“ DEMENZA SENILE E CURE RIABILITATIVE ” - Casa Albergo per ...
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<strong>“</strong> <strong>DEMENZA</strong><br />
<strong>SENILE</strong> E <strong>CURE</strong><br />
<strong>RIABILITATIVE</strong> <strong>”</strong><br />
L’es<strong>per</strong>ienza di <strong>Casa</strong><br />
<strong>Albergo</strong> <strong>per</strong> Anziani di<br />
Lendinara<br />
Giovedì 27 ottobre 2011<br />
CONVEGNO<br />
Relatrici<br />
Annalisa Mantovani ‐ Assistente Sociale<br />
Vanessa Toso Magaraggia – Responsabile di Soggiorno<br />
Denise Marchiori – Responsabile di Soggiorno
<strong>“</strong> <strong>DEMENZA</strong><br />
<strong>SENILE</strong> E <strong>CURE</strong><br />
<strong>RIABILITATIVE</strong> <strong>”</strong><br />
L’es<strong>per</strong>ienza di <strong>Casa</strong><br />
<strong>Albergo</strong> <strong>per</strong> Anziani di<br />
Lendinara<br />
Annalisa Mantovani<br />
Assistente Sociale<br />
LA STORIA<br />
Relatrice<br />
DEL<br />
NUCLEO<br />
DAL 1997<br />
AL 2010
CHI SIAMO…<br />
<strong>Casa</strong> <strong>Albergo</strong> è stata inaugurata il 28 agosto 1852.<br />
Nel tempo l’Istituto è cambiato, sia <strong>per</strong> adeguarsi rispetto al fattore<br />
strutturale, sia in relazione alla sua presenza nel contesto territoriale,<br />
non più limitata ai soli servizi residenziali o verso le <strong>per</strong>sone anziane. Il<br />
tutto, con un dedicato impegno, rivolto ad incrementare la qualità dei<br />
servizi ed il benessere delle <strong>per</strong>sone che nella <strong>Casa</strong> abitano od o<strong>per</strong>ano,<br />
che di quelle seguite a domicilio.<br />
La <strong>Casa</strong> ha ottenuto la certificazione del Sistema Qualità UNI EN ISO<br />
9001/2008 e della norma di settore 10881 <strong>per</strong> l’assistenza residenziale<br />
ad anziani.
LA MISSION DELLA CASA …<br />
Consiste nell’offrire ai residenti<br />
autonomi, non autonomi, disabili adulti<br />
ed affetti da patologia neoplastica<br />
terminale servizi qualificati e continuativi<br />
che garantiscano una qualità di vita più<br />
elevata possibile, rispettando la loro<br />
individualità, dignità e riservatezza,<br />
considerando i peculiari bisogni fisici,<br />
psichici, sociali e relazionali,<br />
promovendo l’autonomia funzionale,<br />
l’inserimento sociale e comunitario e<br />
riducendo, <strong>per</strong> quanto possibile, gli stati<br />
di disagio, traducendo il concetto globale<br />
alla salute, in stretta collaborazione con i<br />
servizi territoriali e la famiglia.
CASA ALBERGO<br />
PER ANZIANI<br />
LE NOSTRE STRUTTURE …<br />
203 posti così suddivisi:<br />
178 autorizzati <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone non<br />
autosufficienti;<br />
170 accreditati (impegnativa di<br />
residenzialità);<br />
33 tra autonomi e non autonomi al<br />
di fuori della convenzione<br />
(Soggiorno Temporaneo).<br />
NUCLEO<br />
DI <strong>CURE</strong> PALLIATIVE<br />
<strong>“</strong>CASA DEL VENTO ROSA<strong>”</strong><br />
8 posti letto <strong>per</strong> malati<br />
oncologici terminali;<br />
gestione degli utenti<br />
del Servizio di Cure<br />
Palliative Domiciliari.
La Struttura<br />
ed i suoi<br />
Soggiorni…
LA SUDDIVISIONE PER NUCLEI …<br />
La Struttura ha scelto già nel 1997 di organizzare i propri Soggiorni <strong>per</strong><br />
nuclei, in modo da poter dare modo a <strong>per</strong>sone con problematiche socio‐<br />
assistenziali simili di vivere negli stessi spazi comuni, in modo da<br />
consentire una più elevata qualità di vita ai residenti e stimolarne la<br />
socializzazione reciproca.<br />
SOGGIORNO ORCHIDEA: 25 residenti autonomi e non autonomi con<br />
livello cognitivo buono.<br />
SOGGIORNO ROSA: 28 residenti autonomi e non autonomi con livello<br />
cognitivo medio‐buono.<br />
SOGGIORNO MIMOSA: 26 residenti non autonomi gravemente<br />
dipendenti ad alto carico socio‐assistenziale, confusi spazio tempo o<br />
lucidi.<br />
SOGGIORNO IRIS: 19 residenti non autonomi gravemente dipendenti<br />
ad alto carico socio‐assistenziale, confusi spazio tempo o lucidi.
LA SUDDIVISIONE PER NUCLEI …<br />
SOGGIORNO GARDENIA: 30<br />
residenti non autonomi ad alto carico<br />
socio‐assistenziale, confusi spazio‐<br />
tempo.<br />
SOGGIORNO EDERA: nucleo RSA<br />
accoglie 24 residenti non autonomi<br />
con grave situazione clinica, confusi<br />
lucidi.<br />
SOGGIORNO VIOLA: 27 residenti<br />
non autonomi a medio carico socio‐<br />
assistenziale parzialmente lucidi.<br />
SOGGIORNO DALIA: nucleo<br />
cognitivo‐mentale, accoglie 24<br />
residenti deambulanti e non con<br />
problemi relativi a demenza.
PERCHE’ IL NUCLEO<br />
L’invecchiamento progressivo della<br />
popolazione, implica un numero crescente<br />
di <strong>per</strong>sone a rischio di contrarre una delle<br />
malattie associate all’invecchiamento del<br />
sistema nervoso quali l’ictus, la demenza, il<br />
morbo di alzheimer ecc. Che fare? Come<br />
affrontare la situazione? E’ utile darsi<br />
un’organizzazione differente <strong>per</strong> trattare in<br />
modo particolare queste <strong>per</strong>sone? E’<br />
opportuno costruire dei nuclei specifici e<br />
autonomi o è più conveniente mantenere gli<br />
anziani con problemi di demenza assieme<br />
agli altri? L’utenza che accede alle strutture<br />
<strong>per</strong> anziani è notevolmente cambiata negli<br />
ultimi anni. Il 60/70 % delle <strong>per</strong>sone<br />
residenti in casa si riposo è affetta da<br />
deterioramento cognitivo e quasi tutti<br />
presentano disabilità nelle attività<br />
quotidiane.
Esistono varie forme<br />
di demenza , che si<br />
distribuiscono<br />
soprattutto in modo<br />
differenziato con<br />
netta prevalenza<br />
della demenza di<br />
tipo alzheimer.<br />
VARIE FORME DI <strong>DEMENZA</strong><br />
Demenza tipo alzheimer<br />
Demenza vascolare<br />
Demenza da altre cause<br />
Demenza secondaria a<br />
eziologie multiple
DISTURBI COMPORTAMENTALI<br />
La compromissione cognitiva che sta<br />
alla base del quadro dementigeno è<br />
sempre irrimediabilmente correlata a<br />
disturbi del comportamento , che<br />
rappresentano, <strong>per</strong> chi assiste, un<br />
problema di non facile gestione. Porre<br />
particolare attenzione a questo aspetto<br />
della demenza significa poter dare una<br />
risposta mirata ai bisogni delle <strong>per</strong>sone<br />
affette da questa malattia.
Apatia<br />
Irritabilità<br />
Aggressività<br />
Agitazione<br />
Wandering (vagabondaggio<br />
afinalistico)<br />
Disibinizione sessuale<br />
Disturbi del sonno<br />
DISTURBI COMPORTAMENTALI<br />
‐ Verso cose<br />
‐ Verso <strong>per</strong>sone<br />
‐ Autoaggressività<br />
‐ Psichica<br />
‐ Motoria
QUALE CURA? …..<br />
Attualmente, le demenze costituiscono<br />
un insieme di patologie non guaribili<br />
che devono essere affrontate con un<br />
approccio globale alla cura delle<br />
<strong>per</strong>sone colpite, <strong>per</strong>ché globale e<br />
progressivo è il coinvolgimento della<br />
<strong>per</strong>sona e dei suoi familiari.<br />
Poiché i farmaci utilizzati nel trattamento<br />
delle demenze hanno un valore terapeutico molto limitato,<br />
risulta evidente la necessità di una forte progettualità<br />
relativamente ad altri approcci terapeutici non farmacologici<br />
e agli aspetti assistenziali dei malati e dei loro familiari.
COM’E’ NATA L’IDEA DEL NUCLEO...<br />
L’idea del nucleo <strong>per</strong> anziani dementi nasce dall’esigenza<br />
della struttura di rispondere in modo puntuale ed<br />
adeguato alla richiesta di assistenza specifica che viene<br />
formulata da quei residenti (sempre più numerosi) affetti<br />
da demenza.<br />
Dall’analisi di molteplici es<strong>per</strong>ienze attuate in campo<br />
geriatrico <strong>per</strong> affrontare il problema della demenza è<br />
emerso come queste <strong>per</strong>sone trovino giovamento da<br />
un’assistenza mirata e più consona alla loro situazione.<br />
Per giovamento si intende soprattutto un intervento non<br />
tanto in termini di riabilitazione, ma di POTENZIALE<br />
mantenimento delle capacità residue della <strong>per</strong>sona<br />
anziana affetta da demenza.
Analizzare le problematiche <strong>per</strong> programmare un<br />
intervento il più possibile adatto e proseguire solo nei casi<br />
di cui si sia verificato il successo, è stato infatti già dal 1997 il<br />
modus o<strong>per</strong>andi che ha caratterizzato il Soggiorno fino ad<br />
oggi. Molti i progetti che hanno visto la loro<br />
s<strong>per</strong>imentazione anche in conseguenza delle varietà<br />
individuali dei residenti e dei molteplici obbiettivi fissati.
COSTITUZIONE NUCLEO<br />
Nel 1997 la costituzione del <strong>“</strong>nucleo <strong>per</strong> anziani con<br />
problemi cognitivo‐mentali<strong>”</strong> che si è posta in un contesto<br />
s<strong>per</strong>imentale è stata così gestita:<br />
‐ Classificazione degli anziani;<br />
‐ Determinazione degli obiettivi;<br />
‐ Determinazione dei strumenti;<br />
‐ Attivazione degli interventi programmati in UOI;<br />
‐ Determinazione delle risorse umane e materiali;<br />
‐ Strutturazione di un ambiente idoneo;<br />
‐ Formazione del <strong>per</strong>sonale;<br />
‐ Coinvolgimento dei familiari;<br />
‐ Verifica dei risultati conseguiti.
QUALI ANZIANI<br />
I RESIDENTI NON AUTONOMI SONO STATI<br />
SOTTOSPOSTI AD UNO SCRRENING TRAMITE ALCUNI<br />
TEST PER DETERMINARNE IL TIPO E IL GRADO DI<br />
<strong>DEMENZA</strong>. SONO STATI APPLICATI IL MINI MENTAL<br />
STATE PER LA VALUTAZIONE DEI DISTURBI<br />
COGNITIVI E L’INDICE ADL QUALE STRUMENTO DI<br />
MISURA DELL’AUTONOMIA FUNZIONALE NELLE<br />
ATTIVITA’ DI BASE DELLA VITA QUOTIDIANA.<br />
‐ UOI: GRUPPO DI LAVORO MULTIDIMENSIONALE E<br />
MULTIPROFESSIONALE PER LA REDAZIONE DEL PAI<br />
E SUCCESSIVA VERIFICA DEI RISULTATI.
1. CREARE UN AMBIENTE PROTETTO E PERSONALIZZATO;<br />
2. RIDURRE LO STRESS PER AVERE UN RECUPERO<br />
FUNZIONALE;<br />
3. MANTENERE LE ABILITA’ RESIDUE;<br />
4. RIDURRE LA CONTENZIONE FISICA E FARMACOLOGIA;<br />
5. FAVORIRE IL WANDERING;<br />
OBIETTIVI<br />
6. CONTENERE L’ IRRITABILITA’;<br />
7. VERIFICA COSTANTE DEI BISOGNI.
ALCUNI STRUMENTI<br />
‐ Consegne giornaliere integrate;<br />
‐ scale di valutazione delle funzioni cognitive, comportamentali,<br />
degli aspetti funzionali, del rischio di caduta, della cormobilita’<br />
(SVAMA);<br />
‐ schede <strong>per</strong> il monitoraggio delle condizioni cliniche e dei<br />
trattamenti farmacologici;<br />
‐ schede di rilevazione dell’utilizzo dei mezzi di contenzione e<br />
del ritmo sonno‐veglia;<br />
‐ schede <strong>per</strong> la rilevazione delle cadute;<br />
‐ formazione specifica del <strong>per</strong>sonale prima dell’inserimento nel<br />
nucleo;<br />
‐ formazione costante e <strong>per</strong>manente degli o<strong>per</strong>atori;<br />
‐ supporto psicologico <strong>per</strong> ospiti ed o<strong>per</strong>atori.
RISORSE<br />
Il nucleo e’ stato realizzato adattando spazi già esistenti.<br />
Il <strong>per</strong>sonale del nucleo Dalia (15 residenti):<br />
‐ L’ RDS (I.P.);<br />
‐ 8 o<strong>per</strong>atori addetti all’assistenza + 1 alberghiero;<br />
‐ professionals (educatori, fisioterapisti, logopedista,<br />
psicologa);<br />
‐ volontari;<br />
‐ obiettori di coscienza.
UNITA’ OPERATIVA INTERNA<br />
Gli obiettivi sono stati definiti in<br />
UOI e sono i seguenti:<br />
‐ creare un ambiente sicuro,<br />
<strong>per</strong>sonalizzato, ricco di<br />
stimoli;<br />
‐ Ridurre lo stress <strong>per</strong><br />
mantenere quanto più<br />
possibile le abilità residue;<br />
‐ realizzare interventi<br />
riabilitativi <strong>per</strong> rallentare il<br />
processo di deterioramento e<br />
<strong>per</strong> mantenere e abilità<br />
residue;<br />
‐ favorire la socializzazione.
ATTIVITA’<br />
Il programma prevedeva alcune di<br />
queste attivita’:<br />
‐ terapia di orientamento alla realta’<br />
(rot);<br />
‐ disegno;<br />
‐ laboratorio;<br />
‐ manipolazione;<br />
‐ musicoterapia;<br />
‐ ludico‐motoria;<br />
‐ canto<br />
‐ attivita’ di rilassamento, intervento<br />
mirato a contenere l’agitazione e<br />
l’irratibilita’ di alcuni ospiti;<br />
‐ attivita’ di deambulazione<br />
controllata, <strong>per</strong> prevenire un<br />
peggioramento di questa funzione.
FORMAZIONE DEL PERSONALE<br />
‐il <strong>per</strong>sonale prima di entrare nel nucleo<br />
e’ stato appositamente formato attraverso<br />
lezioni strutturate <strong>per</strong> dare:<br />
‐conoscenze sul problema demenze<br />
(patologie dell’anziano con demenza,<br />
l’importanza del contatto fisico, le<br />
strategie, la flessibilita’ di intervento ecc;<br />
‐abilita’ nelle tecniche di comunicazione<br />
(verbale e non verbale);<br />
gli o<strong>per</strong>atori dovevano essere motivati e<br />
avere una conoscenza adeguata;ed essere<br />
in grado di dare un’assistenza globale,<br />
valorizzando e mantenendo nell’anziano<br />
le abilita’ residue.
FAMIGLIARI<br />
I familiari sono stati una risorsa nella realizzazione<br />
dei programmi terapeutici essendo stati gli stessi<br />
coinvolti nei programmi e informati degli obiettivi<br />
assistenziali, in modo da rendere efficace la loro<br />
collaborazione con il <strong>per</strong>sonale.<br />
Un modo di coinvolgerli e’ stato anche quello di<br />
promuovere incontri individuali con la psicologa ed<br />
il medico <strong>per</strong> spiegare loro l’evoluzione della<br />
malattia.
VERIFICA<br />
Nella valutazione dei risultati si è verificato:<br />
la <strong>per</strong>tinenza degli obiettivi;<br />
la congruità delle attività e dei processi;<br />
l’adeguatezza delle risorse impiegate;<br />
il risultato di benessere del residente misurato attraverso<br />
test dI valutazione specifici.<br />
In base agli esiti delle valutazione si sono fatte le opportune<br />
considerazioni:
NEGLI ANNI<br />
Nel corso degli anni si sono susseguite verifiche e aggiustamenti<br />
con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e della vita delle<br />
<strong>“</strong>PERSONE<strong>”</strong> e delle relazioni con le loro famiglie, puntando<br />
principalmente al <strong>per</strong>fezionamento, potenziamento ed alla<br />
qualificazione delle <strong>“</strong>azioni<strong>”</strong> dei servizi esistenti.
ANNO 2007<br />
Nel 2007 si è ravvisata la necessità di rivedere il nucleo<br />
attraverso adeguamenti strutturali/ambientali:<br />
‐ Creazione di un piccolo salottino ricavato dalla zona<br />
della sala da pranzo <strong>per</strong> favorire la privacy con i<br />
familiari e utilizzarlo in caso di stati di agitazione ;<br />
‐ sostituzione della vetrata con una più consona con<br />
finestre a vasistas e con vetro antiriflesso <strong>per</strong> prevenire<br />
problemi comportamentali;<br />
‐ sostituzione del tavolo grande che occupava molto<br />
spazio e costringeva alla circolarità;<br />
‐ Posizionamento della cucina terapeutica <strong>per</strong> svolgere<br />
le attività di cucina;<br />
‐ collocazione porta d’ingresso a codice;
SOGGIORNO IRIS<br />
• Oltre all’aspetto strutturale il nucleo ha visto una<br />
rivisitazione contenutistica:<br />
• Rivalutazione dei residenti accolti nel nucleo;<br />
• Riduzione dei posti‐letto (12);<br />
• Pianificazione ed integrazione delle attività di base<br />
con attività occupazionali/socio/riabilitative;<br />
• UOI di nucleo.
ANNO 2010<br />
• Sempre più sono le richieste del territorio <strong>per</strong><br />
<strong>per</strong>sone affette da demenza, la <strong>Casa</strong> quale nodo della<br />
rete dei servizi, decide di raddoppiare il numero di<br />
posti‐letto (da 12 a 24) e trasferire i residenti in un<br />
luogo più idoneo (Soggiorno Dalia nell’ala<br />
inaugurata nel 2005), con maggior possibilità di<br />
muoversi in sicurezza in un ambiente protesico.<br />
Inoltre il nucleo è posto vicino al Giardino delle<br />
Stagioni, giardino sensoriale realizzato proprio <strong>per</strong><br />
rispondere in primis alle esigenze delle <strong>per</strong>sone con<br />
demenza.
<strong>“</strong> <strong>DEMENZA</strong><br />
<strong>SENILE</strong> E <strong>CURE</strong><br />
<strong>RIABILITATIVE</strong> <strong>”</strong><br />
L’es<strong>per</strong>ienza di <strong>Casa</strong><br />
<strong>Albergo</strong> <strong>per</strong> Anziani di<br />
Lendinara<br />
Vanessa Toso Magaraggia<br />
Responsabile di Soggiorno<br />
Relatrice<br />
LA<br />
RELAZIONE<br />
CON LA<br />
FAMIGLIA
LA RELAZIONE<br />
La relazione sociale è un rapporto tra due o più individui che<br />
orientano reciprocamente le loro azioni sociali che possono essere<br />
profonde e stabili (legami familiari genitore‐figlio), ma anche<br />
su<strong>per</strong>ficiali (due conoscenti che frequentano un bar).<br />
Le relazioni si distinguono in coo<strong>per</strong>ative (orientata a raggiungere<br />
uno scopo comune) o conflittuali (orientate ad affermare la propria<br />
volontà, opinioni).<br />
Lo studio delle relazioni sociali sono al centro di diverse teorie<br />
sociologiche, tutte le teorie condividono la convinzione che lo<br />
studio sociologico debba partire dall’analisi dei comportamenti e<br />
atteggiamenti che l’individuo pone in essere all’interno dei contesti<br />
quando interagisce con altri soggetti sociali, relazioni che formano<br />
il vivere sociale.
LA FAMIGLIA<br />
La famiglia è costituita da un gruppo di <strong>per</strong>sone legate da stretti<br />
vincoli di sangue, da parentela o da affinità, che conducono<br />
normalmente vita comune, in particolare, nucleo costituito da<br />
genitori e figli con le funzioni principali di: cura e calore, fermezza<br />
e chiarezza di controllo, comunicazione.<br />
La struttura familiare è l’indivisibile insieme di richieste funzionali<br />
che determina i modi in cui i membri della famiglia interagiscono,<br />
sistema che o<strong>per</strong>a tramite modelli transazionali che stabiliscono<br />
come, quando e con chi relazionarsi; non dimenticando<br />
l’importanza delle relazioni affettive, laddove vi è una variazione<br />
dello stato di salute, inteso come equilibrio psico‐fisico e sociale<br />
della <strong>per</strong>sona.
LA FAMIGLIA NELLE DEMENZE<br />
La famiglia rappresenta il principale supporto assistenziale <strong>per</strong> i<br />
malati affetti da demenza.<br />
All’interno della famiglia, sin dall’esordio della malattia(diagnosi),<br />
si stabiliscono equilibri che evolvono e si aggiustano con la<br />
progressione della malattia.<br />
Il familiare che si assume il compito di assistere tali malati si trova a<br />
sostenere un pesante carico <strong>per</strong> la gestione dei deficit cognitivi e dei<br />
disturbi comportamentali.<br />
Ascoltare, incontrare, farsi carico del problema della famiglia <strong>per</strong><br />
cominciare a comprendere ed aiutare, è il punto nodale di ogni<br />
azione progettuale.
PROGETTO RELAZIONE CON LA FAMIGLIA<br />
La <strong>Casa</strong> già dall’anno 2004 ha ritenuto opportuno <strong>per</strong> migliorare i<br />
servizi erogati, di ampliare il processo della presa in carico<br />
coinvolgendo anche la famiglia, considerata come risorsa e non da<br />
vivere come conflitto.<br />
Il progetto prevedeva:<br />
•Formazione di base sulla definizione di FAMIGLIA;<br />
•Stesura di BIOGRAFIA E GENOGRAMMA <strong>per</strong> tutti i nuovi<br />
ingressi;<br />
•Coinvolgimento e condivisione della famiglia sugli obiettivi del<br />
PAI,<br />
•Stesura di brochure al fine di acquisire e migliorare la conoscenza<br />
del modello organizzativo della PRESA IN CARICO del residente.
• Descrizione<br />
•La famiglia attraverso le culture<br />
• Classificazione delle forme di famiglia<br />
•La teoria conflittuale<br />
•Tipi di famiglia<br />
FORMAZIONE FAMIGLIA<br />
• Evoluzione della famiglia
GENOGRAMMA<br />
Strumento che serve ad evidenziare i legami di parentela<br />
Evidenzia gli elementi relazionali, emotivi ed affettivi<br />
Rende significative le informazioni che potrebbero apparire<br />
irrilevanti<br />
BIOGRAFIA<br />
GENOGRAMMA E BIOGRAFIA<br />
Al familiare viene chiesto di raccontare la storia del proprio caro al<br />
fine di:<br />
Raccogliere eventi significativi, positivi e negativi, vissuti dalla<br />
<strong>per</strong>sona e che in qualche modo possono averla colpita<br />
Descrivere i valori cardine che hanno sempre connotato il vissuto<br />
della <strong>per</strong>sona<br />
Descrivere il carattere dell’ospite ed i gusti <strong>per</strong>sonali
Tutto questo ci <strong>per</strong>mette di:<br />
GENOGRAMMA E BIOGRAFIA<br />
Conoscere meglio la <strong>per</strong>sona che accogliamo e collocarla rispetto<br />
alla sua storia<br />
Selezionare le attività occupazionali che rispecchiano i gusti egli<br />
interessi precedenti<br />
Rendere partecipi i familiari nel <strong>per</strong>corso di cura del proprio caro<br />
Far sentire la famiglia accolta con tutto il bagaglio di vita e non<br />
giudicata
Data di nascita: 20/05/1917<br />
BIOGRAFIA DI F. A.<br />
Stato civile: Sposata con U. S. Vedova dal 1987. Non ha mai avuto figli<br />
Fratelli: 8. Ora A. è l’unica sorella rimasta<br />
Storia della vita: A. ha vissuto in casa con la famiglia del fratello F. nella<br />
casa dei genitori fino a 25/26 anni. Ha sempre accudito i nipoti da quando<br />
sono nati mentre la loro mamma lavorava. Poi ha conosciuto S., si sono<br />
sposati e sono andati ad abitare in una casa dello stesso paese (Fiesso<br />
Umbertiano), mantenendo sempre i contatti con la famiglia del fratello. A. ha<br />
sempre lavorato in campagna, nelle risaie, spennava le galline, non si è mai<br />
tirata indietro nel lavoro. Molto dedita anche alla cura della casa, ne era molto<br />
orgogliosa, le piaceva molto cucinare ed era molto brava. Molte volte ospitava<br />
i parenti del marito <strong>per</strong> pranzo.<br />
Le sarebbe piaciuto molto avere dei figli, era una cosa a cui teneva molto.<br />
Dopo averne abortito uno, non è più riuscita a rimanere incinta. Avevano<br />
anche valutato la possibilità di adottarne uno ma non ne sono mai stati più di<br />
tanto convinti, <strong>per</strong>ché non sapevano chi sarebbe arrivato.<br />
Episodi rilevanti: Raggirata assieme al nipote da due truffatori (un uomo e<br />
una donna), che fingendosi o<strong>per</strong>atori di una ditta di disinfestazioni, li hanno<br />
costretti ad aprire la cassaforte e a cedere tutti i soldi. Lei <strong>per</strong>ò, continuava a<br />
riferire anche di un episodio precedente in cui i ladri sarebbero entrati in casa<br />
sua e l’avrebbero derubata. Vista <strong>per</strong>ò la sua tendenza a dire le bugie, non si<br />
sa se questo episodio sia realmente accaduto.<br />
Insorgenza della ma lattia : Circa 6 anni fa, a 85 anni, insorgono i primi<br />
sintomi di malattia. Iniziava a non ricordare più le cose, discorsi sempre meno<br />
sensati, bruciava le pentole, lasciava il gas a<strong>per</strong>to, in più occasioni si è chiusa<br />
fuori lasciando dentro le chiavi. Aveva iniziato a scambiare il giorno <strong>per</strong> la<br />
notte, viveva in condizioni ambientali non idonee (molto caldo in casa) e<br />
metteva sempre più in <strong>per</strong>icolo la sua vita. Era sempre più confusa. L’estate<br />
scorsa viene trovata dal nipote in stato molto confuso e viene ricoverata in<br />
ospedale a Trecenta. Su divieto del medico in merito ad un ritorno a casa,<br />
viene trasferita ad agosto 2008 in casa <strong>Albergo</strong>, nel soggiorno Iris.<br />
Legami familiari di rilievo: Molto legata ai nipoti R. e R., che ha visto<br />
nascere e con cui è sempre rimasta molto in contatto. Legami familiari più<br />
rilevanti.<br />
Carattere: A. ha sempre avuto un carattere molto forte, molto cocciuta,<br />
tendeva a comandare. Era anche bugiarda, spesso inventava le cose, diceva<br />
una cosa <strong>per</strong> un'altra e, quando veniva sco<strong>per</strong>ta, negava. (Questo anche<br />
prima dell’insorgenza della malattia).<br />
Valori e idee: Molto legata alla famiglia e alla casa. Ultimamente molto<br />
ossessionata dal fatto che le portassero via le cose. Frequentava abitualmente<br />
la chiesa.<br />
Notizie raccolte con nipoti e responsabile di soggiorno il 13 maggio 2009.<br />
La psicologa
San Bellino<br />
Lucia Nerina Maria<br />
P.P<br />
14/09/1922<br />
B. Alfredo<br />
R. 21/03/1951<br />
GENOGRAMMA<br />
di<br />
P. P.<br />
Notizie raccolte dai figli E. e A. il 03/08/2009<br />
Castelguglielmo<br />
F. M.<br />
08/12/1924<br />
Maria Pia M. Elena T.<br />
04/09/1953 L. 08/01/1951 R.<br />
Stefano<br />
28 a.<br />
Silvia Marco Claudia<br />
25 a. 20 a. 11 a.<br />
Italia<br />
G.Carlo<br />
Clorendina
COINVOLGIMENTO DEI FAMILIARI NEL P.A.I.<br />
L’U.O.I. è un gruppo di lavoro multiprofessionale, che si occupa di<br />
effettuare la valutazione multidimensionale della <strong>per</strong>sona accolta,<br />
supportata dall’utilizzo di test valutativi (scheda SVAMA),<br />
pianifica i risultati attesi, attività, modalità di lavoro, risorse<br />
coinvolte e tempi di verifica.<br />
Il familiare viene sin dal momento dell’ammissione coinvolto nelle<br />
definizione dei primi risultati attesi condividendoli<br />
successivamente in U.O.I.<br />
Ogni mese la <strong>Casa</strong> programma, attraverso il calendario della U.O.I.<br />
la presenza‐coinvolgimento di due familiari, oltre che la<br />
condivisione diretta degli ospiti lucidi ed orientati.
•AMMISSIONE<br />
•INSERIMENTO<br />
PRESA IN CARICO<br />
•CONTROLLO DEL PROCESSO<br />
•VALUTAZIONE DEI RISULTATI
AMMISSIONE<br />
L’assistente sociale ed il responsabile di soggiorno realizzano il<br />
primo colloquio con i familiari dell’ospite allo scopo di:<br />
•Effettuare una prima valutazione delle condizioni dell’ospite<br />
•Individuare i principali rischi esistenti associati alla situazione<br />
•Definire un primo orientamento sul caso, comprendente di<br />
indicazioni, precauzioni, atteggiamenti da tenere, modalità<br />
o<strong>per</strong>ative d’intervento e prime ipotesi di risultati attesi<br />
•Definire la giornata d’inserimento
INSERIMENTO<br />
L’accoglienza dell’ospite e della famiglia è realizzata dall’assistente<br />
sociale e dalla RDS, che hanno il compito di accompagnare l’ospite<br />
e la famiglia all’interno del sogggiorno, presentando il <strong>per</strong>sonale e,<br />
<strong>per</strong> quanto possibile, gli altri anziani.<br />
Il colloquio medico con l’ospite e la sua famiglia ha lo scopo di<br />
raccogliere l’anamnesi e complicare la cartella clinica.<br />
Nel corso del processo d’inserimento (20‐60 gg)viene somministrata<br />
la SVAMA, scheda <strong>per</strong> la valutazione multidimensiale dell’anziano<br />
e <strong>per</strong> determinare il profilo di autonomia, <strong>per</strong> poter effettuare l’UOI<br />
d’inserimento. Nello stesso <strong>per</strong>iodo le figure professionali<br />
realizzano i loro colloqui, somministrano le schede valutative, i cui<br />
esiti verranno presentati in sede di UOI d’inserimento.
I.P.<br />
OSPITE<br />
OSS<br />
MMG.<br />
INSERIMENTO<br />
ALTRI<br />
OSPITI<br />
ALTRI<br />
OSPITI<br />
FAMILIARE<br />
MMG. OSS<br />
I.P.
CONTROLLO DEL PROCESSO<br />
Processo con la finalità di<br />
definire e regolamentare<br />
l’attività di controllo e<br />
monitoraggio del PAI
VALUTAZIONE DEI RISULTATI<br />
Tutti i PAI formalizzati dalla UOI, sono<br />
<strong>per</strong>iodicamente verificati secondo il calendario delle<br />
valutazioni stabilito in UOI al momento della<br />
definizione del progetto individuale.<br />
Il programma può terminare <strong>per</strong> dimissione<br />
dell’ospite.<br />
La verifica può variare (anticipatamente) in caso di<br />
variazioni clinico‐sanitarie dell’ospite.
<strong>“</strong> <strong>DEMENZA</strong><br />
<strong>SENILE</strong> E <strong>CURE</strong><br />
<strong>RIABILITATIVE</strong> <strong>”</strong><br />
L’es<strong>per</strong>ienza di <strong>Casa</strong><br />
<strong>Albergo</strong> <strong>per</strong> Anziani di<br />
Lendinara<br />
Denise Marchiori<br />
Responsabile del Soggiorno Dalia<br />
IL NUCLEO<br />
Relatrice<br />
DALIA<br />
OGGI
CHI? - A CHI SI RIVOLGE?<br />
PERCHE’? - QUALI SONO GLI<br />
OBIETTIVI?<br />
DOVE? - CARATTERISTICHE<br />
STRUTTURALI<br />
COME? - L’ORGANIZZAZIONE DEL<br />
LAVORO NEL SOGGIORNO<br />
QUANDO? – UNA GIORNATA TIPO<br />
UN PO’ DI NUMERI…
A chi si rivolge?<br />
Il Soggiorno Dalia accoglie:<br />
- <strong>per</strong>sone con diagnosi di demenza, specifica di Alzheimer o di altro tipo<br />
(vascolare e/o mista);<br />
- Persone con un grave deterioramento cognitivo che conservano un buono o<br />
discreto grado di autonomia motoria e nelle attività di vita quotidiana (ADL);<br />
- Persone con gravi sintomi non cognitivi che interessano la sfera della<br />
<strong>per</strong>sonalità, della <strong>per</strong>cezione, dell ’ affettività, del comportamento e delle<br />
funzioni vegetative;<br />
- Persone con profilo SVAMA corrispondente a:<br />
6 (confuso con deambulazione autonoma);<br />
7 (confuso deambulante);<br />
8 (confuso con deambulazione assistita);<br />
16 (problemi comportamentali prevalenti con discreta autonomia);<br />
- Familiari e/o caregivers, attraverso l’accoglienza delle loro aspettative e dei<br />
loro vissuti emotivi e la ricerca di partecipazione e collaborazione attiva nel<br />
progetto terapeutico e riabilitativo della <strong>per</strong>sona anziana affetta da demenza.
Perché: quali sono gli obiettivi?<br />
Per la Persona Anziana:<br />
garantire una buona qualità di vita alla <strong>per</strong>sona anziana<br />
affetta da demenza<br />
attraverso:<br />
- attenuazione/regressione dei disturbi di<br />
comportamento;<br />
- trattamento della comorbilità;<br />
- stimolazione e mantenimento delle residue abilità<br />
cognitive, socio – relazionali, motorie e funzionali;<br />
- riduzione della contenzione fisica e farmacologica<br />
attraverso la creazione di un ambiente di vita protesico .
Per il Personale addetto:<br />
Garantire una formazione <strong>per</strong>manente ed un supporto<br />
psicologico<br />
Per la Famiglia:<br />
Offrire accoglienza e supporto al nucleo familiare<br />
dell’anziano residente
Dove? – Caratteristiche strutturali<br />
Prendersi cura dell’anziano iniziando dall’ambiente :<br />
- 24 posti letto suddivisi in stanze doppie con bagno;<br />
- illuminazione quanto più possibile naturale, attraverso la predisposizione di ampie<br />
vetrate;<br />
- pavimentazione continua senza interruzioni;<br />
- riduzione del rumore;<br />
- dimensioni adeguate e protette;<br />
- colori caldi e diversificati (<strong>per</strong> facilitare l’orientamento);<br />
- chiusure con sicurezza;<br />
- letti elettrici regolabili in altezza a 3 sezioni;<br />
- porte rototraslanti che si aprono in entrambi i sensi;<br />
- TV con programmi codificati;<br />
- Stanza Bianca (spazio <strong>per</strong> lo svolgimento di attività di tipo educativo –<br />
riabilitativo in soggiorno);<br />
- vicinanza al <strong>“</strong>Giardino delle Stagioni<strong>”</strong> con incluso angolo relax.
Mantenimento di una costante attenzione al richiamo di un ambiente<br />
di vita familiare, che ricordi la propria casa e che sia quanto più<br />
possibile <strong>per</strong>sonalizzabile (vecchie foto, quadri, ecc… ).
Come? – L’organizzazione del lavoro in<br />
AREA ASSISTENZIALE:<br />
Soggiorno<br />
- 12 o<strong>per</strong>atori socio-sanitari addetti all’assistenza e 1 o<strong>per</strong>atore<br />
addetto al servizio alberghiero, qualificati e formati rispetto alla<br />
tipologia di utenza accolta;<br />
- piano di lavoro: descrive la suddivisione dei ruoli, compiti, orari<br />
e modalità nella massima flessibilità o<strong>per</strong>ativa ai ritmi biologici<br />
delle <strong>per</strong>sone accolte nel soggiorno;<br />
- 2 incontri di soggiorno mensili ;<br />
- attuazione di interventi assistenziali di sostegno, stimolazione,<br />
su<strong>per</strong>visione e monitoraggio nelle attività di vita quotidiana e<br />
nelle problematiche di tipo comportamentale;
AREA TERAPEUTICA/RIABILITATIVA:<br />
Impostazione ed attivazione di programmi terapeutici di<br />
riabilitazione, da parte del gruppo dei professionals, nelle varie aree:<br />
cognitiva, comportamentale, sociale, occupazionale e motoria.
AREA MEDICO – INFERMIERISTICA:<br />
Comprende:<br />
- la diagnostica;<br />
- la valutazione clinica;<br />
- la gestione/somministrazione/monitoraggio delle terapie;<br />
- l’osservazione/valutazione/applicazione/monitoraggio/revisione<br />
della contenzione.<br />
Attività<br />
progettuale<br />
2011 di <strong>Casa</strong><br />
<strong>Albergo</strong><br />
Progetto sulla<br />
contenzione
Area<br />
assistenziale<br />
Area<br />
terapeuticoriabilitativa<br />
UOI<br />
Area medicoinfermieristica<br />
PAI<br />
Piano Assistenziale<br />
Individualizzato
PAI<br />
risultati attesi + modalità di lavoro + tempi di intervento + risorse coinvolte<br />
…. <strong>per</strong> una sempre maggior <strong>per</strong>sonalizzazione: i 5 <strong>“</strong><strong>per</strong>corsi<strong>”</strong><br />
-ROSA: mirato al mantenimento delle abilità residue;<br />
-VERDE: mirato al recu<strong>per</strong>o delle abilità residue;<br />
- ARANCIONE:mirato al mantenimento delle attività<br />
di base in anziani senza potenzialità residue;<br />
-ROSSO: finalizzato al supporto dei familiari e<br />
all’accompagnamento della <strong>per</strong>sona anziana nella fase terminale<br />
della vita;<br />
-BLU: mirato all’individuazione di problemi<br />
comportamentali dovuti principalmente a demenza.
Quando? – Una giornata tipo<br />
sveglia biologica<br />
attività di cura ed assistenza alla <strong>per</strong>sona<br />
colazione<br />
attività con merenda ed idratazione<br />
pranzo<br />
riposo pomeridiano <strong>per</strong> chi lo desidera<br />
mini snack pomeridiano e idratazione<br />
attività<br />
cena<br />
preparazione <strong>per</strong> la notte<br />
rito della tisana
Un po’ di numeri…<br />
… tratti dal REPORT<br />
SEMESTRALE<br />
1° semestre 2011 del<br />
Soggiorno Dalia
Movimentazione residenti<br />
Il primo semestre è stato caratterizzato da una discreta<br />
movimentazione dei residenti e nello specifico:<br />
- 7 nuovi ingressi;<br />
- 3 trasferimenti da altri soggiorni;<br />
- 10 trasferimenti in altri soggiorni;<br />
- 14 situazioni stabili.
MESE<br />
N°<br />
CADUTE<br />
Cadute<br />
INVIO IN O.C. PER<br />
ACCERTAMENTI<br />
Gennaio 11 1<br />
Febbraio 2 -<br />
Marzo 22 -<br />
Aprile 15 1<br />
Maggio 5 -<br />
Giugno 5 -<br />
FRATTURE<br />
<strong>Casa</strong> <strong>Albergo</strong> ha ritenuto importante valorizzare il diritto alla libertà<br />
della <strong>per</strong>sona attraverso un ambiente di vita protesico, nella costante<br />
ricerca di migliorarne la messa in sicurezza, qualora le condizioni<br />
psico-fisiche della <strong>per</strong>sona, valutate in UOI, lo consentano.<br />
1<br />
-<br />
-<br />
-<br />
-<br />
-
UOI – Unità o<strong>per</strong>ative interne<br />
Mese<br />
Presenza<br />
familiari<br />
effettuate<br />
Presenza<br />
professionals<br />
UOI di<br />
inserimento<br />
Verifica<br />
Gennaio - 1 - 1<br />
Febbraio - 5 2 3<br />
Marzo - 2 - 2<br />
Aprile - 3 3 -<br />
Maggio 1 1 1 -<br />
Giugno - - - -<br />
TOT. 1 12 6 6<br />
Data la tipologia dei residenti accolti è preferibili sempre la presenza<br />
dei professionals <strong>per</strong> una presa in carico più completa.
OBIETTIVI<br />
N°<br />
INIZIALE<br />
OBIETTIVI<br />
Obiettivi<br />
N°<br />
RAGGIUNTI<br />
N° NON<br />
RAGGIUNTI<br />
N°<br />
PARZIALMENTE<br />
RAGGIUNTI<br />
OBIETTIVI<br />
RICONFERMATI<br />
alimentazione 4 2 - 2 4<br />
mobilità 4 3 - 1 4<br />
socializzazione 6 3 3 - 3<br />
autonomia 4 3 1 - 3<br />
contenimento<br />
agitazione<br />
2 1 - 1 2<br />
Gli obiettivi proposti sono stati nella maggior parte dei casi raggiunti<br />
e conseguentemente riconfermati. Nel caso gli obiettivi non sono<br />
stati raggiunti sono da spiegarsi con un aggravamento del quadro<br />
clinico dell’anziano tale da non <strong>per</strong>metterne il conseguimento.
Mese N° ospiti<br />
allettati<br />
Mobilizzazione<br />
N° ospiti<br />
mobilizzati<br />
N° ospiti mobilizzati<br />
in autonomia/ausilio<br />
N° ospiti con<br />
passeggino o<br />
carrozzina<br />
Gennaio 1 9 14 9<br />
Febbraio 1 9 14 9<br />
Marzo - 7 17 7<br />
Aprile - 7 17 7<br />
Maggio - 8 16 8<br />
Giugno - 8 16 8<br />
Per tutte le <strong>per</strong>sone che conservano delle residue abilità motorie, ma<br />
che non sono tali da garantirne l’autonomia, la deambulazione viene<br />
attivamente assistita dal <strong>per</strong>sonale di soggiorno.
…. riassumendo…<br />
a CHI si rivolge<br />
quali sono gli OBIETTIVI<br />
caratteristiche dell’AMBIENTE<br />
MODALITA’ OPERATIVE<br />
GIORNATA TIPO
<strong>“</strong>Nessuno ama la vita come chi<br />
sta diventando vecchio<strong>”</strong><br />
(Sofocle, Frammenti, V secolo A.C.)