Maggio 2012 - n. 55 - Mir i Dobro
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In poche parole, alle prime conversioni di giovani a cui ha assistito, Papa Giovanni Paolo II ha<br />
detto quanto segue: “Io credo nei giovani. Io credo nei giovani con tutto il mio cuore e con<br />
tutta la forza di ciò in cui credo. Già domani voi diventerete la forza viva di questa terra, domani<br />
farete in modo di trasformare il possibile in realtà.<br />
Quando vi vedo qui riuniti, vedo davanti a me il futuro della Chiesa. Dio ha il suo piano per la Chiesa, ma per<br />
la sua realizzazione ha bisogno di voi”. Il Papa continua e dice: “Ho la sensazione di conoscervi, perché io<br />
conosco e capisco i giovani. E so che anche voi, come tutti i giovani del vostro tempo, siete colpiti dagli avvenimenti<br />
che accadono nella società. Quando tornate a casa, parlate ai vostri genitori ed a tutti quelli che desiderano<br />
ascoltare e dite che il Papa ha fiducia in voi e che conta su di voi. Dite loro che i giovani sono la forza<br />
del Papa”.<br />
Cari fratelli e sorelle, cari giovani, a nome di tutte le centinaia di sacerdoti, qui riuniti e presenti a questa<br />
Eucaristia, posso liberamente dire che oggi siamo immensamente felici e grati a Dio per voi: per il vostro amore<br />
e per la fede che ci avete manifestato in questi giorni: per l’esperienza di pazienza che ci avete dimostrato in questi<br />
incontri; per l’esperienza di amore che avete testimoniato e che portate nel vostro cuore; per l’esperienza di<br />
fede che dà forza e slancio al vostro spirito giovanile; per l’esperienza dell’ascolto di quello che il Signore vi dice,<br />
perché desiderate fondare la vostra vita ed il vostro futuro su Cristo.<br />
Cari giovani amici, portate da qui, nella vostra vita, l’esperienza di fede che abbiamo vissuto in questi giorni.<br />
Portate nelle vostre case questa preziosa esperienza di preghiera, di fratellanza e di amore di Dio.<br />
Raccontatelo prima ai vostri genitori, testimoniate loro quanto sia importante, per la vita ed il successo di una<br />
famiglia, la forza della comunità familiare e della preghiera comunitaria in famiglia.<br />
Portate questa esperienza di preghiera e di fratellanza nella vostra comunità parrocchiale, parlatene ai vostri<br />
amici, testimoniate che Dio è vicino, che ci ama immensamente e desidera riempire, con la sua benedizione, le<br />
anfore della nostra vita piene d’acqua, tanto piene delle nostre difficoltà di vita e di delusioni varie e trasformarle<br />
in una vera gioia di vivere.<br />
Probabilmente, per i servi di cui parla il Vangelo, la prova più difficile è stata quando Cristo ha detto loro: “Ora<br />
prendete le giare e portatele al maestro di tavola” in quanto erano consapevoli di portare dell’acqua.<br />
Non è forse, fratelli e sorelle, anche ora proprio questa la prova più grande, quella in cui sperimentiamo la nostra<br />
miseria, inutilità, mancanza di scopi?<br />
Mentre la vita ci richiama al dovere di andare incontro agli altri, ci dice che siamo chiamati a donarci agli<br />
altri, che siamo chiamati a testimoniare.<br />
Cari giovani, siamo certi di una cosa: il momento in cui il nostro Cristo è presente e ci benedice è quando ci dà<br />
la forza e ci riempie di gioia.<br />
Ed allora il mio essere senza scopo, la mia miseria e la miseria delle mie opere rende più vive le persone intorno<br />
a me che diventano più gioiose, più felici, più benedette e vicine a Dio.<br />
Che questo gioioso canto del nostro incontro, di questa ricca esperienza dell’incontro con Dio e con i fratelli,<br />
risuoni nella sala di nozze del vostro giovane ed esultante cuore.<br />
Amen.<br />
Verso la Bosnia: Preghiamo con P. Jozo<br />
“Ciao Claudio, scusa se ti do del<br />
tu, ma da poco ho terminato di<br />
leggere il tuo libro e sono emozionato,<br />
quindi mi rivolgo a te come<br />
ad un amico nel quale mi sono<br />
ritrovato in diversi passaggi. Era<br />
come se dentro gli episodi che raccontavi<br />
in qualche modo c’ero<br />
anche io, ho pianto, ho penato, ho<br />
sofferto e ho fatto festa insieme…<br />
Grazie per questa tua testimonianza<br />
che cercherò di far avere anche<br />
ad altri. Ciao Andrea.”<br />
Questo libro è stato<br />
voluto da Padre Jozo<br />
come guida per il pellegrino,<br />
ma anche un<br />
aiuto per chi ritorna a<br />
casa. “Perché il nostro<br />
pellegrinaggio sia più<br />
fruttuoso, più efficace,<br />
abbiamo preparato questo<br />
libro della preghiera,<br />
come nostro VADEME-<br />
CUM per ogni partecipante”.<br />
(P. Jozo)<br />
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Medjugorje - Pellegrinaggi