19.06.2013 Views

l'esperanto: la lingua che avvicina i cuori - Federazione Esperantista ...

l'esperanto: la lingua che avvicina i cuori - Federazione Esperantista ...

l'esperanto: la lingua che avvicina i cuori - Federazione Esperantista ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Un fattore molto originale è il fatto <strong>che</strong> l’inventore dell’Esperanto non<br />

propose il suo lessico come una serie di parole, bensì di lessemi. A<br />

differenza delle lingue naturali, in Esperanto le parole derivate vengono<br />

espresse da lessemi invariabili. I lessemi in Esperanto non appartengono a<br />

nessuna categoria specifica, ma formano parole c<strong>la</strong>ssificabili come verbi o<br />

sostantivi, quando ad essi si aggiungono morfemi verbali o lessicali, <strong>che</strong><br />

ne indicano <strong>la</strong> funzione grammaticale.<br />

Janton in Esperanto Lingua, letteratura, movimento propone alcuni esempi<br />

pratici tra cui il caso di jes- 33 :<br />

jes: jes sì (avverbio)<br />

jes-o affermazione<br />

jes-a affermativo<br />

jes-e affermativamente<br />

jes-i affermare<br />

1.6 LA SINTASSI<br />

Grazie alle sue semplici regole grammaticali, e soprattutto grazie<br />

all’accusativo e i flessivi, l’Esperanto gode di una grande libertà di<br />

costruzione del<strong>la</strong> frase. Ci sono, tuttavia, alcune caratteristi<strong>che</strong> ricorrenti.<br />

Ad esempio, solitamente l’attributo si pone davanti al nome, il verbo è<br />

preceduto dal soggetto ma seguito dai vari complementi, mentre l’avverbio<br />

precede <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> <strong>che</strong> modifica. L’Esperanto appartiene a quelle <strong>che</strong> i<br />

linguisti definiscono lingue SVO, nelle quali si trovano in ordine soggetto,<br />

verbo e oggetti diretti e indiretti. E’ da notare infine <strong>che</strong> tra le 16 regole<br />

presenti nel Fundamento de Esperanto non compare nessuna rego<strong>la</strong><br />

sintattica, e ciò implica <strong>che</strong> ogni par<strong>la</strong>nte, almeno in fase iniziale di<br />

apprendimento, può attenersi alle regole sintatti<strong>che</strong> del<strong>la</strong> propria <strong>lingua</strong><br />

madre. Perciò un arabo e un giapponese potrebbero dire <strong>la</strong> stessa frase<br />

ordinando le singole parole in maniera diversa, senza tuttavia cambiare il<br />

33 Pierre Janton, Esperanto Lingua Letteratura Movimento, capitolo 3.3.1.1 Caratteri specifici<br />

dei lessemi.<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!