Idee in piazza - Consiglio Regionale della Toscana
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Comune di Figl<strong>in</strong>e Valdarno<br />
Progettazione partecipata per la riqualificazione<br />
urbana di <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o a Figl<strong>in</strong>e Valdarno<br />
con il sostegno dell’Autorità per regionale per la partecipazione<br />
Relazione f<strong>in</strong>ale<br />
31 ottobre 2009
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
RIASSUNTO/abstract<br />
Il centro storico di Figl<strong>in</strong>e Valdarno è racchiuso dalle mura medievali e conserva edifici di pregio ed<br />
un <strong>in</strong>sieme di spazi pubblici articolato e suggestivo: un sistema di piazze collegate da strette vie<br />
che sbucano nell’ampio spazio aperto centrale, nato mille anni fa come “<strong>piazza</strong> mercatale”. La<br />
celebrazione del millenario <strong>della</strong> fondazione del borgo, è diventata occasione per avviare una<br />
riflessione sulle trasformazioni e sui cambiamenti dei modi d’uso degli spazi pubblici del centro<br />
storico, a partire da <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o. La grande <strong>piazza</strong>, pur avendo conservato la funzione di<br />
luogo d’<strong>in</strong>contro e di mercato, ha visto negli ultimi decenni una progressiva occupazione dello<br />
spazio disponibile da parte delle auto che ne ha compromesso la fruibilità visiva e la godibilità<br />
architettonica. Per migliorare la situazione l’amm<strong>in</strong>istrazione comunale ha istituito, previo accordo<br />
con le categorie economiche e le parti sociali, una nuova regolamentazione del traffico che<br />
prevede l’accessibilità veicolare a fasce orarie e la pedonalizzazione <strong>della</strong> parte centrale <strong>della</strong><br />
<strong>piazza</strong>.<br />
Piazza M. Fic<strong>in</strong>o appare però ancora come una superficie asfaltata vuota, qu<strong>in</strong>di necessita di<br />
arredi che favoriscano usi conviviali e di una pavimentazione più consona alla qualità architettonica<br />
del luogo. Dal momento che questa opera di riqualificazione, pur limitata <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i d’<strong>in</strong>vestimento<br />
economico, offre un’occasione unica dal punto di vista simbolico poiché la <strong>piazza</strong> rappresenta il<br />
“cuore” e l’identità stessa di Figl<strong>in</strong>e, l’Amm<strong>in</strong>istrazione ha deciso di chiamare i cittad<strong>in</strong>i ad avere un<br />
ruolo attivo nell’<strong>in</strong>dividuazione delle funzioni da assegnare alla <strong>piazza</strong> e nell’elaborazione del<br />
progetto di riqualificazione. Il processo partecipativo, ideato con il supporto metodologico <strong>della</strong><br />
società Avventura Urbana è stato ritenuto dall’Autorità regionale per la Partecipazione meritevole<br />
di un co-f<strong>in</strong>anziamento di 30.000 euro.<br />
Il progetto “<strong>Idee</strong> <strong>in</strong> <strong>piazza</strong>” fa capo all’Ufficio Progetto valorizzazione del centro storico, nato sotto<br />
la Direzione generale per affrontare i problemi con un approccio <strong>in</strong>tegrato ed <strong>in</strong>tersettoriale ed è<br />
monitorato da un organismo di garanzia che ha il compito di supervisionare le diverse fasi del<br />
processo e di segnalare eventuali problemi o mancanze.<br />
Il processo partecipativo<br />
Alla base dell’approccio partecipativo vi è l’idea che la conoscenza locale porti un valore aggiunto<br />
nella costruzione del progetto di riqualificazione di un luogo, impresc<strong>in</strong>dibile sia per <strong>in</strong>dividuare i<br />
problemi sia per def<strong>in</strong>ire le priorità d’<strong>in</strong>tervento. Dal momento che la realtà urbana dei centri storici<br />
è spesso complessa e contraddittoria, il percorso partecipativo ha cercato di essere il più possibile<br />
vario ed approfondito, così da poter raggiungere non solo gli op<strong>in</strong>ion leaders locali o i gruppi di<br />
cittad<strong>in</strong>i più <strong>in</strong>formati ed organizzati, ma anche gli abitanti che normalmente sfuggono alle<br />
consultazioni pubbliche: giovani, anziani, famiglie, lavoratori, turisti. Questi soggetti possono <strong>in</strong>fatti<br />
portare punti di vista diversi, spesso <strong>in</strong>editi e creativi, utili e stimolanti per la progettazione.<br />
Il percorso partecipativo si è articolato nelle seguenti azioni:<br />
- 11 <strong>in</strong>terviste ad attori locali rappresentativi dei diversi <strong>in</strong>teressi;<br />
- 13 <strong>in</strong>terviste “porta a porta” ad operatori economici <strong>della</strong> zona;<br />
- 2 giornate di “palo dell’ascolto” dove sono stati co<strong>in</strong>volti circa 300 cittad<strong>in</strong>i;<br />
- 1 questionario compilato da 80 ragazzi dell’Istituto Vasari di età fra i 14 e 19 anni;<br />
- 1 <strong>in</strong>contro pubblico di presentazione dei risultati <strong>della</strong> fase d’ascolto;<br />
- 1 <strong>in</strong>contro-laboratorio con gli assessori e i responsabili dei servizi comunali;<br />
- 1 laboratorio di simulazione progettuale con 15 cittad<strong>in</strong>i portatori di punti di vista diversi;<br />
- 3 <strong>in</strong>contri di progettazione partecipata per l’elaborazione del progetto prelim<strong>in</strong>are.<br />
Il laboratorio di simulazione progettuale<br />
Il 22 settembre 2009 un gruppo di cittad<strong>in</strong>i figl<strong>in</strong>esi equilibrato per genere ed età, selezionato <strong>in</strong><br />
base alla capacità di rappresentare la varietà delle posizioni emerse dal processo d’ascolto, ha<br />
preso parte al laboratorio progettuale per la riqualificazione di Piazza Marsilio Fic<strong>in</strong>o. I cittad<strong>in</strong>i<br />
hanno potuto lavorare su mappe di grandi dimensioni sulle quali, con l'aiuto di facilitatori esperti e<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 2
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
di materiali di lavoro semplici e manipolabili, progettati per <strong>in</strong>durre i partecipanti ad essere più<br />
lungimiranti ed attenti al bene comune e per aiutare le persone meno abituate ad esprimersi <strong>in</strong><br />
pubblico, hanno potuto facilmente identificare gli elementi che vorrebbero trasformare e<br />
confrontare le diverse soluzioni. La conduzione dell’<strong>in</strong>contro, mirata a mantenere all’<strong>in</strong>terno del<br />
percorso progettuale punti di vista orig<strong>in</strong>ali o conflittuali che obbligano all’elaborazione di soluzioni<br />
più complesse e ricche, ha portato prima all’allargamento del quadro immag<strong>in</strong>ativo e qu<strong>in</strong>di alla<br />
focalizzazione sui nodi progettuali di particolare rilievo. Il metodo ha permesso di ottenere<br />
un’ottima <strong>in</strong>terazione sia tra facilitatori e cittad<strong>in</strong>i, sia tra i cittad<strong>in</strong>i stessi, permettendo <strong>in</strong> circa tre<br />
ore di lavoro di giungere ad <strong>in</strong>dividuare una possibile soluzione capace di migliorare l’attuale<br />
sistemazione del mercato e di mettere d’accordo le diverse esigenze. Questo risultato <strong>in</strong>sperato è<br />
stato presentato al s<strong>in</strong>daco e agli uffici tecnici comunali, che hanno deciso di proseguire il<br />
processo di progettazione partecipata f<strong>in</strong>o alla redazione del progetto prelim<strong>in</strong>are, senza passare<br />
da un concorso d’idee che causerebbe un’<strong>in</strong>terruzione del rapporto con i cittad<strong>in</strong>i ed <strong>in</strong>utili ritardi.<br />
Per <strong>in</strong>formazioni<br />
Ufficio Progetto Valorizzazione Centro Storico<br />
tel. 055 9125207 - email: idee<strong>in</strong><strong>piazza</strong>@comune.figl<strong>in</strong>e-valdarno.fi.it<br />
www.comune.figl<strong>in</strong>e-valdarno.fi.it<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 3
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
1.1 Titolo del progetto: <strong>Idee</strong> <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> – progettazione partecipata per la<br />
riqualificazione urbana di <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o a Figl<strong>in</strong>e Valdarno<br />
1.2 Richiedente del sostegno regionale: Comune di Figl<strong>in</strong>e Valdarno<br />
1.3 Responsabile del progetto: arch. Raffaella Altomare, Ufficio progetto valorizzazione<br />
centro storico<br />
1.4 Oggetto del processo partecipativo<br />
Il processo partecipativo è f<strong>in</strong>alizzato a valorizzare il centro storico di Figl<strong>in</strong>e Valdarno sia<br />
nella sua qualità architettonica sia potenziando la sua funzione di luogo d’<strong>in</strong>contro e di<br />
relazione. La <strong>piazza</strong> M. Fic<strong>in</strong>o, <strong>piazza</strong> medioevale e centro <strong>della</strong> città, appare attualmente<br />
come una superficie asfaltata vuota priva di funzioni, qu<strong>in</strong>di necessita di arredi che<br />
favoriscano usi conviviali e di una pavimentazione più consona alla qualità architettonica<br />
del luogo. Dal momento che questa opera di riqualificazione, pur limitata <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
d’<strong>in</strong>vestimento economico, offre un’occasione unica dal punto di vista simbolico poiché<br />
Piazza Marsilio Fic<strong>in</strong>o rappresenta il “cuore” e l’identità stessa di Figl<strong>in</strong>e, l’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Comunale ha voluto sollecitare i cittad<strong>in</strong>i ad avere un ruolo nell’<strong>in</strong>dividuazione delle funzioni<br />
da assegnare alla <strong>piazza</strong> e nel def<strong>in</strong>ire le proposte progettuali di riqualificazione. Nella<br />
ricerca delle nuove funzioni, un tema di particolare <strong>in</strong>teresse, riguarda la riorganizzazione<br />
del mercato settimanale e la necessità di <strong>in</strong>dividuare proposte progettuali che sappiano<br />
conciliare gli usi conviviali e di relazione con quelli economici e commerciali.<br />
1.5 Fasi <strong>in</strong> cui si articola il progetto e loro funzione<br />
Il processo si è articolato <strong>in</strong> tre fasi: una prima fase di ascolto del territorio; una seconda<br />
fase d’<strong>in</strong>terazione con i cittad<strong>in</strong>i per l’<strong>in</strong>dividuazione delle prime ipotesi progettuali; una<br />
terza fase di progettazione degli <strong>in</strong>terventi.<br />
1) Fase di ascolto - La fase <strong>in</strong>iziale di lavoro è stata centrata su un’attività di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>eascolto<br />
del territorio avente lo scopo di mettere a punto una mappatura <strong>della</strong> percezione dei<br />
problemi, ma anche risorse, dell’area di progetto. Questa fase è stata anche f<strong>in</strong>alizzata alla<br />
comunicazione del progetto ai cittad<strong>in</strong>i ed al co<strong>in</strong>volgimento nelle attività successive dei<br />
soggetti portatori di punti di vista il più possibile diversi.<br />
2) Fase di <strong>in</strong>terazione costruttiva - Questa fase ha visto l’organizzazione di un laboratorio<br />
progettuale, una tecnica che si dist<strong>in</strong>gue da altri strumenti di partecipazione proprio per la<br />
peculiarità di rendere possibile l’<strong>in</strong>terazione tra tecnici ed abitanti. Il laboratorio progettuale<br />
prevede modalità di facilitazione particolari: la d<strong>in</strong>amica dell’<strong>in</strong>contro è quella propria di un<br />
focus group, ma le <strong>in</strong>formazioni e le proposte che vengono registrate e rilanciate<br />
appartengono alla sfera tecnico-progettuale, nella quale i facilitatori devono avere una<br />
specifica competenza. La conduzione dell’<strong>in</strong>contro mira a portare prima all’allargamento del<br />
quadro immag<strong>in</strong>ativo e qu<strong>in</strong>di alla focalizzazione su una o più ipotesi condivise e sui nodi<br />
progettuali di particolare rilievo. Il Laboratorio progettuale permette di ottenere un’ottima<br />
<strong>in</strong>terazione sia tra progettisti-facilitatori e cittad<strong>in</strong>i, sia tra i cittad<strong>in</strong>i stessi, con l’uso di<br />
materiali ed attrezzature semplici e manipolabili, appositamente progettati per <strong>in</strong>durre i<br />
partecipanti ad essere più lungimiranti ed attenti al bene comune, oppure per aiutare i non<br />
addetti ai lavori a comprendere problemi anche molto complessi, o ad aiutare le persone<br />
meno abituate ad esprimersi <strong>in</strong> pubblico ad esprimere <strong>in</strong> modo spontaneo le proprie<br />
op<strong>in</strong>ioni.<br />
3) Fase <strong>della</strong> progettazione prelim<strong>in</strong>are degli <strong>in</strong>terventi - Le idee e le proposte emerse<br />
nel corso del laboratorio progettuale sono <strong>in</strong>terpretate e tradotte <strong>in</strong> progetti d’<strong>in</strong>tervento<br />
attraverso una progettazione prelim<strong>in</strong>are delle opere di riqualificazione. Anche <strong>in</strong> questa<br />
fase <strong>della</strong> progettazione sono previste azioni di partecipazione e consultazione degli<br />
<strong>in</strong>teressi locali soprattutto per quanto riguarda i gruppi organizzati e le associazioni di<br />
categoria (commercianti, ambulanti ecc).<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 4
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
1.6 Tempi e durata del processo partecipativo<br />
La previsione di durata del processo era di nove mesi con <strong>in</strong>izio a febbraio 2009 e conclusione<br />
ad ottobre 2009: sebbene la durata delle attività partecipative, s<strong>in</strong> dalla presentazione del<br />
progetto, era di sei mesi, il processo ha usufruito f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio di una proroga di tre mesi da parte<br />
dell’Autorità <strong>Regionale</strong>, motivata dal fatto che <strong>in</strong>izialmente il progetto prevedeva la sospensione<br />
delle attività partecipative per permettere lo svolgimento di un concorso di idee per la<br />
riqualificazione <strong>della</strong> <strong>piazza</strong> Fic<strong>in</strong>o, le cui l<strong>in</strong>ee guida sarebbero scaturite dagli <strong>in</strong>contri di<br />
approfondimento tenuti con i cittad<strong>in</strong>i durante la fase di <strong>in</strong>terazione costruttiva. Tali <strong>in</strong>contri, però,<br />
hanno prodotto una soluzione di sistemazione <strong>della</strong> <strong>piazza</strong> migliorativa rispetto all’ attuale,<br />
risultato che ha <strong>in</strong>dotto l’Amm<strong>in</strong>istrazione a proseguire il processo di progettazione partecipata<br />
f<strong>in</strong>o alla redazione di un progetto prelim<strong>in</strong>are, senza passare da un concorso d’idee che avrebbe<br />
causato un <strong>in</strong>terruzione del rapporto <strong>in</strong>trapreso con i cittad<strong>in</strong>i co<strong>in</strong>volti, nonché <strong>in</strong>utili ritardi.<br />
L’avvio delle attività partecipative ha subito un ritardo <strong>in</strong>iziale, dovuto ai tempi previsti per legge<br />
per l’approvazione del bilancio comunale. Inoltre, la fase d’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e è stata fatta <strong>in</strong> maniera<br />
accurata tanto da protrarsi a ridosso dei mesi estivi (luglio 2009) ed è stato così necessario, per<br />
facilitare la partecipazione del pubblico, posticipare parte dei laboratori progettuali al mese di<br />
settembre.<br />
1.7 Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi<br />
FASE FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE<br />
Comunicazione<br />
Ascolto<br />
Interazione<br />
Prog. Prelim.<br />
1.8 Come s’<strong>in</strong>serisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità<br />
d’azione del proponente<br />
La valorizzazione del centro storico rientra tra gli obiettivi prioritari dell’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
comunale che, attraverso la costituzione dell’Ufficio Progetto valorizzazione del centro storico,<br />
<strong>in</strong>tende promuovere un approccio fortemente <strong>in</strong>tegrato agli <strong>in</strong>terventi di riqualificazione e<br />
sviluppo economico e sociale <strong>della</strong> città. La sperimentazione dell’approccio partecipativo ha<br />
consentito <strong>in</strong>oltre di co<strong>in</strong>volgere, nelle diverse fasi del processo, soggetti che raramente<br />
prendevano parte alle decisioni pubbliche e di farli <strong>in</strong>teragire con modalità <strong>in</strong>novative e che<br />
potranno essere replicate dall’amm<strong>in</strong>istrazione per <strong>in</strong>iziative future.<br />
2. IL CONTESTO IN CUI SI E’ SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
2.1 Elementi conoscitivi per comprendere il contesto e problematicità<br />
La città ha celebrato nel 2008 i mille anni <strong>della</strong> sua fondazione, avvenuta nel 1008. L’occasione è<br />
parsa propizia per avviare una riflessione sulle trasformazioni del borgo, ed <strong>in</strong> particolare sui<br />
cambiamenti dei modi d’uso che nel corso dei secoli hanno <strong>in</strong>teressato gli spazi pubblici del<br />
centro storico, a partire da <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o. Il centro storico di Figl<strong>in</strong>e è ancora racchiuso<br />
dalle mura medievali e conserva edifici di pregio ed una gerarchia di spazi pubblici articolata e<br />
suggestiva: un sistema di piazze collegate da strette vie che sbucano nell’ampio spazio aperto<br />
centrale, nato mille anni fa come “<strong>piazza</strong> mercatale”. La <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o, pur avendo<br />
conservato la funzione di luogo d’<strong>in</strong>contro e di mercato, ha visto negli ultimi decenni una<br />
progressiva occupazione dello spazio disponibile da parte <strong>della</strong> auto che ne ha compromesso la<br />
fruibilità visiva e la godibilità architettonica. Per migliorare tale situazione l’amm<strong>in</strong>istrazione<br />
comunale ha recentemente istituito, previo accordo con le categorie economiche e le parti<br />
sociali, una nuova regolamentazione del traffico che prevede l’accessibilità veicolare a fasce<br />
orarie e la pedonalizzazione <strong>della</strong> parte centrale <strong>della</strong> <strong>piazza</strong>. Il processo partecipato s’<strong>in</strong>seriva<br />
pertanto all’<strong>in</strong>terno di un generale ripensamento dell’uso <strong>della</strong> <strong>piazza</strong> <strong>in</strong>tendendo proseguire il<br />
lavoro di riqualificazione già avviato mediante il precedente accordo.<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 5
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
3.1 Partecipanti<br />
3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
3.1.1. Chi e quanti<br />
Dal momento che la realtà urbana dei centri storici è spesso complessa e contraddittoria, il<br />
percorso partecipativo ha cercato di raggiungere non solo gli op<strong>in</strong>ion leaders locali o i<br />
gruppi di cittad<strong>in</strong>i più <strong>in</strong>formati ed organizzati, ma anche gli abitanti che normalmente<br />
sfuggono alle consultazioni pubbliche: giovani, anziani, famiglie, lavoratori, turisti. Questi<br />
soggetti possono <strong>in</strong>fatti portare punti di vista diversi, spesso <strong>in</strong>editi e creativi, utili e<br />
stimolanti per la progettazione.<br />
Sono state co<strong>in</strong>volte, nelle diverse fasi del processo, oltre 1.000 persone. In particolare il<br />
processo partecipativo si è rivolto a: i referenti politici e tecnici del progetto; le categorie<br />
sociali ed economiche (rappresentanti dei commercianti, degli ambulanti e le associazioni<br />
locali); i cittad<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>contrati nei luoghi di aggregazione e di socializzazione presenti sul<br />
territorio e i giovani (Istituto Vasari).<br />
Nella fase di ascolto sono state realizzate:<br />
• 11 <strong>in</strong>terviste <strong>in</strong> profondità che hanno co<strong>in</strong>volto 15 attori rappresentativi di<br />
associazioni e <strong>in</strong>teressi locali<br />
• 13 visite “porta a porta” che hanno co<strong>in</strong>volto 15 operatori economici delle attività<br />
commerciali presenti nell’area <strong>piazza</strong> oggetto di riqualificazione<br />
• 2 giornate di “palo dell’ascolto” durante le quali sono stati co<strong>in</strong>volti oltre 300 cittad<strong>in</strong>i<br />
di diverse fasce di età<br />
• 1 questionario ai ragazzi dell’ Istituto Vasari che ha co<strong>in</strong>volto 86 studenti di età<br />
compresa tra i 14 e i 19 anni.<br />
Nei tre laboratori <strong>della</strong> fase di <strong>in</strong>terazione costruttiva sono stati co<strong>in</strong>volti:<br />
• 13 referenti dei servizi comunali co<strong>in</strong>volti nel progetto (primo laboratorio, <strong>in</strong>terno)<br />
• 15 cittad<strong>in</strong>i rappresentativi delle diverse visioni emerse durante il processo d’ascolto<br />
(secondo laboratorio, con un campione di stakeholders e cittad<strong>in</strong>i)<br />
• 30 abitanti del centro storico nell’<strong>in</strong>contro plenario serale aperto al pubblico di<br />
presentazione e discussione degli esiti del laboratorio (terzo laboratorio, aperto)<br />
Nella fase di restituzione dei risultati e progettazione prelim<strong>in</strong>are sono state svolte:<br />
• 2 giornate di “palo dell’ascolto” (gazebo dedicato al progetto) durante le quali sono<br />
stati co<strong>in</strong>volti oltre 500 cittad<strong>in</strong>i di diverse fasce di età<br />
• 3 laboratori progettuali che hanno co<strong>in</strong>volto circa 30 cittad<strong>in</strong>i ed operatori economici<br />
(negozianti ed ambulanti)<br />
• 2 <strong>in</strong>contri progettuali con 10/12 tecnici e referenti dei diversi servizi comunali<br />
3.1.2. Come sono stati selezionati<br />
Interviste <strong>in</strong> profondità - I soggetti da <strong>in</strong>tervistare sono stati selezionati dopo aver<br />
costruito una prima mappa degli attori rappresentativi dei diversi <strong>in</strong>teressi locali diversi che<br />
<strong>in</strong>izialmente ha compreso: rappresentanti di realtà associative, operatori economici,<br />
persone impegnate <strong>in</strong> campo sociale, artistico o culturale (dal parroco al rappresentante<br />
<strong>della</strong> comunità islamica, dal presidente <strong>della</strong> Pro Loco all’<strong>in</strong>segnante) ed alcuni residenti. In<br />
seguito, la mappa degli attori è stata <strong>in</strong>tegrata attraverso le segnalazioni degli stessi<br />
soggetti <strong>in</strong>tervistati (metodo a “palla di neve”).<br />
Visite “porta a porta” agli operatori economici - Dal momento che nella <strong>piazza</strong> esistono<br />
diverse attività commerciali, è sembrato opportuno dedicare ad esse un apposito momento<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 6
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e, svolto mediante “visite porta a porta” ai titolari di negozi di diverso genere. È<br />
stato qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>dividuato un campione rappresentativo delle diverse attività che si svolgono<br />
nella <strong>piazza</strong> - commercio al dettaglio, abbigliamento, alimentari, bar, gelateria, ristorazione<br />
oggettistica…- che è stato <strong>in</strong>tegrato con alcuni ambulanti del mercato del martedì e con<br />
alcuni negozianti di corso Mazz<strong>in</strong>i, strada d’accesso alla <strong>piazza</strong> un tempo molto frequentata<br />
ed oggi <strong>in</strong> crisi (attività che chiudono).<br />
Giornate di “palo dell’ascolto” <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> - Per quanto riguarda i cittad<strong>in</strong>i, questi sono stati<br />
<strong>in</strong>contrati presso il “palo dell’ascolto” collocato nelle diverse giornate lungo i percorsi di<br />
maggior flusso pedonale. Grazie al montaggio su ruote del pannello <strong>in</strong>terattivo, è stato<br />
possibile spostarsi nelle diverse ore <strong>della</strong> giornata al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>tercettare tipologie diverse di<br />
cittad<strong>in</strong>i (donne che si recano al mercato, studenti <strong>in</strong> uscita da scuola, lavoratori e pendolari<br />
<strong>in</strong> pausa-pranzo, giovani coppie e famiglie con bamb<strong>in</strong>i a spasso per il centro, turisti, ecc.).<br />
I partecipanti sono qu<strong>in</strong>di selezionati casualmente ma facendo attenzione a ricostruire un<br />
campione omogeneo per quanto riguarda, il genere e l’età.<br />
Questionario per i giovani - Per ottenere un campione il più possibile variato per età, il<br />
questionario è stato distribuito <strong>in</strong> tutte le classi, co<strong>in</strong>volgendo ragazzi e ragazze di età<br />
compresa tra i 14 e i 19 anni.<br />
Laboratori progettuali - Per quanto riguarda i laboratori, si è cercato di far <strong>in</strong>teragire le<br />
diverse categorie di soggetti <strong>in</strong>dividuate nella fase di analisi ascolto: i tecnici e i funzionari<br />
comunali; le associazioni di categoria e quelle culturali e ricreative e i cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong>teressati.<br />
Dal momento che un gruppo per funzionare <strong>in</strong> modo realmente <strong>in</strong>terattivo non dovrebbe<br />
co<strong>in</strong>volgere più di 15 persone, mentre il tema <strong>della</strong> riqualificazione non solo fisica ma anche<br />
funzionale degli spazi di <strong>piazza</strong> Marsilio Fic<strong>in</strong>o e del centro storico di Figl<strong>in</strong>e Valdarno è<br />
così complesso ed <strong>in</strong>tegrato da co<strong>in</strong>volgere quasi tutti gli assessorati e quasi tutti i servizi<br />
comunali, si è deciso di limitare la partecipazione all’<strong>in</strong>contro con il campione di cittad<strong>in</strong>i<br />
all’architetto responsabile del procedimento ed ai tecnici/facilitatori <strong>della</strong> società di<br />
consulenza. Il contributo dei servizi comunali è stato qu<strong>in</strong>di raccolto mediante un apposito<br />
<strong>in</strong>contro propedeutico al laboratorio, svolto qualche ora prima.<br />
Selezione dei partecipanti - Data la complessità dei temi <strong>in</strong> discussione, si è posta<br />
particolare cura nell’assicurare che il gruppo di persone da <strong>in</strong>vitare al laboratorio fosse<br />
rappresentativo di tutti gli <strong>in</strong>teressi e dei diversi punti di vista emersi durante la fase<br />
d’ascolto, anche quelli apparentemente <strong>in</strong>conciliabili. L’<strong>in</strong>vito è stato esteso anche alle<br />
associazioni di categoria, con le quali l’Amm<strong>in</strong>istrazione ha firmato nel 2008 un importante<br />
accordo per il centro storico, e alle associazioni locali che trattano temi specifici (handicap,<br />
<strong>in</strong>tegrazione, promozione turistica, ecc.). Sono stati <strong>in</strong>oltre aggiunti all’elenco alcuni<br />
rappresentanti delle diverse attività che si svolgono nella <strong>piazza</strong> (negozianti, ristoratori,<br />
ambulanti, professionisti). A questi stakeholders rappresentativi è stato affiancato un nutrito<br />
gruppo di cittad<strong>in</strong>i residenti nel centro storico, di diverso genere ed età, portatori di punti di<br />
vista diversi sui due temi <strong>in</strong> questione. Per <strong>in</strong>dividuarli è stata svolta un’attività di outreach<br />
telefonica fra tutti coloro che avevano espresso il desiderio di partecipare al laboratorio<br />
durante le due giornate di “palo dell’ascolto” <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> o mediante risposta all’<strong>in</strong>vito<br />
dell’Amm<strong>in</strong>istrazione, <strong>in</strong>viato alle 800 famiglie che abitano nel centro storico. Questa attività<br />
ha permesso di sondare le diverse op<strong>in</strong>ioni e raccogliere <strong>in</strong>formazioni riguardo all’età e alla<br />
professione, così da ottenere un campione di cittad<strong>in</strong>i motivato ma anche equilibrato per<br />
genere ed età, selezionati <strong>in</strong> base alla loro capacità di rappresentare la varietà delle<br />
posizioni esistenti.<br />
3.1.3. Quanto sono rappresentativi <strong>della</strong> comunità<br />
I soggetti co<strong>in</strong>volti hanno consentito di far emergere i diversi punti di vista, i problemi, le<br />
opportunità e gli <strong>in</strong>teressi che gravitano <strong>in</strong>torno alla Piazza Marsilio Fic<strong>in</strong>o. Si ritiene<br />
pertanto che i soggetti co<strong>in</strong>volti abbiamo consentito di giungere ad una “rappresentatività”<br />
delle posizioni <strong>in</strong> campo e abbiamo consentito di <strong>in</strong>dividuare i nodi progettuali da dipanare<br />
per giungere ad una progettazione degli <strong>in</strong>terventi condivisa.<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 7
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
3.1.4. Inclusione<br />
Il processo è stato progettato e gestito <strong>in</strong> modo tale da consentire all’<strong>in</strong>tera collettiva di<br />
prendervi parte, dando larga diffusione alle <strong>in</strong>formazioni e <strong>in</strong>tegrandole con un’attività di<br />
outreach (telefonate, visite, <strong>in</strong>contri) <strong>in</strong> modo che anche associazioni e gruppi “m<strong>in</strong>ori”<br />
potessero prendere parte alle varie <strong>in</strong>iziative. Vista la difficoltà <strong>in</strong>contrata nell’<strong>in</strong>tercettare le<br />
fasce più giovani (un solo gruppo di ragazzi si è lasciato <strong>in</strong>tervistare presso il “palo<br />
dell’ascolto”) si è deciso di estendere la fase di ascolto attraverso la somm<strong>in</strong>istrazione di un<br />
questionario rivolto ai ragazzi <strong>della</strong> scuola superiore esistente nel territorio comunale<br />
(Istituto Vasari). La fase di ascolto ha <strong>in</strong>cluso anche il rappresentante <strong>della</strong> comunità<br />
islamica, che a Figl<strong>in</strong>e Valdarno ammonta a diverse cent<strong>in</strong>aia di persone e può contare su<br />
un luogo di ritrovo (moschea) collocato <strong>in</strong> un fondo vic<strong>in</strong>o alla <strong>piazza</strong>.<br />
3.1.4. Partecipazione paritaria di genere<br />
Per quanto riguarda la partecipazione di genere si è provveduto, soprattutto nella fase<br />
d’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e e nel laboratorio progettuale, a co<strong>in</strong>volgere <strong>in</strong> modo paritario uom<strong>in</strong>i e donne. La<br />
scelta di collocare il “palo dell’ascolto” anche <strong>in</strong> un giorno di mercato è stata effettuata per<br />
raggiungere l’obiettivo di co<strong>in</strong>volgere il più possibile le donne, che risultavano meno<br />
rappresentate dalle <strong>in</strong>terviste già realizzate.<br />
3.2. Metodi/tecniche impiegati<br />
3.2.1. Elenco degli eventi partecipativi (date effettive)<br />
a) Fase di ascolto:<br />
• marzo 2009: <strong>in</strong>terviste <strong>in</strong> profondità con attori rappresentativi e “viste porta a<br />
porta” ai commercianti;<br />
• aprile 2009: <strong>in</strong>contri con gli <strong>in</strong>segnanti e questionario agli studenti<br />
• martedì 9 giugno - ore 10.00/19.00 (giorno di mercato): “palo dell’ascolto”<br />
• sabato 13 giugno - ore 10.00/19.00 (Giostra cavalleresca): “palo dell’ascolto”<br />
• 9 luglio - ore 15.00: presentazione e discussione dei risultati <strong>della</strong> fase di<br />
ascolto con il Comitato di garanzia<br />
• 17 luglio - ore 14.30: presentazione dei risultati <strong>della</strong> fase d’ascolto ai cittad<strong>in</strong>i<br />
ed alle associazioni di categoria<br />
• 22 luglio - ore 12.00: conferenza stampa aperta di restituzione dei risultati<br />
• 30 e 31 ottobre: presentazione alla città dei risultati mediante “pali dell’ascolto”.<br />
b) Fase di <strong>in</strong>terazione progettuale:<br />
• 22 settembre ore 10.00/21.00: giornata d’<strong>in</strong>terazione progettuale con tre<br />
momenti di laboratorio di circa 3 ore ciascuno (matt<strong>in</strong>a, pomeriggio, sera)<br />
dedicati alle tipologie di partecipanti descritte nei punti precedenti<br />
c) Progettazione degli <strong>in</strong>terventi:<br />
• settembre - ottobre 2009: progettazione prelim<strong>in</strong>are degli <strong>in</strong>terventi<br />
• 30 e 31 ottobre 2009: presentazione pubblica dei risultati del processo<br />
partecipativo mediante stand <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> e “palo dell’ascolto”<br />
3.2.2. Metodi, tecniche o approcci impiegati<br />
a) Fase di ascolto:<br />
I pr<strong>in</strong>cipali strumenti metodologici utilizzati nella fase di ascolto sono tre: le <strong>in</strong>terviste<br />
semistrutturate, il “palo dell’ascolto” e il questionario.<br />
b) Fase di <strong>in</strong>terazione progettuale:<br />
Per quanto riguarda la fase d’<strong>in</strong>terazione si è utilizzato lo strumento del “laboratorio<br />
progettuale”.<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 8
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
c) Progettazione degli <strong>in</strong>terventi:<br />
Nella fase di progettazione degli <strong>in</strong>terventi si sono alternati momenti d’ascolto (per la<br />
condivisione dei risultati con i cittad<strong>in</strong>i) e momenti d’<strong>in</strong>terazione progettuale (per la<br />
condivisione del progetto con i tecnici dell’amm<strong>in</strong>istrazione e gli operatori economici<br />
<strong>in</strong>teressati dal ridisegno del mercato). Le tecniche utilizzate sono state qu<strong>in</strong>di una<br />
comb<strong>in</strong>azione di quelle già illustrate <strong>in</strong> precedenza.<br />
3.2.6. Congruità dei metodi impiegati con le f<strong>in</strong>alità e l’oggetto del progetto<br />
Le <strong>in</strong>terviste semistrutturate - Vengono svolte di solito all’<strong>in</strong>izio di un processo d’ascolto<br />
per raccogliere <strong>in</strong>formazioni, impressioni e op<strong>in</strong>ioni da alcuni soggetti che hanno <strong>in</strong>teressi<br />
diversi rispetto al tema <strong>in</strong> oggetto e che, per diverse ragioni, possono esprimere una<br />
posizione o un punto di vista utile alla comprensione profonda del contesto <strong>in</strong> cui ci si sta<br />
muovendo. Sono state qu<strong>in</strong>di ritenute congrue a rispondere ai bisogni <strong>della</strong> fase <strong>in</strong>iziale del<br />
progetto: la messa a punto di un quadro completo <strong>della</strong> percezione dei problemi, ma anche<br />
risorse, dell’area di progetto.<br />
Il “palo dell’ascolto” - Sono punti d’ascolto situati nei luoghi dove avverrà un processo di<br />
trasformazione, nei quali dei ricercatori <strong>in</strong>teragiscono con i passanti stimolandoli a riflettere<br />
con alcune semplici domande. L’obiettivo di queste giornate è al contempo di <strong>in</strong>formaresensibilizzare<br />
i cittad<strong>in</strong>i su un determ<strong>in</strong>ato tema e di rilevare op<strong>in</strong>ioni e proposte, e più <strong>in</strong><br />
generale il “clima” rispetto al processo <strong>in</strong> questione. La modalità d’<strong>in</strong>contro, molto <strong>in</strong>formale<br />
seppure strutturata, consente di entrare <strong>in</strong> contatto con una porzione potenzialmente più<br />
ampia e diversificata di popolazione, qu<strong>in</strong>di non solo i residenti e i commercianti come<br />
categorie certamente fondamentali con cui <strong>in</strong>terloquire, ma anche coloro che provenienti da<br />
altri luoghi attraversano e vivono il centro storico per le più varie ragioni: lavoro, turismo,<br />
acquisti, passeggiate… Tale modalità è stata qu<strong>in</strong>di considerata adatta al tema, d’<strong>in</strong>teresse<br />
generale, e alle fasi <strong>in</strong>iziale (raccolta delle prime idee) e f<strong>in</strong>ale (possibili miglioramenti al<br />
progetto) dell’elaborazione del progetto.<br />
Il questionario - Per raccogliere le op<strong>in</strong>ioni di particolari categorie di cittad<strong>in</strong>i, quali i<br />
giovani, più restie ad un contatto diretto con gli operatori, può essere utile la<br />
somm<strong>in</strong>istrazione di un questionario dedicato. Nel progetto “<strong>Idee</strong> <strong>in</strong> Piazza” è stato<br />
elaborato e diffuso, grazie alla collaborazione dell’Istituto Vasari, un breve questionario<br />
<strong>in</strong>dirizzato agli adolescenti, f<strong>in</strong>alizzato a capire come vorrebbero vivere la <strong>piazza</strong>. Le<br />
semplici domande, formulate <strong>in</strong> modo da non annoiare i giovani ma <strong>in</strong>durli a proporre<br />
qualcosa, si sono rivelati utili a stimolare l'immag<strong>in</strong>azione a partire dalle esperienze<br />
personali e comprendere meglio il punto di vista dei giovani, le loro necessità e i loro<br />
bisogni.<br />
Il laboratorio progettuale - È un <strong>in</strong>contro caratterizzato dalla rappresentazione dell’area<br />
d’<strong>in</strong>tervento attraverso un modello tridimensionale di grande dimensione e manipolabile sul<br />
quale gli abitanti, con l’aiuto di facilitatori esperti, riescono facilmente ad identificare gli<br />
elementi che vorrebbero trasformare e a confrontare <strong>in</strong>sieme ai tecnici le diverse soluzioni<br />
riguardo ai nodi progettuali pr<strong>in</strong>cipali. La peculiarità del laboratorio progettuale rispetto ad<br />
altri strumenti di partecipazione, sta proprio nella possibilità di gestire un’<strong>in</strong>terazione tra<br />
tecnici ed abitanti, affrontando <strong>in</strong> un’arena pubblica di discussione temi e argomenti che di<br />
solito si considerano riservati ad un confronto ristretto ai soli “addetti ai lavori”, dal quale i<br />
cittad<strong>in</strong>i sono esclusi già dalla natura dei materiali utilizzati (disegni tecnici, relazioni, calcoli<br />
etc.). Si è ritenuto qu<strong>in</strong>di tale metodo particolarmente adatto a gestire la fase di<br />
elaborazione condivisa degli <strong>in</strong>terventi di riqualificazione.<br />
3.2.8 Il clima degli <strong>in</strong>contri<br />
Durante le giornate di “palo dell’ascolto” <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> si è registrato un clima positivo e<br />
piacevole e spesso cittad<strong>in</strong>i di fasce d’età diverse si sono trovati a discutere degli stessi<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 9
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
temi, ognuna portando il proprio punto di vista. L’<strong>in</strong>formalità dello strumento ha fatto sì che<br />
diverse persone siano venute grazie al “passa parola” tra amici e parenti <strong>in</strong>contrati per<br />
strada. Alcune persone sono addirittura tornate per leggere i bigliett<strong>in</strong>i degli altri e<br />
confrontare le diverse op<strong>in</strong>ioni. Nei confronti dell’Amm<strong>in</strong>istrazione si è notato da parte <strong>della</strong><br />
cittad<strong>in</strong>anza uno sforzo <strong>in</strong>dirizzato a comprendere se l’<strong>in</strong>iziativa fosse una s<strong>in</strong>cera modalità<br />
di dialogo con le istituzioni, f<strong>in</strong>alizzata ad un reale cambiamento, o se rappresentasse<br />
un’operazione di sola facciata. Il clima generale è stato comunque di apprezzamento.<br />
Durante il laboratorio progettuale il clima, <strong>in</strong>izialmente un po’ diffidente, si è via via<br />
“scaldato” grazie al lavoro comune con materiali manipolabili. Si è giunti così, quasi senza<br />
accorgersene, a lavorare con entusiasmo per quasi tre ore e l’<strong>in</strong>contro si è chiuso <strong>in</strong> un<br />
clima di generale soddisfazione per aver <strong>in</strong>dividuato una possibile soluzione progettuale<br />
efficace e condivisa.<br />
3.2.3. Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi<br />
Durante il percorso partecipativo è stato <strong>in</strong>trodotto uno strumento che <strong>in</strong>izialmente non era<br />
stato previsto: il questionario appositamente elaborato per raggiungere più facilmente i<br />
giovani. Inoltre le metodologie partecipative sono state adattate un paio di volte per andare<br />
<strong>in</strong>contro alle richieste dei cittad<strong>in</strong>i. La prima volta, per rispondere alla richiesta di ampliare i<br />
temi da trattare nel laboratorio progettuale, si è concordato di rimandarlo a dopo l’estate e<br />
articolarlo <strong>in</strong> tre <strong>in</strong>contri. La seconda volta, per rispondere al desiderio dei cittad<strong>in</strong>i e dei<br />
rappresentanti delle categorie economiche di poter partecipare anche alle fasi di<br />
elaborazione def<strong>in</strong>itiva del progetto, l’Amm<strong>in</strong>istrazione ha deciso di non <strong>in</strong>terrompere il<br />
processo partecipativo per bandire un concorso di architettura, ma di procedere<br />
direttamente alla progettazione prelim<strong>in</strong>are <strong>in</strong>sieme ai consulenti.<br />
3.2.4. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui<br />
suoi scopi; ascolto di op<strong>in</strong>ioni di esperti e/o portatori di <strong>in</strong>teressi<br />
I partecipanti sono stati <strong>in</strong>formati sui temi del processo mediante materiali cartacei e<br />
<strong>in</strong>formazione diretta (visite “porta a porta”, pali dell’ascolto con pannelli ed operatori,<br />
<strong>in</strong>contri pubblici). Nei laboratori progettuali non sono stati aggiunti esperti esterni poiché<br />
l’approccio scelto parte proprio dal riconoscere ai cittad<strong>in</strong>i ed agli stakeholdes locali una<br />
particolare “competenza” nell’<strong>in</strong>dividuare soluzioni capaci di migliorare il proprio ambiente di<br />
vita e di lavoro (<strong>in</strong> questo caso lo spazio pubblico).<br />
3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi<br />
Le metodolologie scelte, molto semplici ed <strong>in</strong>formali, hanno garantito una reale <strong>in</strong>clusività di<br />
ogni genere di cittad<strong>in</strong>i, anche quelli che difficilmente si riescono a raggiungere con<br />
strumenti partecipativi più tradizionali “ad <strong>in</strong>vito” (es. giovani, turisti, lavoratori pendolari,<br />
ambulanti). Nel laboratorio progettuale, l’uso di materiali divertenti e facilmente manipolabili<br />
ha permesso anche ai cittad<strong>in</strong>i meno esperti e meno abituati a parlare <strong>in</strong> pubblico di<br />
illustrare agli altri le proprie op<strong>in</strong>ioni.<br />
3.2.9. Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie<br />
Il processo partecipativo è stato monitorato da un organismo di garanzia composto da tre<br />
membri: il presidente del <strong>Consiglio</strong> Comunale, un consigliere comunale di opposizione e un<br />
esperto <strong>in</strong> comunicazione (co-editore dell’emittente toscana RTV38), che ha avuto il<br />
compito di supervisionare le diverse fasi del processo e di segnalare eventuali problemi o<br />
mancanze. Tale organismo è stato più volte <strong>in</strong>contrato <strong>in</strong> occasione delle diverse fasi di<br />
avanzamento del progetto, sia per la condivisione dei risultati emersi sia per l’approvazione<br />
delle necessarie variazioni rispetto alle attività previste. l rapporti con l’organismo di<br />
garanzia sono sempre stati molto positivi.<br />
3.2.2. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno<br />
Le metodologie partecipative previste si sono rivelate particolarmente adatte sia al contesto<br />
sociale di riferimento sia alle diverse tematiche che il progetto ha dovuto affrontare.<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 10
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
L’aspetto che ha funzionato meno è stato quello dei tempi, troppo stretti soprattutto nella<br />
fase conclusiva di traduzione <strong>della</strong> proposta emersa <strong>in</strong> un progetto prelim<strong>in</strong>are. Se dal<br />
laboratorio progettuale non fosse emersa una proposta condivisa di organizzazione degli<br />
spazi e si fosse deciso di allargare il campo immag<strong>in</strong>ativo delle possibili soluzioni mediante<br />
un concorso di idee, come orig<strong>in</strong>ariamente ipotizzato nella proposta <strong>in</strong>viata all’Autorità, non<br />
sarebbe stato possibile concludere il processo entro i tempi accordati.<br />
3.2.10 Il consulente esterno<br />
A causa dell’<strong>in</strong>esistenza all’<strong>in</strong>terno <strong>della</strong> struttura comunale di figure professionali aventi<br />
specifiche competenze nei processi di partecipazione democratica, l’amm<strong>in</strong>istrazione si è<br />
avvalsa del supporto metodologico ed operativo <strong>della</strong> società di consulenza esterna<br />
Avventura Urbana s.r.l. Si tratta di un gruppo di esperti di diverse discipl<strong>in</strong>e (architetti,<br />
urbanisti, scienziati politici, comunicatori, facilitatori, web designer e operatori sociali) che<br />
lavora <strong>in</strong>sieme da oltre vent’anni, con un approccio fondato sul lavoro di équipe, per<br />
promuovere la progettazione partecipata e trattare <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>novativo le politiche pubbliche<br />
del territorio 1 .<br />
Le azioni affidate al consulente esterno sono state: supporto metodologico nella<br />
predisposizione del piano operativo del progetto partecipativo; coord<strong>in</strong>amento e gestione<br />
diretta di tutte le fasi del processo partecipativo; costante <strong>in</strong>formazione all'amm<strong>in</strong>istrazione<br />
comunale sugli esiti del processo partecipativo e periodica rendicontazione dei risultati;<br />
consulenza e supporto alle azioni di comunicazione; elaborazione del progetto prelim<strong>in</strong>are<br />
per la riqualificazione di Piazza M. Fic<strong>in</strong>o sulla base delle proposte emerse dal laboratorio.<br />
3.3 Comunicazione e <strong>in</strong>formazione<br />
3.3.1. Le attività di comunicazione rivolte alla comunità <strong>in</strong>teressata,<br />
prima, durante e dopo il processo.<br />
Durante le diverse fasi del processo è stata svolta una cont<strong>in</strong>ua attività di comunicazione<br />
che ha utilizzato i seguenti strumenti:<br />
• elaborazione di un’identità grafica del progetto, facilmente riconoscibile per i cittad<strong>in</strong>i<br />
e utilizzata per tutti gli strumenti di comunicazione;<br />
• realizzazione di una sezione dedicata al progetto sul sito <strong>in</strong>ternet comunale, nella<br />
quale sono stati via via pubblicati i risultati del processo d’ascolto;<br />
• realizzazione di volant<strong>in</strong>i e locand<strong>in</strong>e per pubblicizzare le diverse <strong>in</strong>iziative e loro<br />
diffusione presso le postazioni pubbliche, le bacheche e i negozi del quartiere e<br />
mediante la distribuzione <strong>in</strong> cassetta ai residenti del centro storico;<br />
• realizzazione di pannelli <strong>in</strong>formativi collocati all’aperto o <strong>in</strong> un gazebo nei luoghi<br />
significativi del quartiere <strong>in</strong> occasione delle pr<strong>in</strong>cipali occasioni aggregative<br />
d’importanza cittad<strong>in</strong>a (mercato del martedì, Giostra cavalleresca, Autumnia);<br />
• realizzazione di un reportage fotografico a cura di un’associazione locale;<br />
• realizzazione e diffusione di un pieghevole illustrativo del progetto elaborato dalla<br />
comunità locale e delle azioni di riqualificazione dell’amm<strong>in</strong>istrazione.<br />
3.4 Restituzione<br />
3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti<br />
e/o alla comunità alla f<strong>in</strong>e del processo.<br />
Gli esiti del processo partecipativo sono stati via via riassunti <strong>in</strong> rapporti scritti e presentati<br />
ai partecipanti ed ai membri dell’organismo di garanzia mediante <strong>in</strong>contri pubblici. Sono<br />
1 Ulteriori <strong>in</strong>formazioni sul sito: www.avventuraurbana.it<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 11
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
<strong>in</strong>oltre state organizzate periodiche conferenze stampa per aggiornare gli organi<br />
d’<strong>in</strong>formazione e la cittad<strong>in</strong>anza <strong>in</strong> generale riguardo ai risultati delle diverse fasi del<br />
processo. I materiali via via prodotti e le relazioni dettagliate di ogni azione svolta sono stati<br />
via via messi a disposizione dei cittad<strong>in</strong>i nelle pag<strong>in</strong>e dedicate al progetto del sito <strong>in</strong>ternet<br />
comunale.<br />
I risultati del processo partecipativo sono stati <strong>in</strong>oltre presentati alla popolazione mediante<br />
<strong>in</strong>contri pubblici con dibattito alla presenza del S<strong>in</strong>daco e attraverso due giornate di “palo<br />
dell’ascolto” presso un gazebo appositamente allestito, nel quale alcuni facilitatori esperti<br />
hanno raccolto le op<strong>in</strong>ioni dei cittad<strong>in</strong>i riguardo ai risultati del processo, risultate <strong>in</strong> generale<br />
positive.<br />
3.5 Monitoraggio ex post<br />
3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che co<strong>in</strong>volgano i<br />
partecipanti <strong>in</strong> merito alla attuazione delle decisioni assunte.<br />
Come già descritto nel punto 3.2.3., per dar modo ai cittad<strong>in</strong>i di partecipare al monitoraggio<br />
dell’attuazione dei risultati del processo (progettazione prelim<strong>in</strong>are di Piazza M. Fic<strong>in</strong>o) è<br />
stato deciso di non procedere all’<strong>in</strong>dizione di un concorso di architettura, che avrebbe reso<br />
difficile l’<strong>in</strong>terazione tra i cittad<strong>in</strong>i e i progettisti concorrenti (anche a causa dell’anonimato),<br />
ma di proseguire gli <strong>in</strong>contri con gli abitanti e gli stakeholders anche durante la fase di<br />
elaborazione del progetto prelim<strong>in</strong>are, mediante assegnazione dell’<strong>in</strong>carico alla medesima<br />
società già consulente del processo partecipativo.<br />
3.6 Difficoltà eventualmente <strong>in</strong>sorte<br />
Durante il processo partecipativo non si sono <strong>in</strong>contrate particolari difficoltà,se non quelle<br />
relative ai tempi già <strong>in</strong>dicate nel punto 3.2.2.<br />
3.7 Le risorse impiegate (<strong>in</strong>put)<br />
3.7.1 Descrizione delle:<br />
3.7.1.1. risorse logistiche ed organizzative:<br />
Durante il processo sono state utilizzate le seguenti attrezzature: n. 3 computers e relative<br />
stampanti, per la durata del processo <strong>in</strong> relazione al personale impiegato di cui al<br />
punto3.7.1.2, n.1 videoproiettore,usato durante gli <strong>in</strong>contri sia con i cittad<strong>in</strong>i co<strong>in</strong>volti<br />
durante il laboratorio progettuale, sia con i garanti per l’esposizione dei risultati delle varie<br />
fasi del processo, sia nell’<strong>in</strong>contro con i cittad<strong>in</strong>i nell’esposizione dei risultati f<strong>in</strong>ali (per<br />
complessive 10 <strong>in</strong>contri).<br />
Le attività del processo partecipativo si sono svolte nel Palazzo Pretorio, immobile di<br />
proprietà comunale, per lo svolgimento del laboratorio progettuale e degli <strong>in</strong>contri di<br />
approfondimento del processo, per l’esposizione dei risultati, per una durata complessiva di<br />
8 giornate per eventi e di altrettanti giorni per allestimento e pulizia, per complessivi 24<br />
giorni, l’uso di tali locali ha comportato delle spese per allestimento, pulizia, utenze e<br />
sorveglianza straord<strong>in</strong>aria, <strong>in</strong> quanto alcuni <strong>in</strong>contri si sono svolti <strong>in</strong> orario serale.<br />
Al f<strong>in</strong>e <strong>della</strong> comunicazione del processo anche mediante il sito web del comune, è stato<br />
necessario <strong>in</strong>tervenire sullo stesso mediante aggiornamenti <strong>in</strong> occasione delle varie fasi del<br />
processo (<strong>in</strong>izio e f<strong>in</strong>e) <strong>in</strong>serendo comunicazioni relativamente allo stato del processo.<br />
Tali risorse impiegate nel processo afferente alla sfera organizzativa e logistica su<br />
descritta, ammontano a un valore economico di circa 2.500,00 Euro.<br />
3.7.1.2. risorse umane impiegate nel processo partecipativo:<br />
Il progetto “<strong>Idee</strong> <strong>in</strong> <strong>piazza</strong>” fa capo all’Ufficio Progetto valorizzazione del centro storico, nato<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 12
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
sotto la Direzione generale per affrontare i problemi con un approccio <strong>in</strong>tegrato ed<br />
<strong>in</strong>tersettoriale. Pertanto sono stati co<strong>in</strong>volti durante il processo il Direttore generale per un<br />
periodo pari a 26 gg lavorativi , il funzionario tecnico responsabile del progetto per circa 185<br />
giorni lavorativi e un amm<strong>in</strong>istrativo categoria “C” per circa 158 giorni lavorativi. Il valore<br />
economico delle risorse utilizzate per la conduzione del processo ammonta a € 47.000,00.<br />
Unità di<br />
personale<br />
Ruoli Mesi/persona<br />
nel progetto<br />
e livello<br />
Valore<br />
economico<br />
1 Dirigente 1 mese 5.500,00<br />
1 Funzionario cat.D 7 mesi 24.900,00<br />
1 Amm<strong>in</strong>istrativo cat C 6 mesi 16.600,00<br />
Totale 47.000,00<br />
3.7.1.3. altro<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 13
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi effettivi complessivi sostenuti nel<br />
progetto. (mantenere la tabella nella stessa pag<strong>in</strong>a)<br />
a) costo<br />
b) costi effettivi Differenza<br />
Voci<br />
preventivato f<strong>in</strong>ali<br />
costi<br />
nella richiesta di<br />
preventivati<br />
sostegno<br />
/effettivi<br />
(% b/a)<br />
Attrezzature 5.000,00 564,00 11,28%<br />
Locali 6.000,00 0 0<br />
Consulenze<br />
esterne<br />
Facilitatori<br />
Associazioni<br />
---------<br />
Totale<br />
25.000,00 39.402,29 157,60%<br />
Esperti 5.000,00 0 0<br />
Costi<br />
partecipanti<br />
3.000,00 275,00 9,16%<br />
Foto,<br />
registrazione<br />
audio, video<br />
5.000,00 600,00 12%<br />
Comunicazione,<br />
<strong>in</strong>formazione<br />
(elencare<br />
azioni e relativi<br />
costi)<br />
------------<br />
Totale<br />
14.500,00 5.430,00 37,45%<br />
Premi un palio<br />
concorso<br />
25.000,00 0 0<br />
Pubblicazione<br />
catalogo<br />
5.000,00 0 0<br />
Totale 93.500,00 46.271,29 49,48%<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 14
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
Tabella 2. Riassunto delle risorse economiche ed organizzative co<strong>in</strong>volte nel<br />
progetto. (mantenere la tabella nella stessa pag<strong>in</strong>a)<br />
a) sostegno b) risorse c) totale<br />
richiesto proprie (spesa spesa<br />
(spesa<br />
effettiva)<br />
effettiva)<br />
effettiva<br />
Risorse<br />
economiche<br />
(dalla tabella 1)<br />
30.000,00 16.271,29 46.271,29<br />
Risorse<br />
49.500,00 49.500,00<br />
organizzative<br />
(valore<br />
economico)<br />
-<br />
Totale<br />
30.000,00 65.771,29 95.771,29<br />
3.7.2. Valutazione <strong>della</strong> congruità delle risorse all’efficacia complessiva<br />
del processo e ai risultati ottenuti.<br />
Le risorse impiegate sono risultate congrue all’efficacia del processo partecipativo per la<br />
riqualificazione di Piazza Marsilio Fic<strong>in</strong>o. Durante lo svolgimento del processo partecipativo<br />
è però emersa da parte dei cittad<strong>in</strong>i la richiesta di ampliare il tema per “fare un salto di<br />
qualità” nelle politiche per il rilancio del centro storico, affrontando il tema molto più<br />
complesso dell’eccessiva occupazione dello spazio pubblico da parte delle auto <strong>in</strong> sosta e<br />
<strong>della</strong> percezione di <strong>in</strong>sicurezza (legata alla presenza di immigrati e al degrado <strong>in</strong> cui versano<br />
alcuni fondi ed immobili). Temi così complessi, che <strong>in</strong>cidono sui cambiamenti delle abitud<strong>in</strong>i<br />
dei cittad<strong>in</strong>i, richiedono appositi strumenti di democrazia deliberativa (es. una giuria di<br />
cittad<strong>in</strong>i accuratamente selezionati) i cui costi le risorse a disposizione non consentivano di<br />
coprire. È stata pertanto <strong>in</strong>oltrata una richiesta all’Autorità regionale per la partecipazione,<br />
per l’elaborazione condivisa di un “Piano degli usi degli spazi pubblici del centro storico”,<br />
che purtroppo non è stata accolta.<br />
4. L’ESITO DEL PROCESSO (outcome)<br />
4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti<br />
Alla f<strong>in</strong>e del processo ai partecipanti è stato chiesto di compilare, <strong>in</strong> modo anonimo, un<br />
breve questionario di gradimento teso a valutare le impressioni generali sul processo<br />
partecipativo, sul gradimento <strong>della</strong> metodologia utilizzata nel laboratorio e sul grado di<br />
fiducia nei risultati del processo.<br />
Le risposte hanno evidenziato un’op<strong>in</strong>ione molto positiva dell’esperienza che tutti, tranne<br />
uno, consiglierebbero ad amici e parenti. Anche nei confronti <strong>della</strong> capacità d’ascolto<br />
dell’Amm<strong>in</strong>istrazione si è registrato un buon grado di fiducia, anche se accompagnato da<br />
alcuni “speriamo”.<br />
Questi i risultati del questionario:<br />
1. Le è piaciuta l'esperienza? metà ha risposto SI, metà ABBASTANZA e uno NO<br />
2. Consiglierebbe a parenti e amici di partecipare ad un progetto di questo tipo? Hanno<br />
risposto tutti SI, tranne uno<br />
3. Crede che discutere con l'aiuto di un facilitatore e di materiali manipolabili abbia<br />
permesso un livello di confronto tra cittad<strong>in</strong>i migliore di quello che si ottiene <strong>in</strong> genere <strong>in</strong><br />
discussioni non facilitate? Hanno risposto tutti SI, tranne uno<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 15
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
4. Prevede che altre delle idee emerse dagli <strong>in</strong>contri porteranno ad azioni o <strong>in</strong>iziative<br />
concrete? Hanno risposto tutti S, tranne un NO e tre SPERIAMO.<br />
4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi<br />
Il processo partecipativo ha favorito lo scambio di <strong>in</strong>formazioni e conoscenza tra cittad<strong>in</strong>i e tecnici,<br />
aumentando il senso civico degli abitanti, la cittad<strong>in</strong>anza attiva e la comprensione nei confronti dei<br />
reciproci bisogni ed <strong>in</strong>teressi. Ha <strong>in</strong>oltre contribuito a stimolare la discussione e il dibattito cittad<strong>in</strong>o<br />
sui temi <strong>della</strong> riqualificazione e animazione del centro storico, tenendo alto l’<strong>in</strong>teresse <strong>della</strong> città nei<br />
confronti degli obiettivi <strong>della</strong> riqualificazione. Tutti i risultati attesi sono stati raggiunti e nella fase<br />
f<strong>in</strong>ale del processo (elaborazione del progetto prelim<strong>in</strong>are) sono state <strong>in</strong>dividuate e sperimentate<br />
modalità operative <strong>in</strong>novative che <strong>in</strong>izialmente non erano previste.<br />
4.3 Risultati (<strong>in</strong>dicatori) prefissi e risultati (<strong>in</strong>dicatori) conseguiti nel<br />
progetto. (si prega di mantenere la tabella nella stessa pag<strong>in</strong>a)<br />
Risultati Indicatori Risultati conseguiti Indicatori<br />
Pervenire ad una più<br />
approfondita conoscenza<br />
del territorio attraverso il<br />
punto di vista degli abitanti<br />
Comprendere le<br />
aspettative delle diverse<br />
categorie di cittad<strong>in</strong>i<br />
rispetto al processo di<br />
riqualificazione<br />
Elaborare collettivamente<br />
alcune possibili soluzioni ai<br />
problemi maggiormente<br />
sentiti, di supporto ai<br />
progettisti per decidere<br />
priorità e modalità di<br />
<strong>in</strong>tervento<br />
Dare riconoscimento e<br />
valore alla partecipazione<br />
dei cittad<strong>in</strong>i anche nella<br />
fase di valutazione delle<br />
proposte progettuali<br />
Verificare la rispondenza<br />
tra le esigenze dei cittad<strong>in</strong>i<br />
ed i progetti<br />
Quantità e tipologia<br />
dei contributi<br />
raccolti<br />
Tipologia<br />
diversificata dei<br />
partecipanti<br />
Incremento <strong>della</strong><br />
presenza alle<br />
attività previste<br />
Individuazione di<br />
soluzioni condivise<br />
Partecipazione alla<br />
fase valutativa<br />
Verifica del<br />
gradimento da<br />
parte dei cittad<strong>in</strong>i<br />
Si è giunti ad elaborare un<br />
quadro molto approfondito<br />
dei problemi e delle risorse<br />
del territorio di riferimento,<br />
così come percepito dagli<br />
abitanti<br />
Il processo ha permesso di<br />
confrontare punti di vista<br />
molto diversi e co<strong>in</strong>volgere<br />
categorie di cittad<strong>in</strong>i di<br />
solito poco rappresentate<br />
Elaborare collettivamente<br />
alcune possibili soluzioni ai<br />
problemi maggiormente<br />
sentiti, di supporto ai<br />
progettisti per decidere<br />
priorità e modalità di<br />
<strong>in</strong>tervento<br />
La partecipazione dei<br />
cittad<strong>in</strong>i è proseguita<br />
anche nella fase di<br />
elaborazione e valutazione<br />
delle proposte progettuali<br />
Si è arrivati ad <strong>in</strong>dividuare<br />
una soluzione progettuale<br />
rispondente alle esigenze<br />
dei cittad<strong>in</strong>i e degli<br />
operatori del commercio<br />
Nei pali dell’ascolto sono<br />
stati contattati oltre 300<br />
cittad<strong>in</strong>i, il doppio rispetto a<br />
quelli attesi. I contributi<br />
aggiungono aspetti nuovi e<br />
orig<strong>in</strong>ali alle conoscenze<br />
Sono stati co<strong>in</strong>volti cittad<strong>in</strong>i<br />
di ogni età e di ogni strato<br />
sociale, e tutti i portatori di<br />
<strong>in</strong>teressi <strong>in</strong> relazione ai<br />
temi <strong>in</strong> questione<br />
La presenza di cittad<strong>in</strong>i ai<br />
pali dell’ascolto ha<br />
registrato un aumento<br />
costante; il laboratorio ha<br />
consentito di <strong>in</strong>dividuare<br />
una soluzione condivisa<br />
che è stata fatta propria dai<br />
progettisti<br />
Si è andati oltre a quanto<br />
previsto: i cittad<strong>in</strong>i sono<br />
stati co<strong>in</strong>volti direttamente<br />
anche nell’elaborazione del<br />
progetto prelim<strong>in</strong>are, non<br />
solo alla f<strong>in</strong>e (valutazione)<br />
I cittad<strong>in</strong>i e gli stakeholders<br />
hanno avuto ruolo attivo e<br />
non solo consultivo<br />
nell’elaborazione delle<br />
proposte progettuali<br />
4.4. L’<strong>in</strong>fluenza sulle scelte o politiche oggetto del processo<br />
Il percorso partecipativo ha <strong>in</strong>fluito sulle politiche oggetto del processo molto di più di<br />
quanto <strong>in</strong>izialmente previsto. Come già accennato (punti 3.2.3. e 3.5.1.), proprio per<br />
rispondere al desiderio dei cittad<strong>in</strong>i e dei rappresentanti delle categorie economiche di poter<br />
partecipare anche alle fasi di elaborazione def<strong>in</strong>itiva del progetto, l’Amm<strong>in</strong>istrazione ha<br />
deciso di variare le proprie scelte riguardo agli esiti del processo (progetto prelim<strong>in</strong>are),<br />
r<strong>in</strong>unciando a bandire un concorso di architettura e procedendo direttamente, <strong>in</strong>sieme ai<br />
consulenti ed ai cittad<strong>in</strong>i stessi, alla progettazione prelim<strong>in</strong>are degli <strong>in</strong>terventi.<br />
4.5 Impatto sulla comunità<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 16
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
La quantità e la qualità dei contributi portati dai numerosi cittad<strong>in</strong>i che hanno affollato i “pali<br />
dell’ascolto” <strong>in</strong> <strong>piazza</strong> consentono di dire che il processo partecipativo ha avuto un impatto<br />
positivo, sia sulla comunità, sia nei confronti del rapporto di fiducia tra l’Amm<strong>in</strong>istrazione e i<br />
cittad<strong>in</strong>i. Attraverso le diverse fasi del percorso partecipativo si è progressivamente passati<br />
dalla protesta alla proposta, al rispetto delle op<strong>in</strong>ioni degli altri, f<strong>in</strong>o ad arrivare, nei<br />
laboratori progettuali, all’attivazione di veri e propri momenti di empowerment del capitale<br />
sociale locale.<br />
5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI<br />
6. QUALCHE CONSIGLIO PER CHI VOLESSE INTRAPRENDERE UN<br />
PROCESSO PARTECIPATIVO SIMILARE<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 17
FIGLINE VALDARNO IDEE IN PIAZZA<br />
RIFERIMENTO<br />
VOCI FINANZIATE<br />
SOGGETTO FINANZIATO<br />
COMUNE DI FIGLINE VALDARNO<br />
CONTRIBUTO CONCESSO<br />
€ 30.000,00<br />
SPESA PREVISTA<br />
COME DA SCHEDA PROGETTO<br />
(Tab 2 C)<br />
SPESA EFFETTIVA<br />
Consulenze esterne 25.000,00 39.402,29<br />
Facilitatori<br />
Associazioni<br />
TOTALE PARZIALE 25.000,00 39.402,29<br />
Attrezzature 5.000,00 564,00<br />
Locali 6.000,00 0<br />
Esperti 5.000,00 0<br />
Costi per partecipanti 3.000,00 275,00<br />
Foto, registrazione<br />
audio, video<br />
Comunicazione<br />
<strong>in</strong>formazione<br />
Premi <strong>in</strong> palio concorso<br />
e catalogo<br />
5.000,00 600,00<br />
14.500,00 5.430,00<br />
30.000,00 0<br />
TOTALE GENERALE 93.500,00 46.271,29<br />
RAPPORTO CONCLUSIVO 18