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VAS – Rapporto Ambientale - Comune di Marano Vicentino

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COMUNE DI MARANO VICENTINO<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

Elaborato<br />

V.A.S<br />

P.A.T.<br />

Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica<br />

<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Elaborati adeguati alla D.G.R.V. n. 730 del 07.06.2011<br />

(approvazione del PAT ai sensi dell'art. 14 della L.r. 11/2004)<br />

Adottato con D.C.C. n. 26 del 12.05.2010<br />

Deduzioni alle osservazioni con D.C.C. n. 47 del 20.09.2010<br />

Approvato con D.G.R.V. n. 730 del 07.06.2011 (Bur n. 46 del 28.06.2011)<br />

Il Sindaco<br />

Francesco Nardello<br />

L’Assessore all’Urbanistica<br />

Giuseppe Doppio<br />

Il Segretario Comunale<br />

Carla Maria Silvestri<br />

Dirigente Settore Tecnico<br />

Silvia Mon<strong>di</strong>n<br />

Il Progettista<br />

Fernando Lucato<br />

ARCHITETTI URBANISTI ASSOCIATI AUA Strada Postumia, 139 - 36100 Vicenza<br />

Tel. 0444.535837 Fax. 0444.535860 - info@auaproject.com<br />

Coll. Loris Dalla Costa, Elena Marzari, Francesco Luca<br />

AnalisiAgronomiche<br />

Roberto de Marchi<br />

Coll. Emanuela Lapo<br />

Analisi Geologichee Idrauliche<br />

Pierluigi Marchetto<br />

Alberto Marchetto<br />

Via Diaz 31 - 36071Arzignano<br />

Tel e fax 0444-670444 stu<strong>di</strong>omarchetto@interplanet.it<br />

Informatizzazione<br />

Realizzazione GIS con Intergraph GeoMe<strong>di</strong>a<br />

STUDIO LUCA ZANELLA INGEGNERE<br />

33100 UDINE v.le XXIII marzo n.19 stu<strong>di</strong>o@lzi.it<br />

DATA Giugno 2011


Cod. comm. Nome file Rev Data Estensori Ver App<br />

MRN_02_PT MRN_02_PR_<strong>VAS</strong>_RA_app.doc V3 1.09.2011 EM - FN FL FL<br />

Progetto<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

V.A.S.<br />

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

giugno 2011<br />

Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (V.A.S.) al P.A.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no


Cod. comm. Nome file Rev Data Estensori Ver App<br />

MRN_02_PT MRN_02_PR_<strong>VAS</strong>_RA_app.doc V3 1.09.2011 EM - FN FL FL<br />

Progetto<br />

Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (V.A.S.) al P.A.T. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

a. Quadro normativo<br />

I. INTRODUZIONE<br />

Il principale riferimento normativo per la l'applicazione della procedura <strong>di</strong> V.A.S è la <strong>di</strong>rettiva comunitaria<br />

2001/42/CE concernente “la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinati piani e programmi sull’ambiente<br />

(comunemente chiamata <strong>di</strong>rettiva <strong>VAS</strong>), la cui adozione (27.06.2001) ha evidenziato la con<strong>di</strong>visione sulla<br />

necessità <strong>di</strong> incorporare il processo <strong>di</strong> valutazione ambientale in piani e programmi urbanistici, territoriali e <strong>di</strong><br />

settore, introducendo l’obbligo della valutazione preventiva con l’intento <strong>di</strong> garantire che le azioni <strong>di</strong><br />

trasformazione territoriale che si intendono realizzare siano correlate al raggiungimento <strong>di</strong> un livello<br />

accettabile <strong>di</strong> sostenibilità e <strong>di</strong> prevedere che le problematiche ambientali siano considerate sin dalle prime<br />

fasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione ed elaborazione degli strumenti urbanistici.<br />

A livello nazionale il D. Lgs 152/2006 ha introdotto la <strong>VAS</strong>, intendendola come processo per valutare gi<br />

effetti dei piani e dei programmi fin dai primi stati della loro elaborazione così da in<strong>di</strong>rizzare il processo<br />

decisionale; una riforma ai contenuti del decreto del 2006 in materia <strong>di</strong> valutazione è stata introdotta con il<br />

successivo D.Lgs 4/2008.<br />

La Regione Veneto ha dato attuazione a questa Direttiva, prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo<br />

del 2006, con la Legge Urbanistica Regionale del 23 aprile 2004 n. 11 “Norme per il governo del territorio”<br />

che introduce, nell’ambito dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> formazione degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale, la<br />

Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica. Ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 11/04, per quanto concerne il livello <strong>di</strong><br />

pianificazione comunale, è sottoposto a <strong>VAS</strong> il Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio comunale e intercomunale<br />

(PAT e PATI).<br />

Nel quadro <strong>di</strong> riferimento regionale vanno richiamate altre Deliberazioni della Giunta Regionale, prima la<br />

n.2988 del 1.10.04, intervenuta in attesa del recepimento della <strong>VAS</strong> da parte dello Stato Italiano,<br />

successivamente la Regione Veneto ha adottato con DGR n. CR 16 del 11.02.2005, in corso <strong>di</strong> esame da<br />

parte della competente commissione regionale, ma a non ancora approvato, l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ai sensi<br />

dell’art. 41), comma 1, lett. A) della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, per: “le verifiche <strong>di</strong> sostenibilità e<br />

<strong>di</strong> compatibilità necessarie per la redazione degli strumenti territoriali ed urbanistici con particolare<br />

riferimento alla Direttiva Comunitaria n. 2001/42/CE in materia <strong>di</strong> Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica (<strong>VAS</strong>)”.<br />

Il richiamo alla Direttiva europea è esplicito e costituisce esclusivo riferimento per la redazione dell’Atto <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Il 24 ottobre 2006 e stata adottata la DGR n. 3262, relativa all’iter <strong>di</strong> redazione della <strong>VAS</strong>, “Attuazione<br />

Direttiva 2001/42/CE della Comunità Europea. Guida metodologica per la Valutazione <strong>Ambientale</strong><br />

Strategica. Procedure e modalità operative. Revoca Dgr n.2961 del 26 settembre 2006 e riadozione” (BUR<br />

n. 101 del 21/11/2006). Successivamente sono state adottate: la DGR 2649 del 07.08.09 e la DGR 791 del<br />

31.3.09 per l’adeguamento delle procedure <strong>di</strong> Valutazione a seguito della mo<strong>di</strong>fica della Parte Seconda del<br />

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 cd. ”Co<strong>di</strong>ce <strong>Ambientale</strong>”, approvata dal D.Lgs 16 gennaio 2008,<br />

n.4.<br />

b. La Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

Sulla base dei quadro normativo prima esposto, la Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica redatta per il PAT <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> Vic.no è stata intesa come un proce<strong>di</strong>mento integrato e continuo in quanto capace <strong>di</strong> integrare e<br />

rendere coerente l'intero processo <strong>di</strong> pianificazione orientandolo verso la sostenibilità; continuo in quanto<br />

mantiene una interazione tra la pianificazione e la valutazione durante tutto il processo <strong>di</strong> impostazione e<br />

redazione del piano. Tale proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> valutazione è dunque inteso come uno strumento costruttivo,<br />

valutativo, <strong>di</strong> gestionale e monitoraggio.<br />

Si è costruito uno processo <strong>di</strong>namico che ha permesso un costatante aggiornamento nella fasi <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sposizione del piano.<br />

Nell’analisi <strong>di</strong> tale proce<strong>di</strong>mento è però importante tener che il PAT, per la sua natura <strong>di</strong> piano urbanistico e<br />

comunale, può intervenire sui fattori e gli elementi propri dello strumento (urbanistico) e alla scala<br />

appropriata (comunale). La <strong>VAS</strong>, nel valutare le politiche proposte dal piano, si fa carico <strong>di</strong> queste<br />

consapevolezze e, soprattutto, del fatto che lo strumento si caratterizza per una natura “strategica e <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo”. La maggior parte delle azioni che il PAT definisce, infatti, non sono progetti puntuali e dettagliati<br />

(compito affidato al Piano degli Interventi e ai Piani Attuativi), ma <strong>di</strong>rettive e in<strong>di</strong>cazioni.<br />

3


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

c. I contenuti del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Il presente documento, denominato “<strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>”, rappresenta l’attività <strong>di</strong> valutazione che si è<br />

sviluppata durante la procedura <strong>di</strong> costruzione del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio ed è costituito da:<br />

1 Introduzione<br />

2 <strong>Rapporto</strong> sullo Stato dell’ambiente: sintesi della ricostruzione del contesto attraverso la raccolta delle<br />

informazioni <strong>di</strong>sponibili finalizzata a delineare un quadro dello stato dell’ambiente e delle risorse<br />

naturali esistenti e, dove possibile, delle tendenze evolutive dei sistemi naturali e antropici. Per questa<br />

fase i principali riferimenti sono state le indagini realizzate dall’ARPAV; i dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> Vic.no.; le indagini realizzate dal geologo e dall’agronomo per la redazione del Quadro<br />

Conoscitivo; ecc. La descrizione è stata articolata per “matrici” secondo la classificazione definita<br />

dall’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionale per la realizzazione del quadro conoscitivo.<br />

ARIA<br />

Elenco degli in<strong>di</strong>catori utilizzati:<br />

NOME INDICATORE<br />

UNITA’ DI<br />

MISURA<br />

Emissioni in atmosfera Ozono µg/m 3<br />

N. superamenti soglia<br />

d'informazione<br />

N. superamenti soglia<br />

d'allarme<br />

N. superamenti obiettivo a<br />

lungo termine<br />

numero puro<br />

numero puro<br />

numero puro<br />

4<br />

DESCRIZIONE INDICATORE<br />

Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

Numero superamenti nell'anno solare del valore orario <strong>di</strong><br />

180 µg/m 3<br />

Numero superamenti nell'anno solare del valore orario <strong>di</strong><br />

240 µg/m 3<br />

Per il massimo giornaliero della me<strong>di</strong>a mobile su 8 ore:<br />

numero <strong>di</strong> superamenti nell'anno solare del valore <strong>di</strong> 120<br />

µg/m 3<br />

Emissioni in atmosfera CO µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />

N. superamenti valore limite<br />

protezione salute umana<br />

(me<strong>di</strong>a mobile 8h)<br />

numero puro<br />

Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

Per il massimo giornaliero della me<strong>di</strong>a mobile su 8 ore:<br />

numero <strong>di</strong> superamenti nell'anno solare <strong>di</strong> 10 mg/m 3<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

Emissioni in atmosfera PM10 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

N. superamenti limite<br />

giornaliero<br />

numero puro<br />

Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />

Emissioni per macrosettore<br />

NOx<br />

Emissioni in atmosfera<br />

NO2<br />

µg/m 3<br />

N. superamenti limite orario numero puro<br />

Numero dei superamenti nell'anno solare del valore<br />

giornaliero <strong>di</strong> 50 µg/m 3<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

numero superamenti nell'anno solare <strong>di</strong> 200 µg/m 3 (limite<br />

orario senza margine <strong>di</strong> tolleranza)<br />

Emissioni in atmosfera SO2 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

me<strong>di</strong>a 24 ore µg/m 3<br />

Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />

Me<strong>di</strong>a anno mg/m3<br />

Limite giornaliero da non superare per la protezione della<br />

salute umana 125 µg/m4. Da non superare più <strong>di</strong> 3 volte<br />

nell'anno civile<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

Me<strong>di</strong>a sull’anno solare valida con raccolta minima dei dati<br />

pari al 90% e periodo minimo <strong>di</strong> copertura pari a 35%, nei<br />

siti <strong>di</strong> fondo urbano e nei punti <strong>di</strong> campionamento orientati<br />

al traffico (<strong>di</strong>stribuiti nel corso dell'anno in modo da essere<br />

rappresentativi delle varie con<strong>di</strong>zioni climatiche e <strong>di</strong><br />

traffico).<br />

P<br />

P<br />

P<br />

S<br />

P<br />

S<br />

P<br />

S<br />

S<br />

P<br />

P<br />

S


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

CLIMA<br />

ACQUA<br />

Emissioni in atmosfera C6H6 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

Emissioni per macrosettore µg/m 3<br />

5<br />

Stima preliminare delle emissioni per settore <strong>di</strong> emissione,<br />

per l’anno <strong>di</strong> riferimento 2000, in ragione <strong>di</strong> alcune variabili<br />

socio-economico-ambientali note<br />

Emissioni in atmosfera C20H12 µg/m 3 Rilevamenti delle emissioni in atmosfera S<br />

Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento Localiz-zazione<br />

Precipitazioni mensili mm<br />

Numero giorni piovosi numero puro<br />

Temperatura dell’aria °C<br />

Umi<strong>di</strong>tà relativa dell’aria %<br />

Identificazione e localizzazione delle attività<br />

potenzialmente inquinanti<br />

Tabella riportante per ciascun anno le somme mensili <strong>di</strong><br />

precipitazione, i totali annuali <strong>di</strong> precipitazione ed i valori<br />

me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> precipitazione<br />

Tabella riportante per ciascun anno le somme mensili del<br />

numero. <strong>di</strong> giorni piovosi, i totali annuali ed i valori me<strong>di</strong><br />

mensili.<br />

Per ogni anno i valori mensili delle temperature a 2 metri<br />

dal suolo: me<strong>di</strong>a delle minime, me<strong>di</strong>a delle me<strong>di</strong>e, me<strong>di</strong>a<br />

delle massime<br />

Per il 2005 i valori mensili delle temperature a 2 metri dal<br />

suolo: minima delle minime e massima delle massime<br />

Valori me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> a 2 m dal suolo: minima e me<strong>di</strong>a e<br />

massima,<br />

Direzione del vento Valori me<strong>di</strong> mensili <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione vento prevalente del vento S<br />

Velocità del vento m/s Velocità del vento a 10 m dal suolo: me<strong>di</strong>a delle me<strong>di</strong>e S<br />

IBE: In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso 5 classi <strong>di</strong> qualità<br />

LIM: Livello <strong>di</strong> Inquinamento da<br />

Macrodescrittori<br />

SECA: Stato Ecologico dei Corsi<br />

d'acqua<br />

SACA: Stato ambientale dei<br />

corsi d'acqua<br />

Carico organico potenziale<br />

Il LIM è un<br />

numero a cui si<br />

associa un livello<br />

fra 1 e 5.<br />

5 classI <strong>di</strong> qualità<br />

giu<strong>di</strong>zio<br />

Abitanti<br />

equivalenti<br />

Carico trofico potenziale tonn. / anno<br />

SCAS: Stato Chimico delle<br />

Acque Sotterranee<br />

classe <strong>di</strong> qualità<br />

L’IBE è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong><br />

un determinato tratto <strong>di</strong> corso d’acqua. Si basa sull’analisi<br />

della struttura delle comunità <strong>di</strong> macroinvertebrati bentonici<br />

che vivono almeno una parte del loro ciclo biologico in<br />

acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12<br />

valori, raggruppati a loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da<br />

1, stato elevato, a 5, stato pessimo.<br />

Il LIM è un in<strong>di</strong>ce sintetico <strong>di</strong> inquinamento introdotto dal<br />

DLgs 152/99. È rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo;<br />

5=pessimo). Il LIM è un valore numerico derivato dalla<br />

somma dei valori corrispondenti al 75° percentile d ei<br />

parametri in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del DLgs 152/99 e s.m.i.. Il<br />

75° percentile viene calcolato sulla base dei risul tati delle<br />

analisi dei campionamenti effettuati nel corso <strong>di</strong> un anno. Il<br />

calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato<br />

nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando<br />

sette parametri. In base al risultato <strong>di</strong> tale calcolo a ogni<br />

parametro viene attribuito un punteggio<br />

Il SECA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e<br />

s.m.i., che definisce lo stato ecologico dei corpi idrici<br />

superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi chimicofisiche<br />

e microbiologiche (LIM) con i risultati<br />

dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce<br />

SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde, giallo,<br />

arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi<br />

<strong>di</strong> qualità 1, 2, 3, 4 e 5.<br />

Il SACA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e<br />

s.m.i., che definisce lo stato ambientale dei corpi idrici<br />

superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA con i dati<br />

relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA<br />

si attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente,<br />

scadente e pessimo.<br />

È la stima dei carichi totali da sottoporre a depurazione<br />

nell'area <strong>di</strong> interesse.<br />

E' la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità<br />

potenzialmente immesse nell’ambiente, derivanti da attività<br />

<strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale.<br />

L'in<strong>di</strong>ce definisce dal punto <strong>di</strong> vista chimico il grado <strong>di</strong><br />

compromissione degli acquiferi per cause naturali e<br />

antropiche. L'in<strong>di</strong>ce si basa sulla sud<strong>di</strong>visione in classi,<br />

determinate dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore tra i<br />

S<br />

P<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

P<br />

P<br />

S


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

SUOLO<br />

BIODIVE<br />

RSITA’<br />

PAESAGGI<br />

O<br />

INQUINANTI FISICI<br />

POPOLAZIONE<br />

CAVE<br />

6<br />

parametri <strong>di</strong> base e ad<strong>di</strong>zionali delle tabelle 20 e 21<br />

Allegato 1 del D.lgs 152/99<br />

Localizzazione e descrizione delle cave presenti nel<br />

territorio comunale: attive e <strong>di</strong>smesse<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità % Permeabilità della superficie S<br />

Morfologia Descrizione Descrizione morfologica del territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> S<br />

Uso del suolo classificazione Effettiva utilizzazione del suolo S<br />

SAU mq<br />

Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori classificazione<br />

Classificazione agronomica classificazione<br />

Superficie Agricola Utilizzabile (calcolata secondo la LUR<br />

11/2004)<br />

Sud<strong>di</strong>visione del terreno in 3 classi in base alla<br />

compatibilità dei terreni all’e<strong>di</strong>ficazione<br />

Sud<strong>di</strong>visione del territorio in 5 classi agronomiche in base<br />

alla caratteristiche agronomiche e ambientali<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità Numerico In termini <strong>di</strong> valore ecosistemico S<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pressione antropica %<br />

Ville Venete<br />

Beni archeologici<br />

Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />

Antenne <strong>di</strong> telefona mobile<br />

Classificazione acustica del<br />

territorio<br />

Rumore generato dal traffico<br />

stradale<br />

Rumore generato dalle<br />

principali infrastrutture <strong>di</strong><br />

trasporto<br />

Abitazioni che superano i limiti<br />

<strong>di</strong> riferimento<br />

Km<br />

%<br />

Incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie<br />

complessiva<br />

Identificazione, localizzazione, descrizione delle Ville <strong>di</strong><br />

particolare pregio e importanza site nel territorio comunale<br />

Identificazione, localizzazione, descrizione dei siti i<strong>di</strong><br />

importanza archeologica nel territorio comunale<br />

Sviluppo in km delle linee elettriche nel territorio<br />

Comunale.<br />

Percentuale <strong>di</strong> territorio contenuto all’interno delle fasce <strong>di</strong><br />

rispetto previste dalla LR Veneto 27/93 per gli elettrodotti<br />

<strong>di</strong> alta tensione (132 kV, 220 kV, 380 kV).<br />

% Percentuale pop P<br />

Presenza antenne <strong>di</strong> telefonia mobile S<br />

livelli <strong>di</strong> campo elettrico, prodotto dagli impianti SRB. P<br />

% Percentuale pop P<br />

dBA<br />

dBA<br />

Brillantanza del cielo notturno %<br />

%<br />

La classificazione acustica operata dal <strong>Comune</strong> con il<br />

“piano della classificazione acustica”<br />

Rumore generato dal traffico stradale in ambito urbano:<br />

rilievi fonometrici<br />

Estensione della rete stradale (autostrada) e della ferrovia:<br />

livelli <strong>di</strong> rumorosità<br />

Stima della percentuale <strong>di</strong> abitazioni che superano il limite<br />

<strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200 Bg/m 3<br />

<strong>Rapporto</strong> tra la luminosità artificiale del cielo e quella<br />

naturale me<strong>di</strong>a<br />

Densità territoriale abitante / kmq S<br />

Pirami<strong>di</strong> d'età<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

rappresentazione grafica della popolazione per classi<br />

quinquennali (piramide d’età)<br />

grado <strong>di</strong> invecchiamento della popolazione, mette cioè in<br />

evidenza il peso della popolazione anziana (dai 65 anni e<br />

oltre) rispetto alla popolazione più giovane (0-14 anni). Il<br />

valore superiore a 100 è il limite oltre il quale la<br />

popolazione “anziana” è numericamente superiore a quella<br />

“giovane”: il superamento del valore soglia <strong>di</strong> 100 in<strong>di</strong>ca<br />

che la popolazione anziana è maggiore rispetto alla<br />

popolazione della classe 0-14.<br />

rapporto tra i citta<strong>di</strong>ni presunti non autonomi per la loro età<br />

(anziani dai 65 anni in poi e giovani da 0 a 14 anni) e<br />

coloro che si presume debbano sostenerli, e cioè la parte<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

P<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

P<br />

P<br />

P<br />

P<br />

S<br />

S<br />

S


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

BENI MATERIALI<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura<br />

7<br />

rimanente della popolazione, moltiplicato per 100<br />

rapporto tra coloro che stanno per uscire dall’età lavorativa<br />

e coloro che vi stanno per entrare (15-19 anni). Il suo<br />

valore è dato dal rapporto tra i citta<strong>di</strong>ni compresi tra i 60 e i<br />

64 anni e quelli compresi tra i 14 e i 19 anni, moltiplicato<br />

per 100. Un valore superiore al 100 in<strong>di</strong>ca che è maggiore<br />

la componente in uscita dal mondo del lavoro rispetto alla<br />

componente che si appresta ad entrare nella fase<br />

lavorativa.<br />

grado <strong>di</strong> invecchiamento della componente centrale della<br />

popolazione. E’ dato dal rapporto tra la popolazione<br />

compresa tra i 45 e i 64 anni e quella compresa tra i 25 ed<br />

i 44 anni, moltiplicato per 100. Permette dunque <strong>di</strong> capire<br />

l’organizzazione della popolazione attiva rispetto all’età<br />

anagrafica della stessa.<br />

Citta<strong>di</strong>ni stranieri Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti al 2005 S<br />

Proiezioni demografiche<br />

Flussi veicolari<br />

Veicoli equivalenti<br />

e %<br />

Proiezioni demografiche al 2010,2015, 2020 in una<br />

situazione ipotetica <strong>di</strong> "chiusura delle frontiere": viene<br />

considerato solo il saldo naturale e si ipotizza un flusso<br />

migratorio pari a zero,<br />

Totale veicoli equivalenti (<strong>di</strong> cui, in %; auto, furgoni, tir) S<br />

Parco veicolare per categoria Numero Dati relativi al 2000-2003 S<br />

Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno numero<br />

Traffico autostradale numero<br />

Numero incidenti con morti o<br />

feriti<br />

stima del numero <strong>di</strong> veicoli transitati nelle due <strong>di</strong>rezioni<br />

me<strong>di</strong>amente tra le h 7.00 e le h 19.00<br />

Veicoli usciti dai caselli dell'Autostrada Valdastico dal 1003<br />

al 2003<br />

Numero Numero incidenti con morti o feriti P<br />

Sinistri per luogo Sinistri avvenuti dal 01/01/2004 al 31/12/2005, per luogo P<br />

Tipo <strong>di</strong> sinistri Sinistri per tipo dal 01/01/2004 al 31/12/2005 S<br />

Trasporto pubblico<br />

Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti<br />

Linee: numero, frequenza, itinerario S<br />

Numero Abbonamenti: destinazione, categoria <strong>di</strong> abbonati S<br />

Tonnellate/anno<br />

(t/a)<br />

Misura delle quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti S<br />

Quantità rifiuti pro-capite Kg/ab Misura delle quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti per abitante S<br />

Percentuale <strong>di</strong> raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata<br />

%<br />

Verificare l’efficacia della raccolta <strong>di</strong>fferenziata e il<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

Attività a rischio Identificazione e localizzazione attività a rischio rilevante S<br />

Consumi <strong>di</strong> Gas Metano<br />

m 3 /anno<br />

Consumi <strong>di</strong> gas metano negli anni 2000-2005 dei punti <strong>di</strong><br />

riconsegna della rete Snam<br />

3 Fase <strong>di</strong> concertazione e consultazioni per il PAT<br />

4 Mappa delle criticità: i risultati delle analisi del rapporto sullo stato dell’ambiente, degli stu<strong>di</strong><br />

agronomici, urbanistici e ambientali e della fase <strong>di</strong> concertazione hanno portato all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

alcuni aspetti rilevanti (valenze e potenzialità) e criticità che interessano <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

5 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità: in<strong>di</strong>viduazione delle finalità e priorità in materia ambientale e <strong>di</strong><br />

sviluppo sostenibile basata sulle in<strong>di</strong>cazioni definite a livello comunitario e alle criticità rilevate<br />

6 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano: la proposta <strong>di</strong> piano è stata analizzata e <strong>di</strong>sarticolata al<br />

fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed esplicitare la logica delle azioni e delle strategie proposte in relazione agli<br />

obiettivi espressi nel documento preliminare.<br />

7 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna: finalizzata a garantire che gli obiettivi e le priorità ambientali siano<br />

integrate e coerenti con progetto <strong>di</strong> piano e che le strategie del PAT siano coerenti con progetti e<br />

obiettivi definiti dai piani sovraor<strong>di</strong>nati: gli obiettivi del piano vengono così incrociati con gli obiettivi <strong>di</strong><br />

sostenibilità e con gli obiettivi <strong>di</strong> PTCP e PTRC al fine <strong>di</strong> correggere eventuali incongruenze<br />

8 Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna: con la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> specifiche matrici si verifica se e quanto le<br />

azioni siano coerenti con gli obiettivi prestabiliti. Anche in questo caso l’obiettivo è quello <strong>di</strong> verificare<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S<br />

S


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

che le azioni siano coerenti con gli obiettivi e che tutti gli obiettivi trovino una “risposta” nelle azioni del<br />

PAT.<br />

9 In<strong>di</strong>viduazione degli impatti potenziali: stima dei potenziali impatti che le azioni previste dal piano<br />

possono generare sull'ambiente (inteso sempre come ambiente naturale, fisico - antropico, sociale).<br />

10 Valutazione azioni critiche e mitigazione impatti: Valutazione critica delle scelte <strong>di</strong> piano che<br />

determinano impatti negativi: analisi approfon<strong>di</strong>ta, comparazione tra possibili alternative, definizione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rettive, prescrizioni, misure <strong>di</strong> mitigazione e/o compensazione, ecc.<br />

12 Monitoraggio: Definizione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio (specifici e generici) da attuare nella fase <strong>di</strong><br />

attuazione/realizzazione del piano<br />

Con il <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong> è redatta anche la Sintesi non tecnica.<br />

8


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

II. RAPPORTO SULLO STATO AMBIENTALE<br />

9


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

2. ARIA<br />

2.1 Introduzione<br />

In questo capitolo, sulla base dei dati <strong>di</strong>sponibili, è presentata l’analisi della qualità dell’aria, attraverso il<br />

rilevamento e la valutazione dei principali fattori inquinanti.<br />

Inquinamento atmosferico L’inquinamento atmosferico può essere definito come la presenza nell'atmosfera<br />

<strong>di</strong> sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui<br />

<strong>di</strong>versi materiali; queste sostanze <strong>di</strong> solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo<br />

sono ad un livello <strong>di</strong> concentrazione inferiore.<br />

Gli inquinanti vengono solitamente <strong>di</strong>stinti in due gruppi principali: quelli <strong>di</strong> origine antropica, cioè prodotti<br />

dall’uomo, e quelli naturali. I contaminanti atmosferici, possono anche essere classificati in primari cioè<br />

liberati nell'ambiente come tali (come ad esempio il biossido <strong>di</strong> zolfo ed il monossido <strong>di</strong> azoto) e secondari<br />

(come l’ozono) che si formano successivamente in atmosfera attraverso reazioni chimico-fisiche. Le<br />

principali cause dell’inquinamento atmosferico sono comunque da in<strong>di</strong>viduare nelle attività <strong>di</strong> produzione e<br />

utilizzo <strong>di</strong> combustibili fossili e carburanti, nelle attività <strong>di</strong> produzione industriale, <strong>di</strong> estrazione dei minerali, <strong>di</strong><br />

incenerimento dei rifiuti e nell’attività agricola. I principali inquinanti atmosferici considerati sono il monossido<br />

<strong>di</strong> carbonio (CO), gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOX), gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo (SOX), il protossido <strong>di</strong> azoto (N2O).<br />

Gli effetti sull’uomo L’inquinamento atmosferico comporta spesso numerose conseguenze a carico della<br />

salute, soprattutto nei casi in cui si verifichi un brusco innalzamento delle concentrazioni dei comuni<br />

contaminanti dell’aria (inquinamento acuto). In questi casi, l’aumentata esposizione a vari irritanti atmosferici<br />

provoca la riduzione della funzionalità polmonare, l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini, gli<br />

attacchi acuti <strong>di</strong> bronchite e l’aggravamento dei quadri <strong>di</strong> asma; il tutto comporta un forte incremento nel<br />

numero dei decessi fra le persone più sensibili a determinati inquinanti, come gli anziani o le persone affette<br />

da malattie respiratorie e car<strong>di</strong>ovascolari.<br />

L’effetto dell’inquinamento a bassi livelli e per lungo tempo risulta, invece, più subdolo e <strong>di</strong>fficile da<br />

in<strong>di</strong>viduare. Si presume che provochi a breve termine <strong>di</strong>sagio, irritazione, tossicità specifica, affezioni<br />

respiratorie acute e, in rari casi, mortalità, soprattutto fra gli anziani affetti da patologie croniche<br />

car<strong>di</strong>ovascolari o respiratorie. Gli effetti a lungo termine causati da una esposizione ad inquinanti presenti a<br />

concentrazioni relativamente basse non sono ancora completamente chiari; in ogni caso si ritiene che fra i<br />

vari effetti vi sia la comparsa <strong>di</strong> malattie polmonari croniche aspecifiche (come la bronchite cronica, l’asma e<br />

l’enfisema), la formazione <strong>di</strong> varie neoplasie maligne (cancro polmonare, leucemie) ed un aumento della<br />

mortalità per malattie car<strong>di</strong>ovascolari e respiratorie.<br />

L'aria inquinata delle gran<strong>di</strong> aree urbane ed industriali è ricca <strong>di</strong> contaminanti che possono esplicare la loro<br />

azione sia singolarmente che sinergicamente. L’inquinamento atmosferico può effettivamente causare uno<br />

stato <strong>di</strong> ansietà e paura.<br />

Gli effetti sull’ambiente L’azione operata dagli inquinanti dell’aria nei confronti dell’ambiente è sotto gli occhi<br />

<strong>di</strong> tutti. Il declino inesorabile del patrimonio animale, forestale ed agricolo, la degradazione degli ecosistemi, i<br />

danni provocati alle strutture metalliche, alle opere d’arte, alle pitture, ai fabbricati, ai materiali tessili ed in<br />

genere ai <strong>di</strong>versi materiali usati dall’uomo e per finire la riduzione della visibilità, sono tutti aspetti del<br />

complesso problema generato dall’inquinamento operato dall’uomo. Il meccanismo <strong>di</strong> aggressione operato<br />

dagli inquinanti può essere estremamente rapido o prolungato nel tempo, a seconda del gran numero <strong>di</strong><br />

fattori che possono essere implicati nel fenomeno. Gli inquinanti possono agire a livello locale magari<br />

<strong>di</strong>struggendo un’area boschiva relativamente piccola, oppure possono agire a livello globale, interessando<br />

tutte le popolazioni della terra.<br />

Riferimenti legislativi I valori limite previsti dalla normativa costituiscono i riferimenti principali per una<br />

valutazione dei dati relativi e per un giu<strong>di</strong>zio sulla qualità dell’aria. La normativa <strong>di</strong> riferimento è costituita da:<br />

1. D.M. 2/04/2002 n. 60 per: - biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2) - particolato (PM10)<br />

- biossido <strong>di</strong> azoto (NO2) 1 - piombo (Pb)<br />

- ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOX) - benzene (C6H6)<br />

- monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)<br />

2. D.Lgs 18372004 per: - ozono (O)<br />

3. DIRETTIVA 2004/107/CE per: - cadmino (Cd) - arsenico (As);<br />

1 Per il , rimangono in vigore, fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009, anche i valori limite stabiliti dal DPCM 28/03/83, come mo<strong>di</strong>ficato<br />

dal DPR 203/88 e dai successivi aggiornamenti e integrazioni.<br />

10


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P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

- nichel (Ni) - benzo(a)pirene<br />

- mercurio (Hg)<br />

Il D.M. 2/04/2002 n. 60 (pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 13.04.2002) stabilisce nuovi valori limite<br />

della qualità dell’aria. Si tratta del reperimento <strong>di</strong> due <strong>di</strong>rettive del Consiglio Europeo, la prima (1999/30/CE)<br />

relativa agli inquinanti biossido <strong>di</strong> zolfo, biossido e ossi<strong>di</strong> d’azoto, particelle e piombo; la seconda<br />

(2000/69/CE) riguardante il benzene ed il monossido <strong>di</strong> carbonio. Le novità più interessanti <strong>di</strong> questo decreto<br />

riguardano prima <strong>di</strong> tutto la definizione <strong>di</strong> nuovi limiti per gli inquinanti elencati. Vengono definite della soglie<br />

<strong>di</strong> valutazione per le quali le misure <strong>di</strong>rette possono essere abbinate o sostituite con tecniche <strong>di</strong><br />

modellazione o <strong>di</strong> stima effettive e per alcuni inquinanti, le soglie <strong>di</strong> allarme in sostituzione ai precedenti<br />

“livelli <strong>di</strong> attenzione” e “livello <strong>di</strong> allarme”. Vengono stabili, per SO2 e NOx, anche dei valori limite per la<br />

protezione della vegetazione e degli ecosistemi, in precedenza definiti solo per l’ozono.<br />

Nella tabella sotto riportata sono in<strong>di</strong>cati i limiti imposti dal D.M. 60/2002 con le relative entrate in vigore.<br />

Per alcuni inquinanti restano ancora vali<strong>di</strong> alcuni limiti, infatti l’art. 38 (D.M. 60/2002) stabilisce che:<br />

“in applicazione dell’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, fino alla<br />

data entro la quale devono essere raggiunti i valori limite <strong>di</strong> cui agli allegati I, II, III, IV e VI del D.M.<br />

60, restano in vigore i valori limite <strong>di</strong> cui all’allegato I, tabella A del decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei Ministri 28 marzo 1982, come mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 20 del decreto del Presidente<br />

della Repubblica 24 maggio, n. 203”.<br />

Inquinante Nome limite<br />

SO2<br />

NOx<br />

NO2<br />

Limite per la<br />

protezione degli<br />

ecosistemi<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme<br />

Limite per la<br />

protezione della<br />

salute umana<br />

Limite <strong>di</strong> 24 ore per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Limite per la<br />

protezione della<br />

vegetazione<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme<br />

limite orario per la<br />

protezione della<br />

salute umana<br />

Limite annuale per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Limite annuale<br />

Parametro<br />

statistico<br />

Me<strong>di</strong>a annuale e<br />

me<strong>di</strong>a invernale<br />

Superamento per 3h<br />

consecutive il valore<br />

soglia<br />

Me<strong>di</strong>a 1 h<br />

11<br />

Valore Note Rif. legislativo<br />

20 µg/m 3<br />

500 µg/m 3<br />

350 µg/m 3<br />

(al 1 gennaio 2005)<br />

Me<strong>di</strong>a 24 h 125 µg/m 3<br />

Me<strong>di</strong>a annuale 30 µg/m 3<br />

Superamento per 3h<br />

consecutive il valore<br />

soglia<br />

Me<strong>di</strong>a 1 h<br />

Me<strong>di</strong>a annuale<br />

98° percentile delle<br />

concentrazioni<br />

orarie<br />

400 µg/m 3<br />

250 µg/m 3 (2005)<br />

240 µg/m 3 (2006)<br />

230 µg/m 3 (2007)<br />

220 µg/m 3 (2008)<br />

210 µg/m 3 (2009)<br />

200 µg/m 3 (dal 2010)<br />

50 µg/m 3 (2005)<br />

48 µg/m 3 (2006)<br />

46 µg/m 3 (2007)<br />

44 µg/m 3 (2008)<br />

42 µg/m 3 (2009)<br />

40 µg/m 3 (dal 2010)<br />

da non superare più<br />

<strong>di</strong> 24 volte per anno<br />

civile<br />

da non superare più<br />

<strong>di</strong> 3 volte per anno<br />

civile<br />

da non superare più<br />

<strong>di</strong> 18 volte per anno<br />

civile<br />

D.M. 60/02<br />

200 µg/m 3 DPCM 28/03/83


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2011<br />

PM10<br />

CO<br />

Pb<br />

Limite <strong>di</strong> 24 ore per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Limite annuale per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Limite per la<br />

protezione della<br />

salute umana<br />

Limite annuale per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Bap Obiettivo <strong>di</strong> qualità<br />

Benzene<br />

O3<br />

Limite per la<br />

protezione della<br />

salute umana<br />

Livello per la<br />

protezione della<br />

Me<strong>di</strong>a 24 h 50 µg/m 3 (2005)<br />

Me<strong>di</strong>a annuale 40 µg/m 3<br />

Max giornaliero<br />

delle Me<strong>di</strong>a mobile 8<br />

h<br />

12<br />

10 µg/m 3<br />

Me<strong>di</strong>a 24 h 0,5 µg/m 3<br />

Me<strong>di</strong>a mobile<br />

annuale delle me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere<br />

Me<strong>di</strong>a annuale<br />

da non superare più<br />

<strong>di</strong> 35 volte per anno<br />

civile<br />

D.M. 60/02<br />

1 ng/m 3 D.M. 25/11/94<br />

10 µg/m 3 (2005)<br />

9 µg/m 3 (2006)<br />

8 µg/m 3 (2007)<br />

7 µg/m 3 (2008)<br />

6 µg/m 3 (2009)<br />

5 µg/m 3 (dal 2010)<br />

Me<strong>di</strong>a 24 h 65 µg/m 3<br />

vegetazione Me<strong>di</strong>a 1 h 200 µg/m 3<br />

Livello per la<br />

protezione della<br />

salute<br />

Me<strong>di</strong>a 8 h 110 µg/m 3<br />

Livello <strong>di</strong> attenzione Me<strong>di</strong>a 1 h 180 µg/m 3<br />

Livello <strong>di</strong> allarme Me<strong>di</strong>a 1 h 360 µg/m 3<br />

D.M. 60/02<br />

DM 6/5/1996<br />

Per l’Ozono i limiti fissati dal DM 6/5/1996 sono vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio, ma il D.Lgs. 183/04 ha<br />

fissato nuovi limiti in vigore dal 2010<br />

Inquinante Nome Limite Parametro statico Valore Note Rif. legislativo<br />

O3<br />

Obiettivo a lungo<br />

termine per la<br />

protezione della<br />

salute umana<br />

Obiettivo a lungo<br />

termine per la<br />

protezione della<br />

vegetazione<br />

Valore bersaglio per<br />

la protezione della<br />

salute umana<br />

Valore bersaglio per<br />

la protezione della<br />

vegetazione<br />

Soglia <strong>di</strong><br />

informazione<br />

Soglia <strong>di</strong> allarme<br />

Max giornaliero<br />

delle Me<strong>di</strong>a mobile 8<br />

h<br />

AOT40, calcolato<br />

sulla base dei valori<br />

orari da maggio a<br />

luglio<br />

me<strong>di</strong>a su 8 ore<br />

massima giornaliera<br />

AOT40, calcolato<br />

sulla base dei valori<br />

orari da maggio a<br />

luglio<br />

Superamento del<br />

valore orario<br />

Superamento del<br />

valore orario<br />

102 µg/m 3<br />

6.000 µg/m 3<br />

120 µg/m 3<br />

1,8 µg/m 3<br />

180 µg/m 3<br />

240 µg/m 3<br />

da non superare più<br />

<strong>di</strong> 25 giorni all'anno<br />

come me<strong>di</strong>a su 3<br />

anni<br />

da calcolare come<br />

me<strong>di</strong>a su 5 anni<br />

(altrimenti 3)<br />

D.Lgs. 183/04<br />

in vigore dal<br />

2010


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

Inquinante Nome limite Tipologia Valore Rif. Legislativo<br />

Ni<br />

Valore<br />

obiettivo<br />

Ma<strong>di</strong>a annuale 20 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />

Hg<br />

Valore<br />

obiettivo<br />

Ma<strong>di</strong>a annuale<br />

non<br />

definito<br />

ancora<br />

Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />

As<br />

Valore<br />

obiettivo<br />

Ma<strong>di</strong>a annuale 6 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />

Cd<br />

Valore<br />

obiettivo<br />

Ma<strong>di</strong>a annuale 5 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />

Benzo(a)<br />

pirene<br />

Valore<br />

obiettivo<br />

Ma<strong>di</strong>a annuale 1 ng/m 3 Direttiva 2004/107/EC da recepire<br />

Fonte:<br />

Le principali fonti utilizzate per il capitolo sulla matrice aria sono:<br />

ARPAV, Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza, “Monitoraggio della qualità dell’aria a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

<strong>–</strong> Via Stazione”, anno 2003 <strong>–</strong> 2004.<br />

Stazione rilocabile installata nel sito (Via Stazione) nei perio<strong>di</strong>:<br />

o dal 20/05/2003 al 10/06/2003 (periodo 1);<br />

o dal 19/08/2003 al 11/09/2003 (periodo 2);<br />

o dal 23/12/2003 al 13/01/2004 (periodo 3);<br />

o dal 01/04/2004 al 20/04/2004 (periodo 4).<br />

ARPAV, “Il monitoraggio della qualità dell’aria effettuato dalle stazioni della rete della provincia <strong>di</strong><br />

Vicenza. 2008 - 2009”<br />

ARPAV, “Monitoraggio PM10 nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano. giugno 2008 <strong>–</strong> gennaio 2009”<br />

ARPAV, CD “LR 11/04- Dati ambientali”, luglio 2006, dati forniti dal Centro Meteorologico <strong>di</strong> Teolo<br />

2.2 Emissioni in atmosfera<br />

2.2.1 Ozono<br />

Descrizione inquinante L'ozono è un gas formato da tre atomi <strong>di</strong> ossigeno (O3). In natura si trova in<br />

concentrazioni rilevanti negli strati alti dell'atmosfera terrestre (da 15 a 60 Km <strong>di</strong> altezza), dove costituisce<br />

una fascia protettiva nei confronti della ra<strong>di</strong>azione ultravioletta del sole. In questa zona dell'atmosfera, detta<br />

"stratosfera", l'ozono è dunque in<strong>di</strong>spensabile alla vita sulla terra perché impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> far passare i raggi<br />

pericolosi per la nostra salute. Negli strati bassi dell'atmosfera invece, la cosiddetta "troposfera", esso è<br />

presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree in cui la presenza <strong>di</strong> alcuni inquinanti chimici, in<br />

concomitanza <strong>di</strong> fattori meteoclimatici favorevoli, può indurne la formazione con conseguente aumento della<br />

concentrazione.<br />

In questi ultimi anni ha ricevuto una particolare attenzione per varie cause: il suo assottigliamento a livello<br />

stratosferico e l'aumento a livello troposferico dove è nocivo non solo all'uomo ma anche alla vegetazione. E’<br />

importante non confondere il buco dell’ozono con l’inquinamento da ozono. Il primo fenomeno si riferisce<br />

all'assottigliamento dello strato <strong>di</strong> ozono ci cui abbiamo bisogno per proteggerci dalle ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette,<br />

mentre “l'inquinamento da ozono” si riferisce all'aumento della sua presenza nell'aria che respiriamo<br />

soprattutto nei perio<strong>di</strong> estivi e che può avere effetti dannosi sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.<br />

Fatto rilevante è che nella bassa atmosfera l'ozono è un agente inquinante che non è prodotto <strong>di</strong>rettamente<br />

dall'attività dell'uomo, ma è originato dalle reazioni fotochimiche <strong>di</strong> inquinanti primari. Per tale motivo, l’ozono<br />

è definito un inquinante secondario. Le concentrazioni <strong>di</strong> ozono sono influenzate da <strong>di</strong>verse variabili<br />

meteorologiche come l'intensità della ra<strong>di</strong>azione solare, la temperatura, la <strong>di</strong>rezione e la velocità del vento:<br />

ecco perché si osservano delle sistematiche variazioni stagionali nei valori <strong>di</strong> ozono. L’inquinante si forma a<br />

seguito <strong>di</strong> complesse reazioni chimiche <strong>di</strong> inquinanti primari quali Composti Organici Volatili (COV) e Ossi<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Azoto (NOx), Generalmente le concentrazioni elevate <strong>di</strong> ozono non sono circoscritte ad aree limitare, ma<br />

tendono a <strong>di</strong>stribuirsi in zone con caratteristiche climatiche e orografiche simili, soprattutto in presenza <strong>di</strong><br />

stabilità atmosferica.<br />

13


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

La sua energica attività ossidante agisce, ne caso dell’uomo, attraverso compromissione dell’attività<br />

respiratoria, particolarmente nelle persone più sensibili come anziani e bambini, mentre nel caso della<br />

vegetazione è stato osservato e sperimentalmente misurato un ridotto sviluppo vegetativo. E’ un gas irritante<br />

per le mucose, è responsabile <strong>di</strong> un’ampia gamma <strong>di</strong> effetti sulla salute, che comprendono un’aumentata<br />

mortalità, un accresciuto numero <strong>di</strong> ricoveri per sintomi respiratori come tosse e <strong>di</strong>fficoltà respiratoria, un<br />

aumento degli attacchi <strong>di</strong> asma e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi della funzionalità respiratoria<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura dati L'analizzatore è un fotometro UV a doppia cella. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong><br />

0,002 ppm (1ppm = 1962 µg/m3) nel campo <strong>di</strong> misura 0-1 ppm. La taratura viene effettuata utilizzando aria<br />

pura e una miscela <strong>di</strong> ozono prodotta da un generatore fotolitico esterno.<br />

Rilevazioni Nei perio<strong>di</strong> tardo-primaverili ed estivi, le particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alta pressione, elevate<br />

temperature e scarsa ventilazione favoriscono il ristagno e l'accumulo degli inquinanti e il forte irraggiamento<br />

solare innesca una serie <strong>di</strong> reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni <strong>di</strong> ozono più elevate<br />

rispetto al livello naturale che è compreso tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo <strong>di</strong> aria. Il<br />

monitoraggio del periodo 1 (21.5.03 - 09.06.03) e del periodo 2 (20.8.03 <strong>–</strong> 10.09.03) può esser considerato<br />

abbastanza rappresentativo <strong>di</strong> tutta la stagione estiva. In questa quarantina <strong>di</strong> giorni i rilevi giornalieri<br />

superano la me<strong>di</strong>a giornaliera del livello fissato dal D.M. 16/05/1996 per la protezione della vegetazione (65<br />

µg/m3) e quelli della me<strong>di</strong>a 8h del livello <strong>di</strong> protezione della salute (110 µg/m3). Si tratta però <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong><br />

riferimento vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio, ma attualmente sostituiti con nuovi livelli dal D.L. n. 183 del<br />

21/05/2004.<br />

PERIODO 1 PERIODO 2<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

VALORE Max<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

14<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

VALORE Max<br />

µg/m 3<br />

21/05/2003 93 20/08/2003 160<br />

22/05/2003 111 21/08/2003 100 132<br />

23/05/2003 98 164 22/08/2003 95 169<br />

24/05/2003 110 161 23/08/2003 118 199<br />

25/05/2003 100 161 24/08/2003 115 180<br />

26/05/2003 99 164 25/08/2003 93 139<br />

27/05/2003 106 150 26/08/2003 87 154<br />

28/05/2003 104 156 27/08/2003 110 193<br />

29/05/2003 104 166 28/08/2003 187<br />

30/05/2003 106 171 29/08/2003 137<br />

31/05/2003 100 153 30/08/2003 87 149<br />

01/06/2003 101 146 31/08/2003 71 115<br />

02/06/2003 99 145 01/09/2003 52 75<br />

03/06/2003 95 152 02/09/2003 70 120<br />

04/06/2003 164 03/09/2003 81 121<br />

05/06/2003 103 182 04/09/2003 76 131<br />

06/06/2003 102 192 05/09/2003 77 130<br />

07/06/2003 113 180 06/09/2003 85 157<br />

08/06/2003 170 07/09/2003 106 167<br />

09/06/2003 221 08/09/2003 83 113<br />

09/09/2003 53 89<br />

10/09/2003<br />

■ Superamento obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (max 24 h = 120) DM<br />

6/5/1996<br />

■ > <strong>di</strong> 180 µg/m 3 pari al superamento del livello <strong>di</strong> attenzione (me<strong>di</strong>a 1 h)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

µg/m3<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

21/05/2003<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

22/05/2003<br />

µg/m3<br />

50<br />

0<br />

20/08/2003<br />

21/08/2003<br />

23/05/2003<br />

24/05/2003<br />

Andamento massimi orari - 03 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

Valore massimo orario limite protezione vegetazione<br />

22/08/2003<br />

µg/m3<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

21/05/2003<br />

23/08/2003<br />

25/05/2003<br />

26/05/2003<br />

27/05/2003<br />

28/05/2003<br />

29/05/2003<br />

30/05/2003<br />

31/05/2003<br />

giorno<br />

01/06/2003<br />

02/06/2003<br />

03/06/2003<br />

15<br />

04/06/2003<br />

05/06/2003<br />

Andamento massimi orari - 03 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

24/08/2003<br />

25/08/2003<br />

26/08/2003<br />

27/08/2003<br />

28/08/2003<br />

29/08/2003<br />

30/08/2003<br />

31/08/2003<br />

giorno<br />

01/09/2003<br />

02/09/2003<br />

03/09/2003<br />

04/09/2003<br />

05/09/2003<br />

06/06/2003<br />

06/09/2003<br />

07/06/2003<br />

Valore ma orario limite protezione vegetazione<br />

Andamento me<strong>di</strong>e giornaliere - 0 3 - <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

07/09/2003<br />

Me<strong>di</strong>a giornaliera limite protezione vegetazione<br />

22/05/2003<br />

23/05/2003<br />

24/05/2003<br />

25/05/2003<br />

26/05/2003<br />

27/05/2003<br />

28/05/2003<br />

29/05/2003<br />

30/05/2003<br />

31/05/2003<br />

giorno<br />

01/06/2003<br />

02/06/2003<br />

I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />

anni 2008-2009 si utilizzano i dati della<br />

campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia<br />

<strong>di</strong> Vicenza. Per la stazione <strong>di</strong> Schio (si Me<strong>di</strong>a annuale µg/m<br />

considera la stazione <strong>di</strong> Schio vista la<br />

vicinanza con <strong>Marano</strong>)<br />

3<br />

03/06/2003<br />

04/06/2003<br />

05/06/2003<br />

06/06/2003<br />

07/06/2003<br />

08/06/2003<br />

08/09/2003<br />

08/06/2003<br />

09/06/2003<br />

09/09/2003<br />

09/06/2003


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Dalle rilevazioni con centralina a <strong>Marano</strong> nel 2003 si sono rilevati superamenti della me<strong>di</strong>a giornaliera fissata<br />

dal D.M. 16/05/1996 per la protezione della vegetazione (65 µg/m 3 ). Cinque i superamenti della me<strong>di</strong>a 8h del<br />

livello <strong>di</strong> protezione della salute (110 µg/m 3 ). Anche nel 2008, nel sito <strong>di</strong> Schio, si sono rilevati superamenti<br />

del livello <strong>di</strong> allarme e del livello per la protezione della salute, mentre non sono stati rilevati superamenti del<br />

livello <strong>di</strong> allarme.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Ozono <strong>–</strong> emissioni in atmosfera<br />

(me<strong>di</strong>a oraria)<br />

2.2.2 Monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)<br />

x<br />

> 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> allarme (fissato dal DM<br />

16<br />

16/05/2006 e valido al momento del monitoraggio)<br />

180 - 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> attenzione, sotto il<br />

livello <strong>di</strong> allarme (fissati dal DM 16/05/2006 e<br />

vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio)<br />

< 180 µg/m 3 <strong>–</strong> inferiore al livello <strong>di</strong> attenzione<br />

Descrizione inquinante L’ossido <strong>di</strong> carbonio è un gas inodore, insapore e incolore, derivato prevalentemente<br />

dalla combustione incompleta dei composti del carbonio. La principale sorgente <strong>di</strong> emissione è<br />

rappresentata dai gas si scarico dei veicoli a benzina (principalmente i motori a scoppio non catalizzati),<br />

soprattutto funzionali a bassi regimi, come nelle situazioni <strong>di</strong> traffico urbano intenso e rallentato. Al fine <strong>di</strong><br />

ridurre le emissioni si è cercato <strong>di</strong> intervenire con l’introduzione delle marmitte catalitiche, rinnovo del parco<br />

autoveicolare, campagne bollino blu.<br />

Altre fonti <strong>di</strong> emissione dono gli impianti <strong>di</strong> riscaldamento alimentati con combustibili soli<strong>di</strong> o liqui<strong>di</strong> e i<br />

processi industriali come la produzione dell’acciaio, della ghisa e la raffinazione del petrolio. La pericolosità<br />

per l’uomo deriva dal fatto che il monossido <strong>di</strong> carbonio si lega facilmente con la molecola emoglobinica,<br />

sostituendo l’ossigeno, da cui la pericolosità per l’uomo.<br />

Rilevazioni - Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura La tecnica <strong>di</strong> misura utilizzata è la spettroformetria IR non<br />

<strong>di</strong>spersiva. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong> 0,1 ppm (1ppm = 1,145 mg/m 3 ) ed il range è 0-100 ppm. La taratura<br />

viene effettuata utilizzando gas campione <strong>di</strong> Azoto puro e miscela <strong>di</strong> CO a composizione certificata.<br />

PERI<br />

ODO<br />

1<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE Med 1-8<br />

mg/m 3<br />

Me<strong>di</strong>a sulle 8 ore<br />

Med 9-16<br />

mg/m 3<br />

Med 17-24<br />

mg/m 3<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

mg/m 3<br />

MEDIA<br />

MOBILE 8h<br />

mg/m 3<br />

VALORE<br />

Max<br />

mg/m 3<br />

21/05/2003 0.1 0.15 0.2 0.2<br />

22/05/2003 0 0.1 0.09 0.1 0.3<br />

23/05/2003 0.2 0.1 0.1 0.09 0.2 0.3


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

PERIODO 2<br />

PERIODO 3<br />

24/05/2003 0.2 0 0.1 0.12 0.2 0.3<br />

25/05/2003 0.3 0 0 0.13 0.3 0.5<br />

26/05/2003 0.2 0.1 0.1 0.14 0.3 0.5<br />

27/05/2003 0.3 0.1 0.1 0.13 0.3 0.4<br />

28/05/2003 0.2 0 0 0.1 0.2 0.5<br />

29/05/2003 0.3 0.2 0.4 0.27 0.4 0.5<br />

30/05/2003 0.3 0.3 0.4 0.36 0.4 0.6<br />

31/05/2003 0.4 0.3 0.4 0.36 0.5 0.6<br />

01/06/2003 0.2 0.2 0.2 0.2 0.4 0.3<br />

02/06/2003 0.2 0.2 0.2 0.17 0.2 0.2<br />

03/06/2003 0.2 0.2 0.3 0.04 0.3 0.3<br />

04/06/2003 0.2 0.3 0.3 0.3 0.5<br />

05/06/2003 0.3 0.2 0.3 0.28 0.3 0.4<br />

06/06/2003 0.3 0.3 0.4 0.31 0.4 0.6<br />

07/06/2003 0.2 0.2 0.3 0.26 0.4 0.4<br />

08/06/2003 0.3 0.26 0.4 0.5<br />

09/06/2003 0<br />

20/08/2003 0.3 0.3 0.33 0.4 0.5<br />

21/08/2003 0.4 0.4 0.4<br />

22/08/2003 0.3 0.3 0.29 0.3 0.4<br />

23/08/2003 0.3 0.3 0.4 0.37 0.4 0.6<br />

24/08/2003 0.4 0.4 0.4 0.43 0.5 0.6<br />

25/08/2003 0.3 0.3 0.3 0.3 0.4 0.4<br />

26/08/2003 0.3 0.3 0.4 0.31 0.4 0.5<br />

27/08/2003 0.3 0.3 0.33 0.4 0.6<br />

28/08/2003 0.4 0.44 0.5 0.6<br />

29/08/2003 0.3 0.1 0.22 0.3 0.4<br />

30/08/2003 0.2 0.1 0.1 0.11 0.2 0.2<br />

31/08/2003 0.1 0 0.1 0.08 0.2 0.2<br />

01/09/2003 0.1 0.1 0.1 0.06 0.1 0.2<br />

02/09/2003 0.2 0.1 0.1 0.1 0.2 0.4<br />

03/09/2003 0 0 0.1 0.04 0.1 0.2<br />

04/09/2003 0.2 0.2 0.3 0.23 0.3 0.6<br />

05/09/2003 0.4 0.2 0.3 0.31 0.4 0.7<br />

06/09/2003 0.3 0.3 0.4 0.33 0.4 0.6<br />

07/09/2003 0.4 0.2 0.3 0.3 0.4 0.5<br />

08/09/2003 0.3 0.3 0.3 0.29 0.3 0.5<br />

09/09/2003 0.3 0.4 0.4 0.35 0.4 0.6<br />

10/09/2003 0.1 0.4 0.1<br />

24/12/2003 0.6 0.3 1.2 1.24 1.2 1.9<br />

25/12/2003 0.3 0.3 1.1 0.58 1.2 1.5<br />

26/12/2003 0.3 0.2 0.9 0.48 1.1 1.5<br />

27/12/2003 0.3 0.9 1.7 0.98 1.7 2.1<br />

28/12/2003 0.3 0.2 0.2 0.23 1.6 0.9<br />

29/12/2003 0.1 0.2 0.2 0.19 0.2 0.5<br />

30/12/2003 0.2 0.3 0.4 0.35 0.4 0.9<br />

31/12/2003 0.1 0.2 1 0.47 1 1.6<br />

01/01/2004 0.4 0.2 0.8 0.42 1 1.6<br />

02/01/2004 0.2 0.2 0.6 0.35 0.8 0.8<br />

03/01/2004 0.3 0.3 1 0.52 1 1.5<br />

04/01/2004 0.4 0.2 1 0.54 1 1.5<br />

05/01/2004 0.5 0.5 1.3 0.75 1.3 1.9<br />

17


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

PERIODO 4<br />

Valore (mg/m3)<br />

3.4<br />

2.9<br />

2.4<br />

1.9<br />

1.4<br />

0.9<br />

0.4<br />

-0.1<br />

06/01/2004 0.3 0.2 0.9 0.47 1.3 1.1<br />

07/01/2004 0.4 0.7 1.4 0.83 1.4 2.9<br />

08/01/2004 0.3 0.5 1.2 0.67 1.4 2<br />

09/01/2004 0.6 0.7 0.9 0.93 1.2 1.7<br />

10/01/2004 0.3 0.2 0.2 0.21 1 0.6<br />

11/01/2004 0.5 0.3 1.4 0.75 1.4 2.2<br />

12/01/2004 0.4 0.6 1.4 0.61 1.4 2.2<br />

03/04/2004 1.2 0.2 0.3 0.55 1.3 1.6<br />

04/04/2004 0.3 0.2 0.2 0.22 0.4 0.4<br />

05/04/2004 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3<br />

06/04/2004 0.2 0.2 0.2 0.18 0.2 0.3<br />

07/04/2004 0.2 0.2 0.3 0.2 0.3 0.4<br />

08/04/2004 0.3 0.1 0.1 0.16 0.3 0.5<br />

09/04/2004 0.2 0.2 0.3 0.2 0.3 0.3<br />

10/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.17 0.2 0.3<br />

11/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.14 0.2 0.3<br />

12/04/2004 0.2 0.1 0.2 0.14 0.2 0.2<br />

13/04/2004 0.2 0.1 0.3 0.19 0.3 0.5<br />

14/04/2004 0.2 0.1 0.3 0.22 0.3 0.5<br />

15/04/2004 0.2 1.2 0.62 1.2 1.3<br />

16/04/2004 0.8 1.1 1 0.99 1.1 1.4<br />

17/04/2004 0.9 1.1 1.3 1.09 1.3 1.5<br />

18/04/2004 1.2 1 1.2 1.02 1.4 1.5<br />

19/04/2004 1.1 0.7 1.1 0.91 1.2 1.3<br />

La concentrazione <strong>di</strong> CO a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2003-2004]<br />

Me<strong>di</strong>e giornaliere Me<strong>di</strong>a mobile 8h Valore max<br />

Tutti < 10 mg/m3 v.l. me<strong>di</strong>a moblie 8h 2005 (D.M. 60/2002)<br />

PERIODO 1<br />

(maggio - giugno 2003)<br />

PERIODO 2<br />

(agosto - settembre 2003)<br />

18<br />

PERIODO 3<br />

(<strong>di</strong>cembre - gennaio 2004)<br />

PERIODO 4<br />

(aprile 2004)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Valore (mg/m3)<br />

0.7<br />

0.6<br />

0.5<br />

0.4<br />

0.3<br />

0.2<br />

0.1<br />

0<br />

Andamento me<strong>di</strong>e orarie giorno tipo (CO)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24<br />

Stima delle emisssioni comunali per macrosettore<br />

Emissioni CO<br />

ORE<br />

Macrosettori t/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 76.93<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 5.64<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 3.09<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

19<br />

0.00<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />

7 Trasporto su strada 432.41<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 19.11<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.29<br />

10 Agricoltura 0.00<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />

544.31<br />

I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />

anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza. Anche in<br />

questo caso, vista la vicinanza con il comune <strong>di</strong> Schio vengono considerati i dati rilevati in questo sito:<br />

(valori espressi in mg/m 3 )


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

20<br />

Serie storica 2003-2008 nel sito <strong>di</strong> Schio<br />

Serie storica 2003-2008 nel sito <strong>di</strong><br />

Thiene<br />

Dai rilievi del 2003-04 nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> si legge che la soglia fissata dal D. M. 60/2002 (pari a 10<br />

mg/m 3 ) non è mai stata superata. Il massimo valore orario si è registrato il 7 gennaio 2004 alle ore 19 con<br />

2,9 mg/m3. Il DPCM 28/03/1983 fissa come limite orario 40 mg/m 3 . Anche le me<strong>di</strong>e 8 ore sono nettamente<br />

inferiori ai limiti previsti, rispettivamente <strong>di</strong> 10 e 14 mg/m3 (questo ultimo valore è stato ridotto a 12 mg/m3<br />

nel 2004 e a 10 mg/m3 nel 2005). L’andamento del giorno tipo, rivela una <strong>di</strong>fferenza modesta fra le varie ore<br />

con una escursione me<strong>di</strong>a racchiusa fra 0,2 e 0,6 mg/m3. Anche dal monitoraggio a livello provinciale non<br />

risultano (in nessun siti della rete <strong>di</strong> monitoraggio provinciale per il 2008) superamenti del limite previsto<br />

dall’attuale normativa.<br />

Sulla base della stima delle emissioni per macrosettori nel 2000, il comune, con un totale nei macrosettori <strong>di</strong><br />

544,32 t/anno, rientra <strong>di</strong> poco nella classe dei comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> CO compresa tra<br />

500 e 2000 t/anno. Il traffico rappresenta la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento (relativamente al monossido <strong>di</strong><br />

carbonio) e rappresenta quasi l’80% del totale delle emissioni <strong>di</strong> CO. Il 14% è rappresentato dalle emissioni<br />

degli impianti a combustione non industriale.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

5 - 10 µg/m 3<br />

Monossido <strong>di</strong> carbonio <strong>–</strong><br />

emissioni in atmosfera (me<strong>di</strong>a 8<br />

h) x < 10 µg/m 3<br />

2.2.3 Anidride carbonica (CO2)<br />

> 10 µg/m 3 - Superamento del limite 8 ore (DPR 60/02)<br />

Descrizione inquinante L'anidride carbonica (nota anche come <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> carbonio o biossido <strong>di</strong> carbonio) è<br />

un'anidride formata da un atomo <strong>di</strong> carbonio legato a due atomi <strong>di</strong> ossigeno. È una sostanza fondamentale<br />

nei processi vitali delle piante e degli animali. È un gas incolore e inodore, non è tossica in sé, ma non è<br />

respirabile e quin<strong>di</strong> può provocare la morte per asfissia.<br />

Respirare un'atmosfera particolarmente ricca <strong>di</strong> CO2 produce un sapore acidulo in bocca ed un senso <strong>di</strong><br />

irritazione nel naso e nella gola; ciò è dovuto al suo reagire con l'acqua per formare acido carbonico. Oltre<br />

ad intervenire in numerosi processi biologici quali la fotosintesi clorofilliana, attraverso la quale viene<br />

utilizzata dalle piante ver<strong>di</strong> come “alimento”, l’anidride carbonica contribuisce a regolare il naturale effetto<br />

serra del pianeta. La ottimale è garantita dalla presenza <strong>di</strong> piante ver<strong>di</strong>, in particolare dalle gran<strong>di</strong> foreste, e<br />

attraverso l’assorbimento da parte degli oceani. Nell’ultimo secolo, tuttavia, il fenomeno dell’effetto serra si è


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

intensificato ed ha provocato un aumento della temperatura me<strong>di</strong>a del Pianeta. L’incremento dei gas serra<br />

riguarda in modo particolare l’anidride carbonica che viene prodotta in tutti i fenomeni <strong>di</strong> combustione legati<br />

alle attività umane (attività industriali, emissioni degli autoveicoli, produzione <strong>di</strong> energia elettrica).<br />

L’incremento <strong>di</strong>pende inoltre, anche se in<strong>di</strong>rettamente, dalla deforestazione .<br />

Stima delle emisssioni comunali per macrosettore La stima, a livello comunale, delle emissioni <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica permette <strong>di</strong> delineare un quadro completo sulle principali fonti emissive (definiti macrosettori).<br />

Emissioni CO2<br />

Macrosettori t/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 15.726<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 7.237<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 526<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 202<br />

7 Trasporto su strada 14.660<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 1.377<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0<br />

10 Agricoltura 0<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0<br />

0<br />

39.728<br />

Emerge dunque che le principali fonti <strong>di</strong> inquinamento (per l’anidride carbonica) sono gli impianti <strong>di</strong><br />

combustione non industriale, il trasporto su strada e la combustione nell’industria manifatturiera. Le<br />

emissioni <strong>di</strong> CO2 nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono tra le più basse rispetto a quelle registrate negli altri<br />

comuni del Veneto. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 39.728 Kt/anno rientra nella classe <strong>di</strong> comuni del<br />

Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> CO2 inferiore a 50 Kt/anno.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Anidride carbonica <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (t/anno)<br />

2.2.4 Polveri sottili (PM10)<br />

> 600.000 t/anno<br />

50.000 <strong>–</strong> 600.000 t/anno (602.719 stima emissioni totale macrosettori<br />

per la città <strong>di</strong> Vicenza)<br />

x < 50.000 t/anno<br />

Descrizione inquinante Si tratta <strong>di</strong> una subfrazione del articolato sospeso (PTS), il D.M. 60/2002 lo<br />

definisce: “ fazione del articolato sospeso in aria ambiente che passa attraverso un sistema <strong>di</strong> separazione<br />

in grado <strong>di</strong> selezionale il materiale articolato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 10 µm, con un’efficienza <strong>di</strong> cambiamento pari al<br />

50%”. Il PM10 è dunque principalmente costituito da materiale solido inorgano e organico con <strong>di</strong>mensioni<br />

fino a 10 micron <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro ed è ulteriormente sud<strong>di</strong>viso in articolato grossolano (2,5 - 10 micron) e<br />

particolato fine (< 2,5 micron). Le particelle < 2,5 micron si formano durante una sequenza <strong>di</strong> reazioni<br />

fitochimiche che portano anche alla formazione <strong>di</strong> O3 e dalla combustione <strong>di</strong> carburanti e loro prodotti <strong>di</strong><br />

reazione nei motori degli autoveicoli. Le particelle grossolane sono costituite da polvere minerale, per<br />

sminuzzamento <strong>di</strong> masse più gran<strong>di</strong> in altre più piccole, prodotti <strong>di</strong> erosione del suolo causata da agenti<br />

naturali, prodotti <strong>di</strong> usura dell'asfalto, dei pneumatici, dei freni e della frizione. Questo tipo <strong>di</strong> inquinante<br />

raggiunge notoriamente valori più elevati <strong>di</strong> concentrazione nella stagione più fredda. Le polveri sottili sono<br />

emesse principalmente dai mezzi <strong>di</strong> trasporto , soprattutto <strong>di</strong>sel, e dagli impianti <strong>di</strong> riscaldamento. La loro<br />

pericolosità per la salute deriva dal fatto che spesso alle polveri sono associati altri inquinanti con effetti<br />

tossici.<br />

Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura Il metodo prevede la raccolta per 24 ore su filtro in fibra <strong>di</strong> quarzo<br />

della frazione <strong>di</strong> polveri aero<strong>di</strong>sperse con <strong>di</strong>ametro equivalente inferiore a 10 micron. Questo è garantito<br />

21


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

dalla testa <strong>di</strong> prelievo e relativo flusso <strong>di</strong> aspirazione secondo norme EN 12341. La massa <strong>di</strong> polvere<br />

raccolta è determinata gravimetricamente dopo con<strong>di</strong>zionamento a 20°C e 50% U.R. Tale metodo è quello<br />

previsto dal D.M. 60/2002. Il limite <strong>di</strong> rilevabilità è <strong>di</strong> 0,3 μg/m3.<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

PERIODO 1 PERIODO 2 PERIODO 3 PERIODO 4<br />

Me<strong>di</strong>a 24h<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>a 24h<br />

µg/m 3<br />

22<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>a 24h<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>a 24h<br />

µg/m 3<br />

21/05/2003 20/08/2003 24/12/2003 32 03/04/2004 98<br />

22/05/2003 21/08/2003 25 25/12/2003 31 04/04/2004 97<br />

23/05/2003 32 22/08/2003 25 26/12/2003 43 05/04/2004 91<br />

24/05/2003 28 23/08/2003 37 27/12/2003 68 06/04/2004 33<br />

25/05/2003 29 24/08/2003 37 28/12/2003 16 07/04/2004 20<br />

26/05/2003 39 25/08/2003 14 29/12/2003 08/04/2004 18<br />

27/05/2003 32 26/08/2003 22 30/12/2003 13 09/04/2004 15<br />

28/05/2003 30 27/08/2003 31/12/2003 19 10/04/2004 16<br />

29/05/2003 26 28/08/2003 01/01/2004 43 11/04/2004 21<br />

30/05/2003 27 29/08/2003 02/01/2004 23 12/04/2004 18<br />

31/05/2003 30 30/08/2003 26 03/01/2004 36 13/04/2004 23<br />

01/06/2003 20 31/08/2003 17 04/01/2004 50 14/04/2004 37<br />

02/06/2003 23 01/09/2003 11 05/01/2004 76 15/04/2004 55<br />

03/06/2003 31 02/09/2003 15 06/01/2004 74 16/04/2004 33<br />

04/06/2003 50 03/09/2003 18 07/01/2004 97 17/04/2004 21<br />

05/06/2003 46 04/09/2003 27 08/01/2004 75 18/04/2004 41<br />

06/06/2003 42 05/09/2003 34 09/01/2004 79 19/04/2004 22<br />

07/06/2003 32 06/09/2003 34 10/01/2004 14<br />

08/06/2003 07/09/2003 31 11/01/2004<br />

09/06/2003 08/09/2003 24 12/01/2004 76<br />

09/09/2003 24<br />

10/09/2003 19<br />

Me<strong>di</strong>a periodo 32,3 Me<strong>di</strong>a periodo 24,4 Me<strong>di</strong>a periodo 48,1 Me<strong>di</strong>a periodo 38,8<br />

Me<strong>di</strong>a 36,0<br />

■ superamento del valore limite per la salvaguar<strong>di</strong>a della salute umana fissato dal DM 60/02: “la me<strong>di</strong>a giornaliera non deve superare più <strong>di</strong><br />

35 volte per anno civile la soglia <strong>di</strong> 50 µg/m 3”<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Ma<strong>di</strong>e giornaliere valide<br />

µg/m3 Ma<strong>di</strong>e giornaliere valide Limite DM 60/02<br />

giorni<br />

I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />

anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza e il<br />

monitoraggio nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano. I dati sintetici relativi alla centralina localizzata nel<br />

comune <strong>di</strong> Schio sono i seguenti:


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Su 351 giorni con dati vali<strong>di</strong> si sono registrati 47 superamenti del limite <strong>di</strong> 50 µg/m 3 (DM 60/02)<br />

Per quanto riguarda il Monitoraggio nel comune <strong>di</strong> San Vito <strong>di</strong> Leguzzano si sottolinea:<br />

▪ su 203 giorni <strong>di</strong> misurazioni<br />

vali<strong>di</strong> sono stati registrati 32<br />

giorni <strong>di</strong> superamento del limite<br />

giornaliero sulle 24 ore per la<br />

protezione della salute umana<br />

(limite da non superare più <strong>di</strong><br />

35 volte nell’asco dell’anno<br />

civile);<br />

▪ la me<strong>di</strong>a complessiva delle<br />

concentrazioni giornaliere<br />

registrata nel sito <strong>di</strong> San Vito è<br />

interme<strong>di</strong>a rispetto ai siti <strong>di</strong><br />

Schio e Vicenza (Quartiere<br />

Italia);<br />

▪ i dati risultano in linea rispetto<br />

ai risultati del monitoraggio<br />

2006-07 effettuato in un vicino<br />

sito sempre a San Vito <strong>di</strong><br />

Leguzzano.<br />

23


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Stima delle emissioni comunali per macrosettore per il particolato PM10.<br />

Emissioni PM10<br />

Macrosettori t/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 3.34<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 3.84<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.98<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

0.00<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />

7 Trasporto su strada 7.47<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 2.63<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.39<br />

10 Agricoltura 0.05<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />

18.8<br />

Nei quattro perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> monitoraggio del 2003, i giorni che hanno superato il limite, sono stati 11 (segnati in<br />

rosso nella tabella) con punte elevate tra il 5 e il 9 gennaio e tra il 3 e il 5 aprile (con i valori me<strong>di</strong> massimi<br />

rispettivamente <strong>di</strong> 97 e 98 µg/m 3 ).<br />

Per quanto riguarda il monitoraggio della rete provinciale, si evidenzia che nel sito <strong>di</strong> Schio, nei mesi da<br />

maggio ad agosto non si sono registrati giorni <strong>di</strong> superamento del limite giornaliero, i mesi con più<br />

superamenti sono stati febbraio e ottobre.<br />

Dalla stima <strong>di</strong> emissioni per macrosettore <strong>di</strong> evince che la principale fonte <strong>di</strong> emissione delle polveri sottili è il<br />

trasporto su strada, seguito dagli impianti <strong>di</strong> combustione non industriale, la combustione nell’industria<br />

manifatturiera, altre sorgenti e macchinari mobili (off-road). Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 19 t/anno<br />

<strong>Marano</strong> Vic.no rientra comunque nella classe dei comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> PM10 inferiore a<br />

20 t/anno.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Polveri Sottili <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />

2.2.5 Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx)<br />

x<br />

> 50 µg/m 3 per più <strong>di</strong> 35 volte anno (limite per la protezione della salute<br />

umana fissato dal DM 60/02)<br />

Anche superiore a 50, ma non più <strong>di</strong> 35 volte anno (limite per la<br />

protezione della salute umana fissato dal DM 60/02)<br />

< 50 µg/m 3<br />

Descrizione inquinante Pur essendo presenti in atmosfera <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, per quanto<br />

riguarda l’inquinamento dell’aria si fa quasi esclusivamente riferimento al termine NOx che sta ad in<strong>di</strong>care la<br />

somma pesata del monossido <strong>di</strong> azoto, NO, e del biossido <strong>di</strong> azoto, NO2 (originati secondo le reazioni: N2 +<br />

O2 2NO e 2NO + O2 2NO2).<br />

È un gas incolore, insapore ed inodore; è anche chiamato ossido nitrico. E’ prodotto soprattutto nel corso dei<br />

processi <strong>di</strong> combustione ad alta temperatura assieme al biossido <strong>di</strong> azoto (che costituisce meno del 5% degli<br />

NOx totali emessi). Viene poi ossidato in atmosfera dall’ossigeno e più rapidamente dall’ozono producendo<br />

biossido <strong>di</strong> azoto. La sua tossicità è limitata, al contrario <strong>di</strong> quella del biossido <strong>di</strong> azoto che risulta invece<br />

notevole.<br />

E’ stato stimato che gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto contribuiscano per il 30% alla formazione delle piogge acide (il<br />

restante è imputabile al biossido <strong>di</strong> zolfo e ad altri inquinanti). Da notare che vengono per lo più emessi da<br />

sorgenti al suolo e sono solo parzialmente solubili in acqua, aspetto che influenza notevolmente il trasporto e<br />

gli effetti a <strong>di</strong>stanza. Alle normali temperature dell'aria le precedenti reazioni non sono spontanee, mentre<br />

<strong>di</strong>ventano significative a temperature al <strong>di</strong> sopra dei 1100°C.<br />

24


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Stima emissioni comunali per macrosettore<br />

Emissioni NOx<br />

Macrosettori t/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 16.81<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 5.49<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.31<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

0.00<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />

7 Trasporto su strada 92.71<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 18.22<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.30<br />

10 Agricoltura 0.01<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />

134.00<br />

Dalla stima a livello regionale per macrosettori emerge che la principale finte <strong>di</strong> emissione dell’ossido <strong>di</strong><br />

azoto è il trasporto su strada.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />

2.2.6 Biossido <strong>di</strong> azoto (NO2)<br />

> 500 t/anno<br />

200-500 t/anno<br />

x < 200 t/anno<br />

Descrizione inquinante Il biossido <strong>di</strong> azoto è un gas tossico <strong>di</strong> colore giallo-rosso, dall’odore forte e pungente<br />

e con grande potere irritante; è un energico ossidante, molto reattivo e quin<strong>di</strong> altamente corrosivo. Esiste<br />

nelle due forme N2O4 (forma <strong>di</strong>mera) e NO2 che si forma per <strong>di</strong>ssociazione delle molecole <strong>di</strong>mere. Il colore<br />

rossastro dei fumi è dato dalla presenza della forma NO2 (che è quella prevalente). Il ben noto colore<br />

giallognolo delle foschie che ricoprono le città ad elevato traffico è dovuto per l’appunto al biossido <strong>di</strong> azoto.<br />

Rappresenta un inquinante secondario dato che deriva, per lo più, dall’ossidazione in atmosfera del<br />

monossido <strong>di</strong> azoto. Svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in quanto<br />

costituisce l’interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> base per la produzione <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> inquinanti secondari molto pericolosi<br />

come l’ozono, l’acido nitrico, l’acido nitroso, gli alchilnitrati, i perossiacetililnitrati, ecc.<br />

PERIODO 1<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Med 1-8<br />

mg/m 3<br />

Med 9-16<br />

mg/m 3<br />

Med 17-24<br />

mg/m 3<br />

25<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

mg/m 3<br />

MEDIA<br />

MOBILE 8h<br />

mg/m 3<br />

VALORE Max<br />

mg/m 3<br />

21/05/2003 26 23.08 38<br />

22/05/2003 16 48 31.65 73<br />

23/05/2003 42 35 43 39.78 40 62<br />

24/05/2003 38 25 51 38.26 38 76<br />

25/05/2003 45 32 41 39.09 39 61<br />

26/05/2003 39 39 59 45.65 46 83<br />

27/05/2003 30 30 39 36.57 33 51<br />

28/05/2003 30 30 39 33.09 33 51<br />

29/05/2003 44 28 36 35.52 35 54<br />

30/05/2003 39 23 46 35.57 36 69<br />

31/05/2003 51 25 36 37.00 37 74


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

PERIODO 2<br />

PERIODO 3<br />

PE<br />

RIO<br />

DO<br />

4<br />

01/06/2003 31 25 37 31.09 31 50<br />

02/06/2003 25 19 29 24.17 24 33<br />

03/06/2003 25 20 22.69 37<br />

04/06/2003 23 24 29.20 44<br />

05/06/2003 26 21 39 29.52 30 51<br />

06/06/2003 29 32 27.62 29 46<br />

07/06/2003 26 13 21 19.52 19 32<br />

08/06/2003 24 18.33 37<br />

09/06/2003 25 36 30.94 46<br />

20/08/2003 9 21 15.47 33<br />

21/08/2003 19 9 15 13.97 14 28<br />

22/08/2003 25 12 17 17.52 18 37<br />

23/08/2003 27 11 22 19.43 19 36<br />

24/08/2003 21 8 14 13.87 14 36<br />

25/08/2003 12 16 18 15.00 15 28<br />

26/08/2003 20 13 33 21.83 22 51<br />

27/08/2003 23 17 20.63 21 37<br />

28/08/2003 15 18.85 30<br />

29/08/2003 11 13.67 21<br />

30/08/2003 22 10 13 14.70 15 27<br />

31/08/2003 19 6 19 14.43 14 36<br />

01/09/2003 21 22 17 20.09 20 38<br />

02/09/2003 22 18 22 20.52 21 40<br />

03/09/2003 14 13 31 19.74 20 54<br />

04/09/2003 29 18 32 26.17 26 51<br />

05/09/2003 31 23 32 28.52 29 53<br />

06/09/2003 27 17 32 25.30 25 65<br />

07/09/2003 25 9 23 18.78 19 40<br />

08/09/2003 17 23 16 18.78 19 43<br />

09/09/2003 20 29 17 22.09 22 42<br />

24/12/2003 35 26 54 38.96 39 75<br />

25/12/2003 23 17 53 31.00 31 62<br />

26/12/2003 35 33 59 42.42 42 70<br />

27/12/2003 34 56 59 49.58 50 69<br />

28/12/2003 16 20 24 20.00 20 44<br />

29/12/2003 12 22 20 17.92 18 46<br />

30/12/2003 14 40 38 30.50 31 52<br />

31/12/2003 13 25 42 26.42 27 53<br />

01/01/2004 25 19 30 24.92 25 38<br />

02/01/2004 17 15 34 21.75 22 40<br />

03/01/2004 22 18 45 28.33 28 55<br />

04/01/2004 25 18 38 27.17 27 45<br />

05/01/2004 28 36 52 38.29 38 64<br />

06/01/2004 34 29 52 38.63 39 59<br />

07/01/2004 34 56 65 51.63 52 89<br />

08/01/2004 35 49 66 49.92 50 81<br />

09/01/2004 40 51 51 47.38 47 61<br />

10/01/2004 29 19 14 20.58 21 39<br />

11/01/2004 37 32 52 40.38 40 57<br />

12/01/2004 35 54 65 51.38 51 83<br />

03/04/2004 34 19 28 26.88 27 47<br />

04/04/2004 22 16 25 20.85 21 35<br />

26


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

05/04/2004 28 37 36 33.67 34 69<br />

06/04/2004 17 30 39 28.92 29 54<br />

07/04/2004 17 31 38 28.50 29 49<br />

08/04/2004 30 20 10 19.88 20 58<br />

09/04/2004 12 19 24 18.71 19 33<br />

10/04/2004 11 11 28 16.38 16 43<br />

11/04/2004 22 5 23 16.50 17 49<br />

12/04/2004 10 9 18 12.08 12 33<br />

13/04/2004 16 17 34 22.29 22 54<br />

14/04/2004 22 31 47 33.46 33 62<br />

15/04/2004 28 37 32.79 35 61<br />

16/04/2004 20 35 34 29.88 30 56<br />

17/04/2004 14 8 23 15.17 15 40<br />

18/04/2004 19 12 34 18.08 18 31<br />

19/04/2004 18 18.33 34<br />

I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />

anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza.<br />

I dati sintetici relativi alle centraline localizzate nei comuni <strong>di</strong> Schio e Thiene sono i seguenti:<br />

Schio<br />

Thiene<br />

Le me<strong>di</strong>e orarie durante il monitoraggio 2003-04, hanno raggiunto un massimo <strong>di</strong> 89 µg/m3 il 17/01/2004 alle<br />

ore 19. Le me<strong>di</strong>e dei valori nei quattro perio<strong>di</strong> considerati sono state rispettivamente <strong>di</strong> 32 µg/m 3 , 29 µg/m 3 ,<br />

35 µg/m 3 , 23 µg/m 3 , e 28 µg/m 3 la me<strong>di</strong>a complessiva. Il decreto del 2002 ha fissato per il 2010 il valore<br />

massimo per la me<strong>di</strong>a 1 h <strong>di</strong> 200 µg/m 3 , valore ben superiore rispetto alla massima raggiunta nel periodo <strong>di</strong><br />

riferimento (89), e il valore massimo della me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> 40 µg/m 3 . I dati rilevati non permettono un<br />

<strong>di</strong>retto raffronto, ma nessuna me<strong>di</strong>a ha finora raggiunto il valore limite.<br />

Dal monitoraggio provinciale del 2008 non si sono rilevati superamenti nei siti analizzati ad eccezione <strong>di</strong> due<br />

stazioni localizzate nel capoluogo.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (me<strong>di</strong>a 24 h)<br />

2.2.7 Biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2)<br />

> 220 µg/m 3 (valore limite orario fissato per il 2008 dal DM 60/02)<br />

200 - 220 µg/m 3 (tra il valore limite orario fissato per il 208 e<br />

quello da raggiungere per il 2010 dal DM 60/02)<br />

x < 200 µg/m 3 (valore limite orario fissato per il 2010 dal DM 60/02)<br />

Descrizione inquinante E' un gas incolore, dall'odore pungente e irritante, solubile in acqua. Il biossido <strong>di</strong><br />

zolfo si forma nei processi <strong>di</strong> combustione per ossidazione dello zolfo presente nei combustibili soli<strong>di</strong> e<br />

liqui<strong>di</strong>. In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre<br />

le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione <strong>di</strong> energia<br />

alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive <strong>di</strong> biossido<br />

<strong>di</strong> zolfo solo in minima parte. Le concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali sono <strong>di</strong> circa 20-40 µg/m3 e le me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere non superano i 125 µg/m3.<br />

27


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

L’esposizione a SO2 provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e<br />

aumenta la pre<strong>di</strong>sposizione a episo<strong>di</strong> infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla<br />

vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti<br />

essenzialmente alla partecipazione <strong>di</strong> questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.<br />

Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura Si utilizza analizzatore a fluorescenza molecolare pulsata. Il limite <strong>di</strong><br />

rilevabilità è <strong>di</strong> 0,002 ppm (1ppm = 2618 µg/m3 ). La taratura viene effettuata utilizzando aria pura e miscela<br />

certificata ad alta concentrazione <strong>di</strong> biossi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> zolfo in azoto e successiva <strong>di</strong>luzione con calibratore.<br />

PRIMO PERIODO SECONDO PERIODO TERZO PERIODO QUARTO PERIODO<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere<br />

µg/m 3<br />

28<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

Me<strong>di</strong>e<br />

giornaliere<br />

µg/m 3<br />

21/05/03 20/08/03 24/12/03 0 03/04/04 4<br />

22/05/03 21/08/03 3 25/12/03 0 04/04/04 7<br />

23/05/03 6 22/08/03 3 26/12/03 0 05/04/04 6<br />

24/05/03 5 23/08/03 3 27/12/03 0 06/04/04 3<br />

25/05/03 4 24/08/03 3 28/12/03 0 07/04/04 2<br />

26/05/03 6 25/08/03 2 29/12/03 0 08/04/04 6<br />

27/05/03 4 26/08/03 3 30/12/03 0 09/04/04 5<br />

28/05/03 3 27/08/03 4 31/12/03 1 10/04/04 5<br />

29/05/03 4 28/08/03 01/01/04 0 11/04/04 8<br />

30/05/03 2 29/08/03 02/01/04 3 12/04/04 4<br />

31/05/03 4 30/08/03 3 03/01/04 1 13/04/04 1<br />

01/06/03 3 31/08/03 2 04/01/04 2 14/04/04 3<br />

02/06/03 3 01/09/03 3 05/01/04 1 15/04/04 4<br />

03/06/03 3 02/09/03 4 06/01/04 1 16/04/04 4<br />

04/06/03 03/09/03 4 07/01/04 3 17/04/04 2<br />

05/06/03 2 04/09/03 5 08/01/04 2 18/04/04 4<br />

06/06/03 4 05/09/03 5 09/01/04 2 19/04/04 4<br />

07/06/03 3 06/09/03 5 10/01/04 1<br />

08/06/03 07/09/03 5 11/01/04 1<br />

09/06/03 08/09/03 4 12/01/04 3<br />

Valore max registrato<br />

nel periodo considerato<br />

(maggio '03 - aprile<br />

'04)<br />

09/09/03 3<br />

La concentrazione <strong>di</strong> SO2 a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2003-2004]<br />

9 µg/m3<br />

0 52 104 156 208 260<br />

20<br />

µg/m3<br />

limite per la protezione degli ecosistemi<br />

80<br />

µg/m3<br />

Valore (µg/m3)<br />

Limiti DPR n. 203 del 1988<br />

Fig. Concentrazioni SO2, valore massimo registrato<br />

I dati al 2008-2009 Non avendo a <strong>di</strong>sposizione dati puntuali più aggiornati riferiti al comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, per gli<br />

anni 2008-2009 si utilizzano i dati della campagna <strong>di</strong> monitoraggio della provincia <strong>di</strong> Vicenza. I grafici<br />

successivi mostrano la serie storica delle me<strong>di</strong>e mobili dei valori orari per anno civile e per semestre<br />

invernale (1 ottobre <strong>–</strong> 31 marzo) registrati per l’SO2 nelle centraline localizzate rispettivamente nel comune<br />

<strong>di</strong> Schio e Thiene<br />

250<br />

µg/m3


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Schio<br />

Thiene<br />

I valori orari e le me<strong>di</strong>e giornaliere calcolate, sia nel monitoraggi del 2003-04 sia a livello provinciale nel<br />

2008, risultano decisamente inferiori ai limiti normativi.<br />

Nel monitoraggio a <strong>Marano</strong>, la più elevata me<strong>di</strong>a giornaliera è stata infatti 9 µg/m3. I limiti DPR n. 203 del<br />

1988 sono 80 µg/m3 e 250 µg/m3, mentre il nuovo limite per la protezione degli ecosistemi è 20 µg/m3, sia<br />

come me<strong>di</strong>a annuale che come me<strong>di</strong>a invernale (1°otto bre - 31 marzo).<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (me<strong>di</strong>a 1 h e ma<strong>di</strong>a<br />

annuale)<br />

x<br />

> 350 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della<br />

salute umana fissato dal DM 60/02)<br />

< 350 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della<br />

29<br />

salute umana fissato dal DM 60/02)<br />

< 20 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a annuale) (valore limite per la protezione degli<br />

ecosistemi fissato dal DM 60/02)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

2.2.8 Benzene (C6H6)<br />

Descrizione inquinante Il benzene è una sostanza chimica liquida ed incolore dal caratteristico odore<br />

aromatico pungente. A temperatura ambiente volatilizza assai facilmente, cioè passa dalla fase liquida a<br />

quella gassosa. La molecola <strong>di</strong> benzene è costituita da 6 atomi <strong>di</strong> carbonio e 6 atomi <strong>di</strong> idrogeno e la sua<br />

formula chimica è C6H6. In aria è presente praticamente ovunque, derivando da processi <strong>di</strong> combustione sia<br />

naturali (incen<strong>di</strong> boschivi, emissioni vulcaniche) che artificiali (emissioni industriali, gas <strong>di</strong> scarico <strong>di</strong> veicoli a<br />

motore, ecc.). Nell’aria dei centri urbani la sua presenza è dovuta quasi esclusivamente alle attività <strong>di</strong> origine<br />

umana, con oltre il 90% delle emissioni attribuibili alle produzioni legate al ciclo della benzina: raffinazione,<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei carburanti e soprattutto traffico veicolare, che da solo incide per circa l’80% sul totale.<br />

Questo inquinante viene rilasciato dagli autoveicoli in misura prevalente attraverso i gas <strong>di</strong> scarico e più<br />

limitatamente tramite l’evaporazione della benzina dalle vetture nelle fasi <strong>di</strong> trasporto, stoccaggio e<br />

rifornimento nonché nei momenti <strong>di</strong> marcia e arresto, compresa la sosta prolungata in un parcheggio.<br />

In passato il benzene è stato ampiamente utilizzato come solvente in molteplici attività industriali e artigianali<br />

(produzione <strong>di</strong> gomma, plastica, inchiostri e vernici, nell’industria calzaturiera, nella stampa a rotocalco,<br />

nell’estrazione <strong>di</strong> oli e grassi, ecc.). La maggior parte del benzene oggi prodotto (85%) trova impiego nella<br />

chimica come materia prima per numerosi composti secondari, a loro volta utilizzati per produrre plastiche,<br />

resine, detergenti, pestici<strong>di</strong>, ecc. E’ inoltre contenuto nelle benzine in cui viene aggiunto, insieme ad altri<br />

composti aromatici, per conferire le volute proprietà antidetonanti e per aumentarne il "numero <strong>di</strong> ottano" in<br />

sostituzione totale (benzina verde) o parziale (benzina super) dei composti del Piombo. I fattori che<br />

con<strong>di</strong>zionano la dose <strong>di</strong> benzene assorbita sono molteplici: variazioni stagionali, attività fisica, fumo <strong>di</strong><br />

sigaretta, particolari con<strong>di</strong>zioni presenti in ambienti chiusi, ecc.<br />

Rilevazioni - Metodo <strong>di</strong> analisi e taratura L’analizzatore in questione è uno strumento operante con la tecnica<br />

della gas-cromatografia e rilevazione a ionizzazione <strong>di</strong> fiamma. L’analizzatore consta <strong>di</strong> una sezione<br />

analitica e <strong>di</strong> un sistema computerizzato <strong>di</strong> controllo dello strumento e <strong>di</strong> analisi dei dati. Nella sezione<br />

analitica si ha una fase <strong>di</strong> campionamento, concentrazione su trappola adsorbente, desorbimento termico,<br />

separazione in precolonna e successiva colonna analitica, rilevazione a ionizzazione <strong>di</strong> fiamma. Il limite <strong>di</strong><br />

rilevabilità è <strong>di</strong> 0,1 µg/m3 <strong>di</strong> benzene, nel campo <strong>di</strong> misura 0-1000 µg/m3 <strong>di</strong> benzene.<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

PERIODO 1 PERIODO 2 PERIODO 3 PERIODO 4<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

30<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

DATA DELLA<br />

MISURAZIONE<br />

MEDIA<br />

GIORNALIERA<br />

µg/m 3<br />

21/05/2003 - 20/08/2003 1 24/12/2003 3 03/04/2004 3<br />

22/05/2003 - 21/08/2003 1 25/12/2003 3 04/04/2004 2<br />

23/05/2003 1 22/08/2003 1 26/12/2003 4 05/04/2004 -<br />

24/05/2003 1 23/08/2003 1 27/12/2003 6 06/04/2004 -<br />

25/05/2003 1 24/08/2003 1 28/12/2003 2 07/04/2004 1<br />

26/05/2003 1 25/08/2003 1 29/12/2003 1 08/04/2004 2<br />

27/05/2003 1 26/08/2003 1 30/12/2003 3 09/04/2004 1<br />

28/05/2003 1 27/08/2003 2 31/12/2003 3 10/04/2004 1<br />

29/05/2003 - 28/08/2003 - 01/01/2004 4 11/04/2004 1<br />

30/05/2003 1 29/08/2003 - 02/01/2004 3 12/04/2004 1<br />

31/05/2003 1 30/08/2003 1 03/01/2004 4 13/04/2004 1<br />

01/06/2003 1 31/08/2003 1 04/01/2004 4 14/04/2004 2<br />

02/06/2003 1 01/09/2003 1 05/01/2004 5 15/04/2004 3<br />

03/06/2003 1 02/09/2003 1 06/01/2004 5 16/04/2004 2<br />

04/06/2003 1 03/09/2003 1 07/01/2004 7 17/04/2004 1<br />

05/06/2003 1 04/09/2003 2 08/01/2004 6 18/04/2004 2<br />

06/06/2003 1 05/09/2003 2 09/01/2004 6 19/04/2004 1<br />

07/06/2003 1 06/09/2003 1 10/01/2004 2<br />

08/06/2003 - 07/09/2003 1 11/01/2004 5<br />

09/06/2003 - 08/09/2003 1 12/01/2004 6<br />

09/09/2003 1<br />

10/09/2003 1<br />

■ Valori superiore rispetto ai limiti per il 2005 (<strong>di</strong> 10 µg/m 3 )


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Stima delle emissioni comunali per macrosettore<br />

Emissioni benzene<br />

Macrosettori t/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 0.00<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 0.00<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.00<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

0.01<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.10<br />

7 Trasporto su strada 1.55<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 0.10<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 0.00<br />

10 Agricoltura 0.00<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />

2.00<br />

Dai rilevi nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (2003-2004) non sono stati superati i livelli normativi vali<strong>di</strong> al momento del<br />

monitoraggio<br />

La principale fonte <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> benzene è rappresentata dal traffico veicolare; i livello <strong>di</strong> emissione<br />

sembra comunque abbastanza basso. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 1.76 t/anno rientra nella classe dei<br />

comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> Benzene inferiore a 2 t/anno.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Benzene <strong>–</strong> emissioni in atmosfera<br />

(ma<strong>di</strong>a annuale)<br />

2.2.9 Benzo [a] Pirene (C20H12)<br />

x<br />

> 7 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valore limite per la protezione della salute<br />

umana fissato per il 2008 dal DM 60/02)<br />

< 5-7 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a 1 h) (valori limite per la protezione della<br />

salute umana fissati per il 2008 e 2010 dal DM<br />

31<br />

60/02)<br />

< 5 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a annuale) (valore limite per la protezione della<br />

salute umana fissato per il 2010 dal DM 60/02)<br />

Descrizione inquinante Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) sono una famiglia numerosissima <strong>di</strong><br />

idrocarburi, costituiti da due o più anelli benzenici, gli anelli vicini vengono uniti tramite una coppia <strong>di</strong> atomi <strong>di</strong><br />

carbonio con<strong>di</strong>visi. Il più semplice è il naftaline (C10H8). Quello più rappresentativo per l’inquinamento<br />

atmosferico è il Benzo[a]Pirene (Bap) ottenuto dalla unione <strong>di</strong> una molecola <strong>di</strong> Pirene con un ulteriore anello<br />

benzenico sul lato [a]. Si tratta <strong>di</strong> un comune sottoprodotto della combustione incompleta dei combustibili<br />

fossili, <strong>di</strong> materiale organico (compresa quin<strong>di</strong> l’immon<strong>di</strong>zia negli inceneritori) e del legname. Usualmente gli<br />

IPA vengono emessi in atmosfera in forma gassosa per poi condensare velocemente, soprattutto quelli con<br />

peso molecolare maggiore (4 o più anelli benzenici), da cui la facilità ad essere adsorbiti sulla superficie del<br />

particolato atmosferico e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere da questo veicolato. Rientrano quin<strong>di</strong> nella categoria degli<br />

inquinanti classificati come “ubiquitari”.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e taratura Per la misura delle concentrazioni degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)<br />

vengono utilizzati dei filtri; filtri prelevati perio<strong>di</strong>camente da un operatore ed affidati al laboratorio chimico<br />

ARPAV del Dipartimento <strong>di</strong> Vicenza per le relative analisi. Il metodo consiste nell’analisi gascromatografica<br />

GC-MS dell’estratto ottenuto dai filtri per la raccolta del PM10; vengono scelti tre filtri ad intervalli <strong>di</strong> 5 giorni<br />

nel periodo <strong>di</strong> riferimento. Le procedure <strong>di</strong> campionamento ed analisi sono conformi a quelle riportate nel<br />

D.M. del 25 novembre 1994.<br />

Rilevazioni puntuali


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

DATA DI PRELIEVO FILTRO Benzo[a]Pirene (µg/m 3 )<br />

23/05/2003 < 0,1<br />

31/08/2003 < 0,1<br />

15/09/2003 < 0,1<br />

Stima delle emissioni comunali per macrosettore<br />

Emissioni IPA<br />

Macrosettori Kg/a<br />

1 Combustione: Energia e Industria <strong>di</strong> Trasformazione 0.00<br />

2 Impianti <strong>di</strong> combustione non industriale 7.07<br />

3 Combustione nell’industria manifatturiera 0.01<br />

4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 0.29<br />

5<br />

Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili ed<br />

energia geotermica<br />

0.00<br />

6 Uso <strong>di</strong> solventi ed altri prodotti contenenti solventi 0.00<br />

7 Trasporto su strada 0.28<br />

8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 0.03<br />

9 Trattamento e smaltimento rifiuti 1.01<br />

10 Agricoltura 0.00<br />

11 Altre emissioni ed assorbimenti 0.00<br />

9.00<br />

Le emissioni Benzo[a]Pirene nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono tra le più basse rispetto a quelle<br />

registrate negli altri comuni del Veneto. Con un totale nei macrosettori <strong>di</strong> 9 kg/anno rientra nella classe dei<br />

comuni del Veneto con concentrazioni <strong>di</strong> IPA inferiore a 10 kg/anno. Per quanto riguarda i valori rilevati a<br />

<strong>Marano</strong>, la normativa specifica fissa come obiettivo <strong>di</strong> qualità per questo inquinante il valore <strong>di</strong> 1 µg/m3<br />

calcolato però come me<strong>di</strong>a mobile annuale delle me<strong>di</strong>e giornaliere, nel sito in esame i risultati ottenuti sono<br />

sintetizzati con valori tutti inferiori a 0,1 µg/m 3 .<br />

.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Benzo [a] Pirene <strong>–</strong> emissioni in<br />

atmosfera (ma<strong>di</strong>a annuale)<br />

> 50 ng/m 3<br />

< 10 - 50 ng/m 3<br />

x < 10 ng/m 3 valore obiettivo (DLgs 152/07)<br />

32


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

2.3 Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento<br />

L’obiettivo è <strong>di</strong> localizzare, nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no le attività che potrebbero, più <strong>di</strong> altre, generare<br />

emissioni inquinanti. Si riporta l’elenco fornito da ARPAV (prt. 0011395 del 08.09.09) ricavato attraverso<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione (tra le <strong>di</strong>tte iscritte nella base <strong>di</strong> dati della Camera <strong>di</strong> Commercio) sulla base dei dati ARPAV<br />

della presenza <strong>di</strong> informazioni relative ai scarichi idrici, emissioni in atmosfera, stoccaggio rifiuti e <strong>di</strong>scariche.<br />

Raggruppamento attività Denominazione Unità Locale<br />

Autolavaggi, autofficine,<br />

carrozzerie<br />

Estrazione, lavorazione <strong>di</strong> minerali<br />

e costrizioni<br />

Fabbricaz.appar.meccanici,<br />

elletrici e mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

33<br />

Scarichi<br />

idrici<br />

Pietribiasi Massimo 1<br />

Punti<br />

emissione<br />

Stoccaggio<br />

Recupero<br />

semplificato<br />

Betonrossi Spa 1 1 1<br />

Zambon Stefano 2<br />

Turo Italia Spa 3<br />

Galvanin Srl 2<br />

Stayer Italia Srl 1<br />

Industria cartaria e stampa Eurografica Spa - Unipersonale 1<br />

Industria del Legno<br />

Grotto Snc <strong>di</strong> Grotto Alberto e Grotto Paolo<br />

Legno & Arte Srl<br />

3<br />

1<br />

Industrie tessili Rossifloor Spa 1 7<br />

Impianti gestione rifiuti Ecocentro <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no - AVA Srl 1<br />

Discariche<br />

Discarica 2° <strong>Marano</strong> Vic.no <strong>–</strong> EGI Canotto Spa<br />

Discarica 2° <strong>Marano</strong> Vic.no <strong>–</strong> <strong>Comune</strong><br />

1 1<br />

1<br />

Non associato Cavedon Angelo 2<br />

Discariche


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

3. CLIMA<br />

3.1 Introduzione<br />

Il clima viene definito come l'insieme delle con<strong>di</strong>zioni atmosferiche (temperatura, umi<strong>di</strong>tà, pressione, venti)<br />

che caratterizzano una regione geografica per lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo, determinandone la flora e la fauna,<br />

influenzando anche le attività economiche, le abitu<strong>di</strong>ni e la cultura delle popolazioni che vi abitano<br />

(Wikipe<strong>di</strong>a).<br />

Il clima si definisce soprattutto sulla base <strong>di</strong> elementi costanti che tendono a ripetersi stagionalmente e<br />

<strong>di</strong>pende da determinati elementi e fattori climatici (fenomeni fisici misurabili) quali:<br />

▪ temperatura;<br />

▪ umi<strong>di</strong>tà;<br />

▪ pressione;<br />

34<br />

▪ intensità e la durata delle ra<strong>di</strong>azioni solari;<br />

▪ precipitazioni;<br />

▪ nuvolosità.<br />

Al fine <strong>di</strong> delineare un quadro ambientale significativo per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> vengono presi in<br />

esame i valori relativi alle precipitazioni, temperature, l’anemologia e l’umi<strong>di</strong>tà dell’aria.<br />

Per ulteriori considerazioni relative al clima si fa riferimento all’analisi geologica (capitolo relativo alla<br />

“pluviometria” nella relazione geologica).<br />

Fonte dei dati:<br />

Principali fonti per la matrice clima sono:<br />

▪ ARPAV, CD “LR 11/2004 Dati Ambientali”<br />

Stazione rilevante <strong>di</strong> riferimento: stazione Malo (a m 3.660 dal centroide dell’area del comune <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>). Valori dal 1 gennaio 1996 al 31 <strong>di</strong>cembre 2007.<br />

3.2 Precipitazione<br />

Parametro: Precipitazione (mm) somma - Valori mensili 2 pluriennali<br />

Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />

Somma<br />

annuale 3<br />

1996 125.4 55 14.4 89.8 110 78.2 94.6 187.8 44.6 210.6 183.8 137.8 1332<br />

1997 106.4 1 3.4 59.8 44 131 106.4 38.6 10.6 24.6 181.2 163 870<br />

1998 51.4 27.2 3 204.6 76.4 98.2 60.2 31 149.8 191.8 18.8 11.6 924<br />

1999 43.2 4.6 101.2 112.6 105.8 67.6 127.4 75.4 119.2 165.6 127.6 56.2 1106.4<br />

2000 0.4 6.6 129.6 76.4 106.2 76.8 65.2 87.2 82.4 203.6 363.8 68.6 1266.8<br />

2001 113.4 15.6 217.8 84.8 61.4 13.4 80.6 67.4 89.6 22.4 34.4 3.2 804<br />

2002 24 136.2 34.2 161 332.8 138 152.2 276.4 90.2 114.2 244.4 87.8 1791.4<br />

2003 65 2.2 1.4 96.6 30.8 101.4 49.4 70 38 109.2 205.8 186.2 956<br />

2004 31.4 157.4 148.2 134.4 211.8 76.6 49.6 92.4 106.2 195.4 133.4 112.2 1449<br />

2005 11 20.2 46.6 141.2 96 106.6 185.8 211.6 114 263.4 155.8 93.6 1445.8<br />

2006 81.0 82.6 60.0 163.6 128.0 48.2 54.2 177.2 123.8 18.8 24.2 82.8 1044.4<br />

2007 56.4 44.0 90.6 27.6 232.2 150.4 41.2 127.4 94.6 80.2 126.6 12.0 1083.2<br />

Me<strong>di</strong>o<br />

mensile 4<br />

59.1 46.0 70.9 112.7 128.0 90.5 88.9 120.2 88.6 133.3 150.0 84.6 1172.8<br />

2 Il valore mensile è la somma dei valori giornalieri.<br />

3 Il valore me<strong>di</strong>o mensile è il valore me<strong>di</strong>o dei valori mensili degli anni.<br />

4 Il valore somma annuale è la somma dei valori mensili.


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Me<strong>di</strong>a precipitazioni mensili 1996-2007<br />

Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />

Parametro: giorni piovosi 5<br />

35<br />

2000<br />

1800<br />

1600<br />

1400<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Me<strong>di</strong>a precipitazioni annuali 1996-2007<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Somma annuale<br />

1996 11 7 5 10 12 8 8 14 10 12 13 11 121<br />

1997 10 0 1 2 5 13 11 7 3 3 11 9 75<br />

1998 7 2 2 17 12 10 6 1 10 8 3 2 80<br />

1999 4 1 9 13 11 10 8 8 7 9 8 9 97<br />

2000 0 1 8 9 8 6 9 8 5 14 17 11 96<br />

2001 13 3 14 9 10 4 6 5 8 3 6 1 82<br />

2002 1 6 3 13 15 9 12 10 10 7 12 7 105<br />

2003 7 1 0 7 4 10 5 5 5 9 7 9 69<br />

2004 3 7 9 10 11 9 5 7 3 15 7 10 96<br />

2005 1 5 7 11 6 5 11 13 10 9 6 11 95<br />

2006 5 7 4 8 6 5 3 15 6 4 4 6 73<br />

2007 2 6 8 3 9 10 7 10 7 4 3 3 72<br />

Me<strong>di</strong>o mensile 5 4 6 9 9 8 8 9 7 8 8 7 88<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Me<strong>di</strong>a delle giornate piovose all'anno 1996-2007<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

5 Si considera giorno piovoso quando il valore <strong>di</strong> pioggia giornaliero è >= 1 mm


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

3.3 Temperatura e umi<strong>di</strong>tà<br />

Parametro Temperatura aria a 2m (°C) me<strong>di</strong>a delle mi nime, me<strong>di</strong>e e massime<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

-10<br />

Me<strong>di</strong>e dei valori minimi-me<strong>di</strong>-massimi (1996-2007)<br />

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC<br />

Minima -0.4 0.1 3.9 7.7 12.7 16.1 17.2 17 13.2 9.7 4.5 0.5<br />

Me<strong>di</strong>a 3.1 4.6 8.8 12.8 18.1 22 23.5 23.1 18.6 13.8 8.1 4.1<br />

Massima 7.5 9.5 13.8 17.9 23.8 27.9 29.9 29.6 24.7 18.4 12.5 8.4<br />

Minima Me<strong>di</strong>a Massima<br />

Parametro: Umi<strong>di</strong>tà relativa a 2m (%) me<strong>di</strong>a delle minime, me<strong>di</strong>e e massime<br />

umi<strong>di</strong>tà - me<strong>di</strong>e dei valori minimi-me<strong>di</strong>-massimi (1996-2007)<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC<br />

Minima 60 48 46 46 44 44 43 44 46 58 59 57 50<br />

Me<strong>di</strong>a 79 70 68 70 68 68 68 70 71 80 80 78 72<br />

Massima 91 87 87 90 90 91 92 94 92 94 93 91 91<br />

Minima Me<strong>di</strong>a Massima<br />

36


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

3.4 Anemologia<br />

Parametro: <strong>di</strong>rezione vento prevalente a 10m.<br />

Anno Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.<br />

37<br />

Me<strong>di</strong>a<br />

annuale<br />

2001 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

2002 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. >> >> >> >> >> >> >> N.O.<br />

2003 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> N.O. N.O.<br />

2004 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

2005 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

2006 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

2007 N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

Me<strong>di</strong>o<br />

mensile<br />

N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.<br />

Con valore >> il dato non è <strong>di</strong>sponibile<br />

Durante tutto l’anno la <strong>di</strong>rezione dei venti dominati è <strong>di</strong> Nord-Ovest con intensità variabile a seconda dei<br />

mesi.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Direzione vento<br />

Zone residenziali o a servizi localizzate sottovento rispetto alle<br />

zone produttive e/o a viabilità <strong>di</strong> alto traffico<br />

Zone residenziali o a servizi localizzate sottovento rispetto a vie<br />

minori o zone artigianali-produttive con minor impatti/emissioni<br />

rispetto alle zone produttive<br />

x Nessuna zona residenziale o a servizi sottovento


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

4. ACQUA<br />

4.1 Introduzione<br />

L'acqua attraverso gli apporti meteorici si <strong>di</strong>stribuisce fra le acque dolci, le acque marine e le acque <strong>di</strong><br />

transizione in <strong>di</strong>fferenti corpi idrici, ma raggruppabili in alcune classi: i corsi d'acqua rappresentati da fiumi e<br />

torrenti; i laghi e gli invasi; le acque <strong>di</strong> transizione rappresentate dalle zone <strong>di</strong> foce dei fiumi, dalle lagune e<br />

dai laghi costieri, dove si verificano interazioni fra acque dolci e salate; le acque marine e le acque<br />

sotterranee.<br />

Tutti i corpi idrici permettono e sostengono la vita degli organismi viventi, animali e vegetali e costituiscono<br />

sistemi complessi, se<strong>di</strong> <strong>di</strong> interscambi fra le acque, i se<strong>di</strong>menti, il suolo e l'aria. L'acqua costituisce anche<br />

una risorsa in<strong>di</strong>spensabile per lo sviluppo ed è per questo che non può essere considerata solo una risorsa<br />

da utilizzare, ma anche un patrimonio ere<strong>di</strong>tario del pianeta da tutelare. Per tale motivo le politiche attivate<br />

mirano ad evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine, sia per gli aspetti quantitativi,<br />

che per quelli qualitativi e per la <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Classificazione delle acque L’acqua può essere così classificata:<br />

a) Acque interne<br />

- acque superficiali: le acque interne, ad eccezione delle acque sotterranee; le acque <strong>di</strong> transizione e le<br />

acque costiere, tranne per quanto riguarda lo stato chimico, in relazione al quale sono incluse anche le<br />

acque territoriali.” Nell’ambito del territorio regionale sono stati in<strong>di</strong>viduati i corsi d’acqua sud<strong>di</strong>visi<br />

secondo le seguenti tipologie:<br />

corsi d’acqua significativi in base al D.Lgs 152/99. I corsi d’acqua naturali <strong>di</strong> primo or<strong>di</strong>ne <strong>–</strong> che recapitano<br />

<strong>di</strong>rettamente in mare- con un bacino imbrifero <strong>di</strong> superficie maggiore a 200Km²; i corsi d’acqua <strong>di</strong> secondo<br />

or<strong>di</strong>ne, o superiore, con una superficie del bacino imbrifero maggiore <strong>di</strong> 400 Km².<br />

corsi d’acqua <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale/ paesaggistico e corsi d’acqua che - per il carico inquinante<br />

che convogliano - possono avere effetti negativi rilevanti sui corsi d’acqua significativi<br />

Direttiva quadro n° 60/2000<br />

- acque sotterranee: tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona <strong>di</strong> saturazione e a<br />

contatto <strong>di</strong>retto con il suolo o il sottosuolo.”<br />

Direttiva quadro n° 60/2000<br />

- acque potabili: tutte le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione dei cibi<br />

e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione, me<strong>di</strong>ante cisterna in bottiglie o in contenitori”<br />

Decreto Legislativo n° 31 del 02/02/2001<br />

- Bacino Scolante: il territorio la cui rete idrica superficiale scarica in Laguna <strong>di</strong> Venezia”<br />

Piano Direttore 2000 approvato con D.C.R. n. 24/2000<br />

b) Acque <strong>di</strong> transizione: i corpi idrici superficiali in prossimità della foce <strong>di</strong> un fiume, che sono parzialmente <strong>di</strong><br />

natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi <strong>di</strong><br />

acqua dolce.”<br />

Direttiva quadro n° 60/2000<br />

c) Acque marino costiere. le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria <strong>di</strong>stante, in<br />

ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea <strong>di</strong> base che serve da<br />

riferimento per definire il limite delle acque territoriali e che si estendono eventualmente fino al limite esterno<br />

delle acque <strong>di</strong> transizione.”<br />

Direttiva quadro n° 60/2000<br />

d) Acque <strong>di</strong> balneazione. le acque dolci, correnti o <strong>di</strong> lago e le acque marine nelle quali la balneazione è<br />

espressamente autorizzata ovvero non vietata.”<br />

Riferimenti legislativi Il settore è <strong>di</strong>sciplinato dal decreto legislativo 152/2006 che ha abrogato il D.Lgs.<br />

152/1999 che fissava gli obiettivi ed i criteri per la classificazione delle acque.<br />

Gli obiettivi previsti dal D.Lgs. 152/1999 erano i seguenti:<br />

per i corpi idrici significativi superficiali e sotterranei deve essere mantenuto o raggiunto entro il 31/12/2016<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> qualità ambientale corrispondente allo stato “Buono”; come obiettivo interme<strong>di</strong>o è previsto che<br />

entro il 31/12/2008 ogni corpo idrico superficiale classificato o tratto <strong>di</strong> esso consegua almeno i requisiti <strong>di</strong><br />

stato “Sufficiente”;<br />

deve essere mantenuto, ove già esistente, lo stato <strong>di</strong> qualità ambientale “Elevato”;<br />

38


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

per i corpi idrici a specifica destinazione devono essere mantenuti o raggiunti gli obiettivi <strong>di</strong> cui all’allegato 2<br />

del decreto.<br />

Questi obiettivi sono stati ripresi dal D.Lgs. n. 152/2006, con la principale <strong>di</strong>fferenza che l’obiettivo <strong>di</strong> “Buono”<br />

va raggiunto entro il 22/12/2015; viene data facoltà alle regioni <strong>di</strong> stabilire obiettivi meno rigorosi qualora,<br />

motivatamente, non possano essere raggiunti quelli <strong>di</strong> Legge. I criteri <strong>di</strong> elaborazione dei dati nel caso della<br />

classificazione per la qualità ambientale e nel caso della qualità per specifica destinazione sono <strong>di</strong>versi,<br />

quin<strong>di</strong>, anche nel caso <strong>di</strong> parametri comuni, le valutazioni devono essere considerate in modo<br />

complementare.<br />

Il D.Lgs. 152/2006 privilegia l’analisi delle comunità biologiche del corso d’acqua, tuttavia non vengono<br />

ancora forniti dei criteri oggettivi per la classificazione. Pertanto nel seguito viene riportata la classificazione<br />

dei corsi d’acqua ai sensi del D.Lgs. n. 152/1999, <strong>di</strong> fatto l’unica con un prestabilito criterio.<br />

Il decreto classifica i corpi idrici in cinque classi <strong>di</strong> merito che definiscono lo stato <strong>di</strong> qualità ecologico.<br />

Stato elevato: nessuna alterazione antropica, o alterazioni antropiche poco rilevanti dei calori degli elementi<br />

<strong>di</strong> qualità fisico-chiica e idromorfologici del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale rispetto a quelli <strong>di</strong><br />

norma associati a tale tipo inalterato. I valori degli elementi <strong>di</strong> qualità del corpo idrico<br />

superficiale rispecchiano quelli <strong>di</strong> norma associati a tale tipo inalterato e non evidenziano<br />

nessuna <strong>di</strong>storsione, o <strong>di</strong>storsioni poco rilevanti. Si tratti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni e comunità tipiche<br />

specifiche.<br />

Stato buono: i valori <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale presentano livelli poco elevati <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>storsione dovuti all’attività umana, ma si <strong>di</strong>scostano solo lievemente da quelli <strong>di</strong> norma<br />

associati al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato.<br />

Stato sufficiente: i valori <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale si <strong>di</strong>scostano moderatamente<br />

da quelli <strong>di</strong> norma associati al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato. I valori presentano<br />

segni moderati <strong>di</strong> <strong>di</strong>storsione dovuti all’attività umana e alterazioni significativamente maggiori<br />

rispetto alle con<strong>di</strong>zioni dello stato buono.<br />

Stato scarso: le acque che presentano alterazioni considerevoli degli elementi <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong><br />

corpo idrico superficiale e nelle quali le comunità biologiche interessate <strong>di</strong> <strong>di</strong>scostano<br />

sostanzialmente da quelle <strong>di</strong> norma associate al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato.<br />

Stato cattivo: le acque che presentano gravi alterazioni dei valori degli elementi <strong>di</strong> qualità biologica del tipo <strong>di</strong><br />

corpo idrico superficiale e nelle quali mancano ampie porzioni <strong>di</strong> comunità biologiche<br />

interessate <strong>di</strong> norma associate al tipo <strong>di</strong> corpo idrico superficiale inalterato<br />

Classificazione delle acque sotterranee: l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> stato chimico delle acque sotterranee (SCAS) esprime in<br />

maniera sintetica la qualità chimica delle acque <strong>di</strong> falda, basandosi sulla determinazione <strong>di</strong> sette parametri <strong>di</strong><br />

base (conducibilità elettrica, cloruri, manganese, ferro, nitrati, solfati e ione ammonio) ed altri inquinanti<br />

organici e inorganici, detti ad<strong>di</strong>zionali, scelti in relazione all'uso del suolo e alle attività antropiche presenti sul<br />

territorio<br />

.<br />

39


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

DATI RISULTANTI DAI<br />

MACRODESCRITTORI<br />

(LIM)<br />

QUALITA’ BIOLOGICA<br />

(INDICE BIOTICO ESTESO,<br />

IBE)<br />

STATO QUANTITATIVO<br />

STATO CHIMICO<br />

Schema semplificato<br />

ACQUE SUPERFICIALI<br />

STATO ECOLOGICO<br />

(STATO ECOLOGICO DEI<br />

CORSI D’ACQUA, SECA)<br />

STATO CHIMICO<br />

(concentrazione inquinanti)<br />

ACQUE SOTTERANEE<br />

Fonte dei dati<br />

Principali fonti per la matrice acqua sono le seguenti:<br />

ARPAV, CD “LR 11/2004 Dati ambientali”, Monitoraggio regionale della acque sotterranee, luglio<br />

2006.<br />

ARPAV “Monitoraggio matrice acqua 2003”<br />

ARPAV “Monitoraggio matrice acqua 2004”<br />

ARPAV “Qualità delle acque superficiali 2007”<br />

N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo, Gli acquiferi nella pianura a Nord <strong>di</strong> Vicenza, 1982<br />

www.arpav.veneto.it<br />

Stu<strong>di</strong>o Marchetto, Relazione Geologica realizzata per il PAT<br />

40<br />

QUALITA’ AMBIENTALE<br />

(STATO AMBILENTALE DEI CORSI<br />

D’ACQUA SACA)<br />

QUALITA’ AMBIENTALE


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2011<br />

4.2 Le acque a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

Lo stato ambientale delle acque superficiali Il territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no appartiene al sistema<br />

idrografico del Leogra-Timonchio e i principali corsi d’acqua superficiali presenti sono:<br />

▪ il torrente Leogra;<br />

▪ il torrente Timonchio;<br />

▪ il torrente Rio delle Pietre;<br />

▪ la roggia dei Molini;<br />

▪ il torrente Rostone.<br />

4.2.1 Sistema Leogra Timonchio<br />

II fiume Leogra nasce dal Pian delle Fugazze e, lungo il suo percorso fino a Schio, raccoglie le acque <strong>di</strong><br />

molte valli laterali (la Val Canale, la Val Maso, la Val Malunga, la Val Sterpa, la Val <strong>di</strong> Sagno).<br />

Il torrente Timonchio nasce dal M. Novegno ed è alimentato anche dai contributi della Valle dell'Orco e del<br />

torrente Boldoro. In località <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> riceve l’apporto del Leogra e continua il suo corso mantenendo<br />

il nome <strong>di</strong> Torrente Timonchio. Riceve gli apporti del torrente Rostone, del torrente Igna, della roggia Verlata<br />

(che riceve i reflui dell’impianto <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong> Villaverla) e del Bacchiglioncello, acque che presentano<br />

con<strong>di</strong>zioni ambientali già compromesse. Il Timonchio è praticamente sempre asciutto a causa sia delle<br />

captazioni per scopi idroelettrici ed industriali sia dei fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione in subalveo dovuti alla natura<br />

del substrato.<br />

Il sistema idrografico Leogra-Timonchio risulta costituito, oltre che dai due corsi d’acqua che lo definiscono,<br />

da una derivazione a scopo idroelettrico con origine a Torrebelvicino e restituzione imme<strong>di</strong>atamente a valle<br />

della stazione <strong>di</strong> misura del Leogra.<br />

Esiste un altro canale artificiale, la Roggia Schio-<strong>Marano</strong>, il cui corso comincia e finisce all’interno del tratto<br />

<strong>di</strong>sperdente e che peraltro non ha influenza agli effetti del calcolo. A monte della stazione in ingresso del<br />

Timonchio si <strong>di</strong>parte la Roggia Thiene il cui contributo viene computato nel sistema irriguo Me<strong>di</strong>o Astico nel<br />

quale va a confluire.<br />

Altri corsi d’acqua minori, come il Torrente Vegri, hanno perso da tempo la loro funzione idraulica dato che il<br />

loro letto, a tratti, non è più rintracciabile.<br />

41


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P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Fonte: N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo, Gli acquiferi nella pianura a Nord <strong>di</strong> Vicenza, 1982.<br />

I corsi d’acqua più importanti sono il Leogra, il Timonchio e il Rio delle Pietre; per quanto riguarda i primo<br />

due, l’ARPAV li in<strong>di</strong>vidua come segue. I tratti omogenei interessati nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono il<br />

LEO01 (per il tratto più a sud), il TIM01 (per il tratto più a nord) e il TIM02.<br />

Co<strong>di</strong>ce Tratto<br />

Omogeneo<br />

Descrizione<br />

Tratto<br />

Tipo Corso<br />

d'acqua<br />

Nome Corso<br />

d'acqua<br />

LEOGRA TIMONCHIO<br />

LEO01 LEO02 TIM01 TIM02 TIM03<br />

dalla confluenza<br />

nel torrente<br />

Timonchio alla<br />

confluenza del<br />

torrente Gogna<br />

dalla confluenza<br />

del torrente<br />

Gogna all’origine<br />

del torrente (al<br />

confine della<br />

Regione Veneto)<br />

dalla confluenza<br />

nel Bacchiglione<br />

alla confluenza<br />

del torrente<br />

Leogra (è<br />

compresa anche<br />

la staz. 439-old)<br />

42<br />

dalla confluenza<br />

del Leogra allo<br />

scarico del<br />

depuratore <strong>di</strong><br />

Schio (85.000<br />

AE)<br />

dallo scarico del<br />

depuratore <strong>di</strong><br />

Schio all’origine<br />

del torrente<br />

TORRENTE TORRENTE TORRENTE TORRENTE TORRENTE<br />

LEOGRA LEOGRA TIMONCHIO TIMONCHIO TIMONCHIO<br />

CODICE PTA 2 2 2 2 2<br />

C BAC LIV1 N003 N003 N003 N003 N003<br />

GBOX inizio 1681739 1669135 1688969 1687255 1684273<br />

GBOY inizio 5064797 5072629 5061492 5064585 5068022<br />

GBOX fine 1688969 1681739 1697185 1688969 1687255<br />

GBOY fine 5061492 5064797 5055080 5061492 5064585<br />

LUNGHEZZA (m) 8333 17424 12164 3685 5401


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2011<br />

Nelle figure seguenti sono rappresentati gli andamenti <strong>di</strong> alcuni parametri (IBE, LIM, SECA, SACA)<br />

macrodescrittori. Le <strong>di</strong>verse classi, e i relativi colori, sono stati definiti in base alla tabella delle classi <strong>di</strong><br />

qualità. In base a quanto previsto le classificazioni derivano dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore fra i<br />

<strong>di</strong>versi parametri <strong>di</strong> base.<br />

43


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2011<br />

4.2.2 L’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE)<br />

IBE: In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso: è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong> un determinato tratto <strong>di</strong> corso<br />

d’acqua. Si basa sull’analisi della struttura delle comunità <strong>di</strong> macroinvertebrati bentonici che vivono almeno<br />

una parte del loro ciclo biologico in acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12 valori,<br />

raggruppati a loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da 1 = stato elevato, a 5 = stato pessimo.<br />

Alle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> qualità sono associati dei colori convenzionali utilizzati per rappresentare lo stato<br />

chimico delle acque.<br />

Valori IBE classi <strong>di</strong> qualità 6<br />

10, 11, … Classe I: Stato elevato<br />

8-9 Classe II: Stato me<strong>di</strong>amente elevato<br />

6-7 Classe III: Stato interme<strong>di</strong>o<br />

4-5 Classe IV: Stato me<strong>di</strong>amente pessimo<br />

1-3 Classe V: Stato pessimo<br />

STAZIONE<br />

LEOGRA<br />

LEO02<br />

43<br />

TIMONCHIO<br />

TIM03<br />

438<br />

TIM02<br />

439<br />

TIM01<br />

439<br />

Valli del<br />

Pasubio<br />

Torrebelvicino<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl. IBE Cl.<br />

9/10 II 11 I 10/11 I 10 I 9/10 II 10/11 I 10 I 10 I<br />

9/10 II 11 I 10/11 I 10 I 9/10 II 10/11 I 10 I 10 I<br />

Santorso 9 II 10 I 10 I 7/8 III 10 I 9 II 9 II 9 II<br />

Schio 9 II 10 I 10 I 7/8 III 10 I 9 II 9 II 9 II<br />

<strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong><br />

4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III - - - -<br />

Malo 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />

Villaverla 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />

Isola<br />

Vicentina<br />

4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />

Caldogno 4 IV 5/6 IV - - - - 7 III 7 III 6/7 III 6 III<br />

6 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: elevato e me<strong>di</strong>amente elevato = ; interme<strong>di</strong>o e<br />

me<strong>di</strong>amente pessimo = ; pessimo = <br />

44


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2011<br />

attestarsi su in livello qualitativo me<strong>di</strong>o (“stato interme<strong>di</strong>o”).<br />

4.2.3 Il Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrosettori (LIM)<br />

45<br />

L’in<strong>di</strong>ce Biotico Esteso misurato per il torrente<br />

Leogra, nel tratto classificato come “LEO02”,<br />

presenta valori tali per poter attribuire al<br />

corso d’acqua uno “stato chimico elevato”.<br />

Nonostante, dal 2001 al 2004, si registri un<br />

peggioramento della qualità dello stato<br />

chimico, i dati dal 2005 al 2007 mostrare un<br />

miglioramento della qualità. I valori rilevati nel<br />

torrente Timonchio mostrano livelli più bassi.<br />

Nel tratto TIM03 i valori relativi all’anno 2003<br />

si sono abbassati fino alla soglia dello “stato<br />

interme<strong>di</strong>o”, per poi raggiungere, tra il 2005 e<br />

il 2007, uno stato me<strong>di</strong>amente elevato . I tratti<br />

TIM02 e TIM01, invece, mettono in luce una<br />

situazione più critica. L’incompletezza dei dati<br />

non permettono una chiara lettura della<br />

tendenza in atto che sembra comunque<br />

LIM: Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrodescrittori: è rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo; 5=pessimo). Il<br />

LIM è un valore numerico derivato dalla somma dei valori corrispondenti al 75° percentile dei parametr i<br />

in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del D.Lgs 152/99 e s.m.i.. Il 75° percentile viene calcolato sulla base dei ri sultati delle<br />

analisi dei campionamenti effettuati nel corso <strong>di</strong> un anno. Il calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto<br />

in<strong>di</strong>cato nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando sette parametri. In base al risultato <strong>di</strong> tale<br />

calcolo a ogni parametro viene attribuito un punteggio.<br />

LIM classi <strong>di</strong> qualità 7<br />

LEOGRA<br />

TIMONCHIO<br />

480-560 Livello I<br />

240-475 Livello II<br />

120-235 Livello III<br />

60-115 Livello IV<br />

< 60 Livello V<br />

TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

LEO02<br />

TIM03<br />

TIM02<br />

TIM01<br />

43<br />

Valli del<br />

Pasubio<br />

240 440 460 380 420 300 360 400<br />

43 Torrebelvicino 240 440 460 380 420 300 360 400<br />

438 Santorso 320 360 420 440 360 440 320 460<br />

438 Schio 320 360 420 440 360 440 320 460<br />

439 <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong><br />

280 - - 185 205 145 - -<br />

439 Malo 280 - - 185 205 145 155 245<br />

439 Villaverla 280 - - 185 205 145 155 245<br />

439<br />

Isola<br />

Vicentina<br />

280 - - 185 205 145 155 245<br />

439 Caldogno 280 - - 185 205 145 155 245<br />

7 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: livelli I e II = ; livello III e IV = ; ; livello V =


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

4.2.4 Lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (SECA)<br />

46<br />

Il calcolo del Livello <strong>di</strong> Inquinamento da<br />

Macrosettori conferma le considerazioni<br />

esposte dalla lettura dei dati relativi all’IBE: il<br />

tratto del torrente Timonchio (TIM01 e<br />

TIM02) presenta qualità minori con un<br />

leggero e positivo innalzamento dei valori per<br />

il tratto TIM01 nel 2005.<br />

SECA: Stato Ecologico dei corsi d'acqua: è un in<strong>di</strong>ce sintetico che definisce lo stato ecologico dei corpi<br />

idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi chimico-fisiche e microbiologiche (LIM) con i risultati<br />

dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde,<br />

giallo, arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi <strong>di</strong> qualità.<br />

LEOGRA<br />

TIMONCHIO<br />

classi SECA classi <strong>di</strong> qualità 8<br />

Classe 1 Ottimo<br />

Classe 2 Me<strong>di</strong>amente ottimo<br />

Classe 3 Interme<strong>di</strong>o<br />

Classe 4 Me<strong>di</strong>amente pessimo<br />

Classe 5 Pessimo<br />

TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

LEO02<br />

TIM03<br />

TIM02<br />

TIM01<br />

43<br />

Valli del<br />

Pasubio<br />

2 2 2 2 2 2 2 2<br />

43 Torrebelvicino 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

438 Santorso 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

438 Schio 2 2 2 2 2 2 2 2<br />

439 <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong><br />

4 - - - 3 3 - -<br />

439 Malo 4 - - - 3 3 3 3<br />

439 Villaverla 4 - - - 3 3 3 3<br />

439<br />

Isola<br />

Vicentina<br />

4 - - - 3 3 3 3<br />

439 Caldogno 4 - - - 3 3 3 3<br />

8 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: classe ottimo e me<strong>di</strong>amente ottimo = ; classe<br />

interme<strong>di</strong>a e me<strong>di</strong>amente pessimo = ; ; pessimo =


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

4.2.5 Lo Stato <strong>Ambientale</strong> dei Corsi d’Acqua (SACA)<br />

47<br />

L’integrazione dei valori IBE e LIM permette<br />

<strong>di</strong> classificare il tratto del torrente Leogra<br />

(LEO02) e Timonchio (TIM03) allo stato <strong>di</strong><br />

qualità me<strong>di</strong>amente ottimo.<br />

Per il torrente Timonchio (tratti TIM02 e<br />

Tim01) si ripresenta il problema dato dalla<br />

mancanza dei dati relativi agli anni 2001,<br />

2002, 2003, ma tra il 2004 e il 2007, sembra<br />

stabilizzarsi al livello interme<strong>di</strong>o.<br />

SACA: Stato ambientale dei corsi d'acqua: è un in<strong>di</strong>ce sintetico che definisce lo stato ambientale dei<br />

corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA con i dati relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti<br />

chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente, scadente e pessimo.<br />

LEOGRA<br />

TIMONCHIO<br />

classi SACA classi <strong>di</strong> qualità 9<br />

Classe 1 Elevato<br />

Classe 2 Buono<br />

Classe 3 Sufficiente<br />

Classe 4 Scadente<br />

Classe 5 Pessimo<br />

TRATTO STAZIONE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

LEO02<br />

TIM03<br />

TIM02<br />

TIM01<br />

43<br />

43<br />

Valli del<br />

Pasubio<br />

Torrebelvicino<br />

Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

438 Santorso Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

438 Schio Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono Buono<br />

439 <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong><br />

Scadente - - - Sufficiente Sufficiente - -<br />

439 Malo Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />

439 Villaverla Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />

439<br />

Isola<br />

Vicentina<br />

Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />

439 Caldogno Scadente - - - Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente<br />

9 per la sintesi del giu<strong>di</strong>zio degli in<strong>di</strong>catori le classi <strong>di</strong> qualità sono così raggruppate: : classe elevata e buona = ; classe sufficiente e<br />

scadente = ; pessimo =


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

48<br />

Come per gli altri in<strong>di</strong>catori, la qualità delle<br />

superficiali nella zona <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

è positiva per il torrente Leogra, in<br />

miglioramento per il Timonchio rispetto al<br />

2003, ma pur sempre attestata al livello<br />

“sufficiente”.


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

4.3 Consumi acqua e rete fognatura<br />

Dati forniti dall’AVS relativamente ai consumi <strong>di</strong> acqua sono:<br />

n. clienti acquedotto n. clienti fognatura e depurazione<br />

Uso 2006 2007 2008 2009 2006 2007 2008 2009<br />

Domestico 3.312 3.612 3.844 3.839 3.008 3.301 3.533 3.522<br />

Diversi 433 480 499 501 345 366 375 389<br />

zootecnico 40 38 42 39<br />

0 0 0 0<br />

volumi<br />

Uso 2006 2007 2008 2009<br />

Domestico 512.796 499.602 483.828 507.591<br />

Diversi 120.972 138.941 123.000 134.341<br />

zootecnico 30.226 22.314 27.415 33.412<br />

49<br />

800.000<br />

700.000<br />

600.000<br />

500.000<br />

400.000<br />

300.000<br />

200.000<br />

100.000<br />

0<br />

CONSUMI 2006-2009 PER SETTORE<br />

Domestico zootecnico Diversi<br />

2006 2007 2008 2009<br />

Nel complesso, i volumi <strong>di</strong> acqua erogati tra il 2006 e il 2009 sono rimasti invariati (incremento dell’1,7%).<br />

Per confrontare questi dati con i dati <strong>di</strong>sponibili come me<strong>di</strong>a italiana e me<strong>di</strong>a europea (fonte rapporto<br />

in<strong>di</strong>catori ambientali in veneto e<strong>di</strong>zione 2008) riferite al solo utilizzo domestico si stimano i<br />

litri/abitanti/giorno:<br />

Anno litri/ab/giorno<br />

2006 148,3<br />

2007 142,9<br />

2008 137,7<br />

me<strong>di</strong>a italiana (2005) = 250 l/ab/g<br />

me<strong>di</strong>a europea (2006) = 180 l/ab/g<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Consumi acqua per uso<br />

domestico (l/ab/giorno)<br />

> 250 l/ab/g (me<strong>di</strong>a italiana al 2005)<br />

180-250 l/ab/g<br />

x < 180 l/ab/g (me<strong>di</strong>a europea al 2006)<br />

Per quanto riguarda sia la rete dell’acquedotto che la rete della fognatura, non <strong>di</strong>sponendo del dato sulla<br />

reale copertura della rete, nell’ipotesi che ad ogni famiglia corrisponda un’abitazione che necessita <strong>di</strong><br />

allacciamento alla rete acquedottistica e alla fognatura risulta:<br />

Anno % connessa alla fognatura % connessa all’acquedotto<br />

2006 81,4 % 89,6 %<br />

2007 88,1 % 96,4 %<br />

2008 92,8 % 100,9 %<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Connessione alla rete fognatura e<br />

acquedotto anno 2008 (stima<br />

rispetto al n. famiglie e numero<br />

< 80 %<br />

90 <strong>–</strong> 80 %<br />

allacciamenti) x > 90 % (sia per rete fognatura che acquedotto)


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P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Inoltre, si segnalano alcuni interventi:<br />

Rete acquedotto lunghezza in metri<br />

potenziamento acquedotto via S.Maria<br />

nuovi allacciamenti via Vittorio Veneto<br />

rifacimento acquedotto via Cà Bosco<br />

potenziamento rete via S. Lucia<br />

PdL Europa<br />

PdL Bronzi<br />

PdR centro storico comparto 3<br />

PdL Gelso<br />

2.391<br />

Rete fognatura lunghezza in metri<br />

estensione rete via IV Novembre e Vittorio Veneto<br />

estensione rete via Milano<br />

PdL Bronzi<br />

PdR centro storico comparto 4<br />

PdL Gelso<br />

2.123<br />

4.4 L’inquinamento delle risorse idriche a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />

La valutazione del carico inquinante è fatta sulla base <strong>di</strong> due in<strong>di</strong>catori specifici: il carico organico potenziale<br />

in abitanti equivalenti e il carico trofico potenziale. Il calcolo si effettua attraverso dei coefficienti <strong>di</strong><br />

conversione.<br />

4.4.1 Carico organico potenziale<br />

Il carico organico potenziale: è la stima (espressa in abitanti equivalenti <strong>–</strong>AE-) dei carichi organici<br />

(biodegradabili) totali presenti nell’area, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, zootecnica, industriale, da<br />

sottoporre a depurazione.<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong><br />

Popolazione<br />

Residente<br />

ISTAT 2001<br />

(abitanti)<br />

Popolazione<br />

Fluttuante<br />

me<strong>di</strong>a annua<br />

(presenze/365)<br />

Superficie Sau<br />

da ISTAT<br />

50<br />

Carico<br />

organico<br />

Civile<br />

(AE)<br />

Carico<br />

organico<br />

Industriale<br />

(AE)<br />

Carico<br />

organico totale<br />

8.879 8 760.68 8.887 17.513 26.400<br />

34% 66% 100%<br />

Provincia <strong>di</strong><br />

6.738 21.353 28.121<br />

Vicenza 24% 76% 100%<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Carico organico potenziale totale<br />

x<br />

> 177.783 AE (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Venezia - che registra la me<strong>di</strong>a<br />

più alta per il Veneto, fonte QC regionale)<br />

30.418 <strong>–</strong> 177.783 AE<br />

> 30.418 AE (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Padova - che registra la me<strong>di</strong>a<br />

più bassa per il Veneto, fonte QC regionale)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

4.4.2 Carico trofico potenziale<br />

Il carico trofico potenziale: è la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità potenzialmente immesse<br />

nell’ambiente, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale. Per tale calcolo vengono<br />

utilizzati particolari coefficienti <strong>di</strong> conversione.<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong><br />

Provincia <strong>di</strong><br />

Vicenza<br />

CIVILE AGROZOOTECNICO INDUSTRIALE<br />

AZOTO (t/a) FOSFORO(t/a) AZOTO (t/a) FOSFORO t/a) AZOTO (t/a) FOSFORO (t/a)<br />

40,0 5,3 216,8 87,7 91,6 10,2<br />

45,3 304,5 101,8<br />

51<br />

451,6<br />

30,3 4 196,5 98,4 99,4 10,1<br />

34,4 294,9 109,5<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Carico trofico potenziale totale<br />

x<br />

438,7<br />

> 2.294 t/a (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Venezia - che registra la me<strong>di</strong>a<br />

più alta per il Veneto, fonte QC regionale)<br />

124,4 <strong>–</strong> 2.294 t/a<br />

> 124,4 t/a (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Padova - che registra la me<strong>di</strong>a<br />

più bassa per il Veneto, fonte QC regionale)<br />

Il carico organico potenziale calcolato per <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è determinato per il 66,34% dalle attività<br />

industriali e risulta, intermini assoluti, leggermente inferiore rispetto al carico organico potenziale totale<br />

stimato come me<strong>di</strong>a provinciale.<br />

Il Carico trofico potenziale, per un totale <strong>di</strong> 551,5 t/a, è invece determinato per il 67,4 % dalle attività<br />

zootecniche e per il 22,5 % dalle attività industriali. Le attività civili sembrano influenzare solo per il 10,1 %.<br />

In questo caso il carico totale risulta leggermente superiore alla me<strong>di</strong>a provinciale (con una maggior<br />

incidenza del settore agrozzotecnico).


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4.5 Le acque sotterranee<br />

Il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> appartiene alla “Zona <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi profon<strong>di</strong>” (Alta Pianura<br />

Vicentina) dal momento che il materasso alluvionale è sede <strong>di</strong> un’unica falda idrica 10 (acquifero<br />

in<strong>di</strong>fferenziato) con profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>amente tra 40 a 80 metri.<br />

La <strong>di</strong>rezione principale del deflusso idrico va dal quadrante nord-ovest verso il quadrante est-sud.<br />

La falda presenta un grado <strong>di</strong> vulnerabilità non trascurabile, dove la presenza <strong>di</strong> lenti argillose risulta<br />

spora<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> carattere lentiforme<br />

4.5.1 Concentrazione me<strong>di</strong>a degli inquinanti chimici nelle acque sotterranee<br />

E' la valutazione della concentrazione me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> inquinanti chimici precipui (p.es. azoto ammoniacale<br />

(come NH4), azoto nitrico (come NO3), metalli, composti organoalogenati, pestici<strong>di</strong>) che si riscontrano<br />

nell'analisi <strong>di</strong> campioni dell'acqua <strong>di</strong> un certo acquifero rispetto ai limiti del DL 152/99. Es. azoto<br />

ammoniacale: inquinamento <strong>di</strong> origine civile, uso <strong>di</strong> concimi a base <strong>di</strong> urea; azoto nitrico: inquin.organico<br />

(civile ed ind.) ed agricolo; cloruri: fenomeno <strong>di</strong> salinizzazione; metalli/comp. organoalogenati: immissione <strong>di</strong><br />

sostanze tossiche; pestici<strong>di</strong>: agricoltura o zootecnia.<br />

Prelievo da pozzo n. 456 a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (X=1690100.00 Y=5063538.00 Gauss Boaga Ovest)<br />

anno anno<br />

52<br />

2011<br />

2005 2006 2007 2005 2006 2007<br />

Cloruri mg/l 30.0 23.5 24 Freon 113 µg/l 0.01 0.0175<br />

Conducibilità elettrica<br />

specifica a 20 °C_ µS/cm<br />

Ione ammonio (NH4)<br />

Nitrati (NO3)<br />

mg/l<br />

mg/l<br />

630.0 628 599.5<br />


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1,1,2,2 Tetracloroetano µg/l Pen<strong>di</strong>metalin µg/l


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Localizzaione punti <strong>di</strong> monitoraggio<br />

4.6 “Sofferenza idraulica”<br />

A seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi incontri fra Genio Civile <strong>di</strong> Vicenza, Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Me<strong>di</strong>o Astico Bacchiglione,<br />

Associazioni <strong>di</strong> categoria degli Agricoltori e <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è emerso il problema della<br />

“sofferenza idraulica” del Rio delle Pietre nel tratto <strong>di</strong> attraversamento urbano dello stesso, nei suoi momenti<br />

<strong>di</strong> piena.<br />

Tale corso d’acqua infatti, a carattere fortemente torrentizio, presenta generalmente sezione molto ridotta.<br />

Ciò comporta che nei perio<strong>di</strong> critici <strong>di</strong> pioggia intensa non è in grado <strong>di</strong> smaltire velocemente l’onda <strong>di</strong> piena.<br />

Si pone quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> deviare parte delle acque del Rio delle Pietre a monte del centro abitato, a<br />

mezzo <strong>di</strong> canale scolmatore, con funzione <strong>di</strong> laminazione, nel torrente Timonchio. (ve<strong>di</strong> relazione Stu<strong>di</strong>o<br />

geologico Marchetto allegata al PAT).<br />

Rio delle Pietre, così come Roggia dei Molini, nel tratto in cui attraversano l’abitato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> sono in parte<br />

combinati.<br />

54<br />

2011


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5. SUOLO E SOTTOSUOLO<br />

5.1 Introduzione<br />

Il suolo è una risorsa limitata, composto da particelle minerali, sostanza organica, acqua aria ed organismi<br />

viventi, occupa lo strato superficiale della crosta terrestre e ricopre 1/16 della superficie del pianeta.<br />

E’ un sistema complesso in continua evoluzione, risultato dell’interazione <strong>di</strong> alcuni fattori che gli esperti<br />

in<strong>di</strong>cano con il nome <strong>di</strong> clorpt:<br />

cl (clima, temperatura,umi<strong>di</strong>tà)<br />

o (organismi viventi)<br />

r (rilievo, pendenza del versante, esposizione)<br />

p (roccia madre, materiale <strong>di</strong> partenza)<br />

t (tempo trascorso dall’inizio della trasformazione del suolo).<br />

Il suolo è un elemento essenziale degli ecosistemi, una sua qualsiasi alterazione può ripercuotersi non solo<br />

sulla sua capacità produttiva, ma anche sulla qualità dell’acqua che beviamo e dei prodotti agricoli <strong>di</strong> cui ci<br />

nutriamo.<br />

La formazione <strong>di</strong> un suolo inizia quando un determinato materiale, come ad esempio uno strato <strong>di</strong> roccia<br />

portato alla luce da una frana, un accumulo <strong>di</strong> detriti alle pen<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un monte oppure la sabbia <strong>di</strong> una duna<br />

costiera, viene sottoposto all’azione demolitrice degli agenti ambientali, come l’alternarsi <strong>di</strong> gelo e <strong>di</strong>sgelo, il<br />

vento e la pioggia. Tramite la loro azione, la roccia viene ridotta in frammenti, che possono restare nello<br />

stesso posto o essere trasportati altrove dall’acqua, dal vento, dal ghiaccio e dalla gravità; questi frammenti<br />

vengono poi trasformati gradualmente dall’azione degli organismi pionieri (licheni, muschi e alghe), dei<br />

batteri e delle piante. A questo materiale si mescolano i resti <strong>di</strong> organismi vegetali e animali e, pian piano, si<br />

forma una quantità <strong>di</strong> terreno sempre più cospicua, che gli organismi e gli agenti climatici mo<strong>di</strong>ficano<br />

ulteriormente. Con il tempo, il suolo aumenta <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, permettendo lo sviluppo <strong>di</strong> piante <strong>di</strong> maggiori<br />

<strong>di</strong>mensioni, come gli alberi, e la vita <strong>di</strong> animali terricoli, come i lombrichi e le talpe, che contribuiscono con la<br />

loro attività a mantenere gli strati superiori ben aerati. Contemporaneamente l’acqua, filtrando attraverso il<br />

suolo, trasporta in profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>verse sostanze.<br />

Le proprietà chimiche, fisiche e biologiche variano da suolo a suolo ed anche tra i <strong>di</strong>versi strati (orizzonti)<br />

all’interno dello stesso suolo.<br />

Le funzioni del suolo sono innumerevoli, da semplice supporto fisico per la costruzione <strong>di</strong> infrastrutture,<br />

impianti industriali e inse<strong>di</strong>amenti umani, a base produttiva della maggior parte dell’alimentazione umana e<br />

animale, del legname e <strong>di</strong> altri materiali utili all’uomo. E’ deposito e fonte <strong>di</strong> materie prime come argilla,<br />

ghiaia, sabbia, torba e minerali; ha funzione <strong>di</strong> mantenimento dell’assetto territoriale, in quanto fattore<br />

determinante per la stabilità dei versanti e per la circolazione idrica sotterranea e superficiale. Il suolo ha<br />

anche una importante funzione naturalistica quale habitat <strong>di</strong> una gran<strong>di</strong>ssima varietà <strong>di</strong> specie animali e<br />

vegetali e perché in esso si completano i cicli dell’acqua e <strong>di</strong> altri elementi naturali. E’, infine, un importante<br />

elemento del paesaggio che ci circonda e fa parte del nostro patrimonio storico e culturale.<br />

La Commissione Europea (COM 179/02) ha riconosciuto le principali funzioni del suolo:<br />

- produzione alimentare e <strong>di</strong> biomasse;<br />

- trasformazione e riserva <strong>di</strong> sostanze<br />

organiche ed inorganiche;<br />

- filtro nei confronti dei corpi idrici sotterranei;<br />

55<br />

- habitat <strong>di</strong> organismi viventi;<br />

- fonte <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità;<br />

- supporto fisico e culturale dell’umanità;<br />

- fonte <strong>di</strong> materie prime.<br />

E ha identificato otto minacce principali per il suolo che corrispondono ad altrettanti processi <strong>di</strong><br />

degradazione:<br />

1. erosione;<br />

2. <strong>di</strong>minuzione della sostanza organica;<br />

3. contaminazione;<br />

4. cementificazione (copertura del suolo per<br />

mezzo <strong>di</strong> infrastrutture o e<strong>di</strong>fici);<br />

5. compattamento;<br />

6. <strong>di</strong>minuzione della bio<strong>di</strong>versità;<br />

7. salinizzazione;<br />

8. rischi idrogeologici (alluvioni e frane).<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

La conoscenza dei suoli è alla base <strong>di</strong> qualsiasi ulteriore valutazione sullo stato ambientale dei suoli, sulle<br />

minacce <strong>di</strong> degradazione che ne mettono a rischio la funzionalità e sulle misure volte a ridurre tale rischio.<br />

Tale conoscenza può essere acquisita solo attraverso uno stu<strong>di</strong>o sistematico delle caratteristiche dei suoli <strong>di</strong><br />

un territorio che ha nella pedologia, ed in particolare nella cartografia dei suoli, le proprie basi scientifiche e<br />

metodologiche.<br />

Fonte dei dati<br />

Principali fonti dei dati per la matrice suolo sono:<br />

▪ PRAC <strong>–</strong> PIANO REGIONALE ATTIVITA’ DI CAVA (adottato con D.G.R. 23 ottobre 2003, n° 3121)<br />

▪ PTCP - Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale, Provincia <strong>di</strong> Vicenza (adottato con Del. CR<br />

77 del 19/12/2006);<br />

▪ Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al<br />

PAT;<br />

▪ Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT;<br />

▪ Elaborazione dati uso del suolo realizzato dallo stu<strong>di</strong>o Landlab<br />

5.2 Fragilità del territorio<br />

5.2.1 Cave<br />

<strong>Marano</strong> è collocata all’interno dell’ambito potenziale per l’attività <strong>di</strong> cava <strong>di</strong> ghiaia e sabbia, e ricade<br />

all’interno dell’insieme estrattivo 5. Sono presenti tre cave attive a cielo aperto per l’estrazione <strong>di</strong> ghiaia e<br />

sabbia, con profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> coltivazione da 12 a 26 m e ubicate nel settore nord orientale del territorio<br />

comunale.<br />

materiale co<strong>di</strong>ce denominazione<br />

Sabbia e ghiaia 7191 VIANELLE<br />

Sabbia e ghiaia 7229 VEGRI<br />

Sabbia e ghiaia 7125 BROGIANE<br />

Il perimetro dell’ATE 5 è in corso <strong>di</strong> revisione e potrebbe subire delle mo<strong>di</strong>fiche in sede <strong>di</strong> approvazione del<br />

PRAC (nella tavola <strong>di</strong> piano è inserito il perimetro segnalato dalla Regione Veneto nel 2008<br />

Fig. Localizzazione Ate5 - proprietà<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Cave<br />

X<br />

56<br />

2011<br />

Presenza <strong>di</strong> cave attive e/o autorizzazione per l’apertura <strong>di</strong><br />

nuove cave<br />

Cave <strong>di</strong>smesse e da recuperare<br />

Nessuna cava (o solo cave <strong>di</strong>smesse e già recuperate)


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5.3 Morfologia<br />

(Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al PAT)<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista morfologico il territorio comunale risulta pianeggiante ma con un rilevante <strong>di</strong>slivello tra nord<br />

(173 m) e sud (112 m), ovvero una pendenza <strong>di</strong> poco superiore all’1%.<br />

In senso Est <strong>–</strong> Ovest risulta morfologicamente interessante la posizione del Centro abitato, posto<br />

topograficamente in una leggera depressione rispetto ai settori estremi, occidentali e orientali del territorio<br />

Comunale.<br />

Questa estesa area pianeggiante è caratterizzata da un sottosuolo grossolano, eminentemente ghiaioso, <strong>di</strong><br />

spessore notevole, superiore al centinaio <strong>di</strong> metri, con debole copertura limoso argillosa, (0,5 <strong>–</strong> 1,0 m) nel<br />

settore centro orientale, mentre in quello occidentale, anche se non in modo omogeneo, la coltre <strong>di</strong> terreni<br />

“fini” raggiunge uno spessore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 2,0 m con punti <strong>di</strong> 4,0 <strong>–</strong> 5,0 m, soprattutto in vicinanza dell’ asta<br />

fluviale del torrente Leogra.<br />

Tale materasso alluvionale è sede <strong>di</strong> un’unica falda idrica (“acquifero in<strong>di</strong>fferenziato”) e, pertanto, il territorio<br />

<strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> appartiene alla “Zona <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi profon<strong>di</strong>” (Alta Pianura Vicentina).<br />

Situazione geostruttutrale e idrogeologica<br />

Sottosuolo: litologicamente, al <strong>di</strong> sotto della copertura <strong>di</strong> terreno agrario, il sottosuolo è costituito in<br />

prevalenza da ghiaie e, subor<strong>di</strong>natamente, da sabbie e ciottoli, mentre la frazione “fine” è scarsa.<br />

E’ stata registrata una <strong>di</strong>fferenza dei Litotipi tra il settore occidentale (coltre limoso-argillosa <strong>di</strong> spessore da<br />

1,5 a 5 m) e occidentale (la copertura non supera il metro <strong>di</strong> spessore).<br />

5.4 Uso del suolo<br />

5.4.1 Uso del suolo<br />

(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT)<br />

Partendo dalle in<strong>di</strong>cazioni contenute nell’ortofotocarta e con successivi rilevi, lo stu<strong>di</strong>o Landlab ha realizzato<br />

la “carta dell’uso del suolo”: è stata registrata l’effettiva utilizzazione del suolo comunale e la presenza <strong>di</strong><br />

elementi naturali o antropici.<br />

Descrizione categoria uso del suolo ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4<br />

Aree a verde privato 20.645,70 21.593,70 29.805,10 81.005,40<br />

Aree cimiteriali 0,00 0,00 0,00 15.410,10<br />

Aree industriali-artigianali-commerciali 121.665,20 53.598,30 3.786,00 502.584,80<br />

Aree ricreative e sportive permeabili 0,00 0,00 1.889,50 38.243,40<br />

Aree ver<strong>di</strong> urbane 0,00 666,00 0,00 25.619,60<br />

Canali 15.031,20 30.451,20 3.365,10 15.434,60<br />

Cave attive 0,00 0,00 304.798,10 0,00<br />

57<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Colture floro-vivaistiche 0,00 62.549,80 0,00 18.972,10<br />

Colture orticole 0,00 5.542,00 3.971,20 0,00<br />

Colture permanenti da legno 4.165,30 3.567,50 0,00 14,30<br />

Filari e siepi 50.598,70 32.339,00 42.393,90 36.411,80<br />

Formazioni <strong>di</strong> boschi latifoglie mesofile 4.894,40 12.739,10 933,20 2.320,80<br />

Frutteto 2.684,80 34.801,90 2.859,00 9.287,60<br />

Monumenti storici 224,00 81,20 0,00 35.145,10<br />

Noceto 383,50 654,70 3.988,10 590,00<br />

Oliveto 4.527,30 3.484,80 3.227,50 2.449,00<br />

Orto familiare 10.063,80 13.054,70 9.628,10 13.041,70<br />

Prati stabili 933.073,60 374.843,40 686.498,90 636.960,90<br />

Rimboschimenti <strong>di</strong> latifoglie 0,00 0,00 22.912,50 0,00<br />

Seminativi-prati avvicendati 1.872.698,40 1.285.701,50 771.341,60 470.038,60<br />

Terreni non coltivati con possibile<br />

colonizzazione 11.446,70 0,00 2.219,30 52.065,40<br />

Vegetazione marginale 1.112,40 5.258,50 91.716,30 20.797,40<br />

Vegetazione riparia 74.859,90 119.121,90 17.311,90 37.700,70<br />

Viabilità minore (sentieri-piste ciclabili) 28.690,30 28.164,80 15.052,60 15.652,00<br />

Viabilità stradale principale e sue<br />

pertinenze 110.248,80 63.440,10 280.320,30 365.084,70<br />

Vigneto 29.283,70 11.536,10 0,00 5.162,30<br />

Vigneto familiare 37.028,90 60.178,30 34.243,10 82.993,70<br />

Zone residenziali a tessuto continuo<br />

Zone residenziali a tessuto <strong>di</strong>scontinuo e<br />

15.910,40 0,00 0,00 1.508.998,70<br />

rado 191.887,30 164.045,00 192.273,80 234.916,10<br />

5.4.2 Classificazione agronomica dei suoli<br />

(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT)<br />

3.541.124,30 2.387.413,50 2.524.535,10 4.226.900,80<br />

STC 12.679.973,70<br />

“I suoli agrari sono stati classificati incrociando i dati esistenti allegati al vecchio PRG con le in<strong>di</strong>cazioni<br />

contenute nella Carta dei Suoli della Regione Veneto pubblicata dall’ARPAV.<br />

58<br />

2011<br />

Sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni della “Guida tecnica per la<br />

classificazione del territorio rurale” (DGR 4 novembre<br />

1986, n. 5833) è stata utilizzata la sud<strong>di</strong>visione in 5<br />

classi agronomiche in funzione delle caratteristiche del<br />

suolo (profon<strong>di</strong>tà, contenuto in scheletro, granulometria,<br />

rocciosità e pietrosità, pH, calcare) e delle<br />

caratteristiche ambientali (clivometria, altitu<strong>di</strong>ne,<br />

drenaggio, erosione e franosità, avversità climatiche).<br />

Come è stato rappresentato nella tavola, Carta della<br />

classificazione agronomica dei suoli, il comune <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> presenta suoli della classe II, III e IV.<br />

Nella porzione Ovest del territorio i suoli appartengono<br />

alla II classe agronomica, presentando uno strato attivo<br />

profondo <strong>di</strong> 80-120 cm, e una povertà in scheletro. Si<br />

tratta <strong>di</strong> suoli in grado <strong>di</strong> accogliere un elevato numero<br />

<strong>di</strong> specie agrarie richiedendo minori input esterni e<br />

meglio sopportando eventuali perio<strong>di</strong> siccitosi.


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

La maggior parte del territorio presenta suoli della classe III e IV, caratterizzati da una elevata presenza <strong>di</strong><br />

scheletro e da una profon<strong>di</strong>tà dello strato attivo limitata, rispettivamente <strong>di</strong> 40-80 cm e 10 ha. Per la maggior parte sono dotate <strong>di</strong> attrezzature,<br />

strutture e impiantistica all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Più <strong>di</strong> venti sono aziende zootecniche. Sono presenti alcuni vivai <strong>di</strong> notevole importanza lungo via Europa,<br />

alcune aziende orto-frutticole in via S. Angelo e via Monte Pasubio e un’azienda viticola in via Trieste.<br />

Alcune aziende esercitano anche attività connesse quali attività agrituristica, attività <strong>di</strong> caseificazione e<br />

commercializzazione <strong>di</strong> formaggio biologico caprino, oltre che <strong>di</strong> fattoria <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> una malga.<br />

L’attività agricola nel territorio comunale è condotta prevalentemente con metodo convenzionale, solamente<br />

due le aziende sono condotte con metodo biologico<br />

59<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

5.5 Permeabilità<br />

(Landlab, “Relazione agronomica-ambientale” allegata al PAT)<br />

5.5.1 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità per ATO<br />

60<br />

2011<br />

Nella tavola “Carta dell’integrità del sistema<br />

agricolo-produttivo sono leggibili le vaste aree a<br />

“forte integrità agricolo-produttiva” ossia con<br />

presenza <strong>di</strong> aziende agricole vitali e con limitata<br />

frammentazione fon<strong>di</strong>aria. Le rimanenti aree agricole,<br />

con scarsa presenza <strong>di</strong> aziende agricole vitale,<br />

in<strong>di</strong>viduano ambiti rurali “<strong>di</strong> frammentazione fon<strong>di</strong>aria<br />

e <strong>di</strong> limitata integrità agricolo-produttiva”.<br />

Fa eccezione l’area a Nord, oltre la ferrovia, dove<br />

l’e<strong>di</strong>ficazione sparsa, assieme a strade ad alta<br />

frequenza, è molto presente e dove manca<br />

l’irrigazione consortile. Nonostante ciò, in questa area<br />

è concentrato un elevato numero <strong>di</strong> aziende agricole,<br />

prevalentemente zootecniche. L’elevata<br />

concentrazione degli appezzamenti, la presenza<br />

ancora integra <strong>di</strong> filari, <strong>di</strong> viti maritate, <strong>di</strong> siepi <strong>di</strong><br />

robinia e <strong>di</strong> una fitta viabilità rurale (strade sterrate)<br />

lascia dedurre come, pur in presenza <strong>di</strong> elevate<br />

antropizzazioni (e<strong>di</strong>ficazioni, infrastrutturazioni),<br />

l’attività agricola si sia tramandata e conservata nelle<br />

generazioni (Fonte: relazione Landlab).<br />

ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4<br />

Descrizione categoria uso del suolo permeabilità (mq) permeabilità (mq) permeabilità (mq) permeabilità (mq)<br />

Aree a verde privato 20.645,70 21.593,70 29.805,10 81.005,40<br />

Aree cimiteriali 0,00 0,00 0,00 15.410,10<br />

Aree industriali-artigianali-commerciali 1.216,65 535,98 37,86 5.025,85<br />

Aree ricreative e sportive permeabili 0,00 0,00 1.889,50 38.243,40<br />

Aree ver<strong>di</strong> urbane 0,00 666,00 0,00 25.619,60<br />

Canali 15.031,20 30.451,20 3.365,10 15.434,60<br />

Cave attive 0,00 0,00 21.335,87 0,00<br />

Colture floro-vivaistiche 0,00 5.003,98 0,00 1.517,77<br />

Colture orticole 0,00 5.542,00 3.971,20 0,00<br />

Colture permanenti da legno 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

Filari e siepi 50.598,70 32.339,00 42.393,90 36.411,80<br />

Formazioni <strong>di</strong> boschi latifoglie mesofile 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

Frutteto 2.684,80 34.801,90 2.859,00 9.287,60<br />

Monumenti storici 78,40 28,42 0,00 12.300,79<br />

Noceto 383,50 654,70 3.988,10 590,00<br />

Oliveto 4.527,30 3.484,80 3.227,50 2.449,00<br />

Orto familiare 10.063,80 13.054,70 9.628,10 13.041,70<br />

Prati stabili 933.073,60 374.843,40 686.498,90 636.960,90<br />

Rimboschimenti <strong>di</strong> latifoglie 0,00 0,00 22.912,50 0,00<br />

Seminativi-prati avvicendati 1.872.698,40 1.285.701,50 771.341,60 470.038,60<br />

Terreni non coltivati con possibile<br />

colonizzazione 11.446,70 0,00 2.219,30 52.065,40<br />

Vegetazione marginale 1.112,40 5.258,50 91.716,30 20.797,40


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Vegetazione riparia 74.859,90 119.121,90 17.311,90 37.700,70<br />

Viabilità minore (sentieri-piste ciclabili) 1.434,52 1.408,24 752,63 782,60<br />

Viabilità stradale principale e sue<br />

pertinenze 0,00 0,00 0,00 0,00<br />

Vigneto 29.283,70 11.536,10 0,00 5.162,30<br />

Vigneto familiare 37.028,90 60.178,30 34.243,10 82.993,70<br />

Zone residenziali a tessuto continuo<br />

Zone residenziali a tessuto <strong>di</strong>scontinuo e<br />

2.386,56 0,00 0,00 226.349,81<br />

rado 5.756,62 4.921,35 5.768,21 7.047,48<br />

3.074.311,35 2.011.125,68 1.755.265,67 1.796.236,49<br />

86,8% 84,2% 69,5% 42,5%<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità più basso si riscontra nell’ATO n. 4. Si tratta infatti dell’ambito urbano, mentre gli altri<br />

occupano superfici agricole aperte.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Permeabilità<br />

ato 4 < 50 %<br />

ato 3 80 - 50 %<br />

ato 1<br />

ato 2<br />

> 50 %<br />

61<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

5.6 Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori<br />

(Stu<strong>di</strong>o Marchetto “Analisi geologiche idrauliche. Geomorfologia - Litologia <strong>–</strong> Idrogeologia” allegata al PAT)<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista geotecnico, ai fini e<strong>di</strong>ficatori, il territorio è stati classificato in “idoneo”; “idoneo a<br />

con<strong>di</strong>zione” o “non idoneo”<br />

In presenza <strong>di</strong> spessori notevoli (4 <strong>–</strong> 5 m) della coltre argilloso limosa è consigliabile il ricorso a “strutture<br />

compensate” (fondazione a platea imbasata in profon<strong>di</strong>tà quanto basta in modo che il peso del terreno<br />

escavato sia pari o dello stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza del peso del fabbricato, in modo da annullare i<br />

ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> consolidazione. (Fonte: relazione Geologo - compatibilità idraulica)<br />

“Area idonea”: quasi tutto il territorio<br />

comunale, con suolo prevalentemente<br />

ghiaioso e falda profonda parecchie decine<br />

<strong>di</strong> metri<br />

“Area idonea a con<strong>di</strong>zione”: rientrano in<br />

questa categoria l’ambito ATE 5 (per la<br />

destinazione finale che può prevedere<br />

particolari usi) e le aree soggette a Rischio<br />

idraulico.<br />

“Area non idonea”: i <strong>di</strong>ti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica e l’are<br />

posta nella confluenza tra i torrenti Leogra e<br />

Timonchio, destinata all’allagamento<br />

eccezionale.<br />

62<br />

2011


6. BIODIVERSITÀ<br />

63<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Per territori caratterizzati da presenze <strong>di</strong> tipo misto ed eterogeneo, per esempio agricoltura variamente<br />

intensiva, urbanizzazioni residenziali e industriali, etc., la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> valutazione della<br />

qualità ambientale è un processo complesso che richiede informazioni provenienti da molteplici <strong>di</strong>scipline<br />

scientifiche e tecniche.<br />

Nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non sono presenti Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario o Zone <strong>di</strong> Protezione<br />

Speciale.<br />

Fonte:<br />

▪ Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale” allegata al PAT;<br />

▪<br />

6.1 Valutazione ecosistemica <strong>–</strong> in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />

Il sistema qui utilizzato si fonda sulla quantificazione delle presenze fisiche che hanno effetto <strong>di</strong>retto sul<br />

territorio e sulla stima del loro impatto potenziale standard, positivo o negativo, sull’ambiente ed il paesaggio.<br />

Per adeguare il modello alla specificità <strong>di</strong> ciascun territorio si impiegano i dati <strong>di</strong> copertura percentuale <strong>di</strong><br />

ciascuna categoria <strong>di</strong> uso del suolo (espresse nella tavola SA.1- Uso del suolo), talvolta raggruppate per<br />

affinità in macrocategorie.<br />

Ad ogni categoria o macrocategoria <strong>di</strong> uso del suolo viene assegnato un punteggio variabile (valore<br />

ecosistemico), via via più elevato quanto maggiore è il contributo potenziale, negativo o positivo, fornito al<br />

sistema ambientale (suolo, acqua, biosfera) determinato dal tipo <strong>di</strong> trasformazione e gestione antropica della<br />

superficie.<br />

Sarà, per esempio, positivo ed elevato per le formazioni naturali (elementi <strong>di</strong> pregio naturalistico); elevato ma<br />

negativo per elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo o detrattori (viabilità principale, zone industriali, aree estrattive).<br />

Il valore ecosistemico per unità <strong>di</strong> paesaggio viene stabilito dalla sommatoria dei contributi ponderati <strong>di</strong><br />

ciascuna categoria <strong>di</strong> uso del suolo presente nell’ambito.<br />

La tabella seguente riporta in sintesi i risultati finali del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> analisi applicato al territorio del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

UP 11 Classe ecosistemica<br />

1<br />

6<br />

2<br />

4<br />

5<br />

7<br />

elevato<br />

me<strong>di</strong>a<br />

3 limitata<br />

punteggio ecosistemico più elevato,<br />

per la cospicua presenza <strong>di</strong> estese<br />

aree agricole a volte segnate da<br />

formazioni vegetali lineari e viabilità<br />

rurale, e assenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />

industriali o altri elementi detrattori<br />

malgrado mostri una <strong>di</strong>screta<br />

presenza <strong>di</strong> prati stabili, ospita<br />

superfici significative destinate a<br />

forti elementi detrattori (aree <strong>di</strong><br />

cava, il tracciato autostradale)<br />

11 Unità <strong>di</strong> paesaggio: descritte nel successivo capitolo


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

6.2 Elementi <strong>di</strong> pregio ambientale<br />

6.2.1 Formazioni vegetali<br />

64<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Di particolare rilevo, e meritevole <strong>di</strong> particolare attenzione e tutela, in quanto caratterizzanti il territorio aperto<br />

sono:<br />

▪ le formazioni vegetazionali lineari (filari, siepi, alberate,…): elemento tipico nella parte nord-est, meno<br />

<strong>di</strong>ffuse nella zona sud-ovest;<br />

▪ gli esemplari arborei: sono stati censiti più <strong>di</strong> una decina <strong>di</strong> elementi arborei definiti esemplari per le<br />

loro caratteristiche <strong>di</strong> età, <strong>di</strong>mensione, portamento e visibilità sul territorio; la specie più frequente<br />

rilevata è il Gelso;<br />

▪ le aree boscate;<br />

▪ reticolo idrografico


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

6.3 Pressione antropica<br />

65<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Tutto il territorio comunale è plasmato dalle attività antropiche, che se <strong>di</strong> tipo agricolo o forestale in genere<br />

preservano la fertilità, la permeabilità dei suoli e le presenze vegetali utili, mentre se finalizzate<br />

all’urbanizzazione residenziale, produttiva o alla mobilità alterano sostanzialmente l’ambiente (suolo, acqua,<br />

biosfera), e richiedono opere ausiliarie <strong>di</strong> mitigazione.<br />

Si può quin<strong>di</strong> affermare che la pressione antropica nell’ambito in considerazione è pervasiva, in altre parole<br />

che non è possibile, nelle nostre con<strong>di</strong>zioni, un valore <strong>di</strong> essa pari a zero.<br />

Per quantificare la Pressione antropica sul territorio (aperto) si è scelto <strong>di</strong> impiegare due parametri<br />

strettamente correlati:<br />

1. l’incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie complessiva;<br />

2. la permeabilità del suolo.<br />

Le ragioni <strong>di</strong> tale scelta sono molteplici:<br />

essi sono quantificabile oggettivamente in termini <strong>di</strong> superficie,<br />

sono significativamente correlati alle attività antropiche <strong>di</strong> trasformazione dell’ambiente, in<br />

maniera pesante e persistente,<br />

coincide con l’impossibilità <strong>di</strong> ritorno in loco <strong>di</strong> cicli biologici significativi, nonché a partire da tali<br />

parametri è possibile quantificare le conseguenti perturbazioni al ciclo dell’acqua.<br />

La valutazione della pressione antropica viene applicata a livello degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO).<br />

ATO<br />

1 2 3 4<br />

Totale territorio<br />

Comunale<br />

Superficie (mq) 3.541.124,30 2.387.413,50 2.524.535,10 4.226.900,80 12.679.973,70<br />

Pressione antropica<br />

(%)<br />

13,0% 12,7% 20,1% 66,4% 32,2%<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Pressione antropica<br />

ato 4 < 50 %<br />

30 - 50 %<br />

ato 1<br />

ato 2 > 30 %<br />

ato 3<br />

L’ATO n. 4 è quello urbano mentre gli altri occupano superfici agricole aperte, questa precisazione motiva il<br />

segno negativo del valore ecosistemico e la significativa <strong>di</strong>versità della pressione antropica tra questo e gli<br />

altri ATO. E’ interessante notare come in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>versi che colgono aspetti territoriali <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong>ano informazioni<br />

che compongono una immagine congrua della situazione: in corrispondenza <strong>di</strong> pressione antropica intensa<br />

(ATO 4), misurata in termini <strong>di</strong> limitata permeabilità <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> elevato grado <strong>di</strong> “utilizzo” del territorio,<br />

corrisponde un valore ambientale, misurato in termini <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità, decisamente negativo. L’affinità del<br />

trend dei due in<strong>di</strong>ci viene riba<strong>di</strong>ta anche dai valori per l’ATO 3 e dalla corrispondenza tra quelli 1 e 2.


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

7. PAESAGGIO<br />

66<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

L’analisi del paesaggio è principalmente rivolta all’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti <strong>di</strong> particolare pregio (per<br />

l’integrità del territorio agricolo, da punti <strong>di</strong> vista paesaggistico, ecc.). La matrice in questione è in stretta<br />

relazione con gli aspetti tratti nelle matrici suolo-sottosuolo, bio<strong>di</strong>versità e patrimonio architettonico.<br />

Fonte dei dati:<br />

Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale”, allegata al PAT;<br />

7.1 Paesaggio agrario<br />

(Landlab, “Relazione sul settore rurale e ambientale”, allegata al PAT )<br />

A <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> l’intero territorio comunale è stato intensamente mo<strong>di</strong>ficato dall’uomo che ha contribuito<br />

in modo significativo a modellarne il paesaggio.<br />

Il carattere tra<strong>di</strong>zionale dominante della campagna <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è la presenza <strong>di</strong> appezzamenti a prato stabile<br />

e <strong>di</strong> filari localizzati prevalentemente lungo le carrarecce e a <strong>di</strong>videre le unità poderali. Procedendo verso<br />

sud-ovest questo paesaggio lascia progressivamente il posto alle colture da seminativo (in larga parte mais<br />

da granella) .<br />

Le formazioni vegetali lineari, la presenza <strong>di</strong> una interessante viabilità rurale, le <strong>di</strong>verse colture agrarie, e la<br />

rete idrografica sono gli elementi che caratterizzano il paesaggio agrario del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

La Carta del paesaggio agrario, mostra come la presenza e la <strong>di</strong>versa associazione tra questi elementi<br />

possa in<strong>di</strong>viduare tipologie <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> paesaggio agrario.<br />

Il paesaggio agrario a sud (tra via Zanella e l’autostrada) e caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> prati e il ripetersi<br />

<strong>di</strong> filari <strong>di</strong> pioppi neri, salici bianchi, siepi <strong>di</strong> robinia e <strong>di</strong> viti maritate a gelsi; il territorio a nord, oltre la ferrovia,<br />

per la presenza <strong>di</strong> prati inframmezzati da alberate <strong>di</strong> gelsi capitozzati e a volte maritati, per la presenza <strong>di</strong><br />

siepi <strong>di</strong> robinie anche molto larghe.<br />

Un paesaggio con prevalenza <strong>di</strong> seminativo e limitata presenza <strong>di</strong> siepi e alberate, caratterizza il territorio tra<br />

il Timonchio e il Leogra, che mostra le caratteristiche tipiche dell’agricoltura produttiva: appezzamenti <strong>di</strong><br />

maggiori <strong>di</strong>mensioni, scarsa presenza <strong>di</strong> filari e viabilità rurale, prevalenza delle colture <strong>di</strong> seminativo.<br />

La fascia che percorre il territorio in senso Nord-Sud, con l’interruzione data dal centro urbano, compresa tra<br />

il torrente Timonchio e la Roggia dei Molini, è caratterizzata paesaggisticamente, dalla prevalenza del<br />

seminativo, con la contemporanea elevata presenza <strong>di</strong> alberate (gelsi, pioppo nero, viti maritate) e <strong>di</strong> una<br />

interessante rete <strong>di</strong> viabilità rurale.<br />

In tali ambiti, inoltre, si notano ancora in maniera piuttosto chiara, alcuni residui della “centuriazione<br />

romana”, con “car<strong>di</strong>” (N-S) e “decumani” (E-O) minori, mentre “cardo maximo”, probabilmente poteva essere<br />

rappresentato dal Trozzo <strong>Marano</strong>. Tali segni storici sono legati fortemente anche con i territori contermini ad<br />

Ovest ed a Sud (Malo, S. Vito <strong>di</strong> Leguzzano).<br />

La fascia <strong>di</strong> territorio agricolo che cinge l’ambito urbano, costituisce un tipico paesaggio agrario periurbano,<br />

in cui pur essendo ancora riconoscibili i segni del paesaggio agrario storico, quali le formazioni arboree<br />

lineari, le <strong>di</strong>verse colture agrarie, un rete, sia pur minima, <strong>di</strong> viabilità rurale, la pressione creata dalla<br />

espansione urbana si fa sentire, facendo assumere caratteristiche <strong>di</strong>verse allo stesso territorio aperto,<br />

maggiormente legate al senso del limite tra città/campagna, ma anche alla connessione tra i <strong>di</strong>versi ambiti<br />

ed alla riqualificazione del territorio.


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

7.1.1 Elementi <strong>di</strong> pregio e detrattori<br />

67<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

UP 1 <strong>–</strong> ambito agricolo integro coltivato<br />

prevalentemente a seminativo con buona<br />

presenza <strong>di</strong> formazioni lineari e viabilità rurale.<br />

Visibili frammenti <strong>di</strong> centuriazione romana.<br />

UP 2 <strong>–</strong> area agricola con presenza <strong>di</strong> colture<br />

legnose <strong>di</strong> pregio (vigneto) e alberate <strong>di</strong> Gelsi;<br />

limitata viabilità rurale<br />

UP 3 <strong>–</strong> area agricola prevalentemente utilizzata a<br />

prato stabile con limitata consistenza della<br />

vegetazione arborea<br />

UP 4 <strong>–</strong> area agricola periurbana prevalentemente<br />

coltivata a prato, presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> piante <strong>di</strong><br />

Gelso e viabilità minore<br />

UP 5 <strong>–</strong> ambito agricolo con notevole e<strong>di</strong>ficazione<br />

e ambito <strong>di</strong> cava esteso, ma buona presenza<br />

<strong>di</strong> attività agricole produttive e cospicua<br />

dotazione <strong>di</strong> alberi e siepi<br />

UP 6 <strong>–</strong> ambito agricolo integro con presenza <strong>di</strong><br />

vegetazione in forma lineare , ambito boscato<br />

e corridoi fluviali importanti<br />

UP 7 <strong>–</strong> area agricola importante per la<br />

coltivazione <strong>di</strong> seminativi, frutteti, vivai e<br />

colture biologiche; limitata la presenza <strong>di</strong> siepi<br />

e alberature.<br />

Il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> si caratterizza per la presenza <strong>di</strong> ampie aree agricole che “circondano” l’area<br />

maggiormente urbanizzata. Tra queste, alcune presentano un grado <strong>di</strong> integrità maggiore mentre altre<br />

risultano maggiormente compromesse dall’e<strong>di</strong>ficazione, dagli ambiti estrattivi e/o dai nuovi progetti<br />

infrastrutturali.<br />

Ambiti <strong>di</strong> pregio:<br />

a) il sistema idrografico (che si caratterizza per l’alta valenza ambientale e paesaggistica, per la funzione<br />

storicamente svolta nello sviluppo locale, per la funzione attuale <strong>di</strong> smaltimento delle acque superficiali);


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68<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

b) Sistemi ecorelazionali:<br />

▪ il contesto agricolo (area Sud del territorio comunale) prevalentemente integro che si attesta sul<br />

sistema idrografico Leogra-Timonchio, Roggia dei Molini, Rio delle Pietre;<br />

▪ il contesto agricolo (area a Nord del territorio comunale) prevalentemente integro che si attesta sul<br />

sistema idrografico Timonchio, Roggia dei Molini, Rio delle Pietre;<br />

▪ il contesto agricolo attestato tra il centro urbano e la ferrovia;<br />

▪ area agricola tra Rio delle Pietre e Roggia dei Molini: area agricola a seminativo in continuità<br />

territoriale con l’area agricola <strong>di</strong> Malo in cui sono visibili i resti del reticolato romani. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

ambito <strong>di</strong> particolare pregio, in cui è necessario mantenere il vincolo <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, anche per<br />

valorizzare la connessione con Ca’ Nogara Granda;<br />

▪ sistema ripario delle rogge e, in particolare, Roggia dei Molini;<br />

▪ località Piazza d’armi;<br />

▪ bosco dei Rocchi;<br />

c) ville ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio (come in<strong>di</strong>viduati nel capitolo relativo al patrimonio);<br />

d) altri elementi <strong>di</strong> pregio (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT):<br />

▪ Colombara - Stocchero<br />

▪ Chiesa San Pietro<br />

▪ Corte Gregori<br />

▪ Capitello Molette<br />

▪ Capitello Prole<br />

▪ Capitello stazione<br />

▪ Capitello Via Monte Pasubio<br />

▪ Capitello Via San Fermo<br />

▪ Chiesa Santa Barbara<br />

▪ Chiesa santa Maria<br />

▪ Arco - Molette<br />

▪ Mura - Molette<br />

▪ Mulino Porto Rurro<br />

▪ Mura Via Foscolo<br />

▪ Villa Fioretti<br />

▪ Colombara<br />

e) Formazioni vegetali lineari (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al<br />

PAT);<br />

f) Esemplari arborei (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT);<br />

g) Viabilità minore (come in<strong>di</strong>viduati dalle tavole <strong>di</strong> analisi agronomica-ambientale allegate al PAT)


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2011<br />

Elementi detrattori:<br />

attività incompatibili con il contesto (attività produttive localizzate in aree urbane a prevalente<br />

destinazione residenziale);<br />

ambiti <strong>di</strong> escavazione;<br />

<strong>di</strong>scariche;<br />

Rio delle Pietre nel tratto in cui attraversa l’area e<strong>di</strong>ficata (ve<strong>di</strong> matrice acqua).<br />

Nelle aree agricole prevalentemente integre il PAT dovrà definire norme <strong>di</strong> tutela/protezione, favorire la<br />

fruibilità anche attraverso percorsi ciclo-pedonali inseriti in una rete sovralocale (ve<strong>di</strong> matrice mobilità).<br />

Relativamente ai corsi d’acqua si fa riferimento alle considerazioni emerse nell’analisi della matrice acqua e<br />

si sottolinea l’importanza del valore paesaggistico del sistema idrico: sponde, filari e vegetazione riparia,<br />

ambiti per il deflusso, ecc.<br />

Importanza delle connessioni determinate dal<br />

reticolo idrografico e dalle aree ver<strong>di</strong><br />

Elementi detrattori (cave, <strong>di</strong>scariche, attività fuori<br />

zona) e delle barriere alle connessioni<br />

69


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2011<br />

8. PATRIMONIO CULTURALE E ARCHITETTONICO<br />

8.1 Introduzione<br />

Le principali componenti del sistema dei beni <strong>di</strong> interesse storico culturale presenti nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

vicentino sono:<br />

▪ il centro storico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>;<br />

▪ le Ville ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico, architettonico o ambientale inseriti in area urbana o in zona<br />

agricola;<br />

▪ i siti archeologici;<br />

▪ la centuriazione romana (trama stradale, trama dei canali <strong>di</strong> scolo/fossati, partizioni poderali con<br />

relativi schermi vegetali).<br />

Fonte dei dati:<br />

Principali fonti per la matrice patrimonio sono:<br />

▪ Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto (Contributo concertazione);<br />

▪ Istituto Regionale Ville Venete (Contributo concertazione)<br />

▪ sito internet dell’ Istituto Regionale Ville Venete <strong>–</strong> www.irvv.net<br />

▪ Landlab, relazione sul settore primario, realizzata per la redazione del PAT<br />

▪ Carte storiche<br />

8.2 Ville Venete<br />

Co<strong>di</strong>ce Denominazione <strong>Comune</strong> Autore<br />

G1964000 Villa Pancera, Sottoriva, Zaltron <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

G1965000 Chiesa <strong>di</strong> Santa Lucia <strong>Marano</strong> vicentino<br />

G1966000 Villa Capra, Paprio, Pietribasi - Battistella <strong>Marano</strong> vicentino<br />

G1967000 Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> vicentino Bertotti Scamozzi<br />

Ottavio<br />

G2043000 Villa Fioretti, Lerolin <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

G2044000 Chiesa <strong>di</strong> San Fermo <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

G2046000 Villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

G3010000 Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> Bertotti Scamozzi<br />

Ottavio (?)<br />

G4657000 Villa Capra, Paprio, Pietribiasi - Battistello, Borriero - Dalle <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

Palle, detta "Ca' Alta"<br />

G4658000 Ca' Nogara Grande <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

Villa Pancera, Sottoriva, Zaltron Chiesa <strong>di</strong> Santa Lucia<br />

Irvv 00001964<br />

Frazione:<br />

<strong>Vicentino</strong><br />

<strong>Marano</strong> Irvv 00001965<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Giuseppe<br />

Mazzini, 3/ 5/ 7/ 9<br />

Epoca:<br />

Autore:<br />

XV<br />

Proprietà: Zaltron<br />

Vincolo (legge):<br />

Decreto (data):<br />

Catasto: F. 7, sez. A, m.<br />

228/ 232/ 766/ 767/ 768<br />

70<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />

Epoca: XV<br />

Autore:<br />

Proprietà: Dalla Bona<br />

Riccarda<br />

Vincolo (legge):<br />

Decreto (data):<br />

Catasto: F. 7, m. 548


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Villa Capra, Paprio, Pietribasi - Battistella Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona<br />

Irvv 00001966<br />

Irvv 00001967<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via San<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />

Lorenzo, 48<br />

14<br />

Epoca:<br />

Epoca: XVIII<br />

Autore:<br />

Autore: Bertotti Scamozzi<br />

Proprietà: Dalle Palle<br />

Ottavio<br />

Giovanni// De Pretto<br />

Proprietà: Dalla Bona<br />

Benedetto<br />

Riccarda<br />

Vincolo (legge):<br />

Vincolo (legge):<br />

L.1089/1939<br />

Decreto (data):<br />

Decreto (data): 1977/11/28<br />

Catasto: F. 7; 15, sez. A,<br />

m. 157/ 159/ 163<br />

Catasto: F. 7, m. 421/ 605<br />

Villa Fioretti, Lerolin Chiesa <strong>di</strong> San Fermo<br />

Irvv 00002043<br />

Irvv 00002044<br />

Località: Santa Lucia<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via San Fermo,<br />

58<br />

Epoca:<br />

Autore:<br />

XVII<br />

Proprietà: Lerolin Carlo<br />

Vincolo (legge):<br />

Decreto (data):<br />

Catasto: F. 4, m. 277/ 278<br />

71<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via San Fermo,<br />

Epoca: XVIII<br />

Autore:<br />

Proprietà: Lerolin Carlo<br />

Vincolo (legge):<br />

Decreto (data):<br />

Catasto: F. 4, m. B<br />

Villa Capra, Savardo, Dalla Bona Barchessa <strong>di</strong> villa Capra, Savardo, Dalla Bona<br />

Irvv 00002046<br />

Frazione: <strong>Marano</strong> Irvv 00003010<br />

<strong>Vicentino</strong><br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />

Località:<br />

14<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Santa Lucia,<br />

Epoca: XVIII<br />

12/ 12A/ 14<br />

Autore: Bertotti Scamozzi<br />

Epoca: XVI<br />

Ottavio (?)<br />

Autore:<br />

Proprietà: Dalla Bona<br />

Proprietà: Dalla Bona<br />

Riccarda<br />

Riccarda<br />

Vincolo (legge):<br />

Vincolo (legge):<br />

Decreto (data):<br />

Decreto (data):<br />

Catasto: F. 7 , m. 421/ 605<br />

Catasto: F. 7, m. 421/ 476/<br />

503/ 605/ 1062<br />

Villa Capra, Paprio, Pietribiasi - Battistello, Borriero - Dalle<br />

Palle, detta "Ca' Alta"<br />

Ca' Nogara Grande<br />

Iccd A 05.00184307<br />

Frazione: <strong>Marano</strong> Iccd A 05.00184308<br />

Frazione: <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

<strong>Vicentino</strong><br />

Località:<br />

Località:<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Vittorio Veneto<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Via Braglio ,<br />

,<br />

Epoca: XV<br />

Epoca: XV<br />

Autore:<br />

Autore:<br />

Proprietà: Borriero<br />

Proprietà: Munarini Franco<br />

Stefano// Dalle Palle<br />

Vincolo (legge): L.1089/1939<br />

Giovanni<br />

Decreto (data): 1982/10/18<br />

Vincolo (legge):<br />

Catasto: F. 11, sez. U , m.<br />

L.1089/1989<br />

Decreto (data): 1977/11/28<br />

Catasto: F. 7, sez. U , m.<br />

156/ 157/ 159<br />

108/ 109/ 163/ 164


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8.3 Elementi <strong>di</strong> valenza storica<br />

8.3.1 Siti <strong>di</strong> importanza archeologica<br />

Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non esistono vincoli <strong>di</strong> natura archeologica ai sensi del co<strong>di</strong>ce dei beni<br />

Culturali.<br />

Sono comunque presenti rinvenimento <strong>di</strong> fine Ottocento <strong>di</strong> almeno sette sepolture a cremazione <strong>di</strong> età<br />

romana, del tipo a cassetta <strong>di</strong> embrici anche con bollo, che fanno presupporre l’esistenza <strong>di</strong> una necropoli<br />

più estesa, lungo la linea ferroviaria per Schio.<br />

Una frequentazione <strong>di</strong> epoca romana, <strong>di</strong> tipo rustico, è confermata anche dall’affioramento, avvenuto in<br />

passato, <strong>di</strong> resti romani sia nel centro abitato sia nel territorio.<br />

Tra Via Vicenza e Via Canè si conservano, dal 1944 (secondo le prescrizione della Soprintendenza per i<br />

Beni Ambientali e Architettonici <strong>di</strong> Verona), i resti <strong>di</strong> strutture murarie, riconducibili ad un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> forma<br />

rettangolare, ed un pozzo <strong>di</strong> età post rinascimentale.<br />

8.3.2 La centuriazione<br />

Nel territorio comunale sono ancora leggibili i segni della centuriazione.<br />

72<br />

Rappresentazione del 1634, con la<br />

chiesa parrocchiale, antica pieve<br />

monastica de<strong>di</strong>cata all’assunzione della<br />

Beata Vergine Maria, e le numerose<br />

proprietà nobiliari. Commissionata dai<br />

Conti Manfredo e Giulio Porto, la<br />

mappa aveva lo scopo <strong>di</strong> mostrare i<br />

terreni che necessitavano <strong>di</strong> essere<br />

irrigati, con le acque provenienti dalla<br />

“strada dalle Piere”<br />

Fig. Ercole Peretti, Sebastiano <strong>di</strong> Azoli, Disegno a penna su carta - <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, 1634<br />

Fig. Von Zach<br />

Dalla lettura delle carte storiche si possono<br />

identificare le caratteristiche del territorio<br />

agricolo e la <strong>di</strong>sposizione dei primi<br />

inse<strong>di</strong>amenti:<br />

- campi a seminativo con vigneto;<br />

- campi stabili lungo il “Rozzzon” (Roggia<br />

Mulini);<br />

- presenza <strong>di</strong> mulini lungo i corsi d’acqua;<br />

- la chiesa e il complesso residenziale<br />

localizzato lungo il Rio (Rio delle Pietre);<br />

- Ca’ Vecchia con giar<strong>di</strong>no;


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2011<br />

Fig. Centuziazione Fig. Agro centuriato <strong>di</strong> Thiene<br />

La presenza e il rinvenimento <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> centuriazione entro il territorio vicentino costituisce ancor oggi<br />

argomento <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito data la scarsezza dei limites rintracciabili sul terreno.<br />

Il primo tentativo <strong>di</strong> ricostruzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno agrario riguardante tutto il territorio vicentino è quello <strong>di</strong><br />

Benetti 12 che ipotizza un sistema <strong>di</strong> piccole centuriazioni aventi in comune il modulo 18x18 actus, ma<br />

<strong>di</strong>fferentemente orientate. Due <strong>di</strong> esse si porterebbero a Nord <strong>di</strong> Vicenza: una compresa tra il M.te<br />

Summano a Nord, Caldogno a Sud e Colli <strong>di</strong> Malo e <strong>di</strong> Sarcedo a Est e Ovest avente come Kardo Maximus<br />

la ipotizzata via Summano partente da Vicenza e come Dekumanus Maximus l’allineamento Isola Vicentina-<br />

Montecchio Precalcino. La seconda tra i torrenti Astico e Brenta spingendosi a Nord fino a Marostica, con<br />

Kardo Maximus una via da Bolzano Vicentono a Marostica e come Dekumanus Maximus la linea che da<br />

Montecchio precalcino si porta attraverso Sandrigo e Pozzoleone a Camazzole <strong>di</strong> Varmignano. Una terza<br />

centuriazione a Sud <strong>di</strong> Vicenza delimitata a Nord dal Bacchiglione e a Sud dal territorio <strong>di</strong> Este. Nel 1983 gli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Benetti sono stati ripresi nella ricostruzione della centuriazione realizzata dal Dorigo 13 .<br />

Nel territorio Sud <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> si leggono ancor oggi i segni <strong>di</strong> questa centuriazione: allineamento dei campi,<br />

dei fossati, degli elementi vegetali lineari.<br />

12 Benetti A., Perlena e la centuriazione dell’argo <strong>Vicentino</strong> <strong>di</strong> Marostica, Verona, 1973; Benetti A, Thiene. La<br />

centuriazione, la «Fratta», l’evangelizzazione del vento, Verona, 1974.<br />

13 Dorigo W, Venezia I, origini, 1983.<br />

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2011<br />

9. INQUINANTI FISICI<br />

9.1 Introduzione<br />

Per la valutazione della matrice “inquinanti fisici” si sono considerati gli in<strong>di</strong>catori riguardanti i campi<br />

elettromagnetici, l’inquinamento sonoro (rumore), il radon, l’inquinamento luminoso e le aziende a rischio <strong>di</strong><br />

incidente rilevante. Per quest’ultimo fattore, nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> vicentino, non si sono<br />

in<strong>di</strong>viduate industrie a rischio.<br />

Fonte dei dati<br />

Per la matrice degli inquinanti fisici i principali riferimenti sono:<br />

▪ ARPAV - CD “LR 11/2004 Dati Ambientali”.<br />

▪ ARPAV, progetto ETERE<br />

▪ Ufficio Tecnico del Comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

▪ ARPAV CD “LR 11/2004 <strong>–</strong> Dati Ambientali”,<br />

▪ <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, Piano <strong>di</strong> classificazione acustica del territorio comunale (approvato con<br />

Delibera del Consiglio Comunale n 85 del 29.11.2006)<br />

▪ ARPAV, rapporto prova fisica n. 1179/F-0<br />

▪ ARPAV, rapporto prova fisica n. 2089/F-0<br />

▪ ISTIL - L’Istituto <strong>di</strong> Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento luminoso (elaborati dall’Arpav)<br />

9.2 Elettromagnetismo<br />

L’inquinamento elettromagnetico è un argomento all’or<strong>di</strong>ne del giorno tra le notizie dei mezzi d’informazione<br />

e motivo <strong>di</strong> forti preoccupazioni nell’opinione pubblica.<br />

Il fenomeno dell’esposizione ai campi elettromagnetici non è una novità degli ultimi anni, ma il recente<br />

sviluppo del settore delle telecomunicazioni ha prodotto un consistente aumento delle fonti <strong>di</strong> inquinamento<br />

elettromagnetico. In particolare, la massiccia <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> impianti per la telefonia mobile ha focalizzato sul<br />

problema l’attenzione del pubblico.<br />

Oltre alla telefonia mobile, le altre principali fonti <strong>di</strong> campi elettromagnetici sono:<br />

- gli impianti ra<strong>di</strong>otelevisivi;<br />

- i radar,<br />

- le linee elettriche ad alta tensione,<br />

- gli apparecchi televisivi,<br />

- i forni a microonde e gli apparecchi elettrome<strong>di</strong>cali.<br />

In questo capitolo si riportano le informazioni sulle principali fonti <strong>di</strong> campi elettromagnetici presenti nel<br />

territorio.<br />

Elettrodotti e <strong>di</strong>stribuzione dell’energia elettrica L’energia elettrica viene portata dei centri <strong>di</strong> produzione agli<br />

utilizzatori (case, industrie, …) per mezzo <strong>di</strong> elettrodotti, con tensione variabile fino a 380 kV. Gli elettrodotti,<br />

nei quali circola una corrente alternata <strong>di</strong> 50 Hz, producono campi elettrici e magnetici variabili nel tempo. Il<br />

campo elettrico <strong>di</strong>pende dalla tensione e ha un’intensità tanto più alta quanto più aumenta la tensione <strong>di</strong><br />

esercizio della linea (dai 220 volts dell’uso domestico ai 380 kV delle linee <strong>di</strong> trasmissioni più potenti). Il<br />

campo magnetico <strong>di</strong>pende invece dalla corrente che scorre lungo i fili conduttori delle linee ed aumenta tanto<br />

più alta è l’intensità <strong>di</strong> corrente sulla linea. In prossimità <strong>di</strong> una linea ad alta tensione, ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

circa 30 metri, i valori <strong>di</strong> campo elettrico sono inferiori a 1kV/m, i valori <strong>di</strong> induzione magnetica sono circa 1<br />

microtesla. L’intensità dei campi elettrico e magnetico <strong>di</strong>minuisce all’aumentare della <strong>di</strong>stanza dal<br />

conduttore. Il campo elettrico è facilmente schermabile da parte <strong>di</strong> materiali quali legno e metalli, ma anche<br />

alberi e e<strong>di</strong>fici.<br />

Il campo magnetico è <strong>di</strong>fficilmente schermabile; l’interramento delle linee permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire i campi nello<br />

spazio circostante ma questa soluzione ha costi molto elevati e può essere effettuata solo per tratti limitati.<br />

Ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi e stazioni ra<strong>di</strong>obase. I ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi (RTV) e le stazioni ra<strong>di</strong>o base (SRB)<br />

sono impianti fissi <strong>di</strong> telecomunicazione ossia sistemi d’antenne la cui funzione principale è quella <strong>di</strong><br />

consentire la trasmissione <strong>di</strong> un segnale elettrico, contenente un’informazione nello spazio aperto sotto<br />

forma <strong>di</strong> onda elettromagnetica.<br />

Esistono due <strong>di</strong>verse metodologie <strong>di</strong> trasmissione:<br />

- <strong>di</strong> tipo broadcasting; da un punto emittente a molti punti riceventi, come accade per i ripetitori<br />

ra<strong>di</strong>otelevisivi e le stazioni ra<strong>di</strong>o base della telefonia cellulare;<br />

- <strong>di</strong>rettiva: da un punto a punto, quella ad esempio dei ponti ra<strong>di</strong>o.<br />

74


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Ripetitori ra<strong>di</strong>otelevisivi. I RTV sono situati per lo più in punti elevati del territorio (colline o montagne), dato<br />

che possono coprire bacini <strong>di</strong> utenza che interessano anche <strong>di</strong>verse province. Le antenne sono installate su<br />

appositi tralicci che poggiano sul terreno (es. in montagna) o su e<strong>di</strong>fici (es. in città <strong>di</strong> pianura). Le frequenze<br />

maggiormente utilizzate nella provincia <strong>di</strong> Vicenza sono comprese tra 87,5 MHz e 108 MHz (FM) per i<br />

ripetitori ra<strong>di</strong>o e tra 47 MHz <strong>–</strong> 230 MHz (TV UHF) e 470 MHz <strong>–</strong> 862 MHz (TV VHF) per i ripetitori televisivi.<br />

La potenza in antenna è molto variabile, a seconda delle aree <strong>di</strong> copertura e generalmente è compresa da<br />

alcuni watt (sono chiamati ripetitori lampa<strong>di</strong>na, come ad es. i ripetitori televisivi in zone collinari) a decine <strong>di</strong><br />

kW nel caso in cui il bacino d’utenza comprenda <strong>di</strong>verse province e regioni. Con potenze dell’or<strong>di</strong>ne del kW,<br />

il campo elettrico al suolo,può raggiungere, a decine <strong>di</strong> metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal traliccio, valori dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

decine <strong>di</strong> V/m.<br />

Stazioni ra<strong>di</strong>o base. Le SRB sono capillarmente <strong>di</strong>ffuse nei centri abitati ed ognuna <strong>di</strong> esse interessa una<br />

porzione limitata <strong>di</strong> territorio, detta comunemente cella. Ciascuna SRB è costituita da antenne che<br />

trasmettono il segnale al telefono cellulare ed antenne che ricevono il segnale trasmesso da quest’ultimo. Le<br />

antenne sono installate su appositi tralicci o pali che poggiano sul terreno (es. in campagna e comunque in<br />

zone scarsamente abitate) o su e<strong>di</strong>fici (es. in città densamente abitate. A <strong>di</strong>fferenza degli impianti<br />

ra<strong>di</strong>otelevisivi sono usati bassi livelli <strong>di</strong> potenza per evitare che i segnali provenienti da celle attigue<br />

interferiscano tra <strong>di</strong> loro. Le potenze in antenna possono variare tra meno <strong>di</strong> 7 watt (microcelle) e 70 watt<br />

(TACS) e tipicamente sono <strong>di</strong> circa 20 watt. Al suolo, i livelli <strong>di</strong> campo elettrico che si riscontrano entro un<br />

raggio <strong>di</strong> 100-200 m da una stazione ra<strong>di</strong>o base sono generalmente compresi tra 0,1 e 2 V7m.<br />

9.2.1 Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />

Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no sono presenti due linee ad alta tensione con tensione <strong>di</strong> esercizio pari a 132<br />

kV (fonte elaborazione per costruzione tavola 1 dei vincoli)<br />

Localizzazione e foto linea elettrica alta tensione<br />

Popolazione residente (elaborazione dati QC <strong>–</strong> overlap spaziale) all’interno <strong>di</strong> una fascia <strong>di</strong> 50 m<br />

dall’elettrodotto = 30 residenti pari a 0,31%<br />

75


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Linee elettriche<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Linee elettriche popolazione<br />

esposta (residenti entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 50 m dalla linea elettrica)<br />

Più <strong>di</strong> una linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio<br />

comunale<br />

x Una linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio comunale<br />

Nessuna linea elettrica ad altra tensione che attraversa il territorio<br />

comunale o linea elettrica che interessa solo marginalmente<br />

> 2% (2,12 è la stima della popolazione a livello regionale esposta alla<br />

soglia 0.2)<br />

0,5 <strong>–</strong> 2 %<br />

x < 0,5%<br />

Stima popolazione esposta a determinati livelli <strong>di</strong> CEM per tipologia <strong>di</strong> sorgente - ELF 14<br />

SOGLIA 10 microtesla<br />

(valore <strong>di</strong> attenzione -<br />

DPCM 8/7/2003)<br />

76<br />

SOGLIA 10 microtesla<br />

(obiettivo qualità - DPCM<br />

8/7/2003)<br />

SOGLIA 0.2 microtesla<br />

(<strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> rispetto stabilite<br />

dalla LR 27/93)<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza 0,28 % 0,45 % 2,12 %<br />

Regione Veneto 0,57 % 0,90 % 1,11 %<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> 0,01 % 0,01 % 0,02 %<br />

9.2.2 Siti antenne per la telefonia mobile<br />

Sono presenti quattro antenne:<br />

GESTORE VODAFONE WIND H3G TIM<br />

CODICE SITO VI-5666A VI078B VI3870A VI71<br />

ID SITO 5417 3273 3507 3649<br />

STATO<br />

DELL'IMPIANTO<br />

INDIRIZZO via Villaraspa, 9<br />

Comunicato Comunicato Comunicato Comunicato<br />

Laterale Via Monte<br />

Pasubio (terreno<br />

agricolo)<br />

via del Progresso zona<br />

artigianale<br />

via del Progresso zona<br />

artigianale<br />

QUOTA SUOLO (slm) 130.000 141.000 144.000 144.000<br />

COORDINATA X (gbo) 1689880 1688153 1689956 1689956<br />

COORDINATA Y (gbo) 5062620 5063243 5063909 5063909<br />

POSTAZIONE Al Suolo Al Suolo Altro Altro<br />

PONTI RADIO<br />

RESPONSABILE<br />

Si con potenza inferiore<br />

ai 7 W<br />

ING. RICCARDO<br />

GIUNTA<br />

Si con potenza inferiore<br />

ai 7 W<br />

ALCATEL ITALIA<br />

S.P.A.<br />

Si con potenza inferiore<br />

ai 7 W<br />

ING. R. DA MOLIN -<br />

ING. A. OVENS<br />

NO<br />

ING. PIETRO<br />

PARENTE<br />

14 Fonte dato il QC Regione Veneto: l'in<strong>di</strong>catore è stato elaborato sulla base del catasto ARPAV delle linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione,<br />

completo all'80%


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

WIN<br />

D<br />

Fig. Foto aerea: localizzazione antenna<br />

VI078B<br />

SITO VI078B (Wind)<br />

77<br />

LEGENDA<br />

VODAF<br />

ONE<br />

Stazione ra<strong>di</strong>obase<br />

Strade provinciali<br />

Autostrada<br />

Ferrovia<br />

Confini comunali<br />

Antenne attive in questa stazione:<br />

1. ID ANTENNA: 51028<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />

(m): 30.65<br />

2. ID ANTENNA: 51029<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m):<br />

30.96<br />

3. ID ANTENNA: 51030<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />

(m): 30.65<br />

4. ID ANTENNA: 51031<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />

(m): 30.96<br />

5. ID ANTENNA: 51032<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />

(m): 30.65<br />

6. ID ANTENNA: 51033<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO<br />

(m): 30.96


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Fig. Foto aerea: localizzazione<br />

antenna VI5666<br />

Antenne attive in questa stazione:<br />

SITO VI-5666 (OMNITEL)<br />

1. ID ANTENNA: 62219<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

2. ID ANTENNA: 62220<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

3. ID ANTENNA: 62221<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

4. ID ANTENNA: 62222<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

5. ID ANTENNA: 62223<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

6. ID ANTENNA: 62224<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

7. ID ANTENNA: 62225<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 25<br />

Fig. Foto aerea: localizzazione<br />

antenne VI3870A e VI71<br />

SITO VI3870A (H3G) e SITO VI71 (Telecom)<br />

Antenne attive in questa stazione (H3G):<br />

1. ID ANTENNA: 52693<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />

2. ID ANTENNA: 52694<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />

78<br />

Fig. Simulazione del livello <strong>di</strong> campo elettrico prodotto<br />

dall’impianto per telefonia mobile<br />

Fig. Simulazione del livello <strong>di</strong> campo elettrico<br />

prodotto dall’impianto per telefonia<br />

mobile


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

3. ID ANTENNA: 52695<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 30.65<br />

Antenne attive in questa stazione(Telecom):<br />

1. ID ANTENNA: 53646<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />

2. ID ANTENNA: 53647<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />

3. ID ANTENNA: 53648<br />

ALTEZZA CENTRO ELETTRICO DAL SUOLO (m): 33.25<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Antenne per la telefonia mobile<br />

x Più <strong>di</strong> due antenne<br />

Presenza <strong>di</strong> una antenna localizzata nel territorio comunale in ambiti<br />

e<strong>di</strong>ficati o almeno due localizzate esternamente rispetto<br />

Nessuna antenna localizzata nel territorio comunale o massimo una<br />

localizzata esternamente rispetto alle aree e<strong>di</strong>ficate<br />

Popolazione esposta: stima della popolazione residente (operazione <strong>di</strong> overlap spaziale, elaborazione dati<br />

QC) entro un raggio <strong>di</strong> 200 m 15 dalle antenne per la telefonia mobile = 425 pari a circa il 4,4 % della<br />

popolazione residente<br />

15 Il raggio <strong>di</strong> 200 m comprende le aree con campo elettromagnetico 2-3 V/m rappresentante nella”simulazione del livello <strong>di</strong> campo<br />

elettrico prodotto dall’impianto per telefonia mobile” dell’’ARPAV<br />

79


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

9.3 Rumore<br />

Nel presente capitolo si sono in<strong>di</strong>viduate le principali fonti <strong>di</strong> emissioni sonore presenti nel territorio<br />

comunale. Pertanto sono state considerate non solo le attività svolte <strong>di</strong>rettamente dall’apparato<br />

comunale ma anche quelle imputabili ad attività industriali o quant’altro che comunque si svolgono<br />

entro il confine <strong>di</strong> Arzignano.<br />

In generale è emerso che la principale fonte d’inquinamento acustico è rappresentata dal traffico veicolare;<br />

altre fonti sono rappresentate dall’industria e dalle attività ricreative. La crescita continua del traffico ha<br />

provocato negli ultimi anni l’espansione, nel tempo e nello spazio, dei livelli più alti <strong>di</strong> esposizione al rumore.<br />

Riferimenti legislativi La prima <strong>di</strong>sciplina del rumore ambientale risale al decreto del Presidente del Consiglio<br />

dei Ministri del 1° marzo 1991 (“Limiti massimi <strong>di</strong> esposizione al rumore negli ambienti abitativi de esterni”)<br />

emanato in attesa dell’approvazione <strong>di</strong> una legge quadro. Il decreto ha avuto vali<strong>di</strong>tà fino all’emanazione<br />

della legge 447/1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.<br />

Con la legge quadro e i delativi decreti <strong>di</strong> attuazione (in particolare il decreto del Presidente del Consiglio dei<br />

Ministri del 14 novembre 1997) sono fissati:<br />

- valori limite <strong>di</strong> emissione (<strong>di</strong> una sorgente sonora, in prossimità della sorgente solono);<br />

- valori limite assoluti <strong>di</strong> immissione (nell’ambiente esterno, in prossimità dei ricettori);<br />

- valori limite <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> immissione (dell’ambiente abitativo), ossia la <strong>di</strong>fferenza tra il livello<br />

del rumore ambientale e quello del rumore residuo, prodotto quando si esclude la specifica<br />

sorgente <strong>di</strong>sturbante;<br />

- valori <strong>di</strong> qualità, da conseguire con le tecnologie <strong>di</strong>sponibili, per realizzare gli obiettivi <strong>di</strong> tutela;<br />

- valori <strong>di</strong> attuazione, che segnalano la presenza <strong>di</strong> un potenzial rischio per la salute umana e<br />

per l’ambiente.<br />

La legge prevede anche chi i suddetti valori sono determinati in funzione del periodo della giornata (<strong>di</strong>urno<br />

dalle 6.00 alle 22.00, notturno dalle 22.00 alle 6.00) e della destinazione d’uso della zona da proteggere.<br />

Compete al comune la classificazione del territorio comunale comprensiva dell’in<strong>di</strong>cazione delle aree da<br />

destinare a spettacolo temporaneo, secondo criteri definiti dalla regione.<br />

Il decreto prevede inoltre l’istituzione <strong>di</strong> dei zone, da quelle particolarmente protette (ospedali, scuole, parchi<br />

pubblici, ecc) fino a quelle esclusivamente industriali, con valori limite ammessi progressivamente<br />

crescendo.<br />

limiti assoluti valori <strong>di</strong> qualità attenzione<br />

emissione immissione tempi <strong>di</strong> riferimento<br />

CLASSI DI DESTINAZIONE<br />

<strong>di</strong>urno notturno<br />

D'USO DEL TERRITORIO<br />

I aree particolarmente<br />

<strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno <strong>di</strong>urno notturno orario orario<br />

protette<br />

II aree prevalentemente<br />

45 35 50 40 47 37 50 40 60 45<br />

residenziali 50 40 55 45 52 42 55 45 65 50<br />

III aree <strong>di</strong> tipo misto 55 45 60 50 57 47 60 50 70 55<br />

IV aree <strong>di</strong> intensa attività<br />

umana 60 50 65 55 62 52 65 55 75 60<br />

V aree prevalentemente<br />

industriali 65 55 70 60 67 57 70 60 80 65<br />

VI aree esclusivamente<br />

industriali 65 65 70 70 70 70 70 70 80 75<br />

Fonte: DPCM 14/11/97<br />

All’interno degli ambienti abitativi si applicano i valori limite <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> immissione, così fissati dallo<br />

stesso decreto:<br />

Periodo <strong>di</strong>urno Periodo notturno<br />

5 dB 3 dB<br />

Essi non si applicano:<br />

- alle aree esclusivamente industriali;<br />

- al rumore prodotto da infrastrutture stradali;<br />

- alle rumore prodotto da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive,<br />

commerciali e professionali;<br />

80


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

- al rumore prodotto da servizi e impianti fissi dell'e<strong>di</strong>ficio a<strong>di</strong>biti ad uso comune, limitatamente<br />

al <strong>di</strong>sturbo provocato all'interno dello stesso.<br />

- se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo <strong>di</strong>urno e 40<br />

dB(A) durante il periodo notturno;<br />

La legge quadro no si riferisce a luoghi <strong>di</strong> lavoro che vengono invece <strong>di</strong>sciplinati dal Decreto legislativo 15<br />

agosto 1991, n. 277 (“Attuazione delle <strong>di</strong>rettive 80/1107/CEE, 82/605/CEE, 83/447/CEE, 88/642/CEE in<br />

materia <strong>di</strong> protezione dei lavori contro i rischi derivati da esposizioni ad agenti fisici. Chimici, biologici durante<br />

il lavoro, a norma dell’art. 7 della L. 30 luglio 1990, n. 121”.<br />

Il Veneto ha emanato, in attuazione della legge 447/95, la legge regionale 21/1999. Sono definiti orari e<br />

<strong>di</strong>vieti per le emissioni sonore da attività temporanee, fermo restando le facoltà del comune <strong>di</strong> derogate con<br />

appositi regolamenti, tenuto conto delle consuetu<strong>di</strong>ni locali.<br />

Di recente emanazione è la Direttiva comunitaria 2002/49/CE del 25 giugno 2002 relativa alla<br />

determinazione de alla gestione del rumore ambientale.<br />

9.3.1 Piano classificazione acustica<br />

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/11/1997 sulla determinazione dei valori limite delle<br />

sorgenti sonore, ha stabilito l’obbligo per i comuni <strong>di</strong> adottare la classificazione acustica. Tale operazione,<br />

generalmente denominata “zonizzazione acustica”, consiste nell’assegnare, a ciascuna porzione omogenea<br />

<strong>di</strong> territorio, una delle sei classi in<strong>di</strong>viduate dal decreto, sulla base della prevalenza ed effettiva destinazione<br />

d’uso del territorio stesso. Il comune, recependo quanto <strong>di</strong>sposto dal DPCM 14/11/1997 e dalla<br />

Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto (DGR n° 4313 del 21 settembre 1993) ha classificato il<br />

territorio <strong>di</strong> competenza nelle sei classi acusticamente omogenee fissando per ognuna <strong>di</strong> esse <strong>di</strong>versi limiti<br />

<strong>di</strong> ammissibilità <strong>di</strong> rumore ambientale.<br />

81


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

82


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

LEGENDA<br />

Leq <strong>di</strong>urno: ore 06.00 <strong>–</strong> 22.00<br />

Leq notturno: ore 22.00 <strong>–</strong> 06.00<br />

CLASSE 1<br />

Aree particolarmente protette.<br />

Aree nelle quali la quiete rappresenta un<br />

elemento <strong>di</strong> base per la loro utilizzazione:<br />

aree ospedaliere, scolastiche, aree<br />

destinate al riposo e allo svago, aree<br />

residenziali rurali, aree <strong>di</strong> particolare<br />

interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.<br />

CLASSE 2<br />

Aree prevalentemente residenziali<br />

Aree urbane interessate prevalentemente<br />

da traffico veicolare locale, con bassa<br />

densità <strong>di</strong> popolazione, con limitata<br />

presenza <strong>di</strong> attività commerciali ed assenza<br />

<strong>di</strong> attività industriali e artigianali.<br />

CLASSE 3<br />

Aree <strong>di</strong> tipo misto<br />

Aree urbane interessate da traffico<br />

veicolare locale o <strong>di</strong> attraversamento, con<br />

me<strong>di</strong>a densità <strong>di</strong> popolazione, con<br />

presenza <strong>di</strong> attività commerciali, uffici, con<br />

limitata presenza <strong>di</strong> attività artigianali e con<br />

assenza <strong>di</strong> attività industriali; aree rurali<br />

interessate da attività che impiegano<br />

macchine operatrici.<br />

CLASSE 4<br />

Aree <strong>di</strong> intensa attività umana<br />

Aree urbane interessate da intenso traffico<br />

veicolare, con alta densità <strong>di</strong> popolazione,<br />

con elevata presenza <strong>di</strong> attività commerciali<br />

e uffici, con presenza <strong>di</strong> attività artigianali;<br />

le aree in prossimità <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> grande<br />

comunicazione e <strong>di</strong> linee ferroviarie; le aree<br />

portuali, le aree c on limitata presenza <strong>di</strong><br />

piccole industrie.<br />

CLASSE 5<br />

Aree prevalentemente industriali<br />

Aree interessate da inse<strong>di</strong>amenti industriali<br />

e con scarsità <strong>di</strong> abitazioni.<br />

CLASSE 6<br />

Aree esclusivamente industriali<br />

Aree esclusivamente interessate da attività<br />

industriali e prive <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi.<br />

Delimitazione centro abitato<br />

83<br />

VALORI LIMITE<br />

ASSOLUTI DI<br />

IMMISSIONE (dBA)<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

VALORI DI QUALITÀ<br />

(dBA)<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

50 40 47 37<br />

55 45 52 42<br />

60 50 57 47<br />

65 55 62 52<br />

70 60 67 57<br />

70 70 70 70


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Le fasce <strong>di</strong> rispetto acustico per le infrastrutture adottate a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>:<br />

Infrastrutture stradali esistenti<br />

Scuole, ospedali, case<br />

(D.P.R. n°142 del 30 Marzo 2004)<br />

<strong>di</strong> cura e case <strong>di</strong> riposo<br />

Infrastrutture<br />

stradali esistenti (*)<br />

Ampiezza fascia <strong>di</strong><br />

pertinenza (m)<br />

(per ogni lato a partire dal<br />

ciglio stradale )<br />

Fascia A<br />

100<br />

STRADA TIPO A<br />

(autostrada) Fascia B<br />

150<br />

Fascia A<br />

STRADA TIPO C<br />

100<br />

(strada extraurbana<br />

Fascia B<br />

secondaria, Cb)<br />

50<br />

STRADA TIPO F<br />

(strada locale)<br />

(*) come classificate dal comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Classificazione acustica<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Rilievi fonometrici<br />

9.3.2 Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle infrastrutture:<br />

NOME TRATTA<br />

30<br />

84<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

50 40<br />

50 40<br />

Tutti gli altri ricettori<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

70 60<br />

65 55<br />

70 60<br />

65 55<br />

Relativamente alle strade interne al confine <strong>di</strong> centro<br />

abitato, si vedano i limiti definiti dalla zonizzazione<br />

acustica<br />

Il comune non è dotato <strong>di</strong> piano della classificazione acustica<br />

Il piano della Classificazione acustica è in fase <strong>di</strong> redazione (o) il piano<br />

è superato e necessita <strong>di</strong> una revisione<br />

x Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della Classificazione Acustica<br />

x<br />

Superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento e superamenti rilevati nelle<br />

campagne puntuali<br />

Alcuni superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento, nessun superamento rilevato<br />

nelle campagne puntuali<br />

Nessun superamenti dei limiti <strong>di</strong> riferimento, nessun superamento<br />

rilevato nelle campagne puntuali<br />

RANGE_LAeq,D (dBA)<br />

Diurni Notturni<br />

A31 (Autostrada: estensione: Dueville - Thiene < 70 < 62<br />

3.406 km) Thiene - Piovene Rocchette < 70 < 62<br />

FS (Ferrovia) Schio <strong>–</strong> Vicenza < 65 < 57<br />

Infrastrutture ferroviarie esistenti<br />

(D.P.R. n°459 del 18 Novembre 1998)<br />

Ampiezza fascia <strong>di</strong> pertinenza<br />

(per ogni lato a partire dalla<br />

mezzeria dei binari)<br />

Scuole, ospedali, case<br />

<strong>di</strong> cura e case <strong>di</strong> riposo<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

Tutti gli altri<br />

ricettori<br />

Periodo<br />

<strong>di</strong>urno<br />

Periodo<br />

notturno<br />

FASCIA A 100 50 40 70 60<br />

FASCIA B 150 50 40 65 55<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle<br />

infrastrutture<br />

Il comune non è dotato <strong>di</strong> piano della classificazione acustica<br />

Il piano della Classificazione acustica è in fase <strong>di</strong> redazione (o) il piano<br />

è superato e necessita <strong>di</strong> una revisione<br />

x Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della Classificazione Acustica


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

9.3.3 Rilievi fonometrici<br />

Le rilevazioni sono state effettuate secondo le modalità ed i criteri in<strong>di</strong>cati dagli Allegati A, B e C del Decreto<br />

del Ministro dell’Ambiente 16.03.1998, “Tecniche <strong>di</strong> rilevamento e <strong>di</strong> misurazione dell’inquinamento<br />

acustico”. Lo strumento utilizzato per la misurazione è il fonometro analizzatore LARSON DAVIS, modello<br />

824, provvisto <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> taratura. La calibrazione è stata effettuata prima e dopo ogni misurazione con<br />

il calibratore acustico <strong>di</strong> precisione CAL 200, LARSON DAVIS, serie 4056 <strong>di</strong> classe I, conforme alle norme<br />

IEC 924/1988. Il microfono a condensatore da ½ pollice per campo libero tipo 2541, munito <strong>di</strong> schermo<br />

antivento/antiurto <strong>di</strong> 7,5 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro ed orientato verso la sorgente sonora, è stato posizionato ad<br />

un’altezza <strong>di</strong> circa 1,20 mt dal suolo.<br />

La strumentazione impiegata è <strong>di</strong> Classe I, conforme alle Norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994).<br />

Le misurazioni sono state eseguite in assenza <strong>di</strong> precipitazioni atmosferiche, nebbia o neve e la velocità del<br />

vento risultava inferiore a 5 m/s.<br />

In questa indagine fonometrica sono stati rilevati due parametri significativi per descrivere la situazione<br />

acustica ambientale esistente:<br />

Livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderata "A": valore del livello <strong>di</strong> pressione sonora<br />

ponderata "A" <strong>di</strong> un suono costante che, nel corso <strong>di</strong> un periodo specificato T, ha la medesima pressione<br />

quadratica me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo:<br />

dove LAeq e' il livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderata "A" considerato in un<br />

intervallo <strong>di</strong> tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; pA(t) è il valore istantaneo della<br />

pressione sonora ponderata "A" del segnale acustico in Pascal (Pa); p0 = 20 micron Pa è la<br />

pressione sonora <strong>di</strong> riferimento.<br />

Livello percentile L95: livello <strong>di</strong> pressione sonora che viene superato per il 95% del tempo <strong>di</strong> misura; pertanto<br />

L1 corrisponde al livello <strong>di</strong> picco, mentre L95 descrive il rumore <strong>di</strong> fondo.<br />

Nella seguente tabella sono riportati i valori delle misure e la posizione:<br />

n. sito LAeq L95 n. sito LAeq L95<br />

1<br />

2<br />

3<br />

via Vittorio Veneto ingresso<br />

Rossiflor<br />

via Vittorio Veneto cortile<br />

Pietro Berto<br />

via Vittorio Veneto ingresso A.<br />

Costa group<br />

4 via Volpato<br />

5<br />

6<br />

incrocio via Vittorio Veneto via<br />

Europa<br />

incrocio via Europa via Santa<br />

Lucia<br />

7 via Padre Ferracin<br />

8<br />

via Santa Lucia incrocio via<br />

Don Michelazzo<br />

9 via IV Novembre<br />

10 via Carducci<br />

66,5<br />

dB(A)<br />

52,4<br />

dB(A)<br />

67,6<br />

dB(A)<br />

71,7<br />

dB(A)<br />

71,1<br />

dB(A)<br />

70,2<br />

dB(A)<br />

44,9<br />

dB(A)<br />

64,1<br />

dB(A)<br />

58<br />

dB(A)<br />

44,4<br />

dB(A)<br />

51,8<br />

dB(A)<br />

48,8<br />

dB(A)<br />

50,6<br />

dB(A)<br />

46,6<br />

dB(A)<br />

61,2<br />

dB(A)<br />

55,4<br />

dB(A)<br />

37,8<br />

dB(A)<br />

45,8<br />

dB(A)<br />

44<br />

dB(A)<br />

37,8<br />

dB(A)<br />

85<br />

16<br />

via Don<br />

Michelazzo<br />

17 via De Gasperi<br />

18 via Gorizia<br />

19 ingresso cimitero<br />

20 via Volpato<br />

21 via Ca' Bosco<br />

62,3<br />

dB(A)<br />

53,1<br />

dB(A)<br />

51<br />

dB(A)<br />

56,3<br />

dB(A)<br />

57,2<br />

dB(A)<br />

56,3<br />

dB(A)<br />

22 via Monte Pasubio 59,4<br />

dB(A)<br />

23 via Tessaro<br />

24 via Stazione<br />

25<br />

via Capitello <strong>di</strong><br />

Sopra<br />

39,5<br />

dB(A)<br />

39,5<br />

dB(A)<br />

49,7<br />

dB(A)<br />

53<br />

dB(A)<br />

44,6<br />

dB(A)<br />

44,6<br />

dB(A)<br />

49,2<br />

dB(A)<br />

54,6<br />

dB(A)<br />

45,6<br />

dB(A)<br />

46,8<br />

dB(A)<br />

36,3<br />

dB(A)<br />

35,8<br />

dB(A)<br />

43,6<br />

dB(A)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11 via Pascoli<br />

12 via San Francesco d’Assisi<br />

13 via dell'Artigianato<br />

14 via Maso<br />

15 via S. Maria<br />

39,2<br />

dB(A)<br />

47,2<br />

dB(A)<br />

58,1<br />

dB(A)<br />

61<br />

dB(A)<br />

62,3<br />

dB(A)<br />

37<br />

dB(A)<br />

44,2<br />

dB(A)<br />

49,2<br />

dB(A)<br />

49,4<br />

dB(A)<br />

41,2<br />

dB(A)<br />

86<br />

26<br />

27<br />

via Molette<br />

ingresso cava<br />

via Molette retro<br />

cava<br />

28 via San Fermo<br />

29 via Monte Grappa<br />

30 via Villaraspa<br />

53,1<br />

dB(A)<br />

58,1<br />

dB(A)<br />

45<br />

dB(A)<br />

46,4<br />

dB(A)<br />

41,7<br />

dB(A)<br />

42,9<br />

dB(A)<br />

53<br />

dB(A)<br />

40,9<br />

dB(A)<br />

40,2<br />

dB(A)<br />

40<br />

dB(A)<br />

Rilievi fonometrici puntuali<br />

ARPAV ha inoltre eseguito alcuni accertamenti <strong>di</strong> inquinamento acustico nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

a) Rumore rilevato presso unità abitativa localizzata in via Vittorio Veneto. Periodo analisi: 13.11.07 <strong>–</strong><br />

21.12.2007<br />

Sorgente: attività produttiva<br />

Campionamento: misure e rilevazioni eseguite in periodo <strong>di</strong>urno (dalle ore 13.00 alle 16.00)<br />

Destinazione: il punto <strong>di</strong> misurazione rientra nella classe V^<br />

Risultati: le rilevazioni effettuate (a finestre aperte) sono esaustive sia della rumorosità prodotta<br />

dalla sorgente specifica sia della rumorosità residua. Non si è rilevata la presenza <strong>di</strong><br />

componenti tonali o impulsive aventi carattere <strong>di</strong> stazionarietà. Il livello <strong>di</strong> pressione<br />

sonora è risultato superiore a al limite massimo previsto dal DPCM 14/11/1997<br />

b) Rumore rilevato presso unità abitativa localizzata in via Vittorio Veneto. Periodo analisi: 17.01.07 <strong>–</strong><br />

07.03.2007<br />

Sorgente: attività produttiva<br />

Campionamento: misure e rilevazioni eseguite in periodo <strong>di</strong>urno (dalle ore 13.00 alle 17.00)<br />

Destinazione: il punto <strong>di</strong> misurazione rientra nella classe III<br />

Risultati: le rilevazioni effettuate (a finestre chiuse) è risultato inferiore ai livelli previsti dal DPCM<br />

14/11/1997


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

9.4 Radon<br />

Il Radon è un gas nobile ra<strong>di</strong>oattivo che si produce per deca<strong>di</strong>mento ra<strong>di</strong>oattivo del Ra<strong>di</strong>o: il suo isotopo più<br />

importante è il Radon-222, che, durante il deca<strong>di</strong>mento, produce a sua volta altre sostanze ra<strong>di</strong>oattive a vita<br />

breve. Il Radon ed i suoi prodotti <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento, presenti fra l’altro nel terreno ed in alcuni materiali <strong>di</strong><br />

origine minerale usati nell’e<strong>di</strong>lizia, si accumulano sulle pareti, sugli arre<strong>di</strong> e negli aerosol, per poi finire<br />

nell’aria che si respira: dopo il fumo, rappresentano la causa più frequente <strong>di</strong> tumore polmonare.<br />

Interventi precauzionali e <strong>di</strong> bonifica<br />

Data la gravità delle possibili conseguenze delle ra<strong>di</strong>oattività naturale sulla salute e sulla stessa vita,<br />

interventi precauzionali contro <strong>di</strong> essa o rime<strong>di</strong> protettivi possono rendersi necessari. Allo scopo, si<br />

suggerisce <strong>di</strong>:<br />

non costruire in zone ad alto rischio ra<strong>di</strong>oattivo (naturalmente, questo suggerimento si estende anche alla<br />

ra<strong>di</strong>oattività artificiale che potrebbe provenire da centri nucleari vicini);<br />

procedere alla misura <strong>di</strong> emanazioni Radon in tutti i terreni e<strong>di</strong>ficabili prima ancora dell’inizio dei lavori <strong>di</strong><br />

costruzione;<br />

- nelle zone ad alta emanazione <strong>di</strong> Radon, dotare le fondazioni <strong>di</strong> una piastra <strong>di</strong> fondazione in<br />

calcestruzzo che funga da protezione;<br />

- verificare che non esista una qualche permeabilità al Radon nelle fondazioni, nel pavimento e nelle<br />

pareti dello scantinato o, in caso contrario, prendere provve<strong>di</strong>menti per ottenere la tenuta necessaria;<br />

- cambiare spesso l’aria con una buona ventilazione. E’ questo il rime<strong>di</strong>o più semplice e rapido, che vale<br />

per tutte le sostanze nocive presenti nell’aria. L’apertura, più volte al giorno, <strong>di</strong> porte e finestre per una<br />

decina <strong>di</strong> minuti, con creazioni <strong>di</strong> correnti d’aria, favorisce la facile eliminazione del Radon, che, si<br />

ricor<strong>di</strong>, è un gas. In particolare, sempre ventilati dovrebbero essere gli scantinati, eventualmente tramite<br />

apposite fessure o anche tramite ventilatore;<br />

- evitare quanto più possibile le depressurizzazioni degli e<strong>di</strong>fici, perché, se la pressione dell’aria interna<br />

risulta anche <strong>di</strong> poco inferiore alla pressione del Radon nel terreno, il Radon stesso viene praticamente<br />

aspirato anche attraverso fessure molto piccole;<br />

- garantire sempre anche attraverso fonti <strong>di</strong> ventilazioni proprie, un apporto sufficiente <strong>di</strong> aria esterna agli<br />

ambienti in cui siano installati apparecchi o strutture depressurizzanti, come cappe <strong>di</strong> aspirazione,<br />

camini, asciuga biancheria e via <strong>di</strong>cendo;<br />

- far controllare il livello <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività dei materiali da costruzione ed usare solo quelli a basso livello;<br />

- scegliere soltanto materiali da costruzione capaci <strong>di</strong> respirare.<br />

Metodo <strong>di</strong> analisi dei dati L’in<strong>di</strong>catore “Percentuale <strong>di</strong> abitazioni attese superare un determinato livello <strong>di</strong><br />

riferimento <strong>di</strong> concentrazione me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> radon” è stato elaborato sulla base delle misurazioni annuali<br />

rilevate nell’ambito delle indagini nazionale e regionale condotte, rispettivamente, alla fine degli anni ‘80 e<br />

nel periodo 1996-2000. Il livello <strong>di</strong> riferimento considerato è 200 Bq/m 3 (Becquerel per metro cubo), adottato<br />

dalla Regione Veneto con DGRV n. 79 del 18/01/02 “Attuazione della raccomandazione europea n. 143/90:<br />

interventi <strong>di</strong> prevenzione dall’inquinamento da gas radon negli ambienti <strong>di</strong> vita” come livello raccomandato<br />

per le abitazioni (sia per le nuove costruzioni che per le esistenti) oltre il quale si consiglia <strong>di</strong> intraprendere<br />

azioni <strong>di</strong> bonifica.<br />

Nella stessa Delibera, inoltre:<br />

- viene definita un’area a rischio radon, identificata come quella zona (rettangoli <strong>di</strong> 5*6 km 2 corrispondenti<br />

alle sezioni della C.T.R. 1:10.000) in cui almeno il 10% delle abitazioni, nella configurazione <strong>di</strong> tipologia<br />

abitativa standard regionale rispetto al piano, supera il suddetto livello <strong>di</strong> riferimento.<br />

- viene redatto un primo elenco <strong>di</strong> Comuni a rischio radon; l’assegnazione degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> ad una<br />

determinata area ad alto potenziale <strong>di</strong> radon è stata operata ove il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> appartenenza risultasse<br />

incluso in tale area: la con<strong>di</strong>zione cautelativa per tale inclusione è stata che almeno il 30% dell’e<strong>di</strong>ficato<br />

ricadesse in una delle sezioni rettangolari che costituiscono l’area ad alto potenziale <strong>di</strong> radon (si è fatto<br />

ricorso al tematismo sulle aree urbanizzate della Regione Veneto). Sono quin<strong>di</strong> presenti Comuni a rischio<br />

radon pur con percentuali <strong>di</strong> abitazioni stimate superare i 200 Bq/m 3 inferiori al 10%.<br />

9.4.1 Stima abitazioni sopra i livelli attesi<br />

Percentuali <strong>di</strong> abitazioni attese superare il livello <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200 Bq/m 3 = 18,4 % <strong>di</strong> abitazioni<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Stima abitazioni superare i livello<br />

<strong>di</strong> riferimento del Radon<br />

> 15 %<br />

x 10 <strong>–</strong> 15 %<br />

< 10 % (soglia per la definizione area a rischio Radon<br />

87


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

9.5 Inquinamento luminoso<br />

L’inquinamento luminoso consiste nell’irra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> luce artificiale, derivante da lampioni stradali, torri faro,<br />

globi, insegne, rivolta <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente verso la volta celeste. Dal punto <strong>di</strong> vista ambientale<br />

comporta tre tipi <strong>di</strong> impatti:<br />

sanitario: perché la troppa luce o la sua <strong>di</strong>ffusione in ore notturne destinate al riposo provoca vari <strong>di</strong>sturbi;<br />

energetico : una grossa percentuale <strong>di</strong> kWh utilizzati per illuminare strade, monumenti ed altro viene inviata<br />

senza ragione <strong>di</strong>rettamente verso il cielo;<br />

ecologico: le intense fonti luminose alterano il normale oscuramento notturno influenzando negativamente<br />

l’integrità del paesaggio, il ciclo della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono nel corso della notte, la<br />

salute e il benessere degli animali e dell’uomo.<br />

Ridurre l’inquinamento luminoso non significa "spegnere le luci", ma cercare <strong>di</strong> illuminare le città in maniera<br />

più corretta senza danneggiare le persone e l’ambiente. Le sorgenti principali che possono causare<br />

inquinamento luminoso sono:<br />

• Impianti <strong>di</strong> illuminazione pubblici;<br />

• Impianti <strong>di</strong> illuminazione stradali;<br />

• Impianti <strong>di</strong> illuminazione privati;<br />

• Impianti <strong>di</strong> illuminazione <strong>di</strong> monumenti, opere, ecc.;<br />

• Impianti <strong>di</strong> illuminazione <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>, complessi commerciali, ecc.;<br />

• Fari rotanti;<br />

• Insegne pubblicitarie, vetrine.<br />

La Legge Regionale 27 giugno 1997, n. 22 in<strong>di</strong>vidua delle<br />

zone <strong>di</strong> maggior tutela nelle vicinanze degli osservatori<br />

astronomici. In Veneto più del 50 % dei Comuni è<br />

interessato da queste zone <strong>di</strong> tutela specifica.<br />

La figura seguente mostra l’ubicazione degli Osservatori<br />

Astronomici professionali e non, sul territorio regionale e<br />

le relative zone <strong>di</strong> tutela. In ogni caso in tutto il territorio<br />

regionale valgono i principi dettati dalla legge.<br />

9.5.1 Brillanza cielo notturno<br />

Brillanza relativa del cielo notturno: rappresenta il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella<br />

naturale me<strong>di</strong>a, come rapporto dei rispettivi valori <strong>di</strong> brillanza (la brillanza si esprime come flusso luminoso<br />

per unità <strong>di</strong> angolo solido <strong>di</strong> cielo per unità <strong>di</strong> area <strong>di</strong> rivelatore).<br />

88


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Brillantanza del cielo notturno<br />

89<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> rientra nella fascia:<br />

“Aumento della luminanza totale rispetto<br />

la naturale tra il 100% e il 300%.<br />

Aumento della luminanza totale rispetto la naturale oltre il 300%<br />

x Aumento della luminanza totale rispetto la naturale tra il 100% e il 300<br />

Aumento della luminanza totale rispetto la naturale tra il 33% e il 100


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

10. ECONOMIA E SOCIETA’<br />

La presente analisi demografica offre una lettura sintetica dell’evoluzione della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

(1981-2008) sia in termini <strong>di</strong> popolazione totale che in termini <strong>di</strong> popolazione sud<strong>di</strong>visa per classi d’età in<br />

modo da poter analizzare anche la trasformazione della struttura della popolazione, con un approfon<strong>di</strong>mento<br />

sulla componente straniera.<br />

Fonte dei dati<br />

Principalmente le fonti per la matrice popolazione sono:<br />

▪ ISTAT: Censimenti abitazione e popolazione anni 1981 <strong>–</strong> 1991 <strong>–</strong> 2001<br />

▪ www.demo.istat.i;<br />

▪ http://statistica.regione.veneto.it<br />

▪ http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/Statistica/Sistar.htm<br />

▪ Servizio Statistico della Provincia <strong>di</strong> Vicenza e della Regione Veneto per gli anni 1982-2001<br />

▪ Ufficio Anagrafe del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

10.1 Andamento della popolazione nel periodo 1981-2008<br />

Nel periodo 1981-2008 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no è passato da una popolazione <strong>di</strong> 7.643 a 9.625 residenti<br />

(al 31 <strong>di</strong>cembre 2008). In questo lasso <strong>di</strong> tempo, dunque, i residenti nel comune sono aumentati <strong>di</strong> 1.982<br />

unità che corrispondono ad un aumento <strong>di</strong> quasi il 26%.<br />

Analizzando in modo più approfon<strong>di</strong>to l’andamento della popolazione (ve<strong>di</strong> grafico) possiamo notare come il<br />

trend <strong>di</strong> crescita sia sempre positivo con un incremento maggiore tra il 1995 e il 2001.<br />

Infatti, mentre negli anni ‘80 (1981-1991) la popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> ha registrato una crescita contenuta (251<br />

nuovi residenti, pari al 3,3%), negli anni ’90 (1991-2001) l’incremento è maggiore (977 nuovi residenti, pari<br />

al 12,4%). Tra il 2001 e il 2008 l’incremento è stato dell’8.5%.<br />

Residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no 1981-2008<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

maschi 3.781 3.788 3.917 4.102 4.453 4.722 4.854<br />

femmine 3.862 3.881 3.977 4.124 4.418 4.620 4.771<br />

TOTALE 7.643 7.669 7.894 8.226 8.871 9.342 9.625<br />

10.000<br />

9.500<br />

9.000<br />

8.500<br />

8.000<br />

7.500<br />

7.000<br />

6.500<br />

7.643<br />

ANDAMENTO POPOLAZIONE 1981 - 2008<br />

POPOLAZIONE<br />

7.669<br />

7.894<br />

8.226<br />

90<br />

8.871<br />

9.342<br />

9.625<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

Appare utile anche confrontare l’andamento della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con le <strong>di</strong>namiche demografiche<br />

della popolazione dell’intera Provincia <strong>di</strong> Vicenza. Per rendere confrontabile i dati si sono utilizzati dati<br />

percentuali (per le pirami<strong>di</strong> d’età) e numeri in<strong>di</strong>ce (per l’andamento della popolazione dove “100” è<br />

considerata la popolazione al 1981).<br />

Dal confronto evidenziato nella tabella e nel grafico che seguono si può riconoscere come la popolazione <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> cresca, a partire dal 1991, con incremento maggiore rispetto alla popolazione provinciale.<br />

Confronto incremento popolazione Provincia <strong>di</strong> Vicenza- <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (1981-2008)


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

numero in<strong>di</strong>ce 1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008 16<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza 100,00 100,56 102,57 105,17 109,46 115,46 118,63<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no 100,00 100,34 103,28 107,63 116,07 122,23 125,93<br />

130,00<br />

125,00<br />

120,00<br />

115,00<br />

110,00<br />

105,00<br />

100,00<br />

95,00<br />

90,00<br />

85,00<br />

80,00<br />

10.1.1 Densità territoriale<br />

Confronto incremento popolazione (1981-2008)<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

Un dato collegato alla <strong>di</strong>namica demografica e abbastanza significativo per capire la <strong>di</strong>mensione “territoriale”<br />

della popolazione è la densità (ab/kmq). La superficie comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no è <strong>di</strong> 12,7 kmq e la densità<br />

ha raggiunto, nel 2008, i 757,87 abitanti/Kmq. Un dato che risulta essere sensibilmente superiore alla me<strong>di</strong>a<br />

provinciale (316,57 ab/kmq).<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

Superficie <strong>Marano</strong> Vic. 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7 12,7<br />

Popolazione <strong>Marano</strong> Vic.no 7.670 7.669 7.894 8.226 8.871 9.342 9.625<br />

Densità <strong>Marano</strong> Vic. 603,94 603,86 621,57 647,72 698,50 735,59 757,87<br />

Densità Provincia 266,85 268,34 273,70 280,65 292,09 308,11 316,57<br />

800,00<br />

700,00<br />

600,00<br />

500,00<br />

400,00<br />

300,00<br />

200,00<br />

100,00<br />

0,00<br />

DENSITA' TERRITORIALE MARANO VICENTINO<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

10.1.2 Struttura della popolazione per classi d’età (1981-2008)<br />

La lettura della popolazione articolata per classi d’età quinquennali permette <strong>di</strong> analizzare la struttura interna<br />

della popolazione attraverso le pirami<strong>di</strong> d’età e evidenziare particolari fenomeni legati, per esempio,<br />

all’aumento della popolazione anziana.<br />

Pirami<strong>di</strong> d’età La rappresentazione grafica della popolazione per classi quinquennali (piramide d’età)<br />

consente <strong>di</strong> valutare la <strong>di</strong>stribuzione d’età della popolazione del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no. Alla base della<br />

piramide ci sono le classi più giovani mentre al vertice sono localizzate le classi più anziane. Generalmente<br />

una popolazione che ha una <strong>di</strong>stribuzione piramidale denota una buona struttura della popolazione che<br />

permette ricambio generazionale e crescita demografica.<br />

Analizzando le pirami<strong>di</strong> dal 1981 al 2008 si può registrare come da una forma piramidale ben delineata si<br />

passa a una sorta <strong>di</strong> doppia piramide con la basi nella fascia centrale della popolazione. Si denota infatti un<br />

aumento della popolazione anziana (allargamento del vertice della piramide), un marcata <strong>di</strong>minuzione della<br />

popolazione giovane (erosione della base della piramide) e soprattutto, un aumento del peso della<br />

popolazione giovane in età lavorativa.<br />

16 Per il 2008: fonde dei dati per <strong>Marano</strong> è l’ufficio anagrafe del comune, per la provincia il sito http://www.demo.istat.it/<br />

91


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Questa evoluzione registra il costante aumento della speranza <strong>di</strong> vita della popolazione italiana e nello<br />

stesso tempo una sensibile <strong>di</strong>minuzione della natalità. L’aumento più significativo, e con <strong>di</strong>mensione<br />

superiore ai dati provinciali, è quello relativo alla fascia centrale della popolazione che è dovuto<br />

prevalentemente dalla componente immigratoria composta da popolazione giovane e in età lavorativa (19-40<br />

anni).<br />

Dal confronto con le pirami<strong>di</strong> provinciali possiamo notare come la popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> abbia una struttura<br />

in linea con quella provinciale. Alcune <strong>di</strong>fferenze si registrano prevalentemente a partire dagli anni 90<br />

quando il peso della popolazione compresa tra i 19 e i 39 anni è superiore alla <strong>di</strong>mensione provinciale: a<br />

<strong>Marano</strong> infatti si supera il 10% della popolazione mentre in Provincia non si attesta intorno al 8,5%. Un dato<br />

che evidenzia come <strong>Marano</strong> sia stato in grado <strong>di</strong> dare una risposta abitativa anche a persone non originarie<br />

del paese.<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

1981 - valori percentuali -<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

1991 - valori percentuali -<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

2001 - valori percentuali -<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />

92<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' - PROVINCIA<br />

1981 - valori percentuali<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' -PROVINCIA<br />

1991 - valori percentuali<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' -PROVINCIA<br />

2001 - valori percentuali<br />

-6% -5% -4% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

2001<br />

-500 -300 -100 100 300 500<br />

93<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Pirami<strong>di</strong> popolazione<br />

10.1.3 In<strong>di</strong>catori demografici<br />

Maschi<br />

Femmine<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

2008 - valori assoluti<br />

-500 -300 -100 100 300 500<br />

Forte “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />

x Leggero “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />

“Allagamento” base della piramide (classi giovani)<br />

La struttura della popolazione rappresentata nelle pirami<strong>di</strong> d’età è descritta anche dagli in<strong>di</strong>catori<br />

demografici la cui evoluzione è rappresentata nella tabella e nei grafici che seguono. I dati del comune <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> Vic.no sono stati confrontati con i dati provinciali per contestualizzare le tendenze a scala territoriale.<br />

Gli in<strong>di</strong>catori statistici che solitamente vengono usati per permettere una lettura <strong>di</strong> questo tipo, oltre alla<br />

rappresentazione grafica, sono i seguenti:<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia: rapporto percentuale tra la popolazione con più <strong>di</strong> 65 anni e la popolazione con meno <strong>di</strong><br />

14 anni;<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza: rapporto percentuale tra la popolazione delle classi in età non lavorativa (0-14 e oltre<br />

65) e la popolazione delle classi in età lavorativa (15-65);<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio: rapporto percentuale tra la popolazione della classe 60-64 anni e la popolazione della<br />

classe 15-19 anni;<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura: rapporto percentuale tra popolazione delle classi 40-64 anni e la popolazione delle classi<br />

15-39 anni.<br />

L’andamento degli in<strong>di</strong>catori fa evidenzia alcuni aspetti sull’evoluzione delle varie componenti della<br />

popolazione con ripercussioni che devono essere tenute in considerazione anche all’interno della definizione<br />

delle politiche urbanistiche e <strong>di</strong> governo del territorio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> MARANO Vic.no 1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 43,52 47,93 71,42 86,79 90,81 97,17 114,80<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 48,41 42,49 39,54 39,95 45,69 47,14 49,97<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 35,36 52,57 66,56 92,11 131,08 104,81 106,36<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura 76,19 79,76 78,23 78,72 83,02 94,87 115,01<br />

Provincia <strong>di</strong> VICENZA 1982 1985 1991 1995 2001 2005 2007 17<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia 56,32 61,42 89,82 107,51 112,93 116,19 118,91<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza 51,11 45,51 41,97 42,88 46,35 49,04 50,29<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio 44,42 59,99 70,06 91,98 124,47 113,54 114,19<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura 76,42 78,69 79,62 82,27 90,39 99,26 106,25<br />

17 Dati <strong>di</strong>sponibili sul sito http://statistica.regione.veneto.it/jsp/popolazione.jsp?anno=2007&x1_3=0&x2=2,<br />

ultimo dato <strong>di</strong>sponibile al 31.12.2007


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

140,00<br />

120,00<br />

100,00<br />

80,00<br />

60,00<br />

40,00<br />

20,00<br />

0,00<br />

60,00<br />

50,00<br />

40,00<br />

30,00<br />

20,00<br />

10,00<br />

0,00<br />

140,00<br />

120,00<br />

100,00<br />

80,00<br />

60,00<br />

40,00<br />

20,00<br />

0,00<br />

INDICE DI VECCHIAIA<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

INDICE DI DIPENDENZA<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

INDICE DI RICAMBIO<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

94<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia è un in<strong>di</strong>catore del grado <strong>di</strong><br />

invecchiamento della popolazione, il valore superiore<br />

a 100 è il limite oltre il quale la popolazione “anziana”<br />

è numericamente superiore a quella “giovane”.<br />

Nel confronto con l’in<strong>di</strong>ce provinciale si registra come<br />

quello del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> abbia un andamento<br />

simile a quello della provincia anche se con valori<br />

costantemente inferiori fino al 2008. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

vecchiaia registra un costante aumento con una<br />

velocità maggiore a partire dal 1985. Il valore 100,<br />

che a livello provinciale è stato raggiunto già nella<br />

prima metà degli anni ’90, è superato dopo il 2005.<br />

L’in<strong>di</strong>catore è passato dal 43,52 nel 1981 al 114,8 nel<br />

2008.<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza costituisce un dato<br />

statisticamente complementare rispetto all’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

vecchiaia. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza nel periodo 1982-<br />

2008 ha un andamento pressoché coincidente con<br />

quello provinciale (sia in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione che <strong>di</strong><br />

evoluzione) e, nel 2008, raggiunge il valore <strong>di</strong> 49,97.<br />

Fino al 1995 si è registrata una <strong>di</strong>minuzione<br />

dell’in<strong>di</strong>catore (sceso fino a 39,54) mentre da quella<br />

data c’è stata una inversione <strong>di</strong> tendenza con una<br />

crescita lieve ma costante che ha riportato<br />

l’in<strong>di</strong>catore ai valori del 1981.<br />

La riduzione dell’in<strong>di</strong>catore sottolinea la crescente<br />

capacità della parte attiva della popolazione <strong>di</strong><br />

produrre il proprio sostegno alla popolazione<br />

costituita dalle fasce più deboli. La ripresa<br />

dell’in<strong>di</strong>catore evidenzia l’aumento della fasce più<br />

deboli della popolazione (in particolare è<br />

determinante l’aumento della popolazione anziana).<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio della popolazione attiva<br />

esprime il rapporto tra coloro che stanno per uscire<br />

dall’età lavorativa e coloro che vi stanno per entrare<br />

(15-19 anni).<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio cresce costantemente tra il 1981-<br />

2001 passando da 35,36 nel 1981 a 131,08 nel 2005)<br />

per attestarsi tra il 2005 al 2008 su valori <strong>di</strong> poco<br />

superiori a 100. Il superamento della soglia 100,<br />

avvenuto alla fine degli anni 90 denota come non<br />

dovrebbe esserci tensione lavorativa perché si<br />

“liberano” posti <strong>di</strong> lavoro in numero maggiore rispetto<br />

alla popolazione che entra nel mondo del lavoro. E’<br />

un in<strong>di</strong>catore che conferma anche la tendenza al<br />

progressivo aumento della popolazione anziana.<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura esprime sinteticamente il<br />

grado <strong>di</strong> invecchiamento della componente centrale<br />

della popolazione. Questo in<strong>di</strong>ce per il comune <strong>di</strong><br />

<strong>Marano</strong> passa dal 76,19 del 1981 al 115,01 nel 2008.<br />

La tendenza generale (sia per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

Vic.no sia per la Provincia) registra nell’aumento<br />

dell’in<strong>di</strong>catore il maggior peso della popolazione con<br />

45-64 anni rispetto alla popolazione compresa tra i<br />

25 e i 44 anni


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

120,00<br />

100,00<br />

80,00<br />

60,00<br />

40,00<br />

20,00<br />

0,00<br />

INDICE DI STRUTTURA<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no Provincia <strong>di</strong> Vicenza<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

Le tabelle e i grafici che seguono mettono in evidenza la variazione della struttura della popolazione<br />

ponendo l’attenzione a particolari fasce della popolazione (quelle più “deboli”) per verificare e valutare, in<br />

prima istanza, quali sono le esigenze e le prospettive future soprattutto in termini <strong>di</strong> servizi.<br />

Nello specifico il grande incremento della popolazione anziana (sia come “peso” sia in termini assoluti) si è<br />

registrato soprattutto fino al 2001: 560 nuovi anziani che corrispondono a una variazione percentuale del<br />

70,30 %. Nello stesso intervallo <strong>di</strong> tempo i dati della popolazione provinciale con più <strong>di</strong> 65 anni sono<br />

aumentati del 50,87%.<br />

Confrontando i dati tra il 2001 e il 2008 si può notare come si sia in una fase nella quale la componente<br />

anziana continua a crescere ma con ritmi inferiori rispetto al recente passato mentre la crescita della classe<br />

0-4 anni, che aveva visto una ripresa <strong>di</strong>minuisce nuovamente.<br />

1981 2001 1981-2001<br />

Confronto 1981-2001 val. assoluti val. assoluti var var %<br />

totale popolazione 7643 8871 1228 16,07%<br />

popolazione 0-4 480 532 52 10,83%<br />

popolazione in età scolare (5-14 anni) 1257 926 -331 -26,33%<br />

popolazione anziana (oltre 65 anni) 756 1324 568 75,13%<br />

2001 2008 2001-2008<br />

Confronto 2001-2008 val. assoluti val. assoluti var var %<br />

totale popolazione 8871 9625 754 8,50%<br />

popolazione 0-4 532 444 -88 -16,54%<br />

popolazione in età scolare (5-14 anni) 926 1049 123 13,28%<br />

popolazione anziana (oltre 65 anni) 1324 1714 390 29,46%<br />

Dal grafico che mette in relazione la popolazione “giovane” (5-14 anni) e la popolazione anziana (>65 anni)<br />

si vede il costante aumento della componente più anziana, la <strong>di</strong>minuzione e dal 1995 la leggera ripresa della<br />

componente giovane.<br />

1600<br />

1400<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Andamento popolazione età scolare e prescolare e popolazione<br />

anziana<br />

5-14 >65<br />

1981 1985 1991 1995 2001 2005 2008<br />

95


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

10.2 Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti a <strong>Marano</strong> <strong>–</strong> 2008<br />

Nell’analisi demografica della popolazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è risultato opportuno soffermarsi sulla componente<br />

straniera: i dati anagrafici, aggiornati al <strong>di</strong>cembre 2008, in<strong>di</strong>cano la presenza <strong>di</strong> 689 citta<strong>di</strong>ni stranieri che<br />

corrispondono al circa il 7% dell’intera popolazione maranese.<br />

L’analisi della piramide d’età con la sud<strong>di</strong>visione per citta<strong>di</strong>nanza mostra come la popolazione straniera si<br />

concentri nella fascia centrale del grafico che corrisponde alla fascia d’età giovane e in età lavorativa.<br />

Tuttavia questa componente da sola non è in grado <strong>di</strong> spiegare il saldo migratorio positivo che si concentra<br />

nella parte centrale della popolazione (ve<strong>di</strong> piramide d’età)<br />

93%<br />

% residenti citta<strong>di</strong>nanza straniera<br />

7%<br />

stranieri italiani<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

maschi stanieri<br />

femmine straniere<br />

maschi italiani<br />

femmine italiane<br />

96<br />

85 e più<br />

80-84 anni<br />

75-79 anni<br />

70-74 anni<br />

65-69 anni<br />

60-64 anni<br />

55-59 anni<br />

50-54 anni<br />

45-49 anni<br />

40-44anni<br />

35-39 anni<br />

30-34 anni<br />

25-29 anni<br />

20-24anni<br />

15-19 anni<br />

10-14 anni<br />

5-9 anni<br />

0-4 anni<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

2008 - italiani - stranieri<br />

maschi<br />

femmine<br />

-500 -300 -100 100 300 500<br />

PIRAMIDE DI ETA' MARANO<br />

2008 - stranieri<br />

-100 -50 0 50 100


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

10.3 Attività e<strong>di</strong>lizia<br />

anno 18<br />

FABBRICATI RESIDENZIALI<br />

nuova costruzione ampliamenti<br />

numero volume volume<br />

(mc) (mc)<br />

97<br />

Numero<br />

abitazioni totali<br />

Numero stanze<br />

totali<br />

1999 13 40.807 1.855 82 285<br />

2000 12 45.437 3.027 93 313<br />

2001 11 36.890 1.035 68 238<br />

2002 7 11.274 2.008 12 60<br />

2003 6 14.544 1.146 19 100<br />

2004 15 47.451 3.494 110 335<br />

2005 5 15.311 1.563 32 132<br />

2006 12 31.521 2.571 58 225<br />

2007 7 17.891 8.795 36 148<br />

2008 6 17.469 1.889 25 108<br />

TOT (1999-2008) 94 278.595 27.383 535 2.662<br />

Var 1999-2008 -57 % +1,8%<br />

(volume mc)<br />

50.000<br />

40.000<br />

30.000<br />

20.000<br />

10.000<br />

0<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

Attività e<strong>di</strong>lizia - e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

nuova costruzione ampliamenti<br />

Negli ultimi <strong>di</strong>eci anni la produzione e<strong>di</strong>lizia ha registrato un andamento <strong>di</strong>scontinuo, con maggiori volumetrie<br />

realizzate tra il 1999-2001 e nel 2004. La me<strong>di</strong>a dei volumi <strong>di</strong> nuove costruzioni residenziali degli ultimi 5<br />

anni risulta comunque inferiore rispetto al quinquennio 1999-2003, maggiore è il volume in ampliamento.<br />

Per quanto riguarda la produzione e<strong>di</strong>lizia dei fabbricati non residenziali, il grafico sotto riportato mette in<br />

evidenza gli elevati volumi realizzati tra il 1999 e 2000.<br />

18 Fonte dei dati dal 1999 al 2005: elaborazione dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no; dal 2006 al 2008 fonte riepilogo Istat fornito<br />

dalla Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Vicenza


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

FABBRICATI NON RESIDENZIALI<br />

nuova costruzione ampliamenti<br />

numero volume volume<br />

(mc) (mc)<br />

1999 3 38.621 4.850<br />

anno 19<br />

2000 13 179.684 12.018<br />

2001 2 34.769 31<br />

2002 2 20.842<br />

2003 12.256<br />

2004 2 3.151 10.446<br />

2005 Dati non <strong>di</strong>sponibili<br />

2006 1.468<br />

2007 367<br />

2008 629<br />

TOT (1999-<br />

2008) 42 277.067 42.065<br />

19 Fonte dei dati dal 1999 al 2004: elaborazione dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no; dal 2005 al 2008 fonte riepilogo Istat fornito<br />

dalla Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Vicenza<br />

(vo lume mc)<br />

240.000<br />

200.000<br />

160.000<br />

120.000<br />

98<br />

80.000<br />

40.000<br />

0<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

Attività e<strong>di</strong>lizia - e<strong>di</strong>fici non residenziali<br />

nuova costruzione ampliamento<br />

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

11. BENI MATERIALI<br />

Per la matrice “beni materiali” i fattori considerati sono la mobilità (traffico veicolare, trasporto pubblico,<br />

percorsi ciclabili e pedonali, incidentalità ecc.), la produzione <strong>di</strong> rifiuti, la presenza <strong>di</strong> eventuali attività a<br />

rischio <strong>di</strong> incidente rilevante e gli spazi pubblici.<br />

Fonte dei dati<br />

Principali fonti dei dati per la matrice sono i seguenti:<br />

▪ Piano Urbano del Traffico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, rapporto <strong>di</strong> III^ fase [maggio 1998]<br />

▪ FTV carta dei servizi 2005-2006 [www.ftv.vi.it]<br />

▪ CONAM orario trasporto pubblico urbano 2006<br />

▪ COMUNE DI MARANO VICENTINO Piano Regolatore Generale Comunale [in vigore dal 18/04/1986<br />

e successive varianti]<br />

▪ COMUNE DI MARANO VICENTINO Banca dati progetti<br />

▪ Provincia <strong>di</strong> Vicenza, Annuario in cifre 2004.<br />

▪ Consorzio <strong>di</strong> Polizia Locale Altovicentino n. 57: rilevo incidenti<br />

▪ ARPAV Elenco delle <strong>di</strong>scariche (aggiornato a giugno 2006)<br />

in CD “LR 11/2004 <strong>–</strong> Dati Ambientali” <strong>di</strong>stribuito dall’Arpav Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza [luglio<br />

2006]<br />

▪ Uffici COMUNE DI MARANO VICENTINO<br />

▪ Schede RU (rifiuti urbani) da osservatorio rifiuti <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> [2001-2005]<br />

11.1 Mobilità<br />

Il sistema della mobilità costituisce un aspetto della vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> crescente problematicità. La crescita<br />

economica, lo sviluppo delle attività produttive, i cambiamenti della società e dei modelli <strong>di</strong> vita hanno<br />

comportato una crescita notevole della circolazione dei mezzi <strong>di</strong> trasporto, <strong>di</strong> persone e merci. La crescita<br />

della rete stradale è stata necessaria per rispondere alle domande <strong>di</strong> mobilità, ma ha comportato anche ad<br />

un peggioramento delle con<strong>di</strong>zioni ambientali (tra i principali l’immissione gas <strong>di</strong> scarico nell’aria e il rumore<br />

provocato dal traffico) e <strong>di</strong> sicurezza (in modo particolare per i cosiddetti “utenti deboli”).<br />

Nella relazione vengono riportati alcuni dati sui flussi <strong>di</strong> traffico e i principali aspetti presi in considerazione<br />

sono: incidentalità, congestione, accessibilità, incidenza del trasporto pubblico locale (TPL).<br />

Altri aspetti altrettanto rilevanti sono l’inquinamento atmosferico e acustico provocato dal traffico e il<br />

consumo energetico. Questi aspetti sono stati presi in considerazione nei capitoli relativi all’aria<br />

(inquinamento atmosferico), agli inquinamenti fisici (inquinamento acustico), ai beni materiali (qualità<br />

urbana).<br />

L’incremento generalizzato della mobilità privata, infatti, insieme ad altri problemi facilmente osservabili<br />

(incidentalità, congestione, problema-parcheggi, ecc ), ha pesanti implicazioni in termini <strong>di</strong> ambiente, in<br />

particolar modo in termini <strong>di</strong> inquinamento atmosferico.<br />

Vi è una stretta correlazione tra il traffico veicolare, l’inquinamento atmosferico e la <strong>di</strong>stribuzione della<br />

popolazione, correlazione che induce sempre <strong>di</strong> più a riflettere su una più accurata pianificazione, capace <strong>di</strong><br />

governare gli effetti della mobilità e <strong>di</strong> ripensare il sistema dell’offerta anche nell’ottica della riduzione<br />

dell’inquinamento atmosferico.<br />

Le analisi dei dati relativi all’inquinamento dell’aria segnalano come la mobilità pesi sul problema<br />

dell’inquinamento atmosferico.<br />

L’APAT ha elaborato i CTN-ACE al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare l’incidenza percentuale delle emissioni da traffico<br />

rispetto alle emissioni totali per i principali inquinanti atmosferici, relativamente ai valori calcolati per il 1990 e<br />

il 2000 per la provincia <strong>di</strong> Vicenza.<br />

A livello provinciale il trasporto stradale rappresenta, per l’anno 2000, la principale fonte <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong><br />

monossido <strong>di</strong> carbonio (74% del totale) e ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (65% del totale). Il traffico costituisce uno dei fattori<br />

<strong>di</strong> pressione principali anche per quanto riguarda le emissioni <strong>di</strong> PM10 e <strong>di</strong> composti organici volatili non<br />

metanici, contribuendo rispettivamente con il 29% e con il 26% all’emissione totale. Per quanto concerne<br />

ammoniaca, protossido <strong>di</strong> azoto e metano (inquinanti per i quali il traffico costituisce comunque una sorgente<br />

poco significativa) si evidenzia un incremento dell’incidenza percentuale sul totale emesso nel 2000 rispetto<br />

al decennio precedente.<br />

99


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

In particolare, per quanto riguarda il PM10 e gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto, si è scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>saggregare le rispettive<br />

percentuali (grafico 1) evidenziando i contributi dati dalle <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> veicoli circolanti nelle strade<br />

urbane (grafici 2 e 3).<br />

Le categorie <strong>di</strong> veicoli che contribuiscono maggiormente alle emissioni <strong>di</strong> inquinanti atmosferici sono<br />

nell’or<strong>di</strong>ne le automobili, i veicoli pesanti, gli autobus, seguiti dai veicoli leggeri e da motocicli e ciclomotori.<br />

11.1.1 Flussi veicolari<br />

Dati: indagini effettuate nei mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 2007 e gennaio 2008<br />

Il flusso totale giornaliero (20.350 veicoli tra le 7.00 e le 20.00) in ingresso a <strong>Marano</strong> risulta così costituito:<br />

- 52,1% traffico specifico con origine esterna e destinazione interna;<br />

- 44,3 % traffico <strong>di</strong> attraversamento (origine e destinazione esterno al <strong>Comune</strong>);<br />

- 3,7 % traffico con origine e destinazione interna al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

Altri aspetti rilevanti sono:<br />

- componente più pesante <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> attraversamento in viale degli Alpini (63.6%), via M. Pasubio<br />

(56,8%), viale Vittorio Veneto a est intersezione via Europa (42,5%);<br />

- nel giorno feriale è significativa la percentuale dell’ora <strong>di</strong> punta 7.30-8.30 che costituisce il 9,4% dei<br />

flussi dell’intera giornata;<br />

- nei giorni feriali il traffico in uscita è risultato maggiore nelle sezioni <strong>di</strong> via Viale Vittorio Veneto (verso<br />

Thiene <strong>–</strong> 916 veic/om e via Stazione (543 veic/om), traffico costituito per oltre il 90% da mezzi<br />

leggeri.<br />

11.1.2 Parco veicolare per categoria (2000-2007)<br />

anno Auto Motocicli Mezzi pesanti Altro Toto. Veicoli<br />

2000 5.077 518 5 663 6258<br />

2003 5.292 601 676 69 6.638<br />

2004 5.347 640 698 69 6.754<br />

2005 5.501 685 685 84 6.955<br />

2006 5.703 720 683 105 7.211<br />

2007 5.742 768 708 101 7.319<br />

VAR 2000-2007 + 17 %<br />

11.1.3 Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno<br />

(si riporta la “rappresentazione sintetica dei dati”, Monitoraggio del Traffico anni 2000-2007 <strong>–</strong> progetto<br />

SIRSE)<br />

Livello <strong>di</strong> traffico: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 8.110 e 6.073 veicoli transitati).<br />

Andamento ore/giorno: nei giorni feriali presenza <strong>di</strong> due punte <strong>di</strong> traffico per <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> marcia alle 7-8 e<br />

alle 17-18 con prevalenza <strong>di</strong> quella del mattino in <strong>di</strong>rezione <strong>Marano</strong> e <strong>di</strong> quella della sera in <strong>di</strong>rezione<br />

Schio; in entrambe le <strong>di</strong>rezioni si nota inoltre un leggero incremento <strong>di</strong> traffico a mezzogiorno. La<br />

struttura delle giornate prefestive e festive è sostanzialmente simile con la presenza <strong>di</strong> una punta<br />

principale attorno alle 18 in entrambe le <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> marcia con i flussi dei giorni festivi comunque<br />

inferiori <strong>di</strong> quelli prefestivi.<br />

Andamento giorni/settimana: i valori più elevati <strong>di</strong> traffico si riscontrano nei giorni feriali con una progressiva<br />

<strong>di</strong>minuzione nei prefestivi e nei festivi.<br />

Andamento stagionale: si riscontra una leggera <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> traffi co nei mesi estivi, con <strong>di</strong>minuzioni<br />

inferiori al 15% per tutti i tipi <strong>di</strong> giornata.<br />

Variazioni annuale 2001-2007:<br />

TGM annuale: - 2,8 %<br />

TDM annuale: - 2,7 %<br />

<strong>Rapporto</strong> TDM/TGM: 75% (me<strong>di</strong>o-basso traffico notturno)<br />

100


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Flusso 30esima ora 20<br />

Livello del parametro: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 892 veic.)<br />

Andamento 2001-2007: complessivamente si evidenzia una riduzione dei valori del parametro, attribuibile<br />

interamente all’ultima annualità, mentre negli anni precedenti si evidenziava una chiara<br />

stazionarietà. L’analisi per <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> marcia non evidenzia particolari <strong>di</strong>fferenze del parametro tra<br />

le due <strong>di</strong>rezioni.<br />

Punte biorarie (mattina e sera)<br />

Livello del parametro: me<strong>di</strong>o-basso (2007: 1.518 e 1.481 veic.)<br />

Andamento 2001-2007: anche in questo caso i valori sono me<strong>di</strong>amente in flessione, soprattutto per la punta<br />

serale. Tra le singole <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> marcia prevale la punta della sera in <strong>di</strong>rezione Schio e <strong>di</strong> quella<br />

della mattina in <strong>di</strong>rezione opposta.<br />

Velocità<br />

Livello dei parametri V50 e V10 21 : me<strong>di</strong>o-alto (2007: 73 e 90 km/h)<br />

Andamento 2001-2007: in evidente <strong>di</strong>minuzione (4-5 km/h) completamente attribuite al 2002; si nota che nel<br />

2006 si era verificata una ripresa dei valori <strong>di</strong> velocità, tornati ai valore precedenti nell’ultimo anno.<br />

Composizione veicolare<br />

Livello percentuale <strong>di</strong> traffico commerciale: basso (2005: 9%)<br />

Andamento 2001-2007: si nota una sostanziale <strong>di</strong>minuzione del traffico commerciale, anche in questo caso<br />

verificatosi nell’ultimo anno, mentre era stazionaria la situazione dei precedenti.<br />

101<br />

Co<strong>di</strong>ce sezione<br />

Strada SP X Maranese<br />

Progressiva<br />

chilometrica<br />

Località<br />

<strong>Comune</strong><br />

Direzione A<br />

Direzione B<br />

Limite <strong>di</strong> velocità<br />

Larghezza<br />

carreggiata<br />

0076<br />

7+600<br />

Giavenale<br />

Schio<br />

verso <strong>Marano</strong><br />

verso Schio<br />

80 km/h<br />

5,40 m<br />

SP Schio - <strong>Marano</strong> 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

Feriale 7.957 8.287 8.698 9.053 9.232 8.450 6.735<br />

Traffico Me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>urno<br />

Sabato 6.010 6.259 6.570 6.838 6.973 6.382 5.087<br />

Traffico<br />

Giornaliero<br />

Me<strong>di</strong>o<br />

Festivo 4.431 4.615 4.844 5.042 5.141 4.706 3.751<br />

TDM 7.175 7.472 7.844 8.163 8.325 7.620 6.073<br />

Feriale 10.305 10.412 11.428 11.696 11.842 11.031 8.664<br />

Sabato 8.893 8.986 9.862 10.094 10.220 9.520 7.477<br />

Festivo 7.103 7.177 7.877 8.062 8.163 7.604 5.972<br />

TGM 9.646 9.746 10.697 10.948 11.085 10.325 8.110<br />

Direzione A 552 522 603 625 603 576 458<br />

Flusso<br />

30° Ora Direzione B 541 552 605 569 642 591 484<br />

20 Il flusso orario dei veicoli transitati che è stato superato o raggiunto durante tutto l’anno per 30 ore. La determinazione<br />

<strong>di</strong> tali valori è avvenuta tramite espansione a tutte le ore dell’anno delle ore <strong>di</strong> rilevazione (rapporto tra il numero <strong>di</strong> ore<br />

rilevate e il numero delle ore totali in un anno); nel caso <strong>di</strong> un esiguo numero <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong>sponibili tale valore può<br />

coincidere con il flusso orario massimo registrato nella sezione <strong>di</strong> conteggio.<br />

21 I parametri sintetici rappresentativi delle classi <strong>di</strong> velocità utilizzate sono:<br />

V10 = velocità in km/h superata dal 10% dei veicoli transitati<br />

V50 = velocità in km/h superata dal 50% dei veicoli transitato


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Ora <strong>di</strong> Punta<br />

7.00 <strong>–</strong> 9.00<br />

Ora <strong>di</strong> Punta<br />

17.00 <strong>–</strong>1 9.00<br />

Velocità<br />

Composizione<br />

veicolare<br />

Direzione<br />

A+B<br />

1.025 1.026 1.125 1.068 1.085<br />

1.042 892<br />

Direzione A 779 819 791 818 793 717 696<br />

Direzione B 952 1.024 1.029 1.115 1.123 853 822<br />

Direzione<br />

A+B<br />

1.731 1.843 1.820 1.933 1.916<br />

1.570 1.518<br />

Direzione A 931 884 1.033 1.112 1.112 887 826<br />

Direzione B 926 875 867 851 817 737 655<br />

Direzione<br />

A+B<br />

1.857 1.759 1.900 1.963 1.939<br />

1.624 1.481<br />

V 10 (km/h) 95 91 90 89 89 93 90<br />

V 50 (km/h) 77 75 73 73 73 75 73<br />

Autovetture 87,72% 88,45% 89,75% 88,06% 87,57% 87,18% 90,99%<br />

Commerciali<br />

leggeri<br />

7,48% 7,07% 6,16% 7,30% 7,13%<br />

6,92% 5,90%<br />

Commerciali<br />

pesanti<br />

4,80% 4,48% 4,09% 4,46% 5,30%<br />

5,90% 3,11%<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Livello <strong>di</strong> traffico (fonte SISTAR)<br />

Alto<br />

SP Maranese a Giavenale (Schio)<br />

Me<strong>di</strong>o <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/alto<br />

x Basso <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/basso<br />

Flusso ore <strong>di</strong> punta (fonte<br />

Alto<br />

SISTAR) SP Maranese a<br />

Me<strong>di</strong>o <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/alto<br />

Giavenale (Schio) x Basso <strong>–</strong> me<strong>di</strong>o/basso<br />

Percentuale traffico pesante<br />

> 15 %<br />

(comm. Leggeri + pesanti) (fonte<br />

SISTAR) SP Maranese a<br />

Giavenale (Schio) x<br />

10 <strong>–</strong> 15 %<br />

< 10 %<br />

Dalle indagini effettuate per il PUT (anno 1996) emerge che il traffico <strong>di</strong> attraversamento incide per il 55% sul<br />

totale dei flussi rilevati, attestandosi su valori molto più contenuti rispetto a Malo e San Vito (rispettivamente<br />

78 e 76 %), dove la presenza della SS 46 incide sui rapporti.<br />

La componente più pesante <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> attraversamento è stata registrata in <strong>di</strong>rezione Schio-Santorso dove<br />

il 50% dei flussi rilevati in uscita dal centro ha origine altrove rispetto le aree centrali. I lavori in corso <strong>di</strong><br />

realizzazione hanno quin<strong>di</strong> lo scopo <strong>di</strong> spostare questo traffico <strong>di</strong> attraversamento, che usa impropriamente<br />

la rete centrale, verso Viale Europa.<br />

Nella SP Maranese, il TMD è passato dai 7.175 veicoli del 2001 agli 8.325 veicoli del 2005 per poi<br />

abbassarsi nel 2007 a 6.703 veicoli..<br />

Nelle ore <strong>di</strong> punta del mattino (7-9) il traffico è maggiore in <strong>di</strong>rezione Schio, mentre nelle ore <strong>di</strong> punta serali<br />

prevale il traffico in <strong>di</strong>rezione <strong>Marano</strong>. Si tratta <strong>di</strong> un traffico costituito per il 90% da autovetture meno del<br />

10% è costituito da commerciali pesanti e leggeri.<br />

11.1.4 Traffico autostradale<br />

Veicoli usciti dai caselli dell’Autostrada Valdastico dal 1993 al 2003<br />

102


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2011<br />

autostrada<br />

Tratto A31<br />

11.1.5 Incidentalità<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

Km percorsi<br />

Km percorsi<br />

Km percorsi<br />

Pesante 66.010.828 68.453.589 69.276.299<br />

Leggero 216.594.270 219.710.857 222.038.744<br />

Totale 282.605.098 287.710.857 291.315.043<br />

Dati: Numero incidenti con lesioni alle persone<br />

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

14 9 7 3 9 25 18 25 27 22 18<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

incedenti con lesione alle persone<br />

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007<br />

103<br />

Dai dati del Locale Consorzio <strong>di</strong> Polizia<br />

si legge un trend positivo del numero<br />

degli incidenti (ve<strong>di</strong> immagine a fianco)<br />

registrati dal tra il 2006 e il 2008<br />

Mentre tra il 1997 e il 2000 è leggibile un trend positivo (<strong>di</strong>minuzione) del numero <strong>di</strong> incidenti con lesione alle<br />

persone, dal 2001 il numero è aumentato.<br />

Negli anni 2004 e 2005 sono stati registrati dal Consorzio <strong>di</strong> Polizia Locale Altovicentino 57 sinistri avvenuti<br />

in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>. Le strade con una probabilità <strong>di</strong> incidentalità maggiore (calcolata nel<br />

periodo considerato) sono Via Monte Pasubio (14.0%), Via Santa Lucia (8.8%) e Via Vittorio Veneto (5.3%).<br />

Dei 57 sinistri avvenuti il 56% ha riportato lesioni alle persone, mentre il rimanete 44% ha riportato solo


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

danni a cose. In totale le persone coinvolte sono state 139 delle quali il 71% non ha riportato alcuna lesione,<br />

il 28% ha riportate delle ferite con prognosi e solo una persona su 139 ha riportato delle ferite con prognosi<br />

riservata. Nei due anni considerati non sono avvenuti sinistri mortali.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 22<br />

Numero incidenti al 2007<br />

trend<br />

> 68<br />

21 - 68<br />

x < 21<br />

11.1.6 Accessibilità: trasporto pubblico e percorsi ciclabili<br />

L’accessibilità è un fattore che incide sensibilmente sulla qualità della vita e sull’efficacia complessiva del<br />

sistema urbano. In particolare, l’opportunità <strong>–</strong> o meno <strong>–</strong> per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico ad una <strong>di</strong>stanza pedonale (convenzionalmente riconosciuta in 300 metri in linea d’aria) dai punti <strong>di</strong><br />

origine e destinazione dei loro spostamenti, va interpretata come un fattore qualificante.<br />

Il territorio è attraversato dalla linea 44 del trasporto extraurbano FTV e dalla linea C del trasporto urbano<br />

CONAM:<br />

LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />

44 Schio <strong>–</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

<strong>–</strong> Thiene <strong>–</strong> Breganze <strong>–</strong><br />

Marostica <strong>–</strong> Bassano<br />

Dalle 6.00 alle 19.00 con<br />

cadenza quasi oraria<br />

104<br />

1 Via Pasubio (Distributore)<br />

2 Via V.Veneto (Rssifloor)<br />

3 Via V.Veneto (Zuccato)<br />

Interessa le seguenti strade:<br />

- Strada provinciale ex Maranese;<br />

- Strade comunali: Via Pasubio, Via S. Lorenzo, Via Capitello <strong>di</strong> Sotto, Via Vittorio Veneto.<br />

Non ci sono pensiline <strong>di</strong> attesa.<br />

C’è un golfo <strong>di</strong> sosta autobus a <strong>Marano</strong> Zuccato.<br />

LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />

C Schio <strong>–</strong> Zona Industriale <strong>–</strong><br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> <strong>–</strong> Zona<br />

Industriale <strong>–</strong> Schio<br />

Dalle 5.30 alle 21.30 con<br />

cadenza quasi ogni 30<br />

minuti<br />

1 Via Stazione<br />

2 Piazzetta S.Maria<br />

3 Via Giovanni XXIII<br />

4 Impianti sportivi<br />

LINEA ITINERARIO FREQUENZA N. FERMATE A MARANO<br />

FS<br />

Vicenza-<br />

Schio<br />

Vicenza <strong>–</strong> Anconetta <strong>–</strong><br />

Cavazzale <strong>–</strong> Dueville <strong>–</strong><br />

Thiene <strong>–</strong> <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong> <strong>–</strong> Schio<br />

Dalle 5.50 alle 22.00 con<br />

cadenza quasi oraria<br />

22 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />

http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />

1 Stazione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Mantenendo una <strong>di</strong>stanza pedonale, convenzionalmente riconosciuta in 300 metri in linea d’aria, dai punti<br />

raggiungibili con i mezzi pubblici (fermate e stazioni) si è potuta in<strong>di</strong>viduare la superficie <strong>di</strong> territorio<br />

comunale servita dal trasporto pubblico.<br />

105


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Fig. Accessibilità dalle linee <strong>di</strong> trasporto pubblico<br />

Dati: abbonamenti<br />

In base ai dati relativi all’ultimo triennio (2006/07 <strong>–</strong> 2007/08 <strong>–</strong> 2008/09) relativi agli abbonamento si è<br />

registrato un aumento della domanda da e per Schio (55%). I flussi risultano così ripartiti:<br />

55 % - <strong>di</strong>rezione Schio;<br />

21 % - <strong>di</strong>rezione Thiene;<br />

24 % - altre destinazione.<br />

La categoria degli utenti risulta: 95% studenti<br />

5% lavoratori e terza età.<br />

Abbonati per località <strong>di</strong> partenza<br />

Semestre 2007-2008 semestre 2008-2009<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 23<br />

Rete trasporto pubblico<br />

Manca la connessione con la rete del trasporto pubblico<br />

Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico che non copre tutto il territorio o con<br />

frequenza ridotta<br />

x Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico (bus e treno)<br />

Come si evince dalla lettura delle precedenti tabelle risulta che la mobilità pendolare da <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è<br />

rivolta per il 56% degli abbonati verso Schio, per il 24% verso Thiene e per il restante 20% verso le altre<br />

destinazioni, tra le quali in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> più pendolarismo Nove, Bassano e Recoaro. Della popolazione<br />

pendolare il 95% appartiene alla categoria studenti mentre il restante 5% sono lavoratori e terza età.<br />

23 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />

http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />

106


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Percorsi ciclabili<br />

esistenti<br />

DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />

1 Via Progresso 970,1 6 Parco S.Lucia 348,6<br />

2 Viale Europa 2.099,7 7 Via Cavedon 168,2<br />

3<br />

Via Don Michelazzo<br />

Via De Gaspari<br />

518,4 8 Via Pasubio 836,4<br />

4 Via Verona 260,0 9 Via Ca’ Alta 124,8<br />

5 Pressi S.Lucia 247,8 10<br />

<strong>di</strong> progetto<br />

107<br />

Via 25 aprile<br />

Via Capitello <strong>di</strong> Sotto<br />

454,9<br />

TOTALI 4.096,0 TOTALI 1.932,9<br />

TOTALE 6.028,9<br />

KM PISTE CICLABILI ESISTENTI SU ABITANTE: 6.028,9 m / 9.625 ab. (31.12.2008)<br />

= 0,63 m/ab.<br />

DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />

1 Via Capitello <strong>di</strong> Sopra 384,4 7<br />

2 Sotto passo ferroviario 435,0 8<br />

3<br />

Via Marconi e argine<br />

roggia fino alla stazione<br />

Via Pascoli, argine<br />

Timonchio, via<br />

Timonchio<br />

Via S.Lorenzo, via<br />

Puccini, via Capitello<br />

<strong>di</strong> Sotto<br />

4.262,6<br />

995,0<br />

1.615,3 9 Parco S.Lucia 283,9<br />

4 Via S.Maria 91,2 10 Via Ca’ Alta 254,7<br />

5 Argine Timonchio 363,6 11 Via Bronzi 202,8<br />

6<br />

Via Cima Posta<br />

Via Cimone<br />

320,8 12<br />

Cimitero fia a via<br />

S.Barbara<br />

643,2<br />

TOTALI 3.210,3 TOTALI 6.642,2<br />

TOTALE 9.852,5<br />

KM PISTE CICLABILI DI PROGETTO SU ABITANTE: 9.852,5 m /9.625 ab. (31.12.2008)<br />

= 1,02 m/ab.<br />

senza sede<br />

DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m) DENOMINAZIONE LUNGHEZZA (m)<br />

1 Collegamento con Schio 602,4 6<br />

2<br />

Collegamento con Zanè<br />

Via S.Lucia<br />

Collegamento con<br />

Malo<br />

Argine Rio delle<br />

Pietre<br />

2.814,1<br />

3.622.1 7 Via Zanella 2.448,9<br />

3 Via Pascoli 1.689,3 8 Via Villaraspa 755,9<br />

4 Via Carducci 1.075,1 9<br />

5 Via Canova 657,3<br />

Via S.Pietro<br />

Via Ca’ Bosco<br />

772,4<br />

TOTALI 7.646,2 TOTALI 6.791,3<br />

TOTALE 14.437,5


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11.1.7 Progetti infrastrutturali a scala sovralocale<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è interessato da alcuni progetti infrastrutturali a scala sovralocale:<br />

- Variante SP 349: circonvallazione Sud <strong>di</strong> Schio;<br />

- Autostrada Pedemontana;<br />

- Metropolitana <strong>di</strong> superficie.<br />

Si tratta <strong>di</strong> progetti che cambiano il sistema viabilistico <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, in particolare i collegamenti con Schio<br />

(Nord-Sud, Via Stazione e Via Pasubio) e quelli Est-Ovest /tra la SP 46 e Zanè - Thiene). Il traffico ora<br />

presente in queste strade dovrebbe poi essere riversato sulle nuove arterie.<br />

108


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11.2 Rifiuti<br />

11.2.1 Impianti smaltimento dei rifiuti urbani<br />

Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono presenti tre <strong>di</strong>scariche:<br />

Discarica E.G.I. ZANOTTO S.P.A.<br />

In<strong>di</strong>rizzo Via Capuccini (loc. Vianelle)<br />

Co<strong>di</strong>ce Sito 4541<br />

Stato Discarica Attiva<br />

Tipo <strong>di</strong>scarica Prima del D.L n. 36 Discarica II categoria tipo A<br />

Tipo Discarica Discarica per rifiuti inerti<br />

Volume tot <strong>di</strong> progetto (m 3 ) 1.200.000<br />

Autorizzazione all’esercizio Fino ad esaurimento<br />

Decreto del Capo Dipartimento Ambiente e Territorio dell’Amministrazione<br />

Provinciale <strong>di</strong> Vicenza n. 727 del 13/04/1999<br />

Gestore E.G.I. Canotto s.p.a.<br />

Discarica E.G.I Canotto Spa (2001)<br />

Discarica COMUNALE - VEGRI<br />

In<strong>di</strong>rizzo Via Capitello <strong>di</strong> Sopra (loc. Vegri)<br />

Co<strong>di</strong>ce Sito 6527<br />

Stato Discarica Attiva<br />

Tipo <strong>di</strong>scarica Prima del D.L n. 36 Discarica II categoria tipo A<br />

Tipo Discarica Discarica per rifiuti inerti nel sito lasciato libero dall’attività <strong>di</strong> cava<br />

Volume tot <strong>di</strong> progetto (m 3 ) 87.270<br />

Superficie tot <strong>di</strong> progetto (m 2 ) 11.600<br />

Approvazione del progetto Decreto del Presidente della Giunta Regione Veneto<br />

n. 1947 del 11/09/1991<br />

Autorizzazione all’esercizio Fino al 31/03/2007<br />

Decreto del Capo Dipartimento Ambiente e Territorio dell’Amministrazione<br />

Provinciale <strong>di</strong> Vicenza n. 627 del 27/03/2002<br />

Turni <strong>di</strong> apertura Mercoledì dalle 14.00 alle 17.30<br />

Sabato dalle 9.00 alle 13.00<br />

Gestore Associazione <strong>di</strong> Volontariato Don Bosco 3° / Operazi one Mato Grosso<br />

109


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Discarica DAL SANTO<br />

DISMESSA<br />

Fig. Localizzazione <strong>di</strong>scariche<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

<strong>di</strong>scariche<br />

DISCARICA VEGRI DISCARICA ZANOTTO<br />

Più <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>scariche<br />

x Fino a tre <strong>di</strong>scariche<br />

Nessuna <strong>di</strong>scarica o solo <strong>di</strong>scariche riqualificate<br />

110<br />

EX DISCARICA DAL SANTO


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Gli ecocentri<br />

La politica <strong>di</strong> riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento e della <strong>di</strong>fferenziazione degli stessi è stata<br />

notevolmente agevolata dalla presenza presso il comune del centro <strong>di</strong> raccolta (ecocentro) presso il quale<br />

conferire rifiuti particolari o frazioni <strong>di</strong> rifiuti suscettibili <strong>di</strong> riutilizzo/recupero.<br />

L’ ecocentro <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> è <strong>di</strong> circa 2.500 mq con container per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata <strong>di</strong> materiali<br />

ingombranti e materiali ferrosi.<br />

Turni <strong>di</strong> apertura:<br />

− periodo estivo dal 15/03 al 15/09: lun. 18.00-20.00 mer. 15.00-19.00 sab. 9.00-13.00:<br />

− periodo invernale dal 15/09 al 15/03: mer. 14.00-18.00 sab. 9.00-13.00.<br />

Fig. Localizzazione ecocentro<br />

Le isole ecologiche<br />

Sul territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> sono <strong>di</strong>stribuite 56 isole ecologiche con un totale <strong>di</strong> 225 contenitori per la<br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata: 57 contenitori per la raccolta della carta, 54 contenitori per la raccolta del vetro, 63<br />

contenitori per la raccolta della plastica e 51 contenitori per la raccolta delle lattine.<br />

Giorni della raccolta (in corsivo le raccolte supplementari)<br />

CARTA VETRO PLASTICA LATTA<br />

LOCALIZZAZIONE NOTE Mar. Ven. s. Mer. Mar. Gio. s. Sab. Sab. TOT.<br />

1 Via Capitello <strong>di</strong> Sopra 1 1 1 1 1 5<br />

2 Via Stazione viale ferrovia 2 2 1 2 1 2 1 11<br />

3 Via Fogazzaro 1 1 1 1 1 5<br />

4 Via San Fermo retro ex latteria 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

5 Via Trieste 1 1 1 1 1 5<br />

111


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

6 Via Tessaro 1 1 1 1 1 1 6<br />

7 Via Firenze 1 1 1 1 1 1 6<br />

8 Via S.Maria 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

9 Via Prole vicino via Genova 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

10 Via Prole verso via Pasubio 1 1 1 1 1 5<br />

11 Via Venezia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

12 Via Vicenza 1 1 1 1 1 1 6<br />

13 Via Progresso 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

14 Via S.Lucia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

15 Via Cappuccini 1 1 1 1 1 1 6<br />

16 Via Don Michelazzo 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

17 Via De Gaspari 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

18 Via Ferraccin 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

19 Via Pio X 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

20 Via Cavedon 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

21 Via Venezia 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

22 Via Filzi 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

23 Via S.Lucia asilo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

24 Via Canè incrocio via Filzi 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

25 Via Summano 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

26 Via Canè strada poste 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

27 Via IV Novembre 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

28 Via S.Francesco 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

29 Via Pascoli 1 1 1 1 1 5<br />

30 Via Pasubio locanda 51 1 1 1 1 1 5<br />

31 Via Canova 1 1 1 1 1 1 6<br />

32 Via Pasubio incrocio via S.Angelo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

33 Via S.Lucia parcheggio 1 1 1 1 1 1 6<br />

34 Via S.Angelo materna 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

35 Via S.Lorenzo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

36 Via Capitello <strong>di</strong> Sotto Ca' Nogara 2 2 1 1 1 1 1 9<br />

37 Piazza Moro 2 2 1 2 1 2 1 11<br />

38 Via Vittorio Veneto cimitero 2 2 1 2 1 2 1 11<br />

39 Via Ver<strong>di</strong> pozzo 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

40 Via Ver<strong>di</strong> parcheggio 1 1 2 1 2 1 8<br />

41 Via Bronzi 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

42 Via Berto 1 1 1 1 1 1 6<br />

43 Via Zanella 1 1 1 2 1 2 1 9<br />

44 Via Villaraspa chiesa 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

45 Via Braglio vicino Timonchio 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

46 Via Ca’ Bosco 1 1 1 1 1 1 6<br />

47 Via S.Pietro chiesa 1 1 1 1 1 1 6<br />

48 Via XXV Aprile 1 1 1 1 1 1 1 7<br />

49 Via Industria 1 1 1 1 1 5<br />

50 Via Europa Agip 1 1 1 1 1 5<br />

51 Via S.Fermo Corte Aranci 1 2 2 2 5<br />

52 Via Europa Quadrifoglio 1 1 1 1 4<br />

53 Via Gorizia 0<br />

54 Via Volpato incrocio S.Barbara 0<br />

55 Via Roma 1 1 1 1 1 5<br />

56 Via Palla<strong>di</strong>o 0<br />

Totale delle raccolte 57 36 54 63 42 63 51 366<br />

TOTALE CONTENITORI 57 54 63 51 225<br />

112


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11.2.2 Rifiuti urbani<br />

Dati: quantità <strong>di</strong> rifiuti pro-capite (dati forniti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no)<br />

anno 2001 2002 2003 2004 2005<br />

Abitanti al 31.12 8879 9035 9138 9228 9341<br />

RIFIUTI TOTALI<br />

%<br />

DIFFERENZIATA<br />

Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab<br />

3.365.560 379.05 3.671.080 406.32 2.608.195 285.42 3.010.421 326.23 3.225.674 345.32<br />

24,3% 32,8% 64,3% 70,1% 63,4%<br />

anno 2006 2007 2008 Var. 2006-2008<br />

Abitanti al 31.12 9476 9576 9625 + 1,57 %<br />

Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab Kg Kg/ab<br />

RIFIUTI TOTALI 3.037.315 320,53 3.065.468 320,12 3.175.320 329.90 +4,54 + 2,92<br />

RIFIUTI<br />

SPECIALI<br />

%<br />

DIFFERENZIATA<br />

kg/ab<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

239.796 277.129 292.831 +22,12%<br />

66,34 % 64,20% 65,19%<br />

Rifiuti abitante<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

113<br />

kg<br />

4.000.000<br />

3.500.000<br />

3.000.000<br />

2.500.000<br />

2.000.000<br />

1.500.000<br />

1.000.000<br />

500.000<br />

0<br />

Rifiuti totali<br />

in<strong>di</strong>fferenziata <strong>di</strong>fefrenziata<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

Rispetto al 2001-2002 (anni in cui la produzione è stata maggiore) la produzione <strong>di</strong> rifiuti per abitante è<br />

rimasta a livelli più bassi, attestandosi, negli ultimi anni, sui 320 Kg/ab. La percentuale <strong>di</strong> Raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata è aumentata dal 2003 per attestarsi su circa il 65% della produzione totale<br />

Confronto dati provinciali: nel grafico a<br />

fianco si evidenzia l’andamento della<br />

quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani pro-capite del<br />

comune <strong>di</strong> Matano Vic.no e della me<strong>di</strong>a<br />

provinciale (fonte sito provincia Vicenza,<br />

elaborazione dati ARPAV). Dal 2003 la<br />

produzione <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> è minore rispetto<br />

alla me<strong>di</strong>a provinciale<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Raccolta <strong>di</strong>fferenziata (2008)<br />

Rifiuti pro-capite (2008)<br />

kg/ab*anno<br />

kg/ab<br />

500<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Confronto con la provincia (produzione pro-capite)<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008<br />

< 35 % (D.lgs 22/97)<br />

35-65 %<br />

x > 65 %<br />

< 495 kg/ab (me<strong>di</strong>a regione Veneto al 2006)<br />

414,5 <strong>–</strong> 495 kg/ab<br />

x > 414,5 kg/ab (me<strong>di</strong>a provincia <strong>di</strong> Vicenza al 2007)<br />

<strong>Marano</strong> Vic.no Provincia VI


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11.3 Attività a rischio rilevante<br />

Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> NON ci sono attività a incidente rilevante secondo il suddetto quadro<br />

normativo. Le aziende sottoposte ad articolo 5 comma 3, ad articolo 6 e ad articolo 8 (D.lgs 334/99) per la<br />

provincia <strong>di</strong> Vicenza sono le seguenti.<br />

COMUNE<br />

Aziende soggette a:<br />

Art. 5 co. 3 Art. 6 Art. 8<br />

Alonte - 1 -<br />

Arzignano - 1 -<br />

Bassano del Grappa - - 1<br />

Carrè - 1 -<br />

Lonigo - - 1<br />

Montebello <strong>Vicentino</strong> - - 1<br />

Montecchio Maggiore - 1 1<br />

Romano d'Ezzelino 1 - -<br />

Rosà 1 - -<br />

Rossano Veneto 2 - -<br />

Torri <strong>di</strong> Quartesolo - 1 -<br />

Trissino - - 1<br />

VICENZA - 4 -<br />

Zugliano 1 - -<br />

TOTALE 5 9 5<br />

Anche nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> e nei comuni contermini, non vengono in<strong>di</strong>viduati<br />

stabilimenti a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante.<br />

in<strong>di</strong>catore Valutazione dell’in<strong>di</strong>catore 24<br />

Attività a rischio incidente<br />

rilevante<br />

Più <strong>di</strong> due attività RIR<br />

Massimo una attività RIR o attività localizzate ai confini comunali (in<br />

territorio dei comuni limitrofi)<br />

x Nessuna attività a rischio incidente rilevante<br />

24 Range stabilito sulla base della cartina numero incidenti stradali per la Provincia <strong>di</strong> Vicenza (fonte:<br />

http://www.provincia.vicenza.it/servizi/statistica/aree/index.php/12)<br />

114


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

11.4 Spazi pubblici<br />

11.4.1 Aree ver<strong>di</strong> pubbliche<br />

Le “aree ver<strong>di</strong> pubbliche” qui considerate sono tutte quelle in<strong>di</strong>viduate dal PRG come “aree attrezzate a<br />

parco, gioco e sport”.<br />

AREE VERDI ESISTENTI<br />

n nome Area mq note n nome Area mq note<br />

1<br />

Aiuole via<br />

Progresso<br />

248,20 12 Aree via Ver<strong>di</strong> 1717,80<br />

2 Area via Progresso 8.143,00 13 Area via S.Pietro 625,10<br />

3 Parco S.Chiara 3.364,20 14 Viale Cimitero 2.286,80<br />

4 Area via Milano 496,80 15 Parco via Vicenza 718,00<br />

5 Area via Ferracin 1.846,90<br />

In<strong>di</strong>cata in PRG come<br />

AIC ma realmente zona<br />

a parco<br />

115<br />

16 Rotatoria via Volpato 306,80<br />

6 Aree via Cavedon 3.340,50 17 Rotatoria Prix 2.050,20<br />

7 Parco via Marconi 6.314,60 18<br />

Rotatoria Lidl e aree<br />

lungo V.le Europa<br />

3.762,30<br />

8<br />

Parco via<br />

S.Vincenzo<br />

1.935,40<br />

Parte della zona è<br />

inserita in PRG come<br />

zona B2<br />

19 Rotatoria Primultini 1822,90<br />

9 Parco S.Lucia 19.345,30 20 Rotatoria Venezia 131,30<br />

10 Area via Braglio 466,20 21 Rotatoria via Pasubio 693,00<br />

11 Area via Leopar<strong>di</strong> 472,90 22<br />

Rotatoria via V.<br />

Veneto<br />

954,30<br />

23 Impianti Sportivi 44.284,60<br />

Aree <strong>di</strong> ver<strong>di</strong> pubblico su abitante: aree verde pubb. esistenti 105.327,1 m 2 / 9.625 ab. ( 31/12/08)<br />

= 10,94 m 2 /ab.<br />

A queste aree ver<strong>di</strong> si aggiungono le aree<br />

a “verde ornamentale”, ovvero il verde<br />

delle aiuole, negli sparti traffico, ecc.<br />

Mentre non viene conteggiata come aree<br />

a verde pubblico, ma attrezzatura <strong>di</strong><br />

interesse comune, l’area degli impianti<br />

sportivi.<br />

Nell’immagine a fianco, dove sono<br />

evidenziate tutte le aree ver<strong>di</strong> esistenti e<br />

quelle <strong>di</strong> arredo, si vede la concentrazione<br />

del verde pubblico in corrispondenza del<br />

nucleo urbanizzato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />

La precedente legge urbanistica regionale<br />

del Veneto (LR 61/85) ha fissato la<br />

dotazione minima <strong>di</strong> aree a parco, gioco e<br />

sport pari a 15 mq/ab.<br />

Attualmente (vengono calcolate le sole<br />

aree finalizzate al calcolo degli standard)<br />

per <strong>Marano</strong> lo standard è <strong>di</strong> circa 11<br />

mq/ab e risulta così sotto al limite fissato<br />

dalla precedente legge


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2011<br />

11.4.2 Aree <strong>di</strong> interesse comune<br />

AIC ESISTENTI<br />

n nome Area mq note n nome Area mq note<br />

1 Ecocentro 2.535,50 10 Casa Bortolo 619,90<br />

2 Magazzini Comunali 11.264,50<br />

Area degli attuali<br />

magazzini comunali<br />

zona A2 posta in<br />

ven<strong>di</strong>ta<br />

116<br />

11<br />

Casa <strong>di</strong> riposo e<br />

Asilo 7.478,10<br />

3 Chiesa S.Fermo 3.274,80 12 Municipio 2.612,00<br />

4 Piazzetta S.Maria 420,70 13 Chiesetta S.Barbara 53,80<br />

5 Centro enel via Filzi 1.310,60 14 Chiesa S.Pietro 483,0<br />

6<br />

Area fiera<br />

Artigianato<br />

6.819,60<br />

15 Cimitero 14.967,10<br />

7 Pozzo S.Lucia 2.132,30 17 Magazzini Comunali 8.590,80<br />

8 Chiesa piazza Silva 5.074,30<br />

9 Casa del Giovane 6.546,50<br />

Aree destinate ad attrezzature <strong>di</strong> interesse comune su abitante: aic esistenti 74.183,5 m 2 / 9.625 ab<br />

= 7,71 m 2 /ab.<br />

Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />

La precedente legge urbanistica regionale<br />

del Veneto (LR 61/85) ha fissato la<br />

dotazione minima a 4,5 mq/ab.<br />

La dotazione totale esistente <strong>di</strong> aree per<br />

attrezzature <strong>di</strong> interesse comune<br />

attualmente è <strong>di</strong> 7,71 mq/ab<br />

La dotazione <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />

risulta <strong>di</strong> superiore ai limiti <strong>di</strong> legge.


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2011<br />

11.4.3 Aree per l’istruzione<br />

AREE PER L’ISTRUZIONE ESISTENTI<br />

n nome Area mq note<br />

1 Asilo S.Lucia 8.485,9 1<br />

2 Istituto comprensivo (asilo, elementari, me<strong>di</strong>e) 21.715,7 2<br />

Aree per l’istruzione su abitante: 30.201,6 m 2 / 9.625 ab. (al 31/12/2008)<br />

= 3,14 m 2 /ab.<br />

117<br />

Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />

Il Decreto Ministeriale 1444/1968 sugli<br />

standard urbanistici fissa la dotazione<br />

minima <strong>di</strong> aree per l’istruzione a 4,5<br />

mq/ab. A <strong>Marano</strong> lo standard è pari a<br />

3,14 mq/ab. Si registra, dunque, un deficit<br />

in termini <strong>di</strong> standard per l’istruzione.<br />

Valutazione qualitativa (localizzazione -<br />

Distanze <strong>di</strong> percorrenza)<br />

Il Decreto Ministerale 18.12.1975 in<br />

materia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia scolastica stabilisce le<br />

seguenti <strong>di</strong>stanze massime a pie<strong>di</strong>:<br />

Materna 300 m<br />

Primaria 500 m<br />

Secondaria 1.000 m<br />

Tramite un’operazione <strong>di</strong> overlap spaziale,<br />

si è stimato che la popolazione residente<br />

entro il buffer <strong>di</strong> 1.000 più del 71%.<br />

La popolazione residente entro un raggio<br />

<strong>di</strong> 300 m dai due asili è pari a circa il 19%


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2011<br />

11.4.4 Aree a parcheggio<br />

PARCHEGGIIO RESIDENIZIALE ESISTENTE PARCHEGGIIO INDUSTRIALE ESISTENTE<br />

DENOMINAZIONE AREA DENOMINAZIONE AREA<br />

1 Piazza Silva 3.104,00 20 Ciao Ciao 14.764,90<br />

2 Via Cané 207,2 21 Via Progresso 1 1769,40<br />

3 Via IV Novembre 1830,20 22 Impianti sportivi 3.635,20<br />

4 Istituto comprensivo 1.952,30 23 Via Progresso 2 2.345,80<br />

5 Viale Europa 2.252,60 TOT. 22.515,30<br />

6 Piazza S.Maria 1.186,70<br />

7 Via Leopar<strong>di</strong> 424,40<br />

8 Piazza Moro 611,00 PARCHEGGIIO STAZIONE DEI TRENI ESISTENTE<br />

9 Asilo S.Lucia 977,90 24 Stazione (esistente) 1.371,90<br />

10 Cimitero 2.116,20<br />

11 Via Ver<strong>di</strong> 203,10<br />

12 Via De Gaspari 656,30<br />

13 Via Ferracin 1.285,00<br />

14 Via S.Lucia 1.122,20<br />

15 Parco S.Lucia 417,90<br />

16 Via Cimone/Summano 113,10<br />

17 Via Cavedon 202,60<br />

18 Via Vicenza 327,50<br />

19 Via Ver<strong>di</strong> 1 627,1<br />

TOT. 19.617,30<br />

118<br />

Aree a parcheggio esistenti a servizio della<br />

residenza su abitante:<br />

19.617,30 m 2 / 9.625 ab. (al 31/12/2008)<br />

= 2,04 m 2 /ab.<br />

Aree a parcheggio totali (residenziale,<br />

industriale, stazione) su abitante:<br />

43.504 m 2 / 9.6256 ab.<br />

= 4,52 m 2 /ab.<br />

Valutazione quantitativa (Standard mq/ab)<br />

La precedente legge urbanistica regionale del<br />

Veneto (LR 61/85) ha fissato la dotazione<br />

minima <strong>di</strong> aree a parcheggio a 3,5 mq/ab. La<br />

dotazione <strong>di</strong> aree a parcheggio ad uso<br />

pubblico riferibili alla residenza è pari a 2,04<br />

mq/ab. Tale valore, che risulta inferiore al<br />

limite fissato dalla precedente legge regionale,<br />

non considera però gli stalli lungo strada e i<br />

parcheggi minori delle lottizzazioni.


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2011<br />

11.5 Consumi<br />

Per i punti <strong>di</strong> riconsegna della Rete Snam, il volume annuale per comune, sud<strong>di</strong>viso per settore è stato<br />

ottenuto sommando i consumi registrati ai punti <strong>di</strong> riconsegna <strong>di</strong>rettamente allacciati alla rete Snam Rete<br />

Gas.<br />

i settore in<strong>di</strong>cato è costituito come segue:<br />

- riconsegne a reti citta<strong>di</strong>ne: consuntivo aggregato dei volumi riconsegnati a punti <strong>di</strong> riconsegna che<br />

alimentano le reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione citta<strong>di</strong>na dei comuni <strong>di</strong>rettamente allacciati alla rete SRG e dei<br />

comuni serviti in estensione da essi.<br />

11.5.1 Consumi <strong>di</strong> gas<br />

Dati: Consumi <strong>di</strong> gas per gli anni dal 2000 al 2005 dei Punti <strong>di</strong> Riconsegna della rete Snam Rete Gas<br />

SETTORE 2000 2001 2002 2003 2004 2005<br />

Riconsegne a reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<br />

terziario <strong>di</strong>retto 10.0 10.3 8.2 7.5 7.5 8.9<br />

Nota: volumi espressi in milioni <strong>di</strong> m3/anno a potere calorifico superiore 38,1 MJ/m3<br />

Dati: Consumi gas delle strutture pubbliche<br />

STAG STAG<br />

IMPIANTI 2003/2004 2004/2005 MEDIE<br />

mc mc mc<br />

SCUOLE 101 059 89 337 95 198<br />

PALESTRE 25 650 27 796 26 723<br />

CASA RIPOSO 3 427 24 208 13 818<br />

UFFICI 4 105 4 655 4 380<br />

CONSUMI GAS METANO 134 241 145 996 140 119<br />

Dati: Volumi <strong>di</strong> gas <strong>di</strong>stribuiti da Ascopiave per gli anni dal 2006 al 2008.<br />

2006 2007 2008<br />

Punti <strong>di</strong> riconsegna attivi al 31.12 3.909 3.991 4.052<br />

Volumi <strong>di</strong>stribuiti nell’anno (settore unico,<br />

espressi in mc)<br />

6.655.086 5.922.342 7.356.591<br />

Interventi nella rete: negli ultimi 3 anni la rete è stata integrata ampliandosi: lottizzazione residenziale<br />

Cavedon (via Prole); PdR Centro Storico (via IV Novembre); Lottizzazione C2.2 (via dei Bronvi);<br />

ampliamento della rete in via Cima Posta.<br />

11.5.2 Consumi elettrici<br />

I dati relativi ai consumi elettrici pubblici sono ricavati dalle fatture emesse dal CEV (consorzio energia<br />

veneto <strong>di</strong> Verona) <strong>di</strong> cui il comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ne è cliente da settembre 2004. Il CEV sud<strong>di</strong>vide i<br />

consumi tra illuminazione pubblica (IP BT) e strutture comunali (AU BT) comprendenti Municipio, Scuole,<br />

Asili, Palestre, etc. etc. Per il 2009 mancano i dati relativi ai mesi tra ottobre e <strong>di</strong>cembre (non ancora<br />

fatturati).<br />

I dati relativi all’energia elettrica per settore sono forniti da Enel<br />

ANNO 2006 2007 2008 2009<br />

illuminazione pubblica 600.452 660.004 686.106 403.835<br />

strutture comunali 379.727 364.727 505.422 320.035<br />

totale 980.179 1.024.731 1.191.528 723.870<br />

119


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

L’andamento dei consumi rappresentato nel<br />

grafico a fianco mostra una crescita dei consumi<br />

elettrici totali tra il 2006 e il 2008 (il 2009 non<br />

può esser considerato in quanto non completo),<br />

con un peso maggiore del consumo delle<br />

strutture comunali (tale consumo è determinato<br />

anche dalla <strong>di</strong>mensione e numero <strong>di</strong> strutture a<br />

servizio del comune)<br />

Var. 2006-2008<br />

Illuminazione pubblica = +14,3%<br />

Strutture comunali = +33,1%<br />

Energia attiva per settore<br />

1.400.000<br />

1.200.000<br />

1.000.000<br />

800.000<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

120<br />

-<br />

consumi settore pubblico<br />

Kwh illuminazione pubblica strutture comunali<br />

2006 2007 2008 2009<br />

Energia attiva - clienti<br />

2006 2007 2008<br />

Settore standard kWh clienti kWh clienti kWh clienti<br />

Agricoltura 242.791 30 254.878 29 274.673 29<br />

Domestico 9.349.641 4.004 9.164.997 3.969 9.703.580 4.105<br />

Industria 13.402.741 217 13.260.098 194 12.496.325 197<br />

Terziario 9.433.533 394 10.054.321 321 10.622.135 347<br />

TOTALE 32.428.706 4.645 32.734.294 4.513 33.096.713 4.678<br />

Per quanto riguarda l’energia attiva per settore<br />

l’unico settore in calo è quello dell’industria<br />

mentre per tutti gli altri settori si registra un<br />

aumento:<br />

Var. 2006-2008<br />

Agricoltura = + 13,1%<br />

Domestico = + 3,8%<br />

Industria = - 6,8%<br />

Terziario = + 12,6%<br />

Nel confronto con il numero <strong>di</strong> “clienti” si vede<br />

che l’unico settore con aumento dei clienti e dei<br />

consumi è il settore domestico, mentre, per gli<br />

altri settori, a fronte <strong>di</strong> un calo dei clienti, i<br />

consumi sono comunque aumentati.<br />

kWh<br />

35.000.000<br />

30.000.000<br />

25.000.000<br />

20.000.000<br />

15.000.000<br />

10.000.000<br />

5.000.000<br />

-<br />

Energia attiva (kWh)<br />

Terziario Industria Domestico Agricoltura<br />

2006 2007 2008


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

12. PIANIFICAZIONE E VINCOLI<br />

All’interno della Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica, il tema delle “pianificazione e vincoli” è rivolto alla<br />

rassegna ed analisi degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione sovraor<strong>di</strong>nati che hanno riflessi sul<br />

territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>, al fine <strong>di</strong> evidenziare la congruità delle scelte del PAT e le<br />

possibili sinergie fra i vari piani.<br />

Alcuni temi sono già stati trattati nei capitoli precedenti (ville venete, complessi <strong>di</strong> particolare valore storicomonumentale,<br />

centuriazione, siti archeologici, aziende agricole, ecc) e non saranno qui ripetuti.<br />

Anche i piani <strong>di</strong> settore:<br />

- Piano della zonizzazione acustica;<br />

- Piano urbano del traffico;<br />

vigenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, essendo stati tratti nei capitoli precedenti, non vengono qui ripresi.<br />

Fonte dei dati<br />

Principali fonti per la matrice pianificazione e vincoli sono:<br />

▪ Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento adottato con Del. GRV n. 372 del 17.02.2009;<br />

▪ Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale della Provincia <strong>di</strong> Vicenza (Del. CP n.78 del<br />

20.12.2006);<br />

▪ Progetto <strong>di</strong> Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici dei fiumi Isonzo,<br />

Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchigliore;<br />

▪ Decreto della Giunta Regionale dei Vento n. 241 del 18.5.2005 relativa alle Zone <strong>di</strong> Protezione<br />

Speciale (ZPS) e Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitari (SIC).<br />

12.1 Piano Territoriale <strong>di</strong> Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

La Regione Veneto, in applicazione della LR 11/04, ha adottato il Documento Preliminare del Piano<br />

Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento nell’agosto 2007; con questo documento sono stati definiti i principi<br />

“ispiratori” del nuovo PTRC che prevede, per i prossimi 20 anni, un aumento della popolazione fino a<br />

raggiungere l’introno alle 500.000 unità, con l’obiettivo <strong>di</strong> “non compromettere ulteriormente il suolo prevede<br />

la densificazione dell’uso del suolo, da attuarsi con procedure specifiche che sappiano anche innalzare la<br />

qualità architettonica ed abitativa.”<br />

Con DGRV n. 372 del 17.02.2009 il Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento è stato adottato. Di<br />

seguito sono riportati (fonte: tavola 10 “sistema degli obiettivi <strong>di</strong> progetto”) i temi e gli obiettivi strategici<br />

definiti dal Piano regionale. Per ogni tema sono inoltre definiti degli obiettivi operativi.<br />

TEMA OBIETTIVI STRATEGICI<br />

Uso del<br />

suolo<br />

Bio<strong>di</strong>versità<br />

Energia e<br />

Ambiente<br />

Mobilità<br />

Sviluppo<br />

▪ Razionalizzare l'utilizzo della risorsa suolo<br />

▪ Adattare l'uso del suolo in funzione dei cambiamenti climatici in corso<br />

▪ Preservare la qualità e quantità della risorsa idrica<br />

▪ Gestione del rapporto urbano/rurale valorizzando l’uso dello spazio<br />

rurale in un’ottica <strong>di</strong> multifunzionalità<br />

▪ Tutelare e valorizzare la risorsa suolo<br />

▪ Assicurare un equilibrio tra ecosistemi ambientali e attività antropiche<br />

▪ Salvaguardare la continuità ecosistemica<br />

▪ Perseguire una maggior sostenibilità degli inse<strong>di</strong>amento<br />

▪ Favorire la multifunzionalità dell'agricoltura<br />

▪ Tutelare e accrescere la bio<strong>di</strong>versità<br />

▪ produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili<br />

▪ migliorare le prestazioni energetiche degli e<strong>di</strong>fici<br />

▪ Preservare la qualità e la quantità della risorsa idrica<br />

▪ prevenire e ridurre i livelli <strong>di</strong> inquinamento <strong>di</strong> aria,acqua, suolo e la produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />

▪ Ridurre le pressioni antropiche e accrescere la qualità ambientale<br />

▪ Stabilire sistemi coerenti tra la <strong>di</strong>stribuzione delle funzioni e organizzazione della mobilità<br />

▪ Migliorare l'accessibilità alla città e al territorio<br />

▪ Razionalizzare e potenziare la rete delle infrastrutture e migliorare la mobilità nelle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> trasporto<br />

▪ Sviluppare il sistema logistico regionale<br />

▪ Garantire la mobilità preservando le risorse ambientali<br />

▪ della innovazione<br />

121


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

economico<br />

Crescita<br />

sociale e<br />

culturale<br />

▪ Promuovere l'offerta integrata <strong>di</strong> funzioni turistico-ricettive mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali,<br />

paesaggistiche e agroalimentare<br />

▪ Delineare modelli <strong>di</strong> sviluppo economico sostenibile<br />

▪ Promuovere l'inclusività sociale valorizzando le identità venete<br />

▪ Favorire azioni <strong>di</strong> supporto alle politiche sociali<br />

▪ Promuovere l'applicazione della convenzione europea sul paesaggio<br />

▪ Valorizzare la mobilità slow<br />

▪ Migliorare l'abitare della città<br />

▪ rendere efficiente lo sviluppo policentrico rappresentando l'identità territoriale regionale<br />

▪ Sostenere la coesione sociale e le identità culturali<br />

12.2 Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza<br />

Per quanto riguarda il livello <strong>di</strong> pianificazione provinciale va evidenziato che la Provincia <strong>di</strong> Vicenza ha<br />

avviato la fase <strong>di</strong> revisione del P.T.C.P. adottato nel 2006 e controdedotto nel 2007 al fine <strong>di</strong> renderlo<br />

coerente con il nuovo Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento (P.T.R.C.).<br />

Nell’ottobre del 2009 la Giunta Provinciale ha licenziato la proposta <strong>di</strong> Piano e successivamente la Quarta<br />

Commissione Consiliare Provinciale ha analizzato la documentazione e fornito utili in<strong>di</strong>cazioni per la<br />

pianificazione provinciale. La proposta <strong>di</strong> piano è stata così pubblicata sul sito internet della Provincia e, pur<br />

se documenti ancora in itinere, se ne riportano <strong>di</strong> seguito le considerazioni che maggiormente interessano<br />

nella fase <strong>di</strong> progettazione del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

Il PTCP concorre ad una riqualificazione organica dei sistemi inse<strong>di</strong>ativi produttivi coor<strong>di</strong>nandoli con il<br />

sistema della residenza e le reti infrastrutturali. A tale scopo la Provincia promuove forme <strong>di</strong> accordo<br />

intercomunale, prevede possibili nuove aree produttive solo in ampliamento a quelle esistenti e sud<strong>di</strong>vide le<br />

zone esistenti in:<br />

a) aree produttive ampliabili: la cui espansione è da privilegiare per il ridotto impatto ambientale.<br />

Per tali aree ammette un ampliamento del 10 % della superficie produttiva in<strong>di</strong>viduata dagli<br />

strumenti urbanistici vigenti al 20.12.2006 o dalle varianti LR 35/2002.<br />

PAT e PATI in<strong>di</strong>viduano le aree produttive ampliabili e non ampliabili, stabilendo il limite massimo<br />

sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato nella tavola 4, inoltre, nell’ambito <strong>di</strong> un Accordo Territoriale con la<br />

Provincia, i Comuni possono proporre aree ampliabili alternative o, per i Comuni dove il PTCP non<br />

ha in<strong>di</strong>viduato nessuna aree produttiva ampliabile, possono esserne in<strong>di</strong>viduate altre. Il Piano<br />

stabilisce i criteri e le con<strong>di</strong>zioni per la realizzazione delle nuove superfici.<br />

b) aree produttive non ampliabili: i Comuni in sede <strong>di</strong> PAT e PATI dovranno valutare e quin<strong>di</strong><br />

classificare le aree in:<br />

b.1) non ampliabili consolidate: rilevanti per l’entità degli inse<strong>di</strong>amenti in essere (per<br />

specializzazione e/o per l’entità delle residue capacità e<strong>di</strong>ficatorie), ma che non sono in<strong>di</strong>cate<br />

per l’espansione in relazione alla presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> natura ambientale e urbanistica<br />

o limiti <strong>di</strong> infrastrutturazione. In questo caso il PTCP in<strong>di</strong>ca un ampliamento massimo del 5%<br />

della superficie territoriale da attuare nel rispetto dei criteri e <strong>di</strong>rettive stabiliti dalle norme;<br />

b.2) non ampliabili da riqualificare aree produttive esistenti o convenzionate, la cui<br />

destinazione risulta incongrua per la presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamenti ambientali o urbanistici o <strong>di</strong><br />

infrastrutturazione e per la quale è opportuna la trasformazione o riconversione, nonché la<br />

possibilità <strong>di</strong> trasferimento in aree produttive ampliabili. Per queste aree non sono ammessi<br />

ampliamenti.<br />

Il PTCP, per l’attuazione degli interventi, promuove la stipulazione <strong>di</strong> Accor<strong>di</strong> tra Enti, finalizzati a generare<br />

gli obiettivi della perequazione e dell’equilibrio territoriale.<br />

E’ inoltre da tener presente che le percentuali <strong>di</strong> ampliamento definite dal piano dovranno esser soggette a<br />

monitoraggio e, in presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrate esigenze queste potranno esser ricalibrate dalla Provincia<br />

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2011<br />

123<br />

Vincolo paesaggistico dei<br />

Corsi d’acqua: è riportato<br />

l’elenco dei corsi d’acqua<br />

assoggettati al vincolo<br />

paesaggistico - ambientale ai<br />

sensi dalla ex legge “Galasso” n.<br />

431/85.<br />

Vincolo Monumentale: beni<br />

sottoposti a tutela <strong>di</strong> legge ai<br />

sensi del D. Lvo 42/2004<br />

Centri Storici<br />

Fig. PTCP. Bozza Tavola 1 - Carta dei vincoli e della pianificazione<br />

Fig. PTCP. Bozza Tavola 2 - Carta delle fragilità<br />

Pozzi. Per il quale il Piano<br />

Provinciale pre<strong>di</strong>spone<br />

particolare in<strong>di</strong>cazione per la<br />

gestione<br />

Aree a rischio idraulico.<br />

Il PTCP riporta, le aree a rischio<br />

idraulico classificate dal Piano<br />

della Protezione Civile:<br />

R1 (rischio moderato);<br />

R2 (rischio me<strong>di</strong>o).<br />

Cave attive ed estinte<br />

Acquifero inquinato In<strong>di</strong>vidua<br />

tutta l’area che attraversa<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> come<br />

“acquifero inquinato”<br />

demandando ai Comuni le<br />

misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e<br />

riqualificazione<br />

Alveo fluviale <strong>di</strong>sperdente<br />

Aree <strong>di</strong> emergenza Piano<br />

Provinciale <strong>di</strong> Emergenza che<br />

ai sensi del PTRC, , in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> non emergenza,<br />

possono assumere destinazioni<br />

polifunzionali così da assicurare<br />

attività alternative <strong>di</strong> servizio al<br />

territorio.


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Fig. PTCP. Bozza Tavola 3 - Sistema ambientale<br />

Fig. PTCP Bozza Tavola 4 - Sistema inse<strong>di</strong>ativo - infrastrutturale<br />

124<br />

Corridoi ecologici principali<br />

(coincidente con il Torrente<br />

Timonchio) corrispondenti ai<br />

sistemi naturali lineari <strong>di</strong><br />

maggiori <strong>di</strong>mensioni e valenze<br />

naturalistiche .<br />

E’ riportata anche la rete<br />

ecologica del PTRC che<br />

in<strong>di</strong>vidua corridoi ecologici<br />

anche in corrispondenza del<br />

Torrente Leogra oltre che del<br />

Timonchio<br />

Aree produttive ampliabili e<br />

non ampliabili: è ampliabile<br />

solo la zona sud<br />

Viabilità:<br />

- rete esistente (<strong>di</strong> primo e<br />

secondo livello)<br />

- linea ferroviaria esistenti e<br />

SFMR (<strong>di</strong> progetto)<br />

il territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> rientra<br />

nell’ambito della<br />

pianificazione coor<strong>di</strong>nata<br />

“Poli città dell’alto <strong>Vicentino</strong>”<br />

il polo produttivo <strong>di</strong> Thiene è<br />

classificato come piattaforma<br />

produttiva complessa<br />

regionali con possibili<br />

ripercussioni (vista la vicinanza)<br />

anche nel territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e<br />

della zona produttiva a sud<br />

Aree Agro Centuriato<br />

Area interessata dalla presenza dell’agro centuriato romano tutelato dal D.L.vo 42 / 2004, e <strong>di</strong>sciplinato dagli artt. 27 del<br />

P.T.R.C.<br />

Come visto precedentemente, sulla base delle analisi agronomiche e paesaggistiche condotte in sede <strong>di</strong> PAT, i segni<br />

delle tracce agro centuriate sono state in<strong>di</strong>viduate nella porzione a Sud del centro abitato.


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12.3 Piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI)<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic. non è interessato dal PAI, che si limita a segnalare l’esondazione del Torrente<br />

Timonchio nel1953 con il conseguente allagamento del centro abitato <strong>di</strong> Altavilla. Come evidenziato dal<br />

PTCP <strong>di</strong> Vicenza, il Piano della Protezione Civile ha però in<strong>di</strong>viduato alcune aree a rischio <strong>di</strong> esondazione.<br />

12.4 Altri vincoli<br />

SIC e ZPS - Nel territorio comunale non sono in<strong>di</strong>viduati Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitaria o Zone <strong>di</strong> Protezione<br />

Speciale<br />

Beni culturali e paesaggistici. A <strong>Marano</strong> sono localizzate <strong>di</strong>verse ville e altri e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare rilevanza<br />

storico-monumentale, tra questi sono vincolati ai sensi della legge 1.6.1939 n. 1089 (ora D.Lgs 42/2004)<br />

- “Ca Alta” e “Ca Nogara Grande”<br />

- “Ca’ Alta” - catastale: foglio VII, mappali 156 - 157 - 159<br />

- “Ca’ Nogara Grande” - catastale:Foglio XI, mappali 108 - 109 - 163 <strong>–</strong> 164<br />

- Ca’ Vecchie, via S. Lucia<br />

Vincolo idrogeologico<br />

Corsi d'acqua vincolati :<br />

- Torrente Timonchio<br />

- Torrente Rostone e Prelunga<br />

- Torrente Leogra<br />

Corsi d'acqua svincolati:<br />

- Trozzo <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

- Rio delle Pietre<br />

- Canale dei Mulini<br />

- Torrente <strong>di</strong> Santorso<br />

Fasce <strong>di</strong> rispetto<br />

- Stradali:<br />

Per quanto riguarda le fasce <strong>di</strong> rispetto viarie, l’art. 27 del PTCP della provincia <strong>di</strong> Vicenza, prescrive una<br />

fascia <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità aggiuntiva a quella del Co<strong>di</strong>ce della strada.<br />

- Ferroviarie<br />

Vincolo cimiteriale<br />

La zona <strong>di</strong> rispetto cimiteriale ha un raggio <strong>di</strong> 50 metri sul lato d'ingresso e un raggio <strong>di</strong> 100 metri sugli altri<br />

lati del cimitero.<br />

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2011<br />

III. IL PERCORSO DI VALUTAZIONE<br />

Soggetto Documenti - azioni<br />

Azioni complementari<br />

<strong>Comune</strong><br />

<strong>Comune</strong><br />

<strong>Comune</strong><br />

Commissione<br />

Regionale <strong>VAS</strong><br />

Regione ( o<br />

Provincia)<br />

Ente competente<br />

Documento Preliminare<br />

Redazione del PAT: norme, relazione,<br />

elaborati grafici<br />

Redazione del <strong>Rapporto</strong><br />

<strong>Ambientale</strong>: Valutazione <strong>Ambientale</strong><br />

Strategica<br />

Pubblicazione e osservazioni<br />

Controdeduzioni e trasmissione del<br />

PAT e <strong>VAS</strong> alla Regione per<br />

l’approvazione<br />

Parere su Piano, <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

e Osservazioni sul R.A.<br />

Approvazione del Piano e <strong>Rapporto</strong><br />

<strong>Ambientale</strong><br />

Pubblicazione sul BUR<br />

127<br />

Definizione obiettivi generali<br />

Analisi preliminare contesto<br />

Concertazione<br />

Approfon<strong>di</strong>mento analisi<br />

ambientali<br />

Definizione obiettivi e azioni


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3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL P.A.T. E R.A.<br />

3.1 La fase della concertazione e consultazione<br />

Obiettivo per la realizzazione <strong>di</strong> un piano volto alla sostenibilità, è quello <strong>di</strong> attivare un processo<br />

partecipativo, in quanto uno sviluppo sostenibile non può essere tale se non trova la con<strong>di</strong>visione della<br />

comunità locale<br />

Il Piano (e con questo anche la Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica) è stato realizzato in un regime <strong>di</strong><br />

confronto: a partire dalle prime fasi <strong>di</strong> attività l’implementazione della valutazione è avvenuta con la<br />

consultazione ed il concorso <strong>di</strong> quanti hanno più <strong>di</strong>rettamente accesso ai dati. Sono stati coinvolti alcuni<br />

attori pubblici, portatori <strong>di</strong> interessi ambientali e/o in grado <strong>di</strong> contribuire alla costruzione del rapporto<br />

ambientale ed è stata attivata una continua attività <strong>di</strong> comunicazione con i tecnici del <strong>Comune</strong>. La finalità <strong>di</strong><br />

queste operazioni, che è continuata anche nella fase <strong>di</strong> redazione del Piano e del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, è<br />

stata quella <strong>di</strong>:<br />

- “mettere in rete” le informazioni ambientali <strong>di</strong>sponibili;<br />

- prendere atto delle molteplici visioni delle problematiche ambientali del territorio comunale.<br />

Incontri realizzati nel 2006<br />

25 gennaio 2006 : Avvio della fase <strong>di</strong> Concertazione e Consultazione<br />

6 febbraio 2006: Riunione interna per strategia Rossifloor . Dalla Valla Fonderie<br />

8 febbraio 2006: incontro mirato con Rossifloor Spa<br />

8 febbraio 2006: incontro mirato con Dalla Valle Fonderie Srl<br />

15 febbraio 2006: incontro mirato con Sterchele Spa<br />

15 febbraio 2006: incontro mirato con Sottoriva Spa<br />

1 marzo 2006: incontro con la citta<strong>di</strong>nanza, enti, categorie e associazioni<br />

8 marzo 2006: incontro mirato con Officine Meccaniche Petro Berto Spa<br />

8 marzo 2006: incontro mirato con Primultini<br />

9 marzo 2006: incontro su mobilità e infrastrutture<br />

16 marzo 2006: incontro su ambiente e paesaggio<br />

27 marzo 2006: incontro mirato con Dal Bianco Fonderie Ghisa<br />

29 marzo 2006: incontro mirato con Lavaspelndor<br />

5 aprile 2006: incontro mirato con Genio Civile, consorzio Bonifica Me<strong>di</strong>o Astico Bacchiglione<br />

e Col<strong>di</strong>retti<br />

26 aprile 2006: incontro con Consiglieri <strong>di</strong> minoranza<br />

12 maggio 2006: incontro con geom. Conforto.<br />

7 giugno 2006: incontro Comuni contermini su viabilità: Completamento circonvallazione zona<br />

industriale <strong>di</strong> Schio; collegamento <strong>Marano</strong>-Schio; collegamento <strong>Marano</strong>-Zané;<br />

collegamento <strong>Marano</strong>-Thiene; ex progetto circonvallazione sud <strong>Marano</strong><br />

(variante SS46); piste e itinerari ciclabili; sottopassi ferroviari;<br />

15 novembre 2006 Riunione con Associazioni <strong>di</strong> Categoria agricole per: in<strong>di</strong>viduare le <strong>di</strong>namiche e<br />

le problematiche del mondo agricolo; definire gli ambiti delle aziende agricole<br />

vitali presenti sul territorio; scambiare e recepire informazioni sui temi agroambientali;<br />

sviluppare sinergie nell’ambito delle scelte <strong>di</strong> pianificazione<br />

territoriale.<br />

Sono pervenuti i seguenti contributi:<br />

DATA MITTENTE OGGETTO<br />

15.03.06 Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali <strong>–</strong> Soprintendenza per i Beni<br />

Archeologici del Veneto<br />

<strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (VI9 L.R. 11 del 23.04.2004 Piano <strong>di</strong> assetto del<br />

Territorio. Invio documentazione preliminare<br />

17.03.06 FTV <strong>–</strong> Ferrovie Tramvie Vicentine Concertazione per PAT <strong>–</strong> Vostra prot. 2787 del 06.03.06<br />

28.03.06 Snam Rete Gas <strong>–</strong> Gestione rete<br />

<strong>di</strong>stretto Nord Orientale<br />

21.03.06 Associazione Regionale Comuni del<br />

Veneto<br />

Richiesta <strong>di</strong> documentazione cartografica relativa alla rete <strong>di</strong><br />

metanodotti DAM RG per mappatura reti tecnologiche<br />

Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio<br />

27.03.06 Istituto Regionale Ville Venete Legge Regionale n. 11/2004. Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio<br />

Comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>.<br />

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2011<br />

29.03.06 Italia Nostra Schio PAT LR 11/2004<br />

31.03.06 Arpav <strong>–</strong> Dipartimento Provinciale <strong>di</strong><br />

Vicenza<br />

Richiesta <strong>di</strong> dati ambientali in relazione agli obblighi previsti dalla<br />

LR 11/2004 (“Norme per il governo del territorio”). Riscontro alla<br />

Vs. nota prot. n. 3101 del 08/03/2006<br />

24.04.06 Mendo Roberto Osservazioni al Documento Programmatico Preliminare del PAT<br />

15.05.06 Girardello Enzo Osservazioni al Documento Preliminare del PAT<br />

05.06.06 Provincia <strong>di</strong> Vicenza PAT <strong>–</strong> incontro <strong>di</strong> concertazione del 07 giugno 06 relativo alla<br />

viabilità<br />

29.05.06 Confcooperative Unione Provinciale<br />

<strong>di</strong> Vicenza<br />

07.07.06 Arpav Servizio Centro Meteorologico<br />

<strong>di</strong> Teolo<br />

Trasmissione osservazioni e proposte per la redazione del Piano <strong>di</strong><br />

Assetto del Territorio<br />

Preventivo per fornitura dati meteorologici<br />

12.07.06 Provincia <strong>di</strong> Vicenza Documento Preliminare del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> adottato<br />

in data 18/01/2006 con delibera <strong>di</strong> G.C. n. 7. Considerazioni e<br />

ruolo dell’Amministrazione Provinciale per l’attività <strong>di</strong> pianificazione<br />

locale.<br />

18.07.06 Arpav Dipartimento Provinciale <strong>di</strong><br />

Vicenza<br />

28.07.06 Associazione Artigiani della Provincia<br />

<strong>di</strong> Vicenza<br />

16.11.06 Avs <strong>–</strong> alto vicentino servizi spa Consegna cartografia<br />

Richiesta dati ambientali per la redazione del “Quadro Conoscitivo”<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 10 della L.R. n. 11/2004<br />

Piano <strong>di</strong> assetto del territorio comunale <strong>–</strong> indagine sulle esigenze<br />

inse<strong>di</strong>ative delle imprese artigiane<br />

Con l’adozione del PAT nel febbraio 2007 (DCC n. 14 del 28 febbraio e 1 marzo 2007) si è avviata la fase <strong>di</strong><br />

pubblicazione del piano e delle osservazione ai sensi del comma 3, art. 14 della L.r. 11/2004 (30 giorni <strong>di</strong><br />

pubblicazione e 30 giorni per proporre osservazioni).<br />

Il piano è stato depositato a <strong>di</strong>sposizione del pubblico presso la segreteria del <strong>Comune</strong> e della Provincia per<br />

30 giorni a decorrere dal 06 marzo 2007<br />

Entro il termine per la presentazione delle osservazioni sono pervenute 3 osservazioni.<br />

Data Prot. Mittente<br />

24/04/2007 5604 Famiglia Dal Bianco Lino<br />

24/04/2007 5620 De Toni Angelo<br />

27/04/2007 5813 Betonrossi spa<br />

In considerazione che era allora vicina la scadenza del mandato amministrativo, non sono state formulate le<br />

controdeduzioni prima del rinnovo delle amministrazioni nel maggio 2007.<br />

La nuova amministrazione comunale ha valutato, anche sulla base delle richieste dei citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> provvedere<br />

alla parziale revisione delle scelte del PAT oltre che adeguare lo strumento alle mo<strong>di</strong>fiche normative e<br />

tecniche ormai pervenute (nuova CTRN, formazione del QC secondo i nuovi atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, nuovo calcolo<br />

della SAU e aggiornamento delle analisi agronomiche, integrazione procedura <strong>VAS</strong>, approfon<strong>di</strong>mento e ricalcolo<br />

dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità idraulica).<br />

In particolare si è provveduto ad integrare la fase <strong>di</strong> concertazione attivando:<br />

a. l’istituzione <strong>di</strong> un’apposita commissione Consulta PAT nella quale <strong>di</strong>scutere e definire le mo<strong>di</strong>fiche<br />

da introdurre al PAT.<br />

La consulta per il PAT è stata istituita con Delibera <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 101 del 22.06.2009 ed è<br />

formata dall’assessore all’Urbanistica ed E<strong>di</strong>lizia Privata, da un rappresentante per ciascuna<br />

categoria produttiva (Associazione Industriali, Associazioni Artigiani, Associazione Piccola Industria,<br />

Associazione C.N.A., Coltivatori Diretti, Associazione Commercianti), due rappresentanti della<br />

maggioranza consiliare e un rappresentante per ogni gruppo della minoranza consiliare. La consulta<br />

per il PAT si è riunita nelle seguenti sedute:<br />

Data Incontro<br />

10 agosto 2009 1° incontro (Inse<strong>di</strong>amento)<br />

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2011<br />

09 settembre 2009 2° incontro (presente dott. Lucat o, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />

17 settembre 2009 3° incontro (presente dott. de Ma rchi, stu<strong>di</strong>o LandLab)<br />

24 settembre 2009 4° incontro (presente dott. Dalla Costa, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />

15 ottobre 2009 5° incontro (presente dott. Lucato, stu<strong>di</strong>o AUA)<br />

16 <strong>di</strong>cembre 2009 6° incontro (presente dott. Lucato , stu<strong>di</strong>o AUA)<br />

b. Ulteriori incontri pubblici sul PAT e articoli sul notiziario comunale:<br />

Data Incontro<br />

04 giugno 2009 incontro con categorie economiche<br />

10 giugno 2009 incontro con categorie economiche<br />

30 ottobre 2009 assemblea con impren<strong>di</strong>tori agricoli<br />

23 novembre 2009 assemblea pubblica <strong>di</strong> presentazione del PAT<br />

articolo notiziario n. 1 PAT si riparte da qui…<br />

articolo notiziario n. 2 PAT istituzione consulta<br />

c. La raccolta <strong>di</strong> ulteriori proposte e osservazioni da parte dei citta<strong>di</strong>ni e associazioni; sono<br />

pervenute 80 ulteriori proposte all’Amministrazione Comunale, prese in considerazione nella<br />

costruzione della proposta <strong>di</strong> piano.<br />

d. Nel periodo <strong>di</strong> revisione e aggiornamento del PAT sono stati promossi alcuni incontri con Enti per<br />

verificare le scelte <strong>di</strong> piano e per integrare il quadro conoscitivo. In particolare si segnalano i seguenti<br />

incontri e accor<strong>di</strong>:<br />

▪ impegno con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Zanè <strong>di</strong> eseguire uno Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per il sottopasso in via S. Lucia<br />

con incarico all’UTC <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> (Determina del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Zanè n. 99 del 03.06.2009)<br />

progetto approvato con Delibera <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 7 del 18.01.2010 dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong>.<br />

▪ accordo <strong>–</strong> rettifica dei confini amministrativi con i Comuni <strong>di</strong> Malo, Thiene, San Vito <strong>di</strong> Leguzzano,<br />

Zanè e Schio<br />

e. Sono stati approfon<strong>di</strong>ti alcuni ambiti <strong>di</strong> trasformazione con incontri su specifiche tematiche con i<br />

portatori <strong>di</strong> interesse:<br />

incontri<br />

Incontri con <strong>di</strong>tta Lerolin<br />

Incontri con <strong>di</strong>tta Nordest spa<br />

Incontri con <strong>di</strong>tta Rossi<br />

Incontri con <strong>di</strong>tta Brazzale<br />

Incontro con l’immobiliare S. Lucia<br />

Incontri con <strong>di</strong>tta dott. Dal Bianco<br />

f. Sono pervenuti all’Amministrazione Comunale le seguenti proposte <strong>di</strong> Accordo pubblico-privato<br />

inserite poi nel PAT :<br />

proponente contenuto<br />

Ditta Lerolin Ambito espansione Villa Lerolin<br />

Ditta Brazzale Ambito espansione produttiva Zanè-var. Sp349<br />

Ditta Immobiliare Santa Lucia Ambito <strong>di</strong> espansione residenziale in attuazione aree servizi parco<br />

centrale (via Vittorio Veneto)<br />

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2011<br />

4. MAPPA DELLE CRITICITÀ<br />

4.1 Costruzione della “mappa delle criticità”<br />

Dalle questioni emerse dal rapporto sullo stato dell’ambiente, dagli stu<strong>di</strong> agronomici, geologici e urbanistici e dalla fase<br />

<strong>di</strong> concertazione-consultazione, sono emersi alcuni fattori <strong>di</strong> pressione e aspetti critici <strong>di</strong> particolare rilevo che<br />

interessano il territorio e l’ambiente <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>.<br />

Al fine <strong>di</strong> sintetizzare, ma allo stesso rappresentare nella maniera più chiara possibile, gli aspetti emersi si è costruita<br />

una “matrice” delle criticità che riporta, per ogni tematica descritta nel rapporto sullo stato dell’ambiente, un set <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>catori utili a determinare le criticità dell’ambito territoriale oggetto si stu<strong>di</strong>o.<br />

La valutazione delle criticità è stata realizzata in base:<br />

- alle in<strong>di</strong>cazioni emerse nella redazione del rapporto sullo “stato dell’ambiente”;<br />

- alle in<strong>di</strong>cazioni emerse nella fase <strong>di</strong> concertazione e consultazione per il PAT;<br />

- ricognizioni e analisi svolte dal gruppo <strong>di</strong> lavoro (AUA, Amministrazione Comunale, Ufficio <strong>di</strong><br />

Piano, geologo, agronomo).<br />

I temi che sembrano incarnare le maggiori criticità ambientali presenti nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

<strong>Vicentino</strong> sono:<br />

- Rio delle Pietre: problemi <strong>di</strong> esondazione e problemi relativi alla proprietà;<br />

- Timonchio: Ponte Prole materiale depositato e rischio esondazione<br />

- Progetto scalo merci ferroviario in prossimità della stazione incompatibile con il progetto<br />

SFMR;<br />

- Insicurezza degli attraversamenti, in particolare, Via Santa Lucia <strong>–</strong> Viale Europa, Via<br />

Michelazzo <strong>–</strong> Viale Europa, Via Marconi <strong>–</strong> Viale Europa; …<br />

- Via Stazione: traffico consistente e pericolosità elevata (collega le zone industriali <strong>di</strong> Schio e<br />

<strong>Marano</strong>), non sono presenti percorsi cilco-pedonali protetti<br />

- Viale Europa, traffico pesante <strong>di</strong> attraversamento<br />

- presenza <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria;<br />

Questa matrice rappresenta un elemento importante in quanto consente <strong>di</strong> definire livelli <strong>di</strong> priorità relativi agli impatti<br />

ambientali che si intersecano con i criteri <strong>di</strong> priorità definiti dal Piano.<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

4.1.1 Sintesi degli in<strong>di</strong>catori<br />

TEMA INDICATORE GIUDIZIO GIUDIZIO + NOTE<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Ozono <strong>–</strong><br />

Valori tra 180 - 360 µg/m 3 - Superamento del livello <strong>di</strong> attenzione, sotto il livello <strong>di</strong><br />

allarme (fissati dal DM 16/05/2006 e vali<strong>di</strong> al momento del monitoraggio)<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Monossido<br />

<strong>di</strong> carbonio<br />

+<br />

Livelli bassi (< 10 µg/m 3 ) e nessun superamento limiti <strong>di</strong> legge. Dalla stima per<br />

settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Anidride<br />

Livelli <strong>di</strong> emissione bassi (< 50.000 t/anno) rispetto la me<strong>di</strong>a provinciale. Dalla stima<br />

carbonica<br />

per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Polveri sottili +<br />

Superamento del <strong>di</strong> legge. Principale fonte <strong>di</strong> inquinamento: Dalla stima per settore<br />

emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Stima livelli bassi. Dalla stima per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong><br />

azoto<br />

inquinamento è il traffico veicolare<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

azoto<br />

= Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

zolfo<br />

Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione Dalla stima<br />

per settore emerge che principale fonte <strong>di</strong> inquinamento sono gli Impianti <strong>di</strong><br />

combustione non industriale<br />

Concentrazioni <strong>di</strong> Benzene +<br />

Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazione Dalla stima<br />

per settore emerge che la principale fonte <strong>di</strong> inquinamento è il trasporto su strada<br />

Nessun superamento dei limiti <strong>di</strong> legge durante i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevazion.e Dalla stima<br />

IPA = per settore emerge che principale fonte <strong>di</strong> inquinamento sono gli Impianti <strong>di</strong><br />

combustione non industriale<br />

Nessuna zona residenziale o a servizi sottovento rispetto alle infrastrutture principali<br />

Direzione vento<br />

esistenti<br />

Sottovento rispetto all’inceneritore <strong>di</strong> Schio e alla viabilità <strong>di</strong> progetto della zona<br />

industriale <strong>di</strong> Schio<br />

ARIA-CLIMA<br />

ACQUA<br />

IBE<br />

LIM<br />

SECA<br />

SACA<br />

Consumi: acqua per uso<br />

domestico (l/ab/giorno<br />

Reti: Connessione alla rete<br />

fognatura e acquedotto anno<br />

2008<br />

+ (Timonchio) Tra classe II e III <strong>–</strong> andamento<br />

(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />

= (Leogra) Classe I: Stato elevato<br />

= (Timonchio) Livello II<br />

(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />

+ (Leogra) Livello II<br />

= (Timonchio) Classe <strong>di</strong> qualità “interme<strong>di</strong>o”<br />

(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />

+ (Leogra) Classe <strong>di</strong> qualità “me<strong>di</strong>amente ottimo”<br />

+ (Timonchio) Classe <strong>di</strong> qualità “sufficiente”<br />

(Timonchio) per i tratti TIM02 e TIM01 non sono rilevati i valori ad ogni anno<br />

+ (Leogra) Classe <strong>di</strong> qualità “buono”<br />

+ < 180 l/ab/g (me<strong>di</strong>a europea al 2006)<br />

+ > 90 % (sia per rete fognatura che acquedotto)<br />

132<br />

Nel complesso, i volumi <strong>di</strong> acqua<br />

erogati tra il 2006 e il 2009 sono<br />

rimasti invariati (incremento<br />

dell’1,7%).<br />

Carico organico potenziale 30.418 <strong>–</strong> 177.783 AE carico industriale (=66% sul totale)<br />

Carico trofico potenziale<br />

SCAS Classe 4<br />

124,4 <strong>–</strong> 2.294 t/a<br />

Nitrati Classe 1 e 2<br />

Temi concertazione<br />

Rio delle Pietre: esondazione, proprietà<br />

Timonchio - Ponte Prole<br />

settore che produce maggior carico:<br />

agrozootecnico


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

SUOLO<br />

BIODIVERSITA’<br />

PAESAGGIO<br />

PATRIMONIO<br />

INQUINANTI FISICI<br />

POPOLAZIONE<br />

SAU pari a 100.771, mq.<br />

Permeabilità ATO 1 86,8%<br />

Permeabilità ATO 2 84,2%<br />

Permeabilità ATO 3 69,5%<br />

Permeabilità ATO 4 42,5%<br />

Cave<br />

Presenza <strong>di</strong> cave attive e/o autorizzazione per l’apertura <strong>di</strong> nuove<br />

cave<br />

Pressione antropica ATO 1 86,8%<br />

Pressione antropica ATO 2 84,2%<br />

Pressione antropica ATO 3 69,5%<br />

Pressione antropica ATO 4 42,5%<br />

Classe ecosistemica elevata: unità <strong>di</strong> paesaggio nn. 1 e 6<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />

Classe ecosistemica me<strong>di</strong>a: unità <strong>di</strong> paesaggio nn. 2, 4, 5, 7<br />

Classe ecosistemica limitata: unità <strong>di</strong> paesaggio n. 3<br />

Elementi <strong>di</strong> pregio per la<br />

Presenza <strong>di</strong> formazioni lineari vegetali come elementi che garantiscono la<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

bio<strong>di</strong>versità e costituiscono habitat ideali<br />

Valenze territoriali<br />

Detrattori del paesaggio<br />

E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio<br />

centuriazione<br />

Elettromagnetismo<br />

presenza, nel territorio comunale, <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> pregio paesaggistico<br />

(elementi caratterizzanti il territorio, vedute, ecc)<br />

elementi che contrastano con il paesaggio, detrattori visivi e <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sturbo”<br />

nelle visuali e nella percezione del paesaggio ambientale e urbano<br />

- attività incompatibili con il contesto<br />

- ambiti <strong>di</strong> escavazione<br />

- <strong>di</strong>scariche<br />

- Rio delle Pietre nel tratto in cui attraversa l’area e<strong>di</strong>ficata<br />

Presenza <strong>di</strong> Ville Venete<br />

Presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare pregio<br />

Riconoscibile il segno della centuriazione nella zona sud del territorio<br />

Interventi che hanno cancellato i segni della centuriazione<br />

Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione<br />

Linee elettriche popolazione esposta<br />

(residenti entro una fascia <strong>di</strong> 50 m dalla<br />

linea elettrica)<br />

133<br />

Una linea elettrica ad altra<br />

tensione che attraversa il<br />

territorio comunale<br />

< 0,5%<br />

Antenne telefonia mobile<br />

quattro antenne per telefonia<br />

mobile presenti<br />

Classificazione acustica del territorio<br />

Il comune è dotato <strong>di</strong> piano della<br />

classificazione acustica<br />

Rumore<br />

Rilievi fonometrici<br />

Esposizione al rumore generato dal<br />

traffico stradale in ambito urbano<br />

Alcuni superamenti dei limiti<br />

Viabilità in ambito urbano:<br />

conseguenti rumori generati dal<br />

traffico<br />

Radon<br />

Sima percentuale <strong>di</strong> abitazioni che<br />

superano la soglia limite per il Radon<br />

Stima del 18,4 % <strong>di</strong> abitazioni<br />

Aumento della luminanza totale<br />

Inquinamento luminoso<br />

Brillanza relativa del cielo notturno rispetto la naturale tra il 100% e il<br />

300%.<br />

Andamento popolazione Incremento popolazione ultimi 10 anni (1999-2008) = + 11,3 %<br />

Densità territoriale <strong>–</strong><br />

Incremento popolazione ultimi 10 anni (1999-2008) = + 11,3 %<br />

Incremento densità territoriale maggiore rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale<br />

Pirami<strong>di</strong> popolazione + Leggero “restringimento” base della piramide (classi giovani)<br />

= 114,80<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia (2008) <strong>–</strong> Superamento (nel 2005) della soglia 100, il limite oltre il quale la<br />

popolazione “anziana” è numericamente superiore a quella “giovane”.<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

(2008)<br />

<strong>–</strong><br />

= 49,97<br />

Aumento della fasce più deboli della popolazione (aumento della<br />

popolazione anziana).


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

BENI MATERIALI<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio (2008) =<br />

= 106,36<br />

L’attestazione sul valore 100 può esser intesa positivamente in termini <strong>di</strong><br />

numero <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro che si “liberano” pari alla popolazione che entra<br />

nel mondo del lavoro<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> struttura (2008) <strong>–</strong><br />

= 115,01<br />

maggior peso della popolazione con 45-64 anni rispetto alla popolazione<br />

compresa tra i 25 e i 44 anni<br />

Citta<strong>di</strong>ni stranieri 7% della popolazione residente ha citta<strong>di</strong>nanza straniera<br />

mobilità<br />

rifiuti<br />

Spazi pubblici<br />

Livello <strong>di</strong> traffico<br />

(2007)<br />

+ me<strong>di</strong>o/basso<br />

Flusso ore <strong>di</strong> punta + Me<strong>di</strong>o/basso<br />

(fonte SISTAR) SP Maranese a<br />

Percentuale traffico<br />

Giavenale (Schio). I dati del 2007<br />

pesante (comm.<br />

+ 9 %<br />

riflettono gli effetti dell’apertura del<br />

Leggeri + pesanti)<br />

tracciato della VAR SP 349<br />

giu<strong>di</strong>zio Consistente traffico <strong>di</strong> attraversamento<br />

Parco veicolare per<br />

categoria<br />

- + 17 % tra il 2000 e il 2007<br />

Numero incidenti al<br />

2007<br />

+ < 21<br />

Negli ultimi 3 anni tendenza alla<br />

<strong>di</strong>minuzione<br />

Accessibilità:<br />

Trasporto pubblico<br />

Presenza rete <strong>di</strong> trasporto pubblico (bus e treno)<br />

Accessibilità: Piste<br />

ciclabili<br />

Mancanza <strong>di</strong> un sistema a rete<br />

Impianti <strong>di</strong><br />

Discariche Presenti 3 <strong>di</strong>scariche<br />

smaltimento rifiuti Isole ecologiche Attiva la raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

Rifiuti urbani<br />

-<br />

Rifiuti pro-capite (2008)<br />

kg/ab*anno<br />

Percentuale <strong>di</strong> raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata<br />

Pari a 330 kg/ab<br />

Attestata sul 65% del totale<br />

Attività a rischio<br />

rilevante<br />

Non sono presenti nel territorio comunale<br />

Aree a servizi<br />

= 10,94 mq/ab <strong>–</strong> ma giu<strong>di</strong>zio nel<br />

Aree ver<strong>di</strong> pubbliche<br />

complesso positivo<br />

= 7,71 mq/ab - ma giu<strong>di</strong>zio nel<br />

Spazi pubblici<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse comune complesso positivo<br />

= 3,14 mq/ab - giu<strong>di</strong>zio nel complesso<br />

positivo, evidenziata la necessità per<br />

Aree per l’istruzione<br />

un nuovo asilo<br />

= 4,52 mq/ab (totali) e 2,04 mq/ab (a<br />

servizio della residenza) - ma giu<strong>di</strong>zio<br />

Aree a parcheggio<br />

nel complesso positivo<br />

■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore negativo - trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />

■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore stabile o incerto = trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />

■ Valore dell’in<strong>di</strong>catore positivo + trend positivo (stato della risorsa in miglioramento)<br />

Aspetto rilevante, da tenere in considerazione nell’analisi <strong>di</strong> queste criticità, è il fatto che alcuni degli elementi critici<br />

in<strong>di</strong>viduati in una determinata matrice (acqua, aria, suolo, …) sono determinati da fattori appartenenti anche ad altre<br />

matrici (inquinanti fisici, beni materiali, …) a <strong>di</strong>mostrazione della complessità e interrelazione tra le varie componenti del<br />

sistema ambientale.<br />

134


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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2011<br />

5. VALUTAZIONE DI COERENZA<br />

5.1 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità<br />

La Valutazione Strategica deve valutare la coerenza fra gli obiettivi del piano ed i principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

(obiettivi strategici <strong>di</strong> tutela ambientale e sviluppo sostenibile) stabiliti a livello internazionale, comunitario,<br />

nazionale e locale.<br />

La definizione ti tali principi è quin<strong>di</strong> avvenuta sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong>rettive e prescrizioni derivanti dalla<br />

normativa comunitaria, statale e regionale, dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione sovraor<strong>di</strong>nati<br />

in rapporto alle informazioni sull’assetto del territorio e l’analisi ambientale svolta.<br />

La programmazione regionale, ad esempio, nel Programma Regionale <strong>di</strong> Sviluppo 2005, in<strong>di</strong>vidua obiettivi<br />

che, “alla luce del principio <strong>di</strong> Sostenibilità <strong>Ambientale</strong>, favoriscano il perseguimento del “miglioramento dello<br />

stato dell’ambiente e della tutela e conservazione dei beni e delle risorse”.<br />

Tali obiettivi sono:<br />

- la definizione <strong>di</strong> strategie e strumenti per il raggiungimento <strong>di</strong> uno sviluppo regionale sostenibile con<br />

il superamento <strong>di</strong> ogni concezione settoriale del tema “ambiente”;<br />

- il miglioramento degli standard ambientali;<br />

- il controllo ambientale continuo e la <strong>di</strong>ffusione della certificazione ambientale quale strumento <strong>di</strong><br />

prevenzione;<br />

- la riduzione del livello <strong>di</strong> inquinamento e la tutela delle risorse idriche, dell’atmosfera e del suolo e il<br />

potenziamento delle azioni già intraprese finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento e al<br />

<strong>di</strong>sinquinamento, al recupero del territorio <strong>di</strong> aree industriali <strong>di</strong>smesse tramite il risanamento e la<br />

bonifica dei siti contaminati;<br />

- la riduzione del consumo <strong>di</strong> energie non rinnovabili, l’incentivazione <strong>di</strong> quelle rinnovabili e lo sviluppo<br />

dell’innovazione basata su tecnologie in grado <strong>di</strong> produrre valore aggiunto tramite l’adozione <strong>di</strong><br />

processi produttivi puliti, attività immateriali e tecnologie a basso impatto ambientale;<br />

- la promozione e lo sviluppo dell’informazione e della formazione ambientale”.<br />

Analisi:<br />

1. rapporto stato<br />

dell’ambiente;<br />

2. fase concertazione<br />

consultazione;<br />

3. ricognizioni<br />

In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong><br />

stato/pressione<br />

Criticità<br />

e<br />

aspetti rilevanti<br />

In generale la definizione degli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità deve sod<strong>di</strong>sfare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso alle risorse<br />

ambientali coerentemente con i seguenti principi definiti dalla Comunità Europea:<br />

- Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili;<br />

- Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità <strong>di</strong> rigenerazione;<br />

- Uso e gestione corretta, dal punto <strong>di</strong> vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi inquinanti<br />

- Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi;<br />

- Conservare migliorare qualità dei e delle risorse idriche;<br />

- Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche culturali;<br />

- Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale;<br />

- Protezione dell’atmosfera;<br />

- Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in<br />

campo ambientale;<br />

- Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile.<br />

Nel rispetto <strong>di</strong> tali principi, e in base ai risultati emersi nella fase precedente, sono stati definiti i principi <strong>di</strong><br />

sostenibilità per il PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no. che per un più efficace confronto con il rapporto sullo stato<br />

dell’ambiente, sono sud<strong>di</strong>visi per le stesse matrici.<br />

135<br />

Principi <strong>di</strong><br />

sostenibilità<br />

In<strong>di</strong>catori per la<br />

<strong>VAS</strong>/monitoraggio


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P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

ARIA<br />

CLIMA<br />

ACQUA<br />

SUOLO<br />

SOTTOSUOLO<br />

BIODIVERSITA’<br />

PAESAGGIO<br />

OBIETTIVI GENERALI<br />

xx Obiettivi specifici<br />

MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA<br />

AR_1<br />

AR_3<br />

Aumento della qualità dell'aria: riduzione delle emissioni inquinanti ( anche<br />

attraverso la riduzione del traffico veicolare derivante dalla mobilità privata)<br />

Rispetto dei valori limite <strong>di</strong> qualità dell'aria e progressivo<br />

raggiungimento/mantenimento dei valori guida<br />

DIFFONDERE LA CONSAPEVOLEZZA DELLE CAUSE E DELLE PROBABILI<br />

CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, E INTEGRARE AZIONI DI<br />

PREVENZIONE NELLE NOSTRE STRATEGIE PER LA PROTEZIONE DEL CLIMA<br />

MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ACQUA E UTILIZZARLA IN MODO PIÙ EFFICIENTE<br />

AQ_1<br />

Protezione della quantità e qualità delle risorse esistenti, aumento della<br />

capacità <strong>di</strong> depurazione dei corsi d'acqua<br />

AQ_2 Riduzione o eliminazione <strong>di</strong> usi impropri <strong>di</strong> risorse idriche<br />

MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SUOLO, PRESERVARE I TERRENI<br />

ECOLOGICAMENTE PRODUTTIVI E PROMUOVERE L’AGRICOLTURA E LA<br />

FORESTAZIONE SOSTENIBILE<br />

SU_1<br />

SU_2<br />

Riduzione delle cause/sorgenti <strong>di</strong> rischio e degrado (nuova urbanizzazione in<br />

aree a rischio o sensibili, prelievi, scarichi e contaminazione in aree<br />

vulnerabili, manufatti in aree instabili o fasce fluviali, consumo e<br />

impermeabilizzazione eccessiva del suolo, estrazioni <strong>di</strong> inerti, …)<br />

Protezione, conservazione e miglioramento della qualità dei suoli quale<br />

risorsa limitata e non rinnovabile (utilizzo della risorsa suolo solo quando non<br />

esistano alternative)<br />

PROMUOVERE E INCREMENTARE LA BIODIVERSITÀ, MANTENENDO AL MEGLIO<br />

ED ESTENDENDO RISERVE NATURALI E SPAZI VERDI<br />

Conservazione e miglioramento dello stato della fauna e della flora selvatiche,<br />

BIO_1<br />

BIO_2<br />

PATRIMONIO<br />

CCA PAT_1<br />

INQUINANTI<br />

FISICI<br />

degli habitat e dei paesaggi<br />

Conservazione della tipicità e unicità del paesaggio rurale storico e<br />

mantenimento delle colture caratterizzanti la zona<br />

CONSERVARE E MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE RISORSE STORICHE E<br />

CULTURALI<br />

Prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane<br />

PA_1 appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente<br />

PA_2 Aumento e qualificazione degli spazi naturali e costruiti <strong>di</strong> fruIzione pubblica<br />

VALORIZZARE IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO PRESENTE<br />

Garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio<br />

culturale urbano; rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate<br />

RIDURRE L’INQUINAMENTO<br />

IF_1<br />

IF_2<br />

Garantire che l’impatto ambientale delle sorgenti sia compatibile con quanto<br />

previsto dalla normativa<br />

Per le industrie a rischio, aumento del grado <strong>di</strong> affidabilità e, minimizzazione<br />

degli effetti negativi sul territorio nel caso <strong>di</strong> un evento incidentale attraverso<br />

una gestione corretta ed efficace delle eventuali situazioni <strong>di</strong> emergenza<br />

136


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2011<br />

BENI<br />

MATERIALI<br />

MOBILITA’: RIDURRE LA NECESSITÀ DEL TRASPORTO MOTORIZZATO PRIVATO E<br />

PROMUOVERE ALTERNATIVE VALIDE E ACCESSIBILI; RIDURRE L’IMPATTO DEL<br />

TRASPORTO SULL’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA<br />

MO_1<br />

Promozione <strong>di</strong> un'accessibilità sostenibile nelle zone urbane, grazie a politiche<br />

adeguate <strong>di</strong> localizzazione e pianificazione dell'occupazione dei suoli,<br />

riducendo la <strong>di</strong>pendenza nei confronti dell'auto privata a vantaggio <strong>di</strong> altre<br />

modalità <strong>di</strong> trasporto (pubblico, bicicletta), ottimizzando le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

circolazione (riduzione della congestione stradale ed eliminazione del traffico<br />

passante per il centro della città)<br />

MO_2<br />

Favorire l'intermodalità del trasporto pedonale e raggiungere un più elevato<br />

grado <strong>di</strong> sicurezza per la circolazione stradale<br />

MO_3 Creazione <strong>di</strong> reti (e non frammenti) <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali<br />

RIFIUTI: PREVENIRE E RIDURRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI E INCREMENTARE<br />

IL RIUSO E IL RICICLAGGIO<br />

RI_1<br />

ridurre e recuperare i rifiuti lasciando lo smaltimento esclusivamente come<br />

fase residuale della gestione degli stessi<br />

RI_2 Miglioramento e maggior efficienza del sistema <strong>di</strong> raccolta dei rifiuti<br />

RISORSE: RIDURRE IL CONSUMO DI ENERGIA PRIMARIA E INCREMENTARE LA<br />

QUOTA DELLE ENERGIE RINNOVABILI E PULITE<br />

RIS_1<br />

Ridurre al minimo l'impiego delle risorse energetiche non rinnovabili e<br />

impiegarle nei limiti della capacità <strong>di</strong> rigenerazione<br />

QUALITA’ URBANA: CONSERVARE E MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’AMBIENTE<br />

LOCALE<br />

QA_1<br />

QA_2<br />

Assicurare un’adeguata dotazione e accesso ai servizi pubblici, con interventi<br />

<strong>di</strong> ampliamento e riqualificazione dove necessario.<br />

Migliorare la qualità dell’ambiente locale: intervenire nell’assetto e nella<br />

localizzazione delle aree residenziali e dei luoghi destinati ad attività ricreative<br />

o <strong>di</strong> lavoro, sulla qualità inse<strong>di</strong>ativa<br />

137


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

5.2 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano<br />

5.2.1 Obiettivi generali del PAT<br />

Le proposte <strong>di</strong> piano sono state analizzate e <strong>di</strong>sarticolate al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed esplicitare obiettivi, strategie ed<br />

azioni. I principali obiettivi espressi dall’Amministrazione comunale ed assunti nel Documento Preliminare al PAT<br />

sono:<br />

1) limitati ampliamenti residenziali e massimo contenimento dell’e<strong>di</strong>ficato;<br />

2) limitati ampliamenti produttivi;<br />

3) attuazione delle previsioni <strong>di</strong> trasformazione con criteri perequativi (il 40% dell’incremento <strong>di</strong> valore<br />

dovuto alla trasformazione è da trasferire al <strong>Comune</strong>);<br />

4) massima tutela del territorio agricolo;<br />

5) riorganizzazione della viabilità: in particolare realizzazione <strong>di</strong> un asse viario Nord-Sud, dei<br />

collegamenti Schio e Zanè (zone industriali), rete <strong>di</strong> percorsi ciclabili, strade <strong>di</strong> collegamento interno;<br />

6) delocalizzazione e/o riqualificazione-ristrutturazione delle attività produttive fuori zona o incompatibili<br />

con il tessuto inse<strong>di</strong>ativo;<br />

7) attività estrattiva: recepimento delle previsioni del Piano Regionale delle Attività <strong>di</strong> Cava;<br />

8) riqualificazione delle aree degradate;<br />

9) incentivazione alla realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia con contenuti <strong>di</strong> risparmio energetico e sostenibilità<br />

ambientale (bio-architettura).<br />

SISTEMA 1: AMBIENTE E<br />

TERRITORIO AGRICOLO<br />

SISTEMA 2: MOBILITA’<br />

SISTEMA 3 …<br />

OBIETTIVI DEL PIANO<br />

OBIETTIVO A_1<br />

OBIETTIVO A_2 …<br />

OBIETTIVO M_1<br />

OBIETTIVO M_2 …<br />

…<br />

…<br />

138<br />

…<br />

AZIONI A_a<br />

AZIONI A_b<br />

AZIONI A_c.….n<br />

AZIONI M_a<br />

AZIONI M_b<br />

AZIONI M_ …<br />

…<br />

..


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

5.2.2 In<strong>di</strong>viduazione degli ATO<br />

ATO 1 - ambito tra Timonchio e autostrada<br />

Valenze:<br />

Criticità<br />

vulnerabilità<br />

L’ATO n .1 è costituito da un territorio prevalentemente agricolo delimitato a nord<br />

dal territorio urbanizzato, a est e ovest rispettivamente dall’Autostrada e dal<br />

Torrente Timonchio e si caratterizza per la particolare valenza ambientale e<br />

paesaggistica del territorio agricolo e dalla presenza, in località Molina, <strong>di</strong> una<br />

zona produttiva, <strong>di</strong> carattere sovracomunale, è in<strong>di</strong>cata anche dal PTCP della<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza come area produttiva ampliabile proprio per le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata connessione alla rete stradale sovracomunale e per la valenza<br />

intercomunale<br />

integrità del tessuto agricolo dove in parte sono ancora leggibili i segni del reticolato<br />

romano;<br />

continuità con i territori agricoli dei comuni contermini (Malo in primo luogo);<br />

rete idrografica costituita da corpi idrici rilevanti (Timonchio), caratterizzanti il territorio<br />

(Rio delle Pietre, Roggia dei Molini) e dall’insieme dalla rete idraulica minore (rogge,<br />

fossati, scoline);<br />

contenuta e<strong>di</strong>ficazione localizzata prioritariamente sulla rete viaria originaria;<br />

continuità visiva del territorio agricolo compreso tra il Timonchio e via Volpato con il<br />

complesso architettonico <strong>di</strong> Ca’ Nogara Granda;<br />

segni ancora riconoscibili del reticolato romano;<br />

importante presenza industriale costituita dalla zona produttiva <strong>di</strong> Molina (se da un lato<br />

rappresenta una potenziale fonte <strong>di</strong> inquinamento, emissioni, occupazione <strong>di</strong> suolo,<br />

dall’altro è anche un’opportunità <strong>di</strong> sviluppo delle imprese locali);<br />

aree soggette a rischio idraulico (R1 = rischio moderato <strong>–</strong> fonte PTCP 2006)<br />

Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente in<strong>di</strong>rizzati a:<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della rete idrografica superficiale e della struttura agraria storica<br />

(baulature, siepi, scoline, filari alberati, piantate…);<br />

il mantenimento delle connessioni ecologiche est-ovest;<br />

la tutela del territorio agricolo per la valenza produttiva primaria;<br />

favorire la fruizione dell’area anche attraverso la definizione <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali in connessione con<br />

la rete <strong>di</strong> itinerari sovracomunali;<br />

non prevedere nuove aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione se non come risposta alle esigenze abitative dei residenti<br />

privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente nonché l’eliminazione<br />

degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />

potenziamento dell’area produttiva della Molina senza però intaccare gli ambiti territoriali <strong>di</strong> maggior<br />

pregio e con la definizione <strong>di</strong> idonee misure <strong>di</strong> mitigazione e protezione verso il nucleo rurale esistente <strong>di</strong><br />

via Ca’ Bosco.<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

ATO 2 - ambito oltre Timonchio<br />

Valenze:<br />

Criticità<br />

vulnerabilità<br />

L’ATO n .2 è delimitato dai Torrenti Leogra e Timonchio e comprende, nella<br />

porzione nord-est, il bosco dei Rochi. Il sistema inse<strong>di</strong>ativo esistente è<br />

principalmente addensato nelle aree più prossime al centro abitato mentre nuclei<br />

minori connessi all’attività agricola sono localizzati lungo via Pascoli in località<br />

Piazza d’Armi<br />

integrità fon<strong>di</strong>aria (scarsa urbanizzazione) e la continuità territoriale con lo spazio<br />

agricolo dei comuni <strong>di</strong> Schio e <strong>di</strong> Malo;<br />

presenza sia <strong>di</strong> corsi d’acqua rilevanti (Leogra, Timonchio, Rio delle Pietre) che una rete<br />

idrografica minore importante per la funzione <strong>di</strong> scolo del sistema agrario e per la<br />

presenza <strong>di</strong> vegetazioni ripariali significative;<br />

presenza <strong>di</strong> emergenze ambientali: Bosco dei Rochi ed esemplari arborei<br />

fragilità dal punto <strong>di</strong> vista idraulico così come segnalate dal PTCP e dal Consorzio <strong>di</strong><br />

Bonifica (rischio R1);<br />

area esondabile alla confluenza tra il Leogra e il Timonchio;<br />

traffico <strong>di</strong> attraversamento lungo via Stazione (<strong>di</strong>rettrice verso Schio): viabilità inadeguata<br />

rispetto ai flussi e alla tipologia <strong>di</strong> traffico sia per la sezione stradale che per la presenza<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali localizzati lungo questo asse<br />

Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente:<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della rete idrografica e delle aree libere prossime ai corsi d’acqua<br />

(potenziamento della funzione ecologica e ambientale);<br />

la protezione dal rischio idraulico;<br />

la tutela e valorizzazione del reticolo e della struttura agraria storica anche per la valenza produttiva<br />

primaria che esso svolge;<br />

favorire la fruizione dell’area anche attraverso la definizione <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali in connessione con<br />

la rete <strong>di</strong> itinerari sovracomunali;<br />

la valorizzazione del Bosco dei Rochi anche come percorso <strong>di</strong>dattico-ambientale;<br />

non prevedere nuove aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione se non come risposta alle esigenze abitative dei residenti<br />

privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente nonché l’eliminazione<br />

degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />

la mitigazione ambientale e paesaggistica lungo l’asse viario <strong>di</strong> via degli Alpini e viale Europa.<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

ATO 3 - ambito oltre ferrovia e autostrada<br />

Valenze:<br />

Criticità<br />

vulnerabilità<br />

L’ATO n .3 è costituito dal territorio agricolo delimitato a nord della ferrovia Schio-<br />

Vicenza e a est dell’autostrada A31 Valdastico.<br />

Il sistema inse<strong>di</strong>ativo dell’ATO è rappresentato da un tessuto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />

sparsa localizzato lungo via Mollette, Capitello <strong>di</strong> Sopra e via Stazione senza però<br />

creare un’aggregazione significativa tale da connotarlo come borgo o nucleo<br />

urbano. La porzione più settentrionale dell’ATO confina con la vasta piastra<br />

industriale <strong>di</strong> Schio e Zanè ed è interessato dalla viabilità <strong>di</strong> “gronda sud” alla<br />

zona industriale <strong>di</strong> Schio in collegamento alla S.R. 349.<br />

presenza <strong>di</strong> alcune realtà agricole (attività agricole) <strong>di</strong> primaria importanza per il comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

ambito penalizzato dalla presenza delle infrastrutture viarie: linea ferroviaria, autostrada,<br />

variante alla S.R. 349 che fratturano il territorio;<br />

linea elettrica ad alta tensione;<br />

presenza <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> cave (due delle quali, avendo già terminato l’attività <strong>di</strong> escavazione,<br />

sono state trasformate in <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> inerti con autorizzazione della Provincia <strong>di</strong><br />

Vicenza);<br />

una vasta porzione <strong>di</strong> territorio in<strong>di</strong>viduata dal Piano regionale per le attività <strong>di</strong> cava<br />

(PRAC) come Ambito Territoriale Estrattivo, all’interno del quale concentrare le attività<br />

estrattive secondo il fabbisogno regionale in<strong>di</strong>cato dal PRAC stesso<br />

Gli obiettivi che dovranno esse raggiunti per questo Ambito sono principalmente:<br />

la mitigazione (“fasce filtro”) della zona industriale <strong>di</strong> Schio;<br />

la risoluzione delle cesure determinate dalle barriere infrastrutturali esistenti prevedendo itinerari e opere<br />

finalizzate alla connessione funzionale verso il nucleo abitato <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>;<br />

risposta alle esigenze abitative privilegiando la riqualificazione, il recupero e riuso del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente nonché l’eliminazione degli elementi <strong>di</strong> degrado;<br />

lo sviluppo delle attività locali con il completamento delle aree comprese tra la viabilità sovracomunale e<br />

le aree produttive <strong>di</strong> Schio e Zanè;<br />

particolare attenzione alla fase <strong>di</strong> ricomposizione e ripristino del sito <strong>di</strong> escavazione viste le previsioni<br />

sovraor<strong>di</strong>nate dettate dal Piano Regionale Attività <strong>di</strong> Cava<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

ATO 4 - ambito nucleo urbano<br />

Valenze:<br />

Criticità<br />

vulnerabilità<br />

L’ATO n .4 è costituito dal nucleo centrale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e da porzioni <strong>di</strong> terreno<br />

agricolo periurbano nel settore nord (verso la Ferrovia) e nel settore est (verso<br />

l’Autostrada). Nel centro abitato sono localizzate anche la zona artigianale e<br />

produttiva e, <strong>di</strong> più recente formazione, la zona artigianale localizzata a nord-est<br />

<strong>di</strong> viale Europa.<br />

Sono presenti tre nuclei <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> carattere comunale: interno al centro storico<br />

e caratterizzato dai servizi dell’istruzione e per attrezzature <strong>di</strong> interesse comune; il<br />

polo delle attrezzature sportive; un’area destinata a parco urbano integrata nel<br />

centro storico nell’area del cimitero.<br />

centro storico e presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare valenza storico-architettonica;<br />

localizzazione dei servizi e delle attività a servizio della residenza;<br />

offerta residenziale e occupazionale;<br />

tratti ancora “aperti” <strong>di</strong> Rio delle Pietre e Roggia Molini;<br />

ambiti agricoli (esclusi dall’e<strong>di</strong>ficazione) con funzione <strong>di</strong> cuscinetto tra l’e<strong>di</strong>ficato e le<br />

infrastrutture esistenti<br />

zona artigianale e produttiva, nata inizialmente fuori dal centro abitato, oggi<br />

completamente conglobata all’interno dell’ambito prettamente residenziale;<br />

traffico <strong>di</strong> attraversamento (conseguenti emissioni e rumori);<br />

traffico in centro abitato (conseguenti emissioni e rumori in ambito urbano ma soprattutto<br />

<strong>di</strong>fficoltà per gli spostamenti degli utenti deboli e congestione nelle aree densamente<br />

abitate);<br />

tratti tombinati <strong>di</strong> Rio delle Pietre e Roggia Molini<br />

Nello specifico le azioni che il PAT in<strong>di</strong>ca per questo ATO sono:<br />

riqualificazione dell’area produttiva <strong>di</strong> via Vittorio Veneto;<br />

conferma della localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior pregio;<br />

integrazione e miglioramento della qualità degli spazi pubblici, dei servizi e della dotazione dei servizi <strong>di</strong><br />

vicinato sia nelle aree centrali che nelle aree urbane contermini e realizzazione <strong>di</strong> un sistema completo<br />

ed integrato <strong>di</strong> attrezzature sportive, del tempo libero e spazi pubblici;<br />

ricucitura delle frange urbane finalizzati anche al completamento e miglioramento della dotazione <strong>di</strong><br />

servizi al quartiere e con interventi e<strong>di</strong>lizi finalizzati al recupero dell’esistente, al miglioramento degli spazi<br />

pubblici e dei servizi;<br />

messa in sicurezza dei no<strong>di</strong> viari critici;<br />

la mitigazione ambientale e paesaggistica lungo l’asse viario <strong>di</strong> viale Europa con particolare attenzione,<br />

nelle aree urbane consolidate, alla localizzazione delle aree ver<strong>di</strong> e pertinenziali alla residenza<br />

(parcheggi, aree ver<strong>di</strong>, parchi, standard);<br />

la valorizzazione degli elementi storici riconoscibili quali e<strong>di</strong>fici storici, segni storici minori (capitelli,<br />

e<strong>di</strong>cole, cornicioni, portali, corti);<br />

valorizzazione del contesto <strong>di</strong> Villa Fioretti, Lerolin;<br />

il recupero e valorizzazione <strong>di</strong> roggia dei Molini e rio delle Pietre per l’importante funzione storica che<br />

rivestono integrandoli con la funzione ambientale interna al centro abitato.<br />

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2011<br />

5.2.3 Obiettivi specifici del PAT<br />

Il PAT del comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> approfon<strong>di</strong>sce gli obiettivi assunti dal Documento Preliminare e definisce<br />

una serie <strong>di</strong> strategie articolate in base a quattro sistemi: territorio agricolo <strong>–</strong> mobilità <strong>–</strong> sistema inse<strong>di</strong>ativo - attività<br />

produttive<br />

AMBIENTE E TERRITORIO AGRICOLO<br />

A_1<br />

Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli ambiti agricoli<br />

compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o dall’urbanizzazione)<br />

A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />

A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti vegetali, ecc)<br />

SISTEMA MOBILITA’<br />

M_1<br />

Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale, miglioramento dei<br />

collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />

M_2<br />

Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con ricadute positive<br />

sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e sull’accessibilità<br />

SISTEMA INSEDIATIVO<br />

I_1<br />

Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti residenziali<br />

completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei nuclei urbani minori esistenti.<br />

a<br />

I_2 Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi pubblici<br />

I_3<br />

Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree degradate o incompatibili,<br />

maggior qualità architettonica ed efficienza energetica, ecc.<br />

ATTIVITA’ PRODUTTIVE<br />

P_1<br />

Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e <strong>di</strong>rezionali attraverso<br />

limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

P_2<br />

Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il contesto; riqualificare e<br />

riorganizzare le zone esistenti e da confermare.<br />

A questi obiettivi per settori si aggiunge l’obiettivo generale <strong>di</strong> definire, anche attraverso l’applicazione dei<br />

meccanismi perequativi e la sottoscrizione <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> pubblico-privato, strategie attuabili sia da un punto <strong>di</strong> vista<br />

economico (<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse) che per la presenza <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> tra le parti interessate nel conseguire l’obiettivo<br />

stabilito (reale possibilità <strong>di</strong> realizzare l’intervento).<br />

143


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

5.2.4 Le azioni/strategie del PAT<br />

Le azioni, articolate nei quattro sistemi, sono sintetizzabili in 25 :<br />

AMBIENTE E TERRITORIO AGRICOLO<br />

A_c<br />

(azione <strong>di</strong><br />

mitigazione)<br />

A_a Definizione degli ambiti territoriali nei quali si intendono favorire politiche prevalentemente volte<br />

alla tutela (identificati dal PAT come invarianti o elementi della rete ecologica) per la presenza <strong>di</strong><br />

emergenze paesaggistiche e ambientali: il sistema ripario delle rogge e delle formazioni lineari<br />

vegetali, il bosco dei Rochi (quale area <strong>di</strong> protezione della bio<strong>di</strong>versità), gli ambiti <strong>di</strong> territorio<br />

aperto caratterizzati dall'integrità delle connessioni con la rete idrografica.<br />

A_b Rior<strong>di</strong>no in zona agricola: è in<strong>di</strong>viduato l’ambito nord-est interessato da attività <strong>di</strong> cava dove sono<br />

presenti attività agricole importanti (il PAT prevede il recupero dell’ambito al fine <strong>di</strong> aumentare le<br />

superfici agricole utilizzabili dalle attività inse<strong>di</strong>ate), eliminazione opere incongrue.<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti “residuali” in conseguenza della realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali,<br />

escavazioni, e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa che non consentono lo sviluppo <strong>di</strong> una efficace attività agricola e<br />

utilizzo come fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />

A_d In<strong>di</strong>viduazione percorsi ciclo-pedonali per tempo libero che si inseriscano nella più vasta rete <strong>di</strong><br />

itinerari a scala sovracomunale: percorso lungo il torrente Leogra<br />

SISTEMA MOBILITA’<br />

M_a Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale: prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo<br />

verso nord con la zona industriale <strong>di</strong> Schio e la variante SP 349 e collegamento Est-Ovest tra la<br />

Zona artigianale con via S. Lucia e Zanè (via Corte)<br />

M_b Ridefinizione della gerarchia stradale: declassificazione della viabilità interna al centro (in funzione<br />

del potenziamento dei collegamenti con la rete sovracomunale)<br />

M_c Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza stradale: in<strong>di</strong>viduazione dei no<strong>di</strong> viari in cui<br />

realizzare opere <strong>di</strong> messa in sicurezza (attraversamenti sicuri sulla circonvallazione in<br />

corrispondenza dei collegamenti tra il centro e i nuclei periferici), <strong>di</strong>rettive per l’applicazione dei<br />

principi delle “zone 30” negli ambiti residenziali, percorsi ciclo-pedonali <strong>di</strong> scala sovracomunale<br />

M_d<br />

(azione <strong>di</strong><br />

mitigazione)<br />

SISTEMA INSEDIATIVO<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale lungo l’asse centrale e lungo la viabilità <strong>di</strong><br />

progetto<br />

I_a In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> limitate espansioni e<strong>di</strong>lizie volte alla ricucitura <strong>di</strong> frange urbane o al<br />

completamento delle attuali previsioni residenziali per dare una forma organica al sistema<br />

urbanizzato<br />

I_b Conseguimento <strong>di</strong> una maggior offerta residenziale tramite operazioni <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia ed<br />

urbanistica in contesti già formati (Rossifloor; Via Volpato)<br />

I_c Riqualificazione e rior<strong>di</strong>no delle aree “degradate”, non soltanto nel centro storico, ma anche nei<br />

nuclei residenziali sparsi o in zona agricola; consolidamento dei nuclei sparsi (e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa)<br />

I_d Confermare la localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior rilevanza (nodo principale dei<br />

servizi); conferma e potenziamento dei servizi <strong>di</strong> vicinato esistenti per offrire un sistema completo<br />

<strong>di</strong> attrezzature sportive <strong>–</strong>tempo libero e spazi pubblici <strong>di</strong> qualità<br />

I_e Riconversione dell’area Rossifloor, anche attraverso l’applicazione <strong>di</strong> meccanismi perequativi, in<br />

zona a destinazione mista residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale, all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno unitario.<br />

Riconversione della zona ex “ciao-ciao” con destinazioni commerciali e servizi.<br />

25 La nota “azione <strong>di</strong> mitigazione” in<strong>di</strong>ca che l’azione descritta è stata inserita o integrata in sede <strong>di</strong> valutazione delle mitigazioni e<br />

compensazioni ritenute necessarie dalla presenza <strong>di</strong> potenziali impatti/effetti negativi<br />

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P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

I_f Riorganizzazione delle area centrale compresa tra via Vittorio Veneto e via Santa Lucia ritenute<br />

incompatibili con la residenza: conferma della attività esistenti con <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> valorizzazione e<br />

riqualificazione della zona<br />

I_g<br />

(azione <strong>di</strong><br />

mitigazione)<br />

Direttive per l’attuazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> bio-architettura, con particolare riferimento al risparmio<br />

energetico (ponendo l’attenzione ai materiali e ai caratteri inse<strong>di</strong>ativi <strong>–</strong> esposizione e<br />

orientamento) e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative (solare e eolico) anche attraverso l’adozione <strong>di</strong><br />

parametri e<strong>di</strong>ficatori <strong>di</strong>fferenziati in funzione dell’impatto ambientale con il ricorso ai principi del<br />

cre<strong>di</strong>to e della compensazione e<strong>di</strong>lizia.<br />

I_h Tutela degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storco-architettonico (e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> tutela e invarianti) e delle loro<br />

pertinenze con particolare attenzione al contesto figurativo <strong>di</strong> Ca’ Bogara Grande. Inserimento <strong>di</strong><br />

coni visuali a tutela delle vedute <strong>di</strong> maggior pregio<br />

ATTIVITA’ PRODUTTIVE<br />

P_a Trasferimento delle attività incompatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo limitrofo; il PAT in<strong>di</strong>vidua le<br />

“opere incongrue” e definisce gli strumenti perequativi per la loro riconversione/trasferimento<br />

P_b Conferma delle attuali previsioni inse<strong>di</strong>ative sulla zona artigianale (nord-est) e ampliamento della<br />

stessa fino al limite dettato dalla viabilità. Ampliamento della zona <strong>di</strong> Molina<br />

P_c<br />

(azione <strong>di</strong><br />

mitigazione)<br />

GENERALE<br />

Bilancio <strong>Ambientale</strong> Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove<br />

attività produttive<br />

Attuazione delle previsioni <strong>di</strong> trasformazione con criteri perequativi (trasferimento al <strong>Comune</strong> del<br />

40% dell’incremento <strong>di</strong> valore dovuto dalla trasformazione)<br />

IL RUOLO DELLA <strong>VAS</strong><br />

Già nella prima fase <strong>di</strong> definizione delle strategie del PAT, attraverso il <strong>di</strong>alogo tra progettisti, interlocutori<br />

privilegiati, amministrazione e valutatori, i contenuti del piano sono stati integrati sulla base <strong>di</strong> quanto emerso<br />

in fase <strong>di</strong> analisi. Il “ruolo della <strong>VAS</strong>”, quin<strong>di</strong>, è stato quello <strong>di</strong> verificare che le azioni rispondessero ad alcuni<br />

dei quesiti precedentemente emersi (per risolvere le criticità e/o per tutelare le emergenze territoriali) e, nel<br />

caso, <strong>di</strong> integrare le strategie. Ad esempio, si è verificato e integrato il numero e la posizione dei coni visuali,<br />

che nelle aree classificate dagli stu<strong>di</strong> ambientali-paesaggistici come invarianti non insistessero azioni <strong>di</strong><br />

trasformazione, la continuità della rete ecologica (integrando la normativa <strong>di</strong> tutela per i tratti dei corsi<br />

d’acqua interrati e che non sono classificabili come corridoi ecologici), ecc.<br />

Altre mitigazioni, anche se introdotte in sede <strong>di</strong> valutazione degli impatti (cfr. capitolo relativo agli impattimitigazioni<br />

e compensazioni), sono già state descritte nella precedente tabella (es. la previsione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong><br />

mitigazione ambientale -azione “M_d”- prevista inizialmente solo per il progetto <strong>di</strong> prolungamento <strong>di</strong> Via Don<br />

Michelazzo, è stata poi ampliata per altri ambiti, così come per le zone <strong>di</strong> ammortizzazione <strong>–</strong> azione “A_c”-).<br />

Altra azione aggiunta in sede <strong>di</strong> valutazione degli impatti è la “P_c” che prevede il Bilancio <strong>Ambientale</strong><br />

Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività. Anche in questo caso, l’azione è<br />

già stata inserita nella precedente tabella<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

5.3. Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna<br />

5.3.1 Coerenza interna (1): tra obiettivi e strategie del PAT<br />

Per ciascun obiettivo adottato dal PAT sono state in<strong>di</strong>viduate le strategie/azioni atte a conseguirlo in modo<br />

tale da garantire che tutte le azioni previste dallo strumento <strong>di</strong> piano siano coerenti con gli obiettivi che il<br />

piano stesso si è proposto <strong>di</strong> perseguire e, allo stesso tempo, che tutti gli obiettivi trovino applicazione<br />

all’interno del piano o nelle <strong>di</strong>rettive che questo definisce per i P.I. e piani attuativi.<br />

X c’è corrispondenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e azioni (l’obiettivo trova attuazione nelle strategie <strong>–</strong> le strategie<br />

sono finalizzate ad uno degli obiettivi del piano)<br />

non c’è coerenza tra obiettivi e azioni (strategie che non raggiungo gli obiettivi prefissati e che quin<strong>di</strong> non<br />

sono da considerare coerenti con il quadro <strong>di</strong> programmazione predefinito <strong>–</strong> obiettivi che non trovano <strong>di</strong>retta<br />

applicazioni e rischiano così <strong>di</strong> restare solo come principi teorici).<br />

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. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

OBIETTIVI DI PIANO A_a A_b A_c A_d M_a M_b M_c M_d I_a I_b I_c I_d I_e I_f I_g I_h P_a P_b P_c<br />

A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />

ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione)<br />

X X X<br />

A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo X X<br />

A_3<br />

Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio,<br />

X<br />

monumenti vegetali, ecc)<br />

Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />

M_1 miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del<br />

centro<br />

Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti<br />

M_2 con ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />

I_1 residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento<br />

dei nuclei urbani minori esistenti.<br />

Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi<br />

I_2<br />

pubblici<br />

Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />

I_3 degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />

energetica, ecc.<br />

Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />

P_1 <strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />

inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />

P_2 contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da<br />

confermare.<br />

AZIONI DI PIANO<br />

X X<br />

X X X<br />

147<br />

X X X X<br />

X X X<br />

X X X X X X X X<br />

X X<br />

X X X<br />

A_a A_b A_c A_d M_a M_b M_c M_d I_a I_b I_c I_d I_e I_f I_g I_h P_a P_b P_c<br />

Definizione degli ambiti territoriali nei quali si intendono favorire politiche prevalentemente volte<br />

alla tutela (identificati dal PAT come invarianti o elementi della rete ecologica) per la presenza<br />

<strong>di</strong> emergenze paesaggistiche e ambientali: il sistema ripario delle rogge e delle formazioni<br />

lineari vegetali, il bosco dei Rochi (quale area <strong>di</strong> protezione della bio<strong>di</strong>versità), gli ambiti <strong>di</strong><br />

territorio aperto caratterizzati dall'integrità delle connessioni con la rete idrografica.<br />

Rior<strong>di</strong>no in zona agricola: è in<strong>di</strong>viduato l’ambito nord-est interessato da attività <strong>di</strong> cava dove<br />

sono presenti attività agricole importanti (il PAT prevede il recupero dell’ambito al fine <strong>di</strong><br />

aumentare le superfici agricole utilizzabili dalle attività inse<strong>di</strong>ate), eliminazione opere<br />

incongrue.<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti “residuali” in conseguenza della realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali,<br />

escavazioni, e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa che non consentono lo sviluppo <strong>di</strong> una efficace attività<br />

agricola e utilizzo come fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />

In<strong>di</strong>viduazione percorsi ciclo-pedonali per tempo libero che si inseriscano nella più vasta rete<br />

<strong>di</strong> itinerari a scala sovracomunale: percorso lungo il torrente Leogra<br />

Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale: prolungamento <strong>di</strong> via<br />

Michelazzo verso nord con la zona industriale <strong>di</strong> Schio e la variante SP 349 e collegamento<br />

Est-Ovest tra la Zona artigianale con via S. Lucia e Zanè (via Corte)<br />

Ridefinizione della gerarchia stradale: declassificazione della viabilità interna al centro (in<br />

funzione del potenziamento dei collegamenti con la rete sovracomunale<br />

Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza stradale: in<strong>di</strong>viduazione dei no<strong>di</strong> viari in cui<br />

realizzare opere <strong>di</strong> messa in sicurezza (attraversamenti sicuri sulla circonvallazione in<br />

corrispondenza dei collegamenti tra il centro e i nuclei periferici), <strong>di</strong>rettive per l’applicazione dei<br />

principi delle “zone 30” negli ambiti residenziali,<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale lungo l’asse centrale e lungo la viabilità <strong>di</strong><br />

progetto<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> limitate espansioni e<strong>di</strong>lizie volte alla ricucitura <strong>di</strong> frange urbane o al<br />

completamento delle attuali previsioni residenziali per dare una forma organica al sistema<br />

urbanizzato<br />

Conseguimento <strong>di</strong> una maggior offerta residenziale tramite operazioni <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia<br />

ed urbanistica in contesti già formati (Rossifloor; Via Volpato)<br />

Riqualificazione e rior<strong>di</strong>no delle aree “degradate”, non soltanto nel centro storico, ma anche<br />

nei nuclei residenziali sparsi o in zona agricola; consolidamento dei nuclei sparsi (e<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong>ffusa)<br />

Confermare della localizzazione centrale delle funzioni <strong>di</strong> maggior rilevanza (nodo principale<br />

dei servizi); conferma e potenziamento dei servizi <strong>di</strong> vicinato esistenti per offrire un sistema<br />

completo <strong>di</strong> attrezzature sportive <strong>–</strong>tempo libero e spazi pubblici <strong>di</strong> qualità<br />

Riconversione dell’area Rossifloor, anche attraverso l’applicazione <strong>di</strong> meccanismi perequativi,<br />

in zona a destinazione mista residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale, all’interno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />

unitario. Riconversione della zona ex “ciao-ciao” con destinazioni commerciali e servizi.<br />

Riorganizzazione delle area centrale compresa tra via Vittorio Veneto e via Santa Lucia<br />

ritenute incompatibili con la residenza: conferma della attività esistenti con <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong><br />

valorizzazione e riqualificazione della zona<br />

Direttive per l’attuazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> bio-architettura, con particolare riferimento al risparmio<br />

energetico (ponendo l’attenzione ai materiali e ai caratteri inse<strong>di</strong>ativi <strong>–</strong> esposizione e<br />

orientamento) e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative (solare e eolico) anche attraverso l’adozione <strong>di</strong><br />

parametri e<strong>di</strong>ficatori <strong>di</strong>fferenziati in funzione dell’impatto ambientale con il ricorso ai principi del<br />

cre<strong>di</strong>to e della compensazione e<strong>di</strong>lizia.<br />

Tutela degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storco-architettonico (e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> tutela e invarianti) e delle loro<br />

pertinenze con particolare attenzione al contesto figurativo <strong>di</strong> Ca’ Bogara Grande. Inserimento<br />

<strong>di</strong> coni visuali a tutela delle vedute <strong>di</strong> maggior pregio<br />

Trasferimento delle attività incompatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo limitrofo; il PAT in<strong>di</strong>vidua le<br />

“opere incongrue” e definisce gli strumenti perequativi per la loro riconversione/trasferimento<br />

Conferma delle attuali previsioni inse<strong>di</strong>ative sulla zona artigianale (nord-est) e ampliamento<br />

della stessa fino al limite dettato dalla viabilità. Ampliamento della zona <strong>di</strong> Molina<br />

Bilancio <strong>Ambientale</strong> Positivo quale requisito per l’ampliamento o l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove<br />

attività produttive<br />

Tutti gli<br />

obiettivi<br />

trovano<br />

risposta<br />

nelle<br />

strategie<br />

del PAT<br />

Tutte le<br />

strategie<br />

sono in<br />

coerenza<br />

con gli<br />

obiettivi<br />

del PAT


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

148<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

5.3.2 Gli obiettivi per ATO<br />

ATO 1<br />

ATO 2<br />

ATO 3<br />

Obiettivi PAT:<br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

M_2<br />

P_1<br />

P_2<br />

149<br />

2011<br />

Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />

ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />

Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />

vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />

residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />

nuclei urbani minori esistenti.<br />

Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />

energetica, ecc<br />

Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />

ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />

inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />

contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare<br />

Obiettivi PAT:<br />

A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />

ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

A_2 Garantire maggiore fruibilità del territorio agricolo<br />

A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />

vegetali, ecc)<br />

I_1 Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />

residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />

nuclei urbani minori esistenti.<br />

I_3 Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />

energetica, ecc<br />

P_2 Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />

contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare<br />

Obiettivi PAT:<br />

A_1<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />

ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />

vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />

residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />

nuclei urbani minori esistenti.<br />

Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />

energetica, ecc


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

ATO 4<br />

M_1<br />

M_2<br />

150<br />

2011<br />

Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />

miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />

Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />

ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

Obiettivi PAT:<br />

A_1 Tutela del territorio agricolo integro e riqualificazione/protezione degli<br />

ambiti agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

A_3 Tutelare le emergenze ambientali (essenze arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti<br />

vegetali, ecc)<br />

I_1 Incremento dell’offerta residenziale attraverso limitati ampliamenti<br />

residenziali a completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente; consolidamento dei<br />

nuclei urbani minori esistenti.<br />

I_2 Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong> dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi<br />

pubblici<br />

I_3 Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa: riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili, maggior qualità architettonica ed efficienza<br />

energetica, ecc<br />

M_1 Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la rete sovralocale,<br />

miglioramento dei collegamenti interni, soprattutto nelle aree del centro<br />

M_2 Promuovere una migliore “compatibilità ambientale” degli spostamenti con<br />

ricadute positive sull’inquinamento, sulla qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

P_1 Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività produttive, commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali attraverso limitati ampliamenti produttivi in a<strong>di</strong>acenza agli<br />

inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

P_2 Delocalizzare e/o riconvertire le attività produttive incompatibili con il<br />

contesto; riqualificare e riorganizzare le zone esistenti e da confermare


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

5.3.3 Coerenza interna (2): tra obiettivi del PAT e le criticità-valenze ambientali per ATO<br />

E’ stata inoltre sviluppata un’altra verifica <strong>di</strong> coerenza interna al piano stesso, dove vengono confrontate le<br />

principali problematiche e valenze ambientali emerse nella fase <strong>di</strong> analisi del territorio con gli obiettivi (e<br />

quin<strong>di</strong> le azioni/strategie) che il piano si propone. Tale valutazione è stata svolta per ogni ATO così da<br />

permettere la verifica che il piano proponga delle risposte (in termini <strong>di</strong> strategie mirate) a situazioni critiche<br />

o fragilità realmente presenti nel territorio.<br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

Obiettivi<br />

PAT - Strategie<br />

Tutela del territorio<br />

agricolo integro e<br />

riqualificazione/protezione<br />

degli ambiti agricoli<br />

compromessi (es. dalle<br />

attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Garantire maggiore<br />

fruibilità del territorio<br />

agricolo<br />

Tutelare le emergenze<br />

ambientali (essenze<br />

arboree <strong>di</strong> pregio,<br />

monumenti vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta<br />

residenziale attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

residenziali a<br />

completamento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />

consolidamento dei nuclei<br />

I_1<br />

urbani minori esistenti.<br />

I_3 Miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />

riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili,<br />

maggior qualità<br />

architettonica ed<br />

efficienza energetica, ecc<br />

M_2<br />

P_1<br />

P_2<br />

Promuovere una migliore<br />

“compatibilità ambientale”<br />

degli spostamenti con<br />

ricadute positive<br />

sull’inquinamento, sulla<br />

qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

Garantire un’offerta per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> attività<br />

produttive, commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

produttivi in a<strong>di</strong>acenza<br />

agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

Delocalizzare e/o<br />

riconvertire le attività<br />

produttive incompatibili<br />

con il contesto;<br />

riqualificare e<br />

riorganizzare le zone<br />

esistenti e da confermare<br />

A_a<br />

A_b<br />

A_c<br />

A_d<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_d<br />

P_b<br />

P_a<br />

P_c<br />

X<br />

ATO 1<br />

in<strong>di</strong>viduazione nella tavola 1 delle aree a rischio<br />

idraulico<br />

X<br />

ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso delle espansioni della<br />

zona produttiva <strong>di</strong> Molina<br />

X<br />

BAP come requisito per nuove aree produttive o<br />

l'ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />

X<br />

migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />

trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria<br />

importante presenza industriale costituita<br />

dalla zona produttiva <strong>di</strong> Molina (se da un lato<br />

rappresenta una potenziale fonte <strong>di</strong><br />

inquinamento, emissioni, occupazione <strong>di</strong><br />

suolo, dall’altro è anche un’opportunità <strong>di</strong><br />

sviluppo delle imprese locali);<br />

aree soggette a rischio idraulico (R1 =<br />

rischio moderato <strong>–</strong> fonte PTCP 2006)<br />

VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />

151<br />

X<br />

In<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />

ecologica e/o invariati)<br />

X<br />

limitati incrementi solo a ridosso delle aree<br />

consolidate esistenti<br />

X<br />

riconoscimento dei nuclei esistenti (ed. <strong>di</strong>ffusa) con<br />

limitate possibilità <strong>di</strong> incremento e finalizzate al<br />

miglioramento inse<strong>di</strong>ativo ed alla risposta alle<br />

esigenze locali<br />

X<br />

ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />

principale<br />

2011<br />

integrità del tessuto agricolo dove in parte<br />

sono ancora leggibili i segni del reticolato<br />

romano;<br />

continuità con i territori agricoli dei comuni<br />

contermini (Malo in primo luogo);<br />

rete idrografica costituita da corpi idrici<br />

rilevanti (Timonchio), caratterizzanti il territorio<br />

(Rio delle Pietre, Roggia dei Molini) e<br />

dall’insieme dalla rete idraulica minore (rogge,<br />

fossati, scoline);<br />

contenuta e<strong>di</strong>ficazione localizzata<br />

prioritariamente sulla rete viaria originaria;<br />

continuità visiva del territorio agricolo<br />

compreso tra il Timonchio e via Volpato con il<br />

complesso architettonico <strong>di</strong> Ca’ Nogara<br />

Granda;<br />

segni ancora riconoscibili del reticolato<br />

romano<br />

Criticità - vulnerabilità Valenze


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

152<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

P_2<br />

Obiettivi<br />

PAT - Strategie<br />

Tutela del territorio<br />

agricolo integro e<br />

riqualificazione/protezione<br />

degli ambiti agricoli<br />

compromessi (es. dalle<br />

attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Garantire maggiore<br />

fruibilità del territorio<br />

agricolo<br />

Tutelare le emergenze<br />

ambientali (essenze<br />

arboree <strong>di</strong> pregio,<br />

monumenti vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta<br />

residenziale attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

residenziali a<br />

completamento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />

consolidamento dei nuclei<br />

urbani minori esistenti.<br />

Miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />

riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili,<br />

maggior qualità<br />

architettonica ed<br />

efficienza energetica, ecc<br />

Delocalizzare e/o<br />

riconvertire le attività<br />

produttive incompatibili<br />

con il contesto;<br />

riqualificare e<br />

riorganizzare le zone<br />

esistenti e da confermare<br />

A_a<br />

A_c<br />

A_d<br />

I_a<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

P_a<br />

ATO 2<br />

X<br />

area esondabile in<strong>di</strong>viduata sia nella tavola delle<br />

invarianti (<strong>di</strong> natura geomorfologica: <strong>di</strong>rettive per<br />

l'adeguamento delle pendenze) sia come ambito<br />

della rete ecologica<br />

X<br />

ambito <strong>di</strong> "miglioramento qualità urbana, territoriale<br />

e ambientale" finalizzato all'attivazione <strong>di</strong> strategie<br />

per il miglioramento della qualità ambientale e il<br />

riequilibrio fisico-funzionale<br />

fragilità dal punto <strong>di</strong> vista idraulico così<br />

come segnalate dal PTCP e dal Consorzio <strong>di</strong><br />

Bonifica (rischio R1);<br />

area esondabile alla confluenza tra il<br />

Leogra e il Timonchio;<br />

traffico <strong>di</strong> attraversamento lungo via<br />

Stazione (<strong>di</strong>rettrice verso Schio): viabilità<br />

inadeguata rispetto ai flussi e alla tipologia <strong>di</strong><br />

traffico sia per la sezione stradale che per la<br />

presenza degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />

localizzati lungo questo asse<br />

VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />

153<br />

X<br />

in<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />

ecologica e/o invariati)<br />

X<br />

limitati incrementi solo a ridosso delle aree<br />

consolidate esistenti<br />

X<br />

riconoscimento dei nuclei esistenti (ed. <strong>di</strong>ffusa) con<br />

limitate possibilità <strong>di</strong> incremento e finalizzate al<br />

miglioramento inse<strong>di</strong>ativo ed alla risposta alle<br />

esigenze locali<br />

X<br />

2011<br />

migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />

trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona impropria<br />

integrità fon<strong>di</strong>aria (scarsa urbanizzazione) e<br />

la continuità territoriale con lo spazio agricolo<br />

dei comuni <strong>di</strong> Schio e <strong>di</strong> Malo;<br />

presenza sia <strong>di</strong> corsi d’acqua rilevanti<br />

(Leogra, Timonchio, Rio delle Pietre) che una<br />

rete idrografica minore importante per la<br />

funzione <strong>di</strong> scolo del sistema agrario e per la<br />

presenza <strong>di</strong> vegetazioni ripariali significative;<br />

presenza <strong>di</strong> emergenze ambientali: Bosco<br />

dei Rochi ed esemplari arborei<br />

Criticità - vulnerabilità Valenze


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

A_1<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

M_1<br />

M_2<br />

Obiettivi<br />

PAT - Strategie<br />

Tutela del territorio<br />

agricolo integro e<br />

riqualificazione/protezione<br />

degli ambiti agricoli<br />

compromessi (es. dalle<br />

attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Tutelare le emergenze<br />

ambientali (essenze<br />

arboree <strong>di</strong> pregio,<br />

monumenti vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta<br />

residenziale attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

residenziali a<br />

completamento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />

consolidamento dei nuclei<br />

urbani minori esistenti.<br />

Miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />

riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili,<br />

maggior qualità<br />

architettonica ed<br />

efficienza energetica, ecc<br />

Riorganizzare la viabilità:<br />

collegamenti con la rete<br />

sovralocale,<br />

miglioramento dei<br />

collegamenti interni,<br />

soprattutto nelle aree del<br />

centro<br />

Promuovere una migliore<br />

“compatibilità ambientale”<br />

degli spostamenti con<br />

ricadute positive<br />

sull’inquinamento, sulla<br />

qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

A_a<br />

A_b<br />

A_c<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_a<br />

M_b<br />

M_d<br />

ATO 3<br />

X<br />

il PAT in<strong>di</strong>vidua un’area <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no della zona<br />

agricola dove sono presenti attività agricole<br />

importanti e il recupero dell’ambito <strong>di</strong><br />

cava/<strong>di</strong>scarica permetterà <strong>di</strong> aumentare le superfici<br />

agricole utilizzabili allo scopo<br />

X<br />

nessuna area <strong>di</strong> espansione entro la fascia <strong>di</strong> 100<br />

m dall'elettrodotto<br />

X<br />

spostamento del traffico (verso Schio) da via<br />

stazione verso un nuovo asse collegato alla<br />

viabilità <strong>di</strong> progetto della zona industriale <strong>di</strong> Schio<br />

X<br />

ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />

principale<br />

ambito penalizzato dalla presenza delle<br />

infrastrutture viarie: linea ferroviaria,<br />

autostrada, variante alla S.R. 349 che<br />

fratturano il territorio;<br />

linea elettrica ad alta tensione;<br />

presenza <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> cave (due delle<br />

quali, avendo già terminato l’attività <strong>di</strong><br />

escavazione, sono state trasformate in<br />

<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> inerti con autorizzazione della<br />

Provincia <strong>di</strong> Vicenza);<br />

una vasta porzione <strong>di</strong> territorio in<strong>di</strong>viduata<br />

dal Piano regionale per le attività <strong>di</strong> cava<br />

(PRAC) come Ambito Territoriale Estrattivo,<br />

all’interno del quale concentrare le attività<br />

estrattive secondo il fabbisogno regionale<br />

in<strong>di</strong>cato dal PRAC stesso<br />

VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />

154<br />

X<br />

2011<br />

il PAT in<strong>di</strong>vidua un’area <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no della zona agricola<br />

dove sono presenti attività agricole importanti e il<br />

recupero dell’ambito <strong>di</strong> cava/<strong>di</strong>scarica permetterà <strong>di</strong><br />

aumentare le superfici agricole utilizzabili allo scopo<br />

X<br />

in<strong>di</strong>viduazione ambiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione (rete<br />

ecologica e/o invariati)<br />

X<br />

ambiti <strong>di</strong> cava come "elementi detrattori" per il quali il<br />

PAT prevede <strong>di</strong>rettive atte alla riqualificazione e<br />

ripristino ambientale<br />

presenza <strong>di</strong> alcune realtà agricole (attività<br />

agricole) <strong>di</strong> primaria importanza per il comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

Criticità - vulnerabilità Valenze


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

A_1<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_2<br />

I_3<br />

M_1<br />

M_2<br />

P_1<br />

P_2<br />

Obiettivi<br />

PAT - Strategie<br />

Tutela del territorio<br />

agricolo integro e<br />

riqualificazione/protezione<br />

degli ambiti agricoli<br />

compromessi (es. dalle<br />

attività <strong>di</strong> cava o<br />

dall’urbanizzazione).<br />

Tutelare le emergenze<br />

ambientali (essenze<br />

arboree <strong>di</strong> pregio,<br />

monumenti vegetali, ecc)<br />

Incremento dell’offerta<br />

residenziale attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

residenziali a<br />

completamento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />

consolidamento dei nuclei<br />

urbani minori esistenti.<br />

Migliorare la qualità<br />

urbana in termini <strong>di</strong><br />

dotazione e qualità <strong>di</strong><br />

spazi pubblici<br />

Miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />

riqualificazione delle aree<br />

degradate o incompatibili,<br />

maggior qualità<br />

architettonica ed<br />

efficienza energetica, ecc<br />

Riorganizzare la viabilità:<br />

collegamenti con la rete<br />

sovralocale,<br />

miglioramento dei<br />

collegamenti interni,<br />

soprattutto nelle aree del<br />

centro<br />

Promuovere una migliore<br />

“compatibilità ambientale”<br />

degli spostamenti con<br />

ricadute positive<br />

sull’inquinamento, sulla<br />

qualità dell’aria e<br />

sull’accessibilità<br />

Garantire un’offerta per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> attività<br />

produttive, commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali attraverso<br />

limitati ampliamenti<br />

produttivi in a<strong>di</strong>acenza<br />

agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

Delocalizzare e/o<br />

riconvertire le attività<br />

produttive incompatibili<br />

con il contesto;<br />

riqualificare e<br />

riorganizzare le zone<br />

esistenti e da confermare<br />

A_a<br />

A_c<br />

I_a<br />

I_b<br />

I_c<br />

I_d<br />

I_e<br />

I_f<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_a<br />

M_b<br />

M_c<br />

M_d<br />

P_a<br />

P_b<br />

P_c<br />

ATO 4<br />

X<br />

riqualificazione ambito Rossifloor:riduzione<br />

degli impatti e delle criticità generati dalla<br />

presenza <strong>di</strong> un'attività produttiva in centro<br />

X<br />

riduzione del traffico in ambito residenziale<br />

X<br />

ambiti <strong>di</strong> mitigazione a ridosso della viabilità<br />

principale<br />

in<strong>di</strong>cazione per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

sistema ciclo-pedonale che connetta le aree<br />

centrali<br />

X<br />

ampliamento della zona artigianale esistente<br />

(maggior offerta occupazionale) e<br />

riqualificazione (anche con destinazione<br />

<strong>di</strong>rezionale-commerciale-residenziale della<br />

zona produttiva lungo viale Europa)<br />

zona artigianale e produttiva, nata<br />

inizialmente fuori dal centro abitato, oggi<br />

completamente conglobata all’interno<br />

dell’ambito prettamente residenziale;<br />

traffico <strong>di</strong> attraversamento (conseguenti<br />

emissioni e rumori);<br />

traffico in centro abitato (conseguenti<br />

emissioni e rumori in ambito urbano ma<br />

soprattutto <strong>di</strong>fficoltà per gli spostamenti degli<br />

utenti deboli e congestione nelle aree<br />

densamente abitate);<br />

tratti tombinati <strong>di</strong> Rio delle Pietre e<br />

Roggia Molini<br />

VALUTAZIONE DI COERENZA INTERNA<br />

155<br />

2011<br />

X<br />

zone <strong>di</strong> ammortizzazione (con funzione <strong>di</strong> filtro)<br />

tra le aree e<strong>di</strong>ficate e la barriere infrastrutturali<br />

altri limiti fisici riconoscibili<br />

X<br />

tratti interrati dei corsi d'acqua riconosciuto<br />

come invarianti ambientali<br />

X<br />

incremento potenziale delle aree residenziali<br />

solo a ridosso del consolidato<br />

X<br />

consolidamento delle aree a servizi<br />

X<br />

migliore qualità ambientale e inse<strong>di</strong>ativa per il<br />

trasferimento <strong>di</strong> attività produttive in zona<br />

impropria<br />

centro storico e presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

particolare valenza storico-architettonica;<br />

localizzazione dei servizi e delle attività a<br />

servizio della residenza;<br />

offerta residenziale e occupazionale;<br />

tratti ancora “aperti” <strong>di</strong> Rio delle Pietre e<br />

Roggia Molini;<br />

ambiti agricoli (esclusi dall’e<strong>di</strong>ficazione) con<br />

funzione <strong>di</strong> cuscinetto tra l’e<strong>di</strong>ficato e le<br />

infrastrutture esistenti<br />

Criticità - vulnerabilità Valenze


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

5.4 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna<br />

5.4.1 Coerenza con i principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

L'analisi <strong>di</strong> coerenza delle azioni del piano con gli obiettivi generali <strong>di</strong> sostenibilità ambientale è rappresentata<br />

attraverso una matrice che incrocia obiettivi <strong>di</strong> piano (correlati dalle azioni atte a conseguirli) ed i principi generali <strong>di</strong><br />

sostenibilità prima descritti.<br />

Nelle celle della matrice viene in<strong>di</strong>cata<br />

la coerenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e principi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

potenziali incongruità tra gli obiettivi (alcune azioni, infatti, nel conseguire obiettivi <strong>di</strong> piano possono essere<br />

coerenti con alcuni principi, ma contrastare con altri. Ad esempio: la realizzazione <strong>di</strong> un impianto sportivo<br />

può sod<strong>di</strong>sfare il principio <strong>di</strong> “adeguata dotazione e accesso ai servizi”, ma contrasta con i principi sul<br />

“limitare il consumo <strong>di</strong> suolo”)<br />

la non coerenza tra obiettivi <strong>di</strong> piano e principi <strong>di</strong> sostenibilità.<br />

156<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

157<br />

2011


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

OBEITTIVI DEL PAT AZIONI MATRICE DI COERENZA ESTERNA<br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

M_1<br />

M_2<br />

I_1<br />

I_2<br />

I_3<br />

P_1<br />

P_2<br />

Tutela del territorio agricolo integro e<br />

riqualificazione/protezione degli ambiti<br />

agricoli compromessi (es. dalle attività <strong>di</strong><br />

cava o dall’urbanizzazione)<br />

Garantire maggiore fruibilità del territorio<br />

agricolo<br />

Tutelare le emergenze ambientali (essenze<br />

arboree <strong>di</strong> pregio, monumenti vegetali, ecc)<br />

Riorganizzare la viabilità: collegamenti con la<br />

rete sovralocale, miglioramento dei<br />

collegamenti interni, soprattutto nelle aree del<br />

centro<br />

Promuovere una migliore “compatibilità<br />

ambientale” degli spostamenti con ricadute<br />

positive sull’inquinamento, sulla qualità<br />

dell’aria e sull’accessibilità<br />

Incremento dell’offerta residenziale attraverso<br />

limitati ampliamenti residenziali a<br />

completamento dell’e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />

consolidamento dei nuclei urbani minori<br />

esistenti<br />

Migliorare la qualità urbana in termini <strong>di</strong><br />

dotazione e qualità <strong>di</strong> spazi pubblici<br />

Miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa:<br />

riqualificazione delle aree degradate o<br />

incompatibili, maggior qualità architettonica<br />

ed efficienza energetica, ecc.<br />

Garantire un’offerta per lo sviluppo <strong>di</strong> attività<br />

produttive, commerciali e <strong>di</strong>rezionali<br />

attraverso limitati ampliamenti produttivi in<br />

a<strong>di</strong>acenza agli inse<strong>di</strong>amenti esistenti<br />

Delocalizzare e/o riconvertire le attività<br />

produttive incompatibili con il contesto;<br />

riqualificare e riorganizzare le zone esistenti<br />

e da confermare.<br />

A_a - A_b -<br />

A_c<br />

A_d - M_c<br />

A_a - A_b<br />

M_a - M_b<br />

M_b - M_c<br />

- M_d<br />

I_a <strong>–</strong> I_c -<br />

I_e - I_f<br />

I_c - I_d -<br />

I_h P_d<br />

M_d - I_b -<br />

I_c - I_e -<br />

I_f - I_g -<br />

I_h<br />

P_b<br />

I_e - P_a -<br />

P_c<br />

PRINCIPI DI SOSTENIBILITA'<br />

ARIA CLIMA ACQUA SUOLO BIODIV. PAESAG. PATRIM.<br />

Migliorare la qualità dell’aria (ar_1, ar_2)<br />

Diffondere la consapevolezza delle<br />

cause e delle probabili conseguenze dei<br />

cambiamenti climatici, e integrare azioni<br />

<strong>di</strong> prevenzione nelle nostre strategie per<br />

la protezione del clima<br />

Migliorare la qualità dell’acqua e<br />

utilizzarla in modo più efficiente (aq_1,<br />

aq2)<br />

Migliorare la qualità del suolo, preservare<br />

i terreni ecologicamente produttivi e<br />

promuovere l’agricoltura e la forestazione<br />

sostenibile (su_1, su_2)<br />

158<br />

Promuovere e incrementare la<br />

bio<strong>di</strong>versità, mantenendo al meglio ed<br />

estendendo riserve naturali e spazi ver<strong>di</strong><br />

(bio_1, bio2)<br />

Valorizzare il patrimonio architettonico e<br />

paesaggistico presente (pa_1, pa_2)<br />

Conservare e migliorare la qualità delle<br />

risorse storiche e culturali (pat_1)<br />

INQ.<br />

FISICI<br />

Ridurre l’inquinamento (if_1, if_2)<br />

BENI MATERIALI<br />

MO RI EN QU<br />

Ridurre la necessità del trasporto<br />

motorizzato privato e promuovere<br />

alternative valide e accessibili; ridurre<br />

l’impatto del trasporto sull’ambiente e la<br />

salute pubblica (mo_1, mo:2, mo_3)<br />

Prevenire e ridurre la produzione dei<br />

rifiuti e incrementare il riuso e il<br />

riciclaggio (ri_1, ri_:2)<br />

Ridurre il consumo <strong>di</strong> energia primaria e<br />

incrementare la quota delle energie<br />

rinnovabili e pulite (ris_1)<br />

Conservare e migliorare la qualita’<br />

dell’ambiente locale (qa_1, qa_1)<br />

Le azioni M_a e<br />

M_b dovranno<br />

esser valutate e<br />

corrette o mitigate<br />

Le azioni I_a - I_e -<br />

I_f dovranno esser<br />

valutate e corrette<br />

o mitigate<br />

L’azione P_b dovrà<br />

esser valutata e<br />

corretta o mitigata<br />

SINTESI


. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

159


5.4.2 Coerenza con i piani sovracomunali<br />

160<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Nelle pagine seguenti sono riportate due cartografie rappresentanti, in maniera sintetica, la coerenza tra<br />

quanto definito dal Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio rispetto alla pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata (carta 1: tema<br />

ambientale; carta 2: tema inse<strong>di</strong>ativo e mobilità): progetti sovralocali, vincoli, zonizzazione dei comuni limitrofi,<br />

ecc. Le carte, alla scala 1: 15.00, sono allegate alla presente relazione<br />

2011


161<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011


162<br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011


6. INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI<br />

163<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Lo scenario previsto dal Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no porta, attraverso la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione e realizzazione delle azioni, ad una serie <strong>di</strong> impatti ambientali <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti.<br />

Anche in questo caso, come per la redazione del rapporto sullo stato dell’ambiente, al fine <strong>di</strong><br />

semplificare la complessità e rendere più semplice la lettura delle questioni emergenti, vengono utilizzati<br />

una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori.<br />

I contenuti del PAT, che per la sua natura <strong>di</strong> “piano strategico”, risultano spesso esser solo in<strong>di</strong>cazioni<br />

progettuali, <strong>di</strong>rettive e prescrizioni che i successivi PI e piani attuavi dovranno definire nello specifico. La<br />

mancanza <strong>di</strong> dati concretamente misurabili (in<strong>di</strong>ci, superfici reali e non potenziali, rapporti <strong>di</strong> copertura,<br />

destinazioni d’uso, materiali, ecc) e realmente realizzabili (ad esempio, il PAT in<strong>di</strong>ca le aree <strong>di</strong> potenziale<br />

espansione, ma queste spesso possono esser attuate solo in parte anche solo per la ridotta superficie<br />

SAU <strong>di</strong>sponibile) porta ad una inevitabile valutazione solo in parte quantitativa e spesso solo qualitativa.<br />

Per il PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, si sono così in<strong>di</strong>viduati “in<strong>di</strong>catori generali”, utilizzati anche per nel rapporto sullo<br />

stato dell’ambiente, che fanno riferimento ad impatti ed effetti generici, stimati come ipotesi <strong>di</strong> massima<br />

trasformazione ammessa dal PAT. Sulla base delle strategie/azioni previste dal piano sono poi stati<br />

in<strong>di</strong>viduati potenziali “impatti specifici”, ovvero, che si possono determinare con l’attuazione del PAT<br />

attraverso PI e piani attuativi. L’elenco degli impatti presi in considerazione è così il risultato <strong>di</strong> un<br />

processo <strong>di</strong> selezione, non una check-list standard, che ha tenuto conto del territorio in cui le azioni<br />

intervengono.<br />

Per semplicità <strong>di</strong> lettura Impatti e azioni sono stati inseriti in una matrice che rappresenta le connessioni<br />

causa-effetto delle azioni del piano che si stanno valutando; la matrice permette <strong>di</strong> rappresentare gli esiti<br />

delle analisi e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare quali sono le azioni che presentano maggiori impatti negativi. Queste azioni<br />

(definite “maggiormente critiche” per gli impatti negativi che generano) sono analizzate in specifiche<br />

schede <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento nel quale si confrontano le alternative e si in<strong>di</strong>viduano eventuali misure <strong>di</strong><br />

mitigazione e compensazione.<br />

INDIVIDUAZIONE DELLE<br />

AZIONI DI PIANO<br />

INDIVIDUAZIONE DEI<br />

POTENZIALI IMPATTI<br />

VERIFICA DI COERENZA INTERNA<br />

INDICATORI IMPATTO GENERALI<br />

INDICATORI IMPATTO SPECIFICI<br />

OBIETTIVI DI PIANO<br />

INDIVIDUAZIONE AZIONI CHE<br />

COMPORTANO IMPATTI POSITIVI<br />

INDIVIDUAZIONE AZIONI CHE<br />

COMPORTANO IMPATTI NEGATIVI<br />

ANALISI APPROFONDITA e<br />

INDIVIDUAZIONE ALTERNATIVE<br />

CONFRONTO TRA LE<br />

ALTERNATIVE<br />

ESISTE UN’ALTERNATIVA<br />

MIGLIORE<br />

MISURE DI MITIGAZIONE<br />

PER L’AZIONE PREVISTA<br />

2011


6.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto<br />

164<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

La valutazione degli impatti è stata fatta per ATO, così da poter sempre confrontare gli impatti con gli<br />

obiettivi definiti per ogni ambito.<br />

Per ogni ATO si sono in<strong>di</strong>viduate le azioni e i potenziali impatti; gli in<strong>di</strong>catori utilizzati per la costruzione<br />

delle seguenti matrici sono principalmente i seguenti:<br />

Impatto positivo elevato - impatto <strong>di</strong>retto <strong>–</strong> matrice principale interessata<br />

Impatto positivo minore <strong>–</strong> matrice non <strong>di</strong>rettamente interessata<br />

Impatto negativo lieve <strong>–</strong> matrice non <strong>di</strong>rettamente interessata<br />

Impatto negativo elevato - impatto <strong>di</strong>retto <strong>–</strong> matrice principale interessata<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazi<br />

one <strong>di</strong> vegetazione con<br />

funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica<br />

Frammentazione della<br />

rete ecologica<br />

Conservazione/tutela dei<br />

paesaggi consolidati<br />

Miglioramento della<br />

qualità paesaggistica<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />

ambientale -<br />

mantenimento suolo<br />

agricolo<br />

Maggiore qualità dei<br />

sistemi legati alla<br />

risorsa acqua<br />

fruizione (sostenibile)<br />

del territorio<br />

INDICATORE DI<br />

IMPATTO<br />

elementi lineari vegetali<br />

tutelati (“convertiti in sup.<br />

nell'ipotesi <strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza<br />

per elemento lineare) /<br />

superficie ATO<br />

superficie barriere <strong>di</strong><br />

mitigazione/superficie ATO<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />

(riduzione dei punteggi nell’ipotesi<br />

<strong>di</strong> massima attuazione delle<br />

previsioni del PAT)<br />

corridoi ecologici<br />

/interruzioni nuova viabilità<br />

(barriere infrastrutturali)<br />

superficie boscata/superficie<br />

ATO<br />

vincolo superficie boscata<br />

(tav. 1)/zona <strong>di</strong> tutela PAT<br />

(tav. 4)<br />

Coni visuali<br />

km barriere <strong>di</strong><br />

mitigazione/elementi da<br />

mitigare (viabilità principale)<br />

superficie zone <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale (invarianti<br />

ambientali)/ superficie ATO<br />

zone <strong>di</strong> tutela ambientale<br />

(invarianti ambientali)/<br />

strategie <strong>di</strong> tutela (tav. 4)<br />

superficie destinata alla<br />

tutela e valorizzazione degli<br />

assetti agricoli/superficie<br />

ATO<br />

numero opere incongrue<br />

sup. elementi detrattori<br />

(oggetto <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />

sup. cave+<strong>di</strong>scariche/<br />

elementi <strong>di</strong> degrado<br />

(previsione azioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)<br />

zone <strong>di</strong> ammortizzazione e<br />

transizione/superficie ATO<br />

lunghezza corsi d'acqua<br />

principali tutelati come<br />

corridoio ecologici/ lunghezza<br />

corsi d'acqua principali<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili<br />

(m)<br />

Aria -clima<br />

mitigazione<br />

degli impatti<br />

(emissioni)<br />

generati dalla<br />

infrastrutture<br />

e/o attività<br />

produttive<br />

mitigazione<br />

degli impatti<br />

(emissioni)<br />

generati dalla<br />

infrastrutture<br />

e/o attività<br />

produttive<br />

mantenimento<br />

sup. permeabili<br />

acqua<br />

Interruzione<br />

reticolo<br />

idrografico<br />

mantenimento<br />

sup. permeabili<br />

(possibile<br />

infiltrazione<br />

acqua)<br />

migliore qualità<br />

del sistema<br />

ambientale<br />

rappresentato<br />

dal<br />

fiume/canale<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

suolo<br />

mantenimento<br />

sup. agricole <strong>di</strong><br />

valenza<br />

mantenimento<br />

sup. agricole<br />

riqualificazione<br />

suoli<br />

compromessi<br />

dalle attività <strong>di</strong><br />

cava<br />

mantenimento<br />

suoli<br />

permeabili - no<br />

impatti per<br />

l'espansione<br />

e<strong>di</strong>lizia<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

mantenimento<br />

elementi lineari<br />

caratterizzati<br />

per la<br />

<strong>di</strong>versificazione<br />

<strong>di</strong> habitat<br />

creazione <strong>di</strong><br />

elementi lineari<br />

caratterizzati<br />

per la<br />

<strong>di</strong>versificazione<br />

<strong>di</strong> habitat<br />

Per<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità n a<br />

livello locale<br />

Interruzione<br />

connessione<br />

ecologica<br />

conservazione<br />

e tutela delle<br />

aree boscate<br />

creazione <strong>di</strong><br />

elementi lineari<br />

caratterizzati<br />

per la<br />

<strong>di</strong>versificazione<br />

<strong>di</strong> habitat<br />

conservazione<br />

e tutela delle<br />

aree con<br />

valenza<br />

ambientale<br />

zone finalizzate<br />

al<br />

mantenimento<br />

<strong>di</strong> varchi (no<br />

cucitura tra i<br />

sistemi<br />

inse<strong>di</strong>ativi)<br />

continuità della<br />

rete ecologica<br />

paesaggio<br />

mantenimento<br />

elementi lineari<br />

caratterizzanti<br />

il paesaggio<br />

Mantenime<br />

nto paesaggi<br />

caratterizzan<br />

ti il luogo<br />

Tutela delle<br />

visuali<br />

mitigazione<br />

paesaggistica<br />

delle opere<br />

verso il<br />

territorio<br />

agricolo o<br />

l’e<strong>di</strong>ficato<br />

conservazione<br />

del paesaggio<br />

agrario<br />

riqualificazione<br />

ambiti <strong>di</strong> cava<br />

quali elementi<br />

detrattori del<br />

paesaggio<br />

agrario in cui<br />

sono inseriti<br />

valorizzazione<br />

del paesaggio<br />

(dal punto <strong>di</strong><br />

vista del<br />

fruitore che lo<br />

patrimonio<br />

migliore qualità<br />

inse<strong>di</strong>ativa:<br />

spostamento<br />

attività<br />

produttive fuori<br />

contesto (in<br />

ambiti agricoli<br />

o nuclei<br />

residenziali)<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

2011<br />

Economia e<br />

società<br />

possibilità per<br />

le aziende<br />

esistenti <strong>di</strong><br />

continuare<br />

l'attività e/o<br />

svilupparsi<br />

ulteriormente<br />

fruizione<br />

(sostenibile)<br />

del territorio


Connessione con il<br />

sistema territoriale e/o<br />

miglioramento<br />

dell'accessibilità<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

agli "impatti" delle<br />

infrastrutture<br />

(azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />

mitigazione degli impatti<br />

generati dalla<br />

infrastrutture<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong><br />

abitazioni<br />

Aumento del consumo<br />

<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie<br />

prime,…):<br />

sviluppo rete<br />

stradale/superficie ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

km rete sovralocale che non<br />

attraversa i centri abitati/km<br />

rete sovralocale totale<br />

km rete sovralocale che non<br />

attraversa i centri abitati/km<br />

rete sovralocale totale<br />

no<strong>di</strong> rete principale da<br />

riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />

principale<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili<br />

popolazione entro una fascia<br />

<strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />

(via Stazione)/popolazione<br />

totale<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

lunghezza barriere <strong>di</strong><br />

mitigazione/lunghezza viale<br />

Europa<br />

lunghezza barriere <strong>di</strong><br />

mitigazione/lunghezza nuove<br />

infrastrutture<br />

volumetria<br />

residenziale/abitanti<br />

consumi elettrici<br />

consumi gas metano<br />

Consumi <strong>di</strong> acqua<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

aumento delle fragilità<br />

del territorio<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong><br />

particolare valenza<br />

ambientale<br />

inquinamento<br />

elettromagnetico<br />

Miglioramento della<br />

qualità<br />

architettonica/della<br />

qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

Tutela del patrimonio<br />

storico-monumentale<br />

superficie<br />

urbanizzata/superficie ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità<br />

(riduzione della permeabilità<br />

nell'ipotesi <strong>di</strong> attuazione massima<br />

delle previsioni del PAT)<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />

idonee<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in invarianti<br />

ambientali<br />

superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />

residenziale all'interno delle<br />

fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />

elettrodotti<br />

aree <strong>di</strong><br />

riqualificazione/superficie<br />

ATO<br />

numero opere<br />

incongrue/superficie ATO<br />

centro storico tutela<br />

PAT/superficie ATO<br />

centro storico tutela<br />

PAT/centro storico BD PTCP<br />

numero e<strong>di</strong>fici tutelati<br />

miglioramento<br />

a livello locale<br />

della qualità<br />

dell'aria<br />

(mitigazione<br />

ruomori ed<br />

emissioni da<br />

traffico)<br />

No<br />

infiltrazioni<br />

acqua - no<br />

ricarica falde<br />

frattura nel<br />

sistema<br />

idrografico<br />

minore<br />

maggior<br />

consumi <strong>di</strong><br />

acqua (per<br />

incremento<br />

utenti)<br />

165<br />

impermeabilizz<br />

azione del<br />

suolo<br />

Consumo <strong>di</strong><br />

suolo -<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

Consumo <strong>di</strong><br />

suolo -<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

Potenziale<br />

aumento delle<br />

fragilità<br />

limitazione del<br />

consumo <strong>di</strong><br />

suolo agricolo<br />

integro (utilizzo<br />

suolo già<br />

compromesso)<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

frattura delle<br />

rete ecologica<br />

locale<br />

aumento<br />

dell'inquinamen<br />

to locale in<br />

ambito agricolo<br />

Per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

naturalità della<br />

zona<br />

può ammirare<br />

Fruizione del<br />

paesaggio<br />

miglior<br />

inserimento<br />

paesaggistico<br />

dell'infrastruttur<br />

a esistente<br />

Peggiorament<br />

o qualità del<br />

paesaggio<br />

riqualificazione<br />

del patrimonio<br />

esistente<br />

migliore qualità<br />

inse<strong>di</strong>ativa per<br />

lo spostamento<br />

<strong>di</strong> attività<br />

produttive fuori<br />

contesto<br />

tutela dei centri<br />

storici<br />

tutela degli<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

particolare<br />

pregio storicoarchitettonico<br />

Riduzione<br />

inquinamento e<br />

rumore in zone<br />

residenziali<br />

Spostament<br />

o emissioni<br />

in zone<br />

agricole<br />

mitigazione<br />

(per l'effetto <strong>di</strong><br />

assobimento<br />

da parte della<br />

barriera<br />

vegetale) <strong>di</strong><br />

rumori ed<br />

emissioni da<br />

traffico<br />

aumento dei<br />

consumi (per<br />

incremento<br />

utenti)<br />

aumento dei<br />

consumi (per<br />

incremento<br />

utenti)<br />

aumento<br />

produzione <strong>di</strong><br />

rifiuti (per<br />

incremento<br />

utenti)<br />

riduzione degli<br />

impatti<br />

(emissioni -<br />

rumori) a livello<br />

locale generati<br />

dall'attività ora<br />

in essere<br />

2011<br />

Miglioramento<br />

delle<br />

connessioni<br />

sovralocali<br />

accessibilità<br />

(spostamenti<br />

agevolati nelle<br />

connessioni<br />

sovrlocali)<br />

maggiore<br />

sicurezza per<br />

gli utenti deboli<br />

(per riduzione<br />

traffico nelle<br />

zone centrali<br />

e/o sistemi <strong>di</strong><br />

rallentamento<br />

del traffico)<br />

maggiore<br />

sicurezza per<br />

gli utenti deboli<br />

se si attivano<br />

sistemi <strong>di</strong><br />

maggior<br />

sicurezza negli<br />

incroci<br />

Accessibilità<br />

per gli utenti<br />

deboli<br />

riduzione<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

interessata<br />

dagli effetti del<br />

traffico<br />

aumento<br />

dell'offerta<br />

residenziale<br />

Incremento<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta a inq.<br />

Elettrom.<br />

miglioramento<br />

dell'ambiente<br />

locale<br />

tutela delle<br />

zone che<br />

rivestono<br />

particolare<br />

importanza<br />

nella storia del<br />

paese<br />

tutela <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

o complessi<br />

che rivestono<br />

particolare<br />

importanza


consolidamento dei<br />

nuclei esistenti<br />

Aumento della dotazione<br />

<strong>di</strong> servizi<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />

produttive / commerciali<br />

/ <strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo<br />

sviluppo dell'economia<br />

locale per la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

emissioni e rumori<br />

generati dalle attività<br />

produttive<br />

Attivazione sistemi <strong>di</strong><br />

perequazione<br />

(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />

Sistemi più efficaci per<br />

lo sfruttamento delle<br />

risorse (efficienza<br />

energetica, ecc)<br />

contesti figurativi/superficie<br />

ATO<br />

contesti complessi<br />

monumentali/superficie ATO<br />

numero contesti complessi<br />

monumentali/numero ville<br />

venete (complessi)<br />

aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong>ffusa/superficie ATO<br />

Standard servizi: istruzione<br />

Standard servizi: verde,<br />

gioco e sport<br />

Standard servizi: attrezzature<br />

<strong>di</strong> interesse comune<br />

Standard servizi: parcheggio<br />

superfici a destinazione<br />

produttiva/superficie ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

superfici a destinazione<br />

commerciale<strong>di</strong>rezionale/superficie<br />

ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

occupati/numero posti <strong>di</strong><br />

lavori<br />

% popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />

zone produttive-artigianali<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

Operazioni attivate con i<br />

sistemi della perequazione o<br />

cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio o<br />

compensazione<br />

Sistemi <strong>di</strong> risparmio<br />

energetico <strong>–</strong> bio-architettura -<br />

BAP<br />

numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />

ristrutturazioni) che applicano<br />

sistemi <strong>di</strong> recupero e<br />

risparmio dell'acqua/numero<br />

totale nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />

ristrutturazioni)<br />

Miglioramento<br />

qualità dell’aria<br />

a livello locale<br />

Miglioramento<br />

qualità dell’aria<br />

a livello locale<br />

attivazione <strong>di</strong><br />

sistemi con<br />

consumi <strong>di</strong><br />

acqua minori<br />

attivazione <strong>di</strong><br />

sistemi con<br />

consumi <strong>di</strong><br />

acqua minori<br />

166<br />

Mantenimento<br />

suolo<br />

permeabile<br />

(se pur limitato)<br />

consumo <strong>di</strong><br />

suolo<br />

(se pur limitato)<br />

consumo <strong>di</strong><br />

suolo<br />

Consumo <strong>di</strong><br />

suolo -<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

Consumo <strong>di</strong><br />

suolo -<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

mantenimento<br />

delle visuali<br />

verso gli e<strong>di</strong>fici<br />

e complessi <strong>di</strong><br />

maggior<br />

importanza<br />

mantenimento<br />

delle visuali<br />

verso gli e<strong>di</strong>fici<br />

e complessi <strong>di</strong><br />

maggior<br />

importanza<br />

consolidament<br />

o dei nuclei<br />

sparsi e che<br />

spesso<br />

rappresentano<br />

nuclei storici<br />

ra<strong>di</strong>cati nel<br />

territorio locale<br />

Potenziale<br />

aumento<br />

traffico indotto<br />

Aumento<br />

emissioni<br />

inquinanti<br />

Potenziale<br />

aumento<br />

traffico indotto<br />

Aumento<br />

emissioni<br />

inquinanti<br />

attivazione <strong>di</strong><br />

sistemi con<br />

emissioni<br />

ridotte rispetto<br />

ai tra<strong>di</strong>zionali<br />

attivazione <strong>di</strong><br />

sistemi con<br />

emissioni<br />

ridotte rispetto<br />

ai tra<strong>di</strong>zionali<br />

attivazione <strong>di</strong><br />

sistemi con<br />

emissioni<br />

ridotte rispetto<br />

ai tra<strong>di</strong>zionali<br />

2011<br />

nella storia del<br />

paese<br />

possilbilità <strong>di</strong><br />

riqualificazione<br />

e<br />

miglioramento<br />

delle dotazioni<br />

nei nuclei in<br />

ambito agricolo<br />

maggior<br />

dotazione <strong>di</strong><br />

servizi<br />

Risposta ella<br />

domanda<br />

espressa dal<br />

mercato<br />

Aumento<br />

dell’offerta <strong>di</strong><br />

posti <strong>di</strong> lavoro<br />

Popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta agli<br />

inquinanti da<br />

attività<br />

produttiva<br />

sostenibilità<br />

economica<br />

degli interventi<br />

- maggiore<br />

probabilità <strong>di</strong><br />

realizzazione<br />

delle previsioni


6.1.1 La valutazione degli in<strong>di</strong>catori<br />

167<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Il punteggio dell’impatto è attribuito in base:<br />

- al valore dell’in<strong>di</strong>catore<br />

- alla matrice ambientale <strong>di</strong> riferimento (*2 se <strong>di</strong>rettamente interessata e *1 se non <strong>di</strong>rettamente<br />

interessata)<br />

< 10 Da - 4 a - 8 da -1 a - 3 da 0 a 3 da 4 a 8 > 10<br />

* in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> un’azione <strong>di</strong> mitigazione introdotta per mitigare impatti negativi rilevati in sede <strong>di</strong> valutazione<br />

ATO 1<br />

Obiettivi<br />

PAT<br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

Azioni/<br />

strategie<br />

PAT<br />

A_a<br />

A_b<br />

A_c<br />

A_d<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_2 M_d<br />

P_1<br />

P_2<br />

P_b<br />

P_a<br />

P_c<br />

IMPATTI<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione<br />

con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica<br />

Conservazione/tutela dei paesaggi<br />

consolidati<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

MATRICI AMBIENTALI<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Impatti<br />

cumulativi<br />

1 2 2 5<br />

4 4<br />

Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

mantenimento suolo agricolo<br />

Maggiore qualità dei sistemi legati alla risorsa<br />

acqua<br />

6 6 2 14<br />

4 2 6<br />

fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 3<br />

Connessione con il sistema territoriale e/o<br />

miglioramento dell'accessibilità<br />

-1 -2 -1 1 2 -1<br />

*mitigazione degli impatti generati dalla<br />

infrastrutture<br />

2 2 2 6<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie prime,…):<br />

1 -1<br />

1 -1<br />

1 -1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />

Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -1 2 1<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />

commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />

-4 -2 2 -4<br />

consumo <strong>di</strong> suolo -2 -10 -12<br />

aumento delle fragilità del territorio No impatto<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />

ambientale<br />

No impatto<br />

2011


168<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Miglioramento della qualità<br />

architettonica/della qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

2 2<br />

Tutela del patrimonio storico-monumentale 4 4 2 10<br />

consolidamento dei nuclei esistenti 4 4 8<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a emissioni<br />

e rumori generati dalle attività produttive<br />

Potenziali offerte per lo sviluppo<br />

-2 -2 -4<br />

dell'economia locale per la creazione <strong>di</strong> nuovi<br />

posti <strong>di</strong> lavoro<br />

2 2<br />

2011


ATO 2<br />

Obiettivi<br />

PAT<br />

A_1<br />

A_2<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_3<br />

Azioni/str<br />

ategie<br />

PAT<br />

A_a<br />

A_c<br />

A_d<br />

I_a<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

P_2 P_a<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />

vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />

Conservazione/tutela dei paesaggi<br />

consolidati<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

suolo<br />

169<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici e<br />

rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Impatti<br />

cumulativi<br />

1 4 2 7<br />

0 0 0 2 3 0 0 0 5<br />

Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

mantenimento suolo agricolo<br />

Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />

risorsa acqua<br />

2 2 2 6<br />

4 2 6<br />

fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 3<br />

*mitigazione degli impatti generati dalla<br />

infrastrutture<br />

2 2 2 6<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie prime,…):<br />

1<br />

1<br />

1<br />

-1<br />

-1<br />

-1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />

consumo <strong>di</strong> suolo -1 -6 -7<br />

aumento delle fragilità del territorio No impatto<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />

ambientale<br />

Miglioramento della qualità<br />

No impatto<br />

architettonica/della qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

1 4 1 1 7<br />

Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />

4 2 6<br />

consolidamento dei nuclei esistenti - 4 4 0<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />

commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />

-2 -1 1 -2<br />

Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi 1 2 1<br />

2011


ATO 3<br />

Obiettivi<br />

PAT<br />

A_1<br />

A_3<br />

I_3<br />

M_1<br />

M_2<br />

IMPATTO<br />

Azioni/str<br />

ategie<br />

PAT<br />

A_a<br />

A_b<br />

A_c<br />

I_c<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_a<br />

M_b<br />

M_d<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />

vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

170<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici<br />

e rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Impatti<br />

cumulativi<br />

2 4 1 7<br />

Frammentazione della rete ecologica -2 -1 -1 -4<br />

Conservazione/tutela dei paesaggi<br />

consolidati<br />

2 2<br />

Miglioramento della qualità paesaggistica 2 2 4 8<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

mantenimento suolo agricolo 1 1 4 2 4 4<br />

Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />

risorsa acqua<br />

4 2 6<br />

Connessione con il sistema territoriale<br />

e/o miglioramento dell'accessibilità<br />

-2 -4 -2 2 -6<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli<br />

"impatti" delle infrastrutture<br />

-2 4 2<br />

*mitigazione degli impatti generati dalla<br />

infrastrutture<br />

2 2 2 6<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 2 2<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie prime,…):<br />

1<br />

1<br />

1<br />

-1<br />

-1<br />

-1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti 1 -1<br />

consumo <strong>di</strong> suolo -1 -8 -9<br />

aumento delle fragilità del territorio 0 No impatto<br />

inquinamento elettromagnetico 0 No impatto<br />

Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />

0 4 2 6<br />

consolidamento dei nuclei esistenti -4 4 0<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />

commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />

-2 -1 1 -2<br />

Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -1 2 1<br />

16<br />

2011


ATO 4<br />

Obiettivi<br />

PAT<br />

A_1<br />

A_3<br />

I_1<br />

I_2<br />

I_3<br />

M_1<br />

M_2<br />

P_1<br />

P_2<br />

Azioni/str<br />

ategie<br />

PAT<br />

A_a<br />

A_c<br />

I_a<br />

I_b<br />

I_c<br />

I_d<br />

I_e<br />

I_f<br />

I_g<br />

I_h<br />

M_a<br />

M_b<br />

M_c<br />

M_d<br />

P_a<br />

P_b<br />

P_c<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />

vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />

vegetazione con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o connessione ecologica<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

suolo<br />

171<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici<br />

e rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Impatti<br />

cumulativi<br />

2 1 3<br />

2 4 6<br />

4 4<br />

2 2 1 5<br />

Frammentazione della rete ecologica -1 -1 -2<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

mantenimento suolo agricolo<br />

4 4 0 2 10<br />

Maggiore qualità dei sistemi legati alla<br />

risorsa acqua<br />

2 1 3<br />

Connessione con il sistema territoriale<br />

e/o miglioramento dell'accessibilità<br />

-2 -4 -2 4 -4<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli<br />

"impatti" delle infrastrutture<br />

-1 2 1<br />

mitigazione degli impatti generati dalla<br />

infrastrutture<br />

2 2 2 6<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 4 4<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie prime,…):<br />

-2<br />

-2<br />

-2<br />

-2<br />

-2<br />

-2<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti -2 -2<br />

consumo <strong>di</strong> suolo -2 -12 -14<br />

aumento delle fragilità del territorio -1 -1<br />

2011


per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />

ambientale<br />

172<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

No impatto<br />

inquinamento elettromagnetico No impatto<br />

Miglioramento della qualità<br />

architettonica/della qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

2 8 2 2 14<br />

Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />

2 4 10 5 21<br />

consolidamento dei nuclei esistenti -2 2 0<br />

Aumento della dotazione <strong>di</strong> servizi -2 4 2<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />

-2 -1 1 -2<br />

commerciali / <strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo sviluppo<br />

dell'economia locale per la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

emissioni e rumori generati dalle attività<br />

produttive<br />

2 2<br />

-4 -4 -8


6.1.2 Valutazione del carico inse<strong>di</strong>ativo<br />

173<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Il <strong>di</strong>mensionamento è uno degli elementi car<strong>di</strong>ne della pianificazione urbanistica <strong>di</strong> scala comunale: si tratta<br />

<strong>di</strong> un’azione che genera “carico urbanistico” portando, conseguentemente (e inevitabilmente), da azioni che<br />

generano impatti negativi in termini <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> suolo e maggior utilizzo <strong>di</strong> risorse primarie, ma che allo<br />

stesso tempo è con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sviluppo e crescita. Per questi motivi, il <strong>di</strong>mensionamento è anche oggetto<br />

della V.A.S.<br />

L’aumento del carico urbanistico programmato dal PAT, infatti, può determinare effetti su più fronti e<br />

principalmente:<br />

- nuova domanda <strong>di</strong> risorse (incremento dei consumi energetici; incremento dell’utilizzo <strong>di</strong> materie prime<br />

per la realizzazione degli e<strong>di</strong>fici, …);<br />

- nuovi reflui ed alterazioni (emissioni in atmosfera, scarichi, …);<br />

- nuova richiesta <strong>di</strong> mobilità;<br />

- scelte localizzative<br />

Si tratta <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> pressione e, ai fini della valutazione <strong>di</strong> sostenibilità del Piano, assume particolare<br />

importanza il numero degli abitanti che può essere stimato in funzione delle previsioni <strong>di</strong> espansione<br />

residenziale del piano e la scelta localizzativa (dove si andrà ad occupare suolo).<br />

carico inse<strong>di</strong>ativo (mc e mq) previsto dal piano<br />

Residenziale<br />

Produttivo-artigianale<br />

commerciale, <strong>di</strong>rezionale, ricettivoturistico<br />

2011<br />

57.300 mc Nuova e<strong>di</strong>ficazione (previsioni PAT)<br />

36.700 mc Riqualificazione opere incongrue<br />

150.000 mc<br />

Capacità residue del PRG, lotti liberi,<br />

e<strong>di</strong>ficazioni puntuali)<br />

190.000 mc<br />

Riqualificazione/riconversione in aree <strong>di</strong><br />

ristrutturazione<br />

434.000 mc Complessivi residenziale<br />

80.000 mq<br />

(ST)<br />

10.000 mq<br />

(ST)<br />

106.000 mq<br />

(ST)<br />

Per il trasferimento delle attività da zona<br />

impropria, ambiti <strong>di</strong> riqualificazione e<br />

riconversione o in zone non ampliabili<br />

nell’ambito <strong>di</strong> ampliamento specifico<br />

(localizzazione preferenziale = zona della<br />

Molina)<br />

Rior<strong>di</strong>no della zona occupata dall’attività<br />

<strong>di</strong> lavorazione inerti (lungo il Timonchio)<br />

per nuove attività produttive e/o<br />

l’ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />

196.000 mq Complessivi produttivi-artigianali<br />

40.000 mq<br />

(SLP)<br />

40.000 mq<br />

In contesti specializzati e non rientranti<br />

tra le potenzialità ammesse nelle zone<br />

residenziali<br />

Complessivi commerciale, <strong>di</strong>rezionale,<br />

ricettivo-turistico<br />

carico <strong>di</strong> nuovi abitanti previsti dal piano<br />

Dai dati precedentemente descritti emerge che:<br />

a) il Piano prevede ulteriori 434.000 mc residenziali totali (comprensivi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione, zone<br />

residue del PRG, ampliamenti);<br />

b) dall’analisi relativa all’attività e<strong>di</strong>lizia degli ultimi 10 anni (ve<strong>di</strong> matrice Popolazione) emerge che ad<br />

ogni abitante corrispondono, in me<strong>di</strong>a, 220 26 mc;<br />

c) il carico inse<strong>di</strong>ativo residenziale previsto dal piano è quin<strong>di</strong> pari a 434.000/220 = 1.972 27 abitanti<br />

inse<strong>di</strong>abili;<br />

26 Valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un alloggio = 547 mc<br />

Componenti me<strong>di</strong> per famiglia = 2,56<br />

Volume per residente = (547/2,56) 213,7 mc/ab


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

d) la somma tra la popolazione residente e la popolazione inse<strong>di</strong>abile porta ad una previsione per il<br />

2010 <strong>di</strong> 11.500 abitanti.<br />

Come è stato definito il carico <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione residenziale?<br />

Le operazioni del PAT:<br />

I. La stima della volumetria abitante<br />

a) è stata considerata l’attività e<strong>di</strong>lizia (dati istat) del decennio 1995-2005 in cui si è prodotto,<br />

ogni anno, in me<strong>di</strong>a, 30.000 mc <strong>di</strong> nuova volumetria residenziale;<br />

b) il volume me<strong>di</strong>o per alloggio è pari a 547 mc;<br />

c) i componenti me<strong>di</strong>a per famiglia sono pari a 2,56 ab/famiglia<br />

quin<strong>di</strong>, nell’ipotesi che ad ogni alloggio corrisponda una famiglia: 547/2,56 = 213,7 mc/ab<br />

II. La stima crescita della popolazione per i prossimi 10 anni<br />

d) confronto tra gli scenari previsti dal PTCP (adozione 2006); stima della popolazione<br />

aggiuntiva per il comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> al 2019:<br />

i. ipotesi A: + 1.120 ab; + 490 famiglie)<br />

ii. ipotesi B1: + 2.270 ab; + 950 famiglie)<br />

iii. ipotesi B2: + 1.642 ab; + 699 famiglie)<br />

la popolazione prevista dal PAT doveva rientrare in questo range: 490


CARICO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO-ARTIGIANALE<br />

Il PAT prevede:<br />

80.000 mq<br />

41 %<br />

106.000 mq<br />

54%<br />

10.000 mq<br />

5%<br />

175<br />

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finalizzati al trasferimento delle attività produttive ora localizzate in zona impropria, in<br />

ambiti destinati alla riqualificazione e riconversione o in zone non ampliabili, nelle<br />

previste zone <strong>di</strong> ampliamento a destinazione produttiva, con la preferenza (ve<strong>di</strong><br />

allegato ATO) per la zona della Molina<br />

per nuove attività e/o l’ampliamento <strong>di</strong> quelle esistenti<br />

Per la zona destinata alla lavorazione <strong>di</strong> inerti localizzata lungo il Timonchio, così da<br />

permettere un rior<strong>di</strong>no dell’area<br />

La localizzazione delle aree produttive da trasferire nella zona della Molina, così come l’ampliamento della<br />

stessa, è coerente con gli in<strong>di</strong>rizzi dei piani sovraor<strong>di</strong>nati, PTCP in primo luogo, dal momento che persegue<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> “razionalizzazione delle aree per inse<strong>di</strong>amenti produttivi, oggi ridondanti, anche attraverso la<br />

rilocalizzazione delle attività nelle aree ecologicamente attrezzabili”; inoltre l’area è in<strong>di</strong>viduata come<br />

“ampliabile” e l’accessibilità è alta.<br />

Il completamento della zona industriale-artigianale nord-est è compatibile con la previsione de<br />

collegamento al sistema infrastrutturale territoriale con il prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo (asse Nord-Sud) e<br />

il prolungamento <strong>di</strong> via del Progresso (verso Est).<br />

La saturazione delle aree a nord comprese tra la viabilità territoriale (via Maestri del Lavoro e variante SP<br />

46) e il polo industriale <strong>di</strong> Schio e Zanè favorisce il potenziamento del polo <strong>di</strong> Schio e sono localizzate in una<br />

zona fortemente compromessa dalle infrastrutture viarie esistenti e <strong>di</strong> progetto.<br />

2011


7. COMPARAZIONE TRA ALTERNATIVE<br />

7.1 Valutazione azione critiche e mitigazione impatti<br />

176<br />

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In base a quanto emerso dall’analisi precedente si sono in<strong>di</strong>viduate le azioni più critiche/problematiche,<br />

ovvero:<br />

A) le azioni più complesse dal punto <strong>di</strong> vista della gestione/fattibilità: trasferimento delle attività fori<br />

zona, ricomposizione del tessuto urbano.<br />

B) gli aspetti critici emersi nella fase <strong>di</strong> analisi ma che non trovano risposta nelle azioni del PAT:<br />

Rio delle Pietre<br />

C) le azioni che generano maggiori impatti a livello ambientale: bretella viaria <strong>di</strong> collegamento tra il<br />

nucleo <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> e la zona produttiva <strong>di</strong> Schio<br />

Per ogni una <strong>di</strong> queste si sono realizzate delle valutazioni più approfon<strong>di</strong>te e, per semplicità e chiarezza <strong>di</strong><br />

lettura, i risultati sono stati riportati nelle seguenti “schede”. Per ogni “scheda” sono ripresi i potenziali impatti<br />

positivi e negativi che l’intervento previsto dal piano può generare, le alternative valutate, i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong><br />

debolezza <strong>di</strong> ogni alternativa, le considerazioni finali relative alla scelta effettuata. In alcuni casi sono<br />

in<strong>di</strong>cate particolari prescrizioni e in<strong>di</strong>cazioni per correggere/mitigare gli impatti.<br />

2011


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SCHEDA A1 - Trasformazione della attività fuori zona, ricomposizione del tessuto e<strong>di</strong>lizio<br />

Obiettivo Riqualificazione delle aree centrali, riduzione delle conflittualità tra destinazioni d’uso<br />

(produttiva <strong>–</strong> residenziale/servizi), ristrutturazione (anche con trasferimento) delle attività<br />

incompatibili<br />

localizzazione ambito produttivo localizzato nel centro<br />

residenziale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong><br />

Azioni critiche (definite critiche per le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> attuazione delle strategie: costi elevati, alta conflittualità<br />

<strong>di</strong> interessi, molteplicità degli attori coinvolti, ecc)<br />

a) Riconversione-riqualificazione delle zone produttive attestate su via Vittorio Veneto<br />

b) Trasferimento delle attività incompatibili (Rossifloor) con il contesto inse<strong>di</strong>ativo<br />

residenziale limitrofo<br />

c) In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuove superfici produttive (“zona <strong>di</strong> atterraggio”) per le attività<br />

inse<strong>di</strong>ate nell’area e oggetto <strong>di</strong> trasferimento<br />

Impatti negativi<br />

criticità:<br />

Impatti positivi:<br />

Alternative:<br />

▪ Consumo e impermeabilizzazione del suolo (nella zona <strong>di</strong> “atterraggio” delle attività da<br />

trasferire).<br />

▪ Aumento rumore, traffico, <strong>di</strong>sturbo …. generato dai lavori <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione (prima) e<br />

ristruttruazione/nuova costruzione (dopo)<br />

▪ Incertezza nella fattibilità degli interventi (elevato costo economico, necessità <strong>di</strong><br />

trovare un accordo tra i proprietari, ecc)<br />

▪ Diminuzione emissioni in atmosfera (a livello locale <strong>di</strong>minuzione popolazione esposta<br />

all’inquinamento generato dalle attività produttive ora presenti)<br />

▪ Potenziale aumento offerta abitazioni e servizi (nel caso <strong>di</strong> ristrutturazione con cambio<br />

<strong>di</strong> destinazione d’uso)<br />

▪ Recupero dell’esistente: miglioramento della qualità inse<strong>di</strong>ativa derivante dalla<br />

demolizione <strong>di</strong> strutture non inserite nel tessuto residenziale circostante e<br />

realizzazione <strong>di</strong> tessuti coerenti. Utilizzo aree già compromesse senza sfruttamento <strong>di</strong><br />

territorio ancora “integri”<br />

A1.1 Lasciare la situazione inalterata (previsioni PRG vigente)<br />

A1.2 Trasferire tutte le attività<br />

A1.3 Riconversione dell’ambito della RossiFloor e ristrutturazione (con possibile<br />

trasferimento) per la rimanente zona<br />

Nelle ipotesi <strong>di</strong> trasferimento delle attività si sono valutate altre alternative (descritte<br />

nella successiva “scheda” perché collegate alla riqualificazione delle zone <strong>di</strong> cava):<br />

A1.A trasferimento in aree idonee (ambiti <strong>di</strong> trasformazione produttiva previsti<br />

dal PAT: consolidato produttivo e potenziali ampliamenti)<br />

A1.B trasferimento nell’area ex-cava (ATE 5)<br />

177<br />

2011


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Alternativa “A1”<br />

Mantenere le attuali destinazioni del PRG (con potenzialità e<strong>di</strong>ficatorie esaurite per l’ambito della Rossifloor e<br />

limitati ampliamenti per le zone D1-15,16,17)<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Persistono i problemi legati al traffico (mezzi pesanti<br />

in centro abitato) e rimangono le aziende quali<br />

elementi detrattori del paesaggio<br />

Popolazione continuamente esposta alle emissioni e<br />

rumori generati dalle attività in ambito residenziale;<br />

Potenziale incremento delle conflittualità nel caso <strong>di</strong><br />

ulteriore saturazione delle zone D1<br />

Comparazione con le altre alternative<br />

Non raggiunge gli obiettivi prefissati e non si elimina<br />

nessuna delle criticità evidenziate in fase <strong>di</strong> analisi<br />

Non c’è consumo <strong>di</strong> suolo agricolo<br />

Non ci sono costi aggiuntivi<br />

178<br />

2011


Alternativa “A2”<br />

Trasferimento delle attività produttive-artigianali<br />

179<br />

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Alternativa “A3”<br />

Riconversione dell’ambito della RossiFloor e<br />

ristrutturazione (con possibile trasferimento) per la<br />

rimanente zona<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Costi <strong>di</strong> trasferimento;<br />

Difficoltà <strong>di</strong> attuazione<br />

degli interventi per il<br />

coinvolgimento <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi attori;<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

agricolo (nel lugo <strong>di</strong><br />

“atterraggio” delle<br />

attività)<br />

Comparazione con le altre alternative<br />

costi più elevati;<br />

rischio più elevato che<br />

gli interventi previsti<br />

non si concretizzino per<br />

il mancato accordo tra i<br />

soggetti coinvolti<br />

Miglioramento qualità<br />

urbana: eliminazione <strong>di</strong><br />

elementi detrattori;<br />

Diminuzione della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta al<br />

rumore e alle<br />

emissioni;<br />

<strong>di</strong>minuzione traffico<br />

pesante in centro<br />

abitato;<br />

miglioramento area a<br />

servizi e offerta <strong>di</strong><br />

abitazioni nel caso <strong>di</strong><br />

ristrutturazione della<br />

zona con destinazione<br />

residenziale/servizi<br />

raggiungimento<br />

completo dell’obiettivo<br />

<strong>di</strong> riqualificazione delle<br />

aree centrali con<br />

eliminazione delle<br />

attività non compatibili<br />

Costi <strong>di</strong> trasferimento;<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

agricolo (nel lugo <strong>di</strong><br />

“atterraggio” delle<br />

attività che si<br />

trasferiscono);<br />

ristrutturazione limitata<br />

(rispetto l’ipo<br />

Comparazione con le altre alternative<br />

costi elevati per il<br />

trasferimento della<br />

Rossifloor;<br />

rimangono (almeno nel<br />

breve periodo)<br />

potenziali<br />

incompatibilità tra zone<br />

a <strong>di</strong>versa destinazione<br />

riqualificazione della<br />

zona centrale:<br />

miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa per<br />

la sostituzione e<strong>di</strong>lizia<br />

dell’area Rossifloor;<br />

Diminuzione della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta al<br />

rumore e alle emissioni<br />

(per trasferimento<br />

RossiFloor);<br />

Limitato incremento<br />

dell’ offerta <strong>di</strong> abitazioni<br />

e servizi;<br />

<br />

riqualificazione<br />

dell’area che genera le<br />

problematiche maggiori<br />

in termini <strong>di</strong><br />

conflittualità con il<br />

sistema della<br />

residenza;<br />

se pur limitato, rispetto<br />

all’ipotesi “b” si<br />

raggiunge un<br />

miglioramento della<br />

qualità inse<strong>di</strong>ativa con<br />

la ristrutturazione<br />

dell’area Rossifloor;<br />

il trasferimento delle<br />

altre attività potrà esser<br />

attuato anche in un<br />

secondo tempo<br />

Valutazione La valutazione <strong>di</strong> queste azioni è stata fatta contestualmente alla valutazione sulla<br />

localizzazione della “zona <strong>di</strong> atterraggio” <strong>di</strong> seguito riportata e che conclude con<br />

l’opportunità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare come ambito preferenziale per il trasferimento delle attività<br />

l’area contermine alla zona produttiva della Molina (per la quale è stato fissato l’obiettivo<br />

del consolidamento e che presenta le caratteristiche <strong>di</strong> accessibilità necessarie).<br />

Il mantenimento <strong>di</strong> tutte le attività è stato valutato negativamente perché in contrasto con<br />

gli obiettivi del piano (risoluzione delle conflittualità tra funzioni <strong>di</strong>fferenti localizzate nel<br />

centro abitato).<br />

Il trasferimento e la ristrutturazione, inoltre, sono in linea con gli obiettivi si riqualificazione<br />

delle zone produttive introdotti dal PTCP.<br />

Per l’area della Rossifloor la realizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali e delle aree a<br />

servizi che andranno ad inse<strong>di</strong>arsi dovranno esser oggetto <strong>di</strong> progetti specifici, coerenti<br />

con quanto stabilito dal PAT e dovranno essere incentivati gli interveti <strong>di</strong> bio-architettura,<br />

con particolare riferimento al risparmio energetico e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative. (in questo<br />

caso il ferimento sono gli in<strong>di</strong>rizzi e i criteri generali relativi al risparmio energetico delle<br />

Norme Tecniche del PAT) .<br />

Per quanto riguarda l’area produttivo-artigianale <strong>di</strong> Via Vittorio Veneto la scelta è quella <strong>di</strong><br />

confermare le attività produttive esistenti con possibilità <strong>di</strong> inserimento <strong>di</strong> nuove attività<br />

2011


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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purchè compatibili con il contesto inse<strong>di</strong>ativo circostante. In caso <strong>di</strong> riconversione delle<br />

attività sono ammesse le destinazioni residenziale, commerciale, <strong>di</strong>rezionale e ricettivo<br />

turistica.<br />

PRESCRIZIONI<br />

Ambito Rossifloor:<br />

o valorizzazione delle componenti ambientali, in particolare del Rio dei Molini, quale recupero<br />

<strong>di</strong> un segno storico fondamentale nella storia <strong>di</strong> <strong>Marano</strong>;<br />

o garantita un collegamento ciclopedonale tra via S. Lucia e via Vittorio Veneto;<br />

o soluzioni architettoniche coerenti e finalizzate a consolidare il fronte su via Vittorio Veneto<br />

<strong>di</strong>alogando con il limitrofo e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> archeologia industriale e che al contempo si prefigurino<br />

come completamento dell’ambito del centro storico prospettante via IV novembre.<br />

area via Vittorio Veneto:<br />

o progettazione unitaria del fronte strada in modo da rafforzarne il carattere <strong>di</strong> strada urbana;<br />

o mitigazione verso il parco e l’area cimiteriale atta a preservarne la tranquillità e la protezione<br />

dal punto <strong>di</strong> vista visivo<br />

180<br />

2011


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SCHEDA A2: Riqualificazione aree <strong>di</strong> cava ATE5 (Ambito territoriale estrattivo n. 5)<br />

obiettivo la riqualificazione e il ripristino ambientale delle aree <strong>di</strong> cava.<br />

Azioni critiche recepimento delle previsioni per l’Ambito Territoriale Estrattivo (ATE n. 5) e valutazione<br />

delle <strong>di</strong>verse opportunità <strong>di</strong> riuso offerte in sede <strong>di</strong> ricomposizione ambientale.<br />

L’area oggetto <strong>di</strong> interesse è stata classificata dal Piano Regionale Attività Cave come<br />

“Ambito territoriale Estrattivo n. 5” (PRAC). All’interno dell’ambito estrattivo sono<br />

presenti due cave attive: 7229 e 7125 (29.95 mq).<br />

Impatti negativi<br />

criticità:<br />

Impatti positivi:<br />

Alternative:<br />

▪ Alterazione significativa degli assetti superficiali e attuali del suolo conseguenti<br />

all’attività estrattiva<br />

▪ Per<strong>di</strong>ta complessiva <strong>di</strong> naturalità nella zona e frammentazione della continuità<br />

ecologica nell'ambiente conseguenti all’attività estrattiva<br />

▪ Aumento del traffico: nella fase <strong>di</strong> escavazione c’è aumento <strong>di</strong> traffico dovuto<br />

all’attività estrattiva.<br />

▪ Eliminazione <strong>di</strong> elementi detrattori del paesaggio → a seguito della ricomposizione<br />

A2.1 Utilizzare la cave <strong>di</strong> smesse come bacini <strong>di</strong> accumulo con funzione <strong>di</strong>:<br />

- ricarica della falda freatica;<br />

- raccolta <strong>di</strong> acqua da utilizzare per l’irrigazione<br />

- laminazione delle piene.<br />

A2.2 Ricomposizione con destinazione industriale con fabbricati ipogei e<br />

sistemazione a gradoni in cui si prevedono aree a verde per la produzione <strong>di</strong><br />

biomassa.<br />

A2.3 Ricomposizione con destinazione agricola<br />

181<br />

2011


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Alternativa “A2.1”<br />

Utilizzare la cave <strong>di</strong> smesse come bacini <strong>di</strong> accumulo con funzione <strong>di</strong> ricarica della falda freatica; raccolta<br />

<strong>di</strong> acqua da utilizzare per l’irrigazione; laminazione delle piene<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Si tratta <strong>di</strong> un suolo ghiaioso, che comporta elevati<br />

costi per impermeabilizzare il fondo e le sponde<br />

della cava.<br />

L’elevata permeabilità del suolo rende costosa la<br />

realizzazione del canale <strong>di</strong> derivazione.<br />

Difficoltà <strong>di</strong> tipo altimetrico per portare l’acqua<br />

(contro-pendenza) e sarebbe necessario installare un<br />

sistema <strong>di</strong> idrovore.<br />

Scarsità della risorsa idrica che rende <strong>di</strong>fficilmente<br />

utilizzabile la vasca <strong>di</strong> accumulo per la ricarica.<br />

Confronto con le altre alternative<br />

Costi più elevati rispetto alla rinaturalizzazione con<br />

destinazione agricola<br />

Accumulo acqua per ricaricare la falda sotterranee o<br />

per l’irrigazione<br />

Bacino <strong>di</strong> accumulo dell’acqua<br />

Alternativa “A2.2”<br />

Ricomposizione con destinazione industriale con fabbricati ipogei e sistemazione a gradoni in cui si<br />

prevedono aree a verde per la produzione <strong>di</strong> biomassa<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Compromissione del terreno agricolo circostante;<br />

Incertezza nella realizzazione per i tempi non definiti<br />

dell’attività <strong>di</strong> cava<br />

Confronto con le altre alternative<br />

Non c’è miglioramento della qualità ambientale e<br />

paesaggistica che si ottiene con le altre due<br />

alternative;<br />

Inse<strong>di</strong>amento attività impattanti con l’ambiente;<br />

Costi elevati;<br />

Tempi incerti, critici soprattutto se l’area è finalizzata<br />

allo spostamento <strong>di</strong> attività che chiedono, invece,<br />

certezza nei tempi<br />

Alternativa “A2.3”<br />

Ricomposizione con destinazione agricola<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Tempi lunghi prima <strong>di</strong> poter sfruttare i suoli per la<br />

produzione agricola<br />

Confronto con le altre alternative<br />

Mancato reperimento <strong>di</strong> aree (nell’ipotesi <strong>di</strong> utilizzo<br />

per la rilocalizzazione delle attività produttive o per la<br />

creazione <strong>di</strong> un bacino <strong>di</strong> accumulo dell’acqua)<br />

182<br />

2011<br />

Riutilizzo <strong>di</strong> un’area già compromessa nelle qualità<br />

ambientali e paesaggistiche;<br />

Realizzazione potenziale <strong>di</strong> un’area industriale non<br />

impattante dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico (perché in<br />

“trincea”);<br />

Produzione <strong>di</strong> bio massa nelle porzioni non e<strong>di</strong>ficate<br />

(pareti scoscese)<br />

Realizzazione potenziale <strong>di</strong> un’area industriale non<br />

impattante dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico (perché in<br />

“trincea”)<br />

Ripristino <strong>di</strong> area agricola per <strong>di</strong> più localizzata in una<br />

porzione del territorio con aziende agricole vitali;<br />

Costi minori


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Valutazione Le alternative sono state sviluppate durante la fase preliminare del PAT sia in sede <strong>di</strong><br />

concertazione che nel confronto tra tecnici e professionisti incaricati per la redazione del<br />

piano.<br />

Gli elementi decisivi per la valutazione dell’alternativa sono stati:<br />

− la destinazione a Ambito Estrattivo determinata da un piano sovraor<strong>di</strong>nato;<br />

− la vocazione agricola del territorio in cui l’ambito estrattivo si inserisce (vocazione<br />

agricola <strong>di</strong> pregio con presenza <strong>di</strong> aziende agricole);<br />

− le caratteristiche del territorio (territorio agricolo; le problematiche per il convoglio delle<br />

acque, ecc)<br />

− gli altri progetti previsti dal piano (principalmente i collegamenti viari con le zone<br />

industriali <strong>di</strong> Schio e Zanè che determinano altre fatture del territorio agricolo).<br />

L’alternativa scelta, sulla base delle precedenti considerazione e la comparazione tra punti<br />

<strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza, è la “A2.3 - Ricomposizione con destinazione agricola”: l’area<br />

compromessa dalla futura destinazione a cava trova nelle destinazioni previste dal PAT<br />

(agricola - industriale) motivo <strong>di</strong> riqualificazione e riutilizzo.<br />

La progettazione dell’area dovrà però seguire determinate prescrizioni.<br />

PRESCRIZIONI<br />

Il progetto <strong>di</strong> ripristino deve tener conto dei principi <strong>di</strong> ricomposizione naturalistica quali, ad esempio:<br />

- ripristino paesaggio naturaliforme,<br />

- rimodellazioni morfologiche con pendenze <strong>di</strong> sicurezza,<br />

- attenzione agli equilibri idrogeologici,<br />

- copertura vegetale attraverso opere <strong>di</strong> ingegneria naturalistica,<br />

- incremento della bio<strong>di</strong>versità e della varietà degli aspetti paesaggistici,<br />

- sviluppo habitat favorevoli al ripopolamento animale,<br />

- ricreare possibilità <strong>di</strong> uso <strong>di</strong> attività educative<br />

183<br />

2011


SCHEDA B - Rio delle Pietre<br />

184<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Azioni critiche La soluzione del problema relativo al Rio delle Pietre viene rinviata al Piano degli Interventi<br />

e a un successivo progetto idraulico specifico. In sede <strong>di</strong> PAT, in particolare nella fase <strong>di</strong><br />

concertazione, sono emerse le seguenti considerazioni.<br />

Criticità:<br />

Alternative:<br />

▪ Aspetto giuri<strong>di</strong>co/demaniale: il corso d’acqua attraversa da nord a sud il centro urbano<br />

<strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, in questo tratto gli e<strong>di</strong>fici sono stati realizzati sopra al corso d’acqua, su<br />

terreno demaniale, e da qui i conseguenti problemi reagitivi alla proprietà.<br />

▪ Aspetto idraulico, esondazione:<br />

1. il Rio delle Pietre presenta carattere torrentizio e la ridotta sezione del corso<br />

d’acqua ha determinato alcune esondazioni nel tratto a Nord;<br />

2. mancata conoscenza: non si sa quali sono le con<strong>di</strong>zioni delle condutture del Rio<br />

delle Pietre sotto le costruzioni;<br />

3. non è chiaro il regime <strong>di</strong> portata del Rio e del suo bilancio idrico (quale influenza<br />

della zona industriale <strong>di</strong> Schio per la qualità delle acque?)<br />

B1 Situazione inalterata<br />

B2 realizzazione <strong>di</strong> un canale alternativo:<br />

B2.1. Deviazione del canale prima del centro abitato e ripristino del Rio a sud<br />

del paese;<br />

B2.2 Deviazione del canale prima del contro abitato con deviazione <strong>di</strong> parte<br />

delle acque <strong>di</strong> piena a mezzo canale scolmatore <strong>di</strong>rettamente nel<br />

Timonchio (lasciando il minimo deflusso vitale nel tracciato originario);<br />

B2.3. Deviazione del canale più a monte, nel territorio comunale <strong>di</strong> Schio<br />

Alternativa “B1” Alternativa “B2”<br />

Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Non si risolvono i Nessuna spesa Costi elevati.<br />

Trovando una nuova<br />

problemi<br />

sede per il corso<br />

giuri<strong>di</strong>ci/demaniali<br />

d’acqua si risolvono i<br />

problemi<br />

giuri<strong>di</strong>ci/demaniali<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni del PAT per il Piano degli Interventi, in considerazione <strong>di</strong> quanto emerso, sono quelle <strong>di</strong><br />

deviare il Rio delle Pietre nel Timonchio. Attraverso un canale scolmatore le acque del rio possono<br />

essere deviate nel Tinmonchio prima <strong>di</strong> entrare nel centro abitato e nel tracciato originario deve essere<br />

lasciato il minimo deflusso vitale.<br />

L’ipotesi <strong>di</strong> (ri)portare acqua, dal Timonchio a Rio delle Pietre, a sud dell’e<strong>di</strong>ficato viene scartata per i<br />

seguenti motivi (Geologo):<br />

- Il Timonchio scorre ad un livello più basso e per portare l’acqua a Rio delle Pietre sarebbe<br />

necessario un sistema <strong>di</strong> idrovore (costoso);<br />

- si andrebbe a creare un canale scolmatore e inserire acqua in un tracciato classificato a “rischio<br />

idraulico” (PTCP, in<strong>di</strong>cazioni del Piano <strong>di</strong> Protezione Civile).<br />

2011


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

PRESCRIZIONI<br />

L’in<strong>di</strong>viduazione del punto <strong>di</strong> deviazione del Rio delle Pietre dovrà essere oggetto <strong>di</strong> un’attenta<br />

progettazione idraulica. In prima analisi <strong>di</strong> propone (stu<strong>di</strong>o Marchetto):<br />

deviazione Rio delle Pietre = circa un centinaio <strong>di</strong> metri a valle del Boschetto dei<br />

Rocchi,<br />

Torrente Timonchio = un centinaio <strong>di</strong> metri a monte del ponte Prole.<br />

Poiché il Rio delle Pietre attraversa anche il territorio <strong>di</strong> Schio, a confine con il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Marano</strong>, dove si è avuta negli ultimi anni una forte urbanizzazione prevalentemente a<br />

carattere produttivo, e quin<strong>di</strong> una forte impermeabilizzazione dei suoli, andrebbe valuta<br />

la possibilità <strong>di</strong> realizzare detto canale scolmatore in tale area con innesto nel<br />

Timonchio presso a poco a nord <strong>di</strong> Giavenale.<br />

Le ipotesi prospettate necessitano <strong>di</strong> un adeguato e specifico stu<strong>di</strong>o idraulico.<br />

(relazione Geologica - compatibilità idraulica)<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni del PAT non prendono in considerazione la questione critica relativa al Torrente<br />

Timonchio all’altezza <strong>di</strong> Ponte Prole (accumulo materiale e pericolo esondazione per<br />

la sezione ridotta in quel punto). Il PI, al momento della progettazione dell’intervento,<br />

dovrà tenere in considerazione questo elemento.<br />

Altri aspetti rilevanti da considerare saranno: il mantenimento del minimo deflusso vitale del tracciato<br />

originario, la possibilità <strong>di</strong> riqualificare (e dove possibile) ri-naturalizzare il tracciato<br />

esistente del Rio delle Pietre; che i canali scolmatori non siano “tubi <strong>di</strong> cemento”, ma<br />

siano progettati con le caratteristiche <strong>di</strong> un corso d’acqua naturale (sponde inerbite,<br />

vegetazione ripariale)<br />

185<br />

2011


SCHEDA C - Bretella viaria <strong>di</strong> collegamento<br />

186<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

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Obiettivo Ridurre il traffico <strong>di</strong> attraversamento da via Stazione<br />

Migliorare il collegamento con la zona industriale <strong>di</strong> Schio (anche nell’ottica della<br />

viabilità <strong>di</strong> progetto già programmata e che interessa il comune <strong>di</strong> Schio)<br />

Azioni critiche<br />

Impatti negativi<br />

Criticità<br />

Impatti positivi<br />

2011<br />

▪ Connessione viabilità locale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la rete sovralocale (prolungamento via<br />

Michelazzo verso nord)<br />

▪ Consumo suolo.<br />

▪ Per<strong>di</strong>ta complessiva <strong>di</strong> naturalità nella zona.<br />

▪ Frammentazione della continuità ecologica nell'ambiente/creazione o mantenimento<br />

delle reti ecologiche.<br />

▪ Alterazione dei paesaggi consolidati esistenti<br />

▪ Diminuzione % popolazione esposta al rumore generato dal traffico stradale in ambito<br />

urbano<br />

▪ Miglioramento delle connessione con il sistema territoriale<br />

Alternative: Le alternative prese in considerazione, e la cui valutazione è stata oggetto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scussione anche in sede <strong>di</strong> concertazione, sono:<br />

C1 non realizzare l’intervento<br />

C2 confermare il progetto <strong>di</strong> “bretella Nord” così come da PRG vigente;<br />

C3 un nuovo collegamento che riprende, per il tratto più a nord, il tracciato del PRG<br />

vigente, per poi proseguire fino all’intersezione con via S.Maria<br />

La scelta tra le tre alternative è stata valutata in considerazione degli obiettivi prefissati alla luce delle<br />

criticità e delle esigenze precedentemente descritte:<br />

- necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il traffico in Via Stazione in quanto si tratta <strong>di</strong> una strada pericolosa per il<br />

numero <strong>di</strong> veicoli in transito e per l’assenza <strong>di</strong> percorsi ciclo-pedonali protetti;<br />

- necessità <strong>di</strong> spostare il traffico fuori dalla viabilità locale e dal Viale Europa che si caratterizza<br />

per un traffico pesante <strong>di</strong> attraversamento.


Alternativa “C1”<br />

Via Stazione rimane il principia collegamento con la<br />

zona sud <strong>di</strong> Schio<br />

187<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Alternativa “C2”<br />

Prolungamento <strong>di</strong> via Michelazzo verso nord fino al<br />

collegamento con la nuova viabilità <strong>di</strong> progetto della zona<br />

industriale <strong>di</strong> Schio<br />

unti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza Punti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Non si risolvono i<br />

problemi relativi al<br />

traffico e alla sicurezza<br />

stradale <strong>di</strong> via Stazione<br />

Non si possono<br />

realizzare interventi per<br />

l’adeguamento <strong>di</strong> Via<br />

Stazione: la sezione<br />

non permette il<br />

passaggio <strong>di</strong> elevati<br />

flussi <strong>di</strong> traffico e la<br />

contestuale<br />

realizzazione <strong>di</strong><br />

percorsi protetti<br />

Mantenimento<br />

integrità territorio<br />

agricolo<br />

Non ci sono costi<br />

elevati se non per la<br />

manutenzione <strong>di</strong> via<br />

Stazione<br />

Frattura del territorio<br />

agricolo e delle<br />

potenziali connessioni<br />

ecologiche (per il tratto<br />

<strong>di</strong> nuova realizzazione)<br />

Aumento<br />

impermeabilizzazio<br />

-ne del suolo<br />

Costi elevati<br />

(nuovo tracciato da<br />

realizzare)<br />

2011<br />

Spostamento del<br />

traffico da via Stazione<br />

(raggiungimento<br />

obiettivo prefissato).<br />

Non si riduce il livello<br />

<strong>di</strong> inquinamento e<br />

rumore complessivo<br />

(livello comunale), ma<br />

si migliorano entrambi<br />

gli aspetti a livello<br />

locale (per le<br />

abitazioni localizzate<br />

lungo via stazione)<br />

Miglioramento delle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

connessione (via<br />

stazione risulta<br />

inadeguata per<br />

sezione e tracciato<br />

agli spostamenti<br />

“veloci”)<br />

(raggiungimento<br />

obiettivo prefissato)


188<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Alternativa “c”<br />

Realizzazione <strong>di</strong> un nuovo tracciato che collega la zona<br />

artigianale <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> con la zona industriale <strong>di</strong> Schio<br />

unti <strong>di</strong> debolezza Punti <strong>di</strong> forza<br />

Frattura del territorio<br />

agricolo e delle potenziali<br />

connessioni ecologiche<br />

(per il tratto <strong>di</strong> nuova<br />

realizzazione)<br />

Aumento<br />

impermeabilizzazione<br />

del suolo<br />

(maggiore rispetto<br />

all’ipotesi “b”)<br />

Costi elevati per il<br />

nuovo tracciato da<br />

realizzare (costi<br />

maggiori rispetto<br />

all’ipotesi “b” che<br />

sfrutta un tratto viario<br />

esistente)<br />

Spostamento del traffico<br />

da via Stazione<br />

(raggiungimento<br />

obiettivo prefissato).<br />

Non si riduce il livello <strong>di</strong><br />

inquinamento e rumore<br />

complessivo (livello<br />

comunale), ma si<br />

migliorano entrambi gli<br />

aspetti a livello locale<br />

(per le abitazioni<br />

localizzate lungo via<br />

stazione)<br />

Miglioramento delle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

connessione (via<br />

stazione risulta<br />

inadeguata per sezione<br />

e tracciato agli<br />

spostamenti “veloci”)<br />

(raggiungimento<br />

obiettivo prefissato)<br />

Valutazione La realizzazione <strong>di</strong> un collegamento viario risulta quin<strong>di</strong> la soluzione “migliore” per risolvere<br />

le questioni emergenti/criticità espresse dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> (riduzione traffico da via<br />

Stazione, miglioramento delle connessioni con la rete sovralocale, evitare che il traffico<br />

generato dalla zona artigianale <strong>–</strong> via Progresso-via Artigianato <strong>–</strong> si riversi tutto su Viale<br />

Europa). Allo stesso tempo, però, la realizzazione <strong>di</strong> questa infrastruttura comporta una<br />

compromissione (per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> naturalità, frammentazione, impermeabilizzazione, dell’area<br />

agricola a Nord del comune. Rispetto all’ipotesi “c”, utilizzare il se<strong>di</strong>me <strong>di</strong> via Michelazzo per<br />

il tratto più a sud, risulta meno impattante a livello <strong>di</strong> impatto sull’ambiente<br />

COMPENSAZIONI<br />

Al fine <strong>di</strong> mitigare tali effetti negati vengono prescritti alcuni interventi <strong>di</strong> mitigazione quali, ad esempio:<br />

Per la fase <strong>di</strong> cantiere (aumento traffico pesante, rumore, polveri, ecc)<br />

- una prima mitigazione degli effetti è possibile già a livello <strong>di</strong> cantiere:<br />

o effettuato in modo adeguato la <strong>di</strong>sposizione dei magazzini, dei macchinari, degli<br />

stoccaggi e della lavorazione, ad una <strong>di</strong>stanza adeguata dagli e<strong>di</strong>fici esistenti;<br />

o scegliendo in modo adeguato i percorsi esterni ed interni all’area <strong>di</strong> cantiere, che<br />

dovranno essere in<strong>di</strong>viduati con l’obiettivo <strong>di</strong> limitare al minimo l’impatto dei mezzi;<br />

o riservare le aree per lo stoccaggio dei materiali <strong>di</strong> scavo lontane dagli e<strong>di</strong>fici esistenti;<br />

o dovrà essere valutata la possibilità d’installazione <strong>di</strong> barriere acustiche provvisorie;<br />

- aspetto importante è anche la comunicazione; per una buona gestione dell’intervento durante la<br />

fase <strong>di</strong> realizzazione dell’infrastruttura, dovranno essere <strong>di</strong>ffuse le principali notizie sull’opera e<br />

sui <strong>di</strong>sagi che la fase <strong>di</strong> cantiere può provocare<br />

Mitigazione dell’opera una volta costruita e messa in funzione:<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> mitigazione che favoriscono l’inserimento ambientale<br />

o inserimenti <strong>di</strong> elementi lineari vegetali, caratterizzanti il paesaggio locale;<br />

o fasce <strong>di</strong> vegetazione <strong>di</strong> mascheramento ed integrazione paesaggistica;<br />

- per i canali d’acqua che vengono interrotti dalla nuova infrastruttura: si dovranno stu<strong>di</strong>are dei<br />

sistemi che permettono il passaggio dell’acqua e il mantenimento <strong>di</strong> una certa “naturalità” dei<br />

corsi (es. no tubi <strong>di</strong> cemento con sezione limitata al passaggio dell’acqua, ma varchi inerbiti).


8. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI<br />

8.1 Elementi <strong>di</strong> criticità<br />

189<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Si riassumono le mitigazioni e compensazioni inserite all’interno del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio:<br />

elemento <strong>di</strong> criticità MITIGAZIONI COMPENSAZIONI<br />

cave<br />

Elementi detrattori<br />

del paesaggio<br />

(elettrodotti, cabine,<br />

ecc.) presenti in<br />

ambito <strong>di</strong> pregio<br />

ambito esondabile<br />

alla confluenza tra<br />

Timonchio e Leogra<br />

Opere incongrue<br />

Direttive per il PI: tali elementi<br />

dovranno essere rimossi dal contesto<br />

da tutelare o mascherati attraverso<br />

interventi <strong>di</strong>retti (adozione <strong>di</strong><br />

particolari tipologie costruttive quali<br />

l’interramento, forme estetiche<br />

innovative, colorazioni particolari) o<br />

in<strong>di</strong>retti (mascherature vegetali,<br />

movimenti terra, ricomposizione dello<br />

sfondo).<br />

(art. 27 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

2011<br />

Direttive per il PI: la previsione del<br />

ripristino ambientale volto a favorire la<br />

creazione <strong>di</strong> aree boscate <strong>di</strong> pianura,<br />

utilizzabili sia a scopo ricreativo che<br />

per la produzione <strong>di</strong> biomassa<br />

(art. 27 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

Direttive per il PI: il P.I. dovrà<br />

sviluppare un progetto speciale al fine<br />

<strong>di</strong> coniugare gli aspetti legati al<br />

ripristino delle aree degradate (tra cui<br />

gli ambiti <strong>di</strong> cava) a quelli <strong>di</strong><br />

riorganizzazione delle attività<br />

produttive del settore primario.<br />

(art. 38 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

Invariante <strong>di</strong> natura geomorfologica: il<br />

PI dovrà prevedere interventi <strong>di</strong><br />

adeguamento delle pendenze verso<br />

sud e la realizzazione <strong>di</strong> un modesto<br />

rilevato arginale <strong>di</strong> collegamento fra<br />

l’argine interrotto in destra Timonchio e<br />

l’argine <strong>di</strong> sinistra del Leogra, in modo<br />

da offrire protezione alla zona posta a<br />

monte. Prima dell'adeguamento del PI<br />

alle <strong>di</strong>rettive è vietato ogni nuovo<br />

intervento e<strong>di</strong>ficatorio o ampliamento<br />

dell’esistente.<br />

(art. 18 NT<strong>–</strong> tav 2)<br />

Possibilità <strong>di</strong> riconversione in loco con<br />

destinazione residenziale e/o formazione <strong>di</strong><br />

cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio da spendere in ambiti<br />

consolidati o <strong>di</strong> trasformazione (per le<br />

“opere incongrue” in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />

Verniciatura Borgo e Fonderia Dal<br />

Bianco)<br />

Possibilità <strong>di</strong> riconversione in loco con<br />

destinazione residenziale(per le “opere<br />

incongrue” in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />

Lavanderia Lavasplendor; Fonderia<br />

Santa Lucia; Stabilimento Ex Manea;<br />

Stabilimento via Vittorio Veneto / via<br />

Villaraspa)<br />

(art. 26 NT<strong>–</strong> tav 4)


ambito attività <strong>di</strong><br />

lavorazione inerti<br />

(lungo il Timonchio)<br />

inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />

artigianale o<br />

industriale in zona<br />

impropria (area via<br />

Vittorio Veneto)<br />

inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />

artigianale o<br />

industriale in zona<br />

impropria (area via<br />

Volpato)<br />

inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> tipo<br />

artigianale o<br />

industriale in zona<br />

impropria (area via<br />

Pasubio)<br />

Direttive per il PI: il PI dovrà<br />

perseguire il rior<strong>di</strong>no dell’inse<strong>di</strong>amento<br />

esistente:<br />

- tutela e salvaguar<strong>di</strong>a del corridoio<br />

ecologico del Leogra me<strong>di</strong>ante la<br />

realizzazione <strong>di</strong> apposita area filtro<br />

comprendente sia movimenti terra<br />

che adeguato apparato vegetale;<br />

- mitigazione paesaggistica rispetto<br />

al bordo verso al campagna<br />

riproponendo le formazioni arboree<br />

tipiche del paesaggio agrario;<br />

- messa in sicurezza dell’accesso<br />

alla viabilità pubblica garantendo al<br />

contempo la pulizia dei mezzi<br />

operatori;<br />

- rior<strong>di</strong>no dell’attività potendo il PI<br />

prevedere l’integrazione dei<br />

fabbricati esistenti finalizzato in<br />

particolare al riduzione dei rumori e<br />

delle polveri.<br />

(art. 31 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

conferma delle attività produttive<br />

esistenti con possibilità <strong>di</strong> inserimento<br />

<strong>di</strong> nuove attività purchè compatibili<br />

con il contesto inse<strong>di</strong>ativo circostante;<br />

in caso <strong>di</strong> riconversione delle attività<br />

sono ammissibili le destinazioni<br />

residenziale, commerciale e<br />

<strong>di</strong>rezionale, ricettivo turistica<br />

(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

- mitigazione paesaggistica rispetto<br />

al bordo verso al campagna<br />

riproponendo le formazioni arboree<br />

tipiche del paesaggio agrario<br />

(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

190<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

- valorizzazione dell’accesso al<br />

cimitero da via Vittorio Veneto;<br />

- progettazione unitaria del fronte<br />

strada in modo da rafforzarne il<br />

carattere <strong>di</strong> strada urbana;<br />

- mitigazione verso il parco e l’area<br />

cimiteriale atta preservarne la<br />

tranquillità e la protezione dal punto<br />

<strong>di</strong> vista visivo<br />

(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

- dovrà essere garantita l’integrale<br />

dotazione <strong>di</strong> servizi primaria e<br />

secondaria privilegiando la<br />

formazione <strong>di</strong> idonee aree a<br />

parcheggio anche ad integrazione<br />

delle dotazioni dei quartieri<br />

residenziali limitrofi.<br />

- valorizzazione del nodo dell’incrocio<br />

tra via Vittorio Veneto e via Volpato<br />

in modo da riconoscerlo come<br />

elemento <strong>di</strong> centralità;<br />

- integrazione con gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

circostanti, evitando la <strong>di</strong>spersione<br />

degli accessi lungo la viabilità<br />

principale<br />

(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

- messa in sicurezza dell’accesso da<br />

via Pasubio in accordo con l’ente<br />

proprietario della strada<br />

(art. 32 NT<strong>–</strong> tav 4)


Viabilità esistente:<br />

impatto ambientale<br />

e paesaggistico<br />

verso le aree<br />

residenziali e gli<br />

ambiti agricoli<br />

per via Europa e via degli Alpini e via<br />

Volpato/viale dell’Industria sono<br />

previsti ambiti per interventi <strong>di</strong><br />

riqualificazione e mitigazione<br />

ambientale: in sede <strong>di</strong> progettazione<br />

delle nuove infrastrutture dovranno<br />

essere garantite adeguate fasce <strong>di</strong><br />

mitigazione ambientale e<br />

paesaggistica; sarà la pianificazione<br />

operativa a dettagliarne i contenuti e<br />

ad articolare tali interventi in una<br />

logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />

ecosistemica e paesaggistica.<br />

(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />

191<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011


8.2 Potenziali impatti positivi<br />

Potenziali impatti<br />

negativi<br />

Potenziali<br />

trasformazioni nella<br />

porzione sud del<br />

consolidato :<br />

alterazione del<br />

paesaggio<br />

consolidato<br />

Viabilità: impatto<br />

paesaggistico<br />

ampliamento della<br />

zona artigianale:<br />

impatto (rumoreemissioni)<br />

verso<br />

le aree<br />

residenziali<br />

ampliamento<br />

residenziale <strong>di</strong> via<br />

Roma e a sud <strong>di</strong> via<br />

Braglio: impatto<br />

paesaggistico<br />

192<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

MITIGAZIONI COMPENSAZIONI<br />

Contesto figurativo <strong>di</strong> Villa Barbarani<br />

Capra, Munarini detta "Ca' Nogara<br />

Grande" che impone:<br />

- la conservazione dei coni ottici<br />

privilegiati;<br />

- il mantenimento e la valorizzazione<br />

degli aspetti naturali del territorio<br />

storico-agrario ricompreso e<br />

circostante;<br />

- eventuali interventi <strong>di</strong> integrazione<br />

e<strong>di</strong>lizia dovranno essere<br />

puntualmente <strong>di</strong>sciplinati tramite<br />

specifica schedatura<br />

(art. 14 NT<strong>–</strong> tav 4)<br />

Lungo gli assi <strong>di</strong> progetto sono previsti<br />

ambiti per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

e mitigazione ambientale: in sede <strong>di</strong><br />

progettazione delle nuove<br />

infrastrutture dovranno essere<br />

garantite adeguate fasce <strong>di</strong><br />

mitigazione ambientale e<br />

paesaggistica; sarà la pianificazione<br />

operativa a dettagliarne i contenuti e<br />

ad articolare tali interventi in una<br />

logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />

ecosistemica e paesaggistica.<br />

(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />

Sia per l’ampliamento zona produttiva<br />

a sud che per quella artigianale sono<br />

previsti ambiti per interventi <strong>di</strong><br />

riqualificazione e mitigazione<br />

ambientale: in sede <strong>di</strong> progettazione<br />

delle nuove aree <strong>di</strong> espansione<br />

dovranno essere garantite adeguate<br />

fasce <strong>di</strong> mitigazione ambientale e<br />

paesaggistica; sarà la pianificazione<br />

operativa a dettagliarne i contenuti e<br />

ad articolare tali interventi in una<br />

logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />

ecosistemica e paesaggistica.<br />

(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />

Per tale ampliamento è previsto un<br />

ambito per interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

e mitigazione ambientale: in sede <strong>di</strong><br />

progettazione delle nuove aree <strong>di</strong><br />

espansione dovranno essere garantite<br />

adeguate fasce <strong>di</strong> mitigazione<br />

ambientale e paesaggistica; sarà la<br />

pianificazione operativa a dettagliarne<br />

i contenuti e ad articolare tali interventi<br />

in una logica <strong>di</strong> rete con valenza<br />

ecosistemica e paesaggistica.<br />

(art. 36 NT <strong>–</strong> tav 4)<br />

2011<br />

Miglioramento della qualità dell’aria<br />

(derivante dalla funzione degli<br />

elementi vegetali <strong>di</strong> trattenere polveri e<br />

inquinanti che altrimenti si <strong>di</strong>sperdono<br />

nell’aria)<br />

Miglioramento ambiente sonoro (per la<br />

funzione fono-assorbente degli<br />

elementi vegetali)<br />

Miglioramento della qualità dell’aria<br />

(derivante dalla funzione degli<br />

elementi vegetali <strong>di</strong> trattenere polveri e<br />

inquinanti che altrimenti si <strong>di</strong>sperdono<br />

nell’aria)<br />

Miglioramento ambiente sonoro (per la<br />

funzione fono-assorbente degli<br />

elementi vegetali)


Pressione delle<br />

trasformazioni<br />

verso l’area<br />

agricola<br />

193<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

Il PAT in<strong>di</strong>vidua Zone <strong>di</strong><br />

ammortizzazione e transizione in<br />

corrispondenza degli ambiti <strong>di</strong><br />

paesaggio agrario periurbano che<br />

fungono da connessione tra ambito<br />

urbano consolidato e territorio aperto<br />

dove favorire una produzione agricola<br />

con meto<strong>di</strong> e tecniche ecocompatibili o<br />

l’utilizzo per interventi <strong>di</strong><br />

imboschimento con finalità ambientali,<br />

paesaggistiche e anche per la<br />

produzione <strong>di</strong> biomassa ad uso<br />

energetico<br />

(art. 37 NT <strong>–</strong> tav 4)


9. IL MONITORAGGIO<br />

9.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio<br />

194<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio sono finalizzati al controllo dei potenziali impatti significativi sull’ambiente<br />

derivanti dall’attuazione del Piano, nonché alla verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati, così da<br />

in<strong>di</strong>viduare eventuali andamenti negativi imprevisti e poter stu<strong>di</strong>are opportune misure correttive.<br />

Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio qui definiti sono:<br />

- in<strong>di</strong>catori generici: utilizzati per controllare lo stato dell’ambiente (perché intervenire nelle fase iniziali<br />

permette <strong>di</strong> gestire in maniera più efficace i problemi, per evitare che si manifestino eventi<br />

imprevisti);<br />

- in<strong>di</strong>catori specifici: definiti in base ai fattori <strong>di</strong> pressione generati dalle azioni <strong>di</strong> piano e dalle criticità<br />

emerse in fase <strong>di</strong> analisi (vengono qui ripresi anche gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio in<strong>di</strong>viduati nella<br />

fase precedente <strong>di</strong> valutazione degli effetti del piano).<br />

Elenco degli in<strong>di</strong>catori per il monitoraggio legati alle criticità riscontrate e alle azioni del piano:<br />

Suolo - acqua<br />

Suolo - paesaggio<br />

Acqua -<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

Fattore <strong>di</strong><br />

pressione e/o<br />

impatti<br />

CONSUMO DI<br />

SUOLO<br />

PRESENZA DI<br />

CAVE E AMBITI<br />

DESTINATI ALLA<br />

FUTURA<br />

ESCAVAZIONE<br />

QUALITÀ DEI<br />

CORSI D’ACQUA<br />

Obiettivo del piano In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> impatto<br />

Limitare i consumi<br />

<strong>di</strong> suolo agricolo<br />

integro<br />

Recupero e<br />

riqualificazione <strong>di</strong> un<br />

ambito<br />

compromesso<br />

Miglioramento<br />

ambientale-<br />

paesaggistico e <strong>di</strong><br />

funzionalità<br />

ecologica<br />

=<br />

=<br />

=<br />

=<br />

mq <strong>di</strong> SAU<br />

trasformata dal PI<br />

consumo sup.<br />

agricola libera<br />

consumo sup. già<br />

compromessa<br />

Superficie<br />

destinata a cava o<br />

<strong>di</strong>scarica<br />

Unità <strong>di</strong><br />

misura<br />

mq<br />

mq<br />

Sup. territoriale<br />

totale m<br />

lunghezza tratti<br />

rinaturalizzati e/o<br />

riqualificati<br />

lunghezza totale<br />

dei corsi d’acqua<br />

%<br />

Obiettivo<br />

dell’in<strong>di</strong>catore<br />

Monitorare la quantità<br />

<strong>di</strong> territorio agricolo<br />

che può essere<br />

trasformata dal PI<br />

La situazione del<br />

territorio agricolo è<br />

migliore quanto più il<br />

valore dell’in<strong>di</strong>catore<br />

rimane costante nel<br />

tempo<br />

Monitorare la quantità<br />

<strong>di</strong> territorio<br />

“consumato” con<br />

interventi <strong>di</strong><br />

ristrutturazione e<br />

recupero <strong>di</strong> aree già<br />

e<strong>di</strong>ficate rispetto al<br />

territorio agricolo<br />

libero<br />

La situazione del<br />

territorio agricolo è<br />

migliore quanto più il<br />

valore dell’in<strong>di</strong>catore è<br />

elevato<br />

Monitorare la quantità<br />

<strong>di</strong> superficie<br />

compromessa (per la<br />

presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche<br />

o cave)<br />

Verificare che le cave<br />

<strong>di</strong>smesse siano<br />

oggetto <strong>di</strong> recupero e<br />

riqualificazione<br />

Monitoraggio stato<br />

ambientale dei corsi<br />

d’acqua<br />

La situazione è tanto più<br />

migliore quanto<br />

l’in<strong>di</strong>catore si avvicina<br />

all’1<br />

2011<br />

BP<br />

BP<br />

ML<br />

ML


Acqua<br />

Inquinanti <strong>–</strong> aria <strong>–</strong> qualità ambiente locale<br />

Rumore - qualità<br />

ambiente locale<br />

Beni materiali - qualità ambiente<br />

locale<br />

CONSUMI IDRICI<br />

POPOLAZIONE<br />

ESPOSTA A<br />

RUMORE E<br />

INQUINAMENTO<br />

DOVUTO DAL<br />

TRAFFICO<br />

POPOLAZIONE<br />

ESPOSTA A<br />

RUMORE E<br />

INQUINAMENTO<br />

DELLE ATTIVITA’<br />

PRODUTTIVE<br />

INQUINAMENTO<br />

ELETTROMAGNET<br />

ICO<br />

RUMORE E<br />

INQUINAMENTO<br />

MANCANZA DI<br />

UNA RETE CICLO-<br />

PEDONALE<br />

Limitare i consumi<br />

idrici <strong>–</strong> attivare<br />

sistemi <strong>di</strong> risparmio<br />

della risorsa idrica<br />

Riduzione della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta<br />

Riduzione della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta<br />

Diminuzione (non<br />

aumento) della<br />

popolazione<br />

esposta alle<br />

ra<strong>di</strong>azioni<br />

Aumento della<br />

protezione: le<br />

barriere ver<strong>di</strong><br />

fungono come<br />

barriere per il<br />

rumore, trattengono<br />

polveri e inquinanti<br />

e assolvono ad una<br />

funzione <strong>di</strong><br />

miglioramento visivo<br />

(mascheramento <strong>di</strong><br />

elementi detrattori)<br />

Realizzare una<br />

continuità dei tratti<br />

<strong>di</strong> piste ciclopedonali<br />

=<br />

195<br />

Mc acqua<br />

qbitatente<br />

Percentuale della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

all’inquinamento e al<br />

rumore generato dal<br />

traffico viario<br />

(popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 m dalle<br />

infrastrutture con i<br />

maggior flussi <strong>di</strong><br />

traffico)<br />

Percentuale della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

inquinamento e rumore<br />

delle attività produttive<br />

(popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 m dal<br />

perimetro delle zone<br />

produttive impattanti)<br />

= % popolazione<br />

esposta a ra<strong>di</strong>azioni<br />

non ionizzanti<br />

(popolazione<br />

residente all’interno<br />

dei campi prodotti<br />

dalle antenne)<br />

=<br />

=<br />

Metri lineari <strong>di</strong><br />

”barriera” verde<br />

come protezione<br />

Lunghezza dei<br />

percorsi ciclopedonali<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

mc<br />

%<br />

%<br />

%<br />

m<br />

m<br />

Monitorare i consumi<br />

<strong>di</strong> acqua<br />

Verificare il risparmio<br />

per gli e<strong>di</strong>fici che<br />

adottano tecnologie<br />

volte al risparmio<br />

energetico e utilizzo<br />

fonti energetiche<br />

rinnovabili<br />

Monitoraggio della<br />

consistenza della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

Monitoraggio della<br />

consistenza della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

Monitoraggio della<br />

consistenza della<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

Monitorare<br />

l’attuazione <strong>di</strong> sistemi<br />

per la riduzione <strong>di</strong><br />

rumore ed emissioni<br />

Lunghezza dei<br />

percorsi ciclabili e<br />

pedonali<br />

Il PAT, in quanto<br />

strumento <strong>di</strong> strategie a<br />

scala generale, inserisce<br />

solo la linea ciclopedonale<br />

<strong>di</strong> rilevanza<br />

sovralocale. Rimane<br />

comunque la previsione<br />

del PRG vigente con<br />

linee ciclo-pedonali <strong>di</strong><br />

progetto (in corso <strong>di</strong><br />

progettazione o<br />

realizzazione)<br />

2011<br />

BP<br />

ML<br />

ML<br />

ML<br />

BP<br />

BP


Beni materiali<br />

Beni materiali -<br />

aria<br />

Patrimonio - qualità ambiente locale<br />

Attuazione del <strong>di</strong>mensionamento<br />

del piano<br />

PRODUZIONE DI<br />

RIFIUTI<br />

CERTIFICAZIONE<br />

AREE<br />

PRODUTTIVE<br />

AREE DA<br />

RIQUALIFICARE<br />

EDIFICI DA<br />

RECUPERARE /<br />

RIQUALIFICARE<br />

OPERE<br />

INCONGRUE<br />

ATTUAZIONE DEL<br />

PIANO<br />

DOTAZIONE DI<br />

SERVIZI<br />

EDILIZIA<br />

SOSTENIBILE<br />

Diminuzione della<br />

produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />

aumento della<br />

raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata<br />

Migliorare lo stato<br />

ambientale delle<br />

aziende (sistemi <strong>di</strong><br />

certificazione <strong>–</strong><br />

Bilancio <strong>Ambientale</strong><br />

Positivo, ecc)<br />

Riqualificazione -<br />

ristrutturazione delle<br />

“degradate”<br />

in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />

Valorizzare il<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente<br />

Spostamento/riquali<br />

ficazione delle<br />

attività incongrue<br />

=<br />

= % <strong>di</strong> raccolta<br />

Kg <strong>di</strong> rifiuti prodotto<br />

per abitante<br />

nell’anno<br />

<strong>di</strong>fferenziata<br />

= Numero <strong>di</strong> aziende<br />

che hanno ottenuto<br />

la certificazione per<br />

raggiunti obiettivi <strong>di</strong><br />

sostenibilità<br />

ambientale<br />

=<br />

=<br />

Garantire<br />

un’adeguata<br />

dotazione <strong>di</strong> servizi<br />

Incentivo<br />

all’applicazioni dei<br />

principi della<br />

sostenibilità<br />

ambientale<br />

superficie <strong>di</strong><br />

riqualificazione<br />

196<br />

attuata<br />

tot. Superficie da<br />

riqualificare<br />

numero beni<br />

recuperati -<br />

valorizzati<br />

Numero interventi<br />

<strong>di</strong><br />

demolizione/sostitu<br />

zione delle opere<br />

incongrue<br />

Volume<br />

previsto dal PI<br />

= volume<br />

previsto dal<br />

PAT<br />

Mq <strong>di</strong> aree a<br />

servizi per<br />

abitante reale<br />

= nuovi e<strong>di</strong>fici<br />

rispondenti ai<br />

principi della<br />

sostenibilità /<br />

totale nuovi<br />

e<strong>di</strong>fici<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Kg/ab<br />

%<br />

numero<br />

%<br />

numero<br />

%<br />

Mq/ab<br />

%<br />

Calcolo della<br />

produzione <strong>di</strong> rifiuti<br />

pro capite<br />

percentuale <strong>di</strong><br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

rispetto a quella<br />

<strong>di</strong>fferenziata<br />

Verificare la presenza<br />

<strong>di</strong> aziende certificate<br />

Monitoraggio<br />

dell’attuazione del<br />

piano in riferimento<br />

alle aree “degradate”<br />

in<strong>di</strong>viduate dal PAT<br />

La situazione è tanto<br />

migliore quanto più gli<br />

l’in<strong>di</strong>catori si avvicina a 1<br />

Mettere in luce quanti<br />

interventi <strong>di</strong> recupero<br />

e restauro vengono<br />

realizzati con la<br />

finalità del riuso e<br />

della rivalorizzazione<br />

La situazione è tanto<br />

migliore quanto<br />

l’in<strong>di</strong>catore aumenta<br />

Riqualificazione e<br />

rior<strong>di</strong>no, anche<br />

attraverso lo<br />

spostamento <strong>di</strong><br />

attività-opere<br />

incompatibili<br />

Monitorare il<br />

<strong>di</strong>mensionamento<br />

previsto dal PAT<br />

Monitorare il<br />

<strong>di</strong>mensionamento<br />

previsto dal PAT<br />

Monitorare<br />

l’adozione <strong>di</strong> criteri<br />

<strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia e<br />

risparmio<br />

energetico<br />

Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> breve periodo (BP) devono essere aggiornati con un andamento biennale, mentre per gli altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o<strong>–</strong>lungo periodo (ML) l’aggiornamento può essere fatto ogni 4-5 anni.<br />

2011<br />

BP<br />

BP<br />

ML<br />

BP<br />

BP<br />

ML<br />

BP<br />

BP<br />

ML


197<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Elenco degli in<strong>di</strong>catori per il monitoraggio dello stato dell’ambiente:<br />

NOME INDICATORE<br />

UNITA’ DI<br />

MISURA<br />

DESCRIZIONE INDICATORE OBIETTIVO INDICATORE<br />

ARIA<br />

ACQUA<br />

BIODIVERS<br />

ITA’<br />

INQUINANTI FISICI<br />

POPOLA-<br />

ZIONE<br />

Emissioni Ozono<br />

Emissioni CO<br />

Emissioni PM10<br />

Emissioni NOx<br />

Emissioni NO2<br />

Emissioni SO2<br />

Emissioni C6H6<br />

Emissioni C20H12<br />

IBE<br />

LIM: Livello <strong>di</strong><br />

Inquinamento da<br />

Macrodescrittori<br />

SECA: Stato Ecologico<br />

dei Corsi d'acqua<br />

SACA: Stato ambientale<br />

dei corsi d'acqua<br />

Carico organico<br />

potenziale<br />

µg/m 3<br />

5 classi <strong>di</strong><br />

qualità<br />

Il LIM è un<br />

numero a cui<br />

si associa un<br />

livello fra 1 e<br />

5.<br />

5 classI <strong>di</strong><br />

qualità<br />

giu<strong>di</strong>zio<br />

Carico trofico potenziale tonn. / anno<br />

SCAS: Stato Chimico<br />

delle Acque Sotterranee<br />

Rilevamenti delle emissioni in<br />

atmosfera<br />

monitoraggio qualità dell’aria<br />

2011<br />

L’IBE è un in<strong>di</strong>ce che rileva lo stato <strong>di</strong> qualità biologica <strong>di</strong> un determinato tratto <strong>di</strong><br />

corso d’acqua. Si basa sull’analisi della struttura delle comunità <strong>di</strong><br />

macroinvertebrati bentonici che vivono almeno una parte del loro ciclo biologico<br />

in acqua. La scala con cui si riportano i dati IBE va da 0 a 12 valori, raggruppati a<br />

loro volta in cinque classi <strong>di</strong> qualità da 1, stato elevato, a 5, stato pessimo.<br />

Il LIM è un in<strong>di</strong>ce sintetico <strong>di</strong> inquinamento introdotto dal DLgs 152/99. È<br />

rappresentabile in cinque livelli (1=ottimo; 5=pessimo). Il LIM è un valore<br />

numerico derivato dalla somma dei valori corrispondenti al 75° percentile dei<br />

parametri in<strong>di</strong>cati alla tabella 7 del DLgs 152/99 e s.m.i.. Il 75° percentile viene<br />

calcolato sulla base dei risultati delle analisi dei campionamenti effettuati nel<br />

corso <strong>di</strong> un anno. Il calcolo è stato eseguito sulla base <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato<br />

nell’allegato 1 del citato decreto, vale a <strong>di</strong>re utilizzando sette parametri. In base al<br />

risultato <strong>di</strong> tale calcolo a ogni parametro viene attribuito un punteggio<br />

Il SECA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i., che definisce lo<br />

stato ecologico dei corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dalle analisi<br />

chimico-fisiche e microbiologiche (LIM) con i risultati dell'applicazione dell'In<strong>di</strong>ce<br />

Biotico Esteso (IBE). All'in<strong>di</strong>ce SECA si attribuiscono i colori: azzurro, verde,<br />

giallo, arancio e rosso, corrispondenti rispettivamente alle classi <strong>di</strong> qualità 1, 2, 3,<br />

4 e 5.<br />

Il SACA è un in<strong>di</strong>ce sintetico introdotto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i., che definisce lo<br />

stato ambientale dei corpi idrici superficiali, integrando i dati ottenuti dal SECA<br />

con i dati relativi alla presenza <strong>di</strong> inquinanti chimici. All'in<strong>di</strong>ce SECA si<br />

attribuiscono i giu<strong>di</strong>zi: elevato, buono, sufficiente, scadente e pessimo.<br />

Abitanti<br />

equivalenti È la stima dei carichi totali da sottoporre a depurazione nell'area <strong>di</strong> interesse.<br />

classe <strong>di</strong><br />

qualità<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità Numerico In termini <strong>di</strong> valore ecosistemico<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pressione<br />

antropica<br />

Rumore generato dal<br />

traffico stradale<br />

Rumore generato dalle<br />

principali infrastrutture <strong>di</strong><br />

trasporto<br />

Abitazioni che superano i<br />

limiti <strong>di</strong> riferimento<br />

Brillantanza del cielo<br />

notturno<br />

Densità territoriale abitante / kmq<br />

Proiezioni demografiche<br />

E' la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità potenzialmente immesse<br />

nell’ambiente, derivanti da attività <strong>di</strong> origine civile, agro-zootecnica e industriale.<br />

L'in<strong>di</strong>ce definisce dal punto <strong>di</strong> vista chimico il grado <strong>di</strong> compromissione degli<br />

acquiferi per cause naturali e antropiche. L'in<strong>di</strong>ce si basa sulla sud<strong>di</strong>visione in<br />

classi, determinate dal valore <strong>di</strong> concentrazione peggiore tra i parametri <strong>di</strong> base e<br />

ad<strong>di</strong>zionali delle tabelle 20 e 21 Allegato 1 del D.lgs 152/99<br />

% Incidenza delle superfici urbanizzate rispetto alla superficie complessiva<br />

dBA Rumore generato dal traffico stradale in ambito urbano: rilievi fonometrici<br />

dBA Estensione della rete stradale (autostrada) e della ferrovia: livelli <strong>di</strong> rumorosità<br />

%<br />

Stima della percentuale <strong>di</strong> abitazioni che superano il limite <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> 200<br />

Bg/m 3<br />

% <strong>Rapporto</strong> tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale me<strong>di</strong>a<br />

Proiezioni demografiche al 2010,2015, 2020 in una situazione ipotetica <strong>di</strong><br />

"chiusura delle frontiere": viene considerato solo il saldo naturale e si ipotizza un<br />

flusso migratorio pari a zero,


BENI MATERIALI<br />

Flussi veicolari<br />

Veicoli<br />

equivalenti e<br />

%<br />

198<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Totale veicoli equivalenti (<strong>di</strong> cui, in %; auto, furgoni, tir)<br />

Numero Abbonamenti: destinazione, categoria <strong>di</strong> abbonati<br />

Attività a rischio Identificazione e localizzazione attività a rischio rilevante<br />

Consumi <strong>di</strong> Gas Metano m 3 /anno<br />

Consumi Energetici<br />

2011<br />

Consumi <strong>di</strong> gas metano negli anni 2000-2005 dei punti <strong>di</strong> riconsegna della rete<br />

Snam<br />

Consumi energetici, serie storica, sud<strong>di</strong>visi per tipologie <strong>di</strong> utenze: usi civili;<br />

industriali; agricoltura; settore pubblico<br />

Oltre agli in<strong>di</strong>catori specifici prima definiti, durante la fase <strong>di</strong> attuazione del PAT e dei Piani degli Interventi<br />

devono essere presi in considerazione gli in<strong>di</strong>catori utilizzati per la definizione dello stato dell’ambiente.<br />

Alcuni aspetti, infatti, devono esser continuamente monitorati per controllarne l’andamento ed identificare<br />

eventuali peggioramenti della qualità ambientale. Questi in<strong>di</strong>catori potranno essere presentati in report<br />

sintetici <strong>di</strong> aggiornamento, che potranno essere collegati alla redazione del Piano degli Interventi (ogni 5<br />

anni).


CONCLUSIONI<br />

199<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Il processo della Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica si è avviato con la stesura del “documento preliminare”:<br />

partendo da una prima analisi <strong>di</strong> contesto (che poi è stata meglio definita con la redazione del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />

Stato dell’Ambiente) si è avviata la fase <strong>di</strong> concertazione esplicitando gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità del piano.<br />

Durante la definizione delle strategie e successivamente delle azioni <strong>di</strong> piano si è svolto un consistente<br />

<strong>di</strong>battito sulla componente ambientale e sulla sostenibilità (economica, sociale e ambientale dei progetti<br />

previsti). Il continuo confronto con le questioni emerse dalla <strong>VAS</strong> ha portato alla ricerca delle strategie<br />

migliori sia per la valorizzazione delle componenti ambientali che per la riduzione delle pressioni.<br />

Alcune problematiche incontrate nella stesura della <strong>VAS</strong> sono legate alla limitata <strong>di</strong>sponibilità dei dati del<br />

quadro conoscitivo: informazioni <strong>di</strong>fficili da reperire o impossibili da ottenere in tempi utili al processo <strong>di</strong><br />

piano. Nonostante tutto, i dati raccolti sono stati sufficienti per creare un quadro generale e completo dello<br />

stato dell’ambiente a livello comunale e, soprattutto, sono stati sufficienti per poter valutare le azioni del<br />

piano.<br />

Il continuo <strong>di</strong>alogo tra <strong>VAS</strong> e Piano, tra soggetti competenti nelle <strong>di</strong>fferenti materie e progettista, tra<br />

Amministrazione comunale e gruppo <strong>di</strong> lavoro, ha portato alla redazione <strong>di</strong> un piano che, come si è visto<br />

nella fase <strong>di</strong> valutazione finale del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, non prevede particolari elementi in contrasto<br />

l’ambiente. Per le azioni considerate più “critiche”, inoltre, sono state previste particolari misure <strong>di</strong><br />

compensazione e mitigazione, ma in tutti i casi si è visto che i benefici <strong>di</strong> tali azioni sono nell’insieme volti<br />

alla <strong>di</strong>minuzione delle criticità.<br />

Lo strumento realizzato appare infatti incentrato sulla sostenibilità ambientale (protezione degli ambiti <strong>di</strong><br />

maggior pregio, mantenimento dei varchi, tutela degli elementi ambientali significativi, incentivi per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>lizia sostenibile, ecc), economica (realizzazione degli interventi me<strong>di</strong>ante gli strumenti<br />

perequativi, del cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio, ecc), sociale (miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita, maggiore dotazione dei<br />

servizi, qualità dei luoghi, sicurezza per gli utenti deboli e così via).<br />

Le previsioni del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio sono in linea con gli obiettivi definiti dal Documento<br />

Preliminare e coerenti con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità valutati all’interno del processo <strong>di</strong> <strong>VAS</strong>. Inoltre, le<br />

politiche <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e riorganizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi concorre a dare attuazione agli in<strong>di</strong>rizzi<br />

espressi a livello provinciale (PTCP <strong>di</strong> Vicenza) per le zone produttive.<br />

La Valutazione <strong>di</strong> Incidenza <strong>Ambientale</strong> non è stata redatta in quanto, nel comune <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> non<br />

sono presenti Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario o Zone <strong>di</strong> Protezione Speciale e le trasformazioni previste dal<br />

Piano non hanno incidenza nei Siti della Rete natura 2000, sia per la <strong>di</strong>stanza tra questi e il territorio<br />

comunale, sia per la loro localizzazione (il SIC IT3210040 Monti Lessini <strong>–</strong> Pasubio e Dolomiti Vicentine, il più<br />

vicino in linea d’aria al territorio comunale, è situato a Nord <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ad un’altezza tra i 345 m e i<br />

2.166 m s.l.m.).<br />

Durante la formazione del PAT, le NTA e gli elaborati sono stati integrati con i pareri delle Autorità<br />

Ambientali competenti (Parere Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Alta Pianura Veneta - Nota del 23.03.2010 prot. n.<br />

1237; Parere Compatibilità idraulica - Genio Civile <strong>di</strong> Vicenza con nota del 9.04.2010 prot. 190680 pratica<br />

Genio Civile n. P3/2010); prima dell’approvazione si provvederà, comunque, ad una revisione e<br />

aggiornamento degli elaborati sia del PAT che della <strong>VAS</strong> con eventuali altri pareri che potranno pervenire a<br />

seguito dell’adozione del piano.<br />

2011


200<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Integrazioni secondo quanto richiesto al punto 1.4 del parere n. 38/2011 del 26.05.2011 della<br />

Commissione Regionale <strong>VAS</strong><br />

Valutazione degli scenari alternativi<br />

La valutazione degli impatti presentata nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong> è stata finalizzata, principalmente, alla<br />

valutazione delle azioni del Piano: la colonna degli impatti cumulativi, infatti, evidenzia il potenziale impatto<br />

generato dalle azioni <strong>di</strong> piano rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto, con lo scopo <strong>di</strong> verificare che ad un’azione<br />

impattante (magari per il consumo <strong>di</strong> suolo) sia stata affiancata anche un’azione <strong>di</strong> mitigazione e/o<br />

compensazione (aree <strong>di</strong> tutela, fasce <strong>di</strong> mitigazione, azioni <strong>di</strong> recupero, ecc). Inoltre, la valutazione per ATO<br />

e sulla base <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori costruiti sulla base delle azioni <strong>di</strong> piano (cfr. tabella cap. 6.1), ha permesso <strong>di</strong><br />

verificare che le azioni <strong>di</strong> trasformazione sono principalmente localizzate nell’ATO 4 (ambito urbanizzato<br />

consolidato) e ATO 3 (in prossimità della zona produttiva esistente) mentre gli altri ambiti sono interessati da<br />

azioni <strong>di</strong> tutela e conservazione (ambiti <strong>di</strong> invariante, contesti figurativi, rete ecologica, ecc).<br />

Nella seguente analisi si confrontano, invece:<br />

- lo stato <strong>di</strong> fatto (situazione al momento della redazione del PAT)<br />

- l’opzione zero 28 (come attuazione del PRG vigente);<br />

- l’attuazione del PAT.<br />

Volendo utilizzare la stessa metodologia e gli stessi in<strong>di</strong>catori sviluppati per la valutazione degli impatti del<br />

PAT, l’opzione zero e lo stato <strong>di</strong> fatto “escludono” una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori (in quanto riferiti alle azioni del PAT<br />

e il cui valore risulterebbe pari a zero), quali, ad esempio:<br />

IMPATTO INDICATORE DI IMPATTO<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

MATRICI AMBIENTALI<br />

INTERESSATE<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione<br />

con funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

elementi lineari vegetali tutelati (“convertiti in sup. nell'ipotesi<br />

<strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza per elemento lineare) / superficie ATO<br />

X X<br />

connessione ecologica superficie barriere <strong>di</strong> mitigazione/superficie ATO X X<br />

Conservazione/tutela dei paesaggi<br />

consolidati<br />

Coni visuali X<br />

Miglioramento della qualità paesaggistica<br />

km barriere <strong>di</strong> mitigazione/elementi da mitigare (viabilità<br />

principale)<br />

X X X<br />

zone <strong>di</strong> tutela ambientale (invarianti ambientali)/ strategie <strong>di</strong><br />

tutela (tav. 4)<br />

X X<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

mantenimento suolo agricolo<br />

superficie destinata alla tutela e valorizzazione degli assetti<br />

agricoli/superficie ATO<br />

X X X X X<br />

sup. elementi detrattori (oggetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />

X X<br />

Maggiore qualità dei sistemi legati alla risorsa<br />

acqua<br />

(azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />

mitigazione degli impatti generati dalla<br />

infrastrutture<br />

zone <strong>di</strong> ammortizzazione e transizione/superficie ATO X X<br />

lunghezza corsi d'acqua principali tutelati come corridoio<br />

ecologici/ lunghezza corsi d'acqua principali<br />

lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza viale Europa<br />

X X<br />

lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza nuove<br />

infrastrutture<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

2011<br />

Inquinanti fisici<br />

e rifiuti<br />

X X X<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

superficie urbanizzata/superficie ATO<br />

(stato <strong>di</strong> fatto)<br />

X<br />

aumento delle fragilità del territorio Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee X<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> territori <strong>di</strong> particolare valenza<br />

ambientale<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in invarianti ambientali<br />

X X<br />

Miglioramento della qualità<br />

architettonica/della qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

aree <strong>di</strong> riqualificazione/superficie ATO X X X X<br />

Tutela del patrimonio storico-monumentale contesti figurativi/superficie ATO<br />

consolidamento dei nuclei esistenti aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa/superficie ATO X X X<br />

Attivazione sistemi <strong>di</strong> perequazione<br />

Operazioni attivate con i sistemi della perequazione o cre<strong>di</strong>to<br />

e<strong>di</strong>lizio o compensazione<br />

X<br />

28 Il PRG vigente prevede, rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto, il completamento <strong>di</strong> alcuni lotti residenziali interclusi all’ambito e<strong>di</strong>ficato<br />

consolidato. Tra lo stato <strong>di</strong> fatto e l’attuazione del PRG non vi è quin<strong>di</strong> un rilevante scostamento che giustifichi la valutazione dello “stato<br />

<strong>di</strong> fatto” come scenario alternativo all’attuazione del PRG (il risultato degli in<strong>di</strong>catori risulterebbe invariato) per gli ambiti residenziali e a<br />

servizi. Unica <strong>di</strong>fferenza tra l’opzione zero e l’attuazione del PRG è leggibile solo nell’attuazione della previsione <strong>di</strong> un’area produttiva<br />

D1 nell’ambito nord <strong>di</strong> via Progresso.<br />

X<br />

Economia e<br />

società


(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />

Sistemi più efficaci per lo sfruttamento delle<br />

risorse (efficienza energetica, ecc)<br />

Altri in<strong>di</strong>catori devono invece essere adattati:<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazi<br />

one <strong>di</strong> vegetazione con<br />

funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica<br />

Frammentazione della<br />

rete ecologica<br />

Conservazione/tutela dei<br />

paesaggi consolidati<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />

ambientale -<br />

mantenimento suolo<br />

agricolo<br />

fruizione (sostenibile)<br />

del territorio<br />

Connessione con il<br />

sistema territoriale e/o<br />

miglioramento<br />

dell'accessibilità<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta<br />

agli "impatti" delle<br />

infrastrutture<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong><br />

abitazioni<br />

Aumento del consumo<br />

<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie<br />

prime,…):<br />

INDICATORE DI<br />

IMPATTO<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />

(in<strong>di</strong>catore del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato dell’Ambiente)<br />

corsi d’acqua principali<br />

/interruzioni nuova viabilità<br />

vincolo superficie boscata<br />

(area vincolata dal PRG)<br />

numero opere incongrue<br />

Superficie a cave e/o<br />

<strong>di</strong>scariche<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili<br />

(m)<br />

sviluppo rete<br />

stradale/superficie ATO<br />

(stato <strong>di</strong> fatto)<br />

km rete sovralocale che non<br />

attraversa i centri abitati/km<br />

rete sovralocale totale<br />

no<strong>di</strong> rete principale da<br />

riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />

principale<br />

popolazione entro una fascia<br />

<strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />

(via Stazione)/popolazione<br />

totale (stato <strong>di</strong> fatto)<br />

volumetria<br />

residenziale/abitanti<br />

consumi elettrici<br />

consumi gas metano<br />

Consumi <strong>di</strong> acqua<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

aumento delle fragilità<br />

del territorio<br />

inquinamento<br />

elettromagnetico<br />

Miglioramento della<br />

qualità<br />

architettonica/della<br />

qualità dell’ambiente<br />

inse<strong>di</strong>ativo<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità<br />

(in<strong>di</strong>catore del <strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato dell’Ambiente)<br />

Pressione antropica (in<strong>di</strong>catore<br />

del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’Ambiente)<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />

idonee<br />

superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />

residenziale all'interno delle<br />

fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />

elettrodotti<br />

numero opere<br />

incongrue/superficie ATO<br />

201<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Sistemi <strong>di</strong> risparmio energetico <strong>–</strong> bio-architettura - BAP<br />

numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o ristrutturazioni) che applicano sistemi<br />

X X X<br />

<strong>di</strong> recupero e risparmio dell'acqua/numero totale nuovi e<strong>di</strong>fici<br />

(o ristrutturazioni)<br />

X X X<br />

Aria -clima<br />

No infiltrazioni<br />

acqua - no<br />

ricarica falde<br />

acqua<br />

Interruzione<br />

reticolo<br />

idrografico<br />

frattura nel<br />

sistema<br />

idrografico<br />

minore<br />

consumi<br />

(in<strong>di</strong>catore del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato<br />

dell’ambiente)<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

suolo<br />

suoli<br />

compromessi<br />

dalle attività <strong>di</strong><br />

cava<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

Potenziale<br />

aumento delle<br />

fragilità<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

Valutazione<br />

riportato<br />

nell’analisi<br />

dello stato<br />

dell’ambiente<br />

Interruzione<br />

connessione<br />

ecologica<br />

conservazione<br />

e tutela delle<br />

aree boscate<br />

frattura delle<br />

rete ecologica<br />

locale<br />

inquinamento<br />

locale in<br />

ambito agricolo<br />

Alterazione dei<br />

sistemi<br />

ambientali<br />

paesaggio<br />

Mantenimento<br />

paesaggi<br />

caratterizzanti<br />

il luogo<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

elementi<br />

detrattori<br />

elementi<br />

detrattori del<br />

paesaggio<br />

agrario in cui<br />

sono inseriti<br />

valorizzazione<br />

del paesaggio<br />

(dal punto <strong>di</strong><br />

vista del<br />

fruitore che lo<br />

può ammirare<br />

patrimonio<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

elementi<br />

contrastanti<br />

attività<br />

produttive fuori<br />

contesto<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

Inquinamento<br />

da traffico in<br />

ambito urbano<br />

Inquinamento<br />

da traffico in<br />

ambito urbano<br />

consumi<br />

(in<strong>di</strong>catore del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato<br />

dell’ambiente)<br />

consumi<br />

(in<strong>di</strong>catore del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato<br />

dell’ambiente)<br />

produzione <strong>di</strong><br />

rifiuti<br />

(in<strong>di</strong>catore del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo<br />

stato<br />

dell’ambiente)<br />

2011<br />

Economia e<br />

società<br />

fruizione<br />

(sostenibile)<br />

del territorio<br />

connessioni<br />

sovralocali<br />

insicurezza per<br />

gli utenti deboli<br />

se si attivano<br />

sistemi <strong>di</strong><br />

maggior<br />

sicurezza negli<br />

incroci<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

interessata<br />

dagli effetti del<br />

traffico<br />

offerta<br />

residenziale<br />

Incremento<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta a inq.<br />

Elettrom.


centro storico tutela<br />

PRG/superficie ATO<br />

Tutela del patrimonio<br />

storico-monumentale numero e<strong>di</strong>fici tutelati<br />

Aumento della dotazione<br />

<strong>di</strong> servizi<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />

produttive / commerciali<br />

/ <strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo<br />

sviluppo dell'economia<br />

locale per la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

emissioni e rumori<br />

generati dalle attività<br />

produttive<br />

Standard servizi: istruzione<br />

Standard servizi: verde,<br />

gioco e sport<br />

Standard servizi: attrezzature<br />

<strong>di</strong> interesse comune<br />

Standard servizi: parcheggio<br />

Incremento <strong>di</strong> superfici a<br />

destinazione<br />

produttiva/superficie ATO<br />

(eventuali previsioni non<br />

attuate)<br />

occupati/numero posti <strong>di</strong><br />

lavori (stima incremento<br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro)<br />

% popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />

zone produttive-artigianali<br />

(stato <strong>di</strong> fatto)<br />

202<br />

(se pur limitato)<br />

consumo <strong>di</strong><br />

suolo<br />

Consumo <strong>di</strong><br />

suolo -<br />

impermeabilizz<br />

azione<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

tutela dei centri<br />

storici<br />

tutela degli<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

particolare<br />

pregio storicoarchitettonico<br />

Potenziale<br />

aumento<br />

traffico indotto<br />

Aumento<br />

emissioni<br />

inquinanti<br />

2011<br />

tutela delle<br />

zone che<br />

rivestono<br />

particolare<br />

importanza<br />

nella storia del<br />

paese<br />

tutela <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

o complessi<br />

che rivestono<br />

particolare<br />

importanza<br />

nella storia del<br />

paese<br />

dotazione <strong>di</strong><br />

servizi<br />

Risposta ella<br />

domanda<br />

espressa dal<br />

mercato<br />

Aumento<br />

dell’offerta <strong>di</strong><br />

posti <strong>di</strong> lavoro<br />

Popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente<br />

esposta agli<br />

inquinanti da<br />

attività<br />

produttiva


203<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Valutazione dello scenario “stato <strong>di</strong> fatto”<br />

Come nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>, non si riportano i singoli valori del ogni in<strong>di</strong>catore misurato, ma nella<br />

colonna destra si riassume la “motivazione del giu<strong>di</strong>zio” .<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazi<br />

one <strong>di</strong> vegetazione con<br />

funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica<br />

Frammentazione della<br />

rete ecologica<br />

Conservazione/tutela dei<br />

paesaggi consolidati<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />

ambientale -<br />

mantenimento suolo<br />

agricolo<br />

fruizione (sostenibile)<br />

del territorio<br />

Connessione con il<br />

sistema territoriale e/o<br />

miglioramento<br />

INDICATORE DI<br />

IMPATTO<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />

(dato del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente)<br />

corsi d'acqua principali<br />

/interruzioni nuova viabilità<br />

(barriere infrastrutturali)<br />

superficie boscata<br />

PRG/superficie ATO<br />

zona agricola <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale (zto E1)/<br />

superficie ATO<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

suolo<br />

1<br />

0 0<br />

1 2<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

0 0<br />

numero opere incongrue - 2 - 2<br />

sup. cave+<strong>di</strong>scariche - 2 - 1<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili<br />

(m)<br />

km rete sovralocale che non<br />

attraversa i centri abitati/km<br />

rete sovralocale totale<br />

dell'accessibilità no<strong>di</strong> rete principale da<br />

riqualificare<br />

popolazione<br />

popolazione entro una fascia<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta <strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />

agli "impatti" delle (via Stazione)/popolazione<br />

infrastrutture<br />

totale<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> volumetria<br />

abitazioni<br />

residenziale/abitanti<br />

Aumento del consumo consumi elettrici - 1<br />

<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie<br />

consumi gas metano - 1<br />

prime,…): Consumi <strong>di</strong> acqua - 1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 1<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

aumento delle fragilità<br />

del territorio<br />

inquinamento<br />

elettromagnetico<br />

Tutela del patrimonio<br />

storico-monumentale<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />

produttive / commerciali<br />

/ <strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo<br />

sviluppo dell'economia<br />

locale per la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

emissioni e rumori<br />

generati dalle attività<br />

produttive<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (dato del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente)<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />

idonee<br />

superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />

residenziale all'interno delle<br />

fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />

elettrodotti<br />

centro storico tutela<br />

PAT/superficie ATO<br />

- 1 - 2<br />

0<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici e<br />

rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

2011<br />

Motivazione della<br />

valutazione<br />

Dal <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente risulta un in<strong>di</strong>ce<br />

me<strong>di</strong>o (impatto positivo basso)<br />

Non sono previste nuove<br />

infrastrutture <strong>di</strong> progetto 29<br />

Il PRG non prevede particolari<br />

vincoli per le aree boscate<br />

Solo il 9,1% del territorio<br />

comunale è zona E1 (impatto<br />

positivo basso)<br />

Sono presenti sei opere incongrue<br />

(dall’analisi del territorio)<br />

Presenza <strong>di</strong> superfici a cave e <strong>di</strong>scariche<br />

che occupano il 6% del territorio<br />

comunale (impatto negativo)<br />

1 2 Esistenza e/o percorsi in realizzazione<br />

- 1 1<br />

- 1 - 2<br />

“circonvallazione” e asse verso Schio che<br />

passa per i nuclei residenziali.<br />

Accessibilità <strong>di</strong>screta<br />

- 2 Noi critici lungo la circonvallazione<br />

1<br />

0<br />

2 1<br />

numero e<strong>di</strong>fici tutelati 4 2<br />

superfici a destinazione<br />

produttiva/superficie ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

occupati/numero posti <strong>di</strong><br />

lavori<br />

% popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />

zone produttive-artigianali<br />

0 0 0<br />

0<br />

- 2 - 2<br />

Stima del 7% della popolazione<br />

comunale (impatto negativo)<br />

Limitato incremento dato dalla<br />

salutazione dei lotti non ancora attuati<br />

Si assume in impatto negativo basso per<br />

il persistere dei consumi in atto, risultati<br />

(cfr. <strong>Rapporto</strong> stato ambiente) comunque<br />

al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a locale<br />

Stima permeabilità del 68%<br />

(valore superiore al 60%, quin<strong>di</strong><br />

impatto leggero)<br />

Non sono presenti lotti liberi o<br />

aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee<br />

Non sono presenti lotti liberi o<br />

aree e<strong>di</strong>ficabili entro la fascia <strong>di</strong><br />

rispetto<br />

Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela l’area del Centro<br />

Storico<br />

Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela numerosi e<strong>di</strong>fici<br />

per la valenza storco/architettonica<br />

Percentuale alta per la presenza del<br />

complesso produttivo <strong>di</strong> Via Vittorio<br />

Veneto<br />

29 Per la valutazione degli in<strong>di</strong>catori si è preso come riferimento il PRG vigente al momento <strong>di</strong> avvio dell’elaborazione del PAT e non le<br />

successive varianti, adottate e/o approvate durante l’iter <strong>di</strong> costruzione del PAT, che hanno previsto <strong>di</strong>fferenti ipotesi <strong>di</strong> viabilità (le<br />

stesse analizzate per il PAT e descritte nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>)


Valutazione dello scenario “opzione zero” (attuazione del PRG) 30<br />

IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazi<br />

one <strong>di</strong> vegetazione con<br />

funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica<br />

Frammentazione della<br />

rete ecologica<br />

Conservazione/tutela dei<br />

paesaggi consolidati<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />

ambientale -<br />

mantenimento suolo<br />

agricolo<br />

fruizione (sostenibile)<br />

del territorio<br />

Connessione con il<br />

sistema territoriale e/o<br />

miglioramento<br />

INDICATORE DI<br />

IMPATTO<br />

In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica<br />

(dato del <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente)<br />

corsi d'acqua principali<br />

/interruzioni nuova viabilità<br />

(barriere infrastrutturali)<br />

superficie boscata<br />

PRG/superficie ATO<br />

zona agricola <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale (zto E1)/<br />

superficie ATO<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

204<br />

suolo<br />

1<br />

0 0<br />

1 2<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

0 0<br />

numero opere incongrue - 2 - 2<br />

sup. cave+<strong>di</strong>scariche - 2 - 1<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili<br />

(m)<br />

km rete sovralocale che non<br />

attraversa i centri abitati/km<br />

rete sovralocale totale<br />

dell'accessibilità no<strong>di</strong> rete principale da<br />

riqualificare<br />

popolazione<br />

popolazione entro una fascia<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta <strong>di</strong> 100 m dalla <strong>di</strong>rettrice nord<br />

agli "impatti" delle (via Stazione)/popolazione<br />

infrastrutture<br />

totale<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> volumetria<br />

abitazioni<br />

residenziale/abitanti<br />

Aumento del consumo consumi elettrici - 1<br />

<strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

energia, materie<br />

consumi gas metano - 1<br />

prime,…): Consumi <strong>di</strong> acqua - 1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 1<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

aumento delle fragilità<br />

del territorio<br />

inquinamento<br />

elettromagnetico<br />

Tutela del patrimonio<br />

storico-monumentale<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />

produttive / commerciali<br />

/ <strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo<br />

sviluppo dell'economia<br />

locale per la creazione <strong>di</strong><br />

nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

popolazione<br />

<strong>di</strong>rettamente esposta a<br />

emissioni e rumori<br />

generati dalle attività<br />

produttive<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (dato del<br />

<strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente)<br />

Aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non<br />

idonee<br />

superficie aree <strong>di</strong> espansione<br />

residenziale all'interno delle<br />

fasci <strong>di</strong> rispetto degli<br />

elettrodotti<br />

centro storico tutela<br />

PAT/superficie ATO<br />

- 1 - 2<br />

0<br />

paesaggio<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici e<br />

rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

2011<br />

Motivazione della<br />

valutazione<br />

Dal <strong>Rapporto</strong> sullo stato<br />

dell’ambiente risulta un in<strong>di</strong>ce<br />

me<strong>di</strong>o (impatto positivo basso)<br />

Non sono previste nuove<br />

infrastrutture <strong>di</strong> progetto 31<br />

Il PRG non prevede particolari<br />

vincoli per le aree boscate<br />

Solo il 9,1% del territorio<br />

comunale è zona E1 (impatto<br />

positivo basso)<br />

Sono presenti sei opere incongrue<br />

(dall’analisi del territorio)<br />

Presenza <strong>di</strong> superfici a cave e <strong>di</strong>scariche<br />

che occupano il 6% del territorio<br />

comunale (impatto negativo)<br />

1 2 Esistenza e/o percorsi in realizzazione<br />

- 1 1<br />

- 1 - 2<br />

“circonvallazione” e asse verso Schio che<br />

passa per i nuclei residenziali.<br />

Accessibilità <strong>di</strong>screta<br />

- 2 Noi critici lungo la circonvallazione<br />

1<br />

0<br />

2 1<br />

numero e<strong>di</strong>fici tutelati 4 2<br />

superfici a destinazione<br />

produttiva/superficie ATO<br />

(incremento previsto dal PAT<br />

rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

occupati/numero posti <strong>di</strong><br />

lavori<br />

% popolazione entro una<br />

fascia <strong>di</strong> 100 dal perimetro<br />

zone produttive-artigianali<br />

- 2 - 1 1<br />

- 2 - 2<br />

Stima del 7% della popolazione<br />

comunale (impatto negativo)<br />

Limitato incremento dato dalla<br />

salutazione dei lotti non ancora attuati<br />

Si assume in impatto negativo basso per<br />

il persistere dei consumi in atto, risultati<br />

(cfr. <strong>Rapporto</strong> stato ambiente) comunque<br />

al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a locale<br />

Stima permeabilità del 68%<br />

(valore superiore al 60%, quin<strong>di</strong><br />

impatto leggero)<br />

Non sono presenti lotti liberi o<br />

aree e<strong>di</strong>ficabili in aree non idonee<br />

Non sono presenti lotti liberi o<br />

aree e<strong>di</strong>ficabili entro la fascia <strong>di</strong><br />

rispetto<br />

Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela l’area del Centro<br />

Storico<br />

Il PRG in<strong>di</strong>vidua e tutela numerosi e<strong>di</strong>fici<br />

per la valenza storco/architettonica<br />

Attuazione della zona produttiva D1<br />

dell’ambito <strong>di</strong> via Progresso<br />

1 Potenziali nuovi posti <strong>di</strong> lavoro<br />

Percentuale alta per la presenza del<br />

complesso produttivo <strong>di</strong> Via Vittorio<br />

Veneto<br />

30<br />

Unica voce <strong>di</strong>fferente, rispetto allo scenario “stato <strong>di</strong> fatto” è l’attuazione della previsione <strong>di</strong> zona produttiva D1<strong>di</strong> via progresso,<br />

prevista dal PRG vigente e non ancora attuata<br />

31<br />

Per la valutazione degli in<strong>di</strong>catori si è preso come riferimento il PRG vigente al momento <strong>di</strong> avvio dell’elaborazione del PAT e non le<br />

successive varianti, adottate e/o approvate durante l’iter <strong>di</strong> costruzione del PAT, che hanno previsto <strong>di</strong>fferenti ipotesi <strong>di</strong> viabilità (le<br />

stesse analizzate per il PAT e descritte nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>)


Comparazione tra gli scenari<br />

IMPATTO<br />

205<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

2011<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong> vegetazione con<br />

funzione <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

connessione ecologica 1 1<br />

Frammentazione della rete ecologica 0 0 0 0<br />

suolo<br />

Conservazione/tutela dei paesaggi consolidati 0 0 0 0<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici e<br />

rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

suolo<br />

1 2 1 2<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza ambientale -<br />

-2 -2 -2 -2<br />

mantenimento suolo agricolo -2 -1 -2 -1<br />

fruizione (sostenibile) del territorio 1 2 1 2<br />

Connessione con il sistema territoriale e/o<br />

-1 1 -1 1<br />

miglioramento dell'accessibilità -2 -2<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta agli "impatti"<br />

delle infrastrutture -1 -2 -1 -2<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni 1 1<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici e<br />

rifiuti<br />

-1 -1<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse (acqua,<br />

-1 -1<br />

energia, materie prime,…): -1 -1<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti -1 -1<br />

consumo <strong>di</strong> suolo -1 -2 -1 -2<br />

aumento delle fragilità del territorio 0 0<br />

inquinamento elettromagnetico 0 0<br />

2 1 2 1<br />

Tutela del patrimonio storico-monumentale 4 2 4 2<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree produttive /<br />

commerciali / <strong>di</strong>rezionali 0 0 0 -2 -1 1<br />

Potenziali offerte per lo sviluppo dell'economia<br />

locale per la creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong> lavoro 0 1<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente esposta a emissioni<br />

e rumori generati dalle attività produttive -2 -2 -2 -2<br />

Impatti cumulativi per matrice<br />

ambientale<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

Economia e<br />

società<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

-1 -1 -3 3 -2 4 -7 1 -1 -1 -5 3 -2 4 -8 3<br />

Economia e<br />

società<br />

Economia e<br />

società


206<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Per il confronto con lo scenario del PAT non si possono utilizzare le matrici presentate nel <strong>Rapporto</strong><br />

<strong>Ambientale</strong> dove la valutazione dell’in<strong>di</strong>catore (impatto positivo elevato o minore, impatto negativo lieve o<br />

elevato come descritto al capitolo 6.1) è attribuito sulla base del valore per l’ATO, ma deve essere<br />

riassegnato sulla base del valore per l’intero territorio comunale. In questo modo il valore complessivo è<br />

confrontabile con quello derivante dalla valutazione degli scenari prima esposta.<br />

IMPATTO INDICATORE DI IMPATTO<br />

Mantenimento/realizzazione <strong>di</strong><br />

vegetazione con funzione <strong>di</strong><br />

bacino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e/o<br />

elementi lineari vegetali tutelati (“convertiti in<br />

sup. nell'ipotesi <strong>di</strong> 1,5 m <strong>di</strong> larghezza per elemento<br />

lineare) / superficie ATO<br />

superficie barriere <strong>di</strong> mitigazione/superficie<br />

ATO<br />

connessione ecologica In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> qualità ecosistemica (riduzione dei<br />

punteggi nell’ipotesi <strong>di</strong> massima attuazione delle<br />

previsioni del PAT)<br />

Conservazione/tutela dei<br />

paesaggi consolidati<br />

Miglioramento della qualità<br />

paesaggistica<br />

Tutela suolo <strong>di</strong> valenza<br />

ambientale - mantenimento<br />

suolo agricolo<br />

Maggiore qualità dei sistemi<br />

legati alla risorsa acqua<br />

fruizione (sostenibile) del<br />

territorio<br />

Connessione con il sistema<br />

territoriale e/o miglioramento<br />

dell'accessibilità<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente<br />

esposta agli "impatti" delle<br />

infrastrutture<br />

mitigazione degli impatti<br />

generati dalla infrastrutture<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

suolo<br />

2 4<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

4 2<br />

superficie boscata/superficie ATO 2 1<br />

Coni visuali 4<br />

km barriere <strong>di</strong> mitigazione/elementi da<br />

mitigare (viabilità principale)<br />

superficie zone <strong>di</strong> tutela ambientale<br />

(invarianti ambientali)/ superficie ATO<br />

superficie destinata alla tutela e<br />

valorizzazione degli assetti<br />

agricoli/superficie ATO<br />

numero opere incongrue da<br />

mitigare/eliminare<br />

sup. elementi detrattori (oggetto <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>no)/superficie ATO<br />

sup. cave+<strong>di</strong>scariche/ elementi <strong>di</strong> degrado<br />

(previsione azioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no)<br />

zone <strong>di</strong> ammortizzazione e<br />

transizione/superficie ATO<br />

lunghezza corsi d'acqua principali tutelati<br />

come corridoio ecologici/ lunghezza corsi<br />

d'acqua principali<br />

2 2 4<br />

4<br />

1 2<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti fisici<br />

e rifiuti<br />

1 1 1 2 2<br />

4 4<br />

0 0<br />

2 2<br />

4 2<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili (m) 1 2<br />

sviluppo rete stradale/superficie ATO - 1 - 2 - 1 0<br />

km rete sovralocale che non attraversa i<br />

centri abitati/km rete sovralocale totale<br />

no<strong>di</strong> rete principale da riqualificare/no<strong>di</strong> rete<br />

principale<br />

4<br />

- 1 1 2<br />

sviluppo dei percorsi ciclabili 1 2<br />

popolazione entro una fascia <strong>di</strong> 100 m dalla<br />

<strong>di</strong>rettrice nord (via Stazione)/popolazione<br />

totale (incremento previsto dal PAT rispetto<br />

allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

lunghezza barriere <strong>di</strong> mitigazione/lunghezza<br />

viale Europa<br />

2 2 2<br />

2011<br />

Economia e<br />

società<br />

2<br />

- 1 2<br />

Aumento dell’offerta <strong>di</strong> abitazioni volumetria residenziale/abitanti 4<br />

Aumento del consumo <strong>di</strong> risorse<br />

(acqua, energia, materie<br />

prime,…):<br />

consumi elettrici - 2<br />

consumi gas metano - 2<br />

Consumi <strong>di</strong> acqua - 2<br />

Produzione <strong>di</strong> rifiuti produzione rifiuti urbani - 2<br />

consumo <strong>di</strong> suolo<br />

Miglioramento della qualità<br />

architettonica/della qualità<br />

dell’ambiente inse<strong>di</strong>ativo<br />

Tutela del patrimonio storicomonumentale<br />

superficie urbanizzata/superficie ATO - 4<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità (riduzione della<br />

permeabilità nell'ipotesi <strong>di</strong> attuazione<br />

massima delle previsioni del PAT)<br />

- 2 - 4<br />

aree <strong>di</strong> riqualificazione/superficie ATO 1 2 1 1<br />

centro storico tutela PAT/superficie ATO 2 1<br />

numero e<strong>di</strong>fici tutelati 2 1<br />

contesti figurativi/superficie ATO 4<br />

contesti complessi monumentali/superficie<br />

ATO<br />

1 2


consolidamento dei nuclei<br />

esistenti<br />

Aumento della dotazione <strong>di</strong><br />

servizi<br />

Maggiore offerta <strong>di</strong> aree<br />

produttive / commerciali /<br />

<strong>di</strong>rezionali<br />

Potenziali offerte per lo sviluppo<br />

dell'economia locale per la<br />

creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong><br />

lavoro<br />

popolazione <strong>di</strong>rettamente<br />

esposta a emissioni e rumori<br />

generati dalle attività produttive<br />

Attivazione sistemi <strong>di</strong><br />

perequazione<br />

(Azione <strong>di</strong> mitigazione)<br />

Sistemi più efficaci per lo<br />

sfruttamento delle risorse<br />

(efficienza energetica, ecc)<br />

207<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa/superficie ATO - 4 4<br />

servizi (primari + secondari) - 1 2<br />

superfici a destinazione<br />

produttiva/superficie ATO (incremento<br />

previsto dal PAT rispetto allo stato <strong>di</strong> fatto)<br />

occupati/numero posti <strong>di</strong> lavori (come stima<br />

incremento dei posti potenziali)<br />

% popolazione entro una fascia <strong>di</strong> 100 dal<br />

perimetro zone produttive-artigianali<br />

Operazioni attivate con i sistemi della<br />

perequazione o cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio o<br />

compensazione<br />

Sistemi <strong>di</strong> risparmio energetico <strong>–</strong> bioarchitettura<br />

- BAP<br />

numero nuovi e<strong>di</strong>fici (o ristrutturazioni) che<br />

applicano sistemi <strong>di</strong> recupero e risparmio<br />

dell'acqua/numero totale nuovi e<strong>di</strong>fici (o<br />

ristrutturazioni)<br />

Impatti cumulativi per<br />

matrice ambientale<br />

Impatti cumulativi per<br />

matrice ambientale<br />

- 4 - 2 2<br />

1 1 2<br />

1 1 2<br />

Aria -clima<br />

acqua<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

4<br />

- 2 - 2<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

7 4 -9 20 27 10 -3 31<br />

Aria -clima<br />

MATRICI AMBIENTALI INTERESSATE<br />

acqua<br />

suolo<br />

bio<strong>di</strong>versità<br />

paesaggio<br />

patrimonio<br />

Inquinanti<br />

fisici e rifiuti<br />

Stato <strong>di</strong> fatto -1 -1 -3 3 -2 4 -7 1<br />

Opzione zero -1 -1 -5 3 -2 4 -8 3<br />

Scenario PAT 7 4 -9 20 27 10 -3 31<br />

Dal confronto emerge che l’attuazione dello scenario del PAT (in termini <strong>di</strong> impatti cumulativi stimati per<br />

matrice ambientale) può generare maggiori impatti negativi per la matrice suolo (se poi si guarda nel<br />

dettaglio degli in<strong>di</strong>catori, l’impatto risulterebbe ancora più alto se non fossero state inserite le azioni <strong>di</strong><br />

mitigazione e compensazioni quali, ad esempio, fasce <strong>di</strong> transizione, aree <strong>di</strong> tutela e protezione, ecc. (cfr.<br />

capitolo 8 del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>). Dall’altro da però avvio a potenziali ricadute positive in termini <strong>di</strong><br />

miglioramento della qualità ambientale, dotazione <strong>di</strong> servizi, offerte per lo sviluppo locale. Le situazioni “stato<br />

<strong>di</strong> fatto” e “opzione zero”, pur non producendo impatti negativi come l’incremento <strong>di</strong> suolo urbanizzato, la<br />

frammentazione del territorio agricolo per la realizzazione <strong>di</strong> nuove infrastrutture, non producono gli stessi<br />

impatti postivi previsti con l’attuazione del PAT e, soprattutto, lasciano inalterate le situazioni <strong>di</strong> “criticità”<br />

emerse durante l’analisi ed evidenziate nel <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>.<br />

2<br />

2011<br />

Economia e<br />

società<br />

Economia e<br />

società


INDICE<br />

208<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

I. INTRODUZIONE....................................................................................................................................... 1<br />

a. Quadro normativo .............................................................................................................................. 3<br />

b. La Valutazione <strong>Ambientale</strong> Strategica del PAT <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> Vic.no.................................................... 3<br />

c. I contenuti del <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong>................................................................................................. 4<br />

II. RAPPORTO SULLO STATO AMBIENTALE ........................................................................................... 9<br />

2. ARIA.................................................................................................................................................10<br />

2.1 Introduzione ..................................................................................................................................10<br />

2.2 Emissioni in atmosfera ..................................................................................................................13<br />

2.2.1 Ozono...................................................................................................................................................13<br />

2.2.2 Monossido <strong>di</strong> carbonio (CO)..................................................................................................................16<br />

2.2.3 Anidride carbonica (CO2).......................................................................................................................20<br />

2.2.4 Polveri sottili (PM10)..............................................................................................................................21<br />

2.2.5 Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx).............................................................................................................................24<br />

2.2.6 Biossido <strong>di</strong> azoto (NO2).........................................................................................................................25<br />

2.2.7 Biossido <strong>di</strong> zolfo (SO2) .........................................................................................................................27<br />

2.2.8 Benzene (C6H6)...................................................................................................................................30<br />

2.2.9 Benzo [a] Pirene (C20H12) ....................................................................................................................31<br />

2.3 Sorgenti <strong>di</strong> inquinamento...............................................................................................................33<br />

3. CLIMA ..............................................................................................................................................34<br />

3.1 Introduzione ..................................................................................................................................34<br />

3.2 Precipitazione................................................................................................................................34<br />

3.3 Temperatura e umi<strong>di</strong>tà ..................................................................................................................36<br />

3.4 Anemologia ...................................................................................................................................37<br />

4. ACQUA.............................................................................................................................................38<br />

4.1 Introduzione ..................................................................................................................................38<br />

4.2 Le acque a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong> ........................................................................................................41<br />

4.2.1 Sistema Leogra Timonchio ....................................................................................................................41<br />

4.2.2 L’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso (IBE) .................................................................................................................44<br />

4.2.3 Il Livello <strong>di</strong> Inquinamento da Macrosettori (LIM) .....................................................................................45<br />

4.2.4 Lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (SECA) .......................................................................................46<br />

4.2.5 Lo Stato <strong>Ambientale</strong> dei Corsi d’Acqua (SACA) ......................................................................................47<br />

4.3 Consumi acqua e rete fognatura....................................................................................................49<br />

4.4 L’inquinamento delle risorse idriche a <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong>. ...............................................................50<br />

4.4.1 Carico organico potenziale.....................................................................................................................50<br />

4.4.2 Carico trofico potenziale........................................................................................................................51<br />

4.5 Le acque sotterranee.....................................................................................................................52<br />

4.5.1 Concentrazione me<strong>di</strong>a degli inquinanti chimici nelle acque sotterranee ..................................................52<br />

4.5.2 Nitrati ....................................................................................................................................................53<br />

4.6 “Sofferenza idraulica” ....................................................................................................................54<br />

5. SUOLO E SOTTOSUOLO.................................................................................................................55<br />

5.1 Introduzione ..................................................................................................................................55<br />

5.2 Fragilità del territorio......................................................................................................................56<br />

5.2.1 Cave .....................................................................................................................................................56<br />

5.3 Morfologia .....................................................................................................................................57<br />

5.4 Uso del suolo ................................................................................................................................57<br />

5.4.1 Uso del suolo ........................................................................................................................................57<br />

5.4.2 Classificazione agronomica dei suoli ......................................................................................................58<br />

5.4.3 SAU......................................................................................................................................................59<br />

5.4.4 Aziende agricole e sistema agricolo-produttivo .......................................................................................59<br />

5.5 Permeabilità ..................................................................................................................................60<br />

5.5.1 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità per ATO ...............................................................................................................60<br />

5.6 Compatibilità ai fini e<strong>di</strong>ficatori ........................................................................................................62<br />

2011


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

6. BIODIVERSITA’................................................................................................................................63<br />

6.1 Valutazione ecosistemica <strong>–</strong> in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità ...........................................................................63<br />

6.2 Elementi <strong>di</strong> pregio ambientale........................................................................................................64<br />

6.2.1 Formazioni vegetali ...............................................................................................................................64<br />

6.3 Pressione antropica.......................................................................................................................65<br />

7. PAESAGGIO .....................................................................................................................................66<br />

7.1 Paesaggio agrario ........................................................................................................................66<br />

7.1.1 Elementi <strong>di</strong> pregio e detrattori ................................................................................................................67<br />

8. PATRIMONIO CULTURALE E ARCHITETTONICO...........................................................................70<br />

8.1 Introduzione ..................................................................................................................................70<br />

8.2 Ville Venete...................................................................................................................................70<br />

8.3 Elementi <strong>di</strong> valenza storica ............................................................................................................72<br />

8.3.1 Siti <strong>di</strong> importanza archeologica...............................................................................................................72<br />

8.3.2 La centuriazione ...................................................................................................................................72<br />

9. INQUINANTI FISICI ..........................................................................................................................74<br />

9.1 Introduzione ..................................................................................................................................74<br />

9.2 Elettromagnetismo ........................................................................................................................74<br />

9.2.1 Linee elettriche <strong>di</strong> alta tensione ..............................................................................................................75<br />

9.2.2 Siti antenne per la telefonia mobile.........................................................................................................76<br />

9.3 Rumore .........................................................................................................................................80<br />

9.3.1 Piano classificazione acustica ...............................................................................................................81<br />

9.3.2 Livelli <strong>di</strong> rumorosità delle infrastrutture:..................................................................................................84<br />

9.3.3 Rilievi fonometrici .................................................................................................................................85<br />

9.4 Radon ...........................................................................................................................................87<br />

9.4.1 Stima abitazioni sopra i livelli attesi .......................................................................................................87<br />

9.5 Inquinamento luminoso.................................................................................................................88<br />

9.5.1 Brillanza cielo notturno..........................................................................................................................88<br />

10. POPOLAZIONE..............................................................................................................................90<br />

10.1 Andamento della popolazione nel periodo 1981-2008 ..................................................................90<br />

10.1.1 Densità territoriale...............................................................................................................................91<br />

10.1.2 Struttura della popolazione per classi d’età (1981-2008) ......................................................................91<br />

10.1.3 In<strong>di</strong>catori demografici...........................................................................................................................93<br />

10.2 Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti a <strong>Marano</strong> <strong>–</strong> 2008 ...............................................................................96<br />

10.3 Attività e<strong>di</strong>lizia .............................................................................................................................97<br />

11. BENI MATERIALI ...........................................................................................................................99<br />

11.1 Mobilità........................................................................................................................................99<br />

11.1.1 Flussi veicolari..................................................................................................................................100<br />

11.1.2 Parco veicolare per categoria (2000-2007) ........................................................................................100<br />

11.1.3 Traffico Me<strong>di</strong>o Diurno........................................................................................................................100<br />

11.1.4 Traffico autostradale .........................................................................................................................102<br />

11.1.5 Incidentalità ......................................................................................................................................103<br />

11.1.6 Accessibilità: trasporto pubblico e percorsi ciclabili.............................................................................104<br />

11.1.7 Progetti infrastrutturali a scala sovralocale..........................................................................................108<br />

11.2 Rifiuti........................................................................................................................................109<br />

11.2.1 Impianti smaltimento dei rifiuti urbani..................................................................................................109<br />

11.2.2 Rifiuti urbani ......................................................................................................................................113<br />

11.3 Attività a rischio rilevante ...........................................................................................................114<br />

11.4 Spazi pubblici ............................................................................................................................115<br />

11.4.1 Aree ver<strong>di</strong> pubbliche ..........................................................................................................................115<br />

11.4.2 Aree <strong>di</strong> interesse comune..................................................................................................................116<br />

11.4.3 Aree per l’istruzione ..........................................................................................................................117<br />

11.4.4 Aree a parcheggio ............................................................................................................................118<br />

11.5 Consumi....................................................................................................................................119<br />

11.5.1 Consumi <strong>di</strong> gas.................................................................................................................................119<br />

11.5.2 Consumi elettrici................................................................................................................................119<br />

12. PIANIFICAZIONE E VINCOLI........................................................................................................121<br />

209<br />

2011


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marano</strong> <strong>Vicentino</strong><br />

P.A.T. <strong>–</strong> V.A.S. <strong>–</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

12.1 Piano Territoriale <strong>di</strong> Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento ......................................................................121<br />

12.2 Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale <strong>di</strong> Vicenza........................................................122<br />

12.3 Piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI).........................................................................125<br />

12.4 Altri vincoli.................................................................................................................................125<br />

III. IL PERCORSO DI VALUTAZIONE......................................................................................................127<br />

3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL PAT .......................................................127<br />

3. FASE DI CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONI PER IL PAT .......................................................128<br />

3.1 La fase della concertazione e consultazione ................................................................................128<br />

4. MAPPA DELLE CRITICITÀ ..............................................................................................................131<br />

4.1 Costruzione della “mappa delle criticità”.......................................................................................131<br />

4.1.1 Sintesi degli in<strong>di</strong>catori..........................................................................................................................132<br />

5. VALUTAZIONE DI COERENZA........................................................................................................135<br />

5.1 Principi generali <strong>di</strong> sostenibilità....................................................................................................135<br />

5.2 In<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi/azioni del piano ..............................................................................138<br />

5.2.1 Obiettivi generali del PAT ..............................................................................................................138<br />

5.2.2 In<strong>di</strong>viduazione degli ATO.....................................................................................................................139<br />

5.2.3 Obiettivi specifici del PAT....................................................................................................................143<br />

5.2.4 Le azioni del PAT ..........................................................................................................................144<br />

5.3. Valutazione <strong>di</strong> coerenza interna..................................................................................................146<br />

5.3.1 Coerenza interna (1): tra obiettivi e strategie del PAT ..........................................................................146<br />

5.3.2 Gli obiettivi per ATO............................................................................................................................149<br />

5.3.3 Coerenza interna (2): tra obiettivi del PAT e le criticità-valenze ambientali per ATO ..............................151<br />

5.4 Analisi <strong>di</strong> coerenza esterna.........................................................................................................156<br />

5.4.1 Coerenza con i principi <strong>di</strong> sostenibilità .................................................................................................156<br />

5.4.2 Coerenza con i piani sovracomunali.....................................................................................................160<br />

6. INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI............................................................................163<br />

6.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto ................................................................................................................164<br />

6.1.1 La valutazione degli in<strong>di</strong>catori ..............................................................................................................167<br />

6.1.2 Valutazione del carico inse<strong>di</strong>ativo........................................................................................................173<br />

7. COMPARAZIONE TRA ALTERNATIVE ..........................................................................................176<br />

7.1 Valutazione azione critiche e mitigazione impatti..........................................................................176<br />

SCHEDA 1 - Trasformazione della attività fuori zona, ricomposizione del tessuto e<strong>di</strong>lizio ...............................177<br />

SCHEDA 2: Riqualificazione aree <strong>di</strong> cava ATE5 (Ambito territoriale estrattivo n. 5) ........................................181<br />

SCHEDA 3 - Rio delle Pietre ........................................................................................................................184<br />

SCHEDA 4 - Bretella viaria <strong>di</strong> collegamento ..................................................................................................186<br />

8. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ..................................................................................................189<br />

8.1 Elementi <strong>di</strong> criticità ......................................................................................................................189<br />

8.2 Potenziali impatti positivi..............................................................................................................192<br />

9. IL MONITORAGGIO .........................................................................................................................194<br />

9.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio........................................................................................................194<br />

CONCLUSIONI.........................................................................................................................................199<br />

Integrazioni secondo quanto richiesto al punto 1.4 del parere n. 38/2011 del 26.05.2011 della<br />

Commissione Regionale <strong>VAS</strong>…………………………………………………………………………………. 200<br />

210<br />

2011

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