VAS – Rapporto Ambientale - Comune di Marano Vicentino
VAS – Rapporto Ambientale - Comune di Marano Vicentino
VAS – Rapporto Ambientale - Comune di Marano Vicentino
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COMUNE DI MARANO VICENTINO<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
Elaborato<br />
V.A.S<br />
P.A.T.<br />
Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica<br />
<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Elaborati adeguati alla D.G.R.V. n. 730 del 07.06.2011<br />
(approvazione del PAT ai sensi dell'art. 14 della L.r. 11/2004)<br />
Adottato con D.C.C. n. 26 del 12.05.2010<br />
Deduzioni alle osservazioni con D.C.C. n. 47 del 20.09.2010<br />
Approvato con D.G.R.V. n. 730 del 07.06.2011 (Bur n. 46 del 28.06.2011)<br />
Il Sindaco<br />
Francesco Nardello<br />
L’Assessore all’Urbanistica<br />
Giuseppe Doppio<br />
Il Segretario Comunale<br />
Carla Maria Silvestri<br />
Dirigente Settore Tecnico<br />
Silvia Mon<strong>di</strong>n<br />
Il Progettista<br />
Fernando Lucato<br />
ARCHITETTI URBANISTI ASSOCIATI AUA Strada Postumia, 139 - 36100 Vicenza<br />
Tel. 0444.535837 Fax. 0444.535860 - info@auaproject.com<br />
Coll. Loris Dalla Costa, Elena Marzari, Francesco Luca<br />
AnalisiAgronomiche<br />
Roberto de Marchi<br />
Coll. Emanuela Lapo<br />
Analisi Geologichee Idrauliche<br />
Pierluigi Marchetto<br />
Alberto Marchetto<br />
Via Diaz 31 - 36071Arzignano<br />
Tel e fax 0444-670444 stu<strong>di</strong>omarchetto@interplanet.it<br />
Informatizzazione<br />
Realizzazione GIS con Intergraph GeoMe<strong>di</strong>a<br />
STUDIO LUCA ZANELLA INGEGNERE<br />
33100 UDINE v.le XXIII marzo n.19 stu<strong>di</strong>o@lzi.it<br />
DATA Giugno 2011
Cod. comm. Nome file Rev Data Estensori Ver App<br />
MRN_02_PT MRN_02_PR_<strong>VAS</strong>_RA_app.doc V3 1.09.2011 EM - FN FL FL<br />
Progetto<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
V.A.S.<br />
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />
<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
giugno 2011<br />
Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (V.A.S.) al P.A.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no
Cod. comm. Nome file Rev Data Estensori Ver App<br />
MRN_02_PT MRN_02_PR_<strong>VAS</strong>_RA_app.doc V3 1.09.2011 EM - FN FL FL<br />
Progetto<br />
Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (V.A.S.) al P.A.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
a. Quadro normativo<br />
I. INTRODUZIONE<br />
Il principale riferimento normativo per la l'applicazione della procedura <strong>di</strong> V.A.S è la <strong>di</strong>rettiva comunitaria<br />
2001/42/CE concernente “la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinati piani e programmi sull’ambiente<br />
(comunemente chiamata <strong>di</strong>rettiva <strong>VAS</strong>), la cui adozione (27.06.2001) ha evidenziato la con<strong>di</strong>visione sulla<br />
necessità <strong>di</strong> incorporare il processo <strong>di</strong> valutazione ambientale in piani e programmi urbanistici, territoriali e <strong>di</strong><br />
settore, introducendo l’obbligo della valutazione preventiva con l’intento <strong>di</strong> garantire che le azioni <strong>di</strong><br />
trasformazione territoriale che si intendono realizzare siano correlate al raggiungimento <strong>di</strong> un livello<br />
accettabile <strong>di</strong> sostenibilità e <strong>di</strong> prevedere che le problematiche ambientali siano considerate sin dalle prime<br />
fasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione ed elaborazione degli strumenti urbanistici.<br />
A livello nazionale il D. Lgs 152/2006 ha introdotto la <strong>VAS</strong>, intendendola come processo per valutare gi<br />
effetti dei piani e dei programmi fin dai primi stati della loro elaborazione così da in<strong>di</strong>rizzare il processo<br />
decisionale; una riforma ai contenuti del decreto del 2006 in materia <strong>di</strong> valutazione è stata introdotta con il<br />
successivo D.Lgs 4/2008.<br />
La Regione Veneto ha dato attuazione a questa Direttiva, prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo<br />
del 2006, con la Legge Urbanistica Regionale del 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”<br />
che introduce, nell’ambito dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> formazione degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale, la<br />
Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica. Ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 11/04, per quanto concerne il livello <strong>di</strong><br />
pianificazione comunale, è sottoposto a <strong>VAS</strong> il Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio comunale e intercomunale<br />
(PAT e PATI).<br />
Nel quadro <strong>di</strong> riferimento regionale vanno richiamate altre Deliberazioni della Giunta Regionale, prima la<br />
n.2988 del 1.10.04, intervenuta in attesa del recepimento della <strong>VAS</strong> da parte dello Stato Italiano,<br />
successivamente la Regione Veneto ha adottato con DGR n. CR 16 del 11.02.2005, in corso <strong>di</strong> esame da<br />
parte della competente commissione regionale, ma a non ancora approvato, l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ai sensi<br />
dell’art. 41), comma 1, lett. A) della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, per: “le verifiche <strong>di</strong> sostenibilità e<br />
<strong>di</strong> compatibilità necessarie per la redazione degli strumenti territoriali ed urbanistici con particolare<br />
riferimento alla Direttiva Comunitaria n. 2001/42/CE in materia <strong>di</strong> Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (<strong>VAS</strong>)”.<br />
Il richiamo alla Direttiva europea è esplicito e costituisce esclusivo riferimento per la redazione dell’Atto <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzo.<br />
Il 24 ottobre 2006 e stata adottata la DGR n. 3262, relativa all’iter <strong>di</strong> redazione della <strong>VAS</strong>, “Attuazione<br />
Direttiva 2001/42/CE della Comunità Europea. Guida metodologica per la Valutazione <strong>Ambientale</strong><br />
Strategica. Procedure e modalità operative. Revoca Dgr n.2961 del 26 settembre 2006 e riadozione” (BUR<br />
n. 101 del 21/11/2006). Successivamente sono state adottate: la DGR 2649 del 07.08.09 e la DGR 791 del<br />
31.3.09 per l’adeguamento delle procedure <strong>di</strong> Valutazione a seguito della mo<strong>di</strong>fica della Parte Seconda del<br />
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 cd. ”Co<strong>di</strong>ce <strong>Ambientale</strong>”, approvata dal D.Lgs 16 gennaio 2008,<br />
n.4.<br />
b. La Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
Sulla base dei quadro normativo prima esposto, la Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica redatta per il PAT <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> Vic.no è stata intesa come un proce<strong>di</strong>mento integrato e continuo in quanto capace <strong>di</strong> integrare e<br />
rendere coerente l'intero processo <strong>di</strong> pianificazione orientandolo verso la sostenibilità; continuo in quanto<br />
mantiene una interazione tra la pianificazione e la valutazione durante tutto il processo <strong>di</strong> impostazione e<br />
redazione del piano. Tale proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> valutazione è dunque inteso come uno strumento costruttivo,<br />
valutativo, <strong>di</strong> gestionale e monitoraggio.<br />
Si è costruito uno processo <strong>di</strong>namico che ha permesso un costatante aggiornamento nella fasi <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>sposizione del piano.<br />
Nell’analisi <strong>di</strong> tale proce<strong>di</strong>mento è però importante tener che il PAT, per la sua natura <strong>di</strong> piano urbanistico e<br />
comunale, può intervenire sui fattori e gli elementi propri dello strumento (urbanistico) e alla scala<br />
appropriata (comunale). La <strong>VAS</strong>, nel valutare le politiche proposte dal piano, si fa carico <strong>di</strong> queste<br />
consapevolezze e, soprattutto, del fatto che lo strumento si caratterizza per una natura “strategica e <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzo”. La maggior parte delle azioni che il PAT definisce, infatti, non sono progetti puntuali e dettagliati<br />
(compito affidato al Piano degli Interventi e ai Piani Attuativi), ma <strong>di</strong>rettive e in<strong>di</strong>cazioni.<br />
3
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
c. I contenuti del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Il presente documento, denominato “<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>”, rappresenta l’attività <strong>di</strong> valutazione che si è<br />
sviluppata durante la procedura <strong>di</strong> costruzione del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio ed è costituito da:<br />
1 Introduzione<br />
2 <strong>Rapporto</strong> sullo Stato dell’ambiente: sintesi della ricostruzione del contesto attraverso la raccolta delle<br />
informazioni <strong>di</strong>sponibili finalizzata a delineare un quadro dello stato dell’ambiente e delle risorse<br />
naturali esistenti e, dove possibile, delle tendenze evolutive dei sistemi naturali e antropici. Per questa<br />
fase i principali riferimenti sono state le indagini realizzate dall’ARPAV; i dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> Vic.no.; le indagini realizzate dal geologo e dall’agronomo per la redazione del Quadro<br />
Conoscitivo; ecc. La descrizione è stata articolata per “matrici” secondo la classificazione definita<br />
dall’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionale per la realizzazione del quadro conoscitivo.<br />
ARIA<br />
Elenco degli in<strong>di</strong>catori utilizzati:<br />
NOME INDICATORE<br />
UNITA’ DI<br />
MISURA<br />
Emissioni in atmosfera Ozono µg/m 3<br />
N. superamenti soglia<br />
d'informazione<br />
N. superamenti soglia<br />
d'allarme<br />
N. superamenti obiettivo a<br />
lungo termine<br />
numero puro<br />
numero puro<br />
numero puro<br />
4<br />
DESCRIZIONE INDICATORE<br />
Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
Numero superamenti nell'anno solare del valore orario <strong>di</strong><br />
180 µg/m 3<br />
Numero superamenti nell'anno solare del valore orario <strong>di</strong><br />
240 µg/m 3<br />
Per il massimo giornaliero della me<strong>di</strong>a mobile su 8 ore:<br />
numero <strong>di</strong> superamenti nell'anno solare del valore <strong>di</strong> 120<br />
µg/m 3<br />
Emissioni in atmosfera CO µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />
N. superamenti valore limite<br />
protezione salute umana<br />
(me<strong>di</strong>a mobile 8h)<br />
numero puro<br />
Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
Per il massimo giornaliero della me<strong>di</strong>a mobile su 8 ore:<br />
numero <strong>di</strong> superamenti nell'anno solare <strong>di</strong> 10 mg/m 3<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
Emissioni in atmosfera PM10 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
N. superamenti limite<br />
giornaliero<br />
numero puro<br />
Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />
Emissioni per macrosettore<br />
NOx<br />
Emissioni in atmosfera<br />
NO2<br />
µg/m 3<br />
N. superamenti limite orario numero puro<br />
Numero dei superamenti nell'anno solare del valore<br />
giornaliero <strong>di</strong> 50 µg/m 3<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
numero superamenti nell'anno solare <strong>di</strong> 200 µg/m 3 (limite<br />
orario senza margine <strong>di</strong> tolleranza)<br />
Emissioni in atmosfera SO2 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
me<strong>di</strong>a 24 ore µg/m 3<br />
Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />
Me<strong>di</strong>a anno mg/m3<br />
Limite giornaliero da non superare per la protezione della<br />
salute umana 125 µg/m4. Da non superare più <strong>di</strong> 3 volte<br />
nell'anno civile<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
Me<strong>di</strong>a sull’anno solare valida con raccolta minima dei dati<br />
pari al 90% e periodo minimo <strong>di</strong> copertura pari a 35%, nei<br />
siti <strong>di</strong> fondo urbano e nei punti <strong>di</strong> campionamento orientati<br />
al traffico (<strong>di</strong>stribuiti nel corso dell'anno in modo da essere<br />
rappresentativi delle varie con<strong>di</strong>zioni climatiche e <strong>di</strong><br />
traffico).<br />
P<br />
P<br />
P<br />
S<br />
P<br />
S<br />
P<br />
S<br />
S<br />
P<br />
P<br />
S
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
CLIMA<br />
ACQUA<br />
Emissioni in atmosfera C6H6 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />
5<br />
Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />
per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />
socio-economico-ambientali note<br />
Emissioni in atmosfera C20H12 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />
Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento Localiz-zazione<br />
Precipitazioni mensili mm<br />
Numero giorni piovosi numero puro<br />
Temperatura dell’aria °C<br />
Umi<strong>di</strong>tà relativa dell’aria %<br />
Identificazione e localizzazione delle attività<br />
potenzialmente inquinanti<br />
Tabella riportante per ciascun anno le somme mensili <strong>di</strong><br />
precipitazione, i totali annuali <strong>di</strong> precipitazione ed i valori<br />
me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> precipitazione<br />
Tabella riportante per ciascun anno le somme mensili del<br />
numero. <strong>di</strong> giorni piovosi, i totali annuali ed i valori me<strong>di</strong><br />
mensili.<br />
Per ogni anno i valori mensili delle temperature a 2 metri<br />
dal suolo: me<strong>di</strong>a delle minime, me<strong>di</strong>a delle me<strong>di</strong>e, me<strong>di</strong>a<br />
delle massime<br />
Per il 2005 i valori mensili delle temperature a 2 metri dal<br />
suolo: minima delle minime e massima delle massime<br />
Valori me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> a 2 m dal suolo: minima e me<strong>di</strong>a e<br />
massima,<br />
Direzione del vento Valori me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione vento prevalente del vento S<br />
Velocità del vento m/s Velocità del vento a 10 m dal suolo: me<strong>di</strong>a delle me<strong>di</strong>e S<br />
IBE: In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso 5 classi <strong>di</strong> qualità<br />
LIM: Livello <strong>di</strong> Inquinamento da<br />
Macrodescrittori<br />
SECA: Stato Ecologico dei Corsi<br />
d'acqua<br />
SACA: Stato ambientale dei<br />
corsi d'acqua<br />
Carico organico potenziale<br />
Il LIM è un<br />
numero a cui si<br />
associa un livello<br />
fra 1 e 5.<br />
5 classI <strong>di</strong> qualità<br />
giu<strong>di</strong>zio<br />
Abitanti<br />
equivalenti<br />
Carico trofico potenziale tonn. / anno<br />
SCAS: Stato Chimico delle<br />
Acque Sotterranee<br />
classe <strong>di</strong> qualità<br />
L’IBE è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong><br />
un determinato tratto <strong>di</strong> corso d’acqua. Si basa sull’analisi<br />
della struttura delle comunità <strong>di</strong> macroinvertebrati bentonici<br />
che vivono almeno una parte del loro ciclo biologico in<br />
acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12<br />
valori, raggruppati a loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da<br />
1, stato elevato, a 5, stato pessimo.<br />
Il LIM è un in<strong>di</strong>ce sintetico <strong>di</strong> inquinamento introdotto dal<br />
DLgs 152/99. È rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo;<br />
5=pessimo). Il LIM è un valore numerico derivato dalla<br />
somma dei valori corrispondenti al 75° percentile d ei<br />
parametri in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del DLgs 152/99 e s.m.i.. Il<br />
75° percentile viene calcolato sulla base dei risul tati delle<br />
analisi dei campionamenti effettuati nel corso <strong>di</strong> un anno. Il<br />
calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato<br />
nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando<br />
sette parametri. In base al risultato <strong>di</strong> tale calcolo a ogni<br />
parametro viene attribuito un punteggio<br />
Il SECA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e<br />
s.m.i., che definisce lo stato ecologico dei corpi idrici<br />
superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi chimicofisiche<br />
e microbiologiche (LIM) con i risultati<br />
dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce<br />
SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde, giallo,<br />
arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi<br />
<strong>di</strong> qualità 1, 2, 3, 4 e 5.<br />
Il SACA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e<br />
s.m.i., che definisce lo stato ambientale dei corpi idrici<br />
superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA con i dati<br />
relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA<br />
si attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente,<br />
scadente e pessimo.<br />
È la stima dei carichi totali da sottoporre a depurazione<br />
nell'area <strong>di</strong> interesse.<br />
E' la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità<br />
potenzialmente immesse nell’ambiente, derivanti da attività<br />
<strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale.<br />
L'in<strong>di</strong>ce definisce dal punto <strong>di</strong> vista chimico il grado <strong>di</strong><br />
compromissione degli acquiferi per cause naturali e<br />
antropiche. L'in<strong>di</strong>ce si basa sulla sud<strong>di</strong>visione in classi,<br />
determinate dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore tra i<br />
S<br />
P<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
P<br />
P<br />
S
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
SUOLO<br />
BIODIVE<br />
RSITA’<br />
PAESAGGI<br />
O<br />
INQUINANTI FISICI<br />
POPOLAZIONE<br />
CAVE<br />
6<br />
parametri <strong>di</strong> base e ad<strong>di</strong>zionali delle tabelle 20 e 21<br />
Allegato 1 del D.lgs 152/99<br />
Localizzazione e descrizione delle cave presenti nel<br />
territorio comunale: attive e <strong>di</strong>smesse<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità % Permeabilità della superficie S<br />
Morfologia Descrizione Descrizione morfologica del territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> S<br />
Uso del suolo classificazione Effettiva utilizzazione del suolo S<br />
SAU mq<br />
Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori classificazione<br />
Classificazione agronomica classificazione<br />
Superficie Agricola Utilizzabile (calcolata secondo la LUR<br />
11/2004)<br />
Sud<strong>di</strong>visione del terreno in 3 classi in base alla<br />
compatibilità dei terreni all’e<strong>di</strong>ficazione<br />
Sud<strong>di</strong>visione del territorio in 5 classi agronomiche in base<br />
alla caratteristiche agronomiche e ambientali<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità Numerico In termini <strong>di</strong> valore ecosistemico S<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pressione antropica %<br />
Ville Venete<br />
Beni archeologici<br />
Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />
Antenne <strong>di</strong> telefona mobile<br />
Classificazione acustica del<br />
territorio<br />
Rumore generato dal traffico<br />
stradale<br />
Rumore generato dalle<br />
principali infrastrutture <strong>di</strong><br />
trasporto<br />
Abitazioni che superano i limiti<br />
<strong>di</strong> riferimento<br />
Km<br />
%<br />
Incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie<br />
complessiva<br />
Identificazione, localizzazione, descrizione delle Ville <strong>di</strong><br />
particolare pregio e importanza site nel territorio comunale<br />
Identificazione, localizzazione, descrizione dei siti i<strong>di</strong><br />
importanza archeologica nel territorio comunale<br />
Sviluppo in km delle linee elettriche nel territorio<br />
Comunale.<br />
Percentuale <strong>di</strong> territorio contenuto all’interno delle fasce <strong>di</strong><br />
rispetto previste dalla LR Veneto 27/93 per gli elettrodotti<br />
<strong>di</strong> alta tensione (132 kV, 220 kV, 380 kV).<br />
% Percentuale pop P<br />
Presenza antenne <strong>di</strong> telefonia mobile S<br />
livelli <strong>di</strong> campo elettrico, prodotto dagli impianti SRB. P<br />
% Percentuale pop P<br />
dBA<br />
dBA<br />
Brillantanza del cielo notturno %<br />
%<br />
La classificazione acustica operata dal <strong>Comune</strong> con il<br />
“piano della classificazione acustica”<br />
Rumore generato dal traffico stradale in ambito urbano:<br />
rilievi fonometrici<br />
Estensione della rete stradale (autostrada) e della ferrovia:<br />
livelli <strong>di</strong> rumorosità<br />
Stima della percentuale <strong>di</strong> abitazioni che superano il limite<br />
<strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200 Bg/m 3<br />
<strong>Rapporto</strong> tra la luminosità artificiale del cielo e quella<br />
naturale me<strong>di</strong>a<br />
Densità territoriale abitante / kmq S<br />
Pirami<strong>di</strong> d'età<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
rappresentazione grafica della popolazione per classi<br />
quinquennali (piramide d’età)<br />
grado <strong>di</strong> invecchiamento della popolazione, mette cioè in<br />
evidenza il peso della popolazione anziana (dai 65 anni e<br />
oltre) rispetto alla popolazione più giovane (0-14 anni). Il<br />
valore superiore a 100 è il limite oltre il quale la<br />
popolazione “anziana” è numericamente superiore a quella<br />
“giovane”: il superamento del valore soglia <strong>di</strong> 100 in<strong>di</strong>ca<br />
che la popolazione anziana è maggiore rispetto alla<br />
popolazione della classe 0-14.<br />
rapporto tra i citta<strong>di</strong>ni presunti non autonomi per la loro età<br />
(anziani dai 65 anni in poi e giovani da 0 a 14 anni) e<br />
coloro che si presume debbano sostenerli, e cioè la parte<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
P<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
P<br />
P<br />
P<br />
P<br />
S<br />
S<br />
S
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
BENI MATERIALI<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura<br />
7<br />
rimanente della popolazione, moltiplicato per 100<br />
rapporto tra coloro che stanno per uscire dall’età lavorativa<br />
e coloro che vi stanno per entrare (15-19 anni). Il suo<br />
valore è dato dal rapporto tra i citta<strong>di</strong>ni compresi tra i 60 e i<br />
64 anni e quelli compresi tra i 14 e i 19 anni, moltiplicato<br />
per 100. Un valore superiore al 100 in<strong>di</strong>ca che è maggiore<br />
la componente in uscita dal mondo del lavoro rispetto alla<br />
componente che si appresta ad entrare nella fase<br />
lavorativa.<br />
grado <strong>di</strong> invecchiamento della componente centrale della<br />
popolazione. E’ dato dal rapporto tra la popolazione<br />
compresa tra i 45 e i 64 anni e quella compresa tra i 25 ed<br />
i 44 anni, moltiplicato per 100. Permette dunque <strong>di</strong> capire<br />
l’organizzazione della popolazione attiva rispetto all’età<br />
anagrafica della stessa.<br />
Citta<strong>di</strong>ni stranieri Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti al 2005 S<br />
Proiezioni demografiche<br />
Flussi veicolari<br />
Veicoli equivalenti<br />
e %<br />
Proiezioni demografiche al 2010,2015, 2020 in una<br />
situazione ipotetica <strong>di</strong> "chiusura delle frontiere": viene<br />
considerato solo il saldo naturale e si ipotizza un flusso<br />
migratorio pari a zero,<br />
Totale veicoli equivalenti (<strong>di</strong> cui, in %; auto, furgoni, tir) S<br />
Parco veicolare per categoria Numero Dati relativi al 2000-2003 S<br />
Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno numero<br />
Traffico autostradale numero<br />
Numero incidenti con morti o<br />
feriti<br />
stima del numero <strong>di</strong> veicoli transitati nelle due <strong>di</strong>rezioni<br />
me<strong>di</strong>amente tra le h 7.00 e le h 19.00<br />
Veicoli usciti dai caselli dell'Autostrada Valdastico dal 1003<br />
al 2003<br />
Numero Numero incidenti con morti o feriti P<br />
Sinistri per luogo Sinistri avvenuti dal 01/01/2004 al 31/12/2005, per luogo P<br />
Tipo <strong>di</strong> sinistri Sinistri per tipo dal 01/01/2004 al 31/12/2005 S<br />
Trasporto pubblico<br />
Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti<br />
Linee: numero, frequenza, itinerario S<br />
Numero Abbonamenti: destinazione, categoria <strong>di</strong> abbonati S<br />
Tonnellate/anno<br />
(t/a)<br />
Misura delle quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti S<br />
Quantità rifiuti pro-capite Kg/ab Misura delle quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti per abitante S<br />
Percentuale <strong>di</strong> raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata<br />
%<br />
Verificare l’efficacia della raccolta <strong>di</strong>fferenziata e il<br />
raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />
Attività a rischio Identificazione e localizzazione attività a rischio rilevante S<br />
Consumi <strong>di</strong> Gas Metano<br />
m 3 /anno<br />
Consumi <strong>di</strong> gas metano negli anni 2000-2005 dei punti <strong>di</strong><br />
riconsegna della rete Snam<br />
3 Fase <strong>di</strong> concertazione e consultazioni per il PAT<br />
4 Mappa delle criticità: i risultati delle analisi del rapporto sullo stato dell’ambiente, degli stu<strong>di</strong><br />
agronomici, urbanistici e ambientali e della fase <strong>di</strong> concertazione hanno portato all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />
alcuni aspetti rilevanti (valenze e potenzialità) e criticità che interessano <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
5 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità: in<strong>di</strong>viduazione delle finalità e priorità in materia ambientale e <strong>di</strong><br />
sviluppo sostenibile basata sulle in<strong>di</strong>cazioni definite a livello comunitario e alle criticità rilevate<br />
6 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano: la proposta <strong>di</strong> piano è stata analizzata e <strong>di</strong>sarticolata al<br />
fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed esplicitare la logica delle azioni e delle strategie proposte in relazione agli<br />
obiettivi espressi nel documento preliminare.<br />
7 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna: finalizzata a garantire che gli obiettivi e le priorità ambientali siano<br />
integrate e coerenti con progetto <strong>di</strong> piano e che le strategie del PAT siano coerenti con progetti e<br />
obiettivi definiti dai piani sovraor<strong>di</strong>nati: gli obiettivi del piano vengono così incrociati con gli obiettivi <strong>di</strong><br />
sostenibilità e con gli obiettivi <strong>di</strong> PTCP e PTRC al fine <strong>di</strong> correggere eventuali incongruenze<br />
8 Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna: con la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> specifiche matrici si verifica se e quanto le<br />
azioni siano coerenti con gli obiettivi prestabiliti. Anche in questo caso l’obiettivo è quello <strong>di</strong> verificare<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
che le azioni siano coerenti con gli obiettivi e che tutti gli obiettivi trovino una “risposta” nelle azioni del<br />
PAT.<br />
9 In<strong>di</strong>viduazione degli impatti potenziali: stima dei potenziali impatti che le azioni previste dal piano<br />
possono generare sull'ambiente (inteso sempre come ambiente naturale, fisico - antropico, sociale).<br />
10 Valutazione azioni critiche e mitigazione impatti: Valutazione critica delle scelte <strong>di</strong> piano che<br />
determinano impatti negativi: analisi approfon<strong>di</strong>ta, comparazione tra possibili alternative, definizione <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rettive, prescrizioni, misure <strong>di</strong> mitigazione e/o compensazione, ecc.<br />
12 Monitoraggio: Definizione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio (specifici e generici) da attuare nella fase <strong>di</strong><br />
attuazione/realizzazione del piano<br />
Con il <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong> è redatta anche la Sintesi non tecnica.<br />
8
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
II. RAPPORTO SULLO STATO AMBIENTALE<br />
9
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
2. ARIA<br />
2.1 Introduzione<br />
In questo capitolo, sulla base dei dati <strong>di</strong>sponibili, è presentata l’analisi della qualità dell’aria, attraverso il<br />
rilevamento e la valutazione dei principali fattori inquinanti.<br />
Inquinamento atmosferico L’inquinamento atmosferico può essere definito come la presenza nell'atmosfera<br />
<strong>di</strong> sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui<br />
<strong>di</strong>versi materiali; queste sostanze <strong>di</strong> solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo<br />
sono ad un livello <strong>di</strong> concentrazione inferiore.<br />
Gli inquinanti vengono solitamente <strong>di</strong>stinti in due gruppi principali: quelli <strong>di</strong> origine antropica, cioè prodotti<br />
dall’uomo, e quelli naturali. I contaminanti atmosferici, possono anche essere classificati in primari cioè<br />
liberati nell'ambiente come tali (come ad esempio il biossido <strong>di</strong> zolfo ed il monossido <strong>di</strong> azoto) e secondari<br />
(come l’ozono) che si formano successivamente in atmosfera attraverso reazioni chimico-fisiche. Le<br />
principali cause dell’inquinamento atmosferico sono comunque da in<strong>di</strong>viduare nelle attività <strong>di</strong> produzione e<br />
utilizzo <strong>di</strong> combustibili fossili e carburanti, nelle attività <strong>di</strong> produzione industriale, <strong>di</strong> estrazione dei minerali, <strong>di</strong><br />
incenerimento dei rifiuti e nell’attività agricola. I principali inquinanti atmosferici considerati sono il monossido<br />
<strong>di</strong> carbonio (CO), gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOX), gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo (SOX), il protossido <strong>di</strong> azoto (N2O).<br />
Gli effetti sull’uomo L’inquinamento atmosferico comporta spesso numerose conseguenze a carico della<br />
salute, soprattutto nei casi in cui si verifichi un brusco innalzamento delle concentrazioni dei comuni<br />
contaminanti dell’aria (inquinamento acuto). In questi casi, l’aumentata esposizione a vari irritanti atmosferici<br />
provoca la riduzione della funzionalità polmonare, l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini, gli<br />
attacchi acuti <strong>di</strong> bronchite e l’aggravamento dei quadri <strong>di</strong> asma; il tutto comporta un forte incremento nel<br />
numero dei decessi fra le persone più sensibili a determinati inquinanti, come gli anziani o le persone affette<br />
da malattie respiratorie e car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
L’effetto dell’inquinamento a bassi livelli e per lungo tempo risulta, invece, più subdolo e <strong>di</strong>fficile da<br />
in<strong>di</strong>viduare. Si presume che provochi a breve termine <strong>di</strong>sagio, irritazione, tossicità specifica, affezioni<br />
respiratorie acute e, in rari casi, mortalità, soprattutto fra gli anziani affetti da patologie croniche<br />
car<strong>di</strong>ovascolari o respiratorie. Gli effetti a lungo termine causati da una esposizione ad inquinanti presenti a<br />
concentrazioni relativamente basse non sono ancora completamente chiari; in ogni caso si ritiene che fra i<br />
vari effetti vi sia la comparsa <strong>di</strong> malattie polmonari croniche aspecifiche (come la bronchite cronica, l’asma e<br />
l’enfisema), la formazione <strong>di</strong> varie neoplasie maligne (cancro polmonare, leucemie) ed un aumento della<br />
mortalità per malattie car<strong>di</strong>ovascolari e respiratorie.<br />
L'aria inquinata delle gran<strong>di</strong> aree urbane ed industriali è ricca <strong>di</strong> contaminanti che possono esplicare la loro<br />
azione sia singolarmente che sinergicamente. L’inquinamento atmosferico può effettivamente causare uno<br />
stato <strong>di</strong> ansietà e paura.<br />
Gli effetti sull’ambiente L’azione operata dagli inquinanti dell’aria nei confronti dell’ambiente è sotto gli occhi<br />
<strong>di</strong> tutti. Il declino inesorabile del patrimonio animale, forestale ed agricolo, la degradazione degli ecosistemi, i<br />
danni provocati alle strutture metalliche, alle opere d’arte, alle pitture, ai fabbricati, ai materiali tessili ed in<br />
genere ai <strong>di</strong>versi materiali usati dall’uomo e per finire la riduzione della visibilità, sono tutti aspetti del<br />
complesso problema generato dall’inquinamento operato dall’uomo. Il meccanismo <strong>di</strong> aggressione operato<br />
dagli inquinanti può essere estremamente rapido o prolungato nel tempo, a seconda del gran numero <strong>di</strong><br />
fattori che possono essere implicati nel fenomeno. Gli inquinanti possono agire a livello locale magari<br />
<strong>di</strong>struggendo un’area boschiva relativamente piccola, oppure possono agire a livello globale, interessando<br />
tutte le popolazioni della terra.<br />
Riferimenti legislativi I valori limite previsti dalla normativa costituiscono i riferimenti principali per una<br />
valutazione dei dati relativi e per un giu<strong>di</strong>zio sulla qualità dell’aria. La normativa <strong>di</strong> riferimento è costituita da:<br />
1. D.M. 2/04/2002 n. 60 per: - biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2) - particolato (PM10)<br />
- biossido <strong>di</strong> azoto (NO2) 1 - piombo (Pb)<br />
- ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOX) - benzene (C6H6)<br />
- monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)<br />
2. D.Lgs 18372004 per: - ozono (O)<br />
3. DIRETTIVA 2004/107/CE per: - cadmino (Cd) - arsenico (As);<br />
1 Per il , rimangono in vigore, fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009, anche i valori limite stabiliti dal DPCM 28/03/83, come mo<strong>di</strong>ficato<br />
dal DPR 203/88 e dai successivi aggiornamenti e integrazioni.<br />
10
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
- nichel (Ni) - benzo(a)pirene<br />
- mercurio (Hg)<br />
Il D.M. 2/04/2002 n. 60 (pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 13.04.2002) stabilisce nuovi valori limite<br />
della qualità dell’aria. Si tratta del reperimento <strong>di</strong> due <strong>di</strong>rettive del Consiglio Europeo, la prima (1999/30/CE)<br />
relativa agli inquinanti biossido <strong>di</strong> zolfo, biossido e ossi<strong>di</strong> d’azoto, particelle e piombo; la seconda<br />
(2000/69/CE) riguardante il benzene ed il monossido <strong>di</strong> carbonio. Le novità più interessanti <strong>di</strong> questo decreto<br />
riguardano prima <strong>di</strong> tutto la definizione <strong>di</strong> nuovi limiti per gli inquinanti elencati. Vengono definite della soglie<br />
<strong>di</strong> valutazione per le quali le misure <strong>di</strong>rette possono essere abbinate o sostituite con tecniche <strong>di</strong><br />
modellazione o <strong>di</strong> stima effettive e per alcuni inquinanti, le soglie <strong>di</strong> allarme in sostituzione ai precedenti<br />
“livelli <strong>di</strong> attenzione” e “livello <strong>di</strong> allarme”. Vengono stabili, per SO2 e NOx, anche dei valori limite per la<br />
protezione della vegetazione e degli ecosistemi, in precedenza definiti solo per l’ozono.<br />
Nella tabella sotto riportata sono in<strong>di</strong>cati i limiti imposti dal D.M. 60/2002 con le relative entrate in vigore.<br />
Per alcuni inquinanti restano ancora vali<strong>di</strong> alcuni limiti, infatti l’art. 38 (D.M. 60/2002) stabilisce che:<br />
“in applicazione dell’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, fino alla<br />
data entro la quale devono essere raggiunti i valori limite <strong>di</strong> cui agli allegati I, II, III, IV e VI del D.M.<br />
60, restano in vigore i valori limite <strong>di</strong> cui all’allegato I, tabella A del decreto del Presidente del<br />
Consiglio dei Ministri 28 marzo 1982, come mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 20 del decreto del Presidente<br />
della Repubblica 24 maggio, n. 203”.<br />
Inquinante Nome limite<br />
SO2<br />
NOx<br />
NO2<br />
Limite per la<br />
protezione degli<br />
ecosistemi<br />
Soglia <strong>di</strong> allarme<br />
Limite per la<br />
protezione della<br />
salute umana<br />
Limite <strong>di</strong> 24 ore per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Limite per la<br />
protezione della<br />
vegetazione<br />
Soglia <strong>di</strong> allarme<br />
limite orario per la<br />
protezione della<br />
salute umana<br />
Limite annuale per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Limite annuale<br />
Parametro<br />
statistico<br />
Me<strong>di</strong>a annuale e<br />
me<strong>di</strong>a invernale<br />
Superamento per 3h<br />
consecutive il valore<br />
soglia<br />
Me<strong>di</strong>a 1 h<br />
11<br />
Valore Note Rif. legislativo<br />
20 µg/m 3<br />
500 µg/m 3<br />
350 µg/m 3<br />
(al 1 gennaio 2005)<br />
Me<strong>di</strong>a 24 h 125 µg/m 3<br />
Me<strong>di</strong>a annuale 30 µg/m 3<br />
Superamento per 3h<br />
consecutive il valore<br />
soglia<br />
Me<strong>di</strong>a 1 h<br />
Me<strong>di</strong>a annuale<br />
98° percentile delle<br />
concentrazioni<br />
orarie<br />
400 µg/m 3<br />
250 µg/m 3 (2005)<br />
240 µg/m 3 (2006)<br />
230 µg/m 3 (2007)<br />
220 µg/m 3 (2008)<br />
210 µg/m 3 (2009)<br />
200 µg/m 3 (dal 2010)<br />
50 µg/m 3 (2005)<br />
48 µg/m 3 (2006)<br />
46 µg/m 3 (2007)<br />
44 µg/m 3 (2008)<br />
42 µg/m 3 (2009)<br />
40 µg/m 3 (dal 2010)<br />
da non superare più<br />
<strong>di</strong> 24 volte per anno<br />
civile<br />
da non superare più<br />
<strong>di</strong> 3 volte per anno<br />
civile<br />
da non superare più<br />
<strong>di</strong> 18 volte per anno<br />
civile<br />
D.M. 60/02<br />
200 µg/m 3 DPCM 28/03/83
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
PM10<br />
CO<br />
Pb<br />
Limite <strong>di</strong> 24 ore per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Limite annuale per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Limite per la<br />
protezione della<br />
salute umana<br />
Limite annuale per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Bap Obiettivo <strong>di</strong> qualità<br />
Benzene<br />
O3<br />
Limite per la<br />
protezione della<br />
salute umana<br />
Livello per la<br />
protezione della<br />
Me<strong>di</strong>a 24 h 50 µg/m 3 (2005)<br />
Me<strong>di</strong>a annuale 40 µg/m 3<br />
Max giornaliero<br />
delle Me<strong>di</strong>a mobile 8<br />
h<br />
12<br />
10 µg/m 3<br />
Me<strong>di</strong>a 24 h 0,5 µg/m 3<br />
Me<strong>di</strong>a mobile<br />
annuale delle me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere<br />
Me<strong>di</strong>a annuale<br />
da non superare più<br />
<strong>di</strong> 35 volte per anno<br />
civile<br />
D.M. 60/02<br />
1 ng/m 3 D.M. 25/11/94<br />
10 µg/m 3 (2005)<br />
9 µg/m 3 (2006)<br />
8 µg/m 3 (2007)<br />
7 µg/m 3 (2008)<br />
6 µg/m 3 (2009)<br />
5 µg/m 3 (dal 2010)<br />
Me<strong>di</strong>a 24 h 65 µg/m 3<br />
vegetazione Me<strong>di</strong>a 1 h 200 µg/m 3<br />
Livello per la<br />
protezione della<br />
salute<br />
Me<strong>di</strong>a 8 h 110 µg/m 3<br />
Livello <strong>di</strong> attenzione Me<strong>di</strong>a 1 h 180 µg/m 3<br />
Livello <strong>di</strong> allarme Me<strong>di</strong>a 1 h 360 µg/m 3<br />
D.M. 60/02<br />
DM 6/5/1996<br />
Per l’Ozono i limiti fissati dal DM 6/5/1996 sono vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio, ma il D.Lgs. 183/04 ha<br />
fissato nuovi limiti in vigore dal 2010<br />
Inquinante Nome Limite Parametro statico Valore Note Rif. legislativo<br />
O3<br />
Obiettivo a lungo<br />
termine per la<br />
protezione della<br />
salute umana<br />
Obiettivo a lungo<br />
termine per la<br />
protezione della<br />
vegetazione<br />
Valore bersaglio per<br />
la protezione della<br />
salute umana<br />
Valore bersaglio per<br />
la protezione della<br />
vegetazione<br />
Soglia <strong>di</strong><br />
informazione<br />
Soglia <strong>di</strong> allarme<br />
Max giornaliero<br />
delle Me<strong>di</strong>a mobile 8<br />
h<br />
AOT40, calcolato<br />
sulla base dei valori<br />
orari da maggio a<br />
luglio<br />
me<strong>di</strong>a su 8 ore<br />
massima giornaliera<br />
AOT40, calcolato<br />
sulla base dei valori<br />
orari da maggio a<br />
luglio<br />
Superamento del<br />
valore orario<br />
Superamento del<br />
valore orario<br />
102 µg/m 3<br />
6.000 µg/m 3<br />
120 µg/m 3<br />
1,8 µg/m 3<br />
180 µg/m 3<br />
240 µg/m 3<br />
da non superare più<br />
<strong>di</strong> 25 giorni all'anno<br />
come me<strong>di</strong>a su 3<br />
anni<br />
da calcolare come<br />
me<strong>di</strong>a su 5 anni<br />
(altrimenti 3)<br />
D.Lgs. 183/04<br />
in vigore dal<br />
2010
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Inquinante Nome limite Tipologia Valore Rif. Legislativo<br />
Ni<br />
Valore<br />
obiettivo<br />
Ma<strong>di</strong>a annuale 20 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />
Hg<br />
Valore<br />
obiettivo<br />
Ma<strong>di</strong>a annuale<br />
non<br />
definito<br />
ancora<br />
Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />
As<br />
Valore<br />
obiettivo<br />
Ma<strong>di</strong>a annuale 6 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />
Cd<br />
Valore<br />
obiettivo<br />
Ma<strong>di</strong>a annuale 5 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />
Benzo(a)<br />
pirene<br />
Valore<br />
obiettivo<br />
Ma<strong>di</strong>a annuale 1 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />
Fonte:<br />
Le principali fonti utilizzate per il capitolo sulla matrice aria sono:<br />
ARPAV, Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza, “Monitoraggio della qualità dell’aria a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
<strong>–</strong> Via Stazione”, anno 2003 <strong>–</strong> 2004.<br />
Stazione rilocabile installata nel sito (Via Stazione) nei perio<strong>di</strong>:<br />
o dal 20/05/2003 al 10/06/2003 (periodo 1);<br />
o dal 19/08/2003 al 11/09/2003 (periodo 2);<br />
o dal 23/12/2003 al 13/01/2004 (periodo 3);<br />
o dal 01/04/2004 al 20/04/2004 (periodo 4).<br />
ARPAV, “Il monitoraggio della qualità dell’aria effettuato dalle stazioni della rete della provincia <strong>di</strong><br />
Vicenza. 2008 - 2009”<br />
ARPAV, “Monitoraggio PM10 nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano. giugno 2008 <strong>–</strong> gennaio 2009”<br />
ARPAV, CD “LR 11/04- Dati ambientali”, luglio 2006, dati forniti dal Centro Meteorologico <strong>di</strong> Teolo<br />
2.2 Emissioni in atmosfera<br />
2.2.1 Ozono<br />
Descrizione inquinante L'ozono è un gas formato da tre atomi <strong>di</strong> ossigeno (O3). In natura si trova in<br />
concentrazioni rilevanti negli strati alti dell'atmosfera terrestre (da 15 a 60 Km <strong>di</strong> altezza), dove costituisce<br />
una fascia protettiva nei confronti della ra<strong>di</strong>azione ultravioletta del sole. In questa zona dell'atmosfera, detta<br />
"stratosfera", l'ozono è dunque in<strong>di</strong>spensabile alla vita sulla terra perché impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> far passare i raggi<br />
pericolosi per la nostra salute. Negli strati bassi dell'atmosfera invece, la cosiddetta "troposfera", esso è<br />
presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree in cui la presenza <strong>di</strong> alcuni inquinanti chimici, in<br />
concomitanza <strong>di</strong> fattori meteoclimatici favorevoli, può indurne la formazione con conseguente aumento della<br />
concentrazione.<br />
In questi ultimi anni ha ricevuto una particolare attenzione per varie cause: il suo assottigliamento a livello<br />
stratosferico e l'aumento a livello troposferico dove è nocivo non solo all'uomo ma anche alla vegetazione. E’<br />
importante non confondere il buco dell’ozono con l’inquinamento da ozono. Il primo fenomeno si riferisce<br />
all'assottigliamento dello strato <strong>di</strong> ozono ci cui abbiamo bisogno per proteggerci dalle ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette,<br />
mentre “l'inquinamento da ozono” si riferisce all'aumento della sua presenza nell'aria che respiriamo<br />
soprattutto nei perio<strong>di</strong> estivi e che può avere effetti dannosi sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.<br />
Fatto rilevante è che nella bassa atmosfera l'ozono è un agente inquinante che non è prodotto <strong>di</strong>rettamente<br />
dall'attività dell'uomo, ma è originato dalle reazioni fotochimiche <strong>di</strong> inquinanti primari. Per tale motivo, l’ozono<br />
è definito un inquinante secondario. Le concentrazioni <strong>di</strong> ozono sono influenzate da <strong>di</strong>verse variabili<br />
meteorologiche come l'intensità della ra<strong>di</strong>azione solare, la temperatura, la <strong>di</strong>rezione e la velocità del vento:<br />
ecco perché si osservano delle sistematiche variazioni stagionali nei valori <strong>di</strong> ozono. L’inquinante si forma a<br />
seguito <strong>di</strong> complesse reazioni chimiche <strong>di</strong> inquinanti primari quali Composti Organici Volatili (COV) e Ossi<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Azoto (NOx), Generalmente le concentrazioni elevate <strong>di</strong> ozono non sono circoscritte ad aree limitare, ma<br />
tendono a <strong>di</strong>stribuirsi in zone con caratteristiche climatiche e orografiche simili, soprattutto in presenza <strong>di</strong><br />
stabilità atmosferica.<br />
13
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
La sua energica attività ossidante agisce, ne caso dell’uomo, attraverso compromissione dell’attività<br />
respiratoria, particolarmente nelle persone più sensibili come anziani e bambini, mentre nel caso della<br />
vegetazione è stato osservato e sperimentalmente misurato un ridotto sviluppo vegetativo. E’ un gas irritante<br />
per le mucose, è responsabile <strong>di</strong> un’ampia gamma <strong>di</strong> effetti sulla salute, che comprendono un’aumentata<br />
mortalità, un accresciuto numero <strong>di</strong> ricoveri per sintomi respiratori come tosse e <strong>di</strong>fficoltà respiratoria, un<br />
aumento degli attacchi <strong>di</strong> asma e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi della funzionalità respiratoria<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura dati L'analizzatore è un fotometro UV a doppia cella. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong><br />
0,002 ppm (1ppm = 1962 µg/m3) nel campo <strong>di</strong> misura 0-1 ppm. La taratura viene effettuata utilizzando aria<br />
pura e una miscela <strong>di</strong> ozono prodotta da un generatore fotolitico esterno.<br />
Rilevazioni Nei perio<strong>di</strong> tardo-primaverili ed estivi, le particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alta pressione, elevate<br />
temperature e scarsa ventilazione favoriscono il ristagno e l'accumulo degli inquinanti e il forte irraggiamento<br />
solare innesca una serie <strong>di</strong> reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni <strong>di</strong> ozono più elevate<br />
rispetto al livello naturale che è compreso tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo <strong>di</strong> aria. Il<br />
monitoraggio del periodo 1 (21.5.03 - 09.06.03) e del periodo 2 (20.8.03 <strong>–</strong> 10.09.03) può esser considerato<br />
abbastanza rappresentativo <strong>di</strong> tutta la stagione estiva. In questa quarantina <strong>di</strong> giorni i rilevi giornalieri<br />
superano la me<strong>di</strong>a giornaliera del livello fissato dal D.M. 16/05/1996 per la protezione della vegetazione (65<br />
µg/m3) e quelli della me<strong>di</strong>a 8h del livello <strong>di</strong> protezione della salute (110 µg/m3). Si tratta però <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong><br />
riferimento vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio, ma attualmente sostituiti con nuovi livelli dal D.L. n. 183 del<br />
21/05/2004.<br />
PERIODO 1 PERIODO 2<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
VALORE Max<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
14<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
VALORE Max<br />
µg/m 3<br />
21/05/2003 93 20/08/2003 160<br />
22/05/2003 111 21/08/2003 100 132<br />
23/05/2003 98 164 22/08/2003 95 169<br />
24/05/2003 110 161 23/08/2003 118 199<br />
25/05/2003 100 161 24/08/2003 115 180<br />
26/05/2003 99 164 25/08/2003 93 139<br />
27/05/2003 106 150 26/08/2003 87 154<br />
28/05/2003 104 156 27/08/2003 110 193<br />
29/05/2003 104 166 28/08/2003 187<br />
30/05/2003 106 171 29/08/2003 137<br />
31/05/2003 100 153 30/08/2003 87 149<br />
01/06/2003 101 146 31/08/2003 71 115<br />
02/06/2003 99 145 01/09/2003 52 75<br />
03/06/2003 95 152 02/09/2003 70 120<br />
04/06/2003 164 03/09/2003 81 121<br />
05/06/2003 103 182 04/09/2003 76 131<br />
06/06/2003 102 192 05/09/2003 77 130<br />
07/06/2003 113 180 06/09/2003 85 157<br />
08/06/2003 170 07/09/2003 106 167<br />
09/06/2003 221 08/09/2003 83 113<br />
09/09/2003 53 89<br />
10/09/2003<br />
■ Superamento obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (max 24 h = 120) DM<br />
6/5/1996<br />
■ > <strong>di</strong> 180 µg/m 3 pari al superamento del livello <strong>di</strong> attenzione (me<strong>di</strong>a 1 h)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
µg/m3<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
21/05/2003<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
22/05/2003<br />
µg/m3<br />
50<br />
0<br />
20/08/2003<br />
21/08/2003<br />
23/05/2003<br />
24/05/2003<br />
Andamento massimi orari - 03 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
Valore massimo orario limite protezione vegetazione<br />
22/08/2003<br />
µg/m3<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
21/05/2003<br />
23/08/2003<br />
25/05/2003<br />
26/05/2003<br />
27/05/2003<br />
28/05/2003<br />
29/05/2003<br />
30/05/2003<br />
31/05/2003<br />
giorno<br />
01/06/2003<br />
02/06/2003<br />
03/06/2003<br />
15<br />
04/06/2003<br />
05/06/2003<br />
Andamento massimi orari - 03 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
24/08/2003<br />
25/08/2003<br />
26/08/2003<br />
27/08/2003<br />
28/08/2003<br />
29/08/2003<br />
30/08/2003<br />
31/08/2003<br />
giorno<br />
01/09/2003<br />
02/09/2003<br />
03/09/2003<br />
04/09/2003<br />
05/09/2003<br />
06/06/2003<br />
06/09/2003<br />
07/06/2003<br />
Valore ma orario limite protezione vegetazione<br />
Andamento me<strong>di</strong>e giornaliere - 0 3 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
07/09/2003<br />
Me<strong>di</strong>a giornaliera limite protezione vegetazione<br />
22/05/2003<br />
23/05/2003<br />
24/05/2003<br />
25/05/2003<br />
26/05/2003<br />
27/05/2003<br />
28/05/2003<br />
29/05/2003<br />
30/05/2003<br />
31/05/2003<br />
giorno<br />
01/06/2003<br />
02/06/2003<br />
I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />
anni 2008-2009 si utilizzano i dati della<br />
campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia<br />
<strong>di</strong> Vicenza. Per la stazione <strong>di</strong> Schio (si Me<strong>di</strong>a annuale µg/m<br />
considera la stazione <strong>di</strong> Schio vista la<br />
vicinanza con <strong>Marano</strong>)<br />
3<br />
03/06/2003<br />
04/06/2003<br />
05/06/2003<br />
06/06/2003<br />
07/06/2003<br />
08/06/2003<br />
08/09/2003<br />
08/06/2003<br />
09/06/2003<br />
09/09/2003<br />
09/06/2003
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Dalle rilevazioni con centralina a <strong>Marano</strong> nel 2003 si sono rilevati superamenti della me<strong>di</strong>a giornaliera fissata<br />
dal D.M. 16/05/1996 per la protezione della vegetazione (65 µg/m 3 ). Cinque i superamenti della me<strong>di</strong>a 8h del<br />
livello <strong>di</strong> protezione della salute (110 µg/m 3 ). Anche nel 2008, nel sito <strong>di</strong> Schio, si sono rilevati superamenti<br />
del livello <strong>di</strong> allarme e del livello per la protezione della salute, mentre non sono stati rilevati superamenti del<br />
livello <strong>di</strong> allarme.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Ozono <strong>–</strong> emissioni in atmosfera<br />
(me<strong>di</strong>a oraria)<br />
2.2.2 Monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)<br />
x<br />
> 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> allarme (fissato dal DM<br />
16<br />
16/05/2006 e valido al momento del monitoraggio)<br />
180 - 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> attenzione, sotto il<br />
livello <strong>di</strong> allarme (fissati dal DM 16/05/2006 e<br />
vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio)<br />
< 180 µg/m 3 <strong>–</strong> inferiore al livello <strong>di</strong> attenzione<br />
Descrizione inquinante L’ossido <strong>di</strong> carbonio è un gas inodore, insapore e incolore, derivato prevalentemente<br />
dalla combustione incompleta dei composti del carbonio. La principale sorgente <strong>di</strong> emissione è<br />
rappresentata dai gas si scarico dei veicoli a benzina (principalmente i motori a scoppio non catalizzati),<br />
soprattutto funzionali a bassi regimi, come nelle situazioni <strong>di</strong> traffico urbano intenso e rallentato. Al fine <strong>di</strong><br />
ridurre le emissioni si è cercato <strong>di</strong> intervenire con l’introduzione delle marmitte catalitiche, rinnovo del parco<br />
autoveicolare, campagne bollino blu.<br />
Altre fonti <strong>di</strong> emissione dono gli impianti <strong>di</strong> riscaldamento alimentati con combustibili soli<strong>di</strong> o liqui<strong>di</strong> e i<br />
processi industriali come la produzione dell’acciaio, della ghisa e la raffinazione del petrolio. La pericolosità<br />
per l’uomo deriva dal fatto che il monossido <strong>di</strong> carbonio si lega facilmente con la molecola emoglobinica,<br />
sostituendo l’ossigeno, da cui la pericolosità per l’uomo.<br />
Rilevazioni - Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura La tecnica <strong>di</strong> misura utilizzata è la spettroformetria IR non<br />
<strong>di</strong>spersiva. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong> 0,1 ppm (1ppm = 1,145 mg/m 3 ) ed il range è 0-100 ppm. La taratura<br />
viene effettuata utilizzando gas campione <strong>di</strong> Azoto puro e miscela <strong>di</strong> CO a composizione certificata.<br />
PERI<br />
ODO<br />
1<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE Med 1-8<br />
mg/m 3<br />
Me<strong>di</strong>a sulle 8 ore<br />
Med 9-16<br />
mg/m 3<br />
Med 17-24<br />
mg/m 3<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
mg/m 3<br />
MEDIA<br />
MOBILE 8h<br />
mg/m 3<br />
VALORE<br />
Max<br />
mg/m 3<br />
21/05/2003 0.1 0.15 0.2 0.2<br />
22/05/2003 0 0.1 0.09 0.1 0.3<br />
23/05/2003 0.2 0.1 0.1 0.09 0.2 0.3
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
PERIODO 2<br />
PERIODO 3<br />
24/05/2003 0.2 0 0.1 0.12 0.2 0.3<br />
25/05/2003 0.3 0 0 0.13 0.3 0.5<br />
26/05/2003 0.2 0.1 0.1 0.14 0.3 0.5<br />
27/05/2003 0.3 0.1 0.1 0.13 0.3 0.4<br />
28/05/2003 0.2 0 0 0.1 0.2 0.5<br />
29/05/2003 0.3 0.2 0.4 0.27 0.4 0.5<br />
30/05/2003 0.3 0.3 0.4 0.36 0.4 0.6<br />
31/05/2003 0.4 0.3 0.4 0.36 0.5 0.6<br />
01/06/2003 0.2 0.2 0.2 0.2 0.4 0.3<br />
02/06/2003 0.2 0.2 0.2 0.17 0.2 0.2<br />
03/06/2003 0.2 0.2 0.3 0.04 0.3 0.3<br />
04/06/2003 0.2 0.3 0.3 0.3 0.5<br />
05/06/2003 0.3 0.2 0.3 0.28 0.3 0.4<br />
06/06/2003 0.3 0.3 0.4 0.31 0.4 0.6<br />
07/06/2003 0.2 0.2 0.3 0.26 0.4 0.4<br />
08/06/2003 0.3 0.26 0.4 0.5<br />
09/06/2003 0<br />
20/08/2003 0.3 0.3 0.33 0.4 0.5<br />
21/08/2003 0.4 0.4 0.4<br />
22/08/2003 0.3 0.3 0.29 0.3 0.4<br />
23/08/2003 0.3 0.3 0.4 0.37 0.4 0.6<br />
24/08/2003 0.4 0.4 0.4 0.43 0.5 0.6<br />
25/08/2003 0.3 0.3 0.3 0.3 0.4 0.4<br />
26/08/2003 0.3 0.3 0.4 0.31 0.4 0.5<br />
27/08/2003 0.3 0.3 0.33 0.4 0.6<br />
28/08/2003 0.4 0.44 0.5 0.6<br />
29/08/2003 0.3 0.1 0.22 0.3 0.4<br />
30/08/2003 0.2 0.1 0.1 0.11 0.2 0.2<br />
31/08/2003 0.1 0 0.1 0.08 0.2 0.2<br />
01/09/2003 0.1 0.1 0.1 0.06 0.1 0.2<br />
02/09/2003 0.2 0.1 0.1 0.1 0.2 0.4<br />
03/09/2003 0 0 0.1 0.04 0.1 0.2<br />
04/09/2003 0.2 0.2 0.3 0.23 0.3 0.6<br />
05/09/2003 0.4 0.2 0.3 0.31 0.4 0.7<br />
06/09/2003 0.3 0.3 0.4 0.33 0.4 0.6<br />
07/09/2003 0.4 0.2 0.3 0.3 0.4 0.5<br />
08/09/2003 0.3 0.3 0.3 0.29 0.3 0.5<br />
09/09/2003 0.3 0.4 0.4 0.35 0.4 0.6<br />
10/09/2003 0.1 0.4 0.1<br />
24/12/2003 0.6 0.3 1.2 1.24 1.2 1.9<br />
25/12/2003 0.3 0.3 1.1 0.58 1.2 1.5<br />
26/12/2003 0.3 0.2 0.9 0.48 1.1 1.5<br />
27/12/2003 0.3 0.9 1.7 0.98 1.7 2.1<br />
28/12/2003 0.3 0.2 0.2 0.23 1.6 0.9<br />
29/12/2003 0.1 0.2 0.2 0.19 0.2 0.5<br />
30/12/2003 0.2 0.3 0.4 0.35 0.4 0.9<br />
31/12/2003 0.1 0.2 1 0.47 1 1.6<br />
01/01/2004 0.4 0.2 0.8 0.42 1 1.6<br />
02/01/2004 0.2 0.2 0.6 0.35 0.8 0.8<br />
03/01/2004 0.3 0.3 1 0.52 1 1.5<br />
04/01/2004 0.4 0.2 1 0.54 1 1.5<br />
05/01/2004 0.5 0.5 1.3 0.75 1.3 1.9<br />
17
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
PERIODO 4<br />
Valore (mg/m3)<br />
3.4<br />
2.9<br />
2.4<br />
1.9<br />
1.4<br />
0.9<br />
0.4<br />
-0.1<br />
06/01/2004 0.3 0.2 0.9 0.47 1.3 1.1<br />
07/01/2004 0.4 0.7 1.4 0.83 1.4 2.9<br />
08/01/2004 0.3 0.5 1.2 0.67 1.4 2<br />
09/01/2004 0.6 0.7 0.9 0.93 1.2 1.7<br />
10/01/2004 0.3 0.2 0.2 0.21 1 0.6<br />
11/01/2004 0.5 0.3 1.4 0.75 1.4 2.2<br />
12/01/2004 0.4 0.6 1.4 0.61 1.4 2.2<br />
03/04/2004 1.2 0.2 0.3 0.55 1.3 1.6<br />
04/04/2004 0.3 0.2 0.2 0.22 0.4 0.4<br />
05/04/2004 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3<br />
06/04/2004 0.2 0.2 0.2 0.18 0.2 0.3<br />
07/04/2004 0.2 0.2 0.3 0.2 0.3 0.4<br />
08/04/2004 0.3 0.1 0.1 0.16 0.3 0.5<br />
09/04/2004 0.2 0.2 0.3 0.2 0.3 0.3<br />
10/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.17 0.2 0.3<br />
11/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.14 0.2 0.3<br />
12/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.14 0.2 0.2<br />
13/04/2004 0.2 0.1 0.3 0.19 0.3 0.5<br />
14/04/2004 0.2 0.1 0.3 0.22 0.3 0.5<br />
15/04/2004 0.2 1.2 0.62 1.2 1.3<br />
16/04/2004 0.8 1.1 1 0.99 1.1 1.4<br />
17/04/2004 0.9 1.1 1.3 1.09 1.3 1.5<br />
18/04/2004 1.2 1 1.2 1.02 1.4 1.5<br />
19/04/2004 1.1 0.7 1.1 0.91 1.2 1.3<br />
La concentrazione <strong>di</strong> CO a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2003-2004]<br />
Me<strong>di</strong>e giornaliere Me<strong>di</strong>a mobile 8h Valore max<br />
Tutti < 10 mg/m3 v.l. me<strong>di</strong>a moblie 8h 2005 (D.M. 60/2002)<br />
PERIODO 1<br />
(maggio - giugno 2003)<br />
PERIODO 2<br />
(agosto - settembre 2003)<br />
18<br />
PERIODO 3<br />
(<strong>di</strong>cembre - gennaio 2004)<br />
PERIODO 4<br />
(aprile 2004)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Valore (mg/m3)<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
Andamento me<strong>di</strong>e orarie giorno tipo (CO)<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24<br />
Stima delle emisssioni comunali per macrosettore<br />
Emissioni CO<br />
ORE<br />
Macrosettori t/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 76.93<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 5.64<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 3.09<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
19<br />
0.00<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />
7 Trasporto su strada 432.41<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 19.11<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.29<br />
10 Agricoltura 0.00<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />
544.31<br />
I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />
anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza. Anche in<br />
questo caso, vista la vicinanza con il comune <strong>di</strong> Schio vengono considerati i dati rilevati in questo sito:<br />
(valori espressi in mg/m 3 )
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
20<br />
Serie storica 2003-2008 nel sito <strong>di</strong> Schio<br />
Serie storica 2003-2008 nel sito <strong>di</strong><br />
Thiene<br />
Dai rilievi del 2003-04 nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> si legge che la soglia fissata dal D. M. 60/2002 (pari a 10<br />
mg/m 3 ) non è mai stata superata. Il massimo valore orario si è registrato il 7 gennaio 2004 alle ore 19 con<br />
2,9 mg/m3. Il DPCM 28/03/1983 fissa come limite orario 40 mg/m 3 . Anche le me<strong>di</strong>e 8 ore sono nettamente<br />
inferiori ai limiti previsti, rispettivamente <strong>di</strong> 10 e 14 mg/m3 (questo ultimo valore è stato ridotto a 12 mg/m3<br />
nel 2004 e a 10 mg/m3 nel 2005). L’andamento del giorno tipo, rivela una <strong>di</strong>fferenza modesta fra le varie ore<br />
con una escursione me<strong>di</strong>a racchiusa fra 0,2 e 0,6 mg/m3. Anche dal monitoraggio a livello provinciale non<br />
risultano (in nessun siti della rete <strong>di</strong> monitoraggio provinciale per il 2008) superamenti del limite previsto<br />
dall’attuale normativa.<br />
Sulla base della stima delle emissioni per macrosettori nel 2000, il comune, con un totale nei macrosettori <strong>di</strong><br />
544,32 t/anno, rientra <strong>di</strong> poco nella classe dei comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> CO compresa tra<br />
500 e 2000 t/anno. Il traffico rappresenta la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento (relativamente al monossido <strong>di</strong><br />
carbonio) e rappresenta quasi l’80% del totale delle emissioni <strong>di</strong> CO. Il 14% è rappresentato dalle emissioni<br />
degli impianti a combustione non industriale.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
5 - 10 µg/m 3<br />
Monossido <strong>di</strong> carbonio <strong>–</strong><br />
emissioni in atmosfera (me<strong>di</strong>a 8<br />
h) x < 10 µg/m 3<br />
2.2.3 Anidride carbonica (CO2)<br />
> 10 µg/m 3 - Superamento del limite 8 ore (DPR 60/02)<br />
Descrizione inquinante L'anidride carbonica (nota anche come <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> carbonio o biossido <strong>di</strong> carbonio) è<br />
un'anidride formata da un atomo <strong>di</strong> carbonio legato a due atomi <strong>di</strong> ossigeno. È una sostanza fondamentale<br />
nei processi vitali delle piante e degli animali. È un gas incolore e inodore, non è tossica in sé, ma non è<br />
respirabile e quin<strong>di</strong> può provocare la morte per asfissia.<br />
Respirare un'atmosfera particolarmente ricca <strong>di</strong> CO2 produce un sapore acidulo in bocca ed un senso <strong>di</strong><br />
irritazione nel naso e nella gola; ciò è dovuto al suo reagire con l'acqua per formare acido carbonico. Oltre<br />
ad intervenire in numerosi processi biologici quali la fotosintesi clorofilliana, attraverso la quale viene<br />
utilizzata dalle piante ver<strong>di</strong> come “alimento”, l’anidride carbonica contribuisce a regolare il naturale effetto<br />
serra del pianeta. La ottimale è garantita dalla presenza <strong>di</strong> piante ver<strong>di</strong>, in particolare dalle gran<strong>di</strong> foreste, e<br />
attraverso l’assorbimento da parte degli oceani. Nell’ultimo secolo, tuttavia, il fenomeno dell’effetto serra si è
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
intensificato ed ha provocato un aumento della temperatura me<strong>di</strong>a del Pianeta. L’incremento dei gas serra<br />
riguarda in modo particolare l’anidride carbonica che viene prodotta in tutti i fenomeni <strong>di</strong> combustione legati<br />
alle attività umane (attività industriali, emissioni degli autoveicoli, produzione <strong>di</strong> energia elettrica).<br />
L’incremento <strong>di</strong>pende inoltre, anche se in<strong>di</strong>rettamente, dalla deforestazione .<br />
Stima delle emisssioni comunali per macrosettore La stima, a livello comunale, delle emissioni <strong>di</strong> anidride<br />
carbonica permette <strong>di</strong> delineare un quadro completo sulle principali fonti emissive (definiti macrosettori).<br />
Emissioni CO2<br />
Macrosettori t/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 15.726<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 7.237<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 526<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 202<br />
7 Trasporto su strada 14.660<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 1.377<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0<br />
10 Agricoltura 0<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0<br />
0<br />
39.728<br />
Emerge dunque che le principali fonti <strong>di</strong> inquinamento (per l’anidride carbonica) sono gli impianti <strong>di</strong><br />
combustione non industriale, il trasporto su strada e la combustione nell’industria manifatturiera. Le<br />
emissioni <strong>di</strong> CO2 nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono tra le più basse rispetto a quelle registrate negli altri<br />
comuni del Veneto. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 39.728 Kt/anno rientra nella classe <strong>di</strong> comuni del<br />
Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> CO2 inferiore a 50 Kt/anno.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Anidride carbonica <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (t/anno)<br />
2.2.4 Polveri sottili (PM10)<br />
> 600.000 t/anno<br />
50.000 <strong>–</strong> 600.000 t/anno (602.719 stima emissioni totale macrosettori<br />
per la città <strong>di</strong> Vicenza)<br />
x < 50.000 t/anno<br />
Descrizione inquinante Si tratta <strong>di</strong> una subfrazione del articolato sospeso (PTS), il D.M. 60/2002 lo<br />
definisce: “ fazione del articolato sospeso in aria ambiente che passa attraverso un sistema <strong>di</strong> separazione<br />
in grado <strong>di</strong> selezionale il materiale articolato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 10 µm, con un’efficienza <strong>di</strong> cambiamento pari al<br />
50%”. Il PM10 è dunque principalmente costituito da materiale solido inorgano e organico con <strong>di</strong>mensioni<br />
fino a 10 micron <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro ed è ulteriormente sud<strong>di</strong>viso in articolato grossolano (2,5 - 10 micron) e<br />
particolato fine (< 2,5 micron). Le particelle < 2,5 micron si formano durante una sequenza <strong>di</strong> reazioni<br />
fitochimiche che portano anche alla formazione <strong>di</strong> O3 e dalla combustione <strong>di</strong> carburanti e loro prodotti <strong>di</strong><br />
reazione nei motori degli autoveicoli. Le particelle grossolane sono costituite da polvere minerale, per<br />
sminuzzamento <strong>di</strong> masse più gran<strong>di</strong> in altre più piccole, prodotti <strong>di</strong> erosione del suolo causata da agenti<br />
naturali, prodotti <strong>di</strong> usura dell'asfalto, dei pneumatici, dei freni e della frizione. Questo tipo <strong>di</strong> inquinante<br />
raggiunge notoriamente valori più elevati <strong>di</strong> concentrazione nella stagione più fredda. Le polveri sottili sono<br />
emesse principalmente dai mezzi <strong>di</strong> trasporto , soprattutto <strong>di</strong>sel, e dagli impianti <strong>di</strong> riscaldamento. La loro<br />
pericolosità per la salute deriva dal fatto che spesso alle polveri sono associati altri inquinanti con effetti<br />
tossici.<br />
Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura Il metodo prevede la raccolta per 24 ore su filtro in fibra <strong>di</strong> quarzo<br />
della frazione <strong>di</strong> polveri aero<strong>di</strong>sperse con <strong>di</strong>ametro equivalente inferiore a 10 micron. Questo è garantito<br />
21
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
dalla testa <strong>di</strong> prelievo e relativo flusso <strong>di</strong> aspirazione secondo norme EN 12341. La massa <strong>di</strong> polvere<br />
raccolta è determinata gravimetricamente dopo con<strong>di</strong>zionamento a 20°C e 50% U.R. Tale metodo è quello<br />
previsto dal D.M. 60/2002. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong> 0,3 μg/m3.<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
PERIODO 1 PERIODO 2 PERIODO 3 PERIODO 4<br />
Me<strong>di</strong>a 24h<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>a 24h<br />
µg/m 3<br />
22<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>a 24h<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>a 24h<br />
µg/m 3<br />
21/05/2003 20/08/2003 24/12/2003 32 03/04/2004 98<br />
22/05/2003 21/08/2003 25 25/12/2003 31 04/04/2004 97<br />
23/05/2003 32 22/08/2003 25 26/12/2003 43 05/04/2004 91<br />
24/05/2003 28 23/08/2003 37 27/12/2003 68 06/04/2004 33<br />
25/05/2003 29 24/08/2003 37 28/12/2003 16 07/04/2004 20<br />
26/05/2003 39 25/08/2003 14 29/12/2003 08/04/2004 18<br />
27/05/2003 32 26/08/2003 22 30/12/2003 13 09/04/2004 15<br />
28/05/2003 30 27/08/2003 31/12/2003 19 10/04/2004 16<br />
29/05/2003 26 28/08/2003 01/01/2004 43 11/04/2004 21<br />
30/05/2003 27 29/08/2003 02/01/2004 23 12/04/2004 18<br />
31/05/2003 30 30/08/2003 26 03/01/2004 36 13/04/2004 23<br />
01/06/2003 20 31/08/2003 17 04/01/2004 50 14/04/2004 37<br />
02/06/2003 23 01/09/2003 11 05/01/2004 76 15/04/2004 55<br />
03/06/2003 31 02/09/2003 15 06/01/2004 74 16/04/2004 33<br />
04/06/2003 50 03/09/2003 18 07/01/2004 97 17/04/2004 21<br />
05/06/2003 46 04/09/2003 27 08/01/2004 75 18/04/2004 41<br />
06/06/2003 42 05/09/2003 34 09/01/2004 79 19/04/2004 22<br />
07/06/2003 32 06/09/2003 34 10/01/2004 14<br />
08/06/2003 07/09/2003 31 11/01/2004<br />
09/06/2003 08/09/2003 24 12/01/2004 76<br />
09/09/2003 24<br />
10/09/2003 19<br />
Me<strong>di</strong>a periodo 32,3 Me<strong>di</strong>a periodo 24,4 Me<strong>di</strong>a periodo 48,1 Me<strong>di</strong>a periodo 38,8<br />
Me<strong>di</strong>a 36,0<br />
■ superamento del valore limite per la salvaguar<strong>di</strong>a della salute umana fissato dal DM 60/02: “la me<strong>di</strong>a giornaliera non deve superare più <strong>di</strong><br />
35 volte per anno civile la soglia <strong>di</strong> 50 µg/m 3”<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Ma<strong>di</strong>e giornaliere valide<br />
µg/m3 Ma<strong>di</strong>e giornaliere valide Limite DM 60/02<br />
giorni<br />
I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />
anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza e il<br />
monitoraggio nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano. I dati sintetici relativi alla centralina localizzata nel<br />
comune <strong>di</strong> Schio sono i seguenti:
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Su 351 giorni con dati vali<strong>di</strong> si sono registrati 47 superamenti del limite <strong>di</strong> 50 µg/m 3 (DM 60/02)<br />
Per quanto riguarda il Monitoraggio nel comune <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano si sottolinea:<br />
▪ su 203 giorni <strong>di</strong> misurazioni<br />
vali<strong>di</strong> sono stati registrati 32<br />
giorni <strong>di</strong> superamento del limite<br />
giornaliero sulle 24 ore per la<br />
protezione della salute umana<br />
(limite da non superare più <strong>di</strong><br />
35 volte nell’asco dell’anno<br />
civile);<br />
▪ la me<strong>di</strong>a complessiva delle<br />
concentrazioni giornaliere<br />
registrata nel sito <strong>di</strong> San Vito è<br />
interme<strong>di</strong>a rispetto ai siti <strong>di</strong><br />
Schio e Vicenza (Quartiere<br />
Italia);<br />
▪ i dati risultano in linea rispetto<br />
ai risultati del monitoraggio<br />
2006-07 effettuato in un vicino<br />
sito sempre a San Vito <strong>di</strong><br />
Leguzzano.<br />
23
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Stima delle emissioni comunali per macrosettore per il particolato PM10.<br />
Emissioni PM10<br />
Macrosettori t/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 3.34<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 3.84<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.98<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
0.00<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />
7 Trasporto su strada 7.47<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 2.63<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.39<br />
10 Agricoltura 0.05<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />
18.8<br />
Nei quattro perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> monitoraggio del 2003, i giorni che hanno superato il limite, sono stati 11 (segnati in<br />
rosso nella tabella) con punte elevate tra il 5 e il 9 gennaio e tra il 3 e il 5 aprile (con i valori me<strong>di</strong> massimi<br />
rispettivamente <strong>di</strong> 97 e 98 µg/m 3 ).<br />
Per quanto riguarda il monitoraggio della rete provinciale, si evidenzia che nel sito <strong>di</strong> Schio, nei mesi da<br />
maggio ad agosto non si sono registrati giorni <strong>di</strong> superamento del limite giornaliero, i mesi con più<br />
superamenti sono stati febbraio e ottobre.<br />
Dalla stima <strong>di</strong> emissioni per macrosettore <strong>di</strong> evince che la principale fonte <strong>di</strong> emissione delle polveri sottili è il<br />
trasporto su strada, seguito dagli impianti <strong>di</strong> combustione non industriale, la combustione nell’industria<br />
manifatturiera, altre sorgenti e macchinari mobili (off-road). Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 19 t/anno<br />
<strong>Marano</strong> Vic.no rientra comunque nella classe dei comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> PM10 inferiore a<br />
20 t/anno.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Polveri Sottili <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />
2.2.5 Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx)<br />
x<br />
> 50 µg/m 3 per più <strong>di</strong> 35 volte anno (limite per la protezione della salute<br />
umana fissato dal DM 60/02)<br />
Anche superiore a 50, ma non più <strong>di</strong> 35 volte anno (limite per la<br />
protezione della salute umana fissato dal DM 60/02)<br />
< 50 µg/m 3<br />
Descrizione inquinante Pur essendo presenti in atmosfera <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, per quanto<br />
riguarda l’inquinamento dell’aria si fa quasi esclusivamente riferimento al termine NOx che sta ad in<strong>di</strong>care la<br />
somma pesata del monossido <strong>di</strong> azoto, NO, e del biossido <strong>di</strong> azoto, NO2 (originati secondo le reazioni: N2 +<br />
O2 2NO e 2NO + O2 2NO2).<br />
È un gas incolore, insapore ed inodore; è anche chiamato ossido nitrico. E’ prodotto soprattutto nel corso dei<br />
processi <strong>di</strong> combustione ad alta temperatura assieme al biossido <strong>di</strong> azoto (che costituisce meno del 5% degli<br />
NOx totali emessi). Viene poi ossidato in atmosfera dall’ossigeno e più rapidamente dall’ozono producendo<br />
biossido <strong>di</strong> azoto. La sua tossicità è limitata, al contrario <strong>di</strong> quella del biossido <strong>di</strong> azoto che risulta invece<br />
notevole.<br />
E’ stato stimato che gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto contribuiscano per il 30% alla formazione delle piogge acide (il<br />
restante è imputabile al biossido <strong>di</strong> zolfo e ad altri inquinanti). Da notare che vengono per lo più emessi da<br />
sorgenti al suolo e sono solo parzialmente solubili in acqua, aspetto che influenza notevolmente il trasporto e<br />
gli effetti a <strong>di</strong>stanza. Alle normali temperature dell'aria le precedenti reazioni non sono spontanee, mentre<br />
<strong>di</strong>ventano significative a temperature al <strong>di</strong> sopra dei 1100°C.<br />
24
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Stima emissioni comunali per macrosettore<br />
Emissioni NOx<br />
Macrosettori t/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 16.81<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 5.49<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.31<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
0.00<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />
7 Trasporto su strada 92.71<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 18.22<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.30<br />
10 Agricoltura 0.01<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />
134.00<br />
Dalla stima a livello regionale per macrosettori emerge che la principale finte <strong>di</strong> emissione dell’ossido <strong>di</strong><br />
azoto è il trasporto su strada.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />
2.2.6 Biossido <strong>di</strong> azoto (NO2)<br />
> 500 t/anno<br />
200-500 t/anno<br />
x < 200 t/anno<br />
Descrizione inquinante Il biossido <strong>di</strong> azoto è un gas tossico <strong>di</strong> colore giallo-rosso, dall’odore forte e pungente<br />
e con grande potere irritante; è un energico ossidante, molto reattivo e quin<strong>di</strong> altamente corrosivo. Esiste<br />
nelle due forme N2O4 (forma <strong>di</strong>mera) e NO2 che si forma per <strong>di</strong>ssociazione delle molecole <strong>di</strong>mere. Il colore<br />
rossastro dei fumi è dato dalla presenza della forma NO2 (che è quella prevalente). Il ben noto colore<br />
giallognolo delle foschie che ricoprono le città ad elevato traffico è dovuto per l’appunto al biossido <strong>di</strong> azoto.<br />
Rappresenta un inquinante secondario dato che deriva, per lo più, dall’ossidazione in atmosfera del<br />
monossido <strong>di</strong> azoto. Svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in quanto<br />
costituisce l’interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> base per la produzione <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> inquinanti secondari molto pericolosi<br />
come l’ozono, l’acido nitrico, l’acido nitroso, gli alchilnitrati, i perossiacetililnitrati, ecc.<br />
PERIODO 1<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Med 1-8<br />
mg/m 3<br />
Med 9-16<br />
mg/m 3<br />
Med 17-24<br />
mg/m 3<br />
25<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
mg/m 3<br />
MEDIA<br />
MOBILE 8h<br />
mg/m 3<br />
VALORE Max<br />
mg/m 3<br />
21/05/2003 26 23.08 38<br />
22/05/2003 16 48 31.65 73<br />
23/05/2003 42 35 43 39.78 40 62<br />
24/05/2003 38 25 51 38.26 38 76<br />
25/05/2003 45 32 41 39.09 39 61<br />
26/05/2003 39 39 59 45.65 46 83<br />
27/05/2003 30 30 39 36.57 33 51<br />
28/05/2003 30 30 39 33.09 33 51<br />
29/05/2003 44 28 36 35.52 35 54<br />
30/05/2003 39 23 46 35.57 36 69<br />
31/05/2003 51 25 36 37.00 37 74
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
PERIODO 2<br />
PERIODO 3<br />
PE<br />
RIO<br />
DO<br />
4<br />
01/06/2003 31 25 37 31.09 31 50<br />
02/06/2003 25 19 29 24.17 24 33<br />
03/06/2003 25 20 22.69 37<br />
04/06/2003 23 24 29.20 44<br />
05/06/2003 26 21 39 29.52 30 51<br />
06/06/2003 29 32 27.62 29 46<br />
07/06/2003 26 13 21 19.52 19 32<br />
08/06/2003 24 18.33 37<br />
09/06/2003 25 36 30.94 46<br />
20/08/2003 9 21 15.47 33<br />
21/08/2003 19 9 15 13.97 14 28<br />
22/08/2003 25 12 17 17.52 18 37<br />
23/08/2003 27 11 22 19.43 19 36<br />
24/08/2003 21 8 14 13.87 14 36<br />
25/08/2003 12 16 18 15.00 15 28<br />
26/08/2003 20 13 33 21.83 22 51<br />
27/08/2003 23 17 20.63 21 37<br />
28/08/2003 15 18.85 30<br />
29/08/2003 11 13.67 21<br />
30/08/2003 22 10 13 14.70 15 27<br />
31/08/2003 19 6 19 14.43 14 36<br />
01/09/2003 21 22 17 20.09 20 38<br />
02/09/2003 22 18 22 20.52 21 40<br />
03/09/2003 14 13 31 19.74 20 54<br />
04/09/2003 29 18 32 26.17 26 51<br />
05/09/2003 31 23 32 28.52 29 53<br />
06/09/2003 27 17 32 25.30 25 65<br />
07/09/2003 25 9 23 18.78 19 40<br />
08/09/2003 17 23 16 18.78 19 43<br />
09/09/2003 20 29 17 22.09 22 42<br />
24/12/2003 35 26 54 38.96 39 75<br />
25/12/2003 23 17 53 31.00 31 62<br />
26/12/2003 35 33 59 42.42 42 70<br />
27/12/2003 34 56 59 49.58 50 69<br />
28/12/2003 16 20 24 20.00 20 44<br />
29/12/2003 12 22 20 17.92 18 46<br />
30/12/2003 14 40 38 30.50 31 52<br />
31/12/2003 13 25 42 26.42 27 53<br />
01/01/2004 25 19 30 24.92 25 38<br />
02/01/2004 17 15 34 21.75 22 40<br />
03/01/2004 22 18 45 28.33 28 55<br />
04/01/2004 25 18 38 27.17 27 45<br />
05/01/2004 28 36 52 38.29 38 64<br />
06/01/2004 34 29 52 38.63 39 59<br />
07/01/2004 34 56 65 51.63 52 89<br />
08/01/2004 35 49 66 49.92 50 81<br />
09/01/2004 40 51 51 47.38 47 61<br />
10/01/2004 29 19 14 20.58 21 39<br />
11/01/2004 37 32 52 40.38 40 57<br />
12/01/2004 35 54 65 51.38 51 83<br />
03/04/2004 34 19 28 26.88 27 47<br />
04/04/2004 22 16 25 20.85 21 35<br />
26
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
05/04/2004 28 37 36 33.67 34 69<br />
06/04/2004 17 30 39 28.92 29 54<br />
07/04/2004 17 31 38 28.50 29 49<br />
08/04/2004 30 20 10 19.88 20 58<br />
09/04/2004 12 19 24 18.71 19 33<br />
10/04/2004 11 11 28 16.38 16 43<br />
11/04/2004 22 5 23 16.50 17 49<br />
12/04/2004 10 9 18 12.08 12 33<br />
13/04/2004 16 17 34 22.29 22 54<br />
14/04/2004 22 31 47 33.46 33 62<br />
15/04/2004 28 37 32.79 35 61<br />
16/04/2004 20 35 34 29.88 30 56<br />
17/04/2004 14 8 23 15.17 15 40<br />
18/04/2004 19 12 34 18.08 18 31<br />
19/04/2004 18 18.33 34<br />
I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />
anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza.<br />
I dati sintetici relativi alle centraline localizzate nei comuni <strong>di</strong> Schio e Thiene sono i seguenti:<br />
Schio<br />
Thiene<br />
Le me<strong>di</strong>e orarie durante il monitoraggio 2003-04, hanno raggiunto un massimo <strong>di</strong> 89 µg/m3 il 17/01/2004 alle<br />
ore 19. Le me<strong>di</strong>e dei valori nei quattro perio<strong>di</strong> considerati sono state rispettivamente <strong>di</strong> 32 µg/m 3 , 29 µg/m 3 ,<br />
35 µg/m 3 , 23 µg/m 3 , e 28 µg/m 3 la me<strong>di</strong>a complessiva. Il decreto del 2002 ha fissato per il 2010 il valore<br />
massimo per la me<strong>di</strong>a 1 h <strong>di</strong> 200 µg/m 3 , valore ben superiore rispetto alla massima raggiunta nel periodo <strong>di</strong><br />
riferimento (89), e il valore massimo della me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> 40 µg/m 3 . I dati rilevati non permettono un<br />
<strong>di</strong>retto raffronto, ma nessuna me<strong>di</strong>a ha finora raggiunto il valore limite.<br />
Dal monitoraggio provinciale del 2008 non si sono rilevati superamenti nei siti analizzati ad eccezione <strong>di</strong> due<br />
stazioni localizzate nel capoluogo.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />
2.2.7 Biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2)<br />
> 220 µg/m 3 (valore limite orario fissato per il 2008 dal DM 60/02)<br />
200 - 220 µg/m 3 (tra il valore limite orario fissato per il 208 e<br />
quello da raggiungere per il 2010 dal DM 60/02)<br />
x < 200 µg/m 3 (valore limite orario fissato per il 2010 dal DM 60/02)<br />
Descrizione inquinante E' un gas incolore, dall'odore pungente e irritante, solubile in acqua. Il biossido <strong>di</strong><br />
zolfo si forma nei processi <strong>di</strong> combustione per ossidazione dello zolfo presente nei combustibili soli<strong>di</strong> e<br />
liqui<strong>di</strong>. In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre<br />
le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione <strong>di</strong> energia<br />
alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive <strong>di</strong> biossido<br />
<strong>di</strong> zolfo solo in minima parte. Le concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali sono <strong>di</strong> circa 20-40 µg/m3 e le me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere non superano i 125 µg/m3.<br />
27
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
L’esposizione a SO2 provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e<br />
aumenta la pre<strong>di</strong>sposizione a episo<strong>di</strong> infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla<br />
vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti<br />
essenzialmente alla partecipazione <strong>di</strong> questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.<br />
Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura Si utilizza analizzatore a fluorescenza molecolare pulsata. Il limite <strong>di</strong><br />
rilevabilità è <strong>di</strong> 0,002 ppm (1ppm = 2618 µg/m3 ). La taratura viene effettuata utilizzando aria pura e miscela<br />
certificata ad alta concentrazione <strong>di</strong> biossi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> zolfo in azoto e successiva <strong>di</strong>luzione con calibratore.<br />
PRIMO PERIODO SECONDO PERIODO TERZO PERIODO QUARTO PERIODO<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere<br />
µg/m 3<br />
28<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
Me<strong>di</strong>e<br />
giornaliere<br />
µg/m 3<br />
21/05/03 20/08/03 24/12/03 0 03/04/04 4<br />
22/05/03 21/08/03 3 25/12/03 0 04/04/04 7<br />
23/05/03 6 22/08/03 3 26/12/03 0 05/04/04 6<br />
24/05/03 5 23/08/03 3 27/12/03 0 06/04/04 3<br />
25/05/03 4 24/08/03 3 28/12/03 0 07/04/04 2<br />
26/05/03 6 25/08/03 2 29/12/03 0 08/04/04 6<br />
27/05/03 4 26/08/03 3 30/12/03 0 09/04/04 5<br />
28/05/03 3 27/08/03 4 31/12/03 1 10/04/04 5<br />
29/05/03 4 28/08/03 01/01/04 0 11/04/04 8<br />
30/05/03 2 29/08/03 02/01/04 3 12/04/04 4<br />
31/05/03 4 30/08/03 3 03/01/04 1 13/04/04 1<br />
01/06/03 3 31/08/03 2 04/01/04 2 14/04/04 3<br />
02/06/03 3 01/09/03 3 05/01/04 1 15/04/04 4<br />
03/06/03 3 02/09/03 4 06/01/04 1 16/04/04 4<br />
04/06/03 03/09/03 4 07/01/04 3 17/04/04 2<br />
05/06/03 2 04/09/03 5 08/01/04 2 18/04/04 4<br />
06/06/03 4 05/09/03 5 09/01/04 2 19/04/04 4<br />
07/06/03 3 06/09/03 5 10/01/04 1<br />
08/06/03 07/09/03 5 11/01/04 1<br />
09/06/03 08/09/03 4 12/01/04 3<br />
Valore max registrato<br />
nel periodo considerato<br />
(maggio '03 - aprile<br />
'04)<br />
09/09/03 3<br />
La concentrazione <strong>di</strong> SO2 a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2003-2004]<br />
9 µg/m3<br />
0 52 104 156 208 260<br />
20<br />
µg/m3<br />
limite per la protezione degli ecosistemi<br />
80<br />
µg/m3<br />
Valore (µg/m3)<br />
Limiti DPR n. 203 del 1988<br />
Fig. Concentrazioni SO2, valore massimo registrato<br />
I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />
anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza. I grafici<br />
successivi mostrano la serie storica delle me<strong>di</strong>e mobili dei valori orari per anno civile e per semestre<br />
invernale (1 ottobre <strong>–</strong> 31 marzo) registrati per l’SO2 nelle centraline localizzate rispettivamente nel comune<br />
<strong>di</strong> Schio e Thiene<br />
250<br />
µg/m3
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Schio<br />
Thiene<br />
I valori orari e le me<strong>di</strong>e giornaliere calcolate, sia nel monitoraggi del 2003-04 sia a livello provinciale nel<br />
2008, risultano decisamente inferiori ai limiti normativi.<br />
Nel monitoraggio a <strong>Marano</strong>, la più elevata me<strong>di</strong>a giornaliera è stata infatti 9 µg/m3. I limiti DPR n. 203 del<br />
1988 sono 80 µg/m3 e 250 µg/m3, mentre il nuovo limite per la protezione degli ecosistemi è 20 µg/m3, sia<br />
come me<strong>di</strong>a annuale che come me<strong>di</strong>a invernale (1°otto bre - 31 marzo).<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (me<strong>di</strong>a 1 h e ma<strong>di</strong>a<br />
annuale)<br />
x<br />
> 350 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della<br />
salute umana fissato dal DM 60/02)<br />
< 350 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della<br />
29<br />
salute umana fissato dal DM 60/02)<br />
< 20 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a annuale) (valore limite per la protezione degli<br />
ecosistemi fissato dal DM 60/02)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
2.2.8 Benzene (C6H6)<br />
Descrizione inquinante Il benzene è una sostanza chimica liquida ed incolore dal caratteristico odore<br />
aromatico pungente. A temperatura ambiente volatilizza assai facilmente, cioè passa dalla fase liquida a<br />
quella gassosa. La molecola <strong>di</strong> benzene è costituita da 6 atomi <strong>di</strong> carbonio e 6 atomi <strong>di</strong> idrogeno e la sua<br />
formula chimica è C6H6. In aria è presente praticamente ovunque, derivando da processi <strong>di</strong> combustione sia<br />
naturali (incen<strong>di</strong> boschivi, emissioni vulcaniche) che artificiali (emissioni industriali, gas <strong>di</strong> scarico <strong>di</strong> veicoli a<br />
motore, ecc.). Nell’aria dei centri urbani la sua presenza è dovuta quasi esclusivamente alle attività <strong>di</strong> origine<br />
umana, con oltre il 90% delle emissioni attribuibili alle produzioni legate al ciclo della benzina: raffinazione,<br />
<strong>di</strong>stribuzione dei carburanti e soprattutto traffico veicolare, che da solo incide per circa l’80% sul totale.<br />
Questo inquinante viene rilasciato dagli autoveicoli in misura prevalente attraverso i gas <strong>di</strong> scarico e più<br />
limitatamente tramite l’evaporazione della benzina dalle vetture nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, stoccaggio e<br />
rifornimento nonché nei momenti <strong>di</strong> marcia e arresto, compresa la sosta prolungata in un parcheggio.<br />
In passato il benzene è stato ampiamente utilizzato come solvente in molteplici attività industriali e artigianali<br />
(produzione <strong>di</strong> gomma, plastica, inchiostri e vernici, nell’industria calzaturiera, nella stampa a rotocalco,<br />
nell’estrazione <strong>di</strong> oli e grassi, ecc.). La maggior parte del benzene oggi prodotto (85%) trova impiego nella<br />
chimica come materia prima per numerosi composti secondari, a loro volta utilizzati per produrre plastiche,<br />
resine, detergenti, pestici<strong>di</strong>, ecc. E’ inoltre contenuto nelle benzine in cui viene aggiunto, insieme ad altri<br />
composti aromatici, per conferire le volute proprietà antidetonanti e per aumentarne il "numero <strong>di</strong> ottano" in<br />
sostituzione totale (benzina verde) o parziale (benzina super) dei composti del Piombo. I fattori che<br />
con<strong>di</strong>zionano la dose <strong>di</strong> benzene assorbita sono molteplici: variazioni stagionali, attività fisica, fumo <strong>di</strong><br />
sigaretta, particolari con<strong>di</strong>zioni presenti in ambienti chiusi, ecc.<br />
Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura L’analizzatore in questione è uno strumento operante con la tecnica<br />
della gas-cromatografia e rilevazione a ionizzazione <strong>di</strong> fiamma. L’analizzatore consta <strong>di</strong> una sezione<br />
analitica e <strong>di</strong> un sistema computerizzato <strong>di</strong> controllo dello strumento e <strong>di</strong> analisi dei dati. Nella sezione<br />
analitica si ha una fase <strong>di</strong> campionamento, concentrazione su trappola adsorbente, desorbimento termico,<br />
separazione in precolonna e successiva colonna analitica, rilevazione a ionizzazione <strong>di</strong> fiamma. Il limite <strong>di</strong><br />
rilevabilità è <strong>di</strong> 0,1 µg/m3 <strong>di</strong> benzene, nel campo <strong>di</strong> misura 0-1000 µg/m3 <strong>di</strong> benzene.<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
PERIODO 1 PERIODO 2 PERIODO 3 PERIODO 4<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
30<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
DATA DELLA<br />
MISURAZIONE<br />
MEDIA<br />
GIORNALIERA<br />
µg/m 3<br />
21/05/2003 - 20/08/2003 1 24/12/2003 3 03/04/2004 3<br />
22/05/2003 - 21/08/2003 1 25/12/2003 3 04/04/2004 2<br />
23/05/2003 1 22/08/2003 1 26/12/2003 4 05/04/2004 -<br />
24/05/2003 1 23/08/2003 1 27/12/2003 6 06/04/2004 -<br />
25/05/2003 1 24/08/2003 1 28/12/2003 2 07/04/2004 1<br />
26/05/2003 1 25/08/2003 1 29/12/2003 1 08/04/2004 2<br />
27/05/2003 1 26/08/2003 1 30/12/2003 3 09/04/2004 1<br />
28/05/2003 1 27/08/2003 2 31/12/2003 3 10/04/2004 1<br />
29/05/2003 - 28/08/2003 - 01/01/2004 4 11/04/2004 1<br />
30/05/2003 1 29/08/2003 - 02/01/2004 3 12/04/2004 1<br />
31/05/2003 1 30/08/2003 1 03/01/2004 4 13/04/2004 1<br />
01/06/2003 1 31/08/2003 1 04/01/2004 4 14/04/2004 2<br />
02/06/2003 1 01/09/2003 1 05/01/2004 5 15/04/2004 3<br />
03/06/2003 1 02/09/2003 1 06/01/2004 5 16/04/2004 2<br />
04/06/2003 1 03/09/2003 1 07/01/2004 7 17/04/2004 1<br />
05/06/2003 1 04/09/2003 2 08/01/2004 6 18/04/2004 2<br />
06/06/2003 1 05/09/2003 2 09/01/2004 6 19/04/2004 1<br />
07/06/2003 1 06/09/2003 1 10/01/2004 2<br />
08/06/2003 - 07/09/2003 1 11/01/2004 5<br />
09/06/2003 - 08/09/2003 1 12/01/2004 6<br />
09/09/2003 1<br />
10/09/2003 1<br />
■ Valori superiore rispetto ai limiti per il 2005 (<strong>di</strong> 10 µg/m 3 )
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Stima delle emissioni comunali per macrosettore<br />
Emissioni benzene<br />
Macrosettori t/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 0.00<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 0.00<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.00<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
0.01<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.10<br />
7 Trasporto su strada 1.55<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 0.10<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.00<br />
10 Agricoltura 0.00<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />
2.00<br />
Dai rilevi nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (2003-2004) non sono stati superati i livelli normativi vali<strong>di</strong> al momento del<br />
monitoraggio<br />
La principale fonte <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> benzene è rappresentata dal traffico veicolare; i livello <strong>di</strong> emissione<br />
sembra comunque abbastanza basso. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 1.76 t/anno rientra nella classe dei<br />
comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> Benzene inferiore a 2 t/anno.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Benzene <strong>–</strong> emissioni in atmosfera<br />
(ma<strong>di</strong>a annuale)<br />
2.2.9 Benzo [a] Pirene (C20H12)<br />
x<br />
> 7 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della salute<br />
umana fissato per il 2008 dal DM 60/02)<br />
< 5-7 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valori limite per la protezione della<br />
salute umana fissati per il 2008 e 2010 dal DM<br />
31<br />
60/02)<br />
< 5 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a annuale) (valore limite per la protezione della<br />
salute umana fissato per il 2010 dal DM 60/02)<br />
Descrizione inquinante Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) sono una famiglia numerosissima <strong>di</strong><br />
idrocarburi, costituiti da due o più anelli benzenici, gli anelli vicini vengono uniti tramite una coppia <strong>di</strong> atomi <strong>di</strong><br />
carbonio con<strong>di</strong>visi. Il più semplice è il naftaline (C10H8). Quello più rappresentativo per l’inquinamento<br />
atmosferico è il Benzo[a]Pirene (Bap) ottenuto dalla unione <strong>di</strong> una molecola <strong>di</strong> Pirene con un ulteriore anello<br />
benzenico sul lato [a]. Si tratta <strong>di</strong> un comune sottoprodotto della combustione incompleta dei combustibili<br />
fossili, <strong>di</strong> materiale organico (compresa quin<strong>di</strong> l’immon<strong>di</strong>zia negli inceneritori) e del legname. Usualmente gli<br />
IPA vengono emessi in atmosfera in forma gassosa per poi condensare velocemente, soprattutto quelli con<br />
peso molecolare maggiore (4 o più anelli benzenici), da cui la facilità ad essere adsorbiti sulla superficie del<br />
particolato atmosferico e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere da questo veicolato. Rientrano quin<strong>di</strong> nella categoria degli<br />
inquinanti classificati come “ubiquitari”.<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura Per la misura delle concentrazioni degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)<br />
vengono utilizzati dei filtri; filtri prelevati perio<strong>di</strong>camente da un operatore ed affidati al laboratorio chimico<br />
ARPAV del Dipartimento <strong>di</strong> Vicenza per le relative analisi. Il metodo consiste nell’analisi gascromatografica<br />
GC-MS dell’estratto ottenuto dai filtri per la raccolta del PM10; vengono scelti tre filtri ad intervalli <strong>di</strong> 5 giorni<br />
nel periodo <strong>di</strong> riferimento. Le procedure <strong>di</strong> campionamento ed analisi sono conformi a quelle riportate nel<br />
D.M. del 25 novembre 1994.<br />
Rilevazioni puntuali
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
DATA DI PRELIEVO FILTRO Benzo[a]Pirene (µg/m 3 )<br />
23/05/2003 < 0,1<br />
31/08/2003 < 0,1<br />
15/09/2003 < 0,1<br />
Stima delle emissioni comunali per macrosettore<br />
Emissioni IPA<br />
Macrosettori Kg/a<br />
1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />
2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 7.07<br />
3 Combustione nell’industria manifatturiera 0.01<br />
4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.29<br />
5<br />
Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />
energia geotermica<br />
0.00<br />
6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />
7 Trasporto su strada 0.28<br />
8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 0.03<br />
9 Trattamento e smaltimento rifiuti 1.01<br />
10 Agricoltura 0.00<br />
11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />
9.00<br />
Le emissioni Benzo[a]Pirene nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono tra le più basse rispetto a quelle<br />
registrate negli altri comuni del Veneto. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 9 kg/anno rientra nella classe dei<br />
comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> IPA inferiore a 10 kg/anno. Per quanto riguarda i valori rilevati a<br />
<strong>Marano</strong>, la normativa specifica fissa come obiettivo <strong>di</strong> qualità per questo inquinante il valore <strong>di</strong> 1 µg/m3<br />
calcolato però come me<strong>di</strong>a mobile annuale delle me<strong>di</strong>e giornaliere, nel sito in esame i risultati ottenuti sono<br />
sintetizzati con valori tutti inferiori a 0,1 µg/m 3 .<br />
.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Benzo [a] Pirene <strong>–</strong> emissioni in<br />
atmosfera (ma<strong>di</strong>a annuale)<br />
> 50 ng/m 3<br />
< 10 - 50 ng/m 3<br />
x < 10 ng/m 3 valore obiettivo (DLgs 152/07)<br />
32
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
2.3 Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento<br />
L’obiettivo è <strong>di</strong> localizzare, nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no le attività che potrebbero, più <strong>di</strong> altre, generare<br />
emissioni inquinanti. Si riporta l’elenco fornito da ARPAV (prt. 0011395 del 08.09.09) ricavato attraverso<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione (tra le <strong>di</strong>tte iscritte nella base <strong>di</strong> dati della Camera <strong>di</strong> Commercio) sulla base dei dati ARPAV<br />
della presenza <strong>di</strong> informazioni relative ai scarichi idrici, emissioni in atmosfera, stoccaggio rifiuti e <strong>di</strong>scariche.<br />
Raggruppamento attività Denominazione Unità Locale<br />
Autolavaggi, autofficine,<br />
carrozzerie<br />
Estrazione, lavorazione <strong>di</strong> minerali<br />
e costrizioni<br />
Fabbricaz.appar.meccanici,<br />
elletrici e mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />
33<br />
Scarichi<br />
idrici<br />
Pietribiasi Massimo 1<br />
Punti<br />
emissione<br />
Stoccaggio<br />
Recupero<br />
semplificato<br />
Betonrossi Spa 1 1 1<br />
Zambon Stefano 2<br />
Turo Italia Spa 3<br />
Galvanin Srl 2<br />
Stayer Italia Srl 1<br />
Industria cartaria e stampa Eurografica Spa - Unipersonale 1<br />
Industria del Legno<br />
Grotto Snc <strong>di</strong> Grotto Alberto e Grotto Paolo<br />
Legno & Arte Srl<br />
3<br />
1<br />
Industrie tessili Rossifloor Spa 1 7<br />
Impianti gestione rifiuti Ecocentro <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no - AVA Srl 1<br />
Discariche<br />
Discarica 2° <strong>Marano</strong> Vic.no <strong>–</strong> EGI Canotto Spa<br />
Discarica 2° <strong>Marano</strong> Vic.no <strong>–</strong> <strong>Comune</strong><br />
1 1<br />
1<br />
Non associato Cavedon Angelo 2<br />
Discariche
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
3. CLIMA<br />
3.1 Introduzione<br />
Il clima viene definito come l'insieme delle con<strong>di</strong>zioni atmosferiche (temperatura, umi<strong>di</strong>tà, pressione, venti)<br />
che caratterizzano una regione geografica per lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo, determinandone la flora e la fauna,<br />
influenzando anche le attività economiche, le abitu<strong>di</strong>ni e la cultura delle popolazioni che vi abitano<br />
(Wikipe<strong>di</strong>a).<br />
Il clima si definisce soprattutto sulla base <strong>di</strong> elementi costanti che tendono a ripetersi stagionalmente e<br />
<strong>di</strong>pende da determinati elementi e fattori climatici (fenomeni fisici misurabili) quali:<br />
▪ temperatura;<br />
▪ umi<strong>di</strong>tà;<br />
▪ pressione;<br />
34<br />
▪ intensità e la durata delle ra<strong>di</strong>azioni solari;<br />
▪ precipitazioni;<br />
▪ nuvolosità.<br />
Al fine <strong>di</strong> delineare un quadro ambientale significativo per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> vengono presi in<br />
esame i valori relativi alle precipitazioni, temperature, l’anemologia e l’umi<strong>di</strong>tà dell’aria.<br />
Per ulteriori considerazioni relative al clima si fa riferimento all’analisi geologica (capitolo relativo alla<br />
“pluviometria” nella relazione geologica).<br />
Fonte dei dati:<br />
Principali fonti per la matrice clima sono:<br />
▪ ARPAV, CD “LR 11/2004 Dati Ambientali”<br />
Stazione rilevante <strong>di</strong> riferimento: stazione Malo (a m 3.660 dal centroide dell’area del comune <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>). Valori dal 1 gennaio 1996 al 31 <strong>di</strong>cembre 2007.<br />
3.2 Precipitazione<br />
Parametro: Precipitazione (mm) somma - Valori mensili 2 pluriennali<br />
Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />
Somma<br />
annuale 3<br />
1996 125.4 55 14.4 89.8 110 78.2 94.6 187.8 44.6 210.6 183.8 137.8 1332<br />
1997 106.4 1 3.4 59.8 44 131 106.4 38.6 10.6 24.6 181.2 163 870<br />
1998 51.4 27.2 3 204.6 76.4 98.2 60.2 31 149.8 191.8 18.8 11.6 924<br />
1999 43.2 4.6 101.2 112.6 105.8 67.6 127.4 75.4 119.2 165.6 127.6 56.2 1106.4<br />
2000 0.4 6.6 129.6 76.4 106.2 76.8 65.2 87.2 82.4 203.6 363.8 68.6 1266.8<br />
2001 113.4 15.6 217.8 84.8 61.4 13.4 80.6 67.4 89.6 22.4 34.4 3.2 804<br />
2002 24 136.2 34.2 161 332.8 138 152.2 276.4 90.2 114.2 244.4 87.8 1791.4<br />
2003 65 2.2 1.4 96.6 30.8 101.4 49.4 70 38 109.2 205.8 186.2 956<br />
2004 31.4 157.4 148.2 134.4 211.8 76.6 49.6 92.4 106.2 195.4 133.4 112.2 1449<br />
2005 11 20.2 46.6 141.2 96 106.6 185.8 211.6 114 263.4 155.8 93.6 1445.8<br />
2006 81.0 82.6 60.0 163.6 128.0 48.2 54.2 177.2 123.8 18.8 24.2 82.8 1044.4<br />
2007 56.4 44.0 90.6 27.6 232.2 150.4 41.2 127.4 94.6 80.2 126.6 12.0 1083.2<br />
Me<strong>di</strong>o<br />
mensile 4<br />
59.1 46.0 70.9 112.7 128.0 90.5 88.9 120.2 88.6 133.3 150.0 84.6 1172.8<br />
2 Il valore mensile è la somma dei valori giornalieri.<br />
3 Il valore me<strong>di</strong>o mensile è il valore me<strong>di</strong>o dei valori mensili degli anni.<br />
4 Il valore somma annuale è la somma dei valori mensili.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
160<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Me<strong>di</strong>a precipitazioni mensili 1996-2007<br />
Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />
Parametro: giorni piovosi 5<br />
35<br />
2000<br />
1800<br />
1600<br />
1400<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Me<strong>di</strong>a precipitazioni annuali 1996-2007<br />
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Somma annuale<br />
1996 11 7 5 10 12 8 8 14 10 12 13 11 121<br />
1997 10 0 1 2 5 13 11 7 3 3 11 9 75<br />
1998 7 2 2 17 12 10 6 1 10 8 3 2 80<br />
1999 4 1 9 13 11 10 8 8 7 9 8 9 97<br />
2000 0 1 8 9 8 6 9 8 5 14 17 11 96<br />
2001 13 3 14 9 10 4 6 5 8 3 6 1 82<br />
2002 1 6 3 13 15 9 12 10 10 7 12 7 105<br />
2003 7 1 0 7 4 10 5 5 5 9 7 9 69<br />
2004 3 7 9 10 11 9 5 7 3 15 7 10 96<br />
2005 1 5 7 11 6 5 11 13 10 9 6 11 95<br />
2006 5 7 4 8 6 5 3 15 6 4 4 6 73<br />
2007 2 6 8 3 9 10 7 10 7 4 3 3 72<br />
Me<strong>di</strong>o mensile 5 4 6 9 9 8 8 9 7 8 8 7 88<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Me<strong>di</strong>a delle giornate piovose all'anno 1996-2007<br />
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
5 Si considera giorno piovoso quando il valore <strong>di</strong> pioggia giornaliero è >= 1 mm
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
3.3 Temperatura e umi<strong>di</strong>tà<br />
Parametro Temperatura aria a 2m (°C) me<strong>di</strong>a delle mi nime, me<strong>di</strong>e e massime<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
-10<br />
Me<strong>di</strong>e dei valori minimi-me<strong>di</strong>-massimi (1996-2007)<br />
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC<br />
Minima -0.4 0.1 3.9 7.7 12.7 16.1 17.2 17 13.2 9.7 4.5 0.5<br />
Me<strong>di</strong>a 3.1 4.6 8.8 12.8 18.1 22 23.5 23.1 18.6 13.8 8.1 4.1<br />
Massima 7.5 9.5 13.8 17.9 23.8 27.9 29.9 29.6 24.7 18.4 12.5 8.4<br />
Minima Me<strong>di</strong>a Massima<br />
Parametro: Umi<strong>di</strong>tà relativa a 2m (%) me<strong>di</strong>a delle minime, me<strong>di</strong>e e massime<br />
umi<strong>di</strong>tà - me<strong>di</strong>e dei valori minimi-me<strong>di</strong>-massimi (1996-2007)<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC<br />
Minima 60 48 46 46 44 44 43 44 46 58 59 57 50<br />
Me<strong>di</strong>a 79 70 68 70 68 68 68 70 71 80 80 78 72<br />
Massima 91 87 87 90 90 91 92 94 92 94 93 91 91<br />
Minima Me<strong>di</strong>a Massima<br />
36
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
3.4 Anemologia<br />
Parametro: <strong>di</strong>rezione vento prevalente a 10m.<br />
Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />
37<br />
Me<strong>di</strong>a<br />
annuale<br />
2001 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
2002 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. >> >> >> >> >> >> >> N.O.<br />
2003 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> N.O. N.O.<br />
2004 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
2005 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
2006 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
2007 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
Me<strong>di</strong>o<br />
mensile<br />
N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />
Con valore >> il dato non è <strong>di</strong>sponibile<br />
Durante tutto l’anno la <strong>di</strong>rezione dei venti dominati è <strong>di</strong> Nord-Ovest con intensità variabile a seconda dei<br />
mesi.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Direzione vento<br />
Zone residenziali o a servizi localizzate sottovento rispetto alle<br />
zone produttive e/o a viabilità <strong>di</strong> alto traffico<br />
Zone residenziali o a servizi localizzate sottovento rispetto a vie<br />
minori o zone artigianali-produttive con minor impatti/emissioni<br />
rispetto alle zone produttive<br />
x Nessuna zona residenziale o a servizi sottovento
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4. ACQUA<br />
4.1 Introduzione<br />
L'acqua attraverso gli apporti meteorici si <strong>di</strong>stribuisce fra le acque dolci, le acque marine e le acque <strong>di</strong><br />
transizione in <strong>di</strong>fferenti corpi idrici, ma raggruppabili in alcune classi: i corsi d'acqua rappresentati da fiumi e<br />
torrenti; i laghi e gli invasi; le acque <strong>di</strong> transizione rappresentate dalle zone <strong>di</strong> foce dei fiumi, dalle lagune e<br />
dai laghi costieri, dove si verificano interazioni fra acque dolci e salate; le acque marine e le acque<br />
sotterranee.<br />
Tutti i corpi idrici permettono e sostengono la vita degli organismi viventi, animali e vegetali e costituiscono<br />
sistemi complessi, se<strong>di</strong> <strong>di</strong> interscambi fra le acque, i se<strong>di</strong>menti, il suolo e l'aria. L'acqua costituisce anche<br />
una risorsa in<strong>di</strong>spensabile per lo sviluppo ed è per questo che non può essere considerata solo una risorsa<br />
da utilizzare, ma anche un patrimonio ere<strong>di</strong>tario del pianeta da tutelare. Per tale motivo le politiche attivate<br />
mirano ad evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine, sia per gli aspetti quantitativi,<br />
che per quelli qualitativi e per la <strong>di</strong>sponibilità.<br />
Classificazione delle acque L’acqua può essere così classificata:<br />
a) Acque interne<br />
- acque superficiali: le acque interne, ad eccezione delle acque sotterranee; le acque <strong>di</strong> transizione e le<br />
acque costiere, tranne per quanto riguarda lo stato chimico, in relazione al quale sono incluse anche le<br />
acque territoriali.” Nell’ambito del territorio regionale sono stati in<strong>di</strong>viduati i corsi d’acqua sud<strong>di</strong>visi<br />
secondo le seguenti tipologie:<br />
corsi d’acqua significativi in base al D.Lgs 152/99. I corsi d’acqua naturali <strong>di</strong> primo or<strong>di</strong>ne <strong>–</strong> che recapitano<br />
<strong>di</strong>rettamente in mare- con un bacino imbrifero <strong>di</strong> superficie maggiore a 200Km²; i corsi d’acqua <strong>di</strong> secondo<br />
or<strong>di</strong>ne, o superiore, con una superficie del bacino imbrifero maggiore <strong>di</strong> 400 Km².<br />
corsi d’acqua <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale/ paesaggistico e corsi d’acqua che - per il carico inquinante<br />
che convogliano - possono avere effetti negativi rilevanti sui corsi d’acqua significativi<br />
Direttiva quadro n° 60/2000<br />
- acque sotterranee: tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona <strong>di</strong> saturazione e a<br />
contatto <strong>di</strong>retto con il suolo o il sottosuolo.”<br />
Direttiva quadro n° 60/2000<br />
- acque potabili: tutte le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione dei cibi<br />
e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione, me<strong>di</strong>ante cisterna in bottiglie o in contenitori”<br />
Decreto Legislativo n° 31 del 02/02/2001<br />
- Bacino Scolante: il territorio la cui rete idrica superficiale scarica in Laguna <strong>di</strong> Venezia”<br />
Piano Direttore 2000 approvato con D.C.R. n. 24/2000<br />
b) Acque <strong>di</strong> transizione: i corpi idrici superficiali in prossimità della foce <strong>di</strong> un fiume, che sono parzialmente <strong>di</strong><br />
natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi <strong>di</strong><br />
acqua dolce.”<br />
Direttiva quadro n° 60/2000<br />
c) Acque marino costiere. le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria <strong>di</strong>stante, in<br />
ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea <strong>di</strong> base che serve da<br />
riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno<br />
delle acque <strong>di</strong> transizione.”<br />
Direttiva quadro n° 60/2000<br />
d) Acque <strong>di</strong> balneazione. le acque dolci, correnti o <strong>di</strong> lago e le acque marine nelle quali la balneazione è<br />
espressamente autorizzata ovvero non vietata.”<br />
Riferimenti legislativi Il settore è <strong>di</strong>sciplinato dal decreto legislativo 152/2006 che ha abrogato il D.Lgs.<br />
152/1999 che fissava gli obiettivi ed i criteri per la classificazione delle acque.<br />
Gli obiettivi previsti dal D.Lgs. 152/1999 erano i seguenti:<br />
per i corpi idrici significativi superficiali e sotterranei deve essere mantenuto o raggiunto entro il 31/12/2016<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> qualità ambientale corrispondente allo stato “Buono”; come obiettivo interme<strong>di</strong>o è previsto che<br />
entro il 31/12/2008 ogni corpo idrico superficiale classificato o tratto <strong>di</strong> esso consegua almeno i requisiti <strong>di</strong><br />
stato “Sufficiente”;<br />
deve essere mantenuto, ove già esistente, lo stato <strong>di</strong> qualità ambientale “Elevato”;<br />
38
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
per i corpi idrici a specifica destinazione devono essere mantenuti o raggiunti gli obiettivi <strong>di</strong> cui all’allegato 2<br />
del decreto.<br />
Questi obiettivi sono stati ripresi dal D.Lgs. n. 152/2006, con la principale <strong>di</strong>fferenza che l’obiettivo <strong>di</strong> “Buono”<br />
va raggiunto entro il 22/12/2015; viene data facoltà alle regioni <strong>di</strong> stabilire obiettivi meno rigorosi qualora,<br />
motivatamente, non possano essere raggiunti quelli <strong>di</strong> Legge. I criteri <strong>di</strong> elaborazione dei dati nel caso della<br />
classificazione per la qualità ambientale e nel caso della qualità per specifica destinazione sono <strong>di</strong>versi,<br />
quin<strong>di</strong>, anche nel caso <strong>di</strong> parametri comuni, le valutazioni devono essere considerate in modo<br />
complementare.<br />
Il D.Lgs. 152/2006 privilegia l’analisi delle comunità biologiche del corso d’acqua, tuttavia non vengono<br />
ancora forniti dei criteri oggettivi per la classificazione. Pertanto nel seguito viene riportata la classificazione<br />
dei corsi d’acqua ai sensi del D.Lgs. n. 152/1999, <strong>di</strong> fatto l’unica con un prestabilito criterio.<br />
Il decreto classifica i corpi idrici in cinque classi <strong>di</strong> merito che definiscono lo stato <strong>di</strong> qualità ecologico.<br />
Stato elevato: nessuna alterazione antropica, o alterazioni antropiche poco rilevanti dei calori degli elementi<br />
<strong>di</strong> qualità fisico-chiica e idromorfologici del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale rispetto a quelli <strong>di</strong><br />
norma associati a tale tipo inalterato. I valori degli elementi <strong>di</strong> qualità del corpo idrico<br />
superficiale rispecchiano quelli <strong>di</strong> norma associati a tale tipo inalterato e non evidenziano<br />
nessuna <strong>di</strong>storsione, o <strong>di</strong>storsioni poco rilevanti. Si tratti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni e comunità tipiche<br />
specifiche.<br />
Stato buono: i valori <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale presentano livelli poco elevati <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>storsione dovuti all’attività umana, ma si <strong>di</strong>scostano solo lievemente da quelli <strong>di</strong> norma<br />
associati al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato.<br />
Stato sufficiente: i valori <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale si <strong>di</strong>scostano moderatamente<br />
da quelli <strong>di</strong> norma associati al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato. I valori presentano<br />
segni moderati <strong>di</strong> <strong>di</strong>storsione dovuti all’attività umana e alterazioni significativamente maggiori<br />
rispetto alle con<strong>di</strong>zioni dello stato buono.<br />
Stato scarso: le acque che presentano alterazioni considerevoli degli elementi <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong><br />
corpo idrico superficiale e nelle quali le comunità biologiche interessate <strong>di</strong> <strong>di</strong>scostano<br />
sostanzialmente da quelle <strong>di</strong> norma associate al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato.<br />
Stato cattivo: le acque che presentano gravi alterazioni dei valori degli elementi <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong><br />
corpo idrico superficiale e nelle quali mancano ampie porzioni <strong>di</strong> comunità biologiche<br />
interessate <strong>di</strong> norma associate al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato<br />
Classificazione delle acque sotterranee: l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> stato chimico delle acque sotterranee (SCAS) esprime in<br />
maniera sintetica la qualità chimica delle acque <strong>di</strong> falda, basandosi sulla determinazione <strong>di</strong> sette parametri <strong>di</strong><br />
base (conducibilità elettrica, cloruri, manganese, ferro, nitrati, solfati e ione ammonio) ed altri inquinanti<br />
organici e inorganici, detti ad<strong>di</strong>zionali, scelti in relazione all'uso del suolo e alle attività antropiche presenti sul<br />
territorio<br />
.<br />
39
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
DATI RISULTANTI DAI<br />
MACRODESCRITTORI<br />
(LIM)<br />
QUALITA’ BIOLOGICA<br />
(INDICE BIOTICO ESTESO,<br />
IBE)<br />
STATO QUANTITATIVO<br />
STATO CHIMICO<br />
Schema semplificato<br />
ACQUE SUPERFICIALI<br />
STATO ECOLOGICO<br />
(STATO ECOLOGICO DEI<br />
CORSI D’ACQUA, SECA)<br />
STATO CHIMICO<br />
(concentrazione inquinanti)<br />
ACQUE SOTTERANEE<br />
Fonte dei dati<br />
Principali fonti per la matrice acqua sono le seguenti:<br />
ARPAV, CD “LR 11/2004 Dati ambientali”, Monitoraggio regionale della acque sotterranee, luglio<br />
2006.<br />
ARPAV “Monitoraggio matrice acqua 2003”<br />
ARPAV “Monitoraggio matrice acqua 2004”<br />
ARPAV “Qualità delle acque superficiali 2007”<br />
N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo, Gli acquiferi nella pianura a Nord <strong>di</strong> Vicenza, 1982<br />
www.arpav.veneto.it<br />
Stu<strong>di</strong>o Marchetto, Relazione Geologica realizzata per il PAT<br />
40<br />
QUALITA’ AMBIENTALE<br />
(STATO AMBILENTALE DEI CORSI<br />
D’ACQUA SACA)<br />
QUALITA’ AMBIENTALE
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.2 Le acque a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
Lo stato ambientale delle acque superficiali Il territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no appartiene al sistema<br />
idrografico del Leogra-Timonchio e i principali corsi d’acqua superficiali presenti sono:<br />
▪ il torrente Leogra;<br />
▪ il torrente Timonchio;<br />
▪ il torrente Rio delle Pietre;<br />
▪ la roggia dei Molini;<br />
▪ il torrente Rostone.<br />
4.2.1 Sistema Leogra Timonchio<br />
II fiume Leogra nasce dal Pian delle Fugazze e, lungo il suo percorso fino a Schio, raccoglie le acque <strong>di</strong><br />
molte valli laterali (la Val Canale, la Val Maso, la Val Malunga, la Val Sterpa, la Val <strong>di</strong> Sagno).<br />
Il torrente Timonchio nasce dal M. Novegno ed è alimentato anche dai contributi della Valle dell'Orco e del<br />
torrente Boldoro. In località <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> riceve l’apporto del Leogra e continua il suo corso mantenendo<br />
il nome <strong>di</strong> Torrente Timonchio. Riceve gli apporti del torrente Rostone, del torrente Igna, della roggia Verlata<br />
(che riceve i reflui dell’impianto <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong> Villaverla) e del Bacchiglioncello, acque che presentano<br />
con<strong>di</strong>zioni ambientali già compromesse. Il Timonchio è praticamente sempre asciutto a causa sia delle<br />
captazioni per scopi idroelettrici ed industriali sia dei fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione in subalveo dovuti alla natura<br />
del substrato.<br />
Il sistema idrografico Leogra-Timonchio risulta costituito, oltre che dai due corsi d’acqua che lo definiscono,<br />
da una derivazione a scopo idroelettrico con origine a Torrebelvicino e restituzione imme<strong>di</strong>atamente a valle<br />
della stazione <strong>di</strong> misura del Leogra.<br />
Esiste un altro canale artificiale, la Roggia Schio-<strong>Marano</strong>, il cui corso comincia e finisce all’interno del tratto<br />
<strong>di</strong>sperdente e che peraltro non ha influenza agli effetti del calcolo. A monte della stazione in ingresso del<br />
Timonchio si <strong>di</strong>parte la Roggia Thiene il cui contributo viene computato nel sistema irriguo Me<strong>di</strong>o Astico nel<br />
quale va a confluire.<br />
Altri corsi d’acqua minori, come il Torrente Vegri, hanno perso da tempo la loro funzione idraulica dato che il<br />
loro letto, a tratti, non è più rintracciabile.<br />
41
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Fonte: N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo, Gli acquiferi nella pianura a Nord <strong>di</strong> Vicenza, 1982.<br />
I corsi d’acqua più importanti sono il Leogra, il Timonchio e il Rio delle Pietre; per quanto riguarda i primo<br />
due, l’ARPAV li in<strong>di</strong>vidua come segue. I tratti omogenei interessati nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono il<br />
LEO01 (per il tratto più a sud), il TIM01 (per il tratto più a nord) e il TIM02.<br />
Co<strong>di</strong>ce Tratto<br />
Omogeneo<br />
Descrizione<br />
Tratto<br />
Tipo Corso<br />
d'acqua<br />
Nome Corso<br />
d'acqua<br />
LEOGRA TIMONCHIO<br />
LEO01 LEO02 TIM01 TIM02 TIM03<br />
dalla confluenza<br />
nel torrente<br />
Timonchio alla<br />
confluenza del<br />
torrente Gogna<br />
dalla confluenza<br />
del torrente<br />
Gogna all’origine<br />
del torrente (al<br />
confine della<br />
Regione Veneto)<br />
dalla confluenza<br />
nel Bacchiglione<br />
alla confluenza<br />
del torrente<br />
Leogra (è<br />
compresa anche<br />
la staz. 439-old)<br />
42<br />
dalla confluenza<br />
del Leogra allo<br />
scarico del<br />
depuratore <strong>di</strong><br />
Schio (85.000<br />
AE)<br />
dallo scarico del<br />
depuratore <strong>di</strong><br />
Schio all’origine<br />
del torrente<br />
TORRENTE TORRENTE TORRENTE TORRENTE TORRENTE<br />
LEOGRA LEOGRA TIMONCHIO TIMONCHIO TIMONCHIO<br />
CODICE PTA 2 2 2 2 2<br />
C BAC LIV1 N003 N003 N003 N003 N003<br />
GBOX inizio 1681739 1669135 1688969 1687255 1684273<br />
GBOY inizio 5064797 5072629 5061492 5064585 5068022<br />
GBOX fine 1688969 1681739 1697185 1688969 1687255<br />
GBOY fine 5061492 5064797 5055080 5061492 5064585<br />
LUNGHEZZA (m) 8333 17424 12164 3685 5401
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Nelle figure seguenti sono rappresentati gli andamenti <strong>di</strong> alcuni parametri (IBE, LIM, SECA, SACA)<br />
macrodescrittori. Le <strong>di</strong>verse classi, e i relativi colori, sono stati definiti in base alla tabella delle classi <strong>di</strong><br />
qualità. In base a quanto previsto le classificazioni derivano dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore fra i<br />
<strong>di</strong>versi parametri <strong>di</strong> base.<br />
43
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.2.2 L’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE)<br />
IBE: In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso: è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong> un determinato tratto <strong>di</strong> corso<br />
d’acqua. Si basa sull’analisi della struttura delle comunità <strong>di</strong> macroinvertebrati bentonici che vivono almeno<br />
una parte del loro ciclo biologico in acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12 valori,<br />
raggruppati a loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da 1 = stato elevato, a 5 = stato pessimo.<br />
Alle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> qualità sono associati dei colori convenzionali utilizzati per rappresentare lo stato<br />
chimico delle acque.<br />
Valori IBE classi <strong>di</strong> qualità 6<br />
10, 11, … Classe I: Stato elevato<br />
8-9 Classe II: Stato me<strong>di</strong>amente elevato<br />
6-7 Classe III: Stato interme<strong>di</strong>o<br />
4-5 Classe IV: Stato me<strong>di</strong>amente pessimo<br />
1-3 Classe V: Stato pessimo<br />
STAZIONE<br />
LEOGRA<br />
LEO02<br />
43<br />
TIMONCHIO<br />
TIM03<br />
438<br />
TIM02<br />
439<br />
TIM01<br />
439<br />
Valli del<br />
Pasubio<br />
Torrebelvicino<br />
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl.<br />
9/10 II 11 I 10/11 I 10 I 9/10 II 10/11 I 10 I 10 I<br />
9/10 II 11 I 10/11 I 10 I 9/10 II 10/11 I 10 I 10 I<br />
Santorso 9 II 10 I 10 I 7/8 III 10 I 9 II 9 II 9 II<br />
Schio 9 II 10 I 10 I 7/8 III 10 I 9 II 9 II 9 II<br />
<strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong><br />
4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III - - - -<br />
Malo 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />
Villaverla 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />
Isola<br />
Vicentina<br />
4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />
Caldogno 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />
6 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: elevato e me<strong>di</strong>amente elevato = ; interme<strong>di</strong>o e<br />
me<strong>di</strong>amente pessimo = ; pessimo = <br />
44
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
attestarsi su in livello qualitativo me<strong>di</strong>o (“stato interme<strong>di</strong>o”).<br />
4.2.3 Il Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrosettori (LIM)<br />
45<br />
L’in<strong>di</strong>ce Biotico Esteso misurato per il torrente<br />
Leogra, nel tratto classificato come “LEO02”,<br />
presenta valori tali per poter attribuire al<br />
corso d’acqua uno “stato chimico elevato”.<br />
Nonostante, dal 2001 al 2004, si registri un<br />
peggioramento della qualità dello stato<br />
chimico, i dati dal 2005 al 2007 mostrare un<br />
miglioramento della qualità. I valori rilevati nel<br />
torrente Timonchio mostrano livelli più bassi.<br />
Nel tratto TIM03 i valori relativi all’anno 2003<br />
si sono abbassati fino alla soglia dello “stato<br />
interme<strong>di</strong>o”, per poi raggiungere, tra il 2005 e<br />
il 2007, uno stato me<strong>di</strong>amente elevato . I tratti<br />
TIM02 e TIM01, invece, mettono in luce una<br />
situazione più critica. L’incompletezza dei dati<br />
non permettono una chiara lettura della<br />
tendenza in atto che sembra comunque<br />
LIM: Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrodescrittori: è rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo; 5=pessimo). Il<br />
LIM è un valore numerico derivato dalla somma dei valori corrispondenti al 75° percentile dei parametr i<br />
in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del D.Lgs 152/99 e s.m.i.. Il 75° percentile viene calcolato sulla base dei ri sultati delle<br />
analisi dei campionamenti effettuati nel corso <strong>di</strong> un anno. Il calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto<br />
in<strong>di</strong>cato nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando sette parametri. In base al risultato <strong>di</strong> tale<br />
calcolo a ogni parametro viene attribuito un punteggio.<br />
LIM classi <strong>di</strong> qualità 7<br />
LEOGRA<br />
TIMONCHIO<br />
480-560 Livello I<br />
240-475 Livello II<br />
120-235 Livello III<br />
60-115 Livello IV<br />
< 60 Livello V<br />
TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
LEO02<br />
TIM03<br />
TIM02<br />
TIM01<br />
43<br />
Valli del<br />
Pasubio<br />
240 440 460 380 420 300 360 400<br />
43 Torrebelvicino 240 440 460 380 420 300 360 400<br />
438 Santorso 320 360 420 440 360 440 320 460<br />
438 Schio 320 360 420 440 360 440 320 460<br />
439 <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong><br />
280 - - 185 205 145 - -<br />
439 Malo 280 - - 185 205 145 155 245<br />
439 Villaverla 280 - - 185 205 145 155 245<br />
439<br />
Isola<br />
Vicentina<br />
280 - - 185 205 145 155 245<br />
439 Caldogno 280 - - 185 205 145 155 245<br />
7 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: livelli I e II = ; livello III e IV = ; ; livello V =
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.2.4 Lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (SECA)<br />
46<br />
Il calcolo del Livello <strong>di</strong> Inquinamento da<br />
Macrosettori conferma le considerazioni<br />
esposte dalla lettura dei dati relativi all’IBE: il<br />
tratto del torrente Timonchio (TIM01 e<br />
TIM02) presenta qualità minori con un<br />
leggero e positivo innalzamento dei valori per<br />
il tratto TIM01 nel 2005.<br />
SECA: Stato Ecologico dei corsi d'acqua: è un in<strong>di</strong>ce sintetico che definisce lo stato ecologico dei corpi<br />
idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi chimico-fisiche e microbiologiche (LIM) con i risultati<br />
dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde,<br />
giallo, arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi <strong>di</strong> qualità.<br />
LEOGRA<br />
TIMONCHIO<br />
classi SECA classi <strong>di</strong> qualità 8<br />
Classe 1 Ottimo<br />
Classe 2 Me<strong>di</strong>amente ottimo<br />
Classe 3 Interme<strong>di</strong>o<br />
Classe 4 Me<strong>di</strong>amente pessimo<br />
Classe 5 Pessimo<br />
TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
LEO02<br />
TIM03<br />
TIM02<br />
TIM01<br />
43<br />
Valli del<br />
Pasubio<br />
2 2 2 2 2 2 2 2<br />
43 Torrebelvicino 2 2 2 2 2 2 2 2<br />
438 Santorso 2 2 2 2 2 2 2 2<br />
438 Schio 2 2 2 2 2 2 2 2<br />
439 <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong><br />
4 - - - 3 3 - -<br />
439 Malo 4 - - - 3 3 3 3<br />
439 Villaverla 4 - - - 3 3 3 3<br />
439<br />
Isola<br />
Vicentina<br />
4 - - - 3 3 3 3<br />
439 Caldogno 4 - - - 3 3 3 3<br />
8 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: classe ottimo e me<strong>di</strong>amente ottimo = ; classe<br />
interme<strong>di</strong>a e me<strong>di</strong>amente pessimo = ; ; pessimo =
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.2.5 Lo Stato <strong>Ambientale</strong> dei Corsi d’Acqua (SACA)<br />
47<br />
L’integrazione dei valori IBE e LIM permette<br />
<strong>di</strong> classificare il tratto del torrente Leogra<br />
(LEO02) e Timonchio (TIM03) allo stato <strong>di</strong><br />
qualità me<strong>di</strong>amente ottimo.<br />
Per il torrente Timonchio (tratti TIM02 e<br />
Tim01) si ripresenta il problema dato dalla<br />
mancanza dei dati relativi agli anni 2001,<br />
2002, 2003, ma tra il 2004 e il 2007, sembra<br />
stabilizzarsi al livello interme<strong>di</strong>o.<br />
SACA: Stato ambientale dei corsi d'acqua: è un in<strong>di</strong>ce sintetico che definisce lo stato ambientale dei<br />
corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA con i dati relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti<br />
chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente, scadente e pessimo.<br />
LEOGRA<br />
TIMONCHIO<br />
classi SACA classi <strong>di</strong> qualità 9<br />
Classe 1 Elevato<br />
Classe 2 Buono<br />
Classe 3 Sufficiente<br />
Classe 4 Scadente<br />
Classe 5 Pessimo<br />
TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
LEO02<br />
TIM03<br />
TIM02<br />
TIM01<br />
43<br />
43<br />
Valli del<br />
Pasubio<br />
Torrebelvicino<br />
Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
438 Santorso Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
438 Schio Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />
439 <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong><br />
Scadente - - - Sufficiente Sufficiente - -<br />
439 Malo Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />
439 Villaverla Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />
439<br />
Isola<br />
Vicentina<br />
Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />
439 Caldogno Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />
9 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: : classe elevata e buona = ; classe sufficiente e<br />
scadente = ; pessimo =
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
48<br />
Come per gli altri in<strong>di</strong>catori, la qualità delle<br />
superficiali nella zona <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
è positiva per il torrente Leogra, in<br />
miglioramento per il Timonchio rispetto al<br />
2003, ma pur sempre attestata al livello<br />
“sufficiente”.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.3 Consumi acqua e rete fognatura<br />
Dati forniti dall’AVS relativamente ai consumi <strong>di</strong> acqua sono:<br />
n. clienti acquedotto n. clienti fognatura e depurazione<br />
Uso 2006 2007 2008 2009 2006 2007 2008 2009<br />
Domestico 3.312 3.612 3.844 3.839 3.008 3.301 3.533 3.522<br />
Diversi 433 480 499 501 345 366 375 389<br />
zootecnico 40 38 42 39<br />
0 0 0 0<br />
volumi<br />
Uso 2006 2007 2008 2009<br />
Domestico 512.796 499.602 483.828 507.591<br />
Diversi 120.972 138.941 123.000 134.341<br />
zootecnico 30.226 22.314 27.415 33.412<br />
49<br />
800.000<br />
700.000<br />
600.000<br />
500.000<br />
400.000<br />
300.000<br />
200.000<br />
100.000<br />
0<br />
CONSUMI 2006-2009 PER SETTORE<br />
Domestico zootecnico Diversi<br />
2006 2007 2008 2009<br />
Nel complesso, i volumi <strong>di</strong> acqua erogati tra il 2006 e il 2009 sono rimasti invariati (incremento dell’1,7%).<br />
Per confrontare questi dati con i dati <strong>di</strong>sponibili come me<strong>di</strong>a italiana e me<strong>di</strong>a europea (fonte rapporto<br />
in<strong>di</strong>catori ambientali in veneto e<strong>di</strong>zione 2008) riferite al solo utilizzo domestico si stimano i<br />
litri/abitanti/giorno:<br />
Anno litri/ab/giorno<br />
2006 148,3<br />
2007 142,9<br />
2008 137,7<br />
me<strong>di</strong>a italiana (2005) = 250 l/ab/g<br />
me<strong>di</strong>a europea (2006) = 180 l/ab/g<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Consumi acqua per uso<br />
domestico (l/ab/giorno)<br />
> 250 l/ab/g (me<strong>di</strong>a italiana al 2005)<br />
180-250 l/ab/g<br />
x < 180 l/ab/g (me<strong>di</strong>a europea al 2006)<br />
Per quanto riguarda sia la rete dell’acquedotto che la rete della fognatura, non <strong>di</strong>sponendo del dato sulla<br />
reale copertura della rete, nell’ipotesi che ad ogni famiglia corrisponda un’abitazione che necessita <strong>di</strong><br />
allacciamento alla rete acquedottistica e alla fognatura risulta:<br />
Anno % connessa alla fognatura % connessa all’acquedotto<br />
2006 81,4 % 89,6 %<br />
2007 88,1 % 96,4 %<br />
2008 92,8 % 100,9 %<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Connessione alla rete fognatura e<br />
acquedotto anno 2008 (stima<br />
rispetto al n. famiglie e numero<br />
< 80 %<br />
90 <strong>–</strong> 80 %<br />
allacciamenti) x > 90 % (sia per rete fognatura che acquedotto)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Inoltre, si segnalano alcuni interventi:<br />
Rete acquedotto lunghezza in metri<br />
potenziamento acquedotto via S.Maria<br />
nuovi allacciamenti via Vittorio Veneto<br />
rifacimento acquedotto via Cà Bosco<br />
potenziamento rete via S. Lucia<br />
PdL Europa<br />
PdL Bronzi<br />
PdR centro storico comparto 3<br />
PdL Gelso<br />
2.391<br />
Rete fognatura lunghezza in metri<br />
estensione rete via IV Novembre e Vittorio Veneto<br />
estensione rete via Milano<br />
PdL Bronzi<br />
PdR centro storico comparto 4<br />
PdL Gelso<br />
2.123<br />
4.4 L’inquinamento delle risorse idriche a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />
La valutazione del carico inquinante è fatta sulla base <strong>di</strong> due in<strong>di</strong>catori specifici: il carico organico potenziale<br />
in abitanti equivalenti e il carico trofico potenziale. Il calcolo si effettua attraverso dei coefficienti <strong>di</strong><br />
conversione.<br />
4.4.1 Carico organico potenziale<br />
Il carico organico potenziale: è la stima (espressa in abitanti equivalenti <strong>–</strong>AE-) dei carichi organici<br />
(biodegradabili) totali presenti nell’area, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, zootecnica, industriale, da<br />
sottoporre a depurazione.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong><br />
Popolazione<br />
Residente<br />
ISTAT 2001<br />
(abitanti)<br />
Popolazione<br />
Fluttuante<br />
me<strong>di</strong>a annua<br />
(presenze/365)<br />
Superficie Sau<br />
da ISTAT<br />
50<br />
Carico<br />
organico<br />
Civile<br />
(AE)<br />
Carico<br />
organico<br />
Industriale<br />
(AE)<br />
Carico<br />
organico totale<br />
8.879 8 760.68 8.887 17.513 26.400<br />
34% 66% 100%<br />
Provincia <strong>di</strong><br />
6.738 21.353 28.121<br />
Vicenza 24% 76% 100%<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Carico organico potenziale totale<br />
x<br />
> 177.783 AE (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Venezia - che registra la me<strong>di</strong>a<br />
più alta per il Veneto, fonte QC regionale)<br />
30.418 <strong>–</strong> 177.783 AE<br />
> 30.418 AE (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Padova - che registra la me<strong>di</strong>a<br />
più bassa per il Veneto, fonte QC regionale)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.4.2 Carico trofico potenziale<br />
Il carico trofico potenziale: è la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità potenzialmente immesse<br />
nell’ambiente, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale. Per tale calcolo vengono<br />
utilizzati particolari coefficienti <strong>di</strong> conversione.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong><br />
Provincia <strong>di</strong><br />
Vicenza<br />
CIVILE AGROZOOTECNICO INDUSTRIALE<br />
AZOTO (t/a) FOSFORO(t/a) AZOTO (t/a) FOSFORO t/a) AZOTO (t/a) FOSFORO (t/a)<br />
40,0 5,3 216,8 87,7 91,6 10,2<br />
45,3 304,5 101,8<br />
51<br />
451,6<br />
30,3 4 196,5 98,4 99,4 10,1<br />
34,4 294,9 109,5<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Carico trofico potenziale totale<br />
x<br />
438,7<br />
> 2.294 t/a (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Venezia - che registra la me<strong>di</strong>a<br />
più alta per il Veneto, fonte QC regionale)<br />
124,4 <strong>–</strong> 2.294 t/a<br />
> 124,4 t/a (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Padova - che registra la me<strong>di</strong>a<br />
più bassa per il Veneto, fonte QC regionale)<br />
Il carico organico potenziale calcolato per <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è determinato per il 66,34% dalle attività<br />
industriali e risulta, intermini assoluti, leggermente inferiore rispetto al carico organico potenziale totale<br />
stimato come me<strong>di</strong>a provinciale.<br />
Il Carico trofico potenziale, per un totale <strong>di</strong> 551,5 t/a, è invece determinato per il 67,4 % dalle attività<br />
zootecniche e per il 22,5 % dalle attività industriali. Le attività civili sembrano influenzare solo per il 10,1 %.<br />
In questo caso il carico totale risulta leggermente superiore alla me<strong>di</strong>a provinciale (con una maggior<br />
incidenza del settore agrozzotecnico).
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
4.5 Le acque sotterranee<br />
Il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> appartiene alla “Zona <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi profon<strong>di</strong>” (Alta Pianura<br />
Vicentina) dal momento che il materasso alluvionale è sede <strong>di</strong> un’unica falda idrica 10 (acquifero<br />
in<strong>di</strong>fferenziato) con profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>amente tra 40 a 80 metri.<br />
La <strong>di</strong>rezione principale del deflusso idrico va dal quadrante nord-ovest verso il quadrante est-sud.<br />
La falda presenta un grado <strong>di</strong> vulnerabilità non trascurabile, dove la presenza <strong>di</strong> lenti argillose risulta<br />
spora<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> carattere lentiforme<br />
4.5.1 Concentrazione me<strong>di</strong>a degli inquinanti chimici nelle acque sotterranee<br />
E' la valutazione della concentrazione me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> inquinanti chimici precipui (p.es. azoto ammoniacale<br />
(come NH4), azoto nitrico (come NO3), metalli, composti organoalogenati, pestici<strong>di</strong>) che si riscontrano<br />
nell'analisi <strong>di</strong> campioni dell'acqua <strong>di</strong> un certo acquifero rispetto ai limiti del DL 152/99. Es. azoto<br />
ammoniacale: inquinamento <strong>di</strong> origine civile, uso <strong>di</strong> concimi a base <strong>di</strong> urea; azoto nitrico: inquin.organico<br />
(civile ed ind.) ed agricolo; cloruri: fenomeno <strong>di</strong> salinizzazione; metalli/comp. organoalogenati: immissione <strong>di</strong><br />
sostanze tossiche; pestici<strong>di</strong>: agricoltura o zootecnia.<br />
Prelievo da pozzo n. 456 a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (X=1690100.00 Y=5063538.00 Gauss Boaga Ovest)<br />
anno anno<br />
52<br />
2011<br />
2005 2006 2007 2005 2006 2007<br />
Cloruri mg/l 30.0 23.5 24 Freon 113 µg/l 0.01 0.0175<br />
Conducibilità elettrica<br />
specifica a 20 °C_ µS/cm<br />
Ione ammonio (NH4)<br />
Nitrati (NO3)<br />
mg/l<br />
mg/l<br />
630.0 628 599.5<br />
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
1,1,2,2 Tetracloroetano µg/l Pen<strong>di</strong>metalin µg/l
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Localizzaione punti <strong>di</strong> monitoraggio<br />
4.6 “Sofferenza idraulica”<br />
A seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi incontri fra Genio Civile <strong>di</strong> Vicenza, Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Me<strong>di</strong>o Astico Bacchiglione,<br />
Associazioni <strong>di</strong> categoria degli Agricoltori e <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è emerso il problema della<br />
“sofferenza idraulica” del Rio delle Pietre nel tratto <strong>di</strong> attraversamento urbano dello stesso, nei suoi momenti<br />
<strong>di</strong> piena.<br />
Tale corso d’acqua infatti, a carattere fortemente torrentizio, presenta generalmente sezione molto ridotta.<br />
Ciò comporta che nei perio<strong>di</strong> critici <strong>di</strong> pioggia intensa non è in grado <strong>di</strong> smaltire velocemente l’onda <strong>di</strong> piena.<br />
Si pone quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> deviare parte delle acque del Rio delle Pietre a monte del centro abitato, a<br />
mezzo <strong>di</strong> canale scolmatore, con funzione <strong>di</strong> laminazione, nel torrente Timonchio. (ve<strong>di</strong> relazione Stu<strong>di</strong>o<br />
geologico Marchetto allegata al PAT).<br />
Rio delle Pietre, così come Roggia dei Molini, nel tratto in cui attraversano l’abitato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> sono in parte<br />
combinati.<br />
54<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5. SUOLO E SOTTOSUOLO<br />
5.1 Introduzione<br />
Il suolo è una risorsa limitata, composto da particelle minerali, sostanza organica, acqua aria ed organismi<br />
viventi, occupa lo strato superficiale della crosta terrestre e ricopre 1/16 della superficie del pianeta.<br />
E’ un sistema complesso in continua evoluzione, risultato dell’interazione <strong>di</strong> alcuni fattori che gli esperti<br />
in<strong>di</strong>cano con il nome <strong>di</strong> clorpt:<br />
cl (clima, temperatura,umi<strong>di</strong>tà)<br />
o (organismi viventi)<br />
r (rilievo, pendenza del versante, esposizione)<br />
p (roccia madre, materiale <strong>di</strong> partenza)<br />
t (tempo trascorso dall’inizio della trasformazione del suolo).<br />
Il suolo è un elemento essenziale degli ecosistemi, una sua qualsiasi alterazione può ripercuotersi non solo<br />
sulla sua capacità produttiva, ma anche sulla qualità dell’acqua che beviamo e dei prodotti agricoli <strong>di</strong> cui ci<br />
nutriamo.<br />
La formazione <strong>di</strong> un suolo inizia quando un determinato materiale, come ad esempio uno strato <strong>di</strong> roccia<br />
portato alla luce da una frana, un accumulo <strong>di</strong> detriti alle pen<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un monte oppure la sabbia <strong>di</strong> una duna<br />
costiera, viene sottoposto all’azione demolitrice degli agenti ambientali, come l’alternarsi <strong>di</strong> gelo e <strong>di</strong>sgelo, il<br />
vento e la pioggia. Tramite la loro azione, la roccia viene ridotta in frammenti, che possono restare nello<br />
stesso posto o essere trasportati altrove dall’acqua, dal vento, dal ghiaccio e dalla gravità; questi frammenti<br />
vengono poi trasformati gradualmente dall’azione degli organismi pionieri (licheni, muschi e alghe), dei<br />
batteri e delle piante. A questo materiale si mescolano i resti <strong>di</strong> organismi vegetali e animali e, pian piano, si<br />
forma una quantità <strong>di</strong> terreno sempre più cospicua, che gli organismi e gli agenti climatici mo<strong>di</strong>ficano<br />
ulteriormente. Con il tempo, il suolo aumenta <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, permettendo lo sviluppo <strong>di</strong> piante <strong>di</strong> maggiori<br />
<strong>di</strong>mensioni, come gli alberi, e la vita <strong>di</strong> animali terricoli, come i lombrichi e le talpe, che contribuiscono con la<br />
loro attività a mantenere gli strati superiori ben aerati. Contemporaneamente l’acqua, filtrando attraverso il<br />
suolo, trasporta in profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>verse sostanze.<br />
Le proprietà chimiche, fisiche e biologiche variano da suolo a suolo ed anche tra i <strong>di</strong>versi strati (orizzonti)<br />
all’interno dello stesso suolo.<br />
Le funzioni del suolo sono innumerevoli, da semplice supporto fisico per la costruzione <strong>di</strong> infrastrutture,<br />
impianti industriali e inse<strong>di</strong>amenti umani, a base produttiva della maggior parte dell’alimentazione umana e<br />
animale, del legname e <strong>di</strong> altri materiali utili all’uomo. E’ deposito e fonte <strong>di</strong> materie prime come argilla,<br />
ghiaia, sabbia, torba e minerali; ha funzione <strong>di</strong> mantenimento dell’assetto territoriale, in quanto fattore<br />
determinante per la stabilità dei versanti e per la circolazione idrica sotterranea e superficiale. Il suolo ha<br />
anche una importante funzione naturalistica quale habitat <strong>di</strong> una gran<strong>di</strong>ssima varietà <strong>di</strong> specie animali e<br />
vegetali e perché in esso si completano i cicli dell’acqua e <strong>di</strong> altri elementi naturali. E’, infine, un importante<br />
elemento del paesaggio che ci circonda e fa parte del nostro patrimonio storico e culturale.<br />
La Commissione Europea (COM 179/02) ha riconosciuto le principali funzioni del suolo:<br />
- produzione alimentare e <strong>di</strong> biomasse;<br />
- trasformazione e riserva <strong>di</strong> sostanze<br />
organiche ed inorganiche;<br />
- filtro nei confronti dei corpi idrici sotterranei;<br />
55<br />
- habitat <strong>di</strong> organismi viventi;<br />
- fonte <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità;<br />
- supporto fisico e culturale dell’umanità;<br />
- fonte <strong>di</strong> materie prime.<br />
E ha identificato otto minacce principali per il suolo che corrispondono ad altrettanti processi <strong>di</strong><br />
degradazione:<br />
1. erosione;<br />
2. <strong>di</strong>minuzione della sostanza organica;<br />
3. contaminazione;<br />
4. cementificazione (copertura del suolo per<br />
mezzo <strong>di</strong> infrastrutture o e<strong>di</strong>fici);<br />
5. compattamento;<br />
6. <strong>di</strong>minuzione della bio<strong>di</strong>versità;<br />
7. salinizzazione;<br />
8. rischi idrogeologici (alluvioni e frane).<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
La conoscenza dei suoli è alla base <strong>di</strong> qualsiasi ulteriore valutazione sullo stato ambientale dei suoli, sulle<br />
minacce <strong>di</strong> degradazione che ne mettono a rischio la funzionalità e sulle misure volte a ridurre tale rischio.<br />
Tale conoscenza può essere acquisita solo attraverso uno stu<strong>di</strong>o sistematico delle caratteristiche dei suoli <strong>di</strong><br />
un territorio che ha nella pedologia, ed in particolare nella cartografia dei suoli, le proprie basi scientifiche e<br />
metodologiche.<br />
Fonte dei dati<br />
Principali fonti dei dati per la matrice suolo sono:<br />
▪ PRAC <strong>–</strong> PIANO REGIONALE ATTIVITA’ DI CAVA (adottato con D.G.R. 23 ottobre 2003, n° 3121)<br />
▪ PTCP - Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale, Provincia <strong>di</strong> Vicenza (adottato con Del. CR<br />
77 del 19/12/2006);<br />
▪ Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al<br />
PAT;<br />
▪ Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT;<br />
▪ Elaborazione dati uso del suolo realizzato dallo stu<strong>di</strong>o Landlab<br />
5.2 Fragilità del territorio<br />
5.2.1 Cave<br />
<strong>Marano</strong> è collocata all’interno dell’ambito potenziale per l’attività <strong>di</strong> cava <strong>di</strong> ghiaia e sabbia, e ricade<br />
all’interno dell’insieme estrattivo 5. Sono presenti tre cave attive a cielo aperto per l’estrazione <strong>di</strong> ghiaia e<br />
sabbia, con profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> coltivazione da 12 a 26 m e ubicate nel settore nord orientale del territorio<br />
comunale.<br />
materiale co<strong>di</strong>ce denominazione<br />
Sabbia e ghiaia 7191 VIANELLE<br />
Sabbia e ghiaia 7229 VEGRI<br />
Sabbia e ghiaia 7125 BROGIANE<br />
Il perimetro dell’ATE 5 è in corso <strong>di</strong> revisione e potrebbe subire delle mo<strong>di</strong>fiche in sede <strong>di</strong> approvazione del<br />
PRAC (nella tavola <strong>di</strong> piano è inserito il perimetro segnalato dalla Regione Veneto nel 2008<br />
Fig. Localizzazione Ate5 - proprietà<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Cave<br />
X<br />
56<br />
2011<br />
Presenza <strong>di</strong> cave attive e/o autorizzazione per l’apertura <strong>di</strong><br />
nuove cave<br />
Cave <strong>di</strong>smesse e da recuperare<br />
Nessuna cava (o solo cave <strong>di</strong>smesse e già recuperate)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.3 Morfologia<br />
(Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al PAT)<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista morfologico il territorio comunale risulta pianeggiante ma con un rilevante <strong>di</strong>slivello tra nord<br />
(173 m) e sud (112 m), ovvero una pendenza <strong>di</strong> poco superiore all’1%.<br />
In senso Est <strong>–</strong> Ovest risulta morfologicamente interessante la posizione del Centro abitato, posto<br />
topograficamente in una leggera depressione rispetto ai settori estremi, occidentali e orientali del territorio<br />
Comunale.<br />
Questa estesa area pianeggiante è caratterizzata da un sottosuolo grossolano, eminentemente ghiaioso, <strong>di</strong><br />
spessore notevole, superiore al centinaio <strong>di</strong> metri, con debole copertura limoso argillosa, (0,5 <strong>–</strong> 1,0 m) nel<br />
settore centro orientale, mentre in quello occidentale, anche se non in modo omogeneo, la coltre <strong>di</strong> terreni<br />
“fini” raggiunge uno spessore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 2,0 m con punti <strong>di</strong> 4,0 <strong>–</strong> 5,0 m, soprattutto in vicinanza dell’ asta<br />
fluviale del torrente Leogra.<br />
Tale materasso alluvionale è sede <strong>di</strong> un’unica falda idrica (“acquifero in<strong>di</strong>fferenziato”) e, pertanto, il territorio<br />
<strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> appartiene alla “Zona <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi profon<strong>di</strong>” (Alta Pianura Vicentina).<br />
Situazione geostruttutrale e idrogeologica<br />
Sottosuolo: litologicamente, al <strong>di</strong> sotto della copertura <strong>di</strong> terreno agrario, il sottosuolo è costituito in<br />
prevalenza da ghiaie e, subor<strong>di</strong>natamente, da sabbie e ciottoli, mentre la frazione “fine” è scarsa.<br />
E’ stata registrata una <strong>di</strong>fferenza dei Litotipi tra il settore occidentale (coltre limoso-argillosa <strong>di</strong> spessore da<br />
1,5 a 5 m) e occidentale (la copertura non supera il metro <strong>di</strong> spessore).<br />
5.4 Uso del suolo<br />
5.4.1 Uso del suolo<br />
(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT)<br />
Partendo dalle in<strong>di</strong>cazioni contenute nell’ortofotocarta e con successivi rilevi, lo stu<strong>di</strong>o Landlab ha realizzato<br />
la “carta dell’uso del suolo”: è stata registrata l’effettiva utilizzazione del suolo comunale e la presenza <strong>di</strong><br />
elementi naturali o antropici.<br />
Descrizione categoria uso del suolo ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4<br />
Aree a verde privato 20.645,70 21.593,70 29.805,10 81.005,40<br />
Aree cimiteriali 0,00 0,00 0,00 15.410,10<br />
Aree industriali-artigianali-commerciali 121.665,20 53.598,30 3.786,00 502.584,80<br />
Aree ricreative e sportive permeabili 0,00 0,00 1.889,50 38.243,40<br />
Aree ver<strong>di</strong> urbane 0,00 666,00 0,00 25.619,60<br />
Canali 15.031,20 30.451,20 3.365,10 15.434,60<br />
Cave attive 0,00 0,00 304.798,10 0,00<br />
57<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Colture floro-vivaistiche 0,00 62.549,80 0,00 18.972,10<br />
Colture orticole 0,00 5.542,00 3.971,20 0,00<br />
Colture permanenti da legno 4.165,30 3.567,50 0,00 14,30<br />
Filari e siepi 50.598,70 32.339,00 42.393,90 36.411,80<br />
Formazioni <strong>di</strong> boschi latifoglie mesofile 4.894,40 12.739,10 933,20 2.320,80<br />
Frutteto 2.684,80 34.801,90 2.859,00 9.287,60<br />
Monumenti storici 224,00 81,20 0,00 35.145,10<br />
Noceto 383,50 654,70 3.988,10 590,00<br />
Oliveto 4.527,30 3.484,80 3.227,50 2.449,00<br />
Orto familiare 10.063,80 13.054,70 9.628,10 13.041,70<br />
Prati stabili 933.073,60 374.843,40 686.498,90 636.960,90<br />
Rimboschimenti <strong>di</strong> latifoglie 0,00 0,00 22.912,50 0,00<br />
Seminativi-prati avvicendati 1.872.698,40 1.285.701,50 771.341,60 470.038,60<br />
Terreni non coltivati con possibile<br />
colonizzazione 11.446,70 0,00 2.219,30 52.065,40<br />
Vegetazione marginale 1.112,40 5.258,50 91.716,30 20.797,40<br />
Vegetazione riparia 74.859,90 119.121,90 17.311,90 37.700,70<br />
Viabilità minore (sentieri-piste ciclabili) 28.690,30 28.164,80 15.052,60 15.652,00<br />
Viabilità stradale principale e sue<br />
pertinenze 110.248,80 63.440,10 280.320,30 365.084,70<br />
Vigneto 29.283,70 11.536,10 0,00 5.162,30<br />
Vigneto familiare 37.028,90 60.178,30 34.243,10 82.993,70<br />
Zone residenziali a tessuto continuo<br />
Zone residenziali a tessuto <strong>di</strong>scontinuo e<br />
15.910,40 0,00 0,00 1.508.998,70<br />
rado 191.887,30 164.045,00 192.273,80 234.916,10<br />
5.4.2 Classificazione agronomica dei suoli<br />
(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT)<br />
3.541.124,30 2.387.413,50 2.524.535,10 4.226.900,80<br />
STC 12.679.973,70<br />
“I suoli agrari sono stati classificati incrociando i dati esistenti allegati al vecchio PRG con le in<strong>di</strong>cazioni<br />
contenute nella Carta dei Suoli della Regione Veneto pubblicata dall’ARPAV.<br />
58<br />
2011<br />
Sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni della “Guida tecnica per la<br />
classificazione del territorio rurale” (DGR 4 novembre<br />
1986, n. 5833) è stata utilizzata la sud<strong>di</strong>visione in 5<br />
classi agronomiche in funzione delle caratteristiche del<br />
suolo (profon<strong>di</strong>tà, contenuto in scheletro, granulometria,<br />
rocciosità e pietrosità, pH, calcare) e delle<br />
caratteristiche ambientali (clivometria, altitu<strong>di</strong>ne,<br />
drenaggio, erosione e franosità, avversità climatiche).<br />
Come è stato rappresentato nella tavola, Carta della<br />
classificazione agronomica dei suoli, il comune <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> presenta suoli della classe II, III e IV.<br />
Nella porzione Ovest del territorio i suoli appartengono<br />
alla II classe agronomica, presentando uno strato attivo<br />
profondo <strong>di</strong> 80-120 cm, e una povertà in scheletro. Si<br />
tratta <strong>di</strong> suoli in grado <strong>di</strong> accogliere un elevato numero<br />
<strong>di</strong> specie agrarie richiedendo minori input esterni e<br />
meglio sopportando eventuali perio<strong>di</strong> siccitosi.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
La maggior parte del territorio presenta suoli della classe III e IV, caratterizzati da una elevata presenza <strong>di</strong><br />
scheletro e da una profon<strong>di</strong>tà dello strato attivo limitata, rispettivamente <strong>di</strong> 40-80 cm e 10 ha. Per la maggior parte sono dotate <strong>di</strong> attrezzature,<br />
strutture e impiantistica all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />
Più <strong>di</strong> venti sono aziende zootecniche. Sono presenti alcuni vivai <strong>di</strong> notevole importanza lungo via Europa,<br />
alcune aziende orto-frutticole in via S. Angelo e via Monte Pasubio e un’azienda viticola in via Trieste.<br />
Alcune aziende esercitano anche attività connesse quali attività agrituristica, attività <strong>di</strong> caseificazione e<br />
commercializzazione <strong>di</strong> formaggio biologico caprino, oltre che <strong>di</strong> fattoria <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> una malga.<br />
L’attività agricola nel territorio comunale è condotta prevalentemente con metodo convenzionale, solamente<br />
due le aziende sono condotte con metodo biologico<br />
59<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.5 Permeabilità<br />
(Landlab, “Relazione agronomica-ambientale” allegata al PAT)<br />
5.5.1 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità per ATO<br />
60<br />
2011<br />
Nella tavola “Carta dell’integrità del sistema<br />
agricolo-produttivo sono leggibili le vaste aree a<br />
“forte integrità agricolo-produttiva” ossia con<br />
presenza <strong>di</strong> aziende agricole vitali e con limitata<br />
frammentazione fon<strong>di</strong>aria. Le rimanenti aree agricole,<br />
con scarsa presenza <strong>di</strong> aziende agricole vitale,<br />
in<strong>di</strong>viduano ambiti rurali “<strong>di</strong> frammentazione fon<strong>di</strong>aria<br />
e <strong>di</strong> limitata integrità agricolo-produttiva”.<br />
Fa eccezione l’area a Nord, oltre la ferrovia, dove<br />
l’e<strong>di</strong>ficazione sparsa, assieme a strade ad alta<br />
frequenza, è molto presente e dove manca<br />
l’irrigazione consortile. Nonostante ciò, in questa area<br />
è concentrato un elevato numero <strong>di</strong> aziende agricole,<br />
prevalentemente zootecniche. L’elevata<br />
concentrazione degli appezzamenti, la presenza<br />
ancora integra <strong>di</strong> filari, <strong>di</strong> viti maritate, <strong>di</strong> siepi <strong>di</strong><br />
robinia e <strong>di</strong> una fitta viabilità rurale (strade sterrate)<br />
lascia dedurre come, pur in presenza <strong>di</strong> elevate<br />
antropizzazioni (e<strong>di</strong>ficazioni, infrastrutturazioni),<br />
l’attività agricola si sia tramandata e conservata nelle<br />
generazioni (Fonte: relazione Landlab).<br />
ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4<br />
Descrizione categoria uso del suolo permeabilità (mq) permeabilità (mq) permeabilità (mq) permeabilità (mq)<br />
Aree a verde privato 20.645,70 21.593,70 29.805,10 81.005,40<br />
Aree cimiteriali 0,00 0,00 0,00 15.410,10<br />
Aree industriali-artigianali-commerciali 1.216,65 535,98 37,86 5.025,85<br />
Aree ricreative e sportive permeabili 0,00 0,00 1.889,50 38.243,40<br />
Aree ver<strong>di</strong> urbane 0,00 666,00 0,00 25.619,60<br />
Canali 15.031,20 30.451,20 3.365,10 15.434,60<br />
Cave attive 0,00 0,00 21.335,87 0,00<br />
Colture floro-vivaistiche 0,00 5.003,98 0,00 1.517,77<br />
Colture orticole 0,00 5.542,00 3.971,20 0,00<br />
Colture permanenti da legno 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Filari e siepi 50.598,70 32.339,00 42.393,90 36.411,80<br />
Formazioni <strong>di</strong> boschi latifoglie mesofile 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Frutteto 2.684,80 34.801,90 2.859,00 9.287,60<br />
Monumenti storici 78,40 28,42 0,00 12.300,79<br />
Noceto 383,50 654,70 3.988,10 590,00<br />
Oliveto 4.527,30 3.484,80 3.227,50 2.449,00<br />
Orto familiare 10.063,80 13.054,70 9.628,10 13.041,70<br />
Prati stabili 933.073,60 374.843,40 686.498,90 636.960,90<br />
Rimboschimenti <strong>di</strong> latifoglie 0,00 0,00 22.912,50 0,00<br />
Seminativi-prati avvicendati 1.872.698,40 1.285.701,50 771.341,60 470.038,60<br />
Terreni non coltivati con possibile<br />
colonizzazione 11.446,70 0,00 2.219,30 52.065,40<br />
Vegetazione marginale 1.112,40 5.258,50 91.716,30 20.797,40
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Vegetazione riparia 74.859,90 119.121,90 17.311,90 37.700,70<br />
Viabilità minore (sentieri-piste ciclabili) 1.434,52 1.408,24 752,63 782,60<br />
Viabilità stradale principale e sue<br />
pertinenze 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Vigneto 29.283,70 11.536,10 0,00 5.162,30<br />
Vigneto familiare 37.028,90 60.178,30 34.243,10 82.993,70<br />
Zone residenziali a tessuto continuo<br />
Zone residenziali a tessuto <strong>di</strong>scontinuo e<br />
2.386,56 0,00 0,00 226.349,81<br />
rado 5.756,62 4.921,35 5.768,21 7.047,48<br />
3.074.311,35 2.011.125,68 1.755.265,67 1.796.236,49<br />
86,8% 84,2% 69,5% 42,5%<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità più basso si riscontra nell’ATO n. 4. Si tratta infatti dell’ambito urbano, mentre gli altri<br />
occupano superfici agricole aperte.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Permeabilità<br />
ato 4 < 50 %<br />
ato 3 80 - 50 %<br />
ato 1<br />
ato 2<br />
> 50 %<br />
61<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.6 Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori<br />
(Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al PAT)<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista geotecnico, ai fini e<strong>di</strong>ficatori, il territorio è stati classificato in “idoneo”; “idoneo a<br />
con<strong>di</strong>zione” o “non idoneo”<br />
In presenza <strong>di</strong> spessori notevoli (4 <strong>–</strong> 5 m) della coltre argilloso limosa è consigliabile il ricorso a “strutture<br />
compensate” (fondazione a platea imbasata in profon<strong>di</strong>tà quanto basta in modo che il peso del terreno<br />
escavato sia pari o dello stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza del peso del fabbricato, in modo da annullare i<br />
ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> consolidazione. (Fonte: relazione Geologo - compatibilità idraulica)<br />
“Area idonea”: quasi tutto il territorio<br />
comunale, con suolo prevalentemente<br />
ghiaioso e falda profonda parecchie decine<br />
<strong>di</strong> metri<br />
“Area idonea a con<strong>di</strong>zione”: rientrano in<br />
questa categoria l’ambito ATE 5 (per la<br />
destinazione finale che può prevedere<br />
particolari usi) e le aree soggette a Rischio<br />
idraulico.<br />
“Area non idonea”: i <strong>di</strong>ti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica e l’are<br />
posta nella confluenza tra i torrenti Leogra e<br />
Timonchio, destinata all’allagamento<br />
eccezionale.<br />
62<br />
2011
6. BIODIVERSITÀ<br />
63<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Per territori caratterizzati da presenze <strong>di</strong> tipo misto ed eterogeneo, per esempio agricoltura variamente<br />
intensiva, urbanizzazioni residenziali e industriali, etc., la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> valutazione della<br />
qualità ambientale è un processo complesso che richiede informazioni provenienti da molteplici <strong>di</strong>scipline<br />
scientifiche e tecniche.<br />
Nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non sono presenti Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario o Zone <strong>di</strong> Protezione<br />
Speciale.<br />
Fonte:<br />
▪ Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT;<br />
▪<br />
6.1 Valutazione ecosistemica <strong>–</strong> in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />
Il sistema qui utilizzato si fonda sulla quantificazione delle presenze fisiche che hanno effetto <strong>di</strong>retto sul<br />
territorio e sulla stima del loro impatto potenziale standard, positivo o negativo, sull’ambiente ed il paesaggio.<br />
Per adeguare il modello alla specificità <strong>di</strong> ciascun territorio si impiegano i dati <strong>di</strong> copertura percentuale <strong>di</strong><br />
ciascuna categoria <strong>di</strong> uso del suolo (espresse nella tavola SA.1- Uso del suolo), talvolta raggruppate per<br />
affinità in macrocategorie.<br />
Ad ogni categoria o macrocategoria <strong>di</strong> uso del suolo viene assegnato un punteggio variabile (valore<br />
ecosistemico), via via più elevato quanto maggiore è il contributo potenziale, negativo o positivo, fornito al<br />
sistema ambientale (suolo, acqua, biosfera) determinato dal tipo <strong>di</strong> trasformazione e gestione antropica della<br />
superficie.<br />
Sarà, per esempio, positivo ed elevato per le formazioni naturali (elementi <strong>di</strong> pregio naturalistico); elevato ma<br />
negativo per elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo o detrattori (viabilità principale, zone industriali, aree estrattive).<br />
Il valore ecosistemico per unità <strong>di</strong> paesaggio viene stabilito dalla sommatoria dei contributi ponderati <strong>di</strong><br />
ciascuna categoria <strong>di</strong> uso del suolo presente nell’ambito.<br />
La tabella seguente riporta in sintesi i risultati finali del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> analisi applicato al territorio del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
UP 11 Classe ecosistemica<br />
1<br />
6<br />
2<br />
4<br />
5<br />
7<br />
elevato<br />
me<strong>di</strong>a<br />
3 limitata<br />
punteggio ecosistemico più elevato,<br />
per la cospicua presenza <strong>di</strong> estese<br />
aree agricole a volte segnate da<br />
formazioni vegetali lineari e viabilità<br />
rurale, e assenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />
industriali o altri elementi detrattori<br />
malgrado mostri una <strong>di</strong>screta<br />
presenza <strong>di</strong> prati stabili, ospita<br />
superfici significative destinate a<br />
forti elementi detrattori (aree <strong>di</strong><br />
cava, il tracciato autostradale)<br />
11 Unità <strong>di</strong> paesaggio: descritte nel successivo capitolo
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
6.2 Elementi <strong>di</strong> pregio ambientale<br />
6.2.1 Formazioni vegetali<br />
64<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Di particolare rilevo, e meritevole <strong>di</strong> particolare attenzione e tutela, in quanto caratterizzanti il territorio aperto<br />
sono:<br />
▪ le formazioni vegetazionali lineari (filari, siepi, alberate,…): elemento tipico nella parte nord-est, meno<br />
<strong>di</strong>ffuse nella zona sud-ovest;<br />
▪ gli esemplari arborei: sono stati censiti più <strong>di</strong> una decina <strong>di</strong> elementi arborei definiti esemplari per le<br />
loro caratteristiche <strong>di</strong> età, <strong>di</strong>mensione, portamento e visibilità sul territorio; la specie più frequente<br />
rilevata è il Gelso;<br />
▪ le aree boscate;<br />
▪ reticolo idrografico
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
6.3 Pressione antropica<br />
65<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Tutto il territorio comunale è plasmato dalle attività antropiche, che se <strong>di</strong> tipo agricolo o forestale in genere<br />
preservano la fertilità, la permeabilità dei suoli e le presenze vegetali utili, mentre se finalizzate<br />
all’urbanizzazione residenziale, produttiva o alla mobilità alterano sostanzialmente l’ambiente (suolo, acqua,<br />
biosfera), e richiedono opere ausiliarie <strong>di</strong> mitigazione.<br />
Si può quin<strong>di</strong> affermare che la pressione antropica nell’ambito in considerazione è pervasiva, in altre parole<br />
che non è possibile, nelle nostre con<strong>di</strong>zioni, un valore <strong>di</strong> essa pari a zero.<br />
Per quantificare la Pressione antropica sul territorio (aperto) si è scelto <strong>di</strong> impiegare due parametri<br />
strettamente correlati:<br />
1. l’incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie complessiva;<br />
2. la permeabilità del suolo.<br />
Le ragioni <strong>di</strong> tale scelta sono molteplici:<br />
essi sono quantificabile oggettivamente in termini <strong>di</strong> superficie,<br />
sono significativamente correlati alle attività antropiche <strong>di</strong> trasformazione dell’ambiente, in<br />
maniera pesante e persistente,<br />
coincide con l’impossibilità <strong>di</strong> ritorno in loco <strong>di</strong> cicli biologici significativi, nonché a partire da tali<br />
parametri è possibile quantificare le conseguenti perturbazioni al ciclo dell’acqua.<br />
La valutazione della pressione antropica viene applicata a livello degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO).<br />
ATO<br />
1 2 3 4<br />
Totale territorio<br />
Comunale<br />
Superficie (mq) 3.541.124,30 2.387.413,50 2.524.535,10 4.226.900,80 12.679.973,70<br />
Pressione antropica<br />
(%)<br />
13,0% 12,7% 20,1% 66,4% 32,2%<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Pressione antropica<br />
ato 4 < 50 %<br />
30 - 50 %<br />
ato 1<br />
ato 2 > 30 %<br />
ato 3<br />
L’ATO n. 4 è quello urbano mentre gli altri occupano superfici agricole aperte, questa precisazione motiva il<br />
segno negativo del valore ecosistemico e la significativa <strong>di</strong>versità della pressione antropica tra questo e gli<br />
altri ATO. E’ interessante notare come in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>versi che colgono aspetti territoriali <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong>ano informazioni<br />
che compongono una immagine congrua della situazione: in corrispondenza <strong>di</strong> pressione antropica intensa<br />
(ATO 4), misurata in termini <strong>di</strong> limitata permeabilità <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> elevato grado <strong>di</strong> “utilizzo” del territorio,<br />
corrisponde un valore ambientale, misurato in termini <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità, decisamente negativo. L’affinità del<br />
trend dei due in<strong>di</strong>ci viene riba<strong>di</strong>ta anche dai valori per l’ATO 3 e dalla corrispondenza tra quelli 1 e 2.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
7. PAESAGGIO<br />
66<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
L’analisi del paesaggio è principalmente rivolta all’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti <strong>di</strong> particolare pregio (per<br />
l’integrità del territorio agricolo, da punti <strong>di</strong> vista paesaggistico, ecc.). La matrice in questione è in stretta<br />
relazione con gli aspetti tratti nelle matrici suolo-sottosuolo, bio<strong>di</strong>versità e patrimonio architettonico.<br />
Fonte dei dati:<br />
Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale”, allegata al PAT;<br />
7.1 Paesaggio agrario<br />
(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale”, allegata al PAT )<br />
A <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> l’intero territorio comunale è stato intensamente mo<strong>di</strong>ficato dall’uomo che ha contribuito<br />
in modo significativo a modellarne il paesaggio.<br />
Il carattere tra<strong>di</strong>zionale dominante della campagna <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è la presenza <strong>di</strong> appezzamenti a prato stabile<br />
e <strong>di</strong> filari localizzati prevalentemente lungo le carrarecce e a <strong>di</strong>videre le unità poderali. Procedendo verso<br />
sud-ovest questo paesaggio lascia progressivamente il posto alle colture da seminativo (in larga parte mais<br />
da granella) .<br />
Le formazioni vegetali lineari, la presenza <strong>di</strong> una interessante viabilità rurale, le <strong>di</strong>verse colture agrarie, e la<br />
rete idrografica sono gli elementi che caratterizzano il paesaggio agrario del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
La Carta del paesaggio agrario, mostra come la presenza e la <strong>di</strong>versa associazione tra questi elementi<br />
possa in<strong>di</strong>viduare tipologie <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> paesaggio agrario.<br />
Il paesaggio agrario a sud (tra via Zanella e l’autostrada) e caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> prati e il ripetersi<br />
<strong>di</strong> filari <strong>di</strong> pioppi neri, salici bianchi, siepi <strong>di</strong> robinia e <strong>di</strong> viti maritate a gelsi; il territorio a nord, oltre la ferrovia,<br />
per la presenza <strong>di</strong> prati inframmezzati da alberate <strong>di</strong> gelsi capitozzati e a volte maritati, per la presenza <strong>di</strong><br />
siepi <strong>di</strong> robinie anche molto larghe.<br />
Un paesaggio con prevalenza <strong>di</strong> seminativo e limitata presenza <strong>di</strong> siepi e alberate, caratterizza il territorio tra<br />
il Timonchio e il Leogra, che mostra le caratteristiche tipiche dell’agricoltura produttiva: appezzamenti <strong>di</strong><br />
maggiori <strong>di</strong>mensioni, scarsa presenza <strong>di</strong> filari e viabilità rurale, prevalenza delle colture <strong>di</strong> seminativo.<br />
La fascia che percorre il territorio in senso Nord-Sud, con l’interruzione data dal centro urbano, compresa tra<br />
il torrente Timonchio e la Roggia dei Molini, è caratterizzata paesaggisticamente, dalla prevalenza del<br />
seminativo, con la contemporanea elevata presenza <strong>di</strong> alberate (gelsi, pioppo nero, viti maritate) e <strong>di</strong> una<br />
interessante rete <strong>di</strong> viabilità rurale.<br />
In tali ambiti, inoltre, si notano ancora in maniera piuttosto chiara, alcuni residui della “centuriazione<br />
romana”, con “car<strong>di</strong>” (N-S) e “decumani” (E-O) minori, mentre “cardo maximo”, probabilmente poteva essere<br />
rappresentato dal Trozzo <strong>Marano</strong>. Tali segni storici sono legati fortemente anche con i territori contermini ad<br />
Ovest ed a Sud (Malo, S. Vito <strong>di</strong> Leguzzano).<br />
La fascia <strong>di</strong> territorio agricolo che cinge l’ambito urbano, costituisce un tipico paesaggio agrario periurbano,<br />
in cui pur essendo ancora riconoscibili i segni del paesaggio agrario storico, quali le formazioni arboree<br />
lineari, le <strong>di</strong>verse colture agrarie, un rete, sia pur minima, <strong>di</strong> viabilità rurale, la pressione creata dalla<br />
espansione urbana si fa sentire, facendo assumere caratteristiche <strong>di</strong>verse allo stesso territorio aperto,<br />
maggiormente legate al senso del limite tra città/campagna, ma anche alla connessione tra i <strong>di</strong>versi ambiti<br />
ed alla riqualificazione del territorio.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
7.1.1 Elementi <strong>di</strong> pregio e detrattori<br />
67<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
UP 1 <strong>–</strong> ambito agricolo integro coltivato<br />
prevalentemente a seminativo con buona<br />
presenza <strong>di</strong> formazioni lineari e viabilità rurale.<br />
Visibili frammenti <strong>di</strong> centuriazione romana.<br />
UP 2 <strong>–</strong> area agricola con presenza <strong>di</strong> colture<br />
legnose <strong>di</strong> pregio (vigneto) e alberate <strong>di</strong> Gelsi;<br />
limitata viabilità rurale<br />
UP 3 <strong>–</strong> area agricola prevalentemente utilizzata a<br />
prato stabile con limitata consistenza della<br />
vegetazione arborea<br />
UP 4 <strong>–</strong> area agricola periurbana prevalentemente<br />
coltivata a prato, presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> piante <strong>di</strong><br />
Gelso e viabilità minore<br />
UP 5 <strong>–</strong> ambito agricolo con notevole e<strong>di</strong>ficazione<br />
e ambito <strong>di</strong> cava esteso, ma buona presenza<br />
<strong>di</strong> attività agricole produttive e cospicua<br />
dotazione <strong>di</strong> alberi e siepi<br />
UP 6 <strong>–</strong> ambito agricolo integro con presenza <strong>di</strong><br />
vegetazione in forma lineare , ambito boscato<br />
e corridoi fluviali importanti<br />
UP 7 <strong>–</strong> area agricola importante per la<br />
coltivazione <strong>di</strong> seminativi, frutteti, vivai e<br />
colture biologiche; limitata la presenza <strong>di</strong> siepi<br />
e alberature.<br />
Il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> si caratterizza per la presenza <strong>di</strong> ampie aree agricole che “circondano” l’area<br />
maggiormente urbanizzata. Tra queste, alcune presentano un grado <strong>di</strong> integrità maggiore mentre altre<br />
risultano maggiormente compromesse dall’e<strong>di</strong>ficazione, dagli ambiti estrattivi e/o dai nuovi progetti<br />
infrastrutturali.<br />
Ambiti <strong>di</strong> pregio:<br />
a) il sistema idrografico (che si caratterizza per l’alta valenza ambientale e paesaggistica, per la funzione<br />
storicamente svolta nello sviluppo locale, per la funzione attuale <strong>di</strong> smaltimento delle acque superficiali);
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
68<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
b) Sistemi ecorelazionali:<br />
▪ il contesto agricolo (area Sud del territorio comunale) prevalentemente integro che si attesta sul<br />
sistema idrografico Leogra-Timonchio, Roggia dei Molini, Rio delle Pietre;<br />
▪ il contesto agricolo (area a Nord del territorio comunale) prevalentemente integro che si attesta sul<br />
sistema idrografico Timonchio, Roggia dei Molini, Rio delle Pietre;<br />
▪ il contesto agricolo attestato tra il centro urbano e la ferrovia;<br />
▪ area agricola tra Rio delle Pietre e Roggia dei Molini: area agricola a seminativo in continuità<br />
territoriale con l’area agricola <strong>di</strong> Malo in cui sono visibili i resti del reticolato romani. Si tratta <strong>di</strong> un<br />
ambito <strong>di</strong> particolare pregio, in cui è necessario mantenere il vincolo <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, anche per<br />
valorizzare la connessione con Ca’ Nogara Granda;<br />
▪ sistema ripario delle rogge e, in particolare, Roggia dei Molini;<br />
▪ località Piazza d’armi;<br />
▪ bosco dei Rocchi;<br />
c) ville ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio (come in<strong>di</strong>viduati nel capitolo relativo al patrimonio);<br />
d) altri elementi <strong>di</strong> pregio (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT):<br />
▪ Colombara - Stocchero<br />
▪ Chiesa San Pietro<br />
▪ Corte Gregori<br />
▪ Capitello Molette<br />
▪ Capitello Prole<br />
▪ Capitello stazione<br />
▪ Capitello Via Monte Pasubio<br />
▪ Capitello Via San Fermo<br />
▪ Chiesa Santa Barbara<br />
▪ Chiesa santa Maria<br />
▪ Arco - Molette<br />
▪ Mura - Molette<br />
▪ Mulino Porto Rurro<br />
▪ Mura Via Foscolo<br />
▪ Villa Fioretti<br />
▪ Colombara<br />
e) Formazioni vegetali lineari (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al<br />
PAT);<br />
f) Esemplari arborei (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT);<br />
g) Viabilità minore (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Elementi detrattori:<br />
attività incompatibili con il contesto (attività produttive localizzate in aree urbane a prevalente<br />
destinazione residenziale);<br />
ambiti <strong>di</strong> escavazione;<br />
<strong>di</strong>scariche;<br />
Rio delle Pietre nel tratto in cui attraversa l’area e<strong>di</strong>ficata (ve<strong>di</strong> matrice acqua).<br />
Nelle aree agricole prevalentemente integre il PAT dovrà definire norme <strong>di</strong> tutela/protezione, favorire la<br />
fruibilità anche attraverso percorsi ciclo-pedonali inseriti in una rete sovralocale (ve<strong>di</strong> matrice mobilità).<br />
Relativamente ai corsi d’acqua si fa riferimento alle considerazioni emerse nell’analisi della matrice acqua e<br />
si sottolinea l’importanza del valore paesaggistico del sistema idrico: sponde, filari e vegetazione riparia,<br />
ambiti per il deflusso, ecc.<br />
Importanza delle connessioni determinate dal<br />
reticolo idrografico e dalle aree ver<strong>di</strong><br />
Elementi detrattori (cave, <strong>di</strong>scariche, attività fuori<br />
zona) e delle barriere alle connessioni<br />
69
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
8. PATRIMONIO CULTURALE E ARCHITETTONICO<br />
8.1 Introduzione<br />
Le principali componenti del sistema dei beni <strong>di</strong> interesse storico culturale presenti nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
vicentino sono:<br />
▪ il centro storico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>;<br />
▪ le Ville ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico, architettonico o ambientale inseriti in area urbana o in zona<br />
agricola;<br />
▪ i siti archeologici;<br />
▪ la centuriazione romana (trama stradale, trama dei canali <strong>di</strong> scolo/fossati, partizioni poderali con<br />
relativi schermi vegetali).<br />
Fonte dei dati:<br />
Principali fonti per la matrice patrimonio sono:<br />
▪ Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto (Contributo concertazione);<br />
▪ Istituto Regionale Ville Venete (Contributo concertazione)<br />
▪ sito internet dell’ Istituto Regionale Ville Venete <strong>–</strong> www.irvv.net<br />
▪ Landlab, relazione sul settore primario, realizzata per la redazione del PAT<br />
▪ Carte storiche<br />
8.2 Ville Venete<br />
Co<strong>di</strong>ce Denominazione <strong>Comune</strong> Autore<br />
G1964000 Villa Pancera, Sottoriva, Zaltron <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
G1965000 Chiesa <strong>di</strong> Santa Lucia <strong>Marano</strong> vicentino<br />
G1966000 Villa Capra, Paprio, Pietribasi - Battistella <strong>Marano</strong> vicentino<br />
G1967000 Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> vicentino Bertotti Scamozzi<br />
Ottavio<br />
G2043000 Villa Fioretti, Lerolin <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
G2044000 Chiesa <strong>di</strong> San Fermo <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
G2046000 Villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
G3010000 Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> Bertotti Scamozzi<br />
Ottavio (?)<br />
G4657000 Villa Capra, Paprio, Pietribiasi - Battistello, Borriero - Dalle <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
Palle, detta "Ca' Alta"<br />
G4658000 Ca' Nogara Grande <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
Villa Pancera, Sottoriva, Zaltron Chiesa <strong>di</strong> Santa Lucia<br />
Irvv 00001964<br />
Frazione:<br />
<strong>Vicentino</strong><br />
<strong>Marano</strong> Irvv 00001965<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Giuseppe<br />
Mazzini, 3/ 5/ 7/ 9<br />
Epoca:<br />
Autore:<br />
XV<br />
Proprietà: Zaltron<br />
Vincolo (legge):<br />
Decreto (data):<br />
Catasto: F. 7, sez. A, m.<br />
228/ 232/ 766/ 767/ 768<br />
70<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />
Epoca: XV<br />
Autore:<br />
Proprietà: Dalla Bona<br />
Riccarda<br />
Vincolo (legge):<br />
Decreto (data):<br />
Catasto: F. 7, m. 548
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Villa Capra, Paprio, Pietribasi - Battistella Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona<br />
Irvv 00001966<br />
Irvv 00001967<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via San<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />
Lorenzo, 48<br />
14<br />
Epoca:<br />
Epoca: XVIII<br />
Autore:<br />
Autore: Bertotti Scamozzi<br />
Proprietà: Dalle Palle<br />
Ottavio<br />
Giovanni// De Pretto<br />
Proprietà: Dalla Bona<br />
Benedetto<br />
Riccarda<br />
Vincolo (legge):<br />
Vincolo (legge):<br />
L.1089/1939<br />
Decreto (data):<br />
Decreto (data): 1977/11/28<br />
Catasto: F. 7; 15, sez. A,<br />
m. 157/ 159/ 163<br />
Catasto: F. 7, m. 421/ 605<br />
Villa Fioretti, Lerolin Chiesa <strong>di</strong> San Fermo<br />
Irvv 00002043<br />
Irvv 00002044<br />
Località: Santa Lucia<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via San Fermo,<br />
58<br />
Epoca:<br />
Autore:<br />
XVII<br />
Proprietà: Lerolin Carlo<br />
Vincolo (legge):<br />
Decreto (data):<br />
Catasto: F. 4, m. 277/ 278<br />
71<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via San Fermo,<br />
Epoca: XVIII<br />
Autore:<br />
Proprietà: Lerolin Carlo<br />
Vincolo (legge):<br />
Decreto (data):<br />
Catasto: F. 4, m. B<br />
Villa Capra, Savardo, Dalla Bona Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona<br />
Irvv 00002046<br />
Frazione: <strong>Marano</strong> Irvv 00003010<br />
<strong>Vicentino</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />
Località:<br />
14<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />
Epoca: XVIII<br />
12/ 12A/ 14<br />
Autore: Bertotti Scamozzi<br />
Epoca: XVI<br />
Ottavio (?)<br />
Autore:<br />
Proprietà: Dalla Bona<br />
Proprietà: Dalla Bona<br />
Riccarda<br />
Riccarda<br />
Vincolo (legge):<br />
Vincolo (legge):<br />
Decreto (data):<br />
Decreto (data):<br />
Catasto: F. 7 , m. 421/ 605<br />
Catasto: F. 7, m. 421/ 476/<br />
503/ 605/ 1062<br />
Villa Capra, Paprio, Pietribiasi - Battistello, Borriero - Dalle<br />
Palle, detta "Ca' Alta"<br />
Ca' Nogara Grande<br />
Iccd A 05.00184307<br />
Frazione: <strong>Marano</strong> Iccd A 05.00184308<br />
Frazione: <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
<strong>Vicentino</strong><br />
Località:<br />
Località:<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Vittorio Veneto<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Via Braglio ,<br />
,<br />
Epoca: XV<br />
Epoca: XV<br />
Autore:<br />
Autore:<br />
Proprietà: Borriero<br />
Proprietà: Munarini Franco<br />
Stefano// Dalle Palle<br />
Vincolo (legge): L.1089/1939<br />
Giovanni<br />
Decreto (data): 1982/10/18<br />
Vincolo (legge):<br />
Catasto: F. 11, sez. U , m.<br />
L.1089/1989<br />
Decreto (data): 1977/11/28<br />
Catasto: F. 7, sez. U , m.<br />
156/ 157/ 159<br />
108/ 109/ 163/ 164
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
8.3 Elementi <strong>di</strong> valenza storica<br />
8.3.1 Siti <strong>di</strong> importanza archeologica<br />
Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non esistono vincoli <strong>di</strong> natura archeologica ai sensi del co<strong>di</strong>ce dei beni<br />
Culturali.<br />
Sono comunque presenti rinvenimento <strong>di</strong> fine Ottocento <strong>di</strong> almeno sette sepolture a cremazione <strong>di</strong> età<br />
romana, del tipo a cassetta <strong>di</strong> embrici anche con bollo, che fanno presupporre l’esistenza <strong>di</strong> una necropoli<br />
più estesa, lungo la linea ferroviaria per Schio.<br />
Una frequentazione <strong>di</strong> epoca romana, <strong>di</strong> tipo rustico, è confermata anche dall’affioramento, avvenuto in<br />
passato, <strong>di</strong> resti romani sia nel centro abitato sia nel territorio.<br />
Tra Via Vicenza e Via Canè si conservano, dal 1944 (secondo le prescrizione della Soprintendenza per i<br />
Beni Ambientali e Architettonici <strong>di</strong> Verona), i resti <strong>di</strong> strutture murarie, riconducibili ad un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> forma<br />
rettangolare, ed un pozzo <strong>di</strong> età post rinascimentale.<br />
8.3.2 La centuriazione<br />
Nel territorio comunale sono ancora leggibili i segni della centuriazione.<br />
72<br />
Rappresentazione del 1634, con la<br />
chiesa parrocchiale, antica pieve<br />
monastica de<strong>di</strong>cata all’assunzione della<br />
Beata Vergine Maria, e le numerose<br />
proprietà nobiliari. Commissionata dai<br />
Conti Manfredo e Giulio Porto, la<br />
mappa aveva lo scopo <strong>di</strong> mostrare i<br />
terreni che necessitavano <strong>di</strong> essere<br />
irrigati, con le acque provenienti dalla<br />
“strada dalle Piere”<br />
Fig. Ercole Peretti, Sebastiano <strong>di</strong> Azoli, Disegno a penna su carta - <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, 1634<br />
Fig. Von Zach<br />
Dalla lettura delle carte storiche si possono<br />
identificare le caratteristiche del territorio<br />
agricolo e la <strong>di</strong>sposizione dei primi<br />
inse<strong>di</strong>amenti:<br />
- campi a seminativo con vigneto;<br />
- campi stabili lungo il “Rozzzon” (Roggia<br />
Mulini);<br />
- presenza <strong>di</strong> mulini lungo i corsi d’acqua;<br />
- la chiesa e il complesso residenziale<br />
localizzato lungo il Rio (Rio delle Pietre);<br />
- Ca’ Vecchia con giar<strong>di</strong>no;
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Fig. Centuziazione Fig. Agro centuriato <strong>di</strong> Thiene<br />
La presenza e il rinvenimento <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> centuriazione entro il territorio vicentino costituisce ancor oggi<br />
argomento <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito data la scarsezza dei limites rintracciabili sul terreno.<br />
Il primo tentativo <strong>di</strong> ricostruzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno agrario riguardante tutto il territorio vicentino è quello <strong>di</strong><br />
Benetti 12 che ipotizza un sistema <strong>di</strong> piccole centuriazioni aventi in comune il modulo 18x18 actus, ma<br />
<strong>di</strong>fferentemente orientate. Due <strong>di</strong> esse si porterebbero a Nord <strong>di</strong> Vicenza: una compresa tra il M.te<br />
Summano a Nord, Caldogno a Sud e Colli <strong>di</strong> Malo e <strong>di</strong> Sarcedo a Est e Ovest avente come Kardo Maximus<br />
la ipotizzata via Summano partente da Vicenza e come Dekumanus Maximus l’allineamento Isola Vicentina-<br />
Montecchio Precalcino. La seconda tra i torrenti Astico e Brenta spingendosi a Nord fino a Marostica, con<br />
Kardo Maximus una via da Bolzano Vicentono a Marostica e come Dekumanus Maximus la linea che da<br />
Montecchio precalcino si porta attraverso Sandrigo e Pozzoleone a Camazzole <strong>di</strong> Varmignano. Una terza<br />
centuriazione a Sud <strong>di</strong> Vicenza delimitata a Nord dal Bacchiglione e a Sud dal territorio <strong>di</strong> Este. Nel 1983 gli<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Benetti sono stati ripresi nella ricostruzione della centuriazione realizzata dal Dorigo 13 .<br />
Nel territorio Sud <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> si leggono ancor oggi i segni <strong>di</strong> questa centuriazione: allineamento dei campi,<br />
dei fossati, degli elementi vegetali lineari.<br />
12 Benetti A., Perlena e la centuriazione dell’argo <strong>Vicentino</strong> <strong>di</strong> Marostica, Verona, 1973; Benetti A, Thiene. La<br />
centuriazione, la «Fratta», l’evangelizzazione del vento, Verona, 1974.<br />
13 Dorigo W, Venezia I, origini, 1983.<br />
73
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
9. INQUINANTI FISICI<br />
9.1 Introduzione<br />
Per la valutazione della matrice “inquinanti fisici” si sono considerati gli in<strong>di</strong>catori riguardanti i campi<br />
elettromagnetici, l’inquinamento sonoro (rumore), il radon, l’inquinamento luminoso e le aziende a rischio <strong>di</strong><br />
incidente rilevante. Per quest’ultimo fattore, nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> vicentino, non si sono<br />
in<strong>di</strong>viduate industrie a rischio.<br />
Fonte dei dati<br />
Per la matrice degli inquinanti fisici i principali riferimenti sono:<br />
▪ ARPAV - CD “LR 11/2004 Dati Ambientali”.<br />
▪ ARPAV, progetto ETERE<br />
▪ Ufficio Tecnico del Comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
▪ ARPAV CD “LR 11/2004 <strong>–</strong> Dati Ambientali”,<br />
▪ <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, Piano <strong>di</strong> classificazione acustica del territorio comunale (approvato con<br />
Delibera del Consiglio Comunale n 85 del 29.11.2006)<br />
▪ ARPAV, rapporto prova fisica n. 1179/F-0<br />
▪ ARPAV, rapporto prova fisica n. 2089/F-0<br />
▪ ISTIL - L’Istituto <strong>di</strong> Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento luminoso (elaborati dall’Arpav)<br />
9.2 Elettromagnetismo<br />
L’inquinamento elettromagnetico è un argomento all’or<strong>di</strong>ne del giorno tra le notizie dei mezzi d’informazione<br />
e motivo <strong>di</strong> forti preoccupazioni nell’opinione pubblica.<br />
Il fenomeno dell’esposizione ai campi elettromagnetici non è una novità degli ultimi anni, ma il recente<br />
sviluppo del settore delle telecomunicazioni ha prodotto un consistente aumento delle fonti <strong>di</strong> inquinamento<br />
elettromagnetico. In particolare, la massiccia <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> impianti per la telefonia mobile ha focalizzato sul<br />
problema l’attenzione del pubblico.<br />
Oltre alla telefonia mobile, le altre principali fonti <strong>di</strong> campi elettromagnetici sono:<br />
- gli impianti ra<strong>di</strong>otelevisivi;<br />
- i radar,<br />
- le linee elettriche ad alta tensione,<br />
- gli apparecchi televisivi,<br />
- i forni a microonde e gli apparecchi elettrome<strong>di</strong>cali.<br />
In questo capitolo si riportano le informazioni sulle principali fonti <strong>di</strong> campi elettromagnetici presenti nel<br />
territorio.<br />
Elettrodotti e <strong>di</strong>stribuzione dell’energia elettrica L’energia elettrica viene portata dei centri <strong>di</strong> produzione agli<br />
utilizzatori (case, industrie, …) per mezzo <strong>di</strong> elettrodotti, con tensione variabile fino a 380 kV. Gli elettrodotti,<br />
nei quali circola una corrente alternata <strong>di</strong> 50 Hz, producono campi elettrici e magnetici variabili nel tempo. Il<br />
campo elettrico <strong>di</strong>pende dalla tensione e ha un’intensità tanto più alta quanto più aumenta la tensione <strong>di</strong><br />
esercizio della linea (dai 220 volts dell’uso domestico ai 380 kV delle linee <strong>di</strong> trasmissioni più potenti). Il<br />
campo magnetico <strong>di</strong>pende invece dalla corrente che scorre lungo i fili conduttori delle linee ed aumenta tanto<br />
più alta è l’intensità <strong>di</strong> corrente sulla linea. In prossimità <strong>di</strong> una linea ad alta tensione, ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />
circa 30 metri, i valori <strong>di</strong> campo elettrico sono inferiori a 1kV/m, i valori <strong>di</strong> induzione magnetica sono circa 1<br />
microtesla. L’intensità dei campi elettrico e magnetico <strong>di</strong>minuisce all’aumentare della <strong>di</strong>stanza dal<br />
conduttore. Il campo elettrico è facilmente schermabile da parte <strong>di</strong> materiali quali legno e metalli, ma anche<br />
alberi e e<strong>di</strong>fici.<br />
Il campo magnetico è <strong>di</strong>fficilmente schermabile; l’interramento delle linee permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire i campi nello<br />
spazio circostante ma questa soluzione ha costi molto elevati e può essere effettuata solo per tratti limitati.<br />
Ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi e stazioni ra<strong>di</strong>obase. I ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi (RTV) e le stazioni ra<strong>di</strong>o base (SRB)<br />
sono impianti fissi <strong>di</strong> telecomunicazione ossia sistemi d’antenne la cui funzione principale è quella <strong>di</strong><br />
consentire la trasmissione <strong>di</strong> un segnale elettrico, contenente un’informazione nello spazio aperto sotto<br />
forma <strong>di</strong> onda elettromagnetica.<br />
Esistono due <strong>di</strong>verse metodologie <strong>di</strong> trasmissione:<br />
- <strong>di</strong> tipo broadcasting; da un punto emittente a molti punti riceventi, come accade per i ripetitori<br />
ra<strong>di</strong>otelevisivi e le stazioni ra<strong>di</strong>o base della telefonia cellulare;<br />
- <strong>di</strong>rettiva: da un punto a punto, quella ad esempio dei ponti ra<strong>di</strong>o.<br />
74
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi. I RTV sono situati per lo più in punti elevati del territorio (colline o montagne), dato<br />
che possono coprire bacini <strong>di</strong> utenza che interessano anche <strong>di</strong>verse province. Le antenne sono installate su<br />
appositi tralicci che poggiano sul terreno (es. in montagna) o su e<strong>di</strong>fici (es. in città <strong>di</strong> pianura). Le frequenze<br />
maggiormente utilizzate nella provincia <strong>di</strong> Vicenza sono comprese tra 87,5 MHz e 108 MHz (FM) per i<br />
ripetitori ra<strong>di</strong>o e tra 47 MHz <strong>–</strong> 230 MHz (TV UHF) e 470 MHz <strong>–</strong> 862 MHz (TV VHF) per i ripetitori televisivi.<br />
La potenza in antenna è molto variabile, a seconda delle aree <strong>di</strong> copertura e generalmente è compresa da<br />
alcuni watt (sono chiamati ripetitori lampa<strong>di</strong>na, come ad es. i ripetitori televisivi in zone collinari) a decine <strong>di</strong><br />
kW nel caso in cui il bacino d’utenza comprenda <strong>di</strong>verse province e regioni. Con potenze dell’or<strong>di</strong>ne del kW,<br />
il campo elettrico al suolo,può raggiungere, a decine <strong>di</strong> metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal traliccio, valori dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
decine <strong>di</strong> V/m.<br />
Stazioni ra<strong>di</strong>o base. Le SRB sono capillarmente <strong>di</strong>ffuse nei centri abitati ed ognuna <strong>di</strong> esse interessa una<br />
porzione limitata <strong>di</strong> territorio, detta comunemente cella. Ciascuna SRB è costituita da antenne che<br />
trasmettono il segnale al telefono cellulare ed antenne che ricevono il segnale trasmesso da quest’ultimo. Le<br />
antenne sono installate su appositi tralicci o pali che poggiano sul terreno (es. in campagna e comunque in<br />
zone scarsamente abitate) o su e<strong>di</strong>fici (es. in città densamente abitate. A <strong>di</strong>fferenza degli impianti<br />
ra<strong>di</strong>otelevisivi sono usati bassi livelli <strong>di</strong> potenza per evitare che i segnali provenienti da celle attigue<br />
interferiscano tra <strong>di</strong> loro. Le potenze in antenna possono variare tra meno <strong>di</strong> 7 watt (microcelle) e 70 watt<br />
(TACS) e tipicamente sono <strong>di</strong> circa 20 watt. Al suolo, i livelli <strong>di</strong> campo elettrico che si riscontrano entro un<br />
raggio <strong>di</strong> 100-200 m da una stazione ra<strong>di</strong>o base sono generalmente compresi tra 0,1 e 2 V7m.<br />
9.2.1 Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />
Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no sono presenti due linee ad alta tensione con tensione <strong>di</strong> esercizio pari a 132<br />
kV (fonte elaborazione per costruzione tavola 1 dei vincoli)<br />
Localizzazione e foto linea elettrica alta tensione<br />
Popolazione residente (elaborazione dati QC <strong>–</strong> overlap spaziale) all’interno <strong>di</strong> una fascia <strong>di</strong> 50 m<br />
dall’elettrodotto = 30 residenti pari a 0,31%<br />
75
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Linee elettriche<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Linee elettriche popolazione<br />
esposta (residenti entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 50 m dalla linea elettrica)<br />
Più <strong>di</strong> una linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio<br />
comunale<br />
x Una linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio comunale<br />
Nessuna linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio<br />
comunale o linea elettrica che interessa solo marginalmente<br />
> 2% (2,12 è la stima della popolazione a livello regionale esposta alla<br />
soglia 0.2)<br />
0,5 <strong>–</strong> 2 %<br />
x < 0,5%<br />
Stima popolazione esposta a determinati livelli <strong>di</strong> CEM per tipologia <strong>di</strong> sorgente - ELF 14<br />
SOGLIA 10 microtesla<br />
(valore <strong>di</strong> attenzione -<br />
DPCM 8/7/2003)<br />
76<br />
SOGLIA 10 microtesla<br />
(obiettivo qualità - DPCM<br />
8/7/2003)<br />
SOGLIA 0.2 microtesla<br />
(<strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> rispetto stabilite<br />
dalla LR 27/93)<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza 0,28 % 0,45 % 2,12 %<br />
Regione Veneto 0,57 % 0,90 % 1,11 %<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> 0,01 % 0,01 % 0,02 %<br />
9.2.2 Siti antenne per la telefonia mobile<br />
Sono presenti quattro antenne:<br />
GESTORE VODAFONE WIND H3G TIM<br />
CODICE SITO VI-5666A VI078B VI3870A VI71<br />
ID SITO 5417 3273 3507 3649<br />
STATO<br />
DELL'IMPIANTO<br />
INDIRIZZO via Villaraspa, 9<br />
Comunicato Comunicato Comunicato Comunicato<br />
Laterale Via Monte<br />
Pasubio (terreno<br />
agricolo)<br />
via del Progresso zona<br />
artigianale<br />
via del Progresso zona<br />
artigianale<br />
QUOTA SUOLO (slm) 130.000 141.000 144.000 144.000<br />
COORDINATA X (gbo) 1689880 1688153 1689956 1689956<br />
COORDINATA Y (gbo) 5062620 5063243 5063909 5063909<br />
POSTAZIONE Al Suolo Al Suolo Altro Altro<br />
PONTI RADIO<br />
RESPONSABILE<br />
Si con potenza inferiore<br />
ai 7 W<br />
ING. RICCARDO<br />
GIUNTA<br />
Si con potenza inferiore<br />
ai 7 W<br />
ALCATEL ITALIA<br />
S.P.A.<br />
Si con potenza inferiore<br />
ai 7 W<br />
ING. R. DA MOLIN -<br />
ING. A. OVENS<br />
NO<br />
ING. PIETRO<br />
PARENTE<br />
14 Fonte dato il QC Regione Veneto: l'in<strong>di</strong>catore è stato elaborato sulla base del catasto ARPAV delle linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione,<br />
completo all'80%
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
WIN<br />
D<br />
Fig. Foto aerea: localizzazione antenna<br />
VI078B<br />
SITO VI078B (Wind)<br />
77<br />
LEGENDA<br />
VODAF<br />
ONE<br />
Stazione ra<strong>di</strong>obase<br />
Strade provinciali<br />
Autostrada<br />
Ferrovia<br />
Confini comunali<br />
Antenne attive in questa stazione:<br />
1. ID ANTENNA: 51028<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />
(m): 30.65<br />
2. ID ANTENNA: 51029<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m):<br />
30.96<br />
3. ID ANTENNA: 51030<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />
(m): 30.65<br />
4. ID ANTENNA: 51031<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />
(m): 30.96<br />
5. ID ANTENNA: 51032<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />
(m): 30.65<br />
6. ID ANTENNA: 51033<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />
(m): 30.96
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Fig. Foto aerea: localizzazione<br />
antenna VI5666<br />
Antenne attive in questa stazione:<br />
SITO VI-5666 (OMNITEL)<br />
1. ID ANTENNA: 62219<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
2. ID ANTENNA: 62220<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
3. ID ANTENNA: 62221<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
4. ID ANTENNA: 62222<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
5. ID ANTENNA: 62223<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
6. ID ANTENNA: 62224<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
7. ID ANTENNA: 62225<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />
Fig. Foto aerea: localizzazione<br />
antenne VI3870A e VI71<br />
SITO VI3870A (H3G) e SITO VI71 (Telecom)<br />
Antenne attive in questa stazione (H3G):<br />
1. ID ANTENNA: 52693<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />
2. ID ANTENNA: 52694<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />
78<br />
Fig. Simulazione del livello <strong>di</strong> campo elettrico prodotto<br />
dall’impianto per telefonia mobile<br />
Fig. Simulazione del livello <strong>di</strong> campo elettrico<br />
prodotto dall’impianto per telefonia<br />
mobile
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
3. ID ANTENNA: 52695<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />
Antenne attive in questa stazione(Telecom):<br />
1. ID ANTENNA: 53646<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />
2. ID ANTENNA: 53647<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />
3. ID ANTENNA: 53648<br />
ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Antenne per la telefonia mobile<br />
x Più <strong>di</strong> due antenne<br />
Presenza <strong>di</strong> una antenna localizzata nel territorio comunale in ambiti<br />
e<strong>di</strong>ficati o almeno due localizzate esternamente rispetto<br />
Nessuna antenna localizzata nel territorio comunale o massimo una<br />
localizzata esternamente rispetto alle aree e<strong>di</strong>ficate<br />
Popolazione esposta: stima della popolazione residente (operazione <strong>di</strong> overlap spaziale, elaborazione dati<br />
QC) entro un raggio <strong>di</strong> 200 m 15 dalle antenne per la telefonia mobile = 425 pari a circa il 4,4 % della<br />
popolazione residente<br />
15 Il raggio <strong>di</strong> 200 m comprende le aree con campo elettromagnetico 2-3 V/m rappresentante nella”simulazione del livello <strong>di</strong> campo<br />
elettrico prodotto dall’impianto per telefonia mobile” dell’’ARPAV<br />
79
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
9.3 Rumore<br />
Nel presente capitolo si sono in<strong>di</strong>viduate le principali fonti <strong>di</strong> emissioni sonore presenti nel territorio<br />
comunale. Pertanto sono state considerate non solo le attività svolte <strong>di</strong>rettamente dall’apparato<br />
comunale ma anche quelle imputabili ad attività industriali o quant’altro che comunque si svolgono<br />
entro il confine <strong>di</strong> Arzignano.<br />
In generale è emerso che la principale fonte d’inquinamento acustico è rappresentata dal traffico veicolare;<br />
altre fonti sono rappresentate dall’industria e dalle attività ricreative. La crescita continua del traffico ha<br />
provocato negli ultimi anni l’espansione, nel tempo e nello spazio, dei livelli più alti <strong>di</strong> esposizione al rumore.<br />
Riferimenti legislativi La prima <strong>di</strong>sciplina del rumore ambientale risale al decreto del Presidente del Consiglio<br />
dei Ministri del 1° marzo 1991 (“Limiti massimi <strong>di</strong> esposizione al rumore negli ambienti abitativi de esterni”)<br />
emanato in attesa dell’approvazione <strong>di</strong> una legge quadro. Il decreto ha avuto vali<strong>di</strong>tà fino all’emanazione<br />
della legge 447/1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.<br />
Con la legge quadro e i delativi decreti <strong>di</strong> attuazione (in particolare il decreto del Presidente del Consiglio dei<br />
Ministri del 14 novembre 1997) sono fissati:<br />
- valori limite <strong>di</strong> emissione (<strong>di</strong> una sorgente sonora, in prossimità della sorgente solono);<br />
- valori limite assoluti <strong>di</strong> immissione (nell’ambiente esterno, in prossimità dei ricettori);<br />
- valori limite <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> immissione (dell’ambiente abitativo), ossia la <strong>di</strong>fferenza tra il livello<br />
del rumore ambientale e quello del rumore residuo, prodotto quando si esclude la specifica<br />
sorgente <strong>di</strong>sturbante;<br />
- valori <strong>di</strong> qualità, da conseguire con le tecnologie <strong>di</strong>sponibili, per realizzare gli obiettivi <strong>di</strong> tutela;<br />
- valori <strong>di</strong> attuazione, che segnalano la presenza <strong>di</strong> un potenzial rischio per la salute umana e<br />
per l’ambiente.<br />
La legge prevede anche chi i suddetti valori sono determinati in funzione del periodo della giornata (<strong>di</strong>urno<br />
dalle 6.00 alle 22.00, notturno dalle 22.00 alle 6.00) e della destinazione d’uso della zona da proteggere.<br />
Compete al comune la classificazione del territorio comunale comprensiva dell’in<strong>di</strong>cazione delle aree da<br />
destinare a spettacolo temporaneo, secondo criteri definiti dalla regione.<br />
Il decreto prevede inoltre l’istituzione <strong>di</strong> dei zone, da quelle particolarmente protette (ospedali, scuole, parchi<br />
pubblici, ecc) fino a quelle esclusivamente industriali, con valori limite ammessi progressivamente<br />
crescendo.<br />
limiti assoluti valori <strong>di</strong> qualità attenzione<br />
emissione immissione tempi <strong>di</strong> riferimento<br />
CLASSI DI DESTINAZIONE<br />
<strong>di</strong>urno notturno<br />
D'USO DEL TERRITORIO<br />
I aree particolarmente<br />
<strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno orario orario<br />
protette<br />
II aree prevalentemente<br />
45 35 50 40 47 37 50 40 60 45<br />
residenziali 50 40 55 45 52 42 55 45 65 50<br />
III aree <strong>di</strong> tipo misto 55 45 60 50 57 47 60 50 70 55<br />
IV aree <strong>di</strong> intensa attività<br />
umana 60 50 65 55 62 52 65 55 75 60<br />
V aree prevalentemente<br />
industriali 65 55 70 60 67 57 70 60 80 65<br />
VI aree esclusivamente<br />
industriali 65 65 70 70 70 70 70 70 80 75<br />
Fonte: DPCM 14/11/97<br />
All’interno degli ambienti abitativi si applicano i valori limite <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> immissione, così fissati dallo<br />
stesso decreto:<br />
Periodo <strong>di</strong>urno Periodo notturno<br />
5 dB 3 dB<br />
Essi non si applicano:<br />
- alle aree esclusivamente industriali;<br />
- al rumore prodotto da infrastrutture stradali;<br />
- alle rumore prodotto da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive,<br />
commerciali e professionali;<br />
80
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
- al rumore prodotto da servizi e impianti fissi dell'e<strong>di</strong>ficio a<strong>di</strong>biti ad uso comune, limitatamente<br />
al <strong>di</strong>sturbo provocato all'interno dello stesso.<br />
- se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo <strong>di</strong>urno e 40<br />
dB(A) durante il periodo notturno;<br />
La legge quadro no si riferisce a luoghi <strong>di</strong> lavoro che vengono invece <strong>di</strong>sciplinati dal Decreto legislativo 15<br />
agosto 1991, n. 277 (“Attuazione delle <strong>di</strong>rettive 80/1107/CEE, 82/605/CEE, 83/447/CEE, 88/642/CEE in<br />
materia <strong>di</strong> protezione dei lavori contro i rischi derivati da esposizioni ad agenti fisici. Chimici, biologici durante<br />
il lavoro, a norma dell’art. 7 della L. 30 luglio 1990, n. 121”.<br />
Il Veneto ha emanato, in attuazione della legge 447/95, la legge regionale 21/1999. Sono definiti orari e<br />
<strong>di</strong>vieti per le emissioni sonore da attività temporanee, fermo restando le facoltà del comune <strong>di</strong> derogate con<br />
appositi regolamenti, tenuto conto delle consuetu<strong>di</strong>ni locali.<br />
Di recente emanazione è la Direttiva comunitaria 2002/49/CE del 25 giugno 2002 relativa alla<br />
determinazione de alla gestione del rumore ambientale.<br />
9.3.1 Piano classificazione acustica<br />
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/11/1997 sulla determinazione dei valori limite delle<br />
sorgenti sonore, ha stabilito l’obbligo per i comuni <strong>di</strong> adottare la classificazione acustica. Tale operazione,<br />
generalmente denominata “zonizzazione acustica”, consiste nell’assegnare, a ciascuna porzione omogenea<br />
<strong>di</strong> territorio, una delle sei classi in<strong>di</strong>viduate dal decreto, sulla base della prevalenza ed effettiva destinazione<br />
d’uso del territorio stesso. Il comune, recependo quanto <strong>di</strong>sposto dal DPCM 14/11/1997 e dalla<br />
Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto (DGR n° 4313 del 21 settembre 1993) ha classificato il<br />
territorio <strong>di</strong> competenza nelle sei classi acusticamente omogenee fissando per ognuna <strong>di</strong> esse <strong>di</strong>versi limiti<br />
<strong>di</strong> ammissibilità <strong>di</strong> rumore ambientale.<br />
81
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
82
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
LEGENDA<br />
Leq <strong>di</strong>urno: ore 06.00 <strong>–</strong> 22.00<br />
Leq notturno: ore 22.00 <strong>–</strong> 06.00<br />
CLASSE 1<br />
Aree particolarmente protette.<br />
Aree nelle quali la quiete rappresenta un<br />
elemento <strong>di</strong> base per la loro utilizzazione:<br />
aree ospedaliere, scolastiche, aree<br />
destinate al riposo e allo svago, aree<br />
residenziali rurali, aree <strong>di</strong> particolare<br />
interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.<br />
CLASSE 2<br />
Aree prevalentemente residenziali<br />
Aree urbane interessate prevalentemente<br />
da traffico veicolare locale, con bassa<br />
densità <strong>di</strong> popolazione, con limitata<br />
presenza <strong>di</strong> attività commerciali ed assenza<br />
<strong>di</strong> attività industriali e artigianali.<br />
CLASSE 3<br />
Aree <strong>di</strong> tipo misto<br />
Aree urbane interessate da traffico<br />
veicolare locale o <strong>di</strong> attraversamento, con<br />
me<strong>di</strong>a densità <strong>di</strong> popolazione, con<br />
presenza <strong>di</strong> attività commerciali, uffici, con<br />
limitata presenza <strong>di</strong> attività artigianali e con<br />
assenza <strong>di</strong> attività industriali; aree rurali<br />
interessate da attività che impiegano<br />
macchine operatrici.<br />
CLASSE 4<br />
Aree <strong>di</strong> intensa attività umana<br />
Aree urbane interessate da intenso traffico<br />
veicolare, con alta densità <strong>di</strong> popolazione,<br />
con elevata presenza <strong>di</strong> attività commerciali<br />
e uffici, con presenza <strong>di</strong> attività artigianali;<br />
le aree in prossimità <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> grande<br />
comunicazione e <strong>di</strong> linee ferroviarie; le aree<br />
portuali, le aree c on limitata presenza <strong>di</strong><br />
piccole industrie.<br />
CLASSE 5<br />
Aree prevalentemente industriali<br />
Aree interessate da inse<strong>di</strong>amenti industriali<br />
e con scarsità <strong>di</strong> abitazioni.<br />
CLASSE 6<br />
Aree esclusivamente industriali<br />
Aree esclusivamente interessate da attività<br />
industriali e prive <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi.<br />
Delimitazione centro abitato<br />
83<br />
VALORI LIMITE<br />
ASSOLUTI DI<br />
IMMISSIONE (dBA)<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
VALORI DI QUALITÀ<br />
(dBA)<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
50 40 47 37<br />
55 45 52 42<br />
60 50 57 47<br />
65 55 62 52<br />
70 60 67 57<br />
70 70 70 70
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Le fasce <strong>di</strong> rispetto acustico per le infrastrutture adottate a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>:<br />
Infrastrutture stradali esistenti<br />
Scuole, ospedali, case<br />
(D.P.R. n°142 del 30 Marzo 2004)<br />
<strong>di</strong> cura e case <strong>di</strong> riposo<br />
Infrastrutture<br />
stradali esistenti (*)<br />
Ampiezza fascia <strong>di</strong><br />
pertinenza (m)<br />
(per ogni lato a partire dal<br />
ciglio stradale )<br />
Fascia A<br />
100<br />
STRADA TIPO A<br />
(autostrada) Fascia B<br />
150<br />
Fascia A<br />
STRADA TIPO C<br />
100<br />
(strada extraurbana<br />
Fascia B<br />
secondaria, Cb)<br />
50<br />
STRADA TIPO F<br />
(strada locale)<br />
(*) come classificate dal comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Classificazione acustica<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Rilievi fonometrici<br />
9.3.2 Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle infrastrutture:<br />
NOME TRATTA<br />
30<br />
84<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
50 40<br />
50 40<br />
Tutti gli altri ricettori<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
70 60<br />
65 55<br />
70 60<br />
65 55<br />
Relativamente alle strade interne al confine <strong>di</strong> centro<br />
abitato, si vedano i limiti definiti dalla zonizzazione<br />
acustica<br />
Il comune non è dotato <strong>di</strong> piano della classificazione acustica<br />
Il piano della Classificazione acustica è in fase <strong>di</strong> redazione (o) il piano<br />
è superato e necessita <strong>di</strong> una revisione<br />
x Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della Classificazione Acustica<br />
x<br />
Superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento e superamenti rilevati nelle<br />
campagne puntuali<br />
Alcuni superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento, nessun superamento rilevato<br />
nelle campagne puntuali<br />
Nessun superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento, nessun superamento<br />
rilevato nelle campagne puntuali<br />
RANGE_LAeq,D (dBA)<br />
Diurni Notturni<br />
A31 (Autostrada: estensione: Dueville - Thiene < 70 < 62<br />
3.406 km) Thiene - Piovene Rocchette < 70 < 62<br />
FS (Ferrovia) Schio <strong>–</strong> Vicenza < 65 < 57<br />
Infrastrutture ferroviarie esistenti<br />
(D.P.R. n°459 del 18 Novembre 1998)<br />
Ampiezza fascia <strong>di</strong> pertinenza<br />
(per ogni lato a partire dalla<br />
mezzeria dei binari)<br />
Scuole, ospedali, case<br />
<strong>di</strong> cura e case <strong>di</strong> riposo<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
Tutti gli altri<br />
ricettori<br />
Periodo<br />
<strong>di</strong>urno<br />
Periodo<br />
notturno<br />
FASCIA A 100 50 40 70 60<br />
FASCIA B 150 50 40 65 55<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle<br />
infrastrutture<br />
Il comune non è dotato <strong>di</strong> piano della classificazione acustica<br />
Il piano della Classificazione acustica è in fase <strong>di</strong> redazione (o) il piano<br />
è superato e necessita <strong>di</strong> una revisione<br />
x Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della Classificazione Acustica
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
9.3.3 Rilievi fonometrici<br />
Le rilevazioni sono state effettuate secondo le modalità ed i criteri in<strong>di</strong>cati dagli Allegati A, B e C del Decreto<br />
del Ministro dell’Ambiente 16.03.1998, “Tecniche <strong>di</strong> rilevamento e <strong>di</strong> misurazione dell’inquinamento<br />
acustico”. Lo strumento utilizzato per la misurazione è il fonometro analizzatore LARSON DAVIS, modello<br />
824, provvisto <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> taratura. La calibrazione è stata effettuata prima e dopo ogni misurazione con<br />
il calibratore acustico <strong>di</strong> precisione CAL 200, LARSON DAVIS, serie 4056 <strong>di</strong> classe I, conforme alle norme<br />
IEC 924/1988. Il microfono a condensatore da ½ pollice per campo libero tipo 2541, munito <strong>di</strong> schermo<br />
antivento/antiurto <strong>di</strong> 7,5 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro ed orientato verso la sorgente sonora, è stato posizionato ad<br />
un’altezza <strong>di</strong> circa 1,20 mt dal suolo.<br />
La strumentazione impiegata è <strong>di</strong> Classe I, conforme alle Norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994).<br />
Le misurazioni sono state eseguite in assenza <strong>di</strong> precipitazioni atmosferiche, nebbia o neve e la velocità del<br />
vento risultava inferiore a 5 m/s.<br />
In questa indagine fonometrica sono stati rilevati due parametri significativi per descrivere la situazione<br />
acustica ambientale esistente:<br />
Livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderata "A": valore del livello <strong>di</strong> pressione sonora<br />
ponderata "A" <strong>di</strong> un suono costante che, nel corso <strong>di</strong> un periodo specificato T, ha la medesima pressione<br />
quadratica me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo:<br />
dove LAeq e' il livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderata "A" considerato in un<br />
intervallo <strong>di</strong> tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; pA(t) è il valore istantaneo della<br />
pressione sonora ponderata "A" del segnale acustico in Pascal (Pa); p0 = 20 micron Pa è la<br />
pressione sonora <strong>di</strong> riferimento.<br />
Livello percentile L95: livello <strong>di</strong> pressione sonora che viene superato per il 95% del tempo <strong>di</strong> misura; pertanto<br />
L1 corrisponde al livello <strong>di</strong> picco, mentre L95 descrive il rumore <strong>di</strong> fondo.<br />
Nella seguente tabella sono riportati i valori delle misure e la posizione:<br />
n. sito LAeq L95 n. sito LAeq L95<br />
1<br />
2<br />
3<br />
via Vittorio Veneto ingresso<br />
Rossiflor<br />
via Vittorio Veneto cortile<br />
Pietro Berto<br />
via Vittorio Veneto ingresso A.<br />
Costa group<br />
4 via Volpato<br />
5<br />
6<br />
incrocio via Vittorio Veneto via<br />
Europa<br />
incrocio via Europa via Santa<br />
Lucia<br />
7 via Padre Ferracin<br />
8<br />
via Santa Lucia incrocio via<br />
Don Michelazzo<br />
9 via IV Novembre<br />
10 via Carducci<br />
66,5<br />
dB(A)<br />
52,4<br />
dB(A)<br />
67,6<br />
dB(A)<br />
71,7<br />
dB(A)<br />
71,1<br />
dB(A)<br />
70,2<br />
dB(A)<br />
44,9<br />
dB(A)<br />
64,1<br />
dB(A)<br />
58<br />
dB(A)<br />
44,4<br />
dB(A)<br />
51,8<br />
dB(A)<br />
48,8<br />
dB(A)<br />
50,6<br />
dB(A)<br />
46,6<br />
dB(A)<br />
61,2<br />
dB(A)<br />
55,4<br />
dB(A)<br />
37,8<br />
dB(A)<br />
45,8<br />
dB(A)<br />
44<br />
dB(A)<br />
37,8<br />
dB(A)<br />
85<br />
16<br />
via Don<br />
Michelazzo<br />
17 via De Gasperi<br />
18 via Gorizia<br />
19 ingresso cimitero<br />
20 via Volpato<br />
21 via Ca' Bosco<br />
62,3<br />
dB(A)<br />
53,1<br />
dB(A)<br />
51<br />
dB(A)<br />
56,3<br />
dB(A)<br />
57,2<br />
dB(A)<br />
56,3<br />
dB(A)<br />
22 via Monte Pasubio 59,4<br />
dB(A)<br />
23 via Tessaro<br />
24 via Stazione<br />
25<br />
via Capitello <strong>di</strong><br />
Sopra<br />
39,5<br />
dB(A)<br />
39,5<br />
dB(A)<br />
49,7<br />
dB(A)<br />
53<br />
dB(A)<br />
44,6<br />
dB(A)<br />
44,6<br />
dB(A)<br />
49,2<br />
dB(A)<br />
54,6<br />
dB(A)<br />
45,6<br />
dB(A)<br />
46,8<br />
dB(A)<br />
36,3<br />
dB(A)<br />
35,8<br />
dB(A)<br />
43,6<br />
dB(A)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11 via Pascoli<br />
12 via San Francesco d’Assisi<br />
13 via dell'Artigianato<br />
14 via Maso<br />
15 via S. Maria<br />
39,2<br />
dB(A)<br />
47,2<br />
dB(A)<br />
58,1<br />
dB(A)<br />
61<br />
dB(A)<br />
62,3<br />
dB(A)<br />
37<br />
dB(A)<br />
44,2<br />
dB(A)<br />
49,2<br />
dB(A)<br />
49,4<br />
dB(A)<br />
41,2<br />
dB(A)<br />
86<br />
26<br />
27<br />
via Molette<br />
ingresso cava<br />
via Molette retro<br />
cava<br />
28 via San Fermo<br />
29 via Monte Grappa<br />
30 via Villaraspa<br />
53,1<br />
dB(A)<br />
58,1<br />
dB(A)<br />
45<br />
dB(A)<br />
46,4<br />
dB(A)<br />
41,7<br />
dB(A)<br />
42,9<br />
dB(A)<br />
53<br />
dB(A)<br />
40,9<br />
dB(A)<br />
40,2<br />
dB(A)<br />
40<br />
dB(A)<br />
Rilievi fonometrici puntuali<br />
ARPAV ha inoltre eseguito alcuni accertamenti <strong>di</strong> inquinamento acustico nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
a) Rumore rilevato presso unità abitativa localizzata in via Vittorio Veneto. Periodo analisi: 13.11.07 <strong>–</strong><br />
21.12.2007<br />
Sorgente: attività produttiva<br />
Campionamento: misure e rilevazioni eseguite in periodo <strong>di</strong>urno (dalle ore 13.00 alle 16.00)<br />
Destinazione: il punto <strong>di</strong> misurazione rientra nella classe V^<br />
Risultati: le rilevazioni effettuate (a finestre aperte) sono esaustive sia della rumorosità prodotta<br />
dalla sorgente specifica sia della rumorosità residua. Non si è rilevata la presenza <strong>di</strong><br />
componenti tonali o impulsive aventi carattere <strong>di</strong> stazionarietà. Il livello <strong>di</strong> pressione<br />
sonora è risultato superiore a al limite massimo previsto dal DPCM 14/11/1997<br />
b) Rumore rilevato presso unità abitativa localizzata in via Vittorio Veneto. Periodo analisi: 17.01.07 <strong>–</strong><br />
07.03.2007<br />
Sorgente: attività produttiva<br />
Campionamento: misure e rilevazioni eseguite in periodo <strong>di</strong>urno (dalle ore 13.00 alle 17.00)<br />
Destinazione: il punto <strong>di</strong> misurazione rientra nella classe III<br />
Risultati: le rilevazioni effettuate (a finestre chiuse) è risultato inferiore ai livelli previsti dal DPCM<br />
14/11/1997
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
9.4 Radon<br />
Il Radon è un gas nobile ra<strong>di</strong>oattivo che si produce per deca<strong>di</strong>mento ra<strong>di</strong>oattivo del Ra<strong>di</strong>o: il suo isotopo più<br />
importante è il Radon-222, che, durante il deca<strong>di</strong>mento, produce a sua volta altre sostanze ra<strong>di</strong>oattive a vita<br />
breve. Il Radon ed i suoi prodotti <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento, presenti fra l’altro nel terreno ed in alcuni materiali <strong>di</strong><br />
origine minerale usati nell’e<strong>di</strong>lizia, si accumulano sulle pareti, sugli arre<strong>di</strong> e negli aerosol, per poi finire<br />
nell’aria che si respira: dopo il fumo, rappresentano la causa più frequente <strong>di</strong> tumore polmonare.<br />
Interventi precauzionali e <strong>di</strong> bonifica<br />
Data la gravità delle possibili conseguenze delle ra<strong>di</strong>oattività naturale sulla salute e sulla stessa vita,<br />
interventi precauzionali contro <strong>di</strong> essa o rime<strong>di</strong> protettivi possono rendersi necessari. Allo scopo, si<br />
suggerisce <strong>di</strong>:<br />
non costruire in zone ad alto rischio ra<strong>di</strong>oattivo (naturalmente, questo suggerimento si estende anche alla<br />
ra<strong>di</strong>oattività artificiale che potrebbe provenire da centri nucleari vicini);<br />
procedere alla misura <strong>di</strong> emanazioni Radon in tutti i terreni e<strong>di</strong>ficabili prima ancora dell’inizio dei lavori <strong>di</strong><br />
costruzione;<br />
- nelle zone ad alta emanazione <strong>di</strong> Radon, dotare le fondazioni <strong>di</strong> una piastra <strong>di</strong> fondazione in<br />
calcestruzzo che funga da protezione;<br />
- verificare che non esista una qualche permeabilità al Radon nelle fondazioni, nel pavimento e nelle<br />
pareti dello scantinato o, in caso contrario, prendere provve<strong>di</strong>menti per ottenere la tenuta necessaria;<br />
- cambiare spesso l’aria con una buona ventilazione. E’ questo il rime<strong>di</strong>o più semplice e rapido, che vale<br />
per tutte le sostanze nocive presenti nell’aria. L’apertura, più volte al giorno, <strong>di</strong> porte e finestre per una<br />
decina <strong>di</strong> minuti, con creazioni <strong>di</strong> correnti d’aria, favorisce la facile eliminazione del Radon, che, si<br />
ricor<strong>di</strong>, è un gas. In particolare, sempre ventilati dovrebbero essere gli scantinati, eventualmente tramite<br />
apposite fessure o anche tramite ventilatore;<br />
- evitare quanto più possibile le depressurizzazioni degli e<strong>di</strong>fici, perché, se la pressione dell’aria interna<br />
risulta anche <strong>di</strong> poco inferiore alla pressione del Radon nel terreno, il Radon stesso viene praticamente<br />
aspirato anche attraverso fessure molto piccole;<br />
- garantire sempre anche attraverso fonti <strong>di</strong> ventilazioni proprie, un apporto sufficiente <strong>di</strong> aria esterna agli<br />
ambienti in cui siano installati apparecchi o strutture depressurizzanti, come cappe <strong>di</strong> aspirazione,<br />
camini, asciuga biancheria e via <strong>di</strong>cendo;<br />
- far controllare il livello <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività dei materiali da costruzione ed usare solo quelli a basso livello;<br />
- scegliere soltanto materiali da costruzione capaci <strong>di</strong> respirare.<br />
Metodo <strong>di</strong> analisi dei dati L’in<strong>di</strong>catore “Percentuale <strong>di</strong> abitazioni attese superare un determinato livello <strong>di</strong><br />
riferimento <strong>di</strong> concentrazione me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> radon” è stato elaborato sulla base delle misurazioni annuali<br />
rilevate nell’ambito delle indagini nazionale e regionale condotte, rispettivamente, alla fine degli anni ‘80 e<br />
nel periodo 1996-2000. Il livello <strong>di</strong> riferimento considerato è 200 Bq/m 3 (Becquerel per metro cubo), adottato<br />
dalla Regione Veneto con DGRV n. 79 del 18/01/02 “Attuazione della raccomandazione europea n. 143/90:<br />
interventi <strong>di</strong> prevenzione dall’inquinamento da gas radon negli ambienti <strong>di</strong> vita” come livello raccomandato<br />
per le abitazioni (sia per le nuove costruzioni che per le esistenti) oltre il quale si consiglia <strong>di</strong> intraprendere<br />
azioni <strong>di</strong> bonifica.<br />
Nella stessa Delibera, inoltre:<br />
- viene definita un’area a rischio radon, identificata come quella zona (rettangoli <strong>di</strong> 5*6 km 2 corrispondenti<br />
alle sezioni della C.T.R. 1:10.000) in cui almeno il 10% delle abitazioni, nella configurazione <strong>di</strong> tipologia<br />
abitativa standard regionale rispetto al piano, supera il suddetto livello <strong>di</strong> riferimento.<br />
- viene redatto un primo elenco <strong>di</strong> Comuni a rischio radon; l’assegnazione degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> ad una<br />
determinata area ad alto potenziale <strong>di</strong> radon è stata operata ove il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> appartenenza risultasse<br />
incluso in tale area: la con<strong>di</strong>zione cautelativa per tale inclusione è stata che almeno il 30% dell’e<strong>di</strong>ficato<br />
ricadesse in una delle sezioni rettangolari che costituiscono l’area ad alto potenziale <strong>di</strong> radon (si è fatto<br />
ricorso al tematismo sulle aree urbanizzate della Regione Veneto). Sono quin<strong>di</strong> presenti Comuni a rischio<br />
radon pur con percentuali <strong>di</strong> abitazioni stimate superare i 200 Bq/m 3 inferiori al 10%.<br />
9.4.1 Stima abitazioni sopra i livelli attesi<br />
Percentuali <strong>di</strong> abitazioni attese superare il livello <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200 Bq/m 3 = 18,4 % <strong>di</strong> abitazioni<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Stima abitazioni superare i livello<br />
<strong>di</strong> riferimento del Radon<br />
> 15 %<br />
x 10 <strong>–</strong> 15 %<br />
< 10 % (soglia per la definizione area a rischio Radon<br />
87
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
9.5 Inquinamento luminoso<br />
L’inquinamento luminoso consiste nell’irra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> luce artificiale, derivante da lampioni stradali, torri faro,<br />
globi, insegne, rivolta <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente verso la volta celeste. Dal punto <strong>di</strong> vista ambientale<br />
comporta tre tipi <strong>di</strong> impatti:<br />
sanitario: perché la troppa luce o la sua <strong>di</strong>ffusione in ore notturne destinate al riposo provoca vari <strong>di</strong>sturbi;<br />
energetico : una grossa percentuale <strong>di</strong> kWh utilizzati per illuminare strade, monumenti ed altro viene inviata<br />
senza ragione <strong>di</strong>rettamente verso il cielo;<br />
ecologico: le intense fonti luminose alterano il normale oscuramento notturno influenzando negativamente<br />
l’integrità del paesaggio, il ciclo della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono nel corso della notte, la<br />
salute e il benessere degli animali e dell’uomo.<br />
Ridurre l’inquinamento luminoso non significa "spegnere le luci", ma cercare <strong>di</strong> illuminare le città in maniera<br />
più corretta senza danneggiare le persone e l’ambiente. Le sorgenti principali che possono causare<br />
inquinamento luminoso sono:<br />
• Impianti <strong>di</strong> illuminazione pubblici;<br />
• Impianti <strong>di</strong> illuminazione stradali;<br />
• Impianti <strong>di</strong> illuminazione privati;<br />
• Impianti <strong>di</strong> illuminazione <strong>di</strong> monumenti, opere, ecc.;<br />
• Impianti <strong>di</strong> illuminazione <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>, complessi commerciali, ecc.;<br />
• Fari rotanti;<br />
• Insegne pubblicitarie, vetrine.<br />
La Legge Regionale 27 giugno 1997, n. 22 in<strong>di</strong>vidua delle<br />
zone <strong>di</strong> maggior tutela nelle vicinanze degli osservatori<br />
astronomici. In Veneto più del 50 % dei Comuni è<br />
interessato da queste zone <strong>di</strong> tutela specifica.<br />
La figura seguente mostra l’ubicazione degli Osservatori<br />
Astronomici professionali e non, sul territorio regionale e<br />
le relative zone <strong>di</strong> tutela. In ogni caso in tutto il territorio<br />
regionale valgono i principi dettati dalla legge.<br />
9.5.1 Brillanza cielo notturno<br />
Brillanza relativa del cielo notturno: rappresenta il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella<br />
naturale me<strong>di</strong>a, come rapporto dei rispettivi valori <strong>di</strong> brillanza (la brillanza si esprime come flusso luminoso<br />
per unità <strong>di</strong> angolo solido <strong>di</strong> cielo per unità <strong>di</strong> area <strong>di</strong> rivelatore).<br />
88
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Brillantanza del cielo notturno<br />
89<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> rientra nella fascia:<br />
“Aumento della luminanza totale rispetto<br />
la naturale tra il 100% e il 300%.<br />
Aumento della luminanza totale rispetto la naturale oltre il 300%<br />
x Aumento della luminanza totale rispetto la naturale tra il 100% e il 300<br />
Aumento della luminanza totale rispetto la naturale tra il 33% e il 100
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
10. ECONOMIA E SOCIETA’<br />
La presente analisi demografica offre una lettura sintetica dell’evoluzione della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
(1981-2008) sia in termini <strong>di</strong> popolazione totale che in termini <strong>di</strong> popolazione sud<strong>di</strong>visa per classi d’età in<br />
modo da poter analizzare anche la trasformazione della struttura della popolazione, con un approfon<strong>di</strong>mento<br />
sulla componente straniera.<br />
Fonte dei dati<br />
Principalmente le fonti per la matrice popolazione sono:<br />
▪ ISTAT: Censimenti abitazione e popolazione anni 1981 <strong>–</strong> 1991 <strong>–</strong> 2001<br />
▪ www.demo.istat.i;<br />
▪ http://statistica.regione.veneto.it<br />
▪ http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/Statistica/Sistar.htm<br />
▪ Servizio Statistico della Provincia <strong>di</strong> Vicenza e della Regione Veneto per gli anni 1982-2001<br />
▪ Ufficio Anagrafe del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
10.1 Andamento della popolazione nel periodo 1981-2008<br />
Nel periodo 1981-2008 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no è passato da una popolazione <strong>di</strong> 7.643 a 9.625 residenti<br />
(al 31 <strong>di</strong>cembre 2008). In questo lasso <strong>di</strong> tempo, dunque, i residenti nel comune sono aumentati <strong>di</strong> 1.982<br />
unità che corrispondono ad un aumento <strong>di</strong> quasi il 26%.<br />
Analizzando in modo più approfon<strong>di</strong>to l’andamento della popolazione (ve<strong>di</strong> grafico) possiamo notare come il<br />
trend <strong>di</strong> crescita sia sempre positivo con un incremento maggiore tra il 1995 e il 2001.<br />
Infatti, mentre negli anni ‘80 (1981-1991) la popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> ha registrato una crescita contenuta (251<br />
nuovi residenti, pari al 3,3%), negli anni ’90 (1991-2001) l’incremento è maggiore (977 nuovi residenti, pari<br />
al 12,4%). Tra il 2001 e il 2008 l’incremento è stato dell’8.5%.<br />
Residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no 1981-2008<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
maschi 3.781 3.788 3.917 4.102 4.453 4.722 4.854<br />
femmine 3.862 3.881 3.977 4.124 4.418 4.620 4.771<br />
TOTALE 7.643 7.669 7.894 8.226 8.871 9.342 9.625<br />
10.000<br />
9.500<br />
9.000<br />
8.500<br />
8.000<br />
7.500<br />
7.000<br />
6.500<br />
7.643<br />
ANDAMENTO POPOLAZIONE 1981 - 2008<br />
POPOLAZIONE<br />
7.669<br />
7.894<br />
8.226<br />
90<br />
8.871<br />
9.342<br />
9.625<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
Appare utile anche confrontare l’andamento della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con le <strong>di</strong>namiche demografiche<br />
della popolazione dell’intera Provincia <strong>di</strong> Vicenza. Per rendere confrontabile i dati si sono utilizzati dati<br />
percentuali (per le pirami<strong>di</strong> d’età) e numeri in<strong>di</strong>ce (per l’andamento della popolazione dove “100” è<br />
considerata la popolazione al 1981).<br />
Dal confronto evidenziato nella tabella e nel grafico che seguono si può riconoscere come la popolazione <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> cresca, a partire dal 1991, con incremento maggiore rispetto alla popolazione provinciale.<br />
Confronto incremento popolazione Provincia <strong>di</strong> Vicenza- <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (1981-2008)
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
numero in<strong>di</strong>ce 1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008 16<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza 100,00 100,56 102,57 105,17 109,46 115,46 118,63<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no 100,00 100,34 103,28 107,63 116,07 122,23 125,93<br />
130,00<br />
125,00<br />
120,00<br />
115,00<br />
110,00<br />
105,00<br />
100,00<br />
95,00<br />
90,00<br />
85,00<br />
80,00<br />
10.1.1 Densità territoriale<br />
Confronto incremento popolazione (1981-2008)<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
Un dato collegato alla <strong>di</strong>namica demografica e abbastanza significativo per capire la <strong>di</strong>mensione “territoriale”<br />
della popolazione è la densità (ab/kmq). La superficie comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no è <strong>di</strong> 12,7 kmq e la densità<br />
ha raggiunto, nel 2008, i 757,87 abitanti/Kmq. Un dato che risulta essere sensibilmente superiore alla me<strong>di</strong>a<br />
provinciale (316,57 ab/kmq).<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
Superficie <strong>Marano</strong> Vic. 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7<br />
Popolazione <strong>Marano</strong> Vic.no 7.670 7.669 7.894 8.226 8.871 9.342 9.625<br />
Densità <strong>Marano</strong> Vic. 603,94 603,86 621,57 647,72 698,50 735,59 757,87<br />
Densità Provincia 266,85 268,34 273,70 280,65 292,09 308,11 316,57<br />
800,00<br />
700,00<br />
600,00<br />
500,00<br />
400,00<br />
300,00<br />
200,00<br />
100,00<br />
0,00<br />
DENSITA' TERRITORIALE MARANO VICENTINO<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
10.1.2 Struttura della popolazione per classi d’età (1981-2008)<br />
La lettura della popolazione articolata per classi d’età quinquennali permette <strong>di</strong> analizzare la struttura interna<br />
della popolazione attraverso le pirami<strong>di</strong> d’età e evidenziare particolari fenomeni legati, per esempio,<br />
all’aumento della popolazione anziana.<br />
Pirami<strong>di</strong> d’età La rappresentazione grafica della popolazione per classi quinquennali (piramide d’età)<br />
consente <strong>di</strong> valutare la <strong>di</strong>stribuzione d’età della popolazione del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no. Alla base della<br />
piramide ci sono le classi più giovani mentre al vertice sono localizzate le classi più anziane. Generalmente<br />
una popolazione che ha una <strong>di</strong>stribuzione piramidale denota una buona struttura della popolazione che<br />
permette ricambio generazionale e crescita demografica.<br />
Analizzando le pirami<strong>di</strong> dal 1981 al 2008 si può registrare come da una forma piramidale ben delineata si<br />
passa a una sorta <strong>di</strong> doppia piramide con la basi nella fascia centrale della popolazione. Si denota infatti un<br />
aumento della popolazione anziana (allargamento del vertice della piramide), un marcata <strong>di</strong>minuzione della<br />
popolazione giovane (erosione della base della piramide) e soprattutto, un aumento del peso della<br />
popolazione giovane in età lavorativa.<br />
16 Per il 2008: fonde dei dati per <strong>Marano</strong> è l’ufficio anagrafe del comune, per la provincia il sito http://www.demo.istat.it/<br />
91
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Questa evoluzione registra il costante aumento della speranza <strong>di</strong> vita della popolazione italiana e nello<br />
stesso tempo una sensibile <strong>di</strong>minuzione della natalità. L’aumento più significativo, e con <strong>di</strong>mensione<br />
superiore ai dati provinciali, è quello relativo alla fascia centrale della popolazione che è dovuto<br />
prevalentemente dalla componente immigratoria composta da popolazione giovane e in età lavorativa (19-40<br />
anni).<br />
Dal confronto con le pirami<strong>di</strong> provinciali possiamo notare come la popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> abbia una struttura<br />
in linea con quella provinciale. Alcune <strong>di</strong>fferenze si registrano prevalentemente a partire dagli anni 90<br />
quando il peso della popolazione compresa tra i 19 e i 39 anni è superiore alla <strong>di</strong>mensione provinciale: a<br />
<strong>Marano</strong> infatti si supera il 10% della popolazione mentre in Provincia non si attesta intorno al 8,5%. Un dato<br />
che evidenzia come <strong>Marano</strong> sia stato in grado <strong>di</strong> dare una risposta abitativa anche a persone non originarie<br />
del paese.<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
1981 - valori percentuali -<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
1991 - valori percentuali -<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
2001 - valori percentuali -<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />
92<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' - PROVINCIA<br />
1981 - valori percentuali<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' -PROVINCIA<br />
1991 - valori percentuali<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' -PROVINCIA<br />
2001 - valori percentuali<br />
-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
2001<br />
-500 -300 -100 100 300 500<br />
93<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Pirami<strong>di</strong> popolazione<br />
10.1.3 In<strong>di</strong>catori demografici<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
2008 - valori assoluti<br />
-500 -300 -100 100 300 500<br />
Forte “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />
x Leggero “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />
“Allagamento” base della piramide (classi giovani)<br />
La struttura della popolazione rappresentata nelle pirami<strong>di</strong> d’età è descritta anche dagli in<strong>di</strong>catori<br />
demografici la cui evoluzione è rappresentata nella tabella e nei grafici che seguono. I dati del comune <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> Vic.no sono stati confrontati con i dati provinciali per contestualizzare le tendenze a scala territoriale.<br />
Gli in<strong>di</strong>catori statistici che solitamente vengono usati per permettere una lettura <strong>di</strong> questo tipo, oltre alla<br />
rappresentazione grafica, sono i seguenti:<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia: rapporto percentuale tra la popolazione con più <strong>di</strong> 65 anni e la popolazione con meno <strong>di</strong><br />
14 anni;<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza: rapporto percentuale tra la popolazione delle classi in età non lavorativa (0-14 e oltre<br />
65) e la popolazione delle classi in età lavorativa (15-65);<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio: rapporto percentuale tra la popolazione della classe 60-64 anni e la popolazione della<br />
classe 15-19 anni;<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura: rapporto percentuale tra popolazione delle classi 40-64 anni e la popolazione delle classi<br />
15-39 anni.<br />
L’andamento degli in<strong>di</strong>catori fa evidenzia alcuni aspetti sull’evoluzione delle varie componenti della<br />
popolazione con ripercussioni che devono essere tenute in considerazione anche all’interno della definizione<br />
delle politiche urbanistiche e <strong>di</strong> governo del territorio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> MARANO Vic.no 1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 43,52 47,93 71,42 86,79 90,81 97,17 114,80<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 48,41 42,49 39,54 39,95 45,69 47,14 49,97<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 35,36 52,57 66,56 92,11 131,08 104,81 106,36<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura 76,19 79,76 78,23 78,72 83,02 94,87 115,01<br />
Provincia <strong>di</strong> VICENZA 1982 1985 1991 1995 2001 2005 2007 17<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 56,32 61,42 89,82 107,51 112,93 116,19 118,91<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 51,11 45,51 41,97 42,88 46,35 49,04 50,29<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 44,42 59,99 70,06 91,98 124,47 113,54 114,19<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura 76,42 78,69 79,62 82,27 90,39 99,26 106,25<br />
17 Dati <strong>di</strong>sponibili sul sito http://statistica.regione.veneto.it/jsp/popolazione.jsp?anno=2007&x1_3=0&x2=2,<br />
ultimo dato <strong>di</strong>sponibile al 31.12.2007
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
140,00<br />
120,00<br />
100,00<br />
80,00<br />
60,00<br />
40,00<br />
20,00<br />
0,00<br />
60,00<br />
50,00<br />
40,00<br />
30,00<br />
20,00<br />
10,00<br />
0,00<br />
140,00<br />
120,00<br />
100,00<br />
80,00<br />
60,00<br />
40,00<br />
20,00<br />
0,00<br />
INDICE DI VECCHIAIA<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
INDICE DI DIPENDENZA<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
INDICE DI RICAMBIO<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
94<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia è un in<strong>di</strong>catore del grado <strong>di</strong><br />
invecchiamento della popolazione, il valore superiore<br />
a 100 è il limite oltre il quale la popolazione “anziana”<br />
è numericamente superiore a quella “giovane”.<br />
Nel confronto con l’in<strong>di</strong>ce provinciale si registra come<br />
quello del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> abbia un andamento<br />
simile a quello della provincia anche se con valori<br />
costantemente inferiori fino al 2008. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
vecchiaia registra un costante aumento con una<br />
velocità maggiore a partire dal 1985. Il valore 100,<br />
che a livello provinciale è stato raggiunto già nella<br />
prima metà degli anni ’90, è superato dopo il 2005.<br />
L’in<strong>di</strong>catore è passato dal 43,52 nel 1981 al 114,8 nel<br />
2008.<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza costituisce un dato<br />
statisticamente complementare rispetto all’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
vecchiaia. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza nel periodo 1982-<br />
2008 ha un andamento pressoché coincidente con<br />
quello provinciale (sia in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione che <strong>di</strong><br />
evoluzione) e, nel 2008, raggiunge il valore <strong>di</strong> 49,97.<br />
Fino al 1995 si è registrata una <strong>di</strong>minuzione<br />
dell’in<strong>di</strong>catore (sceso fino a 39,54) mentre da quella<br />
data c’è stata una inversione <strong>di</strong> tendenza con una<br />
crescita lieve ma costante che ha riportato<br />
l’in<strong>di</strong>catore ai valori del 1981.<br />
La riduzione dell’in<strong>di</strong>catore sottolinea la crescente<br />
capacità della parte attiva della popolazione <strong>di</strong><br />
produrre il proprio sostegno alla popolazione<br />
costituita dalle fasce più deboli. La ripresa<br />
dell’in<strong>di</strong>catore evidenzia l’aumento della fasce più<br />
deboli della popolazione (in particolare è<br />
determinante l’aumento della popolazione anziana).<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio della popolazione attiva<br />
esprime il rapporto tra coloro che stanno per uscire<br />
dall’età lavorativa e coloro che vi stanno per entrare<br />
(15-19 anni).<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio cresce costantemente tra il 1981-<br />
2001 passando da 35,36 nel 1981 a 131,08 nel 2005)<br />
per attestarsi tra il 2005 al 2008 su valori <strong>di</strong> poco<br />
superiori a 100. Il superamento della soglia 100,<br />
avvenuto alla fine degli anni 90 denota come non<br />
dovrebbe esserci tensione lavorativa perché si<br />
“liberano” posti <strong>di</strong> lavoro in numero maggiore rispetto<br />
alla popolazione che entra nel mondo del lavoro. E’<br />
un in<strong>di</strong>catore che conferma anche la tendenza al<br />
progressivo aumento della popolazione anziana.<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura esprime sinteticamente il<br />
grado <strong>di</strong> invecchiamento della componente centrale<br />
della popolazione. Questo in<strong>di</strong>ce per il comune <strong>di</strong><br />
<strong>Marano</strong> passa dal 76,19 del 1981 al 115,01 nel 2008.<br />
La tendenza generale (sia per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
Vic.no sia per la Provincia) registra nell’aumento<br />
dell’in<strong>di</strong>catore il maggior peso della popolazione con<br />
45-64 anni rispetto alla popolazione compresa tra i<br />
25 e i 44 anni
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
120,00<br />
100,00<br />
80,00<br />
60,00<br />
40,00<br />
20,00<br />
0,00<br />
INDICE DI STRUTTURA<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
Le tabelle e i grafici che seguono mettono in evidenza la variazione della struttura della popolazione<br />
ponendo l’attenzione a particolari fasce della popolazione (quelle più “deboli”) per verificare e valutare, in<br />
prima istanza, quali sono le esigenze e le prospettive future soprattutto in termini <strong>di</strong> servizi.<br />
Nello specifico il grande incremento della popolazione anziana (sia come “peso” sia in termini assoluti) si è<br />
registrato soprattutto fino al 2001: 560 nuovi anziani che corrispondono a una variazione percentuale del<br />
70,30 %. Nello stesso intervallo <strong>di</strong> tempo i dati della popolazione provinciale con più <strong>di</strong> 65 anni sono<br />
aumentati del 50,87%.<br />
Confrontando i dati tra il 2001 e il 2008 si può notare come si sia in una fase nella quale la componente<br />
anziana continua a crescere ma con ritmi inferiori rispetto al recente passato mentre la crescita della classe<br />
0-4 anni, che aveva visto una ripresa <strong>di</strong>minuisce nuovamente.<br />
1981 2001 1981-2001<br />
Confronto 1981-2001 val. assoluti val. assoluti var var %<br />
totale popolazione 7643 8871 1228 16,07%<br />
popolazione 0-4 480 532 52 10,83%<br />
popolazione in età scolare (5-14 anni) 1257 926 -331 -26,33%<br />
popolazione anziana (oltre 65 anni) 756 1324 568 75,13%<br />
2001 2008 2001-2008<br />
Confronto 2001-2008 val. assoluti val. assoluti var var %<br />
totale popolazione 8871 9625 754 8,50%<br />
popolazione 0-4 532 444 -88 -16,54%<br />
popolazione in età scolare (5-14 anni) 926 1049 123 13,28%<br />
popolazione anziana (oltre 65 anni) 1324 1714 390 29,46%<br />
Dal grafico che mette in relazione la popolazione “giovane” (5-14 anni) e la popolazione anziana (>65 anni)<br />
si vede il costante aumento della componente più anziana, la <strong>di</strong>minuzione e dal 1995 la leggera ripresa della<br />
componente giovane.<br />
1600<br />
1400<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Andamento popolazione età scolare e prescolare e popolazione<br />
anziana<br />
5-14 >65<br />
1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />
95
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
10.2 Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti a <strong>Marano</strong> <strong>–</strong> 2008<br />
Nell’analisi demografica della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è risultato opportuno soffermarsi sulla componente<br />
straniera: i dati anagrafici, aggiornati al <strong>di</strong>cembre 2008, in<strong>di</strong>cano la presenza <strong>di</strong> 689 citta<strong>di</strong>ni stranieri che<br />
corrispondono al circa il 7% dell’intera popolazione maranese.<br />
L’analisi della piramide d’età con la sud<strong>di</strong>visione per citta<strong>di</strong>nanza mostra come la popolazione straniera si<br />
concentri nella fascia centrale del grafico che corrisponde alla fascia d’età giovane e in età lavorativa.<br />
Tuttavia questa componente da sola non è in grado <strong>di</strong> spiegare il saldo migratorio positivo che si concentra<br />
nella parte centrale della popolazione (ve<strong>di</strong> piramide d’età)<br />
93%<br />
% residenti citta<strong>di</strong>nanza straniera<br />
7%<br />
stranieri italiani<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
maschi stanieri<br />
femmine straniere<br />
maschi italiani<br />
femmine italiane<br />
96<br />
85 e più<br />
80-84 anni<br />
75-79 anni<br />
70-74 anni<br />
65-69 anni<br />
60-64 anni<br />
55-59 anni<br />
50-54 anni<br />
45-49 anni<br />
40-44anni<br />
35-39 anni<br />
30-34 anni<br />
25-29 anni<br />
20-24anni<br />
15-19 anni<br />
10-14 anni<br />
5-9 anni<br />
0-4 anni<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
2008 - italiani - stranieri<br />
maschi<br />
femmine<br />
-500 -300 -100 100 300 500<br />
PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />
2008 - stranieri<br />
-100 -50 0 50 100
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
10.3 Attività e<strong>di</strong>lizia<br />
anno 18<br />
FABBRICATI RESIDENZIALI<br />
nuova costruzione ampliamenti<br />
numero volume volume<br />
(mc) (mc)<br />
97<br />
Numero<br />
abitazioni totali<br />
Numero stanze<br />
totali<br />
1999 13 40.807 1.855 82 285<br />
2000 12 45.437 3.027 93 313<br />
2001 11 36.890 1.035 68 238<br />
2002 7 11.274 2.008 12 60<br />
2003 6 14.544 1.146 19 100<br />
2004 15 47.451 3.494 110 335<br />
2005 5 15.311 1.563 32 132<br />
2006 12 31.521 2.571 58 225<br />
2007 7 17.891 8.795 36 148<br />
2008 6 17.469 1.889 25 108<br />
TOT (1999-2008) 94 278.595 27.383 535 2.662<br />
Var 1999-2008 -57 % +1,8%<br />
(volume mc)<br />
50.000<br />
40.000<br />
30.000<br />
20.000<br />
10.000<br />
0<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
Attività e<strong>di</strong>lizia - e<strong>di</strong>fici residenziali<br />
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />
nuova costruzione ampliamenti<br />
Negli ultimi <strong>di</strong>eci anni la produzione e<strong>di</strong>lizia ha registrato un andamento <strong>di</strong>scontinuo, con maggiori volumetrie<br />
realizzate tra il 1999-2001 e nel 2004. La me<strong>di</strong>a dei volumi <strong>di</strong> nuove costruzioni residenziali degli ultimi 5<br />
anni risulta comunque inferiore rispetto al quinquennio 1999-2003, maggiore è il volume in ampliamento.<br />
Per quanto riguarda la produzione e<strong>di</strong>lizia dei fabbricati non residenziali, il grafico sotto riportato mette in<br />
evidenza gli elevati volumi realizzati tra il 1999 e 2000.<br />
18 Fonte dei dati dal 1999 al 2005: elaborazione dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no; dal 2006 al 2008 fonte riepilogo Istat fornito<br />
dalla Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Vicenza
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
FABBRICATI NON RESIDENZIALI<br />
nuova costruzione ampliamenti<br />
numero volume volume<br />
(mc) (mc)<br />
1999 3 38.621 4.850<br />
anno 19<br />
2000 13 179.684 12.018<br />
2001 2 34.769 31<br />
2002 2 20.842<br />
2003 12.256<br />
2004 2 3.151 10.446<br />
2005 Dati non <strong>di</strong>sponibili<br />
2006 1.468<br />
2007 367<br />
2008 629<br />
TOT (1999-<br />
2008) 42 277.067 42.065<br />
19 Fonte dei dati dal 1999 al 2004: elaborazione dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no; dal 2005 al 2008 fonte riepilogo Istat fornito<br />
dalla Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Vicenza<br />
(vo lume mc)<br />
240.000<br />
200.000<br />
160.000<br />
120.000<br />
98<br />
80.000<br />
40.000<br />
0<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
Attività e<strong>di</strong>lizia - e<strong>di</strong>fici non residenziali<br />
nuova costruzione ampliamento<br />
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11. BENI MATERIALI<br />
Per la matrice “beni materiali” i fattori considerati sono la mobilità (traffico veicolare, trasporto pubblico,<br />
percorsi ciclabili e pedonali, incidentalità ecc.), la produzione <strong>di</strong> rifiuti, la presenza <strong>di</strong> eventuali attività a<br />
rischio <strong>di</strong> incidente rilevante e gli spazi pubblici.<br />
Fonte dei dati<br />
Principali fonti dei dati per la matrice sono i seguenti:<br />
▪ Piano Urbano del Traffico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, rapporto <strong>di</strong> III^ fase [maggio 1998]<br />
▪ FTV carta dei servizi 2005-2006 [www.ftv.vi.it]<br />
▪ CONAM orario trasporto pubblico urbano 2006<br />
▪ COMUNE DI MARANO VICENTINO Piano Regolatore Generale Comunale [in vigore dal 18/04/1986<br />
e successive varianti]<br />
▪ COMUNE DI MARANO VICENTINO Banca dati progetti<br />
▪ Provincia <strong>di</strong> Vicenza, Annuario in cifre 2004.<br />
▪ Consorzio <strong>di</strong> Polizia Locale Altovicentino n. 57: rilevo incidenti<br />
▪ ARPAV Elenco delle <strong>di</strong>scariche (aggiornato a giugno 2006)<br />
in CD “LR 11/2004 <strong>–</strong> Dati Ambientali” <strong>di</strong>stribuito dall’Arpav Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza [luglio<br />
2006]<br />
▪ Uffici COMUNE DI MARANO VICENTINO<br />
▪ Schede RU (rifiuti urbani) da osservatorio rifiuti <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2001-2005]<br />
11.1 Mobilità<br />
Il sistema della mobilità costituisce un aspetto della vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> crescente problematicità. La crescita<br />
economica, lo sviluppo delle attività produttive, i cambiamenti della società e dei modelli <strong>di</strong> vita hanno<br />
comportato una crescita notevole della circolazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto, <strong>di</strong> persone e merci. La crescita<br />
della rete stradale è stata necessaria per rispondere alle domande <strong>di</strong> mobilità, ma ha comportato anche ad<br />
un peggioramento delle con<strong>di</strong>zioni ambientali (tra i principali l’immissione gas <strong>di</strong> scarico nell’aria e il rumore<br />
provocato dal traffico) e <strong>di</strong> sicurezza (in modo particolare per i cosiddetti “utenti deboli”).<br />
Nella relazione vengono riportati alcuni dati sui flussi <strong>di</strong> traffico e i principali aspetti presi in considerazione<br />
sono: incidentalità, congestione, accessibilità, incidenza del trasporto pubblico locale (TPL).<br />
Altri aspetti altrettanto rilevanti sono l’inquinamento atmosferico e acustico provocato dal traffico e il<br />
consumo energetico. Questi aspetti sono stati presi in considerazione nei capitoli relativi all’aria<br />
(inquinamento atmosferico), agli inquinamenti fisici (inquinamento acustico), ai beni materiali (qualità<br />
urbana).<br />
L’incremento generalizzato della mobilità privata, infatti, insieme ad altri problemi facilmente osservabili<br />
(incidentalità, congestione, problema-parcheggi, ecc ), ha pesanti implicazioni in termini <strong>di</strong> ambiente, in<br />
particolar modo in termini <strong>di</strong> inquinamento atmosferico.<br />
Vi è una stretta correlazione tra il traffico veicolare, l’inquinamento atmosferico e la <strong>di</strong>stribuzione della<br />
popolazione, correlazione che induce sempre <strong>di</strong> più a riflettere su una più accurata pianificazione, capace <strong>di</strong><br />
governare gli effetti della mobilità e <strong>di</strong> ripensare il sistema dell’offerta anche nell’ottica della riduzione<br />
dell’inquinamento atmosferico.<br />
Le analisi dei dati relativi all’inquinamento dell’aria segnalano come la mobilità pesi sul problema<br />
dell’inquinamento atmosferico.<br />
L’APAT ha elaborato i CTN-ACE al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare l’incidenza percentuale delle emissioni da traffico<br />
rispetto alle emissioni totali per i principali inquinanti atmosferici, relativamente ai valori calcolati per il 1990 e<br />
il 2000 per la provincia <strong>di</strong> Vicenza.<br />
A livello provinciale il trasporto stradale rappresenta, per l’anno 2000, la principale fonte <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong><br />
monossido <strong>di</strong> carbonio (74% del totale) e ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (65% del totale). Il traffico costituisce uno dei fattori<br />
<strong>di</strong> pressione principali anche per quanto riguarda le emissioni <strong>di</strong> PM10 e <strong>di</strong> composti organici volatili non<br />
metanici, contribuendo rispettivamente con il 29% e con il 26% all’emissione totale. Per quanto concerne<br />
ammoniaca, protossido <strong>di</strong> azoto e metano (inquinanti per i quali il traffico costituisce comunque una sorgente<br />
poco significativa) si evidenzia un incremento dell’incidenza percentuale sul totale emesso nel 2000 rispetto<br />
al decennio precedente.<br />
99
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
In particolare, per quanto riguarda il PM10 e gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, si è scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>saggregare le rispettive<br />
percentuali (grafico 1) evidenziando i contributi dati dalle <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> veicoli circolanti nelle strade<br />
urbane (grafici 2 e 3).<br />
Le categorie <strong>di</strong> veicoli che contribuiscono maggiormente alle emissioni <strong>di</strong> inquinanti atmosferici sono<br />
nell’or<strong>di</strong>ne le automobili, i veicoli pesanti, gli autobus, seguiti dai veicoli leggeri e da motocicli e ciclomotori.<br />
11.1.1 Flussi veicolari<br />
Dati: indagini effettuate nei mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 2007 e gennaio 2008<br />
Il flusso totale giornaliero (20.350 veicoli tra le 7.00 e le 20.00) in ingresso a <strong>Marano</strong> risulta così costituito:<br />
- 52,1% traffico specifico con origine esterna e destinazione interna;<br />
- 44,3 % traffico <strong>di</strong> attraversamento (origine e destinazione esterno al <strong>Comune</strong>);<br />
- 3,7 % traffico con origine e destinazione interna al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
Altri aspetti rilevanti sono:<br />
- componente più pesante <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> attraversamento in viale degli Alpini (63.6%), via M. Pasubio<br />
(56,8%), viale Vittorio Veneto a est intersezione via Europa (42,5%);<br />
- nel giorno feriale è significativa la percentuale dell’ora <strong>di</strong> punta 7.30-8.30 che costituisce il 9,4% dei<br />
flussi dell’intera giornata;<br />
- nei giorni feriali il traffico in uscita è risultato maggiore nelle sezioni <strong>di</strong> via Viale Vittorio Veneto (verso<br />
Thiene <strong>–</strong> 916 veic/om e via Stazione (543 veic/om), traffico costituito per oltre il 90% da mezzi<br />
leggeri.<br />
11.1.2 Parco veicolare per categoria (2000-2007)<br />
anno Auto Motocicli Mezzi pesanti Altro Toto. Veicoli<br />
2000 5.077 518 5 663 6258<br />
2003 5.292 601 676 69 6.638<br />
2004 5.347 640 698 69 6.754<br />
2005 5.501 685 685 84 6.955<br />
2006 5.703 720 683 105 7.211<br />
2007 5.742 768 708 101 7.319<br />
VAR 2000-2007 + 17 %<br />
11.1.3 Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno<br />
(si riporta la “rappresentazione sintetica dei dati”, Monitoraggio del Traffico anni 2000-2007 <strong>–</strong> progetto<br />
SIRSE)<br />
Livello <strong>di</strong> traffico: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 8.110 e 6.073 veicoli transitati).<br />
Andamento ore/giorno: nei giorni feriali presenza <strong>di</strong> due punte <strong>di</strong> traffico per <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> marcia alle 7-8 e<br />
alle 17-18 con prevalenza <strong>di</strong> quella del mattino in <strong>di</strong>rezione <strong>Marano</strong> e <strong>di</strong> quella della sera in <strong>di</strong>rezione<br />
Schio; in entrambe le <strong>di</strong>rezioni si nota inoltre un leggero incremento <strong>di</strong> traffico a mezzogiorno. La<br />
struttura delle giornate prefestive e festive è sostanzialmente simile con la presenza <strong>di</strong> una punta<br />
principale attorno alle 18 in entrambe le <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> marcia con i flussi dei giorni festivi comunque<br />
inferiori <strong>di</strong> quelli prefestivi.<br />
Andamento giorni/settimana: i valori più elevati <strong>di</strong> traffico si riscontrano nei giorni feriali con una progressiva<br />
<strong>di</strong>minuzione nei prefestivi e nei festivi.<br />
Andamento stagionale: si riscontra una leggera <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> traffi co nei mesi estivi, con <strong>di</strong>minuzioni<br />
inferiori al 15% per tutti i tipi <strong>di</strong> giornata.<br />
Variazioni annuale 2001-2007:<br />
TGM annuale: - 2,8 %<br />
TDM annuale: - 2,7 %<br />
<strong>Rapporto</strong> TDM/TGM: 75% (me<strong>di</strong>o-basso traffico notturno)<br />
100
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Flusso 30esima ora 20<br />
Livello del parametro: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 892 veic.)<br />
Andamento 2001-2007: complessivamente si evidenzia una riduzione dei valori del parametro, attribuibile<br />
interamente all’ultima annualità, mentre negli anni precedenti si evidenziava una chiara<br />
stazionarietà. L’analisi per <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> marcia non evidenzia particolari <strong>di</strong>fferenze del parametro tra<br />
le due <strong>di</strong>rezioni.<br />
Punte biorarie (mattina e sera)<br />
Livello del parametro: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 1.518 e 1.481 veic.)<br />
Andamento 2001-2007: anche in questo caso i valori sono me<strong>di</strong>amente in flessione, soprattutto per la punta<br />
serale. Tra le singole <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> marcia prevale la punta della sera in <strong>di</strong>rezione Schio e <strong>di</strong> quella<br />
della mattina in <strong>di</strong>rezione opposta.<br />
Velocità<br />
Livello dei parametri V50 e V10 21 : me<strong>di</strong>o-alto (2007: 73 e 90 km/h)<br />
Andamento 2001-2007: in evidente <strong>di</strong>minuzione (4-5 km/h) completamente attribuite al 2002; si nota che nel<br />
2006 si era verificata una ripresa dei valori <strong>di</strong> velocità, tornati ai valore precedenti nell’ultimo anno.<br />
Composizione veicolare<br />
Livello percentuale <strong>di</strong> traffico commerciale: basso (2005: 9%)<br />
Andamento 2001-2007: si nota una sostanziale <strong>di</strong>minuzione del traffico commerciale, anche in questo caso<br />
verificatosi nell’ultimo anno, mentre era stazionaria la situazione dei precedenti.<br />
101<br />
Co<strong>di</strong>ce sezione<br />
Strada SP X Maranese<br />
Progressiva<br />
chilometrica<br />
Località<br />
<strong>Comune</strong><br />
Direzione A<br />
Direzione B<br />
Limite <strong>di</strong> velocità<br />
Larghezza<br />
carreggiata<br />
0076<br />
7+600<br />
Giavenale<br />
Schio<br />
verso <strong>Marano</strong><br />
verso Schio<br />
80 km/h<br />
5,40 m<br />
SP Schio - <strong>Marano</strong> 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
Feriale 7.957 8.287 8.698 9.053 9.232 8.450 6.735<br />
Traffico Me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>urno<br />
Sabato 6.010 6.259 6.570 6.838 6.973 6.382 5.087<br />
Traffico<br />
Giornaliero<br />
Me<strong>di</strong>o<br />
Festivo 4.431 4.615 4.844 5.042 5.141 4.706 3.751<br />
TDM 7.175 7.472 7.844 8.163 8.325 7.620 6.073<br />
Feriale 10.305 10.412 11.428 11.696 11.842 11.031 8.664<br />
Sabato 8.893 8.986 9.862 10.094 10.220 9.520 7.477<br />
Festivo 7.103 7.177 7.877 8.062 8.163 7.604 5.972<br />
TGM 9.646 9.746 10.697 10.948 11.085 10.325 8.110<br />
Direzione A 552 522 603 625 603 576 458<br />
Flusso<br />
30° Ora Direzione B 541 552 605 569 642 591 484<br />
20 Il flusso orario dei veicoli transitati che è stato superato o raggiunto durante tutto l’anno per 30 ore. La determinazione<br />
<strong>di</strong> tali valori è avvenuta tramite espansione a tutte le ore dell’anno delle ore <strong>di</strong> rilevazione (rapporto tra il numero <strong>di</strong> ore<br />
rilevate e il numero delle ore totali in un anno); nel caso <strong>di</strong> un esiguo numero <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong>sponibili tale valore può<br />
coincidere con il flusso orario massimo registrato nella sezione <strong>di</strong> conteggio.<br />
21 I parametri sintetici rappresentativi delle classi <strong>di</strong> velocità utilizzate sono:<br />
V10 = velocità in km/h superata dal 10% dei veicoli transitati<br />
V50 = velocità in km/h superata dal 50% dei veicoli transitato
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Ora <strong>di</strong> Punta<br />
7.00 <strong>–</strong> 9.00<br />
Ora <strong>di</strong> Punta<br />
17.00 <strong>–</strong>1 9.00<br />
Velocità<br />
Composizione<br />
veicolare<br />
Direzione<br />
A+B<br />
1.025 1.026 1.125 1.068 1.085<br />
1.042 892<br />
Direzione A 779 819 791 818 793 717 696<br />
Direzione B 952 1.024 1.029 1.115 1.123 853 822<br />
Direzione<br />
A+B<br />
1.731 1.843 1.820 1.933 1.916<br />
1.570 1.518<br />
Direzione A 931 884 1.033 1.112 1.112 887 826<br />
Direzione B 926 875 867 851 817 737 655<br />
Direzione<br />
A+B<br />
1.857 1.759 1.900 1.963 1.939<br />
1.624 1.481<br />
V 10 (km/h) 95 91 90 89 89 93 90<br />
V 50 (km/h) 77 75 73 73 73 75 73<br />
Autovetture 87,72% 88,45% 89,75% 88,06% 87,57% 87,18% 90,99%<br />
Commerciali<br />
leggeri<br />
7,48% 7,07% 6,16% 7,30% 7,13%<br />
6,92% 5,90%<br />
Commerciali<br />
pesanti<br />
4,80% 4,48% 4,09% 4,46% 5,30%<br />
5,90% 3,11%<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Livello <strong>di</strong> traffico (fonte SISTAR)<br />
Alto<br />
SP Maranese a Giavenale (Schio)<br />
Me<strong>di</strong>o <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/alto<br />
x Basso <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/basso<br />
Flusso ore <strong>di</strong> punta (fonte<br />
Alto<br />
SISTAR) SP Maranese a<br />
Me<strong>di</strong>o <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/alto<br />
Giavenale (Schio) x Basso <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/basso<br />
Percentuale traffico pesante<br />
> 15 %<br />
(comm. Leggeri + pesanti) (fonte<br />
SISTAR) SP Maranese a<br />
Giavenale (Schio) x<br />
10 <strong>–</strong> 15 %<br />
< 10 %<br />
Dalle indagini effettuate per il PUT (anno 1996) emerge che il traffico <strong>di</strong> attraversamento incide per il 55% sul<br />
totale dei flussi rilevati, attestandosi su valori molto più contenuti rispetto a Malo e San Vito (rispettivamente<br />
78 e 76 %), dove la presenza della SS 46 incide sui rapporti.<br />
La componente più pesante <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> attraversamento è stata registrata in <strong>di</strong>rezione Schio-Santorso dove<br />
il 50% dei flussi rilevati in uscita dal centro ha origine altrove rispetto le aree centrali. I lavori in corso <strong>di</strong><br />
realizzazione hanno quin<strong>di</strong> lo scopo <strong>di</strong> spostare questo traffico <strong>di</strong> attraversamento, che usa impropriamente<br />
la rete centrale, verso Viale Europa.<br />
Nella SP Maranese, il TMD è passato dai 7.175 veicoli del 2001 agli 8.325 veicoli del 2005 per poi<br />
abbassarsi nel 2007 a 6.703 veicoli..<br />
Nelle ore <strong>di</strong> punta del mattino (7-9) il traffico è maggiore in <strong>di</strong>rezione Schio, mentre nelle ore <strong>di</strong> punta serali<br />
prevale il traffico in <strong>di</strong>rezione <strong>Marano</strong>. Si tratta <strong>di</strong> un traffico costituito per il 90% da autovetture meno del<br />
10% è costituito da commerciali pesanti e leggeri.<br />
11.1.4 Traffico autostradale<br />
Veicoli usciti dai caselli dell’Autostrada Valdastico dal 1993 al 2003<br />
102
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
autostrada<br />
Tratto A31<br />
11.1.5 Incidentalità<br />
2003<br />
2004<br />
2005<br />
Km percorsi<br />
Km percorsi<br />
Km percorsi<br />
Pesante 66.010.828 68.453.589 69.276.299<br />
Leggero 216.594.270 219.710.857 222.038.744<br />
Totale 282.605.098 287.710.857 291.315.043<br />
Dati: Numero incidenti con lesioni alle persone<br />
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
14 9 7 3 9 25 18 25 27 22 18<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
incedenti con lesione alle persone<br />
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />
103<br />
Dai dati del Locale Consorzio <strong>di</strong> Polizia<br />
si legge un trend positivo del numero<br />
degli incidenti (ve<strong>di</strong> immagine a fianco)<br />
registrati dal tra il 2006 e il 2008<br />
Mentre tra il 1997 e il 2000 è leggibile un trend positivo (<strong>di</strong>minuzione) del numero <strong>di</strong> incidenti con lesione alle<br />
persone, dal 2001 il numero è aumentato.<br />
Negli anni 2004 e 2005 sono stati registrati dal Consorzio <strong>di</strong> Polizia Locale Altovicentino 57 sinistri avvenuti<br />
in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>. Le strade con una probabilità <strong>di</strong> incidentalità maggiore (calcolata nel<br />
periodo considerato) sono Via Monte Pasubio (14.0%), Via Santa Lucia (8.8%) e Via Vittorio Veneto (5.3%).<br />
Dei 57 sinistri avvenuti il 56% ha riportato lesioni alle persone, mentre il rimanete 44% ha riportato solo
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
danni a cose. In totale le persone coinvolte sono state 139 delle quali il 71% non ha riportato alcuna lesione,<br />
il 28% ha riportate delle ferite con prognosi e solo una persona su 139 ha riportato delle ferite con prognosi<br />
riservata. Nei due anni considerati non sono avvenuti sinistri mortali.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 22<br />
Numero incidenti al 2007<br />
trend<br />
> 68<br />
21 - 68<br />
x < 21<br />
11.1.6 Accessibilità: trasporto pubblico e percorsi ciclabili<br />
L’accessibilità è un fattore che incide sensibilmente sulla qualità della vita e sull’efficacia complessiva del<br />
sistema urbano. In particolare, l’opportunità <strong>–</strong> o meno <strong>–</strong> per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> trasporto<br />
pubblico ad una <strong>di</strong>stanza pedonale (convenzionalmente riconosciuta in 300 metri in linea d’aria) dai punti <strong>di</strong><br />
origine e destinazione dei loro spostamenti, va interpretata come un fattore qualificante.<br />
Il territorio è attraversato dalla linea 44 del trasporto extraurbano FTV e dalla linea C del trasporto urbano<br />
CONAM:<br />
LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />
44 Schio <strong>–</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
<strong>–</strong> Thiene <strong>–</strong> Breganze <strong>–</strong><br />
Marostica <strong>–</strong> Bassano<br />
Dalle 6.00 alle 19.00 con<br />
cadenza quasi oraria<br />
104<br />
1 Via Pasubio (Distributore)<br />
2 Via V.Veneto (Rssifloor)<br />
3 Via V.Veneto (Zuccato)<br />
Interessa le seguenti strade:<br />
- Strada provinciale ex Maranese;<br />
- Strade comunali: Via Pasubio, Via S. Lorenzo, Via Capitello <strong>di</strong> Sotto, Via Vittorio Veneto.<br />
Non ci sono pensiline <strong>di</strong> attesa.<br />
C’è un golfo <strong>di</strong> sosta autobus a <strong>Marano</strong> Zuccato.<br />
LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />
C Schio <strong>–</strong> Zona Industriale <strong>–</strong><br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> <strong>–</strong> Zona<br />
Industriale <strong>–</strong> Schio<br />
Dalle 5.30 alle 21.30 con<br />
cadenza quasi ogni 30<br />
minuti<br />
1 Via Stazione<br />
2 Piazzetta S.Maria<br />
3 Via Giovanni XXIII<br />
4 Impianti sportivi<br />
LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />
FS<br />
Vicenza-<br />
Schio<br />
Vicenza <strong>–</strong> Anconetta <strong>–</strong><br />
Cavazzale <strong>–</strong> Dueville <strong>–</strong><br />
Thiene <strong>–</strong> <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong> <strong>–</strong> Schio<br />
Dalle 5.50 alle 22.00 con<br />
cadenza quasi oraria<br />
22 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />
http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />
1 Stazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Mantenendo una <strong>di</strong>stanza pedonale, convenzionalmente riconosciuta in 300 metri in linea d’aria, dai punti<br />
raggiungibili con i mezzi pubblici (fermate e stazioni) si è potuta in<strong>di</strong>viduare la superficie <strong>di</strong> territorio<br />
comunale servita dal trasporto pubblico.<br />
105
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Fig. Accessibilità dalle linee <strong>di</strong> trasporto pubblico<br />
Dati: abbonamenti<br />
In base ai dati relativi all’ultimo triennio (2006/07 <strong>–</strong> 2007/08 <strong>–</strong> 2008/09) relativi agli abbonamento si è<br />
registrato un aumento della domanda da e per Schio (55%). I flussi risultano così ripartiti:<br />
55 % - <strong>di</strong>rezione Schio;<br />
21 % - <strong>di</strong>rezione Thiene;<br />
24 % - altre destinazione.<br />
La categoria degli utenti risulta: 95% studenti<br />
5% lavoratori e terza età.<br />
Abbonati per località <strong>di</strong> partenza<br />
Semestre 2007-2008 semestre 2008-2009<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 23<br />
Rete trasporto pubblico<br />
Manca la connessione con la rete del trasporto pubblico<br />
Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico che non copre tutto il territorio o con<br />
frequenza ridotta<br />
x Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico (bus e treno)<br />
Come si evince dalla lettura delle precedenti tabelle risulta che la mobilità pendolare da <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è<br />
rivolta per il 56% degli abbonati verso Schio, per il 24% verso Thiene e per il restante 20% verso le altre<br />
destinazioni, tra le quali in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> più pendolarismo Nove, Bassano e Recoaro. Della popolazione<br />
pendolare il 95% appartiene alla categoria studenti mentre il restante 5% sono lavoratori e terza età.<br />
23 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />
http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />
106
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Percorsi ciclabili<br />
esistenti<br />
DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />
1 Via Progresso 970,1 6 Parco S.Lucia 348,6<br />
2 Viale Europa 2.099,7 7 Via Cavedon 168,2<br />
3<br />
Via Don Michelazzo<br />
Via De Gaspari<br />
518,4 8 Via Pasubio 836,4<br />
4 Via Verona 260,0 9 Via Ca’ Alta 124,8<br />
5 Pressi S.Lucia 247,8 10<br />
<strong>di</strong> progetto<br />
107<br />
Via 25 aprile<br />
Via Capitello <strong>di</strong> Sotto<br />
454,9<br />
TOTALI 4.096,0 TOTALI 1.932,9<br />
TOTALE 6.028,9<br />
KM PISTE CICLABILI ESISTENTI SU ABITANTE: 6.028,9 m / 9.625 ab. (31.12.2008)<br />
= 0,63 m/ab.<br />
DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />
1 Via Capitello <strong>di</strong> Sopra 384,4 7<br />
2 Sotto passo ferroviario 435,0 8<br />
3<br />
Via Marconi e argine<br />
roggia fino alla stazione<br />
Via Pascoli, argine<br />
Timonchio, via<br />
Timonchio<br />
Via S.Lorenzo, via<br />
Puccini, via Capitello<br />
<strong>di</strong> Sotto<br />
4.262,6<br />
995,0<br />
1.615,3 9 Parco S.Lucia 283,9<br />
4 Via S.Maria 91,2 10 Via Ca’ Alta 254,7<br />
5 Argine Timonchio 363,6 11 Via Bronzi 202,8<br />
6<br />
Via Cima Posta<br />
Via Cimone<br />
320,8 12<br />
Cimitero fia a via<br />
S.Barbara<br />
643,2<br />
TOTALI 3.210,3 TOTALI 6.642,2<br />
TOTALE 9.852,5<br />
KM PISTE CICLABILI DI PROGETTO SU ABITANTE: 9.852,5 m /9.625 ab. (31.12.2008)<br />
= 1,02 m/ab.<br />
senza sede<br />
DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />
1 Collegamento con Schio 602,4 6<br />
2<br />
Collegamento con Zanè<br />
Via S.Lucia<br />
Collegamento con<br />
Malo<br />
Argine Rio delle<br />
Pietre<br />
2.814,1<br />
3.622.1 7 Via Zanella 2.448,9<br />
3 Via Pascoli 1.689,3 8 Via Villaraspa 755,9<br />
4 Via Carducci 1.075,1 9<br />
5 Via Canova 657,3<br />
Via S.Pietro<br />
Via Ca’ Bosco<br />
772,4<br />
TOTALI 7.646,2 TOTALI 6.791,3<br />
TOTALE 14.437,5
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.1.7 Progetti infrastrutturali a scala sovralocale<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è interessato da alcuni progetti infrastrutturali a scala sovralocale:<br />
- Variante SP 349: circonvallazione Sud <strong>di</strong> Schio;<br />
- Autostrada Pedemontana;<br />
- Metropolitana <strong>di</strong> superficie.<br />
Si tratta <strong>di</strong> progetti che cambiano il sistema viabilistico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, in particolare i collegamenti con Schio<br />
(Nord-Sud, Via Stazione e Via Pasubio) e quelli Est-Ovest /tra la SP 46 e Zanè - Thiene). Il traffico ora<br />
presente in queste strade dovrebbe poi essere riversato sulle nuove arterie.<br />
108
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.2 Rifiuti<br />
11.2.1 Impianti smaltimento dei rifiuti urbani<br />
Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono presenti tre <strong>di</strong>scariche:<br />
Discarica E.G.I. ZANOTTO S.P.A.<br />
In<strong>di</strong>rizzo Via Capuccini (loc. Vianelle)<br />
Co<strong>di</strong>ce Sito 4541<br />
Stato Discarica Attiva<br />
Tipo <strong>di</strong>scarica Prima del D.L n. 36 Discarica II categoria tipo A<br />
Tipo Discarica Discarica per rifiuti inerti<br />
Volume tot <strong>di</strong> progetto (m 3 ) 1.200.000<br />
Autorizzazione all’esercizio Fino ad esaurimento<br />
Decreto del Capo Dipartimento Ambiente e Territorio dell’Amministrazione<br />
Provinciale <strong>di</strong> Vicenza n. 727 del 13/04/1999<br />
Gestore E.G.I. Canotto s.p.a.<br />
Discarica E.G.I Canotto Spa (2001)<br />
Discarica COMUNALE - VEGRI<br />
In<strong>di</strong>rizzo Via Capitello <strong>di</strong> Sopra (loc. Vegri)<br />
Co<strong>di</strong>ce Sito 6527<br />
Stato Discarica Attiva<br />
Tipo <strong>di</strong>scarica Prima del D.L n. 36 Discarica II categoria tipo A<br />
Tipo Discarica Discarica per rifiuti inerti nel sito lasciato libero dall’attività <strong>di</strong> cava<br />
Volume tot <strong>di</strong> progetto (m 3 ) 87.270<br />
Superficie tot <strong>di</strong> progetto (m 2 ) 11.600<br />
Approvazione del progetto Decreto del Presidente della Giunta Regione Veneto<br />
n. 1947 del 11/09/1991<br />
Autorizzazione all’esercizio Fino al 31/03/2007<br />
Decreto del Capo Dipartimento Ambiente e Territorio dell’Amministrazione<br />
Provinciale <strong>di</strong> Vicenza n. 627 del 27/03/2002<br />
Turni <strong>di</strong> apertura Mercoledì dalle 14.00 alle 17.30<br />
Sabato dalle 9.00 alle 13.00<br />
Gestore Associazione <strong>di</strong> Volontariato Don Bosco 3° / Operazi one Mato Grosso<br />
109
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Discarica DAL SANTO<br />
DISMESSA<br />
Fig. Localizzazione <strong>di</strong>scariche<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
<strong>di</strong>scariche<br />
DISCARICA VEGRI DISCARICA ZANOTTO<br />
Più <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>scariche<br />
x Fino a tre <strong>di</strong>scariche<br />
Nessuna <strong>di</strong>scarica o solo <strong>di</strong>scariche riqualificate<br />
110<br />
EX DISCARICA DAL SANTO
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Gli ecocentri<br />
La politica <strong>di</strong> riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento e della <strong>di</strong>fferenziazione degli stessi è stata<br />
notevolmente agevolata dalla presenza presso il comune del centro <strong>di</strong> raccolta (ecocentro) presso il quale<br />
conferire rifiuti particolari o frazioni <strong>di</strong> rifiuti suscettibili <strong>di</strong> riutilizzo/recupero.<br />
L’ ecocentro <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è <strong>di</strong> circa 2.500 mq con container per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata <strong>di</strong> materiali<br />
ingombranti e materiali ferrosi.<br />
Turni <strong>di</strong> apertura:<br />
− periodo estivo dal 15/03 al 15/09: lun. 18.00-20.00 mer. 15.00-19.00 sab. 9.00-13.00:<br />
− periodo invernale dal 15/09 al 15/03: mer. 14.00-18.00 sab. 9.00-13.00.<br />
Fig. Localizzazione ecocentro<br />
Le isole ecologiche<br />
Sul territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono <strong>di</strong>stribuite 56 isole ecologiche con un totale <strong>di</strong> 225 contenitori per la<br />
raccolta <strong>di</strong>fferenziata: 57 contenitori per la raccolta della carta, 54 contenitori per la raccolta del vetro, 63<br />
contenitori per la raccolta della plastica e 51 contenitori per la raccolta delle lattine.<br />
Giorni della raccolta (in corsivo le raccolte supplementari)<br />
CARTA VETRO PLASTICA LATTA<br />
LOCALIZZAZIONE NOTE Mar. Ven. s. Mer. Mar. Gio. s. Sab. Sab. TOT.<br />
1 Via Capitello <strong>di</strong> Sopra 1 1 1 1 1 5<br />
2 Via Stazione viale ferrovia 2 2 1 2 1 2 1 11<br />
3 Via Fogazzaro 1 1 1 1 1 5<br />
4 Via San Fermo retro ex latteria 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
5 Via Trieste 1 1 1 1 1 5<br />
111
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
6 Via Tessaro 1 1 1 1 1 1 6<br />
7 Via Firenze 1 1 1 1 1 1 6<br />
8 Via S.Maria 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
9 Via Prole vicino via Genova 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
10 Via Prole verso via Pasubio 1 1 1 1 1 5<br />
11 Via Venezia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
12 Via Vicenza 1 1 1 1 1 1 6<br />
13 Via Progresso 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
14 Via S.Lucia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
15 Via Cappuccini 1 1 1 1 1 1 6<br />
16 Via Don Michelazzo 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
17 Via De Gaspari 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
18 Via Ferraccin 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
19 Via Pio X 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
20 Via Cavedon 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
21 Via Venezia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
22 Via Filzi 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
23 Via S.Lucia asilo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
24 Via Canè incrocio via Filzi 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
25 Via Summano 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
26 Via Canè strada poste 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
27 Via IV Novembre 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
28 Via S.Francesco 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
29 Via Pascoli 1 1 1 1 1 5<br />
30 Via Pasubio locanda 51 1 1 1 1 1 5<br />
31 Via Canova 1 1 1 1 1 1 6<br />
32 Via Pasubio incrocio via S.Angelo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
33 Via S.Lucia parcheggio 1 1 1 1 1 1 6<br />
34 Via S.Angelo materna 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
35 Via S.Lorenzo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
36 Via Capitello <strong>di</strong> Sotto Ca' Nogara 2 2 1 1 1 1 1 9<br />
37 Piazza Moro 2 2 1 2 1 2 1 11<br />
38 Via Vittorio Veneto cimitero 2 2 1 2 1 2 1 11<br />
39 Via Ver<strong>di</strong> pozzo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
40 Via Ver<strong>di</strong> parcheggio 1 1 2 1 2 1 8<br />
41 Via Bronzi 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
42 Via Berto 1 1 1 1 1 1 6<br />
43 Via Zanella 1 1 1 2 1 2 1 9<br />
44 Via Villaraspa chiesa 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
45 Via Braglio vicino Timonchio 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
46 Via Ca’ Bosco 1 1 1 1 1 1 6<br />
47 Via S.Pietro chiesa 1 1 1 1 1 1 6<br />
48 Via XXV Aprile 1 1 1 1 1 1 1 7<br />
49 Via Industria 1 1 1 1 1 5<br />
50 Via Europa Agip 1 1 1 1 1 5<br />
51 Via S.Fermo Corte Aranci 1 2 2 2 5<br />
52 Via Europa Quadrifoglio 1 1 1 1 4<br />
53 Via Gorizia 0<br />
54 Via Volpato incrocio S.Barbara 0<br />
55 Via Roma 1 1 1 1 1 5<br />
56 Via Palla<strong>di</strong>o 0<br />
Totale delle raccolte 57 36 54 63 42 63 51 366<br />
TOTALE CONTENITORI 57 54 63 51 225<br />
112
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.2.2 Rifiuti urbani<br />
Dati: quantità <strong>di</strong> rifiuti pro-capite (dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no)<br />
anno 2001 2002 2003 2004 2005<br />
Abitanti al 31.12 8879 9035 9138 9228 9341<br />
RIFIUTI TOTALI<br />
%<br />
DIFFERENZIATA<br />
Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab<br />
3.365.560 379.05 3.671.080 406.32 2.608.195 285.42 3.010.421 326.23 3.225.674 345.32<br />
24,3% 32,8% 64,3% 70,1% 63,4%<br />
anno 2006 2007 2008 Var. 2006-2008<br />
Abitanti al 31.12 9476 9576 9625 + 1,57 %<br />
Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab<br />
RIFIUTI TOTALI 3.037.315 320,53 3.065.468 320,12 3.175.320 329.90 +4,54 + 2,92<br />
RIFIUTI<br />
SPECIALI<br />
%<br />
DIFFERENZIATA<br />
kg/ab<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
239.796 277.129 292.831 +22,12%<br />
66,34 % 64,20% 65,19%<br />
Rifiuti abitante<br />
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />
113<br />
kg<br />
4.000.000<br />
3.500.000<br />
3.000.000<br />
2.500.000<br />
2.000.000<br />
1.500.000<br />
1.000.000<br />
500.000<br />
0<br />
Rifiuti totali<br />
in<strong>di</strong>fferenziata <strong>di</strong>fefrenziata<br />
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />
Rispetto al 2001-2002 (anni in cui la produzione è stata maggiore) la produzione <strong>di</strong> rifiuti per abitante è<br />
rimasta a livelli più bassi, attestandosi, negli ultimi anni, sui 320 Kg/ab. La percentuale <strong>di</strong> Raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata è aumentata dal 2003 per attestarsi su circa il 65% della produzione totale<br />
Confronto dati provinciali: nel grafico a<br />
fianco si evidenzia l’andamento della<br />
quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani pro-capite del<br />
comune <strong>di</strong> Matano Vic.no e della me<strong>di</strong>a<br />
provinciale (fonte sito provincia Vicenza,<br />
elaborazione dati ARPAV). Dal 2003 la<br />
produzione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è minore rispetto<br />
alla me<strong>di</strong>a provinciale<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Raccolta <strong>di</strong>fferenziata (2008)<br />
Rifiuti pro-capite (2008)<br />
kg/ab*anno<br />
kg/ab<br />
500<br />
450<br />
400<br />
350<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
Confronto con la provincia (produzione pro-capite)<br />
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />
< 35 % (D.lgs 22/97)<br />
35-65 %<br />
x > 65 %<br />
< 495 kg/ab (me<strong>di</strong>a regione Veneto al 2006)<br />
414,5 <strong>–</strong> 495 kg/ab<br />
x > 414,5 kg/ab (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Vicenza al 2007)<br />
<strong>Marano</strong> Vic.no Provincia VI
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.3 Attività a rischio rilevante<br />
Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> NON ci sono attività a incidente rilevante secondo il suddetto quadro<br />
normativo. Le aziende sottoposte ad articolo 5 comma 3, ad articolo 6 e ad articolo 8 (D.lgs 334/99) per la<br />
provincia <strong>di</strong> Vicenza sono le seguenti.<br />
COMUNE<br />
Aziende soggette a:<br />
Art. 5 co. 3 Art. 6 Art. 8<br />
Alonte - 1 -<br />
Arzignano - 1 -<br />
Bassano del Grappa - - 1<br />
Carrè - 1 -<br />
Lonigo - - 1<br />
Montebello <strong>Vicentino</strong> - - 1<br />
Montecchio Maggiore - 1 1<br />
Romano d'Ezzelino 1 - -<br />
Rosà 1 - -<br />
Rossano Veneto 2 - -<br />
Torri <strong>di</strong> Quartesolo - 1 -<br />
Trissino - - 1<br />
VICENZA - 4 -<br />
Zugliano 1 - -<br />
TOTALE 5 9 5<br />
Anche nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> e nei comuni contermini, non vengono in<strong>di</strong>viduati<br />
stabilimenti a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante.<br />
in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 24<br />
Attività a rischio incidente<br />
rilevante<br />
Più <strong>di</strong> due attività RIR<br />
Massimo una attività RIR o attività localizzate ai confini comunali (in<br />
territorio dei comuni limitrofi)<br />
x Nessuna attività a rischio incidente rilevante<br />
24 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />
http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />
114
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.4 Spazi pubblici<br />
11.4.1 Aree ver<strong>di</strong> pubbliche<br />
Le “aree ver<strong>di</strong> pubbliche” qui considerate sono tutte quelle in<strong>di</strong>viduate dal PRG come “aree attrezzate a<br />
parco, gioco e sport”.<br />
AREE VERDI ESISTENTI<br />
n nome Area mq note n nome Area mq note<br />
1<br />
Aiuole via<br />
Progresso<br />
248,20 12 Aree via Ver<strong>di</strong> 1717,80<br />
2 Area via Progresso 8.143,00 13 Area via S.Pietro 625,10<br />
3 Parco S.Chiara 3.364,20 14 Viale Cimitero 2.286,80<br />
4 Area via Milano 496,80 15 Parco via Vicenza 718,00<br />
5 Area via Ferracin 1.846,90<br />
In<strong>di</strong>cata in PRG come<br />
AIC ma realmente zona<br />
a parco<br />
115<br />
16 Rotatoria via Volpato 306,80<br />
6 Aree via Cavedon 3.340,50 17 Rotatoria Prix 2.050,20<br />
7 Parco via Marconi 6.314,60 18<br />
Rotatoria Lidl e aree<br />
lungo V.le Europa<br />
3.762,30<br />
8<br />
Parco via<br />
S.Vincenzo<br />
1.935,40<br />
Parte della zona è<br />
inserita in PRG come<br />
zona B2<br />
19 Rotatoria Primultini 1822,90<br />
9 Parco S.Lucia 19.345,30 20 Rotatoria Venezia 131,30<br />
10 Area via Braglio 466,20 21 Rotatoria via Pasubio 693,00<br />
11 Area via Leopar<strong>di</strong> 472,90 22<br />
Rotatoria via V.<br />
Veneto<br />
954,30<br />
23 Impianti Sportivi 44.284,60<br />
Aree <strong>di</strong> ver<strong>di</strong> pubblico su abitante: aree verde pubb. esistenti 105.327,1 m 2 / 9.625 ab. ( 31/12/08)<br />
= 10,94 m 2 /ab.<br />
A queste aree ver<strong>di</strong> si aggiungono le aree<br />
a “verde ornamentale”, ovvero il verde<br />
delle aiuole, negli sparti traffico, ecc.<br />
Mentre non viene conteggiata come aree<br />
a verde pubblico, ma attrezzatura <strong>di</strong><br />
interesse comune, l’area degli impianti<br />
sportivi.<br />
Nell’immagine a fianco, dove sono<br />
evidenziate tutte le aree ver<strong>di</strong> esistenti e<br />
quelle <strong>di</strong> arredo, si vede la concentrazione<br />
del verde pubblico in corrispondenza del<br />
nucleo urbanizzato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />
La precedente legge urbanistica regionale<br />
del Veneto (LR 61/85) ha fissato la<br />
dotazione minima <strong>di</strong> aree a parco, gioco e<br />
sport pari a 15 mq/ab.<br />
Attualmente (vengono calcolate le sole<br />
aree finalizzate al calcolo degli standard)<br />
per <strong>Marano</strong> lo standard è <strong>di</strong> circa 11<br />
mq/ab e risulta così sotto al limite fissato<br />
dalla precedente legge
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.4.2 Aree <strong>di</strong> interesse comune<br />
AIC ESISTENTI<br />
n nome Area mq note n nome Area mq note<br />
1 Ecocentro 2.535,50 10 Casa Bortolo 619,90<br />
2 Magazzini Comunali 11.264,50<br />
Area degli attuali<br />
magazzini comunali<br />
zona A2 posta in<br />
ven<strong>di</strong>ta<br />
116<br />
11<br />
Casa <strong>di</strong> riposo e<br />
Asilo 7.478,10<br />
3 Chiesa S.Fermo 3.274,80 12 Municipio 2.612,00<br />
4 Piazzetta S.Maria 420,70 13 Chiesetta S.Barbara 53,80<br />
5 Centro enel via Filzi 1.310,60 14 Chiesa S.Pietro 483,0<br />
6<br />
Area fiera<br />
Artigianato<br />
6.819,60<br />
15 Cimitero 14.967,10<br />
7 Pozzo S.Lucia 2.132,30 17 Magazzini Comunali 8.590,80<br />
8 Chiesa piazza Silva 5.074,30<br />
9 Casa del Giovane 6.546,50<br />
Aree destinate ad attrezzature <strong>di</strong> interesse comune su abitante: aic esistenti 74.183,5 m 2 / 9.625 ab<br />
= 7,71 m 2 /ab.<br />
Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />
La precedente legge urbanistica regionale<br />
del Veneto (LR 61/85) ha fissato la<br />
dotazione minima a 4,5 mq/ab.<br />
La dotazione totale esistente <strong>di</strong> aree per<br />
attrezzature <strong>di</strong> interesse comune<br />
attualmente è <strong>di</strong> 7,71 mq/ab<br />
La dotazione <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />
risulta <strong>di</strong> superiore ai limiti <strong>di</strong> legge.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.4.3 Aree per l’istruzione<br />
AREE PER L’ISTRUZIONE ESISTENTI<br />
n nome Area mq note<br />
1 Asilo S.Lucia 8.485,9 1<br />
2 Istituto comprensivo (asilo, elementari, me<strong>di</strong>e) 21.715,7 2<br />
Aree per l’istruzione su abitante: 30.201,6 m 2 / 9.625 ab. (al 31/12/2008)<br />
= 3,14 m 2 /ab.<br />
117<br />
Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />
Il Decreto Ministeriale 1444/1968 sugli<br />
standard urbanistici fissa la dotazione<br />
minima <strong>di</strong> aree per l’istruzione a 4,5<br />
mq/ab. A <strong>Marano</strong> lo standard è pari a<br />
3,14 mq/ab. Si registra, dunque, un deficit<br />
in termini <strong>di</strong> standard per l’istruzione.<br />
Valutazione qualitativa (localizzazione -<br />
Distanze <strong>di</strong> percorrenza)<br />
Il Decreto Ministerale 18.12.1975 in<br />
materia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia scolastica stabilisce le<br />
seguenti <strong>di</strong>stanze massime a pie<strong>di</strong>:<br />
Materna 300 m<br />
Primaria 500 m<br />
Secondaria 1.000 m<br />
Tramite un’operazione <strong>di</strong> overlap spaziale,<br />
si è stimato che la popolazione residente<br />
entro il buffer <strong>di</strong> 1.000 più del 71%.<br />
La popolazione residente entro un raggio<br />
<strong>di</strong> 300 m dai due asili è pari a circa il 19%
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.4.4 Aree a parcheggio<br />
PARCHEGGIIO RESIDENIZIALE ESISTENTE PARCHEGGIIO INDUSTRIALE ESISTENTE<br />
DENOMINAZIONE AREA DENOMINAZIONE AREA<br />
1 Piazza Silva 3.104,00 20 Ciao Ciao 14.764,90<br />
2 Via Cané 207,2 21 Via Progresso 1 1769,40<br />
3 Via IV Novembre 1830,20 22 Impianti sportivi 3.635,20<br />
4 Istituto comprensivo 1.952,30 23 Via Progresso 2 2.345,80<br />
5 Viale Europa 2.252,60 TOT. 22.515,30<br />
6 Piazza S.Maria 1.186,70<br />
7 Via Leopar<strong>di</strong> 424,40<br />
8 Piazza Moro 611,00 PARCHEGGIIO STAZIONE DEI TRENI ESISTENTE<br />
9 Asilo S.Lucia 977,90 24 Stazione (esistente) 1.371,90<br />
10 Cimitero 2.116,20<br />
11 Via Ver<strong>di</strong> 203,10<br />
12 Via De Gaspari 656,30<br />
13 Via Ferracin 1.285,00<br />
14 Via S.Lucia 1.122,20<br />
15 Parco S.Lucia 417,90<br />
16 Via Cimone/Summano 113,10<br />
17 Via Cavedon 202,60<br />
18 Via Vicenza 327,50<br />
19 Via Ver<strong>di</strong> 1 627,1<br />
TOT. 19.617,30<br />
118<br />
Aree a parcheggio esistenti a servizio della<br />
residenza su abitante:<br />
19.617,30 m 2 / 9.625 ab. (al 31/12/2008)<br />
= 2,04 m 2 /ab.<br />
Aree a parcheggio totali (residenziale,<br />
industriale, stazione) su abitante:<br />
43.504 m 2 / 9.6256 ab.<br />
= 4,52 m 2 /ab.<br />
Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />
La precedente legge urbanistica regionale del<br />
Veneto (LR 61/85) ha fissato la dotazione<br />
minima <strong>di</strong> aree a parcheggio a 3,5 mq/ab. La<br />
dotazione <strong>di</strong> aree a parcheggio ad uso<br />
pubblico riferibili alla residenza è pari a 2,04<br />
mq/ab. Tale valore, che risulta inferiore al<br />
limite fissato dalla precedente legge regionale,<br />
non considera però gli stalli lungo strada e i<br />
parcheggi minori delle lottizzazioni.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
11.5 Consumi<br />
Per i punti <strong>di</strong> riconsegna della Rete Snam, il volume annuale per comune, sud<strong>di</strong>viso per settore è stato<br />
ottenuto sommando i consumi registrati ai punti <strong>di</strong> riconsegna <strong>di</strong>rettamente allacciati alla rete Snam Rete<br />
Gas.<br />
i settore in<strong>di</strong>cato è costituito come segue:<br />
- riconsegne a reti citta<strong>di</strong>ne: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati a punti <strong>di</strong> riconsegna che<br />
alimentano le reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione citta<strong>di</strong>na dei comuni <strong>di</strong>rettamente allacciati alla rete SRG e dei<br />
comuni serviti in estensione da essi.<br />
11.5.1 Consumi <strong>di</strong> gas<br />
Dati: Consumi <strong>di</strong> gas per gli anni dal 2000 al 2005 dei Punti <strong>di</strong> Riconsegna della rete Snam Rete Gas<br />
SETTORE 2000 2001 2002 2003 2004 2005<br />
Riconsegne a reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<br />
terziario <strong>di</strong>retto 10.0 10.3 8.2 7.5 7.5 8.9<br />
Nota: volumi espressi in milioni <strong>di</strong> m3/anno a potere calorifico superiore 38,1 MJ/m3<br />
Dati: Consumi gas delle strutture pubbliche<br />
STAG STAG<br />
IMPIANTI 2003/2004 2004/2005 MEDIE<br />
mc mc mc<br />
SCUOLE 101 059 89 337 95 198<br />
PALESTRE 25 650 27 796 26 723<br />
CASA RIPOSO 3 427 24 208 13 818<br />
UFFICI 4 105 4 655 4 380<br />
CONSUMI GAS METANO 134 241 145 996 140 119<br />
Dati: Volumi <strong>di</strong> gas <strong>di</strong>stribuiti da Ascopiave per gli anni dal 2006 al 2008.<br />
2006 2007 2008<br />
Punti <strong>di</strong> riconsegna attivi al 31.12 3.909 3.991 4.052<br />
Volumi <strong>di</strong>stribuiti nell’anno (settore unico,<br />
espressi in mc)<br />
6.655.086 5.922.342 7.356.591<br />
Interventi nella rete: negli ultimi 3 anni la rete è stata integrata ampliandosi: lottizzazione residenziale<br />
Cavedon (via Prole); PdR Centro Storico (via IV Novembre); Lottizzazione C2.2 (via dei Bronvi);<br />
ampliamento della rete in via Cima Posta.<br />
11.5.2 Consumi elettrici<br />
I dati relativi ai consumi elettrici pubblici sono ricavati dalle fatture emesse dal CEV (consorzio energia<br />
veneto <strong>di</strong> Verona) <strong>di</strong> cui il comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ne è cliente da settembre 2004. Il CEV sud<strong>di</strong>vide i<br />
consumi tra illuminazione pubblica (IP BT) e strutture comunali (AU BT) comprendenti Municipio, Scuole,<br />
Asili, Palestre, etc. etc. Per il 2009 mancano i dati relativi ai mesi tra ottobre e <strong>di</strong>cembre (non ancora<br />
fatturati).<br />
I dati relativi all’energia elettrica per settore sono forniti da Enel<br />
ANNO 2006 2007 2008 2009<br />
illuminazione pubblica 600.452 660.004 686.106 403.835<br />
strutture comunali 379.727 364.727 505.422 320.035<br />
totale 980.179 1.024.731 1.191.528 723.870<br />
119
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
L’andamento dei consumi rappresentato nel<br />
grafico a fianco mostra una crescita dei consumi<br />
elettrici totali tra il 2006 e il 2008 (il 2009 non<br />
può esser considerato in quanto non completo),<br />
con un peso maggiore del consumo delle<br />
strutture comunali (tale consumo è determinato<br />
anche dalla <strong>di</strong>mensione e numero <strong>di</strong> strutture a<br />
servizio del comune)<br />
Var. 2006-2008<br />
Illuminazione pubblica = +14,3%<br />
Strutture comunali = +33,1%<br />
Energia attiva per settore<br />
1.400.000<br />
1.200.000<br />
1.000.000<br />
800.000<br />
600.000<br />
400.000<br />
200.000<br />
120<br />
-<br />
consumi settore pubblico<br />
Kwh illuminazione pubblica strutture comunali<br />
2006 2007 2008 2009<br />
Energia attiva - clienti<br />
2006 2007 2008<br />
Settore standard kWh clienti kWh clienti kWh clienti<br />
Agricoltura 242.791 30 254.878 29 274.673 29<br />
Domestico 9.349.641 4.004 9.164.997 3.969 9.703.580 4.105<br />
Industria 13.402.741 217 13.260.098 194 12.496.325 197<br />
Terziario 9.433.533 394 10.054.321 321 10.622.135 347<br />
TOTALE 32.428.706 4.645 32.734.294 4.513 33.096.713 4.678<br />
Per quanto riguarda l’energia attiva per settore<br />
l’unico settore in calo è quello dell’industria<br />
mentre per tutti gli altri settori si registra un<br />
aumento:<br />
Var. 2006-2008<br />
Agricoltura = + 13,1%<br />
Domestico = + 3,8%<br />
Industria = - 6,8%<br />
Terziario = + 12,6%<br />
Nel confronto con il numero <strong>di</strong> “clienti” si vede<br />
che l’unico settore con aumento dei clienti e dei<br />
consumi è il settore domestico, mentre, per gli<br />
altri settori, a fronte <strong>di</strong> un calo dei clienti, i<br />
consumi sono comunque aumentati.<br />
kWh<br />
35.000.000<br />
30.000.000<br />
25.000.000<br />
20.000.000<br />
15.000.000<br />
10.000.000<br />
5.000.000<br />
-<br />
Energia attiva (kWh)<br />
Terziario Industria Domestico Agricoltura<br />
2006 2007 2008
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
12. PIANIFICAZIONE E VINCOLI<br />
All’interno della Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica, il tema delle “pianificazione e vincoli” è rivolto alla<br />
rassegna ed analisi degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione sovraor<strong>di</strong>nati che hanno riflessi sul<br />
territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, al fine <strong>di</strong> evidenziare la congruità delle scelte del PAT e le<br />
possibili sinergie fra i vari piani.<br />
Alcuni temi sono già stati trattati nei capitoli precedenti (ville venete, complessi <strong>di</strong> particolare valore storicomonumentale,<br />
centuriazione, siti archeologici, aziende agricole, ecc) e non saranno qui ripetuti.<br />
Anche i piani <strong>di</strong> settore:<br />
- Piano della zonizzazione acustica;<br />
- Piano urbano del traffico;<br />
vigenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, essendo stati tratti nei capitoli precedenti, non vengono qui ripresi.<br />
Fonte dei dati<br />
Principali fonti per la matrice pianificazione e vincoli sono:<br />
▪ Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento adottato con Del. GRV n. 372 del 17.02.2009;<br />
▪ Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale della Provincia <strong>di</strong> Vicenza (Del. CP n.78 del<br />
20.12.2006);<br />
▪ Progetto <strong>di</strong> Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici dei fiumi Isonzo,<br />
Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchigliore;<br />
▪ Decreto della Giunta Regionale dei Vento n. 241 del 18.5.2005 relativa alle Zone <strong>di</strong> Protezione<br />
Speciale (ZPS) e Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitari (SIC).<br />
12.1 Piano Territoriale <strong>di</strong> Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />
La Regione Veneto, in applicazione della LR 11/04, ha adottato il Documento Preliminare del Piano<br />
Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento nell’agosto 2007; con questo documento sono stati definiti i principi<br />
“ispiratori” del nuovo PTRC che prevede, per i prossimi 20 anni, un aumento della popolazione fino a<br />
raggiungere l’introno alle 500.000 unità, con l’obiettivo <strong>di</strong> “non compromettere ulteriormente il suolo prevede<br />
la densificazione dell’uso del suolo, da attuarsi con procedure specifiche che sappiano anche innalzare la<br />
qualità architettonica ed abitativa.”<br />
Con DGRV n. 372 del 17.02.2009 il Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento è stato adottato. Di<br />
seguito sono riportati (fonte: tavola 10 “sistema degli obiettivi <strong>di</strong> progetto”) i temi e gli obiettivi strategici<br />
definiti dal Piano regionale. Per ogni tema sono inoltre definiti degli obiettivi operativi.<br />
TEMA OBIETTIVI STRATEGICI<br />
Uso del<br />
suolo<br />
Bio<strong>di</strong>versità<br />
Energia e<br />
Ambiente<br />
Mobilità<br />
Sviluppo<br />
▪ Razionalizzare l'utilizzo della risorsa suolo<br />
▪ Adattare l'uso del suolo in funzione dei cambiamenti climatici in corso<br />
▪ Preservare la qualità e quantità della risorsa idrica<br />
▪ Gestione del rapporto urbano/rurale valorizzando l’uso dello spazio<br />
rurale in un’ottica <strong>di</strong> multifunzionalità<br />
▪ Tutelare e valorizzare la risorsa suolo<br />
▪ Assicurare un equilibrio tra ecosistemi ambientali e attività antropiche<br />
▪ Salvaguardare la continuità ecosistemica<br />
▪ Perseguire una maggior sostenibilità degli inse<strong>di</strong>amento<br />
▪ Favorire la multifunzionalità dell'agricoltura<br />
▪ Tutelare e accrescere la bio<strong>di</strong>versità<br />
▪ produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili<br />
▪ migliorare le prestazioni energetiche degli e<strong>di</strong>fici<br />
▪ Preservare la qualità e la quantità della risorsa idrica<br />
▪ prevenire e ridurre i livelli <strong>di</strong> inquinamento <strong>di</strong> aria,acqua, suolo e la produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />
▪ Ridurre le pressioni antropiche e accrescere la qualità ambientale<br />
▪ Stabilire sistemi coerenti tra la <strong>di</strong>stribuzione delle funzioni e organizzazione della mobilità<br />
▪ Migliorare l'accessibilità alla città e al territorio<br />
▪ Razionalizzare e potenziare la rete delle infrastrutture e migliorare la mobilità nelle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> trasporto<br />
▪ Sviluppare il sistema logistico regionale<br />
▪ Garantire la mobilità preservando le risorse ambientali<br />
▪ della innovazione<br />
121
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
economico<br />
Crescita<br />
sociale e<br />
culturale<br />
▪ Promuovere l'offerta integrata <strong>di</strong> funzioni turistico-ricettive mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali,<br />
paesaggistiche e agroalimentare<br />
▪ Delineare modelli <strong>di</strong> sviluppo economico sostenibile<br />
▪ Promuovere l'inclusività sociale valorizzando le identità venete<br />
▪ Favorire azioni <strong>di</strong> supporto alle politiche sociali<br />
▪ Promuovere l'applicazione della convenzione europea sul paesaggio<br />
▪ Valorizzare la mobilità slow<br />
▪ Migliorare l'abitare della città<br />
▪ rendere efficiente lo sviluppo policentrico rappresentando l'identità territoriale regionale<br />
▪ Sostenere la coesione sociale e le identità culturali<br />
12.2 Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza<br />
Per quanto riguarda il livello <strong>di</strong> pianificazione provinciale va evidenziato che la Provincia <strong>di</strong> Vicenza ha<br />
avviato la fase <strong>di</strong> revisione del P.T.C.P. adottato nel 2006 e controdedotto nel 2007 al fine <strong>di</strong> renderlo<br />
coerente con il nuovo Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento (P.T.R.C.).<br />
Nell’ottobre del 2009 la Giunta Provinciale ha licenziato la proposta <strong>di</strong> Piano e successivamente la Quarta<br />
Commissione Consiliare Provinciale ha analizzato la documentazione e fornito utili in<strong>di</strong>cazioni per la<br />
pianificazione provinciale. La proposta <strong>di</strong> piano è stata così pubblicata sul sito internet della Provincia e, pur<br />
se documenti ancora in itinere, se ne riportano <strong>di</strong> seguito le considerazioni che maggiormente interessano<br />
nella fase <strong>di</strong> progettazione del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
Il PTCP concorre ad una riqualificazione organica dei sistemi inse<strong>di</strong>ativi produttivi coor<strong>di</strong>nandoli con il<br />
sistema della residenza e le reti infrastrutturali. A tale scopo la Provincia promuove forme <strong>di</strong> accordo<br />
intercomunale, prevede possibili nuove aree produttive solo in ampliamento a quelle esistenti e sud<strong>di</strong>vide le<br />
zone esistenti in:<br />
a) aree produttive ampliabili: la cui espansione è da privilegiare per il ridotto impatto ambientale.<br />
Per tali aree ammette un ampliamento del 10 % della superficie produttiva in<strong>di</strong>viduata dagli<br />
strumenti urbanistici vigenti al 20.12.2006 o dalle varianti LR 35/2002.<br />
PAT e PATI in<strong>di</strong>viduano le aree produttive ampliabili e non ampliabili, stabilendo il limite massimo<br />
sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato nella tavola 4, inoltre, nell’ambito <strong>di</strong> un Accordo Territoriale con la<br />
Provincia, i Comuni possono proporre aree ampliabili alternative o, per i Comuni dove il PTCP non<br />
ha in<strong>di</strong>viduato nessuna aree produttiva ampliabile, possono esserne in<strong>di</strong>viduate altre. Il Piano<br />
stabilisce i criteri e le con<strong>di</strong>zioni per la realizzazione delle nuove superfici.<br />
b) aree produttive non ampliabili: i Comuni in sede <strong>di</strong> PAT e PATI dovranno valutare e quin<strong>di</strong><br />
classificare le aree in:<br />
b.1) non ampliabili consolidate: rilevanti per l’entità degli inse<strong>di</strong>amenti in essere (per<br />
specializzazione e/o per l’entità delle residue capacità e<strong>di</strong>ficatorie), ma che non sono in<strong>di</strong>cate<br />
per l’espansione in relazione alla presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> natura ambientale e urbanistica<br />
o limiti <strong>di</strong> infrastrutturazione. In questo caso il PTCP in<strong>di</strong>ca un ampliamento massimo del 5%<br />
della superficie territoriale da attuare nel rispetto dei criteri e <strong>di</strong>rettive stabiliti dalle norme;<br />
b.2) non ampliabili da riqualificare aree produttive esistenti o convenzionate, la cui<br />
destinazione risulta incongrua per la presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamenti ambientali o urbanistici o <strong>di</strong><br />
infrastrutturazione e per la quale è opportuna la trasformazione o riconversione, nonché la<br />
possibilità <strong>di</strong> trasferimento in aree produttive ampliabili. Per queste aree non sono ammessi<br />
ampliamenti.<br />
Il PTCP, per l’attuazione degli interventi, promuove la stipulazione <strong>di</strong> Accor<strong>di</strong> tra Enti, finalizzati a generare<br />
gli obiettivi della perequazione e dell’equilibrio territoriale.<br />
E’ inoltre da tener presente che le percentuali <strong>di</strong> ampliamento definite dal piano dovranno esser soggette a<br />
monitoraggio e, in presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrate esigenze queste potranno esser ricalibrate dalla Provincia<br />
122
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
123<br />
Vincolo paesaggistico dei<br />
Corsi d’acqua: è riportato<br />
l’elenco dei corsi d’acqua<br />
assoggettati al vincolo<br />
paesaggistico - ambientale ai<br />
sensi dalla ex legge “Galasso” n.<br />
431/85.<br />
Vincolo Monumentale: beni<br />
sottoposti a tutela <strong>di</strong> legge ai<br />
sensi del D. Lvo 42/2004<br />
Centri Storici<br />
Fig. PTCP. Bozza Tavola 1 - Carta dei vincoli e della pianificazione<br />
Fig. PTCP. Bozza Tavola 2 - Carta delle fragilità<br />
Pozzi. Per il quale il Piano<br />
Provinciale pre<strong>di</strong>spone<br />
particolare in<strong>di</strong>cazione per la<br />
gestione<br />
Aree a rischio idraulico.<br />
Il PTCP riporta, le aree a rischio<br />
idraulico classificate dal Piano<br />
della Protezione Civile:<br />
R1 (rischio moderato);<br />
R2 (rischio me<strong>di</strong>o).<br />
Cave attive ed estinte<br />
Acquifero inquinato In<strong>di</strong>vidua<br />
tutta l’area che attraversa<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> come<br />
“acquifero inquinato”<br />
demandando ai Comuni le<br />
misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e<br />
riqualificazione<br />
Alveo fluviale <strong>di</strong>sperdente<br />
Aree <strong>di</strong> emergenza Piano<br />
Provinciale <strong>di</strong> Emergenza che<br />
ai sensi del PTRC, , in<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> non emergenza,<br />
possono assumere destinazioni<br />
polifunzionali così da assicurare<br />
attività alternative <strong>di</strong> servizio al<br />
territorio.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Fig. PTCP. Bozza Tavola 3 - Sistema ambientale<br />
Fig. PTCP Bozza Tavola 4 - Sistema inse<strong>di</strong>ativo - infrastrutturale<br />
124<br />
Corridoi ecologici principali<br />
(coincidente con il Torrente<br />
Timonchio) corrispondenti ai<br />
sistemi naturali lineari <strong>di</strong><br />
maggiori <strong>di</strong>mensioni e valenze<br />
naturalistiche .<br />
E’ riportata anche la rete<br />
ecologica del PTRC che<br />
in<strong>di</strong>vidua corridoi ecologici<br />
anche in corrispondenza del<br />
Torrente Leogra oltre che del<br />
Timonchio<br />
Aree produttive ampliabili e<br />
non ampliabili: è ampliabile<br />
solo la zona sud<br />
Viabilità:<br />
- rete esistente (<strong>di</strong> primo e<br />
secondo livello)<br />
- linea ferroviaria esistenti e<br />
SFMR (<strong>di</strong> progetto)<br />
il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> rientra<br />
nell’ambito della<br />
pianificazione coor<strong>di</strong>nata<br />
“Poli città dell’alto <strong>Vicentino</strong>”<br />
il polo produttivo <strong>di</strong> Thiene è<br />
classificato come piattaforma<br />
produttiva complessa<br />
regionali con possibili<br />
ripercussioni (vista la vicinanza)<br />
anche nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e<br />
della zona produttiva a sud<br />
Aree Agro Centuriato<br />
Area interessata dalla presenza dell’agro centuriato romano tutelato dal D.L.vo 42 / 2004, e <strong>di</strong>sciplinato dagli artt. 27 del<br />
P.T.R.C.<br />
Come visto precedentemente, sulla base delle analisi agronomiche e paesaggistiche condotte in sede <strong>di</strong> PAT, i segni<br />
delle tracce agro centuriate sono state in<strong>di</strong>viduate nella porzione a Sud del centro abitato.
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
12.3 Piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI)<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic. non è interessato dal PAI, che si limita a segnalare l’esondazione del Torrente<br />
Timonchio nel1953 con il conseguente allagamento del centro abitato <strong>di</strong> Altavilla. Come evidenziato dal<br />
PTCP <strong>di</strong> Vicenza, il Piano della Protezione Civile ha però in<strong>di</strong>viduato alcune aree a rischio <strong>di</strong> esondazione.<br />
12.4 Altri vincoli<br />
SIC e ZPS - Nel territorio comunale non sono in<strong>di</strong>viduati Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitaria o Zone <strong>di</strong> Protezione<br />
Speciale<br />
Beni culturali e paesaggistici. A <strong>Marano</strong> sono localizzate <strong>di</strong>verse ville e altri e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare rilevanza<br />
storico-monumentale, tra questi sono vincolati ai sensi della legge 1.6.1939 n. 1089 (ora D.Lgs 42/2004)<br />
- “Ca Alta” e “Ca Nogara Grande”<br />
- “Ca’ Alta” - catastale: foglio VII, mappali 156 - 157 - 159<br />
- “Ca’ Nogara Grande” - catastale:Foglio XI, mappali 108 - 109 - 163 <strong>–</strong> 164<br />
- Ca’ Vecchie, via S. Lucia<br />
Vincolo idrogeologico<br />
Corsi d'acqua vincolati :<br />
- Torrente Timonchio<br />
- Torrente Rostone e Prelunga<br />
- Torrente Leogra<br />
Corsi d'acqua svincolati:<br />
- Trozzo <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
- Rio delle Pietre<br />
- Canale dei Mulini<br />
- Torrente <strong>di</strong> Santorso<br />
Fasce <strong>di</strong> rispetto<br />
- Stradali:<br />
Per quanto riguarda le fasce <strong>di</strong> rispetto viarie, l’art. 27 del PTCP della provincia <strong>di</strong> Vicenza, prescrive una<br />
fascia <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità aggiuntiva a quella del Co<strong>di</strong>ce della strada.<br />
- Ferroviarie<br />
Vincolo cimiteriale<br />
La zona <strong>di</strong> rispetto cimiteriale ha un raggio <strong>di</strong> 50 metri sul lato d'ingresso e un raggio <strong>di</strong> 100 metri sugli altri<br />
lati del cimitero.<br />
125
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
126
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
III. IL PERCORSO DI VALUTAZIONE<br />
Soggetto Documenti - azioni<br />
Azioni complementari<br />
<strong>Comune</strong><br />
<strong>Comune</strong><br />
<strong>Comune</strong><br />
Commissione<br />
Regionale <strong>VAS</strong><br />
Regione ( o<br />
Provincia)<br />
Ente competente<br />
Documento Preliminare<br />
Redazione del PAT: norme, relazione,<br />
elaborati grafici<br />
Redazione del <strong>Rapporto</strong><br />
<strong>Ambientale</strong>: Valutazione <strong>Ambientale</strong><br />
Strategica<br />
Pubblicazione e osservazioni<br />
Controdeduzioni e trasmissione del<br />
PAT e <strong>VAS</strong> alla Regione per<br />
l’approvazione<br />
Parere su Piano, <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
e Osservazioni sul R.A.<br />
Approvazione del Piano e <strong>Rapporto</strong><br />
<strong>Ambientale</strong><br />
Pubblicazione sul BUR<br />
127<br />
Definizione obiettivi generali<br />
Analisi preliminare contesto<br />
Concertazione<br />
Approfon<strong>di</strong>mento analisi<br />
ambientali<br />
Definizione obiettivi e azioni
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL P.A.T. E R.A.<br />
3.1 La fase della concertazione e consultazione<br />
Obiettivo per la realizzazione <strong>di</strong> un piano volto alla sostenibilità, è quello <strong>di</strong> attivare un processo<br />
partecipativo, in quanto uno sviluppo sostenibile non può essere tale se non trova la con<strong>di</strong>visione della<br />
comunità locale<br />
Il Piano (e con questo anche la Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica) è stato realizzato in un regime <strong>di</strong><br />
confronto: a partire dalle prime fasi <strong>di</strong> attività l’implementazione della valutazione è avvenuta con la<br />
consultazione ed il concorso <strong>di</strong> quanti hanno più <strong>di</strong>rettamente accesso ai dati. Sono stati coinvolti alcuni<br />
attori pubblici, portatori <strong>di</strong> interessi ambientali e/o in grado <strong>di</strong> contribuire alla costruzione del rapporto<br />
ambientale ed è stata attivata una continua attività <strong>di</strong> comunicazione con i tecnici del <strong>Comune</strong>. La finalità <strong>di</strong><br />
queste operazioni, che è continuata anche nella fase <strong>di</strong> redazione del Piano e del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, è<br />
stata quella <strong>di</strong>:<br />
- “mettere in rete” le informazioni ambientali <strong>di</strong>sponibili;<br />
- prendere atto delle molteplici visioni delle problematiche ambientali del territorio comunale.<br />
Incontri realizzati nel 2006<br />
25 gennaio 2006 : Avvio della fase <strong>di</strong> Concertazione e Consultazione<br />
6 febbraio 2006: Riunione interna per strategia Rossifloor . Dalla Valla Fonderie<br />
8 febbraio 2006: incontro mirato con Rossifloor Spa<br />
8 febbraio 2006: incontro mirato con Dalla Valle Fonderie Srl<br />
15 febbraio 2006: incontro mirato con Sterchele Spa<br />
15 febbraio 2006: incontro mirato con Sottoriva Spa<br />
1 marzo 2006: incontro con la citta<strong>di</strong>nanza, enti, categorie e associazioni<br />
8 marzo 2006: incontro mirato con Officine Meccaniche Petro Berto Spa<br />
8 marzo 2006: incontro mirato con Primultini<br />
9 marzo 2006: incontro su mobilità e infrastrutture<br />
16 marzo 2006: incontro su ambiente e paesaggio<br />
27 marzo 2006: incontro mirato con Dal Bianco Fonderie Ghisa<br />
29 marzo 2006: incontro mirato con Lavaspelndor<br />
5 aprile 2006: incontro mirato con Genio Civile, consorzio Bonifica Me<strong>di</strong>o Astico Bacchiglione<br />
e Col<strong>di</strong>retti<br />
26 aprile 2006: incontro con Consiglieri <strong>di</strong> minoranza<br />
12 maggio 2006: incontro con geom. Conforto.<br />
7 giugno 2006: incontro Comuni contermini su viabilità: Completamento circonvallazione zona<br />
industriale <strong>di</strong> Schio; collegamento <strong>Marano</strong>-Schio; collegamento <strong>Marano</strong>-Zané;<br />
collegamento <strong>Marano</strong>-Thiene; ex progetto circonvallazione sud <strong>Marano</strong><br />
(variante SS46); piste e itinerari ciclabili; sottopassi ferroviari;<br />
15 novembre 2006 Riunione con Associazioni <strong>di</strong> Categoria agricole per: in<strong>di</strong>viduare le <strong>di</strong>namiche e<br />
le problematiche del mondo agricolo; definire gli ambiti delle aziende agricole<br />
vitali presenti sul territorio; scambiare e recepire informazioni sui temi agroambientali;<br />
sviluppare sinergie nell’ambito delle scelte <strong>di</strong> pianificazione<br />
territoriale.<br />
Sono pervenuti i seguenti contributi:<br />
DATA MITTENTE OGGETTO<br />
15.03.06 Ministero per i Beni e le Attività<br />
Culturali <strong>–</strong> Soprintendenza per i Beni<br />
Archeologici del Veneto<br />
<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (VI9 L.R. 11 del 23.04.2004 Piano <strong>di</strong> assetto del<br />
Territorio. Invio documentazione preliminare<br />
17.03.06 FTV <strong>–</strong> Ferrovie Tramvie Vicentine Concertazione per PAT <strong>–</strong> Vostra prot. 2787 del 06.03.06<br />
28.03.06 Snam Rete Gas <strong>–</strong> Gestione rete<br />
<strong>di</strong>stretto Nord Orientale<br />
21.03.06 Associazione Regionale Comuni del<br />
Veneto<br />
Richiesta <strong>di</strong> documentazione cartografica relativa alla rete <strong>di</strong><br />
metanodotti DAM RG per mappatura reti tecnologiche<br />
Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio<br />
27.03.06 Istituto Regionale Ville Venete Legge Regionale n. 11/2004. Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio<br />
Comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />
128
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
29.03.06 Italia Nostra Schio PAT LR 11/2004<br />
31.03.06 Arpav <strong>–</strong> Dipartimento Provinciale <strong>di</strong><br />
Vicenza<br />
Richiesta <strong>di</strong> dati ambientali in relazione agli obblighi previsti dalla<br />
LR 11/2004 (“Norme per il governo del territorio”). Riscontro alla<br />
Vs. nota prot. n. 3101 del 08/03/2006<br />
24.04.06 Mendo Roberto Osservazioni al Documento Programmatico Preliminare del PAT<br />
15.05.06 Girardello Enzo Osservazioni al Documento Preliminare del PAT<br />
05.06.06 Provincia <strong>di</strong> Vicenza PAT <strong>–</strong> incontro <strong>di</strong> concertazione del 07 giugno 06 relativo alla<br />
viabilità<br />
29.05.06 Confcooperative Unione Provinciale<br />
<strong>di</strong> Vicenza<br />
07.07.06 Arpav Servizio Centro Meteorologico<br />
<strong>di</strong> Teolo<br />
Trasmissione osservazioni e proposte per la redazione del Piano <strong>di</strong><br />
Assetto del Territorio<br />
Preventivo per fornitura dati meteorologici<br />
12.07.06 Provincia <strong>di</strong> Vicenza Documento Preliminare del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> adottato<br />
in data 18/01/2006 con delibera <strong>di</strong> G.C. n. 7. Considerazioni e<br />
ruolo dell’Amministrazione Provinciale per l’attività <strong>di</strong> pianificazione<br />
locale.<br />
18.07.06 Arpav Dipartimento Provinciale <strong>di</strong><br />
Vicenza<br />
28.07.06 Associazione Artigiani della Provincia<br />
<strong>di</strong> Vicenza<br />
16.11.06 Avs <strong>–</strong> alto vicentino servizi spa Consegna cartografia<br />
Richiesta dati ambientali per la redazione del “Quadro Conoscitivo”<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 10 della L.R. n. 11/2004<br />
Piano <strong>di</strong> assetto del territorio comunale <strong>–</strong> indagine sulle esigenze<br />
inse<strong>di</strong>ative delle imprese artigiane<br />
Con l’adozione del PAT nel febbraio 2007 (DCC n. 14 del 28 febbraio e 1 marzo 2007) si è avviata la fase <strong>di</strong><br />
pubblicazione del piano e delle osservazione ai sensi del comma 3, art. 14 della L.r. 11/2004 (30 giorni <strong>di</strong><br />
pubblicazione e 30 giorni per proporre osservazioni).<br />
Il piano è stato depositato a <strong>di</strong>sposizione del pubblico presso la segreteria del <strong>Comune</strong> e della Provincia per<br />
30 giorni a decorrere dal 06 marzo 2007<br />
Entro il termine per la presentazione delle osservazioni sono pervenute 3 osservazioni.<br />
Data Prot. Mittente<br />
24/04/2007 5604 Famiglia Dal Bianco Lino<br />
24/04/2007 5620 De Toni Angelo<br />
27/04/2007 5813 Betonrossi spa<br />
In considerazione che era allora vicina la scadenza del mandato amministrativo, non sono state formulate le<br />
controdeduzioni prima del rinnovo delle amministrazioni nel maggio 2007.<br />
La nuova amministrazione comunale ha valutato, anche sulla base delle richieste dei citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> provvedere<br />
alla parziale revisione delle scelte del PAT oltre che adeguare lo strumento alle mo<strong>di</strong>fiche normative e<br />
tecniche ormai pervenute (nuova CTRN, formazione del QC secondo i nuovi atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, nuovo calcolo<br />
della SAU e aggiornamento delle analisi agronomiche, integrazione procedura <strong>VAS</strong>, approfon<strong>di</strong>mento e ricalcolo<br />
dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità idraulica).<br />
In particolare si è provveduto ad integrare la fase <strong>di</strong> concertazione attivando:<br />
a. l’istituzione <strong>di</strong> un’apposita commissione Consulta PAT nella quale <strong>di</strong>scutere e definire le mo<strong>di</strong>fiche<br />
da introdurre al PAT.<br />
La consulta per il PAT è stata istituita con Delibera <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 101 del 22.06.2009 ed è<br />
formata dall’assessore all’Urbanistica ed E<strong>di</strong>lizia Privata, da un rappresentante per ciascuna<br />
categoria produttiva (Associazione Industriali, Associazioni Artigiani, Associazione Piccola Industria,<br />
Associazione C.N.A., Coltivatori Diretti, Associazione Commercianti), due rappresentanti della<br />
maggioranza consiliare e un rappresentante per ogni gruppo della minoranza consiliare. La consulta<br />
per il PAT si è riunita nelle seguenti sedute:<br />
Data Incontro<br />
10 agosto 2009 1° incontro (Inse<strong>di</strong>amento)<br />
129
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
09 settembre 2009 2° incontro (presente dott. Lucat o, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />
17 settembre 2009 3° incontro (presente dott. de Ma rchi, stu<strong>di</strong>o LandLab)<br />
24 settembre 2009 4° incontro (presente dott. Dalla Costa, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />
15 ottobre 2009 5° incontro (presente dott. Lucato, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />
16 <strong>di</strong>cembre 2009 6° incontro (presente dott. Lucato , stu<strong>di</strong>o AUA)<br />
b. Ulteriori incontri pubblici sul PAT e articoli sul notiziario comunale:<br />
Data Incontro<br />
04 giugno 2009 incontro con categorie economiche<br />
10 giugno 2009 incontro con categorie economiche<br />
30 ottobre 2009 assemblea con impren<strong>di</strong>tori agricoli<br />
23 novembre 2009 assemblea pubblica <strong>di</strong> presentazione del PAT<br />
articolo notiziario n. 1 PAT si riparte da qui…<br />
articolo notiziario n. 2 PAT istituzione consulta<br />
c. La raccolta <strong>di</strong> ulteriori proposte e osservazioni da parte dei citta<strong>di</strong>ni e associazioni; sono<br />
pervenute 80 ulteriori proposte all’Amministrazione Comunale, prese in considerazione nella<br />
costruzione della proposta <strong>di</strong> piano.<br />
d. Nel periodo <strong>di</strong> revisione e aggiornamento del PAT sono stati promossi alcuni incontri con Enti per<br />
verificare le scelte <strong>di</strong> piano e per integrare il quadro conoscitivo. In particolare si segnalano i seguenti<br />
incontri e accor<strong>di</strong>:<br />
▪ impegno con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Zanè <strong>di</strong> eseguire uno Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per il sottopasso in via S. Lucia<br />
con incarico all’UTC <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (Determina del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Zanè n. 99 del 03.06.2009)<br />
progetto approvato con Delibera <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 7 del 18.01.2010 dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong>.<br />
▪ accordo <strong>–</strong> rettifica dei confini amministrativi con i Comuni <strong>di</strong> Malo, Thiene, San Vito <strong>di</strong> Leguzzano,<br />
Zanè e Schio<br />
e. Sono stati approfon<strong>di</strong>ti alcuni ambiti <strong>di</strong> trasformazione con incontri su specifiche tematiche con i<br />
portatori <strong>di</strong> interesse:<br />
incontri<br />
Incontri con <strong>di</strong>tta Lerolin<br />
Incontri con <strong>di</strong>tta Nordest spa<br />
Incontri con <strong>di</strong>tta Rossi<br />
Incontri con <strong>di</strong>tta Brazzale<br />
Incontro con l’immobiliare S. Lucia<br />
Incontri con <strong>di</strong>tta dott. Dal Bianco<br />
f. Sono pervenuti all’Amministrazione Comunale le seguenti proposte <strong>di</strong> Accordo pubblico-privato<br />
inserite poi nel PAT :<br />
proponente contenuto<br />
Ditta Lerolin Ambito espansione Villa Lerolin<br />
Ditta Brazzale Ambito espansione produttiva Zanè-var. Sp349<br />
Ditta Immobiliare Santa Lucia Ambito <strong>di</strong> espansione residenziale in attuazione aree servizi parco<br />
centrale (via Vittorio Veneto)<br />
130
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4. MAPPA DELLE CRITICITÀ<br />
4.1 Costruzione della “mappa delle criticità”<br />
Dalle questioni emerse dal rapporto sullo stato dell’ambiente, dagli stu<strong>di</strong> agronomici, geologici e urbanistici e dalla fase<br />
<strong>di</strong> concertazione-consultazione, sono emersi alcuni fattori <strong>di</strong> pressione e aspetti critici <strong>di</strong> particolare rilevo che<br />
interessano il territorio e l’ambiente <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />
Al fine <strong>di</strong> sintetizzare, ma allo stesso rappresentare nella maniera più chiara possibile, gli aspetti emersi si è costruita<br />
una “matrice” delle criticità che riporta, per ogni tematica descritta nel rapporto sullo stato dell’ambiente, un set <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>catori utili a determinare le criticità dell’ambito territoriale oggetto si stu<strong>di</strong>o.<br />
La valutazione delle criticità è stata realizzata in base:<br />
- alle in<strong>di</strong>cazioni emerse nella redazione del rapporto sullo “stato dell’ambiente”;<br />
- alle in<strong>di</strong>cazioni emerse nella fase <strong>di</strong> concertazione e consultazione per il PAT;<br />
- ricognizioni e analisi svolte dal gruppo <strong>di</strong> lavoro (AUA, Amministrazione Comunale, Ufficio <strong>di</strong><br />
Piano, geologo, agronomo).<br />
I temi che sembrano incarnare le maggiori criticità ambientali presenti nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
<strong>Vicentino</strong> sono:<br />
- Rio delle Pietre: problemi <strong>di</strong> esondazione e problemi relativi alla proprietà;<br />
- Timonchio: Ponte Prole materiale depositato e rischio esondazione<br />
- Progetto scalo merci ferroviario in prossimità della stazione incompatibile con il progetto<br />
SFMR;<br />
- Insicurezza degli attraversamenti, in particolare, Via Santa Lucia <strong>–</strong> Viale Europa, Via<br />
Michelazzo <strong>–</strong> Viale Europa, Via Marconi <strong>–</strong> Viale Europa; …<br />
- Via Stazione: traffico consistente e pericolosità elevata (collega le zone industriali <strong>di</strong> Schio e<br />
<strong>Marano</strong>), non sono presenti percorsi cilco-pedonali protetti<br />
- Viale Europa, traffico pesante <strong>di</strong> attraversamento<br />
- presenza <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria;<br />
Questa matrice rappresenta un elemento importante in quanto consente <strong>di</strong> definire livelli <strong>di</strong> priorità relativi agli impatti<br />
ambientali che si intersecano con i criteri <strong>di</strong> priorità definiti dal Piano.<br />
131
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
4.1.1 Sintesi degli in<strong>di</strong>catori<br />
TEMA INDICATORE GIUDIZIO GIUDIZIO + NOTE<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Ozono <strong>–</strong><br />
Valori tra 180 - 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> attenzione, sotto il livello <strong>di</strong><br />
allarme (fissati dal DM 16/05/2006 e vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio)<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Monossido<br />
<strong>di</strong> carbonio<br />
+<br />
Livelli bassi (< 10 µg/m 3 ) e nessun superamento limiti <strong>di</strong> legge. Dalla stima per<br />
settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Anidride<br />
Livelli <strong>di</strong> emissione bassi (< 50.000 t/anno) rispetto la me<strong>di</strong>a provinciale. Dalla stima<br />
carbonica<br />
per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Polveri sottili +<br />
Superamento del <strong>di</strong> legge. Principale fonte <strong>di</strong> inquinamento: Dalla stima per settore<br />
emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
Stima livelli bassi. Dalla stima per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong><br />
azoto<br />
inquinamento è il traffico veicolare<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
azoto<br />
= Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
zolfo<br />
Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione Dalla stima<br />
per settore emerge che principale fonte <strong>di</strong> inquinamento sono gli Impianti <strong>di</strong><br />
combustione non industriale<br />
Concentrazioni <strong>di</strong> Benzene +<br />
Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione Dalla stima<br />
per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />
Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazion.e Dalla stima<br />
IPA = per settore emerge che principale fonte <strong>di</strong> inquinamento sono gli Impianti <strong>di</strong><br />
combustione non industriale<br />
Nessuna zona residenziale o a servizi sottovento rispetto alle infrastrutture principali<br />
Direzione vento<br />
esistenti<br />
Sottovento rispetto all’inceneritore <strong>di</strong> Schio e alla viabilità <strong>di</strong> progetto della zona<br />
industriale <strong>di</strong> Schio<br />
ARIA-CLIMA<br />
ACQUA<br />
IBE<br />
LIM<br />
SECA<br />
SACA<br />
Consumi: acqua per uso<br />
domestico (l/ab/giorno<br />
Reti: Connessione alla rete<br />
fognatura e acquedotto anno<br />
2008<br />
+ (Timonchio) Tra classe II e III <strong>–</strong> andamento<br />
(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />
= (Leogra) Classe I: Stato elevato<br />
= (Timonchio) Livello II<br />
(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />
+ (Leogra) Livello II<br />
= (Timonchio) Classe <strong>di</strong> qualità “interme<strong>di</strong>o”<br />
(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />
+ (Leogra) Classe <strong>di</strong> qualità “me<strong>di</strong>amente ottimo”<br />
+ (Timonchio) Classe <strong>di</strong> qualità “sufficiente”<br />
(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />
+ (Leogra) Classe <strong>di</strong> qualità “buono”<br />
+ < 180 l/ab/g (me<strong>di</strong>a europea al 2006)<br />
+ > 90 % (sia per rete fognatura che acquedotto)<br />
132<br />
Nel complesso, i volumi <strong>di</strong> acqua<br />
erogati tra il 2006 e il 2009 sono<br />
rimasti invariati (incremento<br />
dell’1,7%).<br />
Carico organico potenziale 30.418 <strong>–</strong> 177.783 AE carico industriale (=66% sul totale)<br />
Carico trofico potenziale<br />
SCAS Classe 4<br />
124,4 <strong>–</strong> 2.294 t/a<br />
Nitrati Classe 1 e 2<br />
Temi concertazione<br />
Rio delle Pietre: esondazione, proprietà<br />
Timonchio - Ponte Prole<br />
settore che produce maggior carico:<br />
agrozootecnico
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
SUOLO<br />
BIODIVERSITA’<br />
PAESAGGIO<br />
PATRIMONIO<br />
INQUINANTI FISICI<br />
POPOLAZIONE<br />
SAU pari a 100.771, mq.<br />
Permeabilità ATO 1 86,8%<br />
Permeabilità ATO 2 84,2%<br />
Permeabilità ATO 3 69,5%<br />
Permeabilità ATO 4 42,5%<br />
Cave<br />
Presenza <strong>di</strong> cave attive e/o autorizzazione per l’apertura <strong>di</strong> nuove<br />
cave<br />
Pressione antropica ATO 1 86,8%<br />
Pressione antropica ATO 2 84,2%<br />
Pressione antropica ATO 3 69,5%<br />
Pressione antropica ATO 4 42,5%<br />
Classe ecosistemica elevata: unità <strong>di</strong> paesaggio nn. 1 e 6<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />
Classe ecosistemica me<strong>di</strong>a: unità <strong>di</strong> paesaggio nn. 2, 4, 5, 7<br />
Classe ecosistemica limitata: unità <strong>di</strong> paesaggio n. 3<br />
Elementi <strong>di</strong> pregio per la<br />
Presenza <strong>di</strong> formazioni lineari vegetali come elementi che garantiscono la<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
bio<strong>di</strong>versità e costituiscono habitat ideali<br />
Valenze territoriali<br />
Detrattori del paesaggio<br />
E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio<br />
centuriazione<br />
Elettromagnetismo<br />
presenza, nel territorio comunale, <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> pregio paesaggistico<br />
(elementi caratterizzanti il territorio, vedute, ecc)<br />
elementi che contrastano con il paesaggio, detrattori visivi e <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sturbo”<br />
nelle visuali e nella percezione del paesaggio ambientale e urbano<br />
- attività incompatibili con il contesto<br />
- ambiti <strong>di</strong> escavazione<br />
- <strong>di</strong>scariche<br />
- Rio delle Pietre nel tratto in cui attraversa l’area e<strong>di</strong>ficata<br />
Presenza <strong>di</strong> Ville Venete<br />
Presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare pregio<br />
Riconoscibile il segno della centuriazione nella zona sud del territorio<br />
Interventi che hanno cancellato i segni della centuriazione<br />
Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />
Linee elettriche popolazione esposta<br />
(residenti entro una fascia <strong>di</strong> 50 m dalla<br />
linea elettrica)<br />
133<br />
Una linea elettrica ad altra<br />
tensione che attraversa il<br />
territorio comunale<br />
< 0,5%<br />
Antenne telefonia mobile<br />
quattro antenne per telefonia<br />
mobile presenti<br />
Classificazione acustica del territorio<br />
Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della<br />
classificazione acustica<br />
Rumore<br />
Rilievi fonometrici<br />
Esposizione al rumore generato dal<br />
traffico stradale in ambito urbano<br />
Alcuni superamenti dei limiti<br />
Viabilità in ambito urbano:<br />
conseguenti rumori generati dal<br />
traffico<br />
Radon<br />
Sima percentuale <strong>di</strong> abitazioni che<br />
superano la soglia limite per il Radon<br />
Stima del 18,4 % <strong>di</strong> abitazioni<br />
Aumento della luminanza totale<br />
Inquinamento luminoso<br />
Brillanza relativa del cielo notturno rispetto la naturale tra il 100% e il<br />
300%.<br />
Andamento popolazione Incremento popolazione ultimi 10 anni (1999-2008) = + 11,3 %<br />
Densità territoriale <strong>–</strong><br />
Incremento popolazione ultimi 10 anni (1999-2008) = + 11,3 %<br />
Incremento densità territoriale maggiore rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale<br />
Pirami<strong>di</strong> popolazione + Leggero “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />
= 114,80<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia (2008) <strong>–</strong> Superamento (nel 2005) della soglia 100, il limite oltre il quale la<br />
popolazione “anziana” è numericamente superiore a quella “giovane”.<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
(2008)<br />
<strong>–</strong><br />
= 49,97<br />
Aumento della fasce più deboli della popolazione (aumento della<br />
popolazione anziana).
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
BENI MATERIALI<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio (2008) =<br />
= 106,36<br />
L’attestazione sul valore 100 può esser intesa positivamente in termini <strong>di</strong><br />
numero <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro che si “liberano” pari alla popolazione che entra<br />
nel mondo del lavoro<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura (2008) <strong>–</strong><br />
= 115,01<br />
maggior peso della popolazione con 45-64 anni rispetto alla popolazione<br />
compresa tra i 25 e i 44 anni<br />
Citta<strong>di</strong>ni stranieri 7% della popolazione residente ha citta<strong>di</strong>nanza straniera<br />
mobilità<br />
rifiuti<br />
Spazi pubblici<br />
Livello <strong>di</strong> traffico<br />
(2007)<br />
+ me<strong>di</strong>o/basso<br />
Flusso ore <strong>di</strong> punta + Me<strong>di</strong>o/basso<br />
(fonte SISTAR) SP Maranese a<br />
Percentuale traffico<br />
Giavenale (Schio). I dati del 2007<br />
pesante (comm.<br />
+ 9 %<br />
riflettono gli effetti dell’apertura del<br />
Leggeri + pesanti)<br />
tracciato della VAR SP 349<br />
giu<strong>di</strong>zio Consistente traffico <strong>di</strong> attraversamento<br />
Parco veicolare per<br />
categoria<br />
- + 17 % tra il 2000 e il 2007<br />
Numero incidenti al<br />
2007<br />
+ < 21<br />
Negli ultimi 3 anni tendenza alla<br />
<strong>di</strong>minuzione<br />
Accessibilità:<br />
Trasporto pubblico<br />
Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico (bus e treno)<br />
Accessibilità: Piste<br />
ciclabili<br />
Mancanza <strong>di</strong> un sistema a rete<br />
Impianti <strong>di</strong><br />
Discariche Presenti 3 <strong>di</strong>scariche<br />
smaltimento rifiuti Isole ecologiche Attiva la raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />
Rifiuti urbani<br />
-<br />
Rifiuti pro-capite (2008)<br />
kg/ab*anno<br />
Percentuale <strong>di</strong> raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata<br />
Pari a 330 kg/ab<br />
Attestata sul 65% del totale<br />
Attività a rischio<br />
rilevante<br />
Non sono presenti nel territorio comunale<br />
Aree a servizi<br />
= 10,94 mq/ab <strong>–</strong> ma giu<strong>di</strong>zio nel<br />
Aree ver<strong>di</strong> pubbliche<br />
complesso positivo<br />
= 7,71 mq/ab - ma giu<strong>di</strong>zio nel<br />
Spazi pubblici<br />
Attrezzature <strong>di</strong> interesse comune complesso positivo<br />
= 3,14 mq/ab - giu<strong>di</strong>zio nel complesso<br />
positivo, evidenziata la necessità per<br />
Aree per l’istruzione<br />
un nuovo asilo<br />
= 4,52 mq/ab (totali) e 2,04 mq/ab (a<br />
servizio della residenza) - ma giu<strong>di</strong>zio<br />
Aree a parcheggio<br />
nel complesso positivo<br />
■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore negativo - trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />
■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore stabile o incerto = trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />
■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore positivo + trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />
Aspetto rilevante, da tenere in considerazione nell’analisi <strong>di</strong> queste criticità, è il fatto che alcuni degli elementi critici<br />
in<strong>di</strong>viduati in una determinata matrice (acqua, aria, suolo, …) sono determinati da fattori appartenenti anche ad altre<br />
matrici (inquinanti fisici, beni materiali, …) a <strong>di</strong>mostrazione della complessità e interrelazione tra le varie componenti del<br />
sistema ambientale.<br />
134
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5. VALUTAZIONE DI COERENZA<br />
5.1 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità<br />
La Valutazione Strategica deve valutare la coerenza fra gli obiettivi del piano ed i principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />
(obiettivi strategici <strong>di</strong> tutela ambientale e sviluppo sostenibile) stabiliti a livello internazionale, comunitario,<br />
nazionale e locale.<br />
La definizione ti tali principi è quin<strong>di</strong> avvenuta sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong>rettive e prescrizioni derivanti dalla<br />
normativa comunitaria, statale e regionale, dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione sovraor<strong>di</strong>nati<br />
in rapporto alle informazioni sull’assetto del territorio e l’analisi ambientale svolta.<br />
La programmazione regionale, ad esempio, nel Programma Regionale <strong>di</strong> Sviluppo 2005, in<strong>di</strong>vidua obiettivi<br />
che, “alla luce del principio <strong>di</strong> Sostenibilità <strong>Ambientale</strong>, favoriscano il perseguimento del “miglioramento dello<br />
stato dell’ambiente e della tutela e conservazione dei beni e delle risorse”.<br />
Tali obiettivi sono:<br />
- la definizione <strong>di</strong> strategie e strumenti per il raggiungimento <strong>di</strong> uno sviluppo regionale sostenibile con<br />
il superamento <strong>di</strong> ogni concezione settoriale del tema “ambiente”;<br />
- il miglioramento degli standard ambientali;<br />
- il controllo ambientale continuo e la <strong>di</strong>ffusione della certificazione ambientale quale strumento <strong>di</strong><br />
prevenzione;<br />
- la riduzione del livello <strong>di</strong> inquinamento e la tutela delle risorse idriche, dell’atmosfera e del suolo e il<br />
potenziamento delle azioni già intraprese finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento e al<br />
<strong>di</strong>sinquinamento, al recupero del territorio <strong>di</strong> aree industriali <strong>di</strong>smesse tramite il risanamento e la<br />
bonifica dei siti contaminati;<br />
- la riduzione del consumo <strong>di</strong> energie non rinnovabili, l’incentivazione <strong>di</strong> quelle rinnovabili e lo sviluppo<br />
dell’innovazione basata su tecnologie in grado <strong>di</strong> produrre valore aggiunto tramite l’adozione <strong>di</strong><br />
processi produttivi puliti, attività immateriali e tecnologie a basso impatto ambientale;<br />
- la promozione e lo sviluppo dell’informazione e della formazione ambientale”.<br />
Analisi:<br />
1. rapporto stato<br />
dell’ambiente;<br />
2. fase concertazione<br />
consultazione;<br />
3. ricognizioni<br />
In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong><br />
stato/pressione<br />
Criticità<br />
e<br />
aspetti rilevanti<br />
In generale la definizione degli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità deve sod<strong>di</strong>sfare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso alle risorse<br />
ambientali coerentemente con i seguenti principi definiti dalla Comunità Europea:<br />
- Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili;<br />
- Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità <strong>di</strong> rigenerazione;<br />
- Uso e gestione corretta, dal punto <strong>di</strong> vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi inquinanti<br />
- Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi;<br />
- Conservare migliorare qualità dei e delle risorse idriche;<br />
- Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche culturali;<br />
- Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale;<br />
- Protezione dell’atmosfera;<br />
- Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in<br />
campo ambientale;<br />
- Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile.<br />
Nel rispetto <strong>di</strong> tali principi, e in base ai risultati emersi nella fase precedente, sono stati definiti i principi <strong>di</strong><br />
sostenibilità per il PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no. che per un più efficace confronto con il rapporto sullo stato<br />
dell’ambiente, sono sud<strong>di</strong>visi per le stesse matrici.<br />
135<br />
Principi <strong>di</strong><br />
sostenibilità<br />
In<strong>di</strong>catori per la<br />
<strong>VAS</strong>/monitoraggio
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
ARIA<br />
CLIMA<br />
ACQUA<br />
SUOLO<br />
SOTTOSUOLO<br />
BIODIVERSITA’<br />
PAESAGGIO<br />
OBIETTIVI GENERALI<br />
xx Obiettivi specifici<br />
MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA<br />
AR_1<br />
AR_3<br />
Aumento della qualità dell'aria: riduzione delle emissioni inquinanti ( anche<br />
attraverso la riduzione del traffico veicolare derivante dalla mobilità privata)<br />
Rispetto dei valori limite <strong>di</strong> qualità dell'aria e progressivo<br />
raggiungimento/mantenimento dei valori guida<br />
DIFFONDERE LA CONSAPEVOLEZZA DELLE CAUSE E DELLE PROBABILI<br />
CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, E INTEGRARE AZIONI DI<br />
PREVENZIONE NELLE NOSTRE STRATEGIE PER LA PROTEZIONE DEL CLIMA<br />
MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ACQUA E UTILIZZARLA IN MODO PIÙ EFFICIENTE<br />
AQ_1<br />
Protezione della quantità e qualità delle risorse esistenti, aumento della<br />
capacità <strong>di</strong> depurazione dei corsi d'acqua<br />
AQ_2 Riduzione o eliminazione <strong>di</strong> usi impropri <strong>di</strong> risorse idriche<br />
MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SUOLO, PRESERVARE I TERRENI<br />
ECOLOGICAMENTE PRODUTTIVI E PROMUOVERE L’AGRICOLTURA E LA<br />
FORESTAZIONE SOSTENIBILE<br />
SU_1<br />
SU_2<br />
Riduzione delle cause/sorgenti <strong>di</strong> rischio e degrado (nuova urbanizzazione in<br />
aree a rischio o sensibili, prelievi, scarichi e contaminazione in aree<br />
vulnerabili, manufatti in aree instabili o fasce fluviali, consumo e<br />
impermeabilizzazione eccessiva del suolo, estrazioni <strong>di</strong> inerti, …)<br />
Protezione, conservazione e miglioramento della qualità dei suoli quale<br />
risorsa limitata e non rinnovabile (utilizzo della risorsa suolo solo quando non<br />
esistano alternative)<br />
PROMUOVERE E INCREMENTARE LA BIODIVERSITÀ, MANTENENDO AL MEGLIO<br />
ED ESTENDENDO RISERVE NATURALI E SPAZI VERDI<br />
Conservazione e miglioramento dello stato della fauna e della flora selvatiche,<br />
BIO_1<br />
BIO_2<br />
PATRIMONIO<br />
CCA PAT_1<br />
INQUINANTI<br />
FISICI<br />
degli habitat e dei paesaggi<br />
Conservazione della tipicità e unicità del paesaggio rurale storico e<br />
mantenimento delle colture caratterizzanti la zona<br />
CONSERVARE E MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE RISORSE STORICHE E<br />
CULTURALI<br />
Prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane<br />
PA_1 appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />
esistente<br />
PA_2 Aumento e qualificazione degli spazi naturali e costruiti <strong>di</strong> fruIzione pubblica<br />
VALORIZZARE IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO PRESENTE<br />
Garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio<br />
culturale urbano; rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate<br />
RIDURRE L’INQUINAMENTO<br />
IF_1<br />
IF_2<br />
Garantire che l’impatto ambientale delle sorgenti sia compatibile con quanto<br />
previsto dalla normativa<br />
Per le industrie a rischio, aumento del grado <strong>di</strong> affidabilità e, minimizzazione<br />
degli effetti negativi sul territorio nel caso <strong>di</strong> un evento incidentale attraverso<br />
una gestione corretta ed efficace delle eventuali situazioni <strong>di</strong> emergenza<br />
136
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
BENI<br />
MATERIALI<br />
MOBILITA’: RIDURRE LA NECESSITÀ DEL TRASPORTO MOTORIZZATO PRIVATO E<br />
PROMUOVERE ALTERNATIVE VALIDE E ACCESSIBILI; RIDURRE L’IMPATTO DEL<br />
TRASPORTO SULL’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA<br />
MO_1<br />
Promozione <strong>di</strong> un'accessibilità sostenibile nelle zone urbane, grazie a politiche<br />
adeguate <strong>di</strong> localizzazione e pianificazione dell'occupazione dei suoli,<br />
riducendo la <strong>di</strong>pendenza nei confronti dell'auto privata a vantaggio <strong>di</strong> altre<br />
modalità <strong>di</strong> trasporto (pubblico, bicicletta), ottimizzando le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
circolazione (riduzione della congestione stradale ed eliminazione del traffico<br />
passante per il centro della città)<br />
MO_2<br />
Favorire l'intermodalità del trasporto pedonale e raggiungere un più elevato<br />
grado <strong>di</strong> sicurezza per la circolazione stradale<br />
MO_3 Creazione <strong>di</strong> reti (e non frammenti) <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali<br />
RIFIUTI: PREVENIRE E RIDURRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI E INCREMENTARE<br />
IL RIUSO E IL RICICLAGGIO<br />
RI_1<br />
ridurre e recuperare i rifiuti lasciando lo smaltimento esclusivamente come<br />
fase residuale della gestione degli stessi<br />
RI_2 Miglioramento e maggior efficienza del sistema <strong>di</strong> raccolta dei rifiuti<br />
RISORSE: RIDURRE IL CONSUMO DI ENERGIA PRIMARIA E INCREMENTARE LA<br />
QUOTA DELLE ENERGIE RINNOVABILI E PULITE<br />
RIS_1<br />
Ridurre al minimo l'impiego delle risorse energetiche non rinnovabili e<br />
impiegarle nei limiti della capacità <strong>di</strong> rigenerazione<br />
QUALITA’ URBANA: CONSERVARE E MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’AMBIENTE<br />
LOCALE<br />
QA_1<br />
QA_2<br />
Assicurare un’adeguata dotazione e accesso ai servizi pubblici, con interventi<br />
<strong>di</strong> ampliamento e riqualificazione dove necessario.<br />
Migliorare la qualità dell’ambiente locale: intervenire nell’assetto e nella<br />
localizzazione delle aree residenziali e dei luoghi destinati ad attività ricreative<br />
o <strong>di</strong> lavoro, sulla qualità inse<strong>di</strong>ativa<br />
137
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5.2 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano<br />
5.2.1 Obiettivi generali del PAT<br />
Le proposte <strong>di</strong> piano sono state analizzate e <strong>di</strong>sarticolate al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed esplicitare obiettivi, strategie ed<br />
azioni. I principali obiettivi espressi dall’Amministrazione comunale ed assunti nel Documento Preliminare al PAT<br />
sono:<br />
1) limitati ampliamenti residenziali e massimo contenimento dell’e<strong>di</strong>ficato;<br />
2) limitati ampliamenti produttivi;<br />
3) attuazione delle previsioni <strong>di</strong> trasformazione con criteri perequativi (il 40% dell’incremento <strong>di</strong> valore<br />
dovuto alla trasformazione è da trasferire al <strong>Comune</strong>);<br />
4) massima tutela del territorio agricolo;<br />
5) riorganizzazione della viabilità: in particolare realizzazione <strong>di</strong> un asse viario Nord-Sud, dei<br />
collegamenti Schio e Zanè (zone industriali), rete <strong>di</strong> percorsi ciclabili, strade <strong>di</strong> collegamento interno;<br />
6) delocalizzazione e/o riqualificazione-ristrutturazione delle attività produttive fuori zona o incompatibili<br />
con il tessuto inse<strong>di</strong>ativo;<br />
7) attività estrattiva: recepimento delle previsioni del Piano Regionale delle Attività <strong>di</strong> Cava;<br />
8) riqualificazione delle aree degradate;<br />
9) incentivazione alla realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia con contenuti <strong>di</strong> risparmio energetico e sostenibilità<br />
ambientale (bio-architettura).<br />
SISTEMA 1: AMBIENTE E<br />
TERRITORIO AGRICOLO<br />
SISTEMA 2: MOBILITA’<br />
SISTEMA 3 …<br />
OBIETTIVI DEL PIANO<br />
OBIETTIVO A_1<br />
OBIETTIVO A_2 …<br />
OBIETTIVO M_1<br />
OBIETTIVO M_2 …<br />
…<br />
…<br />
138<br />
…<br />
AZIONI A_a<br />
AZIONI A_b<br />
AZIONI A_c.….n<br />
AZIONI M_a<br />
AZIONI M_b<br />
AZIONI M_ …<br />
…<br />
..
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5.2.2 In<strong>di</strong>viduazione degli ATO<br />
ATO 1 - ambito tra Timonchio e autostrada<br />
Valenze:<br />
Criticità<br />
vulnerabilità<br />
L’ATO n .1 è costituito da un territorio prevalentemente agricolo delimitato a nord<br />
dal territorio urbanizzato, a est e ovest rispettivamente dall’Autostrada e dal<br />
Torrente Timonchio e si caratterizza per la particolare valenza ambientale e<br />
paesaggistica del territorio agricolo e dalla presenza, in località Molina, <strong>di</strong> una<br />
zona produttiva, <strong>di</strong> carattere sovracomunale, è in<strong>di</strong>cata anche dal PTCP della<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza come area produttiva ampliabile proprio per le caratteristiche<br />
<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata connessione alla rete stradale sovracomunale e per la valenza<br />
intercomunale<br />
integrità del tessuto agricolo dove in parte sono ancora leggibili i segni del reticolato<br />
romano;<br />
continuità con i territori agricoli dei comuni contermini (Malo in primo luogo);<br />
rete idrografica costituita da corpi idrici rilevanti (Timonchio), caratterizzanti il territorio<br />
(Rio delle Pietre, Roggia dei Molini) e dall’insieme dalla rete idraulica minore (rogge,<br />
fossati, scoline);<br />
contenuta e<strong>di</strong>ficazione localizzata prioritariamente sulla rete viaria originaria;<br />
continuità visiva del territorio agricolo compreso tra il Timonchio e via Volpato con il<br />
complesso architettonico <strong>di</strong> Ca’ Nogara Granda;<br />
segni ancora riconoscibili del reticolato romano;<br />
importante presenza industriale costituita dalla zona produttiva <strong>di</strong> Molina (se da un lato<br />
rappresenta una potenziale fonte <strong>di</strong> inquinamento, emissioni, occupazione <strong>di</strong> suolo,<br />
dall’altro è anche un’opportunità <strong>di</strong> sviluppo delle imprese locali);<br />
aree soggette a rischio idraulico (R1 = rischio moderato <strong>–</strong> fonte PTCP 2006)<br />
Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente in<strong>di</strong>rizzati a:<br />
la salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della rete idrografica superficiale e della struttura agraria storica<br />
(baulature, siepi, scoline, filari alberati, piantate…);<br />
il mantenimento delle connessioni ecologiche est-ovest;<br />
la tutela del territorio agricolo per la valenza produttiva primaria;<br />
favorire la fruizione dell’area anche attraverso la definizione <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali in connessione con<br />
la rete <strong>di</strong> itinerari sovracomunali;<br />
non prevedere nuove aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione se non come risposta alle esigenze abitative dei residenti<br />
privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente nonché l’eliminazione<br />
degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />
potenziamento dell’area produttiva della Molina senza però intaccare gli ambiti territoriali <strong>di</strong> maggior<br />
pregio e con la definizione <strong>di</strong> idonee misure <strong>di</strong> mitigazione e protezione verso il nucleo rurale esistente <strong>di</strong><br />
via Ca’ Bosco.<br />
139
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
ATO 2 - ambito oltre Timonchio<br />
Valenze:<br />
Criticità<br />
vulnerabilità<br />
L’ATO n .2 è delimitato dai Torrenti Leogra e Timonchio e comprende, nella<br />
porzione nord-est, il bosco dei Rochi. Il sistema inse<strong>di</strong>ativo esistente è<br />
principalmente addensato nelle aree più prossime al centro abitato mentre nuclei<br />
minori connessi all’attività agricola sono localizzati lungo via Pascoli in località<br />
Piazza d’Armi<br />
integrità fon<strong>di</strong>aria (scarsa urbanizzazione) e la continuità territoriale con lo spazio<br />
agricolo dei comuni <strong>di</strong> Schio e <strong>di</strong> Malo;<br />
presenza sia <strong>di</strong> corsi d’acqua rilevanti (Leogra, Timonchio, Rio delle Pietre) che una rete<br />
idrografica minore importante per la funzione <strong>di</strong> scolo del sistema agrario e per la<br />
presenza <strong>di</strong> vegetazioni ripariali significative;<br />
presenza <strong>di</strong> emergenze ambientali: Bosco dei Rochi ed esemplari arborei<br />
fragilità dal punto <strong>di</strong> vista idraulico così come segnalate dal PTCP e dal Consorzio <strong>di</strong><br />
Bonifica (rischio R1);<br />
area esondabile alla confluenza tra il Leogra e il Timonchio;<br />
traffico <strong>di</strong> attraversamento lungo via Stazione (<strong>di</strong>rettrice verso Schio): viabilità inadeguata<br />
rispetto ai flussi e alla tipologia <strong>di</strong> traffico sia per la sezione stradale che per la presenza<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali localizzati lungo questo asse<br />
Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente:<br />
la salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della rete idrografica e delle aree libere prossime ai corsi d’acqua<br />
(potenziamento della funzione ecologica e ambientale);<br />
la protezione dal rischio idraulico;<br />
la tutela e valorizzazione del reticolo e della struttura agraria storica anche per la valenza produttiva<br />
primaria che esso svolge;<br />
favorire la fruizione dell’area anche attraverso la definizione <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali in connessione con<br />
la rete <strong>di</strong> itinerari sovracomunali;<br />
la valorizzazione del Bosco dei Rochi anche come percorso <strong>di</strong>dattico-ambientale;<br />
non prevedere nuove aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione se non come risposta alle esigenze abitative dei residenti<br />
privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente nonché l’eliminazione<br />
degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />
la mitigazione ambientale e paesaggistica lungo l’asse viario <strong>di</strong> via degli Alpini e viale Europa.<br />
140
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
ATO 3 - ambito oltre ferrovia e autostrada<br />
Valenze:<br />
Criticità<br />
vulnerabilità<br />
L’ATO n .3 è costituito dal territorio agricolo delimitato a nord della ferrovia Schio-<br />
Vicenza e a est dell’autostrada A31 Valdastico.<br />
Il sistema inse<strong>di</strong>ativo dell’ATO è rappresentato da un tessuto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />
sparsa localizzato lungo via Mollette, Capitello <strong>di</strong> Sopra e via Stazione senza però<br />
creare un’aggregazione significativa tale da connotarlo come borgo o nucleo<br />
urbano. La porzione più settentrionale dell’ATO confina con la vasta piastra<br />
industriale <strong>di</strong> Schio e Zanè ed è interessato dalla viabilità <strong>di</strong> “gronda sud” alla<br />
zona industriale <strong>di</strong> Schio in collegamento alla S.R. 349.<br />
presenza <strong>di</strong> alcune realtà agricole (attività agricole) <strong>di</strong> primaria importanza per il comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
ambito penalizzato dalla presenza delle infrastrutture viarie: linea ferroviaria, autostrada,<br />
variante alla S.R. 349 che fratturano il territorio;<br />
linea elettrica ad alta tensione;<br />
presenza <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> cave (due delle quali, avendo già terminato l’attività <strong>di</strong> escavazione,<br />
sono state trasformate in <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> inerti con autorizzazione della Provincia <strong>di</strong><br />
Vicenza);<br />
una vasta porzione <strong>di</strong> territorio in<strong>di</strong>viduata dal Piano regionale per le attività <strong>di</strong> cava<br />
(PRAC) come Ambito Territoriale Estrattivo, all’interno del quale concentrare le attività<br />
estrattive secondo il fabbisogno regionale in<strong>di</strong>cato dal PRAC stesso<br />
Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente:<br />
la mitigazione (“fasce filtro”) della zona industriale <strong>di</strong> Schio;<br />
la risoluzione delle cesure determinate dalle barriere infrastrutturali esistenti prevedendo itinerari e opere<br />
finalizzate alla connessione funzionale verso il nucleo abitato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>;<br />
risposta alle esigenze abitative privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />
esistente nonché l’eliminazione degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />
lo sviluppo delle attività locali con il completamento delle aree comprese tra la viabilità sovracomunale e<br />
le aree produttive <strong>di</strong> Schio e Zanè;<br />
particolare attenzione alla fase <strong>di</strong> ricomposizione e ripristino del sito <strong>di</strong> escavazione viste le previsioni<br />
sovraor<strong>di</strong>nate dettate dal Piano Regionale Attività <strong>di</strong> Cava<br />
141
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
ATO 4 - ambito nucleo urbano<br />
Valenze:<br />
Criticità<br />
vulnerabilità<br />
L’ATO n .4 è costituito dal nucleo centrale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e da porzioni <strong>di</strong> terreno<br />
agricolo periurbano nel settore nord (verso la Ferrovia) e nel settore est (verso<br />
l’Autostrada). Nel centro abitato sono localizzate anche la zona artigianale e<br />
produttiva e, <strong>di</strong> più recente formazione, la zona artigianale localizzata a nord-est<br />
<strong>di</strong> viale Europa.<br />
Sono presenti tre nuclei <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> carattere comunale: interno al centro storico<br />
e caratterizzato dai servizi dell’istruzione e per attrezzature <strong>di</strong> interesse comune; il<br />
polo delle attrezzature sportive; un’area destinata a parco urbano integrata nel<br />
centro storico nell’area del cimitero.<br />
centro storico e presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare valenza storico-architettonica;<br />
localizzazione dei servizi e delle attività a servizio della residenza;<br />
offerta residenziale e occupazionale;<br />
tratti ancora “aperti” <strong>di</strong> Rio delle Pietre e Roggia Molini;<br />
ambiti agricoli (esclusi dall’e<strong>di</strong>ficazione) con funzione <strong>di</strong> cuscinetto tra l’e<strong>di</strong>ficato e le<br />
infrastrutture esistenti<br />
zona artigianale e produttiva, nata inizialmente fuori dal centro abitato, oggi<br />
completamente conglobata all’interno dell’ambito prettamente residenziale;<br />
traffico <strong>di</strong> attraversamento (conseguenti emissioni e rumori);<br />
traffico in centro abitato (conseguenti emissioni e rumori in ambito urbano ma soprattutto<br />
<strong>di</strong>fficoltà per gli spostamenti degli utenti deboli e congestione nelle aree densamente<br />
abitate);<br />
tratti tombinati <strong>di</strong> Rio delle Pietre e Roggia Molini<br />
Nello specifico le azioni che il PAT in<strong>di</strong>ca per questo ATO sono:<br />
riqualificazione dell’area produttiva <strong>di</strong> via Vittorio Veneto;<br />
conferma della localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior pregio;<br />
integrazione e miglioramento della qualità degli spazi pubblici, dei servizi e della dotazione dei servizi <strong>di</strong><br />
vicinato sia nelle aree centrali che nelle aree urbane contermini e realizzazione <strong>di</strong> un sistema completo<br />
ed integrato <strong>di</strong> attrezzature sportive, del tempo libero e spazi pubblici;<br />
ricucitura delle frange urbane finalizzati anche al completamento e miglioramento della dotazione <strong>di</strong><br />
servizi al quartiere e con interventi e<strong>di</strong>lizi finalizzati al recupero dell’esistente, al miglioramento degli spazi<br />
pubblici e dei servizi;<br />
messa in sicurezza dei no<strong>di</strong> viari critici;<br />
la mitigazione ambientale e paesaggistica lungo l’asse viario <strong>di</strong> viale Europa con particolare attenzione,<br />
nelle aree urbane consolidate, alla localizzazione delle aree ver<strong>di</strong> e pertinenziali alla residenza<br />
(parcheggi, aree ver<strong>di</strong>, parchi, standard);<br />
la valorizzazione degli elementi storici riconoscibili quali e<strong>di</strong>fici storici, segni storici minori (capitelli,<br />
e<strong>di</strong>cole, cornicioni, portali, corti);<br />
valorizzazione del contesto <strong>di</strong> Villa Fioretti, Lerolin;<br />
il recupero e valorizzazione <strong>di</strong> roggia dei Molini e rio delle Pietre per l’importante funzione storica che<br />
rivestono integrandoli con la funzione ambientale interna al centro abitato.<br />
142
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5.2.3 Obiettivi specifici del PAT<br />
Il PAT del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> approfon<strong>di</strong>sce gli obiettivi assunti dal Documento Preliminare e definisce<br />
una serie <strong>di</strong> strategie articolate in base a quattro sistemi: territorio agricolo <strong>–</strong> mobilità <strong>–</strong> sistema inse<strong>di</strong>ativo - attività<br />
produttive<br />
AMBIENTE E TERRITORIO AGRICOLO<br />
A_1<br />
Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli ambiti agricoli<br />
compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o dall’urbanizzazione)<br />
A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />
A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti vegetali, ecc)<br />
SISTEMA MOBILITA’<br />
M_1<br />
Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale, miglioramento dei<br />
collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />
M_2<br />
Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con ricadute positive<br />
sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e sull’accessibilità<br />
SISTEMA INSEDIATIVO<br />
I_1<br />
Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti residenziali<br />
completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei nuclei urbani minori esistenti.<br />
a<br />
I_2 Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi pubblici<br />
I_3<br />
Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree degradate o incompatibili,<br />
maggior qualità architettonica ed efficienza energetica, ecc.<br />
ATTIVITA’ PRODUTTIVE<br />
P_1<br />
Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e <strong>di</strong>rezionali attraverso<br />
limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
P_2<br />
Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il contesto; riqualificare e<br />
riorganizzare le zone esistenti e da confermare.<br />
A questi obiettivi per settori si aggiunge l’obiettivo generale <strong>di</strong> definire, anche attraverso l’applicazione dei<br />
meccanismi perequativi e la sottoscrizione <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> pubblico-privato, strategie attuabili sia da un punto <strong>di</strong> vista<br />
economico (<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse) che per la presenza <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> tra le parti interessate nel conseguire l’obiettivo<br />
stabilito (reale possibilità <strong>di</strong> realizzare l’intervento).<br />
143
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5.2.4 Le azioni/strategie del PAT<br />
Le azioni, articolate nei quattro sistemi, sono sintetizzabili in 25 :<br />
AMBIENTE E TERRITORIO AGRICOLO<br />
A_c<br />
(azione <strong>di</strong><br />
mitigazione)<br />
A_a Definizione degli ambiti territoriali nei quali si intendono favorire politiche prevalentemente volte<br />
alla tutela (identificati dal PAT come invarianti o elementi della rete ecologica) per la presenza <strong>di</strong><br />
emergenze paesaggistiche e ambientali: il sistema ripario delle rogge e delle formazioni lineari<br />
vegetali, il bosco dei Rochi (quale area <strong>di</strong> protezione della bio<strong>di</strong>versità), gli ambiti <strong>di</strong> territorio<br />
aperto caratterizzati dall'integrità delle connessioni con la rete idrografica.<br />
A_b Rior<strong>di</strong>no in zona agricola: è in<strong>di</strong>viduato l’ambito nord-est interessato da attività <strong>di</strong> cava dove sono<br />
presenti attività agricole importanti (il PAT prevede il recupero dell’ambito al fine <strong>di</strong> aumentare le<br />
superfici agricole utilizzabili dalle attività inse<strong>di</strong>ate), eliminazione opere incongrue.<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti “residuali” in conseguenza della realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali,<br />
escavazioni, e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa che non consentono lo sviluppo <strong>di</strong> una efficace attività agricola e<br />
utilizzo come fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />
A_d In<strong>di</strong>viduazione percorsi ciclo-pedonali per tempo libero che si inseriscano nella più vasta rete <strong>di</strong><br />
itinerari a scala sovracomunale: percorso lungo il torrente Leogra<br />
SISTEMA MOBILITA’<br />
M_a Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale: prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo<br />
verso nord con la zona industriale <strong>di</strong> Schio e la variante SP 349 e collegamento Est-Ovest tra la<br />
Zona artigianale con via S. Lucia e Zanè (via Corte)<br />
M_b Ridefinizione della gerarchia stradale: declassificazione della viabilità interna al centro (in funzione<br />
del potenziamento dei collegamenti con la rete sovracomunale)<br />
M_c Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza stradale: in<strong>di</strong>viduazione dei no<strong>di</strong> viari in cui<br />
realizzare opere <strong>di</strong> messa in sicurezza (attraversamenti sicuri sulla circonvallazione in<br />
corrispondenza dei collegamenti tra il centro e i nuclei periferici), <strong>di</strong>rettive per l’applicazione dei<br />
principi delle “zone 30” negli ambiti residenziali, percorsi ciclo-pedonali <strong>di</strong> scala sovracomunale<br />
M_d<br />
(azione <strong>di</strong><br />
mitigazione)<br />
SISTEMA INSEDIATIVO<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale lungo l’asse centrale e lungo la viabilità <strong>di</strong><br />
progetto<br />
I_a In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> limitate espansioni e<strong>di</strong>lizie volte alla ricucitura <strong>di</strong> frange urbane o al<br />
completamento delle attuali previsioni residenziali per dare una forma organica al sistema<br />
urbanizzato<br />
I_b Conseguimento <strong>di</strong> una maggior offerta residenziale tramite operazioni <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia ed<br />
urbanistica in contesti già formati (Rossifloor; Via Volpato)<br />
I_c Riqualificazione e rior<strong>di</strong>no delle aree “degradate”, non soltanto nel centro storico, ma anche nei<br />
nuclei residenziali sparsi o in zona agricola; consolidamento dei nuclei sparsi (e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa)<br />
I_d Confermare la localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior rilevanza (nodo principale dei<br />
servizi); conferma e potenziamento dei servizi <strong>di</strong> vicinato esistenti per offrire un sistema completo<br />
<strong>di</strong> attrezzature sportive <strong>–</strong>tempo libero e spazi pubblici <strong>di</strong> qualità<br />
I_e Riconversione dell’area Rossifloor, anche attraverso l’applicazione <strong>di</strong> meccanismi perequativi, in<br />
zona a destinazione mista residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale, all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno unitario.<br />
Riconversione della zona ex “ciao-ciao” con destinazioni commerciali e servizi.<br />
25 La nota “azione <strong>di</strong> mitigazione” in<strong>di</strong>ca che l’azione descritta è stata inserita o integrata in sede <strong>di</strong> valutazione delle mitigazioni e<br />
compensazioni ritenute necessarie dalla presenza <strong>di</strong> potenziali impatti/effetti negativi<br />
144
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
I_f Riorganizzazione delle area centrale compresa tra via Vittorio Veneto e via Santa Lucia ritenute<br />
incompatibili con la residenza: conferma della attività esistenti con <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> valorizzazione e<br />
riqualificazione della zona<br />
I_g<br />
(azione <strong>di</strong><br />
mitigazione)<br />
Direttive per l’attuazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> bio-architettura, con particolare riferimento al risparmio<br />
energetico (ponendo l’attenzione ai materiali e ai caratteri inse<strong>di</strong>ativi <strong>–</strong> esposizione e<br />
orientamento) e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative (solare e eolico) anche attraverso l’adozione <strong>di</strong><br />
parametri e<strong>di</strong>ficatori <strong>di</strong>fferenziati in funzione dell’impatto ambientale con il ricorso ai principi del<br />
cre<strong>di</strong>to e della compensazione e<strong>di</strong>lizia.<br />
I_h Tutela degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storco-architettonico (e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> tutela e invarianti) e delle loro<br />
pertinenze con particolare attenzione al contesto figurativo <strong>di</strong> Ca’ Bogara Grande. Inserimento <strong>di</strong><br />
coni visuali a tutela delle vedute <strong>di</strong> maggior pregio<br />
ATTIVITA’ PRODUTTIVE<br />
P_a Trasferimento delle attività incompatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo limitrofo; il PAT in<strong>di</strong>vidua le<br />
“opere incongrue” e definisce gli strumenti perequativi per la loro riconversione/trasferimento<br />
P_b Conferma delle attuali previsioni inse<strong>di</strong>ative sulla zona artigianale (nord-est) e ampliamento della<br />
stessa fino al limite dettato dalla viabilità. Ampliamento della zona <strong>di</strong> Molina<br />
P_c<br />
(azione <strong>di</strong><br />
mitigazione)<br />
GENERALE<br />
Bilancio <strong>Ambientale</strong> Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove<br />
attività produttive<br />
Attuazione delle previsioni <strong>di</strong> trasformazione con criteri perequativi (trasferimento al <strong>Comune</strong> del<br />
40% dell’incremento <strong>di</strong> valore dovuto dalla trasformazione)<br />
IL RUOLO DELLA <strong>VAS</strong><br />
Già nella prima fase <strong>di</strong> definizione delle strategie del PAT, attraverso il <strong>di</strong>alogo tra progettisti, interlocutori<br />
privilegiati, amministrazione e valutatori, i contenuti del piano sono stati integrati sulla base <strong>di</strong> quanto emerso<br />
in fase <strong>di</strong> analisi. Il “ruolo della <strong>VAS</strong>”, quin<strong>di</strong>, è stato quello <strong>di</strong> verificare che le azioni rispondessero ad alcuni<br />
dei quesiti precedentemente emersi (per risolvere le criticità e/o per tutelare le emergenze territoriali) e, nel<br />
caso, <strong>di</strong> integrare le strategie. Ad esempio, si è verificato e integrato il numero e la posizione dei coni visuali,<br />
che nelle aree classificate dagli stu<strong>di</strong> ambientali-paesaggistici come invarianti non insistessero azioni <strong>di</strong><br />
trasformazione, la continuità della rete ecologica (integrando la normativa <strong>di</strong> tutela per i tratti dei corsi<br />
d’acqua interrati e che non sono classificabili come corridoi ecologici), ecc.<br />
Altre mitigazioni, anche se introdotte in sede <strong>di</strong> valutazione degli impatti (cfr. capitolo relativo agli impattimitigazioni<br />
e compensazioni), sono già state descritte nella precedente tabella (es. la previsione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong><br />
mitigazione ambientale -azione “M_d”- prevista inizialmente solo per il progetto <strong>di</strong> prolungamento <strong>di</strong> Via Don<br />
Michelazzo, è stata poi ampliata per altri ambiti, così come per le zone <strong>di</strong> ammortizzazione <strong>–</strong> azione “A_c”-).<br />
Altra azione aggiunta in sede <strong>di</strong> valutazione degli impatti è la “P_c” che prevede il Bilancio <strong>Ambientale</strong><br />
Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività. Anche in questo caso, l’azione è<br />
già stata inserita nella precedente tabella<br />
145
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
5.3. Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna<br />
5.3.1 Coerenza interna (1): tra obiettivi e strategie del PAT<br />
Per ciascun obiettivo adottato dal PAT sono state in<strong>di</strong>viduate le strategie/azioni atte a conseguirlo in modo<br />
tale da garantire che tutte le azioni previste dallo strumento <strong>di</strong> piano siano coerenti con gli obiettivi che il<br />
piano stesso si è proposto <strong>di</strong> perseguire e, allo stesso tempo, che tutti gli obiettivi trovino applicazione<br />
all’interno del piano o nelle <strong>di</strong>rettive che questo definisce per i P.I. e piani attuativi.<br />
X c’è corrispondenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e azioni (l’obiettivo trova attuazione nelle strategie <strong>–</strong> le strategie<br />
sono finalizzate ad uno degli obiettivi del piano)<br />
non c’è coerenza tra obiettivi e azioni (strategie che non raggiungo gli obiettivi prefissati e che quin<strong>di</strong> non<br />
sono da considerare coerenti con il quadro <strong>di</strong> programmazione predefinito <strong>–</strong> obiettivi che non trovano <strong>di</strong>retta<br />
applicazioni e rischiano così <strong>di</strong> restare solo come principi teorici).<br />
146
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
OBIETTIVI DI PIANO A_a A_b A_c A_d M_a M_b M_c M_d I_a I_b I_c I_d I_e I_f I_g I_h P_a P_b P_c<br />
A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />
ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione)<br />
X X X<br />
A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo X X<br />
A_3<br />
Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio,<br />
X<br />
monumenti vegetali, ecc)<br />
Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />
M_1 miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del<br />
centro<br />
Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti<br />
M_2 con ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />
I_1 residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento<br />
dei nuclei urbani minori esistenti.<br />
Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi<br />
I_2<br />
pubblici<br />
Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />
I_3 degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />
energetica, ecc.<br />
Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />
P_1 <strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />
inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />
P_2 contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da<br />
confermare.<br />
AZIONI DI PIANO<br />
X X<br />
X X X<br />
147<br />
X X X X<br />
X X X<br />
X X X X X X X X<br />
X X<br />
X X X<br />
A_a A_b A_c A_d M_a M_b M_c M_d I_a I_b I_c I_d I_e I_f I_g I_h P_a P_b P_c<br />
Definizione degli ambiti territoriali nei quali si intendono favorire politiche prevalentemente volte<br />
alla tutela (identificati dal PAT come invarianti o elementi della rete ecologica) per la presenza<br />
<strong>di</strong> emergenze paesaggistiche e ambientali: il sistema ripario delle rogge e delle formazioni<br />
lineari vegetali, il bosco dei Rochi (quale area <strong>di</strong> protezione della bio<strong>di</strong>versità), gli ambiti <strong>di</strong><br />
territorio aperto caratterizzati dall'integrità delle connessioni con la rete idrografica.<br />
Rior<strong>di</strong>no in zona agricola: è in<strong>di</strong>viduato l’ambito nord-est interessato da attività <strong>di</strong> cava dove<br />
sono presenti attività agricole importanti (il PAT prevede il recupero dell’ambito al fine <strong>di</strong><br />
aumentare le superfici agricole utilizzabili dalle attività inse<strong>di</strong>ate), eliminazione opere<br />
incongrue.<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti “residuali” in conseguenza della realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali,<br />
escavazioni, e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa che non consentono lo sviluppo <strong>di</strong> una efficace attività<br />
agricola e utilizzo come fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />
In<strong>di</strong>viduazione percorsi ciclo-pedonali per tempo libero che si inseriscano nella più vasta rete<br />
<strong>di</strong> itinerari a scala sovracomunale: percorso lungo il torrente Leogra<br />
Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale: prolungamento <strong>di</strong> via<br />
Michelazzo verso nord con la zona industriale <strong>di</strong> Schio e la variante SP 349 e collegamento<br />
Est-Ovest tra la Zona artigianale con via S. Lucia e Zanè (via Corte)<br />
Ridefinizione della gerarchia stradale: declassificazione della viabilità interna al centro (in<br />
funzione del potenziamento dei collegamenti con la rete sovracomunale<br />
Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza stradale: in<strong>di</strong>viduazione dei no<strong>di</strong> viari in cui<br />
realizzare opere <strong>di</strong> messa in sicurezza (attraversamenti sicuri sulla circonvallazione in<br />
corrispondenza dei collegamenti tra il centro e i nuclei periferici), <strong>di</strong>rettive per l’applicazione dei<br />
principi delle “zone 30” negli ambiti residenziali,<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale lungo l’asse centrale e lungo la viabilità <strong>di</strong><br />
progetto<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> limitate espansioni e<strong>di</strong>lizie volte alla ricucitura <strong>di</strong> frange urbane o al<br />
completamento delle attuali previsioni residenziali per dare una forma organica al sistema<br />
urbanizzato<br />
Conseguimento <strong>di</strong> una maggior offerta residenziale tramite operazioni <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia<br />
ed urbanistica in contesti già formati (Rossifloor; Via Volpato)<br />
Riqualificazione e rior<strong>di</strong>no delle aree “degradate”, non soltanto nel centro storico, ma anche<br />
nei nuclei residenziali sparsi o in zona agricola; consolidamento dei nuclei sparsi (e<strong>di</strong>ficazione<br />
<strong>di</strong>ffusa)<br />
Confermare della localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior rilevanza (nodo principale<br />
dei servizi); conferma e potenziamento dei servizi <strong>di</strong> vicinato esistenti per offrire un sistema<br />
completo <strong>di</strong> attrezzature sportive <strong>–</strong>tempo libero e spazi pubblici <strong>di</strong> qualità<br />
Riconversione dell’area Rossifloor, anche attraverso l’applicazione <strong>di</strong> meccanismi perequativi,<br />
in zona a destinazione mista residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale, all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />
unitario. Riconversione della zona ex “ciao-ciao” con destinazioni commerciali e servizi.<br />
Riorganizzazione delle area centrale compresa tra via Vittorio Veneto e via Santa Lucia<br />
ritenute incompatibili con la residenza: conferma della attività esistenti con <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong><br />
valorizzazione e riqualificazione della zona<br />
Direttive per l’attuazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> bio-architettura, con particolare riferimento al risparmio<br />
energetico (ponendo l’attenzione ai materiali e ai caratteri inse<strong>di</strong>ativi <strong>–</strong> esposizione e<br />
orientamento) e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative (solare e eolico) anche attraverso l’adozione <strong>di</strong><br />
parametri e<strong>di</strong>ficatori <strong>di</strong>fferenziati in funzione dell’impatto ambientale con il ricorso ai principi del<br />
cre<strong>di</strong>to e della compensazione e<strong>di</strong>lizia.<br />
Tutela degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storco-architettonico (e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> tutela e invarianti) e delle loro<br />
pertinenze con particolare attenzione al contesto figurativo <strong>di</strong> Ca’ Bogara Grande. Inserimento<br />
<strong>di</strong> coni visuali a tutela delle vedute <strong>di</strong> maggior pregio<br />
Trasferimento delle attività incompatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo limitrofo; il PAT in<strong>di</strong>vidua le<br />
“opere incongrue” e definisce gli strumenti perequativi per la loro riconversione/trasferimento<br />
Conferma delle attuali previsioni inse<strong>di</strong>ative sulla zona artigianale (nord-est) e ampliamento<br />
della stessa fino al limite dettato dalla viabilità. Ampliamento della zona <strong>di</strong> Molina<br />
Bilancio <strong>Ambientale</strong> Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove<br />
attività produttive<br />
Tutti gli<br />
obiettivi<br />
trovano<br />
risposta<br />
nelle<br />
strategie<br />
del PAT<br />
Tutte le<br />
strategie<br />
sono in<br />
coerenza<br />
con gli<br />
obiettivi<br />
del PAT
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
148<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.3.2 Gli obiettivi per ATO<br />
ATO 1<br />
ATO 2<br />
ATO 3<br />
Obiettivi PAT:<br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
M_2<br />
P_1<br />
P_2<br />
149<br />
2011<br />
Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />
ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />
Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />
vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />
residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />
nuclei urbani minori esistenti.<br />
Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />
energetica, ecc<br />
Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />
ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />
<strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />
inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />
contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare<br />
Obiettivi PAT:<br />
A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />
ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />
A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />
vegetali, ecc)<br />
I_1 Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />
residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />
nuclei urbani minori esistenti.<br />
I_3 Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />
energetica, ecc<br />
P_2 Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />
contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare<br />
Obiettivi PAT:<br />
A_1<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />
ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />
vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />
residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />
nuclei urbani minori esistenti.<br />
Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />
energetica, ecc
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
ATO 4<br />
M_1<br />
M_2<br />
150<br />
2011<br />
Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />
miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />
Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />
ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
Obiettivi PAT:<br />
A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />
ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />
vegetali, ecc)<br />
I_1 Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />
residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />
nuclei urbani minori esistenti.<br />
I_2 Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi<br />
pubblici<br />
I_3 Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />
energetica, ecc<br />
M_1 Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />
miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />
M_2 Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />
ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
P_1 Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />
<strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />
inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
P_2 Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />
contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.3.3 Coerenza interna (2): tra obiettivi del PAT e le criticità-valenze ambientali per ATO<br />
E’ stata inoltre sviluppata un’altra verifica <strong>di</strong> coerenza interna al piano stesso, dove vengono confrontate le<br />
principali problematiche e valenze ambientali emerse nella fase <strong>di</strong> analisi del territorio con gli obiettivi (e<br />
quin<strong>di</strong> le azioni/strategie) che il piano si propone. Tale valutazione è stata svolta per ogni ATO così da<br />
permettere la verifica che il piano proponga delle risposte (in termini <strong>di</strong> strategie mirate) a situazioni critiche<br />
o fragilità realmente presenti nel territorio.<br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
Obiettivi<br />
PAT - Strategie<br />
Tutela del territorio<br />
agricolo integro e<br />
riqualificazione/protezione<br />
degli ambiti agricoli<br />
compromessi (es. dalle<br />
attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Garantire maggiore<br />
fruibilità del territorio<br />
agricolo<br />
Tutelare le emergenze<br />
ambientali (essenze<br />
arboree <strong>di</strong> pregio,<br />
monumenti vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta<br />
residenziale attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
residenziali a<br />
completamento<br />
dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
consolidamento dei nuclei<br />
I_1<br />
urbani minori esistenti.<br />
I_3 Miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />
riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili,<br />
maggior qualità<br />
architettonica ed<br />
efficienza energetica, ecc<br />
M_2<br />
P_1<br />
P_2<br />
Promuovere una migliore<br />
“compatibilità ambientale”<br />
degli spostamenti con<br />
ricadute positive<br />
sull’inquinamento, sulla<br />
qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
Garantire un’offerta per lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> attività<br />
produttive, commerciali e<br />
<strong>di</strong>rezionali attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
produttivi in a<strong>di</strong>acenza<br />
agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
Delocalizzare e/o<br />
riconvertire le attività<br />
produttive incompatibili<br />
con il contesto;<br />
riqualificare e<br />
riorganizzare le zone<br />
esistenti e da confermare<br />
A_a<br />
A_b<br />
A_c<br />
A_d<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_d<br />
P_b<br />
P_a<br />
P_c<br />
X<br />
ATO 1<br />
in<strong>di</strong>viduazione nella tavola 1 delle aree a rischio<br />
idraulico<br />
X<br />
ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso delle espansioni della<br />
zona produttiva <strong>di</strong> Molina<br />
X<br />
BAP come requisito per nuove aree produttive o<br />
l'ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />
X<br />
migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />
trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria<br />
importante presenza industriale costituita<br />
dalla zona produttiva <strong>di</strong> Molina (se da un lato<br />
rappresenta una potenziale fonte <strong>di</strong><br />
inquinamento, emissioni, occupazione <strong>di</strong><br />
suolo, dall’altro è anche un’opportunità <strong>di</strong><br />
sviluppo delle imprese locali);<br />
aree soggette a rischio idraulico (R1 =<br />
rischio moderato <strong>–</strong> fonte PTCP 2006)<br />
VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />
151<br />
X<br />
In<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />
ecologica e/o invariati)<br />
X<br />
limitati incrementi solo a ridosso delle aree<br />
consolidate esistenti<br />
X<br />
riconoscimento dei nuclei esistenti (ed. <strong>di</strong>ffusa) con<br />
limitate possibilità <strong>di</strong> incremento e finalizzate al<br />
miglioramento inse<strong>di</strong>ativo ed alla risposta alle<br />
esigenze locali<br />
X<br />
ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />
principale<br />
2011<br />
integrità del tessuto agricolo dove in parte<br />
sono ancora leggibili i segni del reticolato<br />
romano;<br />
continuità con i territori agricoli dei comuni<br />
contermini (Malo in primo luogo);<br />
rete idrografica costituita da corpi idrici<br />
rilevanti (Timonchio), caratterizzanti il territorio<br />
(Rio delle Pietre, Roggia dei Molini) e<br />
dall’insieme dalla rete idraulica minore (rogge,<br />
fossati, scoline);<br />
contenuta e<strong>di</strong>ficazione localizzata<br />
prioritariamente sulla rete viaria originaria;<br />
continuità visiva del territorio agricolo<br />
compreso tra il Timonchio e via Volpato con il<br />
complesso architettonico <strong>di</strong> Ca’ Nogara<br />
Granda;<br />
segni ancora riconoscibili del reticolato<br />
romano<br />
Criticità - vulnerabilità Valenze
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
152<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
P_2<br />
Obiettivi<br />
PAT - Strategie<br />
Tutela del territorio<br />
agricolo integro e<br />
riqualificazione/protezione<br />
degli ambiti agricoli<br />
compromessi (es. dalle<br />
attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Garantire maggiore<br />
fruibilità del territorio<br />
agricolo<br />
Tutelare le emergenze<br />
ambientali (essenze<br />
arboree <strong>di</strong> pregio,<br />
monumenti vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta<br />
residenziale attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
residenziali a<br />
completamento<br />
dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
consolidamento dei nuclei<br />
urbani minori esistenti.<br />
Miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />
riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili,<br />
maggior qualità<br />
architettonica ed<br />
efficienza energetica, ecc<br />
Delocalizzare e/o<br />
riconvertire le attività<br />
produttive incompatibili<br />
con il contesto;<br />
riqualificare e<br />
riorganizzare le zone<br />
esistenti e da confermare<br />
A_a<br />
A_c<br />
A_d<br />
I_a<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
P_a<br />
ATO 2<br />
X<br />
area esondabile in<strong>di</strong>viduata sia nella tavola delle<br />
invarianti (<strong>di</strong> natura geomorfologica: <strong>di</strong>rettive per<br />
l'adeguamento delle pendenze) sia come ambito<br />
della rete ecologica<br />
X<br />
ambito <strong>di</strong> "miglioramento qualità urbana, territoriale<br />
e ambientale" finalizzato all'attivazione <strong>di</strong> strategie<br />
per il miglioramento della qualità ambientale e il<br />
riequilibrio fisico-funzionale<br />
fragilità dal punto <strong>di</strong> vista idraulico così<br />
come segnalate dal PTCP e dal Consorzio <strong>di</strong><br />
Bonifica (rischio R1);<br />
area esondabile alla confluenza tra il<br />
Leogra e il Timonchio;<br />
traffico <strong>di</strong> attraversamento lungo via<br />
Stazione (<strong>di</strong>rettrice verso Schio): viabilità<br />
inadeguata rispetto ai flussi e alla tipologia <strong>di</strong><br />
traffico sia per la sezione stradale che per la<br />
presenza degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
localizzati lungo questo asse<br />
VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />
153<br />
X<br />
in<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />
ecologica e/o invariati)<br />
X<br />
limitati incrementi solo a ridosso delle aree<br />
consolidate esistenti<br />
X<br />
riconoscimento dei nuclei esistenti (ed. <strong>di</strong>ffusa) con<br />
limitate possibilità <strong>di</strong> incremento e finalizzate al<br />
miglioramento inse<strong>di</strong>ativo ed alla risposta alle<br />
esigenze locali<br />
X<br />
2011<br />
migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />
trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria<br />
integrità fon<strong>di</strong>aria (scarsa urbanizzazione) e<br />
la continuità territoriale con lo spazio agricolo<br />
dei comuni <strong>di</strong> Schio e <strong>di</strong> Malo;<br />
presenza sia <strong>di</strong> corsi d’acqua rilevanti<br />
(Leogra, Timonchio, Rio delle Pietre) che una<br />
rete idrografica minore importante per la<br />
funzione <strong>di</strong> scolo del sistema agrario e per la<br />
presenza <strong>di</strong> vegetazioni ripariali significative;<br />
presenza <strong>di</strong> emergenze ambientali: Bosco<br />
dei Rochi ed esemplari arborei<br />
Criticità - vulnerabilità Valenze
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
A_1<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
M_1<br />
M_2<br />
Obiettivi<br />
PAT - Strategie<br />
Tutela del territorio<br />
agricolo integro e<br />
riqualificazione/protezione<br />
degli ambiti agricoli<br />
compromessi (es. dalle<br />
attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Tutelare le emergenze<br />
ambientali (essenze<br />
arboree <strong>di</strong> pregio,<br />
monumenti vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta<br />
residenziale attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
residenziali a<br />
completamento<br />
dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
consolidamento dei nuclei<br />
urbani minori esistenti.<br />
Miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />
riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili,<br />
maggior qualità<br />
architettonica ed<br />
efficienza energetica, ecc<br />
Riorganizzare la viabilità:<br />
collegamenti con la rete<br />
sovralocale,<br />
miglioramento dei<br />
collegamenti interni,<br />
soprattutto nelle aree del<br />
centro<br />
Promuovere una migliore<br />
“compatibilità ambientale”<br />
degli spostamenti con<br />
ricadute positive<br />
sull’inquinamento, sulla<br />
qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
A_a<br />
A_b<br />
A_c<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_a<br />
M_b<br />
M_d<br />
ATO 3<br />
X<br />
il PAT in<strong>di</strong>vidua un’area <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no della zona<br />
agricola dove sono presenti attività agricole<br />
importanti e il recupero dell’ambito <strong>di</strong><br />
cava/<strong>di</strong>scarica permetterà <strong>di</strong> aumentare le superfici<br />
agricole utilizzabili allo scopo<br />
X<br />
nessuna area <strong>di</strong> espansione entro la fascia <strong>di</strong> 100<br />
m dall'elettrodotto<br />
X<br />
spostamento del traffico (verso Schio) da via<br />
stazione verso un nuovo asse collegato alla<br />
viabilità <strong>di</strong> progetto della zona industriale <strong>di</strong> Schio<br />
X<br />
ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />
principale<br />
ambito penalizzato dalla presenza delle<br />
infrastrutture viarie: linea ferroviaria,<br />
autostrada, variante alla S.R. 349 che<br />
fratturano il territorio;<br />
linea elettrica ad alta tensione;<br />
presenza <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> cave (due delle<br />
quali, avendo già terminato l’attività <strong>di</strong><br />
escavazione, sono state trasformate in<br />
<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> inerti con autorizzazione della<br />
Provincia <strong>di</strong> Vicenza);<br />
una vasta porzione <strong>di</strong> territorio in<strong>di</strong>viduata<br />
dal Piano regionale per le attività <strong>di</strong> cava<br />
(PRAC) come Ambito Territoriale Estrattivo,<br />
all’interno del quale concentrare le attività<br />
estrattive secondo il fabbisogno regionale<br />
in<strong>di</strong>cato dal PRAC stesso<br />
VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />
154<br />
X<br />
2011<br />
il PAT in<strong>di</strong>vidua un’area <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no della zona agricola<br />
dove sono presenti attività agricole importanti e il<br />
recupero dell’ambito <strong>di</strong> cava/<strong>di</strong>scarica permetterà <strong>di</strong><br />
aumentare le superfici agricole utilizzabili allo scopo<br />
X<br />
in<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />
ecologica e/o invariati)<br />
X<br />
ambiti <strong>di</strong> cava come "elementi detrattori" per il quali il<br />
PAT prevede <strong>di</strong>rettive atte alla riqualificazione e<br />
ripristino ambientale<br />
presenza <strong>di</strong> alcune realtà agricole (attività<br />
agricole) <strong>di</strong> primaria importanza per il comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
Criticità - vulnerabilità Valenze
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
A_1<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_2<br />
I_3<br />
M_1<br />
M_2<br />
P_1<br />
P_2<br />
Obiettivi<br />
PAT - Strategie<br />
Tutela del territorio<br />
agricolo integro e<br />
riqualificazione/protezione<br />
degli ambiti agricoli<br />
compromessi (es. dalle<br />
attività <strong>di</strong> cava o<br />
dall’urbanizzazione).<br />
Tutelare le emergenze<br />
ambientali (essenze<br />
arboree <strong>di</strong> pregio,<br />
monumenti vegetali, ecc)<br />
Incremento dell’offerta<br />
residenziale attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
residenziali a<br />
completamento<br />
dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
consolidamento dei nuclei<br />
urbani minori esistenti.<br />
Migliorare la qualità<br />
urbana in termini <strong>di</strong><br />
dotazione e qualità <strong>di</strong><br />
spazi pubblici<br />
Miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />
riqualificazione delle aree<br />
degradate o incompatibili,<br />
maggior qualità<br />
architettonica ed<br />
efficienza energetica, ecc<br />
Riorganizzare la viabilità:<br />
collegamenti con la rete<br />
sovralocale,<br />
miglioramento dei<br />
collegamenti interni,<br />
soprattutto nelle aree del<br />
centro<br />
Promuovere una migliore<br />
“compatibilità ambientale”<br />
degli spostamenti con<br />
ricadute positive<br />
sull’inquinamento, sulla<br />
qualità dell’aria e<br />
sull’accessibilità<br />
Garantire un’offerta per lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> attività<br />
produttive, commerciali e<br />
<strong>di</strong>rezionali attraverso<br />
limitati ampliamenti<br />
produttivi in a<strong>di</strong>acenza<br />
agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
Delocalizzare e/o<br />
riconvertire le attività<br />
produttive incompatibili<br />
con il contesto;<br />
riqualificare e<br />
riorganizzare le zone<br />
esistenti e da confermare<br />
A_a<br />
A_c<br />
I_a<br />
I_b<br />
I_c<br />
I_d<br />
I_e<br />
I_f<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_a<br />
M_b<br />
M_c<br />
M_d<br />
P_a<br />
P_b<br />
P_c<br />
ATO 4<br />
X<br />
riqualificazione ambito Rossifloor:riduzione<br />
degli impatti e delle criticità generati dalla<br />
presenza <strong>di</strong> un'attività produttiva in centro<br />
X<br />
riduzione del traffico in ambito residenziale<br />
X<br />
ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />
principale<br />
in<strong>di</strong>cazione per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />
sistema ciclo-pedonale che connetta le aree<br />
centrali<br />
X<br />
ampliamento della zona artigianale esistente<br />
(maggior offerta occupazionale) e<br />
riqualificazione (anche con destinazione<br />
<strong>di</strong>rezionale-commerciale-residenziale della<br />
zona produttiva lungo viale Europa)<br />
zona artigianale e produttiva, nata<br />
inizialmente fuori dal centro abitato, oggi<br />
completamente conglobata all’interno<br />
dell’ambito prettamente residenziale;<br />
traffico <strong>di</strong> attraversamento (conseguenti<br />
emissioni e rumori);<br />
traffico in centro abitato (conseguenti<br />
emissioni e rumori in ambito urbano ma<br />
soprattutto <strong>di</strong>fficoltà per gli spostamenti degli<br />
utenti deboli e congestione nelle aree<br />
densamente abitate);<br />
tratti tombinati <strong>di</strong> Rio delle Pietre e<br />
Roggia Molini<br />
VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />
155<br />
2011<br />
X<br />
zone <strong>di</strong> ammortizzazione (con funzione <strong>di</strong> filtro)<br />
tra le aree e<strong>di</strong>ficate e la barriere infrastrutturali<br />
altri limiti fisici riconoscibili<br />
X<br />
tratti interrati dei corsi d'acqua riconosciuto<br />
come invarianti ambientali<br />
X<br />
incremento potenziale delle aree residenziali<br />
solo a ridosso del consolidato<br />
X<br />
consolidamento delle aree a servizi<br />
X<br />
migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />
trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona<br />
impropria<br />
centro storico e presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
particolare valenza storico-architettonica;<br />
localizzazione dei servizi e delle attività a<br />
servizio della residenza;<br />
offerta residenziale e occupazionale;<br />
tratti ancora “aperti” <strong>di</strong> Rio delle Pietre e<br />
Roggia Molini;<br />
ambiti agricoli (esclusi dall’e<strong>di</strong>ficazione) con<br />
funzione <strong>di</strong> cuscinetto tra l’e<strong>di</strong>ficato e le<br />
infrastrutture esistenti<br />
Criticità - vulnerabilità Valenze
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
5.4 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna<br />
5.4.1 Coerenza con i principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />
L'analisi <strong>di</strong> coerenza delle azioni del piano con gli obiettivi generali <strong>di</strong> sostenibilità ambientale è rappresentata<br />
attraverso una matrice che incrocia obiettivi <strong>di</strong> piano (correlati dalle azioni atte a conseguirli) ed i principi generali <strong>di</strong><br />
sostenibilità prima descritti.<br />
Nelle celle della matrice viene in<strong>di</strong>cata<br />
la coerenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />
potenziali incongruità tra gli obiettivi (alcune azioni, infatti, nel conseguire obiettivi <strong>di</strong> piano possono essere<br />
coerenti con alcuni principi, ma contrastare con altri. Ad esempio: la realizzazione <strong>di</strong> un impianto sportivo<br />
può sod<strong>di</strong>sfare il principio <strong>di</strong> “adeguata dotazione e accesso ai servizi”, ma contrasta con i principi sul<br />
“limitare il consumo <strong>di</strong> suolo”)<br />
la non coerenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e principi <strong>di</strong> sostenibilità.<br />
156<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
157<br />
2011
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
OBEITTIVI DEL PAT AZIONI MATRICE DI COERENZA ESTERNA<br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
M_1<br />
M_2<br />
I_1<br />
I_2<br />
I_3<br />
P_1<br />
P_2<br />
Tutela del territorio agricolo integro e<br />
riqualificazione/protezione degli ambiti<br />
agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong><br />
cava o dall’urbanizzazione)<br />
Garantire maggiore fruibilità del territorio<br />
agricolo<br />
Tutelare le emergenze ambientali (essenze<br />
arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti vegetali, ecc)<br />
Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la<br />
rete sovralocale, miglioramento dei<br />
collegamenti interni, soprattutto nelle aree del<br />
centro<br />
Promuovere una migliore “compatibilità<br />
ambientale” degli spostamenti con ricadute<br />
positive sull’inquinamento, sulla qualità<br />
dell’aria e sull’accessibilità<br />
Incremento dell’offerta residenziale attraverso<br />
limitati ampliamenti residenziali a<br />
completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
consolidamento dei nuclei urbani minori<br />
esistenti<br />
Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong><br />
dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi pubblici<br />
Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />
riqualificazione delle aree degradate o<br />
incompatibili, maggior qualità architettonica<br />
ed efficienza energetica, ecc.<br />
Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività<br />
produttive, commerciali e <strong>di</strong>rezionali<br />
attraverso limitati ampliamenti produttivi in<br />
a<strong>di</strong>acenza agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />
Delocalizzare e/o riconvertire le attività<br />
produttive incompatibili con il contesto;<br />
riqualificare e riorganizzare le zone esistenti<br />
e da confermare.<br />
A_a - A_b -<br />
A_c<br />
A_d - M_c<br />
A_a - A_b<br />
M_a - M_b<br />
M_b - M_c<br />
- M_d<br />
I_a <strong>–</strong> I_c -<br />
I_e - I_f<br />
I_c - I_d -<br />
I_h P_d<br />
M_d - I_b -<br />
I_c - I_e -<br />
I_f - I_g -<br />
I_h<br />
P_b<br />
I_e - P_a -<br />
P_c<br />
PRINCIPI DI SOSTENIBILITA'<br />
ARIA CLIMA ACQUA SUOLO BIODIV. PAESAG. PATRIM.<br />
Migliorare la qualità dell’aria (ar_1, ar_2)<br />
Diffondere la consapevolezza delle<br />
cause e delle probabili conseguenze dei<br />
cambiamenti climatici, e integrare azioni<br />
<strong>di</strong> prevenzione nelle nostre strategie per<br />
la protezione del clima<br />
Migliorare la qualità dell’acqua e<br />
utilizzarla in modo più efficiente (aq_1,<br />
aq2)<br />
Migliorare la qualità del suolo, preservare<br />
i terreni ecologicamente produttivi e<br />
promuovere l’agricoltura e la forestazione<br />
sostenibile (su_1, su_2)<br />
158<br />
Promuovere e incrementare la<br />
bio<strong>di</strong>versità, mantenendo al meglio ed<br />
estendendo riserve naturali e spazi ver<strong>di</strong><br />
(bio_1, bio2)<br />
Valorizzare il patrimonio architettonico e<br />
paesaggistico presente (pa_1, pa_2)<br />
Conservare e migliorare la qualità delle<br />
risorse storiche e culturali (pat_1)<br />
INQ.<br />
FISICI<br />
Ridurre l’inquinamento (if_1, if_2)<br />
BENI MATERIALI<br />
MO RI EN QU<br />
Ridurre la necessità del trasporto<br />
motorizzato privato e promuovere<br />
alternative valide e accessibili; ridurre<br />
l’impatto del trasporto sull’ambiente e la<br />
salute pubblica (mo_1, mo:2, mo_3)<br />
Prevenire e ridurre la produzione dei<br />
rifiuti e incrementare il riuso e il<br />
riciclaggio (ri_1, ri_:2)<br />
Ridurre il consumo <strong>di</strong> energia primaria e<br />
incrementare la quota delle energie<br />
rinnovabili e pulite (ris_1)<br />
Conservare e migliorare la qualita’<br />
dell’ambiente locale (qa_1, qa_1)<br />
Le azioni M_a e<br />
M_b dovranno<br />
esser valutate e<br />
corrette o mitigate<br />
Le azioni I_a - I_e -<br />
I_f dovranno esser<br />
valutate e corrette<br />
o mitigate<br />
L’azione P_b dovrà<br />
esser valutata e<br />
corretta o mitigata<br />
SINTESI
. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
159
5.4.2 Coerenza con i piani sovracomunali<br />
160<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Nelle pagine seguenti sono riportate due cartografie rappresentanti, in maniera sintetica, la coerenza tra<br />
quanto definito dal Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio rispetto alla pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata (carta 1: tema<br />
ambientale; carta 2: tema inse<strong>di</strong>ativo e mobilità): progetti sovralocali, vincoli, zonizzazione dei comuni limitrofi,<br />
ecc. Le carte, alla scala 1: 15.00, sono allegate alla presente relazione<br />
2011
161<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011
162<br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011
6. INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI<br />
163<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Lo scenario previsto dal Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no porta, attraverso la<br />
pre<strong>di</strong>sposizione e realizzazione delle azioni, ad una serie <strong>di</strong> impatti ambientali <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti.<br />
Anche in questo caso, come per la redazione del rapporto sullo stato dell’ambiente, al fine <strong>di</strong><br />
semplificare la complessità e rendere più semplice la lettura delle questioni emergenti, vengono utilizzati<br />
una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori.<br />
I contenuti del PAT, che per la sua natura <strong>di</strong> “piano strategico”, risultano spesso esser solo in<strong>di</strong>cazioni<br />
progettuali, <strong>di</strong>rettive e prescrizioni che i successivi PI e piani attuavi dovranno definire nello specifico. La<br />
mancanza <strong>di</strong> dati concretamente misurabili (in<strong>di</strong>ci, superfici reali e non potenziali, rapporti <strong>di</strong> copertura,<br />
destinazioni d’uso, materiali, ecc) e realmente realizzabili (ad esempio, il PAT in<strong>di</strong>ca le aree <strong>di</strong> potenziale<br />
espansione, ma queste spesso possono esser attuate solo in parte anche solo per la ridotta superficie<br />
SAU <strong>di</strong>sponibile) porta ad una inevitabile valutazione solo in parte quantitativa e spesso solo qualitativa.<br />
Per il PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, si sono così in<strong>di</strong>viduati “in<strong>di</strong>catori generali”, utilizzati anche per nel rapporto sullo<br />
stato dell’ambiente, che fanno riferimento ad impatti ed effetti generici, stimati come ipotesi <strong>di</strong> massima<br />
trasformazione ammessa dal PAT. Sulla base delle strategie/azioni previste dal piano sono poi stati<br />
in<strong>di</strong>viduati potenziali “impatti specifici”, ovvero, che si possono determinare con l’attuazione del PAT<br />
attraverso PI e piani attuativi. L’elenco degli impatti presi in considerazione è così il risultato <strong>di</strong> un<br />
processo <strong>di</strong> selezione, non una check-list standard, che ha tenuto conto del territorio in cui le azioni<br />
intervengono.<br />
Per semplicità <strong>di</strong> lettura Impatti e azioni sono stati inseriti in una matrice che rappresenta le connessioni<br />
causa-effetto delle azioni del piano che si stanno valutando; la matrice permette <strong>di</strong> rappresentare gli esiti<br />
delle analisi e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare quali sono le azioni che presentano maggiori impatti negativi. Queste azioni<br />
(definite “maggiormente critiche” per gli impatti negativi che generano) sono analizzate in specifiche<br />
schede <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento nel quale si confrontano le alternative e si in<strong>di</strong>viduano eventuali misure <strong>di</strong><br />
mitigazione e compensazione.<br />
INDIVIDUAZIONE DELLE<br />
AZIONI DI PIANO<br />
INDIVIDUAZIONE DEI<br />
POTENZIALI IMPATTI<br />
VERIFICA DI COERENZA INTERNA<br />
INDICATORI IMPATTO GENERALI<br />
INDICATORI IMPATTO SPECIFICI<br />
OBIETTIVI DI PIANO<br />
INDIVIDUAZIONE AZIONI CHE<br />
COMPORTANO IMPATTI POSITIVI<br />
INDIVIDUAZIONE AZIONI CHE<br />
COMPORTANO IMPATTI NEGATIVI<br />
ANALISI APPROFONDITA e<br />
INDIVIDUAZIONE ALTERNATIVE<br />
CONFRONTO TRA LE<br />
ALTERNATIVE<br />
ESISTE UN’ALTERNATIVA<br />
MIGLIORE<br />
MISURE DI MITIGAZIONE<br />
PER L’AZIONE PREVISTA<br />
2011
6.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto<br />
164<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
La valutazione degli impatti è stata fatta per ATO, così da poter sempre confrontare gli impatti con gli<br />
obiettivi definiti per ogni ambito.<br />
Per ogni ATO si sono in<strong>di</strong>viduate le azioni e i potenziali impatti; gli in<strong>di</strong>catori utilizzati per la costruzione<br />
delle seguenti matrici sono principalmente i seguenti:<br />
Impatto positivo elevato - impatto <strong>di</strong>retto <strong>–</strong> matrice principale interessata<br />
Impatto positivo minore <strong>–</strong> matrice non <strong>di</strong>rettamente interessata<br />
Impatto negativo lieve <strong>–</strong> matrice non <strong>di</strong>rettamente interessata<br />
Impatto negativo elevato - impatto <strong>di</strong>retto <strong>–</strong> matrice principale interessata<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazi<br />
one <strong>di</strong> vegetazione con<br />
funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica<br />
Frammentazione della<br />
rete ecologica<br />
Conservazione/tutela dei<br />
paesaggi consolidati<br />
Miglioramento della<br />
qualità paesaggistica<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />
ambientale -<br />
mantenimento suolo<br />
agricolo<br />
Maggiore qualità dei<br />
sistemi legati alla<br />
risorsa acqua<br />
fruizione (sostenibile)<br />
del territorio<br />
INDICATORE DI<br />
IMPATTO<br />
elementi lineari vegetali<br />
tutelati (“convertiti in sup.<br />
nell'ipotesi <strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza<br />
per elemento lineare) /<br />
superficie ATO<br />
superficie barriere <strong>di</strong><br />
mitigazione/superficie ATO<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />
(riduzione dei punteggi nell’ipotesi<br />
<strong>di</strong> massima attuazione delle<br />
previsioni del PAT)<br />
corridoi ecologici<br />
/interruzioni nuova viabilità<br />
(barriere infrastrutturali)<br />
superficie boscata/superficie<br />
ATO<br />
vincolo superficie boscata<br />
(tav. 1)/zona <strong>di</strong> tutela PAT<br />
(tav. 4)<br />
Coni visuali<br />
km barriere <strong>di</strong><br />
mitigazione/elementi da<br />
mitigare (viabilità principale)<br />
superficie zone <strong>di</strong> tutela<br />
ambientale (invarianti<br />
ambientali)/ superficie ATO<br />
zone <strong>di</strong> tutela ambientale<br />
(invarianti ambientali)/<br />
strategie <strong>di</strong> tutela (tav. 4)<br />
superficie destinata alla<br />
tutela e valorizzazione degli<br />
assetti agricoli/superficie<br />
ATO<br />
numero opere incongrue<br />
sup. elementi detrattori<br />
(oggetto <strong>di</strong><br />
rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />
sup. cave+<strong>di</strong>scariche/<br />
elementi <strong>di</strong> degrado<br />
(previsione azioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)<br />
zone <strong>di</strong> ammortizzazione e<br />
transizione/superficie ATO<br />
lunghezza corsi d'acqua<br />
principali tutelati come<br />
corridoio ecologici/ lunghezza<br />
corsi d'acqua principali<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili<br />
(m)<br />
Aria -clima<br />
mitigazione<br />
degli impatti<br />
(emissioni)<br />
generati dalla<br />
infrastrutture<br />
e/o attività<br />
produttive<br />
mitigazione<br />
degli impatti<br />
(emissioni)<br />
generati dalla<br />
infrastrutture<br />
e/o attività<br />
produttive<br />
mantenimento<br />
sup. permeabili<br />
acqua<br />
Interruzione<br />
reticolo<br />
idrografico<br />
mantenimento<br />
sup. permeabili<br />
(possibile<br />
infiltrazione<br />
acqua)<br />
migliore qualità<br />
del sistema<br />
ambientale<br />
rappresentato<br />
dal<br />
fiume/canale<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
suolo<br />
mantenimento<br />
sup. agricole <strong>di</strong><br />
valenza<br />
mantenimento<br />
sup. agricole<br />
riqualificazione<br />
suoli<br />
compromessi<br />
dalle attività <strong>di</strong><br />
cava<br />
mantenimento<br />
suoli<br />
permeabili - no<br />
impatti per<br />
l'espansione<br />
e<strong>di</strong>lizia<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
mantenimento<br />
elementi lineari<br />
caratterizzati<br />
per la<br />
<strong>di</strong>versificazione<br />
<strong>di</strong> habitat<br />
creazione <strong>di</strong><br />
elementi lineari<br />
caratterizzati<br />
per la<br />
<strong>di</strong>versificazione<br />
<strong>di</strong> habitat<br />
Per<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità n a<br />
livello locale<br />
Interruzione<br />
connessione<br />
ecologica<br />
conservazione<br />
e tutela delle<br />
aree boscate<br />
creazione <strong>di</strong><br />
elementi lineari<br />
caratterizzati<br />
per la<br />
<strong>di</strong>versificazione<br />
<strong>di</strong> habitat<br />
conservazione<br />
e tutela delle<br />
aree con<br />
valenza<br />
ambientale<br />
zone finalizzate<br />
al<br />
mantenimento<br />
<strong>di</strong> varchi (no<br />
cucitura tra i<br />
sistemi<br />
inse<strong>di</strong>ativi)<br />
continuità della<br />
rete ecologica<br />
paesaggio<br />
mantenimento<br />
elementi lineari<br />
caratterizzanti<br />
il paesaggio<br />
Mantenime<br />
nto paesaggi<br />
caratterizzan<br />
ti il luogo<br />
Tutela delle<br />
visuali<br />
mitigazione<br />
paesaggistica<br />
delle opere<br />
verso il<br />
territorio<br />
agricolo o<br />
l’e<strong>di</strong>ficato<br />
conservazione<br />
del paesaggio<br />
agrario<br />
riqualificazione<br />
ambiti <strong>di</strong> cava<br />
quali elementi<br />
detrattori del<br />
paesaggio<br />
agrario in cui<br />
sono inseriti<br />
valorizzazione<br />
del paesaggio<br />
(dal punto <strong>di</strong><br />
vista del<br />
fruitore che lo<br />
patrimonio<br />
migliore qualità<br />
inse<strong>di</strong>ativa:<br />
spostamento<br />
attività<br />
produttive fuori<br />
contesto (in<br />
ambiti agricoli<br />
o nuclei<br />
residenziali)<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
2011<br />
Economia e<br />
società<br />
possibilità per<br />
le aziende<br />
esistenti <strong>di</strong><br />
continuare<br />
l'attività e/o<br />
svilupparsi<br />
ulteriormente<br />
fruizione<br />
(sostenibile)<br />
del territorio
Connessione con il<br />
sistema territoriale e/o<br />
miglioramento<br />
dell'accessibilità<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
agli "impatti" delle<br />
infrastrutture<br />
(azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />
mitigazione degli impatti<br />
generati dalla<br />
infrastrutture<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong><br />
abitazioni<br />
Aumento del consumo<br />
<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie<br />
prime,…):<br />
sviluppo rete<br />
stradale/superficie ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
km rete sovralocale che non<br />
attraversa i centri abitati/km<br />
rete sovralocale totale<br />
km rete sovralocale che non<br />
attraversa i centri abitati/km<br />
rete sovralocale totale<br />
no<strong>di</strong> rete principale da<br />
riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />
principale<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili<br />
popolazione entro una fascia<br />
<strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />
(via Stazione)/popolazione<br />
totale<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
lunghezza barriere <strong>di</strong><br />
mitigazione/lunghezza viale<br />
Europa<br />
lunghezza barriere <strong>di</strong><br />
mitigazione/lunghezza nuove<br />
infrastrutture<br />
volumetria<br />
residenziale/abitanti<br />
consumi elettrici<br />
consumi gas metano<br />
Consumi <strong>di</strong> acqua<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
aumento delle fragilità<br />
del territorio<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong><br />
particolare valenza<br />
ambientale<br />
inquinamento<br />
elettromagnetico<br />
Miglioramento della<br />
qualità<br />
architettonica/della<br />
qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
Tutela del patrimonio<br />
storico-monumentale<br />
superficie<br />
urbanizzata/superficie ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità<br />
(riduzione della permeabilità<br />
nell'ipotesi <strong>di</strong> attuazione massima<br />
delle previsioni del PAT)<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />
idonee<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in invarianti<br />
ambientali<br />
superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />
residenziale all'interno delle<br />
fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />
elettrodotti<br />
aree <strong>di</strong><br />
riqualificazione/superficie<br />
ATO<br />
numero opere<br />
incongrue/superficie ATO<br />
centro storico tutela<br />
PAT/superficie ATO<br />
centro storico tutela<br />
PAT/centro storico BD PTCP<br />
numero e<strong>di</strong>fici tutelati<br />
miglioramento<br />
a livello locale<br />
della qualità<br />
dell'aria<br />
(mitigazione<br />
ruomori ed<br />
emissioni da<br />
traffico)<br />
No<br />
infiltrazioni<br />
acqua - no<br />
ricarica falde<br />
frattura nel<br />
sistema<br />
idrografico<br />
minore<br />
maggior<br />
consumi <strong>di</strong><br />
acqua (per<br />
incremento<br />
utenti)<br />
165<br />
impermeabilizz<br />
azione del<br />
suolo<br />
Consumo <strong>di</strong><br />
suolo -<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
Consumo <strong>di</strong><br />
suolo -<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
Potenziale<br />
aumento delle<br />
fragilità<br />
limitazione del<br />
consumo <strong>di</strong><br />
suolo agricolo<br />
integro (utilizzo<br />
suolo già<br />
compromesso)<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
frattura delle<br />
rete ecologica<br />
locale<br />
aumento<br />
dell'inquinamen<br />
to locale in<br />
ambito agricolo<br />
Per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
naturalità della<br />
zona<br />
può ammirare<br />
Fruizione del<br />
paesaggio<br />
miglior<br />
inserimento<br />
paesaggistico<br />
dell'infrastruttur<br />
a esistente<br />
Peggiorament<br />
o qualità del<br />
paesaggio<br />
riqualificazione<br />
del patrimonio<br />
esistente<br />
migliore qualità<br />
inse<strong>di</strong>ativa per<br />
lo spostamento<br />
<strong>di</strong> attività<br />
produttive fuori<br />
contesto<br />
tutela dei centri<br />
storici<br />
tutela degli<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
particolare<br />
pregio storicoarchitettonico<br />
Riduzione<br />
inquinamento e<br />
rumore in zone<br />
residenziali<br />
Spostament<br />
o emissioni<br />
in zone<br />
agricole<br />
mitigazione<br />
(per l'effetto <strong>di</strong><br />
assobimento<br />
da parte della<br />
barriera<br />
vegetale) <strong>di</strong><br />
rumori ed<br />
emissioni da<br />
traffico<br />
aumento dei<br />
consumi (per<br />
incremento<br />
utenti)<br />
aumento dei<br />
consumi (per<br />
incremento<br />
utenti)<br />
aumento<br />
produzione <strong>di</strong><br />
rifiuti (per<br />
incremento<br />
utenti)<br />
riduzione degli<br />
impatti<br />
(emissioni -<br />
rumori) a livello<br />
locale generati<br />
dall'attività ora<br />
in essere<br />
2011<br />
Miglioramento<br />
delle<br />
connessioni<br />
sovralocali<br />
accessibilità<br />
(spostamenti<br />
agevolati nelle<br />
connessioni<br />
sovrlocali)<br />
maggiore<br />
sicurezza per<br />
gli utenti deboli<br />
(per riduzione<br />
traffico nelle<br />
zone centrali<br />
e/o sistemi <strong>di</strong><br />
rallentamento<br />
del traffico)<br />
maggiore<br />
sicurezza per<br />
gli utenti deboli<br />
se si attivano<br />
sistemi <strong>di</strong><br />
maggior<br />
sicurezza negli<br />
incroci<br />
Accessibilità<br />
per gli utenti<br />
deboli<br />
riduzione<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
interessata<br />
dagli effetti del<br />
traffico<br />
aumento<br />
dell'offerta<br />
residenziale<br />
Incremento<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta a inq.<br />
Elettrom.<br />
miglioramento<br />
dell'ambiente<br />
locale<br />
tutela delle<br />
zone che<br />
rivestono<br />
particolare<br />
importanza<br />
nella storia del<br />
paese<br />
tutela <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
o complessi<br />
che rivestono<br />
particolare<br />
importanza
consolidamento dei<br />
nuclei esistenti<br />
Aumento della dotazione<br />
<strong>di</strong> servizi<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />
produttive / commerciali<br />
/ <strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo<br />
sviluppo dell'economia<br />
locale per la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
emissioni e rumori<br />
generati dalle attività<br />
produttive<br />
Attivazione sistemi <strong>di</strong><br />
perequazione<br />
(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />
Sistemi più efficaci per<br />
lo sfruttamento delle<br />
risorse (efficienza<br />
energetica, ecc)<br />
contesti figurativi/superficie<br />
ATO<br />
contesti complessi<br />
monumentali/superficie ATO<br />
numero contesti complessi<br />
monumentali/numero ville<br />
venete (complessi)<br />
aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />
<strong>di</strong>ffusa/superficie ATO<br />
Standard servizi: istruzione<br />
Standard servizi: verde,<br />
gioco e sport<br />
Standard servizi: attrezzature<br />
<strong>di</strong> interesse comune<br />
Standard servizi: parcheggio<br />
superfici a destinazione<br />
produttiva/superficie ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
superfici a destinazione<br />
commerciale<strong>di</strong>rezionale/superficie<br />
ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
occupati/numero posti <strong>di</strong><br />
lavori<br />
% popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />
zone produttive-artigianali<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
Operazioni attivate con i<br />
sistemi della perequazione o<br />
cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio o<br />
compensazione<br />
Sistemi <strong>di</strong> risparmio<br />
energetico <strong>–</strong> bio-architettura -<br />
BAP<br />
numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />
ristrutturazioni) che applicano<br />
sistemi <strong>di</strong> recupero e<br />
risparmio dell'acqua/numero<br />
totale nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />
ristrutturazioni)<br />
Miglioramento<br />
qualità dell’aria<br />
a livello locale<br />
Miglioramento<br />
qualità dell’aria<br />
a livello locale<br />
attivazione <strong>di</strong><br />
sistemi con<br />
consumi <strong>di</strong><br />
acqua minori<br />
attivazione <strong>di</strong><br />
sistemi con<br />
consumi <strong>di</strong><br />
acqua minori<br />
166<br />
Mantenimento<br />
suolo<br />
permeabile<br />
(se pur limitato)<br />
consumo <strong>di</strong><br />
suolo<br />
(se pur limitato)<br />
consumo <strong>di</strong><br />
suolo<br />
Consumo <strong>di</strong><br />
suolo -<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
Consumo <strong>di</strong><br />
suolo -<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
mantenimento<br />
delle visuali<br />
verso gli e<strong>di</strong>fici<br />
e complessi <strong>di</strong><br />
maggior<br />
importanza<br />
mantenimento<br />
delle visuali<br />
verso gli e<strong>di</strong>fici<br />
e complessi <strong>di</strong><br />
maggior<br />
importanza<br />
consolidament<br />
o dei nuclei<br />
sparsi e che<br />
spesso<br />
rappresentano<br />
nuclei storici<br />
ra<strong>di</strong>cati nel<br />
territorio locale<br />
Potenziale<br />
aumento<br />
traffico indotto<br />
Aumento<br />
emissioni<br />
inquinanti<br />
Potenziale<br />
aumento<br />
traffico indotto<br />
Aumento<br />
emissioni<br />
inquinanti<br />
attivazione <strong>di</strong><br />
sistemi con<br />
emissioni<br />
ridotte rispetto<br />
ai tra<strong>di</strong>zionali<br />
attivazione <strong>di</strong><br />
sistemi con<br />
emissioni<br />
ridotte rispetto<br />
ai tra<strong>di</strong>zionali<br />
attivazione <strong>di</strong><br />
sistemi con<br />
emissioni<br />
ridotte rispetto<br />
ai tra<strong>di</strong>zionali<br />
2011<br />
nella storia del<br />
paese<br />
possilbilità <strong>di</strong><br />
riqualificazione<br />
e<br />
miglioramento<br />
delle dotazioni<br />
nei nuclei in<br />
ambito agricolo<br />
maggior<br />
dotazione <strong>di</strong><br />
servizi<br />
Risposta ella<br />
domanda<br />
espressa dal<br />
mercato<br />
Aumento<br />
dell’offerta <strong>di</strong><br />
posti <strong>di</strong> lavoro<br />
Popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta agli<br />
inquinanti da<br />
attività<br />
produttiva<br />
sostenibilità<br />
economica<br />
degli interventi<br />
- maggiore<br />
probabilità <strong>di</strong><br />
realizzazione<br />
delle previsioni
6.1.1 La valutazione degli in<strong>di</strong>catori<br />
167<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Il punteggio dell’impatto è attribuito in base:<br />
- al valore dell’in<strong>di</strong>catore<br />
- alla matrice ambientale <strong>di</strong> riferimento (*2 se <strong>di</strong>rettamente interessata e *1 se non <strong>di</strong>rettamente<br />
interessata)<br />
< 10 Da - 4 a - 8 da -1 a - 3 da 0 a 3 da 4 a 8 > 10<br />
* in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> un’azione <strong>di</strong> mitigazione introdotta per mitigare impatti negativi rilevati in sede <strong>di</strong> valutazione<br />
ATO 1<br />
Obiettivi<br />
PAT<br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
Azioni/<br />
strategie<br />
PAT<br />
A_a<br />
A_b<br />
A_c<br />
A_d<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_2 M_d<br />
P_1<br />
P_2<br />
P_b<br />
P_a<br />
P_c<br />
IMPATTI<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione<br />
con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica<br />
Conservazione/tutela dei paesaggi<br />
consolidati<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
MATRICI AMBIENTALI<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Impatti<br />
cumulativi<br />
1 2 2 5<br />
4 4<br />
Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
mantenimento suolo agricolo<br />
Maggiore qualità dei sistemi legati alla risorsa<br />
acqua<br />
6 6 2 14<br />
4 2 6<br />
fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 3<br />
Connessione con il sistema territoriale e/o<br />
miglioramento dell'accessibilità<br />
-1 -2 -1 1 2 -1<br />
*mitigazione degli impatti generati dalla<br />
infrastrutture<br />
2 2 2 6<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie prime,…):<br />
1 -1<br />
1 -1<br />
1 -1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />
Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -1 2 1<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />
commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />
-4 -2 2 -4<br />
consumo <strong>di</strong> suolo -2 -10 -12<br />
aumento delle fragilità del territorio No impatto<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />
ambientale<br />
No impatto<br />
2011
168<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Miglioramento della qualità<br />
architettonica/della qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
2 2<br />
Tutela del patrimonio storico-monumentale 4 4 2 10<br />
consolidamento dei nuclei esistenti 4 4 8<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a emissioni<br />
e rumori generati dalle attività produttive<br />
Potenziali offerte per lo sviluppo<br />
-2 -2 -4<br />
dell'economia locale per la creazione <strong>di</strong> nuovi<br />
posti <strong>di</strong> lavoro<br />
2 2<br />
2011
ATO 2<br />
Obiettivi<br />
PAT<br />
A_1<br />
A_2<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_3<br />
Azioni/str<br />
ategie<br />
PAT<br />
A_a<br />
A_c<br />
A_d<br />
I_a<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
P_2 P_a<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />
vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />
Conservazione/tutela dei paesaggi<br />
consolidati<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
suolo<br />
169<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici e<br />
rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Impatti<br />
cumulativi<br />
1 4 2 7<br />
0 0 0 2 3 0 0 0 5<br />
Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
mantenimento suolo agricolo<br />
Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />
risorsa acqua<br />
2 2 2 6<br />
4 2 6<br />
fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 3<br />
*mitigazione degli impatti generati dalla<br />
infrastrutture<br />
2 2 2 6<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie prime,…):<br />
1<br />
1<br />
1<br />
-1<br />
-1<br />
-1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />
consumo <strong>di</strong> suolo -1 -6 -7<br />
aumento delle fragilità del territorio No impatto<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />
ambientale<br />
Miglioramento della qualità<br />
No impatto<br />
architettonica/della qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
1 4 1 1 7<br />
Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />
4 2 6<br />
consolidamento dei nuclei esistenti - 4 4 0<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />
commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />
-2 -1 1 -2<br />
Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi 1 2 1<br />
2011
ATO 3<br />
Obiettivi<br />
PAT<br />
A_1<br />
A_3<br />
I_3<br />
M_1<br />
M_2<br />
IMPATTO<br />
Azioni/str<br />
ategie<br />
PAT<br />
A_a<br />
A_b<br />
A_c<br />
I_c<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_a<br />
M_b<br />
M_d<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />
vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
170<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici<br />
e rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Impatti<br />
cumulativi<br />
2 4 1 7<br />
Frammentazione della rete ecologica -2 -1 -1 -4<br />
Conservazione/tutela dei paesaggi<br />
consolidati<br />
2 2<br />
Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
mantenimento suolo agricolo 1 1 4 2 4 4<br />
Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />
risorsa acqua<br />
4 2 6<br />
Connessione con il sistema territoriale<br />
e/o miglioramento dell'accessibilità<br />
-2 -4 -2 2 -6<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli<br />
"impatti" delle infrastrutture<br />
-2 4 2<br />
*mitigazione degli impatti generati dalla<br />
infrastrutture<br />
2 2 2 6<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie prime,…):<br />
1<br />
1<br />
1<br />
-1<br />
-1<br />
-1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />
consumo <strong>di</strong> suolo -1 -8 -9<br />
aumento delle fragilità del territorio 0 No impatto<br />
inquinamento elettromagnetico 0 No impatto<br />
Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />
0 4 2 6<br />
consolidamento dei nuclei esistenti -4 4 0<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />
commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />
-2 -1 1 -2<br />
Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -1 2 1<br />
16<br />
2011
ATO 4<br />
Obiettivi<br />
PAT<br />
A_1<br />
A_3<br />
I_1<br />
I_2<br />
I_3<br />
M_1<br />
M_2<br />
P_1<br />
P_2<br />
Azioni/str<br />
ategie<br />
PAT<br />
A_a<br />
A_c<br />
I_a<br />
I_b<br />
I_c<br />
I_d<br />
I_e<br />
I_f<br />
I_g<br />
I_h<br />
M_a<br />
M_b<br />
M_c<br />
M_d<br />
P_a<br />
P_b<br />
P_c<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />
vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />
vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
suolo<br />
171<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici<br />
e rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Impatti<br />
cumulativi<br />
2 1 3<br />
2 4 6<br />
4 4<br />
2 2 1 5<br />
Frammentazione della rete ecologica -1 -1 -2<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
mantenimento suolo agricolo<br />
4 4 0 2 10<br />
Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />
risorsa acqua<br />
2 1 3<br />
Connessione con il sistema territoriale<br />
e/o miglioramento dell'accessibilità<br />
-2 -4 -2 4 -4<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli<br />
"impatti" delle infrastrutture<br />
-1 2 1<br />
mitigazione degli impatti generati dalla<br />
infrastrutture<br />
2 2 2 6<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 4 4<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie prime,…):<br />
-2<br />
-2<br />
-2<br />
-2<br />
-2<br />
-2<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti -2 -2<br />
consumo <strong>di</strong> suolo -2 -12 -14<br />
aumento delle fragilità del territorio -1 -1<br />
2011
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />
ambientale<br />
172<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
No impatto<br />
inquinamento elettromagnetico No impatto<br />
Miglioramento della qualità<br />
architettonica/della qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
2 8 2 2 14<br />
Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />
2 4 10 5 21<br />
consolidamento dei nuclei esistenti -2 2 0<br />
Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -2 4 2<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />
-2 -1 1 -2<br />
commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo sviluppo<br />
dell'economia locale per la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
emissioni e rumori generati dalle attività<br />
produttive<br />
2 2<br />
-4 -4 -8
6.1.2 Valutazione del carico inse<strong>di</strong>ativo<br />
173<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Il <strong>di</strong>mensionamento è uno degli elementi car<strong>di</strong>ne della pianificazione urbanistica <strong>di</strong> scala comunale: si tratta<br />
<strong>di</strong> un’azione che genera “carico urbanistico” portando, conseguentemente (e inevitabilmente), da azioni che<br />
generano impatti negativi in termini <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> suolo e maggior utilizzo <strong>di</strong> risorse primarie, ma che allo<br />
stesso tempo è con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sviluppo e crescita. Per questi motivi, il <strong>di</strong>mensionamento è anche oggetto<br />
della V.A.S.<br />
L’aumento del carico urbanistico programmato dal PAT, infatti, può determinare effetti su più fronti e<br />
principalmente:<br />
- nuova domanda <strong>di</strong> risorse (incremento dei consumi energetici; incremento dell’utilizzo <strong>di</strong> materie prime<br />
per la realizzazione degli e<strong>di</strong>fici, …);<br />
- nuovi reflui ed alterazioni (emissioni in atmosfera, scarichi, …);<br />
- nuova richiesta <strong>di</strong> mobilità;<br />
- scelte localizzative<br />
Si tratta <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> pressione e, ai fini della valutazione <strong>di</strong> sostenibilità del Piano, assume particolare<br />
importanza il numero degli abitanti che può essere stimato in funzione delle previsioni <strong>di</strong> espansione<br />
residenziale del piano e la scelta localizzativa (dove si andrà ad occupare suolo).<br />
carico inse<strong>di</strong>ativo (mc e mq) previsto dal piano<br />
Residenziale<br />
Produttivo-artigianale<br />
commerciale, <strong>di</strong>rezionale, ricettivoturistico<br />
2011<br />
57.300 mc Nuova e<strong>di</strong>ficazione (previsioni PAT)<br />
36.700 mc Riqualificazione opere incongrue<br />
150.000 mc<br />
Capacità residue del PRG, lotti liberi,<br />
e<strong>di</strong>ficazioni puntuali)<br />
190.000 mc<br />
Riqualificazione/riconversione in aree <strong>di</strong><br />
ristrutturazione<br />
434.000 mc Complessivi residenziale<br />
80.000 mq<br />
(ST)<br />
10.000 mq<br />
(ST)<br />
106.000 mq<br />
(ST)<br />
Per il trasferimento delle attività da zona<br />
impropria, ambiti <strong>di</strong> riqualificazione e<br />
riconversione o in zone non ampliabili<br />
nell’ambito <strong>di</strong> ampliamento specifico<br />
(localizzazione preferenziale = zona della<br />
Molina)<br />
Rior<strong>di</strong>no della zona occupata dall’attività<br />
<strong>di</strong> lavorazione inerti (lungo il Timonchio)<br />
per nuove attività produttive e/o<br />
l’ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />
196.000 mq Complessivi produttivi-artigianali<br />
40.000 mq<br />
(SLP)<br />
40.000 mq<br />
In contesti specializzati e non rientranti<br />
tra le potenzialità ammesse nelle zone<br />
residenziali<br />
Complessivi commerciale, <strong>di</strong>rezionale,<br />
ricettivo-turistico<br />
carico <strong>di</strong> nuovi abitanti previsti dal piano<br />
Dai dati precedentemente descritti emerge che:<br />
a) il Piano prevede ulteriori 434.000 mc residenziali totali (comprensivi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione, zone<br />
residue del PRG, ampliamenti);<br />
b) dall’analisi relativa all’attività e<strong>di</strong>lizia degli ultimi 10 anni (ve<strong>di</strong> matrice Popolazione) emerge che ad<br />
ogni abitante corrispondono, in me<strong>di</strong>a, 220 26 mc;<br />
c) il carico inse<strong>di</strong>ativo residenziale previsto dal piano è quin<strong>di</strong> pari a 434.000/220 = 1.972 27 abitanti<br />
inse<strong>di</strong>abili;<br />
26 Valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un alloggio = 547 mc<br />
Componenti me<strong>di</strong> per famiglia = 2,56<br />
Volume per residente = (547/2,56) 213,7 mc/ab
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
d) la somma tra la popolazione residente e la popolazione inse<strong>di</strong>abile porta ad una previsione per il<br />
2010 <strong>di</strong> 11.500 abitanti.<br />
Come è stato definito il carico <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione residenziale?<br />
Le operazioni del PAT:<br />
I. La stima della volumetria abitante<br />
a) è stata considerata l’attività e<strong>di</strong>lizia (dati istat) del decennio 1995-2005 in cui si è prodotto,<br />
ogni anno, in me<strong>di</strong>a, 30.000 mc <strong>di</strong> nuova volumetria residenziale;<br />
b) il volume me<strong>di</strong>o per alloggio è pari a 547 mc;<br />
c) i componenti me<strong>di</strong>a per famiglia sono pari a 2,56 ab/famiglia<br />
quin<strong>di</strong>, nell’ipotesi che ad ogni alloggio corrisponda una famiglia: 547/2,56 = 213,7 mc/ab<br />
II. La stima crescita della popolazione per i prossimi 10 anni<br />
d) confronto tra gli scenari previsti dal PTCP (adozione 2006); stima della popolazione<br />
aggiuntiva per il comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> al 2019:<br />
i. ipotesi A: + 1.120 ab; + 490 famiglie)<br />
ii. ipotesi B1: + 2.270 ab; + 950 famiglie)<br />
iii. ipotesi B2: + 1.642 ab; + 699 famiglie)<br />
la popolazione prevista dal PAT doveva rientrare in questo range: 490
CARICO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO-ARTIGIANALE<br />
Il PAT prevede:<br />
80.000 mq<br />
41 %<br />
106.000 mq<br />
54%<br />
10.000 mq<br />
5%<br />
175<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
finalizzati al trasferimento delle attività produttive ora localizzate in zona impropria, in<br />
ambiti destinati alla riqualificazione e riconversione o in zone non ampliabili, nelle<br />
previste zone <strong>di</strong> ampliamento a destinazione produttiva, con la preferenza (ve<strong>di</strong><br />
allegato ATO) per la zona della Molina<br />
per nuove attività e/o l’ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />
Per la zona destinata alla lavorazione <strong>di</strong> inerti localizzata lungo il Timonchio, così da<br />
permettere un rior<strong>di</strong>no dell’area<br />
La localizzazione delle aree produttive da trasferire nella zona della Molina, così come l’ampliamento della<br />
stessa, è coerente con gli in<strong>di</strong>rizzi dei piani sovraor<strong>di</strong>nati, PTCP in primo luogo, dal momento che persegue<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> “razionalizzazione delle aree per inse<strong>di</strong>amenti produttivi, oggi ridondanti, anche attraverso la<br />
rilocalizzazione delle attività nelle aree ecologicamente attrezzabili”; inoltre l’area è in<strong>di</strong>viduata come<br />
“ampliabile” e l’accessibilità è alta.<br />
Il completamento della zona industriale-artigianale nord-est è compatibile con la previsione de<br />
collegamento al sistema infrastrutturale territoriale con il prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo (asse Nord-Sud) e<br />
il prolungamento <strong>di</strong> via del Progresso (verso Est).<br />
La saturazione delle aree a nord comprese tra la viabilità territoriale (via Maestri del Lavoro e variante SP<br />
46) e il polo industriale <strong>di</strong> Schio e Zanè favorisce il potenziamento del polo <strong>di</strong> Schio e sono localizzate in una<br />
zona fortemente compromessa dalle infrastrutture viarie esistenti e <strong>di</strong> progetto.<br />
2011
7. COMPARAZIONE TRA ALTERNATIVE<br />
7.1 Valutazione azione critiche e mitigazione impatti<br />
176<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
In base a quanto emerso dall’analisi precedente si sono in<strong>di</strong>viduate le azioni più critiche/problematiche,<br />
ovvero:<br />
A) le azioni più complesse dal punto <strong>di</strong> vista della gestione/fattibilità: trasferimento delle attività fori<br />
zona, ricomposizione del tessuto urbano.<br />
B) gli aspetti critici emersi nella fase <strong>di</strong> analisi ma che non trovano risposta nelle azioni del PAT:<br />
Rio delle Pietre<br />
C) le azioni che generano maggiori impatti a livello ambientale: bretella viaria <strong>di</strong> collegamento tra il<br />
nucleo <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e la zona produttiva <strong>di</strong> Schio<br />
Per ogni una <strong>di</strong> queste si sono realizzate delle valutazioni più approfon<strong>di</strong>te e, per semplicità e chiarezza <strong>di</strong><br />
lettura, i risultati sono stati riportati nelle seguenti “schede”. Per ogni “scheda” sono ripresi i potenziali impatti<br />
positivi e negativi che l’intervento previsto dal piano può generare, le alternative valutate, i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong><br />
debolezza <strong>di</strong> ogni alternativa, le considerazioni finali relative alla scelta effettuata. In alcuni casi sono<br />
in<strong>di</strong>cate particolari prescrizioni e in<strong>di</strong>cazioni per correggere/mitigare gli impatti.<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
SCHEDA A1 - Trasformazione della attività fuori zona, ricomposizione del tessuto e<strong>di</strong>lizio<br />
Obiettivo Riqualificazione delle aree centrali, riduzione delle conflittualità tra destinazioni d’uso<br />
(produttiva <strong>–</strong> residenziale/servizi), ristrutturazione (anche con trasferimento) delle attività<br />
incompatibili<br />
localizzazione ambito produttivo localizzato nel centro<br />
residenziale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />
Azioni critiche (definite critiche per le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> attuazione delle strategie: costi elevati, alta conflittualità<br />
<strong>di</strong> interessi, molteplicità degli attori coinvolti, ecc)<br />
a) Riconversione-riqualificazione delle zone produttive attestate su via Vittorio Veneto<br />
b) Trasferimento delle attività incompatibili (Rossifloor) con il contesto inse<strong>di</strong>ativo<br />
residenziale limitrofo<br />
c) In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuove superfici produttive (“zona <strong>di</strong> atterraggio”) per le attività<br />
inse<strong>di</strong>ate nell’area e oggetto <strong>di</strong> trasferimento<br />
Impatti negativi<br />
criticità:<br />
Impatti positivi:<br />
Alternative:<br />
▪ Consumo e impermeabilizzazione del suolo (nella zona <strong>di</strong> “atterraggio” delle attività da<br />
trasferire).<br />
▪ Aumento rumore, traffico, <strong>di</strong>sturbo …. generato dai lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione (prima) e<br />
ristruttruazione/nuova costruzione (dopo)<br />
▪ Incertezza nella fattibilità degli interventi (elevato costo economico, necessità <strong>di</strong><br />
trovare un accordo tra i proprietari, ecc)<br />
▪ Diminuzione emissioni in atmosfera (a livello locale <strong>di</strong>minuzione popolazione esposta<br />
all’inquinamento generato dalle attività produttive ora presenti)<br />
▪ Potenziale aumento offerta abitazioni e servizi (nel caso <strong>di</strong> ristrutturazione con cambio<br />
<strong>di</strong> destinazione d’uso)<br />
▪ Recupero dell’esistente: miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa derivante dalla<br />
demolizione <strong>di</strong> strutture non inserite nel tessuto residenziale circostante e<br />
realizzazione <strong>di</strong> tessuti coerenti. Utilizzo aree già compromesse senza sfruttamento <strong>di</strong><br />
territorio ancora “integri”<br />
A1.1 Lasciare la situazione inalterata (previsioni PRG vigente)<br />
A1.2 Trasferire tutte le attività<br />
A1.3 Riconversione dell’ambito della RossiFloor e ristrutturazione (con possibile<br />
trasferimento) per la rimanente zona<br />
Nelle ipotesi <strong>di</strong> trasferimento delle attività si sono valutate altre alternative (descritte<br />
nella successiva “scheda” perché collegate alla riqualificazione delle zone <strong>di</strong> cava):<br />
A1.A trasferimento in aree idonee (ambiti <strong>di</strong> trasformazione produttiva previsti<br />
dal PAT: consolidato produttivo e potenziali ampliamenti)<br />
A1.B trasferimento nell’area ex-cava (ATE 5)<br />
177<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Alternativa “A1”<br />
Mantenere le attuali destinazioni del PRG (con potenzialità e<strong>di</strong>ficatorie esaurite per l’ambito della Rossifloor e<br />
limitati ampliamenti per le zone D1-15,16,17)<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Persistono i problemi legati al traffico (mezzi pesanti<br />
in centro abitato) e rimangono le aziende quali<br />
elementi detrattori del paesaggio<br />
Popolazione continuamente esposta alle emissioni e<br />
rumori generati dalle attività in ambito residenziale;<br />
Potenziale incremento delle conflittualità nel caso <strong>di</strong><br />
ulteriore saturazione delle zone D1<br />
Comparazione con le altre alternative<br />
Non raggiunge gli obiettivi prefissati e non si elimina<br />
nessuna delle criticità evidenziate in fase <strong>di</strong> analisi<br />
Non c’è consumo <strong>di</strong> suolo agricolo<br />
Non ci sono costi aggiuntivi<br />
178<br />
2011
Alternativa “A2”<br />
Trasferimento delle attività produttive-artigianali<br />
179<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Alternativa “A3”<br />
Riconversione dell’ambito della RossiFloor e<br />
ristrutturazione (con possibile trasferimento) per la<br />
rimanente zona<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Costi <strong>di</strong> trasferimento;<br />
Difficoltà <strong>di</strong> attuazione<br />
degli interventi per il<br />
coinvolgimento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>versi attori;<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
agricolo (nel lugo <strong>di</strong><br />
“atterraggio” delle<br />
attività)<br />
Comparazione con le altre alternative<br />
costi più elevati;<br />
rischio più elevato che<br />
gli interventi previsti<br />
non si concretizzino per<br />
il mancato accordo tra i<br />
soggetti coinvolti<br />
Miglioramento qualità<br />
urbana: eliminazione <strong>di</strong><br />
elementi detrattori;<br />
Diminuzione della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta al<br />
rumore e alle<br />
emissioni;<br />
<strong>di</strong>minuzione traffico<br />
pesante in centro<br />
abitato;<br />
miglioramento area a<br />
servizi e offerta <strong>di</strong><br />
abitazioni nel caso <strong>di</strong><br />
ristrutturazione della<br />
zona con destinazione<br />
residenziale/servizi<br />
raggiungimento<br />
completo dell’obiettivo<br />
<strong>di</strong> riqualificazione delle<br />
aree centrali con<br />
eliminazione delle<br />
attività non compatibili<br />
Costi <strong>di</strong> trasferimento;<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
agricolo (nel lugo <strong>di</strong><br />
“atterraggio” delle<br />
attività che si<br />
trasferiscono);<br />
ristrutturazione limitata<br />
(rispetto l’ipo<br />
Comparazione con le altre alternative<br />
costi elevati per il<br />
trasferimento della<br />
Rossifloor;<br />
rimangono (almeno nel<br />
breve periodo)<br />
potenziali<br />
incompatibilità tra zone<br />
a <strong>di</strong>versa destinazione<br />
riqualificazione della<br />
zona centrale:<br />
miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa per<br />
la sostituzione e<strong>di</strong>lizia<br />
dell’area Rossifloor;<br />
Diminuzione della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta al<br />
rumore e alle emissioni<br />
(per trasferimento<br />
RossiFloor);<br />
Limitato incremento<br />
dell’ offerta <strong>di</strong> abitazioni<br />
e servizi;<br />
<br />
riqualificazione<br />
dell’area che genera le<br />
problematiche maggiori<br />
in termini <strong>di</strong><br />
conflittualità con il<br />
sistema della<br />
residenza;<br />
se pur limitato, rispetto<br />
all’ipotesi “b” si<br />
raggiunge un<br />
miglioramento della<br />
qualità inse<strong>di</strong>ativa con<br />
la ristrutturazione<br />
dell’area Rossifloor;<br />
il trasferimento delle<br />
altre attività potrà esser<br />
attuato anche in un<br />
secondo tempo<br />
Valutazione La valutazione <strong>di</strong> queste azioni è stata fatta contestualmente alla valutazione sulla<br />
localizzazione della “zona <strong>di</strong> atterraggio” <strong>di</strong> seguito riportata e che conclude con<br />
l’opportunità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare come ambito preferenziale per il trasferimento delle attività<br />
l’area contermine alla zona produttiva della Molina (per la quale è stato fissato l’obiettivo<br />
del consolidamento e che presenta le caratteristiche <strong>di</strong> accessibilità necessarie).<br />
Il mantenimento <strong>di</strong> tutte le attività è stato valutato negativamente perché in contrasto con<br />
gli obiettivi del piano (risoluzione delle conflittualità tra funzioni <strong>di</strong>fferenti localizzate nel<br />
centro abitato).<br />
Il trasferimento e la ristrutturazione, inoltre, sono in linea con gli obiettivi si riqualificazione<br />
delle zone produttive introdotti dal PTCP.<br />
Per l’area della Rossifloor la realizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali e delle aree a<br />
servizi che andranno ad inse<strong>di</strong>arsi dovranno esser oggetto <strong>di</strong> progetti specifici, coerenti<br />
con quanto stabilito dal PAT e dovranno essere incentivati gli interveti <strong>di</strong> bio-architettura,<br />
con particolare riferimento al risparmio energetico e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative. (in questo<br />
caso il ferimento sono gli in<strong>di</strong>rizzi e i criteri generali relativi al risparmio energetico delle<br />
Norme Tecniche del PAT) .<br />
Per quanto riguarda l’area produttivo-artigianale <strong>di</strong> Via Vittorio Veneto la scelta è quella <strong>di</strong><br />
confermare le attività produttive esistenti con possibilità <strong>di</strong> inserimento <strong>di</strong> nuove attività<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
purchè compatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo circostante. In caso <strong>di</strong> riconversione delle<br />
attività sono ammesse le destinazioni residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale e ricettivo<br />
turistica.<br />
PRESCRIZIONI<br />
Ambito Rossifloor:<br />
o valorizzazione delle componenti ambientali, in particolare del Rio dei Molini, quale recupero<br />
<strong>di</strong> un segno storico fondamentale nella storia <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>;<br />
o garantita un collegamento ciclopedonale tra via S. Lucia e via Vittorio Veneto;<br />
o soluzioni architettoniche coerenti e finalizzate a consolidare il fronte su via Vittorio Veneto<br />
<strong>di</strong>alogando con il limitrofo e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> archeologia industriale e che al contempo si prefigurino<br />
come completamento dell’ambito del centro storico prospettante via IV novembre.<br />
area via Vittorio Veneto:<br />
o progettazione unitaria del fronte strada in modo da rafforzarne il carattere <strong>di</strong> strada urbana;<br />
o mitigazione verso il parco e l’area cimiteriale atta a preservarne la tranquillità e la protezione<br />
dal punto <strong>di</strong> vista visivo<br />
180<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
SCHEDA A2: Riqualificazione aree <strong>di</strong> cava ATE5 (Ambito territoriale estrattivo n. 5)<br />
obiettivo la riqualificazione e il ripristino ambientale delle aree <strong>di</strong> cava.<br />
Azioni critiche recepimento delle previsioni per l’Ambito Territoriale Estrattivo (ATE n. 5) e valutazione<br />
delle <strong>di</strong>verse opportunità <strong>di</strong> riuso offerte in sede <strong>di</strong> ricomposizione ambientale.<br />
L’area oggetto <strong>di</strong> interesse è stata classificata dal Piano Regionale Attività Cave come<br />
“Ambito territoriale Estrattivo n. 5” (PRAC). All’interno dell’ambito estrattivo sono<br />
presenti due cave attive: 7229 e 7125 (29.95 mq).<br />
Impatti negativi<br />
criticità:<br />
Impatti positivi:<br />
Alternative:<br />
▪ Alterazione significativa degli assetti superficiali e attuali del suolo conseguenti<br />
all’attività estrattiva<br />
▪ Per<strong>di</strong>ta complessiva <strong>di</strong> naturalità nella zona e frammentazione della continuità<br />
ecologica nell'ambiente conseguenti all’attività estrattiva<br />
▪ Aumento del traffico: nella fase <strong>di</strong> escavazione c’è aumento <strong>di</strong> traffico dovuto<br />
all’attività estrattiva.<br />
▪ Eliminazione <strong>di</strong> elementi detrattori del paesaggio → a seguito della ricomposizione<br />
A2.1 Utilizzare la cave <strong>di</strong> smesse come bacini <strong>di</strong> accumulo con funzione <strong>di</strong>:<br />
- ricarica della falda freatica;<br />
- raccolta <strong>di</strong> acqua da utilizzare per l’irrigazione<br />
- laminazione delle piene.<br />
A2.2 Ricomposizione con destinazione industriale con fabbricati ipogei e<br />
sistemazione a gradoni in cui si prevedono aree a verde per la produzione <strong>di</strong><br />
biomassa.<br />
A2.3 Ricomposizione con destinazione agricola<br />
181<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Alternativa “A2.1”<br />
Utilizzare la cave <strong>di</strong> smesse come bacini <strong>di</strong> accumulo con funzione <strong>di</strong> ricarica della falda freatica; raccolta<br />
<strong>di</strong> acqua da utilizzare per l’irrigazione; laminazione delle piene<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Si tratta <strong>di</strong> un suolo ghiaioso, che comporta elevati<br />
costi per impermeabilizzare il fondo e le sponde<br />
della cava.<br />
L’elevata permeabilità del suolo rende costosa la<br />
realizzazione del canale <strong>di</strong> derivazione.<br />
Difficoltà <strong>di</strong> tipo altimetrico per portare l’acqua<br />
(contro-pendenza) e sarebbe necessario installare un<br />
sistema <strong>di</strong> idrovore.<br />
Scarsità della risorsa idrica che rende <strong>di</strong>fficilmente<br />
utilizzabile la vasca <strong>di</strong> accumulo per la ricarica.<br />
Confronto con le altre alternative<br />
Costi più elevati rispetto alla rinaturalizzazione con<br />
destinazione agricola<br />
Accumulo acqua per ricaricare la falda sotterranee o<br />
per l’irrigazione<br />
Bacino <strong>di</strong> accumulo dell’acqua<br />
Alternativa “A2.2”<br />
Ricomposizione con destinazione industriale con fabbricati ipogei e sistemazione a gradoni in cui si<br />
prevedono aree a verde per la produzione <strong>di</strong> biomassa<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Compromissione del terreno agricolo circostante;<br />
Incertezza nella realizzazione per i tempi non definiti<br />
dell’attività <strong>di</strong> cava<br />
Confronto con le altre alternative<br />
Non c’è miglioramento della qualità ambientale e<br />
paesaggistica che si ottiene con le altre due<br />
alternative;<br />
Inse<strong>di</strong>amento attività impattanti con l’ambiente;<br />
Costi elevati;<br />
Tempi incerti, critici soprattutto se l’area è finalizzata<br />
allo spostamento <strong>di</strong> attività che chiedono, invece,<br />
certezza nei tempi<br />
Alternativa “A2.3”<br />
Ricomposizione con destinazione agricola<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Tempi lunghi prima <strong>di</strong> poter sfruttare i suoli per la<br />
produzione agricola<br />
Confronto con le altre alternative<br />
Mancato reperimento <strong>di</strong> aree (nell’ipotesi <strong>di</strong> utilizzo<br />
per la rilocalizzazione delle attività produttive o per la<br />
creazione <strong>di</strong> un bacino <strong>di</strong> accumulo dell’acqua)<br />
182<br />
2011<br />
Riutilizzo <strong>di</strong> un’area già compromessa nelle qualità<br />
ambientali e paesaggistiche;<br />
Realizzazione potenziale <strong>di</strong> un’area industriale non<br />
impattante dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico (perché in<br />
“trincea”);<br />
Produzione <strong>di</strong> bio massa nelle porzioni non e<strong>di</strong>ficate<br />
(pareti scoscese)<br />
Realizzazione potenziale <strong>di</strong> un’area industriale non<br />
impattante dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico (perché in<br />
“trincea”)<br />
Ripristino <strong>di</strong> area agricola per <strong>di</strong> più localizzata in una<br />
porzione del territorio con aziende agricole vitali;<br />
Costi minori
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Valutazione Le alternative sono state sviluppate durante la fase preliminare del PAT sia in sede <strong>di</strong><br />
concertazione che nel confronto tra tecnici e professionisti incaricati per la redazione del<br />
piano.<br />
Gli elementi decisivi per la valutazione dell’alternativa sono stati:<br />
− la destinazione a Ambito Estrattivo determinata da un piano sovraor<strong>di</strong>nato;<br />
− la vocazione agricola del territorio in cui l’ambito estrattivo si inserisce (vocazione<br />
agricola <strong>di</strong> pregio con presenza <strong>di</strong> aziende agricole);<br />
− le caratteristiche del territorio (territorio agricolo; le problematiche per il convoglio delle<br />
acque, ecc)<br />
− gli altri progetti previsti dal piano (principalmente i collegamenti viari con le zone<br />
industriali <strong>di</strong> Schio e Zanè che determinano altre fatture del territorio agricolo).<br />
L’alternativa scelta, sulla base delle precedenti considerazione e la comparazione tra punti<br />
<strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza, è la “A2.3 - Ricomposizione con destinazione agricola”: l’area<br />
compromessa dalla futura destinazione a cava trova nelle destinazioni previste dal PAT<br />
(agricola - industriale) motivo <strong>di</strong> riqualificazione e riutilizzo.<br />
La progettazione dell’area dovrà però seguire determinate prescrizioni.<br />
PRESCRIZIONI<br />
Il progetto <strong>di</strong> ripristino deve tener conto dei principi <strong>di</strong> ricomposizione naturalistica quali, ad esempio:<br />
- ripristino paesaggio naturaliforme,<br />
- rimodellazioni morfologiche con pendenze <strong>di</strong> sicurezza,<br />
- attenzione agli equilibri idrogeologici,<br />
- copertura vegetale attraverso opere <strong>di</strong> ingegneria naturalistica,<br />
- incremento della bio<strong>di</strong>versità e della varietà degli aspetti paesaggistici,<br />
- sviluppo habitat favorevoli al ripopolamento animale,<br />
- ricreare possibilità <strong>di</strong> uso <strong>di</strong> attività educative<br />
183<br />
2011
SCHEDA B - Rio delle Pietre<br />
184<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Azioni critiche La soluzione del problema relativo al Rio delle Pietre viene rinviata al Piano degli Interventi<br />
e a un successivo progetto idraulico specifico. In sede <strong>di</strong> PAT, in particolare nella fase <strong>di</strong><br />
concertazione, sono emerse le seguenti considerazioni.<br />
Criticità:<br />
Alternative:<br />
▪ Aspetto giuri<strong>di</strong>co/demaniale: il corso d’acqua attraversa da nord a sud il centro urbano<br />
<strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, in questo tratto gli e<strong>di</strong>fici sono stati realizzati sopra al corso d’acqua, su<br />
terreno demaniale, e da qui i conseguenti problemi reagitivi alla proprietà.<br />
▪ Aspetto idraulico, esondazione:<br />
1. il Rio delle Pietre presenta carattere torrentizio e la ridotta sezione del corso<br />
d’acqua ha determinato alcune esondazioni nel tratto a Nord;<br />
2. mancata conoscenza: non si sa quali sono le con<strong>di</strong>zioni delle condutture del Rio<br />
delle Pietre sotto le costruzioni;<br />
3. non è chiaro il regime <strong>di</strong> portata del Rio e del suo bilancio idrico (quale influenza<br />
della zona industriale <strong>di</strong> Schio per la qualità delle acque?)<br />
B1 Situazione inalterata<br />
B2 realizzazione <strong>di</strong> un canale alternativo:<br />
B2.1. Deviazione del canale prima del centro abitato e ripristino del Rio a sud<br />
del paese;<br />
B2.2 Deviazione del canale prima del contro abitato con deviazione <strong>di</strong> parte<br />
delle acque <strong>di</strong> piena a mezzo canale scolmatore <strong>di</strong>rettamente nel<br />
Timonchio (lasciando il minimo deflusso vitale nel tracciato originario);<br />
B2.3. Deviazione del canale più a monte, nel territorio comunale <strong>di</strong> Schio<br />
Alternativa “B1” Alternativa “B2”<br />
Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Non si risolvono i Nessuna spesa Costi elevati.<br />
Trovando una nuova<br />
problemi<br />
sede per il corso<br />
giuri<strong>di</strong>ci/demaniali<br />
d’acqua si risolvono i<br />
problemi<br />
giuri<strong>di</strong>ci/demaniali<br />
Le in<strong>di</strong>cazioni del PAT per il Piano degli Interventi, in considerazione <strong>di</strong> quanto emerso, sono quelle <strong>di</strong><br />
deviare il Rio delle Pietre nel Timonchio. Attraverso un canale scolmatore le acque del rio possono<br />
essere deviate nel Tinmonchio prima <strong>di</strong> entrare nel centro abitato e nel tracciato originario deve essere<br />
lasciato il minimo deflusso vitale.<br />
L’ipotesi <strong>di</strong> (ri)portare acqua, dal Timonchio a Rio delle Pietre, a sud dell’e<strong>di</strong>ficato viene scartata per i<br />
seguenti motivi (Geologo):<br />
- Il Timonchio scorre ad un livello più basso e per portare l’acqua a Rio delle Pietre sarebbe<br />
necessario un sistema <strong>di</strong> idrovore (costoso);<br />
- si andrebbe a creare un canale scolmatore e inserire acqua in un tracciato classificato a “rischio<br />
idraulico” (PTCP, in<strong>di</strong>cazioni del Piano <strong>di</strong> Protezione Civile).<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
PRESCRIZIONI<br />
L’in<strong>di</strong>viduazione del punto <strong>di</strong> deviazione del Rio delle Pietre dovrà essere oggetto <strong>di</strong> un’attenta<br />
progettazione idraulica. In prima analisi <strong>di</strong> propone (stu<strong>di</strong>o Marchetto):<br />
deviazione Rio delle Pietre = circa un centinaio <strong>di</strong> metri a valle del Boschetto dei<br />
Rocchi,<br />
Torrente Timonchio = un centinaio <strong>di</strong> metri a monte del ponte Prole.<br />
Poiché il Rio delle Pietre attraversa anche il territorio <strong>di</strong> Schio, a confine con il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, dove si è avuta negli ultimi anni una forte urbanizzazione prevalentemente a<br />
carattere produttivo, e quin<strong>di</strong> una forte impermeabilizzazione dei suoli, andrebbe valuta<br />
la possibilità <strong>di</strong> realizzare detto canale scolmatore in tale area con innesto nel<br />
Timonchio presso a poco a nord <strong>di</strong> Giavenale.<br />
Le ipotesi prospettate necessitano <strong>di</strong> un adeguato e specifico stu<strong>di</strong>o idraulico.<br />
(relazione Geologica - compatibilità idraulica)<br />
Le in<strong>di</strong>cazioni del PAT non prendono in considerazione la questione critica relativa al Torrente<br />
Timonchio all’altezza <strong>di</strong> Ponte Prole (accumulo materiale e pericolo esondazione per<br />
la sezione ridotta in quel punto). Il PI, al momento della progettazione dell’intervento,<br />
dovrà tenere in considerazione questo elemento.<br />
Altri aspetti rilevanti da considerare saranno: il mantenimento del minimo deflusso vitale del tracciato<br />
originario, la possibilità <strong>di</strong> riqualificare (e dove possibile) ri-naturalizzare il tracciato<br />
esistente del Rio delle Pietre; che i canali scolmatori non siano “tubi <strong>di</strong> cemento”, ma<br />
siano progettati con le caratteristiche <strong>di</strong> un corso d’acqua naturale (sponde inerbite,<br />
vegetazione ripariale)<br />
185<br />
2011
SCHEDA C - Bretella viaria <strong>di</strong> collegamento<br />
186<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Obiettivo Ridurre il traffico <strong>di</strong> attraversamento da via Stazione<br />
Migliorare il collegamento con la zona industriale <strong>di</strong> Schio (anche nell’ottica della<br />
viabilità <strong>di</strong> progetto già programmata e che interessa il comune <strong>di</strong> Schio)<br />
Azioni critiche<br />
Impatti negativi<br />
Criticità<br />
Impatti positivi<br />
2011<br />
▪ Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale (prolungamento via<br />
Michelazzo verso nord)<br />
▪ Consumo suolo.<br />
▪ Per<strong>di</strong>ta complessiva <strong>di</strong> naturalità nella zona.<br />
▪ Frammentazione della continuità ecologica nell'ambiente/creazione o mantenimento<br />
delle reti ecologiche.<br />
▪ Alterazione dei paesaggi consolidati esistenti<br />
▪ Diminuzione % popolazione esposta al rumore generato dal traffico stradale in ambito<br />
urbano<br />
▪ Miglioramento delle connessione con il sistema territoriale<br />
Alternative: Le alternative prese in considerazione, e la cui valutazione è stata oggetto <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scussione anche in sede <strong>di</strong> concertazione, sono:<br />
C1 non realizzare l’intervento<br />
C2 confermare il progetto <strong>di</strong> “bretella Nord” così come da PRG vigente;<br />
C3 un nuovo collegamento che riprende, per il tratto più a nord, il tracciato del PRG<br />
vigente, per poi proseguire fino all’intersezione con via S.Maria<br />
La scelta tra le tre alternative è stata valutata in considerazione degli obiettivi prefissati alla luce delle<br />
criticità e delle esigenze precedentemente descritte:<br />
- necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il traffico in Via Stazione in quanto si tratta <strong>di</strong> una strada pericolosa per il<br />
numero <strong>di</strong> veicoli in transito e per l’assenza <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali protetti;<br />
- necessità <strong>di</strong> spostare il traffico fuori dalla viabilità locale e dal Viale Europa che si caratterizza<br />
per un traffico pesante <strong>di</strong> attraversamento.
Alternativa “C1”<br />
Via Stazione rimane il principia collegamento con la<br />
zona sud <strong>di</strong> Schio<br />
187<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Alternativa “C2”<br />
Prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo verso nord fino al<br />
collegamento con la nuova viabilità <strong>di</strong> progetto della zona<br />
industriale <strong>di</strong> Schio<br />
unti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Non si risolvono i<br />
problemi relativi al<br />
traffico e alla sicurezza<br />
stradale <strong>di</strong> via Stazione<br />
Non si possono<br />
realizzare interventi per<br />
l’adeguamento <strong>di</strong> Via<br />
Stazione: la sezione<br />
non permette il<br />
passaggio <strong>di</strong> elevati<br />
flussi <strong>di</strong> traffico e la<br />
contestuale<br />
realizzazione <strong>di</strong><br />
percorsi protetti<br />
Mantenimento<br />
integrità territorio<br />
agricolo<br />
Non ci sono costi<br />
elevati se non per la<br />
manutenzione <strong>di</strong> via<br />
Stazione<br />
Frattura del territorio<br />
agricolo e delle<br />
potenziali connessioni<br />
ecologiche (per il tratto<br />
<strong>di</strong> nuova realizzazione)<br />
Aumento<br />
impermeabilizzazio<br />
-ne del suolo<br />
Costi elevati<br />
(nuovo tracciato da<br />
realizzare)<br />
2011<br />
Spostamento del<br />
traffico da via Stazione<br />
(raggiungimento<br />
obiettivo prefissato).<br />
Non si riduce il livello<br />
<strong>di</strong> inquinamento e<br />
rumore complessivo<br />
(livello comunale), ma<br />
si migliorano entrambi<br />
gli aspetti a livello<br />
locale (per le<br />
abitazioni localizzate<br />
lungo via stazione)<br />
Miglioramento delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
connessione (via<br />
stazione risulta<br />
inadeguata per<br />
sezione e tracciato<br />
agli spostamenti<br />
“veloci”)<br />
(raggiungimento<br />
obiettivo prefissato)
188<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Alternativa “c”<br />
Realizzazione <strong>di</strong> un nuovo tracciato che collega la zona<br />
artigianale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la zona industriale <strong>di</strong> Schio<br />
unti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />
Frattura del territorio<br />
agricolo e delle potenziali<br />
connessioni ecologiche<br />
(per il tratto <strong>di</strong> nuova<br />
realizzazione)<br />
Aumento<br />
impermeabilizzazione<br />
del suolo<br />
(maggiore rispetto<br />
all’ipotesi “b”)<br />
Costi elevati per il<br />
nuovo tracciato da<br />
realizzare (costi<br />
maggiori rispetto<br />
all’ipotesi “b” che<br />
sfrutta un tratto viario<br />
esistente)<br />
Spostamento del traffico<br />
da via Stazione<br />
(raggiungimento<br />
obiettivo prefissato).<br />
Non si riduce il livello <strong>di</strong><br />
inquinamento e rumore<br />
complessivo (livello<br />
comunale), ma si<br />
migliorano entrambi gli<br />
aspetti a livello locale<br />
(per le abitazioni<br />
localizzate lungo via<br />
stazione)<br />
Miglioramento delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
connessione (via<br />
stazione risulta<br />
inadeguata per sezione<br />
e tracciato agli<br />
spostamenti “veloci”)<br />
(raggiungimento<br />
obiettivo prefissato)<br />
Valutazione La realizzazione <strong>di</strong> un collegamento viario risulta quin<strong>di</strong> la soluzione “migliore” per risolvere<br />
le questioni emergenti/criticità espresse dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (riduzione traffico da via<br />
Stazione, miglioramento delle connessioni con la rete sovralocale, evitare che il traffico<br />
generato dalla zona artigianale <strong>–</strong> via Progresso-via Artigianato <strong>–</strong> si riversi tutto su Viale<br />
Europa). Allo stesso tempo, però, la realizzazione <strong>di</strong> questa infrastruttura comporta una<br />
compromissione (per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> naturalità, frammentazione, impermeabilizzazione, dell’area<br />
agricola a Nord del comune. Rispetto all’ipotesi “c”, utilizzare il se<strong>di</strong>me <strong>di</strong> via Michelazzo per<br />
il tratto più a sud, risulta meno impattante a livello <strong>di</strong> impatto sull’ambiente<br />
COMPENSAZIONI<br />
Al fine <strong>di</strong> mitigare tali effetti negati vengono prescritti alcuni interventi <strong>di</strong> mitigazione quali, ad esempio:<br />
Per la fase <strong>di</strong> cantiere (aumento traffico pesante, rumore, polveri, ecc)<br />
- una prima mitigazione degli effetti è possibile già a livello <strong>di</strong> cantiere:<br />
o effettuato in modo adeguato la <strong>di</strong>sposizione dei magazzini, dei macchinari, degli<br />
stoccaggi e della lavorazione, ad una <strong>di</strong>stanza adeguata dagli e<strong>di</strong>fici esistenti;<br />
o scegliendo in modo adeguato i percorsi esterni ed interni all’area <strong>di</strong> cantiere, che<br />
dovranno essere in<strong>di</strong>viduati con l’obiettivo <strong>di</strong> limitare al minimo l’impatto dei mezzi;<br />
o riservare le aree per lo stoccaggio dei materiali <strong>di</strong> scavo lontane dagli e<strong>di</strong>fici esistenti;<br />
o dovrà essere valutata la possibilità d’installazione <strong>di</strong> barriere acustiche provvisorie;<br />
- aspetto importante è anche la comunicazione; per una buona gestione dell’intervento durante la<br />
fase <strong>di</strong> realizzazione dell’infrastruttura, dovranno essere <strong>di</strong>ffuse le principali notizie sull’opera e<br />
sui <strong>di</strong>sagi che la fase <strong>di</strong> cantiere può provocare<br />
Mitigazione dell’opera una volta costruita e messa in funzione:<br />
- la realizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> mitigazione che favoriscono l’inserimento ambientale<br />
o inserimenti <strong>di</strong> elementi lineari vegetali, caratterizzanti il paesaggio locale;<br />
o fasce <strong>di</strong> vegetazione <strong>di</strong> mascheramento ed integrazione paesaggistica;<br />
- per i canali d’acqua che vengono interrotti dalla nuova infrastruttura: si dovranno stu<strong>di</strong>are dei<br />
sistemi che permettono il passaggio dell’acqua e il mantenimento <strong>di</strong> una certa “naturalità” dei<br />
corsi (es. no tubi <strong>di</strong> cemento con sezione limitata al passaggio dell’acqua, ma varchi inerbiti).
8. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI<br />
8.1 Elementi <strong>di</strong> criticità<br />
189<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Si riassumono le mitigazioni e compensazioni inserite all’interno del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio:<br />
elemento <strong>di</strong> criticità MITIGAZIONI COMPENSAZIONI<br />
cave<br />
Elementi detrattori<br />
del paesaggio<br />
(elettrodotti, cabine,<br />
ecc.) presenti in<br />
ambito <strong>di</strong> pregio<br />
ambito esondabile<br />
alla confluenza tra<br />
Timonchio e Leogra<br />
Opere incongrue<br />
Direttive per il PI: tali elementi<br />
dovranno essere rimossi dal contesto<br />
da tutelare o mascherati attraverso<br />
interventi <strong>di</strong>retti (adozione <strong>di</strong><br />
particolari tipologie costruttive quali<br />
l’interramento, forme estetiche<br />
innovative, colorazioni particolari) o<br />
in<strong>di</strong>retti (mascherature vegetali,<br />
movimenti terra, ricomposizione dello<br />
sfondo).<br />
(art. 27 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
2011<br />
Direttive per il PI: la previsione del<br />
ripristino ambientale volto a favorire la<br />
creazione <strong>di</strong> aree boscate <strong>di</strong> pianura,<br />
utilizzabili sia a scopo ricreativo che<br />
per la produzione <strong>di</strong> biomassa<br />
(art. 27 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
Direttive per il PI: il P.I. dovrà<br />
sviluppare un progetto speciale al fine<br />
<strong>di</strong> coniugare gli aspetti legati al<br />
ripristino delle aree degradate (tra cui<br />
gli ambiti <strong>di</strong> cava) a quelli <strong>di</strong><br />
riorganizzazione delle attività<br />
produttive del settore primario.<br />
(art. 38 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
Invariante <strong>di</strong> natura geomorfologica: il<br />
PI dovrà prevedere interventi <strong>di</strong><br />
adeguamento delle pendenze verso<br />
sud e la realizzazione <strong>di</strong> un modesto<br />
rilevato arginale <strong>di</strong> collegamento fra<br />
l’argine interrotto in destra Timonchio e<br />
l’argine <strong>di</strong> sinistra del Leogra, in modo<br />
da offrire protezione alla zona posta a<br />
monte. Prima dell'adeguamento del PI<br />
alle <strong>di</strong>rettive è vietato ogni nuovo<br />
intervento e<strong>di</strong>ficatorio o ampliamento<br />
dell’esistente.<br />
(art. 18 NT<strong>–</strong> tav 2)<br />
Possibilità <strong>di</strong> riconversione in loco con<br />
destinazione residenziale e/o formazione <strong>di</strong><br />
cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio da spendere in ambiti<br />
consolidati o <strong>di</strong> trasformazione (per le<br />
“opere incongrue” in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />
Verniciatura Borgo e Fonderia Dal<br />
Bianco)<br />
Possibilità <strong>di</strong> riconversione in loco con<br />
destinazione residenziale(per le “opere<br />
incongrue” in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />
Lavanderia Lavasplendor; Fonderia<br />
Santa Lucia; Stabilimento Ex Manea;<br />
Stabilimento via Vittorio Veneto / via<br />
Villaraspa)<br />
(art. 26 NT<strong>–</strong> tav 4)
ambito attività <strong>di</strong><br />
lavorazione inerti<br />
(lungo il Timonchio)<br />
inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />
artigianale o<br />
industriale in zona<br />
impropria (area via<br />
Vittorio Veneto)<br />
inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />
artigianale o<br />
industriale in zona<br />
impropria (area via<br />
Volpato)<br />
inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />
artigianale o<br />
industriale in zona<br />
impropria (area via<br />
Pasubio)<br />
Direttive per il PI: il PI dovrà<br />
perseguire il rior<strong>di</strong>no dell’inse<strong>di</strong>amento<br />
esistente:<br />
- tutela e salvaguar<strong>di</strong>a del corridoio<br />
ecologico del Leogra me<strong>di</strong>ante la<br />
realizzazione <strong>di</strong> apposita area filtro<br />
comprendente sia movimenti terra<br />
che adeguato apparato vegetale;<br />
- mitigazione paesaggistica rispetto<br />
al bordo verso al campagna<br />
riproponendo le formazioni arboree<br />
tipiche del paesaggio agrario;<br />
- messa in sicurezza dell’accesso<br />
alla viabilità pubblica garantendo al<br />
contempo la pulizia dei mezzi<br />
operatori;<br />
- rior<strong>di</strong>no dell’attività potendo il PI<br />
prevedere l’integrazione dei<br />
fabbricati esistenti finalizzato in<br />
particolare al riduzione dei rumori e<br />
delle polveri.<br />
(art. 31 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
conferma delle attività produttive<br />
esistenti con possibilità <strong>di</strong> inserimento<br />
<strong>di</strong> nuove attività purchè compatibili<br />
con il contesto inse<strong>di</strong>ativo circostante;<br />
in caso <strong>di</strong> riconversione delle attività<br />
sono ammissibili le destinazioni<br />
residenziale, commerciale e<br />
<strong>di</strong>rezionale, ricettivo turistica<br />
(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
- mitigazione paesaggistica rispetto<br />
al bordo verso al campagna<br />
riproponendo le formazioni arboree<br />
tipiche del paesaggio agrario<br />
(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
190<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
- valorizzazione dell’accesso al<br />
cimitero da via Vittorio Veneto;<br />
- progettazione unitaria del fronte<br />
strada in modo da rafforzarne il<br />
carattere <strong>di</strong> strada urbana;<br />
- mitigazione verso il parco e l’area<br />
cimiteriale atta preservarne la<br />
tranquillità e la protezione dal punto<br />
<strong>di</strong> vista visivo<br />
(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
- dovrà essere garantita l’integrale<br />
dotazione <strong>di</strong> servizi primaria e<br />
secondaria privilegiando la<br />
formazione <strong>di</strong> idonee aree a<br />
parcheggio anche ad integrazione<br />
delle dotazioni dei quartieri<br />
residenziali limitrofi.<br />
- valorizzazione del nodo dell’incrocio<br />
tra via Vittorio Veneto e via Volpato<br />
in modo da riconoscerlo come<br />
elemento <strong>di</strong> centralità;<br />
- integrazione con gli inse<strong>di</strong>amenti<br />
circostanti, evitando la <strong>di</strong>spersione<br />
degli accessi lungo la viabilità<br />
principale<br />
(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
- messa in sicurezza dell’accesso da<br />
via Pasubio in accordo con l’ente<br />
proprietario della strada<br />
(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)
Viabilità esistente:<br />
impatto ambientale<br />
e paesaggistico<br />
verso le aree<br />
residenziali e gli<br />
ambiti agricoli<br />
per via Europa e via degli Alpini e via<br />
Volpato/viale dell’Industria sono<br />
previsti ambiti per interventi <strong>di</strong><br />
riqualificazione e mitigazione<br />
ambientale: in sede <strong>di</strong> progettazione<br />
delle nuove infrastrutture dovranno<br />
essere garantite adeguate fasce <strong>di</strong><br />
mitigazione ambientale e<br />
paesaggistica; sarà la pianificazione<br />
operativa a dettagliarne i contenuti e<br />
ad articolare tali interventi in una<br />
logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />
ecosistemica e paesaggistica.<br />
(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />
191<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011
8.2 Potenziali impatti positivi<br />
Potenziali impatti<br />
negativi<br />
Potenziali<br />
trasformazioni nella<br />
porzione sud del<br />
consolidato :<br />
alterazione del<br />
paesaggio<br />
consolidato<br />
Viabilità: impatto<br />
paesaggistico<br />
ampliamento della<br />
zona artigianale:<br />
impatto (rumoreemissioni)<br />
verso<br />
le aree<br />
residenziali<br />
ampliamento<br />
residenziale <strong>di</strong> via<br />
Roma e a sud <strong>di</strong> via<br />
Braglio: impatto<br />
paesaggistico<br />
192<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
MITIGAZIONI COMPENSAZIONI<br />
Contesto figurativo <strong>di</strong> Villa Barbarani<br />
Capra, Munarini detta "Ca' Nogara<br />
Grande" che impone:<br />
- la conservazione dei coni ottici<br />
privilegiati;<br />
- il mantenimento e la valorizzazione<br />
degli aspetti naturali del territorio<br />
storico-agrario ricompreso e<br />
circostante;<br />
- eventuali interventi <strong>di</strong> integrazione<br />
e<strong>di</strong>lizia dovranno essere<br />
puntualmente <strong>di</strong>sciplinati tramite<br />
specifica schedatura<br />
(art. 14 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />
Lungo gli assi <strong>di</strong> progetto sono previsti<br />
ambiti per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />
e mitigazione ambientale: in sede <strong>di</strong><br />
progettazione delle nuove<br />
infrastrutture dovranno essere<br />
garantite adeguate fasce <strong>di</strong><br />
mitigazione ambientale e<br />
paesaggistica; sarà la pianificazione<br />
operativa a dettagliarne i contenuti e<br />
ad articolare tali interventi in una<br />
logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />
ecosistemica e paesaggistica.<br />
(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />
Sia per l’ampliamento zona produttiva<br />
a sud che per quella artigianale sono<br />
previsti ambiti per interventi <strong>di</strong><br />
riqualificazione e mitigazione<br />
ambientale: in sede <strong>di</strong> progettazione<br />
delle nuove aree <strong>di</strong> espansione<br />
dovranno essere garantite adeguate<br />
fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale e<br />
paesaggistica; sarà la pianificazione<br />
operativa a dettagliarne i contenuti e<br />
ad articolare tali interventi in una<br />
logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />
ecosistemica e paesaggistica.<br />
(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />
Per tale ampliamento è previsto un<br />
ambito per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />
e mitigazione ambientale: in sede <strong>di</strong><br />
progettazione delle nuove aree <strong>di</strong><br />
espansione dovranno essere garantite<br />
adeguate fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />
ambientale e paesaggistica; sarà la<br />
pianificazione operativa a dettagliarne<br />
i contenuti e ad articolare tali interventi<br />
in una logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />
ecosistemica e paesaggistica.<br />
(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />
2011<br />
Miglioramento della qualità dell’aria<br />
(derivante dalla funzione degli<br />
elementi vegetali <strong>di</strong> trattenere polveri e<br />
inquinanti che altrimenti si <strong>di</strong>sperdono<br />
nell’aria)<br />
Miglioramento ambiente sonoro (per la<br />
funzione fono-assorbente degli<br />
elementi vegetali)<br />
Miglioramento della qualità dell’aria<br />
(derivante dalla funzione degli<br />
elementi vegetali <strong>di</strong> trattenere polveri e<br />
inquinanti che altrimenti si <strong>di</strong>sperdono<br />
nell’aria)<br />
Miglioramento ambiente sonoro (per la<br />
funzione fono-assorbente degli<br />
elementi vegetali)
Pressione delle<br />
trasformazioni<br />
verso l’area<br />
agricola<br />
193<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
Il PAT in<strong>di</strong>vidua Zone <strong>di</strong><br />
ammortizzazione e transizione in<br />
corrispondenza degli ambiti <strong>di</strong><br />
paesaggio agrario periurbano che<br />
fungono da connessione tra ambito<br />
urbano consolidato e territorio aperto<br />
dove favorire una produzione agricola<br />
con meto<strong>di</strong> e tecniche ecocompatibili o<br />
l’utilizzo per interventi <strong>di</strong><br />
imboschimento con finalità ambientali,<br />
paesaggistiche e anche per la<br />
produzione <strong>di</strong> biomassa ad uso<br />
energetico<br />
(art. 37 NT <strong>–</strong> tav 4)
9. IL MONITORAGGIO<br />
9.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio<br />
194<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio sono finalizzati al controllo dei potenziali impatti significativi sull’ambiente<br />
derivanti dall’attuazione del Piano, nonché alla verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati, così da<br />
in<strong>di</strong>viduare eventuali andamenti negativi imprevisti e poter stu<strong>di</strong>are opportune misure correttive.<br />
Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio qui definiti sono:<br />
- in<strong>di</strong>catori generici: utilizzati per controllare lo stato dell’ambiente (perché intervenire nelle fase iniziali<br />
permette <strong>di</strong> gestire in maniera più efficace i problemi, per evitare che si manifestino eventi<br />
imprevisti);<br />
- in<strong>di</strong>catori specifici: definiti in base ai fattori <strong>di</strong> pressione generati dalle azioni <strong>di</strong> piano e dalle criticità<br />
emerse in fase <strong>di</strong> analisi (vengono qui ripresi anche gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio in<strong>di</strong>viduati nella<br />
fase precedente <strong>di</strong> valutazione degli effetti del piano).<br />
Elenco degli in<strong>di</strong>catori per il monitoraggio legati alle criticità riscontrate e alle azioni del piano:<br />
Suolo - acqua<br />
Suolo - paesaggio<br />
Acqua -<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
Fattore <strong>di</strong><br />
pressione e/o<br />
impatti<br />
CONSUMO DI<br />
SUOLO<br />
PRESENZA DI<br />
CAVE E AMBITI<br />
DESTINATI ALLA<br />
FUTURA<br />
ESCAVAZIONE<br />
QUALITÀ DEI<br />
CORSI D’ACQUA<br />
Obiettivo del piano In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> impatto<br />
Limitare i consumi<br />
<strong>di</strong> suolo agricolo<br />
integro<br />
Recupero e<br />
riqualificazione <strong>di</strong> un<br />
ambito<br />
compromesso<br />
Miglioramento<br />
ambientale-<br />
paesaggistico e <strong>di</strong><br />
funzionalità<br />
ecologica<br />
=<br />
=<br />
=<br />
=<br />
mq <strong>di</strong> SAU<br />
trasformata dal PI<br />
consumo sup.<br />
agricola libera<br />
consumo sup. già<br />
compromessa<br />
Superficie<br />
destinata a cava o<br />
<strong>di</strong>scarica<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
mq<br />
mq<br />
Sup. territoriale<br />
totale m<br />
lunghezza tratti<br />
rinaturalizzati e/o<br />
riqualificati<br />
lunghezza totale<br />
dei corsi d’acqua<br />
%<br />
Obiettivo<br />
dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Monitorare la quantità<br />
<strong>di</strong> territorio agricolo<br />
che può essere<br />
trasformata dal PI<br />
La situazione del<br />
territorio agricolo è<br />
migliore quanto più il<br />
valore dell’in<strong>di</strong>catore<br />
rimane costante nel<br />
tempo<br />
Monitorare la quantità<br />
<strong>di</strong> territorio<br />
“consumato” con<br />
interventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione e<br />
recupero <strong>di</strong> aree già<br />
e<strong>di</strong>ficate rispetto al<br />
territorio agricolo<br />
libero<br />
La situazione del<br />
territorio agricolo è<br />
migliore quanto più il<br />
valore dell’in<strong>di</strong>catore è<br />
elevato<br />
Monitorare la quantità<br />
<strong>di</strong> superficie<br />
compromessa (per la<br />
presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche<br />
o cave)<br />
Verificare che le cave<br />
<strong>di</strong>smesse siano<br />
oggetto <strong>di</strong> recupero e<br />
riqualificazione<br />
Monitoraggio stato<br />
ambientale dei corsi<br />
d’acqua<br />
La situazione è tanto più<br />
migliore quanto<br />
l’in<strong>di</strong>catore si avvicina<br />
all’1<br />
2011<br />
BP<br />
BP<br />
ML<br />
ML
Acqua<br />
Inquinanti <strong>–</strong> aria <strong>–</strong> qualità ambiente locale<br />
Rumore - qualità<br />
ambiente locale<br />
Beni materiali - qualità ambiente<br />
locale<br />
CONSUMI IDRICI<br />
POPOLAZIONE<br />
ESPOSTA A<br />
RUMORE E<br />
INQUINAMENTO<br />
DOVUTO DAL<br />
TRAFFICO<br />
POPOLAZIONE<br />
ESPOSTA A<br />
RUMORE E<br />
INQUINAMENTO<br />
DELLE ATTIVITA’<br />
PRODUTTIVE<br />
INQUINAMENTO<br />
ELETTROMAGNET<br />
ICO<br />
RUMORE E<br />
INQUINAMENTO<br />
MANCANZA DI<br />
UNA RETE CICLO-<br />
PEDONALE<br />
Limitare i consumi<br />
idrici <strong>–</strong> attivare<br />
sistemi <strong>di</strong> risparmio<br />
della risorsa idrica<br />
Riduzione della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta<br />
Riduzione della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta<br />
Diminuzione (non<br />
aumento) della<br />
popolazione<br />
esposta alle<br />
ra<strong>di</strong>azioni<br />
Aumento della<br />
protezione: le<br />
barriere ver<strong>di</strong><br />
fungono come<br />
barriere per il<br />
rumore, trattengono<br />
polveri e inquinanti<br />
e assolvono ad una<br />
funzione <strong>di</strong><br />
miglioramento visivo<br />
(mascheramento <strong>di</strong><br />
elementi detrattori)<br />
Realizzare una<br />
continuità dei tratti<br />
<strong>di</strong> piste ciclopedonali<br />
=<br />
195<br />
Mc acqua<br />
qbitatente<br />
Percentuale della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
all’inquinamento e al<br />
rumore generato dal<br />
traffico viario<br />
(popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 m dalle<br />
infrastrutture con i<br />
maggior flussi <strong>di</strong><br />
traffico)<br />
Percentuale della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
inquinamento e rumore<br />
delle attività produttive<br />
(popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 m dal<br />
perimetro delle zone<br />
produttive impattanti)<br />
= % popolazione<br />
esposta a ra<strong>di</strong>azioni<br />
non ionizzanti<br />
(popolazione<br />
residente all’interno<br />
dei campi prodotti<br />
dalle antenne)<br />
=<br />
=<br />
Metri lineari <strong>di</strong><br />
”barriera” verde<br />
come protezione<br />
Lunghezza dei<br />
percorsi ciclopedonali<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
mc<br />
%<br />
%<br />
%<br />
m<br />
m<br />
Monitorare i consumi<br />
<strong>di</strong> acqua<br />
Verificare il risparmio<br />
per gli e<strong>di</strong>fici che<br />
adottano tecnologie<br />
volte al risparmio<br />
energetico e utilizzo<br />
fonti energetiche<br />
rinnovabili<br />
Monitoraggio della<br />
consistenza della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
Monitoraggio della<br />
consistenza della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
Monitoraggio della<br />
consistenza della<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
Monitorare<br />
l’attuazione <strong>di</strong> sistemi<br />
per la riduzione <strong>di</strong><br />
rumore ed emissioni<br />
Lunghezza dei<br />
percorsi ciclabili e<br />
pedonali<br />
Il PAT, in quanto<br />
strumento <strong>di</strong> strategie a<br />
scala generale, inserisce<br />
solo la linea ciclopedonale<br />
<strong>di</strong> rilevanza<br />
sovralocale. Rimane<br />
comunque la previsione<br />
del PRG vigente con<br />
linee ciclo-pedonali <strong>di</strong><br />
progetto (in corso <strong>di</strong><br />
progettazione o<br />
realizzazione)<br />
2011<br />
BP<br />
ML<br />
ML<br />
ML<br />
BP<br />
BP
Beni materiali<br />
Beni materiali -<br />
aria<br />
Patrimonio - qualità ambiente locale<br />
Attuazione del <strong>di</strong>mensionamento<br />
del piano<br />
PRODUZIONE DI<br />
RIFIUTI<br />
CERTIFICAZIONE<br />
AREE<br />
PRODUTTIVE<br />
AREE DA<br />
RIQUALIFICARE<br />
EDIFICI DA<br />
RECUPERARE /<br />
RIQUALIFICARE<br />
OPERE<br />
INCONGRUE<br />
ATTUAZIONE DEL<br />
PIANO<br />
DOTAZIONE DI<br />
SERVIZI<br />
EDILIZIA<br />
SOSTENIBILE<br />
Diminuzione della<br />
produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />
aumento della<br />
raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata<br />
Migliorare lo stato<br />
ambientale delle<br />
aziende (sistemi <strong>di</strong><br />
certificazione <strong>–</strong><br />
Bilancio <strong>Ambientale</strong><br />
Positivo, ecc)<br />
Riqualificazione -<br />
ristrutturazione delle<br />
“degradate”<br />
in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />
Valorizzare il<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />
esistente<br />
Spostamento/riquali<br />
ficazione delle<br />
attività incongrue<br />
=<br />
= % <strong>di</strong> raccolta<br />
Kg <strong>di</strong> rifiuti prodotto<br />
per abitante<br />
nell’anno<br />
<strong>di</strong>fferenziata<br />
= Numero <strong>di</strong> aziende<br />
che hanno ottenuto<br />
la certificazione per<br />
raggiunti obiettivi <strong>di</strong><br />
sostenibilità<br />
ambientale<br />
=<br />
=<br />
Garantire<br />
un’adeguata<br />
dotazione <strong>di</strong> servizi<br />
Incentivo<br />
all’applicazioni dei<br />
principi della<br />
sostenibilità<br />
ambientale<br />
superficie <strong>di</strong><br />
riqualificazione<br />
196<br />
attuata<br />
tot. Superficie da<br />
riqualificare<br />
numero beni<br />
recuperati -<br />
valorizzati<br />
Numero interventi<br />
<strong>di</strong><br />
demolizione/sostitu<br />
zione delle opere<br />
incongrue<br />
Volume<br />
previsto dal PI<br />
= volume<br />
previsto dal<br />
PAT<br />
Mq <strong>di</strong> aree a<br />
servizi per<br />
abitante reale<br />
= nuovi e<strong>di</strong>fici<br />
rispondenti ai<br />
principi della<br />
sostenibilità /<br />
totale nuovi<br />
e<strong>di</strong>fici<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Kg/ab<br />
%<br />
numero<br />
%<br />
numero<br />
%<br />
Mq/ab<br />
%<br />
Calcolo della<br />
produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />
pro capite<br />
percentuale <strong>di</strong><br />
raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />
rispetto a quella<br />
<strong>di</strong>fferenziata<br />
Verificare la presenza<br />
<strong>di</strong> aziende certificate<br />
Monitoraggio<br />
dell’attuazione del<br />
piano in riferimento<br />
alle aree “degradate”<br />
in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />
La situazione è tanto<br />
migliore quanto più gli<br />
l’in<strong>di</strong>catori si avvicina a 1<br />
Mettere in luce quanti<br />
interventi <strong>di</strong> recupero<br />
e restauro vengono<br />
realizzati con la<br />
finalità del riuso e<br />
della rivalorizzazione<br />
La situazione è tanto<br />
migliore quanto<br />
l’in<strong>di</strong>catore aumenta<br />
Riqualificazione e<br />
rior<strong>di</strong>no, anche<br />
attraverso lo<br />
spostamento <strong>di</strong><br />
attività-opere<br />
incompatibili<br />
Monitorare il<br />
<strong>di</strong>mensionamento<br />
previsto dal PAT<br />
Monitorare il<br />
<strong>di</strong>mensionamento<br />
previsto dal PAT<br />
Monitorare<br />
l’adozione <strong>di</strong> criteri<br />
<strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia e<br />
risparmio<br />
energetico<br />
Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> breve periodo (BP) devono essere aggiornati con un andamento biennale, mentre per gli altri<br />
in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o<strong>–</strong>lungo periodo (ML) l’aggiornamento può essere fatto ogni 4-5 anni.<br />
2011<br />
BP<br />
BP<br />
ML<br />
BP<br />
BP<br />
ML<br />
BP<br />
BP<br />
ML
197<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Elenco degli in<strong>di</strong>catori per il monitoraggio dello stato dell’ambiente:<br />
NOME INDICATORE<br />
UNITA’ DI<br />
MISURA<br />
DESCRIZIONE INDICATORE OBIETTIVO INDICATORE<br />
ARIA<br />
ACQUA<br />
BIODIVERS<br />
ITA’<br />
INQUINANTI FISICI<br />
POPOLA-<br />
ZIONE<br />
Emissioni Ozono<br />
Emissioni CO<br />
Emissioni PM10<br />
Emissioni NOx<br />
Emissioni NO2<br />
Emissioni SO2<br />
Emissioni C6H6<br />
Emissioni C20H12<br />
IBE<br />
LIM: Livello <strong>di</strong><br />
Inquinamento da<br />
Macrodescrittori<br />
SECA: Stato Ecologico<br />
dei Corsi d'acqua<br />
SACA: Stato ambientale<br />
dei corsi d'acqua<br />
Carico organico<br />
potenziale<br />
µg/m 3<br />
5 classi <strong>di</strong><br />
qualità<br />
Il LIM è un<br />
numero a cui<br />
si associa un<br />
livello fra 1 e<br />
5.<br />
5 classI <strong>di</strong><br />
qualità<br />
giu<strong>di</strong>zio<br />
Carico trofico potenziale tonn. / anno<br />
SCAS: Stato Chimico<br />
delle Acque Sotterranee<br />
Rilevamenti delle emissioni in<br />
atmosfera<br />
monitoraggio qualità dell’aria<br />
2011<br />
L’IBE è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong> un determinato tratto <strong>di</strong><br />
corso d’acqua. Si basa sull’analisi della struttura delle comunità <strong>di</strong><br />
macroinvertebrati bentonici che vivono almeno una parte del loro ciclo biologico<br />
in acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12 valori, raggruppati a<br />
loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da 1, stato elevato, a 5, stato pessimo.<br />
Il LIM è un in<strong>di</strong>ce sintetico <strong>di</strong> inquinamento introdotto dal DLgs 152/99. È<br />
rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo; 5=pessimo). Il LIM è un valore<br />
numerico derivato dalla somma dei valori corrispondenti al 75° percentile dei<br />
parametri in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del DLgs 152/99 e s.m.i.. Il 75° percentile viene<br />
calcolato sulla base dei risultati delle analisi dei campionamenti effettuati nel<br />
corso <strong>di</strong> un anno. Il calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato<br />
nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando sette parametri. In base al<br />
risultato <strong>di</strong> tale calcolo a ogni parametro viene attribuito un punteggio<br />
Il SECA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i., che definisce lo<br />
stato ecologico dei corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi<br />
chimico-fisiche e microbiologiche (LIM) con i risultati dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce<br />
Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde,<br />
giallo, arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi <strong>di</strong> qualità 1, 2, 3,<br />
4 e 5.<br />
Il SACA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i., che definisce lo<br />
stato ambientale dei corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA<br />
con i dati relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA si<br />
attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente, scadente e pessimo.<br />
Abitanti<br />
equivalenti È la stima dei carichi totali da sottoporre a depurazione nell'area <strong>di</strong> interesse.<br />
classe <strong>di</strong><br />
qualità<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità Numerico In termini <strong>di</strong> valore ecosistemico<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pressione<br />
antropica<br />
Rumore generato dal<br />
traffico stradale<br />
Rumore generato dalle<br />
principali infrastrutture <strong>di</strong><br />
trasporto<br />
Abitazioni che superano i<br />
limiti <strong>di</strong> riferimento<br />
Brillantanza del cielo<br />
notturno<br />
Densità territoriale abitante / kmq<br />
Proiezioni demografiche<br />
E' la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità potenzialmente immesse<br />
nell’ambiente, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale.<br />
L'in<strong>di</strong>ce definisce dal punto <strong>di</strong> vista chimico il grado <strong>di</strong> compromissione degli<br />
acquiferi per cause naturali e antropiche. L'in<strong>di</strong>ce si basa sulla sud<strong>di</strong>visione in<br />
classi, determinate dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore tra i parametri <strong>di</strong> base e<br />
ad<strong>di</strong>zionali delle tabelle 20 e 21 Allegato 1 del D.lgs 152/99<br />
% Incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie complessiva<br />
dBA Rumore generato dal traffico stradale in ambito urbano: rilievi fonometrici<br />
dBA Estensione della rete stradale (autostrada) e della ferrovia: livelli <strong>di</strong> rumorosità<br />
%<br />
Stima della percentuale <strong>di</strong> abitazioni che superano il limite <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200<br />
Bg/m 3<br />
% <strong>Rapporto</strong> tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale me<strong>di</strong>a<br />
Proiezioni demografiche al 2010,2015, 2020 in una situazione ipotetica <strong>di</strong><br />
"chiusura delle frontiere": viene considerato solo il saldo naturale e si ipotizza un<br />
flusso migratorio pari a zero,
BENI MATERIALI<br />
Flussi veicolari<br />
Veicoli<br />
equivalenti e<br />
%<br />
198<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Totale veicoli equivalenti (<strong>di</strong> cui, in %; auto, furgoni, tir)<br />
Numero Abbonamenti: destinazione, categoria <strong>di</strong> abbonati<br />
Attività a rischio Identificazione e localizzazione attività a rischio rilevante<br />
Consumi <strong>di</strong> Gas Metano m 3 /anno<br />
Consumi Energetici<br />
2011<br />
Consumi <strong>di</strong> gas metano negli anni 2000-2005 dei punti <strong>di</strong> riconsegna della rete<br />
Snam<br />
Consumi energetici, serie storica, sud<strong>di</strong>visi per tipologie <strong>di</strong> utenze: usi civili;<br />
industriali; agricoltura; settore pubblico<br />
Oltre agli in<strong>di</strong>catori specifici prima definiti, durante la fase <strong>di</strong> attuazione del PAT e dei Piani degli Interventi<br />
devono essere presi in considerazione gli in<strong>di</strong>catori utilizzati per la definizione dello stato dell’ambiente.<br />
Alcuni aspetti, infatti, devono esser continuamente monitorati per controllarne l’andamento ed identificare<br />
eventuali peggioramenti della qualità ambientale. Questi in<strong>di</strong>catori potranno essere presentati in report<br />
sintetici <strong>di</strong> aggiornamento, che potranno essere collegati alla redazione del Piano degli Interventi (ogni 5<br />
anni).
CONCLUSIONI<br />
199<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Il processo della Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica si è avviato con la stesura del “documento preliminare”:<br />
partendo da una prima analisi <strong>di</strong> contesto (che poi è stata meglio definita con la redazione del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />
Stato dell’Ambiente) si è avviata la fase <strong>di</strong> concertazione esplicitando gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità del piano.<br />
Durante la definizione delle strategie e successivamente delle azioni <strong>di</strong> piano si è svolto un consistente<br />
<strong>di</strong>battito sulla componente ambientale e sulla sostenibilità (economica, sociale e ambientale dei progetti<br />
previsti). Il continuo confronto con le questioni emerse dalla <strong>VAS</strong> ha portato alla ricerca delle strategie<br />
migliori sia per la valorizzazione delle componenti ambientali che per la riduzione delle pressioni.<br />
Alcune problematiche incontrate nella stesura della <strong>VAS</strong> sono legate alla limitata <strong>di</strong>sponibilità dei dati del<br />
quadro conoscitivo: informazioni <strong>di</strong>fficili da reperire o impossibili da ottenere in tempi utili al processo <strong>di</strong><br />
piano. Nonostante tutto, i dati raccolti sono stati sufficienti per creare un quadro generale e completo dello<br />
stato dell’ambiente a livello comunale e, soprattutto, sono stati sufficienti per poter valutare le azioni del<br />
piano.<br />
Il continuo <strong>di</strong>alogo tra <strong>VAS</strong> e Piano, tra soggetti competenti nelle <strong>di</strong>fferenti materie e progettista, tra<br />
Amministrazione comunale e gruppo <strong>di</strong> lavoro, ha portato alla redazione <strong>di</strong> un piano che, come si è visto<br />
nella fase <strong>di</strong> valutazione finale del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, non prevede particolari elementi in contrasto<br />
l’ambiente. Per le azioni considerate più “critiche”, inoltre, sono state previste particolari misure <strong>di</strong><br />
compensazione e mitigazione, ma in tutti i casi si è visto che i benefici <strong>di</strong> tali azioni sono nell’insieme volti<br />
alla <strong>di</strong>minuzione delle criticità.<br />
Lo strumento realizzato appare infatti incentrato sulla sostenibilità ambientale (protezione degli ambiti <strong>di</strong><br />
maggior pregio, mantenimento dei varchi, tutela degli elementi ambientali significativi, incentivi per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>lizia sostenibile, ecc), economica (realizzazione degli interventi me<strong>di</strong>ante gli strumenti<br />
perequativi, del cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio, ecc), sociale (miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita, maggiore dotazione dei<br />
servizi, qualità dei luoghi, sicurezza per gli utenti deboli e così via).<br />
Le previsioni del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio sono in linea con gli obiettivi definiti dal Documento<br />
Preliminare e coerenti con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità valutati all’interno del processo <strong>di</strong> <strong>VAS</strong>. Inoltre, le<br />
politiche <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e riorganizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi concorre a dare attuazione agli in<strong>di</strong>rizzi<br />
espressi a livello provinciale (PTCP <strong>di</strong> Vicenza) per le zone produttive.<br />
La Valutazione <strong>di</strong> Incidenza <strong>Ambientale</strong> non è stata redatta in quanto, nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non<br />
sono presenti Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario o Zone <strong>di</strong> Protezione Speciale e le trasformazioni previste dal<br />
Piano non hanno incidenza nei Siti della Rete natura 2000, sia per la <strong>di</strong>stanza tra questi e il territorio<br />
comunale, sia per la loro localizzazione (il SIC IT3210040 Monti Lessini <strong>–</strong> Pasubio e Dolomiti Vicentine, il più<br />
vicino in linea d’aria al territorio comunale, è situato a Nord <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ad un’altezza tra i 345 m e i<br />
2.166 m s.l.m.).<br />
Durante la formazione del PAT, le NTA e gli elaborati sono stati integrati con i pareri delle Autorità<br />
Ambientali competenti (Parere Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Alta Pianura Veneta - Nota del 23.03.2010 prot. n.<br />
1237; Parere Compatibilità idraulica - Genio Civile <strong>di</strong> Vicenza con nota del 9.04.2010 prot. 190680 pratica<br />
Genio Civile n. P3/2010); prima dell’approvazione si provvederà, comunque, ad una revisione e<br />
aggiornamento degli elaborati sia del PAT che della <strong>VAS</strong> con eventuali altri pareri che potranno pervenire a<br />
seguito dell’adozione del piano.<br />
2011
200<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Integrazioni secondo quanto richiesto al punto 1.4 del parere n. 38/2011 del 26.05.2011 della<br />
Commissione Regionale <strong>VAS</strong><br />
Valutazione degli scenari alternativi<br />
La valutazione degli impatti presentata nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong> è stata finalizzata, principalmente, alla<br />
valutazione delle azioni del Piano: la colonna degli impatti cumulativi, infatti, evidenzia il potenziale impatto<br />
generato dalle azioni <strong>di</strong> piano rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto, con lo scopo <strong>di</strong> verificare che ad un’azione<br />
impattante (magari per il consumo <strong>di</strong> suolo) sia stata affiancata anche un’azione <strong>di</strong> mitigazione e/o<br />
compensazione (aree <strong>di</strong> tutela, fasce <strong>di</strong> mitigazione, azioni <strong>di</strong> recupero, ecc). Inoltre, la valutazione per ATO<br />
e sulla base <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori costruiti sulla base delle azioni <strong>di</strong> piano (cfr. tabella cap. 6.1), ha permesso <strong>di</strong><br />
verificare che le azioni <strong>di</strong> trasformazione sono principalmente localizzate nell’ATO 4 (ambito urbanizzato<br />
consolidato) e ATO 3 (in prossimità della zona produttiva esistente) mentre gli altri ambiti sono interessati da<br />
azioni <strong>di</strong> tutela e conservazione (ambiti <strong>di</strong> invariante, contesti figurativi, rete ecologica, ecc).<br />
Nella seguente analisi si confrontano, invece:<br />
- lo stato <strong>di</strong> fatto (situazione al momento della redazione del PAT)<br />
- l’opzione zero 28 (come attuazione del PRG vigente);<br />
- l’attuazione del PAT.<br />
Volendo utilizzare la stessa metodologia e gli stessi in<strong>di</strong>catori sviluppati per la valutazione degli impatti del<br />
PAT, l’opzione zero e lo stato <strong>di</strong> fatto “escludono” una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori (in quanto riferiti alle azioni del PAT<br />
e il cui valore risulterebbe pari a zero), quali, ad esempio:<br />
IMPATTO INDICATORE DI IMPATTO<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
MATRICI AMBIENTALI<br />
INTERESSATE<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione<br />
con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
elementi lineari vegetali tutelati (“convertiti in sup. nell'ipotesi<br />
<strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza per elemento lineare) / superficie ATO<br />
X X<br />
connessione ecologica superficie barriere <strong>di</strong> mitigazione/superficie ATO X X<br />
Conservazione/tutela dei paesaggi<br />
consolidati<br />
Coni visuali X<br />
Miglioramento della qualità paesaggistica<br />
km barriere <strong>di</strong> mitigazione/elementi da mitigare (viabilità<br />
principale)<br />
X X X<br />
zone <strong>di</strong> tutela ambientale (invarianti ambientali)/ strategie <strong>di</strong><br />
tutela (tav. 4)<br />
X X<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
mantenimento suolo agricolo<br />
superficie destinata alla tutela e valorizzazione degli assetti<br />
agricoli/superficie ATO<br />
X X X X X<br />
sup. elementi detrattori (oggetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />
X X<br />
Maggiore qualità dei sistemi legati alla risorsa<br />
acqua<br />
(azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />
mitigazione degli impatti generati dalla<br />
infrastrutture<br />
zone <strong>di</strong> ammortizzazione e transizione/superficie ATO X X<br />
lunghezza corsi d'acqua principali tutelati come corridoio<br />
ecologici/ lunghezza corsi d'acqua principali<br />
lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza viale Europa<br />
X X<br />
lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza nuove<br />
infrastrutture<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
2011<br />
Inquinanti fisici<br />
e rifiuti<br />
X X X<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
superficie urbanizzata/superficie ATO<br />
(stato <strong>di</strong> fatto)<br />
X<br />
aumento delle fragilità del territorio Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee X<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />
ambientale<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in invarianti ambientali<br />
X X<br />
Miglioramento della qualità<br />
architettonica/della qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
aree <strong>di</strong> riqualificazione/superficie ATO X X X X<br />
Tutela del patrimonio storico-monumentale contesti figurativi/superficie ATO<br />
consolidamento dei nuclei esistenti aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa/superficie ATO X X X<br />
Attivazione sistemi <strong>di</strong> perequazione<br />
Operazioni attivate con i sistemi della perequazione o cre<strong>di</strong>to<br />
e<strong>di</strong>lizio o compensazione<br />
X<br />
28 Il PRG vigente prevede, rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto, il completamento <strong>di</strong> alcuni lotti residenziali interclusi all’ambito e<strong>di</strong>ficato<br />
consolidato. Tra lo stato <strong>di</strong> fatto e l’attuazione del PRG non vi è quin<strong>di</strong> un rilevante scostamento che giustifichi la valutazione dello “stato<br />
<strong>di</strong> fatto” come scenario alternativo all’attuazione del PRG (il risultato degli in<strong>di</strong>catori risulterebbe invariato) per gli ambiti residenziali e a<br />
servizi. Unica <strong>di</strong>fferenza tra l’opzione zero e l’attuazione del PRG è leggibile solo nell’attuazione della previsione <strong>di</strong> un’area produttiva<br />
D1 nell’ambito nord <strong>di</strong> via Progresso.<br />
X<br />
Economia e<br />
società
(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />
Sistemi più efficaci per lo sfruttamento delle<br />
risorse (efficienza energetica, ecc)<br />
Altri in<strong>di</strong>catori devono invece essere adattati:<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazi<br />
one <strong>di</strong> vegetazione con<br />
funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica<br />
Frammentazione della<br />
rete ecologica<br />
Conservazione/tutela dei<br />
paesaggi consolidati<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />
ambientale -<br />
mantenimento suolo<br />
agricolo<br />
fruizione (sostenibile)<br />
del territorio<br />
Connessione con il<br />
sistema territoriale e/o<br />
miglioramento<br />
dell'accessibilità<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta<br />
agli "impatti" delle<br />
infrastrutture<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong><br />
abitazioni<br />
Aumento del consumo<br />
<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie<br />
prime,…):<br />
INDICATORE DI<br />
IMPATTO<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />
(in<strong>di</strong>catore del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato dell’Ambiente)<br />
corsi d’acqua principali<br />
/interruzioni nuova viabilità<br />
vincolo superficie boscata<br />
(area vincolata dal PRG)<br />
numero opere incongrue<br />
Superficie a cave e/o<br />
<strong>di</strong>scariche<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili<br />
(m)<br />
sviluppo rete<br />
stradale/superficie ATO<br />
(stato <strong>di</strong> fatto)<br />
km rete sovralocale che non<br />
attraversa i centri abitati/km<br />
rete sovralocale totale<br />
no<strong>di</strong> rete principale da<br />
riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />
principale<br />
popolazione entro una fascia<br />
<strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />
(via Stazione)/popolazione<br />
totale (stato <strong>di</strong> fatto)<br />
volumetria<br />
residenziale/abitanti<br />
consumi elettrici<br />
consumi gas metano<br />
Consumi <strong>di</strong> acqua<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
aumento delle fragilità<br />
del territorio<br />
inquinamento<br />
elettromagnetico<br />
Miglioramento della<br />
qualità<br />
architettonica/della<br />
qualità dell’ambiente<br />
inse<strong>di</strong>ativo<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità<br />
(in<strong>di</strong>catore del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato dell’Ambiente)<br />
Pressione antropica (in<strong>di</strong>catore<br />
del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’Ambiente)<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />
idonee<br />
superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />
residenziale all'interno delle<br />
fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />
elettrodotti<br />
numero opere<br />
incongrue/superficie ATO<br />
201<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Sistemi <strong>di</strong> risparmio energetico <strong>–</strong> bio-architettura - BAP<br />
numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o ristrutturazioni) che applicano sistemi<br />
X X X<br />
<strong>di</strong> recupero e risparmio dell'acqua/numero totale nuovi e<strong>di</strong>fici<br />
(o ristrutturazioni)<br />
X X X<br />
Aria -clima<br />
No infiltrazioni<br />
acqua - no<br />
ricarica falde<br />
acqua<br />
Interruzione<br />
reticolo<br />
idrografico<br />
frattura nel<br />
sistema<br />
idrografico<br />
minore<br />
consumi<br />
(in<strong>di</strong>catore del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato<br />
dell’ambiente)<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
suolo<br />
suoli<br />
compromessi<br />
dalle attività <strong>di</strong><br />
cava<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
Potenziale<br />
aumento delle<br />
fragilità<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
Valutazione<br />
riportato<br />
nell’analisi<br />
dello stato<br />
dell’ambiente<br />
Interruzione<br />
connessione<br />
ecologica<br />
conservazione<br />
e tutela delle<br />
aree boscate<br />
frattura delle<br />
rete ecologica<br />
locale<br />
inquinamento<br />
locale in<br />
ambito agricolo<br />
Alterazione dei<br />
sistemi<br />
ambientali<br />
paesaggio<br />
Mantenimento<br />
paesaggi<br />
caratterizzanti<br />
il luogo<br />
Presenza <strong>di</strong><br />
elementi<br />
detrattori<br />
elementi<br />
detrattori del<br />
paesaggio<br />
agrario in cui<br />
sono inseriti<br />
valorizzazione<br />
del paesaggio<br />
(dal punto <strong>di</strong><br />
vista del<br />
fruitore che lo<br />
può ammirare<br />
patrimonio<br />
Presenza <strong>di</strong><br />
elementi<br />
contrastanti<br />
attività<br />
produttive fuori<br />
contesto<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
Inquinamento<br />
da traffico in<br />
ambito urbano<br />
Inquinamento<br />
da traffico in<br />
ambito urbano<br />
consumi<br />
(in<strong>di</strong>catore del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato<br />
dell’ambiente)<br />
consumi<br />
(in<strong>di</strong>catore del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato<br />
dell’ambiente)<br />
produzione <strong>di</strong><br />
rifiuti<br />
(in<strong>di</strong>catore del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo<br />
stato<br />
dell’ambiente)<br />
2011<br />
Economia e<br />
società<br />
fruizione<br />
(sostenibile)<br />
del territorio<br />
connessioni<br />
sovralocali<br />
insicurezza per<br />
gli utenti deboli<br />
se si attivano<br />
sistemi <strong>di</strong><br />
maggior<br />
sicurezza negli<br />
incroci<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
interessata<br />
dagli effetti del<br />
traffico<br />
offerta<br />
residenziale<br />
Incremento<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta a inq.<br />
Elettrom.
centro storico tutela<br />
PRG/superficie ATO<br />
Tutela del patrimonio<br />
storico-monumentale numero e<strong>di</strong>fici tutelati<br />
Aumento della dotazione<br />
<strong>di</strong> servizi<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />
produttive / commerciali<br />
/ <strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo<br />
sviluppo dell'economia<br />
locale per la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
emissioni e rumori<br />
generati dalle attività<br />
produttive<br />
Standard servizi: istruzione<br />
Standard servizi: verde,<br />
gioco e sport<br />
Standard servizi: attrezzature<br />
<strong>di</strong> interesse comune<br />
Standard servizi: parcheggio<br />
Incremento <strong>di</strong> superfici a<br />
destinazione<br />
produttiva/superficie ATO<br />
(eventuali previsioni non<br />
attuate)<br />
occupati/numero posti <strong>di</strong><br />
lavori (stima incremento<br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro)<br />
% popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />
zone produttive-artigianali<br />
(stato <strong>di</strong> fatto)<br />
202<br />
(se pur limitato)<br />
consumo <strong>di</strong><br />
suolo<br />
Consumo <strong>di</strong><br />
suolo -<br />
impermeabilizz<br />
azione<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
tutela dei centri<br />
storici<br />
tutela degli<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
particolare<br />
pregio storicoarchitettonico<br />
Potenziale<br />
aumento<br />
traffico indotto<br />
Aumento<br />
emissioni<br />
inquinanti<br />
2011<br />
tutela delle<br />
zone che<br />
rivestono<br />
particolare<br />
importanza<br />
nella storia del<br />
paese<br />
tutela <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
o complessi<br />
che rivestono<br />
particolare<br />
importanza<br />
nella storia del<br />
paese<br />
dotazione <strong>di</strong><br />
servizi<br />
Risposta ella<br />
domanda<br />
espressa dal<br />
mercato<br />
Aumento<br />
dell’offerta <strong>di</strong><br />
posti <strong>di</strong> lavoro<br />
Popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente<br />
esposta agli<br />
inquinanti da<br />
attività<br />
produttiva
203<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Valutazione dello scenario “stato <strong>di</strong> fatto”<br />
Come nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, non si riportano i singoli valori del ogni in<strong>di</strong>catore misurato, ma nella<br />
colonna destra si riassume la “motivazione del giu<strong>di</strong>zio” .<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazi<br />
one <strong>di</strong> vegetazione con<br />
funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica<br />
Frammentazione della<br />
rete ecologica<br />
Conservazione/tutela dei<br />
paesaggi consolidati<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />
ambientale -<br />
mantenimento suolo<br />
agricolo<br />
fruizione (sostenibile)<br />
del territorio<br />
Connessione con il<br />
sistema territoriale e/o<br />
miglioramento<br />
INDICATORE DI<br />
IMPATTO<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />
(dato del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente)<br />
corsi d'acqua principali<br />
/interruzioni nuova viabilità<br />
(barriere infrastrutturali)<br />
superficie boscata<br />
PRG/superficie ATO<br />
zona agricola <strong>di</strong> tutela<br />
ambientale (zto E1)/<br />
superficie ATO<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
suolo<br />
1<br />
0 0<br />
1 2<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
0 0<br />
numero opere incongrue - 2 - 2<br />
sup. cave+<strong>di</strong>scariche - 2 - 1<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili<br />
(m)<br />
km rete sovralocale che non<br />
attraversa i centri abitati/km<br />
rete sovralocale totale<br />
dell'accessibilità no<strong>di</strong> rete principale da<br />
riqualificare<br />
popolazione<br />
popolazione entro una fascia<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta <strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />
agli "impatti" delle (via Stazione)/popolazione<br />
infrastrutture<br />
totale<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> volumetria<br />
abitazioni<br />
residenziale/abitanti<br />
Aumento del consumo consumi elettrici - 1<br />
<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie<br />
consumi gas metano - 1<br />
prime,…): Consumi <strong>di</strong> acqua - 1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 1<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
aumento delle fragilità<br />
del territorio<br />
inquinamento<br />
elettromagnetico<br />
Tutela del patrimonio<br />
storico-monumentale<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />
produttive / commerciali<br />
/ <strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo<br />
sviluppo dell'economia<br />
locale per la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
emissioni e rumori<br />
generati dalle attività<br />
produttive<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (dato del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente)<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />
idonee<br />
superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />
residenziale all'interno delle<br />
fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />
elettrodotti<br />
centro storico tutela<br />
PAT/superficie ATO<br />
- 1 - 2<br />
0<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici e<br />
rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
2011<br />
Motivazione della<br />
valutazione<br />
Dal <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente risulta un in<strong>di</strong>ce<br />
me<strong>di</strong>o (impatto positivo basso)<br />
Non sono previste nuove<br />
infrastrutture <strong>di</strong> progetto 29<br />
Il PRG non prevede particolari<br />
vincoli per le aree boscate<br />
Solo il 9,1% del territorio<br />
comunale è zona E1 (impatto<br />
positivo basso)<br />
Sono presenti sei opere incongrue<br />
(dall’analisi del territorio)<br />
Presenza <strong>di</strong> superfici a cave e <strong>di</strong>scariche<br />
che occupano il 6% del territorio<br />
comunale (impatto negativo)<br />
1 2 Esistenza e/o percorsi in realizzazione<br />
- 1 1<br />
- 1 - 2<br />
“circonvallazione” e asse verso Schio che<br />
passa per i nuclei residenziali.<br />
Accessibilità <strong>di</strong>screta<br />
- 2 Noi critici lungo la circonvallazione<br />
1<br />
0<br />
2 1<br />
numero e<strong>di</strong>fici tutelati 4 2<br />
superfici a destinazione<br />
produttiva/superficie ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
occupati/numero posti <strong>di</strong><br />
lavori<br />
% popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />
zone produttive-artigianali<br />
0 0 0<br />
0<br />
- 2 - 2<br />
Stima del 7% della popolazione<br />
comunale (impatto negativo)<br />
Limitato incremento dato dalla<br />
salutazione dei lotti non ancora attuati<br />
Si assume in impatto negativo basso per<br />
il persistere dei consumi in atto, risultati<br />
(cfr. <strong>Rapporto</strong> stato ambiente) comunque<br />
al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a locale<br />
Stima permeabilità del 68%<br />
(valore superiore al 60%, quin<strong>di</strong><br />
impatto leggero)<br />
Non sono presenti lotti liberi o<br />
aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee<br />
Non sono presenti lotti liberi o<br />
aree e<strong>di</strong>ficabili entro la fascia <strong>di</strong><br />
rispetto<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela l’area del Centro<br />
Storico<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela numerosi e<strong>di</strong>fici<br />
per la valenza storco/architettonica<br />
Percentuale alta per la presenza del<br />
complesso produttivo <strong>di</strong> Via Vittorio<br />
Veneto<br />
29 Per la valutazione degli in<strong>di</strong>catori si è preso come riferimento il PRG vigente al momento <strong>di</strong> avvio dell’elaborazione del PAT e non le<br />
successive varianti, adottate e/o approvate durante l’iter <strong>di</strong> costruzione del PAT, che hanno previsto <strong>di</strong>fferenti ipotesi <strong>di</strong> viabilità (le<br />
stesse analizzate per il PAT e descritte nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>)
Valutazione dello scenario “opzione zero” (attuazione del PRG) 30<br />
IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazi<br />
one <strong>di</strong> vegetazione con<br />
funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />
bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica<br />
Frammentazione della<br />
rete ecologica<br />
Conservazione/tutela dei<br />
paesaggi consolidati<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />
ambientale -<br />
mantenimento suolo<br />
agricolo<br />
fruizione (sostenibile)<br />
del territorio<br />
Connessione con il<br />
sistema territoriale e/o<br />
miglioramento<br />
INDICATORE DI<br />
IMPATTO<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />
(dato del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente)<br />
corsi d'acqua principali<br />
/interruzioni nuova viabilità<br />
(barriere infrastrutturali)<br />
superficie boscata<br />
PRG/superficie ATO<br />
zona agricola <strong>di</strong> tutela<br />
ambientale (zto E1)/<br />
superficie ATO<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
204<br />
suolo<br />
1<br />
0 0<br />
1 2<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
0 0<br />
numero opere incongrue - 2 - 2<br />
sup. cave+<strong>di</strong>scariche - 2 - 1<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili<br />
(m)<br />
km rete sovralocale che non<br />
attraversa i centri abitati/km<br />
rete sovralocale totale<br />
dell'accessibilità no<strong>di</strong> rete principale da<br />
riqualificare<br />
popolazione<br />
popolazione entro una fascia<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta <strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />
agli "impatti" delle (via Stazione)/popolazione<br />
infrastrutture<br />
totale<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> volumetria<br />
abitazioni<br />
residenziale/abitanti<br />
Aumento del consumo consumi elettrici - 1<br />
<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
energia, materie<br />
consumi gas metano - 1<br />
prime,…): Consumi <strong>di</strong> acqua - 1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 1<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
aumento delle fragilità<br />
del territorio<br />
inquinamento<br />
elettromagnetico<br />
Tutela del patrimonio<br />
storico-monumentale<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />
produttive / commerciali<br />
/ <strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo<br />
sviluppo dell'economia<br />
locale per la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
popolazione<br />
<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />
emissioni e rumori<br />
generati dalle attività<br />
produttive<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (dato del<br />
<strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente)<br />
Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />
idonee<br />
superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />
residenziale all'interno delle<br />
fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />
elettrodotti<br />
centro storico tutela<br />
PAT/superficie ATO<br />
- 1 - 2<br />
0<br />
paesaggio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici e<br />
rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
2011<br />
Motivazione della<br />
valutazione<br />
Dal <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />
dell’ambiente risulta un in<strong>di</strong>ce<br />
me<strong>di</strong>o (impatto positivo basso)<br />
Non sono previste nuove<br />
infrastrutture <strong>di</strong> progetto 31<br />
Il PRG non prevede particolari<br />
vincoli per le aree boscate<br />
Solo il 9,1% del territorio<br />
comunale è zona E1 (impatto<br />
positivo basso)<br />
Sono presenti sei opere incongrue<br />
(dall’analisi del territorio)<br />
Presenza <strong>di</strong> superfici a cave e <strong>di</strong>scariche<br />
che occupano il 6% del territorio<br />
comunale (impatto negativo)<br />
1 2 Esistenza e/o percorsi in realizzazione<br />
- 1 1<br />
- 1 - 2<br />
“circonvallazione” e asse verso Schio che<br />
passa per i nuclei residenziali.<br />
Accessibilità <strong>di</strong>screta<br />
- 2 Noi critici lungo la circonvallazione<br />
1<br />
0<br />
2 1<br />
numero e<strong>di</strong>fici tutelati 4 2<br />
superfici a destinazione<br />
produttiva/superficie ATO<br />
(incremento previsto dal PAT<br />
rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
occupati/numero posti <strong>di</strong><br />
lavori<br />
% popolazione entro una<br />
fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />
zone produttive-artigianali<br />
- 2 - 1 1<br />
- 2 - 2<br />
Stima del 7% della popolazione<br />
comunale (impatto negativo)<br />
Limitato incremento dato dalla<br />
salutazione dei lotti non ancora attuati<br />
Si assume in impatto negativo basso per<br />
il persistere dei consumi in atto, risultati<br />
(cfr. <strong>Rapporto</strong> stato ambiente) comunque<br />
al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a locale<br />
Stima permeabilità del 68%<br />
(valore superiore al 60%, quin<strong>di</strong><br />
impatto leggero)<br />
Non sono presenti lotti liberi o<br />
aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee<br />
Non sono presenti lotti liberi o<br />
aree e<strong>di</strong>ficabili entro la fascia <strong>di</strong><br />
rispetto<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela l’area del Centro<br />
Storico<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela numerosi e<strong>di</strong>fici<br />
per la valenza storco/architettonica<br />
Attuazione della zona produttiva D1<br />
dell’ambito <strong>di</strong> via Progresso<br />
1 Potenziali nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />
Percentuale alta per la presenza del<br />
complesso produttivo <strong>di</strong> Via Vittorio<br />
Veneto<br />
30<br />
Unica voce <strong>di</strong>fferente, rispetto allo scenario “stato <strong>di</strong> fatto” è l’attuazione della previsione <strong>di</strong> zona produttiva D1<strong>di</strong> via progresso,<br />
prevista dal PRG vigente e non ancora attuata<br />
31<br />
Per la valutazione degli in<strong>di</strong>catori si è preso come riferimento il PRG vigente al momento <strong>di</strong> avvio dell’elaborazione del PAT e non le<br />
successive varianti, adottate e/o approvate durante l’iter <strong>di</strong> costruzione del PAT, che hanno previsto <strong>di</strong>fferenti ipotesi <strong>di</strong> viabilità (le<br />
stesse analizzate per il PAT e descritte nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>)
Comparazione tra gli scenari<br />
IMPATTO<br />
205<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
2011<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione con<br />
funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
connessione ecologica 1 1<br />
Frammentazione della rete ecologica 0 0 0 0<br />
suolo<br />
Conservazione/tutela dei paesaggi consolidati 0 0 0 0<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici e<br />
rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
suolo<br />
1 2 1 2<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />
-2 -2 -2 -2<br />
mantenimento suolo agricolo -2 -1 -2 -1<br />
fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 1 2<br />
Connessione con il sistema territoriale e/o<br />
-1 1 -1 1<br />
miglioramento dell'accessibilità -2 -2<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli "impatti"<br />
delle infrastrutture -1 -2 -1 -2<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 1 1<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici e<br />
rifiuti<br />
-1 -1<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />
-1 -1<br />
energia, materie prime,…): -1 -1<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti -1 -1<br />
consumo <strong>di</strong> suolo -1 -2 -1 -2<br />
aumento delle fragilità del territorio 0 0<br />
inquinamento elettromagnetico 0 0<br />
2 1 2 1<br />
Tutela del patrimonio storico-monumentale 4 2 4 2<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />
commerciali / <strong>di</strong>rezionali 0 0 0 -2 -1 1<br />
Potenziali offerte per lo sviluppo dell'economia<br />
locale per la creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong> lavoro 0 1<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a emissioni<br />
e rumori generati dalle attività produttive -2 -2 -2 -2<br />
Impatti cumulativi per matrice<br />
ambientale<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
Economia e<br />
società<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
-1 -1 -3 3 -2 4 -7 1 -1 -1 -5 3 -2 4 -8 3<br />
Economia e<br />
società<br />
Economia e<br />
società
206<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Per il confronto con lo scenario del PAT non si possono utilizzare le matrici presentate nel <strong>Rapporto</strong><br />
<strong>Ambientale</strong> dove la valutazione dell’in<strong>di</strong>catore (impatto positivo elevato o minore, impatto negativo lieve o<br />
elevato come descritto al capitolo 6.1) è attribuito sulla base del valore per l’ATO, ma deve essere<br />
riassegnato sulla base del valore per l’intero territorio comunale. In questo modo il valore complessivo è<br />
confrontabile con quello derivante dalla valutazione degli scenari prima esposta.<br />
IMPATTO INDICATORE DI IMPATTO<br />
Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />
vegetazione con funzione <strong>di</strong><br />
bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />
elementi lineari vegetali tutelati (“convertiti in<br />
sup. nell'ipotesi <strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza per elemento<br />
lineare) / superficie ATO<br />
superficie barriere <strong>di</strong> mitigazione/superficie<br />
ATO<br />
connessione ecologica In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica (riduzione dei<br />
punteggi nell’ipotesi <strong>di</strong> massima attuazione delle<br />
previsioni del PAT)<br />
Conservazione/tutela dei<br />
paesaggi consolidati<br />
Miglioramento della qualità<br />
paesaggistica<br />
Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />
ambientale - mantenimento<br />
suolo agricolo<br />
Maggiore qualità dei sistemi<br />
legati alla risorsa acqua<br />
fruizione (sostenibile) del<br />
territorio<br />
Connessione con il sistema<br />
territoriale e/o miglioramento<br />
dell'accessibilità<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente<br />
esposta agli "impatti" delle<br />
infrastrutture<br />
mitigazione degli impatti<br />
generati dalla infrastrutture<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
suolo<br />
2 4<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
4 2<br />
superficie boscata/superficie ATO 2 1<br />
Coni visuali 4<br />
km barriere <strong>di</strong> mitigazione/elementi da<br />
mitigare (viabilità principale)<br />
superficie zone <strong>di</strong> tutela ambientale<br />
(invarianti ambientali)/ superficie ATO<br />
superficie destinata alla tutela e<br />
valorizzazione degli assetti<br />
agricoli/superficie ATO<br />
numero opere incongrue da<br />
mitigare/eliminare<br />
sup. elementi detrattori (oggetto <strong>di</strong><br />
rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />
sup. cave+<strong>di</strong>scariche/ elementi <strong>di</strong> degrado<br />
(previsione azioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)<br />
zone <strong>di</strong> ammortizzazione e<br />
transizione/superficie ATO<br />
lunghezza corsi d'acqua principali tutelati<br />
come corridoio ecologici/ lunghezza corsi<br />
d'acqua principali<br />
2 2 4<br />
4<br />
1 2<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti fisici<br />
e rifiuti<br />
1 1 1 2 2<br />
4 4<br />
0 0<br />
2 2<br />
4 2<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili (m) 1 2<br />
sviluppo rete stradale/superficie ATO - 1 - 2 - 1 0<br />
km rete sovralocale che non attraversa i<br />
centri abitati/km rete sovralocale totale<br />
no<strong>di</strong> rete principale da riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />
principale<br />
4<br />
- 1 1 2<br />
sviluppo dei percorsi ciclabili 1 2<br />
popolazione entro una fascia <strong>di</strong> 100 m dalla<br />
<strong>di</strong>rettrice nord (via Stazione)/popolazione<br />
totale (incremento previsto dal PAT rispetto<br />
allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza<br />
viale Europa<br />
2 2 2<br />
2011<br />
Economia e<br />
società<br />
2<br />
- 1 2<br />
Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni volumetria residenziale/abitanti 4<br />
Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse<br />
(acqua, energia, materie<br />
prime,…):<br />
consumi elettrici - 2<br />
consumi gas metano - 2<br />
Consumi <strong>di</strong> acqua - 2<br />
Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 2<br />
consumo <strong>di</strong> suolo<br />
Miglioramento della qualità<br />
architettonica/della qualità<br />
dell’ambiente inse<strong>di</strong>ativo<br />
Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />
superficie urbanizzata/superficie ATO - 4<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (riduzione della<br />
permeabilità nell'ipotesi <strong>di</strong> attuazione<br />
massima delle previsioni del PAT)<br />
- 2 - 4<br />
aree <strong>di</strong> riqualificazione/superficie ATO 1 2 1 1<br />
centro storico tutela PAT/superficie ATO 2 1<br />
numero e<strong>di</strong>fici tutelati 2 1<br />
contesti figurativi/superficie ATO 4<br />
contesti complessi monumentali/superficie<br />
ATO<br />
1 2
consolidamento dei nuclei<br />
esistenti<br />
Aumento della dotazione <strong>di</strong><br />
servizi<br />
Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />
produttive / commerciali /<br />
<strong>di</strong>rezionali<br />
Potenziali offerte per lo sviluppo<br />
dell'economia locale per la<br />
creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong><br />
lavoro<br />
popolazione <strong>di</strong>rettamente<br />
esposta a emissioni e rumori<br />
generati dalle attività produttive<br />
Attivazione sistemi <strong>di</strong><br />
perequazione<br />
(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />
Sistemi più efficaci per lo<br />
sfruttamento delle risorse<br />
(efficienza energetica, ecc)<br />
207<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa/superficie ATO - 4 4<br />
servizi (primari + secondari) - 1 2<br />
superfici a destinazione<br />
produttiva/superficie ATO (incremento<br />
previsto dal PAT rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />
occupati/numero posti <strong>di</strong> lavori (come stima<br />
incremento dei posti potenziali)<br />
% popolazione entro una fascia <strong>di</strong> 100 dal<br />
perimetro zone produttive-artigianali<br />
Operazioni attivate con i sistemi della<br />
perequazione o cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio o<br />
compensazione<br />
Sistemi <strong>di</strong> risparmio energetico <strong>–</strong> bioarchitettura<br />
- BAP<br />
numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o ristrutturazioni) che<br />
applicano sistemi <strong>di</strong> recupero e risparmio<br />
dell'acqua/numero totale nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />
ristrutturazioni)<br />
Impatti cumulativi per<br />
matrice ambientale<br />
Impatti cumulativi per<br />
matrice ambientale<br />
- 4 - 2 2<br />
1 1 2<br />
1 1 2<br />
Aria -clima<br />
acqua<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
4<br />
- 2 - 2<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
7 4 -9 20 27 10 -3 31<br />
Aria -clima<br />
MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />
acqua<br />
suolo<br />
bio<strong>di</strong>versità<br />
paesaggio<br />
patrimonio<br />
Inquinanti<br />
fisici e rifiuti<br />
Stato <strong>di</strong> fatto -1 -1 -3 3 -2 4 -7 1<br />
Opzione zero -1 -1 -5 3 -2 4 -8 3<br />
Scenario PAT 7 4 -9 20 27 10 -3 31<br />
Dal confronto emerge che l’attuazione dello scenario del PAT (in termini <strong>di</strong> impatti cumulativi stimati per<br />
matrice ambientale) può generare maggiori impatti negativi per la matrice suolo (se poi si guarda nel<br />
dettaglio degli in<strong>di</strong>catori, l’impatto risulterebbe ancora più alto se non fossero state inserite le azioni <strong>di</strong><br />
mitigazione e compensazioni quali, ad esempio, fasce <strong>di</strong> transizione, aree <strong>di</strong> tutela e protezione, ecc. (cfr.<br />
capitolo 8 del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>). Dall’altro da però avvio a potenziali ricadute positive in termini <strong>di</strong><br />
miglioramento della qualità ambientale, dotazione <strong>di</strong> servizi, offerte per lo sviluppo locale. Le situazioni “stato<br />
<strong>di</strong> fatto” e “opzione zero”, pur non producendo impatti negativi come l’incremento <strong>di</strong> suolo urbanizzato, la<br />
frammentazione del territorio agricolo per la realizzazione <strong>di</strong> nuove infrastrutture, non producono gli stessi<br />
impatti postivi previsti con l’attuazione del PAT e, soprattutto, lasciano inalterate le situazioni <strong>di</strong> “criticità”<br />
emerse durante l’analisi ed evidenziate nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>.<br />
2<br />
2011<br />
Economia e<br />
società<br />
Economia e<br />
società
INDICE<br />
208<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
I. INTRODUZIONE....................................................................................................................................... 1<br />
a. Quadro normativo .............................................................................................................................. 3<br />
b. La Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no.................................................... 3<br />
c. I contenuti del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>................................................................................................. 4<br />
II. RAPPORTO SULLO STATO AMBIENTALE ........................................................................................... 9<br />
2. ARIA.................................................................................................................................................10<br />
2.1 Introduzione ..................................................................................................................................10<br />
2.2 Emissioni in atmosfera ..................................................................................................................13<br />
2.2.1 Ozono...................................................................................................................................................13<br />
2.2.2 Monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)..................................................................................................................16<br />
2.2.3 Anidride carbonica (CO2).......................................................................................................................20<br />
2.2.4 Polveri sottili (PM10)..............................................................................................................................21<br />
2.2.5 Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx).............................................................................................................................24<br />
2.2.6 Biossido <strong>di</strong> azoto (NO2).........................................................................................................................25<br />
2.2.7 Biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2) .........................................................................................................................27<br />
2.2.8 Benzene (C6H6)...................................................................................................................................30<br />
2.2.9 Benzo [a] Pirene (C20H12) ....................................................................................................................31<br />
2.3 Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento...............................................................................................................33<br />
3. CLIMA ..............................................................................................................................................34<br />
3.1 Introduzione ..................................................................................................................................34<br />
3.2 Precipitazione................................................................................................................................34<br />
3.3 Temperatura e umi<strong>di</strong>tà ..................................................................................................................36<br />
3.4 Anemologia ...................................................................................................................................37<br />
4. ACQUA.............................................................................................................................................38<br />
4.1 Introduzione ..................................................................................................................................38<br />
4.2 Le acque a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ........................................................................................................41<br />
4.2.1 Sistema Leogra Timonchio ....................................................................................................................41<br />
4.2.2 L’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE) .................................................................................................................44<br />
4.2.3 Il Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrosettori (LIM) .....................................................................................45<br />
4.2.4 Lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (SECA) .......................................................................................46<br />
4.2.5 Lo Stato <strong>Ambientale</strong> dei Corsi d’Acqua (SACA) ......................................................................................47<br />
4.3 Consumi acqua e rete fognatura....................................................................................................49<br />
4.4 L’inquinamento delle risorse idriche a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>. ...............................................................50<br />
4.4.1 Carico organico potenziale.....................................................................................................................50<br />
4.4.2 Carico trofico potenziale........................................................................................................................51<br />
4.5 Le acque sotterranee.....................................................................................................................52<br />
4.5.1 Concentrazione me<strong>di</strong>a degli inquinanti chimici nelle acque sotterranee ..................................................52<br />
4.5.2 Nitrati ....................................................................................................................................................53<br />
4.6 “Sofferenza idraulica” ....................................................................................................................54<br />
5. SUOLO E SOTTOSUOLO.................................................................................................................55<br />
5.1 Introduzione ..................................................................................................................................55<br />
5.2 Fragilità del territorio......................................................................................................................56<br />
5.2.1 Cave .....................................................................................................................................................56<br />
5.3 Morfologia .....................................................................................................................................57<br />
5.4 Uso del suolo ................................................................................................................................57<br />
5.4.1 Uso del suolo ........................................................................................................................................57<br />
5.4.2 Classificazione agronomica dei suoli ......................................................................................................58<br />
5.4.3 SAU......................................................................................................................................................59<br />
5.4.4 Aziende agricole e sistema agricolo-produttivo .......................................................................................59<br />
5.5 Permeabilità ..................................................................................................................................60<br />
5.5.1 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità per ATO ...............................................................................................................60<br />
5.6 Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori ........................................................................................................62<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
6. BIODIVERSITA’................................................................................................................................63<br />
6.1 Valutazione ecosistemica <strong>–</strong> in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità ...........................................................................63<br />
6.2 Elementi <strong>di</strong> pregio ambientale........................................................................................................64<br />
6.2.1 Formazioni vegetali ...............................................................................................................................64<br />
6.3 Pressione antropica.......................................................................................................................65<br />
7. PAESAGGIO .....................................................................................................................................66<br />
7.1 Paesaggio agrario ........................................................................................................................66<br />
7.1.1 Elementi <strong>di</strong> pregio e detrattori ................................................................................................................67<br />
8. PATRIMONIO CULTURALE E ARCHITETTONICO...........................................................................70<br />
8.1 Introduzione ..................................................................................................................................70<br />
8.2 Ville Venete...................................................................................................................................70<br />
8.3 Elementi <strong>di</strong> valenza storica ............................................................................................................72<br />
8.3.1 Siti <strong>di</strong> importanza archeologica...............................................................................................................72<br />
8.3.2 La centuriazione ...................................................................................................................................72<br />
9. INQUINANTI FISICI ..........................................................................................................................74<br />
9.1 Introduzione ..................................................................................................................................74<br />
9.2 Elettromagnetismo ........................................................................................................................74<br />
9.2.1 Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione ..............................................................................................................75<br />
9.2.2 Siti antenne per la telefonia mobile.........................................................................................................76<br />
9.3 Rumore .........................................................................................................................................80<br />
9.3.1 Piano classificazione acustica ...............................................................................................................81<br />
9.3.2 Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle infrastrutture:..................................................................................................84<br />
9.3.3 Rilievi fonometrici .................................................................................................................................85<br />
9.4 Radon ...........................................................................................................................................87<br />
9.4.1 Stima abitazioni sopra i livelli attesi .......................................................................................................87<br />
9.5 Inquinamento luminoso.................................................................................................................88<br />
9.5.1 Brillanza cielo notturno..........................................................................................................................88<br />
10. POPOLAZIONE..............................................................................................................................90<br />
10.1 Andamento della popolazione nel periodo 1981-2008 ..................................................................90<br />
10.1.1 Densità territoriale...............................................................................................................................91<br />
10.1.2 Struttura della popolazione per classi d’età (1981-2008) ......................................................................91<br />
10.1.3 In<strong>di</strong>catori demografici...........................................................................................................................93<br />
10.2 Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti a <strong>Marano</strong> <strong>–</strong> 2008 ...............................................................................96<br />
10.3 Attività e<strong>di</strong>lizia .............................................................................................................................97<br />
11. BENI MATERIALI ...........................................................................................................................99<br />
11.1 Mobilità........................................................................................................................................99<br />
11.1.1 Flussi veicolari..................................................................................................................................100<br />
11.1.2 Parco veicolare per categoria (2000-2007) ........................................................................................100<br />
11.1.3 Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno........................................................................................................................100<br />
11.1.4 Traffico autostradale .........................................................................................................................102<br />
11.1.5 Incidentalità ......................................................................................................................................103<br />
11.1.6 Accessibilità: trasporto pubblico e percorsi ciclabili.............................................................................104<br />
11.1.7 Progetti infrastrutturali a scala sovralocale..........................................................................................108<br />
11.2 Rifiuti........................................................................................................................................109<br />
11.2.1 Impianti smaltimento dei rifiuti urbani..................................................................................................109<br />
11.2.2 Rifiuti urbani ......................................................................................................................................113<br />
11.3 Attività a rischio rilevante ...........................................................................................................114<br />
11.4 Spazi pubblici ............................................................................................................................115<br />
11.4.1 Aree ver<strong>di</strong> pubbliche ..........................................................................................................................115<br />
11.4.2 Aree <strong>di</strong> interesse comune..................................................................................................................116<br />
11.4.3 Aree per l’istruzione ..........................................................................................................................117<br />
11.4.4 Aree a parcheggio ............................................................................................................................118<br />
11.5 Consumi....................................................................................................................................119<br />
11.5.1 Consumi <strong>di</strong> gas.................................................................................................................................119<br />
11.5.2 Consumi elettrici................................................................................................................................119<br />
12. PIANIFICAZIONE E VINCOLI........................................................................................................121<br />
209<br />
2011
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />
P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
12.1 Piano Territoriale <strong>di</strong> Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento ......................................................................121<br />
12.2 Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza........................................................122<br />
12.3 Piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI).........................................................................125<br />
12.4 Altri vincoli.................................................................................................................................125<br />
III. IL PERCORSO DI VALUTAZIONE......................................................................................................127<br />
3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL PAT .......................................................127<br />
3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL PAT .......................................................128<br />
3.1 La fase della concertazione e consultazione ................................................................................128<br />
4. MAPPA DELLE CRITICITÀ ..............................................................................................................131<br />
4.1 Costruzione della “mappa delle criticità”.......................................................................................131<br />
4.1.1 Sintesi degli in<strong>di</strong>catori..........................................................................................................................132<br />
5. VALUTAZIONE DI COERENZA........................................................................................................135<br />
5.1 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità....................................................................................................135<br />
5.2 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano ..............................................................................138<br />
5.2.1 Obiettivi generali del PAT ..............................................................................................................138<br />
5.2.2 In<strong>di</strong>viduazione degli ATO.....................................................................................................................139<br />
5.2.3 Obiettivi specifici del PAT....................................................................................................................143<br />
5.2.4 Le azioni del PAT ..........................................................................................................................144<br />
5.3. Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna..................................................................................................146<br />
5.3.1 Coerenza interna (1): tra obiettivi e strategie del PAT ..........................................................................146<br />
5.3.2 Gli obiettivi per ATO............................................................................................................................149<br />
5.3.3 Coerenza interna (2): tra obiettivi del PAT e le criticità-valenze ambientali per ATO ..............................151<br />
5.4 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna.........................................................................................................156<br />
5.4.1 Coerenza con i principi <strong>di</strong> sostenibilità .................................................................................................156<br />
5.4.2 Coerenza con i piani sovracomunali.....................................................................................................160<br />
6. INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI............................................................................163<br />
6.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto ................................................................................................................164<br />
6.1.1 La valutazione degli in<strong>di</strong>catori ..............................................................................................................167<br />
6.1.2 Valutazione del carico inse<strong>di</strong>ativo........................................................................................................173<br />
7. COMPARAZIONE TRA ALTERNATIVE ..........................................................................................176<br />
7.1 Valutazione azione critiche e mitigazione impatti..........................................................................176<br />
SCHEDA 1 - Trasformazione della attività fuori zona, ricomposizione del tessuto e<strong>di</strong>lizio ...............................177<br />
SCHEDA 2: Riqualificazione aree <strong>di</strong> cava ATE5 (Ambito territoriale estrattivo n. 5) ........................................181<br />
SCHEDA 3 - Rio delle Pietre ........................................................................................................................184<br />
SCHEDA 4 - Bretella viaria <strong>di</strong> collegamento ..................................................................................................186<br />
8. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ..................................................................................................189<br />
8.1 Elementi <strong>di</strong> criticità ......................................................................................................................189<br />
8.2 Potenziali impatti positivi..............................................................................................................192<br />
9. IL MONITORAGGIO .........................................................................................................................194<br />
9.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio........................................................................................................194<br />
CONCLUSIONI.........................................................................................................................................199<br />
Integrazioni secondo quanto richiesto al punto 1.4 del parere n. 38/2011 del 26.05.2011 della<br />
Commissione Regionale <strong>VAS</strong>…………………………………………………………………………………. 200<br />
210<br />
2011