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J.R.R. Tolkien Un'epica per il nuovo millennio - Antarès, Prospettive ...

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Che diff erenza può esservi tra gli antichi Latini e Greci (o<br />

anche gli antichi Germani o gli Indù) che ascoltavano i<br />

racconti sugli dèi e sugli eroi o le antiche epopee di cui<br />

l’Iliade e l’Odissea sono una esemplifi cazione, e i moderni lettori<br />

di saghe fantastiche, come potrebbero essere quelle di Conan <strong>il</strong><br />

Barbaro o di Frodo lo Hobbit? In sostanza si tratta di narrazioni<br />

quasi identiche: eroi e divinità, avventure e assedi, ritorni a casa<br />

e còmpiti straordinari da assolvere, dèmoni e mostri, lealtà e tradimento,<br />

inganno e fedeltà. In poche parole, l’irrom<strong>per</strong>e di elementi<br />

estranei nel reale quotidiano che lo trasformano e gli fanno<br />

assumere un’altra veste.<br />

Ma una diff erenza c’è, e non è quella dovuta al trascorrere del<br />

tempo e alla diversità dei costumi, come si potrebbe su<strong>per</strong>fi cialmente<br />

pensare.<br />

La diff erenza consiste nella sostanza della narrazione e nel modo<br />

in cui essa viene recepita dagli ascoltatori o dai lettori. Gli antichi<br />

che ascoltavano le vicende di Giove, di Zeus o di Shiva, le imprese<br />

6<br />

n. 03/2012<br />

Le radici sacre e simboliche<br />

della letteratura fantastica<br />

di Gianfr anco de Turris<br />

di Ach<strong>il</strong>le o di Ulisse, di Rama o di G<strong>il</strong>gamesh, <strong>per</strong>cepivano soprattutto<br />

l’aspetto sacro o religioso di quei miti e di quei racconti,<br />

e non soltanto l’aspetto avventuroso, miti e racconti che vedevano<br />

l’intervento delle divinità su<strong>per</strong>ne o infere tra gli uomini, e li<br />

consideravano – attenzione – non come fantasie, ma come storie<br />

vere. Non dunque belle invenzioni, piacevoli trame da narrare la<br />

notte intorno al fuoco dei bivacchi o vicino al camino, ma fatti<br />

verifi catisi eff ettivamente anche se tanto tempo prima, eventi che<br />

avevano avuto una loro importanza fondamentale <strong>per</strong> rendere <strong>il</strong><br />

mondo e la società qual erano già nel momento della narrazione.<br />

Eventi mitologici grazie ai quali era stato portato a consistenza <strong>il</strong><br />

mondo antico. Non si può dire che allora esistesse <strong>il</strong> “fantastico”,<br />

così come lo intendiamo al giorno d’oggi, dato che tutto quanto<br />

noi ora riassumiamo in questo termine riferendolo a romanzi,<br />

racconti o fi lm, era <strong>per</strong> gli antichi delle origini e della classicità in<br />

qualche sorta vero, dato <strong>per</strong> eff ettivamente esistito in un passato<br />

da cui <strong>il</strong> loro presente era scaturito: armi magiche, animali mera

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