Anno XXXII - N.2 - Comune di Gorla Maggiore

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Associazioni 18 ASSOCIAZIONI Progetto Giovani a Gorla Maggiore. Avanti tutta! roseguono r anche nel 2012 i lavori del progetto “Giovani a Gorla Maggiore” con le attività a con gli adolescenti dai 14 ai 17 anni. In questo momento un gruppetto di una decina d di ragazzi e ragazze si ritrovano periodicamente per organizzare iniziative e fare qualcosa di utile in paese. Finora abbiamo organizzato un torneo di calcetto e una gita a Varese per il festival del Cinema “Cortisonici” e questo è solo l’inizio... P Ma cosa facciamo in questi incontri? Il ritrovo continua presso i locali dell’Informagiovani ogni mercoledì dalle ore 16 alle ore 17,30 ed è un momento favorevole per uno scambio reciproco di idee, per organizzare momenti di incontro, di progettazione eventi e di colloquio tra gli operatori e i ragazzi, dove imparare a conoscersi, a crescere e a relazionarsi. Negli ultimi tempi è stato possibile incontrare anche i genitori di alcuni adolescenti per discutere delle modalità di lavoro che si utilizzano correntemente nel progetto, con la presenza anche della responsabile del settore sociale Marinella Zambrano. Anche nella scuola è proseguito l’incontro con gli studenti delle terze medie, con la conoscenza e il confronto di cosa i ragazzi fanno nel loro tempo libero, i loro dubbi e idee sulla crescita che stanno affrontando entrando nell’adolescenza. Il momento è anche propizio per creare un legame che possa continuare anche nel futuro con la partecipazione di questi alunni al gruppo del progetto “Giovani a Gorla Maggiore”. Questo permetterebbe loro di mantenere un legame forte con il territorio visto che tutti andranno poi a studiare fuori paese. La novità dell’anno è rappresentata dall’ingresso di una nuova operatrice CHEE MEI HOH, che prende il posto di Lucia Agostinelli ora alle prese con un nuovo arrivato, Tommaso nato nel dicembre scorso. Per chi volesse entrare in contatto con gli operatori del progetto può chiamare il numero 3483010271 oppure venire a trovarci presso l’Informagiovani ogni mercoledì dalle 15 alle 16. Che altro dire...buona estate a tutti e buone vacanze! Stefano Bottelli & Chee Mei Hoh
VII° Incontro Mondiale delle Famiglie: Gorla Maggiore con Papa Benedetto XVI all’aeroporto di Bresso Si, è vero, forse l’avremmo visto meglio in televisione. Papa Benedetto XVI era un lontano puntino bianco al centro del grande palco, serviva un binocolo per distinguerne il volto. Era una sagoma all’interno della cabina della papamobile passata velocemente tra la folla. Era una voce dal forte accento tedesco che sentivamo provenire dai maxischermi. Si, senza dubbio in televisione sarebbe stato più comodo: nessun viaggio in treno, nessuna attesa, nessun tragitto a piedi, l’occhio della telecamera a nostra completa disposizione. Eppure, dopo tutto, ne è sicuramente valsa la pena. Per due motivi fondamentali. In primo luogo è stata un’intensa esperienza collettiva. Un milione di persone provenienti da tutto il mondo e più di 200 da Gorla Maggiore hanno celebrato la Santa Messa nel grande prato dell’aeroporto di Bresso nella mattinata di domenica 3 giugno. Raramente si ha l’occasione di essere parte di qualcosa di così grande. Parrocchia Raramente si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di più di una semplice aggregazione di persone. Forse, niente è più appropriato della parola “Chiesa” per qualifi care questa esperienza. Una parola che troppo spesso usiamo in senso ristretto per indicare un “loro” ai vertici delle gerarchie, chiuso e distaccato dalla massa dei fedeli. Al di là di astratte defi nizioni, la Chiesa è forse proprio questo: uomini e donne accomunati dalla fede nel messaggio evangelico. Che poi siano all’interno di una cattedrale gotica o seduti su un prato fa poca differenza. In secondo luogo è stata un’intensa esperienza di ascolto e di testimonianza. “Famiglia, lavoro, festa: tre doni di Dio, tre dimensioni della nostra esistenza che devono trovare un armonico equilibrio. Armonizzare i tempi del lavoro e le esigenze della famiglia, la professione e la paternità e la maternità, il lavoro e la festa, è importante per costruire società dal volto umano. In questo privilegiate sempre la logica dell’essere rispetto a quella dell’avere: la prima costruisce, la seconda fi nisce per distruggere”, è stato l’invito del Papa. Forse, in televisione, sarebbe stata tutta un’altra cosa: seduti da soli, sul nostro divano di casa, avremmo seguito la diretta delle immagini di sfuggita, pronti a cambiare canale con il telecomando. È vero, è stato faticoso. È vero, il Papa non lo abbiamo visto da vicino. Però qualcosa ci è rimasto: la certezza che ognuno di noi è parte fondamentale della Chiesa e che è chiamato in prima persona a fare proprio l’annuncio cristiano e ad esserne portatore instancabile nella vita quotidiana. Davide Lampugnani 19 PARROCCHIA
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