«Fieste dal popul furlan» - Ente Friuli nel Mondo
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numi NEL MONDO<br />
SVIZZERA<br />
Settembre 1998<br />
<strong>«Fieste</strong> <strong>dal</strong> <strong>popul</strong> furlan a Einsiedeln»j<br />
1/ vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Bortuzzo ha consegnato a tutti i Fogolàrs la bandiera del <strong>Friuli</strong><br />
Celebrata a Einsiedeln<br />
l'annuale <strong>«Fieste</strong> <strong>dal</strong><br />
<strong>popul</strong> furlan in Svuizzare»,<br />
una manifestazione<br />
organizzata <strong>dal</strong>la Federazione<br />
dei 16 Fogolàrs furlans della<br />
Svizzera presieduta da Giovanni<br />
Moret, con il quale ha attivamente<br />
collaborato il presidente<br />
del Fogolàr di Zurigo, Luigi<br />
Bon. Alla festa hanno partecipato<br />
il vice presidente del Consiglio<br />
Regionale, Matteo Bortuzzo,<br />
il console generale di Zurigo,<br />
dottor Gian Luigi Laiolo, Giovanni<br />
Melchior, consigliere dell'ERMI<br />
delegato del presidente<br />
Nemo Gonano, Flavio Donda,<br />
consigliere di <strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong>,<br />
promotore della partecipazione<br />
al convegno delle istituzioni di<br />
Mariano del <strong>Friuli</strong> suo paese, in<br />
primis il sindaco, Ovidio Olivo, il<br />
parroco, don Bruno Vittor, la<br />
Corale Renato Portelli e la banda<br />
musicale Michele Pompanin,<br />
due complessi vanto del Comune<br />
di Mariano i quali hanno reso<br />
più solenne la festa.<br />
Einsiedeln è una splendida cittadina<br />
a qualche decina di chilometri<br />
da Zurigo, dove esiste uno<br />
splendido santuario detto della<br />
«Madonna Nera», dove anni fa,<br />
don Danilo BureUi,un prete della<br />
vicina missione italiana di Pfàffikon,originario<br />
di Battaglia, aveva<br />
dato inizio a questa festa una<br />
ventina di anni fa, e da qualche<br />
anno viene organizzata <strong>dal</strong>la Federazione<br />
dei 16 Fogolàrs della<br />
Svizzera, su progetto dell'<strong>Ente</strong><br />
di Giovanni Melchior<br />
Lo splendido interno del santuario di Einsiedeln.<br />
<strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong> e il contributo<br />
dell'ERMI - l'<strong>Ente</strong> regionale per<br />
i problemi dei migranti. La <strong>«Fieste</strong><br />
<strong>dal</strong> <strong>popul</strong> <strong>furlan»</strong> è iniziata<br />
<strong>nel</strong>l'accogliente sala del «Dorfcentrum»<br />
dove sono convenuti<br />
qualche centinaio di friulani provenienti<br />
<strong>dal</strong>le varie località elvetiche<br />
per ascoltare la corale e la<br />
banda di Mariano. Dopo le applaudite<br />
esecuzioni, il presidente<br />
della Federazione Moret, ha posto<br />
il saluto agh intervenuti, ringraziando<br />
TERMI e <strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong><br />
<strong>Mondo</strong> per la loro presenza e per<br />
l'aiuto concesso per la buona riuscita<br />
dell'incontro.<br />
Flavio Donda ha illustrato la<br />
realtà di Mariano del <strong>Friuli</strong> e di<br />
tutte le pecuUarità che distinguono<br />
una piccola comunità.<br />
Donda ha portato anche il saluto<br />
del presidente di <strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong>,<br />
senatore Mario Toros, e indicato<br />
i futuri programmi dell'<strong>Ente</strong>.<br />
Anche il sindaco Olivo, portando<br />
il suo saluto si è detto onorato<br />
e lieto di partecipare alla fe<br />
sta con tutto ciò che il suo Comune<br />
possiede come tradizione e<br />
cultura da far rivivere fra le nostre<br />
comunità all'estero.<br />
Giovanni Melchior, a sua volta<br />
ha portato il saluto del presidente<br />
dell'ERMI Gonano, sottolineando<br />
che la Regione ha in<br />
programma lo scioglimento dell'ERMI,<br />
ritenendo questo ente<br />
non funzionale agli scopi per i<br />
quali è stato istituito, chiamando<br />
in causa il vice presidente Bortuzzo,<br />
ha in forma provocatoria<br />
proposto di istituire una specie<br />
di assessorato che si interessi<br />
dell'emigrazione che spesso non<br />
viene tenuta <strong>nel</strong>la dovuta considerazione.<br />
Melchior ha toccato il<br />
fatto della mancata approvazione<br />
della legge sul diritto al voto<br />
degh italiani all'estero, «una offesa<br />
- ha detto - a quanti hanno<br />
dovuto cercare un lavoro fuori<br />
<strong>dal</strong>l'Italia e ora ripagati con questa<br />
beffa». Anche il Console<br />
La banda ed il coro di Mariano del <strong>Friuli</strong> intervenuti all'incontro.<br />
Paularo: una visita alla «Mozartina»<br />
di Marco Rossi dì questa raccolta «sui generis».<br />
Il percorso è guidato con corte<br />
S<br />
sia e competenza da un ex allievo<br />
e vi capita di sfogliare una<br />
del maestro Canciani, Daniel Pro-<br />
guida turistica o un dépliant<br />
pubblicitario di alcune prò<br />
loco della Carnia, potrete<br />
trovare una particolare segnalazione:<br />
«A Paularo merita una visita la<br />
Mozartina, ospitata <strong>nel</strong>la settecentesca<br />
Casa Scala, dove sono raccolti<br />
strumenti musicali antichi e moderni...».<br />
Una cosa del genere è piuttosto<br />
rara e non può non suscitare una<br />
certa curiosità, soprattutto <strong>nel</strong> mondo<br />
dei musicisti, a questo punto la<br />
tappa «culturale» era d'obbligo, sia<br />
per visitare un luogo ricco di tali peculiarità,<br />
sia per capire l'origine e la<br />
realtà di un simile spazio, sì avvia<br />
quindi la doverosa gita estiva tra i<br />
monti della Valle del Chiarsò fino<br />
atta ridente borgata dì Paularo.<br />
La «Mozartina» è una mostra<br />
particolare ospitata in una casa settecentesca,<br />
sulla pietra posta sopra<br />
l'architrave deU'ingresso vi è scolpita<br />
la data MDCCXLV (1745), la<br />
casa è situata proprio al di sotto del<br />
celebre palazzo Calice-Valesio, sul<br />
percorso di collegamento con il<br />
borgo di Villafuori di Paularo (in<br />
Via Linussio 24), e la sua nascita si<br />
deve alla figura del professore Giovanni<br />
Canciani, nativo di Paularo,<br />
già Sindaco di questo centro carnico,<br />
docente di Conservatorio attivo<br />
principalmente a Torino, musicista<br />
poliedrico (direttore di coro, organista,<br />
compositore), collezionista di<br />
strumenti e «gioielli» musicali, restauratore<br />
e prezioso conservatore<br />
chazka, un ragazzo proveniente<br />
<strong>dal</strong>la repubblica Ceca, diplomatosi<br />
in pianoforte ed ora residente a<br />
Paularo, ove con attenzione accom-<br />
La sede della «Mozartina» ed un particolare del suo interno.<br />
pugna i visitatori illustrando gli arredi<br />
e alcuni aspetti storici relativi<br />
alla formazione dì questa raccolta,<br />
ma soprattutto presentando storicamente<br />
gli strumenti (oltre ad eseguire<br />
brani musicali in stile quando<br />
tra i «turisti» non sono presenti dei<br />
musicisti).<br />
Bisogna sottolineare che per la<br />
maggior parte sì tratta di pianoforti<br />
ottocenteschi, tra cui spicca im<br />
Erard d'epoca Beethoveniana, dì<br />
tre clavicembali della prima metà<br />
del '900, di alcuni harmonium, dì<br />
un fortepiano viennese del 1840 e,<br />
.soprattutto, dì un organo positivoportativo<br />
del 1650, opera del romano<br />
Giovanni Battista Testa, a tutto<br />
questo si aggiungono una serie dì<br />
interessanti mobìli carnìci di varia<br />
epoca (alcuni costruiti da un predecessore<br />
del Cancianì), dì partiture<br />
antiche, tra cui un inedito mozartiano<br />
ancora in fase di studio, opere<br />
sacre sconosciute di K. Dittersdorfe<br />
numerose pagine di varie epoche.<br />
Ciò che comunque si prova alla<br />
visita della «Mozartina» è una incredibile<br />
impressione di realtà in<br />
uso, non si tratta di una collezione<br />
statica, ma di una casa ove sembra<br />
di vivere passando da una sala di<br />
lettura ad una attenta osservazione<br />
dei numerosi dipinti e stampe (<strong>nel</strong>la<br />
maggior parte musicali) appesi alle<br />
pareti, ed ancora, e soprattutto, spostandosi<br />
da uno strumento all'altro<br />
per godere della libertà di esecuzione<br />
dì brani musicali sulle svariate<br />
tastiere sparse sui tre piani delP antico<br />
edificio.<br />
Un momento fatidico: Bortuzzo consegna la bandiera del <strong>Friuli</strong> ai Fogolàrs<br />
della Svizzera.<br />
Laiolo ha portato il suo saluto<br />
esaltando l'impegno dei friulani<br />
e dei Fogolàrs. Ha chiuso gli interventi<br />
Bortuzzo chiarendo<br />
quali sono gli intendimenti della<br />
Regione: «Istituire al posto dell'ERMI<br />
- ha detto - un servizio<br />
dell'emigrazione facente capo<br />
alla presidenza deUa Giunta disgiunto<br />
daO'imigrazione, essendo<br />
l'emigrazione friulana di na<br />
tura molto diversa».<br />
E seguito il corteo verso il<br />
santuario con la banda in testa,<br />
don Bruno ha celebrato la messa<br />
in friulano cantata <strong>dal</strong> coro di<br />
Mariano, concludendo il rito con<br />
Suspìr da l'anime e Stelutis alpinis.<br />
La giornata si è conclusa con<br />
un convivio tutti insieme alla fine<br />
alhetato <strong>dal</strong>la corale e la banda<br />
di Mariano.<br />
Saluti a Thunder Bay<br />
Andrea e Gabriella Buttazzoni, di San Daniele del <strong>Friuli</strong>, si sono<br />
recentemente recati in visita agli zii Toni e Dino Buttazzoni,<br />
che risiedono a Thunder Bay, Ontario, Canada, dai primi anni<br />
'50. Dalle colonne di «<strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> <strong>Mondo</strong>» ringraziano sentitamente<br />
zii e cugini per l'ospitalità ricevuta ed inviano loro, «di<br />
cùr», il più cordiale mandi <strong>dal</strong> FriulL<br />
SAN TOMASO DI MAIANO<br />
Un simpatico<br />
e commovente incontro<br />
Un simpatico e commovente incontro è recentemente avvenuto a<br />
San Tomaso di Majano fra Francesco (Nino) Bortoluzzi e Ranieri Nicola,<br />
questi originario di Pieris d'Isonzo, attualmente presidente del<br />
Fogolàr Furlan di Limbiate (Milano).<br />
Ranieri Nicola, emigrato giovanissimo in Lombardia, <strong>nel</strong> dopo terremoto<br />
del 1976 partecipò alla gara di solidarietà in favore del <strong>Friuli</strong><br />
terremotato. Alla cittadina di Limbiate venne assegnato di intervenire<br />
<strong>nel</strong>la frazione di San Tomaso in Comune di Majano, dove furono<br />
offerti tre prefabbricati che vennero montati <strong>nel</strong>le vicinanze della casa<br />
di Francesco Bortoluzzi. Il 27 marzo 1977 avvenne l'inaugurazione<br />
dei prefabbricati con la partecipazione di un centinaio di persone<br />
provenienti da Limbiate con due pullman che vennero parcheggiati<br />
di fronte all'abitazione del Bortoluzzi, il quale offerse ad uno del<br />
gruppo lombardo un «bottighone» di vino di sua produzione, dicendo:<br />
«grazie ... e bevete questo durante il viaggio di ritorno». Un semplice<br />
gesto avvenuto fra due persone che non si conoscevano, ma che<br />
non avevano mai dimenticato. Durante la giornata organizzata a Tolmezzo<br />
lo scorso agosto dai «Fogolàrs in vacance della Lombardia»,<br />
<strong>nel</strong> corso dell'incontro conviviale, parlando a tavola i due si sono riconosciuti,<br />
e dopo 21 anni si sono abbracciati. Nicola è stato invitato a<br />
San Tomaso in casa del Bortoluzzi, dove insieme alle rispettive signore<br />
hanno rivissuto quel momento di amicizia e sohdarietà che i due<br />
non avevano mai dimenticato.<br />
Nino e Ranieri finalmente assieme...