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No alla Guerra, Si alla
Vita
2^C
A.S.2009/2010

Fabrizio Fabrizio de de Andrè Andrè – La La guerra guerra di di Piero
Piero
“La “La guerra guerra di di Piero” Piero” è è una una una canzone canzone canzone di di Fabrizio Fabrizio Fabrizio De De Andrè Andrè che che è è stata stata scritta scritta nel
nel
1964.
1964.
Fabrizio Fabrizio De De Andrè Andrè è è stato stato uno uno dei dei più più grandi grandi cantautori cantautori italiani italiani è è esordito esordito nel
nel
panorama panorama discografico discografico nel nel 1961 1961 con con un un 45 45 giri giri che che conteneva conteneva due due singoli singoli e e negli
negli
anni anni successivi successivi si si affermò affermò affermò sempre sempre sempre di di più.
più.
De De Andrè Andrè ha ha continuato continuato ad ad esibirsi esibirsi in in concerti concerti concerti fino fino al al 1998 1998 quando quando gli gli fu
fu
diagnosticato diagnosticato un un carcinoma carcinoma polmonare, polmonare, l’anno l’anno successivo successivo è è morto.
morto.
“La “La guerra guerra di di Piero Piero è è una una canzone canzone che che parla parla della della guerra guerra e e di di tutti tutti i i dispiaceri dispiaceri dispiaceri che
che
porta porta con con se, se, della della morte morte e e del del fatto fatto che che non non tutti tutti erano erano disposti disposti a a uccidere uccidere un un altro
altro
essere essere umano.
umano.
Nella Nella canzone canzone Piero Piero è è un un soldato soldato che che incontra incontra un un nemico nemico ma ma esita esita e e non non gli gli spara,
spara,
purtroppo purtroppo purtroppo purtroppo il il il il nemico nemico nemico nemico si si si si accorge accorge accorge accorge della della della della sua sua sua sua presenza presenza presenza presenza e e e e lo lo lo lo uccide uccide uccide uccide per per per per salvarsi.
salvarsi.
salvarsi.
salvarsi.
Questa Questa è è una una canzone canzone di di denuncia denuncia contro contro la la guerra guerra e e tenta tenta di di far far capire capire che che tutte tutte le
le
persone persone sono sono coinvolte, coinvolte, anche anche quelle quelle che che non non la la vogliono vogliono e e che che porta porta a a fare fare gesti
gesti
inumani, inumani, che che un un uomo uomo non non dovrebbe dovrebbe mai mai fare, fare, come come il il fatto fatto di di uccidere uccidere uccidere un un un nostro nostro
nostro
simile.
simile.
I I I due due protagonisti protagonisti di di di questa questa canzone canzone canzone , , Piero Piero e e e il il suo suo assassino, assassino, non non non vogliono vogliono la
la
guerra guerra ma ma ma sono sono costretti costretti a a farla farla per per ideali ideali che che non non appartengono appartengono loro loro e, e, nel nel caso caso di di
di
Piero, Piero, morire morire per per loro.
loro.
Il Il significato significato di di questa questa canzone canzone è è molto molto forte forte e e vero, vero, deriva deriva da da esperienze esperienze veramente
veramente
vissute vissute da da molte molte persone persone di di quel quel tempo tempo e e anche anche di di di adesso adesso perché, perché, purtroppo, purtroppo, ci ci sono sono in
in
atto atto delle delle guerre guerre di di cui cui cui non non si si si vede vede vede la la fine fine e e gli gli abitanti abitanti di di quelle quelle zone zone ne ne fanno
fanno
parte parte contro contro la la loro loro volontà.
volontà.
Come Come Come disse disse Nicola Nicola Piovani Piovani « « « De De André André non non è è stato stato mai mai di moda. E infatti la moda,
effimera effimera per per definizione, definizione, passa. passa. Le Le Le canzoni canzoni canzoni di di Fabrizio Fabrizio restano restano ».
».

La La Guerra Guerra di di Piero
Piero
Dormi sepolto in un campo di grano
non e' la rosa non e' il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
Lungo le sponde del mio torrente,
voglio che scendano i lucci argentati
non piu' i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente.
Cosi' dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve.
Fermati Piero, fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce;
ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera.
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore.
Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avra' per morire
ma il tempo a me restera' per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore.
Fabrizio Fabrizio De De Andrè
Andrè
E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede e ha paura
ed mentre imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia.
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chieder perdono per ogni peccato.
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno.
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno.
E mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole.
Dormi sepolto in un campo di grano
non e' la rosa non e' il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi

Giuseppe Giuseppe Ungaretti Ungaretti - San Martino del Carso
La La poesia poesia “San “San Martino Martino del del Carso” Carso” è è stata stata scritta scritta da da Giuseppe
Giuseppe
Ungaretti Ungaretti e e presenta presenta lo lo scenario scenario di di un un paese paese distrutto distrutto da da un
un
bombardamento bombardamento bombardamento durante durante la la seconda seconda seconda guerra guerra mondiale.
mondiale.
La La poesia poesia paragona paragona il il profondo profondo dolore dolore presente presente nel nel cuore cuore del
del
poeta poeta a a ciò ciò che che resta resta di di quel quel paese paese dopo dopo aver aver subito subito le le atrocità
atrocità
della della guerra.
guerra.
Ungaretti Ungaretti Ungaretti Ungaretti è è è è molto molto molto molto provato provato provato provato dalla dalla dalla dalla guerra guerra guerra guerra infatti infatti infatti infatti dice dice dice dice “è “è “è “è il il il il mio
mio
mio
mio
cuore cuore il paese più straziato” e inoltre dice che molti suoi suoi amici amici a
a
cui cui scriveva scriveva delle delle delle lettere lettere sono sono morti morti e e ne ne è è sconvolto.
sconvolto.
La La poesia poesia è è una una denuncia denuncia alla alla guerra guerra perché perché quando quando questa
questa
inizia inizia non non si si pensa pensa alle alle conseguenze conseguenze che che porta porta e e a a tutti tutti coloro
coloro
che che perdono perdono cose cose cose e e persone persone persone a a loro loro loro care care perché perché perché alcuni alcuni individui
individui
decidono decidono del del loro loro futuro futuro guardando guardando solo solo ai ai loro loro interessi interessi e e non non a
a
quelli quelli del del del popolo.
popolo.

San San Martino Martino del del Carso
Carso
Di Di queste queste case
case
Non Non è è rimasto
rimasto
Che Che qualche
qualche
Brandello Brandello Brandello di di muro
muro
Di Di tanti
tanti
Che Che mi mi corrispondevano
corrispondevano
Non Non è è è rimasto
rimasto
Neppure Neppure tanto
tanto
Ma Ma nel nel cuore cuore
cuore
Nessuna Nessuna Nessuna croce croce croce manca
manca
E’ E’ il il mio mio cuore
cuore
Il Il paese paese più più straziato straziato
straziato
Giuseppe Giuseppe Ungaretti
Ungaretti

Giorgio Giorgio Gaber Gaber – La La Libertà
Libertà
“La “La Libertà” Libertà” di di Giorgio Giorgio Gaber Gaber è è stata stata scritta scritta per
per
denunciare denunciare i i regimi regimi dittatoriali: dittatoriali: “la “la libertà libertà è
è
partecipazione” partecipazione” diritto diritto a a cui cui le le persone persone sottoposte
sottoposte
ai ai dittatori, dittatori, sono sono private, private, così così come come come sono
sono
impedite impedite loro loro la la libertà libertà libertà di di pensare, pensare, di di scrivere scrivere e
e
sono sono obbligate obbligate ad ad appoggiare appoggiare appoggiare ideali ideali che che non non gli gli
gli
appartengono.
appartengono.
Giorgio Giorgio Gaber Gaber con con questa questa questa canzone canzone vuole vuole parlare parlare
parlare
al al mondo, mondo, farlo farlo farlo riflettere, riflettere, riflettere, porre porre porre l’attenzione l’attenzione sui
sui
regimi regimi dittatoriali dittatoriali che che tutt’oggi tutt’oggi sono sono sono presenti presenti in
in
alcuni alcuni paesi.
paesi.
La La La problematica problematica problematica è è attuale attuale e e perciò perciò la la canzone
canzone
non non ha ha ha tempo tempo ed ed è è è destinata destinata a a non non tramontare
tramontare
mai. mai.
mai.

La La Libertà
Libertà
Vorrei Vorrei essere essere libero, libero, libero libero come come un un uomo.
uomo.
Vorrei Vorrei essere essere libero libero libero come come un un uomo.
uomo.
Come Come un un uomo uomo appena appena appena nato nato che che ha ha di di fronte
fronte
solamente solamente solamente la la natura
natura
e e cammina cammina dentro dentro un un bosco bosco bosco con con la la gioia gioia gioia di
di
inseguire inseguire inseguire un’avventura,
un’avventura,
sempre sempre libero libero e e vitale, vitale, fa fa l’amore l’amore l’amore come come fosse
fosse
un un animale,
animale,
incosciente incosciente come come un un uomo uomo compiaciuto compiaciuto della
della
propria propria libertà.
libertà.
La La libertà libertà non non è è star star sopra sopra un un albero,
albero,
non non non non non è è neanche neanche il il volo volo di di di di un un moscone,
moscone,
la la libertà libertà non non è è uno uno spazio spazio libero,
libero,
libertà libertà è è partecipazione.
partecipazione.
Vorrei Vorrei Vorrei essere essere libero, libero, libero libero come come un un uomo. uomo.
uomo.
Come Come Come un un uomo uomo che che che ha ha bisogno bisogno bisogno di di di spaziare
spaziare
con con la la propria propria propria fantasia
fantasia
e e e che che trova trova questo questo spazio spazio solamente solamente nella
nella
sua sua democrazia,
democrazia,
che che ha ha ha il il diritto diritto di di votare votare e e che che passa passa la la sua
sua
vita vita a a delegare
delegare
e e e nel nel farsi farsi comandare comandare comandare ha ha trovato trovato la la sua
sua
nuova nuova libertà.
libertà.
La La libertà libertà non non è è star star star sopra sopra un un albero,
albero,
non non è è neanche neanche avere avere un’opinione,
un’opinione,
la la la libertà libertà non non è è uno uno spazio spazio libero,
libero,
libertà libertà è è partecipazione.
partecipazione.
partecipazione.
La La libertà libertà non non è è star star sopra sopra un un albero,
albero,
non non è è neanche neanche il il volo volo di di un un moscone,
moscone,
la la la libertà libertà non non è è uno uno uno spazio spazio libero,
libero,
libertà libertà è è partecipazione.
partecipazione.
Giorgio Giorgio Gaber
Gaber
Vorrei Vorrei essere essere libero, libero, libero libero come come un un uomo.
uomo.
Come Come Come Come l’uomo l’uomo più più più più più evoluto evoluto che che si si innalza innalza con
con
la la propria propria intelligenza
intelligenza
e e che che sfida sfida la la natura natura natura con con la la forza
forza
incontrastata incontrastata incontrastata della della scienza,
scienza,
con con addosso addosso l’entusiasmo l’entusiasmo di di spaziare spaziare senza senza
senza
limiti limiti nel nel cosmo
cosmo
e e convinto convinto che che la la forza forza del del pensiero pensiero sia sia la la sola sola
sola
libertà. libertà.
libertà.
La La libertà libertà non non non è è è star star star sopra sopra un un albero,
albero,
non non è è neanche neanche un un gesto gesto o o un’invenzione,
un’invenzione,
la la libertà libertà non non non è è uno uno spazio spazio libero,
libero,
libertà libertà è è è partecipazione.
partecipazione.
La La La libertà libertà non non è è è star star star sopra sopra un un albero,
albero,
non non è è neanche neanche il il volo volo di di di un un moscone,
moscone,
la la libertà libertà non non è è è uno uno spazio spazio spazio libero, libero,
libero,
libertà libertà è è partecipazione
partecipazione
partecipazione

Eugenio Eugenio Montale Montale – Spesso Spesso il il male male di di vivere vivere ho ho incontrato
incontrato
È È una una poesia poesia che che fa fa parte parte della della raccolta raccolta “ossi “ossi di di seppia” seppia” di
di
Eugenio Eugenio Montale.
Montale.
La La lirica lirica è è strutturata strutturata in in due due parti: parti: una una “il “il ma,le ma,le di di vivere”
vivere”
mentre mentre la la seconda”il seconda”il bene” bene” l’attesa l’attesa di di una una vita vita positiva
positiva
possiamo possiamo quindi quindi dire dire che che il il poeta poeta ha ha una una concezione
concezione
pessimistica pessimistica pessimistica pessimistica della della della della vita vita vita vita e e e e dell’uomo dell’uomo dell’uomo dell’uomo il il il il cui cui cui cui destino destino destino destino è è è è soffrire
soffrire
soffrire
soffrire
come come il il fiumiciattolo fiumiciattolo strozzato, strozzato, come come la la foglia foglia riarsa, riarsa, come come il
il
cavallo cavallo stramazzato. stramazzato. Non Non vi vi speranza speranza di di bene bene per per l’uomo l’uomo nella
nella
seconda seconda strofa strofa lo lo dimostra. dimostra.
dimostra.
La La lirica lirica è è composta composta da da due due quartine quartine che che iniziano iniziano con con due
due
parole parole antitetiche, antitetiche, male male e e bene bene concepito.
concepito.
Quest’ultimo Quest’ultimo come come come indifferenza indifferenza indifferenza verso verso verso l’esistenza
l’esistenza

Spesso Spesso il il il male male di di di vivere vivere ho ho incontrato incontrato
incontrato
Spesso il male di vivere ho
incontrato:
era il rivo strozzato che
gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo
stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina
Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il
falco alto levato.
Eugenio Eugenio Montale
Montale

Francesco Francesco de de Gregori Gregori - Generale
Generale Generale è è una una delle delle più più famose
famose
canzoni canzoni del del cantautore cantautore italiano
italiano
Francesco Francesco De De Gregori Gregori attraverso attraverso la
la
quale, quale, sia sia pure pure con con i i toni toni intimistici intimistici a
a
lui lui più più congeniali, congeniali, il il il il cantautore
cantautore
esprime esprime un un un chiaro chiaro antimilitarismo. antimilitarismo. La
La
canzone canzone era era inserita inserita nell'album nell'album De
De
Gregori, Gregori, Gregori, del del 1978, 1978, 1978, ed ed in in tempi tempi più più
più
recenti recenti è è stata stata riproposta riproposta anche anche da
da
Vasco Vasco Rossi, Rossi, come come omaggio omaggio all'autore.
all'autore.

Generale
Generale
Generale, Generale, dietro dietro la la la collina
collina
ci ci sta sta la la notte notte crucca crucca e e assassina,
assassina,
e e e in in mezzo mezzo al al al prato prato c'è c'è una una contadina,
contadina,
curva curva sul sul tramonto tramonto sembra sembra una
una
bambina,
bambina,
di di cinquant'anni cinquant'anni e e e di di cinque cinque figli,
figli,
venuti venuti al al mondo mondo come come conigli,
conigli,
partiti partiti al al mondo mondo come come soldati
soldati
e e non non ancora ancora tornati.
tornati.
Generale, Generale, dietro dietro la la la stazione
stazione
lo lo lo vedi vedi vedi il il treno treno che che portava portava al al sole,
sole,
non non fa fa più più fermate fermate neanche neanche per
per
pisciare,
pisciare,
si si va va dritti dritti a a casa casa senza senza più più pensare,
pensare,
che che che la la guerra guerra guerra è è è bella bella anche anche anche se se fa fa male,
male,
che che che torneremo torneremo ancora ancora a a cantare
cantare
e e a a farci farci fare fare l'amore, l'amore, l'amore l'amore delle
delle
infermiere infermiere. infermiere .
Francesco De Gregori
Generale, Generale, la la guerra guerra è è finita, finita,
finita,
il il nemico nemico nemico è è scappato, scappato, è è vinto, vinto, è è battuto,
battuto,
dietro dietro dietro la la collina collina collina non non c'è c'è più più nessuno, nessuno,
nessuno,
solo solo solo aghi aghi di di di pino pino pino e e silenzio silenzio e e funghi
funghi
buoni buoni buoni buoni da da mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, buoni buoni da da seccare,
seccare,
da da farci farci il il sugo sugo quando quando è è Natale,
Natale,
quando quando i i i bambini bambini bambini piangono
piangono
e e a a dormire dormire dormire non non ci ci vogliono vogliono vogliono andare.
andare.
Generale, Generale, queste queste queste cinque cinque stelle,
stelle,
queste queste cinque cinque lacrime lacrime sulla sulla mia mia pelle
pelle
che che senso senso senso hanno hanno dentro dentro al al rumore rumore di
di
questo questo treno,
treno,
che che è è mezzo mezzo mezzo vuoto vuoto e e mezzo mezzo pieno pieno
pieno
e e va va veloce veloce verso verso il il ritorno,
ritorno,
tra tra tra due due minuti minuti minuti è è quasi quasi giorno,
giorno,
è è quasi quasi casa, casa, è è è quasi quasi amore amore.
amore

Bertolt Bertolt Bertolt Brecht Brecht- Brecht Generale Generale
Bertolt Bertolt Bertolt Brecht, Brecht, poeta poeta e e e drammaturgo drammaturgo drammaturgo del del
del
Novecento, Novecento, si si rivolge rivolge rivolge al al al “Generale”: “Generale”: l’Uomo
l’Uomo
che che fa fa e e e che che vuole vuole la la guerra. guerra. Le Le immagini
immagini
riportate riportate sono sono sono quelle quelle degli degli strumenti strumenti di di
di
morte morte da da lui lui comandati comandati e e guidati guidati allo
allo
sterminio: sterminio: il il carro carro armato armato e e il il bombardiere.
bombardiere.
Ma Ma il il Poeta Poeta Poeta Poeta Poeta dà dà dà dà una una speranza speranza al al mondo,
mondo,
ricordando ricordando al al al Generale Generale Generale e e e a a a tutti tutti tutti i i Signori
Signori
della della guerra, guerra, guerra, che che gli gli uomini uomini uomini non non non sono sono sono delle
delle
“macchine”, “macchine”, ma ma ma persone, persone, uomini uomini di di carne carne carne e
e
spirito, spirito, in in in grado grado grado di di pensare, pensare, di di scegliere scegliere tra tra la
la
PACE PACE e e la la GUERRA
GUERRA

Generale
Generale
Generale, Generale, Generale, il il tuo tuo carro carro carro armato
armato
è è una una macchina macchina potente
potente
Spiana Spiana un un bosco bosco e e e sfracella sfracella cento cento uomini.
uomini.
Ma Ma ha ha un un difetto: difetto:
difetto:
ha ha bisogno bisogno di di un un carrista. carrista.
carrista.
Generale, Generale, il il tuo tuo bombardiere bombardiere è è potente.
potente.
Vola Vola più più più rapido rapido d’una d’una tempesta tempesta e e porta porta più più di di un
un
elefante.
elefante.
Ma Ma Ma ha ha un un difetto:
difetto:
ha ha bisogno bisogno di di un un meccanico.
meccanico.
Generale, Generale, l’uomo l’uomo l’uomo fa fa di di tutto.
tutto.
Può Può volare volare e e può può può uccidere.
uccidere.
Ma Ma ha ha un un difetto:
difetto:
può può pensare.
pensare.
Bertolt Bertolt Bertolt Brecht
Brecht

John John Lennon Lennon - Imagine Imagine
Con Con Con questa questa canzone canzone Lennon Lennon uno uno dei dei dei più
più
grandi grandi pacifisti, pacifisti, morto morto di di morte morte violenta,
violenta,
ci ci propone propone di di immaginare immaginare un un nuovo
nuovo
mondo, mondo, un un mondo mondo senza senza senza pregiudizi,
pregiudizi,
senza senza discriminazioni, discriminazioni, dove dove siamo siamo tutti
tutti
uguali uguali e e dove dove non non ci ci sia sia nulla nulla che che divida
divida
le le persone. persone. Lennon Lennon Lennon è è un un sognatore
sognatore
ma…non ma…non è è il il solo!!
solo!!
La La speranza speranza speranza è è l’ultima l’ultima a a morire, morire, perchè
perchè
questo questo mondo mondo si si realizzerà!
realizzerà!

Imagine
Imagine
Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
TRADUZIONE
immagina non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente...
Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace...
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno
Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o fame
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero...
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno
John John John Lennon
Lennon

Gianni Gianni Rodari Rodari - Promemoria
Nella Nella poesia poesia dal dal titolo titolo Promemoria, Promemoria, Rodari Rodari in in una
una
“lista”, “lista”, “lista”, elenca elenca e e ricorda ricorda le le azioni azioni che che ogni ogni giorno giorno gli
gli
uomini uomini devono devono compiere, compiere, necessarie necessarie alla alla vita: vita: vita: di
di
giorno, giorno, lavarsi, lavarsi, mangiare, mangiare, giocare, giocare, studiare; studiare; di
di
notte, notte, dormire, dormire, rilassare rilassare la la mente, mente, sognare,
sognare,
ascoltare ascoltare la la voce voce voce voce voce del del silenzio. silenzio. Sono Sono Sono Sono Sono Sono Sono tutte tutte azioni
azioni
quotidiane, pacifiche, costruttive per gli uomini e
per per il il mondo. mondo. Invece Invece Invece nell’ultima nell’ultima nell’ultima strofa, strofa, il il Poeta Poeta
Poeta
sottolinea sottolinea e e rimarca, rimarca, rimarca, attraverso attraverso una una serie serie di
di
negazioni, negazioni, IL IL DIVIETO DIVIETO ad ad un’Azione un’Azione purtroppo
purtroppo
usuale tra gli gli Uomini, Uomini, ma ma che che dovrebbe dovrebbe essere
essere
da da essi essi essi cancellata: cancellata: LA LA GUERRA.
GUERRA.

Promemoria
Promemoria
Ci Ci sono sono cose cose cose da da fare fare ogni ogni giorno:
giorno:
lavarsi, lavarsi, studiare, studiare, studiare, giocare,
giocare,
preparare preparare la la tavola,
tavola,
a a mezzogiorno.
mezzogiorno.
Ci Ci sono sono cose cose cose da da far far di di notte:
notte:
chiudere chiudere gli gli occhi, occhi, dormire,
dormire,
avere avere sogni sogni da da da sognare,
sognare,
orecchie orecchie per per per sentire. sentire.
sentire.
Ci Ci sono sono sono cose cose da da non non fare fare mai, mai,
mai,
né né di di giorno giorno giorno né né di di notte,
notte,
né né per per mare mare né né per per terra:
terra:
per per esempio, esempio, la la guerra.
guerra.
Gianni Gianni Rodari
Rodari

Jovanotti Jovanotti Ligabue Ligabue Ligabue & & Piero Piero Pelù Pelù – Il Il mio mio nome nome è è è mai mai più
più
La La guerra guerra nella nella ex ex ex Jugoslavia Jugoslavia ed ed in
in
particolare particolare l'intervento l'intervento militare militare militare nel
nel
Kosovo Kosovo ha ha stimolato stimolato stimolato la la creazione
creazione
dell'inedito dell'inedito progetto progetto Liga Liga-Jova Liga Jova Jova-Pelù. Jova Pelù.
Il Il Il Il Il tema tema è è la la la la la guerra guerra guerra guerra guerra vista vista con con gli
gli
occhi occhi di di un un soldato soldato costretto costretto a
a
combattere combattere e e ad ad andare andare andare contro contro contro i i suoi
suoi
ideali ideali e e i i suoi suoi sogni; sogni; sogni; per per per lui lui la
la
guerra guerra è è una una pazzia pazzia che che porta porta solo
solo
morte; morte; l’unica l’unica vittoria vittoria vittoria è è la la PACE, PACE,
PACE,
dire dire MAI MAI PIU’alla PIU’alla guerra. guerra.
guerra.

Il Il mio mio nome nome è è mai mai più
più
Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno
C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni,
sogni, sogni
Il mio nome è mai più,
Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
(e) fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...
C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!
Il mio nome è mai più,
Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.
Il mio nome è mai più,
Liga-Jova-Pelù

Mihai Mihai Beniuc Beniuc -La La guerra
Una Una poesia poesia originale originale quella quella del del Poeta Poeta Poeta romeno romeno scomparso scomparso
scomparso
nel 1988, in cui l’immagine presentata presentata presentata è è quella quella di di un un
un
uomo uomo uomo folle folle che che “gioca” “gioca” con con la la propria propria testa testa testa come come se se fosse
fosse
una una palla, priva di vita o di umanità. Spingendosi Spingendosi oltre
oltre
quell’uomo è capace di allargare il “gioco”, “gioco”, coinvolgendo le
le
teste teste di di tanti tanti altri altri uomini, uomini, manipolando manipolando le le le loro
loro
intelligenze, intelligenze, intelligenze, sottomettendole sottomettendole al al proprio proprio volere, volere, volere, giostrando
giostrando
come come come un un un giocoliere. giocoliere. Esse Esse allora allora diventano diventano inanimate, inanimate, non
non
più più in in grado grado di di decidere decidere autonomamente. autonomamente. autonomamente. L’immagine
L’immagine
finale finale è è macabra, macabra, violenta: violenta: il il cielo cielo è è affollato affollato di di teste, teste, privo
privo
di di di rondini rondini e e di di raggi raggi di di sole, sole, rappresentanti rappresentanti la la pace, pace, pace, la
la
libertà, libertà, la la speranza; speranza; speranza; improvvisamente improvvisamente il il gioco gioco-guerra
gioco guerra
finisce finisce lasciando lasciando cadere cadere al al suolo suolo una una moltitudine moltitudine di di teste
teste
prive prive di di vita..Beniuc vita..Beniuc era era uno uno scrittore scrittore militante, militante, che che ha
ha
annunciato, annunciato, con con toni toni forti, forti, forti, la la liberazione liberazione delle delle
delle
moltitudini moltitudini oppresse oppresse
oppresse

C'e' C'e' chi chi gioca gioca gioca con con la la la propria propria testa,
testa,
ma ma questa questa non non e' e' e' che che una una sola sola palla
palla
lanciata lanciata in in alto
alto
o o o rotolata rotolata per per terra, terra,
terra,
presa presa con con con la la la mano
mano
o o o colpita colpita col col piede:
piede:
non non non e' e' che che che un'unica un'unica palla.
palla.
Ma Ma c'e' c'e' chi chi gioca gioca con con la la testa testa degli degli altri,
altri,
con con molte molte teste teste teste alla alla volta, volta, con con tutte
tutte
le le teste,
teste,
afferrandole afferrandole al al volo, volo, lanciandole
lanciandole
in in aria, aria, con con con metodo,
metodo,
senza senza senza che che qualcuna qualcuna cada,
cada,
così così da da riempire riempire l'orizzonte,
l'orizzonte,
lo lo zenit, zenit,
zenit,
i i punti punti cardinali.
cardinali.
La guerra
Ah, Ah, quante quante teste teste stanno stanno volando!
volando!
Tra Tra di di loro loro loro non non trova trova posto posto neppure neppure una una una rondine,
rondine,
neppure neppure un un un raggio raggio di di sole.
sole.
Poi, Poi, di di colpo, colpo, il il gioco gioco finisce
finisce
e e la la la terra
terra
e' e' disseminata disseminata di di teste teste.
teste
Mihai Beniuc

“io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima, il silenzio l’ho
tenuto chiuso per anni nella gola come una trappola da sacrificio”
Dedicato Dedicato ad ad Alda Alda Merini
Merini