Anno XXXII - N.2 - Comune di Gorla Maggiore
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SCUOLA PRIMARIA<br />
CHIUSURA D’ANNO SCOLASTICO ALLA SCUOLA PRIMARIA<br />
Grazie piccole stelle…<br />
Vi vogliamo bene<br />
A pochi minuti dall’inizio dello spettacolo si avverte<br />
nell’aria quella trepida attesa che caratterizza<br />
ogni esibizione; se si pensa che lo show<br />
è interpretato da bambini della scuola primaria,<br />
l’aspettativa cresce a <strong>di</strong>smisura.<br />
Per una sera il Palagorla si è trasformato in un<br />
tipico teatro <strong>di</strong> Broadway, dove è stato messo<br />
in scena il musical “Ci vuole un caos dentro…<br />
per partorire una stella danzante” (liberamente<br />
tratto dal fi losofo Nietzsche).<br />
Come ogni anno i genitori e i nonni hanno fatto<br />
da cornice per uno spettacolo complesso e molto<br />
laborioso: la risposta del pubblico non si è fatta<br />
attendere, con gli spalti gremiti fi no all’ultimo<br />
posto a sedere, per non parlare degli spettatori<br />
in pie<strong>di</strong> pronti a immortalare ogni singolo frammento<br />
dell’esibizione del proprio piccolo.<br />
Ognuno saluta il proprio fi glio, mentre gli insegnanti<br />
intervengono per gli ultimi ritocchi prima<br />
del debutto: si ripassano le battute, si sistemano<br />
gli abiti <strong>di</strong> scena, sembra quasi <strong>di</strong> assistere al<br />
<strong>di</strong>etro le quinte <strong>di</strong> una rappresentazione teatrale<br />
in grande stile.<br />
Non manca proprio nessuno: quest’anno, oltre<br />
all’ausilio dei tecnici del suono presenti nelle<br />
precedenti e<strong>di</strong>zioni, hanno prestato il loro ser-<br />
vizio anche i tecnici addetti alle luci, che con<br />
la strumentazione adatta hanno incorniciato la<br />
performance degli alunni, in un tripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> colori<br />
e bagliori.<br />
Non è semplice contenere l’esuberanza dei ragazzi,<br />
ma alle 20:30 lo spettacolo ha inizio,<br />
così i piccoli attori possono dar sfoggio delle<br />
ore <strong>di</strong> prove occorse per la cura <strong>di</strong> un’esibizione<br />
intensa e ricca <strong>di</strong> spunti <strong>di</strong> rifl essione come la<br />
tolleranza del <strong>di</strong>verso e l’amicizia.<br />
Il musical è un mix <strong>di</strong> rappresentazioni <strong>di</strong>verse<br />
sapientemente integrate tra <strong>di</strong> loro dal maestro<br />
Matteo, lo stesso vale per la scelta delle musiche:<br />
insomma uno spettacolo per tutti i generi<br />
e per tutti i gusti, in continua trasformazione tra<br />
<strong>di</strong>aloghi, balletti, canti e prestazioni musicali.<br />
Ciascuna classe, a seconda delle proprie capacità,<br />
ha potuto rendere omaggio al tema dell’universo,<br />
dove le stelle hanno avuto un ruolo <strong>di</strong><br />
rilievo nell’intera rappresentazione.<br />
A conclusione dello show, tutte le classi hanno<br />
cantato il nuovo inno della scuola primaria “E.<br />
De Amicis” “MA L’ETERNITÀ”.<br />
Sara Martucci<br />
Ambra Melloni<br />
Alfabetizzazione: corsi <strong>di</strong> italiano e<br />
integrazione per donne straniere<br />
Siamo alla fi ne del terz’anno consecutivo. Un<br />
corso <strong>di</strong> italiano è nato per aiutare le donne<br />
straniere (sempre in casa per via della numerosa<br />
prole e per la barriera <strong>di</strong> una lingua poco<br />
conosciuta) ad imparare l’italiano, per conoscersi<br />
tra loro ed aiutarsi, nonché per avere,<br />
all’interno della nostra comunità, dei visi conosciuti,<br />
che siano un riferimento e una sicurezza<br />
nei momenti in cui serve loro maggior aiuto,<br />
sostegno e comprensione.<br />
I nuclei familiari stranieri sono circa 90 in <strong>Gorla</strong><br />
<strong>Maggiore</strong>, non tanti. Anche per questo motivo<br />
l’uff. Pari Opportunità ha pensato, 3 anni fa,<br />
<strong>di</strong> organizzare un corso <strong>di</strong> italiano per donne,<br />
che ha potuto realizzarsi con il sostegno <strong>di</strong><br />
tante realtà e tante persone <strong>di</strong>sinteressate e<br />
volonterose: l’Oratorio San Carlo ha messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione i locali per le lezioni, il Nido Peter<br />
Pan si è prestato a tenere i fi gli più piccoli,<br />
quelli che, per intenderci, non sono ancora né<br />
a scuola né alla materna.<br />
Altre persone hanno giocato e giocano un ruolo<br />
importante per l’attuazione <strong>di</strong> questo pro-<br />
getto: le insegnanti Angela, Mariella, Carmen<br />
ed Emilia. Da poco, grazie a un’insegnante<br />
milanese dell’Università Cattolica che ha fatto<br />
un master per l’insegnamento agli stranieri,<br />
dr. Manuela Ottaviani, è iniziata una sperimentazione<br />
(in un giorno aggiuntivo al corso<br />
vero e proprio) in cui il teatro <strong>di</strong>venta il veicolo<br />
per imparare l’italiano, far emergere la<br />
propria cultura, ed interagire con altre culture<br />
che possono arricchire, come arricchiscono,<br />
<strong>di</strong> fatto, le relazioni, le amicizie che nascono<br />
da queste iniziative. In più, possiamo <strong>di</strong>rlo con<br />
certezza, le donne hanno, con una sensibilità<br />
simile, delle esperienze comuni (il matrimonio,<br />
la maternità, l’accu<strong>di</strong>mento, la solitu<strong>di</strong>ne tra le<br />
mura domestiche, e una lettura consimile della<br />
realtà), che rendono facili i rapporti interpersonali<br />
e l’accettazione l’una dell’ altra.<br />
Cosa chiedere <strong>di</strong> più? Solo <strong>di</strong> poter continuare<br />
questa esperienza, con le stesse modalità.<br />
La Consigliera alle Pari Opportunità<br />
Mariolina Vigorelli