Zuthi, questo spettacolo<br />

consiste in un’esibizione di tutte le scuole di danza<br />

della regione Trentino Alto Adige, in cui ballerini<br />

e ballerine professionisti e non si avvicendano<br />

sul palco presentando coreografi e che i loro inse-<br />

in Italia<br />

gnanti hanno preparato <strong>per</strong> l’occasione. Ospite<br />

d’onore è stata <strong>ADMO</strong>, ormai in stretto rapporto<br />

con <strong>il</strong> mondo della danza, dato che la ballerina<br />

Barbara Ante, diplomata all’Accademia di Danza<br />

di Monaco, è nos<strong>tra</strong> testimonial da anni e da anni,<br />

ormai, <strong>il</strong> popolo legato a questa disciplina ha con<br />

noi appuntamenti fi ssi.<br />

Abbiamo rivolto <strong>il</strong> nostro messaggio a un pubblico<br />

giovane, 360 ragazzi presenti in platea hanno<br />

ascoltato in s<strong>il</strong>enzio la nos<strong>tra</strong> realtà e <strong>il</strong> nostro appello<br />

di reclutatori di <strong>vita</strong>. Scarpine di raso, tulle,<br />

luci e musica, tutto in un turbinìo di colori e suoni<br />

all’interno del quale sta <strong>il</strong> nostro messaggio di<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione.<br />

Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto un boom di<br />

iscrizioni al Servizio Trasfusionale di Bolzano,<br />

questa come altre iniziative ha sicuramente contribuito<br />

al positivo esodo verso <strong>una</strong> donazione entusiasta<br />

e soprattutto consapevole.<br />

Monica Bancaro<br />

Wieder eine Tanzschau fur <strong>ADMO</strong><br />

Am 17. März am Haus der Kultur in Bozen , hat die<br />

achte Veranstaltung der Tanzschau der Stadt Bozen<br />

stattgefunden.<br />

Wie jedes Jahr wurde sie vom albanischen Tänzer<br />

Enkel Zuthi organisiert. Diese Aufführung besteht<br />

aus einer Darbietung aller Tanzschulen der Region<br />

Südtirol in dem Profi Tänzer und Tänzerinnen<br />

und auch nicht Profi s abwechselnd mit Choreographien,<br />

die ihnen ihre Lehrer für dieses Ereignis<br />

vorbereitet haben, die Bühne betreten. Ehrengast<br />

ist <strong>ADMO</strong>, bereits in enger Verbindung mit der Welt<br />

des Tanzes, da die Tänzerin Barbara Ante, diplomiert<br />

bei der Tanzakademie in München, schon<br />

seit Jahren unsere Werbeträgerin ist und bereits<br />

schon seit Jahren hat diese Gruppe, die mit dieser<br />

Disziplin gebunden ist, mit uns fi xe Termine.<br />

Unsere Botschaft haben wir einem jungen Publikum<br />

gerichtet. 360 Jugendliche die als Zuschauer dabei<br />

waren, haben das was wir darstellen und unser<br />

Aufruf als Anwerber des Lebens in St<strong>il</strong>le angehört.<br />

Satinschuhe, Tüll, Lichter und Musik, alles in einem<br />

Gewirbel von Farben und Klänge in welchem<br />

unsere Sensib<strong>il</strong>isierungsbotschaft enthalten ist.<br />

Seit Anfang des Jahres hat es im Transfusionszentrum<br />

in Bozen ein Boom an Einschreibungen gegeben.<br />

Diese, wie auch andere Initiativen haben<br />

sicherlich am positiven Exodus in Richtung einer<br />

begeisterten und hauptsächlich einer bewussten<br />

Spende, beige<strong>tra</strong>gen.<br />

Monica Bancaro<br />

www.admo.it 11


12 www.admo.it<br />

in Italia<br />

Trentino<br />

<strong>ADMO</strong> nelle scuole del Trentino<br />

Per diffondere <strong>il</strong> messaggio di solidarietà di <strong>ADMO</strong><br />

e sensib<strong>il</strong>izzare così un sempre maggior numero di<br />

<strong>per</strong>sone alla donazione di midollo osseo è di fondamentale<br />

importanza <strong>tra</strong>smettere informazioni<br />

corrette e complete riguardo a questo argomento.<br />

Per questo <strong>ADMO</strong> Trentino anche quest’anno<br />

si è prodigata nell’organizzare numerosi incontri<br />

informativi presso le scuole su<strong>per</strong>iori di Trento e<br />

provincia.<br />

Grazie alla profi cua collaborazione di medici e<br />

volontari, anche donatori effettivi, si è cercato di<br />

sensib<strong>il</strong>izzare i giovani, poiché essi rappresentano<br />

<strong>il</strong> nostro principale bacino d’utenza, la fascia<br />

della popolazione che può maggiormente aiutare<br />

chi è colpito da malattie legate al <strong>tra</strong>pianto di<br />

midollo osseo.<br />

Ammirevole l’impegno dei relatori, che hanno cercato<br />

di spiegare in termini medici comprensib<strong>il</strong>i<br />

tematiche non sempre fac<strong>il</strong>i; coinvolgente l’intervento<br />

dei donatori effettivi di midollo osseo, che<br />

raccontando la loro es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonale, sono<br />

riusciti a <strong>tra</strong>smettere emozioni e a far capire che<br />

spesso “donare <strong>il</strong> midollo è restituire la <strong>vita</strong>”.<br />

Lodevole anche l’interesse dei ragazzi, spesso attenti,<br />

interessati e propositivi.<br />

Tra i vari interventi credo valga la pena citarne<br />

uno, <strong>per</strong>ché la ragazza che si è espressa con le importanti<br />

parole che vogliamo riportare qui sotto<br />

– Veronica Pisoni 5° B IstitutoTecnico <strong>per</strong> Geometri<br />

“A. Pozzo” di Trento – dimos<strong>tra</strong> di aver capito<br />

appieno <strong>il</strong> valore e <strong>il</strong> profondo signifi cato della<br />

donazione, <strong>il</strong> fatto che essa non comporta alc<strong>una</strong><br />

menomazione fi sica e un piccolissimo fastidio<br />

fi sico <strong>per</strong> chi la fa, e può contribuire fattivamente<br />

a <strong>salvare</strong> la <strong>vita</strong> a chi la riceve.<br />

“... secondo me la donazione è <strong>una</strong> cosa bella,<br />

soprattutto se, come nel caso della donazione di<br />

sangue o midollo osseo, lo fai senza aspettarti<br />

niente in cambio… S<strong>per</strong>i solo che a chi è arrivato,<br />

<strong>il</strong> tuo piccolo contributo sia bastato <strong>per</strong> vivere o<br />

sopravvivere un po’ di più. E, secondo me, va fatto.<br />

Basta così poco <strong>per</strong> portare benefi cio al prossimo!<br />

Per <strong>il</strong> sangue non comporta nemmeno dolore e <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> midollo… beh, un po’ di indolenzimento penso<br />

sia niente tenendo conto che un’al<strong>tra</strong> <strong>per</strong>sona si è<br />

potuta <strong>salvare</strong>. Il male in due giorni passa, l’angoscia<br />

di dover morire no.”<br />

I nuovi testimonial <strong>ADMO</strong> Marco Meoni e Chiara Costazza<br />

Due nuovi testimonial <strong>ADMO</strong><br />

Altri due grandi <strong>per</strong>sonaggi del mondo dello sport<br />

sono en<strong>tra</strong>ti a far parte del numeroso gruppo di<br />

testimonial <strong>ADMO</strong>, esempio concreto di disponib<strong>il</strong>ità<br />

e sensib<strong>il</strong>ità a favore dei meno fort<strong>una</strong>ti.<br />

Stiamo parlando di Marco Meoni e di Chiara Costazza,<br />

sottopostisi rispettivamente nel mese di<br />

novembre 2006 e febbraio 2007 alla tipizzazione<br />

presso <strong>il</strong> nostro Centro di via Malta, 8 a Trento.<br />

Marco Meoni, capitano dell’Itas Volley, <strong>una</strong> pagina<br />

vivente della pallavolo italiana, un grande campione<br />

olimpionico, idolo di molti giovani sportivi.<br />

Si è reso disponib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> poter <strong>salvare</strong> <strong>una</strong> <strong>vita</strong>, da<br />

lui stesso defi nita “la motivazione più nob<strong>il</strong>e che<br />

possa esistere, la possib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> chiunque di dare<br />

moltissimo ad altri, non <strong>una</strong> cosa s<strong>tra</strong>ordinaria,<br />

ma la normalità”: parole impregnate di umanità<br />

e generosità.<br />

Chiara Costazza, G.S. Fiamme Oro, atleta di<br />

punta della nazionale italiana nello slalom<br />

speciale, anche lei, assieme al fratello, Paolo<br />

Costazza (maestro di sci), ha aderito con<br />

prontezza ed entusiasmo, all’inserimento dei<br />

suoi dati nel Registro Italiano Donatori Midollo<br />

Osseo, dimos<strong>tra</strong>ndo così profonda sensib<strong>il</strong>ità<br />

d’animo.<br />

Credo che possiamo esser orgogliosi di avere<br />

<strong>tra</strong> le nostre f<strong>il</strong>a <strong>per</strong>sone come loro, campioni<br />

nello sport, ma anche e soprattutto campioni<br />

nella <strong>vita</strong>!<br />

SMS: scopriamo <strong>il</strong> mondo<br />

con <strong>il</strong> sorriso<br />

Per <strong>il</strong> secondo anno consecutivo la comunità di<br />

Condino è stata in<strong>vita</strong>ta a rifl ettere sul dono della<br />

<strong>vita</strong> e sulla solidarietà nei confronti di chi soffre:<br />

un progetto comune realizzato congiuntamente<br />

dal Coro Giovan<strong>il</strong>e “Canta con Noi” e da <strong>ADMO</strong>-<br />

Giudicarie. Festeggiare Santa Cec<strong>il</strong>ia, patrona<br />

del canto e della musica sacra, e sensib<strong>il</strong>izzare<br />

soprattutto i giovani alla donazione del midollo,<br />

dando così s<strong>per</strong>anza e prospettive di <strong>vita</strong> a quanti<br />

sono colpiti dalla leucemia, è un binomio che ha<br />

riscosso nuovamente consensi e apprezzamenti<br />

nella serata organizzata <strong>per</strong> domenica 26 novembre<br />

2006. Nella cornice del Centro Polivalente,<br />

gent<strong>il</strong>mente messoci a disposizione dall’Amminis<strong>tra</strong>zione<br />

com<strong>una</strong>le, <strong>il</strong> Coro, a pieno organico, ha<br />

sv<strong>il</strong>uppato <strong>il</strong> tema della <strong>vita</strong>, come sco<strong>per</strong>ta dei<br />

veri valori che la rendono piena di signifi cato e<br />

capace di lasciare un segno. Tutto questo grazie<br />

ai canti, ricchi di messaggi incen<strong>tra</strong>ti sull’impegno<br />

e sulla gratuità, alla lettura, talvolta drammatizzata,<br />

di “piccole p<strong>il</strong>lole” di saggezza, racconti<br />

fantastici o reali, proposti alla platea dal coro<br />

stesso, e all’aus<strong>il</strong>io di immagini dal ricco signifi<br />

cato simbolico e da parole chiave proiettate al<br />

centro del palco, che riassumevano <strong>il</strong> contenuto<br />

delle singole proposte canore e proponevano così<br />

ai presenti come un “<strong>per</strong>corso”, dall’io a Dio. Ne è<br />

risultato un “quadro” raffi gurante un arcobaleno:<br />

la disponib<strong>il</strong>ità di mettere la propria <strong>vita</strong> al servizio<br />

del bene; la gratuità di non pretendere <strong>per</strong> sè,<br />

ma di mettersi in gioco; la pazienza, senza la quale<br />

anche le cose più semplici diventano complicate<br />

e irraggiungib<strong>il</strong>i; l’ascolto, nel farsi carico dei<br />

bisogni degli altri; <strong>il</strong> dono: più dai, più hai; l’amore,<br />

narrato da uno stupendo racconto, incen<strong>tra</strong>to<br />

sulla “creazione della mamma” da parte di Dio<br />

stesso; infi ne Dio, Colui che pensa da sempre a<br />

noi e con grande fi ducia mette nelle nostre mani <strong>il</strong><br />

dono della <strong>vita</strong>, <strong>per</strong>ché non lo <strong>tra</strong>tteniamo egoisticamente,<br />

cercando unicamente <strong>il</strong> nostro bene.<br />

La consapevolezza che nasce da questa es<strong>per</strong>ienza<br />

(tutto ciò che siamo, lo abbiamo ricevuto), ci<br />

porta a vivere la nos<strong>tra</strong> <strong>vita</strong> con impegno, con lo<br />

sguardo rivolto a Dio, fonte della <strong>vita</strong>, e al nostro<br />

prossimo, colui che avviciniamo, di cui ci accorgiamo,<br />

di cui ci facciamo carico. SMS: sorridi al<br />

mondo, <strong>il</strong> mondo ti sorriderà!<br />

Al termine della proposta “canora”, ha preso la<br />

parola Biagio Comitini, rappresentante <strong>ADMO</strong>-<br />

Giudicarie, <strong>per</strong> ricordare la preziosità del farsi donatori<br />

di midollo osseo, unica s<strong>tra</strong>da <strong>per</strong> offrire, a<br />

quanti sono colpiti dalla leucemia, <strong>una</strong> s<strong>per</strong>anza,<br />

<strong>una</strong> garanzia di <strong>vita</strong>. È seguita la testimonianza di<br />

Carmelo, un giovane che ha raccontato nei dettagli<br />

la sua scelta di farsi <strong>donatore</strong> e l’es<strong>per</strong>ienza di<br />

questo gesto, che lo ha segnato profondamente,<br />

facendogli apprezzare ancora di più <strong>il</strong> dono della<br />

<strong>vita</strong>. Il s<strong>il</strong>enzio ha accompagnato <strong>il</strong> suo racconto<br />

e l’applauso fi nale ha espresso la partecipazione<br />

dei presenti <strong>per</strong> la sua scelta a favore della <strong>vita</strong>.<br />

Una bella serata non solo <strong>per</strong> la musica e <strong>il</strong> canto,<br />

ma <strong>per</strong> <strong>il</strong> messaggio, che, a detta dei presenti, è<br />

arrivato al cuore di ognuno.<br />

Don Francesco<br />

<strong>ADMO</strong> nel giorno delle Palme<br />

Visto <strong>il</strong> grande successo avuto l’anno scorso a<br />

Sopramonte, anche nella Chiesa Parrocchiale<br />

di Tesero si è tenuto domenica 1 apr<strong>il</strong>e 2007<br />

<strong>il</strong> bellissimo concerto di musica sacra “Stabat<br />

Mater” di Giovanni Pergolesi, testi di Maffino<br />

I musicisti che a Tesero (TN) hanno presentato <strong>per</strong> <strong>ADMO</strong> lo “Stabat Mater” di Pergolesi<br />

Maghenzani. È stato proposto da “Fatefav<strong>il</strong>le”,<br />

dall’Associazione Culturale Mano d’O<strong>per</strong>a e organizzato<br />

da <strong>ADMO</strong> di Fiemme e Fassa.<br />

Ideatrice di tale evento è la soprano Sabrina<br />

Modena, da tanti anni socia di <strong>ADMO</strong> Trentino,<br />

che assieme ai suoi colleghi, la mezzosoprano<br />

Oxana Lazareva, la voce recitante Marzia Todero,<br />

<strong>il</strong> quartetto Ensemble Zandonai composto<br />

da Andrea Ferroni, primo violino, Stefano Roveda,<br />

secondo violino, Luca Martini alla viola e<br />

Francesco Viech al violoncello, si è resa disponib<strong>il</strong>e<br />

a rappresentare a Tesero questa o<strong>per</strong>a di<br />

particolare suggestione, ottenendo un grandissimo<br />

successo.<br />

Ringraziamo sentitamente <strong>per</strong> la disponib<strong>il</strong>ità<br />

e <strong>il</strong> sostegno al parroco Don Bruno Daprà, alla<br />

cassa Rurale di Fiemme e al CML (Comitato Manifestazioni<br />

Locale).<br />

Il tutto è stato presentato da Antonio Vanzetta<br />

(<strong>donatore</strong> <strong>ADMO</strong>), con la presenza di Andrea<br />

Varesco, <strong>donatore</strong> effettivo della nos<strong>tra</strong> Valle,<br />

che ha portato la sua testimonianza e la sua<br />

es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonale.<br />

Grazie, infine, a tutte le <strong>per</strong>sone presenti e a<br />

quelle che ci hanno aiutato a far sì che <strong>il</strong> tutto<br />

in Italia<br />

si sia realizzato nel migliore dei modi.<br />

Il ricavato del concerto è stato devoluto ad<br />

<strong>ADMO</strong> Trentino.<br />

Gabriella Defl orian<br />

<strong>ADMO</strong> al Gran Premio<br />

della Montagna<br />

Il giorno 20 agosto 2006 si è svolta la prima edizione<br />

della “Stava Sky Race”.<br />

In <strong>una</strong> giornata bellissima e soleggiata si è svolta<br />

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14 www.admo.it<br />

in Italia<br />

questa gara dal <strong>per</strong>corso molto impegnativo at<strong>tra</strong>verso<br />

le magnifi che montagne del gruppo del<br />

Latemar in Val di Fiemme, nel Trentino. I centocinquanta<br />

concorrenti sono partiti da Tesero e<br />

<strong>per</strong>correndo 21,5 km con un dislivello di 2.125 m,<br />

sono arrivati a Stava, dove era allestito <strong>il</strong> gazebo<br />

<strong>ADMO</strong>. All’arrivo, fra tanti applausi, ai concorrenti<br />

stanchi e stremati dalla fatica veniva offerto<br />

un confortevole massaggio <strong>per</strong> alleviare fatiche<br />

e dolori.<br />

La cima più alta, <strong>il</strong> Monte Agnello, è stata at<strong>tra</strong>versata<br />

<strong>per</strong> primo da Michele Tavernaro (G.S.<br />

Fiamme Gialle), che ha vinto così <strong>il</strong> Gran Premio<br />

della Montagna messo in palio da <strong>ADMO</strong>. La prima<br />

“Stava Sky Race” è stata poi vinta da Paolo Larger<br />

(G.S. Hartmann), seguito da Giacomo Sangalli e<br />

da Michele Tavernaro. Fra le donne invece, la vittoria<br />

è andata alla testimonial <strong>ADMO</strong> Cristina Paluselli<br />

(U.S. Cornacci) classifi catasi al 40° posto<br />

assoluto.<br />

È stata <strong>una</strong> gara durissima, suggestiva e particolarmente<br />

apprezzata, organizzata dall’U.S.<br />

Cornacci di Tesero, dal direttore tecnico signor<br />

Massimo Dondio e da tantissimi volontari sparsi<br />

<strong>per</strong> tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso.<br />

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima edizione!<br />

Artidora<br />

<strong>ADMO</strong> e Noivaldinon.com<br />

Erano oltre cento i ragazzi presenti alla serata<br />

di sensib<strong>il</strong>izzazione organizzata da <strong>ADMO</strong> e da<br />

Noivaldinon.com <strong>il</strong> 23 marzo 2007 a Cles (Val di<br />

Non).<br />

Tutto è nato con un semplice “post” sul forum<br />

del portale Noivaldinon.com. Il racconto di Lucia<br />

Bertolas, 29enne di Cles che sul sito si firma<br />

come “rosa blu”, ha colpito gli utenti del sito,<br />

<strong>per</strong> la maggior parte giovani ventenni. Bertolas<br />

ha parlato della propria es<strong>per</strong>ienza di donatrice<br />

di midollo osseo: “Era l’ultimo martedì di<br />

luglio e, finalmente, dopo 11 anni mi è arrivata<br />

‘quella’ telefonata. L’indomani mattina presi<br />

un <strong>per</strong>messo sul lavoro e andai a fare ‘quel’<br />

piccolo innocuo prelievo di sangue... Non so se<br />

posso definire paura <strong>il</strong> sentimento che ho provato<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> settimana – ha confessato “rosa<br />

blu” – Sono <strong>per</strong>ò certa che delusione e inut<strong>il</strong>ità<br />

siano i sentimenti che da allora fino a oggi porto<br />

nel cuore”. Lucia non era del tutto compatib<strong>il</strong>e<br />

con Mathias…<br />

La Cassa Rurale di Tuenno ha messo a disposi-<br />

zione la sala polifunzionale della sede di Cles<br />

<strong>per</strong> l’importante incontro di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

voluto da Lucia “rosa blu”. Grazie alle testimonianze<br />

di donatori e riceventi, agli interventi<br />

dei medici, alla presenza e alle parole dei testimonial<br />

<strong>ADMO</strong> Cristina Paluselli e Davide Simoncelli<br />

e alla larga partecipazione, la serata<br />

si è <strong>tra</strong>sformata in un’es<strong>per</strong>ienza toccante e<br />

coinvolgente e in un’occasione di crescita <strong>per</strong>sonale.<br />

Ne sono prova le numerose impressioni pubblicate<br />

dagli utenti sul sito di Noivaldinon relative<br />

all’incontro. Come scrive Oxa: “alla serata<br />

di ieri organizzata da <strong>ADMO</strong> e Noivaldinon.com<br />

ho potuto vivere emozioni inattese prima fra<br />

tutte la gioia di vedere tanti giovani nonesi e<br />

non, interessati alla tematica della donazione<br />

di... sé. Vorrei <strong>per</strong>ò ringraziare in modo particolare<br />

<strong>il</strong> signore <strong>tra</strong>piantato <strong>per</strong> la sua toccante e<br />

commovente testimonianza. Caro amico, Lei ci<br />

ha raccontato la Sua dis<strong>per</strong>azione, la Sua sofferenza<br />

e ci ha aiutato a riflettere sulle cose<br />

scontate che ogni giorno ci circondano. Prima<br />

della malattia, Lei dice di aver visto tante volte<br />

un semplice arcobaleno ‘venir su dal Roen’, ma<br />

solo dalla sua stanza di ospedale lo ha potuto<br />

guardare con occhi speciali. Quante cose stupende<br />

ci circondano e non riusciamo a vederle!<br />

Viviamo in un angolo di paradiso e non lo<br />

sappiamo. Oggi ho guardato le primule sul mio<br />

balcone e ho pensato a Lei. Grazie <strong>per</strong>chè mi ha<br />

ricordato che l’occasione che abbiamo è unica<br />

e irripetib<strong>il</strong>e.”<br />

“È stata <strong>una</strong> serata dove sembrava di essere<br />

a casa... non <strong>una</strong> lezione di medicina, ma <strong>una</strong><br />

chiacchierata molto ma molto partecipata e<br />

che colpisce di più...” interviene Stubele.<br />

Interessante e partecipe anche <strong>il</strong> commento di<br />

Grifo che vogliamo riportare: “Concordo con<br />

tutto quello che è stato detto, e posso dire che<br />

non sapevo proprio niente di quello che voleva<br />

dire donare <strong>il</strong> midollo e poter aiutare altre<br />

<strong>per</strong>sone senza grossi sacrifici. Sono iscritto ad<br />

AIDO come tutta la mia famiglia ma lì <strong>per</strong> poter<br />

dare un aiuto agli altri si deve morire, bellissimo<br />

è poter <strong>salvare</strong> <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona continuando a<br />

vivere normalmente”.<br />

Grazie al sito di Noivaldinon.com <strong>una</strong> ragazza,<br />

Lucia Bertolas, è riuscita a realizzare <strong>il</strong> suo sogno:<br />

dare la possib<strong>il</strong>ità a tutti, in particolare<br />

ai giovani nonesi, di contribuire a <strong>salvare</strong> <strong>una</strong><br />

<strong>vita</strong>.<br />

Manifestazione di solidarietà<br />

“<strong>per</strong>CORRERE LA VITA”<br />

Il 29 apr<strong>il</strong>e 2007 si è tenuta la 29a edizione della<br />

Caprino-Spiazzi, gara automob<strong>il</strong>istica valida<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> Trofeo Italiano Velocità Montagna, nonché<br />

<strong>per</strong> la Coppa Italia. La manifestazione, abbinata<br />

all’iniziativa “<strong>per</strong>CORRERE LA VITA”, si poneva<br />

come fi ne quello di sensib<strong>il</strong>izzare la popolazione<br />

sul tema della donazione ed è stata anticipata<br />

da <strong>una</strong> conferenza stampa, tenutasi <strong>il</strong> 28 apr<strong>il</strong>e<br />

presso la Comunità Montana del Baldo di Caprino<br />

V.se, alla quale erano presenti le autorità locali,<br />

<strong>il</strong> dott. Fabio Bendetti (Ematologo-Trapiantologo<br />

dell’ospedale Borgo Roma di Verona), i presidenti<br />

di <strong>ADMO</strong> Trentino, <strong>ADMO</strong>R Verona, AVIS e<br />

AIDO di Caprino V.se.<br />

Apripista d’eccezione in en<strong>tra</strong>mbe le manches<br />

della gara due grandi campioni dello sci azzurro,<br />

oltre che grandi campioni di <strong>vita</strong> e testimonial<br />

<strong>ADMO</strong>: Davide Simoncelli, che è intervenuto anche<br />

alla conferenza stampa, e Peter F<strong>il</strong>l.<br />

A loro va <strong>il</strong> nostro più sentito e sincero ringraziamento<br />

<strong>per</strong> la grandissima disponib<strong>il</strong>ità dimos<strong>tra</strong>ta.<br />

Vincitore assoluto, con <strong>il</strong> tempo di 5’50’’62, <strong>il</strong><br />

p<strong>il</strong>ota trentino Christian Merli su Osella PA21S.<br />

Un sentito ringraziamento alla Car Racing di Caprino<br />

V.se, che ha riservato <strong>per</strong> regolamento uno<br />

spazio <strong>per</strong> <strong>il</strong> logo <strong>ADMO</strong> su tutte le autovetture<br />

partecipanti.<br />

Grazie anche a tutti i volontari intervenuti nell’evento<br />

e, in particolare, al presidente della Car<br />

Racing signor Dario Lorenzini, <strong>per</strong> l’ottima organizzazione<br />

dell’evento.<br />

Marco Troiani<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

No alla violenza!<br />

“No alla violenza negli stadi e fuori”: con questo<br />

impegno sabato 17 marzo allo Stadio Nereo Rocco<br />

di Trieste si è svolto un incontro di calcio <strong>tra</strong> gli<br />

amici della Polizia di Stato di Trieste e la squadra<br />

degli attori protagonisti della fi ction “Un Caso di<br />

Coscienza 3” capitanati da Sebastiano Somma<br />

che, <strong>per</strong> l’occasione, ha ingaggiato anche <strong>il</strong> sindaco<br />

di Trieste Roberto Di Piazza.<br />

L’iniziativa, dedicata alla memoria dell’Ispettore<br />

F<strong>il</strong>ippo Raciti, ha visto anche la nos<strong>tra</strong> Associazione<br />

benefi ciaria delle offerte fatte dai partecipanti<br />

all’incontro e dal pubblico presente.<br />

Un grazie particolare a tutti i partecipanti e in<br />

particolare alla Polizia di Stato e a Sebastiano<br />

Somma ai quali i volontari di <strong>ADMO</strong> Trieste hanno<br />

<strong>il</strong>lus<strong>tra</strong>to gli obiettivi e le fi nalità della nos<strong>tra</strong><br />

Associazione.<br />

Veneto<br />

A Padova corso di aggiornamento<br />

sulle Cellule Staminali<br />

Emopoietiche<br />

Presso l’Azienda Ospedaliera di Padova si è tenuto<br />

<strong>il</strong> 20 gennaio scorso <strong>il</strong> corso di aggiornamento<br />

“Cellule Staminali Emopietiche: dietro le<br />

quinte”.<br />

Il corso è stato organizzato dal Servizio Immuno<strong>tra</strong>sfusionale<br />

con la collaborazione di <strong>ADMO</strong>,<br />

allo scopo di rendere noto ai numerosissimi<br />

o<strong>per</strong>atori sanitari presenti lo stadio cui si è<br />

giunti nell’ambito delle conoscenze scientifiche,<br />

bioetiche, legislative e terapeutiche relative<br />

alle Cellule Staminali Emopoietiche e ai<br />

<strong>tra</strong>pianti di Midollo Osseo.<br />

Di grande prestigio i relatori intervenuti, fra i<br />

quali <strong>il</strong> dottor M. Belloni (Presidente della SidEM),<br />

<strong>il</strong> dottor A. Iacone (Direttore del Servizio<br />

Immuno<strong>tra</strong>sfusionale e del Centro Trapianti<br />

dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara), <strong>il</strong> dottor<br />

A. Nanni Costa (Direttore del Centro Nazionale<br />

Trapianti), la dottoressa K. Fleischahauer<br />

(Commissario Nazionale EFI), la dottoressa C.<br />

Costa (IBMDR Genova).<br />

Una seconda parte degli interventi è stata dedicata<br />

all’aspetto più squisitamente “umano”<br />

delle problematiche: la dottoressa G. Vaselli<br />

(Direttore del SIT di Camposampiero) ha indagato<br />

<strong>il</strong> ruolo del Servizi Trasfusionali: o<strong>per</strong>are<br />

con <strong>il</strong> <strong>donatore</strong> o <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>donatore</strong>? Il professor<br />

M. Santinello (del DPSS dell’Università di<br />

Padova) ha riferito sugli atteggiamenti e le<br />

credenze dei cittadini verso la donazione di<br />

sangue e di midollo osseo. L’attenzione del<br />

pubblico è stata poi catturata dalle testimonianze<br />

di quattro donatori effettivi della provincia<br />

di Padova: fra essi due si sono sottoposti<br />

al prelievo di Cellule Staminali Emopoietiche da<br />

sangue <strong>per</strong>iferico e, <strong>per</strong> la prima volta, hanno<br />

potuto fornire <strong>il</strong> racconto dell’es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonale<br />

di questa nuova modalità, relativamente<br />

recente.<br />

La combinazione delle es<strong>per</strong>ienze umane dei<br />

donatori e dei volontari <strong>ADMO</strong> con le conoscenze<br />

scientifiche degli addetti ai lavori ha costituito<br />

<strong>una</strong> assoluta novità <strong>per</strong> eventi di questo<br />

genere e ne ha determinato <strong>il</strong> successo.<br />

<strong>ADMO</strong> Padova<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />

<strong>ADMO</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia:<br />

Progetto Solidarietà<br />

Per <strong>il</strong> secondo anno consecutivo <strong>ADMO</strong> Reggio<br />

Em<strong>il</strong>ia ha portato <strong>il</strong> messaggio dell’Associazione<br />

ai ragazzi di <strong>una</strong> classe della scuola media<br />

su<strong>per</strong>iore “Einstein”. L’invito c’è stato fatto da<br />

in Italia<br />

un’insegnante della scuola, desiderosa di far conoscere<br />

ai suoi ragazzi la nos<strong>tra</strong> Associazione. Di<br />

fronte a questa richiesta ci siamo trovati un po’<br />

in diffi coltà chiedendoci quale fosse <strong>il</strong> messaggio<br />

da dare a questi ragazzi e quale metodo fosse più<br />

giusto ut<strong>il</strong>izzare. Alla fi ne ci siamo detti che non si<br />

poteva fare <strong>il</strong> “classico” <strong>per</strong>corso, che non si poteva<br />

parlare di prelievi, o<strong>per</strong>azioni, compatib<strong>il</strong>ità<br />

anche <strong>per</strong>ché la loro età non <strong>per</strong>metteva questo e<br />

quindi si doveva puntare su altro, su qualcosa più<br />

vicino a loro.<br />

Così abbiamo pensato, dopo <strong>una</strong> breve presentazione<br />

dell’Associazione, di partire da <strong>una</strong> parola<br />

scritta sulla lavagna: Solidarietà.<br />

A questo punto molto è stato lasciato ai ragazzi,<br />

ai loro pensieri, alle loro idee e si è sco<strong>per</strong>to che<br />

attorno a questa parola ruotano tante cose, alcune<br />

più comuni e scontate, altre meno.<br />

Dopo aver rifl ettuto sulla parola Solidarietà e<br />

aver fatto capire ai ragazzi che non esistono risposte<br />

giuste o sbagliate, ma che esiste quello<br />

che loro pensano e credono signifi chi questa parola,<br />

si prosegue cercando di farli en<strong>tra</strong>re sempre<br />

di più nel vivo della discussione. Si leggono tre<br />

differenti brani (un racconto, un articolo di giornale<br />

e <strong>una</strong> testimonianza) che ovviamente hanno<br />

<strong>per</strong> fi lo conduttore <strong>il</strong> tema della solidarietà e si<br />

cerca di contestualizzare ancora di più la parola<br />

che all’inizio era solo scritta sulla lavagna! E<br />

si scopre che ci sono modi differenti di vivere la<br />

solidarietà, si scopre che a volte la si fa e neanche<br />

ci accorgiamo, che ci sono <strong>per</strong>sone che la vivono<br />

Cogliamo l’occasione <strong>per</strong> ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla tua <strong>ADMO</strong> Regionale e al<br />

laboratorio presso cui ti sei recato <strong>per</strong> la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei donatori,<br />

<strong>per</strong> spedirti le comunicazioni, ma soprattutto <strong>per</strong> poterti rin<strong>tra</strong>cciare fac<strong>il</strong>mente in caso fossi chiamato <strong>per</strong> <strong>una</strong> possib<strong>il</strong>e<br />

donazione.<br />

INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO<br />

Cognome e nome ..............................................................................................................................<br />

Via ................................................................................................................n° .................................<br />

CAP ................................ Città ...............................................................Prov. .................................<br />

NUOVO INDIRIZZO<br />

Cognome e nome .....................................................................data di nascita .................................<br />

Via ................................................................................................................ n° .................................<br />

CAP ................................ Città ............................................................... Prov. ..................................<br />

Tel. ...................................................... n° socio ................................................................................<br />

e-ma<strong>il</strong> .................................................................................................................................................<br />

Ai sensi del decreto legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano,<br />

chiederne la modi ca o la cancellazione e opporsi al loro ut<strong>il</strong>izzo con <strong>una</strong> comunicazione scritta.<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Puoi mandare questo coupon a:<br />

<strong>ADMO</strong> Federazione Italiana ONLUS – Via Aldini, 72 – 20157 M<strong>il</strong>ano – fax 02 39001170 – admo@admo.it<br />

www.admo.it 15


16 www.admo.it<br />

in Italia<br />

Alcune corsiste che hanno partecipato al progetto di formazione di <strong>ADMO</strong> Parma<br />

<strong>ADMO</strong> EMILIA ROMAGNA CERCA VOLONTARI<br />

IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE<br />

<strong>ADMO</strong> Em<strong>il</strong>ia Romagna cerca ragazze e ragazzi che non abbiano compiuto i 28 anni e che vogliano<br />

fare un’es<strong>per</strong>ienza di servizio civ<strong>il</strong>e volontario presso l’Associazione.<br />

Le sezioni in cui o<strong>per</strong>eranno i volontari sono: Bologna, Modena, Parma, Reggio Em<strong>il</strong>ia e Forlì.<br />

Il progetto “Persone Vere <strong>per</strong> un Mondo Migliore” prevede numerose azioni coinvolgendo i volontari<br />

nella <strong>vita</strong> associativa ed è pubblicato nel nostro sito www.admoem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />

Il Servizio Civ<strong>il</strong>e Nazionale dura 12 mesi con un impegno settimanale di 30 ore di attività e un <strong>tra</strong>tta-<br />

mento economico pari a 433,80 al mese. Ai ragazzi sarà r<strong>il</strong>asciata <strong>una</strong> dichiarazione delle compe-<br />

tenze acquisite durante <strong>il</strong> servizio civ<strong>il</strong>e, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e come credito formativo negli ambiti dello studio e<br />

del lavoro. I giovani volontari in servizio civ<strong>il</strong>e affi ancheranno gradatamente gli o<strong>per</strong>atori delle sezioni,<br />

nelle attività che si svolgono in Associazione al fi ne di migliorarne l’effi cacia. Per lo svolgimento di<br />

queste mansioni <strong>il</strong> volontario dovrà ut<strong>il</strong>izzare, oltre al telefono, fax e computer (Word, posta elettro-<br />

nica, programma di archiviazione dati <strong>ADMO</strong>).<br />

Le iniziative <strong>per</strong>sonali saranno incentivate, secondo le capacità e l’es<strong>per</strong>ienza, affi nché i volontari<br />

possano esprimersi e gestire attivamente in modo autonomo <strong>il</strong> loro lavoro nell’Associazione. Sarà<br />

inoltre preziosa la loro competenza generazionale <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro approccio al mondo dei giovani, sia<br />

<strong>per</strong> la sensib<strong>il</strong>izzazione sia <strong>per</strong> <strong>il</strong> coinvolgimento come donatori e volontari.<br />

Per informazioni e invio disponib<strong>il</strong>ità:<br />

info@admoem<strong>il</strong>iaromagna.it – www.admoem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />

<strong>ADMO</strong> EMILIA ROMAGNA – Via Testi 4/a – 43100 PARMA – Tel. 0521272571<br />

tutti i giorni e altre che neppure sanno cos’è <strong>per</strong>ché<br />

troppo occupati ad elogiare se stessi e le proprie<br />

virtù. I ragazzi di solito rimangono molto colpiti<br />

dall’articolo di giornale e dalla testimonianza<br />

(<strong>per</strong>ché sono cose che sono successe davvero!) e<br />

da lì, dalle rifl essioni e dai commenti che riportano,<br />

torniamo alla lavagna e ci chiediamo se dobbiamo<br />

aggiungere qualcosa di nuovo a quello già<br />

scritto oppure no; solitamente vengono proposte<br />

molte più cose rispetto all’inizio!<br />

In questa fase del progetto i ragazzi si sentono<br />

molto coinvolti, sono en<strong>tra</strong>ti nell’argomento,<br />

hanno capito <strong>il</strong> senso della proposta e quindi si<br />

può chiedere loro di diventare ancora più protagonisti<br />

portando in scena es<strong>per</strong>ienze di solidarietà<br />

realmente vissute, sia come singoli sia come<br />

classe.<br />

Il momento delle rappresentazioni è sicuramente<br />

<strong>il</strong> più bello <strong>per</strong>ché i ragazzi diventano <strong>il</strong> “centro”<br />

e la solidarietà diviene qualcosa che si può vivere,<br />

che si vive e si scopre con loro che non è così<br />

diffi c<strong>il</strong>e trovarla nella <strong>vita</strong> di tutti i giorni, anche<br />

a scuola!<br />

La conclusione del <strong>per</strong>corso/progetto è che non<br />

c’è <strong>una</strong> fi ne, ma che questo è solo l’inizio di un<br />

cammino di crescita che i ragazzi sono chiamati<br />

a fare (con l’aiuto degli adulti) <strong>per</strong> far nascere in<br />

loro quella che potremmo chiamare “cultura della<br />

solidarietà” che diventerà così parte del loro essere<br />

uomini e donne coscienti del loro ruolo attivo<br />

e costruttivo nella società!<br />

Questo progetto è nato dalla necessità di far scoprire<br />

ai ragazzi che la solidarietà fa parte dell’uomo,<br />

che è presente in noi anche se spesso non ce<br />

ne rendiamo conto, che aiutare gli altri non è diffi<br />

c<strong>il</strong>e né impossib<strong>il</strong>e. A noi è servito <strong>per</strong> capire che<br />

è fondamentale <strong>tra</strong>smettere questo messaggio e<br />

che non ci sono vincoli di età <strong>per</strong> parlare di solidarietà.<br />

Anzi non bisogna aspettare i 18 anni <strong>per</strong><br />

mettere i ragazzi di fronte a questi temi <strong>per</strong>ché<br />

spesso è troppo tardi. È necessario far nascere<br />

nei giovani, come negli adulti, la consapevolezza<br />

dell’altro (l’altro esiste, è vicino a me e non posso<br />

ignorarlo!) <strong>per</strong> poter s<strong>per</strong>are nell’aiuto e nel sostegno<br />

reciproco.<br />

Come <strong>per</strong>sone che o<strong>per</strong>ano nel volontariato ci<br />

viene chiesto di veicolare un messaggio che va<br />

contro quello che è l’andamento della società: ci<br />

viene chiesto di parlare d’altruismo quando tutto<br />

ci porta all’egoismo e alla realizzazione <strong>per</strong>sonale<br />

di noi stessi a volte anche a scapito degli altri; ci<br />

viene chiesto di metterci in gioco in prima <strong>per</strong>-<br />

sona, di “dare l’esempio” quando tutto va verso<br />

l’autoconservazione della propria libertà e dei<br />

propri interessi; ci viene chiesto d’essere “es<strong>per</strong>ienza<br />

di <strong>vita</strong> alternativa” quando tutto ci porta a<br />

conformarci con la massa (costumi, televisione,<br />

cultura, tecnologia, eccetera).<br />

Forse non basterà un progetto fatto in <strong>una</strong> classe<br />

di <strong>una</strong> scuola media a far capire tutto questo, ma<br />

sicuramente è un inizio che magari ci <strong>per</strong>metterà<br />

di en<strong>tra</strong>re in molte più scuole e di arrivare così a<br />

molti più ragazzi. Per far questo è <strong>per</strong>ò fondamentale<br />

la collaborazione degli insegnanti (devono<br />

essere i primi ad avere a cuore l’educazione dei<br />

loro studenti) <strong>per</strong>ché en<strong>tra</strong>re nelle scuole non è<br />

sempre impresa fac<strong>il</strong>e, ma grazie a loro potrebbe<br />

essere più realizzab<strong>il</strong>e!<br />

Il ruolo del volontariato assume oggi <strong>una</strong> grande<br />

importanza <strong>per</strong> la testimonianza di questi<br />

messaggi “alternativi” e la collaborazione con<br />

le scuole deve diventare parte integrante delle<br />

associazioni di volontariato se si vuole far sì che<br />

tutto ciò diventi realtà.<br />

<strong>ADMO</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />

Un sabato diverso con <strong>ADMO</strong><br />

Continuano gli incontri nelle scuole di Parma e provincia<br />

con i volontari di <strong>ADMO</strong> Parma, secondo un metodo<br />

interattivo che esclude la solita lezione frontale<br />

e tende a coinvolgere maggiormente i ragazzi degli<br />

ultimi due anni delle scuole su<strong>per</strong>iori.<br />

All’inizio della mattinata, <strong>tra</strong>mite la visione di un<br />

fi lmato, i ragazzi hanno l’opportunità di conoscere<br />

l’Associazione.<br />

Successivamente, suddivisi in piccoli gruppi coordinati<br />

e sollecitati dai volontari, iniziano a saltare fuori<br />

i dubbi su quanto avevano visto e i ragazzi formulano<br />

le relative domande. Numerose sono le curiosità che<br />

sorgono verso questo argomento che ancora oggi è<br />

sconosciuto alla gran parte delle <strong>per</strong>sone.<br />

Rien<strong>tra</strong>ti in aula gli studenti hanno l’occasione di<br />

conoscere <strong>il</strong> signifi cato della solidarietà <strong>tra</strong>mite le<br />

parole e la sensib<strong>il</strong>ità di <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona che ha avuto<br />

l’occasione di donare <strong>il</strong> proprio midollo osseo.<br />

Infi ne, i volontari presenti completano l’intervento<br />

dando le risposte a tutte le domande sorte, <strong>per</strong>mettendo<br />

di conseguenza ai presenti di scoprire <strong>il</strong> fi ne di<br />

questo gesto e le modalità con cui avviene.<br />

Alla fi ne della mattinata vengono distribuiti i depliant<br />

informativi e gli studenti sono in<strong>vita</strong>ti a rifl ettere,<br />

a parlare dell’argomento con i fam<strong>il</strong>iari e con i<br />

loro insegnanti in modo che alla fi ne la loro decisione<br />

sia <strong>una</strong> scelta consapevole.<br />

Sono già quattro anni che usiamo questo metodo,<br />

nato da <strong>una</strong> precedente es<strong>per</strong>ienza di <strong>ADMO</strong> Padova<br />

e sv<strong>il</strong>uppato grazie alla nos<strong>tra</strong> sociologa Maria Ollari<br />

che ha formato allo scopo tutti i volontari che si alternano<br />

in questi incontri.<br />

<strong>ADMO</strong> Parma<br />

Progetto “A Macchia d’Olio”<br />

<strong>ADMO</strong> Parma ha iniziato un progetto di formazione<br />

volto a potenziare <strong>il</strong> numero dei volontari nella<br />

provincia di Parma grazie al programma “A Macchia<br />

d’Olio”.<br />

Questa iniziativa, nata dalla collaborazione con Forum<br />

Solidarietà e fi nanziato dal Fondo Regionale <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> Volontariato, ha visto la partecipazione di 12 nuovi<br />

volontari che hanno già iniziato a svolgere la loro attività<br />

nell’Associazione.<br />

Durante le lezioni i partecipanti hanno avuto modo<br />

di conoscere la storia della Associazione, di imparare<br />

come avviene la donazione di midollo osseo,<br />

quali malattie sconfi gge, cos’è la leucemia e come<br />

agiscono le cellule staminali. Ma oltre a queste informazioni<br />

“tecniche”, <strong>il</strong> corso, grazie all’intervento<br />

della sociologa formatrice <strong>ADMO</strong> dottoressa Maria<br />

Ollari, ha toccato argomenti come gli aspetti antropologici<br />

della cultura del dono, le problematiche<br />

giovan<strong>il</strong>i e <strong>il</strong> contesto contemporaneo dell’istituzione<br />

scolastica.<br />

Invitiamo le <strong>per</strong>sone interessate a prendere contatti<br />

con la nos<strong>tra</strong> sede dato che <strong>il</strong> corso sarà ripetuto<br />

appena sarà raggiunto un numero congruo di partecipanti.<br />

Per informazioni: <strong>ADMO</strong> Parma<br />

tel. 0521 272571<br />

info@admoem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />

<strong>ADMO</strong> Parma<br />

Toscana<br />

in Italia<br />

A Firenze “Formatori Informati”:<br />

<strong>il</strong> dono della solidarietà<br />

Il progetto “Formatori Informati”, organizzato<br />

dalle Associazioni Regionali <strong>ADMO</strong>, AVIS, AIDO e<br />

ADISCO e fi nanziato dal Centro Servizi Volontariato<br />

Toscano, si è svolto a Firenze dal 27 gennaio al 3<br />

marzo 2007, <strong>per</strong> un totale di 24 ore di formazione<br />

articolate in 4 incontri.<br />

Lo scopo del corso è stato quello di formare un<br />

gruppo stab<strong>il</strong>e di volontari, che siano in grado di<br />

instaurare un rapporto con le giovani generazioni<br />

e con <strong>il</strong> mondo della scuola <strong>per</strong> svolgere incontri<br />

atti a promuovere la cultura della solidarietà e<br />

del dono.<br />

La promozione della solidarietà e della salute,<br />

infatti, sono elementi fondanti nelle missioni di<br />

tutte le Associazioni della donazione.<br />

Il progetto ha inteso fornire ai volontari, che<br />

svolgono attività di promozione del dono verso i<br />

giovani, <strong>una</strong> preparazione dal punto di vista dell’approccio<br />

psicologico, della materia relazionale<br />

e comunicativa e sul piano delle norme che regolano<br />

l’ingresso nel mondo della scuola.<br />

Da sinis<strong>tra</strong>: L. Micheli di <strong>ADMO</strong> Arezzo; P. Duchini di <strong>ADMO</strong> Toscana; G. Faralli, Presidente di <strong>ADMO</strong> Toscana;<br />

S. Petri, Vicepresidente di <strong>ADMO</strong> Toscana; P. Monaco e G. Cascini di <strong>ADMO</strong> Arezzo<br />

www.admo.it 17


18 www.admo.it<br />

in Italia<br />

Nasce <strong>ADMO</strong> Arezzo<br />

<strong>ADMO</strong> Regione Toscana è lieta di comunicare la<br />

costituzione di <strong>una</strong> nuova delegazione. Infatti,<br />

sabato 24 marzo 2007, nel corso dell’assemblea<br />

ordinaria sono stati presentati i delegati <strong>ADMO</strong><br />

della zona di Arezzo ed è stata uffi cialmente ricomposta,<br />

dopo alcuni anni dal suo scioglimento,<br />

la delegazione territoriale <strong>ADMO</strong> Arezzo.<br />

I volontari che si sono ado<strong>per</strong>ati <strong>per</strong> far sì che<br />

<strong>ADMO</strong> potesse tornare a essere o<strong>per</strong>ativa anche in<br />

quella zona, hanno manifestato tutta la loro voglia<br />

di fare e hanno <strong>il</strong>lus<strong>tra</strong>to i progetti che hanno<br />

intenzione di sv<strong>il</strong>uppare, aiutati in questo anche<br />

da altre Associazioni di Volontariato o<strong>per</strong>anti ad<br />

Arezzo e provincia e dalla struttura sanitaria che,<br />

nella <strong>per</strong>sona del dottor Pierluigi Liumbruno, Direttore<br />

dell’U.O. Immunoematologia e Medicina<br />

Trasfusionale dell’Ospedale San Donato di Arezzo,<br />

ha dichiarato la disponib<strong>il</strong>ità di tutto <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale<br />

a effettuare i prelievi <strong>per</strong> le tipizzazioni.<br />

<strong>ADMO</strong> Abruzzo<br />

Delegazione della Juventus a<br />

Pescara <strong>per</strong> la lotteria pro <strong>ADMO</strong><br />

Clip sulla Juventus, f<strong>il</strong>mati sulle attività dei<br />

club bianconeri dell’Abruzzo, clip sull’attività<br />

dell’Ospedale Sant’ Anna di Torino e sulle numerose<br />

attività di <strong>ADMO</strong> Pescara.<br />

La due giorni della Juventus a Pescara è iniziata<br />

così, venerdì 30 marzo alle ore 19, cornice <strong>il</strong> teatro<br />

Massimo, con <strong>una</strong> serata di benefi cenza: <strong>il</strong> biglietto<br />

di ingresso a 10 euro, <strong>una</strong> lotteria, <strong>il</strong> ricavato a<br />

La Presidente di <strong>ADMO</strong> Abruzzo, Paola De Angelis, con <strong>il</strong><br />

Presidente della Juventus Cobolli Gigli e <strong>il</strong> portiere Buffon<br />

I partecipanti al Convegno “Insieme” svoltosi a L’Aqu<strong>il</strong>a in occasione dell’istituzione del Registro Regionale dei Donatori<br />

di Midollo Osseo<br />

favore del reparto di neonatalogia dell’Ospedale<br />

Sant’Anna di Torino e di <strong>ADMO</strong> Abruzzo.<br />

In palio vari premi <strong>tra</strong> cui gadget uffi ciali della<br />

Juventus, maglie e accessori originali, consegnati<br />

sul palco direttamente ai vincitori dai giocatori.<br />

Entusiasmo alle stelle all’arrivo della delegazione<br />

juventina: Buffon e Balzaretti sono stati presi<br />

letteralmente d’assalto dal pubblico insieme a<br />

Pessotto e al presidente Cobolli Gigli.<br />

Grande folla <strong>per</strong> questo appuntamento di sport<br />

e solidarietà e grande commozione quando ho<br />

ricordato i nostri testimonial juventini, in prima<br />

linea Alex Del Piero, e <strong>il</strong> coinvolgimento di tutta la<br />

squadra con la tipizzazione dei giocatori a favore<br />

del compagno Fort<strong>una</strong>to.<br />

Paola De Angelis<br />

Presidente <strong>ADMO</strong> Abruzzo<br />

Tante gocce… i volontari di<br />

<strong>ADMO</strong> Pescara<br />

Una goccia d’acqua è un nulla, ma tante gocce<br />

formano un fi ume, un lago, <strong>il</strong> mare… E lungo le<br />

rive rifi orisce la <strong>vita</strong> !<br />

Sono continuati, anche nel 2006, l’impegno, lo<br />

studio, le attività dei volontari di <strong>ADMO</strong> Regione<br />

Abruzzo, donatori potenziali e no, <strong>per</strong> informare,<br />

sensib<strong>il</strong>izzare e, soprattutto, <strong>per</strong> diffondere<br />

la cultura della solidarietà e dell’amore: queste<br />

le loro “gocce” che formeranno, ce lo auguriamo<br />

fortemente, un “mare” di bontà e di s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong><br />

chi s<strong>per</strong>anza non ha più!<br />

L’azione dei volontari si è svolta nelle scuole, nelle<br />

parrocchie e presso i gruppi e altre associazioni<br />

e anche… con <strong>per</strong>sone incon<strong>tra</strong>te <strong>per</strong> via o avvicinate<br />

<strong>per</strong> caso. Le “gocce” della loro o<strong>per</strong>osità<br />

diventeranno un “mare”?<br />

Lo s<strong>per</strong>iamo.<br />

<strong>ADMO</strong> L’Aqu<strong>il</strong>a e <strong>ADMO</strong> Abruzzo<br />

<strong>per</strong> un giornata di rifl essione<br />

Una giornata di emozioni, di condivisione e di impegno<br />

ha visto protagonista la sezione di <strong>ADMO</strong><br />

L’Aqu<strong>il</strong>a, che in collaborazione con la ASL N°4<br />

di L’Aqu<strong>il</strong>a, ha dato <strong>vita</strong>, sabato 24 febbraio, al<br />

convegno “Insieme” nella donazione di Cellule<br />

Staminali Emopoietiche, alla presenza di medici<br />

<strong>tra</strong>sfusionisti e di <strong>per</strong>sone <strong>tra</strong>piantate.<br />

Alla giornata hanno partecipato anche i rappresentanti<br />

di tutte le sezioni locali di <strong>ADMO</strong> Abruzzo<br />

con <strong>il</strong> coinvolgimento <strong>per</strong>sonale della Presidente<br />

avvocato Paola De Angelis.<br />

Una giornata che ha ricordato a noi volontari<br />

l’importanza della diffusione del messaggio di<br />

donazione.<br />

Il dottor Franco Papola, responsab<strong>il</strong>e della nos<strong>tra</strong><br />

sezione di L’Aqu<strong>il</strong>a, ha ricordato come l’obiettivo<br />

presente di <strong>ADMO</strong> Abruzzo sia di passare da 5.000<br />

iscritti, allo stato attuale, al numero di 8.000 e<br />

alla realizzazione di questo importante obiettivo<br />

dobbiamo impegnarci tutti at<strong>tra</strong>verso la sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

di quanti non sanno cosa sia la donazione<br />

o non ne conoscano appieno tutte le caratteristiche.<br />

Erano presenti al convengo “Insieme” <strong>il</strong> dottor<br />

Roberto Mazzetti e <strong>il</strong> dottor Augusto Borzone, rispettivamente<br />

Direttore Generale e Direttore Sanitario<br />

della ASL n. 4 di L’Aqu<strong>il</strong>a, cui va <strong>il</strong> nostro<br />

più sentito ringraziamento.<br />

Il Direttore Generale ha elogiato la sanità abruzzese<br />

sottolineandone i continui e r<strong>il</strong>evanti cambiamenti<br />

sia nel rapporto con gli utenti sia con<br />

le strutture private, e evidenziandone <strong>il</strong> costante<br />

obiettivo di miglioramento. Il Direttore Sanitario<br />

ha invece voluto ricordare l’importanza dell’attività<br />

svolta dalle associazioni aqu<strong>il</strong>ane di volontariato,<br />

come <strong>ADMO</strong>, ricordando, <strong>per</strong>ò, come <strong>il</strong><br />

volontariato debba essere di supporto alle istituzioni<br />

che non devono abbandonare <strong>il</strong> loro ruolo.<br />

Il convegno è nato come momento celebrativo<br />

dell’istituzione del Registro Regionale dei Donatori<br />

di Midollo Osseo (legge reg. 40/2006) che<br />

rappresenta sia un riconoscimento all’attività<br />

del suddetto Centro di Tipizzazione Tissutale di<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a e del suo alto livello qualitativo, sia della<br />

r<strong>il</strong>evanza di <strong>ADMO</strong>, sottolineando come l’integrazione<br />

<strong>tra</strong> istituzioni e volontariato possa produrre<br />

frutti benefi ci.<br />

La Presidente di <strong>ADMO</strong> Abruzzo, e Vicepresidente<br />

nazionale, avvocato Paola De Angelis, presente al<br />

convegno, ha sottolineato l’importanza della sinergia<br />

<strong>tra</strong> comunità scientifi ca e volontariato anche<br />

a fronte della necessità attuale di aumentare<br />

<strong>il</strong> numero di donatori potenziali in quanto, attualmente,<br />

sono cresciute le richieste di <strong>tra</strong>pianto,<br />

mentre <strong>il</strong> numero dei donatori è insuffi ciente a<br />

soddisfare <strong>il</strong> fabbisogno.<br />

Presenti al convegno anche la dottoressa Nicoletta<br />

Sacchi, Direttore dell’IBMDR di Genova, <strong>il</strong><br />

professore Antonio Tab<strong>il</strong>io, professore di Medicina<br />

Interna 2 ed Ematologia dell’Università di L’Aqu<strong>il</strong>a,<br />

<strong>il</strong> dottor Gabriele Papalinetti, Responsab<strong>il</strong>e<br />

MUD di Pescara, e la dottoressa Patrizia Accorsi,<br />

Responsab<strong>il</strong>e U.O. di Aferesi Produttiva e Terapeutica<br />

– D.M.T. Asl Pescara.<br />

Nel pomeriggio si è svolto <strong>il</strong> momento più toccante<br />

della giornata: <strong>il</strong> conferimento di un riconoscimento<br />

uffi ciale ai 27 donatori effettivi del<br />

registro regionale abruzzese. La testimonianza di<br />

tutti i donatori, profondamente commossa, ha<br />

dimos<strong>tra</strong>to come la donazione sia un atto di generosità<br />

verso <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona malata e sconosciuta,<br />

e <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>donatore</strong> stesso un’emozione così profonda<br />

ed intesa da cambiare la sua stessa <strong>vita</strong> oltre<br />

che quella del malato.<br />

La giornata si è rivelata molto importante e, anche<br />

la stampa locale, ha dedicato <strong>una</strong> attenzione<br />

particolare nel raccontare l’evento.<br />

Noi tutti della sezione di L’Aqu<strong>il</strong>a ci siamo fortemente<br />

impegnati nella riuscita di questo convegno,<br />

che s<strong>per</strong>iamo possa avvicinare nuove <strong>per</strong>sone<br />

alla donazione, e che sicuramente è stato<br />

un appuntamento <strong>per</strong> riconfermare l’importanza<br />

della donazione da <strong>una</strong> parte e dell’o<strong>per</strong>a di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

da parte dei volontari dall’al<strong>tra</strong>.<br />

Un grazie sentito va a quanti si sono messi a disposizione,<br />

in particolare a Valter, Emanuela, Roberto,<br />

Pierluigi, Loris, F<strong>il</strong>ippo, Maria Rita, Laura e<br />

naturalmente Franco.<br />

Barbara Bologna<br />

<strong>ADMO</strong> L’Aqu<strong>il</strong>a<br />

<strong>ADMO</strong> Regione Abruzzo ONLUS<br />

rivolge vivi ringraziamenti a So.ge.<strong>tra</strong>s<br />

– SogeGroup S.p.A. <strong>per</strong> l’impegno<br />

e la preziosa collaborazione profusi<br />

nella promozione della campagna di<br />

solidarietà e di sensib<strong>il</strong>izzazione “Una<br />

Colomba <strong>per</strong> la Vita”.<br />

<strong>ADMO</strong> Molise<br />

7 a Borsa di Studio<br />

“Carolina Sabatelli”<br />

Nell’ambito delle attività di sensib<strong>il</strong>izzazione previste<br />

<strong>per</strong> la 2 a Giornata Regionale della Donazione<br />

di Midollo Osseo, la Regione Molise e <strong>ADMO</strong> Regione<br />

Molise “Carolina Sabatelli” hanno istituito <strong>il</strong><br />

concorso ideato e voluto dalla famiglia Sabatelli,<br />

riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e<br />

grado della regione.<br />

I partecipanti sono stati in<strong>vita</strong>ti a esprimersi liberamente<br />

con un componimento, <strong>una</strong> poesia, un<br />

disegno o qualunque al<strong>tra</strong> forma in cui la fantasia<br />

possa sv<strong>il</strong>upparsi, su uno dei seguenti temi:<br />

La cultura del dono come elemento di sostegno<br />

del legame sociale;<br />

in Italia<br />

La solidarietà: valore portante <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

di <strong>una</strong> società civ<strong>il</strong>e;<br />

Molte s<strong>per</strong>anze di <strong>vita</strong> sono legate all’esistenza<br />

di un elevato numero di <strong>per</strong>sone disposte a<br />

donare: realizza <strong>una</strong> campagna di comunicazione<br />

<strong>per</strong> la donazione del midollo osseo;<br />

Donare con gioia: la s<strong>per</strong>anza rinasce.<br />

Durante le premiazioni, che hanno avuto luogo<br />

sabato 26 maggio 2007, nell’ambito del secondo<br />

Convegno Regionale Scientifi co sulla Donazione<br />

di Midollo Osseo sono stati consegnati premi in<br />

denaro ai vincitori, <strong>una</strong> targa ricordo alle scuole<br />

partecipanti e un gadget a tutti gli alunni a ricordo<br />

della manifestazione.<br />

Eugenio Astore<br />

Presidente <strong>ADMO</strong> Regione Molise<br />

<strong>ADMO</strong> Puglia<br />

Una campionessa dal cuore d’oro<br />

Una campionessa dal cuore d’oro questa è Laura<br />

Cardone. L’atleta Leccese di Castromodiano, tesserata<br />

<strong>per</strong> l’A.S. Athlon è <strong>una</strong> delle più forti atlete<br />

di Pancrazio Athlima, un’antica arte marziale<br />

greca. Nel suo palmarès ci sono molti successi e<br />

www.admo.it 19


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in Italia<br />

medaglie spesso d’oro ai Campionati Mondiali,<br />

Europei e Italiani.<br />

Tuttavia, come tiene a sottolineare ad ogni occasione,<br />

la sua vittoria più bella è stata di avere<br />

avuto la possib<strong>il</strong>ità di donare <strong>il</strong> suo Midollo Osseo<br />

e di avere regalato <strong>una</strong> nuova <strong>vita</strong> ad <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona.<br />

Laura, laureanda in Scienze della Comunicazione,<br />

raccontando la sua es<strong>per</strong>ienza nelle scuole<br />

e ai suoi colleghi atleti la ricorda come <strong>una</strong> gioia<br />

indimenticab<strong>il</strong>e, che le ha lasciato sensazioni<br />

s<strong>tra</strong>ordinarie, e in<strong>vita</strong>ndoli a seguire <strong>il</strong> suo gesto<br />

lo defi nisce “un gesto semplice e spontaneo,<br />

tutto si risolve in <strong>una</strong> giornata, ma soprattutto si<br />

alleviano le sofferenze altrui. L’unico rammarico è<br />

la tanta disinformazione sull’argomento. La gente<br />

non conosce l’iter da seguire e spesso ha <strong>una</strong><br />

paura ingiustifi cata e dei timori <strong>per</strong> i problemi di<br />

salute che potrebbero nascere a seguito della donazione,<br />

che invece sono inesistenti”.<br />

Una Testimonial sensib<strong>il</strong>e con grandi ambizioni nel<br />

suo sport e con un sogno nel cassetto: partecipare<br />

alle Olimpiadi.<br />

Laura, ti meriti un grande in bocca al lupo <strong>per</strong> la<br />

tua carriera da parte di tutta <strong>ADMO</strong>.<br />

Voglio vivere…<br />

Soddisfacente <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio delle attività svolte<br />

dalla sezione <strong>ADMO</strong> “Goffredo Corvino” di Foggia,<br />

fortemente attiva e presente sul territorio<br />

con iniziative di comunicazione e sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

alla tipizzazione ed alla donazione di midollo<br />

osseo.<br />

<strong>ADMO</strong> Foggia ha realizzato <strong>una</strong> campagna di comunicazione,<br />

che è ancora in corso, atta a sensib<strong>il</strong>izzare<br />

i giovani a sottoporsi alla tipizzazione<br />

HLA e a diventare donatori di midollo osseo,<br />

ut<strong>il</strong>izzando l’immagine di Fabio, bambino di 5<br />

anni, con <strong>il</strong> consenso dei genitori. Sullo slogan<br />

base “Voglio vivere… hai <strong>il</strong> coraggio di dirmi no?”<br />

sono stati stampati manifesti e locandine, affi ssi<br />

in diverse tornate nelle strutture ospedaliere e<br />

di cura, nelle farmacie, nei negozi che lo hanno<br />

consentito, nella città capoluogo e nelle maggiori<br />

cittadine della provincia, ottenendo spazio<br />

informativo sui giornali e sulle televisioni locali<br />

e regionali.<br />

Da settembre 2006 e <strong>per</strong> la seconda volta <strong>ADMO</strong><br />

Foggia si avvale del lavoro di quattro giovanissimi<br />

volontari del servizio Civ<strong>il</strong>e: Anna Coppola,<br />

Luca Ciuffi , Marina Sena e Grazia Ariola, che contribuiscono<br />

alla divulgazione e diffusione <strong>tra</strong> i<br />

giovani del messaggio di <strong>ADMO</strong>, sia presso <strong>il</strong> cen-<br />

tro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Foggia,<br />

sia nelle scuole.<br />

Durante <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo natalizio la Sezione foggiana<br />

ha organizzato <strong>una</strong> campagna di raccolta giocattoli<br />

<strong>per</strong> i bambini, riuscendo a raccogliere oltre<br />

cento giocattoli, donati ai piccoli ricoverati<br />

presso le strutture pediatriche degli ospedali<br />

locali. Da segnalare, <strong>per</strong> la forte e generosa risposta,<br />

la sensib<strong>il</strong>ità dei cittadini foggiani a tale<br />

riguardo.<br />

Il 23 agosto 2006 <strong>una</strong> studentessa universitaria,<br />

Mariangela, di 25 anni, prima donatrice foggiana,<br />

ha donato <strong>il</strong> midollo osseo presso la struttura<br />

di Ematologia - Centro Trapianti dell’Ospedale<br />

Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni<br />

Rotondo. A Mariangela, che è convolata a nozze<br />

sabato 10 febbraio 2007, <strong>ADMO</strong> porge i più affettuosi<br />

auguri.<br />

La nos<strong>tra</strong> sezione, infi ne, dovrà affrontare <strong>il</strong><br />

problema del cambio di sede, dovendo l’attuale<br />

struttura essere restituita al proprietario.<br />

Ina Fischetti<br />

Responsab<strong>il</strong>e <strong>ADMO</strong> Foggia<br />

Attività <strong>ADMO</strong> a Modugno<br />

Inizia sotto i migliori auspici l’anno 2007 <strong>per</strong> la<br />

sezione <strong>ADMO</strong> di Modugno. Nei primi tre mesi dell’anno<br />

abbiamo avuto ben 11 tipizzazioni di nuovi<br />

donatori e altre saranno effettuate in seguito.<br />

Prima del rinnovo delle cariche sociali, sono state<br />

organizzate durante le festività natalizie molte<br />

interessanti iniziative.<br />

Il 22 dicembre abbiamo realizzato <strong>una</strong> giornata di<br />

donazione e tipizzazione in collaborazione con la<br />

locale sezione “Fratres”, ideata dalla ASD Modugno<br />

Calcio a 5 di serie B nazionale, che ha visto<br />

nuovi calciatori e dirigenti tipizzarsi <strong>per</strong> poter diventare<br />

effettivi donatori di sangue e di midollo<br />

osseo. Inoltre la vig<strong>il</strong>ia dell’Epifania i volontari<br />

donatori modugnesi, con la partecipazione attiva<br />

dei testimonial Michele Piccir<strong>il</strong>lo (campione europeo<br />

di boxe), Sabino Bartoli (attore e cantautore<br />

barese di fama nazionale, ora su RAI Uno con<br />

la famosa serie “Incantesimo”)e le madrine Lia<br />

Cellamare e Annamaria Vivacqua hanno allietato<br />

<strong>per</strong> qualche ora i bambini ricoverati nel reparto<br />

di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di<br />

Bari, regalando calze della Befana e giocattoli,<br />

gent<strong>il</strong>mente offerti dalla signora Rosa Manzari.<br />

Giochi e divertenti magie in musica hanno dato <strong>il</strong><br />

benvenuto a <strong>una</strong> vera Befana in carne e ossa che<br />

è giunta sulla sua scopa nel reparto <strong>per</strong> la gioia di<br />

adulti e piccini.<br />

Inoltre, nel combattimento <strong>per</strong> la difesa del Titolo<br />

Europeo dello scorso 25 gennaio, <strong>il</strong> campione<br />

Piccir<strong>il</strong>lo ha indossato ancora, come da due anni<br />

ormai, accappatoio e pantaloncini con <strong>il</strong> logo<br />

<strong>ADMO</strong> prima, durante e dopo l’incontro, che ancora<br />

<strong>una</strong> volta lo ha visto vincitore. Il tutto con<br />

la piena collaborazione ed aiuto di <strong>ADMO</strong> Federazione<br />

Italiana e di <strong>ADMO</strong> Lombardia (regione sede<br />

dell’evento).<br />

Nel mese di febbraio <strong>per</strong> <strong>il</strong> carnevale abbiamo organizzato<br />

la Giornata in Maschera <strong>ADMO</strong>, iniziativa<br />

rivolta agli alunni delle scuole materne ed<br />

elementari che, con spettacoli di burattini e un<br />

veglioncino fi nale, ha visto divertire e giocare<br />

scherzando genitori e bimbi, alla presenza di alcuni<br />

<strong>per</strong>sonaggi dei cartoni animati gent<strong>il</strong>mente<br />

offerti dalla scuola Materna “Il Paese dei Balocchi”<br />

di Modugno.<br />

A marzo si è proceduto al rinnovo delle cariche<br />

sociali che ha visto pienamente riconfermata la<br />

fi ducia al Responsab<strong>il</strong>e uscente dottor Massimo<br />

Angiulli e l’elezione a Vicepresidente della signora<br />

Elisabetta Tomasicchio, a Segretario del signor<br />

Serafi no Pastore, a Tesoriere della signora Mimma<br />

Rana e a Consiglieri i signori Rocco S<strong>il</strong>eo, Angelo<br />

Pascazio, Gianfranco Di Lecce (tutti componenti<br />

<strong>il</strong> Comitato Scientifi co), le signore Valentina<br />

La Testimonial e Donatrice <strong>ADMO</strong> Laura Cardone,<br />

campionessa di Pancrazio Athlima<br />

Defi lippis, Angela Diciaula, Annalisa Terrevoli, i<br />

testimonial Michele Piccir<strong>il</strong>lo, Gaia Variale e Rosy<br />

Loconte (dalla <strong>tra</strong>smissione Amici) ed <strong>il</strong> signor<br />

Francesco Caporusso. Presidente dei Revisori dei<br />

Conti la signora Lia Perrino, coadiuvata dal dottor<br />

Vito Longo (fi glio del compianto Antonio Longo,<br />

artista a cui è dedicata la Sezione) e dalla sig.ra<br />

Grazia Colucci come revisori effettivi.<br />

Mentre si scrive si è lieti di festeggiare la promozione<br />

in Serie A2 Nazionale della squadra di Calcio<br />

a 5 del Modugno che da due anni annovera <strong>tra</strong> i<br />

suoi dirigenti e giocatori numerosi donatori e<br />

simpatizzanti e ha giocato anche in questo campionato<br />

tutte le partite con <strong>il</strong> logo <strong>ADMO</strong> ben visib<strong>il</strong>e<br />

sulle maglie. Porta bene l’abbinamento sport<br />

e donazione!<br />

Da menzionare inoltre l’istituzione della Borsa di<br />

Studio “I Circolo E. De Amicis” di Modugno che<br />

ha visto impegnati <strong>per</strong> la prima volta nella storia<br />

della scuola modugnese tutti gli insegnanti, i genitori,<br />

gli alunni e <strong>il</strong> corpo non docente del I circolo<br />

didattico “E. De Amicis”, nel destinare fondi <strong>per</strong><br />

un mirab<strong>il</strong>e ed encomiab<strong>il</strong>e fi ne.<br />

Vi sono altre numerose iniziative in corso, di cui<br />

vi daremo conto nel prossimo numero, sempre e<br />

soltanto con l’obiettivo e la voglia di aiutare tutti<br />

gli interessati a diventare donatori di <strong>vita</strong>!<br />

Massimo Angiulli<br />

Responsab<strong>il</strong>e <strong>ADMO</strong> “A. Longo” Modugno<br />

Babbo Natale visita<br />

la Lega Navale di Bari<br />

La Lega Navale Italiana di Bari, in collaborazione<br />

con <strong>ADMO</strong> Capurso, <strong>il</strong> 16 dicembre 2006 ha organizzato<br />

<strong>una</strong> festa con i bambini che partecipano alla<br />

propria <strong>vita</strong> associativa: <strong>il</strong> classico scambio di auguri<br />

<strong>tra</strong> i soci si è rivelato occasione <strong>per</strong> parlare di<br />

donazione.<br />

La Lega Navale <strong>tra</strong> i suoi scopi ha quello di promuovere<br />

iniziative sociali <strong>per</strong> fornire a tutti un’opportunità<br />

di incontro con <strong>il</strong> mare e con <strong>il</strong> mondo marino,<br />

così è stato anche in quest’occasione, alla quale<br />

hanno partecipato ragazzi che sono stati curati e<br />

salvati proprio grazie al <strong>tra</strong>pianto di midollo osseo.<br />

Particolarmente toccante è stato <strong>il</strong> racconto dell’es<strong>per</strong>ienza<br />

<strong>per</strong>sonale di un ragazzo che oggi, dopo<br />

esser guarito, “veleggia” nel mare barese grazie a<br />

uno dei corsi che la Lega Navale di Bari ha messo a<br />

disposizione dei piccoli ospiti.<br />

Sappiamo bene che <strong>ADMO</strong> si rivolge spesso ai donatori<br />

abituali di sangue, tant’è che a volte le nostre<br />

sezioni nascono in seno ad associazioni come AVIS<br />

e con esse collaborano in maniera continuativa. La<br />

nos<strong>tra</strong> Sezione o<strong>per</strong>a da sempre in collaborazione<br />

con AVIS Capurso, <strong>una</strong> <strong>tra</strong> le più attive nella raccolta<br />

di sangue nella provincia di Bari. Alla manifestazione<br />

ha partecipato anche APLETI (Associazione<br />

Pugliese <strong>per</strong> la Lotta contro le Emopatie e i Tumori<br />

nell’Infanzia), un’associazione nata <strong>per</strong> l’iniziativa<br />

di genitori di bambini affetti da leucemie e tumori<br />

che o<strong>per</strong>a all’interno del Dipartimento di Ematologia<br />

Pediatrica del Policlinico di Bari e si occupa di<br />

dare supporto alle famiglie ed ai bambini ricoverati.<br />

La sinergia di più associazioni di volontariato, associata<br />

al lavoro dei medici specialisti, <strong>per</strong>mette di<br />

raggiungere <strong>tra</strong>guardi altrimenti impossib<strong>il</strong>i: AVIS<br />

fornisce <strong>il</strong> sangue e i suoi componenti, <strong>ADMO</strong> mette<br />

a disposizione i donatori di Midollo Osseo, i medici<br />

con le terapie farmacologiche o <strong>il</strong> <strong>tra</strong>pianto di Midollo<br />

Osseo curano e guariscono i malati e l’APLETI<br />

aiuta le famiglie ed i piccoli pazienti durante tutta<br />

la fase di malattia e degenza. Il messaggio che<br />

AVIS, <strong>ADMO</strong>, APLETI e LEGA NAVALE ITALIANA di BARI<br />

vogliono <strong>tra</strong>smettere è che uniti si vincono anche le<br />

battaglie più dure.<br />

<strong>ADMO</strong> Capurso<br />

<strong>ADMO</strong> Sic<strong>il</strong>ia<br />

in Italia<br />

Corso di formazione <strong>per</strong> volontari<br />

<strong>ADMO</strong> e AIL a Messina<br />

<strong>ADMO</strong> Messina nei giorni 9, 16 e 22 maggio 2007, in<br />

collaborazione con AIL Messina, al fi ne di rinforzare e<br />

mantenere vivo <strong>il</strong> senso di appartenenza dei volontari<br />

già iscritti all’Associazione, di avvicinare i giovani a<br />

<strong>una</strong> cittadinanza attiva, solidale, responsab<strong>il</strong>e e di<br />

attingere nuove risorse ed energie da impiegare in attività<br />

al servizio, ha organizzato un corso di formazione<br />

articolato in tre incontri che ha visto come docenti<br />

l’avvocato Rosario Cucinotta, la professoressa Marianna<br />

Gensabella e la dottoressa Graziella Tribulato<br />

dell’Università di Messina<br />

Anna Maria Bonanno<br />

<strong>ADMO</strong> Messina<br />

L’Associazione Tea<strong>tra</strong>le<br />

“Giovane Mondo” <strong>per</strong> <strong>ADMO</strong><br />

Martedì 6 febbraio 2007 alle ore 21.00 l’Associazione<br />

Tea<strong>tra</strong>le Giovane Mondo unitamente ad <strong>ADMO</strong> Messina,<br />

alla presenza dei volontari tutti, della Presidente<br />

Regionale Mirella Falzone, della Vicepresidente a<br />

Donata Guaia, del Tesoriere Maurizio Bas<strong>il</strong>e e di un<br />

folto numero di spettatori ha organizzato, rappresentandolo<br />

al Teatro Vittorio Emanuele, lo spettacolo<br />

tea<strong>tra</strong>le “Il Medico dei Pazzi”, commedia in tre atti di<br />

Eduardo Scarpetta. In seguito a tale iniziativa è stata<br />

devoluta ad <strong>ADMO</strong> la somma di 6.500,00 Euro <strong>per</strong> la<br />

realizzazione di <strong>una</strong> borsa di studio.<br />

Anna Maria Bonanno<br />

<strong>ADMO</strong> Messina<br />

Segnalate<br />

<strong>il</strong> vostro nuovo indirizzo a:<br />

<strong>ADMO</strong> Federazione Italiana<br />

ONLUS<br />

via Aldini, 72<br />

20157 M<strong>il</strong>ano<br />

Tel. 02 39000855<br />

admo@admo.it<br />

www.admo.it<br />

www.admo.it 21


speciale<br />

Striscia la Notizia <strong>per</strong> <strong>ADMO</strong>…<br />

ovvero l’asta di Kooly Noody<br />

In diretta da “Striscia la<br />

Notizia” l’asta di beneficienza<br />

a favore di <strong>ADMO</strong>.<br />

Dal 27 al 30 marzo sono<br />

stati venduti, al miglior<br />

offerente, sul sito ebay i<br />

40 oggetti creati da Enzino<br />

ispirandosi alla paradisiaca<br />

isola di Kooly Noody.<br />

Fra gli oggetti che hanno riscosso maggior successo<br />

non mancavano bellezze naturali come <strong>il</strong> Koolibrì<br />

o manufatti che esaltano le specialità “koolinarie”<br />

dell’isola, come <strong>il</strong> Koolapasta e, <strong>per</strong> non<br />

farsi mancare un po’ di divertimento, l’innovativa<br />

Chitarga.<br />

Grazie a “Striscia la<br />

Notizia” e a tutti<br />

gli amanti delle <strong>per</strong>le<br />

dell’isola Kooly Noody<br />

sono stati raccolti<br />

10.564,83 euro solo<br />

<strong>per</strong> <strong>ADMO</strong>.<br />

Si ringrazia “Striscia la Notizia” <strong>per</strong> aver fornito <strong>il</strong> materiale di questo articolo, www.striscialanotizia.it<br />

Sedi regionali<br />

VALLE D’AOSTA<br />

c/o Servizio Trasfusionale<br />

viale Ginevra, 3<br />

11100 Aosta<br />

tel. e fax 0165 543611<br />

admovda@libero.it<br />

PIEMONTE<br />

via Cavour, 4<br />

10069 V<strong>il</strong>lar Perosa (TO)<br />

tel. e fax 0121 315666<br />

admopiemonte@admo.it<br />

LOMBARDIA<br />

via Aldini, 72<br />

20157 M<strong>il</strong>ano<br />

tel. 02 39005367<br />

fax 02 33204826<br />

info@admolombardia.org<br />

VENETO<br />

Via Londa, 20<br />

36020<br />

Valstagna (VI)<br />

tel. e fax 0424 99093<br />

fax 0424 401009<br />

admo-veneto@libero.it<br />

TRENTINO<br />

via Sighele, 7<br />

38100 Trento<br />

tel. 0461 933675<br />

fax 0461 394195<br />

info@admotrentino.it<br />

ALTO ADIGE/SÜDTIROL<br />

Antico Municipio<br />

di Gries/ Altes Grieser Rathaus<br />

piazza Gries, 18 / Grieserplatz, 18<br />

39100 Bolzano / Bozen<br />

tel. e fax 0471 400823<br />

info@admobz.com<br />

FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

via Carducci, 48<br />

33100 Udine<br />

tel. 0432 299728<br />

fax 0481 92276<br />

n° verde 800 905525<br />

admo-fvg@libero.it<br />

LIGURIA<br />

via Maddaloni, 1/8<br />

16129 Genova<br />

tel. 010 541784<br />

fax 010 585031<br />

admoliguria@admo.it<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

via Testi, 4/A<br />

43100 Parma<br />

tel. 0521 272571<br />

fax 0521 270441<br />

info@admoem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />

TOSCANA<br />

via di Gracciano nel Corso, 73<br />

53045 Montepulciano (SI)<br />

tel. e fax 0578 717238<br />

admotoscana@admo.it<br />

MARCHE<br />

via L. Ottoni, 19<br />

61100 Pesaro<br />

tel. 0732 73143<br />

cell. 333 4806661<br />

fax 0732 21958<br />

admomarche@admo.it<br />

UMBRIA<br />

c/o AVIS<br />

via Pompeo Pellini, 28<br />

06124 Perugia<br />

tel. e fax 075 5729011<br />

admoumbria@admo.it<br />

LAZIO<br />

via Leonardo da Vinci, 2/d<br />

01100 Viterbo<br />

tel. e fax 0761 223155<br />

admolazio@admo.it<br />

ABRUZZO<br />

via Avezzano, 2<br />

65121 Pescara<br />

tel. 085 4210884<br />

fax 085 2058904<br />

admoabruzzo@admo.it<br />

MOLISE<br />

Corso Bucci, 37<br />

86100 Campobasso<br />

tel. 0874 418453<br />

fax 0874 415000<br />

n° verde<br />

800 397581<br />

admomolise@admo.it<br />

CAMPANIA<br />

via Plinio <strong>il</strong> Vecchio, 40<br />

80040 San Sebastiano<br />

al Vesuvio (NA)<br />

tel. 081 5745774<br />

fax 081 7861601<br />

admocampania@admo.it<br />

BASILICATA<br />

via Cesare Battisti, 41<br />

75023 Montalbano Jonico (MT)<br />

tel. e fax 0835 593146<br />

admobas<strong>il</strong>icata@libero.it<br />

22 www.admo.it www.admo.it 23<br />

in Italia<br />

PUGLIA<br />

c/o Servizio Tipizzazione Tissutale<br />

piazza Giulio Cesare, 11 – Policlinico<br />

70124 Bari<br />

tel. e fax 080 5575748<br />

admopuglia@teseo.it<br />

CALABRIA<br />

viale Alcide De Gas<strong>per</strong>i, 164<br />

89900 Vibo Valentia<br />

tel. e fax 0963 472355<br />

tel. 0963 44505<br />

admocalabria@tiscali.it<br />

SICILIA<br />

c/o Centro di Medicina<br />

Trasfusionale<br />

Az. Osp. “V. Cervello”<br />

via Trabucco, 180<br />

90146 Palermo<br />

tel. e fax 091 7541678<br />

admosic<strong>il</strong>ia@libero.it<br />

SARDEGNA<br />

c/o <strong>ADMO</strong> Federazione Italiana<br />

via Aldini, 72<br />

20157 M<strong>il</strong>ano<br />

tel. 02 39000855<br />

fax 02 39001170

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