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226<br />

Il latino in pillole<br />

Percorso 13<br />

L’accusativo<br />

R I P A S S I A M O I N S I E M E<br />

■ 1 Verbi che reggono l’accusativo semplice<br />

■ 2 L’accusativo di relazione, avverbiale ed esclamativo<br />

■ 3 Complementi in accusativo: estensione, distanza, età<br />

■ 4 Il doppio accusativo<br />

1.1 L’accusativo: caratteristiche e funzioni<br />

In genere, l’accusativo esprime il complemento oggetto e tutti gli elementi ad esso riferiti (attributo,<br />

apposizione, complemento predicativo dell’oggetto) ed è retto da verbi transitivi, sia attivi<br />

sia deponenti. Tuttavia questo caso può anche indicare:<br />

■ il termine di un movimento;<br />

■ l’estensione nel tempo e nello spazio;<br />

■ la relazione.<br />

1.2 L’accusativo semplice retto da verbi<br />

3 ore<br />

LEZIONE 1<br />

Verbi che reggono l’accusativo semplice<br />

Per facilità didattica, i verbi latini che reggono l’accusativo semplice si dividono in tre gruppi,<br />

in base all’affinità delle caratteristiche e del contenuto:<br />

■ verbi transitivi latini corrispondenti a verbi intransitivi italiani;<br />

■ verbi assolutamente impersonali;<br />

■ verbi relativamente impersonali.<br />

Verbi transitivi in latino e intransitivi in italiano<br />

Generalmente c’è corrispondenza fra verbi transitivi latini e italiani, tuttavia non mancano eccezioni<br />

e alcuni verbi transitivi latini sono ‘evoluti’ in forme intransitive italiane che reggono complementi<br />

diversi dal complemento oggetto. Fra questi verbi segnaliamo i più comuni, suddivisi in base<br />

al significato:<br />

■ verbi di sentimento come doleo e maereo, «affliggersi per»; miror, «meravigliarsi»; gaudeo, «gioire<br />

per»; gratulor, «congratularsi» (sebbene questi verbi risultino più spesso costruiti con ablativo<br />

semplice o preceduto da de);<br />

■ verbi di percezione come oleo e redoleo, «avere odore»; sapio e resipio, «avere sapore»; sitio, «avere<br />

sete»;<br />

■ verbi per lo più di movimento composti con preposizioni che reggono l’accusativo, come<br />

adeo, circumeo, ineo, praetereo, transeo ecc.;


■ verbi con l’accusativo dell’oggetto interno (ovvero che reggono un sostantivo derivato dalla stessa<br />

radice verbale), come vivere vitam, «vivere la vita»; pugnare pugnam, «combattere una battaglia»;<br />

currere cursum, «correre una corsa» ecc.<br />

■ diversi altri verbi, tra cui i più comuni sono: iuvo, «giovare, piacere»; fugio ed effugio, «sfuggire,<br />

tenersi lontano»; deficio, «mancare, venir meno a»; abdico, «rinunciare a, abdicare»; ulciscor,<br />

«vendicarsi di»; spero, «sperare in»;<br />

MEMO<br />

Verbi assolutamente impersonali<br />

Tra i verbi che descrivono sentimenti, cinque sono usati soltanto alla III persona singolare – senza<br />

soggetto espresso – e pertanto vengono definiti impersonali:<br />

■ misëret, miserüit o miserïtum est, -ére, «avere compassione»;<br />

■ paenitet, paenitüit, -ére, «pentirsi»;<br />

■ piget, pigüit (pigïtum est), -ére, «rincrescere»;<br />

■ pudet, pudüit o pudïtum est, -ére, «vergognarsi»;<br />

■ taedet, pertaesum est, -ére, «annoiarsi».<br />

Questi verbi hanno una costruzione particolare in quanto reggono:<br />

■ l’accusativo della persona che prova il sentimento;<br />

■ il genitivo della cosa (di cui ci si vergogna, ci si pente ecc.).<br />

MEMO<br />

Il verbo deficio assume significati diversi a seconda<br />

del costrutto:<br />

– deficëre alïquem (tr.), «mancare a qualcuno»;<br />

– animo deficëre (intr.), «perdersi d’animo»;<br />

– sol deficit (assol., relativo agli astri), «eclissarsi»;<br />

Oltre che in genitivo, la cosa può anche essere espressa con:<br />

■ un nominativo, quando è rappresentata da un pronome neutro singolare;<br />

■ un verbo all’infinito;<br />

■ una proposizione completiva con quod + l’indicativo o il congiuntivo;<br />

■ una proposizione interrogativa indiretta:<br />

ESEMPIO Nihil erat quod nos paeniteret (Cicerone). Non c’era nulla di cui pentirci.<br />

Me valde paenitet vivere (Cicerone). Mi pento molto di vivere.<br />

L’accusativo<br />

– deficëre ab alïquo ad allïquem, «staccarsi da uno<br />

(per passare) a un altro»;<br />

– deficëre in alïquo, «estinguersi in (con) uno» (detto<br />

di dinastie).<br />

Se la persona che prova il sentimento è rappresentata da un pronome di III persona, viene espressa con:<br />

eum, eam, eos, eas oppure, in proposizioni infinitive, con il riflessivo se, nel caso di identità con il soggetto<br />

della reggente:<br />

ESEMPIO Transfuga se paenitere dicit . Il disertore dice di pentirsi.<br />

Ricordiamo che la forma impersonale sussiste anche quando miseret, paenitet, piget, pudet, taedet<br />

dipendono da verbi servili.<br />

Verbi relativamente impersonali<br />

Reggono l’accusativo della persona anche alcuni verbi relativamente impersonali che differiscono<br />

dai precedenti in quanto si trovano alla III persona sia singolare che plurale, con soggetto al<br />

nominativo. Si tratta dei verbi:<br />

■ decet, «si addice»;<br />

■ dedëcet, «non si addice»;<br />

■ fugit e fallit, «sfugge»;<br />

■ iuvat, «piace»;<br />

■ latet, «rimane nascosto»;<br />

■ praetërit, «è ignoto», «sfugge».<br />

227


228<br />

PERCORSO 13<br />

Questi verbi reggono:<br />

■ l’accusativo della persona;<br />

■ il nominativo della cosa:<br />

ESEMPIO Clementia regem decet (Seneca). La clemenza si addice a un re.<br />

Parvum parva decent (Orazio). A chi è piccolo si addicono le piccole cose.<br />

Tuttavia, la cosa può anche essere espressa con:<br />

■ un verbo all’infinito;<br />

■ una proposizione infinitiva.<br />

Laboratorio di latino<br />

1 Nelle seguenti frasi sottolinea con colori diversi il complemento oggetto, il complemento<br />

predicativo dell’oggetto ed eventuali attributi o apposizioni dell’oggetto.<br />

1 Il popolo, riunito in assemblea, lo acclamò re all’unanimità. 2 Sconfitto in duello, consegnò al<br />

nemico la spada dall’elsa istoriata, lo scudo bronzeo e l’elmo lucente al sole. 3 L’agricoltore costruì<br />

argini solidi come roccia. 4 Virgilio scrisse il celebre poema intitolato Eneide. 5 Lo considero un<br />

amico fraterno per il costante aiuto e il sostegno nelle difficoltà. 6 Le sentinelle videro sopraggiungere<br />

l’avanguardia nemica, veloce e spedita come una saetta. 7 Gli esploratori descrissero la regione<br />

selvaggia, impervia e difficile da attraversare a cavallo. 8 A seguito della vittoria su Annibale, il<br />

senato proclamò quel giorno per sempre festivo. 9 Il filosofo interrogò gli allievi come un padre i<br />

giovani figli. 10 Ho sognato un sogno pieno di mostri e fantasmi!<br />

2 Traduci le seguenti frasi, quindi volgile alla diatesi attiva.<br />

1 Dux de hostium adventu ab exploratoribus certior factus est. 2 Inopinatum signum pugnae a Caesare<br />

datur. 3 Aurora clara ab alaudis nuntiata est. 4 Candidae hostiae a patre familias deis deabusque donabantur.<br />

5 Oppida munitionibus a civibus circumventa sunt.<br />

3 Traduci le seguenti frasi, quindi volgile alla diatesi passiva.<br />

1 Latinus rex Aeneam naufragum hospitem libenter accepit. 2 Hannibal Alpes copias traduxerat.<br />

3 Ancillae magna cum cura in horto epulas parabant. 4 Romani M. Catonem censorem fecerunt (Livio).<br />

5 Gallos acerrimos inimicos habere debetis.<br />

4 Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta fra quelle proposte, quindi traduci.<br />

1 Aesopi fabulae pueros / pueris delectabunt.<br />

2 Captivi vitae / vitam desperabant.<br />

3 Olent tua basia murram / murra (Marziale).<br />

4 Boni cives pugnae / pugnas semper horrent.<br />

5 Iam nostros / nostris vires deficiebant (Cesare).<br />

5 Analizza e traduci le seguenti frasi.<br />

1 Delectarunt me epistulae tuae quas accepi uno tempore duas (Cicerone). 2 Hominem pagina nostra<br />

sapit (Marziale). 3 Non solum vires sed etiam tela nostros deficiebant (Cesare). 4 Longam sed duram<br />

vitam vixit. 5 Cum illi, desperatis rebus, solvissent naves ac vela ventis dedissent, Hannibal ad<br />

Antiochum pervenit (Cornelio Nepote). 6 Hostes sentiunt totam regionem muro turribusque circumire<br />

posse. 7 Flumen non egrediar (Sallustio). 8 Victos acerbius ulcisci volunt (Sallustio). 9 Quis bonus non


L’accusativo<br />

luget mortem Trebonii? Quis non dolet interitum talis civis? (Cicerone). 10 Tranquillas etiam naufragus<br />

horret aquas (Ovidio). 11 Liberi propter eius crudelitatem atque impia facinora patrem abdicaverunt.<br />

12 Hi suum fatum querebantur (Cesare). 13 Hannibal circumequitat urbem (Livio). 14 Pastillos Rufillus<br />

olet, Gargonius hircum (Orazio).<br />

6<br />

Le seguenti frasi italiane contengono verbi che in latino hanno costruzione assolutamente o<br />

relativamente impersonale: riconoscili, descrivine il costrutto e poi traduci. L’esercizio è avviato.<br />

1 Al saggio non sfugge il senso della vita.<br />

verbo: fugit, relat. impers. costr.: acc. della persona («al saggio») + nom. della cosa<br />

(«il senso»)<br />

2 Mi rincrebbe di non avere difeso il tuo onore dalle accuse degli avversari.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

3 Il traditore si pentì delle sue azioni.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

4 Non si addicono a un uomo onesto queste parole.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

5 A Ottaviano non sfuggì nulla che fosse utile ad accrescere la potenza di Roma.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

6 Il console dovrà pentirsi pubblicamente degli errori commessi per essere perdonato dai suoi<br />

concittadini.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

7 Il contadino curava tutte quelle cose che si riferivano al lavoro nei campi: l’aratura, la semina,<br />

il raccolto.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

8 Gli spettatori ben presto si annoiarono di mimi e pantomime.<br />

verbo: ........................................... costr.: ..........................................................................................<br />

7 Traduci le seguenti frasi sottolineando in rosso i verbi assolutamente impersonali, in blu<br />

quelli relativamente impersonali.<br />

1 Id quod pudet, facilius fertur, quam illud, quod piget (Plauto). 2 Quae tantum accenderit ignem causa<br />

latet (Virgilio). 3 Paenitet vos quod salvum atque incolumem exercitum traduxerim (Cesare). 4 Oratorem<br />

irasci minime decet, simulare non dedecet (Cicerone). 5 Hunc iuvat si turba Quiritium certat tollere<br />

honoribus (Orazio). 6 Transfuga se paenitere dixit. 7 Omnes urbanae res latent in tutela bellicae virtutis<br />

(Cicerone). 8 Iuvat me quod vigent studia (Plinio). 9 Consilii nostri nobis paenitendum non est<br />

(Cicerone). 10 Non me praeterit, milites, omnium quae Asiam colunt gentium Gallos fama belli prestare<br />

(Livio). 11 Neque me tui neque tuorum liberorum misereri potest (Cicerone). 12 A senatu quanti fiam,<br />

minime me paenitet (Cicerone). 13 Fratris me quidem pudet pigetque (Terenzio). 14 Malo me illius quam<br />

mei paenitere (Cicerone).<br />

8 Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta fra quelle proposte, quindi traduci.<br />

1 Me / mihi non fefellit res tam atrox (Cicerone).<br />

2 Te / tui huius condicionis non paenitet (Plauto).<br />

3 Clementiam / clementia regem decet (Seneca).<br />

4 Vestris / vobis paenitendum esse putant.<br />

5 Me / mei piget quod amicos offendi.<br />

6 Neutri / neutros fefellit hostes appropinquare (Livio).<br />

229


230<br />

PERCORSO 13<br />

LEZIONE 2<br />

L’accusativo di relazione, avverbiale ed esclamativo<br />

Il latino in pillole<br />

2.1 Altri usi dell’accusativo semplice (1)<br />

L’accusativo di relazione o alla greca<br />

■ Definizione: di uso prevalentemente poetico, indica in rapporto a cosa vale l’azione o la qualità<br />

espressa da un aggettivo o un participio. È anche detto accusativo alla greca in quanto esemplato<br />

su costrutti tipici di tale lingua.<br />

■ In italiano: corrisponde a una sorta di complemento di limitazione, di modo o di qualità.<br />

■ In latino: dipende da participi perfetti (come indutus, cinctus, infusus, ictus ecc.) o aggettivi<br />

(come similis, nudus ecc.), spesso in riferimento a nomi che designano parti del corpo (più raramente<br />

a nascita o stirpe):<br />

ESEMPIO puer nudus pedes il fanciullo con i piedi nudi [lett.: nudo i<br />

piedi, nudo nei piedi]<br />

L’accusativo avverbiale<br />

■ Definizione: corrisponde a forme cristallizzate di accusativo di aggettivi e pronomi (soprattutto<br />

di genere neutro) impiegate in funzione di avverbio.<br />

■ In italiano: riscontriamo funzioni simili nelle espressioni di origine aggettivale «bene», «male»,<br />

«vicino», «prossimo», «lontano», «veloce», «facile», «molto», «poco» ecc.<br />

■ In latino: è una forma attestata prevalentemente con:<br />

– aggettivi e pronomi che indicano quantità (multum, paulum, tantum, quantum, plus, minus,<br />

minimum, nimium, aliquantum, nihil, plerumque);<br />

– accusativi femminili (magnam partem, «in gran parte»; maximam partem, «in massima parte»;<br />

partim… partim, «in parte … in parte»);<br />

– espressioni idiomatiche (id temporis = eo tempore, «in quel momento»; id aetatis = ea aetate,<br />

«a quell’età»; id genus = eius generis, «di quel genere»):<br />

ESEMPIO Etrusci multum terra, plurimum Gli Etruschi dominavano molto per terra,<br />

mari pollebant (Livio). moltissimo per mare [= il dominio degli<br />

Etruschi era grande in terra, grandissimo<br />

in mare].<br />

L’accusativo esclamativo<br />

■ Definizione: da solo o preceduto da interiezione, è usato nelle esclamazioni per esprimere vari<br />

tipi di sentimento (gioia, dolore, timore, meraviglia ecc.).<br />

■ In italiano: corrisponde a brevi proposizioni nominali, chiuse da punto esclamativo; talvolta<br />

svolge funzione simile al complemento di vocazione.<br />

■ In latino: nelle esclamazioni, si usa sia da solo che preceduto dalle interiezioni heu, eheu, en, o:<br />

ESEMPIO (Heu) me miserum! (Oh), me infelice!


Laboratorio di latino<br />

L’accusativo<br />

9 Le seguenti frasi contengono espressioni da rendere in latino con accusativi di relazione,<br />

avverbiali o esclamativi: individuale e sottolineale con colori diversi, quindi traducile.<br />

1 Povero me, povera patria! 2 I nemici in parte devastarono i campi con il ferro, in parte bruciarono<br />

le case con le fiamme. 3 Le tue parole non mi commuovono per nulla. 4 Cinto le tempie di ulivo,<br />

il vincitore fu acclamato dalla folla festante. 5 Quel ragazzo è in tutto simile al padre, nella voce, nel<br />

fisico, nel coraggio. 6 Con le braccia nude e le trecce sciolte, la donna corse incontro al nemico supplicandolo<br />

di renderle le spoglie del figlio già troppo martoriate. 7 O me infelice, ormai abbandonato<br />

dagli amici e dagli dei! 8 I viveri furono in massima parte trasportati sul dorso dei cavalli.<br />

9 Didone, dagli occhi colmi di pianto, scorge la barca di Enea che naviga al largo. 10 Oh sorte avversa,<br />

o vita ingrata!<br />

10 Analizza e traduci le seguenti frasi.<br />

1 O ventum horribilem atque pestilentem (Cicerone). 2 Suebi non multum frumento, sed maximam partem<br />

lacte atque pecore vivunt (Cesare). 3 Beneficio isto legis nihil utitur (Cicerone). 4 Me miserum!<br />

(Terenzio) 5 Tullus Hostilius, cum triginta et duos annos regnasset, id aetatis senex, fulmine ictus, cum<br />

domo sua arsit. 6 O virum simplicem, qui non nihil celat! (Cicerone) 7 Germanorum feminae partem<br />

vestitus superioris in manicas non extendunt, nudae brachia et lacertos (Tacito). 8 Cetera assentior<br />

Crasso (Cicerone). 9 Quae necessitas eum tanta premebat, ut id temporis proficisceretur? (Cicerone)<br />

10 O factum male! (Catullo).<br />

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232<br />

PERCORSO 13<br />

Il latino in pillole<br />

3.1 Altri usi dell’accusativo semplice (2)<br />

Accusativo di estensione<br />

■ Definizione: indica l’estensione nello spazio dell’oggetto di cui si parla.<br />

■ In italiano: corrisponde al complemento di estensione.<br />

■ In latino: è impiegato prevalentemente nel linguaggio militare in dipendenza da aggettivi (altus,<br />

«alto, profondo»; longus, «lungo»; latus, «largo») oppure da espressioni quali patére, diffundi,<br />

extendi in longitudinem o latitudinem («estendersi in lunghezza o larghezza»):<br />

ESEMPIO Milites aggerem latum pedes trecentos I soldati eressero un terrapieno largo<br />

triginta, altum pedes octoginta trecentotrenta piedi e alto ottanta.<br />

extruxerunt (Cesare).<br />

MEMO<br />

LEZIONE 3<br />

Complementi in accusativo:<br />

estensione, distanza, età<br />

Accusativo di distanza<br />

■ Definizione: indica la distanza fra due luoghi, due oggetti o due esseri animati; è spesso reso con<br />

un numerale.<br />

■ In italiano: corrisponde al complemento di distanza, per lo più reso con un numerale.<br />

■ In latino: è solitamente introdotto dai verbi absum e disto, «essere distante»; il luogo dal quale si<br />

misura la distanza è espresso con a, ab + ablativo:<br />

ESEMPIO Flaminius quinque milia ab Thebis Flaminio pose l’accampamento a cinque<br />

posuit castra (Livio). miglia da Tebe.<br />

MEMO<br />

Il complemento di estensione è reso in genitivo se l’espressione che indica la misura dipende da un sostantivo:<br />

ESEMPIO vallum latum pedes trecentos un fossato largo trecento piedi<br />

vallum pedum trecentorum un fossato di trecento piedi<br />

Il complemento di distanza può essere espresso anche con l’ablativo oppure con il genitivo preceduto dagli<br />

ablativi spatio e intervallo.<br />

Accusativo di età<br />

■ Definizione: indica l’età di un essere animato o inanimato.<br />

■ In italiano: corrisponde al complemento di età.<br />

■ In latino: si può esprimere in vari modi:<br />

– con il participio natus, -a, -um + l’accusativo del numerale cardinale;<br />

– con il participio agens, -entis (o habens, -entis) + l’accusativo del numerale ordinale (aumentato<br />

di un’unità);<br />

– con il genitivo (retto o meno da sostantivi come puer, senex ecc.);<br />

– con l’ablativo del numerale ordinale (aumentato di un’unità):


ESEMPIO decem annos natus a dieci anni<br />

undecimum annum agens (o habens) a dieci anni<br />

(puer) decem annorum a dieci anni<br />

undecimo aetatis anno a dieci anni<br />

Laboratorio di latino<br />

11 Le seguenti frasi italiane contengono espressioni da rendere in latino con accusativi di<br />

estensione, distanza o età: individuale e sottolineale con colori diversi, quindi traducile.<br />

1 La città distava dalla costa quindici miglia, dal monte trecento stadi. 2 Cesare ordinò che intorno<br />

all’accampamento fosse costruito un terrapieno di quindici piedi. 3 Il giardino della villa del governatore<br />

si estendeva per un miglio lungo la linea di confine. 4 A Sparta i bambini di sette anni erano<br />

educati all’arte della guerra. 5 Avendo regnato quarant’anni, morì a sessant’anni senza eredi.<br />

6 Annibale si accampò a circa tre miglia di distanza dal nemico. 7 Si dice che Augusto scrisse un<br />

libro di memorie a settantacinque anni. 8 Gli esploratori informarono il generale che la città più<br />

vicina distava cinque miglia.<br />

12<br />

Analizza e traduci le seguenti frasi.<br />

L’accusativo<br />

1 Hora circiter tertia ab antecursoribus de Crassi adventu certior factus, eo die milia passuum XX<br />

Caesar procedit (Cesare). 2 Hamilcar in Hispaniam secum duxit filium Hannibalem annorum novem.<br />

3 Milites aggerem latum pedes trecentos triginta, altum pedes octoginta extruxerunt (Cesare). 4 Zama<br />

quinque dierum iter a Carthagine abest (Livio). 5 Patebat parietum crassitudo pedes quinque (Cesare).<br />

6 Arduenna silva ab ripis Rheni finibusque Treverorum ad Nervios pertinet, milibusque amplius quingentis<br />

in longitudinem patet (Cesare). 7 Hannibal minor quinque et viginti annos natus omnes gentes<br />

Hispaniae bello subegit (Cornelio Nepote). 8 Teanum abest a Larino XVIII milia passuum (Cicerone).<br />

9 Eo cum venisset, cohortes V praemissae a Domitio ex oppido pontem fluminis interrumpebant, qui<br />

erat ab oppido milia passuum circiter III (Cesare). 10 Quartum ago annum et octogesimum (Cicerone).<br />

233


234<br />

PERCORSO 13<br />

Il latino in pillole<br />

4.1 Verbi che reggono il doppio accusativo<br />

In latino alcuni verbi reggono due accusativi, che possono essere:<br />

■ dell’oggetto e del complemento predicativo dell’oggetto;<br />

■ dell’oggetto e del luogo;<br />

■ della persona e della cosa.<br />

Analizziamo ognuna di queste possibilità.<br />

Verbi che reggono l’accusativo dell’oggetto e del complemento predicativo<br />

dell’oggetto<br />

Si tratta delle forme attive dei verbi:<br />

■ appellativi, elettivi, estimativi, effettivi che, al passivo, reggono il doppio nominativo;<br />

■ verbi che significano «fare», «rendere», «prendere», «dare», «trovare», «lasciare», «mostrarsi»<br />

(per es.: accipio, invenio, pono, praebeo, reperio ecc.) che completano il proprio significato<br />

mediante un nome o un aggettivo usato in funzione predicativa.<br />

MEMO<br />

Verbi che reggono l’accusativo dell’oggetto e del luogo<br />

Per lo più si tratta di verbi transitivi di movimento, composti con preverbi che reggono l’accusativo,<br />

come traduco, traicio, circumduco, transmitto, transporto ecc.<br />

Verbi che reggono l’accusativo della persona e della cosa<br />

I verbi doceo, edoceo, «insegnare, istruire», celo, «tenere all’oscuro, nascondere», e i verbi che significano<br />

«chiedere, interrogare» (verba rogandi) reggono il doppio accusativo, della persona (cui si<br />

insegna, nasconde, chiede qualcosa) e della cosa (che si insegna, nasconde, chiede).<br />

4.2 Doceo e i suoi composti<br />

LEZIONE 4<br />

Il doppio accusativo<br />

Presta particolare attenzione alle seguenti espressioni idiomatiche con il doppio accusativo certiorem facere<br />

aliquem de aliqua re («informare qualcuno di qualcosa») con la corrispondente forma passiva certior fio<br />

de aliqua re («sono informato di qualcosa»); uxorem ducere («sposare»), cui segue il nome della futura<br />

sposa in accusativo.<br />

Diatesi attiva<br />

Alla diatesi attiva doceo, «insegnare», e i suoi composti si costruiscono con il doppio accusativo,<br />

della persona e della cosa; tuttavia la cosa insegnata può anche essere espressa mediante:<br />

■ un infinito;<br />

■ un accusativo con l’infinito;<br />

■ un’interrogativa indiretta:<br />

ESEMPIO Magistra puellas linguam Graecam La maestra insegna alle ragazze la lingua<br />

docet. greca.


Diatesi passiva<br />

Le forme passive di doceo e di edoceo sono poco usate, con l’eccezione dei participi doctus e edoctus<br />

impiegati come aggettivi e costruiti con l’ablativo della cosa. In luogo della forme passive vengono<br />

utilizzati:<br />

■ verbi sinonimici come erudior, instituor, imbuor + l’ablativo della cosa insegnata;<br />

■ il verbo disco, «insegnare» (dopo aver volto la frase all’attivo):<br />

ESEMPIO legiones militiam Romanam edoctae legioni addestrate alla disciplina militare<br />

(Livio) romana<br />

MEMO<br />

4.3 Celo<br />

Diatesi attiva<br />

Alla diatesi attiva il verbo celo, «nascondere», si costruisce solitamente con il doppio accusativo,<br />

della persona e della cosa; tuttavia, può esprimere la cosa anche in altri modi:<br />

■ con de + ablativo;<br />

■ con un infinito o una proposizione infinitiva;<br />

■ con un’interrogativa indiretta:<br />

ESEMPIO Mater celavit filiam mortem aviae. La madre nascose alla figlia la morte della nonna.<br />

Diatesi passiva<br />

Alla diatesi passiva, invece, celo ha sempre costruzione personale ed esprime:<br />

■ la persona cui si nasconde qualcosa in nominativo;<br />

■ la cosa nascosta con de + ablativo (o in accusativo semplice se rappresentata da un pronome neutro):<br />

ESEMPIO Id Alcibiades celari non potuit. La cosa non poté essere nascosta<br />

ad Alcibiade [lett.: Alcibiade non poté essere<br />

nascosto della cosa].<br />

4.4 I verba rogandi<br />

Generalmente costruiti con il doppio accusativo, della cosa e della persona, questi verbi significano<br />

«chiedere, domandare». Fra i più comuni, ricordiamo:<br />

■ posco, «chiedere», reposco, «richiedere, reclamare», e flagïto, «chiedere con insistenza», che si<br />

costruiscono con il doppio accusativo oppure con l’accusativo della cosa e ab + ablativo della<br />

persona:<br />

ESEMPIO Me poscis nummos: non habeo (Plauto). Mi chiedi denaro: non ne ho.<br />

■ oro, rogo, «chiedere con preghiera», e interrögo, «domandare», che reggono il doppio accusativo,<br />

quasi esclusivamente se la cosa è rappresentata da un pronome o un aggettivo neutro; altrimenti,<br />

si preferisce esprimere la cosa con de + ablativo, un’interrogativa indiretta o una completiva<br />

con ut / ne + congiuntivo:<br />

ESEMPIO Auxilia regem orabant (Livio). Chiedevano aiuti al re.<br />

L’accusativo<br />

Quando significa «informare», il verbo doceo ammette anche la costruzione con l’accusativo della persona e<br />

de + ablativo della cosa.<br />

235


236<br />

PERCORSO 13<br />

La costruzione di peto e quaero<br />

Fra i verba rogandi, presentano costruzione particolare:<br />

■ peto, «chiedere (per ottenere)», che regge l’accusativo della cosa (espressa anche con ut + congiuntivo)<br />

e a, ab + ablativo della persona:<br />

ESEMPIO Tribunatum a Caesare petivi Ho chiesto a Cesare il tribunato.<br />

(Cicerone).<br />

■ quaero, «chiedere (per sapere)», che regge l’accusativo della cosa (espressa anche con una proposizione<br />

interrogativa indiretta) e e, ex + ablativo della persona:<br />

ESEMPIO Eius rei quae causa esset ex ipsis Domandò a loro quale fosse il motivo di ciò.<br />

quaesiit (Cesare).<br />

MEMO<br />

■ I verbi peto e quaero assumono significati diversi<br />

in base al contesto e al costrutto.<br />

■ Il verbo peto, oltre a «chiedere per ottenere», può<br />

significare:<br />

– «cercare di raggiungere, dirigersi verso» (petere<br />

locum);<br />

– «attaccare il nemico» (petere hostem);<br />

– «aspirare a una carica pubblica, al consolato»<br />

Laboratorio di latino<br />

(petere magistratum, consulatum ecc.).<br />

■ Il verbo quaero, oltre a «chiedere per sapere», può<br />

significare:<br />

– «cercare qualcuno, qualcosa» (quaerere aliquem,<br />

aliquod);<br />

– «fare un’inchiesta, indagare su qualcuno/qualcosa»<br />

(quaerere de aliquo o de aliqua re).<br />

13 Nelle seguenti frasi individua i verbi appellativi, elettivi, estimativi, effettivi, quindi inseriscili<br />

nella tabella.<br />

1 Il re fu reputato onesto dai concittadini. 2 Il figlio minore del console si dimostrò valoroso durante<br />

l’incendio della città. 3 Cicerone è considerato da tutti il migliore degli oratori. 4 Il cacciatore<br />

lasciò andare il piccolo cervo sano e salvo, poiché era sacro a Diana. 5 Cesare fu informato dagli<br />

ambasciatori dell’arrivo della flotta annonaria. 6 Lavinia fu sposata da Enea, approdato nel Lazio<br />

con il padre e il piccolo Ascanio. 7 Scoppiata la guerra, i cittadini scapparono in campagna e tutte<br />

le abitazioni furono lasciate senza protezione dai loro proprietari. 8 I popoli vinti furono costretti a<br />

dare in tributo ai Romani armi e frumento. 9 Giove era considerato padre di tutti gli dèi. 10 Il padrone<br />

ebbe come servitore uno schiavo greco colto e raffinato.<br />

appellativi<br />

elettivi<br />

estimativi<br />

effettivi<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

..................................... ....................................... ...................................... ....................................<br />

14 Volgi alla diatesi attiva le frasi che nell’esercizio precedente trovi espresse al passivo, quindi<br />

traduci in latino.


L’accusativo<br />

15 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi o le espressioni che reggono il complemento oggetto,<br />

quindi traduci in latino.<br />

1 Conquistata l’intera regione, le truppe acclamarono Cesare vincitore. 2 Annibale condusse l’esercito<br />

Cartaginese al di là delle Alpi. 3 Augusto si dimostrò attento estimatore delle arti e della letteratura.<br />

4 I Romani ritenevano Nettuno dio del mare e le Nereidi ninfe marine. 5 Cicerone ebbe<br />

come amico Attico, cui inviò numerose lettere. 6 Orazio scrisse poesie ispirate agli insegnamenti del<br />

padre. 7 Terminata la guerra, il senato elesse un nuovo console. 8 Gli antichi ritenevano Romolo<br />

fondatore di Roma. 9 Piccole navi traghettarono le truppe al di là del fiume. 10 Un messo a cavallo<br />

informò il senato dell’insurrezione scoppiata in Gallia. 11 La guerra rese deserte le città e incolti i<br />

campi.<br />

16 Analizza le seguenti frasi sottolineando il doppio accusativo, quindi traduci.<br />

1 Non solum ipsa Fortuna caeca est, sed eos etiam plerumque efficit caecos, quos complecta est<br />

(Cicerone). 2 Caesar de victoria milites certiores fecit (Cesare). 3 Consul milites omnia sua praesidia circumducit.<br />

4 Homines caecos reddidit avaritia (Cicerone). 5 Naturam debemus ducem sequi (Cicerone).<br />

6 Me universus populus Romanus consulem declaravit (Cicerone). 7 Caesar eodem die equitum<br />

magnam partem flumen traiecit (Cesare). 8 Plato philosophiam deorum donum appellabat. 9 Matrona<br />

in populi umbra amplissimas epulas paratas invenit. 10 Dionysius superbum se praebuit (Cicerone).<br />

17 Analizza le seguenti frasi sottolineando la costruzione di doceo, celo e dei verba rogandi,<br />

quindi traduci.<br />

1 Coriolanus auxilium petiit a Volscis (Livio). 2 Brutus fuit homo et Graecis doctus litteris et Latinis<br />

(Cicerone). 3 Medicus mortem regis omnes celavit (Livio). 4 Te exspecto et oro ut matures venire<br />

(Cicerone). 5 Oratores grammatica imbuebantur (Cicerone). 6 Legatos mittunt qui doceant nihil factum<br />

esse (Cesare). 7 Istaec flagitia me celavisti et patrem (Plauto). 8 Itaque cadente iam Euro, qui per<br />

dies aliquot saevierat, prior Bomilcar movit; cuius primo classis petere altum visa est, quo facilius superaret<br />

promunturium (Livio). 9 A litteris oblivionem doloris petebam. 10 Adherbal Romam legatos miserat,<br />

qui senatum docerent de caede fratris (Sallustio). 11 Ad hoc populo Romano iam a principio melius<br />

visum amicos quam servos quaerere, tutiusque rati volentibus quam coactis imperitare (Sallustio).<br />

12 Fures se tenebris celabant. 13 Pompeius re nova perturbatus maioribus itineribus Apolloniam petere<br />

coepit ne Caesar orae maritimae civitates occuparet (Svetonio). 14 Imperatorem a vobis deposcere non<br />

audent (Cicerone). 15 Uter sit poeta melior inter plurimos quaeritur (Quintiliano).<br />

18 Completa le seguenti frasi declinando correttamente il termine indicato fra parentesi, quindi<br />

traduci.<br />

1 Sententiam ………………… senatus rogat. [consul]<br />

2 Milites fugae …………………….. quaesiverunt. [tuta via]<br />

3 Magistra pueros…………………. docebit. [litterae]<br />

4 Non ……… celavi verum. [tu]<br />

5 Eneas …………………. in matrimonium petivit. [Lavinia]<br />

6 Legati ………………… de adventu equitatus docuerunt. [Caesar]<br />

7 Medicus …………….. morbi quaerebat. [fuga]<br />

8 Cognati ……………….. mortem filiae celaverunt. [mater]<br />

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